Papa Francesco e l’incontro con John Elkann

john-elkann-tuttacronacaUdienza privata oggi per il presidente della Fiat John Elkann che, con la famiglia, è stato ricevuto da Papa Francesco. L’incontro, che si è svolto in un ”clima molto caldo, cordiale” stando a quanto riferiscono ambienti vicini al presidente del Lingotto, si è tenuto nel Palazzo Apostolico. Con John Elkann c’era tutta la sua famiglia, la moglie Lavinia e i loro tre figli, Leone, Oceano e Vita, insieme alla famiglia della sorella Ginevra, Giovanni Gaetano d’Aragona, e il primogenito Giacomo.

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Hollande e l’incontro con Papa Francesco

hollande-papa-francesco-tuttacronacaDal maggio 2012, quando venne eletto, è la prima volta che il presidente francese François Hollande si reca in Vaticano. Giunto nel cortile di San Damaso in Vaticano, da dove è salito alla biblioteca papale per l’udienza con Papa Francesco, è stato accolto dal “Bienvenu au vatican” rivoltogli da padre Georg Gaenswein, segretario di Benedetto XVI e prefetto della Casa Pontificia.Una volta a colloquio con il Pontefice, i due Franceschi hanno parlato, stando a quanto trapelato, principalmente di politica internazionale. In seguoti, ai giornalisti ha spiegato: “Un valore che ci ha uniti nel nostro incontro è stata la parola dignità, la difesa della dignità umana. Al Papa ho voluto sottolineare la semplicità raggiante che segna i primi mesi del suo pontificio”. “Dio perdona sempre, l’uomo a volte, la natura mai, se non ci si prende cura di lei”. E’ la “formula” usata da papa Francesco a proposito delle preoccupazioni sui cambiamenti climatici, secondo quanto riferito alla stampa a Roma dal capo dell’Eliseo. “Lavoriamo affinché la Conferenza sul clima del 2015 sia un successo”, ha aggiunto il presidente. Sembra non si sia fatto alcun accenno allo scandalo della presunta relazione extraconiugale che il presidente francese avrebbe con l’attrice Julie Gayet e che molto scalpore ha destato.

Esplode un ordigno a Roma: forse legato all’arrivo di Hollande?

hollande-papa-tuttacronacaMentre ieri, alla vigilia dell’arrivo del presidente francese in Vaticano per un incontro con Papa Francesco, sul quotidiano Le Monde appariva una vignetta di Planu che mostrava Hollande in sella allo scooter con le due “première dame” mentre il Pontefice commentava “Chi sono io per giudicare..?”, si pensa che l’arrivo del transalpino possa non essere benvisto da tutti. Nella notte, a Roma, è esploso un ordigno rudimentale che ha danneggiato almeno cinque auto in sosta, in pieno centro storico. L’ordigno è stato fatto esplodere nei pressi di una fondazione francese legata all’ambasciata presso la Santa Sede. Tra le varie ipotesi anche quella che possa trattarsi di un atto dimostrativo proprio legato alla visita di Francois Hollande in Vaticano.

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“Non ho gradito il tuo incontro con Silvio”: Bersani bacchetta Renzi

Matteo-Renzi-tuttacronacaQuesta mattina era stato il turno di Romano Prodi, nel pomeriggio anche il segretario dem si è recato a trovare il suo predecessore Pier Luigi Bersani all’ospedale dov’è ancora ricoverato. L’incontro è durato tre quarti d’ora e, rivelano fonti vicine all’ex segretario, Bersani non ha gradito il fatto che l’incontro fra il segretario del Pd Matteo Renzi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi sia avvenuto nella sede del Pd.  Berlusconi al Nazareno, avrebbe detto Bersani, sembra riaprire, dopo l’ultimo 20ennio, una parentesi che sembrava chiusa. L’esercizio della leadership, avrebbe aggiunto l’ex segretario Pd, va fatto tenendo conto delle diverse sensibilità. Al termine, Bersani ha salutato il primo cittadino fiorentino con un “Buon lavoro”.

Scoperto un nuovo giro di prostituzione: c’è anche una minorenne

giro-prostituzione-tuttacronacaE’ stato scoperto a Roma un nuovo giro di prostituzione che vedrebbe coinvolta almeno una ragazzina tra i 15 e i 16 anni. A finire in manette un 55enne, Glauco Guidotti, che fingeva di essere un manager di modelle e, secondo l’accusa, induceva le ragazze a prostituirsi con la promessa di assicurare loro l’accesso al mondo dello spettacolo e della moda. La denuncia di questo giro di prostituzione è partita dalla madre della minorenne che si era accorta che la figlia, improvvisamente, aveva un’eccessiva disponibilità di denaro e difficoltà nei rapporti familiari. Il caso ricorda da vicino quello delle baby squillo del Parioli: anche in quel caso fu la madre di una teenager a far partire l’inchiesta. Ancora, hanno in comune che la ragazzina, o le ragazzine, incontravano i clienti nei quartieri bene di Roma. I contatti avvenivano grazie a un annuncio sul sito Bakecaincontri.

“Serie preoccupazioni sulla sicurezza”: Nature e il metodo Stamina

stamina_tuttacronacaE’ la rivista Nature a scrivere che, sulla base di documenti giunti in loro possesso, sorgono seri e profondi dubbi e preoccupazioni sulla sicurezza e sull’efficacia del metodo Stamina. Dai verbali del Comitato scientifico chiamato dal ministero della Salute ad esprimere un parere sul metodo Stamina, esaminati da Nature, emergono “serie imperfezioni e omissioni nel protocollo Stamina”. Tra queste, “un’apparente ignoranza della biologia delle cellule staminali”. Gli esperti avevano inoltre indicato “errori concettuali” nel protocollo, “alcune sezioni del quale sono state copiate da Wikipedia”.

“Ci si approfitta della disperazione di famiglie e malati”: De Luca su Stamina

Stamina_approvazione-tuttacronacaMichele De Luca, ricercatore che guida il centro di medicina rigenerativa “Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, intervistato da La Stampa parla del metodo Stamina: “Nel mondo, e purtroppo anche in Italia, vengono proposti ciclicamente presunti trattamenti miracolosi per malattie gravi, privi di razionale e assolutamente senza alcuna efficacia. Basta pensare al caso di Di Bella. Questa volta è il turno di Stamina, un presunto metodo a base di staminali che non ha dimostrato di avere alcuna valenza scientifica e terapeutica. Ci si sta approfittando della disperazione delle famiglie dei malati gravi, infischiandosene dei limiti e delle regole della scienza”. Le staminali non sono una panacea di tutti i mali, spiega, “anche se negli ultimi tempi, purtroppo, molte persone hanno iniziato a crederci. Vorrei anch’io che fosse così, ma la ricerca sulle staminali ha ancora bisogno di molto tempo prima di rivelarsi utile”. E aggiunge: “Le uniche staminali che hanno dimostrato di avere una reale efficacia in un contesto clinico sono quelle ematopoietiche e quelle epiteliali. Le prime usate nel trattamento di patologie quali la leucemia, le seconda per la terapia di gravi ustioni. Per il resto si tratta di un campo di studi ancora aperto su cui non si hanno certezze”.  Prima che una terapia a base di staminali arrivi in clinica “si fa una ricerca di base solida – precisa -. Dopo la pubblicazione dei risultati, si raccolgono evidenze precliniche con studi sugli animali. E solo dopo si passa alla sperimentazione sull’uomo, che prevede tre fasi ben distinte, e i cui risultati vanno resi pubblici. Praticamente tutto quello che Stamina non ha fatto”.

Make a Wish e la realizzazione di un sogno: Taylon balla con Beyoncè

beyoncè-taylon-tuttacronacaE’ stata la fondazione Make a Wish, che nel 2013 ha realizzato oltre 14mila desideri, a realizzare il sogno di Taylon, una undicenne affetta da un tumore inoperabile al cervello. La piccola aveva un grande sogno: ballare al fianco di Beyoncè e la settimana scorsa l’ha potuto realizzare a Las Vegas. Taylon, mentre assisteva allo spettacolo, ha visto la cantante dirigersi verso di lei per poi abbracciarla e darle un bacio. Il tutto accompagnato dalle note di “Survivor”. La ragazzina non ha potuto resistere all’emozione ed è scoppiata in lacrime. Poi, raccogliendo tutte le sue forze, si è alzata e ha ballato davanti a migliaia di persone.

“Siamo vittime di lobby dei farmaci, burocrazia e politica”: così Vannoni

vannoni-stamina-tuttacronacaConcede una lunga intervista a Repubblica Davide Vannoni, l’ideatore del controverso metodo Stamina di cui tanto si discute in questo periodo e respinge l’accusa di non essere un medico ma un ciarlatano, avendo conseguito una laurea in lettere e filosofia invece che in medicina. “Sono un presidente di fondazione, come Montezemolo per Telethon. Mai preso una siringa in mano, mai curato nessuno, ci mancherebbe. A quello pensano i nostri specialisti”. Niente imbrogli, quindi, a suo dire: “Perché esista una truffa, occorre che qualcuno intaschi del denaro. A Brescia, in una struttura pubblica, nessun paziente pagava un euro e a San Marino pagava solo chi poteva”. Si vede quindi vittima di una diversa battaglia: “Siamo certamente vittime della lobby dei farmaci, della burocrazia e della politica. Tutto sulla pelle di chi sta morendo”. E spiega: “Una persona colpita da malattie neurodegenerative costa circa 300 mila euro all’anno allo Stato. Un ciclo di iniezioni mensili tradizionali, per lo più inefficaci, costa 28 mila euro. L’industria farmaceutica non ha certo interesse a incoraggiare altri soggetti e altri farmaci”. Per quel che riguarda l’idea che si tratti di una truffa, ribatte: “Perché esista una truffa, occorre che qualcuno intaschi del denaro. A Brescia, in una struttura pubblica, nessun paziente pagava un euro”. Dopo che un paziente è morto a Trieste Vannoni rischia pure un’accusa per omicidio colposo, anche se per ora lui esclude l’ipotesi: “Quella persona è morta di polmonite dopo essere stata costretta a interrompere le cure, mentre i suoi familiari ci imploravano di proseguire. Associazione a delinquere? Con due direttori sanitari e venti medici dalla nostra parte? Per favore, non scherziamo”. Se è tutto così sicuro, perché allora la Fondazione non rende pubblica la metodica praticata? “Perché – spiega il presidente – il sistema non è brevettato e per evitare che in Israele oppure a Hong Kong qualcuno lo metta in pratica copiandolo, e chiedendo 30 mila euro a iniezione”. Ma non esclude di trasferire il suo team all’estero: “Abbiamo individuato una clinica a Capo Verde, attualmente inutilizzata. È già stata costituita una cooperativa di pazienti, senza fini di lucro, massimo una quota a testa. Queste persone apriranno un laboratorio con i propri soldi, pagheranno gli stipendi ai nostri biologi e noi li cureremo. Per la sanità sarà una vera rivoluzione, un’innovazione mondiale”.

“Serve che il nostro cuore si commuova”: così Papa Francesco

urbietorbi-tuttacronacaEra da poco passato il mezzogiorno quando Papa Francesco si è affacciato dal balcone della Basilica di San Pietro per la tradizionale benedizione Urbi et Orbi. Il suo discorso è stato breve ma sentito e ha toccato le guerre che proseguono nel mondo, gli scontri e le emergenze che si contano nel nostro Pianeta. “Abbiamo bisogno che il nostro cuore si commuova. Lasciamolo riscaldare dalla tenerezza di Dio, abbiamo bisogno delle sue carezze. Non fanno felici, ci danno pace e forza. Lasciamoci commuovere dalla bontà di Dio”. Il Pontefice, alle migliaia di persone presenti, ha ricordato l’importanza dell’impegno per la pace: “La vera pace non è una bella facciata dietro cui ci sono contrasti, è un impegno di tutti i giorni. La pace è artigianale, a partire dal dono di dio, dalla sua grazia”. Ancora, ha ricordato che bisogna pensare ai bambini, vittime più fragili delle guerre, ma anche agli anziani e alle donne maltrattate. “Le guerre spezzano le vite”, ha continuato Francesco, chiedendo un canto per la pace, “un canto per ogni uomo che spera”. E ha pregato per la pace in Siria, dove “troppe vite sono state spezzate da un conflitto che fomenta odio e vendetta”. Si è appellato alle parti in guerra perché “sospendano gli scontri e garantiscano l’accesso alle forze umanitarie”. Ma il Papa ha ricordato anche le emergenze in Repubblica centrafricana, nel Sud Sudan, in Nigeria: “Converti il cuore dei violenti perché depongano le armi”, ha detto il papa. “Guarda alla terra dove sei nato e favorisci i negoziati tra israeliani e palestinesi”. E ancora preghiere per l’Iraq, per la repubblica democratica del Congo, per le Filippine colpite dal tifone, per le vittime di tratta degli esseri umani. E con uno sguardo all’Italia, ha parlato anche dei migranti e della tragedia di Lampedusa: “Non accadano più simili tragedie”. Si tratta, per Papa Francesco, del primo Natale come Pontefice e ieri sera, in occasione della Santa Messa, non ha mancato di portare la sua innovazione, portando con sè il bambinello.

Il primo Natale di Francesco come Papa: per lui un Presepe napoletano

presepe-san-pietro-tuttacronacaErano quasi le 17 quando, a piazza San Pietro, è stato svelato il Presepe, quest’anno è stato donato dalla diocesi e della città di Napoli, durante una cerimonia introdotta dal canto “O Sole mio”. Il cardinal Bertello ha ricordato che è “una tradizione per i romani e per molti pellegrini venire ad assistere a questo momento pieno di gioia e di speranza” e che quando san Francesco ha fatto il primo presepe a Greccio, il cronista diceva che questo “onora la semplicità, esalta la povertà e esprime l’umiltà”. Il nuovo direttore dei servizi tecnici del Governatorato, Rafael Garcia Serrana de Villalobos, ha raccontato un aneddoto: alcuni giorni fa papa Francesco ha inviato un panettone di otto chili per gli operai che allestivano il presepe in piazza, che lo hanno consumato in una pausa del lavoro, con grande soddisfazione e gioia. “Si vede – ha commentato Serrano – che il Papa apprezza i lavori delle maestranze e degli operai, un lavoro che rimane nascosto”. In serata, alla Basilica di San Pietro si è invece tenuta la messa della della notte di Natale, la prima di papa Francesco da quando è stato eletto. il Pontefice ha spiegato il mistero del Natale, “mistero del camminare e del vedere”, dicendo che questa notte esprime non solo come “fatto emotivo, sentimentale”, ma come “realtà profonda” il fatto che “siamo un popolo in cammino, e intorno a noi, e anche dentro di noi, ci sono tenebre e luce”. Papa Bergoglio ha ricordato che nella vita del popolo come in quella delle persone “si alternano momenti di luce e di tenebra, fedeltà e infedeltà, obbedienza e ribellione; momenti di popolo pellegrino e di popolo errante”. “Anche nella nostra storia personale – ha osservato commentando un brano del profeta Isaia – si alternano momenti luminosi e oscuri, luci e ombre. Se amiamo Dio e i fratelli, camminiamo nella luce, ma se il nostro cuore si chiude, se prevalgono in noi l’orgoglio, la menzogna, la ricerca del proprio interesse, allora scendono le tenebre dentro di noi e intorno a noi. ‘Chi odia suo fratello, scrive l’apostolo Giovanni, – ha citato il Pontefice – è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perchè le tenebre hanno accecato i suoi occhi'”. “Gesù non è soltanto un maestro di sapienza, non è un ideale a cui tendiamo e dal quale sappiamo di essere inesorabilmente lontani, è il senso della vita e della storia che ha posto la sua tenda in mezzo a noi”. “Gesù – ha ancora spiegato il Pontefice – è venuto nella nostra storia, ha condiviso il nostro cammino”, giunto per “liberarci dalle tenebre e donarci la luce”, “è amore fattosi carne”. Ancora, ha spiegato che i pastori sono stati i “primi” a vedere Gesù “perchè erano tra gli ultimi, gli emarginati. E – ha spiegato il Papa nella omelia della messa della notte di Natale – sono stati i primi perchè vegliavano nella notte, facendo la guardia al loro gregge”. Il Papa ha concluso con un invito a condividere la “gioia del Vangelo”: in Gesù “è apparsa la grazia, la misericordia e la tenerezza del Padre”.

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Ancora due Papi: Francesco raggiunge Ratzinger per gli auguri

papa-francesco-ratzinger-tuttacronacaSono tornati a incontrarsi Papa Francesco e il Papa Emerito Ratzinger, in occasione dello scambio di auguri in occasione del Natale. L’incontro è avvenuto questo pomeriggio, intorno alle 17, quando il Pontefice ha raggiunto la residenza di Benedetto XVI, già monastero Mater Ecclesiae. A darne notizia, un comunicato della Sala Stampa vaticana. Dopo una breve preghiera insieme nella Cappella, ha avuto luogo l’incontro privato, della durata di circa mezzora, in una sala della residenza. Papa Francesco, “che era accompagnato dai suoi segretari personali, ha salutato poi anche gli altri membri della “famiglia” del Papa emerito, S.E. Mons. Gaenswein e le Memores Domini, e si è congedato verso le 17.45″.

Il Comitato boccia Stamina: pazienti e genitori non si fermano

 

caso_stamina_tuttacronacaIl Comitato scientifico scrive nella relazione al ministro della Salute Lorenzin: “Gravi incongruenze tra il metodo presentato da Stamina e quanto riportato a sostegno dei protocolli clinici proposti”. Non solo, c’è anche la “mancanza di un ‘metodo Stamina’ perché la metodica non presenta caratteristiche di originalità”, aggiunge il comitato. Il giudizio del Comitato è contenuto nella relazione tecnica e nella nota di accompagnamento per il ministro della Salute, lavoro ultimato alla fine di settembre. Il Comitato afferma che la metodica fornita “riguarda la semplice messa in coltura di cellule di origine midollare, che sarebbero poi iniettate come tali sia per via endovenosa che endorachidea (iniezioni di farmaci nella colonna vertebrale, ndr), e pertanto oltre a non presentare alcun carattere di originalità risulta incoerente con il presupposto stesso del metodo”. Riferendosi alla descrizione del metodo, viene inoltre rilevata “la mancanza della parte riguardante il differenziamento in senso neuronale delle cellule”. Tale fase, sottolinea, “viene invece richiamata nei protocolli di sperimentazione clinica presentati da Stamina come elemento fondante del metodo e base razionale della sua efficacia”. La risposta che arriva da pazienti e genitori dei piccoli pazienti in cura con il Metodo Stamina presso gli Ospedali Civili di Brescia è una conferenza stampa, organizzata per il 28 dicembre, nel corso della quale mostreranno “i certificati medici e gli esami strumentali, in loro possesso, attestanti l’assenza di effetti collaterali e i miglioramenti conseguiti dagli stessi pazienti a seguito delle infusioni con il trattamento Stamina”,come si legge in una nota diffusa. Il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, ha assicurato la sua presenza per quel giorno: “anche io e Andolina saremo con i nostri pazienti e mostreremo i loro esami strumentali e i dati sulla sicurezza dei nostri prodotti, compresa la caratterizzazione delle linee cellulari paziente per paziente”. In seguito, Vannoni si recherà in America, a Miami, dove incontrerà l’immunologo italiano Camillo Ricordi “insieme alla nostra biologa più esperta, Erica Molino. Andremo solo in due. Prima dovremo fare il percorso per avere l’autorizzazione al trasporto controllato dei campioni di cellule, donate da pazienti già in cura agli Spedali Civili di Brescia che hanno prodotto più cellule di quanto necessario per le cinque infusioni, e credo che il ministero non ce la negherà”. A Miami, spiega, “ripeteremo le valutazioni già fatte a Brescia e approfondiremo alcuni aspetti sulle linee cellulari”. Nel frattempo continua l’indagine della procura di Torino sul metodo Stamina. Oltre alle dodici persone che hanno già ricevuto la notifica della chiusura delle indagini, ne sarebbero coinvolte anche altre a Brescia. Negli Spedali Civili della città lombarda erano state intraprese terapie con cellule staminali “a uso compassionevole”.

Forconi in piazza San Pietro: il Papa risponde

forconi-vaticano-tuttacronacaAlcuni dissidenti del coordinamento 9 dicembre, com’era stato anticipato nei giorni scorsi, si sono riuniti a San Pietro per assistere alla Santa Messa di papa Francesco. Per l’ala ‘dialogante’ del movimento è prevista, nel pomeriggio, una conferenza stampa in piazza di Castel Sant’Angelo. “Oggi siamo dal Papa per dire al mondo che la smetta di dipingerci come violenti – ha affermato il leader Mariano Ferro in una nota – per confermare quello che lui stesso ha dichiarato qualche giorno fa e cioè che ‘i poveri non possono aspettare’.” E Papa Francesco, dopo la recita dell’Angelus, si è rivolto sia ai fedeli che ai manifestanti: “A quanti dall’Italia si sono radunati oggi per manifestare il loro impegno sociale, auguro di dare un contributo costruttivo, respingendo le tentazioni dello scontro e della violenza e seguendo sempre la via del dialogo e difendendo i diritti”. Il Pontefice ha anche notato uno striscione esposto: “Lì è scritto – dice dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano – ‘i poveri non possono aspettare’. E’ vero. Questo mi fa pensare che Gesù è nato in una stalla, non è nato in una casa. Poi e dovuto fuggire, andare in Egitto per salvare la vita. Poi è tornato a casa sua, a Nazareth, e io oggi penso a tante famiglie senza casa, sia perchè mai l’hanno avuta, sia perchè l’hanno persa per tanti motivi”. E ancora: “Famiglia e casa vanno insieme è difficile portare avanti la famiglia senza abitare in una casa. In questi giorni di Natale invito tutti, persone, entità sociali, autorità, a fare tutto il possibile perchè ogni famiglia possa avere una casa”. Poi conclude con gli auguri: “Auguro a tutti una buona domenica e un Natale di speranza, di giustizia e di fraternità”

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Stamina “pericolosa e scadente”. Lorenzin incontra il padre di Noemi

stamina-tuttacronacaE’ l’Ansa che parla dei verbali dello scorso anno stilati dal tavolo tecnico composto da Nas, Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Trapianti e Agenzia del Farmaco (Aifa) che aveva giudicato la tecnica Stamina “Pericolosa e scadente”. Vengono anche rivelate le conclusioni: “Non esiste documentata efficacia del metodo Stamina Foundation”. Non solo. “Preoccupante – si legge nei verbali del tavolo tecnico – la pratica di utilizzare cellule provenienti da un paziente e infuse in un altro paziente”. “Per quanto riguarda la dose di infusione, la si potrebbe definire “omeopatica”, si legge ancora nei verbali. Nei documenti si avanza anche il sospetto che il metodo Stamina “farebbe presupporre l’uso di siero fetale bovino nei terreni di coltura”. Il ministro Lorenzin aveva ribadito lo stesso concetto questa mattina, in occasione dell’incontro con il padre di Noemi, la bimba abruzzese di 18 mesi per cui il giudice ha autorizzato la cura: “Il metodo Stamina non esiste dal punto di vista scientifico, non abbiamo ancora le prove. Vediamo quando sarà provato o non provato. In realtà – ha aggiunto il ministro della Salute  – l’altro comitato aveva già dato il verdetto, vediamo cosa farà il secondo”. Il nuovo Comitato scientifico verrà nominato, tramite decreto, nei prossimi giorni. Suo compito sarà valutare la possibilità di sperimentazione del metodo Stamina, ha confermato il ministro. Il nuovo decreto arriva dopo la decisione del Tar del Lazio. “Potevo fare appello al Consiglio di Stato o fare un nuovo Comitato. Ho scelto questa seconda strada”. Un nuovo Comitato e nuovi risultati “qualsiasi siano”, ha detto il ministro, accorciano i tempi rispetto a quelli di un appello. L’agenzia Ansa ha potuto visionare le carte dell’inchiesta di Torino condotta dal pm Raffaele Guariniello già l’anno scorso e di fatto quasi subito riaperta e integrata con altri elementi. I dati emersi sono preoccupanti. L’elenco dei rischi potenziali  è particolarmente lungo ed è suddiviso in base agli step del procedimento. La biopsia midollare, la manipolazione delle cellule staminali, le reintroduzioni mediante puntura lombare, i “medicinali imperfetti”, viste anche le condizioni di lavoro, non erano esenti da controindicazioni anche gravissime: si parte da “nausea e cefalea” per arrivare alle meningiti batteriche, dagli ematomi ai traumi midollari, fino alle “localizzazioni cellulari atipiche e incontrollate” e al “rischio di insorgenza di tumori dovuti alla possibile selezione/trasformazione di cellule preneoplastiche durante le manipolazioni in vitro”. Ancora, stando all’inchiesta di Guarinello, sono stati gli scantinati di edifici di varie località italiane, e anche a San Marino, a tenere a battesimo la terapia Stamina. L’associazione presieduta da Vannoni operava in “più strutture, alcune palesemente inidonee e ricavate da scantinati”. In altri casi le sedi erano state “nascoste a San Marino nel palese intento di sfuggire ai controlli istituzionali previsti in Italia”. A Torino, peraltro, c’era già stato, il 27 marzo 2008, un “parere negativo” formulato dall’Ordine dei medici. Riguardo al caso di Noemi, quando il ministro Lorenzin ha potuto visitare il Centro nazionale di alta tecnologia in Oftalmologia mentre si trovava oggi in visita all’ospedale clinicizzato di Chieti, ha detto: “La politica  deve fare la politica e deve rispettare la scienza e il metodo scientifico”. Le dichiarazioni sul metodo Stamina traggono origine dalla vicenda di Noemi. “Il servizio sanitario nazionale non può permettersi di autorizzare cure che non siano considerate tali secondo la scienza. Da questa storia difficilissima vengono fuori insegnamenti: rivedere l’assistenza ai malati e riflettere sulla necessità di rafforzare le istituzioni scientifiche. Credo che il Parlamento dovrà affrontare questi temi. Se le istituzioni prendono un abbaglio devono pagare per questo. Da parte mia, mi sento di esprimere tutta la mia comprensione che però non può diventare irrazionalità”, ha concluso il ministro. Il padre di Noemi ha poi dichiarato: “E’ stato un lungo colloquio nel corso del quale ho chiesto al ministro di far sbloccare le liste di attesa perché le persone muoiono. Se domani si scoprisse che un trattamento è efficace, chi si prenderà la responsabilità delle morti di tante persone che non vi hanno potuto accedere? Sicuramente ora torno a casa senza poter dare una risposta a Noemi. L’ordinanza del Tar c’è ma non viene rispettata. Auspichiamo che venga chiamata al più presto in modo che Noemi possa raccontare al ministro i miglioramenti che ha avuto grazie al trattamento”. Come spiega Repubblica, il ministro Lorenzin ha preso il numero di cellulare di Andrea e il papà di Noemi ha messo a disposizione i numeri di pediatri. “Ho detto al ministro – ha riferito Andrea al termine del colloquio – tutte le mancanze che ci sono state in questa storia come il Tar del Lazio che ha detto che le cartelle cliniche non ci sono. Lei – secondo le parole di Andrea – ha affermato che le ha viste, ma il Tar dice qualcos’altro”. Quindi le liste d’attesa: “ho chiesto chiaramente di farle sbloccare. Non è possibile – ha detto Andrea – che dopo aver speso 6-7 mila euro di avvocati sono ferme e le persone muoiono. Il ministro mi ha risposto che non è sua competenza sbloccare le liste d’attesa, io le ho rinnovato l’appello anche prima di salutarci”.

Protesta dei Forconi: “punizioni” in vista

pisa_stazione_forconi-tuttacronacaLa scorsa notte un gruppo di manifestanti appartenenti al Movimento dei Forconi hanno bloccato a Pisa, per due ore, l’Intercity 799 diretto a Roma. Ora è stato reso noto che i colpevoli del ritardo saranno denunciati per interruzione di pubblico servizio. Ai manifestanti verranno inoltre addebitati i costi per i ritardi causati alla circolazione ferroviaria. E’ la Questura di Pisa a spiegare, in una nota, che il leader del gruppo è un fruttivendolo di 35 anni, di Massarosa (Lucca), già noto alle forze dell’ordine.

Forconi, studenti, operai, Casapound… piazza del Popolo si tinge del Tricolore

forconi-roma-toiatti-tuttacronacaIl ritrovo per dare il via alla manifestazione a Roma era per le 15, a piazza del Popolo, ma fin da questa mattina drappelli hanno continuato a confluire. Alla manifestazione indetta dall’area intransigente guidata da Danilo Calvani, il contadino cinquantunenne di Pontinia, in provincia di Latina, si urla “Tutti a casa, tutti a casa” e “Libertà, libertà”. Diverse sono le delegazione giunte da tutta Italia, da Reggio Emilia, Firenze, Ivrea ed anche Aosta. Nel cielo sventolano le bandiere tricolore. Nel frattempo sono arrivate anche alcune decine di studenti ed operai, accolti dagli applausi dei manifestanti. I ragazzi hanno fatto il loro ingresso da piazzale Flaminio tenendo nelle mani fumogeni tricolore che hanno colorato la piazza. Intonando l’Inno di Mameli, gli studenti hanno esposto uno striscione con scritto ‘Studenti, braccianti, operai… il sole non sorge a Bruxelles’. Presi d’attacco, a livello di cori, anche i giornalisti, che sono stati definiti “terroristi”. Ma in piazza sono giunti, al grido di “Italia nazione rivoluzione” anche oltre 200 militanti di Casapound partiti in corteo a Roma dalla sede del movimento di estrema destra in via Napoleone III, per raggiungere il sit-in dei Forconi a piazza del Popolo. Anche per loro, bandiere tricolori. In testa al corteo il vice-presidente del Movimento Simone Di Stefano arrestato qualche giorno fa per aver rubato la bandiera dell’Unione Europea. E per ricordare quell’episodio tra i manifestanti spunta anche un manifesto che ritrae un ragazzo che “ruba” una bandiera dell’Europa. In testa alcuni manifestanti indossano maschere dipinte col tricolore dietro uno striscione con su scritto: “alcuni italiani non si arrendono”. Anche al loro arrivo, dalla piazza si sono alzati alcuni applausi.

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I Forconi a Roma: “Arrabbiati ma non violenti”. E spunta la cimice

Forconi-Roma-manifestazione-tuttacronacaI Forconi vicino a Danilo Calvani continuano a ripeterlo: “Siamo arrabbiati ma non violenti”. E mentre raggiungono piazza del Popolo a Roma, Aladino Castellani, uno degli esponenti del movimento, dice: “Chi oggi non è venuto ha già perso, noi siamo qui per combattere anche per loro che non hanno il coraggio di metterci la faccia”. Quello che i manifestanti, per la maggior parte over 40, si chiedono con maggiore frequenza è cosa accadrà in piazza.  Nota un ragazzo: “Dicono che ci saranno anche quelli di Casapound, saranno senza simboli e solo con il tricolore”. Gli rispondono: “Ma ci saranno 2.000 poliziotti in strada, speriamo vada tutto bene”. Il fatto è che ormai la gente ha paura: “È stato creato un clima mediatico di terrore, ora la gente ha paura”. “Non accetteremo atteggiamenti equivoci, quindi avvertiamo tutti che se mai qualcuno avesse intenzione di coprirsi il volto in piazza sarà denunciato da noi stessi alle forze dell’ordine, non accettiamo ingerenze nel movimento”, ha detto Aladino Castellani al momento della partenza. Intanto i manifestanti del presidio dei Forconi dei Partigiani a Roma mostrano un oggetto che hanno trovato: “Abbiamo trovato una cimice nascosta all’interno di un braccialetto di similpelle, che si trovava in terra nei pressi di un cassonetto dei rifiuti che era vicino al nostro presidio”. “La cimice – proseguono – era perfettamente funzionante ma noi abbiamo staccato i fili e l’abbiamo schiacciata. Fanno di tutto per controllarci, probabilmente è stata sistemata lì sotto richiesta del governo”.

Non solo Roma: manifestazioni anche in Sardegna

sardegna-forconi-tuttacronacaIn piazza d’Italia, a Sassari, si sta manifestando davanti al palazzo della Provincia con striscioni e finte bare. Quello che una cinquantina di forconi sardi, non legati direttamente al gruppo di protesta nazionale ma appartenenti al movimento Anti-Equitalia e al movimento per la Zona Franca in Sardegna chiedono, come spiegano gli organizzatori del sit-in, è “la ridiscussione di tutte le norme monetarie europee a partire dal Trattato di Maastricht, nell’ottica del riacquisto della sovranità finanziaria e monetaria”.  I rappresentanto del movimento hanno quindi aggiunto: “Senza la riconquista di una completa e operativa sovranità monetaria e di un ricollocamento dell’intero debito pubblico all’interno dell’economia italiana qualsiasi tentativo di uscire dalla crisi è destinato al fallimento”.

Treno bloccato nella notte a Pisa: Forconi sui binari

forconi-pisa-stazione-tuttacronacaManifestazione nel pomeriggio a Roma e già si sono contati i primi disagi in Italia. A Pisa, la scorsa notte circa 35 giovani hanno occupato per quasi un’ora i binari della stazione ferroviaria impedendo in questo modo a un intercity diretto a Salerno di riprendere la marcia dopo il suo arrivo in città. L’intenzione dei Forconi era di salire sul treno senza pagare il biglietto e raggiungere in questo modo la Capitale. Il convoglio aveva subito la stessa sorte accumulando un’altra ora di ritardo in partenza da Genova. Per quel che riguarda la stazione toscana, alla fine i manifestanti, provenienti da Viareggio, hanno acquistato un biglietto cumulativo e sono partiti poco prima delle sei per Roma con un treno interregionale. Come riporta la Nazione, secondo quanto appreso, sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri, non apparterrebbero a gruppi organizzati ma sarebbero simpatizzanti di estrema destra: qualcuno di loro sventolava il tricolore mentre non sono stati srotolati gli striscioni che avevano portato al seguito. I giovani hanno raggiunto Pisa con treni locali con l’obiettivo di salire proprio su quell’Intercity e le forze dell’ordine non escludono che fossero in contatto con qualcuno che già si trovava su quel convoglio che viaggiava con oltre un’ora di ritardo e il cui passaggio da Pisa, dove è giunto poco prima delle 4, era previsto alle 2.21.

Casapound pronta per Roma: “presidio statico”

manifestazione-casapound-tuttacronacaE’ Repubblica che intervista Simone Di Stefano, vicepresidente di Casapound, appena condannato a tre mesi con l’obbligo di firma per avere preso una bandiera Ue per sostituirla col tricolore. “Calvani dice che non ci vuole? E come ci impedirà di manifestare? Arriveremo in duemila in Piazza del Popolo. Il Coordinamento 9 dicembre ha chiamato tutti gli italiani e noi ci saremo, senza vessilli politici e con il tricolore”. E su quello che si aspetta dalla manifestazione di oggi a Roma: “Non credo che ci saranno scontri con la polizia. Noi non li vogliamo. Il presidio è statico, saremo lì con le maschere e il cappio al collo, per ricordare tutti i lavoratori e gli imprenditori che si sono suicidati per la crisi” e “rimarremo in Piazza del Popolo finchè la questione delle elezioni anticipate non diventerà una priorità nella discussione per giornalisti e politici”. In piazza, aggiunge, “accettiamo chiunque decida di manifestare senza vessilli politici. Anche sindacalisti e studenti di sinistra”. E i grillini “se sono davvero antisistema come dicono, devono lasciare 150 posti vuoti in Parlamento e scendere a manifestare con noi”.

“Abbiamo mangiato il panettone”… e Letta spera nel bis l’anno prossimo

panettone_enrico-letta-tuttacronacaIl premier Enrico Letta ha incontrato oggi i dipendenti di palazzo Chigi e, stando a quanto hanno riferito alcuni dei presenti, ha detto: “Nonostante molti fuori da qui non ci credessero, abbiamo mangiato il panettone e se continuiamo a lavorare bene contiamo di mangiarlo anche il prossimo anno”. Il Capo del Governo, in mattinata, ha incontrato il personale della Presidenza del Consiglio nella Sala Verde di palazzo Chigi. Nell’occasione ha presentato i suoi ringraziamenti a tutti per la collaborazione di questi mesi e per i ritmi sostenuti di lavoro affrontati. In seguito, l’auspicio sul fatto che il governo possa arrivare al 2015.

Forconi in Vaticano: l’appuntamento è per domenica

forconi-vaticano-tuttacronacaNuovo appuntamento per il ‘popolo del 9 dicembre’: a segnarlo in agenda il leader dei Forconi siciliani Mariano Ferro che invita tutti domenica mattina in piazza San Pietro. Ritrovo alle 7. “Parteciperemo alla Santa messa. Vogliamo vivere un momento di serenità e di pace. Non possiamo rassegnarci, non vogliamo vedere violenza, non comprendiamo l’indifferenza del governo”. I Forconi ricordano: “I poveri non possono aspettare, ha detto qualche giorno fa Papa Bergoglio e noi che siamo i poveri ci affidiamo a lui ancor prima che agli uomini che decidono della nostra vita. Poveri ma ricchi, ricchi di voglia di vivere, ricchi di speranza, ricchi di voglia di serenita’, di pace e di giustizia. Ci piacerebbe se Papa Francesco lanciasse per noi un messaggio per quanto sta accadendo nel nostro paese”.

La settimana nera di Roma: la città in tilt

scioperi-roma-tuttacronacaE’ iniziato alle 8.30 lo sciopero dei mezzi, che durerà quattro ore, degli autisti dell’Atac e quello indetto al Cotral dalle segreterie regionali Filt-Cgil, Fit-cisl, Uil e Ugl Trasporti, Faisa Cisal e Sul Ct per il rinnovo del contratto scaduto nel 2007. Disagio quindi per la mobilità con la Capitale che deve fare i conti anche con le altre manifestazioni che si svolgeranno in città. Le difficoltà per la circolazione, infatti, proseguiranno domani e mercoledì, giorni nei quali la cittadinanza dovrà fare i conti con le targhe alterne. Ancora, ci sono i presidi e le manifestazioni. I militanti di Casapound si sono dati appuntamento per stamattina, alle 9, a piazzale Clodio, per chiedere la scarcerazione del loro vicepresidente, Simone Di Stefano, finito in manette sabato scorso dopo avere tentato di sostituire la bandiera europea con il tricolore nella sede della rappresentanza Ue in via IV novembre “Amare la nazione non è reato. Simone Libero”, è scritto sull’annuncio pubblicato sui social network, che in poco tempo si è diffuso a macchia d’olio. La notte scorsa uno striscione per la scarcerazione di Di Stefano è comparso anche nel presidio dei forconi a piazzale dei Partigiani. Ma non solo: mercoleì la protesta dei forconi arriverà a piazza del Popolo e già di parla di 40mila persone. Il prefetto Giuseppe Pecoraro, definisce inopportuno un accampamento nella piazza ma ritiene sarebbe invece possibile pensare ad un presidio ad oltranza “su altre piazze dove in genere si svolgono varie manifestazioni”. Come ad esempio piazza San Giovanni o in piazza Porta Pia. Un deciso no alla tendopoli in piazza del Popolo arriva anche dal sindaco Ignazio Marino. Oggi i forconi romani saranno di nuovo in Campidoglio, dovranno scegliere tra un’altra piazza, oppure insistere su piazza del Popolo e concludere la manifestazione la sera stessa. Il prefetto è ottimista, dice: “Troveremo una soluzione, è Natale, per i commercianti un’occasione importante”. Ma se intanto in casa degli stessi manifestanti il movimento si spacca, l’allerta resta alta per le forze dell’ordine, soprattutto per la possibilità di infiltrazioni. La Questura ha negato per mercoledì il corteo ai centri sociali in occasione della giornata per i migranti, ma loro dicono che sfileranno da piazza dell’Esquilino fino a Palazzo Valentini. “Mi auguro che ci sia un accordo” dice il Prefetto.

Roma sotto l’assedio di un movimento spaccato: Forconi a metà

forconi-roma-tuttacronacaIl 18 dicembre, a Roma, è prevista la manifestazione dei Forconi. Ma non sarà l’unica: il movimento si è infatti spaccato e i principali leader del gruppo, tra cui Mariano Ferro e Amedeo Chiavegato, sul loro sito ufficiale hanno detto di non riconoscere più quella manifestazione, annunciando peraltro che, nelle prossime ore, ne organizzeranno un’altra, che avrà luogo sempre nella Capitale. I leader, in questo modo, hanno preso le distanze da un’altra delle anime del movimento: Danilo Calvani. Afferma Lucio Chiavegato, leader veneto di quello che è stato definito il movimento dei Forconi: “La manifestazione dei ‘9 dicembre’ la faremo ma non adesso, non siamo organizzati e temiamo di non gestire la sicurezza”. Chiavegato rileva che il gruppo dirigente del movimento “non riconosce più Danilo Calvani e Gabriele Baldarelli”. “Non possiamo andare a Roma oggi – ha concluso – con il rischio di vedere tra le nostre fila chi viene per spaccare vetrine vestito da black block, soprattutto dopo che abbiamo conquistato la fiducia delle forze dell’ordine e che con loro abbiamo un ottimo rapporto”. Sulla stessa linea anche Mariano Ferro, che annuncia che non saranno “al raduno di mercoledì a Roma, per senso di responsabilità e per motivi di ordine pubblico: temiamo strumentalizzazioni”. Intanto sale la tensione nella Capitale, dopo che il prefetto, Giuseppe Pecoraro, ha definito “inopportuno” un eventuale accampamento a piazza del Popolo. Disagi in città e problemi al traffico si segnalano in molte zone del Paese.

Fumogeni e bombe carta vs cariche e lacrimogeni: scontri a Venezia

scontri-venezia-tuttacronacaGiornata calda oggi a Venezia, in Piazzale Roma, dove erano in programma due manifestazioni contrapposte, una delle realtà antagoniste, l’altra di Forza Nuova. La polizia ha reagito al lancio di fumogeni e bombe carta con alcune cariche ed il lancio di lacrimogeni. Il ponte di Calatrava è stato chiuso al transito. E’ il Gazzettino a raccontare quanto accaduto nel capoluogo veneto dove, durante la fase più cruenta degli scontri, i giovani dei centri sociali hanno lanciato verso le forze dell’ordine alcune transenne e bidoni dei rifiuti. La polizia ha risposto con cariche di alleggerimento e il lancio di lacrimogeni. Dal gruppo antagonista è partita quindi una sassaiola. Due giovani dell’area antagonista sono stati fermati dalla Questura dopo gli scontri con polizia e carabinieri in Piazzale Roma a Venezia. Secondo le prime informazioni, nei tafferugli avrebbero riportato leggere ferite e contusioni una decina di uomini delle forze dell’ordine. Stando a quanto riportato da fonti No Global, ci sarebbero 2-3 feriti alla testa, altri militanti con il naso rotto e due persone raggiunte da lacrimogeni all’addome. In seguito, la tensione è scesa con polizia e carabinieri che hanno ripreso il totale controllo dell’area ma la preocupazione è rimasta alta, perchè verso le ore 15 in Piazzale Roma era confluito anche il corteo di Forza Nuova, composto da 150 persone. A Venezia gli spiriti erano infervorati da giorni, come spiega ancora il Gazzettino. Doveva svolgersi un corteo di Forza Nuova, appuntamento alle 14.30 in piazzale Roma. In seguito la questura, proprio per evitare scontri, ha stabilito che quel corteo si sarebbe svolto al Tronchetto. I centri sociali hanno fatto la loro contromossa: stesso giorno, stesso luogo, appuntamento mezz’ora prima, obiettivo: impedire all’estrema destra di sfilare. Il gruppo dei centri sociali era formato da circa 250 persone, alcune con caschi in testa e con grossi scudi di protezione, per cercare di forzare il blocco di polizia e carabinieri alla base del ponte. I dimostranti intendevano avanzare verso l’area della stazione ferroviaria, interdetta dalla questura. Nel mezzo, però, si sono trovate le forze dell’ordine che hanno impedito ai centri sociali di raggiungere la stazione: si è scatenato il caos. In tutto questo c’è stato un fuggi fuggi generale, con molte persone in attesa degli autobus sul piazzale che sono fuggite per mettersi al riparo. L’Actv ha quindi deciso per motivi di sicurezza di deviare gli autobus di linea verso l’isola del Tronchetto. Tommaso Cacciari, portavoce dei “Disobbendienti veneziani”, ha accusato: “Ci hanno sparato addosso una pioggia di lacrimogeni ad altezza d’uomo: alcuni di noi, per questo, hanno ustioni allo stomaco e alla pancia”. Tra i dimostranti – ha riferito Cacciari – vi sarebbero diversi feriti, nessuno in gravi condizioni. “Ci hanno prima bloccato davanti al ponte della ‘Costituzione’ – racconta – con un numero di agenti pari solo a quelli utilizzati quando c’è stata la Lega, poi siamo stati caricati duramente. Il corteo si è difeso e ci sono state altre cariche”. In seguito agli scontri tra forze dell’ordine e manifestanti il nodo di Piazzale Roma, unico punto d’accesso a Venezia per auto e pullman, è stato chiuso precauzionalmente al traffico. Tutti i mezzi su gomma in arrivo verso la città lagunare sono stati fatti deviare verso l’isola in cui si trova il grande parcheggio del Tronchetto. Sul Ponte della Libertà che collega Mestre a Venezia si è formata di conseguenza una lunga coda, che ha reso difficile anche il passaggio dei rinforzi delle forze dell’ordine. Verso le 17 piazzale Roma è stato riaperto e la situazione è cominciata a tornare alla normalità.

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Protesta dei Forconi: sparo contro un manifestante!

sparo-manifestante-forconi-tuttacronacaDavanti alla rotonda di un centro commerciale a Termoli una manifestante di 21 anni era impegnata nel fermare gli automobilisti per consegnar loro i volantini della protesta del movimento dei Forconi. All’ennesima veuttura approcciata, tuttavia, l’amara sorpresa: è infatti spuntata una pistola ad aria compressa che ha sparato un colpo. La giovane vittima, fortunatamente, non ha riportato lesioni.

Il governo convoca i forconi… e nel movimento si spaccano

forconi-governo-tuttacronacaIl Coordinamento del 9 dicembre sta valutando se accogliere o meno la proposta avanzata dal governo: i Forconi sono infatti convocati a un tavolo negoziale a Palazzo Chigi. Si tratterebbe di un primo appuntamento per avviare un confronto sui temi del movimento. Il governo è infine pronto al dialogo e ora il movimento è con le spalle al muro, costretto a scegliere tra l’accettare il confronto o il radicalizzare lo scontro con le forze di polizia. Come riporta La Stampa, a metà giornata si svolgerà al presidio di Soave un incontro tra pezzi del movimento che sono pronti ad andare a scoprire le carte del governo. Ma già il leader che gira in Jaguar, Danilo Calvani ha espresso il suo parere negativo. Sulla pagina Facebook scrive: “Il governo ci ha convocati. Rigettiamo l’invito ed escludiamo qualsiasi trattativa. L’unica cosa che devono fare è dimettersi”.

Il Trap e Strunz insieme 15 anni dopo la “famosa” conferenza… e arrivano le femen!

trap-strunz-femen-tuttacronacaChi potrebbe mai dimenticare la storica conferenza stampa durante la quale il Trap, con il suo tedesco molto approssimativo, si scagliò contro Strunz, suo giocatore al Bayern Monaco?

Sono trascorsi 15 anni da allora e Markus Lanz, conduttore della rete televisiva Zdf, è riuscito a riunirli nella sua trasmissione, all’inizio della quale i due si sono scambiati un caloroso abbraccio. Nel corso della stessa è stato anche trasmesso il celebre filmato ma a interrompere la festa c’hanno pensato due attiviste del Gruppo Femen, che contestavano l’assegnazione al Qatar dei Mondiali del 2022. Le due sono arrivate mentre Lanz chiedeva a Trapattoni cosa avesse provato nel pronunciare l’immortale “Was erlaube Strunz”, (“Cosa vuole questo Strunz”) e i due palloni di calcio grondanti sangue dipinti sui seni e sulla pancia con le scritte “Sangue e giochi” e “Non giocate con i diritti umani” hanno preso il posto della risposta. Per diversi secondi, sotto gli occhi esterrefatti dei presenti e lo sguardo divertito del Trap, le due hanno scandito i loro slogan mentre il conduttore, impassibile, ha fatto avvicinare un ragazzo che ha spiegato i motivi della protesta. “Tra pochi anni il Mondiale di calcio si svolgerà in Qatar – ha ricordato – dove i lavoratori vengono trattati come schiavi”.

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Arrigo Sacchi “bacchetta” gli azzurri di Benitez

arrigo-sacchi-tuttacronacaE’ stato Il Mattino ad intervistare Arrigo Sacchi, che nell’occasione ha tenuto una sorta di lezione tattica evidenziando gli errori che il Napoli ha commesso nelle ultime tre gare, con particolare riferimento al match contro il Borussia, che potrebbe rivelarsi fatale per gli azzurri di Benitez.

Il Napoli non è quello di due mesi fa. Non riconosco la squadra di inizio stagione, gli azzurri hanno bisogno di invertire la rotta prima che questa strada diventi senza uscita. Mercoledì sera ci sono delle cose che hanno funzionato ma tante altre non sono andate nel verso giusto. L’avvio mi è piaciuto, nessun timore reverenziale, grande compattezza in campo, possesso palla e giusta mentalità. Ma tutto è durato appena dieci minuti: dopo il rigore non s’è più vista la stessa squadra.

Quello di cui avrebbe bisogno il Napoli, secondo l’ex ct della nazionale italiana, sarebbero maggiori cure da parte dell’allenatore al reparto difensivo:

Ho visto giocatori in grande difficoltà nell’interpretazione della zona, non so se è una questione di posizionamento sbagliato ma è evidente che si tratta di errori gravi che si ripetono frequentemente. Forse parliamo di giocatori che non sono adatti al tipo di gioco che ha in mente Benitez. È la fase difensiva che mi lascia molto perplesso.

Ma non solo: serve lavorare sull’atteggiamento da tenere di fronte alle ripartenze degli avversari, con gli esterni che dovrebbero farsi trovare più puntualmente in linea con la difesa. Ma anche gli attaccanti non sono esenti da colpe:

La seconda rete subìta è pazzesca, in quattro corrono dietro il portatore di palla e nessuno segue l’inserimento del centrocampista tedesco che poi va a segnare. Interpretare male la fase difensiva non significa che a sbagliare sono soltanto i quattro difensori, la fase passiva inizia dagli attaccanti. I due esterni alti rientravano poco e male lasciando scoperta la difesa, Pandev che è rimasto sempre davanti, più di lui ha difeso addirittura Higuain.

Una dura critica, Sacchi l’ha riservata a Lorenzo Insigne:

Insigne va a sprazzi, è come se giocasse con il freno a mano tirato. Lo consideravo il giovane più interessante del nostro campionato, ha perso inventiva e linearità, non so cosa gli stia accadendo.

Se anche le parole sono dure, non sorprendono: già in estate il giudizio complessivo di Sacchi sul club azzurro non era stato particolarmente entusiasta, ritenendo che il Napoli fosse uscito indebolito dalla cessione di Cavani.

Chiellini e “la partita della vita”

chiellini-tuttacronacaI bianconeri ieri, allo Juventus Stadium, hanno fatto un importante passo in avanti in Champions League, battendo il Copenaghen, per tre reti a una, ma uno scoglio maggiore è all’orizzonte: il Galatasaray di Roberto Mancini. E’ il difensore Giorgio Chiellini a parlare del prossimo match definendolo “la partita della vita”: “Tra quindici giorni giocheremo la partita della vita – le parole del difensore toscano riportate da juventus.com – Potevamo portare a casa più punti nelle altre partite, ora ci giocheremo tutto in Turchia. Oggi abbiamo fatto una buona prova ma niente di eccezionale, anche perché, loro ci hanno limitato e non c’è stato il tiro al bersaglio dell’andata. Dietro però non abbiamo concesso nulla, anche se abbiamo subito gol su palla inattiva, in una situazione nella quale i danesi sono pericolosi perché possono far valere la loro fisicità. In ogni caso siamo stati bravi a rialzarci subito”.

Tripletta di Vidal! La Juve infligge tre reti… e ne subisce una dall’ex!

vidal-tuttacronacaPartita in cui si gioca tutto questa per la Juve, con i giocatori che ne son ben consapevoli. Vincere è indispensabile per avere una speranza di passare il girone, nonostante al momento sia il fanalino di coda del gruppo B. Per raggiungere lo scopo, Conte schiera un 3-5-2 con Buffon; Bonucci, Caceres, Chiellini; Padoin, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Tevez, Llorente: un team che, stando alle previsioni di Gianluca Vialli ai microfoni di Sky, dovrebbe battere i danesi per 4 reti a 0. Il Copenaghen risponde con un 4-4-1-1 che vede in campo Wiland; Jacobsen, Mellberg,  Sigurdsson, Bengtsson; Gislason, Claudemir, Delaney, Bolanos; Jorgensen; Toutouh.

juve-copenaghen-tuttacronacaNei primi minuti del match è subito la Juve a pressare, con i giocatori che provano qualche tiro in porta in maniera non convincente ma continuando con il gioco di pressing. Al 9′, quando i danesi riescono a conquistare la sfera, provano immediatamente ad abbassare il ritmo, ma devono stare attenti alla pressione effettuata dai bianconeri. Al 10′ Tevez di prima e al volo ha tirato in porta di piatto e la palla è stata deviata, ma l’arbitro non ha concesso il corner. Attorno alla metà del primo tempo ancora non ci sono state grandi azioni ma si capisce che i bianconeri sono determinati a conquistare tre, fondamentali, punti. Al 28′, arriva la svolta: fallo di mano in area di Jacobsen che viene ammonito ed è rigore per la Juventus. Vidal dal dischetto non sbaglia: 1-0!

Al 32′ arriva un secondo giallo per i danesi: Sigurdsson fa fallo su Llorente. Cinque minuti e Vidal cerca la doppietta: tiro in porta da fuori area sul secondo palo, ma Wiland riesce a bloccare il pallone. Al minuto successivo, Pirlo spreca una punizione battendo direttamente in mano al portiere avversario mentre al 41′ è Pogba che sfiora il raddoppio: tiro sul primo palo ma la sfera non entra. Negli ultimi minuti i bianconeri non cedono, ma il raddoppio non arriva: le squadre tornano agli spogliatoi con i padroni di casa in vantaggio.

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Alla ripresa i danesi si rendono subito pericolosi approfittando di un po’ di confusione nell’area bianconera con Sigurdsson che arriva a due passi da Buffon. I bianconeri non impiegano molto a rispondere, ma  Tevez spara alto sopra la traversa mentre i tentativi di consecutivi di Llorente e Asamoah vengono intercettati dalla difesa del Copenaghen, che si motra più aggressivo in questi primi frangenti. Al 9′ ci riprova Vidal servito da Llorente, ma il cileno è in fuorigioco. All’11 pareggia il Copenaghen proprio con l’ex bianconero (stagione 2008-09) Mellberg, oggi 36enne: va in rete con un’azione da centravanti, girandosi nell’area affollata e insaccando alle spalle di Buffon. 1-1 ma il giocatore non esulta.

4 minuti e proprio il realizzatore del gol del pareggio viene ammonito per una vistosa trattenuta che regala un rigore per la Juve. Ancora una volta Vidal si presenta sul dischetto e per la seconda volta non sbaglia: 2-1!

Al 16′ nel Copenaghen entra Kristensen per Bolanos mentre due minuti dopo Pirlo serve Pogba sulla sinistra, il francese controlla la palla e crossa sul primo palo, Vidal di testa devia in porta siglando la sua personale tripletta! 3-1!

Tre minuti e prima sostituzione tra le fila bianconere: Marchisio entra al posto di Padoin. Al 24′ Jorgensen pericoloso nell’area della Juve, ne consegue un corner battuto da Jacobsen, ma i bianconeri spazzano via. Poco dopo, le squadre restano con il gioco bloccato a centrocampo. Al 31′ seconda sostituzione per i danesi: entra Amankwaa al posto di Thomas Delaney. A 10 dal termine nuovi cambi, uno per formazione. Per il Copenaghen esce Toutouh che lascia il posto a Pourie mentre per la Juve Tevez cede il campo a Vucinic. Atri due minuti e Ogbonna sostituisce Vidal: potrà giocarsela anche contro i turchi del Galatasaray perché non è stato ammonito in questa partita (era diffidato). Negli ultimi minuti gli 11 di Conte continuano a pressare e a cercare la rete, anche se senza successo. I bianconeri hanno comunque raggiunto il loro obiettivo di conquistare i tre punti e finalmente hanno rotto la maledizione che non li vedeva vincere dal marzo di quest’anno. Bisognerà tuttavia attendere per esultare per una rete di Tevez in Champios. Nel frattempo il Galatasaray ha ceduto di nuovo al Real Madrid. Per i bianconeri la strada verso la qualificazione è in discesa.

Laureanda vende foto hard: “mi servono soldi per comprarmi lo scooter”

studentessa-foto-hard-tuttacronacaLa risposta più immediata quando mancano i soldi e trovare un lavoro è diventato un’utopia ma non si ha intenzione di rinunciare a vizi e piccoli lussi è di mercificare il proprio corpo. Almeno è il ritratto che appare leggendo la cronaca che coinvolge adolescenti e giovani donne. Le baby squillo, in quest’ottica, appaiono così solo come la punta di un iceberg. Una laureanda presso l’università di Napoli ha appeso ieri nelle bacheche dell’istituto locandine dove appare un decoltè e un annuncio: “In attesa del 110, giovane laureanda invia le proprie foto”. La segnalazione è arrivata alla Redazione di Skuola.net da un genitore di una studentessa, che si interroga: “Le sembra possibile che ci siano annunci del genere in quella che dovrebbe essere la casa della cultura? Per i ragazzi tutto questo sembra essere una cosa normale, sarò mica io l’unico a stupirsi”. Skuola.net ha approfondito la questione intervistando la diretta interessata, che ha anche creato una fan page su Facebook apposita. L’idea della laureanda è semplice: vende foto del suo coprpo dietro pagamento. E lei stessa lo dice: “Non era uno scherzo. Mi piace fare foto e voglio divertirmi così. Anche se scritto in maniera sintetica credo che sia molto chiaro il messaggio”. Il tutto perchè: “Il mio scooter è rotto… me ne serve uno nuovo”. Non si tratta d’indigenza estrema quindi, ma di un desiderio da esaudire. E che manifesta una buona dose di sfiducia circa la possibilità, per un giovane, di trovare un lavoro normale. Sulla pagina Facebook, intanto, le opinioni sono divise: tra chi attacca e chi apprezza l’idea.

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Juve-Copenaghen: “Non ci sarà un domani”

juve-copenaghen-tuttacronacaVincere, a tutti i costi. E’ obbligatorio per i bianconeri questa sera se voglio restare in corsa per la Champions. Tre punti per avere poi due risultati a disposizione a Istanbul in occasione dell’ultima partita di questa fase a gironi contro il Galatasaray di Mancini, oggi impegnato contro il Real Madrid di Ancelotti. Conte è stato chiaro: “Non ci sarà un domani”. L’ultimo successo juventino in Champions risale al 6 marzo, quando vinse per 2-0 in casa con il Celtic agli ottavi, per poi essere eliminata ai quarti con due sconfitte dal Bayern Monaco. Al momento il club è all’ultimo posto del girone B, a soli tre punti, ma va messo in conto che sta vivendo un momento d’oro: cinque vittorie consecutive in campionato senza subire neanche una rete e portandosi in vetta alla classifica. Scopo quindi è riuscire a incantare in Champions come riesce a fare con le sfide italiane. Del resto anche il Copenaghen sta vivendo una fase positiva: quattro vittorie in cinque partite uscendo così dalla zona retrocessione del proprio campionato. Per quel che riguarda  i precedenti, arridono alla Juve che non ha mai perso contro i danesi. Per quel che riguarda gli uomini che Conte schiererà di certezze ce ne sono due: Carlos Tevez e il rinato Fernando Llorente, coppia sinonimo di spettacolo nelle ultime partite. L’argentino non segna in Europa da 19 partite, con l’ultima rete che risale ai quarti di finale della Champions 2008-2009 (2-2 del suo Manchester United con il Porto) e non vince una partita dal 17 marzo 2011 (era al Manchester City che vinse per 1-0 contro la Dinamo Kiev in Europa League). Per quel che riguarda El Rey Leon, è diventato, dopo un difficile rodaggio, una garanzia per la squadra, sia che segni sia che manovri la squadra. Per quel che riguarda la difesa, infortunato Barzagli, la scelta restano tra Caceres e Ogbonna. Nel caso opti per il primo, in centrocampo si potrebbe trovare Padoin mentre se Ogbonna scendesse in difesa lo accompagnerebbero Bonucci e Chiellini mentre al centro si troverebbero Caceres, Vidal, Pirlo, Pogba e Asamoah. Ma l’incognita è anche quella se il diffidato Vidal giocherà o meno: in caso venisse ammonito, infatti, perderebbe proprio il match contro il Galatasaray. Conte potrebbe quindi decidere per  Marchisio nel reparto centrale, allargando Pogba sulla destra.

Mamma che bora! La “lotta” dei bersaglieri

bersaglieri-bora-tuttacronacaVisita a Trieste “con bora” per Vladimir Putin, che oggi ha avuto un incontro con il premier Enrico Letta. Ad accogliere i due presidenti in piazza dell’Unità c’erano i bersaglieri del picchetto d’onore che hanno avuto non pochi problemi a gestire le penne dei loro copricapi.

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Il Milan ritrova la via per la vittoria: spazzato il Celtic 3-0!

celtic-milan-tuttacronacaTorna in campo il Milan e questa sera è importante mostri di avere ancora molto da dare nel rettangolo di gioco. In questa edizione della Champions i rossoneri non hanno brillato ma sono riusciti a nascondere dignitosamente tutti problemi emersi in campionato. La squadra di Allegri è attualmente seconda in classifica nel Girone H, con cinque punti, dietro al Barcellona ormai imprendibile (10) e davanti ad Ajax (4) e Celtic (3). L’impegno di stasera, tuttavia, non è di quelli semplici, con il Celtic che diventa sempre ostico quando gioca in casa. Per gli scozzesi, Lennon schiera un 4-2-3-1 con Forster; Lustig, Van Dijk, Ambrose, Izaguirre; Mulgrew, Kayal; Forrest, Commons, Boerrigter; Samaras. Risponde Allegri con lo stesso modulo, i giocatori in campo sono Abbiati; Abate, Zapata, Bonera, Emanuelson; de Jong, Montolivo, Poli; Kakà, Birsa; Balotelli.

celtic-milanBalotelli si mostra subito determinato ma i primi a sfiorare il gol sono gli scozzesi: Kayal si trova il pallone tra i piedi davanti ad Abbiati, dopo un tiro di un compagno, ma Zapata riesce a salvare in maniera provvidenziale. Al 12′ è però il Milan a passare in vantaggio grazoe a Kakà che arriva di testa, dopo essersi portato indisturbato a centro area, su un calcio d’angolo dalla destra. Forster è battuto, 1-0 per i rossoneri!

Il Celtic prova a reagire ma non riesce ad impensierire mentre al 26′ il brasiliano ha un’altra possibilità: va via in velocità in contropiede e serve Balotelli su lato destro dell’area scozzese, l’attaccante della Nazionale tira forte di destro, ma il pallone termina alto! Mentre i rossoneri si fanno sempre più pericolosi, al 31′ arriva il primo cambio tra le fila del Celtic: Ledley prende il posto di Kayal in campo. Sei minuti e Mulgrew spreca una buona occasione, anche se abbastanza casuale, tirando addosso ad Abbiati, il Milan deve stare più attento in difesa. Al 39′ annullato il gol di Balotelli: fuorigioco millimetrico per lui. Il primo tempo a Glasgow termina dopo due minuti di recupero e i rossoneri tornano agli spogliatoi in vantaggio grazie alla rete di Kakà, il migliore in campo.

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Alla ripresa, subito pericoloso il Celtic con una punizione a favore. Batte Mulgrew ma la sfera viene deviata dalla barriera, poi palla scodellata in area dove van Dijk spara addosso ad Abbiati da due passi. Due minuti ed è però il Milan a raddoppiare, sempre approfittando di un calcio d’angolo: calcia Nocerino in area di rigore, la sfera arriva a Zapata che da un metro non può sbagliare, 2-0 per il Milan!

Due minuti ancora e rete anche per il Celtic che però viene annullata: fuorigioco netto di van Diyk al momento del cross. All’11’ cartellino giallo per Commons per fallo su de Jong. Tre minuti e Balotelli a sua volta trova il gol. Montolivo Verticalizza e trova il compagno sul filo del fuorigioco, pronto a entrare in area di rigore e battere Forster con un diagonale destro, 3-0 per il Milan!

Al 18′ ci prova Forrest ad accorciare le distanze ma il suo diagonale scheggia il palo della porta difesa da Abbiati. Subito dopo ammoniti nel giro di due minuti due scozzesi, van Dijk e Izaguirre. Bruttisimo il fallo di quest’ultimo su Balotelli, entrata a forbice. Al 26′ cambio tra le fila rossonere: entra Constant ed esce Birsa. A 10′ dal termine cambio per il Celtic, fuori Forrest e dentro Rogic, poco dopo sostituzione anche per Allegri: tra lgi applausi esce Kakà che cede il posto a Robinho. Il Celtic prova ad avanzare ma non è coordinato in attacco e trova una difesa pronta a placcarlo. Dopo tre minuti di recupero, il popolo rossonero può finalmente esultare. Ammirevoli i tifosi scozzesi che hanno inneggiato la loro squadra fino alla fine!

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Ancora giornata no per il Napoli: il Borussia lo travolge

borussia-napoli_tuttacronacaServe vincere al Napoli di Benitez, reduce da due match non brillanti in campionato. La squadra di Benitez ha vinto tre delle quattro partite giocate fino ad ora in Champions League, ma paradossalmente deve ancora sudarsi la qualificazione. Fondamentale non perdere contro il Borussia, certo, e un pareggio potrebbe comunque bastare. Se dovesse perdere, tuttavia, si giocherà l’ultima chance contro l’Arsenal nell’ultimo impegno di questi gironi. Benitez schera un 4-2-3-1 con Reina; Maggio, Albiol, Fernandez, Armero; Behrami, Dzemaili; Callejon, Dzemaili, Mertens; Higuain. Risponde Klopp mandando in campo, con lo stesso modulo, Weidenfeller; Grosskreutz, Sokratis, Bender, Durm; Kehl, Sahin; Blaszczykowski, Mkhitaryan, Reus; Lewandowski.

borussia-napoliAl 9′ di gioco, a causa di una trattenuta di Fernandez su Lewandowski, viene concesso il rigore al Borussia mentre viene ammonito anche Higuain per proteste. Giallo anche per l’autore del fallo. Marco Reus dalla bandierina non sbaglia: 1-0!

Il Napoli risponde rapidamente e dopo soli due minuti arriva il cross di Callejon, non ci arriva nessuno, alla fine tira Armero ma la conclusione viene ribattuta.  Altri due minuti e il Borussia sfiora il raddoppio con Lewandowski che da buona posizione non inquadra la porta. Al 18′ ci pensa Reina a salvare lo specchio azzurro, deviando in angolo la punizione battuta da Reus. Gli uomini di Benitez cercano il pareggio ma Pandev, pur sfruttando un’indecisione della difesa, tenta un tiro strozzato che Weidenfeller blocca a terra. Al 27′ problemi per Bender, al centrocampista sanguina il naso ed è costretto a stare fuori dal campo, lasciando i compagni in dieci rientrando poco dopo. Al 29′ Bender scivola e ne approfitta Callejon che va fino in fondo e poi trova il diagonale ma colpisce il palo. Tira anche Behrami ma para Weidenfeller. Reina è molto impegnato a fermare le incursioni degli uomini di Klopp, salvnado in questo modo la partita. Al 36′ giallo anche per Albiol per un intervento durissimo su Mkhitaryan a centrocampo mentre al 38′ la stessa sorte tocca a Kehl e a Pandev. Al 42′, pasticciano ancora i tedeschi in difesa. Grosskreutz perde un brutto pallone in area, Pandev trova lo spazio per il tiro, la palla va di poco al lato senza che Higuain riesca a deviarla. Negli ultimi minuti sono gli uomini di Koll ad attaccare, ma senza esito. Il primo tempo termina sull’1-0 per i padroni di casa.

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Nei primi minuti della ripresa, torna a rendersi pericoloso il Borussia che tuttavia non riesce a giungere a conclusione. Al 13′ ennesima occasione sprecata per i tedeschi: Mkhitaryan si divora un gol, avrebbe potuta passarla ma decide di fare tutto da solo e alla fine non riesce a superare Reina. Higuain non riesce a battere Weidenfeller e i tedeschi ne approfittano per ripartire, Reus si invola sulla sinistra e serve Blaszczykowski che supera Reina con un tunnel: raddoppiano i tedeschi! 2-0.

Benitez tenta di correre ai ripari approfittando delle sostituzioni: entrano Inler e Insigne, escono Dzemaili e Callejon. Al 24′ cambio anche tra le fila del Borussia: esce l’autore del 2-0 Blaszczykowski, entra Aubameyang. Al 26′ gli azzurri accorciano le distanze: il Borussia perde palla nella propria tre quarti, Higuain serve Insigne che indovina il diagonale che beffa Weidenfeller. 2-1!

Cinque minuti dopo arriva l’ultima sostituzione per Benitez: Zapata al posto di Pandev ma al 32′ il Borussia torna a ferire: Aubameyang servito da Lewandowski beffa Reina con un tocco da sotto. 3-1!

Cinque minuti più tardi cambio per i tedeschi: esce Reus, autore del primo gol su rigore, ed entra Piszczek. Nonostante il vantaggio, il Borussia non demorde e continua a farsi pericoloso fino agli ultimi minuti di gioco. A un minuto dal termine, Klopp effettua l’ultimo cambio: Schieber prende il posto di Lewandowski. Al primo di recupero, tiro di Insigne ma si distende Weidenfeller. Altri due minuti e arriva il triplo fischio: il Napoli è tenuto a battere l’Arsenal con tre gol di scarto se vuole continuare a sognare la Champions.

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“Non è grave prostituirsi”, così la baby squillo

baby-squillo-tuttacronaca

«Secondo me non è un fatto grave che io e la mia amica ci prostituissimo insieme. Anche se può sembrare strano io la penso così», questo è stato uno dei passaggi chiave della testimonianza resa davanti ai pm di Roma della baby squillo più piccola che poi avrebbe anche ribadito che Mirko Ieni non aveva mai obbligato nessuno. Sempre la baby prostituta dei Parioli ha poi confessato che dopo il primo rapporto sessuale a pagamento si è messa a piangere: «Ho provato – dice la ragazzina – questo incontro. Scandalizzata mi sono messa a piangere…tutte queste cose così….ma che sto a fà eh?». La prima volta era avvenuta infatti con un uomo di 35/40 anni che aveva risposto a uno degli annunci sui siti dedicati a questi incontri:  «Ci è venuto a prendere – dice la minore – questo signore che aveva 35 anni…così..sui 40 anni, non mi ricordo e ci ha portati a casa sua, una persona molto tranquilla, assolutamente». Le due ragazze erano insieme nell’appartamento con il cliente, «perché inizialmente facevamo insieme, perché io c’avevo paura. Cioè insomma non ero abituata. Inizialmente ci pagava e poi cominciammo a fà un po’ così, lei cominciava con un po’ di preliminari e poi io vedevo un po’ come andava fatto l’incontro e piano piano ho imparato pure io».

Berlusconi chiede scusa per il paragone con le persecuzioni degli ebrei

berlusconi-scuse-tuttacronacaIn una nota dell’ufficio stampa di Riccardo Pacifici, Presidente della Comunità ebraica di Roma, si legge che sabato sera “il Presidente della Comunità Ebraica di Roma era a cena in un ristorante a Portico d’Ottavia. Nello stesso locale, a un tavolo poco distante, si trovava Berlusconi con alcuni suoi ospiti. E durante il pasto l’ex premier ha chiesto a Pacifici di avvicinarsi per salutarlo. I due si sono intrattenuti in un colloquio che ha visto Berlusconi scusarsi per i paragoni con le persecuzioni contro gli ebrei, frasi che avevano suscitato indignazione”. Nella nota, redatta dal portavoce della Comunità Ebraica di Roma, Fabio Perugia, si legge ancora che Pacifici “ha spiegato serenamente che nessun paragone di quel tipo è accettabile e un chiarimento sarebbe stato più efficace in un incontro successivo”. Inoltre, il presidente ha ribadito che “la frase inserita nel libro di Bruno Vespa sarebbe dovuta, a suo avviso, essere cancellata in una seconda edizione del testo. L’ex premier ha concordato con la proposta di Pacifici. I due si sono quindi salutati e hanno proseguito la serata ognuno con i propri ospiti”.

Il Milan non ce la fa contro il Barcellona… e Crudeli si dispera!

crudeli-milan-barca-tuttacronacaAl Camp Nou il Barcellona ha messo in ginocchio i rossoneri ottenendo la qualificazione. Il sollievo per il Milan arriva dal fatto che l’Ajax, battendo il Celtic, ha aiutato la squadra di Allegri per la quale il secondo posto è ancora raggiungibile. Un rigore realizzato da Messi e il raddoppio di Busquets sembravano aver chiuso ogni possibilità ai rossoneri che però si sono ritrovati in partita grazie all’autogol di Piquè. Una “riapertura” alla quale però, nella ripresa, non sono stati in grado di dare seguito. Terza rete per gli spagnoli, firmata Messi, e l’incontro è praticamente chiuso. Per la disperazione di Crudeli che, su 7Gold, era tornato ad esultare grazie proprio a Piquè. Al termine del match, queste le parole di Allegri ai microfoni di Premium Calcio:

“Abbiamo tenuta testa all’avversario fino a sette minuti dalla fine” si consola l’allenatore del Milan. Balotelli? Le sue ultime partite sono state brutte, per questo ho preferito Robinho. Mario deve abituarsi a giocare una volta ogni tre giorni. Del resto prima di venire al Milan, era una riserva, sia all’Inter che al City. Ha subìto anche un infortunio in Nazionale: ho preferito Robinho e Kakà come all’andata, lasciando Mario in panchina. Balotelli non è un problema, quando è entrato ha fatto benissimo: ha qualità straordinarie ma ha molto da migliorare nel contesto di una squadra. Il futuro? Sarà la società a valutare ma io alla squadra non ho nulla da rimproverare sulla prova di stasera. Un allenatore dipenda dai risultati. La querelle societaria ci ha distratto? Noi dobbiamo pensare a giocare”.

Da parte sua Tata Martino ha affermato:

“Vinto bene una partita difficile, abbiamo fatto una partita a due facce e commesso un errore nel finale del primo che ha tenuto il Milan in partita, tanto dal cercare di contenere i rossoneri nella ripresa. Messi? Non mi sono mai preoccupato della sua astinenza, in passato gli è capitato ma stato bello vedere tramutare questa attesa in gol. Noi eravamo sicuri che ci avrebbe portato alla vittoria”.

In campo vince il Napoli, fuori dal rettangolo trionfa la violenza

scontri_stadio-tuttacronacaIl Napoli festeggia la vittoria sul Marsiglia per tre reti a due, ma ieri il capoluogo partenopeo è stato anche luogo di scontri. Se già la notte precedente la polizia aveva fermato otto persone, ieri gli scontri sono proseguiti, con l’autobus su cui viaggiavano i calciatori fancesi che è stato colpito da una bottiglia nei pressi del San Paolo. L’episodio è avvenuto in via Giambattista Marino, dove l’autobus transitava per portare i francesi allo stadio per la partita di Champions contro il Napoli. La bottiglia ha danneggiato un vetro del veicolo senza provocare altri danni. Altri bus, questa volta con a bordo una cinquantina di tifosi del Marsiglia. Qui la polizia ha trovato armi tra cui accette, martelli e anche dei machete. Attorno allo stadio e nelle zone limitrofe, inoltre, ci sono stati scontri tra tifosi e lanci di pietre, fumogeni e bombe carta contro la polizia. Ma i supporter azzurri hanno anche divelto i pali della segnaletica stradale prima di subire la carica delle forze dell’ordine che li ha dispersi verso piazzale Tecchio, dove però è proseguito il lancio di petardi mentre famiglie e tifosi del Napoli non violenti stavano raggiungendo a piedi lo stadio. Il folto gruppo di facinorosi è stato poi disperso. A far le spese della violenza anche l’ultimo bus di tifosi francesi giunto al San Paolo: bersagliato da un fitto lancio di fumogeni lungo via Marconi, ha riportato la distruzione del parabrezza frontale di destra e di tutta la fiancata destra. Ma non ne è uscito indenne neanche un militare americano della Nato, simpatizzante del Napoli ma scambiato per un tifoso del Marsiglia. Nei pressi dello stadio è stato colpito alla testa durante un lancio di pietre. Alcuni testimoni hanno inoltre raccontato che l’uomo è stato spogliato della maglia del Napoli che indossava da alcuni giovani che si sono dati alla fuga. Il giovane ha fatto poi il suo ingresso nel settore ospiti a torso nudo e scortato dalla polizia fino al presidio medico dove gli sono state prestate le prime cure. Le sue condizioni non sono gravi.

Gol della bandiera per il Milan contro il Barça… ed è autogol! Termina 3-1

barca-milan-tuttacronacaIl Milan è in trasferta per una partita che è un banco di prova per Allegri, la cui panchina è seriamente in discussione. Nonostante le prime voci volessero Balotelli titolare fin dal primo minuto, a lui è stato preferito Robinho. Ecco quindi la formazione rossonera, che scende in campo con un modulo 4-4-1-1: Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, Emanuelson; Poli, Montolivo, De Jong, Muntari; Kakà; Robinho. Opta invece per un 4-3-3 Tata Martino che manda in campo Valdes; Dani Alves, Piqué, Puyol, Adriano; Xavi, Busquets, Iniesta; Sanchez, Messi, Neymar.

barcellona-milanParte subito all’attacco il Barcellona che prova a schiacciare i rossoneri nella loro metà campo, trovandosi però a fare i conti con una difesa ben organizzata. Al 17′ si fa pricoloso Dani Alvares: Abbiati è costretto a intervenire con i pugni per rispondere al suo cross pericoloso. Al 21′ ghiotta occasione per gli spagnoli: Adriano mette in mezzo dalla sinistra, Sanchez non ci arriva per un soffio. Tre minuti e arriva la risposta rossonera con Mexes che mette in mezzo con una rovesciata, Muntari lo imita e cerca la porta in acrobazia ma non colpisce bene. Al 29′ Abate atterra Neymar: cartellino giallo per lui e rigore per il Barça anche se le immagini non mostrano un contatto: sembra che il brasiliano abbia accentuato la caduta. Messi da dischetto non sbaglia: 1-0!

Al 39′ raddoppia il Barcellona che approfitta di una punizione dalla sinistra battuta da Xavi, ci arriva Busquets di testa anticipa tutti ma su posizione dubbia. 0-2!

A riportare in corsa il Milan sono gli stessi avversari: Kakà scende sulla sinistra, entra in area e mette il pallone al centro, arriva Piqué che trova una deviazione sfortunata e beffa Valdez infliggendo ai suoi un autogol! 1-2!

Senza minuti di recupero, le squadre tornano negli spogliatoi.

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Alla ripresa, Robinho resta in panchina e cede il posto in campo a Balotelli che si mette in mostra già al 5′ quando costringe Valdez alla parata a terra. Al 7′ annullato un gol al Barça a causa della posizione fuorigioco di Messi. Quattro minuti e cartellino giallo per De Jong che ha atterrato Busquets. Al 14′ tenta il tiro Iniesta ma Abbiati si distende e manda in angolo. Tre minuti e arriva il terzo cartellino giallo del match, prima ammonizione per gli spagnoli: Sanchez per fallo su Mexes. Al 19′ Balotelli scende sulla destra, salta due uomini e poi mette in mezzo per Kakà che però non inquadra lo specchio. Al 29′ Poli cede il posto a Birsa mentre al minuto successivo Messi serve Sanchez che tira a colpo sicuro, ma trova Abbiati pronto a compiere il miracolo. Tra le fila spagnole Fabregas rileva Iniesta e a sette minuti dal termine il Barcellona sigla la terza rete: Messi solo davanti ad Abbiati e lo supera con un pallonetto. 3-1!

Nei minuti successivi Neymar e Xavi cedono il posto a Pedro e Song mentre Matri entra al posto di Kakà. Nulla di fatto nei due minuti di recupero: schiacciante sconfitta per i rossoneri la cui unica rete è stato un autogol di Piquè.

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Nuova vittoria per gli uomini di Benitez: 3-2 contro il Marsiglia!

napoli-marsiglia-tuttacronacaLa squadra di Benitez è pronta per accogliere i francesi al San Paolo dove il tecnico schiera un 4-2-3-1 con Reina; Maggio, Albiol, Fernandez, Armero; Inler, Dzemaili; Callejon, Pandev, Mertens; Higuain. Supportato da un migliaio di tifosi, l’Olympique Marsiglia scende in campo con una modulo 4-2-3-1 che vede in campo Mandanda; Abdallah, N’Koulou, Diawara, Morel; Romao, Cheyrou; Thauvin, Valbuena, J.Ayew; A.Ayew.

napoli-marsigliaAl 6′ i partenopei vanno vicini al gol con una ripartenza di Callejon che serve l’accorrente Mertens il cui destro di prima finisce al lato. Solo tre minuti ed è il Marsiglia a passare in vantaggio grazie a un colpo di testa di A. Ayew su calcio d’angolo. 0-1!

Riparte subito il Napoli che per qualche minuto riesce ad avanzare salvo poi venire nuovamente schiacchiato nella propria metà campo dai francesi: sembra abbiano troppa fretta di agguantare il vantaggio per riuscire a coordinare bene il gioco. Al 22′ finalmente raggiunge l’obiettivo: su calcio d’angolo respinta di Mandanda sul colpo di testa di Fernandez, quindi stop di petto di Inler che tira al volo ad incrociare portando la squadra al pareggio. 1-1!

Solo tre minuti e arriva il raddoppio in contropiede: parte Inler, Pandev prova di testa ma viene deviato da Diawara, la sfera finisce sui piedi di Higuain che al volo col destro non sbaglia. 2-1!

Al 35′ cartellino giallo per Fernandez falloso su Ayew. Nei minuti conclusivi del primo tempo i ritmi calano con il Marsiglia che non riesce a preoccupare seriamente gli uomini di Benitez. Dopo un minuto di recupero, le squadre tornano agli spogliatoi con i padroni di casa in vantaggio.

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Nella ripresa batte il calcio d’inizio il Napoli ma poi è subito il Marsiglia a pressare. I francesi però rischiano al 6′ quando il retropassaggio di Abdallah per Mandanda è corto. Fortunatamente per loro Higuain non ci arriva. Al 12′ cambio tra le fila francesi: entra Payet per Valbuena. Al 18′ pareggia il Marsiglia grazie anche ad Armero che si addormenta: Thauvin lo anticipa di sinistro e la palla s’insacca: 2-2!

Tre minuti e Benitez opta per un cambio: esce Pandev, entra Hamsik. Altra sostituzione anche per Baup che sostituisce J. Ayew con Gignac. Al 29′ torna in vantaggio il Napoli: lancio lungo di Fernandez per Mertens che serve Higuain solo in area piccola: 3-2!

Al 35′ Romao ammonito e punizione per i partenopei: il destro di Callejon si spegne a fondo campo. Poco dopo Lemina sostituisce Romao per i francesi mentre Benitez manda in campo Insigne al posto di Mertens: appena entrato, il napoletato colpisce un palo. Nel frattempo anche cartellino giallo per Payet, falloso su Callejon. A un minuto dal termine si lancia Armero, supera Thauvin, mette a sedere il portiere ma non inquadra la porta! Allo scoccare del 45′ terzo cambio per Benitez: fuori Callejon, dentro Behrami. E’ rassegnato il Marsiglia negli ultimi minuti. Il Napoli trionfa per 3 reti a 2.

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Napoli-Marsiglia: inizia a surriscaldarsi l’aria in città. 8 ultrà fermati

napoli-marsiglia-tuttacronacaLa partita tra Napoli e Olympique Marsiglia si svolgerà solo questa sera ma già la scorsa notte la polizia ha bloccato e denunciato otto ultrà azzurri, tutti di età compresa tra i 21 e i 39 anni. I tifosi sono stati sorpresi mentre, nel centro antico della città, si stavano avvicinando a un gruppetto di francesi. Perquisiti, si è scoperto che erano in possesso di due coltelli a serramanico. Nel frattempo, nel quartiere Fuorigrotta altri quattro tifosi sono stati aggrediti verbalmente da un gruppo di giovani napoletani. Anche in questo caso è intervenuta una volante che ha fatto sì che la lite non degenerasse dopo che un francese era stato colpito da un pugno. La stessa polizia ha poi accompagnato i supporters dell’Olympique in albergo. Da ieri, la Questura di Napoli ha predisposto uno specifico dispositivo di prevenzione a largo raggio in vista del match valido per la Champions.

La Juve ringrazia il Copenaghen e si prepara alle nuove sfide

juventus_real_madrid_tuttacronacaIl Copenaghen, quella che si pensava essere la squadra-Cenerentola del giro, ha battuto il Galatasaray dando nuova speranza agli uomini di Conte che, nonostate si siano fermati al pareggio, possono ancora mirare alla qualificazione. Il tecnico bianconero è comunque soddisfatto del 2-2 rimediato contro il Real Madrid: “Abbiamo giocato alla pari contro una squadra galattica costruita per vincere tutto, Champions compresa”. La conferma arriva proprio dallo scontro contro i madrileni: “Questo risultato è più importante del 3-0 dell’anno scorso sul Chelsea  perché questo Real è molto più forte di quella squadra. Usciamo da questa partita con grande convinzione e con il futuro della Champions nelle nostre mani”. La Juve ha dimostrato non solo di essere tornate in piena forma, ma di avere un carattere forte, tanto da non cedere neanche quando in svantaggio, sotto di una rete: “Una botta che avrebbe buttato giù un toro, invece i miei ragazzi hanno dimostrato di avere carattere e orgoglio. E complimenti ai tifosi, che ci hanno sempre spinto, durante tutta la partita”. Conte ha poi analizzato la parte tecnica del match: “Alla Juve do un voto molto alto, non può essere altrimenti. Penso che la squadra abbia disputato una grandissima partita: il primo tempo è stato perfetto sotto tutti i punti di vista, sia nell’organizzazione, in quello che avevamo preparato, sia nella qualità delle giocate e nell’intensità. Poi è inevitabile che nella ripresa, dopo che nel primo tempo avevamo portato dei ritmi fortissimi, qualcosa calasse. E quando calano ritmo e intensità contro calciatori come quelli del Real, è normale che rischi di pagare dazio, soprattutto se la palla nelle ripartenze capita a gente come Ronaldo e Bale, giusto per fare due nomi”. Ma i bianconeri non hanno mollato: “C’è stata grande voglia e determinazione di ribaltare di nuovo la partita. Penso che Casillas sia stato il migliore in campo per il Real Madrid, noi abbiamo fatto molto bene”.  La fiducia nel futuro deriva dal fatto di essere stati in grado di tener testa contro una squadra che è costata oltre trecento milioni di euro, tre volte quanto sono stati pagati gli undici titolari di Conte. “La squadra, come già era successo a Madrid, ha dimostrato di potersela comunque giocare E dopo un anno di esperienza sono convinto che se dovessimo passare il girone eliminatorio, questa Juve può dire la sua in Champions”. Il tecnico ha quindi concluso: “In campo, tramite organizzazione, intensità e voglia dobbiamo sopperire a qualche gap tecnico, e non potrebbe essere altrimenti rispetto a squadre come il Real Madrid e il Bayern Monaco, solo per dirne due. Avversari che sono forti e avvantaggiate da aspetti economici e di mercato: ma poi c’è il campo, che dev’essere quello che deve parlare per noi”.

Allegri cambia modulo contro il Barcellona. Le probabili formazioni

barca-milan-tuttacronacaSfida difficile al Camp Nou questa sera per un Milan che deve ritrovarsi e dal quale si aspettano risposte. Contro il Barcellona del Tata Martino si cerca almeno un pareggio, per uscire dalla crisi in cui sta naufragando la squadra. E proprio nel tentativo di invertire la rotta Massimiliano Allegri, a cui è stata, per ora, rinnovata la fiducia, cerca di cambiare le carte in tavola. E lo fa iniziando con il rivedere il modulo. Le probabili formazioni, secondo quanto riporta la Gazzetta dello sport, vedono i rossoneri schierati con un 4-4-1-1 con Kakà dietro l’unica punta Balotelli. Centrocampo folto con Muntari e Poli esterni, De Jong e Montolivo centrali. In difesa Abate e Constant terzini con Zapata e Mexes centrali di difesa mentre ritorna Abbiati in porta. Nel Barcellona, schierato in un 4-3-3, tridente d’attacco con Neymar, Messi e Sanchez. Alle loro spalle torna, probabilmente, Iniesta con Xavi e Busquets. In difesa Dani Alves, Piqué, Puyol e Adriano. Tra i pali, Valdes.

Bellissima partita, ma non basta! Juve-Real Madrid 2-2

juve-realmadrid-tuttacronacaForti della vittoria ritrovata in campionato nelle ultime tre giornate, la Juve ha un unico obiettivo: battere il Real per rimanere in corsa per la Champions, soprattutto dopo la discussa sconfitta al Bernabeu. E Carlo Ancelotti questo lo sa e si è preparato ad affrontare una sifda allo Juventus Stadium che si presenta infuocata. Antonio Conte per l’occasione torna a sfoderare i recenti acquistia Tevez e Llorente, con Marchisio a completare il tridente. Il modulo è il 4-3-3 composto da Buffon; Caceres, Barzagli, Bonucci, Asamoah; Vidal, Pirlo, Pogba; Marchisio, Llorente, Tevez. Il Real, in formazione 4-3-3, vede in campo Casillas; Sergio Ramos, Varane, Pepe, Marcelo; Khedira, Xabi Alonso, Modric; Bale, Benzema, C. Ronaldo.

juve-realLa Juve parte subito all’attacco e al 5′ arriva il primo tiro in porta: ci prova Pogba ma la palla finisce lontanissima, fuori di circa due metri. Dopo 4 minuti è il Real ad avanzare con Ronaldo che va via sulla destra e tira da posizione difficilissima. La diagonale esce di poco ma comunque Buffon era sulla traiettoria. Sfiora il gol anche Llorente al 12′ e subito dopo riparte il Real ed è Bale a liberarsi per il tiro ma Buffon blocca. Altri cinque minuti ed è ancora avanti Pogba: cross in area di rigore con l’esterno, deviazione di Pepe che per poco non combina la frittata, si salvano Casillas e la difesa madrilena. Poco dopo ci provano anche Vidal e Pirlo, ma senza esito. Al 28′ ancora un’ottima occasione per i bianconeri: assist di Tevez che serve Marchisio che ci prova di testa ma Casillas devia miracolosamente di piede. Fatica un po’ il Real che comunque riesce ad avvicinarsi all’area dei torinesi al 33′ con Bale che non inquadra lo specchio. Al 35′ primo giallo del match: ammonito Modric per un brutto fallo su Pogba. Tre minuti e sono ancora gli uomini di Conte ad avvicinarsi al gol: tiro pericoloso dalla distanza di Vidal, respinge Casillas sui piedi di Tevez, ma l’argentino cerca un improbabile passaggio in area di rigore. Al 40′ Varane falloso su Pogba in area. Webb concede il rigore e Vidal dal dischetto non sbaglia: 1-0!

Il Real reagisce immediatamente. Al 44′ Ronaldo in area di rigore manda alle stelle il pallone dopo un cross basso di Modric mentre arriva la seconda ammonizione: Pirlo per fallo su Xabi Alonso. Dopo solo un minuto di recupero le squadre tornano agli spogliatoi. La Juve è passata in vantaggio grazie a un rigore, ma il risultato è più che meritato.

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Solo sette minuti nella ripresa e il Real agguanta il pareggio: Caceres sbaglia un retropassaggio, Benzema recupera palla e serve Ronaldo in area che non si lascia sfuggire l’occasione: 1-1!

Non mollano i bianconeri e al 13′ arriva un cross basso di Pogba, Marchisio devia prima sotto porta trovando la parata di Casillas, poi prova il destro al volo ma viene bloccato sulla linea da Varane. Passa in vantaggio il Real al 15′: Ronaldo serve Bale che entra in area di rigore e fulmina Buffon: 1-2!

Ma gli uomini di Conte non si lasciano intimidire: cinque minuti e Caceres fa partire un cross dalla destra, la sfera arriva a Llorente che di testaanticipa Varane e batte Casillas: 2-2!

Al 26′ primo cambio per Ancellotti: esce Xabi Alonso ed entra Illarramendi. Un minuto e cartellino giallo a colpire Bonucci che ha atterrato Ramos al limite dell’area di rigore. Raèide sostituzioni: per il Real escono Bale e Benzema ed entrano Di Maria e Rodríguez. Tra le fila bianconere Tevez cede il posto a Quagliarella che dopo due minuti si presenta già davanti a Casillas che non tentenna e ne ferma la corsa. Poco dopo Giovinco sostituisce Llorente. Dopo tre minuti di recupero, arriva il triplo fischio. La partita è stata di quelle da ricordare, ma non possono certo dirsi soddisfatti del risultato i bianconeri. La Champions si fa sempre più ardua.

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Per la Juve si avvicina la sfida con il Real: “Possiamo fargli male”

marchisio-tuttacronacaMancano tre giorni al match in casa contro il Real Madrid valido per la quarta giornata della fase a gironi di Champions League e Marchisio sprona i suoi: “Con il Real Madrid dovremo giocare come se fosse l’ultima partita del girone, i calcoli si possono fare solo alla fine, non prima. Dobbiamo pensare alla partita di andata, dove abbiamo visto che possibilità per fargli male ci sono. Al Bernabeu è successo non solo nel primo tempo, ma anche nella ripresa quando avevamo un uomo in meno. Nel complesso abbiamo fatto ottima partita per attenzione, gioco e organizzazione”. Del resto i bianconeri arrivano da tre successi in campionato e sembrano essere rientrati in fase positiva. Proprio per l’accavallarsi degli impegni il tecnico Conte ha fatto rifiatare tutti i suoi: “Era necessario, viste le tante gare ravvicinate, ma la squadra ha risposto bene e anche ieri sono arrivati tre punti d’oro”. Parlando del campionato, non si può non pensare alla Roma: “Nessuno si aspettava una partenza così forte. La rosa è importante e oltre al record italiano potrà fare anche quello europeo. Ci sono giocatori che non erano più tenuti in considerazione, ma grazie al lavoro dell’allenatore stanno facendo benissimo. Noi non dobbiamo mollare ed essere pronti ad approfittare di eventuali errori. Noi siamo sereni, la squadra ha risposto sempre bene e sta facendo un ottimo campionato. Quando si ha davanti una squadra come la Roma che non ha ancora sbagliato nulla, tutto passa in secondo piano, ma un inizio di stagione del genere ce lo si augura ogni anno”.

C’era tutto! Il video che mostra il fallo da rigore su Vidal

fallo-su-vidal-tuttacronacaIn un primo momento, seguendo la diretta, sembrava che quella brutta caduta di Arturo Vidal nell’area di rigore del Real Madrid potesse essere colpa di una zolla di terreno che il giocatore aveva zappato mettendo male il piede. Poi però non si capiva come mai il bianconero continuasse a indicare gli avversari e se la prendesse con loro. Ma basta osservare il replay per accorgersi come Illaramendi abbia toccato inizialmente il piede del cileno, scoordinandolo al momento del tiro in porta.

Fermate quell’arbitro! Anche Nesta e Materazzi vs Grafe durante Real-Juve

Cristiano-Ronaldo-pantomima-tuttacronacaGaleotto fu l’arbitro che regalò la partita al Real Madrid… A dir poco infelice, per usare un eufemismo, l’arbitraggio visto ieri sera al Bernabeu in occasione della sfida tra i padroni di casa del Real Madrid e gli uomini di Conte. I bianconeri sono usciti sconfitti per 2 reti a 1 ma è difficile non notare come gli spagnoli abbiano avuto un “uomo in più”. E non solo perchè tra le fila juvetine è stato espulso Chiellini. Come ad ogni appuntamento importante, il popolo della rete era pronto a commentare la partita e in molti hanno festeggiato l’espulsione del difensore, con gli anti-Juve riuniti sotto la bandiera del “ben gli sta, in Italia randella impunemente”. Ma questa è Europa e il tedesco Grafe ha preso degli abbagli clamorosi. E se anche l’ex milanista Alessandro Nesta, che ha recentemente annunciato il ritiro dal campo, twitta contro di lui, che il cartellino rosso fosse fuori luogo è evidente.

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E ancora:nesta2Ma se vogliamo la definitiva conferma, anche Marco Materazzi ha detto la sua:

materazziAmmettiamo che il rigore fischiato su Sergio Ramos ci potesse essere: in Italia c’è una maggior tolleranza per simili trattenute ma, appunto, la sfida era europea. La certezza che Ramos non “se lo sia cercato” mettendo il braccio attono alla vita di Chiellini non la possiamo avere, ma concediamo il rigore… Più difficile chiudere entrambi gli occhi per quel che riguarda tutti i falli fischiati ai bianconeri, con Ronaldo e Marcelo che più che una partita di calcio hanno messo in scena una gara a chi riuscisse a tuffarsi di più e meglio. L’ha vinta il portoghese, per la sceneggiata da premio che gli vale l’espulsione di Chiellini. Ma quanto meritata dal bianconero? Sicuramente ha aperto cercando di tagliarli la corsa, il braccio è un po’ alto. Vada per il fallo, ma il rosso non s’è mai sentito, anche perchè la chiara occasione gol non c’era e stavano rientrando anche altri difensori. Insomma, Grafe vede una gomitata che nessun altro, neppure il guardialinee, nota. Sarebbe stato impossibile del resto: non c’era! Ma appunto, si è voluto premiare l’interpretazione di Ronaldo. A questo punto non meraviglia neanche che non sia stato riconosciuto il rigore su Vidal dopo che Illaramendi l’ha toccato sul piede in corsa, sbilanciandolo e facendogli scalciare male il terreno di gioco. Non sarà un fallo violento, ma l’azione era da gol e quindi c’era danno procurato. Insomma, il linciaggio mediatico ci sta tutto e chapeau agli spagnoli se hanno il coraggio di festeggiare una simile vittoria.

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The Adventures of Danda and Yaya

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