Dopo aver commosso il pubblico italiano con la sua apparizione alla trasmissione Che tempo che fa, Anna Marchesini fa convergere su di sè l’attenzione anche dagli studi di Domenica In, dov’è stata ospite oggi per promuovere il suo libro, Moscerine, ma soprattutto dare un annuncio shock, che nessuno si aspettava: “Il prossimo anno sarò a teatro con l’ultimo racconto del mio libro. Lo farò da sola in scena, è un racconto che leggerò e di cui reciterò tutti i personaggi”. Nonostante sia gravemente malata, non perde l’entusiasmo e presto tornerà a solcare l’amato palco, con un testo unico per più personaggi, ma un’unica voce: la sua. “Io sono drammaticamente felice – dice – è un ossimoro, ma l’ossimoro secondo me precisa. Non c’è qualcosa che mi rende felice, momenti no li ho anche io, ma è qualcosa che sento dentro, quello che ho ottenuto perlopiù l’ho cercato e quello che ho cercato, partendo da una bambina molto paurosa con un senso di abbandono fortissimo, è il coraggio. Mi rende felice cercarlo e mi rende felice sapere di non averlo ancora trovato. Io sento la vita. La sento forte, intensamente, drammaticamente ma anche in maniera grottesca, comica”. Del resto la sua carriera è stata all’insegna della comicità, segnata da una vocazione “al plurale” che confessa riguardando spezzoni della sua carriera televisiva. “Rivedendomi adesso che sono più anziana mi piaccio tanto. I primi anni mi guardavo con sguardo molto critico, adesso mi osservo con amore. Questi personaggi non si mostrano più ma chiacchierano tutti dentro di me. Io mi sono sempre sentita al plurale, non come individuo singolare. Convivo con affetti, voci, personalità. Sono io dentro tutto quello che faccio. Terribilmente e intensamente”. E riguardo al nuovo libro: “Moscerine l’ho scritto dopo aver riletto Pirandello. A me la lettura insieme alla vita offre spunti emotivi, emozionali, fortissimi. Amo Pirandello. Non è solo aver letto Pirandello, è anche che scrivere mi piace, alterno la scrittura alla lettura, sperando di fare letteratura. Ho sempre sognato di scrivere ma non solo scrivere. Bisogna scrivere di letteratura”. Anna Marchesini quindi come s’identifica? Scrittrice o attrice? “Già da bambina desideravo scrivere, confrontandomi con i grandi della scrittura mi dicevo perché rompere il silenzio io dopo che i grandi lo hanno già fatto. Mi censuravo. Poi dover aver riletto Proust ero così piena di sensazioni che ho cominciato a scrivere, dicendo lo faccio per me, non è che scrivo per poi dargli un seguito. Poi ho finito di scrivere per me…”. E ora per Moscerine inizia un vero e proprio “tour” di presentazioni.
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Anna Marchesini, “drammaticamente felice” e l’annuncio che non ti aspetti
Pubblicato da tdy22 in dicembre 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/15/anna-marchesini-drammaticamente-felice-e-lannuncio-che-non-ti-aspetti/
Anna Marchesini commuove a Che Tempo che Fa
E’ stata ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa” l’attrice Anna Marchesini che, nonostante la malattia, non ha perso nè il sorriso nè l’ironia. L’ex componente del trio formato da lei, Solenghi e Lopez, soffre da anni di una grave forma di artrite reumatoide. La comica, però, nonostante il sorriso di sempre ha il volto scavato dal male che la sta piano piano spegnendo e con voce flebile ha commosso tutto il pubblico presente. Ma prende quanto le sta accadendo con la curiosità di sempre: “Sono obesa di vita, ne sono così interessata” ha detto durante la trasmissione di Fazio, “che mi interessa anche la morte”. Nell’occasione, è stato presentato il suo ultimo libro, “Moscerine”, dove racconta della sua lotta contro la malattia e dell’importanza di reagire.
Pubblicato da tdy22 in novembre 24, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/24/anna-marchesini-commuove-a-che-tempo-che-fa/
Brunetta vs Fazio: Che tempo che fa?
“Che tempo che fa” la trasmissione di Fabio Fazio su Rai Tre finisce in Aula al Parlamento, dove è stata presentata un’interrogazione parlamentare da parte del presidente del gruppo del Pdl, Renato Brunetta, alla Commissione di vigilanza Rai:
“La trasmissione, che fa della legalità la sua bandiera e del moralismo la sua cifra programmatica, ha disatteso clamorosamente le norme che impongono alle reti televisive di ‘servizio pubblico’ la salvaguardia del pluralismo e il rispetto dell’equilibrio dei punti di vista”.
Brunetta scrive anche:
“…emerge che nel periodo compreso tra il 30 settembre 2012 e il 26 maggio 2013, su 60 puntate andate in onda su Rai Tre, la trasmissione ‘Che tempo che fa’ ha ospitato ben 20 esponenti appartenenti al Partito Democratico o comunque riconducibili alla coalizione di centrosinistra (Pierluigi Bersani, il 7 ottobre 2012, Matteo Renzi, l’8 ottobre 2012, Walter Veltroni, il 14 ottobre 2012, Giusi Nicolini, il 15 ottobre 2012, Nichi Vendola, il 29 ottobre 2012, Susanna Camusso, il 5 novembre 2012, Matteo Renzi, il 26 novembre 2012, Pierluigi Bersani il 26 novembre 2012, Massimo D’Alema, il 23 dicembre 2012, Pierluigi Bersani, il 3 marzo 2013, Matteo Renzi, il 9 marzo 2013, Nichi Vendola, il 18 marzo 2013, Laura Boldrini, il 24 marzo 2013, Rosario Crocetta, il 25 marzo 2013, Matteo Renzi, il 27 aprile 2013, Maurizio Landini, il 4 maggio 2013, Enrico Letta, il 5 maggio 2013, Josefa Idem, l’11 maggio 2013, Giuliano Amato, il 12 maggio 2013, Walter Veltroni, il 19 maggio 2013), mentre soltanto 4 sono stati gli ospiti presenti in trasmissione appartenenti alla coalizione di centrodestra (Sandro Bondi, il 12 novembre 2012, Roberto Maroni, il 18 novembre 2012 e il 2 marzo 2013, Angelino Alfano il 26 maggio 2013)”.
E conclude “I dati riferiscono anche di una monotona presenza di intellettuali e giornalisti che poi sono diventati senatori del Pd, come Massimo Mucchetti e Luigi Manconi, e direttori di giornali pressoche’ tutti riferiti all’area di sinistra. Tutto questo contrasta con qualsiasi norma giuridica e deontologica, ben consapevole che ‘la tutela del principio del pluralismo non significa lottizzazione numerica degli spazi e degli operatori tra i partiti, ma corretta rappresentazione della pluralita’ delle posizioni in cui si articola il dibattito politico-istituzionale e delle diverse ispirazioni culturali. Tutte le diverse matrici culturali del Paese hanno dignita’ e diritto ad esprimere la propria visione progettuale e la propria interpretazione della realta”.
Brunetta chiede quindi, ai vertici della Rai “di giustificare formalmente al Parlamento le motivazioni del mancato controllo sulla trasmissione citata tale da violare apertamente l’equilibrio dell’informazione politica, nel rispetto dei principi di tutela del pluralismo, dell’imparzialita’, della completezza, dell’obiettivita’ e della parita’ di trattamento”. E domanda a presidente e direttore generale della televisione di Stato “quali iniziative tempestive intendano prendere per garantire il diritto alla completa e obiettiva informazione del cittadino e rispetto del pluralismo nell’informazione all’interno dei programmi di approfondimento politico del servizio pubblico radiotelevisivo”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/26/brunetta-vs-fazio-che-tempo-che-fa/
Lo scandalo dei fallimenti a Report!
Si parla di fallimenti di Stato ma nessuno poi ha chiara la dinamica di ciò che succede veramente. L’Italia è l’unico paese al mondo dove i commissari straordinari sono nominati dal governo di turno, ma la prassi poi in cosa consiste? I debiti vengono accantonati e si prova a vendere la parte migliore con le new company… il risultato è disastroso. Le procedure di dismissione sono non solo costose e infinite nel tempo, ma anche poco trasparenti così che i creditori non rientrano, quasi mai dei loro soldi. Ma chi è che gestisce questo meccanismo e chi ha la responsabilità di questo sistema assurdo, oneroso e ingiusto verso i creditori?
Giovanna Boursier, per report, è andata a vedere a che punto è la procedura Alitalia, dichiarata insolvente nel 2008. Dopo 5 anni dalla nomina del primo commissario straordinario, Augusto Fantozzi, che nel 2011 è stato sostituito, con norma ad hoc, da tre nuovi commissari: Ambrosini, Fiori e Brancadoro. Fantozzi aveva appena consegnato al Ministero azione di responsabilità contro 43 ex amministratori dell’ex Alitalia. Intanto ci sono 35mila creditori che aspettano di veder saldate le loro fatture… ma intanto ci devono pagare l’Iva.
E le new company nate dalle ceneri dalle ceneri dei fallimenti? Alitalia non decolla, Tirrenia, la compagnia marittima di Stato privatizzata nel luglio scorso, è in stallo, per non parlare di Cit, l’ex azienda del Turismo di Stato: privatizzata a fine anni ’90 e poi fallita, con 300 dipendenti che non hanno fatto altro che transitare, come fossero pacchi postali, da un fallimento a un altro; mentre alberghi e villaggi sono finiti nelle mani di una fiduciaria.
Anche nei fallimenti l’Italia è scandalosa!
Pubblicato da tdy22 in aprile 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/07/lo-scandalo-dei-fallimenti-a-report/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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