Paul Walker rimpiazzato: ecco chi sostituirà l’attore

paul-walker-tuttacronacaEra il 30 novembre scorso e Paul Walker moriva in un drammatico incidente stradale. La star di Fast & Furious, oltre a dover girare il capitolo 7 della saga che gli aveva regalato la fama mondiale, aveva in programma altri due film: The best of me e Agent 47. E’ stato confermato che la pellicola sulle corse d’auto dove l’attore ha recitato insieme a Van Diesel fino al giorno della sua morte, uscirà lo stesso nelle sale con le scene girate dal divo. Per quel che riguarda gli altri due progetti, invece, i registi hanno pensato a delle sostituzioni. In The best of me, adattamento del libro di Nicholas Sparks diretto da Michael Hoffman e con Michelle Monaghan, le cui riprese sono stabilite a inizio febbraio, reciterà James Marsden. In Agent 47, invece, reciterà l’attore di “Homeland”, Rupert Friend. La pellicola è tratta dalla serie di videogiochi in cui Walker avrebbe interpretato l’assassino Hitman.

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La morte di Paul Walker: la Porsche lanciata a oltre 160 km/h

Paul-Walker-tuttacronacaDall’autopsia e dagli esami condotti dal medico legale è emerso che la Porsche su cui viaggiava l’attore Paul Walker, morto lo scorso 30 novembre per uno schianto dell’auto contro un albero a nordest di Los Angeles, andava a più di 160 chilometri orari. Il giorno  successivo all’incidente erano state molte le voci sulla possibilità che l’auto, su cui l’attore si trovava con un amico, fosse impegnata in una gara con un altro bolide. L’entourage della star di Fast & Furious ha sempre smentito, ribadendo che l’attore era di ritorno da una manifestazione benefica.

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Shock in Usa: il sito che annuncia che Paul Walker non è morto

paul_walker-tuttacronacaLa morte di Paul Walker ha gettato nella disperazione migliaia di fan e c’è chi ha tentato di dare un senso al terribile incidente che ha tolto la vita alla star hollywoodiana e all’amico Roger Rodas. In sole 48 ore era già pronta la teoria di un complotto ad hoc e ora il sito americano nodisinfo.com lancia un’altra bomba: Paul Walker non solo non sarebbe morto ma l’incidente sarebbe stato inscenato così come il suo decesso sarebbe stato falsificato. Il sito dedica numerosi articoli a questa ipotesi, cercando di dimostrare in tutti i modi l’incidente-fake che ha coinvolto il famoso attore di ‘Fast and Furious’. A questo punto resta aperta la questione del perchè mai avrebbe dovuto inscenare la sua morte. “Paul Walker non è morto, neppure Roger Rodas. Sono entrambi vivi e vegeti, i loro parenti lo sanno bene”, scrivono sul un’articolo nel sito.  Ad essere presa di mira è anche la ragazza di Walker, accusata di aver cambiato stato d’animo, da sorridente a disperata, non appena ha visto l’arrivo delle telecamere.  “Perché tormentano la gente? Vogliono confondere volutamente e ingannare il popolo. Perché? I decessi di Walker e Rodas sono stati falsificati sulla base di un incidente d’auto fasullo coinvolgendo in stile hollywoodiano”, conclude l’articolo.

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La confessione della figlia del sindaco di New York: abusava di alcool e droga

chiara-de-blasio-tuttacronacaE’ stato lo staff del neo sindaco di New York, Bill De Blasio, a pubblicare un video in cui la figlia del primo cittadino della Grande Mela, Chiara, confessa di aver combattuto la depressione durante la maggior parte della sua adolescenza ma non solo, anche di aver abusato sia di droga che di alcool. “Rendeva tutto più facile. All’inizio non era un problema, poi lo è diventato per me”, mette in evidenza Chiara De Blasio, che si è sottoposta a dei trattamenti e delle cure per tornare sobria. “Essere sobria è una cosa positiva”.

Il fratello di Paul Walker in Fast & Furious 7? Rumors da Hollywood

cody-walker-tuttacronacaCody Walker, fratello minore dello scomparso Paul e con un’esperienza come controfigura sui set cinematografici, sarebbe candidato per girare le scene finali di Fast & Furious 7. Subito dopo la tragica morte dell’attore si era parlato del fatto che le riprese del nuovo capitolo della saga cinematografica erano state sospese a tempo indeterminato. Ora arriva però questo rumor, riportato dal DailyMail e dalle riviste hollywodiane dopo essere arrivato, così sembra, da una fonte vicina alla Universal. Di certo c’è che la casa di produzione lavorerà vicino alla famiglia Walker sul personaggio di Brian O’Connor, che l’attore scomparso interpretava.

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I funerali di Paul Walker

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Paul Walker, l’attore di Fast and Furious, è stato cremato il 12 dicembre a Glendale, in California. I funerali si svolgeranno in forma privata e solo per la famiglia e i più intimi sabato 14 dicembre, scrive il RadarOnline.

Le sue ceneri saranno divise: una parte sarà seppellita in un’urna, il resto sarà tenuto dalla famiglia in suo ricordo.

Oltre alla famiglia, solo alcuni degli amici più intimi di Walker e le co-star dei film Fast and Furious prenderanno parte alla cerimonia funebre.

La decisione di limitare il pubblico ai funerali è stata presa per proteggere la figlia di Walker, Meadow, che ha perso il papà a 15 anni ed è distrutta dal dolore.

Cody Walker, fratello di Paul, ha eseguito un sopralluogo del cimitero di Los Angeles per scegliere il luogo della sepoltura.

L’auto di Walker e i problemi di frizione, parla l’ex proprietario!

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La macchina, la porsche che ho venduto a Paul Walker aveva un difetto, aveva dei problemi con la frizione”, a parlare è il vecchio proprietario della Porsche di Paul Walker: “Aveva dei problemi soprattutto per mettere la prima ma ho guidato spesso quella Porsche in montagna, anche a velocità elevata, e non ho mai avuto problemi”.

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Secondo le ultime dichiarazioni della polizia di Los Angeles, riportate dallo sceriffo, intervistato da NBC News, l’attore sarebbe morto nell’impatto mentre procedeva a un’andatura di 70 km/h.

Nessuna corsa clandestina, ma un incidente come tanti che poteva accadere a chiunque. Le autorità affermano, inoltre, che sembrerebbe priva di fondamento la notizia per cui ci fosse una seconda macchina coinvolta nell’incidente.

Paul Walker: una settimana dopo, il rally in suo onore

paul-walker-rally-tuttacronacaIl dolore per la morte di Paul Walker è ancora vivo e, dopo una settimana dall’incidente che ha spezzato la vita all’attore di Fast and Furious e all’amico Roger Rodas, i fan hanno organizzato un rally in loro memoria. A Santa Clarita, a nord di Los Angeles, lungo la strada dell’incidente, è stato creato una sorta di santurio con candele, fiori e piccoli pensieri. Non manca neanche un enorme pannello per lasciare il proprio messaggio mentre sui vetri delle auto si legge: ”R.I.P. Paul Walker”, ma c’è anche chi indossa felpe personalizzate su cui sono stampati il volto e le frasi dell’attore.

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Autopsia shock per Paul Walker!

paul-walker-tuttacronacaE’ la Cnn che rende nota una notizia shock: il giorno dell’incidente che gli è costato la vita, Paul Wlaker non sarebbe morto sul colpo, ma il suo corpo sarebbe rimasto incastrato nel rottame in fiamme della Porsche. Questo stando ai risultati dell’autopsia che spiegano come la star di Fast and Furious sarebbe sopravvissuta all’impatto e morta poco dopo per una combinazione di lesioni d’urto e termiche. La relazione preliminare di una pagina, rilasciata dall’ufficio del medico legale di Los Angeles County, elenca le multiple lesioni traumatiche del conducente della Porsche, ma precisa che “non è chiaro se Walker fosse ancora vivo al momento dello scontro”. Tali particolari, emergeranno chiaramento solo quando verrà rilasciato l’intero rapporto, per il quale ci vorranno ancora un paio di settimane. Quello che appare certo, invece, è che non si sia trattato di un incidente dovuto a gare di velocità con altre automobili. La vettura viaggiava almeno a 90 miglia orarie (l’equivalente di 144 Kmh) ed era uscita dalla curva prima di trovare l’impatto a 45 miglia (corrispondenti a 72 chilometri orari, il triplo di quanto consentito in quel tratto). Bisegnerà invece attendere ancora sei-otto settimane per avere risultati attendibili per quel che riguarda i test tossicologici delle due vittime dell’incidente fatale. La Porsche Carrera Gt del 2005 è considerata dagli esperti di guida un’auto dalle prestazioni velocistiche impressionanti ma difficile da controllare alle più alte velocità. Per ricordare Paul Walker, la Universal Picture ha creato un video della durata di due minuti con il quale, sulle note di “I’m coming home”, ripercorrono la carriera dell’attore:

Dopo la morte di Paul Walker… basta un video e arriva la teoria del complotto!

paul-walker-tuttacronacaE’ un complotto degli Illuminati. Paul Walker è morto lo scorso primo dicembre in un incidente automobilistico e, come segnala Protesi di Complotto i fan dei complotti in meno di 48 ore hanno creato un complotto ad hoc per la morte dell’attore di Fast and Aurious. Prove non ce ne sono, ma a quanto pare è bastato un video nel quale non si vede quasi nulla per decidere che si tratta di una cospirazione.

UNA PRIMA E POI UNA SECONDA ESPLOSIONE DIMOSTRANO L’ESISTENZA DI UN COMPLOTTO? LE ‘COINCIDENZE’ CHE ORA CIRCONDANO LA MORTE DI PAUL WALKER SI STANNO ALLINEANDO E SONO IMPOSSIBILI DA TRASCURARE.
I COLLEGAMENTI FATTI DALLO YOUTUBER PAUL GARDINER DIMOSTRANO CHE LA MORTE DI PAUL WALKER E’ UNA ‘MORTE DE GLI ILLUMINATI’?

La premessa dalla quale parte il pezzo in questione, che mette i punti interrogativi solo per porre domande retoriche, è che:

I VERI GIORNALISTI DI CRONACA, (DAI PENNIVENDOLI CHIAMATI TEORICI DEL COMPLOTTO) STANNO DISCUTENDO SE IL FILMATO REGISTRATO DALLA TELECAMERA DI SORVEGLIANZA CHE MOSTRA L’AUTO DI PAUL WALKER MENTRE COLPISCE UN ALBERO, RIVELA UNA COSPIRAZIONE O UN REALE INCIDENTE. QUELLO CHE EMERGE DA ALCUNI FRAME È CHE SEMBRANO ESSERCI DUE ESPLOSIONI. SEMBRA CHE CI SIA UNA ESPLOSIONE AL MOMENTO DELL’IMPATTO E UNA SECONDA POCHI ISTANTI PIÙ TARDI.

Ovviamente non manca un movente, che giunge da fonte irreprensibile:

NEI FORUM DI COSPIRAZIONE E’ ANDATA VIA VIA FORMANDOSI UN’INTERESSANTE TEORIA RIGUARDO LA MORTE PREMATURA DI PAUL WALKER E SAREBBE CHE L’ATTORE DI FAST & FURIOUS FACENDO PARTE DELL SOCCORSO FILIPPINO PER IL TIFONE, VOLEVA ESPORRE “UNA COSPIRAZIONE CHE MIRA A FORNIRE LE VITTIME DEL TIFONE HAIYAN UN FARMACO PROTOTIPO DI CONTROLLO DELLE NASCITE PERMANENTE NASCOSTO NELLE FORNITURE DI MEDICINALI E AIUTI ALIMENTARI”

E per sicurezza, arriva anche una seconda teoria:

UN’ALTRA TEORIA È CHE WALKER ABBIA SCOPERTO IL DENARO SPORCO CHE GIRAVA ATTORNO AL SISTEMA DEGLI AIUTI E “AVREBBE SENSO PERCHÉ POSSEDEVA UNA SOCIETA’ SPECIALIZZATA NELLE OPERAZIONI DI SOCCORSO RAPIDO”.

A questo punto, non può mancare la conclusione frutto del brainstorming:

SE QUESTE TEORIE SONO CORRETTE, ALLORA, LE PAROLE CHE WALKER HA PRONUNCIATO NEL SUO FILM DEL 2000 ‘THE SKULLS’, QUANDO DISSE  “SE CONTINUATE A SCAVARE VI SCAVATE LA TOMBA”, ERANO ALTAMENTE PROFETICHE.

E così, anche per questa nuova morte la teoria del complotto è servita. In attesa di trovare nuovi spunti…

Quello che non si conosceva di Paul Walker. E il video tributo

paul-walker-tuttacronacaAlla CBS, Kyle Upham ha raccontato una storia che l’ha visto coinvolto assieme alla sua fidanzata nel 2004 e della quale il protagonista era Paul Walker. La coppia era entrata in una gioielleria per acquistare un anello di fidanzamento. Per loro, però, erano tutti troppo costosi. E a questo punto entra in gioco l’attore che ha perso la vita lo scorso 1 dicembre in un incidente stradale: è stato lui a comprare l’anello e a regalarlo alla coppia. “Io sono un militare e nel 2004 stavo per partire per una nuova missione in Iraq” ha raccontato il ragazzo. “Kristen e io volevamo sposarci e quel giorno in gioielleria siamo andati per scegliere quello che doveva essere il simbolo della nostra unione”. Ma… “Guardavamo i gioielli e Kyle continuava a dire: ‘Bello questo’ ” ricorda la ragazza, “ma io gli ripetevo: ‘Guarda i prezzi: non possiamo permettercelo'”. E’ poi la fidanzata a proseguire la storia: “Ho notato che c’era qualcun altro lì dentro, ma non vi ho dato molto peso”, racconta ancora Kristen. “Poi Kyle ha iniziato a parlare con lo sconosciuto ed a un certo punto si è reso conto che si trattava proprio di Paul Walker”. I ragazzi non c’hanno fatto caso e se ne sono usciti a mani vuote ma a quel punto Walker, dopo aver scoperto che Upham stava per essere spedito in Iraq, ha comprato l’anello di 9 mila dollari, circa 6 mila e 600 euro, che la coppia aveva scelto e ha incaricato la commessa di recapitarglielo, mantenendo il riserbo sull’identità del benefattore. Prosegue Kristen: “Una volta usciti dal negozio, una commessa ci ha rincorso porgendoci il sacchetto con dentro l’anello. Potete immaginare il nostro stupore”. “Sospettavamo che il benefattore fosse Paul Walker, ma non ne avevamo la certezza e nessuno nel negozio ha voluto tradire il segreto”. E’ stato un commesso, il giorno della morte dell’attore, a raccontare l’aneddoto. “E’ la cosa più generosa che qualcuno abbia mai fatto per me”, ha detto Kristen, commossa.

Il tributo di Fast and Furious a Paul Walker:

Il nuovo video sulla morte di Paul Walker, intrappolato per un 1 minuto

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Un nuovo sconvolgente video sulla morte di Paul Walker è stato diffuso dalla Cnn e da KtLae mostra le immagini di un’altra telecamera di sorveglianza che ha ripreso lo schianto dell’auto avvenuto il 30 novembre scorso.  Quando la vettura prende fuoco sono passati circa 60 secondi e solo dopo 2 minuti si vedono le fiamme divampare e il fumo invadere la strada. Paul Walker era già morto nello schianto? E’ rimasto intrappolato in auto? Nuovi dubbi sulla dinamica dell’incidente che la polizia dovrà chiarire.

Questo il nuovo video diffuso dalla Cnn:

“One more funeral”, il video del funerale di Fast and furious

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“One more funeral”, doveva essere il trailer di Fast and Furious, capitolo 7, girato prima della morte di Paul Walker. Nelle immagini tutti i protagonisti, compreso Paul Walker partecipano a un funerale. Il video è stato pubblicato nelle scorse ore e immediata è stata la reazione del web… quelle immagini per i fan della saga e dell’attore che interpretava Brian O’Connor, morto sabato scorso, sono come un tremendo presagio di un ineluttabile destino che ha colpito la star hollywoodiana.

RIP Paul Walker: l’amico che pone un fiore per lui

paulwalker-tyresegibson-tuttacronacaIl cordoglio è tanto in questi giorni, dopo la morte dell’attore 40enne Paul Walker e dell’amico che era con lui in quella Porsche carrera che si è schiantata contro un palo. E se gli amici e i colleghi lo ricordano, ognuno lo fa a modo suo. Vin Disel, suo compagno di avventure nella saga Fast & Furious, aveva postato l’ultima foto scattata, mentre un altro amico di set, Tyrese Gibson, si è recato in visita nel luogo dove Walker ha perso la vita. Apparso commosso e in lacrime, ha deposto un fiore in mezzo ai molti omaggi che i fans hanno portato in questi giorni. E non è stato “lasciato solo” per un attimo: tutti i telefonini e le telecamere erano infatti puntate su di lui tanto che la folla presente dà l’impressione di essere là più in attesa di qualche personaggio famoso che non per un ultimo omaggio…

Si piange Walker mentre spunta una nuova inquietante ipotesi sull’incidente

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Ieri sera si è tenuta una commemorazione per Paul Walker sul luogo dell’incidente. All’interno di una tenda bianca si è tenuto, alla presenza degli altri membri del cast, un momento di preghiera per ricordare l’attore, l’amico, il collega. E’ stato lo stesso Vin Diesel a ricordare di avere rispetto per la memoria di Walker, mentre gli agenti sono impegnati a impedire che quella zona, in cui è morto l’attore, tristemente famosa per le corse clandestine che si svolgono in quelle strade, dia adito a gesti di emulazione. Poi è sorta anche una nuova ipotesi sulla dinamica dell’incidente, secondo Sky News non si tratterebbe di una corsa illegale, bensì di un “drifting”, una manovra illegale che può essere compiuta con l’auto, in particolare si tratta di una tecnica di guida che consiste nel percorrere le curve facendo assumere agli pneumatici posteriori un angolo di deriva o (slip angle) differente rispetto a quelli anteriori (sovrasterzo controllato). Ancora sono in corso gli accertamenti.

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IL VIDEO DELLA TRAGEDIA DI WALKER… la morte ripresa in un filmato

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La tragedia in un video, un filmato che se non fosse drammatico sembrerebbe una sequenza tratta proprio da “Fast and Furious”. Secondo gli agenti Paul Walker, stava viaggiando ad altissima velocità. E una seconda auto avvistata nei pressi dell’incidente farebbe pensare alla polizia che al momento dell’incidente Walker fosse impegnato in una gara clandestina con l’altra vettura. Il video, ripreso da una telecamera di sorveglianza, è stato mandato in onda dalla Cnn:

Clicca qui per il nuovo video dell’incidente di Walker diffuso dalla Cnn. 

Paul Walker shock: morto mentre partecipava a una ‘drag race’?

paul_walker_morto_tuttacronacaDopo il drammatico schianto che ha tolto la vita a Paul Walker e all’amico Roger Rodas, arrivano delle nuove dichiarazioni della Polizia che sta indagando sulla morte dei due. Stando a chi sta indagando sull’accaduto, la Porsche Carrera rossa che si è schiantata contro un palo della luce a Santa Clarita, in California, stava prendendo parte a una “drag race”, una gara di velocità con un’altra auto. A riportare la notizia, il sito Tmz. Ora le forze dell’ordine sono al lavoro per cercare di reperire filmati e testimoni al fine di ricostruire la dinamica dell’incidente. Quello che è stato nel frattempo confermato, dal Dipartimento dello sceriffo della Contea di Los Angeles, è che la velocità è un fattore che ha causato l’incidente. Il medico legale di Los Angeles ha fatto sapere che il corpo di Walker, rimasto carbonizzato dalle fiamme che hanno avvolto la vettura, è irriconoscibile: saranno necessarie 48 ore per l’identificazione ufficiale dei resti prelevati dai rottami della Porsche.

Questa l’ultima foto che l’amico e collega Vin Disel aveva pubblica sul suo profilo Instagram:

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Le riprese di Fast & Furious 7 sospese a tempo indeterminato

paul-walker-riprese-tuttacronacaIeri la drammatica notizia della morte dell’attore Paul Walker a causa di un incidente automobilistico: la Porche Carrera guidata da un amico su cui si trovava si è infatti schiatata contro un albero e un palo della luce. Subito dopo, le fiamme non hanno lasciato scampo ai due uomini. E mentre la notizia ha fatto il giro del mondo, a Hollywood si è deciso d’interrompere le riprese del nuovo capitolo della serie Fast & Furious. Proprio questa settimana, infatti, si sarebbero dovute girare le scene principali con Walker. Oltre alle prime riprese da effettuare ad Atlanta, la produzione si sarebbe dovuta spostare ad Abu Dhabi per ulteriori scene incentrate sul protagoinista Brian O’Conner. Come riporta Exite, “Annunciato ufficialmente ad aprile di quest’anno, il settimo capitolo della saga muoveva dal ritorno alla quotidianità dei protagonisti. Dominic, Brian e la loro squadra, dopo aver fermato la banda di mercenari e ucciso il loro capo Owen Swan a Tokyo, erano volati nuovamente negli Stati Uniti. Tuttavia, i guai non tardano ad arrivare, dal momento che il fratello maggiore di Swan, Ian è in cerca di vendetta. Così la squadra riparte all’assalto nel tentativo di raggiungere Ian e metterlo fuori gioco prima che lui abbia la meglio su di loro.” Stando a qunto racconta The Wrap, i membri della troupe sarebbero troppo sconvolti per lavorare e la casa di produzione, la Universal, in accordo con James Wan, il regista, ha deciso di sospendere temporaneamente tutto. Non sono stati dati ulteriori aggiornamenti riguardo alla ripresa del girato o alle modifiche strettamente necessarie da dover apportare, relative sia al copione che al giorno fissato per la release. Secondo alcune dichiarazioni riportate ieri fatte da Nikki Finke pare che la maggior parte delle riprese che vedevano Walker impegnato erano praticamente già concluse, così dicasi per altri membri del cast, il problema però rimane sul come gestire il finale della saga con questo tragico avvenimento. Durante la conference call si è inoltre parlato della sempre più probabile riscrittura della sceneggiatura atta a gestire questa situazione che definire surreale sembra davvero poco, a rischio infatti non c’è semplicemente il finale di questo capitolo, ma soprattutto gli altri due capitoli già annunciati per i prossimi anni, difficile infatti pensare ad un Fast and Furious 8 o 9 senza uno dei pilastri della saga come Walker.

L’addio su Instagram di Diesel e il video dello scoppio dell’auto. RIP WALKER

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Hollywood sotto shock, “Fast and Furious” a lutto e le prime reazioni delle star, dei colleghi e amici che ancora increduli, addolorati e sconvolti devono dare il loro saluto a Paul Walker, morto in un’incidente stradale a Los Angeles nella notte tra  il 30 novembre ed il 1° dicembre. Muore uno dei tre protagonisti, colui che era sempre stato il più presente nella saga e gli altri due Dwayne Johnson “The Rock” e Vin Diesel rompono il silenzio.

L’ex wrestler twitta per primo “Ti amo, Fratello” e poi, sempre su Twitter, indirizza un cordoglio alla famiglia dell’attore, in particolare alla moglie e alla figlia 15enne. L’altro, Vin Diesel, affida le sue parole a Instagram “Fratello, mi mancherai tantissimo. Sono senza parole. Nel cielo c’è un nuovo angelo. Riposa in pace”.

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Ludacris, una delle co-star del franchise “Fast and Furious”, ha lasciato a twitter le sue parole: “Il tuo umile spirito si è sentito fin dall’inizio, sia benedetta la tua presenza ovunque tu vada, perché qui hai lasciato un segno”.

Questo il video dello scoppio dell’auto in cui ha perso la vita Walker:

Le foto dell’incidente mortale di Paul Walker, protagonista di Fast and Furious

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Paul Walker, uno dei protagonista di ‘Fast and Furious’, è morto nella notte a Los Angeles in un incidente d’auto. Lo ha reso noto il suo staff su Facebook.

Questo è il video che ritrae Walker 30 minuti prima dell’incidente:

“E’ con il cuore davvero a pezzi che dobbiamo confermare che Paul Walker è morto in un tragico incidente d’auto. Era in una vettura guidata da un amico ed entrambi hanno perso la vita”, si legge nel post pubblicato sul profilo Fb dell’attore.

Il video dell’incidente:

Walker, 40 anni, ha conosciuto la gloria interpretando il ruolo di Brian O’Connor, un agente infiltrato nel mondo delle corse automobilistiche, nei film della saga di successo ‘Fast and Furious’.

Il video dei soccorsi:

Paul Walker era uno dei protagonisti che aveva partecipato a cinque dei sei film della serie di Fast and Furious, al fianco di Vin Diesel e Michelle Rodriguez. Secondo i media statunitensi, l’auto su cui viaggiava l’attore avrebbe colpito l’albero e preso fuoco.

La gallery con le foto del tragico incidente e l’auto distrutta su cui viaggiava Walker:

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No all’aumento di capitale per Alitalia! Air France non sottoscrive ed è bufera!

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“I rappresentanti del gruppo Air France-Klm nel Consiglio di amministrazione dell’Alitalia hanno apprezzato le modifiche al piano industriale, ma non le hanno ritenute sufficienti, soprattutto sul fronte della ristrutturazione del debito” con queste parole Alitalia continua a volare nella bufera. Dopo tante indiscrezioni ora è arrivata la nota ufficiale  nella quale Air France si dice indisponibile a sottoscrive l’aumento di capitale di Alitalia, anche se resterà partner del vettore italiano. Ieri, in tarda serata, Alitalia aveva approvato un nuovo piano industriale della compagnia, prorogando l’aumento di capitale al 27 novembre. Ora serve un nuovo socio industriale, si deve quindi ricominciare a cercare un nuovo partner e soprattutto limitare gli esuberi che potrebbero avere una ripercussione pesante, proprio a tale riguardo il  vicepresidente Salvatore Mancuso si era limitato a dire “sono stati tenuti in grande considerazione i lavoratori e le loro famiglie”. Ma nel comunicato finale c’è scritto: “Il piano industriale si basa sulla ricerca di una accresciuta efficienza nella gestione delle attività e su un miglioramento della capacità di competere sul mercato anche attraverso una severa riduzione dei costi”. In particolare il nuovo piano prevede la riduzione del numero di aerei a medio raggio con il mantenimento di ore volate rispetto al 2013 grazie ad un miglior utilizzo della flotta. “Saranno aumentati – si legge ancora – i voli internazionali e intercontinentali”.

Alitalia come la fatina dei soldi: ne dava a tutti… e ora è crisi nera!

alitalia-tuttacronacaL’Alitalia si è rivelata un pozzo senza fondo. Colaninno ha lasciato e Del Torchio ha fornito una prospettiva a tinte fosche: con prenotazione e vendite dei biglietti in calo, ha paventato il rischio che, a marzo 2014, la manovra da 500 milioni – di cui 300 di aumento di capitale e 200 di nuova finanza – possa non essere sufficiente. Dalle previsioni fatte, come riporta il Messaggero, tra cinque mesi ci potrebbe essere un fabbisogno ulteriore di 450 milioni. Questo se nel frattempo non verrà praticata una cura da cavallo. E rispetto a questo, più di un consigliere ha colto un allineamento del top manager con le posizioni di Parigi. In una riunione avvenuta ieri, Del Torchio avrebbe anticipato le linee generali del nuovo piano industriale anche se i dettagli potranno scaturire solo a valle della ricapitalizzazione: solo il 16 novembre scade infatti il termine per l’esercizio del diritto di opzione, poi potrebbero esserci altri 30 giorni di tempo per l’inoptato. Riporta il quotidiano, parlando dell’incontro di ieri:

In base alla delibera assembleare del 15 ottobre «l’apporto è inscindibile fino al corrispettivo complessivo di 240 milioni e scindibile da 240 fino all’importo massimo stabilito». Questo significa che in funzione di quanto arriverà nelle casse sarà possibile tarare gli interventi in termini di tagli e risparmi di costi. Peter Hartman e Bruno Matheu, i due rappresentanti francesi, sono stati ad ascoltare. La trimestrale è passata con numeri migliori rispetto al budget. Qualche ulteriore elemento di tensione verso la parte finale dell’ordine del giorno. Del Torchio aveva previsto un memorandum of understanding (mou) con British Petroleum per la fornitura di carburante. Con questa mossa, probabilmente intendeva diversificare il rischio, smarcandosi da Eni con cui Alitalia ha un debito di 150 milioni sui 240 milioni di scaduto. Ma su questa operazione ci sarebbe stata la contrarietà di Antonino Turicchi, l’ex capo della Cdp, che rappresenta Benetton. Di fronte alle sue riserve, Del Torchio ha rinviato la decisione al prossimo consiglio del 12 novembre.

Ma se questo è quanto detto ieri durante il consiglio, in mattinata erano state dettate le condizioni per proseguire la rotta comune anche se sembra che Air France sia intenzionata a sondare i soci medio-piccoli per rilevare le loro partecipazioni. Se dovessero salire nel capitale, potranno alzare  il tiro imponendo un  loro ulteriore  giro di vite.  Certo sono bel lontani i tempi in cui la compagnia di bandiera italiana una volta si godeva i suoi fasti e l’attuale situazione di guai che si trova ad affrontare non é certo imputabile, almeno non esclusivamente e non in primo luogo, alla crisi economica. A ripercorrere la storia di un’Alitalia pronta a spendere (e buttare) soldi è il Corriere, che ricorda come una volta eisisteva la “biglietteria speciale”: biglietti a costo zero per la prima classe staccati inizialmente per i Vip, poi anche per parenti a amici. “Quando nel 2004 Giancarlo Cimoli arrivò all’Alitalia per il suo certo non indimenticabile passaggio al timone della compagnia di bandiera scoprì che la «biglietteria speciale» aveva staccato in sette anni almeno quattromila di quegli specialissimi biglietti”. Una bella spesa, ma certo non l’unica per la compagnia, spolpata dalla politica alleata a gestioni scandalose e indifferenza dei sindacati. Tanto poi veniva utilizzata per rastrellare voti in vista delle elezioni… I soldi si spendevano, meglio, si buttavano.

Chiamato a officiare la sepoltura della vecchia compagnia di bandiera che aveva passato il marchio a Roberto Colaninno e ai «capitani coraggiosi che lo affiancavano», il commissario Augusto Fantozzi ebbe un ufficio nella gigantesca sede della Magliana, a venti chilometri da Fiumicino, che sarebbe stata troppo grande anche per la General Motors. L’avevano pagata 250 miliardi di lire (quando i miliardi erano miliardi) dopo aver venduto per 90 il palazzo dell’Eur. Una rimessa secca di 160 miliardi, con in più i costi faraonici di un complesso faraonico. Ma quella era solo una tessera del mosaico. Da lì Fantozzi scoprì che c’erano 60 (sessanta) sedi all’estero. Rimaste aperte per anni, nonostante gli scali coperti dalla compagnia italiana si fossero negli anni miseramente ridotti a una quindicina.

Sedi a Mumbai, Delhi, uffici a Hong Kong e poco importa se i voli italiani non arrivavano, si pagavano tranquillamente anche le stanze d’albergo. All’estero e anche in Italia. Perchè la compagnia anche anche pagato

per un anno intero seicento stanze negli hotel intorno a Malpensa destinate agli equipaggi che avrebbero dovuto fare base nello scalo varesino. Rimaste ovviamente vuote.

Per non parlare delle sponsorizzazioni. Tra queste appaiono quelle per concorsi ippici, marce podistiche di Ostia, stadi di pallavolo del varesotto, giornalino dell’Eur di Roma… Anche quando la crisi era ormai diventata nera, nerissima. E se non bastasse, a crisi già debordante, si pensò al doppio restiling della costosissima rivista di bordo Ulisse 2000, che vanta illustri collaborazioni da parte di importanti firme giornalistiche. Insomma, amavano il lustro e la bellezze all’Alitalia… ma riusciranno a rivedere un po’ di quell’antico splendore ora che la compagnia si sta drammaticamente schiantando contro questa crisi?

Colaninno ufficializza le sue dimissioni, in picchiata Alitalia

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“Dopo aver sostenuto la ricapitalizzazione di Alitalia, annuncio che, al termine delle operazioni ad essa relative, quando le mie dimissioni verranno formalizzate insieme a quelle di tutto il Cda, non sarò disponibile ad assumere nuovamente incarichi di vertice nella società”. Lo afferma il presidente della compagnia aerea Roberto Colaninno.

Il nostro amico bradipo!

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Santuario dei bradipi, si chiama così il luogo di ricovero e riabilitazione creato  a Cahuita, Costa Rica. Qui i bradipi, che sono a rischio estinzione a causa  dell’urbanizzazione e della loro mancanza di adattamento, trovano il luogo ideale nel quale essere protetti e curati se necessitano di medicazioni. Qui trovano anche molti peluches con cui poter giocare e tanto affetto da parte dello staff.  In queste aree poi i volontari spiegano al pubblico come proteggere la specie.

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Finge di aver una laurea e lo assumono al Comune di Roma: 115mila euro l’anno

roma-falsolaureato-tuttacronacaAndrea Bianchi si è conquistato un posto di prestigio nello staff di Luigi Nieri, vicesindaco di Roma. Peccato che la posizione, che fa guadagnare 115mila euro lordi all’anno, richieda una laurea. Non che fosse un problema per lui autocertificarne una… Peccato che, dopo che l’uomo ha sostenuto di essere laureato, le verifiche compiute dagli uffici comunali lo abbiano smentito. ll vicesindaco della Capitale ha spiegato: “Purtroppo, in seguito alle verifiche effettuate dagli uffici abbiamo scoperto che il mio capo staff non era laureato. Sto parlando di una persona a me molto cara con il quale ho lavorato per molti anni”. E ancora: ”Come vicesindaco ho anche la delega al personale e quindi ho la responsabilità dei controlli sui requisiti necessari a coprire un ruolo di vertice nello staff. Scoprire che un mio stretto collaboratore non ha i requisiti che dichiarava di avere è stata per me una ferita profonda. Ma le regole devono valere per tutti, a cominciare dalle persone che lavorano a più stretto contatto con me. La trasparenza è un valore per questa amministrazione e comporta di non guardare in faccia nessuno, non ammettere nessuna eccezione”. Nieri ha quindi ribadito: “il sindaco e l’amministrazione non hanno alcuna responsabilità di quanto successo, responsabilità che è solo e unicamente mia”.

Il capo risponde con un video alla ragazza che si è licenziata ballando!

boss-marina-answer-tuttacronacaRicordate Marina Shifrin, la 25enne che si è licenziata con un video in cui balla in quello che stava per diventare il suo ex posto di lavoro? Bene, visto il successo del suo video, il capo ha deciso di risponderle nello stesso modo. Se nel filmato originale Marina ballava al ritmo di Kanye West in un ufficio deserto alle 4:30 di notte, in quello che sbarca ora in Youtube i protagonisti, ossia l’ex boss e gli ex colleghi della razza, continuano a muoversi sulle stesse note e spiegano che “Ci troviamo a metà di un turno di 8 ore e abbiamo ancora un lavoro”. E dopo aver elencato tutti gli aspetti positivi del posto di lavoro un’ultimo messaggio: augurano tutto il bene a Marina, ma quello che vogliono comunicare è che… stanno assumendo! Quale dei due video vincerà la guerra dei click?

La fecondazione assistita diventa low cost!

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Un gruppo di medici della fondazione belga no profit “The walking egg”, dopo 30 anni di esperienza e 5 milioni di bimbi nati, si è proposto una sfida: abbattere i costi della fecondazione assistita. Il gruppo mira a passare dai 3mila euro a i 200 euro. Secondo  l’Organizzazione mondiale della sanità, 180 milioni di coppie non riescono a soddisfare il desiderio di avere un figlio. Ma oggi quasi due procreazioni assistite su tre avvengono in Europa, Stati Uniti o Canada. Nei paesi in via di sviluppo il problema dell’infertilità invece resta, i costi sono troppo alti: in particolare hanno un costo elevato i farmaci  per la stimolazione ovarica somministrati alle donne e sono troppo di lusso le cliniche in cui è possibile sottoporsi a una procreazione assistita

Ma chi è il medico che ha pensato a combattere l’infertilità?

Il metodo è nato grazie a Jonathan Van Blerkom dell’università del Colorado è l’esperto di fertilità che ha ideato il metodo da 200 euro. “La fecondazione in vitro viene presentata come una procedura complicata. In realtà l’embrione appena formato non ha grandi esigenze”.

Con la tecnica economica sono già nati 14 bambini. Una prima fase del trial iniziato nel 2012 ha coinvolto 35 coppie, 23 delle quali (65,7%) hanno ottenuto un embrione vitale. Le gravidanze iniziate sono state 7 (30,4%). Il primo bambino “low cost” è nato il 7 novembre 2012: un maschio di 3 chili e mezzo. Quindi, concludono soddisfatti i medici del Genk Institute, spendendo poco si ottengono risultati per nulla inferiori ai laboratori di lusso.

Ma come avviene la fecondazione assistita low cost?

Per la stimolazione ormonale si somministrano pillole assai più blande rispetto ai medicinali iniettati normalmente nelle cliniche dei paesi occidentali.

L’ovulazione viene seguita con un normale apparecchio a ultrasuoni. La provetta in cui avviene la fecondazione, e dove per due o tre giorni viene incubato l’embrione, viene mantenuta a ph costante con una sorta di “digestivo”: il trucco di cui Van Blerkom va forse più orgoglioso. Un tubicino infatti inietta anidride carbonica nella provetta. E il gas viene ottenuto da una banale reazione chimica fra acido citrico e bicarbonato di sodio, mescolati in una seconda provetta.

Nelle cliniche più costose, questo processo è gestito da incubatori, filtri, gas medicali e apparecchi per il monitoraggio delle condizioni chimiche che arrivano a costare alcune decine di migliaia di euro. Per quanto riguarda la scelta dell’embrione da impiantare, le cliniche occidentali hanno un vastissimo (e carissimo) campionario di apparecchi che fotografano, scannerizzano, analizzano l’embrione in ogni dettaglio. Ombelet e Van Blerkom si accontentano invece di un normale microscopio.

Tutto è pronto e lo staff medico ha già la valigia pronta. Quale sarà il primo paese africano che vorrà ospitarli?

Persone aggredite da orsi in un parco naturale

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Al Parco naturale di Yellowstone, nello Wyoming (Usa), quattro persone sono state aggredite da orsi all’interno e all’esterno del Parco naturale di Yellowstone. Un gruppo di turisti si è trovato davanti un cucciolo di orso su un sentiero della riserva e la madre li ha subito aggrediti ferendone due. I plantigradi sono stati allontanati con uno spray repellente. Un altro grizzly ha attaccato due dipendenti dell’ufficio della Caccia e della Pesca dell’Idaho.

Terrore a Bengasi… attacco alla scuola europea!

european school benghazi - tuttacronaca

La milizia jihadista libica Ansar al-Sharia, accusata dell’attacco alla sede Usa in cui è rimasto ucciso l’ambasciatore americano Chris Stevens, ha assaltato la scuola europea di Bengasi. Gli estremisti accusano gli insegnati di pornografia, per i disegni contenuti in un testo scientifico di educazione sessuale distribuito agli studenti. Fonti vicine all’istituto confermano che lo staff sta bene.

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