Gli alberi con i detriti nelle Filippine: il primo Natale dopo il tifone

natale-filippine-tuttacronacaAnche in mezzo alla desolazione si festeggia il Natale, in cerca di un po’ di conforto e speranza. E così, nelle Filippine, gli sfollati hanno fatto ricorso a tutta la loro inventiva per creare degli alberi con cui celebrare la festa. Nelle baraccopoli dove hanno trovato rifugio a seguiro del tifone Hayan, che ha  provocato più di 5000 vittime, hanno così fatto la loro comparsa degli inusuali addobbi creati con quello che avevano a disposizione.

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Cosa è trend su Facebook? Un 2013 visto dai social

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Chi ha vinto su tutti? Chi è il più social? Come al solito a scalare la vetta sono i vip e anche quest’anno la personalità che si è imposta sugli altri non è certo uno sconosciuto, forse però un aiutino potrebbe essere anche arrivato “dall’alto”. Il più trend del social blu è Papa Francesco che ha saputo imporsi anche sulle elezioni che sono arrivate seconde e sul Royal Baby: George è terzo. Le catastrofi comunque si sa che hanno sempre un notevole richiamo e così i tifoni si sono piazzati quarti mentre a metà classifica troviamo il fenomeno dell’Harlem Shake.

Nella parte bassa della classifica troviamo l’alluvione al sesto posto e Miley Cyrus ferma al settimo nonostante quest’anno abbia cercato in tutti i modi di conquistare una posizione ben più alta con i suoi video hot e le sue provocazioni che sembrano però non aver dato i risultati sperati.All’ottavo posto la strage alla maratona di Boston e gli ultimi due posti sono rispettivamente per il tour de France e per Nelson Mandela.

Ma se ampliamo i nostri orizzonti e andiamo all’estero i trend di Facebook cambiano profondamente. Ad esempio negli Usa su tutto domina sempre il Super Bowl, seguito dalle crisi di governo. Negli Stati Uniti il Papa arriva sesto e il Royal Baby, in tutta comodità si piazza all’ottavo posto. Paese che vai, trend che trovi!

Totti campione nel campo e nella vita: l’appello per le Filippine

Totti-unicef-tuttacronacaFrancesco Totti, capitano della Roma e ambasciatore dell’Unicef, ha lanciato un appello per l’emergenza Filippine. Nel video-messaggio il calciatore spiega: “Sulle Filippine si è abbattuto il più potente tifone mai registrato al mondo. Milioni di persone sono state colpite dal disastro, molti sono bambini. L’Unicef e il World Food Programme stanno già rispondendo all’emergenza, distribuendo aiuti di prima necessità. Ma occorre fare presto. I bambini delle Filippine e le loro famiglie hanno bisogno di aiuto, ora”. Per sostenere i programmi di aiuto basta donare un euro inviando un sms al 45590 da cellulare e due euro da rete fissa. “E’ una corsa contro il tempo!” conclude Totti. L’Unicef sta organizzando gli aiuti per quel che concerne i settori della sanità, nutrizione, acqua, servizi igienico-sanitari, istruzione e protezione dell’infanzia mentre il WFP è al lavoro per mobilitare il cibo e organizzare il supporto logistico e per le telecomunicazioni per le operazioni di soccorso, con ponti aerei dalle basi di Pronto Intervento Umanitario nel mondo.

In India arriva il ciclone Helen: 400mila evacuati

ciclone-helen-tuttacronacaIl maltempo torna a minacciare l’Asia e questa volta le forze della Natura stanno per accanirsi sull’India. Nella fascia costiera dell’Andhra Pradesh, nell’India orientale, circa 400mila abitanti sono stati evacuati in attesa del nuovo ciclone, il secondo nell’ultimo mese. Il suo nome è Helen e, secondo i meteorologi, interesserà la zona tra Sriharikota (dove sorge una base spaziale) e Ongole, con venti fino a 120 km orari.

We are the World: il video per le Filippine, mentre cresce il bilancio dei morti

philippines-typhoon-tuttacronacaAppena due giorni fa il presidente Benigno Aquino ha dichiarato che “Il bilancio dei morti per il passaggio del supertifone Haiyan nelle Filippine è di 2mila o 2.500 morti, ma non 10mila”. Ma se lui ha smentito il bilancio delle Nazioni Unite, ora, purtroppo, la realtà smentisce lui: è infatti salito a 4.460 morti il nuovo bilancio, ancora provvisorio, delle vittime del tifone Haiyan. Lo ha reso noto l’ufficio del coordinatore degli Affari umanitari delle Nazioni Unite citando i dati forniti dal governo di Manila. A causa della calamità, sono circa 900mila le persone che sono state sfollate.

Filippine: la fame spinge al saccheggio. Scontro a fuoco con la polizia

filippine-tifone-tuttacronacaE’ la tv locale filippina a riferire di uno scontro a fuoco avvenuto tra le forze dell’ordine e degli uomini armati che tentavano di saccheggiare negozi di alimentari nel villaggio di Abucay, uno dei centri più colpiti dal tremendo tifone Haiyan. E’ stata la carenza di generi alimentari a spingere migliaia di persone a prendere d’assalto un magazzino di riso ad Alangalang nell’isola di Leyte. Rex Estoperez, portavoce dell’autorità alimentare nazionale, ha piegato che un muro del magazzino assaltato è crollato e otto persone hanno perso la vita, aggiungendo in seguito che  sono stati portati via fino a 100mila sacchi di riso.

Haiyan, parla il presidente delle Filippine: 2500 morti

filippine-tifone-Haiyan-tuttacronacaNonostate i primi, allarmanti bilanci che parlavano di 10mila morti a seguito della furia distruttrice con la quale il tifone Haiyan si è abbattuto sulle Filippine, il presidente Benigno Aquino ha dichiarato che “Il bilancio dei morti per il passaggio del supertifone Haiyan nelle Filippine è di 2mila o 2.500 morti, ma non 10mila”. Il premier ha inoltre precisato che le prime stime fornite dalle Nazioni Unite potrebbero essere state influenzate dall’emotività causata dal dramma.

Il tifone nelle Filippine: ancora nessuna notizia di 9 italiani

filippine-tifone-tuttacronacaLe autorità italiane sono riuscite a rintracciare tre dei dodici italiani che si trovavano nelle Filippine al momento dell’arrivo del distruttivo tifone Haiyan e con i quali si erano persi i contatti. A riferirlo, il viceministro degli Esteri, Marta Dassù. “Siamo riusciti a contattare tre persone, stanno bene e questo è un dato positivo”, ha commentato il viceministro.

Il tifone nelle Filippine: di 12 italiani non si hanno notizie

tifone-filippine-tuttacronacaMassimo Roscigno, ambasciatore italiano a Manila, ha spiegato che sono una dozzina gli italiani presenti nelle Filippine dei quali non si hanno più notizie dopo il passaggio del terribile tifone Haiyan, che con il suo passaggio ha seminato morte e devastazione. “Le persone che ci sono state segnalate o di cui ci sono state richieste notizie e che non siamo ancora riusciti a contattare sono poche unità, forse una dozzina”. E ha aggiunto: “Speriamo che si tratti solo di un problema di comunicazione”.

Il supertifone: ansia per gli italiani nelle Filippine e per la salute dei bimbi

tifone-haiyan-tuttacronacaA lanciare l’allarme per la presenza di alcuni italiani nelle Filippine, dei quali al momento non si hanno notizie, è l’ambasciatore italiano Massimo Roscigno: “Ci sono dei cittadini italiani di cui non si riescono ad avere notizie e che risultano impossibili da contattare”.  ​All’Adnkronos ha spiegato: “Di alcuni sappiamo esserci probabile presenza in quelle zone ma ancora non abbiamo avuto modo di contattarli, perchè i collegamenti sono interrotti, ed è difficile raggiungerli”. Ma non sono solo i silenzi dei nostri concittadini a destare preoccupazione, nelle Filippine devastate dal tifone Haiyan si cerca di portare aiuti anche ai 4 milioni i bambini colpiti dalla tragedia. Al riguardo, l’Unicef sta accelerando l’invio di aiuti d’emergenza. “Vista la drammatica situazione, abbiamo deciso di aprire una campagna di raccolta fondi a favore dei bambini”, annuncia il presidente dell’Unicef Italia Giacomo Guerrera, che rivolge “un appello a tutti: è possibile donare tramite il sito unicef.it e i consueti canali”. Gli aiuti sono già stati mobilitati e il Rappresentante Unicef per leFilippine Tomoo Hozumi ha spiegato: “Stiamo facendo più in fretta possibile per procurarci aiuti essenziali per i bambini che stanno sopportando il peso di questa crisi. Raggiungere le zone più colpite è molto difficile; l’accesso è limitato a causa dei danni provocati dal tifone alle infrastrutture e alle comunicazioni, ma stiamo lavorando giorno e notte per trovare modi per rendere disponibili più rapidamente gli aiuti per i bambini, non appena le condizioni lo consentiranno”. Non solo cibo, l’Unicef si sta preoccupando anche di fornire kit sanitari e le spedizioni partite dalla Unicef Supply Division di Copenaghen stanno arrivando anche compresse per la depurazione dell’acqua, sapone, kit medici, teloni. I bambini che sono sfuggiti alla terribile violenza di Haiyan hanno bisogno di assistenza urgente. “L’Unicef sta facendo tutto il possibile per raggiungere questi bambini, il più rapidamente possibile con aiuti essenziali, per proteggere la loro salute, la loro sicurezza e il loro benessere nei difficili giorni a venire” ha ricordato il Rappresentante Unicef per le Filippine Hozumi. Nel frattempo, il governo delle Filippine ha lanciato un appello alla calma nelle zone devastate dalla furia del tifone Haiyan dove ieri si stanno registrando saccheggi ed assalti agli aiuti. “Il governo nazionale prenderà temporaneamente il controllo su quelli locali e nominerà persone agli incarichi rimasti vacanti”,  ha detto il presidente Benigno Aquino. Haiyan, nella sua corsa, ha intanto raggiunto anche il sud della Cina, dove almeno quattro persone sono morte e decine sono date per disperse e sul Vietnam. L’ agenzia Nuova Cina riferisce che le scuole sono rimaste chiuse per precauzione nelle città di Beihai, Qinzhou e Fangcgenggang, mentre le precipitazioni continuano. In totale circa mezzo milione di cinesi hanno subito la furia del tifone che ora si è ridotto di intensità ed è stato «declassato» a tempesta tropicale.

Tra le macerie, una nuova vita. La bimba nata nelle Filippine

bimba-filippine-tuttacronacaIl bilancio delle vittime del supertifone Haiyan, che con la sua potenza ha devastato le Filippine centrali, è stimato in 10mila persone. E i sopravvissuti non sanno come affrontare la situazione: non si trovano cibo, acqua nè medicine e si teme che i soccorsi siano insufficienti. Intanto le Nazioni Unite affermano che solo a Tacloban, sono stati seppelliti in una fossa comune dai 300 ai 500 corpi mentre l’ente filippino per l’aviazione civile ha reso noto che è stato parzialmente riaperto l’aeroporto di Tacloban per permettere un arrivo più rapido di aiuti umanitari che ad ora sono giunti in minima parte data la necessità di utilizzare solo elicotteri militari o le strade di accesso in gran parte ancora inagibili. Ma in questo panorama desolante e carico di disperazione, ecco che la vita è comunque riuscita a fare capolino. Una donna ha infatti dato alla luce la piccola Bea Joy, in onore della nonna Beatriz che ha perso la vita nel disastro. “E’ il mio miracolo. Ho pensato che sarei morta”, ha raccontato la madre Emily Sagalis, 21 anni, dopo la nascita avvenuta in una sala dell’aeroporto semi-distrutto di Tacloban, adibita a sala parto di emergenza.

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I nostri 7 giorni: quando cambia menu l’Italia?

7-giorni-tuttacronacaLuca Parmitano ha terminato la sua missione e lunedì mattina, alle 3.49, toccherà nuovamente il suolo. Chissà come gli apparirà la Terra “dal suolo”. Niente più cime innevate, alberi a ricoprire le brutture e distanze che tutto appianano. Abituato, letteralmente, a guardarsi attorno e vedere lo spazio infinito, come si ritroverà in mezzo a muri di burocrazia e macerie di quella che era l’Italia? Viene da chiederselo, perchè nella suoi 166 giorni di lontananza ci ha abiuati a spazi infiniti e ha condiviso con noi la bellezza del Mondo… visto dall’alto! Mancheranno a noi quelle foto che offrivano uno sguardo d’insieme che permetteva di vedere oltre. Ce lo chiediamo perchè in questi 7 giorni il tempo è trascorso ma tutto è rimasto uguale. Abbiamo continuato ad assistere ai soliti dibattiti, le solite prese di posizione, le solite proteste. La settimana è iniziata con i riflettori puntati sul ministro Cancellieri e Giulia Ligresti, con il primo che difendeva il suo operato e la seconda che, libera dalle sbarre, andava a fare shopping. Perchè in Italia possono cambiare volti e nomi, ma resta quel essere “amico di…” Ed ecco che ci si chiede: una questione umana, deve valere per un singolo, o la legge è davvero uguale per tutti? La fiducia nel sistema crolla, così come si sta sgretolando poco alla volta anche il Pdl, con quella lotta intestina che ormai è incarnata in Berlusconi e Alfano: se anche il “braccio destro” viene amputato perchè si permette di pensare con la sua testa, che ne sarà degli altri. Il governo intanto va avanti, prendendo tempo, parlando di una crisi dalla quale si uscirà “poi”, “un domani”, “un giorno”. Ora quel giorno è stato individuato a fine 2014. La teoria dei piccoli passi può anche andar bene, quando il tempo c’è e quando quei piccoli spostamenti in avanti si possono toccare con mano. Il problema sorge quando chi fa queste promesse non appartiene a quella categoria che si trova a dover chiedere costantemente aiuto ai genitori, ai parenti, agli amici per poter continuare a sopravvivere. Perchè tempo non c’è, non più. Quindi ora che Parmitano torna cosa gli offriremo? Il menù è variegato, ma non è mutato. Le lotte intestine proseguono anche nel Pd, un tempo erano le primarie che mettevano in contrapposizione Renzi e Bersani. Ora c’è Renzi contro il resto di un partito che crea scalpore anche solo per i tesseramenti. Un partito che tra i suoi esponenti ha il sindaco di Roma che pedala sempre più da solo e che si ritrova a fare i conti con l’ennesimo scandalo, quello dell’Atac, che ci mostra una volta di più quanto radicata e profonda sia la corruzione. E se non bastasse, si specula anche sulle tragedie, come la cresta sulla New Town de L’Aquila ha dimostrato. Con cosa addolciremo il ritorno del nostro uomo delle stelle?

7giorniMa ripercorrendo questa settimana non si può non ricordare anche il giallo sulla morte della 28enne Simona Riso, così come le migliaia di vittime del supertifone Haiyan che ha investito le Filippine. E non possiamo certo scordarci del clamore suscitato dall’apprendere la notizia delle baby squillo del Parioli, con la madre della più giovane delle due, appena 14enne, che la spingeva a vendere il suo corpo. La deriva di una generazione spesso abbandonata a se stessa, figlia di adulti che, forse, non sanno più comunicare con coloro che rappresentano il nostro futuro. Li si lascia da soli, magari in balia di web e televisione dove vengono appresi comportamenti rischiosi per la vita e modelli irraggiungibili che mettono a serio rischio la salute. Come la nuova moda dello svenimento indotto, ma anche quell’ideale di magretta del Thigh Gap e l‘anoressia che colpisce sempre più i giovani. E la tv questa settimana ha fatto parecchio discutere per quanto capitato ad Anna Oxa nel corso della trasmissione Ballando con le stelle. Se la settimana scorsa c’erano state polemiche, sabato l’artista è tornata ad esibirsi solo per infortunarsi e cadere a terra. La diretta è poi continuata, scatenando le ire del Codacons. Per fortuna il tubo catodico riesce anche a strapparci qualche sorriso prendendo spunto da personaggi positivi, ecco allora che arriva l’imitazione di Papa Francesco offertaci da Crozza: quel frigo sulle spalle forse non ci ricorda i nostri “pesi quotidiani”? E per chi era stanco di preoccuparsi (o disperarsi) sul proprio futuro con il sempre discusso tema delle pensioni, c’è stata la possibilità di guardare a un futuro più prossimo che riguardasse altro, con più precisione, la situazione del Milan, che si prepara a dire addio non solo allo storico ad Galliani ma, pare, anche all’intero clan Raiola, Mario Balotelli in testa. Per fortuna a gennaio sarà di nuovo stagione di calciomercato e, almeno per un po’, vedremo le cose cambiare veramente, anche se si tratta solo di panchine calcistiche. Un piccolo cambiamento però c’è stato anche in classifica: la Juve ha battuto il Napoli raggiungendo il secondo posto in classifica dietro alla Roma che si è dovuta fermare al pareggio. E proprio al Sassuolo è bello pensare: veniva considerato la Cenerentola del campionato, eppure ha guardato “dentro se stessa” dopo un’incredibile batosta contro l’Inter e ha imboccato un’altra strada. Noi vogliamo dare il bentornato a Parmitano con un augurio che riguarda tutti quanti noi: che anche se siamo “incastrati” in una vita che non ci appartiene, riusciamo a renderci conto che cambiare direzione è possibile (certo, non facile).

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!

Il supertifone nelle Filippine: gli aiuti arrivano da Ue e Usa

tifone-yolanda-tuttacronacaLa Commissione europea ha deciso d’intervenire nelle Filippine a seguito della tragedia provocata dal tifone Haiyan ed ha annunciato lo stanziamento di 3 milioni di euro per affrontare i danni. Questi fondi “coprono le esigenze più urgenti nelle zone più colpite” dal tifone, ha reso noto la Commissione, sottolineando in una nota che, insieme ai suoi partner umanitari, intende “coordinare con le autorità locali e nazionali le operazioni di assistenza”. Kristalina Georgieva, commissario agli aiuti umanitari, ha dichiarato: “Si tratta di uno dei tifoni piu’ violenti che il mondo abbia mai visto”. A Washington il capo del Pentagono, Chuck Hagel, ha annunciato che gli Stati Uniti invieranno aiuti militari. “Il Comando militare americano del Pacifico interverrà in questa situazione, in una prima fase nelle operazioni di soccorso e di ricerca in mare”, ha riferito un portavoce. Anche il Segretario generale delle nazioni Unite, Ban Ki-moon ha sollecitato le agenzie umanitari del Palazzo di vetro a “rispondere rapidamente” all’emergenza.

Testimoni hanno riferito che Tacloban, capitale della provincia di Leyte, è “totalmente distrutta”. Un insegnante 36enne, Andrew Pomeda, ha raccontato che “La gente vaga per strada impazzita, per aver perso la famiglia o per cercare cibo. Molti sono diventati aggressivi e violenti e vi sono saccheggi dappertutto. Entro una settimana, se qui non arrivano i soccorsi, moriremo tutti di fame”. Aiuti arrivano anche dall’Italia, dove vivono 157 mila cittadini filippini che in queste ore tentato di comunicare con parenti e amici che vivono nelle zone più colpite. Tra i mezzi di comunicazione utilizzati, i social network, che però non danno segni di vita. Al Corriere della Sera Mylene Bernas, referente di un’associazione filippina in Italia, ha spiegato: “E’ saltato tutto, neppure le televisioni riescono ad arrivare per poterci inviare qualche notizia.” Nessuna speranza nemmeno dai telefoni come aggiunge Mylene: “Abbiamo tre grandi compagnie telefoniche nelle Filippine, e nessuna ha copertura, i segnali sono crollati”. Anche Miss Filippine in Italia, Donna Rose, nel tentativo di inviare aiuti concreti, ha lanciato un appello, rivolgendosi ai compagni di classe: “Ho chiesto di raccogliere tonno, pasta, riso e vestiti usati da mandare nella regione devastata dal tifone. Regione dove vivevo fino a 4 anni fa”. Lo stesso stanno facendo i sacerdoti filippini che svolgono il loro mandato in Italia. E’ uno di loro a spiegare: “Siamo molto occupati e stiamo cercando di contattare i connazionali qui”. Sarà una giornata per ritrovarsi tutti anche a Milano, dove è presente una lega sportiva della comunità filippina: il presidente Carlito Manahan spiega che in questo giorno ci campionato “sarà una domenica per fare una riunione così da capire come muoversi”.

Almeno 10mila morti nelle Filippine: le immagini della distruzione

tifone-haiyan-tuttacronacaE’ di almeno 10mila morti nella provincia di Leyte la stima iniziale delle vittime del tifone Haiyan, che si è abbattuto sulle Filippine. Sull’isola di Samar sono state accertate 300 vittime e i dispersi sarebbero oltre 2mila. Mentre si teme che il numero dei morti possa aumentare ulteriormente, restano ancora isolate le zone più colpite della costa est. Al momento, il tifone si sta muovendo verso la Cina ed è atteso in Vietnam, dove seicentomila persone sono già state evacuate.

Nel frattempo, in rete rimbalzano i video che mostrano la potenza distruttiva del supertifone, in particolare quello del giornalista televisivo Atom Araullo, unico reporter a raccontare in diretta la devastazione. Nelle Filippine, grazie al coraggio dimostrato, è già diventato una sorta di eroe nazionale. L’inviato si trovava a Tacloban, la città dell’isola di Leyte che è stata distrutta.

Haiytan, con i suoi venti con una velocità do 315 chilometri orari che hanno causato onde alte fino a sei metri, ha causato un livello di distruzione simile a quello di uno tsunami, riuscendo anche a trasportare fino a terra due navi, ora abbandonate sulla riva, tra le macerie.

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Il supertifone nelle Filippine: morte e distruzione

tifone-filippine-tuttacronacaE’ tragico il bilancio della Croce Rossa che, dopo aver ricevuto rapporti sulle vittima a Tacloban e nella provincia di Samar, parla di 1200 vittime a seguito del passaggio del supertifone Haiyan, che ha colpito il centro delle Filippine. Il maggior numero di morti asi è registrato nella città di Tacloban, al centro dell’arcipelago. I corpi delle vittime sono distesi delle strade, secondo la testimonianza di un ufficiale dell’aeronautica che ha sorvolato Tacloban. Lo ha reso noto il capitano John Andrews, vice direttore generale dell’Aviazione civile delle Filippine.

L’agenzia nazionale per le emergenze ha riferito che sono state evacuate oltre 900mila famiglie, cioè circa 4 milioni di persone, con solo mezzo milione che ha trovato riparo nei centri appositi. Haiyan ha distrutto case, provocato frane e nubifragi e interrotto elettricità e comunicazioni in numerose isole.

Ora, secondo quanto riportano  i meteorologi cinesi, il tifone si sta spostando verso la provincia insulare di Hainan dopo aver fatto il suo ingresso nelle acque del Mar Cinese Meridionale. Tutte le barche dei pescatori sono state fatte rientrare in porto mentre il livello d’allarme per le onde è passato da giallo ad arancione.

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Haiyan, il super tifone che si è abbattuto sulle Filippine

tifone-filippine-tuttacronacaSi chiama Haiyan ed è il più potente tifone di quest’anno. Abbattutosi sul centro delle Filippine con le sue piogge torrenziali e i venti fino a 300 km all’ora, il tifone di categoria 5, esteso su un fronte di 600 km, ha toccato terra sulla punta nord dell’isola di Cebu. Coinvolte anche le isole di Leyte, Samar e Bohol. Nella stessa zona dove ha abbattuto la sua violenza, lo scorso ottobre si erano registrati 200 morti a causa di un potente terremoto. Le autorità hanno evacuato oltre 120mila persone, tutti i servizi di trasporto nella regione sono stati cancellati e la corrente elettrica è in molti casi interrotta. Decine di migliaia di persone hanno trovato riparo nelle scuole, nei centri sportivi e in altre strutture pubbliche al coperto. Nelle ore successive, Haiyan si è progressivamente indebolito, facendo registrare una velocità dei venti fino a 200 km all’ora. Il potenziale di danno del tifone e’ stato definito “catastrofico”, con 12 milioni di residenti nell’area del previsto percorso di Haiyan.

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Il tifone Wipha sferza il Giappone: almeno 14 morti e 50 dispersi

tifone-wipha-tuttacronacaSecondo il bollettino provvisorio che è stato trasmesso dalla tv pubblica Nhk, sono almeno 14 le vittime del tifone Wipha, abbattutosi sulla costa orientale del Giappone. Inoltre, almeno una cinquantina di persone risulterebbero disperse. Wipha, il 26° tifone della stagione, è risultato essere il più potente degli ultimi 10 anni e si è presentato con venti fino a 160 chilometri orari e piogge torrenziali che hanno scoperchiato case e fatto straripare molti fiumi.

Tifone Nari: migliaia gli evacuati e centinaia di case danneggiate in Vietnam

nari-vietnam-tuttacronacaI media di Stato vietnamiti hanno riportato la notizia che, questa mattina, tifone Nari ha abbattuto alberi e danneggiato centinaia di case nel Vietnam centrale. Già ieri sera oltre 122.000 persone sono state costretta all’evacuazione in diverse zone, tra cui la provincia di Quang Nam e la città di Danang, ancora prima che arrivasse il tifone, che più tardi ha colpito la costa con venti fino a 102 km orari.

L’aereo nel tifone! Video di un atterraggio spettacolare.

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Erano due i velivoli della Eva Air che hanno provato ad atterrare a Taiwan proprio mentre l’isola era duramente colpita dal tifone Usagi e se il primo aereo tocca tranquillamente terra, il pilota del secondo velivolo decide di non rischiare, inizia così una “manovra” in volo che gli permette dopo aver fatto un giro poco distante dalla pista di provare di nuovo l’atterraggio.

Estrema difesa contro il violento tifone: Cina e Hong Kong in allarme

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Un uragano atlantico che si prospetta di categoria 4-5 e che può avere esiti devastanti. Questa la previsione che ha fatto scattare l’allarme in Asia orientale. Denominato Usagi, il tifone si sta avvicinando a Taiwan, Hong Kong e Cina con venti di 240 km/h che possono arrivare a toccare i 300 km/h. Secondo un esperto dll’Università di Scienzia, Energia e ambiente di Hong Kong, la potenza di Usagi potrebbe essere pari a quella del Tifone Megi che attraversò la città nel 2010, o addirittura simile o poco superiore a quella dei principali tifoni che colpirono la città nel 1980.

In allerta anche nelle Filippine dove, nonostante il passaggio sia avvenuto, l’allarme durerà fino a domenica. Si temono frane, inondazioni e innalzamenti del mare.

 

Allarme in Giappone, il tifone che semina panico e minaccia Fukushima

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Un violento tifone, la diciottesima  perturbazione della stagione, chiamata Man-yi, si è abbattuta sul Giappone seminando feriti e dispersi, panico e paura, ma soprattutto si teme, per la centrale nucleare danneggiata di Fukushima. Il tifone sta spostandosi infatti da sud a nord con un carico di piogge torrenziali “senza precedenti” e venti che arrivano a 160 km/h.

La Japan Meteorological Agency (Jma) ha lanciato un messaggio di “allerta speciale” in diverse zone dove si segnalano gravi danni ad abitazioni e infrastrutture, oltre a casi di feriti e dispersi. Tra le aree più colpite la città di Kyoto, l’ex capitale, dove circa 90.000 famiglie sono state evacuate.

E’ una vera e propria emergenza nazionale con decine di treni soppressi tra cui quelli ad alta velocità  shinkanzen, come le linee Tokaido e Joetsu, oltre 500 voli annullati, una nazione paralizzata.

L’Agenzia meteo ha emesso un “avvertimento speciale” nelle tre prefetture de Giappone occidentale (Fukui, Kyoto e Shiga), particolarmente colpite. Le autorità locali hanno emesso nelle tre province (più quelle di Hyogo e Mie) l’ordine di evacuazione per un totale di quasi 400.000 residenti.

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A metà mattinata, risultavano almeno tre dispersi e almeno una trentina di feriti, in base agli aggiornamenti forniti dalla tv pubblica Nhk, che ha avviato una diretta sulla situazione.

Secondo la Jma, le precipitazioni nelle 48 ore fino a lunedì mattina hanno raggiunto i circa 300 millimetri in alcune parti della città di Kyoto e della città di Otsu, superando la media mensile di settembre. In alcune aree delle prefetture di Mie e Nara sono caduti ben 500 mm di pioggia.

Il governo centrale ha rafforzato l’unità di crisi presso la residenza ufficiale del primo ministro sul passaggio del tifone n.18 che si è abbattuto poco prima delle 8 locali vicino a Toyohashi, nell’isola di Honshu, la stessa di Tokyo.

Attualmente la perturbazione sta interessando il Giappone centrale e dovrebbe finire sul Pacifico questa notte, dopo un passaggio sulla centrale nucleare di Fukushima dove la Tepco, il gestore dell’impianto, ha messo in atto misure straordinarie.

Un’onda gigantesca in Cina fa almeno 30 feriti!

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Un’onda alta 20 metri si è creata sul fiume Quiantang, vicino alla città di Haining, nella provincia dello Zhejiang, in Cina. L’onda, spaventosa, è stata causata dal tifone Trami , ha investito molte persone dopo aver distrutto un muro di protezione: almeno trenta feriti. Si tratta dell’onda più alta mai vista da dieci anni a questa parte sul fiume.

30mila sfollati e due morti, questo il bilancio del tifone Utor. Video!

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Utor è passato, ma non senza lasciare conseguenze. Il tifone, che ha interessato le Filippine settentrionali infatti ha lasciato alle sue spalle due morti, 11 dispersi e oltre 30mila sfollati. Il tifone ha raggiunto i 160 km orari, con punte anche di 195 km/h. Sono state 31.256 le persone che ora non hanno più una casa. Si calcola che sono andate distrutte oltre 1500 abitazioni e molte zone sono senza elettricità a causa di un guasto nella provincia di Aurora. I morti sono un uomo di 22 anni travolto da una frana nella città di Baguio e un 53enne annegato per un’inondazione nella provincia di Nueva Vicaya.

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