La separazione da Raoul Bova le fa bene! Chiara Giordano radiosa

chiara-giordano-tuttacronaca1Raoul Bova e la moglie Chiara Giordano, dopo tredici anni di matrimonio, si sono separati. E mentre l’attore si è tuffato in una nuova relazione con la collega-modella Rocio Munez Morales, l’ex moglie non sembra essere sprofondata nella depressione, anzi. E’ la rivista DiPiù che ha pizzicato la Giordano al teatro Sistina di Roma, dove si è recata con un amico per assistere alla prima del musical “Sette spose per sette fratelli”. Nelle foto, appare contenta e rilassata, pronta a godersi lo spettacolo. chiara-giordano-tuttacronaca

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Ricovero in ospedale per Antonio Cabrini!

antonio-cabrini-malore-tuttacronacaNotte in ospedale per il campione del mondo 1982, Antonio Cabrini. L’attuale ct della nazionale italiana femminile è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Novara dopo un malore. Per Cabrini dovrebbe essersi trattato di una forte colica renale mentre si trovava al centro sportivo Novarello in ritiro con le ragazze azzurre da mercoledì scorso, in vista della partita contro la Repubblica Ceca, quarto match di qualificazione ai Mondiali di Canada 2015.  Dal Maggiore confermano: “I medici stanno valutando la situazione per procedere con terapie o con altre ipotesi anche chirurgiche”. Prima di intraprendere l’avventura azzurra, Cabrini era stato anche sulla panchina del Novara stagione 2005-06.

Schumi: barlumi di speranza, “il momento drammatico è passato”

michael-schumacher_tuttacronacaMichael Schumacher, in coma dopo il terribile incidente sugli sci a Meribel, è “in leggero miglioramento”. Sono i medici dell’ospedale di Grenoble a spiegare che l’ex pilota mostra leggeri segni di miglioramento, come ha precisato una fonte all’agenzia Sid, aggiungendo che le sue condizioni restano comunque sempre critiche. A nove giorni dalla drammatica caduta durante la quale ha riportato un serio trauma cranico, dopo il bollettino dei medici che nel pomeriggio parlava di situazione stabile, in serata da fonti vicine alla famiglia sono filtrate queste parole: “Il momento drammatico è passato. Tiriamo un sospiro di sollievo”. Anche se la strada verso la completa guarigione è ancora molto lunga, la speranza adesso cresce.

Gli aggiornamenti su Schumi: condizioni “stabili ma sempre critiche”

Michael-Schumacher-condizioni-di-salute-tuttacronacaIl nuovo comunicato dell’ospedale di Grenoble, dov’è ricoverato l’ex pilota Michael Schumacher, ancora in coma indotto, recita: “La privacy del paziente esige che non vengano dati dettagli sul suo trattamento ed è per questo che non prevediamo di tenere conferenze stampa né di diffondere comunicati scritti. Chiediamo di rispettare il segreto medico e di attenersi solo alle informazioni date dal nostro staff o dal suo management”. Le condizioni di Schumi, è stato reso noto, restano stabili ma sempre critiche. Nel frattempo la procura e i gendarmi che indagano sull’incidente sciistico occorso al sette volte iridato hanno fatto sapere che terranno una conferenza stampa mercoledì alle 11, al palazzo di giustizia di Albertville, nelle Alpi francesi. E’ stato il procuratore Patrick Quincy, citato da diversi media transalpini, a darne l’annuncio. La conferenza stampa, ha spiegato, fornirà aggiornamenti sull’avanzamento delle indagini per ricostruire la dinamica della caduta. Il procuratore, nativo della Repubblica del Congo dove ha vissuto per 20 anni,  ha lavorato come pubblico ministero per oltre 28 anni, sei anni dei quali trascorsi sull’isola francese d’oltremare della Riunione. Ad Albertville ha lavorato dal 2009 come procuratore. A “Le Dauphiné Libéré” Quincy ha dichiarato: “Sono testardo, perseguirò il mio obiettivo fino alla fine”.

Rubava mentre era ricoverato, impunito: è cleptomane!

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Ex bancario di 71 anni, dai modi cordiali che soffre di una lieve forma di enfisema polmonare, si è fatto ricoverare più volte e durante la degenza rubava agli altri pazienti per poi tornare a casa impunito. L’ultima volta però, ricoverato al Grassi di Ostia è stato scoperto, ma poi, durante i processi, è stato assolto con la motivazione che l’ex bancario non è un ladro, bensì un cleptomane.

Laura Bogliolo e Andrea Ossino del Messaggero raccontano la vicenda, iniziata nel 2007, con un ricovero (e un primo colpo) all’ospedale San Giovanni della capitale. Anche all’epoca l’uomo non aveva problemi economici. Semplicemente, spiega il Messaggero,

“non riusciva a resistere all’impulso di portarsi a casa quegli oggetti. La carriera del Lupen degli ospedali è stata interrotta quando una infermiera, ha mostrato la foto dell’uomo alle vittime dei furti. «È lui! È Lui!», il responso dei derubati. Lui, l’insospettabile anziano dai modi cordiali che soffriva di una lieve forma di enfisema polmonare,un problema cronico di salute usato dall’imputato come porta d’accesso per i raid nelle stanze di ospedale”.

Ma che un calcolo ci fosse, dietro ai ricoveri con annessi furti, risulterebbe dal fatto che l’uomo non si è mai fatto ricoverare nello stesso ospedale: prima al San Giovanni, poi al San Raffaele, al Policlinico Tor Vergata, e infine al Grassi di Ostia.

Spiegano Bogliolo e Ossino:

“L’uomo, L. F., era stato accusato di furto aggravato, ma è stato assolto ieri perché «affetto da una forma grave di cleptomania». L’anziano, si legge nella perizia psichiatrica richiesta dall’avvocato Gianluca Arrighi, «viveva nel conflitto che si creava nella sua mente, tra l’impulso a rubare e la volontà di resistervi. Tutto ciò creava uno stato di forte angoscia che richiedeva un atto liberatorio». Il giudice monocratico ha così accolto le argomentazioni dell’avvocato Arrighi il quale aveva sostenuto che nel momento in cui si impossessava degli oggetti era incapace di intendere e di volere proprio per la grave forma di cleptomania ossessiva e sintomatica di cui soffriva. Una sentenza che promette di fare storia. «Solitamente la cleptomania può essere considerata come un vizio parziale che comporta uno sconto di pena di un terzo, ma è davvero raro che venga considerata vizio totale di mente». L’avvocato ricorda un caso del 1982 quando, in un processo a Padova «è stato riconosciuto per la prima volta il vizio totale di mente in un episodio di cleptomania». Ma i casi sono davvero rari. Probabilmente è stata considerata l’età avanzata dell’imputato che in qualche modo può aver inciso sulle capacità dell’anziano di intendere e di volere”.

Bersani sta male e c’è chi gli augura di morire… shock sul web

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Il web e le parole shoccanti di quanti hanno augurato a Bersani di morire hanno avuto un grande risalto mediatico. Lo sciacallaggio si è diffuso quasi subito dopo l’annuncio del ricovero e non si è ancora fermato nonostante si parli, negli ultimi minuti, di  una vasta emorragia subaracnoidea. Le voci naturalmente sono contrastanti come sempre avviene in questi casi, dato che il portavoce di Bersani ha invece ridimensionato il malore parlando di una lieve emorragia cerebrale. In ogni caso è inspiegabile e allucinante leggere i commenti sui social network:

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Ma se c’è chi gli augura di morire, la maggior parte delle testimonianze sono di supporto e di augurio per una pronta guarigione, anche da molti membri, simpatizzanti o esponenti del M5S:

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Responso shock: “Schumi vivrà ma rischia la paralisi”. La famiglia smentisce

schumacher-tuttacronacaE’ in coma da una settimana Michael Schumacher, in lotta contro il tempo e un edema cerebrale che non si riassorbe. Nel frattempo sono arrivate notizie sulle sue condizioni di salute in forma non ufficiale tramite l’ex pilota Philippe Streiff che spiega come l’ex ferrarista non rischia più la vita, ma la voce, l’uso delle braccia e delle gambe. Streiff ha parlato con Gerard Saillant, il famoso chirurgo francese amico di Schumacher e Ronaldo, volato a Grenoble “a titolo personale”. Si tratta del medico che operò Schumi nel ’99 al ginocchio, due anni dopo il suo incidente al gran premio d’Inghilterra. A lui Ronaldo dedicò due gol, dopo che per due volte Saillant lo aveva riportato sui campi di calcio. Saillant mi ha detto che le condizioni di Michael sono serie, ma che la sua vita non è più in pericolo, per fortuna” ha raccontato Streiff a Radio Monte Carlo. Ma il pericolo resta. “Adesso gli fanno scanner ogni giorno per vedere come si riassorbe l’edema cerebrale. Più si riassorbirà velocemente, meno ci saranno conseguenze. Ormai sappiamo che l’edema era bilaterale lunedì scorso e che ora resta soltanto sul lato sinistro e questo è già un progresso. Ma se non ci saranno evoluzioni presto, c’è il rischio di emiplegia del lato opposto, il destro, che purtroppo è anche il lato della voce. Ci sarà sicuramente rieducazione, spero che riuscirà a ritrovare l’uso della parola e degli arti”. Streiff si è voluto mostrare ottimista sulle possibilità di farcela per il suo amico. “E’ la più importante corsa della sua vita – ha detto – ma ha un mentale talmente forte che ce la farà, ce la farà senza conseguenze, me lo sento”. Ma per avere certezze bisogna attendere domani, quando arriverà il nuovo bollettino, con i medici che nei giorni scorsi si sono limitati a parlare di “condizioni stabili ma critiche”. Ma nel frattempo è giunto un comunicato della portavoce di Schumacher, Sabine Kehm, con il quale ha raccomandato di considerare come “pura speculazione qualsiasi informazione sulla salute di Schumacher che non provenga dai medici che si occupano di lui o dalla direzione dell’ospedale”. Per ora i medici che seguono il sette volte campione del mondo hanno soltanto evocato uno “choc ad alta cinetica”, ovvero uno schianto ad alta velocità. Impossibile però fino a questo momento determinare le cause della violenza della caduta, su una prima e poi probabilmente una seconda pietra, talmente forte da spaccare in due il casco, recuperato “pieno di sangue” secondo i testimoni.  Streiff, che è di Grenoble, e che ha conosciuto bene le piste di Meribel, ha detto al quotidiano L’Equipe di non trovare normale “che tra le due piste regolarmente segnalate ci sia questo passaggio con rocce sporgenti il cui accesso non sia stato vietato da barriere”.

Schumi non è più in pericolo di vita

Michael-Schumacher-tuttacronacaE’ stato l’ex pilota di Formula 1 Philippe Streiff, grande amico di Schumacher, a riferire all’Associated Press di aver parlato con il dottor Saillant, secondo cui la vita di Michael non sarebbe più in pericolo. “Non sono un medico – ha precisato Streiff parlando con i giornalisti – sto solo riferendovi quello che mi ha detto Gerard Saillant. E lui mi ha detto che Schumacher è ancora in gravi condizioni, ma ora per fortuna non è più in pericolo di vita”. La manager del sette volte iridato, Sabine Kehm, ha tuttavia invitato tutti alla cautela, ribadendo che “le sue condizioni sono ancora critiche ma stabili e non ci sarà nessun bollettino medico fino a lunedì”. Nel frattempo anche questa mattina presto gli amici e i familiari di Schumi sono arrivati all’ospedale di Grenoble, dove l’ex campione di Formula 1 è ricoverato da domenica in coma indotto dopo un incidente sugli sci. La moglie di Schumacher, Corinna, in compagnia del padre Rolf e del fratello Ralf sono stati i primi ad arrivare. Con loro c’era il medico di famiglia, il professor Gerard Saillant e il presidente della Fia Jean Todt con la moglie. L’ex team principal della Ferrari, grande amico di Schumi dopo i tanti trionfi di Maranello, praticamente tutti i giorni si reca a far visita allo sfortunato pilota.

La clamorosa gaffe dall’Inghilterra: “Michael Schumacher …”

gaffe-tuttacronacaSimon Darby, portavoce di Nicholas “Nick” John Griffin, presidente del British National Party (il Partito Nazionale Britannico) e membro del Parlamento europeo da Giugno 2009, ha fatto un’incredibile gaffe parlando del sette volte campione del mondo di Formula 1 attualmente in coma dopo un incidente sugli sci. “Michael Schumacher ha milioni in banca, ma ora farebbe di tutto per essere nella posizione di Nick, giusto”, ha detto. Mr Griffin è stato costretto a dichiarare la bancarotta dopo aver contratto enormi debiti per una controversia legale per negligenza professionale. Lui stesso, via Twitter, ha precisato che la dichiarazione di insolvenza non gli impedisce di continuare a essere un parlamentare Ue né tantomeno di ricandidarsi. Semplicemente, ha detto, “mi libera da preoccupazioni finanziarie. È una bella giornata!”. Sentito da UffPost Uk, il suo portavoce si è lasciato sfuggire l’infelice paragone.

Schumacher e il mistero della telecamera sul casco

michael-schumacher-casco-tuttacronacaEra nato un mistero attorno alla telecamera istallata sul casco protettivo di Michael Schumacher al momento dell’incidente: non era infatti certo che fosse stata ritrovata e, secondo il quotidiano francese, l’ex pilota aveva sul casco una Gopro (quella utilizzata per riprendere scene di sport amatoriali), che sarebbe finita in un primo momento nelle mani della famiglia, non disposta a consegnarla agli inquirenti. I familiari del pilota avrebbero voluto tenere per loro la telecamera perché “non tenuti a consegnarla” , per motivi di privacy, secondo Bfm Tv. Ora, tuttavia, il mistero sembra essersi risolto e la videocamera sarebbe nelle mani degli inquirenti francesi. A riferirlo, fonti riservate vicine all’inchiesta. Al pari della videocamera, erano già stati sequestrati per essere esaminati anche gli sci del sette volte campione del mondo di Formula Uno

Schumi indossava un casco con telecamera al momento dell’impatto

schumi-grenoble-tuttacronacaIl quotidiano francese Dauhinè Libèrè ha scritto che Michael Schumacher, al momento del tragico incidente a meribel, indossava un casco munito di telecamera. Quello che non è chiaro, tuttavia, è se la telecamera fosse accesa al momento dell’incidente e se le immagini eventualmente registrate siano ancora disponibili dopo lo schianto. Ancora, con l’incidente che è oggetto di un’inchiesta di Albertville, gli inquirenti, riferisce ancora il quotidiano, stanno ascoltando il figlio di Schumacher e un altro giovane: i due ragazzi potrebbero fornire informazioni sull’accaduto.

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Il triste compleanno di Schumacher: i tifosi riuniti per lui. VIDEO

schumacher-compleanno-tuttacronacaCompie 45 anni oggi il campione di Formula 1 Michael Schumacher, ricoverato a Grenoble dopo il terribile incidente sugli sci. Per l’occasione, tifosi da tutto il mondo inviano messaggi di affetto e testimonianze di vicinanza a lui e alla famiglia e in molti stanno organizzando manifestazioni per augurargli la guarigione.  La famiglia ha diffuso un messaggio in cui ringrazia tutte le persone che sono vicine a Michael: “E’ un combattente e non si arrenderà”.  Nel frattempo il piazzale davanti alla struttura ospedaliera dove si trova l’ex pilota, in lotta per la vita, i  supporters del Cavallino si sono riuniti per esprimere il loro sostegno.

Il 45° compleanno di Schumi: la Ferrari e i doppi auguri

schumacher-doppi-auguri-tuttacronacaSta lottando per vivere Michael Schumacher, dopo aver sbattuta la testa la scorsa domenica a causa di una brutta caduta dagli sci. Ma oggi è anche il suo compleanno e la Ferrari, sul suo sito, ha voluto fare al suo campione i migliori (doppi)auguri. “È un giorno speciale per la Ferrari e tutti i suoi tifosi. Oggi è il compleanno di Michael Schumacher, in queste ore impegnato nella corsa più importante della sua vita, e a lui vogliamo dedicare un omaggio particolare”. Sul sito appare una galleria fotografica che ripercorre i successi del sette volte iridato ex pilota. “Sono moltissimi i momenti belli in tanti anni trascorsi insieme e ne abbiamo voluti scegliere 72. Non è un numero casuale ma è quello che identifica il numero di vittorie conquistate da Michael con la Scuderia dal 1996 al 2006: 72 Gran Premi che hanno fatto gioire noi e i milioni di tifosi del Cavallino Rampante sparsi in tutto il mondo. Sono state emozioni indimenticabili che, insieme alla passione, all’impegno e alla dedizione hanno reso Michael per sempre parte della grande famiglia ferrarista”.  E il sito del Cavallino conclude: “Tutta la Ferrari, a cominciare dal Presidente Luca di Montezemolo e dal Team Principal Stefano Domenicali che sono in continuo contatto con la famiglia di Michael e le persone a lui più vicine, sta seguendo costantemente l’evolversi della situazione. Gli auguri che vogliamo fargli oggi sono doppi, ovviamente!”
Nella giornata di oggi sono attesi davanti all’ospedale di Grenoble numerosi fan del campione, provenienti tanto dall’Italia che dalla Francia che si riuniranno in una veglia silenziosa per Schumi.

Il campione di F1 sugli sci che fa infuriare il web in pena per Schumi

barrichello-sci-tuttacronacaPrima Lewis Hamilton, ora anche Rubens Barrichello. I campioni di Formula 1 sono incappati nelle ire del popolo della rete, con i moltissimi tifosi che sono in pena per le condizioni di salute di Michael Schumacher, in ospedale da domenica scorsa a causa di una caduta dagli sci. Il sette volte iridato si trova ora in coma farmacologico, dopo aver sbattuto la testa mentre sciava fuori pista. E se Hamilton aveva postato le foto delle sue vacanze in montagna, con tanto di sci ai piedi, su Instagram, Rubens Barrichello appare sorridente ad alta quota con la famiglia. Gli scatti che il pilota ha pubblicato su Facebook non sono certo passati inosservati, se non altro per la mancanza di tatto.

Web infuriato con Hamilton: le foto sugli sci mentre Schumi è in coma

hamilton-sci-tuttacronacaSchumacher si trova nell’opsedale di Grenoble, in coma dopo una caduta dagli sci e Lewis Hamilton ha deciso, proprio ora, di postare su Instagram delle foto che lo ritraggono in montagna, sorridente e con gli sci ai piedi. Una settimana bianca che certo non desta scalpore se ha come protagonista un pilota di Formula 1 appassionato per lo sci, come lo stesso Schumacher, ma che manifesta una mancanza di tatto per il fatto di averle rese pubbliche. Proprio per questo motivo la bacheca del pilota si è riempita di insulti e frasi di sdegno da parte degli utenti, con alcuni che hanno sottolineato come sia stato poco ‘carino’ mostrarsi in tuta da sci, quando un collega e rivale storico lotta tra la vita e la morte per un’incidente sciistico. Hamilton ha comunque fatto un grande augurio di pronta guarigione al pilota tedesco.

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Schumi: caduto per aiutare una bambina

schumacher-incidente-sci-tuttacronaca E’ il quotidiano tedesco Bild a spiegare che l’ex campione di F1 voleva aiutare una bambina, figlia di un suo amico, caduta mentre sciava e per questo si sarebbe allontanato dalla pista. La testata ha inoltre precisato che Schumi stava scendendo con sci presi a nolo lungo la pista del monte Saulire, dietro a un gruppo di bambini che voleva sorvegliare durante la discesa. All’improvviso una di loro è caduta e, per soccorrerla, Schumacher ha abbandonato il tracciato addentrandosi per una ventina di metri sulla neve fresca, tra le piste ‘Biche’ e ‘Mauduit’. La portavoce del pilota ha inoltre spiegato che Schumi è andato a cozzare contro una roccia che non aveva visto, perdendo l’equilibrio. Il fatto che sia poi andato a sbattere con la testa contro un secondo masso è stato dovuto solo a una coincidenza sfortunata. La Kehm ha sottolineato quindi che l’ex pilota non sciava troppo veloce e stava compiendo una normale curva. Ancora, il quotidiano tedesco ipotizza che a distrarre Schumacher durante la caduta, evitandogli di proteggersi il capo con le mani, possa essere stata la circostanza per cui uno degli sci non si è sganciato come avrebbe dovuto. La polizia francese li ha comunque sequestrati entrambi. Nel frattempo il sette volte campione del mondo ha trascorso la sua quarta notte consecutiva in ospedale a Grenoble. Secondo fonti mediche, rimangono ‘stabili’, anche se critiche, le condizioni di Schumacher, che domani compirà 45 anni, ed è ancora mantenuto in coma farmacologico: la sua temperatura corporea è stata abbassata artificialmente a circa 35 gradi centigradi, onde contribuire a ridurre l’edema cerebrale formatosi a seguito della caduta. Intanto si stanno facendo sempre più insistenti le voci di una possibile inchiesta sull’assenza di segnali di pericolo nel luogo in cui Schumacher è caduto. Nonostante il direttore della stazione sciistica di Meribel, Olivier Simonin, si dica tranquillo (“Tutte le nostre piste sono indicate alla perfezione”, ha detto), nel tratto in cui è avvenuto l’incidente non c’è alcun cartello di divieto.

Schumi: condizioni stabili ma il futuro resta incerto

schumi-aggiornamenti-tuttacronacaIn occasione di un incontro con i giornalisti Sabine Kehm, portavoce dell’ex pilota Michael Schumacher, rimasto gravemente ferito a seguito di un incidente sugli sc,i ha spiegato che le condizioni del sette volte campione del mondo di F1 continuano ad essere stabili. Il campione è ancora ricoverato in coma farmacologico nell’ospedale di Grenoble.” Ha passato una notte tranquilla – si è limitata a dire – non ci sono stati peggioramenti”. Per Schumacher quello di oggi è il terzo giorno in ospedale. Il sette volte campione del mondo è stato ricoverato domenica nel Centro ospedaliero Universitario di Grenoble, trasportato in elicottero da una struttura di Moutiers, in Savoia, dopo il terribile incidente sulle nevi di Maribel, dove si trovava con il figlio quattordicenne. Nella caduta, Schumacher ha battuto la testa contro una roccia, riportando più ematomi al cervello, nonostante indossasse il casco. Schumi è già stato sottoposto a due interventi durante i quali sono stati tolti alcuni ematomi mentre altri sono controllati in quanto non accessibili. “Schumacher è stato monitorato tutta la notte e il fatto che la pressione intracranica non sia aumentata è positivo. Le sue condizioni restano però critiche e sul futuro non ci si può ancora sbilanciare”.

Tenta di entrare nella camera di Schumi vestito da prete

schumi-tuttacronacaHa dell’incredibile la notizia riferita dal quotidiano tedesco Die Welt e che arriva dall’ospedale di Grenoble, dove un uomo ha tentato di introdursi nella camera in cui è ricoverato da domenica Michael Schumacher. L’intruso, forse un giornalista, ha tentato il blitz vestito da sacerdote. L’uomo sarebbe stato subito intercettato e scortato fuori dalla stanza. Il manager di Schumacher, Sabine Kehm, ha commentato sgomenta: “Non avrei mai immaginato che sarebbe potuto accadere qualcosa del genere”.

Schumacher: il casco spezzato in due e il nuovo bollettino medico

schumi-sci-tuttacronacaSi è spezzato in due al momento dell’impatto contro la roccia il casco che Michael Schumacher indossava domenica, quando è caduto sciando fuori pista a Meribel, nelle Alpi francesi. E’ un soccorritore che lo ha riferito alla Bild: “Quando siamo arrivati sul luogo dell’incidente il casco era spaccato”. La testata tedesca precisa di non avere conferma ufficiale dell’informazione. Secondo gli esperti, senza casco Schumacher sarebbe morto. Nel frattempo si è svolta una nuova conferenza stampa durante la quale il direttore dell’ospedale ha riferito che di un leggero miglioramento transitorio nelle condizioni di salute di Michael Schumacher che ha consentito, ieri pomeriggio, di effettuare una Tac sull’ex campione. Sono ottimisti i medici dell’ospedale di Grenoble, che hanno effettuato nella notte un secondo intervento.  I medici sono intervenuti sull’ematoma in prossimità del cervello e sono riusciti a prosciugarlo. Hanno poi inserito un dispositivo per diminuire la pressione cranica. La Tac di controllo ha mostrato, però, che ci sono altre lesioni. Per il momento il paziente – dice il direttore -, continuerà a stare in rianimazione. “Qui la situazione può precipitare da un momento all’altro, non si può dire che sia fuori pericolo”.

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Schumi: in lotta per la vita

Schumacher-tuttacronacaIl nuovo bollettino medico sulle condizioni di Michael Schumacher, redatto dai medici dell’ospedale di Grenoble recita: “Le condizioni di Michael Schumacher sono molto gravi. La situazione resta critica, ci sono lesione cerebrali diffuse, al momento è nel reparto di rianimazione e non possiamo pronunciarci sul suo futuro. Abbiamo ridotto l’edema cerebrale, è in coma artificiale per limitare la crescita della pressione intercranica”. Nel comunicato si specifica anche che, contrariamente a quanto era trapelato, Schumacher è stato operato “una sola volta”, che l’intervento, effettuato immediatamente dopo il suo arrivo “è andato bene” e che al momento “non sono previsti altri interventi”. Molto dipenderà dalla reazione che avrà Schumi nelle prossime ore (bisogna attendere la seconda notte) perché al momento non si possono escludere nemmeno danni al cervello, anche se i soccorsi sono stati tempestivi. Un nuovo bollettino medico è atteso per le 12. I medici spiegano che l’ex pilota ha riportato, nella caduta, un “severo traumatismo cranico”. “Quando è arrivato in ospedale era in stato confusionale e non rispondeva alle domande. L’impatto con la roccia è avvenuto nella parte destra del capo. La violenza dell’impatto è stata tale che senza casco non sarebbe arrivato vivo”. A favore di Schumacher, secondo medici, giocano “l’età, la forma fisica generale e l’assenza di altri problemi”. Tuttavia, parlando del futuro, hanno detto: “Non si possono fare previsioni ma tutte le persone che hanno avuto un trauma così non tornano esattamente quelle di prima”.

Ieri Schumi stava sciando insieme al figlio 14enne in un tratto fuoripista sulla discesa verso Meribel, dove possiede uno chalet, quando è caduto, sbattendo violentemente la testa contro una roccia e l’urto è stato così violento da rompere il casco. Nonostante sia conosciuto come un ottimo sciatore, Schumacher ha perso il controllo nella neve fresca cadendo per alcuni metri.

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“Prematuro trarre conclusioni”: restano stazionarie le condizioni di Schumi

michael_schumacher_tuttacronacaMichael Schimacher è ricoverato da ieri, dopo la rovinosa caduta sulle piste di Meribel, all’ospedale CHU Nord di Grenoble. Marc Penaud, il Vice-direttore della struttura, ha annunciato in mattinata che le condizioni del 7 volte iridato pilota tedesco restano critiche: “Schumacher, come ieri sera, rimane in una situazione critica e il quadro clinico non ha subito alcuna variazione”. Il primario del reparto di rianimazione Dottor Jean-François Payen, appare un po’ più critico sulle condizioni dell’ex Ferrari: “Michael Schumacher è giunto ieri in gravi condizioni, uno stato che potremmo definire critico sul piano della rianimazione cerebrale. Soffre di ipertensione intracranica, ci sono ematomi, contusioni e un edema cerebrale piuttosto seri. Confermiamo pertanto l’emorragia cerebrale, e una prognosi che rimane pertanto riservata. Schumacher resta in coma indotto e mantenuta in uno stato di ipotermia tra i 34 e i 35 gradi centigradi. Smentisco le voci che parlavano di un secondo intervento chirurgico. Lavoriamo ora per ora e diamo tempo al pilota di reagire alle cure. Non posso per ora darvi alcun responso o dirvi in quale direzione si svilupperanno le cose. Per ora queste sono le informazioni ufficiali e non diremo nulla di piú, anche perché ritengo sia ancora prematuro trarre conclusioni.”

Schumacher è in coma: secondo intervento nella notte

schumacher_ospedale_grenoble-tuttacronaca“Sto pregando Dio per proteggerti fratello! E mi auguro una tua pronta pronta guarigione Michael!”, ha scritto ieri in Twitter Felipe Massa, mentre Adrian Sutil, sempre tramite il social, ha detto: “Spero che Michael si riprenda presto! Auguro il meglio a lui e alla sua famiglia”. Romain Grosjean si è aggiunto alla lista dei piloti che sui social network hanno scritto un pensiero rivolto a Schumi: “Tutti i nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolte a Michael e alla sua famiglia. Spero che tu possa recuperare presto”. L’ex pilota di Formula 1 è stato vittima ieri di una grave caduta sugli sci e nella notte è stato operato una seconda volta all’ospedale di Grenoble. Lo riferisce l’edizione online del quotidiano francese “Le Dauphiné Libere”. Nella caduta il pilota ha riportato un “severo trauma cranico”.

Più tardi, tuttavia, il primario del reparto di rianimazione ha negato il secondo intervento.

Si aggravano le condizioni di Schumi dopo la caduta dagli sci: è in coma

schumi-tuttacronacaSarebbero peggiorate le condizioni dell’ex campione di F1 Michael Schumacher, dopo la violenta caduta dagli sci di oggi, nella località Meribel, in Alta Savoia, Francia. La nota diffusa dall’ospedale in cui si trova ricovarato recita: “Michael Schumacher è in condizioni critiche dopo l’incidente occorsogli mentre sciava”. In precedenza, prima che l’ospedale di Grenoble diffondesse la sua breve nota, l’emittente Rmc, citando fonti mediche dirette, aveva sostenuto via radio e sul proprio sito che le condizioni di ‘Schumi’ erano in peggioramento parlando appunto di “stato critico” e di “emorragia cerebrale in corso”. L’emittente aveva anche reso noto che in ospedale, oltre alla moglie e ai figli del pluricampione del mondo di F1, era arrivato il professor Gerard Saillant, proveniente da Parigi, che operò il ferrarista dopo l’incidente di Silverstone (1999).”Il signor Schumacher è arrivato a Grenoble alle 12.40, in seguito a un incidente sugli sci avvenuto in tarda mattinata. Presentava un grave trauma cranico ed è arrivato in ospedale in coma. Si è reso necessario un immediato intervento neurochirurgico e la situazione resta critica”, recita testualmente il bollettino. “La polizia sta indagando per capire cosa ha provocato l’incidente”, ha detto Christophe Gernignon-Lecomte, direttore generale dell’ente Meribel Tourisme.

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Trauma cranico per Schumacher: caduto mentre sciava

schumi-sci-tuttacronacaStava sciando sulle nevi di Meribel, in Francia, il sette volte iridato Michael Schumacher, che è stato ricoverato a Grenoble con un trauma cranico. Christophe Gernignon-Lecomte, direttore della stazione sciistica dov’è avvenuto l’incidente, ha parlato alla radio RMC, come riportato dal quotidiano francese L’Equipe: “La caduta è avvenuta alle 11.07, Schumacher indossava il casco. I soccorsi sono intervenuti rapidamente, era sotto shock, un po’ agitato ma cosciente. Si è trattato di un trauma cranico, ma non dovrebbe essere troppo grave”.

Mandela abbraccia la nazione: l’imponente statua di Madiba

statua-mandela-tuttacronacaIl presidente sudafricano Jacob Zuma ha inaugurato lunedì, a Pretoria, una statua di Nelson Mandela alta 9 metri. La cerimonia si è tenuta il giorno successivo ai funerali di Madiba a Qunu. La statua in bronzo si trova nei giardini dell’Union Buildings, la sede del governo sudafricano nella capitale, dove la settimana scorsa era stata montata la camera ardente. La scultura, opera degli artisti sudafricani Andre Prinsloo e Ruhan Janse van Vuuren, rappresenta Mandela sorridente con le braccia aperte. “Siamo contenti di essere qui. Vi accorgerete che tutte le statue di Mandela lo si vede mentre alza il pugno”, ha detto Zuma davanti ai familiari del leader della lotta contro l’apartheid e a vari dignitari sudafricani. “Questa è diversa da tutte le altre. Alza le mani. Sta abbracciando tutta la nazione”.

Uno degli omaggi più commoventi a Mandela che ancora non avevamo visto

commemorazione-mandela-tuttacronacaUno degli omaggi più commoventi a Nelson Mandela, che ancora non avevamo visto, ha avuto luogo in un negozio sudafricano lo scorso sabato, il giorno prima che si tenessero i funerali del padre della lotta contro l’apartheid. Il Soweto Gospel Choir ha sorpreso i clienti interpretando la canzone Asimbonanga, scritta da Johnny Clegg per Madiba.

In questo video, lo stesso autore del brano canta assieme a Mandela:

Funerali di Madiba: il presidente Zuma fischiato

nelson-mandela-funerali-tuttacronacaIl 5 dicembre si spegneva il leader sudafricano Nelson Mandela, all’età di 95 anni. Mentre in settimana si è tenuta la cerimonia in suo onore a Johannesburg, alla quale hanno preso parte i potenti della terra, oggi si stanno svolgendo i suoi funerali a Qunu. Presente anche il presidente Jacob Zuma, che è stato fischiato durante la cerimonia quando ha raggiunto il leggio per il suo intervento. Zuma era stato fischiato anche alla commemorazione di Madiba nel Soccer City Stadium. Il presidente ha comunque poi intonato l’inno con i presenti e ha infine cominciato a parlare accolto ancora per qualche secondo da un misto di applausi e contestazioni. Madiba sarà seppellito nel suo villaggio di Qunu, vicino ai genitori e a tre dei suoi figli. Al funerale partecipano circa 4.500 persone, tra rappresentanti delle istituzioni internazionali e sudafricane. Per l’occasione è stata innalzata una tensostruttura nei pressi di Qunu, dove il feretro, avvolto nella bandiera sudafricana, è stato accolto dal canto di un coro che ha intonato un inno religioso in lingua xhosa, l’etnia a cui Mandela apparteneva.

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La foto più curiosa alla commemorazione di Mandela: chi scatta il selfie?

selfie-obama-cameron-tuttacronacaLa giornata di oggi è di quelle che resteranno nella Storia, così come l’uomo immenso alla quale è stata dedicata. Si commemora Nelson Mandela, il leader sudafricano mancato all’età di 95 anni e lo stadio di Johannesburg ha aperto le porte ai grandi della Terra ma anche a tutti coloro che volevano rendere un ultimo omaggio a Madiba. E se lo scatto che ritrae la stretta di mano tra Barack Obama e Raul Castro ha già fatto il giro del mondo, sicuramente un’altra foto viaggerà rapidamente sul Web. A scattarla, Roberto Schimdt per Getty Images ed è a dir poco curiosa. Il fotografo ha infatti immortalato Barack Obama e David Cameron mentre avvicinano la loro testa a quella di Helle Thorning-Schmidt, primo ministro della Danimarca e si scattano un “selfie”, un autoscatto, ormai moda imperante del web. Una foto che potrebbero scattarsi degli amici allo stadio ma che non coinvolge Michelle Obama, che non sembra essere molto favorevole alla trovata. Presenti alla commemorazione, anche il cantate Bono Vox e l’attrice sudafricana Charlize Theron.

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Usa-Cuba: Mandela regala “il disgelo”

obama-castro-tuttacronacaE’ l’agenzia Reuters a diffondere lo scatto che passerà alla storia: in occasione della Commemorazione di Nelson Mandela allo stadio di Johannesburg, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha stretto la mano al leader cubano Raul Castro.

Si tratta di un gesto di disgelo senza precedenti tra i leader delle due nazioni con Castro che, riferisce sempre Reuters, ha sorriso quando Obama gli ha stretto la mano prima di salire sul podio per parlare e salutare Madiba definendolo “un gigante della storia”.obama-castro-tuttacronaca2

Commemorazione per Nelson Mandela: il suo popolo si riunisce per lui

nelson-mandela-funerali-tuttacronacaQuesta mattina, alle 6 ora locale, le porte del Fnb Stadium di Johannesburg, nei pressi di Soweto, sono state aperte. Proprio qui oggi si svolgerà una grande commemorazione per Nelson Mandela. Per l’occasione, saranno presenti una novantina di leader mondiali, tra cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il presidente del Consiglio Enrico Letta. Lo stadio, che contiene quasi 100mila persone, si sta pian piano riempiendo. Il premier italiano, già atterrato in Sud Africa,  ha detto che Nelson Mandela è stato “un riferimento per tutta l’umanità” e ha aggiunto: “Per me è un dovere essere qui”. Ma la folla si sta assiepando anche all’esterno degli altri stadi della metropoli e delle principali città, dove le autorità hanno allestito maxi schermi per trasmettere in diretta la cerimonia in ricordo di Mandela. I primi canti dagli spalti del Fnb Stadium intanto sono iniziati, sotto un cielo grigio e nuvoloso. Molti elicotteri stanno sorvolando l’area. Mercoledì la salma di Tata, il “grande vecchio”, come viene affettuosamente chiamato Mandela nel suo Paese, sarà esposta per tre giorni a Pretoria. I funerali solenni si svolgeranno il 15 dicembre a Qunu, il villaggio natale del grande leader, nella provincia di East Cape.

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Dal Dalai Lama a Elisabetta II: chi e perchè non sarà ai funerali di Mandela

mandela-nelson-tuttacronacaSaranno quasi cento, tra capi di stato e di governo, le personalità politiche che domani assisteranno ai funerali di Stato di Nelson Mandela. Con loro, decine di personaggi famosi di tutto il mondo, dalla modella Naomi Campbell al fondatore di Microsoft, Bill Gates, dalla presentatrice Oprah Winfrey al cantante Bono. Ma ci sono anche dei nomi illustri che mancheranno a questo omaggio che promette di essere il più affollato della storia, tanto che il governo sudafricano ha invitato i leader mondiali a non partecipare al funerale che si terrà Domenica in Qunu, il luogo di nascita di Mandela, dove sarà sepolto il presidente sudafricano. Saranno talmente tanti i vip presenti, che si fa prima a citare gli assenti, in particolar modo, i personaggi di spicco della politica mondiale, ognuno assente per diversi motivi. Il Dalai Lama, a sua volta premio Nobel per la Pace, non sarà presente visto che negli ultimi anni gli è stato negato il visto per entrare in Sudafrica almeno due volte, a causa del rapporto commerciale che intercorre tra lo stato africano e la Cina. Sono stati invece i medici a impedire alla regina d’Inghilterra di compiere viaggi lunghi, motivo per il quale Elisabetta II non parteciperà alla cerimonia, alla quale assisterà invece il principe Carlo. Un aneddoto interessante che riguarda la regina e Mandela è stato raccontato da John Carlin, che spiega come il leader sudafricano “probabilmente era l’unica persona, forse con l’eccezione del duca di Edimburgo, che la chiamava semrpe ‘Elizabeth’, o almeno era l’unico che poteva farlo senza essere ripreso”.  Neanche il re spagnolo Juan Carlos sarà presente, a causa del suo recente intervento. Al suo posto il figlio Felipe, accompagnato dal presidente Mariano Rajoy. Per quel che riguarda Israele, nè il primo ministro Benjamin Netanyahu nè il presidente Simon Peres presenzieranno alla cerimoni. Il primo perché ritiene che la spesa per il viaggio, per lui e gli uomini della sicurezza, sia troppo caro (quasi un milione e mezzo di euro), il secondo perché influenzato e per questo sconsigliato dai medici. Al momento non è noto chi interverrà al loro posto. Hasan Rohani, presidente dell’Iran invierà invece in sua vece il ministro dell’Estero, Mohamad Yavad Zarif, che sarà accompagnato da una delegazione di funzionari. Anche l’ex presidente dell’Iran, Mohamad Jatamí (1997-2005), sarà presente a titolo personale. Altro nome illustre che non presenzierà è Papa Francesco. Al suo posto, il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, arcivescovo di Cape Coast (Ghana) e presidente del Consiglio Pontificio della Justizia e della Pace. Ancora, il presidente della Colombia Juan Manuel Santos ha designato il suo vicepresidente, Angelino Garzón, affinchè lo rappresenti in Sudafrica. Quest’ultimo sarà accompagnato dagli ex presidenti Andrés Pastrana ed Ernesto Samper. Anche il presidente cinese Xi Jinping invierà il suo “numero due”, Li Yuanchao. Assente a causa della sua età invece il presidente dell’Uruguay José Mújica, che non può eseguire le vaccinazioni necessarie per viaggiare in Sud Africa. In sua vece, ministro degli Esteri Luis Almagro. Sempre per quel che riguarda il Sud America, neanche il presidente argentino, Cristina Fernández, può intraprendere il viaggio: due mesi fa è stata sottoposta a un intervento e ora è impossibilitata a volare. Al suo posto, il vicepresidente Amando Boudou. Infine, neanche Angela Merkel lascerà il suo Paese natale: al suo posto il presidente tedesco Joachim Gauck. La Cancelliera si è comunque recata nell’ambasciata sudafricana a Berlino per firmare il libro di condoglianze.

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Omaggio a Nelson Mandela in campo: i giocatori rischiano sanzioni disciplinari

drogba-madiba-tuttacronacaLa Federcalcio turca potrebbe punire con sanzioni disciplinari due giocatori del Galatasaray, Didier Drogba ed Ebouè, per avere reso omaggio a Nelson Mandela durante una gara di campionato venerdì 6 dicembre. I due giocatori della Costa d’Avorio, infatti, al termine della partita si erano tolti la maglia restando con le sole t-shirt dove apparivano le scritte, in inglese, ”Grazie Mandela” (Drogba) e ‘‘Riposa in pace Mandela” (Ebouè). Entrambi sono stati deferiti alla Commissione disciplinare dalla Federcalcio turca per avere commesso un ”atto politico” in campo. Questo a seguito di un provvedimento adottato dopo le grandi proteste anti-governative di Gezi Park del giugno scorso con il quale si vieta qualsiasi manifestazione politica negli stadi turchi.

Ciao Madiba! Il saluto dei bambini

ciao-madiba-tuttacronacaPiangono, sorridono, portano un fiore. Si avvolgono in una sua bandiera. Sono i tantissimi bambini sccorsi per l’ultimo saluto a Madiba, forse catturati dal sorriso spontaneo o dallo sguardo intenso. Lui era il “nonno” che tutti avrebbero voluto e loro guardano la sua foto, la sfiorano. E sperano che un giorno quel suo sogno affinchè tutti i bambini godano di una buona educazione, perchè sono loro il futuro del mondo, divenga realtà. 

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Berlusconi commemora Mandela… con una frecciatina ai suoi “nemici”

murales-per-nelson-mandela-tuttacronacaSilvio Berlusconi scrive una nota per ricordare la figura di Nelson Madela, morto a 95 anni e per l’occasione non manca di mandare segnali ai suoi “nemici”. “Nelson Mandela è un eroe della libertà”, inizia. “Il suo insegnamento – si legge – la sua testimonianza la sua forza d’animo capace di non arrendersi mai anche quando le forze del male sembravano essere imbattibili, sono e saranno un esempio per tutti noi”. Quindi l’appello a chi in questo ore si sta unendo al cordoglio per la morte dell’eroe sudafricano: “Mi auguro – dice – che molti, tra coloro che in queste ore ne tessono le lodi, imparino a praticare quella riconciliazione nella verità e nel rispetto reciproco che è stato il suo più grande merito e la sua più grande vittoria.”

L’omaggio della Nasa a Nelson Mandela

nelson-mandela-morto-tuttacronacaAnche la Nasa ha reso omaggio a Nelson Mandela, e lo fa a modo suo, postando in Twitter e Google+ una foto di Capo Sud d’Africa, la sua terra natale, vista dallo spazio. Ad accompagnare l’immagine, la scritta “In onore di Nelson Mandela”. Anche Elon Musk, fondatore di SpaceX, ha dedicato un saluto a uno dei maggiori leader della lotta contro l’apartheid: “Riposa in pace, Nelson Mandela. Un uomo buono e grande” mentre Buzz Aldrin dell’Apollo 11 ha dichiarato che avrebbe continuato ad imparare da lui.

La morte di Nelson Mandela e l’incredibile gaffe de Il Giornale

nelson-mandela1-giornale-tuttacronacaLa notizia della morte di Nelson Mandela ha fatto il giro del mondo ed è diventata la notizia di apertura delle testate online di tutto il mondo, che non solo hanno lasciato spazio al resoconto del decesso, ma hanno dedicato approfonditi ritratti al leader dell’African National Congress. Forse la fretta di essere tra i primi o l’eccessiva commozione hanno però giocato un brutto scherzo a un redattore de Il Giornale. Come ha infatti rilevato Andrea Mollica sul sito di Gad Lerner, sul sito del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti è comparso un titolo che ha dell’incredibile: “Nelson Mandela, il padre dell’apartheid”. Come tutti sappiamo, il Nobel per la Pace del 1993 era uno dei leader della lotta contro l’apartheid, il regime razzista che negava i diritti ai neri, la netta maggioranza della popolazione del Sudafrica. In seguito i redattori hanno corretto quello che loro stessi hanno definito, correttamente, un grave errore, in una nota che lo stesso Mollica ha in seguito riportato e che si può leggere a questo link. “Ci scusiamo con i lettori per l’errore nel titolo interno all’articolo pubblicato questa sera sulla morte di Nelson Mandela. Un errore, grave, smentito dal testo stesso dell’articolo, in cui si ricorda l’innegabile ruolo contro l’apartheid del primo presidente di colore del Sudafrica”.

“Nelson Mandela, esempio che ispira”. Così Letta

nelson-mandela-tuttacronacaIl premier italiano Enrico Letta, a seguito della morte di Nelson Mandela, ha inviato un messaggio al presidente sudafricano Zuma, nel quale scrive: “La scomparsa di Nelson Mandela ha destato profonda emozione nel popolo italiano”. Il Nobel per la Pace è “un esempio di generoso impegno in favore dei diritti e delle ragioni dell’integrazione”: valori “ai quali si ispira l’azione che il governo italiano intende perseguire con forza e determinazione”.

Mandela, un protagonista del XX secolo. E cittadino onorario di Firenze

mandela_renzi-tuttacronacaIl sindaco di Firenze Matteo Renzi, all’apprendere la notizia della morte del leader della lotta contro l’apartheid, ha detto: “Nelson Mandela è stato in assoluto uno dei più importanti protagonisti del ventesimo secolo. Quando gli ho dato la mano, consegnandogli il Fiorino d’oro di Firenze, mi è sembrato di toccare la storia. Nelle sue mani c’erano il peso e la grandezza di una vita combattuta in difesa di un’ideale”.  Era il 1985 quando al Premio Nobel per la Pace venne consegnata la cittadinanza onoraria di Firenze. Il 16 aprile 2012 Renzi fu ricevuto a Johannesburg da Mandela e in quell’occasione gli consegnò il Fiorino d’oro. Il primo cittadino fiorentino ha proseguito: “Dobbiamo essere grati a Mandela perché ha segnato come pochi la storia del secolo scorso con il coraggio e la determinazione delle persone libere e con la forza della non violenza. Oggi il suo messaggio è universale e Firenze, che gli conferì la cittadinanza onoraria in un momento difficile in cui ancora vigeva l’apartheid, porta avanti oggi la sua battaglia per la libertà, la democrazia, la lotta al razzismo”. Ed ha aggiunto: “A Firenze abbiamo dedicato a Madiba il Nelson Mandela Forum: è stata una scelta precisa e anche una scommessa educativa quella di dedicare il palazzetto dello sport non a uno sponsor ma a un’idea e a una cultura di valori”. Infine, Renzi ha concluso: “Oggi il vuoto che ci lascia Mandela può essere riempito solo se facciamo nostra la sua battaglia, può avere un senso se ci facciamo carico, da Firenze, del dolore del mondo, combattendo nella nostra casa razzismo e intolleranze ma non dimenticando cosa avviene in altri paesi, dalla Siria all’Egitto al Mali, dalle morti nel Mediterraneo a quanto accade anche vicino a noi, come a pochi giorni fa a Prato”.

L’Italia e i politici che non si sono accorti della morte di Mandela

mandela-tuttacronacaMatteo Renzi, Nichi Vendola, Cecile Kyenge, Graziano Delrio, Massimo Bray e Giorgia Meloni. Sono questi i primi politici italiani che, in Twitter, hanno dato un ultimo saluto a Madiba. Movimento 5 Stelle, Lega, Nuovo Centrodestra.. Avevano forse avevano altro a cui pensare? Ma mentre i leader mondiali lo ricordano e lo commemorano, ci sorprende che Giorgio Napolitano e Enrico Letta,  rispettivamente un Capo dello Stato e un Premier che inneggiano all’integrazione, non hanno ancora speso una parola… attenderanno forse domani perché il lutto gli ha tolto il fiato? L’Italia è pronta per accogliere l’eredità di Mandela? Possiamo davvero oggi saper cogliere il messaggio e seguire l’esempio dell’ex presidente del SudAfrica o anche noi attenderemo un domani?

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Nelson Mandela: il ricordo dei grandi mondiali e l’abbraccio della sua nazione

nelson-mandela-tuttacronacaMentre una folla composta da molti giovani e persone in lacrime si è radunata sotto l’abitazione della famiglia Mandela, a Johannesburg, per rendere omaggio a Madiba, i potenti del mondo ricordano Madiba, la sua lotta, il suo esempio.

Il presidente Obama, commemorandolo, ha detto: “Abbiamo perso uno degli uomini più coraggiosi e influenti dell’umanità”, aggiungendo: “Non posso immaginare la mia vita senza il suo esempio”. “Sono stato uno dei milioni di persone che è stato ispirato da Mandela”, ha ricordato ancora Obama, sottolineando che il giorno in cui Mandela “è uscito dalla prigione mi ha dato l’idea di cosa si può raggiungere quando si è guidati dalla speranza”. Mandela ha “raggiunto più di quanto ci si possa aspettare da ogni uomo. E oggi è tornato a casa. Fermiamoci e ringraziamo del fatto che sia vissuto”.

Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha porto le sue condoglianze al Sudafrica dichiarando: “Sono profondamente rattristato di apprendere della morte dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela. E’ stato un grande uomo, un gigante per la giustizia e fonte di ispirazione per l’umanità”.

Anche il premier britannico David Cameron, fra i primi leader al mondo a inchinarsi di fronte alla morte di Nelson Mandela, si è espresso sulla figura dell’ex presidente sudafricano scomparso: “Una grande luce si è spenta nel mondo”. “Nelson Mandela è stato un eroe del nostro tempo”, ha scritto Cameron attraverso Twitter, annunciando che anche la bandiera dinanzi alla sua residenza, al numero 10 di Dowining street, è da stasera a mezz’asta in segno di lutto e di omaggio.

L’ultimo presidente sudafricano dell’epoca dell’apartheid, Frederik De Klerk, è stato invece contattato telefonicamente dalla Cnn, alla quale ha detto: “Grazie a Mandela la riconciliazione in Sudafrica è stata possibile”.

Il mondo piange la morte di Nelson Mandela, un ricordo tramite i suoi aforismi

Nelson-Mandela-morte-tuttacronacaSi è spento all’età di 95 anni il Premio Nobel per la Pace Nelson Mandela. Alla morte del leader del Sudafrica e della lotta contro l’apartheid è stata dedicata la prima pagina di tutti i giornali mondiali.

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Nel libro “Io, Nelson Mandela – Conversazioni con me stesso”, è possibile trovare alcune delle sue frasi più celebri:

DAL MANOSCRITTO AUTOBIOGRAFICO SCRITTO IN CARCERE
– “Solo i politici da tavolino sono immuni dal commettere sbagli. Gli errori sono insiti nell’azione politica”
– “Ho sviluppato una forza interiore che mi ha fatto dimenticare la povertà in cui versavo, la sofferenza, la solitudine e la frustrazione”

DAL TACCUINO DEL 1962
“Cominciare una rivoluzione è facile, è il portarla avanti che è molto difficile”

DA UNA LETTERA A SEFTON VUTELA, 28 LUGLIO 1969
“Devo confessare che, per quanto mi riguarda, la minaccia della morte non ha mai suscitato in me il desiderio di fare il martire […] La voglia di vivere non è mai scomparsa”

CONVERSAZIONE CON RICHARD STENGEL
“Ci portavano alla cava a scavare calce. E’ una operazione difficile, perché devi usare un piccone. La calce è stratificata nella roccia. Quando trovi uno strato di roccia, per estrarre la calce devi romperlo…. Loro ci mandavano là per dimostrarci che stare in prigione non è facile… Non è mica una passeggiata. Mentre lavoravamo, cantavamo canzoni sulla libertà e tutti ne erano ispirati”.

INEDITO DELL’AUTOBIOGRAFIA
“La nostra non era una lotta ai bianchi in quanto tali ma alla supremazia bianca, una politica pienamente rispecchiata dalla composizione razziale delle principali strutture organizzative e governative a livello nazionale, provinciale e locale”

APPUNTI DI UNA RIUNIONE, 16 GENNAIO 2000
“Il compromesso è l’arte della leadership e i compromessi si fanno con gli avversari, non con gli amici”

11 febbraio: Mandela Day. Il giorno della liberazione

Nelson-Mandela-Leaves-Prison-in-February-1990-tuttacronacaEra l’11 febbraio 1990 e il lungo incubo finiva, per un uomo, per il suo Paese, per il Mondo. Lui era Nelson Mandela e quel giorno tornava libero dopo oltre 27 anni di prigionia. Il futuro Premio Nobel per la Pace era stato incarcerato nel 1962, condannato a 5 anni prima e all’ergastolo poi. Ma il leader della lotta all’apartheid è più forte di tutti coloro che vogliono piegarlo, che cogliono farlo desistere dalla voglia di combattere contro la segregazione. Lui vince. E continuerà a farlo. Le pressioni della comunità internazionale costringono il governo di Johannesburg e il presidente De Klerk ad aprire la porta del carcere. Fuori, ad aspettarlo, la moglie Winnie Madikizela. E l’intero pianeta.

Addio a Madiba, l’uomo che insegnò a essere liberi

Nelson+Mandela-morto-tuttacronacaSe n’è andato Madiba, lasciando dietro di sè un vuoto difficilmente colmabile ma anche tante lezioni, tanti ricordi, tanti momenti da portare nel cuore. Il primo presidente sudafricano dopo l’apartheid e Premio Nobel per la pace nel 1993, è morto. Ne dà notizia la Cnn. L’annuncio è stato fatto dal presidente del Sudafrica, Jacob Zuma in un commosso discorso televisivo alla nazione. Zuma ha ordinato il lutto nazionale.

“Adesso riposa, adesso è in pace”, ha detto Zuma annunciando la scomparsa del leader sudafricano all’età di 95 anni. “La nostra nazione ha perso un grande figlio”, ha proseguito. Mandela avrà funerali di Stato. “Voglio ricordare con semplici parole la sua umiltà, la sua grande umanità per la quale il mondo intero avrà grande gratitudine per sempre”. Così il presidente sudafricano, Jacob Zuma, nel ricordare Nelson Mandela. Nel suo annuncio Zuma si è rivolto ripetutamente a Mandela col suo popolare e affettuso soprannome: Madiba.

Nelson Rolihlahla Mandela è nato il 18 luglio 1918 ed è stato il primo presidente a essere eletto dopo la fine  dell’apartheid, di cui fu strenuo oppositore, nel suo Paese e premio Nobel per la pace nel 1993 insieme al suo predecessore Frederik Willem de Klerk. Madiba mosse i primi passi verso la conquista della libertà degli uomini nel 1941, quando, con il cugino Justice, fu messo di fronte al fatto di doversi unire in matrimonio con una ragazza scelta dal capo Thembu Dalindyebo. I ragazzi non voleva sottomettersi a questa condizione ma le possibilità erano solo due:  o sposarsi e andare contro il loro massimo principio,  la libertà, oppure non farlo mancando così di rispetto a tribù e famiglia. Scapparono assieme, verso Johannesburg.

Studioso di legge, Mandela fu presto coinvolto nell’opposizione al minoritario regime sudafricano, che negava i diritti politici, sociali, civili alla maggioranza nera sudafricana. Si unì quindi all’African National Congress (ANC) nel 1942. Trascorsi appena due anni, fondò l’associazione giovanile Youth League, insieme a Walter Sisulu, Oliver Tambo e altri. Distintosi nella  campagna di resistenza del 1952 organizzata dall’ANC, ebbe un ruolo importante nell’assemblea popolare del 1955, la cui adozione della Carta della Libertà stabilì il fondamentale programma della causa anti-apartheid. Il 5 dicembre 1956 fu arrestato e accusato di tradimento. Il processo terminò nel 1961, con l’assoluzione di tutti gli imputati. Mandela e i suoi colleghi appoggiarono la lotta armata dopo l’uccisione di manifestanti disarmati a Sharpeville, nel marzo del 1960, e la successiva interdizione dell’ANC e di altri gruppi anti-apartheid. Sua compagna nella lotta antirazzista fu la seconda moglie, Winnie Madikizela, sposata nel 1958 e da cui si separò nel 1992. Diventato comandante dell’ala armata Umkhonto we Sizwe dell’ANC (“Lancia della nazione”, o MK), della quale fu anche co-fondatore, nel 1961, fu arrestato nell’agosto dell’anno successivo. Il 12 giugno 1964 lui, e con lui i suoi compagni di lotta, furono giudicati colpevoli e condannati all’ergastolo. Nei 26 anni di prigionia, Mandela si coinvolse sempre di più nell’opposizione all’apartheid, mentre lo slogan “Nelson Mandela Libero” risuonò in tutte le campagne anti-apartheid del Mondo. Il suo personale messaggio, da dietro le sbarre, fu: “Unitevi! Mobilitatevi! Lottate! Tra l’incudine delle azioni di massa e il martello della lotta armata dobbiamo annientare l’apartheid!” Solo l’11 febbraio del 1990, Madiba tornò ad essere un uomo libero. Fu durante gli anni di detenzione che ebbe l’occasione di leggere una poesia in inglese del poeta Britannico William Ernest Henley, del 1875, dal nome Invictus: la principale causa del suo continuare la vita in prigione nell’arco di 26, lunghi anni.

Tornato in libertà, divenne prima Presidente dell’ANC (luglio 1991 – dicembre 1999) quindi presidente del Sudafrica (maggio 1994 – giugno 1999). Fu lui a presiedere la transizione dal vecchio regime basato sull’apartheid alla democrazia, guadagnandosi il rispetto mondiale per il suo sostegno alla riconciliazione nazionale e internazionale e istituì un tribunale speciale, la cosiddetta Commissione per la Verità e la Riconciliazione (Truth and Reconciliacion Commission, TRC). Il 18 luglio 1998, giorno del suo ottantesimo compleanno, si risposò con Graca Machel, di ventidue anni più giovane di lui e che lo accompagnerà fino alla fine. Era il 2004 quando, a 85 anni, Madiba annuciò di volersi ritirare dalla vita pubblica e di voler passare il maggior tempo possibile con la sua famiglia, finché le condizioni di salute glielo avessero concesso. Ha comunque fatto un’eccezione nel luglio 2004 confermando il suo duraturo impegno nella lotta contro l’Aids recandosi a Bangkok per parlare alla XV conferenza internazionale sull’AIDS, malattia che si rimprovera di non aver sufficientemente combattuto durante la sua presidenza. Il 27 giugno 2008 a Londra, nell’Hyde Park, si è svolto un grande concerto per ricordare i suoi novant’anni, il suo impegno nella lotta contro il razzismo e il suo contributo alla lotta contro l’AIDS. A sorpresa Nelson Mandela ha voluto essere presente al concerto, accolto da una straordinaria ovazione di circa 500 000 persone. Ai lati del palco campeggiava il numero 46664, il numero che era scritto sulla sua giubba durante la permanenza in carcere. Il 18 luglio 2009, giorno del suo novantunesimo compleanno, un fantasmagorico tributo chiamato “Mandela Day” gli hanno riservato i grandi dello spettacolo, della politica e della cultura mondiale al Radio City Music Hall di New York (USA), manifestazione disertata dal festeggiato per “motivi di salute e di età”. Già gravemente indebolito, non potè partecipare alla cerimonia di apertura dei mondiali di calcio in Sudafrica del 2010, a causa della morte della nipote di 13 anni in un incidente automobilistico, ma la folla l’ha accolto con immutabile amore alla cerimonia di chiusura.

“Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso” 

-Nelson Mandela-

Il nostro amico bradipo!

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Santuario dei bradipi, si chiama così il luogo di ricovero e riabilitazione creato  a Cahuita, Costa Rica. Qui i bradipi, che sono a rischio estinzione a causa  dell’urbanizzazione e della loro mancanza di adattamento, trovano il luogo ideale nel quale essere protetti e curati se necessitano di medicazioni. Qui trovano anche molti peluches con cui poter giocare e tanto affetto da parte dello staff.  In queste aree poi i volontari spiegano al pubblico come proteggere la specie.

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Ancora meningite: nuovo caso a Firenze

Meningite-firenze-tuttacronacaSe martedì un 19enne era stato ricoverato a Perugia per una meningite fulminante, ora un fatto simile è accaduto a Firenze dove un 26enne si trova nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale dell’Annunziata in prognosi riservata. A seguito dei primi accertamenti, che hanno permesso di diagnosticare una meningite da meningococco, è stata avviata la procedura di profilassi da parte del servizio di igiene pubblica dell’Azienda sanitaria fiorentina nei confronti delle persone “all’incirca un’ottantina, che nei giorni precedenti il ricovero possono aver avuto contatti prolungati in locali chiusi con il ragazzo”. Ad essere state allertate, in special modo, i partecipanti di un’assemblea pubblica a cui il giovane aveva partecipato, i membri della commissione d’esame con cui si è recentemente laureato presso l’Università di Firenze e gli amici e i compagni con cui aveva festeggiato l’occasione. La Asl ha inoltre precisato che non c’è alcuna relazione tra questo caso e un precedente che era stato registrato nei giorni scorsi. Allora, ad essere colpito era stato uno studente fuori sede dell’Ateneo fiorentino.

Allarme meningite: ricoverato 19enne in gravissime condizioni

Allarme-meningite-perugino-tuttacronacaVessa in gravi condizioni un 19enne che si trova nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dov’è stato trasportato dopo esser stato visitato all’ospedale di Città di Castello. La Asl 1, attraverso il suo ufficio stampa, ha comunicato: “La direzione del presidio ospedaliero di Città di Castello comunica che lunedì è stato ricoverato un paziente affetto da Meningite da meningococco C complicato da CID. A seguito degli accertamenti eseguiti nella serata di ieri, che hanno consentito di effettuare la diagnosi di meningite meningococcica, il paziente nella notte è stato prontamente trasferito presso l’unità operativa di Rianimazione dell’azienda ospedaliera di Perugia, dove si trova attualmente in prognosi riservata”. Sia i familiari che conoscenti e operatori sanitari sono stati sottoposti a indagine epidemiologica finalizzata all’individuazione dei contatti. Dove opportuno, si è proceduto a somministrare le prime profilassi.L’Asl ha quindi concluso che “tali attività sono tuttora in corso”.

Raoul Bova e la separazione: parla Chiara Giordano

raoul-bova-divorzio-tuttacronacaAveva rilasciato un’intervista a Vanity Fair l’attore romano Raoul Bova per confermare la separazione dalla moglie, Chiara Giordano, e soprattutto mettere a tacere le voci sulla sua presunta  omosessualità. Ma l’ex moglie non ha gradito il fatto che il 44enne abbia parlato con la stampa e risponde, a sua volta, tramite il mezzo scritto. Nel nuovo numero di Chi appaiono infatti le sue dichiarazioni. “Per sedici anni non abbiamo mai parlato dei nostri fatti privati alla stampa e lo abbiamo fatto proprio per tutelare i nostri figli. Ma qualcosa, evidentemente, è cambiato”. Per la donna, sarebbe stato meglio mantenere il silenzio: “Abbiamo sempre protetto i nostri figli tra le mura di casa, abbiamo insegnato loro a essere onesti. Abbiamo insegnato loro a distinguere con intelligenza la verità dalla finzione e dagli assurdi pettegolezzi”. La novità che emerge è che la crisi era presente da tempo: “Le incomprensioni tra me e Raoul sono incominciate due anni fa, durante la sua lunga assenza Con il tempo le cose si sono complicate. La separazione, insieme con un doveroso silenzio, sarebbe stato, secondo me, un modo importante per proteggere il nostro patrimonio affettivo. I genitori aiutano i figli a crescere con i fatti e non con le parole, ma soprattutto con l’onestà”.

Nuovo amore in vista per Raoul Bova?

raoul-bova-tuttacronacaGossip ancora puntato sull’attore romano 44enne Raoul Bova. Dopo le sue dichiarazioni a Vanity Fair, con le quali ha confermato che il suo matrimonio con Chiara Giordano è ormai al capolinea e ha smentito categoricamente di essere omosessuale, come invece lo volevano voci sempre più insistenti, ora sembra che Cupido sia tornano a visitarlo. E’ stato il settimanale Novella2000 a fotografarlo in un locale assieme a una giovane donna. Lei è la modella 25enne Rocío Muñoz Morales, che Bova ha conosciuto due anni fa sul set del film Immaturi–Il viaggio. L’attore è pronto per un nuovo capitolo?

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Bova smentisce le voci sulla sua presunta omosessualità: “Mi piacciono le donne”

raoul-bova-tuttacronacaRaoul Bova ha i riflettori del gossip puntati su di lui in quest’ultimo periodo, per la separazione dalla moglie Chiara Giordano e per le voci sulla sua presunta omosessualità. Il 44enne attore romano, che a dicembre ritroveremo sugli schermi cinematografici in Indovina chi viene a Natale di Fausto Brizzi, ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair. “Se io sono un personaggio pubblico e conosco le regole del gioco, i miei figli non hanno fatto nulla per meritarsi questo trattamento. L’assedio dei fotografi li spaventa. Poi c’è la scuola: i compagni a casa hanno genitori che leggono, ascoltano, e a tavola commentano queste cose, e i figli le sentono, e tornando a scuola le ripetono, con la cattiveria che possono avere i bambini: tuo padre sta male, tuo padre è un ladro, tuo padre divorzia, tuo padre è gay. Se mi vedo costretto a parlare, è per proteggere loro”. Ha raccontato alla rivista che uscirà in edicola mercoledì 9 ottobre. Per quel che riguarda il suo matrimonio, durato 13 anni, spiega: “Chiara e io nel tempo siamo molto cambiati. Il cambiamento a volte unisce e a volte no. Noi due, purtroppo, non ci siamo più capiti… Allora è iniziato un periodo molto lungo – quasi tre anni ormai – in cui ci siamo parlati, ci siamo confrontati”. E continua: “Abbiamo provato in tutti i modi a risolverli, quei problemi, ma purtroppo non è bastato. E alla fine abbiamo deciso di comune accordo, con grandissimo dolore e con grandissima civiltà, di prendere strade diverse. Lo abbiamo fatto perché crediamo troppo al valore della famiglia per tenerla in piedi a qualunque costo, come facciata, senza onestà. E’ un atto non dico di amore, ma di rispetto per l’amore che c’è stato tra di noi”. Dopo di che ha smentito la sua presunta omosessualità, sottolineando che se fosse gay non avrebbe alcun problema a farlo sapere: “Lo dico apertamente, mi piacciono le donne. Se fossi omosessuale, credo che non avrei nessun problema a riconoscerlo. O forse non lo direi: perché questo obbligo di dichiararsi, di giustificarsi? Nessuno va in giro a dire: piacere, sono etero. Più di metà dei miei amici sono gay. Persone con cui sono cresciuto e andato a scuola, con cui lavoro. E’ per loro, soprattutto, che mi fa ribrezzo questo modo razzista e retrogrado di usare l’etichetta di omosessuale come una macchia inconfessabile, come una peste”.

Quel misterioso terzo incomodo nel matrimonio di Raoul Bova…

raoul-bova-tuttacronacaIn mancanza di qualche notizia succulenta, i siti di gossip negli ultimi giorni hanno deciso di puntare lo sguardo sul matrimonio, sembrerebbe al capolinea, tra Raoul Bova e la moglie Chiara Giordano. La prima voce sulla separazione della coppia sposata dal 2000 era iniziata a circolare quando Federica Panicucci aveva toccato l’argomento durante la trasmissione Mattino 5. In seguito, il settimanale Chi ha confermato che i due avrebbero trascorso l’estate separati e che la crisi sarebbe in corso già da tempo. Le uniche dichiarazioni rilasciate, al momento, sono state quelle della moglie dell’ attore: “La crisi era già nell’aria, io e Raoul ci separeremo ma voglio che i nostri due figli, Alessandro e Francesco, rimangano fuori da tutto”. In mancanza di testimonianze dirette dei diretti interessati, ovviamente, non manca chi fa correre liberamente la fantasia e, invece di pensare a una banalissima separazione come ne avvengono ogni giorno, prova a gettare nella rete l’ipotesi di un terzo uomo nella coppia: farebbe parte della vita dell’attore e, dicono, si tratterebbe di un'”amicizia intima” che durerebbe da diversi anni. Ecco quindi che si sta diffondendo a macchia d’olio l’idea della presunta omosessualità di Bova. “Complice” una dichiarazione rilasciata (e decontestualizzata) dall’attore a Vanity Fair due anni fa: “Il mio migliore amico è gay, così pure altre persone a me molto vicine, e conosco i problemi a cui sono esposti nella nostra società: ho avuto amici che sono stati picchiati a Roma, dalle ronde anti-omosessuali”. Raoul Bova stava parlando dello scottante tema dell’omofobia, ma visto che è in odore di divorzio…

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