La presidente del Brasile… regala al Papa la maglia tarocca!

papa-maglia-brasile-tuttacronacaDilma Rousseff, presidente del Brasile, ha incontrato in una visita privata in Vaticano, Papa Francesco. Per l’occasione, ha donato al Pontefice una maglietta della Nazionale verdeoro autografata. Che tuttavia non era nè originale nè ufficiale. Ad accusare la Rousseff è il quotidiano brasiliano ‘O Globo’, secondo il quale la maglia numero 10, firmata da Pelé, era dell’antica Federcalcio brasiliana, oggi disponibile solo fra i venditori ambulanti. Non solo: ad essere taroccato anche il pallone firmato da Ronaldo, che non era il vero Brazuca, modello scelto per i prossimi Mondiali di calcio.

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Continua la protesta in Brasile: si manifesta contro i Mondiali e finisce in scontro

protesta-mondiali-tuttacronacaIn Brasile si continua a manifestare contro i Mondiali di calcio del 2014 e a San Paolo è andata in scena, sabato sera, una nuova protesta, alla quale hanno perso un migliaio di persone. Quello che si contesta sono le ingenti spese per i lavori relativi agli impianti sportivi e la scarsa qualità dei servizi pubblici di base. Gli scontri con le forze dell’ordine sono proseguiti per tutta la serata, con la polizia che ha cercato di disperdere la folla con lacrimogeni e bombe assordanti mentre le vetrine venivano infrante e i cassonetti dati alle fiamme. Un portavoce dei manifestanti ha accusato la polizia di essere intervenuta con durezza prima che la manifestazione degenerasse, mentre la stampa brasiliana ha protestato perchè tra i fermati figurano diversi giornalisti, anche se chiaramente identificabili. Alla testa del corteo, numerosi militanti anarchici radicali dei Black Bloc vestiti di nero e con il volto coperto. Il bilancio finale è stato di cinque agenti feriti, due arresti e 230 fermi.

Il Trap non si ferma mai! Pronto a diventare il ct della Costa d’Avorio

trapattoni-costa-davorio-tuttacronacaGiovanni Trapattoni si prepara a una nuova avventura, che prenderà il via al termine dei Mondiali di Brasile 2014: il Trap diventerà infatti il commissario tecnico della Costa d’Avorio. E’ Gazzetta.it a rendere noto che l’accordo è stato raggiunto ieri e il contratto sarà quadriennale, quindi fino al mondiale 2018 di Russia. Nel frattempo il tecnico di Cusano Milanino collaborerà con la nazionale africana a un progetto legato ai giovani. L’attuale tecnico dei Leoni d’Africa è Sabri Lamouchi, ex centrocampista di Parma, Inter e Genoa, con la squadra dal 2012. La nazionale della Costa d’Avorio con Drogba punta di diamante parteciperà al Mondiale in Brasile in un girone con Colombia, Grecia e Giappone. Lo scopo del Trap sarà sarà quello di vincere la Coppa d’Africa e portare la Costa d’Avorio al Mondiale del 2018 in Russia. Sempre Gazzetta.it spiega che è possibile che il ct porti con sè Marco Tardelli, già suo vice con la nazionale irlandese.

Scatenatissima Jennifer: la Lopez e il video dell’inno dei Mondiali

jlo-inno-mondiali-tuttacronacaS’intitola We Are One la canzone scelta come inno dei Mondiali di Brasile 2014, per la quale Jennifer Lopez ha girato il video a Fort Lauderdale, città della Florida, sede della festa di primavera. Accanto a J. Lo, che indossa coloratissimi mini short e calze a rete, il rapper Pitbull e la cantante brasiliana Claudia Leite. Se per lo Spring Break non ci sono carri allegorici, anche a Fort Lauderdale la gente non manca: nella pausa primaverile, infatti, una fiumana di gente si riversa sulle spiagge e per le strade, con molti pochi vestiti addosso e molto alcol in corpo.

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Rafa Benitez e quelle sirene dal Qatar: un’offerta che non si può rifiutare?

benitez-qatar-tuttacronacaRafa Benitez potrebbe diventare uno dei tecnici più pagati al mondo. Se solo decidesse di lasciare la panchina del Napoli però. Ultimamente il rapporto con De Leurentiis non è più idilliaco a causa dei cattivi risultati delle ultime settimane anche se la partita in Coppa Italia contro la Roma ha mostrato una squadra che sta tornando quella dei primi tempi di questa stagione. Sportmediaset parla però di nuovi possibili scenari per Benitez: la Nazionale del Qatar avrebbe presentato una clamorosa offerta per l’allenatore spagnolo che prevede un ingaggio da oltre 10 milioni di euro netti a stagione. Il tutto per averlo come Commissario tecnico in vista del Mondiale di Qatar 2022. Il contratto di Benitez col Napoli scadrà nel 2015, e attualmente percepisce circa 3 milioni.

Per l’Italia c’è Rizzoli: selezionati gli arbitri di Brasile 2014

brasile-2014-tuttacronacaCom’era stato previsto, ci sarà Nicola Rizzoli, per l’Italia, tra i 25 arbitri della fase finale dei Mondiali di calcio che si terranno il prossimo giugno in Brasile. Con il fischietto bolognese anche la coppia Faverani-Stefani. La Fifa ha scelto i direttori di gara e in una nota si legge:

Gli arbitri selezionati sono stati scelti soprattutto per la loro personalità e per la capacità di comprendere il calcio, essendo in grado di leggere le gare e l’approccio tattico delle squadre in ogni partita.

Sono stati selezionati anche altri 8 arbitri e 8 assistenti come riserve. Per quel che riguarda la rosa arbitrale, 9 provengono dall’Europa, 5 dall’America, 4 dall’Asia, 3 dall’Africa e dalla regione del Concacaf e 1 per l’Oceania. Il più giovane è il colombiano Wilmar Roldan (33enne), il più ‘anziano’ il 43enne Noumandiez Doue proveniente dalla Costa d’Avorio.

Questi tutti i nomi scelti dalla Federazione: Afc: Ravshan Irmatov (Uzbekistan), Yuichi Nishimura (Giappone), Nawaf Shukralla (Bahrain), Ben Williams (Australia). Caf: Noumandiez Doue (Costa d’Avorio), Bakary Gassama (Gambia), Djamel Haimoudi (Algeria). Concacaf: Joel Aguilar (El Salvador), Mark Geiger (Usa), Marco Rodriguez Moreno (Messico). Conmebol: Enrique Osses (Cile), Nestor Pitana (Argentina), Wilmar Roldan (Colombia), Sandro Ricci (Brasile), Carlos Vera Rodriguez (Ecuador). Oceania: Peter O’Leary (Nuova Zelanda). UEFA: Felix Brych (Germania), Cuneyt Cakir (Turchia), Jonas Eriksson (Svezia), Bjorn Kuipers (Olanda), Milorad Mazic (Serbia), Pedro Proenca (Portogallo), Nicola Rizzoli (Italia), Carlos Velasco Carballo (Spagna), Howard Webb (Inghilterra).

Nella favela arriva Batman: lotta contro le ruspe di Brasile 2014

batman-favelas-tuttacronacaScomparirà presto una favela di Rio de Janeiro, che sorge non lontana dallo stadio Maracanà. Per combattere contro la distruzione, prevista in vista di Brasile 2014, è sceso in campo, o per meglio dire tra le abitazioni, perfino Batman. Proprio tra le vie di questa zona, dove vivono oltre 650 famiglie, un uomo travestito da supereroe ha fatto la sua apparizione. Le ruspe hanno iniziato le demolizioni nelle scorse ore e a poco sono servite le barricate degli abitanti: riuscirà Batman a salvare le loro case?

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Ecco come pensano i vincitori: lo spot della Nazionale brasiliana

nike-dare-to-be-brasilian-tuttacronacaLa Nike continua il suo sodalizio con la nazionale verdeoro e, mentre si avvicina il fiscio d’inizio a Brasile 2014, il nuovo spot diventa rapidamente virale, con oltre 2 milioni di visualizzazioni in Youtube. E “svela” un segreto: se nessuno gioca come i brasiliani, è perchè nessuno è in grado di pensare come loro. Ecco che una semplice pubblicità, però, si trasforma anche in un viaggio nel passato di Neymar, Thiago Silva & Co. E non manca nemmeno il cameo di Ronaldo.

Verso Brasile 2014: ecco la maglia dell’Italia!

maglia-italia-mondiali-tuttacronacaQualche settimana fa, in rete erano circolate le foto che mostravano la seconda maglia, quella bianca, che la Nazionale di Prandelli utilizzerà ai Mondiali 2014. Ora è stata svelata anche quella ufficiale: il sito Passionemaglie ha infatti pubblicato le prime foto della divisa firmata Puma che presenta soluzioni innovative nel rispetto della tradizione. Lo stile è molto simile a quello di una polo, con tre bottoni a chiudere il colletto e una fettuccia tricolore sotto l’asola centrale. Il richiamo al tricolore è presente anche sulle maniche, mentre il logo Puma e lo stemma ufficiale della Figc saranno circondati da un filo d’oro. Ai fianchi della maglia, due righe bianche. I calzettoni e i calzoncini ricalcano chiaramente le linee della maglia con dettagli in bianco. Per quel che riguarda la seconda maglia, che verrà presentata ufficialmente dalla Figc nel corso di un evento che vedrà protagonisti sicuramente capitan Gigi Buffon e il CT Prandelli, sarà rivoluzionaria. La base è bianca e viene solcata da sottili righe azzurre verticali. Sia il colletto a v che le maniche riportano poi inserti in azzurro mentre il motivo del tricolore è presente sui fianchi. Il logo Puma e quello della Figc sono rifiniti in oro. Le versioni non sono ancora definitive, ma non verranno comunque stravolte da qui al calcio d’inizio di Brasile 2014.

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Clamoroso! Volevano truccare anche le partite di Brasile 2014!

brasile-calcioscommesse-tuttacronacaE’ il Corriere dello Sport a scrivere che, dall’ordinanza sul calcioscommesse emessa questa mattina dal Tribunale di Cremona, è merso anche un clamoroso retroscena sui prossimi Mondiali, che si disputeranno nel 2014 in Brasile. Il Gip Salvini scrive: “L’arresto avvenuto a Singapore di Tan Seet Eng e di altre 13 persone è il nuovo dato estremamente significativo che, seppur formalmente ancora ai margini della presente indagine, non può essere letto se non come una piena conferma degli elementi raccolti dall’Autorità giudiziaria italiana e via via arricchitisi nel tempo in merito alla organizzazione transazionale che dirigeva le mosse dei suoi inviati in Italia e rendeva possibile la corruzione dei giocatori di squadre anche sconosciute o pochissimo conosciuta all’estero. Le accuse, in base alle notizie raccolte da fonti aperte e da sintetiche relazioni del Servizio Centrale Operativo, essendo stato inoltrata solo recentemente una formale richiesta di rogatoria internazionale, riguardano la manipolazione di un gran numero di partite in molti paesi e ad altissimo livello sino a progettare, a quanto sembra, un piano di interventi illeciti sui prossimi campionati del mondo che si svolgeranno in Brasile».

Usain Bolt… più veloce anche di un autobus!

usain-bolt-bus-tuttacronacaUsain Bolt sfida anche un autobus… e lo batte! E’ successo in Argentina, a Buenos Aires. Qui, in Avenida 9 Julio, lo sprinter giamaicano, pluricampione olimpico e primatista mondiale di 100 e 200 metri, ha corso contro un bus percorrendo una distanza di 80 metri. In seguito, ha sfidato i campioni locali Mario Forsythe e Kimmari Roach sui 120 metri. L’atleta, a margine dell’esibizione, ha parlato anche dei Giochi di Rio del 2016. Il campione ha spiegato che non correrà i 400 metri ma mirerà a migliorare i tempi sulle sue distanza di 100 e 200 metri.

Mondiali maledetti: due morti in poche ore nello stadio dell’esordio azzurro

manaus_stadium_amazonia-tuttacronacaIl 27 novembre perdevano la vita due operai nello stadio Itaquerao di San Paolo, dove il 12 giugno si svolgerà la gara inaugurale del Mondiale 2014. Ieri altri due operai sono morti, questa volta nell’impianto di Manaus, dove l’Italia esordirà il 14 giugno nel match contro l’Inghilterra. Il 22enne Marcleudo de Melo Ferreira, stando a una prima ricostruzione, è precipitato sui seggiolini mentre stava lavorando all’installazione dei riflettori sulla copertura: si è trattato di un volo di 35 metri. L’uomo è morto poco dopo l’arrivo in ospedale, ucciso dalle ferite riportate. Poco dopo un’altra vittima. In questo secondo caso non si è trattato tuttavia di un incidente sul lavoro: Josè Antonio Silva do Nascimiento, che stava completando la pavimentazione del centro congressi annesso all’impianto sportivo, è stato stroncato da un infarto fulminante. L’uomo è morto all’interno di un camion, dove stava cercando di accendere il condizionatore per trovare riparo dal caldo. Le opere nell’Arena Amazzonia sono nel frattempo state bloccate. La Fifa e il Comitato organizzatore locale dei Mondiali hanno appreso della morte del lavoratore ”con grande tristezza”, si legge in una nota ufficiale. In precedenza, il maggio scorso, già un altro operaio, il 49enne Raimundo Nonato Lima Costa, era morto nell’impianto cadendo da un’altezza di 5 metri. In seguito a questo episodio, il ministero del Lavoro brasiliano aveva tra l’altro espresso forte preoccupazione per le precarie condizioni di lavoro degli operai.

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Quei Mondiali in Brasile già così insanguinati: un altro morto allo stadio

manaus-tuttacronacaL’Italia giocherà la sua partita inaugurale ai Mondiali di Brasile allo stadio di Manaus, l’Arena Amazzonia. E proprio qui oggi è morto un operaio 23enne. Stando a quanto riferito dal sito del quotidiano Terra, l’uomo è precipitato da quasi 35 metri di altezza mentre stava installando una protezione laterale a uno dei riflettori dell’impianto. Trasportato presso l’ospedale ’28 agosto’ della città, i medici non hanno potuto fare nulla per lui. La notizia è stata confermata anche dalla Fifa e dal comitato organizzatore della Coppa del Mondo che “hanno appreso della morte del lavoratore con grande tristezza – si legge in una nota ufficiale -. Vorremmo inviare le nostre più sincere condoglianze alla sua famiglia, a parenti, colleghi e amici”. Dei 12 stadi che ospiteranno il Mondiale, questo è il terzo dove si verifica una tragedia. Oltre Manaus, anche Brasilia e San Paolo, dove due persone sono morte il 27 novembre scorso, a seguito del crollo di una gru.

Papa Francesco “allenatore” della Nazionale Argentina!

papa-mondiali-tuttacronacaL’idea è di TyC Sports, canale sportivo argentino, che ha realizzato uno spot per i Mondiali di Brasile 2014 miscelando con maestria il discorso di Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù dello scorso anno, che si era svolta in brasile, con filmati della nazionale argentina. Il Pontefice che non ha mai nascosto la sua passione per il calcio, finisce così per fare un discorso d’incoraggiamento ai giocatori, “Voi siete il futuro, voglio che usciate fuori, attenti alle punte, giocate in avanti, siate protagonisti”. Parole rilette in chiave di consigli calcistici quindi nel video, da quel “Il Signore ci chiama tutti e chiede che giochiamo nella sua squadra”, all’esortazione “Non abbiate paura” passando per “I Carioca sanno ricevere bene” (e qui l’immagine del gol incassato dai brasiliani). In conclusione: “Il Papa è con voi” e la scritta: “Se un argentino è riuscito a fare questo in Brasile, immagina cosa possono fare 23“.

La maglia per i Mondiali che il Brasile non può usare: ecco perchè!

maglia-brasile-mondiali-tuttacronacaOggi si terrà il sorteggio per i Mondiali e scopriremo contro chi dovrà giocarsela l’Italia, ma intanto c’è una nuova grana per la nazionale brasiliana: la maglia dei padroni di casa dei Mondiali 2014, infatti, è da rifare. Presentata qualche giorno fa e realizzata da Nike, non presenta il nome della nazione. E qui entrano in gioco le norme locali sempre più ferree dei regolamenti in tema di divise di gioco: sotto il logo della Cbf, la Federcalcio brasiliana, era indispensabile indicare il nome della nazione, in sua mancanza, come  recita lo statuto del massimo organismo calcistico del Paese, le maglie sono inutilizzabili e non potranno essere indossate neanche in occasione della partita amichevole prevista il prossimo 5 marzo contro il Sudafrica e organizzata proprio per tenere a battesimo le nuove divise. Ora, si cercherà di correre ai ripari a tempo record: in qualche modo dovrà essere inserita la scritta “Brasil” e non è esclusa una toppa, soluzione a cui la Nike ha già fatto ricorso l’anno passato per le divise della Juventus, al centro di una polemica per il numero delle stelle presenti sul petto. Da parte sua, la Nike sostiene che la divisa, realizzata rispettando la tradizione, aveva ricevuto l’ok della Cbf prima di entrare in produzione. La federcalcio brasialiana, nelle scorse ore, ha ammesso che la decisione di eliminare la scritta Brasil è stata presa prima che la decisione fosse ratificata dall’assemblea generale.

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Un video per fare outing: l’annuncio di Tom Daley

Tom-Daley-tuttacronacaDue volte campione europeo, oro ai Mondiali di Roma, bronzo olimpico a Londra. Gli appassionati di sport conoscono Tom Daley e le sue acrobazie dalla piattaforma da 10 metri. Di lui, però, ora si parla per un video pubblicato dallo stesso atleta su Youtube, nel quale fa outing. “La scorsa primavera la mia vita è cambiata moltissimo nel momento in cui ho incontrato una persona che mi fa sentire felice, sicuro, che mi fa apparire tutto grandioso. E questa persona è un ragazzo”. Il campione inglese di tuffi confessa la propria omosessualità riconoscendo che la cosa ha sorpreso in parte anche lui “anche se era sempre nella mia testa l’idea che potesse succedere e tutto il mio mondo è cambiato. Esco con un ragazzo e non potrei essere più felice”. Tom ricorda quindi quanto gli diceva il padre, mancato a 40 anni a causa di un cancro: “mi ha sempre detto: ‘finché sei felice tu, sono felice anch’io’. Anche mia mamma mi è stata vicina, e così anche la mia famiglia e gli amici. Voglio ancora vincere una medaglia d’oro a Rio 2016 per la Gran Bretagna e sono ancora più motivato che mai a farlo”. Per quel che riguarda la reazione delle Federnuoto britannica, il presidente Edward Lord ha commentato in Twtter: “Dobbiamo appoggiare la decisione di Tom Daley di uscire allo scoperto. E’ molto coraggioso e sono fiero di lui”.

Verso i Mondiali: crollo allo stadio che ospiterà la partita inaugurale

crollo-stadio-sanpaolo-tuttacronacaTragico crollo di una struttura a San Paolo del Brasile, allo stadio Itaquerao, dove hanno perso la vita almeno tre persone. Proprio questa struttura ospiterà la partita inaugurale del Mondiali di Brasile 2014. Stando a quanto  riferito dai vigili del fuoco sarebbe crollata una parte della struttura metallica che copre l’Itaquerao.

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750mila euro della Rai, soldi pubblici, per ottenere interviste con Formigoni e Cl

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La vicenda la racconta prima il Fatto Quotidiano e poi la riprende Il Giornale. Sarebbero stati 750mila euro, pagati con i soldi pubblici della Rai, a essere versati per ottenere l’esclusiva dei servizi giornalistici dedicati al Meeting di Rimini. La Rai avrebbe offerto un accordo per filmare dibattiti od otte­nere interviste con Roberto For­migoni, Maurizio Lupi o con chiunque tra politici, imprenditori e personaggi pas­si per la manifestazione estiva organizzata da Comunione e liberazione.

Il Giornale scrive:

In so­stanza, entrambi si chiedono che bisogno ci sia di spendere tali somme per avere l’esclusi­va di una manifestazione che sarà pure molto importante, ma che si può tranquillamente seguire con i servizi giornalisti­ci normali come è stato sempre fatto. Soprattutto perché è dif­fi­cile immaginare una valanga di spettatori che si precipitino a guardare le immagini in arrivo da Rimini: solo un ritorno alto di interesse e di ascolti potreb­be giustificare, infatti, un’ope­razione simile. Minzolini sotto­linea che «l’esclusiva si chiede per eventi giganteschi come i Mondiali o le Olimpiadi. Nel ca­so del Meeting- se l’accordo ve­nisse confermato – si trattereb­be in realtà di una sponsorizza­zione a una precisa area cultu­rale- politica, nonostante i con­tinui proclami di indipenden­za dalla politica medesima fatti dai vertici della Rai. Anzi sareb­be la tv pubblica a fare politica direttamente. E tra l’altro verso l’area di riferimento che sta so­stenendo il governo Letta».

In Rai si fa notare che l’accor­do non è ancora definitivo e si attendono le osservazioni della commissione di Vigilanza per prendere una decisione finale. Così Fico ha chiesto ai vertici Rai «quali sono le ragioni che hanno portato l’azienda a pre­sentare questo tipo di offerta agli organizzatori dell’evento che fa capo a Cl. Se il contratto già esistesse – ha aggiunto – sarebbe da stracciare. È assurdo che vengano stanziati soldi pubblici per seguire eventi di questo genere. Allora anche i partiti o le associazioni di cate­goria potrebbero richiedere di essere pagati per garantire il li­bero accesso ai giornalisti per le loro convention. È un nonsen­se , l’ennesimo».

Ha chiesto, invece, Minzolini alla commissione di Vigilanza: «Vista la tipologia di tale accor­do e anche al fine di chiarire i presupposti di tale negoziazio­ne tenuto conto del diritto/do­vere del servizio pubblico radio­televisivo in materia di pluralismo dell’informazione, riterrei utile conoscere se risponda al vero quanto riportato dalle agenzie di stampa, sia con riferi­mento alla effettiva conclusio­ne dell’accordo da parte del procuratore competente sia in relazione all’importo previ­sto». I vertici della tv pubblica hanno risposto che l’accordo (che viene gestito da Costanza Esclapon, direttore della comunicazione e delle relazione esterne) comporta la creazione di uno stand dentro il padiglio­ne fieristico di Rimini dove si svolge il Meeting (…)

Attenzione! Un fantasma si aggira per Rio de Janeiro

fantasma-uruguay-tuttacronacaLa nazionale dell’Uruguay è stata l’ultima squadra che si è classificata ai mondiali che si disputeranno in Brasile la prossima estate e per festeggiare la qualifica, ottenuta con il pareggio in casa contro la Giordania e dopo aver vinto la partita di andata per 5 a 0, la Puma, il suo sponsor, ha realizzato un video che sta spopolando in questi giorni in rete. Nel filmato si vede un fantasma, coperto da un telo celeste, colore della squadra, con il numero 50 stampato sulla schiena. L’inquietante presenza si aggira per le vie di Rio de Janeiro, terrorizzando i brasiliani che incontra. Non è una scelta casuale quella del numero 50: nel 1950, infatti, il Brasile ospitò, per la prima volta un’edizione dei mondiali di calcio. E, per i brasiliani, si concluse nel peggiore dei modi. Mentre tutti si aspettavano di festeggiare la vittoria, infatti, a “rovinare” il programma ci pensò proprio l’Uruguay che sconfisse il Brasile per 2 a 1 nella partita decisiva del girone finale (all’epoca non esisteva una partita finale unica). Fu un evento drammatico per tanti tifosi e ci furono anche molti suicidi.

La “maledizione” di Ibra

zlatan-ibrahimovic-tuttacronacaSplendida doppietta di Zlatan Ibrahimovic contro il Portogallo ma non è stata sufficiente per l’attaccante per scrollarsi di dosso quella che sembra essere la sua maledizione: Ibra e il Mondiale non vanno d’accordo. La sua Svezia quest’anno si vede negato l’accesso a Brasile 2014 e, a sentir parlare il giocatore, potrebbe essere stata l’ultima occasione per vederlo in Nazionale. Lui stesso, in conferenza stampa, ha annunciato che “per me è stato probabilmente l’ultimo tentativo per provare a raggiungere il Mondiale con la Nazionale”; in questo senso l’attaccante svedese ha aggiunto che “sicuramente d’ora in poi quando giocherò non penserò alla Nazionale”. Quanto va preso sul serio? Probabilmente lo rivedremo agli Europei del 2016 e non è detto che non possa ritornare in campo al Mondiale 2018, anno in cui compirà 36 anni. Ma, dicevamo, per Ibra questa competizione sembra essere una bestia nera: nelle sue due partecipazioni, nel 2002 e nel 2006 ha collezionato 5 presenze non andando mai in rete. A ciò si aggiungano le due mancate qualificazioni ai tornei del 2010 e, appunto, del 2014. Tutto questo, però, non ha scalfito la sua “umiltà”. Dopo essersi recentemente paragonato a Dio, l’attaccante del Psg a fine gara ha rilasciato la seguente dichiarazione a TV4:

Quello che posso dire è che un Mondiale senza di me è poca cosa, non c’è davvero nulla da guardare e non vale nemmeno la pena aspettarlo con ansia. Complimenti al Portogallo, ma entrambe le squadre avrebbero meritato di essere in Brasile.

Rissa tra tifosi al termine di Italia-Germania: un ferito

rissa-tifosi-tuttacronacaSono stati circa trenta i tifosi, tra italiani e tedeschi, coinvolti in una rissa scoppiata a poche centinaia di metri dallo stadio Meazza dopo l’amichevole tra la nazionale italiana e quella tedesca. I due gruppi sono entrati in contatto quando il pubblico era già defluito. Oltre ai pugni, sono volate anche alcune bottiglie. La rissa è stata sedata dalla polizia, intervenuta con alcune auto. Sul posto anche un paio di ambulanze. Il bilancio è di un ferito: si tratta di un tifoso tedesco che è stato colpito alla testa. I protagonisti del tafferuglio sono stati identificati.

Ibra si sente Dio! L’umile conferenza stampa di Zlatan

zlatan-ibrahimovic-tuttacronacaSi avvicinano i Mondiali 2014 ma alcune squadre ancora non sanno se potranno atterrare o meno in Brasile. Tra queste Portogallo e Svezia, che si affronteranno nello spareggio d’accesso. Questo significa anche un faccia a faccia tra Zlatan Ibrahimovic contro Cristiano Ronaldo. Il bomber del PSG, in conferenza stampa, ha rilasciato delle dichiarazioni che non possono certo passare inosservate e nelle quali dimostra il suo “stato di grazia”. “Non sarà solo una sfida fra me e Cristiano Ronaldo – ha dichiarato Ibra -. A scendere in campo saranno la Svezia contro il Portogallo. Non mi sono mai sentito così bene nella mia carriera. So che ho 32 anni ma non ho mai giocato meglio di come sto facendo adesso”. Ha poi continuato: “Nel confronto contro il Portogallo non partiremo con il ruolo di favoriti. Loro sono più forti ma noi proveremo a dare del filo da torcere. Se ho paura di Pepe e Bruno Alves? Loro sono giocatori aggressivi, forti fisicamente. Per me non sarà facile. Pallone d’Oro? Molti giocatori possono vincerlo. Vedo favoriti Ribery, Messi e Ronaldo. Il primo è stato fantastico visto che ha vinto tutti i trofei, l’argentino è un talento puro, nato per vincere, Ronaldo anche sta viaggiando su livelli molto alti. Vedremo”. Ma soprattutto il siparietto conclusivo, quando ha dichiarato: “Chi vincerà stasera? Solo Dio lo sa”. Al che un giornalista gli ha fatto notare: “Beh, è un po’ difficile chiederglielo”. Ibra ha quindi sfoderato tutta la sua umiltà: “Stai parlando con lui in questi istanti”.

Chi sono i veri, imbattibili campioni di calcio? Lo svela una ricerca!

Holly-e-Benji-tuttacronacaDi calciatori forti, fortissimi, ce ne sono diversi, e la prossima estate li rivedremo tutti in Brasile pronti a lottare perchè la loro Nazionale trionfi. Ma difficilmente riusciranno ad eguagliare le incredibili prestazioni dei due fuoriclasse con i quali sono cresciute intere generazioni di bambini: Holly e Benji. In realtà negli anni è più volte apparso in rete uno studio scientifico che rendeva note le incredibili abilità dei due supereroi del calcio, ma visto che si avvicina il mondiale, meglio dare una ripassatina ai concetti.

Basta qualche calcolo di trigonometria e, tenendo presente il raggio della terra, l’altezza di un osservatore e la linea che va dall’osservatore fino alla linea dell’orizzonte, si ottiene che la distanza a cui un giocatore vede l’orizzonte é di 4,53 Km. Nel cartone, la traversa della porta compare quando un giocatore é più o meno sulla tre-quarti campo, il campo risulta lungo circa 17,8 Km. E in questo spazio infinito Holly e i compagni della New Team corrono a perdifiato per intere partite, spesso con recuperi dai risvolti drammatici. Al triplo fischio, quindi, gli eroi giapponesi percorrono mediamente 250 chilometri, a velocità stratosferiche intorno a 150km/h, per inseguire il sogno di giocare un giorno in Brasile. E come se non bastasse: acrobazie, tiri che attraversano il campo e voli incredibili da parte dei portieri… chi vorrebbe trovarsi a giocare contro un team così?

Carlitos Tevez: il grande gol, l’esultanza dei tifosi e la nuova dedica ai barrios

tevez-lamaciel-tuttacronacaCarlitos Tevez ha siglato ieri a Genova la seconda rete dell’incontro, dopo il rigore realizzato da Vidal, traghettando i bianconeri verso la vittoria.

E mentre la curva esultava, El Apache esultava nel modo che abbiamo imparato a conoscere: mostrando la maglia con una scritta. Le dediche dell’argentino della Juve, infatti, guardano sempre alla sua terra natale e, più precisamente, ai quartieri poveri e degradati della capitale. La Maciel, o Isla Maciel, è un barrio che si trova nel partido de Avellaneda, ma non si tratta di un’isola: è separato da Buenos Aires da un torrente e dal distretto di Avellaneda da una larga strada, creando così l’effetto di isolamento e, soprattutto, emarginazione dei suoi abitanti. Il vicino fiume Maciel prende a sua volta il nome da un politico che nella prima metà del diciannovesimo secolo venne isolato dal barrio di Santa Fé e diventò il proprietario della “Isla”.

E’ CanaleJuve a spiegarci che “la Maciel ospita sin dalla fine dell’800 un gran numero di immigrati – anche italiani. Ferrovie, treni merci, baraccopoli molto antiche, qualche casa di legno e metallo e tanta povertà. La principale fonte di guadagno del luogo (oltre alle industrie) sono stati per molti anni i bordelli che hanno accolto i marinai europei. Una zona completamente ai margini di tutto, in cui non trova spazio nemmeno la morale cristiana; gli unici stranieri ad essere risparmiati dai delinquenti del luogo erano proprio i clienti delle prostitute. Diecimila abitanti spesso coinvolti in regolamenti di conti tra bande rivali; niente luce, acqua né gas. Qualche mensa, alcune scuole e soprattutto il Club Atlétíco San Telmo: una squadra che è l’orgoglio della gente. Nato nel 1904 in un altro barrio, il San Telmo dovette spostarsi a la Maciel nel 1926; qui vennero costruiti tutto il suo quartier generale e (soprattutto) “La Fortaleza”, quello che oggi è considerato lo stadio più pericoloso di tutta l’Argentina. Nel 2006 diventò teatro di uno dei più grandi massacri che il calcio ricordi, quando gli ospiti del Talleres vennero uccisi negli scontri con i tifosi di casa. Un episodio, nemmeno tanto isolato, che portò a cinque anni di chiusura forzata dell’impianto, con il San Telmo costretto a disputare le sue gare lontano dalla sua gente. Storie di periferia e di calcio, di follia e di violenza dove il pallone e la squadra del quartiere sono le vere divinità di tutti. I bar, i chioschi e i negozi vengono mandati avanti da persone del luogo, perché nessuno si sognerebbe di cercare fortuna proprio lì, dove sparatorie e rapine sono all’ordine del giorno. La gente del posto sostiene che la paura c’è tanto a la Maciel quanto in un qualsiasi altro barrio, dall’esterno parlano di nuove bande che cercano rifugio in questa realtà dimenticata da Dio per iniziare nuove guerre interne, coinvolgendo anche i più giovani. Una cornice di droga e delinquenza in cui c’è anche chi non perde la speranza e crede che la situazione possa cambiare: attendendo la costruzione del nuovo ponte “Nicolás Avellaneda” e della nuova strada di fianco al torrente Riachuelo si attendono e si sognano nuove aperture ai turisti provenienti dai vicini quartieri più famosi, per abbattere il muro di isolamento che da sempre accompagna questo e molti barrios argentini.”

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La pagina Tumblr che NESSUN amante del calcio può perdersi

mondiali-photoshop-tuttacronacaSi chiama The World Cup Draw la pagina Tumblr che si è riproposta di accompagnare tutti i tifosi di calcio nel lungo percorso che ci separa dai Mondiali 2014. Come? Con un viaggio nella memoria e un ripasso dei campioni che scenderanno in campo, proponendo i ritratti dei giocatori, uno al giorno, tutti rivisti grazie a Photoshop, utilizzando esclusivamente lo strumento “lazo poligonale”. Non potevano mancare i campioni del Mondo 2006, con Buffon, Totti, Del Piero, De Rossi, ma non mancano neanche glorie degli altri Paesi e che nel nostro campionato hanno giocato, come Batistuta, Rui Costa, Zidane, Desailly, Ibrahimovic e Nedved. Non mancano, ovviamente le star del momento: Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar. Quanti ne riconoscerete da qui al calcio d’inizio?

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Rebelo saluta: il ministro dello sport brasiliano si dimette

Aldo-Rebelo-mondiali-tuttacronacaI calciatori attendono i sorteggi per i Mondiali di Brasile 2014 e proprio dallo stato sudamericano arriva la notizia che il ministro dello sport, Aldo Rebelo, si dimette. E’ stato lui stesso ad annunciare che il prossimo dicembre lascerà la guida del dicastero, che aveva assunto nel 2011, a seguito delle dimissioni di Silva, accusato di corruzione. Rebelo ha infatti intenzione di candidarsi a governatore dello Stato di Rio nelle elezioni che avranno luogo l’anno prossimo, ad ottobre. “Mi dimetterò. Penso che sarà a dicembre, quando sarà completata la consegna degli stadi” alla Fifa. Core ricorda Repubblica, un anno fa il ministro era stato al centro di un incidente diplomatico: si era rifiutato di incontrare il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, che aveva definito troppo lenti i preparativi per i mondiali brasiliani. Nonostante questo, l’organo di governo del calcio mondiale ritiene che tutti e 12 gli stadi dei mondiali saranno pronti per fine anno.

Gervinho-show! Il giallorosso incanta con la sua Nazionale!

gervinho-tuttacronacaIl nuovo idolo dei tifosi giallorossi Gervais Yao Kouassi, meglio noto come Gervinho, ad Abidjan ha dato spettacolo. L’attaccante, rinato da quando ha lasciato l’Arsenal ed è approdato alla Roma di Mister Garcia, era impegnato nel match-playoff contro il Senegal col quale la Costa d’Avorio ipoteca la qualificazione al Mondiale di Brasile 2014. Il giocatore ha guadagnato il rigore dell’1-0, siglato il 2-0 e servito l’assist del 3-0 per il gol di Kalou.

Victor Kovats muore durante un lancio di prova: ritrovati i resti

Victor-Kovats-tuttacronacaHa richiesto l’impegno di 200 tra agenti e pompieri la ricerca dei resti dell’atleta ungherese Victor Kovats, precipitato mentre si stava esercitando in Cina per i campionati del mondo di volo con tuta alare, di cui aveva vinto il titolo nel 2012. Lanciatosi con la sua tuta alare dalla cima di una collina del Tianmen Mountain National Forest Park, nella provincia di Hunan, Kovats non è riuscito ad aprire il paracadute, forse a causa di un malfunzionamento, precipitando nei boschi sottostanti. Le cause della mancata apertura sono ancora da accertare. Secondo quanto riportato dai soccorritori, il cranio dell’uomo è stato completamente distrutto dall’impatto con la boscaglia. I mondiali non sono comunque stati annullati e hanno preso l’avvio l’11 ottobre, nella stessa area.

Niente Nazionale per De Rossi: tendinopatia per il giallorosso

derossi-nazionale-tuttacronacaIniziato il ritiro a Coverciano per la Nazionale di Prandelli in vista delle sfide contro Danimarca e Armedia valide per i Mondiali e già un giocatore dovrà fare ritorno a casa. Si tratta del centrocampista giallorosso Daniele De Rossi al quale, durante la visita dal  medico degli azzurri Enrico Castellacci, è stata riscontrata “una tendinopatia all’inserzione dell’adduttore sinistro”. Il Ct ha deciso di lasciarlo a riposo in via precauzionale. Ancora assente Gigi Buffo, che gode di un permesso di qualche ora e raggiungerà il gruppo in serata mentre i tre giocatori del PSG, Sirgiu, Thiago Motta e Verratti, arriveranno domani. Questa la lista dei convocati da Prandelli:

Portieri
Buffon (Juventus), Marchetti (Lazio), Sirigu (Paris Saint Germain); 

Difensori
Abate (Milan), Astori (Cagliari), Balzaretti (Roma), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), De Silvestri (Sampdoria), Pasqual (Fiorentina), Ranocchia (Inter);

Centrocampisti
Aquilani (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), Diamanti (Bologna), Florenzi (Roma), Giaccherini (Sunderland), Marchisio (Juventus), Montolivo (Milan), Pirlo (Juventus), Poli (Milan), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Verratti (Paris Saint Germain);

Attaccanti
Balotelli (Milan), Cerci (Torino), Gilardino (Genoa), Insigne (Napoli), Osvaldo (Southampton), Rossi (Fiorentina).

Lo stadio diventerà prigione dopo Brasile 2014. E’ polemica!

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L’Arena  da Amazonia di Manaus ha una capienza di 44mila posti ed è costata quasi 240 milioni di dollari, creata nel cuore dell’Amazzonia, a oltre 2.400 km da Rio de Janeiro, dopo essere stata utilizzata per le gare dei Mondiali 2014 in Brasile potrebbe trovare una nuova collocazione come centro di detenzione temporaneo, così da alleviare il problema del sovraffollamento delle carceri. La proposta ha già aperto un’ampia polemica. Soprattutto sono contrari proprio gli avvocati dell’Amazzonia aderenti all’Ordine che auspicano  una risoluzione del sovraffollamento delle prigioni con un piano carcerario nazionale e non con una cattedrale nel deserto che è stata costruita in una zona in cui la tradizione calcistica non è molto sentita e che rischia quindi dopo l’evento di restare inutilizzata per molto tempo.

Intanto in Qatar si aprono le polemiche per lo stadio costruito, secondo Il Guardian, con lo sfruttamento degli operai nepalesi. 

Il gol capolavoro di Tevez dedicato a Ciudad Oculta, il quartiere amato dal Papa

ciudad-oculta-tuttacronacaHa segnato il gol del pareggio Carlos Tevez, durante il match contro il Verona allo Juventus Stadium. Un gol capolavoro che lui ha dedicato a “Ciudad Oculta”. “Città nascosta” è uno dei quartieri più poveri di Buenos Aires, chiamato così a causa del muro che il governo argentino costrì nel 1978, in occasione del Mondiale, al fine di occultare agli occhi dei turisti la miseria di quel luogo. Anche Papa Francesco, quando era ancora cardinale, si era occupato di quella zona. Ha infatti denunciato le pressioni dei narcotrafficanti nei confronti dei sacerdoti che operavano in quella e in altre Villas, i quartieri popolari dei Buenos Aires. Proprio di questo il futuro pontefice parlava nel 2009, durante un’intervista rilasciata al mensile 30 giorni:

Perché ha scelto di far sapere a tutti che un suo sacerdote era stato minacciato dai trafficanti di droga?

La decisione è stata presa in preghiera. Ho sentito che questo era un problema di tutta la Chiesa locale. E tutti i fedeli dovevano saperlo. Ne ho accennato durante un’omelia nella messa celebrata per gli operatori delle scuole e delle attività educative, dove avevo parlato anche dei pericoli dei giovani d’oggi, come la droga. Alla fine, ho solo aggiunto che un prete era stato minacciato, senza dire neanche il nome.

Chi ha avuto la fortuna di incontrare padre Pepe e i preti [il sacerdote minacciato, n.d.r.] che lavorano con lui sa che sono anche prudenti e realisti. Non recitano la parte dei “preti di frontiera”, o dei “professionisti dell’“antidroga”. Cosa è cambiato? Perché li hanno minacciati?

Loro lavorano. Non attaccano nessuno. Chi ha detto che la droga è un pericolo, non solo nelle favelas, ma in tutta la città, sono stato io, durante quella messa. Ho detto ai genitori: guardate cosa fanno i vostri figli, curatevi di loro, perché la droga arriva dappertutto, arriva alla porta delle scuole. Loro, i sacerdoti delle villas, lavorano anche nella prevenzione delle tossicodipendenze e nel reinserimento sociale dei ragazzi drogati. Un mese fa avevano steso un documento propositivo e costruttivo sulla impressionante crescita del traffico di droga. Quelli di Villa 21 hanno aperto di recente tre case di ricovero per i ragazzi drogati. Si vede che tutto questo non è piaciuto ai trafficanti. Qualcuno deve essersi innervosito.

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Con due partite d’anticipo… L’ITALIA VOLA IN BRASILE! 2-1!

prandelli-italia-repceca-tuttacronacaGiocano per l’accesso ai Mondiali in Brasile gli uomini di Prandelli che scendono in campo in una formazione 3-4-2-1 formata da Buffon; Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Pirlo, Montolivo, Pasqual; Candreva, Giaccherini; Balotelli. La Repubblica Ceca di Bilek risponde con un 4-4-2 con in campo Cech; Gebre Selassie, Sivok, M. Kadlec, Limbersky; Darida, Hubschmann; Plasil, Rosicky, Jiracek; Kozak.

italia-repubblicaceca_tuttacronacaSi tingono di azzurro i primi minuti allo Juventus Stadium quando è l’Italia ad avanzare conquistando fin da subito due angoli. I cechi si fanno pericolosi all’8′, ma Gebre Selassie tira alle stelle. Balotelli risponde tre minuti dopo, ma Cech ribatte in angolo. SuperMario pericoloso anche al 14′ ma l’estremo difensore ceco in qualche modo riesce a recuperare. Un minuto dopo arriva un contatto in area tra Balotelli e Sivok, l’arbitro non lo reputa da rigore. Al 19′ la Repubblica Ceca passa in vantaggio: Rosicky tocca profondo per Jiracek che scende sulla sinistra, palla in mezzo e Kozak tutto solo può battere Buffon in acrobazia. 0-1!

Al 24′ è ancora una volta Balotelli a cercare il gol ma la palla colpisce la traversa.

Ci riprova subito dopo, ma questa volta il tiro è troppo alto. Al 29′ per lui arriva un cartellino giallo, il primo dell’incontro: ha rifilato un pestone a Sivok che lo aveva anticipato in scivolata. Subito dopo arriva un’altra buona occasione per l’Italia, ma De Rossi si sente fischiare un fuorigioco che non c’era. Al 36′ Pirlo crossa per Balo che colpisce bene di testa: Cech fa il miracolo e para. Al primo minuto di recupero la Repubblica Ceca sfiora il raddoppio: velo di Limbersky, conclusione fuori misura di Kozak. Al fischio dell’arbitro, le squadre tornano negli spogliatoi sullo 0 a 1.

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Alla ripresa Prandelli prova la carta Osvaldo, l’ex romanista entra in campo a sostituzione di Giaccherini. Balo ci prova fin da subito con un destro fuori area ma è Chiellini al 6′ che riesce ad annullare il vantaggio ceco: angolo dalla destra, Cech esce a vuoto e lo juventino incorna di testa! 1-1!

Al 7′ Balotelli viene atterrato in area: l’arbitro concede il rigore. E’ il 2-1 per l’Italia!

I Cechi cercano di agguantare il pareggio: al 18′ c’è un’iniziativa di Kolar che crossa in mezzo ma Kozak lo manca di poco. Gli azzurri hanno abbassato il baricentro dopo essersi portati in vnataggio e ora tocca a Buffon salvare le sorti dell’incontro. Al 22′ Jiracek tira ma il portiere bianconero risponde con una bella parata a terra. Al 32′ Pasqual è costretto a lasciare il campo in barella: Kozak gli ha dato una gomitata e il terzino della Fiorentina è ridotto a una maschera di sangue. Per il ceco un cartellino giallo.

Al 35′ l’arbitro grazia Balotelli che, per un’entrata dura, rischiava il secondo giallo. Quattro minuti dopo è invece Kozak a venire espulso per doppia ammonizione: fallo su Balotelli. L’arbitro concede 4 minuti di recupero durante i quali i cechi tentano il tutto per tutto, ma non c’è storia contro la difesa italiana. Gli azzurri sono ufficialmente qualificati per i Mondiali del 2014 con due partite di anticipo. Non era mai successo nella storia.

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Ecco come si affronteranno l’Italia e la Repubblica Ceca! Formazioni.

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Si cerca il pass per i mondiali di Brasile 2014 e Cesare Prandelli punta molto sulla partita di questa sera tra Italia-Repubblica Ceca. I ct delle rispettive nazionali, salvo sorprese degli ultimi minuti, avrebbero deciso di mandare in campo i seguenti giocatori:

ITALIA (3-5-2): 1 Buffon, 19 Bonucci, 16 De Rossi, 3 Chiellini, 2 Maggio, 18 Montolivo, 21 Pirlo, 6 Candreva, 22 Giaccherini, 9 Balotelli, 10 Osvaldo o 11 Gilardino

(13 Marchetti, 4 Astori, 5 Ogbonna, 8 Pasqual, 11 Florenzi, 7 Aquilani, 20 Verratti, 23 Diamanti, 14 El Shaarawy, 11 Gilardino o 10 Osvaldo, 12 Sirigu) All. Prandelli.

REPUBBLICA CECA (4-2-3-1 ): 1 Cech; 2 Gebre Selassie, 6 Sivok, 3 M.Kadlec, 8 Limbersky; 13 Plasil, 22 Darida; 7 Husbauer, 10 Rosicky, 19 Jiracek; 9 Kozak.

(16 Vaclik, 23 Drobny, 4 Suchy, 5 Prochazka, 20 Kusnir, 12 Vanek, 17 Horava, 18 Kolar, 14 V.Kadlec, 21 Lafata, 11 Rabusic). All. Bilek.

Arbitro: Eriksson (Sve)

L’Italia che sogna i mondiali: destinazione Mangaratiba

italia-mangaratiba-tuttacronacaOggi l’Italia si scontra contro la Repubblica Ceca con l’obiettivo di centrare la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo, ma già gli uomini di Prandelli sono in viaggio con la mente verso la prossima destinazione: Mangaratiba, 100 km da Rio de Janeiro. Qui sorge il resort immerso nella natura dove alloggeranno durante il Mondiale in Brasile. La mossa tattica, per far sentire i giocatori a casa, è di lasciare le porte aperte alle famiglie, almeno in fase iniziale. Nell’intera struttura già opzionata dalla federazione, tremila ettari di area safari, campi e piscine di ogni tipo, un chilometro di spiaggia bianchissima, 152 camere lusso che affacciano sull’Oceano. In Brasile i posti dove alloggiare sono già esauriti per tutto il periodo del Mondiale, a partire da 12 giugno. La speranza: arrivare a quel fatidico 13 luglio, per la finale al Maracanà!

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500mila richieste per la finale dei Mondiali del Brasile 2014

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Uno stadio, il Maracanà, che attualmente può contenere 79.185 spettatori, ma ha una richiesta – per la finale dei Mondiali di Brasile 2014, che si giocherà il 13 luglio – di 500mila richieste. A rivelarlo è stato il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, che ha fatto il punto della situazione dicendo che ”i preparativi in Brasile continuano a tutta velocità”. Soltanto dalla Germania, ha rivelato Valcke, sono arrivate ben 8 milioni di richieste di biglietti. Un vero e proprio boom che è partito dal 20 agosto scorso quando si è reso disponibile prenotare i tagliandi.

In tutto la Fifa vendera’ ai tifosi (dopo averli assegnati tramite sorteggio, visto che sara’ impossibile accontentare tutti) 2.989.608 posti su 3.334.524 disponibili: circa 350mila sono infatti stati riservati a invitati eccellenti, Vip, sponsor e giornalisti.

”In una mia recente visita con Ronaldo, Bebeto e il ministro dello Sport Aldo Rebelo – ha spiegato Valcke – abbiamo visto dal vivo l’impegno delle città sede e dei rispettivi Stati, ma soprattutto abbiamo constatato la volontà della gente anche a Curitiba, San Paolo e Manaus di partecipare alla nostra missione di realizzare una Coppa straordinaria”.

Il sogno di Valeria si avvera: senza milza, vince una medaglia e non ci crede

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“Non so cosa dire, mi sento un po’ così…anche se adesso sono arrivata. Ho fatto la mia gara, mi sentivo benissimo e ci ho provato, come mi aveva detto la mia allenatrice Beatrice Brossa”. L’azzurraValeria Straneo, argento nella maratona donne, prima gara ad assegnare medaglie dei Mondiali di Mosca, intervistata dalla Rai esprime tutta la propria gioia con un’aria stralunata di chi ancora non ci crede.

”Sì, mi ero detta che avrei fatto la mia gara e poi avrei visto – ripete la 37enne azzurra -. A un certo punto in gara mi sono girata e ho visto che non c’era nessuno. Mi sono detta che non era possibile, però ci ho creduto fino in fondo, anche se negli ultimi due chilometri non avevo più le gambe. La Kiplagat ha allungato, e non sono riuscita a starle dietro”. ”A una medaglia non credevo – aggiunge -, pensavo a un piazzamento tra le prime dieci. Quindi sono felicissima, questa è una medaglia mondiale, è un argento a cui do un grandissimo valore… Tre anni fa, nel 2010 (quando tornò a correre dopo l’asportazione della milza ndr), non avrei mai pensato di poter partecipare a un’Olimpiade o a un Mondiale e adesso sono qui. Il caldo? In gara mi sono bagnata moltissimo, e quindi non l’ho patito più di tanto”.

Valeria Straneo ha realizzato il suo sogno oggi, anche se è lei la prima a non crederc ancorai. Chi avrebbe mai puntato sull’atleta di alessandria che solo tre anni fa era in lotta contro una  sferocitosi, una malattia genetica che determina la modifica dei globuli rossi e una stanchezza pressoché cronica? Eppure oggi a 37 anni, dopo l’asportazione della milza, ha vinto la medaglia d’argentoai mondiali d’atletica di Mosca.

“Non so cosa dire, mi sento un po’ così…anche se adesso sono arrivata. Ho fatto la mia gara, mi sentivo benissimo e ci ho provato, come mi aveva detto la mia allenatrice Beatrice Brossa”. Queste sono state le prime parole a caldo della Straneo intervistata dalla Rai subito dopo la gara. L’atleta ha poi aggiunto:

”Sì, mi ero detta che avrei fatto la mia gara e poi avrei visto. A un certo punto in gara mi sono girata e ho visto che non c’era nessuno. Mi sono detta che non era possibile, però ci ho creduto fino in fondo, anche se negli ultimi due chilometri non avevo più le gambe. La Kiplagat ha allungato, e non sono riuscita a starle dietro. A una medaglia non credevo, pensavo a un piazzamento tra le prime dieci. Quindi sono felicissima, questa è una medaglia mondiale, è un argento a cui do un grandissimo valore… Tre anni fa, nel 2010, non avrei mai pensato di poter partecipare a un’Olimpiade o a un Mondiale e adesso sono qui. Il caldo? In gara mi sono bagnata moltissimo, e quindi non l’ho patito più di tanto”.

e poi ha concluso:

”Adesso ancora non ci credo, devo ancora realizzare ed entrare in questo sogno. Ringrazio tantissimo tutti quelli che sono dietro questo grande risultato, prima fra tutti la mia allenatrice Beatrice Brossa. E poi mio marito Manlio, che fa il ‘mammo’ e tiene i bimbi: per me è un grandissimo aiuto. E ancora la Fidal: ieri il presidente Giommi ha fatto un bellissimo discorso e oggi, mentre correvo, ci pensavo”

Pellegrini dopo la medaglia arriva lo spot contro la violenza sulle donne

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Conclusa la spedizione a Barcellona per i mondiali di nuoto, la nazionale femminile “scende in vasca” contro la violenza sulle donne. Lo spot si chiama “Ferma il bastardo” ed è promosso dal marchio di abbigliamento femminile Yamamay. Federica Pellegrini dopo aver vinto l’argento nei 200 stile libero ha postato sul suo profilo twitter una foto che la ritrae insieme alle compagne di nazionale con indosso la maglia della campagna con la scritta rossa ‘Ferma il bastardo’ e la richiesta ”Retweet please!”.

 

Gregorio Paltrinieri è BRONZO!!!

gregorio-paltrinieri-tuttacronacaUltimo giorno dei Mondiali di Nuoto di Barcellona, con le speranze italiane riposte in Gregorio Paltrinieri e i suoi 1500 metri a stile libero. E se il cinese Sun e Cochrane sono inarrivabili, Gregorio si è lasciato alle spalle tutti gli altri. Una splendida gara per lui, che non solo vince il bronzo, ma sbriciola anche il record italiano! Seconda medaglia per la spedizione italiana in vasca corta che arriva dal semifondo. E finalmente, all’ultimo giorno e dopo l’argento di Federica Pellegrini nei 200 stile libero, possiamo festeggiare!

Matteo Rivolta: 100 metri che gli assicurano la finale

rivolta-barcellona-tuttacronacaFederica Pellegrini ha centrato la semifinale questa mattina ma nel pomeriggio in quella che sarebbe dovuta essere la sua gara, la 200 dorso, ha pagato lo scotto delle fatiche già spese nei giorni precedenti. Solo nono posto nella classifica generale, che non le permette l’accesso alla finale per appena 13 centesimi. Si è dichiarata comunque soddisfatta: non potrebbe essere diversamente visto lo splendido, e inaspettato, argento nei 200 stile libero. La ritroveremo in acqua domenica per la staffetta.

Ottima prova in semifinale per Matteo Rivolta,  nei 100 delfino, quinto in batteria e, con un tempo di 51’70”, nuovo record italiano per lui, nonchè l’accesso alla finale.

Non ce l’ha fatta invece Silvia Di Pietro nei 50 delfino, sesta in batteria e dodicesima in classifica generale con un tempo di 26’35”.

Barcellona 2013: nulla di fatto oggi per l’Italia

Luca-Dotto-tuttacronacaNon ce l’ha fatta Luca Dotto nella finale 100 stile libero: solo ottavo in 48 e mezzo, al di sotto delle sue possibilità. Troppo alto da superare l’ostacolo della semifinale, invece, Federico Turrini, 200 dorso, 5 in batteria in mattinata ma 8 nella sua semifinale. Si era aggiudicata la finale anche la staffetta femminile della 4×2, ma anche per le nuotatrici azzurre oggi non c’è stata gara contro la supremazia delle altre nazioni.

Nei giorni scorsi è terminata anche la gara di tuffi dalle grandi altezze (27 metri) maschile, che ha incoronato il 39enne colombiano Orlando Duque. Ma lo spettacolo non è mancato neanche dopo…

FEDERICA E’ ARGENTO!

federica-pellegrini-bcn2013-tuttacronacaPomeriggio rovente per la nazionale italiana oggi a Barcellona. Filippo Magnini e Luca Dotto hanno aperto le danze dopo essersi aggiudicati in mattinata la semifinale. E’ solo Dotto però che riesce a superare lo scoglio: domani si giocherà la finale dei 100 stile libero.

Ha difeso il titolo mondiale nei 200 stile libero Federica Pellegrini: nessuna donna ha mai vinto tre titoli consecutivi in questa specialità ai mondiali. La campionessa italiana, che non sarebbe dovuta scendere in vasca per questa competizione e non ha preparato la gara, si è aggiudicata la medaglia d’argento alle spalle della Franklin dopo una splendida gara. Bronzo per la Muffat.

Si è giocato il tutto per tutto subito dopo, Mattia Pesce, nei 50 a rana. Per lui solo un ottavo posto.

Stefania Pirozzi, dopo la qualificazione mattutina, è tornata in vasca per la semifinale dei 200 delfino: quinta nella prima batteria, ma solo undicesima nella classifica finale.

La giornata si è chiusa con Gregorio Paltrinieri impegnato negli 800 stile libero. Solo sesta posizione per lui dopo che Melluli è crollato mentre l’imperatore Sun Yang, dopo l’oro nei 400, conquista per la seconda volta la medaglia più preziosa.

Barcellona 2013: Gregorio, Mattia e Federica si tuffano in finale

barcellona-pellegrini-tuttacronacaLa notizia evidentemente era trapelata se Federica oggi ha mandato un Tweet per polemizzare con Federnuoto: “Grazie alle fonti Fin, l’unica cosa che avevo chiesto era massima tranquillità e riserbo sulle mie scelte!” Ma la gioia dei tifosi di vederla in batteria ai 200 stile libero di questa mattina non ha prezzo. E nonostante non avesse preparato la gara, evidentemente “ce l’ha dentro”, visto che si è assicurata la semifinale pur, come ha lei stesso dichiarato, cercando “di ridurre gli sforzi al minimo”. Non si è però trattenuta nel pomeriggio: prima nella sua semifinale davanti a Franklin e Muffat.

Anche Alice Mizzau ha superato la fase delle batterie ma si è fermata alla semifinale: la rivedremo nella staffetta.

Delusione per Scozzoli, fuori in batteria ai 50 rana. Impresa invece di Mattia Pesce che, nella stessa gara, si è assicurato un posto in finale.

A volare in finale, già questa mattina, anche Gregorio Paltrinieri, che troveremo in vasca a sbracciare nella 800 metri stile libero.

Gli atleti italiani non si sono però staccati dall’attualità: è stato il capitano Di Tora a presentare il cordoglio di tutta la squadra per il tragico incidente nell’Irpinia mentre gli atleti si sono disegnati la fascia nera al braccio.

Giornata no per il nuoto italiano: Bianchi e Scozzoli non convincono

bcn2013-tuttacroancaSperanze infrante oggi per i nuotatori italiani. Ilaria Bianchi (100 delfino) e Fabio Scozzoli (100 rana) hanno dovuto chinare la testa di fronte agli avversari più reattivi di loro. Ma oggi è stata anche la giornata inaugurale dei tuffi dalle grandi altezze, con le prime rotazioni maschili dai 27 m.

E chi sperava che Federica Pellegrini potesse tornare sui suoi passi e presentarsi in vasca per disputare i 200 stile libero ha visto affievolirsi ulteriormente la speranza. Per quest’anno quella gara sembra restare in vasca di riscaldamento mentre la nuotatrice italiana si cimenterà a dorso.

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L’Italia della vasca punta su Bianchi e Scozzoli. Domani le loro finali

nuoto-vasca-tuttacronacaPassaggio del testimone oggi a Barcellona: si cambia vasca e si passa dai tuffi (ultima prova la piattaforma maschile da 10 m con Chiarabini classificatosi 12°) al nuoto in vasca corta. Le punte di diamante da cui si aspettava molto non hanno deluso. Ilaria Bianchi, dopo un’ottima batteria in mattinata, nel pomeriggio, pur un po’ giù di tono, si è assicurata la finale dei 100m delfini, entrando con il 7 risultato. Entra in finale anche Fabio Scozzoli, anche lui più brillante in mattinata quando si è presentato con un ottimo biglietto da visita. Non ha superato invece il turno la staffetta 4×100 femminile che ha visto in vasca anche la Pellegrini: battuto il record nazionale, ma non è bastato. Piero Codia, dopo una brillante 50m delfino in mattinata, non è riuscito ad aggiudicarsi la finale di domani, così come Mattia Pesce. Il nuotatore, che si è allenato per i 50 m rana, si è giocato la semifinale oggi ma, dopo un fantastico 27.40 all’andata, ha perso il ritmo nella vasca di ritorno. La giornata del nuoto per l’Italia si è conclusa con la 4×100 maschile che ha visto in vasca Dotto, Leonardi, Orsi e Magnini: 5 tempo per loro.

Tania e Martina “precipitano” dal trampolino

cagnotto-barcellona-tuttacronacaCi avevano regalato un sogno Tania Cagnotto e Martina Marconi: per la prima volta due tuffatrici italiane in finale da trampolino dai tre metri ai mondiali di nuoto. La corsa si è interrotta oggi pomeriggio, con Martina che ha gettato un’ottima gara, che avrebbe potuto regalarle tranquillamente una medaglia visto che durante i primi tuffi era al secondo posto, con un’esecuzione sbagliata. Tania, stanca dalle gare precedenti e con al collo già due medaglie d’argento – una sempre da trampolino da tre metri ma in sincro con Francesca Dallapè e una da trampolino da un metro – dopo una partenza non brillante ha risalito la classifica fino a raggiungere una medaglia di legno, per lei il quarto posto. Da domani saranno i nuotatori in vasca a lottare per un piazzamento ma ci sarà anche la chiusura dei tuffi con Chiarabini in finale dalla piattaforma.

MARTINA E’ ORO!

martina-grimaldi-tuttacronacaE’ oro! Nell’ultimo giorno di gare in acque libere la prima medaglia per la squadra italiana nel nuoto di fondo: Martina Grimaldi, con una lotta all’ultima bracciata, si è aggiudicata il podio in un testa a testa a tre battendo di un soffio la Maurer. Un’ottima prova anche per Alice Franco in questa 25 km, che ha conquistato il quarto posto. Da domani il nuoto in vasca, con gli azzurri che devono riscattarsi dalle delusioni di Londra 2012.

Pellegrini&Co: i nuotatori azzurri pronti al riscatto a Barcellona

pellegrini-barcellona-tuttacronacaTorna dove ha fatto il suo esordi in “costume azzurro” dieci anni fa Federica Pellegrini, il voto più noto del nostro nuoto. All’aeroporto di fiumicino,in attesa del volo che la porterà a Barcellona,  l’aleta  ricorda: “Barcellona rappresenta per me un compleanno importante a livello di carriera. Lì ho cominciato nel 2003 con la prima convocazione in Nazionale e dopo dieci anni ci ritorno. E’ una tappa importante”. Con Federica, che appare serena e determinata, c’è tutta la spedizione azzurra di nuoto: a partire dal direttore sportivo Maurizio Coconi.  44 persone, delle quali 31 atleti fra cui Filippo Magnini, Gregorio Paltrinieri, Fabio Scozzoli e Alice Mizzau. Lo scopo principale è trovare il riscatto dopo le Olimpiadi di Roma. In un’intervista a Repubblica, la Pellegrini spiega: “Alla gara manca ancora qualche giorno, i 200 dorso sono il 2 agosto: ho ancora una settimana per prepararmi. Inizierò però il primo giorno con la staffetta 4×100 stile, poi la 4×200, che serviranno anche per vedere la condizione. Speriamo, come nazionale, di fare il meglio possibile, come abbiamo sempre fatto: a volte ci sono le condizioni fisiche e mentali per rendere al meglio, altre volte no. Di certo abbiamo sempre dato il 100% – conclude la Pellegrini parlando da leader del gruppo – e sarà così? anche questa volta”.

Ma Federica non è l’unica a tornare a Barcellona a distanza di 10 anni. Nel 2003, in vasca nuotava anche Filippo Magnini: “Sono felice di essere di nuovo a Barcellona dopo 10 anni. E’ il mio quinto Mondiale in vasca lunga e lo affronto in modo più sereno possibile. Sto bene anche se è stato un anno anno un po’ particolare: all’inizio molto bene, poi a metà difficile ma ora va meglio e so quali sono i miei traguardi e le potenzialità. Punto molto sulla staffetta e penso che le staffette azzurre possano raccogliere una finale. E poi, essendomi qualificato per i 100, ho la possibilità di fare la mia gara, vediamo cosa poter riuscire a fare: ovviamente ogni step raggiunto sarà un buon risultato. A Londra per la nostra nazionale non è andata bene, e noi in primis non ne siamo stati contenti: però questo Mondiale bisogna farlo bene indipendentemente da come siano andate le Olimpiadi. Cercheremo di ottenere buoni risultati, chi lottare per le medaglie, chi solo per migliorare i propri tempi. Ognuno ha i propri obiettivi”.

Chi ha poi grandi speranze è Fabio Scozzoli, promessa nella rana: “Le sensazioni sono buone, mancano ancora gli ultimi giorni di scarico e sono i più importanti, quelli in cui si trovano le sensazioni migliori; il lavoro è stato fatto bene, non posso che avere grandi aspettative di medaglia e di giocarmi anche qualcosa in più. Tra di noi il clima è goliardico, è un bellissimo insieme, penso che questa volta potremo fare buone gare anche per riscattarci da Londra”. E soddisfazioni potrebbe darle anche Greg Paltrinieri: “La preparazione è andata bene; negli ultimi mesi, avendo avuto anche la maturità, magari un po’ di allenamenti li ho persi tra una cosa e l’altra ma non mi posso lamentare: mi sto allenando da settembre per questi Mondiali. Vedremo in questi giorni di gara, ma per ora sembra tutto nella norma. Voglio entrare nelle finali degli 800 e dei 1500, è l’obiettivo minimo e sarebbe già una gran cosa, poi una volta in finale tutto può succedere. In squadra ci troviamo tra noi molto bene, siamo un bel gruppo, abbiamo finito il collegiale di 5 giorni ad Ostia, ci siamo conosciuti meglio e carichi per Barcellona: ci faremo il tifo a vicenda”.

Tania è argento: beffata dalla cinese per 10 centesimi!

cagnotto-barcellona-tuttacronacaFinale del trampolino da un metro oggi a Barcellona e Tania Cagnotto , dopo l’ottimo argento di sabato con trampolino da 3 in sincro con Francesca Dallapè, oggi ha conquistato nuovamente il secondo posto del podio. Seconda al termine della prima rotazione, Tania è riuscita a superare l’inarrestabile cinese He Zi al tuffo successivo, restando al comando per i tre tuffi sucessivi e arivando all’ultimo con 5 punti di vantaggio. Una piccola sporcatura le è costata però l’oro: secondo posto per soli 10 centesimi, quando a Londra aveva perso il bronzo per 20 centesimi e già allora era sembrata una beffa. Dopo il bronzo a Roma e l’argento a Shanghai, con 307 punti, il suo secondo miglior punteggio di sempre dal trampolino, Tania posta a casa così un altro argento., il secondo in questo mondiale. La tuffatrice ha però dichiarato di essere “Supercontenta” anche se rimprovera se stessa di poter dare di più nell’ultimo tuffo.

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Mondiali di nuoto di Barcellona: la magia dell’acqua che accoglie gli atleti

sincro-foto-tuttacronacaProseguono i Mondiali di nuoto a Barcellona. Dopo il bellissimo argento dal trampolino  di 3 metri della coppia italiana composta da Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, oggi è il turno dei tuffi da 10 metri, ancora sincro, maschili. Ecco alcune immagini catturate dalle fotocamere subacque in quel momento in cui tutto sta per finire o è appena terminato. Dopo le acrobazione in volo, gli atleti fendono l’acqua che si richiude su di loro, accogliendoli.

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Mondiali di Nuoto: Tania e Francesca, un trampolino che vale l’argento

dallapè-cagnotto-tuttacronacaA Barcellona sono in corso i Mondiali di nuoto e l’Italia oggi può festeggiare grazie alle regine dei tuffi italiane. Tania Cagnotto e Francesca Dallapè hanno infatti conquistato l’argento nel trampolino tre metri sincro. 307.80 punti finali che, seppur non sufficenti a battere la coppia cinese formata da Wu Minxia e Shi Tingmao, già dominatrici dei preliminari, permette loro di aggiudicarsi il secondo gradino del podio davanti alle canadesi Hennifer Able e Pamela Ware. E se come duo sono riuscite a riscattare il sesto posto di Shanghai 2011 e il quarto ai Giochi dello scorso anno a Londra e bissa l’argento iridato conquistato quattro anni fa a Roma, con questo argento Tania diventa anche la prima atleta della Federnuoto a conquistare medaglie in cinque Mondiali consecutivi. Si tratta del bronzo nel trampolino 3m a Montreal 2005, Melbourne 2007, Roma 2009 e quello da un metro a Shanghai 2011. Per la coppia Cagnotto-Dallapè inoltre è il secondo argento iridato dopo quello di Roma 2009 e segue le cinque medaglie d’oro consecutive conquistate ai campionati Europei dal 2009.



E se Tania commenta “Ogni tanto ci vuole affrontare le gare senza pressione. Pare che funzioni”, Francesca spiega “E’ stata una gara abbastanza impegnativa. Ho fatto i tuffi più preoccupata rispetto a questa mattina ma la concentrazione c’era e questo è il risultato”. Nulla da fare contro l’imbattibile Cina. “Ma al primo giro eravamo davanti”, sottolinea la Dallapè. “E infatti le ho detto che chi ben inizia…”, aggiunge la Cagnotto.

E se le azzurre hanno volato verso l’argento, questa mattina il nuoto sincronizzato ha regalato delle danze d’acqua. Pronti a farvi schizzare?

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