L’arte, io non lo so se sia eterna o provvisoria…

cesare-zavattini-tuttacronaca-citazione-aforisma-frase…se la forma d’arte nella quale viviamo per molti secoli ci si sia connaturata come sangue, ma so che questa carica, che noi abbiamo oggi, è una carica di comprensione della vita.

– Cesare Zavattini –

Pranzo con la Champions! Il nuovo appuntamento con Galatasaray-Juve

gala-juve-tuttacronacaE’ stata la Uefa ad annunciare che il match Galatasaray-Juve riprenderà domani, mercoledì 11 dicembre, alle ore 14. Si ricomincerà dal 32′ del primo tempo, là dove si era iniziato. La decisione prima della sospensione e poi del rinvio è stata presa dall’arbitro Proenca a causa di un’abbondante nevicata alla Turk Telecom Arena di Istanbul. La speranza, ovviamente, è che le condizioni climatiche siano più clementi. La Uefa non voleva la contemporaneità con i match di mercoledì e le previsioni meteo indicano altra neve nel tardo pomeriggio. Non è la prima volta che Galatasaray e Juventus finiscono nello stesso girone di Champions e la gara che si deve giocare a Istanbul o viene rinviata o sospesa. Già in passato si sono verificati due episodi simili. Il 25 novembre 1998 la gara in programma a Istanbul viene rinviata per il “caso Ocalan”, il terrorista turco ospitato in Italia. La gara, recuperata sette giorni dopo, si chiuse sull’1-1. Nel 2003, ancora il 25 novembre, la gara che si doveva disputare ancora a Istanbul, venne pure rinviata, stavolta per motivi di sicurezza in seguito agli attentati che nei giorni precedenti avevano sconvolto la capitale turca con morti e feriti. In questo caso il recupero, ancora una volta disputato la settimana seguente, si tenne a Dortmund, in Germania, per motivi di sicurezza. vinsero i turchi per 2-0.

Before they pass away: un viaggio per tribù sconosciute

beforetheypassaway-tuttacronacaTramite al suo progetto fotografico Before They Pass Away, il fotografo Jimmy Nelson riesce a restituire un’anima a varie tribù indigene sparse nel mondo, anche a coloro che credono che la macchina fotografica la catturi portandola via. Nelson ha invece immortalato le tradizioni di coloro che ancora resistono alla globalizzazione, rendendo immortali cerimonie e artefatti di quasi una trentina di culture a rischio di estinzione. Il britannico, che ha compiuto 13 viaggi duranti i quali ha attraversato 44 Paesi, svela l’invisibile quotidianità di oltre 15 milioni di persone nel Pianeta. E’ così possibile scoprire i trucchi, le maschere e le parrucche che i Kalam utilizzano per initimidire i loro nemici a Papua, il regno degli Huaorani nella foresta dell’Amazzonia o anche i balli e i canti rituali dei Banna, nel sud dell’Etiopia. Racconta Nelson: “Ricordo di aver viaggiato da quando ho l’uso della ragione. Con queste immagini voglio preservare per le prossime generazioni la bellezza e la purezza di un modo di vivere che nasce dall’onestà”. Uno delgi insegnamenti del suo catalogo è che ancora è possibile vivere in armonia con la Natura.

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L’attacco di Pieraccioni a Renzi!

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«Ce lo siamo tolto dai c…», comincia a dire bloccandosi sull’iniziale. E poi lo definisce un «concorrente, nel senso che è un comico eccezionale, noi facciamo degli spettacoli in teatro che durano due ore e mezza, quello alla Leopolda ha parlato cinque ore. Dorme due ore a notte come Berlusconi vecchia maniera. Tiene il palco meglio di Dario Fo, Benigni e Panariello messi insieme. Diventa premier? Speriamo, meno male! Perché se lo ritrombavano un’altra volta ce lo ritrovavamo come concorrente e non è che uno così lo liquidi con una particina: quello vuole fare tutto, il direttore della fotografia, le musiche e anche le quattro spagnole che arrivano…». Ma i cinepanettoni in quale Natale scompariranno?

Il miglior tecnico francese è in Italia: Garcia premiato

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Il campionato della Roma è fino a oggi strepitoso e Garcia è davvero diventato, in brevissimo tempo, un vero e proprio protagonista della serie A. In Francia il suo nome però è da tempo conosciuto e ammirato tanto che quest’anno il settimanale ‘France Football’ lo ha premiato come miglior allenatore francese dell’anno davanti al selezionatore della nazionale, Didier Deschamps.

“Tre scudetti sono troppo poco rispetto a quello che rappresenta questa società. Spetta a noi cambiare. E io sono a Roma non per battere dei record, ma per vincere dei titoli”, queste le parole di Garcia che suonano come un glorioso augurio per tutti i tifosi romanisti che improvvisamente hanno visto la loro squadra poter davvero ambire a grandi risultati.

Il tecnico della Roma, che già nel 2011 ai tempi del Lille si era aggiudicato il prestigioso riconoscimento assegnato da una giuria composta da giornalisti, calciatori e allenatori, sa bene che “sono i titoli che contano, che rimarranno. Forse non arriveranno questa stagione, non siamo stati programmati per questo. Ma so che possiamo battere chiunque in campionato. E con questa squadra, posso andare lontano”.

Per riuscirci la sua Roma in campo proverà sempre a fare la partita. “Penso sia meglio prendere in mano il gioco, essere attori protagonisti, senza pensare solo a difendersi che per me è un limite – le parole di Garcia al network radio-televisivo australiano SBS – Per vincere le partite servono i gol, con 38 0-0 si va in Serie B”.

Non esattamente un problema della Roma, che da imbattuta viaggia nella scia della Juventus capolista. “Per il momento va tutto bene e sicuramente il popolo romano è più felice, ma dobbiamo rimanere coi piedi per terra – ammette il tecnico francese – Una stagione non è un lungo fiume tranquillo, ci saranno momenti difficili. E quando arriveranno la forza del gruppo starà tutta nell’uscirne il più velocemente possibile”.

Anche grazie all’apporto del capitano e giocatore simbolo, Francesco Totti. “E’ un campione che continua a scrivere la sua leggenda – l’elogio di Garcia al numero 10 – Se fa parte di una generazione in estinzione? E’ fortemente possibile che in futuro non ci saranno altri giocatori così perché lui ha conosciuto solo un club, il suo grande amore che è la Roma. Spero possa ripetersi una cosa simile, ma non ne sono sicuro”. Le certezze di Garcia sono altre, e una di queste riguarda la Lazio: “Si è gasata con la vittoria nella finale di Coppa Italia, ma ha esagerato”.

Per il tecnico romanista è infatti stato un errore celebrare così a lungo la conquista della coccarda tricolore: “Il minuto 71′ – quello del gol decisivo di Lulic – è diventato il loro segno del comando. Lo festeggiano in ogni partita. Per me si tratta di scarsa ambizione”.

Una stilettata forse più facile da tirare in virtù del forte gap in classifica dei cugini (20 punti) e della stracittadina vinta in avvio di campionato.

“Quando è uscito il calendario i dirigenti erano distrutti dal fatto che il derby fosse programmato alla 4/a giornata – conclude Garcia – Io avevo la sensazione contraria. Per sbollire questo trauma, la cosa migliore era giocare subito contro di loro, batterli e passare a un’altra cosa”.

Apre la Necropoli Vaticana: sarà visitabile da gennaio

necropoli-tuttacronacaSarà visitabile da gennaio, in un rinnovato allestimento, la necropoli vaticana della via Triumphalis, all’interno dei Musei Vaticani di Roma. La vasta area, di circa mille metri quadrati, era inizialmente adibita a cimitero per la gente povera, gli schiavi e i liberti e per questo motivo Pietro fu sepolto qui. In seguito, vi vennero sepolti anche appartenenti al ceto medio e cavalieri. La necropoli è riemersa casualmente alla luce in varie fasi, a partire dal 1930. Altre scoperte vennero fatte negli anni ’50 e nel 2003.

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Denunciata la Littizzetto!

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“Che tempo che fa” è nella bufera dopo che la scorsa domenica, Luciana Littizzetto, è entrata in trasmissione spingendo un carrellino rosa all’internod el quale vi era un piccolo maialino nero, visibilmente spaventato, con il respiro affannato. Nelle intenzioni, il maialino era il simbolo della legge elettorale, ma per l’associazione Aidaa ci sarebbero gli estremi per un possibile maltrattamento di animale ai sensi dell’articolo 544 del codice penale. In base a tale legge l’associazione ha infatti denunciato la comica torinese, come si legge nella nota che è stata resa pubblica:

“Luciana Littizzetto è comparsa in studio accompagnata da un maialino nero sistemato su un carrello rosa. La bestiola avrebbe dovuto rappresentare l’attuale legge elettorale, il cosiddetto ‘porcellum’, argomento clou dell’intervento di ‘Lucianina’. Ma, effettivamente, le immagini del povero porcellino terrorizzato stridevano in maniera imbarazzante con le battute della comica e le risate in sottofondo. La povera bestia respirava affannosamente, strabuzzava gli occhi per il terrore, immobile, letteralmente pietrificato dalla paura”.

Il presidente Croce nel suo esposto chiede che la procura accerti se vi siano state violazioni della legge di tutela degli animali.

“Vorrei poter dire alla signora Littizzetto che gli animali non sono giocattoli – dice Lorenzo Croce firmatario dell’esposto denuncia – e che gli stessi sono esseri senzienti che soffrono e il maialino da lei utilizzato era quantomeno sicuramente sofferente. Noi – conclude Croce – che lottiamo contro l’uso di animali nei circhi non potevamo certo non intervenire in questa situazione che consideriamo assolutamente grave per l’abuso subito dall’animale”.

La rivoluzione in Uruguay, liberalizzata la marijuana

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Il proibizionismo ha fallito e ora si tenta con il liberismo. L’Uruguay sarà il primo Paese al mondo in cui sarà lo Stato   a farsi carico della produzione, distribuzione e vendita della marijuana, marcando un cambio di prospettiva di dimensioni storiche in materia di politiche sulla droga. La legge prevede dunque la creazione di un Istituto di regolamentazione della cannabis, che concederà licenze ai privati per la coltivazione delle piante da parte di singoli (massimo 6 piante a testa), associazioni di consumatori (massimo 45 soci e 99 piante) e produttori più importanti, che venderanno la marijuana attraverso una rete di farmacie autorizzate, per un massimo di 40 grammi mensili a persona. Per rendere possibile il controllo del mercato della marijuana sarà creato anche un registro di consumatori, la cui privacy sarà garantita dalle norme già esistenti in materia di protezione dei dati. Il presidente Josè Mujica ha ribadito oggi che l’obiettivo della riforma non è «diventare un paese del fumo libero» ma piuttosto tentare un «esperimento al di fuori del proibizionismo, che è fallito»per riuscire a «strappare un mercato importante ai trafficanti di droga». Lo stesso Mujica, però, ha ammesso che «forse l’Uruguay non è pronto per questa esperienza», come dimostrano i sondaggi, secondo i quali oltre il 60% dei cittadini si oppone alla riforma, e gli argomenti dell’opposizione, che denuncia il rischio di aumento del consumo di cannabis e la possibilità che il piccolo paese diventi una meta del «turismo della canna».  Un paese spaccato che tuttavia si sta avviando verso un cambiamento epocale!

Crozza si sente vecchio!

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Largo ai giovani! Renzi svecchia il Pd e “Giova… mi sento vecchio… sono pieno di acciacchi… ormai il paese è in mano ai trentenni… Anche questa cosa di fare ancora la copertina in piedi, mi sta massacrando… A proposito di copertina… se ci fosse un plaid da mettermi sulle spalle… Giova… è una rivoluzione! “

I viola ancora senza Gomez… fino a quando non si sa!

gomez-tuttacronacaEra il 15 settembre quando la Fiorentina pareggiava con il Cagliari ma, soprattutto, vedeva uscire dal campo dopo 50 minuti di gioco il neo acquisto Mario Gomez, per un dolore al ginocchio. A quasi tre mesi di distanza, ancora non si sa quando lo rivedremo in campo. Colpa dell’infiammazione al ginocchio destro che lo ha colpito in seguito al problema al legamento collaterale mediale. Inizialmente si era parlato di una ripresa in 6-7 settimane: nonostante il legamento fosse quasi rotto, si decise di non operare il giocatore ma di immobilizzarlo con un tutore ed andare avanti con la soluzione riabilitativa. Un mese dopo l’incidente, sul sito ufficiale della Fiorentina, Gomez disse: “Il ginocchio sta bene, torno presto” il senso del discorso. Il problema è che, una volta guarito il legamento e tornato in campo forzando per rimettersi al pari degli altri, si è ripresentato il dolore. E il rientro rimandato di settimana in settimana. Il dolore arrivava da un’infiammazione tendinea nella zona della zampa d’oca, zona limitrofa al legamento precedentemente lesionato. Finchè non passa il dolore, però, Gomez non può tornare in campo. Oggi il responsabile sanitario della Fiorentina dottor Paolo Manetti ha preso la parola spiegando la situazione. “Le terapie a cui si sta sottoponendo l’attaccante hanno aiutato la riduzione del dolore. Che però non è ancora scomparso. Per questo il ritorno in gruppo non è possibile e l’infiammazione alla parte finale della zampa d’oca è ancora presente. Stiamo facendo tutto il possibile, come il calciatore, compreso infiltrazioni che poi necessitano di tenere il giocatore qualche giorno a riposo. Impossibile stabilire la gara nella quale Gomez tornerà a giocare, il rientro non è previsto a breve. Finché non passa il dolore non ci sono i presupposti per il rientro in gruppo. Il problema iniziale era serio, il legamento quasi rotto. Si è deciso di non operare chirurgicamente ma di andare con soluzioni conservative; l’arto è stato immobilizzato. Immobilizzazione che ha forse contribuito a creare quelle aderenze all’interno del ginocchio che ne limitano ancora l’impiego agonistico. Serve ancora qualche passaggio prima di risolvere completamente il problema. Gomez giocherebbe anche sul dolore, ma noi preferiamo risolvere il problema in maniera definitiva”. Di certo non sarà in campo in occasione delle ultime due partite di quest’anno. Per quel che riguarda il 2014… non resta che aspettare.

Quello che poteva essere… i primi 32 minuti di Galatasaray-Juve

galatasaray-juve-tuttacronacaGli uomini di Conte hanno a disposizione due risultati su tre per superare il turno e approdare agli ottavi di finale di Champions League ma si trovano ad affrontare, a Istanbul, i Lupi di Mancini, attualmente terzi nel campionato turco. Per quello che riguarda le formazioni, il Galatasaray scende in campo con un 4-3-3 che vede in campo Muslera; Gulselam, Chedju, Kaya; Eboue, Inan, Felipe Melo, Riera; Sneijder; Yilmaz, Drogba. Conte, in occasione della prima partita chiave della stagione 2013/2014, opta per un 3-5-2 con Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pogba, Marchisio, Asamoah; Tevez, Llorente.

campoI primi minuti di gioco sono all’insegna del Galatasaray mentre il pubblico di casa fischia rumorosamente gli avversari. Bisogna attendere l’8′ di gioco perchè i bianconeri escano finalmente dalla propria metà campo e alzino il baricentro. Il primo quarto d’ora trascorre comunque senza occasioni nitide per entrambe le squadre. La prima arriva al 16′ ed è targata Juve: Llorente aggancia un cross di Tevez e tira di destro in area di rigore, pallone fuori di poco! Due minuti e viene ammonito Marchisio per fallo su Eboué. Al 27′ i giocatori sono costretti a chiedere un pallone rosso: nevica, come da previsioni metereologiche. La Juve attacca anche nella bufera, ma la difesa del Galatasaray è attenta. Pochi minuti e l’arbitro Proenca invita i giocatori a rientrare negli spogliatoi perché gli addetti al campo dovranno liberare le linee di gioco, ricoperte di bianco e che potrebbero confondere tanto l’arbitro che i guardalinee. Al 32′, i giocatori tornano negli spogliatoi. Le linee vengono liberate ma i giocatori restano ancora negli spogliatoi mentre continua a scendere neve mista a grandine. Dopo qualche minuto, la decisione è presa: partita rinviata!

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Galatasaray – Juve sospesa, violenta grandinata a Istanbul

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Tremenda grandinata e Galatasaray – Juventus sospesa. Al 27′ il cambio del pallone, quello bianco si perdeva tra grandine e neve, così è stato sostituito con uno rosso. Al 31′ l’arbitro, il portoghese, Proenca ha deciso che il campo non era proprio praticabile e ha inviato le squadre negli spogliatoi per dare il tempo agli addetti di pulire le righe, si spera che poi la partita riprenda, anche se freddo e gelo stanno complicando ulteriormente la sfida.

Questo il video che mostra le condizioni del campo:

Balla Renzi a Ballarò e apre a Grillo sul Senato!

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“Grillo ha 160 deputati, se votano la proposta del Pd sul Senato si fa. Questo senso di urgenza Grillo non lo butti via, provi a cambiare le cose senza pensare che basta un post”. Questo è l’incipit dell’intervista a ‘Ballarò’ di Matteo Renzi. Poi altri temi caldi del momento sono le elezioni politiche e il governo.  “La legge elettorale si fa con tutti. Non solo con la maggioranza”, dice Renzi. Ma Letta è d’accordo? “Siamo d’accordo tutti che la legge elettorale si tolga dal Senato, dove l’hanno messa lì, aspettando che cresca. Come la pasta della pizza”, aggiunge. Renzi poi spiega che Sulla Porcellum la Consulta si è espressa “non so con quale razionalità”, perché il ricorso a suo avviso andava respinto ma “comunque le sentenze si rispettano” e sull’esecutivo il sindaco di Firenze è chiaro “Enrico Letta è il primo ministro di questo paese che deve, nel giro di un anno, fare le cose che ci siamo detti di fare. Ha un’occasione straordinaria”. Ma per le Europee ci sarà di nuovo il gioco delle poltrone e D’Alema e la Bindi saranno candidati? “No, non credo proprio – spiega -Renzi -. Alle Europee mandiamoci qualcuno che poi resta lì”, quelli “interessati all’Europa e non ai giochini italiani”.

Beppe Grillo e il movimento dei forconi. Quanto chiesto a Grillo alle forze dell’ordine dopo il loro atteggiamento verso i forconi è “demagogico e strumentale” da parte di qualcuno che “invitava i militanti no Tav a picchiare i poliziotti”. “In piazza – continua – ci sono persone molto diverse. È un movimento composito che va guardato con molta attenzione”. E aggiunge: “Tra quelle persone ce ne sono alcune veramente in difficoltà”.

E sulla Cancellieri c’ è la stoccata. Domani le peserà che il Pd rinnovi la fiducia al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri? “Credo – afferma Renzi – che sia costata l’altra volta, credo sia stato un errore tenerla lì. E’ una persona per bene, ma ha dato l’idea che la legge non è uguale per tutti”. Il leader democrat spiega: “Non mi hanno eletto per cambiare il ministro della Giustizia ma per cambiare il Paese. Vorrei riaprire il dossier Alitalia, il dossier Telecom ma non sono qui per prendermi una rivincita”.

Berlusconi. “Berlusconi mi ha chiamato all’una di notte. Mi ha fatto molto piacere ricevere la telefonata di tutti i leader politici. Lui mi ha detto: ‘finalmente farai un grande partito socialdemocratico’. Gli ho risposto di fare anche lui le primarie nel centrodestra”.

Bersani. “Bersani – dice Renzi – mi ha mandato un messaggio molto carino: ora tocca a te. Gli ho risposto mi piacerebbe vederti. Lui mi ha detto, prima dormi. Sa che in questi giorni è un frullatore”.

Sexy tassisti: il calendario benefico 2014

calendario-sexy-tassisti-tuttacronacaUno tra i più originali calendari del 2014? Quello che ritrae tassisti della Grande Mela a scopo benefico. L’idea è stata dei fotografi Philip Kirkman e Shannon McLaughlin, che hanno vagato per le strade di New York in cerca di chi fosse disponibile a posare per loro. Il risultato è una galleria in cui gli autisti giocano a fare i modelli insieme alle loro inseparabili vetture gialle. Il ricavato delle vendite del calendario che ne è risultato andrà in beneficenza: sarà devoluto infatti alla University Settlement, organizzazione che si occupa di fornire servizi alle famiglie, principalmente di immigrati, in diversi campi, tra cui istruzione e alloggi.

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Quando il simbolo della protesta… è un peluche!

lupo-peluche-cina-tuttacronacaLa versione peluche targata Ikea del lupo di Cappuccetto Rosso è diventata il simbolo della protesta dei cittadini di Hong Kong contro il governatore locale Leung Chun-Ying. Il giocattolo, che costa 9.90 euro, è stato lanciato da un manifestante contro il presidente, il cui soprannome è “il lupo” e da quel momento ha preso il via il tama tam sui social network. A quel punto, il passo è stato breve: il lupo è stato sold out nei punti vendita del Paese e la sua pagina Facebook ha raggiunto i 30mila like. Il giocattolo deve la sua fortuna anche all’assonanza del nome in lingua cinese  – Lo Mo Sai – con quella di un’offesa.

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Sparatoria a Velletri davanti a un supermarket

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Terrore nelle strade di Velletri, vicino Roma, dove un 69enne proprietario dell’immobile ha sparato diversi colpi d’arma da fuoco contro il gestore 51enne del supermarket, appartenente alla catena Maury’s,  e contro una commessa 34enne rumena. Entrambi sono stati trasportati in ospedale in gravi condizioni. Il proprietario dell’immobile si è poi costituito ai carabinieri. Ancora sconosciuti i motivi che hanno indotto il 69enne a sparare.

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Quando la polizia provoca l’incidente

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A Londra si è assistito a un incidente fuori dalla norma. Una auto della polizia infatti avrebbe tamponato una Ferrari 458 Spider. Immediatamente si è aperta un’indagine per accertare di chi fossero le responsabilità ma alcuni testimoni oculati hanno dichiarato di aver visto l’auto della poliziafare inversione a U su   Edgware Road. L’agente alla guida ha sostenuto di non essersi accorto dell’arrivo della Ferrari, che ha riportato danni per almeno 2500 sterline (circa 3000 euro).

Questo il video filmato da alcuni passanti subito dopo l’incidente:

 

L’irruzione nei centri commerciali nel Barese: i forconi fanno evacuare le aziende

forconi-bari-tuttacronacaNella seconda giornata di protesta attuata dal movimento dei Forconi, la zona industriale di Molfetta è stata presa d’assalto dai manifestanti, che hanno fatto evacuare molte aziende della zona Asi. Sono chiusi Exprivia, Network Contacts, ‘Fashion District’ e il centro commerciale Mongolfiera e lo stesso dicasi per gli Ipercoop di Andria e Barletta. Per quel che riguarda questi ultimi, la loro chiusura è stata confermata dal direttore Ipercoop Puglia Antonio Bonucci. “Penso che questa forma di protesta – spiega Bonucci – stia ulteriormente penalizzando le imprese e il lavoro in Puglia, capisco il malumore e il disagio perchè si vuole difendere il lavoro ma non è così che si risolvono i problemi, perchè noi, in questo momento, siamo parte lesa”. “I manifestanti ci hanno detto di non perdere tempo e di chiudere – racconta una commessa di un negozio del centro commerciale ‘Mongolfierà di Molfetta – e hanno annunciato che torneranno domattina”.

La protesta dei Forconi: 8 manifestanti denunciati a Torino

protesta_forconi_agenti_torino_tuttacronacaSono otto i manifestanti denunciati per disordini durante le manifestazioni dei “forconi” a Torino. Quattro di loro per interruzione di pubblico servizio mentre altri quattro per violenza privata.  Il contingente delle forze dell’ordine che sta operando nel capoluogo piemontese, inoltre, verrà rafforzato. Lo ha detto il prefetto della città, Paola Basilone, al termine del Comitato Ordine Pubblico e Sicurezza convocato per fare il punto sulle manifestazioni dei forconi degli ultimi giorni. “Abbiamo richiesto – dice – rinforzi congrui”. “Contrastare questo tipo di manifestazioni, uniche nel loro genere perchè basate su azioni sporadiche e presidi improvvisi in diversi punti, è complesso”, spiega il prefetto Basilone. “Per questo motivo – aggiunge – abbiamo richiesto rinforzi congrui a contrastare queste difficoltà”. E il sindaco Piero Fassino rivolge un appello: “E’ legittimo protestare ma non lo è impedire la vita di una città scaricando i disagi sui cittadini”.

Brad e Angelina pronti al “sì”? Matrimonio in 4 tappe

angelina-jolie-brad-pitt_tuttacronacaIl matrimonio è stato rimandato a lungo ma ora sembrerebbe giunto il tempo, per Brad Pitt e Angelina Jolie, di arrivare all’altare. Stando a quanto riportato dal Daily Star, la coppia starebbe progettando quattro feste di nozze con la prima che potrebbe aver luogo il 18 dicembre, giorno del 50° compleanno di Brad, in Australia, dove Angelina sta girando il suo ultimo film, ‘Unbroken’. Qui la Jolie vorrebbe una cerimonia in stile aborigeno al sorgere del sole. Dopo di che, nei primi mesi del 2014, sarebbe prevista una cerimonia intima a Los Angeles o a New York a seguito della quale si dirigeranno nelle Bahamas dove sono state sparse le ceneri della madre di Angelina, Marcheline Bertrand, morta di cancro a 56 anni. Il gran finale, invece, è previsto in Francia, il prossimo maggio, in concomitanza con il festival di Cannes. Brad Pitt e Angelina Jolie stanno assieme dal 2005 e sono fidanzati dal 2012: riusciranno ora a convolare a nozze?

La villa della Santanchè a Cortina che è un negozio ai fini fiscali

daniela-santanche-cortina-casa-tuttacronacaE’ Marco Lillo del Fatto Quotidiano a parlare della villa a due piani di Cortina d’Ampezzo dove Daniela Santanchè trascorre le sue vacanze ma che viene classificato, ai fini fiscali, come locale commerciale al catasto e affittato dalla società Visibilia, di cui detiene il 60% (il resto è della società quotata Bioera, controllata dall’ex marito Canio Mazzaro). In sintesi: il conto per quella che si reputava una classica seconda casa di montagna, cioè il canone di locazione pagato alla BazziCase S.a.s. di Cortina, viene ammortizzato come costo per la società e quindi deducibile dal reddito. Lillo è andato a vedere le carte del processo intentato alla Banca Popolare di Milano e al suo ex amministratore Massimo Ponzellini e ha ricavato due elementi che reputa rilevanti: la Bpm concedeva fidejussioni e prestiti a una società, quella della Santanchè, che esibiva fatture non ancora incassate (a inizio 2011 3/4 di fatture non incassate); il canone di locazione di Cortina anticipato da Bpm è registrato per un immobile adibito a locale commerciale. Un negozio, insomma, non una seconda casa da 215 mq. e relativa pertinenza da 75 mq. Interpellata dal Fatto, Santanchè conferma la natura commerciale dell’immobile:

Non c’è nulla di male. Quella casa serve per le cose della società. Non è una casa in cui vado tutti i week-end a sciare. Ho ritenuto fosse giusto perché la utilizzo per le pubbliche relazioni e gli eventi che dobbiamo realizzare per Visibilia. Inoltre mi pare di ricordare con un margine di certezza del 99 per cento che paghiamo solo metà del canone tramite Visi-bilia. Non è una villa ma una casa che ha un piano su strada senza camere da letto dove ho organizzato un incontro con i miei migliori clienti e presto farò un evento per la rivista che edito: Ville e giardini.

La conferenza stampa di Carlo Ancelotti… con “intruso”!

greenpeace-ancelotti-tuttacronacaGazprom, oltre a essere la più grande compagnia russa ed il maggiore estrattore al mondo di gas naturale, figura anche negli sponsor della Champions League. E proprio per questo gli attivisti di Greenpeace hanno preso di mira una conferenza stampa del torneo Europeo per il loro ultimo blitz.

La conferenza stampa in questione è quella del Real Madrid, che ha avuto luogo ieri e alla quale hanno preso parte Carlo Ancelotti e il difensore Pepe. Mentre i due parlavano con i giornalisti del loro prossimo impegno in Champions, che li vedrà affrontare il Copenaghen, alle loro spalle ha fatto la sua apparizione un cartello mobile con la scritta ‘Save the Arctic‘, in segno di protesta contro la Gazprom.

Fondi pensioni… quali convengono?

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La crisi economica ha reso gli italiani più incerti. Da sempre il popolo tricolore non è troppo incline al rischio, ma l’instabilità politica, lo spread e gli indici di borsa costantemente in rosso hanno portato i cittadini a innalzare barriere ancora più imponenti e a essere diffidenti anche sui fondi pensione. Quali convengono davvero? Su quali si può puntare? Partendo dal presupposto che i futuri pensionati non avranno un assegno maggiore di quello rappresentato dal 60% dell’ultimo stipendio, ecco che un’integrazione non diventa più una scelta personale, ma quasi una esigenza di sopravvivenza. Altroconsumo Finanza viene incontro ai cittadini e boccia e promuove le diverse opportunità che potrebbero essere una chance per i pensionati del futuro.

Lo schema poi ripreso dal Sole 24Ore è chiaro:

Promossi i fondi chiusi, cioè quelli derivanti da contrattazioni collettive per categoria e che riguardano i lavoratori dipendenti.

Rimandati i fondi aperti, gestiti individualmente dalle banche e dalle compagnie di assicurazione.

Poca convenienza invece per i Pip, i Piani individuali di previdenza. «Dal punto di vista dei costi – fa notare Pietro Cazzaniga, di Altroconsumo – si rileva che i piani pensionistici individuali sono i prodotti più cari, mentre i fondi pensione doi categoria sono i prodotti più convenienti, e i fondi aperti una via di mezzo».

Quali sono i costi?

I conti sono questi: 1.000 euro di Tfr versati nel 2005 in un fondo chiuso a fine settembre di quest’anno sono diventati 1.333 euro, lasciati in azienda sarebbero stati 1257. «La scelta di una pensione complementare è cruciale, ma il settore fatica a decollare – conferma Cazzaniga -. C’erano 6,1 milioni di iscritti a fine settembre 2013: nei primi 9 mesi dell’anno le adesioni ai fondi negoziali hanno registrato un calo dello 0,7% per via della crescita dei disoccupati portati dalla crisi, quelle ai fondi aperti una crescita del 5,7%, mentre i piani pensionistici individuali sono saliti del 13,7%».  L’innalzamento dell’età pensionabile e la serie di riforme di questi anni che hanno seguito la strada del rigore rischiano dunque di impoverire ancora di più i risparmiatori italiani se non sapranno pianificare le proprie scelte. Soprattutto perché nella società post-industriale le carriere delle nuove generazioni sono precarie, intermittenti, imprevedibili. Ma qui subentra il freno culturale, almeno stando ai dati offerti insieme alle pagelle sui fondi pensione. «Il 74% degli italiani – ha spiegato Stefania Farsagli, della Fondazione Rosselli – ritiene che la crisi e la riforma delle pensioni abbia aumentato il bisogno di aderire a un fondo pensione, ma solo il 24% si è iscritto a qualche forma di previdenza complementare». Eppure, «solo il 25% – aggiunge – pensa che la pensione pubblica gli sarà sufficiente”. Se si pensa che in Italia dal 2009 al 2012 ci sono state 42.000 nascite in meno e che il rapporto tra anziani e attivi passerà entro il 2065 dal 30% al 60%, si capirà anche la dimensione della rivoluzione dei costi sociali in arrivo insieme a quella della ricchezza individuale. E, a sentire i relatori del convegno di oggi a Milano, per affrontare il futuro serve una solida ‘educazione finanziaria’».  «È convinzione comune di tutti, banche, associazioni dei consumatori e istituzioni – afferma Alessandro Malinverno, segretario generale di PattiChiari – che migliorare il livello di cultura economica dei cittadini sia una priorità, oltre che per favorire la crescita economica, anche per rispondere ad alcune delle principali esigenze sociali emerse a seguito della recente crisi». Si informino le persone, dunque. Ma si vada a parlare del futuro anche a scuola fra i cittadini più giovani che rischiano di non maneggiare mai una pensione. «Oggi – aggiunge infatti Malinverno – vi è purtroppo una scarsa consapevolezza di strumenti come il voucher lavoro, oppure una conoscenza approssimativa della differenza tra previdenza pubblica e previdenza complementare, individuata in modo corretto solo dal 56% dagli studenti che hanno risposto ai nostri questionari. Il 69% dei ragazzi sente poi parlare di pensione esclusivamente come una fonte di preoccupazione per i genitori, il 19% non ne sente mai parlare e il 12% ne sente parlare come un argomento di scarso interesse».

Serracchiani: “Cambiare il Paese, ora o mai più”

serracchiani-tuttacronacaAl Gazzettino, la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, chiamata dal neo-segretario del Pd a reggere nella sua squadra la delega nazionale delle Infrastrutture, ha detto: “Dobbiamo cambiare il Paese, ora o mai più. I forconi e in genere la protesta comincia a manifestarsi. Scegliendo Matteo Renzi la gente ha riposto l’ultima speranza”. Ma la Serracchiani era già in segreteria con Epifani: “Ho dato una mano, certo, ma con Renzi da tempo si è cementata un’amicizia che ha permesso quel gioco di squadra vincente che ora dobbiamo praticare per il Paese, dimostrando di essere capaci”. Riguardo al lavoro da fare ora, all’osservazione del giornalista che tra il dire e il fare… “C’è di mezzo la necessità di far accettare al Paese un cambiamento profondo, generale e vero. Occorre cambiare il volto dell’Italia attraverso scelte importanti per una società che sta a sua volta cambiando rapidamente”. Ed è sempre più arrabbiata. “L’urgenza è al massimo. In realtà Renzi e noi tutti abbiamo una responsabilità enorme. Un compito che è complicato ma insieme anche esaltante. Il Paese può inventarsi il cambiamento, deve farlo”. La Serracchiani pensa inoltre che ora sia possibile, per Letta, realizzare le riforme: “Lo credo, anche perché adesso con Renzi alla guida del Pd c’è una forte spinta nuova. E poi sono convinta che Letta avverta a sua volta questa necessità assoluta. Perciò subito riforme istituzionali e costi della politica. Altrimenti, come dice Matteo, ci portano via”.

Si abbassa il sipario? D’Alema abbandona la minoranza?

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«La battaglia politica si fa quando c’è il congresso. Ognuno è libero di esprimere la sua opinione ma non io non parteciperò ad una dialettica legittima che ora ha altri protagonisti di un’altra generazione». Così Massimo D’Alema, parlando all’ANSA, spiega che, dopo la fine del congresso, non sarà il capo della minoranza del Pd. Si abbassa il sipario sul vecchio Pd e va in scena la nuova generazione?

Quando il motore, letteralmente, fa le fusa: micio incastrato!

micio-auto-tuttacronacaUn micio incastrato nel vano motore dell’auto: serve agilità per riuscirci, talmente tanta che in seguito il proprietario della Renault Megane non è riuscito a liberare il gattino dagli ingranaggi. S.G., alla fine, ha dovuto chiamare i Vigili del fuoco per aiutare la bestiola a tornare in libertà. Il fatto è accaduto a Treviso, in via degli Alpini e i pompieri hanno impiegato un’ora per portare felicemente a termine l’impresa.

Le minacce dei Forconi al governo Letta: “azione eclatante, se passa la fiducia”

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«Oggi decideremo come portare avanti la nostra mobilitazione. Se i politici non andranno a casa e domani sarà votata la fiducia al governo Letta, ci sarà un’azione eclatante non violenta a Roma e forse in altre città: non ci arrendiamo». A dirlo è uno dei coordinatori del movimento «9 dicembre», così Danilo Calvani, che guida la protesta del movimento dei Forconi. Così alle 16 si è deciso di tenuta una riunione al Viminale al quale hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine e il ministro dell’Interno Alfano per fare il punto della situazione sulla mobilitazione dei Forconi che pian piano si sta allargando in tutta Italia.

Torino è la zona più calda. nelle ultime ore proprio nel capoluogo piemontese il traffico è andato in tilt per la protesta che si è svolta a Corso Francia una delle principali arterie della città che arriva in piazza Statuto. E proprio nella zona di piazza Statuto c’è un blocco del traffico ad opera dei giovani “Forconi”, monitorati da Polizia e Vigili. In mattinata i manifestanti hanno percorso una parte dell’adiacente via San Donato, costringendo con maniere spicce e minacce gli esercenti ad abbassare la serranda.   

Intanto il Coordinamento 9 dicembre, che ha organizzato la mobilitazione nel capoluogo piemontese, ha annunciato che la Questura, dopo la guerriglia urbana scatenatasi ieri «ha revocato il permesso per i presidi di Piazza Derna, Piazza Pitagora e Piazza Castello» a Torino, quindi «ogni presidio presente in città è del tutto spontaneo ed auto organizzato da gruppi indipendenti di cittadini torinesi» ha precisato una nota del movimento. Nel messaggio diffuso dai Forconi torinesi si condannano le violenze di ieri e si parla di pacifica protesta. Domani alle 18.30 in piazza Castello, ci sarà un comizio di Danilo Calvani, «uno degli ispiratori di questo movimento» si legge nella nota diffusa. Intanto anche i punti vendita della grande distribuzione sono entrati nel mirino dei forconi. Sedicenti manifestanti hanno istituito forme di picchettaggio davanti ai supermercati torinesi e della prima cintura, impedendo ai clienti di entrare. Al Pam e all’Esselunga di Corso Traiano sono intervenuti i Carabinieri, ma si sono registrati problemi anche al centro commerciale Le Gru di Grugliasco (Torino). Mentre altri grandi supermercati alle porte di Torino hanno scelto di chiudere.

Non molto migliore la situazione a Milano a piazzale Loreto. Qui la viabilità è stata bloccata la viabilità e i manifestanti ogni tanto fanno passare alcune macchine. A presidiare la zona forze di Polizia e Guardia di Finanza. «Bloccheremo piazzale Loreto fino alle 22 di questa sera – ha spiegato uno sei leader del movimento, Chowbe De Leo, tecnico informatico di Milano – vogliamo gridare che ne abbiamo piene le scatole della politica». Presidi e proteste anche fuori dall’aeroporto di Orio al Serio a Bergamo e a Brescia.«Non possiamo protestare con i nostri camion, perché altrimenti la polizia ci sequestra i mezzi e ci impedisce di usarli, perciò abbiamo dovuto fare dei presidi», ha spiegato Sandro Norcini, responsabile di Trasporto Unito della Lombardia, movimento che fa parte del comitato 9 dicembre, che questa mattina si trova a Rho. Disagi stamani anche a Bergamo: alcuni manifestanti hanno rallentato il traffico lungo l’Asse interurbano del capoluogo, all’altezza di Orio al Serio. Lungo la circonvallazione si sono registrate in mattinata lunghe code, costringendo molti automobilisti a imboccare strade alternative. Presenti tra i manifestanti numerosi camionisti che hanno distribuito dei volantini. Disagi anche in centro a Bergamo, dove alcune auto sono state fatte marciare a velocità ridotta, creando incolonnamenti. 

Seconda giornata di blocchi anche a Imperia:  dalle 8.25 circa un gruppo di manifestanti ha bloccato l’accesso allo svincolo di Imperia Est dell’Autostrada dei Fiori, così come già avvenuto nel primo pomeriggio di ieri. Blocchi si segnalano anche in vari punti della città ligure. A Savona è stato sgomberato il presidio sulla via Aurelia, nei pressi della Torretta: le forze dell’ordine, questa mattina all’alba, sono intervenute facendo allontanare i manifestanti che bloccavano il traffico. «La manifestazione ha trasceso i limiti della libertà di protesta – ha detto il prefetto savonese, Gerardina Basilicata – interferendo con la vita dei cittadini. È durata troppo a lungo e ha avuto forme intollerabili». A Genova, infine, i manifestanti si stanno concentrando in zona Corvetto ed è possibile un nuovo corteo nelle vie della città. Il leader dei Forconi Danilo Calvani dovrebbe arrivare domani pomeriggio in piazza De Ferrari a Genova per organizzare la “marcia su Roma” contro il governo Letta e contro la classe politica italiana. «Calvani ci darà le direttive di come comportarci fino al giorno in cui si andrà a Roma, tutti presenti! – spiega un comunicato del movimento genovese – Mandiamo a casa i parassiti!».

Tutto è pronto per l’arrivo a Roma dei Forconi. Domani la Capitale potrebbe essere interessata dai manifestanti che stanno scendendo da Torino per protestare davanti ai palazzi del potere. Poco probabile che arrivino vicino agli obiettivi sensibili ma è già presente una buona partecipazione al  presidio che il  Movimento  ha a Piazzale dei partigiani. Inoltre in  zona Ostiense prosegue l’assembramento di manifestanti.  

In Puglia si registrano momenti di protesta di alcuni autotrasportatori e del cosiddetto movimento dei Forconi, con alcuni presidi stradali che stanno causando qualche disagio alla viabilità. In particolare sulla tangenziale di Bari, in direzione sud, si segnala una coda di circa 2 km di camion e tir. Anche a Foggia, sulla statale 16, sono segnalati due presidi di manifestanti su entrambi i sensi di marcia, mentre sulla strada provinciale 231, nei pressi di Corato (Ba), stazionano decine di autotreni con il conseguente rallentamento della circolazione.

Traffico in tilt a Palermo per la protesta dei Forconi. Paralizzata la circolazione stradale in piazza Indipendenza, dove un gruppo di manifestanti sta protestando davanti Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione nel capoluogo siciliano. I Forconi urlano cori contro la politica e «lo Stato da cui arrivano solo tasse». Difficoltà anche in via Ernesto Basile, per il volantinaggio di alcuni manifestanti.

Non è finita la protesta dei «forconi» sardi: questa mattina una nutrita delegazione di anti Equitalia si è presentata alla sede della Agenzia delle Entrate a Cagliari. Ma questa volta senza simboli e striscioni: semplicemente per chiedere atti e documenti agli sportelli. «Vogliamo chiarire – spiega Vincenzo Bodano, del Movimento per la gente anti Equitalia – alcuni aspetti che saranno poi oggetto di una nostra comunicazione: vogliamo avere tutte le carte in mano. Tutto questo in maniera assolutamente pacifica». Una sorta di coda della protesta di ieri mattina con il presidio all’Agenzia e i blocchi e i rallentamenti in via Vesalio e nelle statali 130 e 131. Il movimento sardo si muove insieme a quello nazionale: nei prossimi giorni potrebbero essere organizzate nuove azioni di protesta.

Video shock, la telecamera riprende un tentato omicidio di stampo mafioso

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Un video che non lascia dubbi quello del commerciante che cerca in tutti i modi di opporsi al pizzo. L’uomo per non pagare la mafia arriva anche ad affermare di aver denunciato tutto alla polizia. Naturalmente si trattava di un bluff, ma cercava in tutti i modi di ribellarsi al racket. Il raid punitivo è stato filmato  dalle telecamere di sorveglianza istallate nell’esercizio. Un vero e proprio tentato omicidio avvenuto davanti all’obiettivo di una telecamera. Massimiliano Di Majo, 26 anni, ha colpito il negoziante 13 volte con un mazzuolo, un grosso martello utilizzato dai muratori, lasciandolo per terra con numerose ferite al volto e in testa. Di Majo si è accanito anche contro il genero del commerciante, rimasto due giorni in coma. L’operazione della squadra mobile ha portato all’arresto di otto persone. Tra loro anche anche un «emergente» che gli investigatori indicano come il nuovo capomafia della Noce, Giuseppe Castelluccio, di 37 anni. Con lui sono finiti in carcere anche Carlo Russo, di 53 anni, Giovanni Buscemi, di 45, e Marco Neri, di 39. L’accusa per tutti è di associazione mafiosa.

La foto più curiosa alla commemorazione di Mandela: chi scatta il selfie?

selfie-obama-cameron-tuttacronacaLa giornata di oggi è di quelle che resteranno nella Storia, così come l’uomo immenso alla quale è stata dedicata. Si commemora Nelson Mandela, il leader sudafricano mancato all’età di 95 anni e lo stadio di Johannesburg ha aperto le porte ai grandi della Terra ma anche a tutti coloro che volevano rendere un ultimo omaggio a Madiba. E se lo scatto che ritrae la stretta di mano tra Barack Obama e Raul Castro ha già fatto il giro del mondo, sicuramente un’altra foto viaggerà rapidamente sul Web. A scattarla, Roberto Schimdt per Getty Images ed è a dir poco curiosa. Il fotografo ha infatti immortalato Barack Obama e David Cameron mentre avvicinano la loro testa a quella di Helle Thorning-Schmidt, primo ministro della Danimarca e si scattano un “selfie”, un autoscatto, ormai moda imperante del web. Una foto che potrebbero scattarsi degli amici allo stadio ma che non coinvolge Michelle Obama, che non sembra essere molto favorevole alla trovata. Presenti alla commemorazione, anche il cantate Bono Vox e l’attrice sudafricana Charlize Theron.

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Il razzismo non risparmia neppure la bellezza!

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Il razzismo non risparmi a la bellezza e così anche la nuova Miss Francia, Flora Coquerel, 19 anni, di padre francese e madre del Benin si è vista recapitare commenti razzisti sul suo profilo Facebook e Twitter. La ragazza è stata apostrofata come «negra», «morte agli stranieri», «non è bianca colei che rappresenta la Francia» o ancora «sarebbe bene vedere un pò di colore bianco nel nostro Paese». Commenti decisamente agghiaccianti a cui la Miss ha risposto «Sono meticcia e sono fiera di esserlo – ha affermato Miss France -. Molte persone possono riconoscersi in me. Sono la testimonianza di una Francia multiculturale, è formidabile».

A sostegno della Coquerel è intervenuta anche Sonia Rolland, prima Miss Francia africana nel 2000: «All’epoca non c’erano i social network. Dopo l’elezione ho ricevuto 2.700 lettere d’insulti, alcune le ho pubblicate in seguito nel mio libro ‘Les gazelles n’ont pas peur du noir’ (Le gazzelle non hanno paura del nero). Sul momento scelsi di non parlare. Non volevo dare importanza a un pugno d’ignoranti razzisti quando quelli che mi avevano eletta erano abbastanza aperti per scegliere una meticcia franco-ruandese».

«Avevamo creduto che questa forma di razzismo che potremmo qualificare primario, nel senso di primitivo, fosse scomparsa alla fine del XX secolo – ha commentato sul settimanale Le Nouvel Observateur l’avvocato Gaspard Benilan -. Internet e il sentimento d’impunità che provoca, ci obbliga a constatare che invece è sempre ben presente tra alcuni dei nostri concittadini». Secondo lui le affermazioni razziste sui social network andrebbero condannate: «È più che mai necessario – ha proseguito Benilan – che la giustizia intervenga affinchè internet non diventi un vasto immondezzaio incurante della dignità e del rispetto».

Muta il virus dell’aviaria e il farmaco non è più efficace

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C’è allerta per l’aviaria nel mondo poiché il virus sarebbe mutato e l’unico farmaco conosciuto fino a oggi in grado di contrastare la malattia non sarebbe più efficacia. H7N9 non sarebbe quindi debellabile come ha dimostrato il gruppo coordinato da Nicole Bouvier, della Mount Sinai School of Medicine di New York che ha poi pubblicato i risultati sulla rivista Nature. Secondo la ricercatrice poi l’aviaria, a differenza di quello che accade invece con altri virus influenzali, non avrebbe visto compromessa la sua capacità di contagio nonostante la resistenza ai farmaci antivirali. I ricercatori hanno analizzato un virus H7N9, isolato da un paziente in Cina, per verificare la sua resistenza ai farmaci e il suo grado di infettività. Si è scoperto che il virus è altamente resistente al farmaco antivirale Tamiflu a causa di una mutazione avvenuta in uno dei suoi amminoacidi. Inoltre, è in grado di infettare le cellule umane coltivate in laboratorio e si diffonde tra gli animali in modo efficace come la controparte non mutata. Questo è insolito perchè è noto che quando il virus dell’influenza stagionale acquisisce resistenza ai farmaci, questo per il virus che si traduce in una ridotta capacità di trasmettersi e svilupparsi nell’organismo ospite. Il virus H7N9 ha ripreso a diffondersi all’inizio di quest’anno in Cina e finora nell’uomo ha causato oltre 130 infezioni. Poichè un vaccino contro questo ceppo di influenza non è ancora disponibile, i farmaci antivirali sono al momento gli unici mezzi disponibili per controllare l’infezione.

Clamoroso cambio di modulo per Conte?

galatasaray-juve-tuttacronacaConto alla rovescia con sorpresa in vista del match di questa sera a Istanbul dove scenderanno in campo i padroni di casa del Galatasaray e gli uomini di Conte. Ma se fino a ieri non c’erano molti dubbi sullo schieramento scelto dal ct bianconero alla Turk Telecom Arena, JuveMagazine spiega ora che negli ultimi minuti ha iniziato a circolare la voce di un clamoroso cambio di modulo del tecnico salentino. I giocatori rimarrebbero gli stessi, ma Conte potrebbe decidere di passare dal 3-5-2 al 4-3-1-2. Il cambiamento, tuttavia, potrebbe avvenire anche a partita iniziata. In questo caso Pogba, inizialmente candidato numero uno a prendere il posto di Pirlo in cabina di regia, avanzerebbe il proprio raggio d’azione per fungere da trequartista, con Asamoah spostato sul centro-sinistra a completare il reparto di centrocampo con Vidal e Marchisio. In difesa scalerebbe Lichtsteiner, con Chiellini dirottato nel ruolo di terzino sinistro (in mezzo, confermatissimi Barzagli e Bonucci). In attacco, spazio a Llorente che tornerà al fianco di Tevez, con l’argentino sempre più determinato a rompere il digiuno di gol in Europa. Queste le probabili formazioni:

Galatasaray (3-4-1-2): Muslera; Guiselam, Chedjou, Kaya; Eboue, Inan, Melo, Riera; Sneijder; Drogba, B.Yilmaz

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pogba, Marchisio, Asamoah; Tevez, Llorente

XY8, l’asteroide che “sfiorerà” la Terra domani

asteroide-tuttacronaca-2013 XY8Ha un diametro di circa 40 metri l’asteroide 2013 XY8. Relativamente piccolo e appena scoperto, domani avrà il suo massimo avvicinamento alla Terra, alle 12,25. Come spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma: “Passerà a meno di due distanze lunari, vale a dire a circa 720.000 chilometri: nessun problema, quindi perché non c’è alcun rischio che possa costituire una minaccia per la Terra”. Si tratta del secondo asteroide ad avvicinarsi di più alla Terra nel 2013, dopo il 2012 DA14, del 15 febbraio scorso. Questo, tuttavia, era più vicino di circa 25 volte e il suo passaggio è stato a circa 27.700 chilometri dalla Terra. L’asteroide 2013 XY8 “è stato scoperto perché si sta progressivamente avvicinando alla Terra e di conseguenza riusciamo a vederlo sempre più brillante”, spiega Masi. Il suo passaggio rappresenta un’occasione interessante per i ricercatori “perché permette di studiare il gruppo degli asteroidi più piccoli. Se non fosse che di tanto in tanto si avvicinano avremmo seri problemi ad osservarli”.

Discarica a cielo aperto a ridosso del Parco Nazionale del Vesuvio: esalazioni tossiche

napoli_parco_vesuvio-tuttacronacaA San Giuseppe Vesuviano, nel Parco Nazionale del Vesuvio, il Corpo forestale dello Stato ha scoperto una vasta area, oltre 2.500 metri quadri, utilizzata per lo stoccaggio di rifiuti che emanano esalazioni velenose. Il corpo Forestale riferisce che: “La discarica a cielo aperto in località Vasca di Pianillo, a ridosso dell’area protetta è stata individuata proprio a causa delle forti emissioni tossiche sprigionate dai rifiuti accumulati nel corso del tempo”. E ancora: “Queste esalazioni non solo mettono in pericolo l’habitat delle specie animali e vegetali del Parco Nazionale del Vesuvio, ma possono causare gravissimi danni alla salute dei cittadini”. Le indagini, che sono tuttora in corso, erano scattate a seguito dell’emergenza dei roghi dei rifiuti tossici in Campania e del grave impatto ambientale che questi hanno sull’intera collettività. Preosegue ancora la Forestale: “A San Giuseppe Vesuviano la situazione è ancora più grave in quanto si tratta di un sito di stoccaggio non ancora bonificato”. Come riporta Repubblica, l’operazione odierna rientra tra quelle effettuate dalla Forestale per la tutela ambientale del Parco Nazionale del Vesuvio, per “rendere più vivibile una zona che per anni è stata gravemente danneggiata”. L’intervento è stato condotto dal personale del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di San Sebastiano al Vesuvio del Corpo forestale dello Stato con l’ausilio dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania (Arpac) e “ha lo scopo di risalire ai responsabili dello scempio ambientale, al motivo della mancata bonifica di tale sito e soprattutto ha l’obiettivo di mettere in atto le necessarie misure per la messa in sicurezza dell’intera area per salvaguardare l’ambiente e la salubrità dell’aria” conclude il Corpo Forestale dello Stato.

Terremoto a Ischia, alle 14 trema la terra

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Il terremoto è arrivato nelle prime ore pomeridiane, erano infatti passate da poco le 14 quando sull’Isola di Ischia, a Casamicciola la terra ha tremato. La magnitudo è stata modesta, appena 1,5, ma il sisma è stato molto superficiale e secondo le prime testimonianze si sarebbe anche udito un boato che avrebbe allertato la popolazione che presa dal panico si è riversata in strada… Non va dimenticato che l’isola ebbe seri danni e Casamicciola   fu distrutta completamente da un sisma che l’ha colpita nel 1883.

Il “tiromancino” di Zampaglione: «Ho avuto paura di morire», shock sul web

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«Ho avuto paura di morire». Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino e da poco anche regista horror, confessa su Facebook di aver affrontato questa estate un periodo difficile. «Ora che il disco è finito – scrive Zampaglione sul suo profilo – voglio confessarvi una cosa: a un certo punto ho temuto di non poter portare a termine il lavoro. Un giorno di questa estate mi sono svegliato con uno strano senso di malessere e delle terribili vertigini che giorno dopo giorno diventavano sempre più oppressive, fino quasi a non poter camminare. Ho dovuto fare alcuni concerti seduto con la paura di cadere mentre tutto vorticava intorno a me».

«Mi ero convinto di stare per morire». L’artista ha raccontato di aver fatto «analisi su analisi, ma non sembrava venire fuori la causa». «Ero pronto al peggio e i medici mi avevano preparato a scenari inquietanti, simili sintomi li aveva avuti poco prima mia madre e si erano rivelati poi essere causati da una gravissima malattia al cervello. Avevo paura di morire e andavo in studio cercando di fare tutte le voci per consentire poi a mio fratello di finire l’album».

Colpa della palestra. A svelare la causa dei problemi è stata la risonanza magnetica da cui è emerso che alcuni colpi presi in palestra avevano infiammato i nervi del collo, insistendo sulla cervicale e producendo le vertigini. «È stata un esperienza bruttissima che mi ha però insegnato a dare valore e importanza ad ogni giorno di vita, alle cose più semplici e alle persone che hai intorno e che ti vogliono bene», ha concluso Zampaglione.

Dai cortei alle schegge sciolte: le manifestazioni spontanee a Torino

forconi-tuttacronacaMariano Ferro, uno dei leader del Movimento dei Forconi, parlando della “marcia su Roma” aveva spiegato che “non è il momento“, aggiungendo: “Bisogna vivere qualche altro giorno di passione e far salire l’adrenalina degli italiani”. Nel frattempo, a Torino sono ripresi i cortei a cui hanno preso parte anche un migliaio di studenti che per tutta la mattina hanno intonato l’inno di Mameli di fronte al Palazzo della giunta regionale di Roberto Cota. Il gruppo, podo dopo le 11, si è sciolto e le persone hanno iniziato a spostarsi per le vie del centro. A questo punto, è difficile contare cortei e presidi, come conferma anche Andrea Zunino, portavoce del Coordinamento 9 dicembre: “Noi abbiamo dato il La ma adesso le manifestazioni non sono più organizzate dal Coordinamento 9 dicembre. Questa notte siamo stati convocati dai capi della Questura. Ci hanno detto che ieri si sono verificati troppi episodi di delinquenza di strada. Se oggi avessimo continuato ci avrebbero dato la responsabilità di tutto quanto avrebbe potuto succedere. È stata una sorta di ricatto, ma non lo dico in senso polemico, perché rispetto il lavoro che hanno fatto ieri. All’alba siamo quindi passati nei presidi per avvisare lasciando però le persone libere di scegliere se e come continuare a manifestare. Anche ieri d’altronde gli autotrasportatori che sono intervenuti qui a Torino, quando hanno visto che erano in pochi, hanno deciso da soli di spostarsi per unirsi ai colleghi che protestavano a Genova”. Azioni eclatanti in vista della fiducia di Letta? “Dal Comitato 9 dicembre no. Dal nostro punto di vista questo è un governo illegittimo. Con dei giuristi stiamo studiando per capire se esistono strumenti conformi alla Costituzione per destabilirlo. Senza ricorrere ad azioni militati: intenzione che non abbiamo mai avuto e che invece qualcuno ci ha attribuito”.

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Alex Schwazer in casa di riposo: servizi sociali per lui

alex-schwazer-tuttacronacaPrima è stato trovato positivo ai controlli anti doping, poi è stato fermato per guida in stato d’ebrezza. La parabola discendente di Alex Schwazer l’ha portato ora in una casa di riposo di Vipiteno, affidato ai servizi sociali per ottenere la riduzione della sospensione della patente di guida da sei a tre mesi. A spiegarlo è L’Alto Adige, che spiega come la notizia sia trapelata dall’entourage del campione olimpico della 50 Km di marcia a Pechino 2008.

L’istanza presentata dai legali di Alex, lo studio Brandstätter di Bolzano, è al vaglio del Gip che dovrà valutare se accoglierla o respingerla.
Le mansioni saranno definite solo dopo quanto sarà deciso ma potrebbero essere legate all’accompagnamento delle persone bisognevoli.
Nel frattempo emerge che Schwazer è stato trovato con un valore di grammi di alcol nel sangue pari a 1 e quindi il doppio di quanto previsto dall’articolo 186 (e successivi comma) del Codice della Strada (0,5). Gli stessi legali sostengono che attorno a Schwazer c’è ancora “un eccessivo interesse e che il fatto della guida in stato d’ebbrezza non doveva essere reso pubblico perché Alex non è più un personaggio pubblico bensì un cittadino comune”.

In questo periodo l’ex marciatore di Calice di Racines, trovato il 30 luglio del 2012 positivo all’eritropoietina nel corso di un controllo antidoping a sorpresa nella sua abitazione, avrebbe sospeso anche il corso di studi a Innsbruck. Fonti vicine all’atleta affermano che Alex sta praticando “molta attività sportiva”. Ha percorso parecchi chilometri in bicicletta e, considerato che la stagione invernale è avviata, prossimamente svolgerà escursioni sci alpinistiche, altra disciplina praticata dall’ex marciatore azzurro quand’era ragazzo.

In attesa di ulteriori sviluppi dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Bolzano che nel corso dei mesi scorsi ha coinvolto anche molte figure dell’atletica leggera italiana, c’è da sottolineare che Schwazer, sicuramente colpevole di un grave reato sportivo, è stato eccessivamente punito. I tre anni e mezzo di squalifica sono eccessivi considerando che aveva cercato di far luce sul suo intricato caso di doping nel corso della drammatica conferenza stampa dell’8 agosto 2012. A penalizzare Alex, un atleta caduto nella trappola del doping essenzialmente petrchè incapace di reggere il peso delle aspettative riposte in lui, è senza dubbio l’aver mentito su cose ovvie e poi scoperte dagli inquirenti.

Il libro-autobiografia di Alex Schwazer, dal titolo provvisorio ‘Dopo il traguardo’ e che doveva entrare nelle libreria nella primavera scorsa, per il momento è stato bloccato. Il testo è stato ultimato ma sarà in vendita solo quando l’inchiesta sul caso doping sarà definitivamente conclusa. Fonti in stretto contatto con l’ex atleta parlano di un volume “commovente” dove Alex racconta la sua vita sportiva e privata.

A lutto il cinema, si tinge di nero la settima arte per la morte della Podestà!

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E’ morta l’icona dei film soprannominati “peplum”, sottogenere cinematografico dei film storici in costume, ambientati in contesti biblici o greco-romani, che spesso univano elementi mitologici, con il fantastico e l’azione. Il cinema è in lutto per Rossa Podestà, classe 1934, era nata a Tripoli e divenne protagonista del cinema italiano soprattutto per il ruolo di Giorgia in “Sette uomini d’oro” diretta da Marco Vicario che fu anche suo marito. L’anno successivo, il 1966, Vicario produsse e diresse il sequel, Il grande colpo dei 7 uomini d’oro (1966), ancora con la Podestà nel cast. Ma l’attrice non fu solo la femme fatale, ma divenne in breve tempo anche una delle protagoniste del “Neorealismo rosa” girando film come  Guardie e ladri di Steno e Mario Monicelli (1951), Gli angeli del quartiere di Carlo Borghesio (1952), Le ragazze di San Frediano di Valerio Zurlini (1954). A metà degli anni ’80 decise di ritirarsi dalle scene per passare la sua vita con il compagno, Walter Bonatti, alpinista e giornalista, deceduto nel 2011.

Cosa è trend su Facebook? Un 2013 visto dai social

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Chi ha vinto su tutti? Chi è il più social? Come al solito a scalare la vetta sono i vip e anche quest’anno la personalità che si è imposta sugli altri non è certo uno sconosciuto, forse però un aiutino potrebbe essere anche arrivato “dall’alto”. Il più trend del social blu è Papa Francesco che ha saputo imporsi anche sulle elezioni che sono arrivate seconde e sul Royal Baby: George è terzo. Le catastrofi comunque si sa che hanno sempre un notevole richiamo e così i tifoni si sono piazzati quarti mentre a metà classifica troviamo il fenomeno dell’Harlem Shake.

Nella parte bassa della classifica troviamo l’alluvione al sesto posto e Miley Cyrus ferma al settimo nonostante quest’anno abbia cercato in tutti i modi di conquistare una posizione ben più alta con i suoi video hot e le sue provocazioni che sembrano però non aver dato i risultati sperati.All’ottavo posto la strage alla maratona di Boston e gli ultimi due posti sono rispettivamente per il tour de France e per Nelson Mandela.

Ma se ampliamo i nostri orizzonti e andiamo all’estero i trend di Facebook cambiano profondamente. Ad esempio negli Usa su tutto domina sempre il Super Bowl, seguito dalle crisi di governo. Negli Stati Uniti il Papa arriva sesto e il Royal Baby, in tutta comodità si piazza all’ottavo posto. Paese che vai, trend che trovi!

La Franzoni chiede i domiciliari per assistere Gioele, l’altro figlio

annamaria-franzoni-tuttacronacaLa Cassazione aveva ritenuto Anna Maria Franzoni colpevole della morte del figlio Samuele. Ora la donna ha presentato richiesta di detenzione domiciliare per assistere il figlio più piccolo, Gioele e ora, spiega Paola Savio, l’avvocato della Franzoni, “Annamaria ovviamente aspetta con ansia la risposta”. L’udienza si è svolta oggi al tribunale di Sorveglianza a Bologna, città dove sta scontando la pena. Il legale ha riferito che oggi è stata ribadita la richiesta di detenzione domiciliare per assistere il figlio più piccolo, Gioele. “Non abbiamo chiesto nulla di diverso da quello che era già stato fatto in passato e che era già stato scritto”. E ha aggiunto: “Il procuratore generale ha espresso parere contrario, noi abbiamo sostenuto le nostre motivazioni”.  La Sorveglianza, ha spiegato ancora, si è riservata sulla decisione. Per quel che riguarda i tempi, infine, “I tempi del tribunale non li conosco, si prenderanno il loro tempo”.

Tottenham, la squadra che potrebbe sottrarre alla Juve uno dei suoi campioni…

Andrea-Pirlo-tuttacronacaAndrea Pirlo ha le idee chiare: per restare in bianconero vuole un rinnovo triennale. Troppo per il club juventino, che ragiona su un biennale. Ma ora all’orizzonte è apparso un concorrente temibile: il Tottenham. Che potrebbe rappresentare una vera sirena per il centrocampista bresciano. Il club inglese, infatti, è pronto a offrire un triennale da 7 milioni di euro a stagione al calciatore italiano per farlo approdare in Premier League a partire dalla prossima stagione. L’offerta è di quelle che non passano inosservate e potrebbe far propendere Pirlo per un’avventura all’estero.

81enne morta a San Felice Circeo, vittima di una rapina? E’ giallo

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E’ ancora avvolta nel mistero la morte di Anna Vastola, 81enne di san felice Circeo in provincia di Latina, trovata questa mattina morta all’interno della sua abitazione. Sul corpo della vittima ci sarebbero segni di violenza e in particolare una ferita alla testa che potrebbe essere la causa del decesso. Secondo gli inquirenti l’anziana, probabilmente sarebbe stata uccisa durante un tentativo di rapina.  A dare l’allarme un vicino di casa della donna, preoccupato per non averla vista.

Michele Marangon sul Corriere della Sera scrive:

“Anna Vastola viveva in una modesta casa alla strada d’ingresso del cimitero di borgo Montenero, a San Felice Circeo. La donna è morta in quella che pare essere una rapina degenerata in omicidio. Davanti la sua abitazione la figlia ed i conoscenti del piccolo borgo, mentre gli investigatori – sul posto anche il comandante provinciale dell’Arma Giovanni De Chiara – stanno verificando se in casa manchino oggetti e se vi siano segni di effrazione. L’anziana, in passato, si guadagnava da vivere vendendo la verdura”.

Clamoroso! Allegri a un passo dall’esonero

allegri-tuttacronacaFino a qualche giorno fa, dopo gli ultimi maremoti societari, sembrava che Allegri sarebbe rimasto al Milan almeno fino al termine della stagione, ma la vita dei ct pare essere sempre in bilico. Le notizie del giorno, infatti, vogliono il tecnico livornese a rischio: in caso di sconfitta contro l’Ajax nel match di domani valido per l’ingresso agli ottavi di finale di Champions League, il tecnico livornese dovrà preparare i bagagli. L’appuntamento per il club rossonero, infatti, è uno di quelli che non si possono sbagliare. Per questo in caso di sconfitta per Allegri si aprirebbero le porte dell’esonero con il Milan pronto a fare la grande rivoluzione.

L’auto di Walker e i problemi di frizione, parla l’ex proprietario!

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La macchina, la porsche che ho venduto a Paul Walker aveva un difetto, aveva dei problemi con la frizione”, a parlare è il vecchio proprietario della Porsche di Paul Walker: “Aveva dei problemi soprattutto per mettere la prima ma ho guidato spesso quella Porsche in montagna, anche a velocità elevata, e non ho mai avuto problemi”.

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Secondo le ultime dichiarazioni della polizia di Los Angeles, riportate dallo sceriffo, intervistato da NBC News, l’attore sarebbe morto nell’impatto mentre procedeva a un’andatura di 70 km/h.

Nessuna corsa clandestina, ma un incidente come tanti che poteva accadere a chiunque. Le autorità affermano, inoltre, che sembrerebbe priva di fondamento la notizia per cui ci fosse una seconda macchina coinvolta nell’incidente.

Usa-Cuba: Mandela regala “il disgelo”

obama-castro-tuttacronacaE’ l’agenzia Reuters a diffondere lo scatto che passerà alla storia: in occasione della Commemorazione di Nelson Mandela allo stadio di Johannesburg, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha stretto la mano al leader cubano Raul Castro.

Si tratta di un gesto di disgelo senza precedenti tra i leader delle due nazioni con Castro che, riferisce sempre Reuters, ha sorriso quando Obama gli ha stretto la mano prima di salire sul podio per parlare e salutare Madiba definendolo “un gigante della storia”.obama-castro-tuttacronaca2

Per Natale Salvatore Ligresti torna libero, solo obbligo di firma!

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Per Natale Salvatore Ligresti tona libero, come è stato deciso dalla quarta sezione penale del Tribunale di Torino che ha revocato i domiciliari all’imprenditore, che è accusato di falso in bilancio e aggiotaggio nell’ambito dell’inchiesta Fonsai. A Salvatore Ligresti resterà solo l’obbligo di firma. Insieme a lui revocati i domiciliari anche per Fausto Marchionni e Antonio Talarico, rispettivamente ex amministratore delegato ed ex vice presidente di Fondiaria-Sai. Natale in famiglia? 

Papa Francesco “allenatore” della Nazionale Argentina!

papa-mondiali-tuttacronacaL’idea è di TyC Sports, canale sportivo argentino, che ha realizzato uno spot per i Mondiali di Brasile 2014 miscelando con maestria il discorso di Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù dello scorso anno, che si era svolta in brasile, con filmati della nazionale argentina. Il Pontefice che non ha mai nascosto la sua passione per il calcio, finisce così per fare un discorso d’incoraggiamento ai giocatori, “Voi siete il futuro, voglio che usciate fuori, attenti alle punte, giocate in avanti, siate protagonisti”. Parole rilette in chiave di consigli calcistici quindi nel video, da quel “Il Signore ci chiama tutti e chiede che giochiamo nella sua squadra”, all’esortazione “Non abbiate paura” passando per “I Carioca sanno ricevere bene” (e qui l’immagine del gol incassato dai brasiliani). In conclusione: “Il Papa è con voi” e la scritta: “Se un argentino è riuscito a fare questo in Brasile, immagina cosa possono fare 23“.

Ecco come i tifosi fanno gli auguri al Pipita!

auguri-pipita-tuttacronacaE’ CalcioNapoli24 a pubblicare la foto che dimostra l’affetto dei tifosi partenopei per Gonzalo Higuain. Il Pipita, nato a Brest nel 1987, compie oggi 26 anni e i fan hanno festeggiato a Castelvolturno con palloncini e un cuore, dimostrando all’attaccante argentino tutto il loro affetto. Per il suo primo compleanno in maglia azzurra, il bomber spera di fare ai tifosi, e farsi, un regalo d’eccezione: segnare domani e battere l’Arsenal, per assicurare al Napoli il passaggio agli ottavi di finale di Champions League.

Ritorno al passato, nuove verità su 9 novembre 1989

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Tuffiamoci nel passato, anche per distogliere, almeno alla vigilia delle feste natalizie l’attenzione dalla crisi che attanaglia ancora l’Europa e in particolare l’Italia. Torniamo a quel 9 novembre 1989, poche ore prima dell’apertura del Muro di Berlino, a quel vertice del ministero della difesa della Germania Est, ovvero l’«Esercito del popolo»:

«Dall’8 novembre pende sull’Esercito nazionale del popolo una spada di Damocle, a causa del presunto ordine di intervento contro i dimostranti di Lipsia che avrebbe comportato l’azione armata. La conseguenza di ciò sarebbe stata la guerra in Europa. Si chiede ora che venga reso pubblico il contenuto di quest’ordine: ma la risposta è negativa».

Cosa è avvenuto? Questo documento segreto metterebbe in luce una prospettiva diversa, una nuova interpretazione sulla caduta del muro di Berlino. L’esercito era spaccato in due così come i servizi segreti. Il partito non esisteva più, troppo diviso in correnti e obiettivi diversi.

Gorbaciov aveva avvertito i compagni di Pankow: l’Armata Rossa non permetterà che spariate su questa gente. E questa gente erano tre milioni di uomini e donne che stavano per scavalcare il muro. Eppure l’ordine era arrivato, tanto che oggi lo si è ritrovato, a Berlino, verbalizzato e protocollato negli archivi della Stasi o Staatssichereit, il servizio segreto dell’ex Germania Est.

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Come scrive il Corsera:

 

Nel palazzo a otto piani della Bstu («Commissione federale per le documentazioni dei servizi di sicurezza dell’ex Germania») si possono esaminare quei documenti con un’autorizzazione speciale, sotto strette misure di sicurezza, e con la presenza costante di un addetto nella stessa stanza. Sui nomi e cognomi che rivivono in quei fogli, c’è ancora il divieto di pubblicazione per esteso quando non riguardino una persona con una carica ufficiale e già pubblica: perché il divieto cada, dovranno essere passati almeno 50 anni dagli eventi.

L’uomo che il 9 novembre 1989 rievoca la «spada di Damocle» e l’ombra di Stranamore è il tenente colonnello P., commissario capo della segreteria politica delle forze armate. Ma altri diranno anche di più. Messaggio segreto numero 008985, alla vigilia della manifestazione che il 4 novembre riunirà a Berlino un milione di persone. Parla, anzi scrive, il generale Erich Mielke, allora capo della Stasi: «Dovranno essere usati mezzi speciali per proteggere l’ordine, e altri ancora se verranno minacciate persone, oggetti e altro». Anche se il comandante delle truppe di confine lo smentisce poco dopo: «L’uso delle armi è fondamentalmente vietato». I «mezzi speciali», lo si era già visto nell’insurrezione di Berlino Est del 17 giugno 1953, erano nel gergo sovietico carri armati, aviazione, artiglieria. E forse anche altro. Proprio in quei giorni dell’autunno 1989 circola ripetutamente, nei telegrammi cifrati della Stasi, l’accenno a un misterioso «protocollo N.3/82 Vvs-0008», risalente al 22 dicembre 1982. Dietro il codice, un titolo da brivido: «Disciplina dell’utilizzo delle armi radiologiche o atomiche, di veleni, esplosivi vari e materiale radioattivo». È un caso, se se ne parla tanto proprio mentre i cortei marciano verso il Muro? Ed è casuale se ancora il 10 novembre, a Muro caduto, il generale Peter Koch della Stasi ringhia nell’ennesimo messaggio segreto: «Gli attacchi contro l’ordine dello Stato si possono ripagare solo con la nostra moneta: quindi alcuni mezzi o misure che sono ancora in nostro possesso devono restare segreti».

Eppure, alla fine, nessuno sparò. Perché? Per quattro motivi, forse. Perché c’era Gorbaciov. Perché tutta la protesta partì dalle chiese, con lo slogan «niente violenza» (anche se questo non avrebbe certo frenato un Mielke). Perché resisteva una qualche forma di senso morale: alcuni disertarono con le armi, altri scrissero «non sparerò sul mio popolo» finendo poi in cella; 4 capi della Stasi si suicidarono. E poi, c’è la ragione che un informatore della Stasi (rapporto MfS-HA1, telegramma cifrato 13335) rubò alle labbra di un ufficiale delle truppe di confine: «Se ci avessero chiesto di intervenire all’interno del Paese, una parte dei soldati con le armi in mano sarebbe passata dall’altro lato, e i comandanti non avrebbero ubbidito».

La Stasi, però, fu anche il grande occhio che per primo vide e denunciò (anche perché ne condivideva gli agi) la corruzione del regime. «Privilegi senza vergogna», stigmatizzava già da settimane, chiedendo «l’apertura delle spiagge riservate, la riduzione delle pensioni privilegiate, la chiusura (messaggio cifrato del 6 novembre, ndr ) degli odiosi negozi per funzionari di partito, l’abolizione dell’uso di mezzi militari per scopi privati, dei weekend in Spagna, di tutto ciò che ci ha fatto perdere la fiducia del popolo». A Francoforte sull’Oder, 2,2 tonnellate di ambitissima marmellata erano divenuti pasto per i maiali a causa di una pianificazione sballata: «E davvero abbiamo pagato le vacanze in Australia del compagno C., capo-distretto del Partito?». In due parole, una Tangentopoli con falce e martello, non molto diversa dalle nostre: per la quale «c’è da attendersi il collasso politico e sociale della Germania Est», scriveva la Stasi due giorni prima del tonfo.
Ma l’ultimo allarme, se possibile, ebbe anche qualcosa di grottesco. Rapporto cifrato Stasi numero 1707/89, ore 12,10 del 7 novembre, a 48 ore dal crollo del Muro e in zona vicina al confine: «Il pensionato M.S., 55 anni, denuncia che tre sconosciuti hanno sparato alle anatre, ma hanno sbagliato mira: hanno ammazzato una pecora, e ne hanno ferita un’altra. Portata la pecora morta in un nostro laboratorio, nel corpo è stato reperito un proiettile calibro 8. E nei pressi, alcuni bossoli con impresse delle lettere cirilliche». Conclusione del verbale: avevano sparato soldati sovietici, che però non erano di guarnigione in quella stessa zona dove si attendevano presto altre manifestazioni di popolo; fu ordinata un’inchiesta perché si temeva una «provocazione».

Poi, fu la fine di tutto, in poche ore. Anche questa certificata dai dispacci segreti della Stasi. Il 13 novembre, giunse l’ordine di ritirare i cani lupo che per 28 anni avevano fatto la guardia al Muro: 250, «molto ben educati», trovarono dei compratori; ma altri, che forse non avevano capito i tempi nuovi e ancora pensavano di servire il loro popolo a morsi e ringhiate, finirono al macello, senza neppure un grazie.

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