Ecco come pensano i vincitori: lo spot della Nazionale brasiliana

nike-dare-to-be-brasilian-tuttacronacaLa Nike continua il suo sodalizio con la nazionale verdeoro e, mentre si avvicina il fiscio d’inizio a Brasile 2014, il nuovo spot diventa rapidamente virale, con oltre 2 milioni di visualizzazioni in Youtube. E “svela” un segreto: se nessuno gioca come i brasiliani, è perchè nessuno è in grado di pensare come loro. Ecco che una semplice pubblicità, però, si trasforma anche in un viaggio nel passato di Neymar, Thiago Silva & Co. E non manca nemmeno il cameo di Ronaldo.

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Papa Francesco “allenatore” della Nazionale Argentina!

papa-mondiali-tuttacronacaL’idea è di TyC Sports, canale sportivo argentino, che ha realizzato uno spot per i Mondiali di Brasile 2014 miscelando con maestria il discorso di Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù dello scorso anno, che si era svolta in brasile, con filmati della nazionale argentina. Il Pontefice che non ha mai nascosto la sua passione per il calcio, finisce così per fare un discorso d’incoraggiamento ai giocatori, “Voi siete il futuro, voglio che usciate fuori, attenti alle punte, giocate in avanti, siate protagonisti”. Parole rilette in chiave di consigli calcistici quindi nel video, da quel “Il Signore ci chiama tutti e chiede che giochiamo nella sua squadra”, all’esortazione “Non abbiate paura” passando per “I Carioca sanno ricevere bene” (e qui l’immagine del gol incassato dai brasiliani). In conclusione: “Il Papa è con voi” e la scritta: “Se un argentino è riuscito a fare questo in Brasile, immagina cosa possono fare 23“.

Attenzione! Un fantasma si aggira per Rio de Janeiro

fantasma-uruguay-tuttacronacaLa nazionale dell’Uruguay è stata l’ultima squadra che si è classificata ai mondiali che si disputeranno in Brasile la prossima estate e per festeggiare la qualifica, ottenuta con il pareggio in casa contro la Giordania e dopo aver vinto la partita di andata per 5 a 0, la Puma, il suo sponsor, ha realizzato un video che sta spopolando in questi giorni in rete. Nel filmato si vede un fantasma, coperto da un telo celeste, colore della squadra, con il numero 50 stampato sulla schiena. L’inquietante presenza si aggira per le vie di Rio de Janeiro, terrorizzando i brasiliani che incontra. Non è una scelta casuale quella del numero 50: nel 1950, infatti, il Brasile ospitò, per la prima volta un’edizione dei mondiali di calcio. E, per i brasiliani, si concluse nel peggiore dei modi. Mentre tutti si aspettavano di festeggiare la vittoria, infatti, a “rovinare” il programma ci pensò proprio l’Uruguay che sconfisse il Brasile per 2 a 1 nella partita decisiva del girone finale (all’epoca non esisteva una partita finale unica). Fu un evento drammatico per tanti tifosi e ci furono anche molti suicidi.

La “maledizione” di Ibra

zlatan-ibrahimovic-tuttacronacaSplendida doppietta di Zlatan Ibrahimovic contro il Portogallo ma non è stata sufficiente per l’attaccante per scrollarsi di dosso quella che sembra essere la sua maledizione: Ibra e il Mondiale non vanno d’accordo. La sua Svezia quest’anno si vede negato l’accesso a Brasile 2014 e, a sentir parlare il giocatore, potrebbe essere stata l’ultima occasione per vederlo in Nazionale. Lui stesso, in conferenza stampa, ha annunciato che “per me è stato probabilmente l’ultimo tentativo per provare a raggiungere il Mondiale con la Nazionale”; in questo senso l’attaccante svedese ha aggiunto che “sicuramente d’ora in poi quando giocherò non penserò alla Nazionale”. Quanto va preso sul serio? Probabilmente lo rivedremo agli Europei del 2016 e non è detto che non possa ritornare in campo al Mondiale 2018, anno in cui compirà 36 anni. Ma, dicevamo, per Ibra questa competizione sembra essere una bestia nera: nelle sue due partecipazioni, nel 2002 e nel 2006 ha collezionato 5 presenze non andando mai in rete. A ciò si aggiungano le due mancate qualificazioni ai tornei del 2010 e, appunto, del 2014. Tutto questo, però, non ha scalfito la sua “umiltà”. Dopo essersi recentemente paragonato a Dio, l’attaccante del Psg a fine gara ha rilasciato la seguente dichiarazione a TV4:

Quello che posso dire è che un Mondiale senza di me è poca cosa, non c’è davvero nulla da guardare e non vale nemmeno la pena aspettarlo con ansia. Complimenti al Portogallo, ma entrambe le squadre avrebbero meritato di essere in Brasile.

Rissa tra tifosi al termine di Italia-Germania: un ferito

rissa-tifosi-tuttacronacaSono stati circa trenta i tifosi, tra italiani e tedeschi, coinvolti in una rissa scoppiata a poche centinaia di metri dallo stadio Meazza dopo l’amichevole tra la nazionale italiana e quella tedesca. I due gruppi sono entrati in contatto quando il pubblico era già defluito. Oltre ai pugni, sono volate anche alcune bottiglie. La rissa è stata sedata dalla polizia, intervenuta con alcune auto. Sul posto anche un paio di ambulanze. Il bilancio è di un ferito: si tratta di un tifoso tedesco che è stato colpito alla testa. I protagonisti del tafferuglio sono stati identificati.

Ibra si sente Dio! L’umile conferenza stampa di Zlatan

zlatan-ibrahimovic-tuttacronacaSi avvicinano i Mondiali 2014 ma alcune squadre ancora non sanno se potranno atterrare o meno in Brasile. Tra queste Portogallo e Svezia, che si affronteranno nello spareggio d’accesso. Questo significa anche un faccia a faccia tra Zlatan Ibrahimovic contro Cristiano Ronaldo. Il bomber del PSG, in conferenza stampa, ha rilasciato delle dichiarazioni che non possono certo passare inosservate e nelle quali dimostra il suo “stato di grazia”. “Non sarà solo una sfida fra me e Cristiano Ronaldo – ha dichiarato Ibra -. A scendere in campo saranno la Svezia contro il Portogallo. Non mi sono mai sentito così bene nella mia carriera. So che ho 32 anni ma non ho mai giocato meglio di come sto facendo adesso”. Ha poi continuato: “Nel confronto contro il Portogallo non partiremo con il ruolo di favoriti. Loro sono più forti ma noi proveremo a dare del filo da torcere. Se ho paura di Pepe e Bruno Alves? Loro sono giocatori aggressivi, forti fisicamente. Per me non sarà facile. Pallone d’Oro? Molti giocatori possono vincerlo. Vedo favoriti Ribery, Messi e Ronaldo. Il primo è stato fantastico visto che ha vinto tutti i trofei, l’argentino è un talento puro, nato per vincere, Ronaldo anche sta viaggiando su livelli molto alti. Vedremo”. Ma soprattutto il siparietto conclusivo, quando ha dichiarato: “Chi vincerà stasera? Solo Dio lo sa”. Al che un giornalista gli ha fatto notare: “Beh, è un po’ difficile chiederglielo”. Ibra ha quindi sfoderato tutta la sua umiltà: “Stai parlando con lui in questi istanti”.

Rebelo saluta: il ministro dello sport brasiliano si dimette

Aldo-Rebelo-mondiali-tuttacronacaI calciatori attendono i sorteggi per i Mondiali di Brasile 2014 e proprio dallo stato sudamericano arriva la notizia che il ministro dello sport, Aldo Rebelo, si dimette. E’ stato lui stesso ad annunciare che il prossimo dicembre lascerà la guida del dicastero, che aveva assunto nel 2011, a seguito delle dimissioni di Silva, accusato di corruzione. Rebelo ha infatti intenzione di candidarsi a governatore dello Stato di Rio nelle elezioni che avranno luogo l’anno prossimo, ad ottobre. “Mi dimetterò. Penso che sarà a dicembre, quando sarà completata la consegna degli stadi” alla Fifa. Core ricorda Repubblica, un anno fa il ministro era stato al centro di un incidente diplomatico: si era rifiutato di incontrare il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, che aveva definito troppo lenti i preparativi per i mondiali brasiliani. Nonostante questo, l’organo di governo del calcio mondiale ritiene che tutti e 12 gli stadi dei mondiali saranno pronti per fine anno.

Niente Nazionale per De Rossi: tendinopatia per il giallorosso

derossi-nazionale-tuttacronacaIniziato il ritiro a Coverciano per la Nazionale di Prandelli in vista delle sfide contro Danimarca e Armedia valide per i Mondiali e già un giocatore dovrà fare ritorno a casa. Si tratta del centrocampista giallorosso Daniele De Rossi al quale, durante la visita dal  medico degli azzurri Enrico Castellacci, è stata riscontrata “una tendinopatia all’inserzione dell’adduttore sinistro”. Il Ct ha deciso di lasciarlo a riposo in via precauzionale. Ancora assente Gigi Buffo, che gode di un permesso di qualche ora e raggiungerà il gruppo in serata mentre i tre giocatori del PSG, Sirgiu, Thiago Motta e Verratti, arriveranno domani. Questa la lista dei convocati da Prandelli:

Portieri
Buffon (Juventus), Marchetti (Lazio), Sirigu (Paris Saint Germain); 

Difensori
Abate (Milan), Astori (Cagliari), Balzaretti (Roma), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), De Silvestri (Sampdoria), Pasqual (Fiorentina), Ranocchia (Inter);

Centrocampisti
Aquilani (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), Diamanti (Bologna), Florenzi (Roma), Giaccherini (Sunderland), Marchisio (Juventus), Montolivo (Milan), Pirlo (Juventus), Poli (Milan), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Verratti (Paris Saint Germain);

Attaccanti
Balotelli (Milan), Cerci (Torino), Gilardino (Genoa), Insigne (Napoli), Osvaldo (Southampton), Rossi (Fiorentina).

Con due partite d’anticipo… L’ITALIA VOLA IN BRASILE! 2-1!

prandelli-italia-repceca-tuttacronacaGiocano per l’accesso ai Mondiali in Brasile gli uomini di Prandelli che scendono in campo in una formazione 3-4-2-1 formata da Buffon; Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Pirlo, Montolivo, Pasqual; Candreva, Giaccherini; Balotelli. La Repubblica Ceca di Bilek risponde con un 4-4-2 con in campo Cech; Gebre Selassie, Sivok, M. Kadlec, Limbersky; Darida, Hubschmann; Plasil, Rosicky, Jiracek; Kozak.

italia-repubblicaceca_tuttacronacaSi tingono di azzurro i primi minuti allo Juventus Stadium quando è l’Italia ad avanzare conquistando fin da subito due angoli. I cechi si fanno pericolosi all’8′, ma Gebre Selassie tira alle stelle. Balotelli risponde tre minuti dopo, ma Cech ribatte in angolo. SuperMario pericoloso anche al 14′ ma l’estremo difensore ceco in qualche modo riesce a recuperare. Un minuto dopo arriva un contatto in area tra Balotelli e Sivok, l’arbitro non lo reputa da rigore. Al 19′ la Repubblica Ceca passa in vantaggio: Rosicky tocca profondo per Jiracek che scende sulla sinistra, palla in mezzo e Kozak tutto solo può battere Buffon in acrobazia. 0-1!

Al 24′ è ancora una volta Balotelli a cercare il gol ma la palla colpisce la traversa.

Ci riprova subito dopo, ma questa volta il tiro è troppo alto. Al 29′ per lui arriva un cartellino giallo, il primo dell’incontro: ha rifilato un pestone a Sivok che lo aveva anticipato in scivolata. Subito dopo arriva un’altra buona occasione per l’Italia, ma De Rossi si sente fischiare un fuorigioco che non c’era. Al 36′ Pirlo crossa per Balo che colpisce bene di testa: Cech fa il miracolo e para. Al primo minuto di recupero la Repubblica Ceca sfiora il raddoppio: velo di Limbersky, conclusione fuori misura di Kozak. Al fischio dell’arbitro, le squadre tornano negli spogliatoi sullo 0 a 1.

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Alla ripresa Prandelli prova la carta Osvaldo, l’ex romanista entra in campo a sostituzione di Giaccherini. Balo ci prova fin da subito con un destro fuori area ma è Chiellini al 6′ che riesce ad annullare il vantaggio ceco: angolo dalla destra, Cech esce a vuoto e lo juventino incorna di testa! 1-1!

Al 7′ Balotelli viene atterrato in area: l’arbitro concede il rigore. E’ il 2-1 per l’Italia!

I Cechi cercano di agguantare il pareggio: al 18′ c’è un’iniziativa di Kolar che crossa in mezzo ma Kozak lo manca di poco. Gli azzurri hanno abbassato il baricentro dopo essersi portati in vnataggio e ora tocca a Buffon salvare le sorti dell’incontro. Al 22′ Jiracek tira ma il portiere bianconero risponde con una bella parata a terra. Al 32′ Pasqual è costretto a lasciare il campo in barella: Kozak gli ha dato una gomitata e il terzino della Fiorentina è ridotto a una maschera di sangue. Per il ceco un cartellino giallo.

Al 35′ l’arbitro grazia Balotelli che, per un’entrata dura, rischiava il secondo giallo. Quattro minuti dopo è invece Kozak a venire espulso per doppia ammonizione: fallo su Balotelli. L’arbitro concede 4 minuti di recupero durante i quali i cechi tentano il tutto per tutto, ma non c’è storia contro la difesa italiana. Gli azzurri sono ufficialmente qualificati per i Mondiali del 2014 con due partite di anticipo. Non era mai successo nella storia.

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L’Italia che sogna i mondiali: destinazione Mangaratiba

italia-mangaratiba-tuttacronacaOggi l’Italia si scontra contro la Repubblica Ceca con l’obiettivo di centrare la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo, ma già gli uomini di Prandelli sono in viaggio con la mente verso la prossima destinazione: Mangaratiba, 100 km da Rio de Janeiro. Qui sorge il resort immerso nella natura dove alloggeranno durante il Mondiale in Brasile. La mossa tattica, per far sentire i giocatori a casa, è di lasciare le porte aperte alle famiglie, almeno in fase iniziale. Nell’intera struttura già opzionata dalla federazione, tremila ettari di area safari, campi e piscine di ogni tipo, un chilometro di spiaggia bianchissima, 152 camere lusso che affacciano sull’Oceano. In Brasile i posti dove alloggiare sono già esauriti per tutto il periodo del Mondiale, a partire da 12 giugno. La speranza: arrivare a quel fatidico 13 luglio, per la finale al Maracanà!

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L’Italia non brilla, ma conquista 3 punti: 1-0 contro la Bulgaria!

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Non ci sono nè Osvaldo nè Balotelli per questa sfida che sulla carta non è tra le più semplici. Gli azzurri di Prandelli scendono in campo nello stadio Renzo Barbera di Palermo per una partita che è decisiva per centrare la qualificazione a Brasile 2014. Lo stesso dicasi per l’incontro a Torino della settimana prossima, dove l’avversario sarà la Repubblica Ceca.

Queste le formazioni che i due ct hanno schierato:

Italia (4-3-2-1): Buffon, Abate, Bonucci, Chiellini, Antonelli, Thiago Motta, Pirlo, De Rossi, Candreva, Insigne, Gilardino

Bulgaria (4-1-4-1): 13 Mihaylov; 6 Minev Y., 5 Boudrov, 15 Ivanov, 14 Minev V.; 21 Dyakov; 2 Manolev, 17 Nedelev, 18 Gadzhev, 9 Popov, 10 Tonev

Italia-Bulgaria-Inni-tuttacronacaI primi, timidi tentativi per avanzare, partono dalla Bulgaria, che gli azzurri riescono a gestire senza difficoltà. Dopo i primi minuti di gioco è l’Italia che prova ad avanzare. All’11’ Gilardino viene messo giù da un avversario con una spinta evidente per tutti, tranne che per l’arbitro. Si continua a giocare. Il minuto successivo la Bulgaria conquista una punizione che però non ha esito mentre l’Italia è pronta a ripartire. Allo scoccare del primo quarto d’ora arriva un’azione insistita dei bulgari che non riescono a concretizzare mentre al 17′ arriva un tiro in porta firmato da Manolev che Buffon gestisce senza problemi. Due minuti dopo è invece Tonev a cercare lo specchio, con l’estremo difensore azzurro obbligato a fermare la palla in due tempi. Gli azzurri tentano di ripartire: Pirlo batte un angolo mentre Abate stoppa un contropiede avversario riportando l’Italia nell’aria avversaria. Pirlo tenta di lanciare a Candreva, ma è la volta degli uomini di Prandelli di essere intercettati. Al 24′ Pirlo tira in porta: la palla va fuori. L’Italia prova a pressare maggiormente ma sembra che le due squadre non ci credano fino in fondo: dopo i primi 30′ minuti, non ci si è entusiasmati. Gli azzurri non preoccupano come dimosta, al 33′, un cross di Candreva con il pallone che va direttamente sul portiere Mihaylov. E’ il 38′ quando finalmente la situazione si sblocca grazie a un gol di Gilardino servito da un cross di Candreva: 1-0!

Al 42′ c’è un fallo di Dyakov su De Rossi e Pirlo va a tirare il calcio di punizione: è l’ultimo sussulto del primo tempo. Senza minuti supplementari, le squadre rientrano negli spogliatoi.

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Nella ripresa, le formazioni scendono in campo invariate. E’ subito Gilardino, rinvigorito dalla rete siglata sul finire del primo tempo, a partire all’attacco rendendo pericoloso in due occasioni nei primi minuti. Per la Bulgaria, ci pensa Popov a preoccupare Buffon, ma il portiere azzurro non si fa cogliere impreparato. All’11’ Candreva tenta il tiro, fuori di poco. La Bulgaria fa girare la palla, ma non si avvicina alla rete di Buffon. Dopo 17 minuti arriva il primo cambio tra le fila italiane: Antonelli, a cui un avversario era caduto addosso, cede il posto ad Astori.

Nel frattempo i bulgari cercano il pareggio, ma il portiere azzurro salva tutto. Al 19′ altro cambio per l’Italia: Giaccherini sostituisce Insigne. I ragazzi di Prandelli soffrono. Al 23′ una buona occasione per Pirlo, pericolosissimo da calcio di punizione: Mihaylov para. Quattro minuti e arriva un’occasione per Gilardino su un pasticcio di Mihaylov: Boudourov riesce a salvare la situazione. Al 34′ arriva il terza sostituzione per Prandelli: entra Maggio per Abate che si è fatto male e ha chiesto il cambio. Il primo cartellino giallo arriva a 6 minuti dal fischio finale, e colpisce Giaccherini. Negli ultimi minuti l’Italia cerca con insistenza il raddoppio, con Thiago Motta che cerca di creare delle buone azioni ma senza esito. Dopo 4 minuti di recupero, con la Bulgaria in attacco fino all’ultimo secondo, termina l’incontro: 1-0!

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Italia-Argentina: la partita in onore di Papa Francesco

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Come omaggiare un Papa che è da sempre un grande tifoso di calcio se non organizzando un’amichevole tra le nazionali del Paese che gli ha dato i natali e quello della cui capitale ora è vescovo? La Federcalcio italiana ha quindi annunciato che il 14 agosto si disputerà, proprio in onore del Pontefice, un’amichevole tra Italia e Argentina a Roma. Le due squadre torneranno così a sfidarsi dopo quasi 13 anni dall’ultima gara, giocata sempre a Roma il 28 febbraio 2001. Per i ragazzi di Mr Prandelli si tratterà del primo impegno dopo la Confederations Cup ma rappresenterà anche un test utile in vista del doppio confronto nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo Fifa 2014: la nazionale azzurra scenderà infatti in campo il 6 settembre contro la Bulgaria a Palermo e il 10 settembre a Torino contro la Repubblica Ceca.

Quella vittoria che vale la Confederation Cup: Brasile-Spagna 3-0

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Brasile e Spagna sono scese in campo con due formazioni determinate a vincere la Confederation Cup. Il Brasile ha schierato il suo 4-2-3-1: Julio Cesar; D. Alves, D. Luiz, T. Silva, Marcelo; Paulinho, L. Gustavo; Hulk, Neymar, Oscar; Fred. La Spagna risponde con il suo 4-3-3 mettendo sul terreno di gioco: Casillas; Arbeloa, S. Ramos, Piquè, J. Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Mata, Torres, Pedro.

Parte alla grande il Brasile e al 4′ su cross dalla destra di Hulk nasce un batti e ribatti in area spagnola risolto da Fred da terra con un tocco di destro in anticipo su Casillas in uscita. E’ gol per il Brasile con Fred che porta in vantaggio la sua squadra a pochi minuti dal fischio d’inizio.

Prova a reagire la Spagna, ma il Brasile è attento e preciso. Al 12′ Paulinho tenta il pallonetto dai 22 mt: Casillas si oppone con una mano sotto la traversa e blocca in due tempi. Nulla di fatto, il risultato resta sul 1-0 per il Brasile. Tre minuti più tardi arriva la prima ammonizione della partita. Arbeloa prende un cartellino giallo per un fallo a centrocampo ai danni di Neymar lanciato in contropiede.

Al 19′ è Iniesta che prova il destro dai 25 mt: J. Cesar vola sulla destra e devia in angolo! Va detto che, comunque, la palla sarebbe uscita. Al 24 il lancio al limite è per Fred che prova il destro in diagonale: un rasoterra che si perde 3-4 mt a lato alla destra di Casillas.

Al 28′ Ammonito Ramos per un fallo al limite ai danni di Oscar. Sugli sviluppi della punizione calciata da Hulk la palla finisce a lato dello specchio della porta difesa da Casillas.

Buona intuizione, al 34, quando il lancio in area sulla destra per Hulk, mette il giocatore in condizione di  tentare il cross in girata, peccato, per i brasiliani,  che la  palla finisca direttamente tra le braccia di Casillas.

Sul finire del primo tempo al 41′ c’è il pallone per Mata libero sulla tre quarti, il giocatore del Chelsea serve Pedro dall’altra parte: tiro di quest’ultimo, palla che sembra lentamente entrare in rete, ma uno strepitoso David Luiz salva sulla linea di porta. Il pareggio non arriva e la porta del Brasile resta inviolata.

Al 44′ c’è il raddoppio del Brasile con Neymar triangola al limite con Oscar e, entrato in area sulla sinistra, scarica un gran sinistro sotto la traversa che fredda Casillas. Brasile – Spagna 2-0.

 

Dopo due minuti di recupero le due squadre vanno a riposo con un risultato pesante da parte della Spagna e con la speranza nel cuore dei giocatori giallo oro.

Il primo tempo finisce con un Fred che sembra onnipresente in campo e con un possesso di palla sterile a favore della Spagna che nel primo tempo non ha saputo reagire dopo il gol subito nei primi minuti. I brasiliani sono stati bravi a imporre il loro ritmo di gioco a livelli vertiginosi che hanno impedito alla Spagna di costruire azioni pericolose ad eccezione di quella occasione mancata da Pedro.

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Il secondo tempo inizia con un cambio per la Spagna rimane negli spogliatoio Arbeloa,  già ammonito e in difficoltà nel primo tempo contro l’attacco brasiliano, al suo posto entra Azpilicueta.

Al 3′ minuto della ripresa il Brasile mette in rete il 3° gol, a firmarlo è Fred. Oscar, infatti, lancia sulla sinistra in area per l’attaccante brasiliano che dopo un velo di Neymar calcia a giro di prima intenzione sul secondo palo e infila la porta con un preciso destro rasoterra. E’ 3-0 e la Spagna sembra fuori dalla corsa alla conquista della coppa.

Lo stadio esulta e il Brasile vola tra gli ‘olè’ del proprio pubblico, Spagna frastornata.

La serata per gli spagnoli è decisamente da dimenticare. Al 9° l’arbitro concede un calcio di rigore per un fallo di ingenuità di Marcelo su Navas… Dal dischetto Sergio Ramos sbaglia il rigore.

Al 14° lancio in contropiede per Hulk che tenta il pallonetto di sinistro sull’uscita di Casillas: il portiere iberico di salva respingendo di petto fuori area. A fine azione si procede alla sostituzione nelle file spagnole: esce Torres ed entra Villa.

La Spagna a metà del secondo tempo perde la testa e Piqué, al 23° della ripresa, si fa espellere per un fallo su Neymar lanciato in contropiede.

Al 28° con la partita in mano c’è anche il tempo di far esordire in Confederation Cup Jadson che entra al posto di Hulk. Intanto continuano gli “olè” dello stadio e si attende solo il fischio finale per dar vita alla festa.

Al 34′ esce Fred, per il Brasile ed entra Jo. Ed è proprio il neo entrato che sin dai primi minuti del suo ingresso in campo si mostra pericoloso con un tiro dopo un contropiede, bravo Casillas a respingere.

Al 42′ ancora un cambio per il Brasile dentro Hernanes e fuori Paulinho.

La partita si chiude in un tripudio che è tutto per i brasiliani che hanno saputo costruire una partita perfetta. Ora la festa è tutta per i giocatori e tifosi.

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Durante la finale si sono verificati alcuni tafferugli tra manifestanti e la polizia fuori dallo stadio Maracanà di Rio de Janeiro.  Le forze dell’ordine hanno usato gas lacrimogeno e spray al peperoncino per disperdere la folla.

L’Italia ancora ai rigori: Buffon regala il terzo posto!

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Si gioca per il terzo posto della Confederations Cup a Salvador de Bahia, in una sfida contro l’Uruguay di Tabarez diretta dall’arbitro algerino Djamel Haimoudi. I primi minuti sono di studio per entrambe le formazioni ma già al 6′ è la squadra di Cavani a partire all’attacco ma l’attaccante del Napoli non arriva sulla palla. Poco dopo ci riprova, spalleggiato da Suarez, ma è un nulla di fatto. Bisogna attendere il 9′ per vedere l’Italia con una punizione battuta da Diamanti dalla sinistra, ci arriva di testa Chiellini ma angola troppo e il pallone finisce sul fondo. Due minuti dopo, una conclusione di De Rossi è troppo alta. Al 12′ Forlan tira una punizione bassa che supera la barriera, ma Buffon è pronto. Al 23′ l’Italia rompe il ghiaccio: Diamanti tira un calcio di punizione, Muslera battezza fuori la palla che però colpisce l’incrocio dei pali per poi rimbalzargli sulla schiena: Astori raggiunge la sfera e pennella in rete: 1-0! Poco dopo, El Shaarawy fallisce per un attimo il raddoppio. E’ Suarez che tenta di annullare il vantaggio italiano, ma Buffon manda in corner. Al 31′ punizione per l’Uruguay, Cavani realizza di testa ma la rete è annullata per fuorigioco. Il Faraone, un minuto dopo, prova ad allungare le distanze: Muslera para. Dopo due primi di recupero, le squadre vanno agli spogliatoi.

Alla ripresa, le formazioni restano invariate. Dopo aver tentato un tiro in porta, Suarez viene atterrato a 20 metri dall’area guadagnando così una punizione che lui stesso calcia sulla barriera. Nel frattempo, Gonzalez ha sostituito Rodriguez. Al 12′ minuto, approfittando anche dell’evidente stanchezza italiana, Cavani batte Buffon: 1-1! E’ l’Uruguay la formazione più agguerrita in questo frangente e al 22′ Buffon compie un doppio miracolo bloccando per due volte l’attacco di Forlan. Prandelli tenta di correre ai ripari mandando in campo Aquilani al posto di De Rossi. Al 26′ il Faraone guadagna una punizione: Diamanti segna il suo primo gol in nazionale e riporta gli azzurri in vantaggio: 2-1! Trascorrono solo 5 minuti prima che siano i ragazzi di Tabarez a guadagnarsi un calcio di punizione: Cavani realizza. 2-2! Subito dopo El Shaarawy tenta un tiro di testa: nulla da fare. A 10′ cambio tra le fila uruguaiane: Alvaro Pereira entra al posto di Maxi Pereira. Anche Prandelli effettua una sostituzione: Diamanti esce a favore di Giaccherini. Al 2′ di recupero calcio di punizione per gli azzurri, ma Candreva supera la porta.  Sul risultato di 2-2, l’Italia va nuovamente ai supplementari.

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Nessuna delle due formazioni brilla nei cinque minuti iniziali del primo supplementare e Prandelli decide si schierare Bonucci al posto di Astori. Al 9′ pericoloso Suarez, ma la palla termina sul fondo anche per una difesa non proprio pulita di Chiellini. Al 12′ ci prova Cavani, che sbaglia i tempi e la difesa azzurra riesce a neutralizzare l’azione. Anche l’Uruguay effettua l’ultimo cambio: entra Perez per Arevalo Rios. Al 4′ del secondo supplementare, Candreva sfiora il palo: è una delle poche azioni italiane in questo frangente. Un minuto dopo secondo cartellino giallo per Montolivo: gli azzurri restano in 10 e perdono un possibile rigorista. Al 6′, Cavani tira una punizione: sfreccia sopra la traversa. Poco dopo, pericoloso Suarez ma la sfera vola ancora una volta sopra la traversa. A un minuto dal termine, volo di Buffon che salva la rete da un calcio potente di Gargano: sarebbe comunque stato fuorigioco. Anche i supplementari si termina in situazione di parità: per la seconda volta si va ai rigori.

Inizia l’Uruguay con Furlan: Buffon para! Aquilani porta l’Italia in vantaggio. Cavani non sbaglia e lo stesso fa El Shaarawy: Italia in vantaggio di uno. E’ il turno di Suarez di battere l’estremo difensore italiano. De Sciglio angola poco: facile la parata. Parità. Buffon ferma la palla anche di Caceres mentre Giaccherini realizza: 4-3. Gargano è l’ultima possibilità per l’Uruguay: Buffon non lo lascia passare! Per l’Italia è bronzo!

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Le Furie Rosse volano in finale dopo una partita sofferta: 7-6

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Giocano con il lutto al braccio gli Azzurri di Prandelli, anche se la Fifa ha negato il minuto di silenzio in memoria di Stefano Borgonovo, il calciatore che è mancato oggi dopo una lunga lotta contro la Sla. Tifa quasi tutto Italia il pubblico presente a Fortaleza quando nella prima frazione di gioco le squadre sono equilibrate con gli azzurri che già al 7′ guadagnano un corner. Al 14′ ottima occasione per Gilardino, che però calcia sul fondo. Due minuti dopo, è Maggio a provarci. La Spagna sta soffrendo in questo frammento.  Subito dopo De Rossi sfiora il palo. Al 18′ E’ il turno di Marchisio: la Spagna continua a mantenere il possesso di palla, ma gli Azzurri non concedono tregua. Al 25′ le Furie Rosse acquistano maggior sicurezza, ma i ragazzi di Prandelli sono attenti e, per ora, non si concedono le leggerezze in difesa viste nelle partite precedenti. Al 35′ grande giocata di Maggio che, di testa, mette in difficoltà il portiere spagnolo: Casillas para. Il minuto successivo è Torres ad andare vicino al gol: palla sul fondo. Con un’azione spagnola al 44′ su cui Xavi, in area, non arriva, termina il primo tempo. 0-0.

Nella ripresa Montolivo sostituisce Barzagli obbligando così De Rossi a passare centrale difensivo. Dopo 7′ anche la Spagna effettua il primo cambio: esce Silva che cede il posto a Navas. Al 12′ le Furie Rosse, che in questo secondo tempo hanno trovato nuova determinazione, impegnano Buffon, ma l’estremo difensore azzurro non si lascia sorprendere. Al 18′ è Iniesta a portare avanti una bella giocata, salvo rovinare l’azione all’ultimo tiro: finisce sul fondo. Dopo 10′, Pedro diventa pericoloso, ma ancora una volta il portiere azzurro riesce a salvare la sua porta. Tra le fila spagnole Pedro cede il posto a Mata mentre per l’Italia Aquilani sostituisce Marchisio per gli ultimi 11 minuti del secondo tempo. Al 40′ Piquet calcia deciso… sopra la traversa! A 5′ dal termine dei minuti regolari, lo spettro dei supplementari sembra avvicinarsi in un campo dove caldo e umidità hanno stancato rapidamente i giocatori. Al 91′ Aquilani tenta la rovesciata che Gilardino che raccoglie la palla: fuori di poco. La Spagna guadagna un calcio di punizione a pochi secondi dal termine: una devizione spinge sul fondo: i tempi regolamentari terminano 0-0.

Nel frattempo è arrivata la notizia che, mentre si gioca allo stadio Castelo, all’esterno un camioncino di una tv brasiliana e’ stato dato alle fiamme dai manifestanti che sono poi stati dispersi dai reparti anti-sommossa della polizia militarecon proiettili di gomma e gas lacrimogeno.

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Il recupero inizia con l’attacco spagnolo che guadagna subito un corner: Buffon salva la porta. Poco dopo, Giaccherini centra il palo: un’ottima azione per gli Azzurri. Ma sono le Furie Rosse a scatenarsi in questa frazione giocata in gran parte nella metà campo italiana. All’inizio del secondo supplementare le squadre sono ancora in una situazione di parità e Prandelli sprona principalmente i nuovi innesti mentre la stanchezza si fa sentire anche sotto forma di crampi, di cui cade vittima Chiellini. A 5′ dal termine, Xavi colpisce duro: Buffon, complice il palo, riesce ancora una volta a salvare la porta. L’aritro viene sommerso dai fischi per non aver fischiato al termine esatto dei 15′: si va ai rigori. Inizia l’Italia con Candreva che realizza, imitato da Xavi, Aquilani e Iniesta. 2-2.  E’ quindi il turno di De Rossi che realizza, rete anche per Piquet. 3-3. Gol anche per Giovinco e Ramos. 4-4. Pirlo regala all’Italia la quinta rete, Mata a sua volta fa centro. 5-5. Prandelli schiera quindi Montolivo, per la Spagna Busquets: 6-6. Bonucci spara fuori il settimo rigore. Navas non perdona: la Spagna è in finale. L’Italia giocherà per il terzo posto contro l’Uruguay.

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In attesa di Spagna-Italia, scontri davanti lo stadio

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A Fortaleza (Brasile) dove fra poco si affronteranno Spagna e Italia, un gruppo di dimostranti ha attaccato la polizia con pietre e bastoni vicino allo stadio. Il gruppo di facinorosi si è staccato all’improvviso dal corteo, circa 5000 persone, che pacificamente stavano sfilando per protestare contro gli elevati costi dei Mondiali del 2014.

La protesta in Brasile… ora è a testa in giù

protesta-brasile-appesi-tuttacronacaContinuano le proteste in Brasile, con metodi sempre più originali. Alla vigilia della partita con l’Uruguay, i manifestanti hanno infatti optato per “fare i pipistrelli” appendendosi s testa in giù. Il presidente Dilma Rousseff, mentre continua a tentare di placare la rabbia che serpeggia nel Paese, ha nel frattempo avuto un incontro con i sindacati.

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Balo e quella vendetta da rinviare

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L’Italia è a pezzi dopo la sfida contro il Brasile? Sicuramente gli infortuni sono pesanti e anche Mario Balotelli non potrà essere in campo nella semifinale di Confederations Cup contro la Spagna che la squadra di Prandelli disputerà giovedì sera. Gli esami diagnostici a cui l’attaccante è stato sottoposto hanno rilevato una “una distrazione muscolare di primo grado al quadricipite della gamba sinistra”. Balotelli su Facebook aveva detto “È da un anno che aspetto la Spagna. La vendetta è un piatto che va consumato freddo”, ma sembra proprio che questa “vendetta” dovrà essere “congelata” per Balotelli. Altro giocatore in dubbio è Riccardo Montolivo, anche lui rimasto infortunato contro il Brasile per una pallonata alla testa.

 

Gli Azzurri lottano fino alla fine contro i padroni di casa ma non basta

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Si è giocato in un clima rovente, con la polizia a proteggere lo stadio mentre fuori impazzava la protesta. I padroni di casa non hanno perdonato, nonostante la crescita che si è notata tra le fila azzurre, orfane di Pirlo e De Rossi.  L’inizio è stato un incubo per i ragazzi di Prandelli, con Buffon che deve metterci i pugni per salvare la sua rete anche se la sua porta sembra cedere fin dai primi minuti. Bisogna attendere il 15′ perchè Balotelli abbia la prima occasione: solo dieci minuti e Montolivo deve uscire. Si teme un infortunio, bisognerà attendere per vedere se lo troveremo in campo giovedì. Poco dopo è Abate a dover lasciar il campo per problemi a una spalla. Cambio anche per il Brasile, con Luis costretto ad uscire. In questo frangente è la Selecao a mantenere il controllo di palla anche se ancora non trova la conclusione. E’ passato il 45′ quando Dante segna il gol che porta il Brasile in vantaggio e che sembra in fuorigioco con anche Fred e Thiago Silva oltre la linea dei difensori azzurri. Ma si tratta di pochi centimetri e il segnalinee non coglie le due posizioni irregolari.

Gli azzurri stanno comunque giocando una partita equilibrata e alla ripresa quando, dopo solo 5′, Giaccherini segna con uno splendido tiro al volo che è anche il primo gol subito dal Brasile in questa Confederations Cup. Pochi minuti e Neymar, su calcio di punizione, riconquista il vantaggio aggirando la barriera e battendo Buffon. Non mollano i ragazzi di Prandelli e per dieci minuti presa costantemente: peccato che Julio Cesar sia pronto su un gran tiro di Balotelli dalla distanza. Ma subito dopo è Fred che non perdona e il vantaggio si allunga: 1-3. Ma la partita non è finita: al 70° l’arbitro Irmatov fischia un rigore su Balotelli, ma il pallone arriva a Chiellini che si fa perdonare l’infortunio su Fred e segna il gol del 3-2. L’arbitro finge di non aver fischiato il rigore e assegna la rete a uno stupefatto Chiellini. Prandelli schiera El Shaarawi al posto di Diamanti, cercando il pareggio che potrebbe arrivare all’80’: su calcio d’angolo colpisce perfettamente di testa Maggio. Per lui traversa piena. Gli azzurri sognano il pareggio ma ci pensa Fred a chiudere la partita all’89’. Termina 4-2 e ora bisognerà attendere giovedì, probabilmente contro la Spagna.

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Azzurri relegati in albergo in Brasile… ma Balo se ne va a spasso!

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La Nazionale Italiana, a causa della tensione che pervade le strade brasiliane, è rinchiusa in albergo, ma SuperMario non resiste al coprifuoco ed eccolo che si gode il Brasile condividendo la sua gioia in Twitter: “Salvador !! Sembro bahiano anch io! Kkk i look like a person from Bahia!!! Kkk” Intanto, a un giorno dall’incontro con la Selecao, spiega Prandelli: “Non è il caso di tornare a casa. In questi giorni la situazione è cambiata, a Rio si poteva visitare la città, a Recife e qui ci hanno vietato di uscire dall’albergo”. Ma riguardo il prossimo incontro le idee  sono chiare sul piano tattico: “Non voglio 90′ nella nostra metà campo, userò giocatori freschi”. Ma gli scontri non lasciano indifferenti gli azzurri, soprattutto ora che le misure di sicurezza sono state incrementate: “Se le manifestazioni sono civili stimolano il miglioramento del Paese – ha spiegato Prandelli – ma se diventano violente allora non possono essere condivisibili. E sarebbe una contraddizione inaccettabile se qui a Salvador noi e la Seleçao dessimo spettacolo sul campo e fuori si verificassero degli scontri e contestazioni”. Riguardo all’uscita di Balo, che ha raggiunto il lungomare, ha spiegato: “Aveva un permesso speciale, perché sembrava uno di loro – ha scherzato Prandelli -. Aveva un permesso speciale, considerato il tipo di cose che lui ha fatto qui (Supermario aiuta il progetto sociale della maggiore favela di Salvador ndr). E’ importante che un calciatore si renda conto della fortuna che ha e aiuti il prossimo”. Il pensiero però torna rapidamente alla prossima sfida che vale il primo posto nel girore con lo spettro della Spagna che incombe: “Non siamo legati a un modulo preciso, io preferisco interpretare le situazioni di gioco. Serviranno giocatori freschi, qui la condizione fisica conta moltissimo. E poi proveremo a fare qualcosa di diverso”. Chiaro anche il piano tattico: “Cercheremo i raddoppi di marcatura perché sono molto bravi nell’uno contro uno, poi proveremo a mettere il Brasile in difficoltà con la manovra, limitando gli spazi a disposizone”. Obiettivo del ct è la prestazione: “Non vogliamo evitare la Spagna, ma fare una bella partita. Mi aspetto coraggio dalla mia squadra, non voglio passare 90′ nella nostra metà campo”. Infine una battuta sul gioielliNeymar e sul duello con Balotelli: “Non noto molta differenza, sarebbe molto interessante vederli giocare insieme….”

Continuano gli scontri in Brasile: un manifestante morto travolto da un Suv

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Proseguono le proteste in tutto il Brasile dove la situazione si fa sempre più tesa e la presidente Dilma Rousseff ha convocato, per oggi, un gabinetto di crisi con i ministri più vicini, oltre ad aver annullato il previsto viaggio di a Salvador, nello stato di Bahia, e la prevista visita ufficiale in Giappone della prossima settimana. Negli ultimi scontri a Rio de Janeiro è stato dato alle fiamme un pulmino della rete tv SBT e cinque tra giornalisti e operatori sono rimasti lievemente feriti. La polizia ha caricato i manifestanti che lanciavano molotov contro la sede del comune, già bersaglio di violenze nei giorni scorsi e alcuni sono rimasti feriti da pallottole di gomma, così come un giornalista di GloboNews. Numerosi inoltre gli episodi di saccheggio. A Ribeirao un manifestante è morto investito da un suv che ha tentato di rompere il blocco formato dai manifestanti, travolgendolo nei pressi di Avenue John Fiusa. Il 18enne è morto sul colpo

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Pelè scende in campo… per una tregua in Brasile!

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Ci sono due volti in Brasile in questi giorni: chi vive gli scontri durante la protesta in strada e chi è pronto a tifare per la Seleção. Nel frattempo anche Pelè è sceso in campo e, in un appello trasmesso in televisione, ha chiesto una “tregua” a tutti quelli che stanno manifestando. “Dimentichiamoci di tutto questo ‘casino’ che sta succedendo – è il ‘grido’ di o Rei – e pensiamo alla nazionale brasiliana, che è il nostro sangue. Dimentichiamo certe cose e appoggiamo la Seleção fino alla fine, e non fischiamola”, ha detto.

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Ancora proteste in Brasile, tra scontri e samba

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Continuano le proteste in Brasile e ieri in almeno otto città oltre 100 mila persone sono scese in piazza. Le manifestazioni sono contro l’aumento dei prezzi dei trasporti, e gli scarsi servizi sanitari, di educazione e di sicurezza, nonostante l’aumento della pressione fiscale. Ma è stata contestata anche la polizia, per l’uso eccessivo della forza messa in campo contro i dimostranti scesi in piazza la settimana scorsa a San Paolo, contro cui sono stati sparati proiettili di gomma. Disordini hanno avuto luogo a Rio de Janeiro, Porto Alegre e Belo Horizonte con scontri tra manifestanti e polizia e che hanno provocato, secondo alcuni funzionari della città di Rio citati dal giornale O Globo, feriti in entrambe le fazioni: almeno 20 agenti e 10 manifestanti. Nella sola San Paolo, in una piccola piazza si sono ritrovate almeno 65mila persone che poi hanno iniziato a sfilare in tre direzioni diverse a passo di samba, suonando tamburi e cantando slogan anti-corruzione. Le proteste derivano dall’aumento del biglietto di autobus e metropolitana, ma anche per le spese ingenti in vista del Mondiale di calcio che si terrà l’anno prossimo. Marcia pacifica anche a Brasilia, in direzione del Congresso dove alcune finestre sono state rotte, ma la polizia non è intervenuta con la forza.

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Continua la protesta in Brasile: obiettivo lo stadio Nacional

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Se ieri la violenta protesta sorta a San Paolo e Rio de Janeiro per l’aumento del costo dei biglietti dell’autobus ha portato a 55 persone ferite e 160 arresti, con la polizia che lanciava lacrimogeni contro i cittadini, oggi nuove manifestazioni si sono tenute a Brasilia a poche ore dal match inaugurale della Confederations Cup fra i padroni di casa del Brasile e il Giappone. In centinaia hanno inscenato una manifestazione contro il Mondiale che si terrà l’anno prossimo. Il corteo, partito dall’Eje Monumental, ha tentato di forzare il blocco delle forze dell’ordine nei pressi dello stadio Nacional, dove stasera giocherà la Selecao. Ci sarebbero stati scontri tra i manifestanti e la polizia, che avrebbe cercato di disperdere la protesta anche con il lancio di lacrimogeni. Una simile protesta aveva avuto luogo anche ieri, contro i costi troppo elevati sostenuti dal governo per l’organizzazione della rassegna iridata, fatto che ha portato a sottrarre risorse a questioni più urgenti come casa, salute e istruzione. I manifestanti, appartenenti al Comite Popular da Copa e al Movimento dos Sem-Teto, hanno creato barricate davanti allo stadio Mane’ Garrincha dando fuoco a file di pneumatici ammassati. Il bilancio della protesta di ieri, secondo la stampa brasiliana, è di cinque arresti. Nelson Ayres, il portavoce del governo per Brasile 2014, ha affermato che la protesta è stata organizzata da «gente che vuole approfittare del Mondiale per apparire».

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La Nazionale italiana a dieta: prosciutto e parmigiano bloccati in aeroporto!

nazionale-italiana-prosciutto
La Nazionale Italiana arriva in Brasile e l’accoppiata Balotelli – El Shaarawy non manca di dare subito spettacolo: una partita a futvolley, su richiesta di alcuni brasiliani mentre i ragazzi si godevano una passeggiata sulla spiaggia di Barra da Tijuca, scortati a distanza da due uomini della sicurezza. Ma la simpatia è stata manifestata a tutti i ragazzi di Prandelli, con i tifosi in attesa davanti all’hotel per scattare alcune foto.
Ma non solo “momenti di festa”, una brutta notizia è arrivata già all’arrivo in aeroporto domenica nella tarda serata: una buona parte delle scorte alimentari è infatti stata momentaneamente sequestrata alla dogana visto che la legislazione brasiliana richiede permessi particolari per l’importazione di alcune derrate. I ragazzi scenderanno quindi in campo questa sera al Maracanà contro Haiti senza aver potuto assaggiare prosciutto crudo e cotto, bresaola e per l’adorato parmigiano. Via libera invece per olio, pasta e pelati. Ma gli azzurri non si sono abbattuti e la gioia per lo sbarco a Rio la manifestano via Twitter e postando foto in Instagram.

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E dopo lo sfogo… Balotelli twitta le scuse

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Passo indietro di SuperMario: dopo aver scritto a tutti quelli che l’hanno criticato per l’espulsione da doppio cartellino giallo e il successivo sfogo anche a suon di pugni e calci: “Cambiate squadra”, aggiungendo l’invito a rivedersi la partita per giudicare, evidentemente, falli e provocazioni subìte, dopo qualche ore è di nuovo attivo in Twitter per scusarsi della reazione esagerata: “Buon giorno… Ieri la mia reazione non è stata giusta, chiedo scusa… SCUSA… Alla mia squadra… Devo imparare… Ancora…”

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La rabbia di SuperMario viaggia su Twitter: “Cambiate squadra”

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L’Italia pareggia contro la Repubblica Ceca al sesto match valido per l’ingresso ai Mondiali di Brasile 2014 e Balotelli, per doppio cartellino giallo, si fa espellere quando mancano circa 15 minuti al termine dell’incontro. Dopo le critiche ricevute sia dagli addetti ai lavori che dai tifosi e fan e sbollita la rabbia a pugni e calcio nel tunnel dello spogliatoio, Mario affida i suoi pensieri a Twitter e lancia la sua replica: un’invito a cambiare squadra e un suggerimento: che chi critica si riveda la partita per giudicare, evidentemente, falli e provocazioni subìte.

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Buffon salva l’Italia: 0-0 contro la Repubblica Ceca

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Che non fosse una partita facile si era già detto, quello che è certo ora è che è stato Gigi Buffon a salvare la nazionale di Prandelli arginando l’irrruenza della Repubblica Ceca. Gli azzurri hanno sofferto per 90 minuti in questo sesto match del girone di qualificazione ai Mondiali del 2014. Il portiere azzurro è stato decisivo su Kozak e Jiracek, che colpisce un palo all’83 mentre l’Italia non ha avuto nessuna occasione e, anzi, è rimasta in dieci al 73′ per l’espulsione di Balotelli per doppio giallo.

I ragazzi di Prandelli pronti a scendere in campo… l’obiettivo è Mondiale!

italia-repubblica-ceca-tuttacronacaGli azzurri escono da una bella vittoria durante l’amichevole contro San Marino ma ora la squadra di Prandelli ha una sfida che non può assolutamente perdere per blindare il primo posto nel gruppo B, valido per il Mondiale di Brasile 2014. La Nazionale sfida stasera la Repubblica Ceca nel sesto match di qualificazione che non si prospetta facile anche perchè si giocherà in un ambiente caldo, dopo che si è rischiati addirittura di non disputare la partita per l’alluvione che ha colpito il Paese. Gli azzurri  affronteranno la squadra di Bilek con Petr Cech tra i pali e Rosicki in mezzo al campo con Lafata come unica punta. Prandelli risponderà con un 4-3-1-2 col blocco Milan-Juve e, unica eccezione. il romanista De Rossi in mezzo al campo. Balotelli ed El Shaarawy in attacco, con alle spalle il trequartista Montolivo. Le statistiche non sono delle più incoraggianti: gli azzurri hanno infatti vinto una sola volta nelle otte gare disputate in Repubblica Ceca e il successo risale al 1937. C’è da ricordare, però, che la nazionale di Lippi sconfisse i cechi al confronto più recente: i Mondiali 2006 in Germania. Il risultato finale fu di 2-0 grazie alle reti di Inzaghi e Materazzi.

Rio abbatterà museo degli Indios…serve parcheggio per Mondiali 2014!

PROTESTANO GLI INDIOS.

BENVENUTI IN BRASILE!

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