Antonelli e Sturaro regalano tre punti al Genoa: nulla da fare per il Catania

genoa-tuttacronaca26esima giornata di Serie A al Ferraris di Genova con il grifone reduce da un pareggio contro il Napoli e lontano dalla zona retrocessione. Nella bagarre è invece dentro in pieno il Catania, uscito ridimensionato dalla sfida salvezza persa a Verona e assolutamente bisognoso di punti. Al 14′ i padroni di casa passano in vantaggio: sul cross di Sculli, Antonelli ci prova prima di sinistro, poi sulla respinta sfrutta il tocco di Gilardino e mette dentro a porta vuota! 1-0! Al 39′ Catania in dieci: espulso Belusci per doppia ammonizione. Il primo tempo termina con i padroni di casa in vantaggio. Buona la prestazione del Catania che però non riesce ad andare a conclusione. Il raddoppio del grifone arriva al 40′ della ripresa: Sturaro vince un rimpallo, poi il suo diagonale buca la rete anche con la complicità di Andujar! Il Genoa, con questa meritata vittoria, continua tranquillo la sua corsa in campionato ma per gli etnei ora la situazione si fa davvero complicata.

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Dramma sulla A10: perde la vita una bimba di 4 anni

bimba_muore_incidente_a10_tuttacronacaDrammatico incidente sull’A10, attorno alle 9.30 di questa mattina, nel quale è rimasta coinvolta una bimba di quattro anni che ha perso la vita. La piccola, che stava viaggiando con i genitori e il fratellino lungo la Varazze-Genova su una Renault Mègane Bianca, sarebbe stata sbalzata fuori dall’auto al momento dello schianto: la vettura, dopo aver sbandato, avrebbe colpito il guardrail all’altezza di Piani d’Ivrea. La piccola, caduta sul selciato, sarebbe stata poi travolta da un’altro veicolo che sopraggiungeva. I genitori e il fratellino sono in condizioni critiche mentre il tratto autostradale è stato chiuso per consentire i soccorsi.  A bordo dell’auto c’erano una coppia di cittadini serbi residenti in Francia con due figli, la piccola di 4 anni e il fratellino. Secondo una primissima ricostruzione, la bimba sarebbe stata sbalzata fuori dall’abitacolo, forse perché non era seduta sul seggiolino per i bimbi e non aveva la cintura di sicurezza, finendo sull’asfaldo e venendo investita da un’altra auto.

Aurelio De Laurentiis “si è rotto!”

de-laurentiis-rotto-tuttacronacaIl patron del Napoli non ha proprio digerito il pareggio al San Paolo nel posticipo del lunedì sera tra il suo club e il Genoa. Gli azzurri sono scesi a -6 dalla Roma seconda in classifica e, stando quanto riportato da Il Mattino, il presidente avrebbe abbandonato la tribuna subito dopo il triplice fischio visibilmente contrariato e scuro in volto. Non solo: sarebbe anche sbottato in un “Mi sono rotto” mentre stava per raggiungere la sua auto parcheggiata all’interno del garage dello stadio. Probabilmente il riferimento di De Laurentiis era diretto ai giocatori, incappati ancora una volta in un calo di concentrazione contro una squadra di non primissima fascia. Anche Benitez, nel post partita, ha ammesso che qualcosa non va: “Tutti si aspettavano di più in campionato  ma Juventus e Roma stanno facendo bene. Abbiamo gli stessi punti dell’anno scorso, con in più le coppe. Con il Genoa dovevamo chiuderla, non abbiamo sfruttato le occasioni. Per me era vinta. Alla fine una palla inattiva ha fatto la differenza”.

Napoli-Genoa: decidono Higuain e Calaiò! 1-1

napoli-genoa-tuttacronacaLa 25esima giornata di Campionato si conclude con il posticipo del lunedì al San Paolo dove la squadra di Benitez, reduce della trasferta gallese in Europa League, ospita il Genoa. Gli azzurri devono vincere guadagnando i tre punti necessari per blindare il terzo posto e andare all’attacco del secondo occupato dalla Roma. Contro di loro, il Grofone fresco di un pareggio per tre reti a tre contro l’Udinese. I padroni di casa passano in vantaggio al 18′ con Higuain che, ricevuta palla da Hamsik, con un colpo sotto scavalca Perin in uscita: 1-0! Il primo tempo termina con il Napoli in vantaggio anche se, a causa di molti errori in difesa, gli uomini di Benitez hanno rischiato di subire a loro volta reti. Al 39′ della ripresa il Genoa riesce a pareggiare i conti: Calaiò batte una punizione dai venticinque metri che sbatte contro il palo e termina in rete. 1-1! Gli uomini di Gasperini hanno saputo approfittare del vistoso calo degli azzurri nella ripresa, mostrando una buona forma fisica e di essere in grado di sfruttare le occasioni concesse dalla difesa degli uomini di Benitez.

Genoa-Udinese: rocambolesco pareggio al Ferraris

genoa-udinese-tuttacronacaL’arbitro Tagliavento dirige, al Luigi Ferrari, una sfida che vede il Genoa a un passo dalla salvezza ora che con Gasperini ha cancellato gli spettri di inizio stagione: 30 punti e 15 partite da giocare sono una garanzia. Lo scopo, quindi, è pensare a costruire qualcosa di importante in chiave futura. I friulani arrivano invece con alle spalle due vittorie consecutive che hanno infuso ottimismo agli uomini di Guidolin e sembra che abbiano permesso di cancellare i fantasmi del passato. E proprio l’Udinese riesce a sbloccare il risultato al 35′, approfittando della difesa addormentata degli avversari. Badu al cross sul secondo palo dalla destra, Basta s’inserisce indisturbato e batte Perin con bel sinistro al volo. 0-1! Cinque minuti dopo arriva il raddoppio: la difesa lascia solo Pereyra che s’inserisce. Perin esce e riesce a deviare la conclusione, ma sulla traiettoria c’è Fernandes che deve solo spingerla in goal. 0-2! Il Genoa risponde al 45′: Marchese calcia un cross a girare dalla tre quarti, Konatè salta più in alto di tutti e la gira di testa in porta. Scuffet non ci può arrivare. 1-2! Su questo risultato termina un primo tempo iniziato in modo equilibrato ma che poi ha visto predominare gli uomini di Guidolin. Bravo comuqneu il Genoa che è stato in grado di reagire riaprendo il match. Nella ripresa, al 2′. l’Udiense guadagna un rigore dopo un contatto fra Burdisso e Widmer: Muriel da dischetto non sbaglia! 1-3! Al 14′ primo cartellino rosso: espulso Gasperini per proteste troppo vivaci. Al 24′ il Genoa torna ad accorciare le distanze: Fetfatzidis si libera di due uomini e poi serve Gilardino al limite dell’area. L’attaccante si gira bene e fulmina Scuffet con un destro angolato. 2-3! E’ il 34′ quando il Genoa riesce a pareggiare ancora una volta grazie a Gilardino: su corner dalla sinistra, l’Udinese non riesce a spazzare e, dopo una serie di ribattute, la palla finisce fra le gambe dell’attaccante, che la butta dentro. 3-3! Non ci sono altre emozioni in questo incontro che termina in parità e che ha regalato spettacolo e una pioggia di gol anche se il risultato non soddisfa nessuna delle due squadre.

Il Genoa vince ma il Livorno combatte: 0-1 al Picchi

livorno-genoa-tuttacronacaIl Genoa arriva all’Armando Picchi di Livorno per la 23a giornata di campionato per una sfida che ha un sapore particolare per Aldo Spinelli, presidente dei liguri fino al 1997 e dal 1999 a capo della società toscana. Per gli amaranto c’è bisogno assolutamente dei tre punti in chiave salvezza e il Genoa, scottato dalla sconfitta nel derby, arriva ben determinato a conquistare la vittoria e dimostra la determinazione portandosi in vantaggio già al 10′: mischia in area dove Antonelli si oppone al rinvio di Piccini. La palla finisce a Gilardino, che prova a superare Bardi in uscita. Sulla ribattuta, Antonelli è pronto per il tap in. 0-1! Il Genoa ha controllato l’avversario con ordine per tutto il primo tempo mentre il Livorno non è riuscito a proporsi in avanti con continuità né è riuscito a creare veri pericoli. Il Livorno mostra una faccia diversa nella ripresa, andando più volte vicino al pareggio. Il Genoa si è però difeso con ordine senza però riuscire a mordere sulle ripartenze. Partita alla fine decisa da un episodio, ma il Livorno c’è e potrà lottare fino in fondo per la salvezza.

I funerali del “padre della Nord”: fumogeni per Pippo Spagnolo

pippo-spagnolo-tuttacronacaPippo Spagnolo era un leggendario tifoso genoano e ripeteva sempre: “Ho fatto un patto con chi comanda nell’aldilà, morirò solo dopo che il Genoa avrà vinto il decimo scudetto, quello della stella”. L’ottantenne non ha potuto però assistere al derby della 22a giornata: si è spento la notte precedente. Oggi si sono svolti i suoi funerali e, sul sagrato della chiesa in piazza Alimonda, centinaia di tifosi presenti hanno dato il loro saluto al “padre della Nord” con dei fumogeni con i colori della squadra. Su un lungo striscione appeso alla cancellata della chiesa, il ricordo degli ultras: “Il tuo mito virà per sempre nel cuore del tuo popolo. Ciao Pippo”. Sul feretro colorato di rossoblù, un cuscino di rose a forma di cuore, con i colori della squadra.

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La notte a Genova si tinge di blucerchiato: la Samp vince il derby

genoa-samp-tuttacronacaIl derby della Lanterna numero novanta chiude la 22a giornata di Campionato e mette a confronto le squadre di Mandorlini e Mihajlovic. Il Genoa rappresenta una delle sorprese più liete del campionato da quando il tecnico è tornato sulla panchina del Grifone sostituendo Liverani. Ora la squadra naviga a centro classifica. Storia simile quella dei doriani, che con il serbo Mihajlovic hanno decisamente cambiato marcia e stanno correndo verso il traguardo della permanenza in A. I blucerchiati saranno smaniosi di ‘vendicare’ lo 0-3 dell’andata e la loro determinazione è evidente fin dal 24′ quando passano in vantaggio: lungo lancio di Mustafi, stop superlativo di Maxi Lopez, uno-due con Eder e destro in diagonale a superare Perin: uno a zero! Sampdoria meritamente in vantaggio al termine di un bel primo tempo, grazie al gol di Maxi Lopez dopo una bellissima combinazione con Eder, il migliore in campo fino a questo momento. Genoa in crescita nel finale del primo tempo ma nella ripresa la squadra non riesce a rendersi pericolosa e il derby viene meritatamente vinto dai blucerchiati.

Derby della Lanterna: lo spettacolo inizia dagli spalti

derby-lanterna-tuttacronacaGenoa e Sampdoria offrono spettacolo in campo e i loro tifosi, in occasione del Derby della Lanterna, spostato a lunedì sera dopo esser stato previsto nel lunch time della domenica, fanno lo stesso sugli spalti. Si tratta di una delle stracittadine più affascinanti d’Europa e molti addetti ai lavori la ritengono la più bella, colorata e sentita d’Italia. I tifosi del Genoa hanno esposto una coreografia gigantesca con la scritta Zena (ovvero Genoa nel dialetto locale). I tifosi della Sampdoria hanno risposto con delle bandierine con i colori blucerchiati. Il derby, insomma, si gioca a partire dagli spalti…

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La tripletta di Aquilani non basta per vincere! Pareggio a Firenze

fiorentina-genoa-tuttacronacaLa 21a giornata di campionato si chiude al Franchi di Firenze dove i viola non perdono da inizio Dicembre, hanno trovato in Matri un ottimo sostituto per Rossi e vogliono fermamente il terzo posto del Napoli. A Firenze arriva il Genoa che ha trovato 3 punti fondamentali nell’acquitrino di Marassi contro l’Inter nell’ultimo turno e si è portato a quota 26 punti. Mancano 14 lunghezze a quota 40, dopodichè la squadra di Gasperini potrà pensare ad altro. Il vantaggio del Genoa arriva al 26′ grazie a un calcio di rigore battuto da Gilardino in precedenza atterrato (anche se il contatto sembra dubbio) da Neto. 0-1! Al 31′ però la Fiorentina trova il pareggio, ancora una volta grazie a un rigore. Cross di Pasqual per Ambrosini che viene abbracciato da De Maio che lo atterra. Dal dischetto Aquilani non sbaglia ed è 1-1! Appena tre minuti e al 34′ il Genoa torna ad agguantare il vantaggio: rimpallo su Matuzalem che serve Antonini, probabilmente in fuorigioco. L’ex Milan fredda Neto con un destro rasoterra. 1-2! Al 42′ ancora parità: palla di Aquilani per Ambrosini che in mischia non controlla ma riesce a servire nuovamente Aquilani che calcia di destro battendo Perin: 2-2! Il primo tempo termina in parità e, vista la grinta di entrambe le squadre, ci si aspetta grandi cose nella ripresa. Nel secondo tempo, dopo che Konatè per il Genoa colpisce un palo, i viola non si lasciano sfuggire l’occasione del vantaggio con Aquilani che, al 12′, sigla la sua personale tripletta: Joaquin approfitta di uno svarione difensivo del Genoa e serve Aquilani che di destro insacca alle spalle di Perin: 3-2! Il Genoa però non permette la fuga e al 32′ torna a pareggiare: angolo di Fetfatzidis, Antonini sfiora di testa e palla che arriva sui piedi di De Maio che da due passi batte Neto di destro. 3-3! Il match termina su questo risultato: un’incredibile partita che termina in un pareggio meritato da un Genoa che non ha mai mollato. I viola salgono a 41 restando a 3 punti dai partenopei. Gli uomini di Gasperini, invece, salgono a 27 non riuscendo a scavalcare il Milan, vincente nel pomeriggio.

Thohir spezzerà il cuore ai tifosi nerazzurri?

inter-thohir-tuttacronacaProsegue il momento nero dell’Inter che ieri si è visto battuto anche dal Genoa, mentre sembra Thohir non abbia in testa grandi colpi di mercato per rinsaldare la squadra. Lo stesso tycoon indonesiano, infatti, aveva sottolineato come prima di comprare sia necessario vendere. Ma c’è a chi la nuova gestione della squadra non piace e non ne fa mistero. Si tratta del ct della Russia Fabio Capello che, a Fox Sport, ha detto: “Non mi convince, non sta facendo nulla per l’Inter, un patrimonio del calcio italiano. Quando si parla di squadre importanti, si pensa che quando arriva un nuovo presidente possa fare qualcosa per rafforzarle. Thohir non lo sta facendo, questa è la verità. Uno che entra in squadre come l’Inter non può fare certi discorsi, meglio prima vendere, poi comprare”. E ha aggiunto: “Sono tifosi che hanno ricordi di vittorie, di ricordi felici non si può pensare a un anno di transizione”.

L’Inter in crisi sempre più nera: battuto dal Genoa!

genoa-inter-tuttacronacaRischiava di saltare causa maltempo il match al Ferraris tra Genoa e Inter, con le squadre che invece sono regolarmente scese in campo. Gli uomini di Mazzarri trovano i padroni di casa che, dopo il 4-1 subito dalla Roma di Totti e compagnia, ritrovano il bomber Gilardino e cercherà altri punti importanti per la salvezza. I nerazzurri hanno vinto una sola partita delle ultime sette giocate perdendo terreno rispetto a Fiorentina e Napoli. Su un terreno di gioco ai limiti dell’impraticabile, Genoa e Inter vanno all’intervallo a reti inviolate. Sotto la piogga battente bene l’Inter dal punto di vista delle occasioni da gol ma in generale poche le idee e gioco che latita. Genoa inizialmente timido, che è saputo uscire bene però nell’ultimo quarto d’ora. Al 38′ della ripresa il Genoa riesce a portarsi in vantaggio con un gol che sarà quello decisivo per la vittoria. Erroraccio nella marcatura e sul corner di Bertolacci stacca bene Antonelli e fredda Handanovic. Gli uomini di Gasperini ritrovano il successo contro l’Inter e manda in crisi nera la squadra di Mazzarri (una vittoria nelle ultime otto partite). Risultato forse troppo severo per i nerazzurri, che non meritavano certamente di perdere ma forse nemmeno di vincere, vista la sterilità di gioco. Per l’undici di Gasperini tre punti fondamentali per la corsa salvezza.

Grana in casa rossonera: si ferma Pazzini

pazzini-milan-tuttacronacaE’ un comunicato apparso sul sito ufficiale del Milan a rendere noto che Clarence Seedorf, appena arrivato, si trova già a fare i conti con un problema: l’olandese, al debutto in panchina, si troverà a far a meno di Giampaolo Pazzini. L’attaccante toscano, infatti, ha riportato la lesione di un muscolo adduttore profondo della gamba destra durante la partita con lo Spezia. Tra 8/10 giorni il giocatore dovrà effettuare indagini strumentali per quantificare la prognosi esatta anche se è probabile almeno un mese di stop per il numero undici rossonero, che era appena rientrato in campo e aveva ritrovato il gol proprio nella partita di Coppa Italia. Ora, con la vendita di Alessandro Matri alla Fiorentina, come prima punta restano solamente Balotelli e Petagna. L’infortunio di Pazzini complica ancora di più il lavoro di Seedorf, che sperava anche di usufruire del ritorno dell’attaccante toscano per rilanciare il Milan in campionato.

Seedorf debutta come allenatore… e inizia con una chiacchierata con Balo

seedorf-galliani-firma-tuttacronacaAl Milan fino a giugno 2016 con cifre che, s’ipotizza, si aggirano sui tre milioni di euro all’anno. La firma del contratto di Clarence Seedorf è avvenuta oggi, nella nuova sede, il nuovo edificio a sei piani dell’Area Portello. L’ufficialità via Twitter: la foto dell’olandese e dell’amministratore delegato, Adriano Galliani, al momento della firma. A seguire una più classica nota sul sito: Clarence Seedorf è il nuovo allenatore della prima squadra ed ha firmato il contratto. Nel pomeriggio primo allenamento, con l’ad che l’ha presentato alla squadra e ha permesso alle telecamere di filmare l’allenamento: riscaldamento, corsa ed esercizi stretching seguiti da una parte tecnica e tattica. E poi quei dieci minuti dedicati a una chiacchierata con Balotelli, con nessuno che si avvicinasse. Insomma: ha preso di petto proprio il caso più spinoso della squadra, quel sempre tanto chiacchierato giocatore che quest’anno fatica a ingranare. La prima conferenza stampa è prevista per sabato, in vista della partita con il Verona, cerimoniere d’eccezione Silvio Berlusconi che lo ha fortemente voluto al Milan e con l’olandese spera di riallacciare quel dialogo con il bel gioco e un Milan di successo.

Seedorf rimescola le carte: nuove forze al Milan

Clarence-Seedorf-tuttacronacaGià sta sentendo Galliani al telefono ma presto ci sarà un faccia a faccia durante la quale verrà dettata una luova linea. Perchè l’arrivo di Clarence Seedorf sulla panchina rossonera significa anche nuovi obiettivi di mercato. Dopo che si è rivisto l’attacco, con la cessione di Matri e il rientro alla base di Petagna, i nodi restano centrocampo e difesa. Per quest’ultima l’olandese vorrebbe Doria, suo ex compagno al Botofago e che il Milan segue da tempo. Anche la Juve rincorre il giocatore e l’intenzione sarebbe di dare fin da ora un nuovo assalto anche se farlo arrivare già in questa sessione invernale non sarà facile: più concreta la pista per giugno. Altra questione da risolvere è quella dei portieri: prima dell’esonero di Allegri, Gabriel e Amelia avevano chiesto la cessione a Galliani per giocare con più continuità. I trasferimenti sono stati congelati e sarà il nuovo mister a decidere del loro futuro. Per quel che riguarda il centrocampo, l’obiettivo è Diamanti, già corteggiato dal club la scorsa estate e sul quale ora Seedorf punta molto per un gioco di qualità. Se nei mesi estivi il Nazionale aveva deciso di restare al Bologna ora, con la squadra rossoblù in difficoltà, Diamanti potrebbe arrivare anche subito. Attenzione anche alla pista che porta a Maher del Psv, olandese come il nuovo tecnico. Centrocampista di grande qualità con vocazione offensiva.

Ancelotti e la stroncatura di SuperMario

balotelli-oro-tuttacronacaContinua il periodo non positivo di Mario Balotelli che, dopo l’obbligo del tribunale di Brescia a effettuare il test del Dna, viene anche bocciato da Carlo Ancelotti, che in Spagna parla della Nazionale: “L’Italia è dietro a Spagna, Brasile, Germania e Argentina. Prandelli cercan di ringiovanire la rosa, ma dipende dall’esperienza a centrocampo. Davanti non abbiamo top player, Balotelli non lo è. Ha talento, ma è troppo discontinuo”. A Radio Nacional il tecnico parla anche di un suo possibile futuro proprio sulla panchina degli Azzurri: “Può essere. Ma per me fare il ct sarà l’ultimo lavoro da allenatore e per il momento mi piace lavorare tutti i giorni sul campo. Non sto pensando di guidare una Nazionale, ma mi piacerebbe in futuro”. Futuro che se fosse alla guida degli azzurri non sarebbe facile per il tecnico del Real Madrid: “Al Mondiale partiamo dietro tre quattro selezioni. Prandelli sta cercando di ringiovanire la squadra, ma la verità è che l’Italia dipende molto dai suoi centrocampisti. Pirlo, De Rossi e Motta portano tanta esperienza. In più in attacco non abbiamo fuoriclasse. Stiamo sperando tutti in Balotelli, però non è continuo”. Chiusura sul calcio italiano e sul suo futuro da allenatore: “Llorente sta facendo benissimo alla Juventus e i bianconeri vinceranno facilmente lo scudetto. Io in Bundesliga? E’ un grande campionato ma non ho voglia di imparare un’altra lingua”.

Inizia bene il 2014 del Genoa: batte il Sassuolo 2-0

genoa-sassuolo-tuttacronacaIl Sassuolo torna per la seconda volta al Ferraris: in precedenza, in occasione dell’undicesimo turno, aveva sconfitto la Sampdoria per 4-3. La matricola del Campionato, guidata da Di Francesco, si trova però oggi ad affrontare il Genoa che, da quando Gasperini ha fatto ritorno in panchina, non ha mai deluso i tifosi in casa. Si tratta quindi di una sfida chiave per capire le ambizioni di entrambre le compagini con il Genoa ai margini della zona europea e il Sassuolo invischiato nella lotta per non retrocedere. Al 27′ arriva un lancio di Matuzalem per Antonelli, che in area cerca di colpire di testa ma viene spinto da Gazzola. Rocchi non ha dubbi e concede la massima punizione che Gilardino realizza. 1-0! Al 45′ arriva il raddoppio dei padroni di casa: Konatè crossa lungo dalla destra, trovando sul secondo palo libero Bertolacci che insacca senza problemi. 2-0! Il primo tempo termina con il Genoa meritatamente in vantaggio su un Sassuolo poco organizzato e mai pericoloso. Nonostante non ci siano reti nella ripresa, i padroni di casa lottano per tutta la ripresa alla ricerca della terza rete. Gasperini può festeggiare l’inizio del nuovo anno!

Acquisto per la Roma, Leandro Paredes è giallo-rosso

paredes-tuttacronaca

Che la Roma fosse attiva nel calciomercto non è una sorpresa, ma che fosse già riuscita a mettere a segno un colpo come quello del trequartista argentino del Boca Juniors, Leandro Paredes stupisce comunque. Il giocatore, essendo extracomunitario non potrà approdare nel team prima di giugno, ma già dalla prossima settimana sarà a Roma, intanto si cerca una squadra dove parcheggiarlo nel girone di ritorno. La Roma è comunque alla ricerca di un centrocampista di qualità come il cagliaritano Radja Nainggolan o il parmense Parolo  per il quale il club emiliano non intende fare sconti al ds giallorosso Sabatini: 2,5 milioni più Caprari  è l’offerta romanista, ma questa proposta forse non basterà e allora ci sarà bisogno di un rilancio più sostanzioso.

Sabatini discute anche col Genoa del passaggio di Marquinho  in Liguria: in settimana il tecnico dei Gasperini si è sentito al telefono col brasiliano per convincerlo, si tratta per il trasferimento a titolo definitivo.

Il Bologna conquista tre punti importanti: Genoa battuto per 1 a 0

bologna-genoa-tuttacronacaL’anticipo domenicale della 17a giornata di Serie A ha visto in campo al Dall’Ara il Bologna che ha ospitato il Genoa di Gasperini. Il primo tempo non ha certo offerto spettacolo: buoni i ritmi e le squadre in campo, ma sono mancate le azioni da gol anche se forse il Bologna ha mostrato una maggior “fame” di punti. Del resto servono i tre punti prima della pausa per affermarsi in zona salvezza mentre la situazione è diametralmente opposta per il Genoa che cerca la vittoria per non perdere il treno che permette l’accesso in Europa. Dopo un primo tempo terminato a reti inviolate, i padroni di casa hanno sbloccato la situazione al 12′: Moscardelli fa sponda per Diamanti che con un sinistro chirurgico da fuori area trova l’angolino e porta in vantaggio il Bologna. E’ l’unica rete di un incontro che non ha emozionato nonostante l’impegno del Bologna che dimostra così di stringersi attorno al suo allenatore. Deluso Gasperini, i cui uomini hanno faticato ad entrare in partita.

Il Milan cambia faccia: tra nuovo allenatore e prime cessioni

Clarence-Seedorf-tuttacronacaE’ composto dalla doppia testa di Adriano Galliani e Barbara Berlusconi il nuovo Milan, il cui percorso inizia ora ma di cui si avrà una forma definitiva tra sei mesi. Quello che è certo è che il nuovo Milan che prenderà ufficialmente l’avvio nell stagione 2014-15 sarà rinnovato a partire dall’allenatore: termina quindi il sodalizio con Allegri che cederà il posto a Clarence Seedorf, fortemente voluto dal presidente. Al cento per cento. L’olandese (37 anni) sta ancora giocando nel Botafogo, lo farà fino alla chiusura della stagione; ma è già stato a Milano, dove peraltro ha avviato alcune attività imprenditoriali, è a stretto contatto con Berlusconi, ha messo in moto le pratiche e gli studi per ottenere il patentino di allenatore e dal primo luglio avrà la responsabilità tecnica del Milan. I nomi che affiorano, in questi tempi e anche nelle prossime settimane, fanno parte del gioco di mercato che non finisce mai. Berlusconi ha scelto e la scelta è compiuta. Non è l’unica però: ci sarà l’inserimento di Paolo Maldini: in un ruolo dirigenziale che Barbara Berlusconi ha voluto per lui, e che Maldini ha già accettato tre settimane fa, quando scoppiò il “caso” Galliani (dimissioni poi rientrate). Ai vertici della società, che per la parte sportiva sarà diretta da Adriano Galliani, arriverà anche un nuovo direttore sportivo per prendere il posto occupato da Ariedo Braida. E sarà Sean Sogliano, 42 anni, oggi direttore sportivo del Verona. In questi mesi, l’attività di diesse sarà svolta da Umberto Gandini. Ma non solo staff dirigenziale. E’ tempo infatti di parlare di calciomercato e la squadra, a gennaio, si priverà di M’baye Niang che raggiungerà i francesi del Montpellier per la cessione a gennaio con la formula del prestito con diritto di riscatto. La punta, 19 anni, ha disputato 28 gare in Serie A non trovando mai il gol. L’unica rete risale alla scorsa stagione contro la Reggina in Coppa Italia. Il suo nome, per i tifosi rossoneri, rimarrà per sempre legato al palo colpito contro il Barcellona.

Il Faraone vicino a dare l’addio al Milan?

el-shaarawy-tuttacronacaBrutto periodo per il Faraone: perseguitato dagli infortuni, non riesce più a brillare nel Milan, anche a causa dei più recenti arrivi di Balotelli e Kakà: lo spazio è poco ed El Shaarawy non ha più molte occasioni. Che il Milan decida di farlo partire, come ipotesi diventa sempre più probabile e ci sarebbe già una sqaudra pronta ad accoglierlo a braccia aperte. Si tratta del Genoa, tra le cui fila all’attaccante non dispiacerebbe tornare. La trattativa, quindi, sembra fattibile.

La beffa dell’Atalanta: pareggia al 49′ della ripresa con il Genoa!

genoa-atalanta-tuttacronacaAl Marassi si gioca la trentesima sfida in serie A tra Genoa e Atalanta, due squadre intenzionate a  continuare il proprio cammino verso una salvezza tranquilla. Gli uomini di Gasperini hanno chiuso a Cagliari la propria striscia di imbattibilità che durava da cinque gare mentre quelli di Colantuono si sono fatti rimontare e battere dal Verona dopo il bel gol siglato da Denis. Il primo tempo a Genova termina a reti inviolate, con i padroni di casa che hanno prevalso nella prima mezz’ora e hanno avuto due buona opportunità con Gilardino e con un palo clamoroso colpito da Antonelli. Gli avversari hanno avuto bisogno di un lungo rodaggio prima di scendere davvero in campo ma, a loro volta, hanno collezionato due ottime opportunità prima con Denis, che ha trovato una grande risposta di Perin, e poi con la punizione al terzo di recupero battuta da Cigarini e terminata sul palo. Al 29′ della ripresa gli uomini di Gasperini agguantano il vantaggio: cross di Marchese dalla sinistra, Gilardino controlla bene ma viene chiuso da Lucchini. Il pallone finisce sui piedi di Bertolacci che piazza con il sinistro e batte Consigli. 1-0 e sembra che la partita possa dirsi conclusa ma, come ci ha insegnato questo campionato, bisogna prestar attenzione fino al triplo fischio: al quarto di recupero, arriva il pareggio dell’Atalanta: cross di Cigarini dalla destra, De Luca lasciato liberissimo in area batte l’incolpevole Perin. 1-1 al termine di un secondo tempo a ritmi leggermente più bassi rispetto al primo, ma che ha visto segnare due reti e il Genoa, che già sentiva suoi i tre punti.

Brutte notizie per il Genoa, l’infortunio è serio!

Juraj Kucka-infortunio-tuttacronaca

Il Genoa ha ricevuto la notizia che fino alla fine aveva sperato di scongiurare.  Juraj Kucka, nell’infortunio subito durante l’ultima gara al Sant’Elia dovrà essere operato per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Per lo slovacco il campionato è praticamente concluso, visto che le prime ipotesi parlano di un fermo di almeno 6 mesi.

Balotelli in partenza? Ecco chi potrebbe arrivare al Milan al suo posto

mario-balotelli-tuttacronacaMario Balotelli nel mirino del Paris Saint-Germain. Il club francese sembra essere concretamente interessato a lui e sarebbe intenzionato a presentare un’offerta al club rossonero che comprende un conguaglio economico di 15 milioni di euro e una contropartita tecnica. Per quel che riguarda lo scambio, il giocatore in questione è Jeremy Menez, il cui contratto è in scadenza a giugno 2014. Del resto, l’attaccante e centrocampista della nazionale francese  è già accostato alla società meneghina in passato.

1-1: termina in pareggio la sfida al Ferraris tra Genoa e Torino

El-Kaddouri-tuttacronacaSecondo anticipo della 14esima giornata di Campionato allo stadio Luigi Ferraris dove il Genoa ospita il Toro per una partita che non si preannuncia facile: il Toro dopo aver bloccato la corsa della Roma e perso a Cagliari ha finalmente espresso tutto il proprio potenziale rifilando quattro reti al Catania ma contro i Grifoni, a Marassi, i granata non vincono in Serie A dal 13 settembre 1981, 0-1 grazie a un gol di Paolini Pulic. Del resto gli uomini di Gasperini, in questa stagione, non perdono tra le mura amiche dal 28 settembre con il Napoli e sono in striscia positiva da quattro gare in cui hanno raccolto ben 10 punti, a fronte dei soli 8 raccolti nelle nove precedenti. Dopo il fischio d’inizio, bastano sette minuti agli uomini di Ventura per portarsi in vantaggio: conclusione da fuori area di Farnerud, El Kaddouri si trova sulla traiettoria del pallone, la sfera sbatte contro le sue gambe e finsice in rete spiazzando Perin: 0-1! Il Genoa cerca fin da subito una reazione ma nel corso del primo tempo Padelli non ha corso moltissimi rischi. Il pareggio del Genoa arriva al 24′ della ripresa, dopo una grande azione personale di Fetfatzidis, che dopo venti metri di campo serve Biondini in area che calcia di sinistro: Padelli viene battuto dalla sfera che s’infila nell’angolino basso. 1-1! Il Toro cerca subito di ripartire per riportarsi in vantaggio e al 26′ tocca a Perin compiere un miracolo: sinistro da fuori di Cerci respinto dal portiere del Genoa, sulla ribattuta arriva da Immobile che da due passi calcia a botta sicura, ma Perin si supera e respinge ancora. Nonostante il pressing granata, a fine incontro il risultato resta invariato: termina 1-1 al Luigi Ferraris.

Galliani, Berlusconi e quello strappo non ricucibile

berlusconi-galliani-tuttacronacaE’ stata depositata venerdì la motivazione della sentenza del processo Ruby bis dove i giudici sottolineano il bisogno d’indagare Berlusconi per corruzione e come se un simile spettro non bastasse, con tempismo implacabile Galliani ha annunciato le sue dimissioni da amministratore delegato del Milan. La scoccata, secondo l’ex premier, è stata dettata da ragioni “poco nobili”, equivale a dire: soldi. In questo periodo, del resto, non ha mai fatto mancare il appoggio totale alla figlia Barbara per quel che rigurda la rivoluzione a Milanello mentre ci sono problemi con la liquidazione di Galliani. La proposta iniziale di 10 mln non è stata approfondita così come non è decollata la trattativa sulla seconda cifra proposta da Ermolli, il super consulente a cui Berlusconi ha affidato il compito di chiudere l’era dell’ad, trenta milioni di euro. Galliani ne vuole 50. Dopo 34 anni, sembra di essere ormai di fronte a una coppia di separati in casa. Per riassumere come si è giunti a questa situazione: il 3 novembre, Barbara denunciava una gestione i cui risultati sono crollati, Galliani chiamava Berlusconi e quest’ultimo appoggiava la figlia: fanno notare fonti informate di fede berlusconiana, su quelle dichiarazioni di sfiducia non trapela – mai – nessuna correzione della famiglia Berlusconi. Il 9 novembre, faccia a faccia ad Arcore, alla presenza anche di Fedele Confalonieri. Nel corso della riunione fiume Berlusconi mette sul tavolo un’offerta per l’ad che è anche un modo per tastarne la fedeltà: il Cavaliere offre a Galliani un seggio in Parlamento e il ruolo di coordinatore della rinata Forza Italia. Una specie di ad del nuovo partito con pieni poteri col compito di farlo girare come una azienda, selezionando volti nuovi e gente capace, e rimettendo pure a posto i conti disastrati dai politici di professione. La risposta: un rifiuto, salvo poi arroccarsi a difesa del suo ruolo al Milan. Ed è a questo punto della storia che Berlusconi, a cui piace come si sta muovendo la figlia all’interno della società, affida ad Ermolli la trattativa finale. A questo punto, rinnovo dello staff, con l’impasse sulla trattativa che si va a sommare al fatto che Barbara si è presa la scena. Spiega l’Huffington Post che “L’episodio che ha fatto saltare i nervi all’ex ad, raccontano i ben informati nell’inner circle del Cavaliere, è avvenuto nelle ore della trasferta Glasgow, quella che per molti avrebbe segnato la rinascita del Milan di Allegri. Barbara Berlusconi ha fatto visita alla squadra alla vigilia. Mentre Galliani ha evitato di farsi vedere a Milanello presentandosi direttamente a Malpensa. Il Milan ha vinto. Barbara pure. Con una mossa molto berlusconiana.”

Welcome back! Il Milan ritrova il suo ex capitano

Paolo-Maldini-tuttacronacaDopo l’annuncio di dimissioni di Adriano Galliani “per giusta causa”, in casa rossonera non si è perso tempo e già è pronto un nuovo innesto: Paolo Maldini. L’ex difensore della Nazionale ricoprirà il ruolo di responsabile dell’area tecnica e si verrà quindi a creare così una nuova figura all’interno del club  visto che, fino ad ora, la gestione dell’area tecnica, dalla prima squadra ai pulcini, è stata sotto la supervisione di Massimiliano Allegri. Maldini non attendeva altro e ha temporeggiato di proposito con il PSG, club che lo ha corteggiato a lungo e che lo ha invitato più volte nella capitale francese per trattare. In attesa dell’ufficializzazione, Barbara Berlsuconi si augura che il ritorno del campione rossonero aiuti a portare una ventata d’entusiasmo nell’ambiente, anche se il rapporto dell’ex capitano con i tifosi non è dei migliori. Ma il nuovo dirigente, stando a quanto riferisce Sky Sport, avrà anche un ruolo importantissimo per quel che concerne il mercato e dovrebbe già occuparsi delle trattative intavolate per la sessione invernale. Come ricorda Calcioblog, il ritorno di Maldini, sarà solo il primo tassello: nei prossimi giorni altri nomi illustri del Milan del recente passato dovrebbero fare il loro grande ritorno, da Andriy Shevchenko, che dovrebbe avere un ruolo simile a quello di Nedved alla Juventus, a Clarence Seedorf, che potrebbe rimpiazzare Massimiliano Allegri sulla panchina alla ‘prima sconfitta utile’.

Galliani e l’addio al Milan sbattendo la porta: “Mi dimetto entro il 31 dicembre”

adriano-galliani-tuttacronacaQuasi 28 anni e 28 trofei. E’ il lungo curriculum di Adriano Galliani al Milan. Ma l’ad ora è pronto a dire addio. E non in maniera amichevole, visto che Barbara Berlsuconi si è presa la società. “Mi dimetto. Lo farò entro il 31 dicembre, sicuro, anche se non si troverà un accordo sulla mia uscita dal Milan. Ormai nulla riuscirà a trattenermi. Mi dimetto perché ho subìto un grave danno alla mia reputazione. Sì, sono arrabbiato, la pazienza è finita”. Il problema è che se Berlsuconi gli mostra solidarietà in privato, la figlia lo offende pubblicamente con quel comunicato in cui di fatto accusava Galliani di aver sbagliato tutto e annunciava la svolta a livello societario. A Repubblica, il futuro ex ad ha detto: “Sono considerato uno dei manager più importanti a livello internazionale, non posso lasciarmi trattare così. Basta, me ne vado”. Le dimissioni arriveranno dopo la partita contro l’Ajax, a prescidere dalla trattativa per la buonuscita, che può arrivare fino a 50 milioni di euro per i quasi 28 anni di lavoro da ammistratore delegato. Un colpo di scena inimmaginabile fino a poco tempo fa, quando si prospettava un accordo privato con lei per gestire il passaggio di consegne in modo assolutamente soft. Ma la situazione è precipitata con la Berlsuconi che si prende il merito delle vittorie cedendo a Galliani la colpa delle sconfitte. E l’ad non accetta neanche che i modelli di riferimento siano Roma e Fiorentina, da anni fuori dalla Champions. Non vede giustizia nel venir attaccato nel primo campionato sbagliato, nel momento difficile. In quanto al mercato di gennaio, l’ad dimissionario l’ha già fatto: il difensore Rami e il trequartista Honda. E dopo che succederà? “Non lo so, ora devo occuparmi di questa situazione. Il Milan è la mia vita, ma così non ci sto più”.

“I dirigenti passano, il club resta”. I saluti di Galliani

galliani-saluti-tuttacronacaQuesta sera il Milan affronterà il Celtic in Champions League e oggi l’ad Adriano Galliani ha incontrato i dirigenti inglesi in occasione del banchetto Uefa al Clydeport Building, situato nel pieno centro di Glasgow. Prima, ha però parlato del suo addio al club rossonero: “Il Milan è nato prima di tutti noi e continuerà dopo di noi. Dirigenti, allenatori e giocatori passano il testimone, l’importante non è il futuro delle persone ma il futuro del Milan che è il club più titolato del mondo”. Il dirigente rossonero ha rivolto un pensiero anche a Kakà: “E’ sempre stato un leader, non lo è diventato ora. È uno dei pochi palloni d’oro ancora in attivo, è una super persona, per questo motivo sono andato a prenderlo a zero a Madrid”. Per quel che riguarda la sfida in programma: “Stasera sarà una bolgia, ma sarà corretta, un tifo sano. Il Milan è venuto qua tante volte. Sarebbe bello avere questo tifo anche in Italia. Ieri in campo al sopralluogo parlavo con Bonera e Kakà, siamo gli unici reduci del ‘Vietnam’ nel 2007, ci ricordiamo quel momento”.

Cosa pensano i tifosi rossoneri dei giocatori del Milan?

ultras_milanello-tuttacronacaIl Milan sta vivendo un perdiodo negativo come non se ne vedevano da anni e che i tifosi non possono accettare. Da questo, la contestazione di sabato sera dopo il pareggio in casa contro il Genoa. Come riporta CMNews, Luca Lucci, responsabile della Curva Sud rossonera, ha parlato di come i tifosi abbiano ormai perso la pazienza: “La contestazione di sabato sera? Abbiamo fatto presente la situazione. E Kakà e Abbiati sono stati umili a confermare che non ci sono professionisti, che c’è gente che pensa a fare la bella vita, a ballare a far quello che vuole. 4-5 giocatori che arrivano in ritardo all’allenamento dopo una sconfitta: non esiste proprio. Perché come vanno in giro loro va in giro anche il tifoso. Perciò, Abbiati e Kakà sono stati correttissimi, il problema semmai è della società che permette a certi giocatori di fare quello che vogliono. C’è anarchia totale e il Milan non interviene. Non si è mai vista una cosa del genere. Ci sono giocatori che pensano solo al conto in banca e noi di questa gente non sappiamo che farcene. Che se ne vadano! Detto questo non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio, perché c’è gente per bene come Bonera, Montolivo, Kakà, Abbiati. Gli altri? A loro non frega nulla. Una volta c’erano i senatori che ti facevano rigar dritto. Ma adesso chi c’è? Sia chiaro, ci sono i più anziani e attaccati alla maglia che sono brave persone, ma evidentemente non hanno il polso, il carattere per prendere in mano la situazione. La contestazione continuerà finché non vedremo un cambio d’atteggiamento della squadra. Non è finita qui e non pensino che basti una vittoria. Perché puoi essere a metà classifica, ma se non sudi la maglia puoi pure andar via. Prendiamo Robinho: può essere forte finché si vuole, ma preferiamo uno della Primavera che dia tutto per la squadra. E se si continua così si perdono i tifosi. Noi chiediamo anche dove sia la società: Berlusconi per i suoi motivi non può dedicarsi al Milan, dall’altra parte Galliani e Barbara Berlusconi pensano alle lotte interne. Constant? Uno che alla prima contestazione fa un gesto ai tifosi del secondo anello arancio. Lui, che non pensa ad altro che postare le foto su Twitter. Ci rendiamo conto che questi invece che calciatori sono diventati personaggi televisivi, che pensano a postare foto dagli spogliatoio. Dove sono i Baresi, gli Ancelotti, i Maldini? Può anche essere che non andavamo d’accordo ma professionalmente non possiamo dire nulla a Maldini, uno che ha dato tantissimo al Milan e questo gli va riconosciuto. Allegri? Anche lui si deve svegliare. Perché abbiamo l’impressione che non sappia tenere lo spogliatoio. Parlare a Balotelli? Cosa dovevamo dire a Balotelli? Non avevamo interesse a parlare con lui. Dico solo che Gattuso non aveva i piedi, ma una gran testa che l’ha portato ad arrivare fin dove è arrivato. Balotelli ha avuto un dono dalla natura ma non usa la testa e non è davvero possibile”.

I giocatori che appoggiano Galliani: “se va via lei, me ne vado anch’io”

milan-tuttacronacaIn casa rossonera regna ormai il caos tra fazioni opposte in lotta per la conquista del potere, tweet in piena notte e ripetuti ritardi agli allenamenti. Dopo l’ennesima occasione mancata contro il Genoa, match terminato in pareggio, la situazione di Allegri si complica anche se per ora resta in panchina. Domani c’è il Celtic a Glasgow, in un incontro valido per la Champions, e in caso di risultato negativo l’allenatore rischia grosso. Tanto più che ormai la squadra non lo segue più e il rapporto con Galliani, che a sua volta è furioso per la situazione venutasi a creare con Barbara Berlusconi, si è logorato. E non si può dimenticare la contestazione dei tifosi sabato sera dopo che la squadra aveva rimediato solo un 1-1.  E qualcuno, stando a quanto riporta il Corriere, ha già sussurrato a Galliani: “Se va via lei, me ne vado anch’io”. Che fra loro ci sia anche Balotelli? Del resto SuperMario, dopo il rigore sbagliato in maniera clamorosa, si sta continuando a mettere in mostra: per la seconda volta di fila, infatti, è arrivato a Milanello in ritardo rispetto all’orario di ritrovo per l’allenamento. L’attaccante del Milan si è presentato con oltre venti minuti di ritardo, circa il doppio rispetto a ieri, sull’appuntamento fissato alle 10.30 in vista della seduta delle 11.30.

“This is the end”: il tweet di Balotelli nella notte

balotelli-tuttacronacaTweet shock nella notte da parte di Mario Balotelli, a poche ore dal rigore sbagliato, il pareggio con il Genoa e la contestazione dei tifosi? L’attaccante mancava dal 16 ottobre sul social network e quando è tornato a cinguettare l’ha fatto in maniera misteriosa. Un “Questa è la fine” che fa pensare al periodo opaco in campo e al poco feeling con Allegri. Era l’alba, quando i suoi followers hanno letto: 1Solo questa mattina, infine, sono giunte le spiegazioni. E il rinnovato appoggio alla sua squadra. 2E poi, la spiegazione del messaggio lasciato all’alba: “Giorgio Petrosyan example of perfaction. My friend you are the best even if this morning you lost! I was watching you and you are dio (simbolo con le mani giunte)”. In sintesi, Balo stava seguendo un incontro di arti marziali. Certo però che SuperMario non è un habitué dei social e la sua apparizione attorno alle cinque del mattino parla di una notte insonne, o di una sveglia anticipata. Oggi, con la squadra, c’è stato l’allenamento in vista della sfida importantissima di Champions League a Glasgow contro il Celtic. Balotelli si è presentato con dieci minuti di ritardo: peggio di lui solo Robinho, 38 minuti rispetto all’orario concordato.

La notte da incubo del Milan: solo Kakà placa gli ultras

ac_milan-tuttacronacaIl Milan ora deve ricompattarsi e proiettarsi a martedì, quando ci sarà la trasferta in Champions, ma per la squadra il momento si fa sempre più critico. Ieri sera, solo Kakà è riuscito a rasserenare un po’ il clima, dopo che 400 ultras hanno bloccato la squadra all’uscita al termine della partita contro il Genoa, terminata con un pareggio. Il colloquio tra il brasiliano, Abbiati e i tifosi si è concluso con un “Ci vediamo alla prossima partita in casa…” dopo che i suppoerters si erano riversati fuori dallo stadio intonando cori insultanti: “Vergogna”, “Siete una squadra di m….”, “ci avete rotto i c…”. Gli ultrà della Curva Sud hanno chiesto un confronto con i giocatori. Kakà, autore della rete al 4 minuto, è stato l’unico applaudito al grido di “Sei l’unico a salvarsi in questa m…”. Anche Balotelli, che nel corso del match ha clamorosamente sbagliato un rigore, voleva uscire ma la polizia lo ha sconsigliato. Al momento Kakà sembra l’unico ad essere rispettato dai tifosi. A Milan Channel, Galliani ha spiegato: “È un anno che le cose vanno storte ma credo che si possa ancora rimediare. Se andrà male l’anno venturo si ripartirà da 0-0. L’Inter è reduce dal nono posto ma i tifosi vanno allo stadio, hanno più abbonati di noi”. Alla fine Allegri ostenta tranquillità. “Ho parlato con il presidente ed era soddisfatto per la prestazione. Questa volta non era semplice giocare e nonostante questo lo abbiamo fatto con grande coraggio, anche in 11 contro 11 – ha notato -. C’è grande amarezza per la vittoria che manca da più di un mese, ma non dobbiamo abbatterci, dobbiamo riflettere sugli errori e migliorare, anche se sul piano del gioco la squadra ha fatto meglio”. Ma il pensiero non può non correre all’Europa: Ci giochiamo tantissimo in Champions. Adesso al Barcellona mancano alcuni giocatori importanti, dovremmo guardare pure la gara di Amsterdam. Queste stagioni sono capitate a tutte. La gente ricorda la storia: questo Milan l’ha fatto Silvio Berlusconi che l’ha presa in un’aula di tribunale. Il Napoli non era in Champions lo scorso anno, quest’anno la Fiorentina gioca in Europa League. Non è che gli altri quando gli è successo sono morti. Il Milan ha 115 anni e poi inizierà il 116esimo.” “La vita è più lunga, è capitato a tutti, non drammatizziamo. Dobbiamo vedere le Champions vinte e le finali giocati. Si può sempre rimediare, arriviamo da un primo, secondo e terzo posto. Chiedo ai tifosi di non drammatizzare. El Shaarawy? Inutile parlare degli infortunati, la gente guarda la classifica. A me non piace avere e dare degli alibi. Abbiamo un punto in meno dello scorso anno. Lo ripeto assolutamente: tutto va misurato in un arco temporale che è più lungo di un anno. Il Milan di Silvio Berlusconi ha vinto 26 trofei, il Milan ha vinto tanto. L’Inter è partita dal nono posto e c’è ancora. Balotelli? I rigori li calcia peggio di prima. Bisogna rialzare la testa ed essere orgogliosi di questo Milan”.

Il Milan pareggia, i tifosi “bloccano” la squadra e Galliani bacchetta Balo

balotelli-rigore-tuttacronacaCi speravano i tifosi, dopo la riconferma di Allegri e la pausa per le nazionali, che il Milan riuscisse a rimettersi in carreggiata. Ma dopo un primo momento di esultanza, il gol al 4′ di Kakà, la doccia fredda: il pareggio del Genoa e l’incapacità di riuscire ad andare nuovamente in rete. Per prendersela ancora di più, mancava giusto l’incredibile errore di Balotelli in occasione del rigore. E così, dopo le contestazioni durante la partita, in seguito al triplo fischio circa quattrocento tifosi hanno occupato la strada all’uscita del garage dello stadio Meazza chiedendo, stando alle voci circolate, un confronto con i giocatori. La situazione ha ritardato l’uscita dei tifosi del Genoa dal settore ospiti mentre fuori dallo stadio decine di poliziotti e carabinieri si sono schierati in assetto antisommossa. Gallini, al termine del match, ha offerto la sua analisi: “Abbiamo subito un tiro in porta, un rigore. La chiave è stata il rigore sbagliato da Balotelli: se avesse e segnato avremmo vinto la partita”, e sottolinea: “Non è che hanno capito come tira Balotelli, è che calcia i rigori peggio di prima”. Galliani ha poi spiegato che ”Muntari si è stirato e non lo avremo per un po’. Mexes ha un problema all’occhio – ha aggiunto -, è una cosa stranissima, un’infiammazione all’occhio. Non so se potrà essere recuperato per Glasgow, ma la mia esperienza mi dice che non ci sarà perché servono giorni per fare controlli. Ma assolutamente non è comparabile alla patologia di Gattuso”.

Contestatissimo Milan! Pareggia in casa contro il Genoa

milan-genoa-tuttacronacaEra il 19 ottobre quando il Milan festeggiava l’ultima vittoria di questa stagione e, con la panchina di Allegri riconfermata ma non al sicuro e una posizione in classifica a rischio, la squadra deve tentare in tutti i modi di uscire dal tunnel di insuccessi imboccato. Una scommessa non facile, visto che si trova ad affrontare un Genoa rigenerato dalla cura Gasperini che è reduce da tre vittorie consecutive contro Parma, Lazio (fuori casa) e Verona, frutto di cinque reti segnate e nessuna subita. Allegri schiera in campo un 4-3-1-2 con Abbiati; Abate, Zapata, Bonera, Emanuelson; Poli, De Jong, Muntari; Kakà; Balotelli, Matri. Risponde Gasperini con un 3-4-3 composto da Perin; Antonini, Portanova, Manfredini; Vrsaljko, Biondini, Matuzalem, Sampirisi; Fetfatzidis, Gilardino, Antonelli.

milan-genoaLa partita inizia dopo un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della Sardegna, dopo di che, le emozioni non si fanno attendere. Al 4′ De Jong serve Kakà che esegue uno stop perfetto ed entra in area di rigore dove fulmina Perin! 1-0!

Il vantaggio non dura a lungo: rigore per il Genoa dopo un assist dello stesso Gilardino per Vrsaljko con Emanuelson che fa fallo sul genoano in modo ingenuo. Gilardino da dischetto non sbaglia e all’8′ le squadre sono in parità: 1-1!

Al 10′ e al 13′ due cartellini gialli. Il primo colpisce Emanuelson per un fallo su Fetfatzidis, il secondo Cristian Zapata per un’ostruzione su Antonelli. Il Milan continua a pressare ma deve fare i conti con la difesa avversaria. Al 24′ splendida rovesciata di Balotelli, che però Perin riesce a controllare. Al minuto successivo ci prova anche Matri: alto. Al 35′ i rossoneri guadagnano un rigore per una trattenuta di Manfredini su Balotelli che costa l’espulsione per il genoano per chiara occasione da rete. E’ lo stesso Mario che si presenta sul dischetto: batte troppo centrale e Perin ha gioco facile nel pararlo: clamoroso errore del milanista! Bravo l’estremo difensore genoano al minuto successivo: blocca sia Matri che Muntari. Il primo tempo termina in parità.

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Alla ripresa, Gasperini fa entrare Marchese e Bertolacci al posto di Sampirisi e Fetfatzidis. Il Milan gestisce il gioco e gioca in posizione avanzata sul campo, ma i rossoneri devono fare i conti con Perin che riesce immancabilmente a proteggere il suo specchio. Sugli spalti, i tifosi rossoneri contestano rumorosamente la squadra che non riesce a risollevarsi. Torna a provarci Balotelli di testa al ’25, ma ancora una volta Perin libera la porta: importante prestazione dell’estremo difensore del Genoa questa sera. Al 28′ entra Robinho ed esce Poli per il Milan. I rossoneri continuano a pressare, ma le azioni sono inconcludenti.  Al 44′ Emanuelson serve Birsa con un cross dalla sinistra: solo davanti a Perin colpisce a lato di testa! Al minuto successivo giallo per Bonera per un fallo su Sime Vrsaljko. Subito ammonito anche Sime Vrsaljko. Al quarto e ultimo minuto di recupero Zapata, dopo una deviazione della difesa ospite, si ritrova il pallone tra i piedi a due passi da Perin, ma calcia alto! L’ultima occasione è andata sprecata: termina l’incontro sull’1-1!

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Intimidazioni al Meazza “sputate sangue,iniziate ad aver paura”

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Il calcio in mano alle frange estreme? Dopo il caso di Nocerina ora arriva quello della Curva Sud del Milan. Alcuni minuti prima della partita al Meazza del Milan contro il Genoa, uno striscione di minacce è stato esposto dagli ultras: “Rosso come il sangue, nero come l’inca***tura: se non sputate sangue iniziate ad avere paura”. Il concetto è stato ribadito anche con un altro lenzuolo su cui gli ultrà hanno scritto: “Tirate fuori i co****ni”.

Per un Allegri salvo, c’è un Delio Rossi che dice addio alla panchina!

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Un vertice lungo 5 ore e poi la decisione di esonerare l’allenatore. Così Delio Rossi dice addio alla panchina della Samp. Al vertice presente il presidente Garrone,  l’amministratore delegato Sagramola, il direttore sportivo Osti e il componente del Cda Remondini. Decisivo il post Sampdoria-Sassuolo di due domeniche fa, quando lo stesso Rossi aveva dichiarato che sarebbe stato davvero difficile far cambiare rotta alla squadra.

Il club tuttavia non ha ancora deciso il nome del suo successore, anzi si è riservato 24/36 ore per la scelta definitiva. Alla ripresa degli allenamenti, martedì pomeriggio, la squadra sarà quindi affidata al mister degli Allievi Nazionali, Francesco Pedone. I nomi in lizza comunque restano due, Mihajlovic e Zeman, con il primo, attuale ct della Serbia, in pole position. Il problema è che l’ex sampdoriano non è ancora riuscito ad ottenere il via libera dalla federazione del suo Paese, e non è soltanto questione degli impegni imminenti: venerdì a Dubai c’è la sfida con la Russia, il 19 una sgambata con una selezione di giornalisti serbi.

“Sto aspettando un segnale dalla mia federazione, visto che il contratto scade a fine anno. Vedremo cosa succede. Sampdoria e Lazio? Non è corretto parlarne”, ha detto Mihajlovic in conferenza stampa dai Balcani. All’allenatore è arrivata la proposta di rinnovo,

già rifiutata, e questo potrebbe anche portare ad un irrigidimento della Serbia, che da un punto di vista contrattuale è legittimata a non liberare il coach fino al termine del mandato.

Se le cose con Mihajlovic dovessero andare troppo per le lunghe, il nome di Zeman resta sempre attuale. Il boemo ha ancora un anno di contratto con la Roma, ma qui non dovrebbero esserci problemi. Soltanto nel caso in cui le due candidature cadessero per problemi “logistici”, entrerebbero in gioco i nomi di Corini e Reja.

Festa al Ferraris: il Genoa batte l’Hellas Verona 2-0

genoa-verona-tuttacronacaIl lunch match della 12a giornata di campionato vede in campo al Luigi Ferraris due squadre che non si affrontano dal 1992 nella massima Serie e che hanno mostrato un andamento molto diverso in questo inizio di stagione. La squadra di Mandorlini spicca in zona Europa League, grazie a un avvio di Campionato che ha dell’incredibile. I rossoblu, dopo i passi falsi iniziali, hanno trovato nuovo smalto grazie al ritorno di Gasperini e ora viaggia a sua volta a ritmi altissimi riuscendo a togliersi dalla zona calda. Dopo i primi minuti giocati bene dal Verona, al 29′ sono i padroni di casa a passare in vantaggio: Matuzalem dall’angolo batte un cross perfetto per Portanova, lasciato colpevolmente libero a centro area: sul suo colpo di testa Rafael può fare poco. 1-o! I rossoblu raddoppiano al 35′ con Kucka che riceve un cross dalla tre quarti di Matuzalem, brucia Cacciatore sul tempo e di testa insacca. 2-0! Il primo tempo, giocato in modo vivace, termina su questo risultato. Nella ripresa, continua a lottare il Verona che arriva a sfiorare il gol al 35′ quando Luca Toni colpisce il palo. Cervellera concede quattro minuti di recupero ma non bastano agli uomini di Mandorlini per ribaltare le sorti dell’incontro. I rossoblù conquistano tre punti importantissimi.

Non ce la fa la Lazio! Vince il Genoa per 2 reti a 0

lazio-genoa-tuttacronacaAll’Olimpico si cerca qualche risposta dai biancocelesti dopo le voci che circolavano su un possibile addio di Petkovic. La Lazio è riuscita, almeno parzialmente, a ricompattarsi ed ha ottenuto quattro punti in due gare. Ora si trova però ad affrontare un Genoa forte della vittoria contro il Parma che l’ha portata a quota 11 punti in classifica. Nei due precedenti scontri in terra Capitolina, gli uomini di Gasperini sono sempre usciti vincenti. Nel primo tempo sono gli spuntidi Candreva a regalare spettacolo e riuscendo a creare superiorità numerica saltando l’uomo. Ma nonostante la Lazio abbia avuto alcune buone occasioni, Perin è sempre stato presente. Tra le fila dei liguri Gilardino non riesce a impensierire la difesa laziale e, nonostante la squadra abbia iniziato meglio la partita, nella seconda metà della frazione ha perso coraggio a causa di un paio di buone occasioni per gli avversari. Con un approccio troppo timoroso, i 22 rientrano negli spogliatoi a reti inviolate. Nella ripresa cambia la situazione e il Genoa, approfittando della mancanza di coordinamento della difesa laziale, riesce a portarsi in vantaggio al 14′. Cavanda si perde Kucka servito molto bene da Fetfatzidis in area. Lo slovacco entra e incorcia sul secondo palo: parata impossibile per Marchetti. 0-1!  Al 24′ Ciani tocca di mano un pallone innocuo e regala un rigore agli avversari. Da dischetto Gilardino non sbaglia: 0-2! Resta questo il risultato finale: la Lazio non riesce a riprendersi nonostante le buone premesse e torna ad arenarsi in classifica.

Abner alla Roma, colpo d’ala sul calciomercato!!!

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La Roma anticipa i tempi del calciomercato e fa il colpo! Come ha rivelato l’agente Fifa Matteo Materazzi il club giallorosso ha preso il talento del Coritiba Abner.

“Avevo il mandato del Genoa per acquistare Abner del Coritiba, ma Sabatini ha anticipato tutti e ha già perfezionato l’affare con il club brasiliano sulla base di 5 milioni di euro per il 60% del suo cartellino“.

Silenzio stampa, Conte non parla e la Juve è muta e concentrata!

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A poche ore dalla nuova giornata di Campionato la Juventus e il suo allenatore Antonio Conte restano in silenzio. E’ stato infatti comunicato che per oggi non è stata fissata nessuna conferenza stampa come, invece, sempre avviene alla vigilia della gara.  La decisione non è di oggi, era già stata annunciata subito dopo la vittoria di domenica contro il Genoa, ma tutti pensavano a un ripensamento di Conte che invece sarà impegnato nel pomeriggio con i bianconeri che si alleneranno a Vinovo. Perchè questa decisione? Si taglia corto e si afferma “Troppo vicine le due gare”, quasi a far intendere che ogni istante è prezioso per la preparazione. Contro i siciliani Conte si affiderà a un turn over e probabilmente a centrocampo rientrerà Marchisio, che permetterà così di riposare a uno tra Pogba e Vidal. Possibili avvicendamenti anche sugli esterni e in difesa, con Ogbonna che potrebbe sostituire uno dei tre centrali titolari domenica scorsa.

Gli incappucciati di Juventus -Genoa. Chi sono?

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Mistero e giallo sugli 11 uomini incappucciati che sono entrati al  Juventus Stadium durante Juventus-Genoa. 11 presenze inquietanti che hanno preso posto in tribuna sfoggiando lunghe mantelle nere con cappuccio, un disegno col pallone sul petto e la scritta ”i vincitori prendono la terra”. Secondo i media gli 11 uomini sarebbero una trovata pubblicitaria per  lanciare i Mondiali di calcio Brasile 2014. Alcuni loro omologhi sono infatti entrati negli stadi di New York, Londra e Rio de Janeiro.

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Quella sconfitta che vale una panchina: salta Liverani

gasperini-liverani-tuttacronaca-genoaScricchiolava già prima della sfida contro il Napoli la panchina del tecnico rossoblù Fabio Liverani ed è bastata la doppietta di Pandev per farla saltare definitivamente. Il presidente Preziosi opta così per un ritorno al passato richiamando Giampiero Gasperini: l’ufficialità è attesa per le prossime ore. Ma il passo indietro riguarda anche lo staff dirigenziale: Capozucca, altro uomo della “vecchia guardia”, prenderà il posto di Delli Carri. E’ stato Carlo Landoni per TgCom a riferire che il presidente del Grifone ha lasciato lo stadio attorno alle 21.40 dopo un colloquio con Liverani il cui destino è praticamente segnato. Ma se Gasperini sembra il tecnico su cui puntare tutto, tanto che si parla addirittura di un accordo per un contratto di un anno con opzione sul secondo, non possono comunque essere ancora completamente escluse le piste Delneri e Juric.

Doppietta per Pandev: il Napoli torna alla vittoria a Genova

genova-napoli-tuttacronacaAnticipo delle 18 valido per la sesta giornata di campionato al Marassi di Genova da dove gli uomini di Benitez contano di ripartire per tornare in vetta alla classifica dopo lo stop imposto loro dal Sassuolo (1-1 al San Paolo nel turno infrasettimanale). Da parte loro i padroni di casa hanno assoluto bisogno di intascare una vittoria dopo la terza sconfitta in 5 giornate incassata martedì. Senza contare che la panchina di Liverani scricchiola pericolosamente e il presidente Preziosi conta di vedere una squadra brillante in campo.

genoa-napoliE’ subito il Napoli a cercare la via del gol prima con Zapata e poi con Pandev ma già al 6′ il Genoa prova a farsi pericoloso con cross di Vrsaliko che i difensori azzurri riescono a contenere con un po’ di fortuna. Due minuti dopo il gioco si ferma per qualche istante: sangue dal naso per Britos dopo uno scontro con Gilardino. Il giocatore si rimette subito in piedi. I rossoblu fanno un bel gioco di pressing ma i partenopei riescono a recuperare palla. Al 12′ Pandev sbaglia un passaggio in area ma si fa perdonare due minuti dopo prendendo gli avversari in contropiede: s’invola  verso la porta del Genoa e batte Perin con un sinistro all’angolino: 0-1!

Al 18′ Inler tenta una conclusione da circa 40 metri di Inler: la palla sfiora il palo sinistro. Al 25′ arriva la doppietta di Pandev che allunga le distanze con un gran destro a incrociare da posizione defilata su assist di Insigne: 0-2!

Al 32′ primo cartellino giallo: ammonito Matuzalem per un fallo su Behrami. Qualche minuto di gioco e arriva il primo cambio tecnico del Genoa che con l’uscita di Gamberini e l’ingresso di Stojan passano da un 3-5-2 a un 4-3-3. Al 38′ ci prova Gilardino con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio piazzato ma la sfera finisce sul fondo. Gli ultimi minuti del primo tempo scorrono su ritmi molto più lenti e dopo un minuto di recupero le squadre tornano negli spogliatoi. Il Genoa ha cercato in qualche modo di reagire seppure senza esito.

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All’inizio della ripresa arriva il secondo cambio nel Genoa: fuori Antonini e dentro Santana. Sostituzione anche tra le fila del Napoli con Albiol che ha accusato un problemino muscolare: al suo posto entra Cannavaro. Dopo 4′ punizione per gli uomini di Benitez: Callejon batte dalla distanza e Perin non ha problemi a bloccarla. Due minuti dopo risponde Kucka, che non è al meglio, ma la sfera passa di poco sopra la traversa. Ci riprova subito dopo con una punizione ma la palla s’infrange sulla barriera azzurra. Al 10′ ci prova Santana: troppo alto. Tre minuti dopo Higuain prende il posto in campo di Duvan Zapata e al 16′ rovina un contropiede del Napoli: sbaglia la misura del passaggio per Callejon che era pronto a calciare in porta con tutto lo specchio a sua disposizione.

genoa-napoli2Un minuto dopo i rossoblu rispondono con Gilardino: di testa manda la palla fuori di un soffio. Subito dopo arriva il secondo cartellino giallo del match: Kucka ha protestato eccessivamente dopo un fallo fischiato dall’arbitro. Al 23′ protesta tra le fila del Genoa: fuorigioco dubbio sbandierato a Gilardino. Senza la segnalazione del guardalinee ci sarebbe stato calcio di rigore per gli uomini di Liverani ed espulsione di Cannavaro che aveva steso Gilardino in area di rigore. Entrambe le squadre fanno parecchi errori in questa fase di gioco ma si distingue De Maio che riesce a impedire a Higuain di tirare in porta. I rossoblu sono alla costante ricerca del gol, ma senza esito. Al 33′ Fetfatzidis a impegnare in tuffo Reina con un bel tiro dal limite. Al 37′ è Calaio a farsi pericoloso sugli sviluppi di un calcio d’angolo: il suo colpo di testa termina di poco fuori dalla porta. Ci riprova due minuti dopo di sinistro, ma Britos mura in scivolata. A tre minuti al termine dei tempi regolamentari arriva la terza ammonizione: giallo per Higuain per proteste. Al 45′ ci prova Gilardino: Reina blocca a terra. L’incontro termina dopo tre minuti di recupero: il Napoli torna, momentaneamente, in vetta alla classifica, la panchina di Liverani sembra sempre più instabile.

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Benitez vuole il riscatto, Liverani la vittoria. Clima bollente tra Genoa e Napoli!

Napoli-Genoa-tuttacronaca

Benitez vuole il riscatto dopo il pareggio deludente contro il Sassuolo, mentre l’attaccante del Genoa, Fabio Liverani, vuole tornare alla vittoria dopo il brillante successo nel derby della Lanterna contro la Sampdoria.

Queste le probabili formazioni dell’anticipo della sesta giornata di campionato:

Genoa (3-5-2): 1 Perin, 5 Gamberini, 90 Portanova, 4 De Maio, 20 Vrsaljko, 8 Biondini, 27 Matuzalem, 33 Kucka, 3 Antonini, 16 Calaiò, 11 Gilardino. (53 Bizzarri, 32 Donnarumma, 2 Sampirisi, 44 Sokoli, 10 Lodi, 14 Cofie, 18 Fetfatzidis, 26 Centurion, 69 Sturaro, 9 Stoian, 77 Konaté, 17 Santana) All. Liverani Squalificati: Marchese Diffidati: Gilardino Indisponibili: Antonelli, Manfredini, Bertolacci.

Napoli (4-2-3-1): 12 Reina, 16 Mesto, 33 Albiol, 5 Britos, 18 Zuniga, 85 Berhami, 88 Inler, 7 Callejon, 14 Mertens, 24 Insigne, 19 Pandev. (1 Rafael, 15 Colombo, 21 Fernandez, 28 Cannavaro, 3 Uvini, 27 Armero, 20 Dzemaili, 22 Radosevic, 13 Bariti, 17 Hamsik, 9 Higuain 91 Zapata). All.: Benitez. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno. Indisponibili: Maggio (infortunato). Arbitro: D’Amato di Barletta Quote Snai: 5,00; 3,50; 1,70.

 

Vola l’Inter! Per i nerazzurri secondo posto in classifica!

inter-fiorentina_tuttacronacaPosticipo della 5/a giornata di campionato allo stadio Meazza di Milano dove l’Inter ospita la Fiorentina. Ed è proprio la squadra di casa che già al primo minuto cerca la via del gol con Nagatomo, che però non riesce a sorprendere Neto. Il campo non è ospitale per il viola Ambrosini: l’ex milanista viene infatti fischiato già al 5′ dai tifosi nerazzurri: per lui c’è aria di derby. Al 7′ Alvarez cerca la giocata, ma la difesa viola è attenta. La prima incursione dei toscani arriva all’11’, ma Handanovic è pronto a fermare Rossi. Tre minuti dopo ancora Inter all’attacco ma Taider non centra lo specchio. Al 21′ e al 27′ due occasioni per Joaquin: alla prima l’estremo difensore nerazzurro para, alla seconda l’attaccante non inquadra la porta.

inter-fiorentina2Al 36′ prima sostituzione per Marcos Alonso: sostituisce Pasqual: il capitano dei toscani ha un problema muscolare. Nuova incursione interista al 38′: Alvarez incunea in area, tenta il cross ma viene stoppato da un difensore in scivolata.  Neto fa suo il pallone. Al 43′ primo cartellino giallo: Ranocchia atterra Joaquin in ripartenza. Dopo due minuti di supplementari, Valeri manda le squadre agli spogliatoi. Nulla di fatto in questo primo tempo dove si sono viste due squadre entrambe motivate: sia i nerazzurri che i viola hanno 10 punti in classifica e ci tengono a raggiungere la coppia Juve-Napoli, al secondo posto in classifica.

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Alla ripresa, dopo quattro minuti ammonito Ambrosini per fallo su Palacio. Riparte in attacco l’Inter con Guarin che dalla distanza tira una gran botta: Neto si distende e manda in angolo. Sei minuti dopo ci prova anche Borja Valero ma il suo cross è troppo profondo e Handanovic non ha problemi. Un minuto dopo è il turno di Palacio: altissimo sopra la traversa. Al 14′ Juan Jesus trattiene Joaquin: ammonizione per il nerazzurro e rigore per i viola: Rossi realizza! 0-1!

Al 25′ cartellino giallo anche per Ammonito Nagatomo, che protesta, per un fallo su Tomovic. Altri due minuti di gioco e l’Inter pareggia con Cambiasso e grazie a un pasticcio in difesa degli avversari: 1-1 dopo una splendida acrobazia del nerazzurro.

Nuovo cartellino giallo al 29′: Campagnaro fa fallo su Ambrosini. Provano a rispondere i viola al 35′: Borja Valero salta Jonathan, passaggio arretrato per Ilicic che spara di sinistro su Handanovic, poi ci prova Vecino ma viene murato. Sblocca la situazione di parità la squadra di Mazzarri al 38′: Alvarez vede Jonathan che addomestica bene il pallone e batte Neto con un destro potente. 2-1!

Tre minuti dopo Pereira tenta di allungare il vantaggio ma Neto devia in angolo. 44′ ci prova anche Nagatomo che rientra sul sinistro e cerca il secondo palo ma la palla sfreccia in aria. Al secondo minuto di recupero Ambrosini prova a riportare i viola in parità ma il tiro è troppo centrale: nessun problema per Handanovic. Un altro minuto e arriva il triplo fischio: l’Inter raggiunge Juve e Napoli al secondo posto!

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Gaffe di Bruno Longhi in diretta: “Questo Milan mi fa schifo”

longhi-gaffe-milan-tuttacronacaNon pensava di essere in onda il telecronista di Mediaset Premium Bruno Longhi quando, prima del fischio d’inizio della sfida tra Bologna e Milan, ha commentato: “De Jong è il volto di questo Milan, schifoso”. A sua volta Aldo Serena, convinto di essere a microfono spento, ha risposto: “No dai, diciamo operaio!”. Il siparietto andato in onda su Premium Calcio 3 si è poi concluso con una ribattuta di Longhi che ha sottolineato il suo concetto: “No, mi fa schifo…”

Aspettando il big match: le probabili formazioni di Inter e Fiorentina

inter-fiorentina-formazioni-tuttacronacaIl big match della 5/a di campionato va in scena questa sera al Meazza dove si sfideranno i nerazzurri di Mazzarri che ospitano i viola di Montella. La sfida rappresenta il primo vero banco di prova per la Fiorentina mentre l’Inter ha già confermato di saper tenere testa alle big contro la Juventus. Un anno fa, la sfida sulo stesso campo terminava sul 2-1 mentre i toscani non vincono a Milano dal 7 maggio 2000 quando l’Inter di Lippi piegò la testa davanti a Batistuta, Bressan e Chiesa. Dopo di che, tra le mura del Meazza i padroni di casa hanno vinto 12 volte consecutivamente. Ora i nerazzurri arrivano alla sfida dopo l’incredibile 7-0 ottenuto in casa del Sassuolo. Oggi però Diego Milito dovrebbe partire ancora dalla panchina per lasciare spazio ad Alvarez. Ci si aspetta quindi di vedere la stessa formazione che è scesa in campo a Reggio Emilia. Montella, da parte sua, deve far a meno di Cuadrado, Gomez e Pizarro affidandosi invece a una difesa a quattro, mentre in avanti dovrebbe esserci Borja Valero alle spalle di Rossi e Joaquin. Ilicic si è allenato con il gruppo mentre l’estremo difensore Neto ha accusato un problemino durante l’allenamento di ieri. Queste quindi le formazioni che probabilmente vedremo in campo:

INTER (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Taider, Nagatomo; Alvarez; Palacio. All. Mazzarri.

FIORENTINA (4-3-2-1): Neto; Tomovic, Rodriguez, Savic, Pasqual; Aquilani, Ambrosini, Borja Valero; Joaquin, Fernandez; Rossi. All. Montella.

Il mercoledì del campionato: tutti i gol

5acampionato-tuttacronacaParma-Atalanta: scendono in campo all’Ennio Tardini due squadre per le quali la vittoria dovrebbe essere l’unico obiettivo: il Parma non ha ancora vinto una partita mentre i bergamaschi sono reduci da due sconfitte. Sono gli uomini di Donadoni i primi a rompere gli indugi: al 19′ Mesbah raccoglie un pallone che la difesa ha allontanato male e fa partire un destro a giro su cui Consigli non può nulla. Solo due minuti e l’Atalanta annulla le distanze: palla lunga su cui si avventa di testa Denis che fa da torre per l’arrivo di Bonaventura che a tu per tu non può sbagliare. 1-1! Al 21′ nuovo vantaggio per il Parma: triangolazione di prima tra Parolo e Cassano che serve una splendida palla alta che scavalca la difesa: Parolo al volo va a segno. 2-1! Al 35′ i padroni di casa allungano le distanze con Rosi che riceve il pallone da Marchionni sulla tre quarti e avanza indisturbato fino al limite dell’area: finta a superare la difesa avversaria e destro a giro che si insacca vicino alla base del palo. 3-1! Al 40′ arriva il 4-1 del Parma: cross di Mesbah per Cassano che colpisce di sinistro al volo e centra il palo. Il rimbalzo finisce tra i piedi di Parolo che di potenza infila la palla in rete. Al 44′ arriva la risposta dell’Atalanta con Bonaventura che da centrocampo s’invola verso l’area avversaria servendo una bella palla per Denis che aggira Mirante e segna con un colpo sotto che inganna gli accorrenti difensori. 4-2 alla fine del primo tempo. Alla ripresa l’Atalanta accorcia le distanze al 34′: Cigarini crossa in mezzo e Livaja stacca tutti di testa e mette la palla là dove Mirante non può arrivare. 4-3 e Atalanta ancora in partita! Purtroppo non basta: al triplo fischio il Parma festeggia la prima vittoria stagionale!

Bologna-Milan: sono i rossoneri, piagati dalle assenze e in cerca di un’indispensabile vittoria, a portarsi in vantaggio al 12′ grazie a un perfetto assist di Robinho per Poli che colpisce di prima appena entrato in area: per Curci la diagonale è imparabile. 0-1! Al 33′ arriva il pareggio del Bologna grazie a Laxalt che vola in contropiede dopo una punizione del Milan e, entrato in area, batte Abbati sul primo palo con il mancino. 1-1! Alla ripresa, i rossoblù si portano in vantaggio con una perfetta giocata di Christodoulopoulos sulla destra che rientra sul sinistro e poi mette in mezzo a girare per Laxalt che salta una spanna sopra Abate e di testa deposita in rete: 2-1! Al 17′ il Bologna allunga le distanze: Cristaldo su cross tagliato di Diamanti anticipa Mexes di testa e batte nell’angolino sinistro Abbiati. 3-1! Accorciano le distanze i rossoneri al 44′: azione decisa di Robinho che serve Matri di tacco: il tiro è rimpallato, sulla respinta Robinho supera Curci: 3-2! Al 2′ di recupero miracolo del Milan che pareggia: testa di Robinho ancora disinnescato da Curci e sul rinvio di Sorensen un rimpallo favorisce Abate che da due passi appoggia in rete. 3-3! Al 50′ Diamanti prova il tiro da trenta metri defilato: traversa ad Abbiati battuto: il Bologna si gioca la vittoria e la partita finisce in pareggio.

Sampdoria-Roma: i blucerchiati sono la squadra che più ha deluso in questo avvio di campionato e ora si trovano ad affrontare i giallorossi che guidano la classifica e sono carichi di entusiasmo dopo la vittoria del derby. Ma è un nulla di fatto al Marassi al termine dei primi 45 minuti di gioco. E’ la Roma a fare la partita, ma non riesce a trovare la conclusione in porta. La Samp, in campo con un inedito 4-4-2, si chiude bene e appena può parte in contropiede ma anche lei non riesce a infrangere lo specchio avversario. Bisogna attendere il 20′ perchè la Roma riesca a portarsi in vantaggio: Benatia parte palla al piede e nello stretto slalomeggia in mezzo a quattro doriani, Gastaldello lo stende. Il centrale della Roma batte ugualmente, da terra, Da Costa di sinistro: 0-1! Il raddoppio della Roma arriva al 43′: Samp tutta in avanti, i giallorossi puniscono in contropiede: tre contro due, Totti apre a sinistra per Gervinho, che entra in area e batte Da Costa, 0-2! I ragazzi di Garcia restano saldamente ancorati in testa alla classifica!

Chievo-Juventus: dopo la vittoria contro l’Hellas Verona i bianconeri si ritrovano in campo con l’altra squadra della città veneta, forte della vittoria contro l’Udinese. Gli uomini di Conte non possono fallire se vogliono tenere il passo di Roma e Napoli. Sono gli uomini di Sannino i primi a segnare: al 28′ errore di Buffon che sbaglia il rinvio. Sardo ne approfitta e serve Thereau che gira in rete con grande precisione. 1-0! Dopo un primo tempo terminato in svantaggio, alla ripresa i bianconeri non attendono a lungo per pareggiare i conti: al 2′ arriva un cross di Pogba, Quagliarella, nei primi 45 tra i migliori degli uomini di Conte, colpisce di testa, Puggioni respinge, ancora l’attaccante, deviazione del portiere sulla traversa e alla fine l’ex Napoli riesce a metterla dentro. 1-1! Al 21′ i bianconeri per la prima volta in vantaggio: e devono ringraziare il Chievo! Cross di Pogba, Bernardini, nel tentativo di anticipare Llorente, infila il suo portiere: 2-1! La Juve resta in corsa e agguanta il Napoli che non è riuscito ad andare oltre il pareggio.

Torino-Verona: l’Hellas torna a Torino a pochi giorni dalla sconfitta contro la Juventus e affronta un Toro in ottima forma e reduce dalla vittoria di Bologna. Entrambe le squadre finora hanno confermato di meritare il posto in classifica che occupano e ci si aspetta un match equilibrato. Al 35′ Cerci batte sul primo palo, Gonzalez colpisce la sfera con la mano ed è rigore per il Torino: il numero 11 granata batte il pallone sotto il sette alla sinistra di Rafael: 1-0! Al 44′ i veneti riescono ad agguantare il pareggio: lancio in piena area per Toni, aggancio che diventa un assist per Gomez che da due passi conclude in rete. Il primo tempo termina sull’1-1! All’8′ della ripresa i granata passano in vantaggio: Rafael perde il controllo della sfera dopo avere ben parato la conclusione di Meggiorini, Cerci è in agguato e conclude di destro in rete, dopo avere lui stesso iniziato il contropiede: doppietta per lui. 2-1! Al 22′ Toni si procura un rigore con un movimento in area che costringe Rodriguez a stenderlo con uno sgambetto. Jorginho realizza. 2-2! Confermato l’equilibrio tra le due squadre: termina in pareggio.

Lazio-Catania: i biancocelesti devono cancellare la bruciante sconfitta del derby e ci provano contro i siciliani che si trovano ai piani bassi della classifica. La prima rete della serata la sigla la Lazio, portandosi in vantaggio già al 4′: su punizione, gran botta di Candreva. Andujar non trattiene. Pereirinha si avventa sulla palla e appoggia indietro per Ederson, che la gira in porta. I biancocelesti però non riescono a mantenere il risultato: dopo solo due minuti Cana rinvia al limite dell’area ma Barrientos ruba palla, presentandosi da solo davanti a Marchetti. Appoggio di esterno sinistro in porta su cui il portiere non può nulla. 1-1! Al 39′ Guarente fa un brutto errore a centrocampo e praticamente consegna la sfera a Lulic che trova campo libero. Si porta al limite dell’area e poi fa partire una rasoiata che tocca il palo interno infilandosi in porta: le squadre tornano agli spogliatoi sul 2-1! Nessuna emozione nella ripresa fino al 4′ di recupero quando Hernanes riceve palla davanti all’area, se la sposta sul sinistro e trova la diagonale giusta: 3-1 a cui fa seguito il triplo fischio!

Livorno-Cagliari: il Cagliari, reduce dal pareggio con la Samp, si trova ad affrontare una difficile trasferta contro un Livorno apparso in buona forma. Dopo l’ottimo punto in casa del Genoa, gli Amaranto puntano a una vittoria contro i sardi che li proietterebbe ai piani alti classifica. E’ la squadra di casa che passa in vantaggio al 24′: i padroni di casa perdono pallone a centrocampo e ne approfittano i toscani: verticalizzazione immediata per Emeghara che appena entrato in area viene anticipato da Avelar che pasticcia e consegna il pallone sul destro di Luci. 1-0! Pareggia il Cagliari all’8′ della ripresa: cross dalla destra di Perico, il pallone carambola addosso a Nenè e finisce tra i piedi di Ibarbo che con la punta la devia in gol. 1-1! Non ci sono altre emozioni fino al termine dell’incontro: Livorno e Cagliari conquistano un punto.

Napoli-Sassuolo: una squadra finora imbattuta contro una che è reduce da una sconfitta disarmante contro l’Inter: voglia di primeggiare vs voglia di rivalsa. Sono gli uomini di Benitez i primi a passare in vantaggio al 15′ con una bomba di Dzemaili dai venticinque metri che raccoglie un errato rinvio di Acerbi e non lascia scampo a Pegolo. Gli emiliani però non ci tengono a bissare la sconfitta di domenica e passano al contrattacco: al 20′ Zaza, da posizione defilata, batte un sinistro violentissimo sotto la traversa con Reina che rimane immobile. 1-1! Non accade altro se non qualcosa che ha del miracoloso: il Sassuolo riesce a frenare la folle corsa degli uomini di Benitez!

Anticipo della quinta giornata: l’Udinese ringrazia Calaiò!

udine-genoa-tuttacronacaL’obiettivo del Genoa, in trasferta a casa dell’Udinese, sembrava essere terminare la partita senza prendere reti. E per i primi 79′ c’era riuscito, con le azioni dei padroni di casa che s’infrangevano regolarmente contro il muro eretto dai rossoblù. Ma è stato proprio uno dei loro a “tradirli”: Di Natale batte una punizione sulla quale arriva Emanuele Calaiò che insacca alla spalle di Perin: l’anticipo della quinta giornata di campionato si conclude quindi con un’unica rete: un autogol. Il Genoa non si è quasi visto fino ale 28′, quando Konatè invece di servire Gilardino, solo in area, preferisce tentare una diagonale, senza riuscire a sorprendere Kelava. Due minuti più tardi Badu strozza il mancino dal limite, Antonini tocca, Di Natale segna in evidente fuorigioco: Orsato annulla e la situazione resta invariata. L’Udinese gioca di più, ma non riesce a passare in vantaggio se non grazie al regalo inaspettato di Calaiò che dona agli avversari il 21esimo risultato utile interno consecutivo in campionato.

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