I cori di discriminazione territoriale diventano satira

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Alla discriminazione territoriale arriva in risposta la satira e così quei cori intonati abitualmente, da anni, nelle partite di calcio da varie frange di tifosi e che sta portando, da questa stagione, alla chiusura per squalifica di interi settori negli stadi italiani, ha trovato, grazie a Rete Sport, la sua “lavatrice”. Si sono resi così “#coripuliti”: e si intona da “Oh, Vesuvio, lavali per gioco”, a “La mamma del laziale ha una sottana”, ma c’è anche “Juve perda”. A intonarli sono gli “ultras dell’amore” ecco uno dei video reperibile in rete:

 

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Firenze Roma di Matteo Renzi, spopola la satira al carnevale di Viareggio

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Matteo Renzi con all’orecchio Berlusconi, accanto a lui un cartello stradale che indica la Firenze-Roma. Ma la satira del carnevale non colpisce solo il quasi neo Premier, sfilano anche i carri con Letta, Merkel, Berlusconi, Obama e Putin. Per i carristi di Viareggio quest’anno riuscire a portare l’attualità al Carnevale è stata davvero dura, il ribaltone delle ultime ore li ha costretti a lavorare a ritmi serrati per modificare i carri e ritrarre Matteo Renzi, tra le mura di Firenze pronto a guidare l’Italia da premier.

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Crozza: “Renzi come Moretti “Ecce Bimbo”

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Crozza anche questa sera porta il sorriso nelle case degli italiani e nonostante il difficile momento politico, il comico genovese, ha voluto, presentando la copertina di Ballarò, alleggerire  il clima con queste parole: “Renzi è come Moretti in “Ecce Bombo” ti ricordi lui diceva mi si nota di più se non vengo, o se vengo e me ne sto in disparte? A Letta ho detto chiaro e tondo sono con te. A patto che cambi squadra, programma, priorità, partito. Montatura occhiali può andare”.

Crozza: tra Berlusconi e Casini come Albano e Romina e Toti come il Gabibbo

crozza-copertina-tuttacronacaMaurizio Crozza presenta la sua copertina a Ballarò, la trasmissione condotta da Giovanni Floris su Rai3 ed esordisce con una domanda: “Scusa Giova, ma tu, con la Boldrini in auto, cosa faresti? (…). Che domanda è? E’ come se io la sera scrivo sul mio profilo: ‘Ho un cetriolo in mano, cosa ne faccio’. Quanti saranno quelli che mi danno la ricetta dei sottaceti?” Nel suo riassunto della settimana, il comico ripercorre i fatti salienti partendo dai grillini che insultano le deputate del Pd e la presidente della Camera, Laura Boldrini, all’alluvione a Roma, al falò dei libri di Corrado Augias. Morale: “Seguire un tg è come far fare zapping a un babbuino”. Ma non poteva mancare una battuta sul ritorno di Casini da Berlusconi, come Albano e Romina Power in “Felicità”. Dopo di che, anche una battuta per Giovanni Toti, presente in studio: “Pensi, Toti: Berlusconi ha lanciato prima Gianfranco Fini, poi Angelino Alfano e ora lei. Non ci vogliamo grattare un po’?” Senza contare che Toti è stato da sempre in Mediaset, come lui, solo il Gabibbo.

Brunetta vs Crozza: “Ha offeso Berlusconi”

crozza-brunetta-tuttacronacaIl presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, ha presentato un esposto all’Agcom contro Maurizio Crozza. Secondo il politico, infatti, il comico avrebbe offeso Berlusconi con la storia del “cavallo pieno di tr…”. L’esposto, presentato all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, fa riferimento alla copertina satirica di Crozza nella puntata di “Ballarò” dello scorso 21 gennaio, i cui toni erano “offensivi, insultanti e gravemente lesivi” verso Forza Italia e Berlusconi. Brunetta denuncia all’AgCom “la palese violazione del Testo Unico della radiotelevisione e del Codice Etico della Rai” e chiede un intervento al fine di garantirne l’osservanza.

“Martedì 21 gennaio scorso – scrive nell’esposto – è andata in onda una nuova puntata della trasmissione condotta da Giovanni Floris ‘Ballarò’. Il talk show di RaiTre si caratterizza per una introduzione satirica del comico Maurizio Crozza. L’intervento del comico genovese ha avuto toni fortemente offensivi, insultanti e gravemente lesivi della dignità degli esponenti di Forza Italia e del suo leader Silvio Berlusconi”.

“In particolare, si è fatto riferimento all’incontro del presidente Berlusconi con il segretario del Pd Matteo Renzi, avvenuto presso la sede del Partito Democratico, a proposito del quale il comico ha dichiarato: ‘E’ stato un evento storico. Berlusconi è entrato nella sede del Pd, ma purtroppo hanno bloccato all’ingresso l’enorme cavallo di legno che Silvio si era portato. Il famoso cavallo pieno di troie’; ‘un pregiudicato si aggira per la sede del Pd’”.

“L’utilizzo del turpiloquio, da parte di Crozza, è sistematico e non può in nessun modo essere assimilato alla satira, ancor più considerando la messa in onda del programma in prima serata, con un’elevata visibilità. Il conduttore Giovanni Floris – sottolinea il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati – non è intervenuto in alcun modo per dissociarsi dalle dichiarazioni del comico, ma al contrario ha mostrato apprezzamento e compiacimento per le ripetute volgarità di Crozza, il quale non è nuovo ad episodi di questo tipo”.

“Tra gli ospiti della puntata, inoltre, a fronte dell’on. Maria Elena Boschi, parlamentare del Partito Democratico, non era presente nessun esponente di Forza Italia e più in generale lo schieramento di centrodestra è risultato fortemente sottorappresentato; gli altri ospiti presenti sono stati l’on. Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), il sen. Pier Ferdinando Casini (Udc), Edward Luttwak (politologo), Alessandro Sallusti (Il Giornale), Beppe Severgnini (giornalista del Corriere della sera e scrittore), Livia Salvini (professoressa), Roberta De Monticelli (filosofa)”.

L’Italia e la “demopazzia”: Maurizio Crozza a Ballarò

maurizio-crozza-rai31-tuttacronacaCopertina di Maurizio Crozza come da tradizione nella puntata odierna di Ballarò e il comico ha avuto l’imbarazzo della scelta sui temi da trattare. L’incipit ha preso l’avvio dalle varie sentenze emesse negli ultimi tempi:

Giovanni, aiutami. Segui il mio ragionamento. Berlusconi è stato sconfitto dalla Cassazione. La legge elettorale l’ha cambiato la Corte costituzionale. Il metodo Stamina lo verificano i giudici del lavoro. Le acciaierie che inquinano le chiudono le Procure. Sbaglio o l’analisi è che questo Paese è governato dai giudici?

 

In seguito ha definito la politica “un simpatico passatempo tra una sentenza e un’altra” prima di passare a parlare del caso Cota in Piemonte e sbizzarrirsi in un’imitazione di Antonio Conte. Sempre riguardo le vicissitudini piemontesi: di fronte alla sentenza che ha annullato le elezioni regionali, “la Lega non ci sta, sta già organizzando un Movimento no Tar”. E dopo una frecciata ai giudici che “non si ammazzano di lavoro” ha ipotizzato che siano i Savoia a prendere nuovamente in mano il governo in Piemonte, supportando la tesi con il fatto che Emanuele Filiberto non ha più reality a cui partecipare e voglia di lavorare proprio non ne ha (”mi sembra assurdo”). Ma non poteva passare inosservato il caso De Girolamo:

 

La ministro pare avesse molta influenza nelle decisione della sanità di Benevento. Ci sono intercettazioni imbarazzanti, lei non è indagata però. Riflessione: Benevento ha dato alla politica Mastella e De Girolamo. Io penserei ad una politica di controllo delle nascite. Proporrei una legge che dica che da Benevento debba uscire un politico al massimo ogni cento anni.

 

Quindi la chiusa, dedicata alla Francia e a Hollande:

 

I francesi arrivano dieci anni dopo. Noi siamo già alla compravendita di parlamentari, al doppio Papa. Voi state ancora all’amante del presidente.

La copertina di Crozza: Napolitano e la Lambada

Crozza-ballarò-tuttacronacaCome ogni martedì, all’inizio della trasmissione Ballarò, anche ieri sera Crozza ha presentato la sua copertina per la quale si è trasformato in Napolitano per parlare dei “passi avanti e passi indietro” che gli chiedono di fare e per prendere di mira il leader di Forza Italia: “A Berlusconi di grazie ne do tre: Grazia, Graziella e grazie a…”. Nonostante alle sue spalle ci sia una decorazione natalizia, parla della mancanza proprio del clima festivo. “C’è un clima che, se mi entra uno dal camino coi capelli lunghi e la barba bianca, lo scambio per Beppe Grillo e lo mando affan… prima che apra il sacco!” “C’è un clima più disteso fra Stato e Mafia, che fra Stato e piazza”.

Crozza si sente vecchio!

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Largo ai giovani! Renzi svecchia il Pd e “Giova… mi sento vecchio… sono pieno di acciacchi… ormai il paese è in mano ai trentenni… Anche questa cosa di fare ancora la copertina in piedi, mi sta massacrando… A proposito di copertina… se ci fosse un plaid da mettermi sulle spalle… Giova… è una rivoluzione! “

Balla Renzi a Ballarò e apre a Grillo sul Senato!

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“Grillo ha 160 deputati, se votano la proposta del Pd sul Senato si fa. Questo senso di urgenza Grillo non lo butti via, provi a cambiare le cose senza pensare che basta un post”. Questo è l’incipit dell’intervista a ‘Ballarò’ di Matteo Renzi. Poi altri temi caldi del momento sono le elezioni politiche e il governo.  “La legge elettorale si fa con tutti. Non solo con la maggioranza”, dice Renzi. Ma Letta è d’accordo? “Siamo d’accordo tutti che la legge elettorale si tolga dal Senato, dove l’hanno messa lì, aspettando che cresca. Come la pasta della pizza”, aggiunge. Renzi poi spiega che Sulla Porcellum la Consulta si è espressa “non so con quale razionalità”, perché il ricorso a suo avviso andava respinto ma “comunque le sentenze si rispettano” e sull’esecutivo il sindaco di Firenze è chiaro “Enrico Letta è il primo ministro di questo paese che deve, nel giro di un anno, fare le cose che ci siamo detti di fare. Ha un’occasione straordinaria”. Ma per le Europee ci sarà di nuovo il gioco delle poltrone e D’Alema e la Bindi saranno candidati? “No, non credo proprio – spiega -Renzi -. Alle Europee mandiamoci qualcuno che poi resta lì”, quelli “interessati all’Europa e non ai giochini italiani”.

Beppe Grillo e il movimento dei forconi. Quanto chiesto a Grillo alle forze dell’ordine dopo il loro atteggiamento verso i forconi è “demagogico e strumentale” da parte di qualcuno che “invitava i militanti no Tav a picchiare i poliziotti”. “In piazza – continua – ci sono persone molto diverse. È un movimento composito che va guardato con molta attenzione”. E aggiunge: “Tra quelle persone ce ne sono alcune veramente in difficoltà”.

E sulla Cancellieri c’ è la stoccata. Domani le peserà che il Pd rinnovi la fiducia al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri? “Credo – afferma Renzi – che sia costata l’altra volta, credo sia stato un errore tenerla lì. E’ una persona per bene, ma ha dato l’idea che la legge non è uguale per tutti”. Il leader democrat spiega: “Non mi hanno eletto per cambiare il ministro della Giustizia ma per cambiare il Paese. Vorrei riaprire il dossier Alitalia, il dossier Telecom ma non sono qui per prendermi una rivincita”.

Berlusconi. “Berlusconi mi ha chiamato all’una di notte. Mi ha fatto molto piacere ricevere la telefonata di tutti i leader politici. Lui mi ha detto: ‘finalmente farai un grande partito socialdemocratico’. Gli ho risposto di fare anche lui le primarie nel centrodestra”.

Bersani. “Bersani – dice Renzi – mi ha mandato un messaggio molto carino: ora tocca a te. Gli ho risposto mi piacerebbe vederti. Lui mi ha detto, prima dormi. Sa che in questi giorni è un frullatore”.

Il Cavaliere decaduto: Crozza non si lascia sfuggire la satira facile

crozza-decadenza-berlusconi-tuttacronacaCome avrebbe potuto Maurizio Crozza “mancare l’appuntamento” con la decadenza da senatore di Berlusconi? E com’era prevedibile, il tema è stato il fucro della puntata di Crozza nel Paese delle Meraviglie andata in onda ieri sera su La7. E così il “Cavaliere decaduto” è stato uno show iniziato scomodando niente di meno che Frank Sinatra, del quale il comico ha proposto la versione italiana di “Strangers in the night” diventata, per l’occasione, “Solo più che mai”. Del resto ieri è stata la giornata in cui il mondo di Berlsuconi è stato maggiormente scosso: subito dopo la decadenza, infatti, sono arrivati l’addio di Galliani al Milan e le motivazioni della sentenza del processo Ruby bis.

Subito dopo, ecco che le note sono quelle di “They don’t care about us” di Michael Jackson che vedono riunirsi l’Esercito di Silvio, più combattivo che mai e pronto a dar battaglia in primis al Pd e al suo congresso.

Ma vent’anni in politica non possono essere rinchiusi in una decadenza e così Crozza ha presentato la sua compilation delle peggiori gaffe dell’ex premier.

Quindi, il monologo sull’adesso: “E’ decaduto ragazzi! Non potrà più entrare in Senato. Ma in fondo lui al Senato non c’è mai entrato. E’ come se a me vietassero di entrare in una cisterna etrusca…“. E non poteva mancare un riferimento alla Pascale e al suo appello al Papa perchè ascolti la storia di Berlusconi. Per finire, il consiglio di tornare a “mangiarsi un Calippo”, con riferimento alla sua precedente vita da soubrettina nelle tv locali. Una satira troppo facile e scontata?

Il video che ironizza sugli iPhone-dipendenti: iDiots!

idiots-tuttacronacaMessaggiare, chattare, scattare foto, controllare e aggiornare i social. Al giorno d’oggi è praticamente impossibile ricordare “come facevamo quando non esistevano i cellulari”. Per non parlare per l’eccitazione quando esce un nuovo prodotto Apple. Che ci rende simili a robot programmati. Almeno questa è la similitudine pensata dallo studio creativo di Barcellona, Big Lazy Boy, che sopra questa idea ci ha realizzato un cortometraggio: iDiots, che ha come protagonisti piccoli robot, tutti incollati al loro telefonino, impegnati con likes, trend e interazioni così come lo siamo tutti quotidianamento. “Non prendete il messaggio troppo seriamente – scrivono gli autori nella didascalia che accompagna il corto su Vimeo – E’ solo un filmato promozionale che abbiamo realizzato per ridere sulle nostre cattive abitudini tecnologiche”.

Giorno di lutto per la Sardegna, Crozza annulla la copertina

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Giorno di lutto per la Sardegna e Maurizio Crozza decide di annullare la copertina di Ballarò. “Cari tutti, ho deciso che la mia copertina a Ballarò di questa sera non andrà in onda. Di fronte ad una tragedia come quella che ha colpito la Sardegna non si ha tanta voglia di ridere. Almeno, io non ce l’ho. Un abbraccio a tutti gli amici sardi”, questo il messaggio diffuso su Facebook da Crozza. Ma intanto sono molti i programmi televisivi che hanno deciso di rivedere il palinsesto proprio per rispetto delle vittime del maltempo.

La dura legge… del calcetto! I 14 stereotipi

14stereotipicalcetto-tuttacronacaGli italiani amano il gioco del calcio. E se non si ha quell’istinto infallibile per il gol o quei piedi d’oro per servire l’assist perfetto o ancora, il guizzo del portiere, pur di non rinunciare a prender a calci il pallone resta il calcetto. Con gli amici magari di tutta una vita, quelli con cui da bambini si giocava nel campetto dietro casa… e da adulti ci si ritrova a giocare nello stesso luogo. Ognuno con le sue caratteristiche, ognuno che rientra in un prototipo. Quali sono? A dircelo sono quattro ragazzi, Davide Cogni, Paolo Lobbia, Gianpaolo Rizziato e Giacomo Zanni, che hanno realizzato un video che, c’è da scommerci, è destinato a diventare virale.

Crozza e “Cosa si salverà della Legge di Stabilità?”

crozza-ballarò-tuttacronaca“Cosa si salverà della Legge di Stabilità?” e’ la grande domanda che si è posto questa sera Maurizio Crozza durante la copertina di Ballarò. Il comico ha esordito parlando del rientro in Italia dell’astronauta Luca Parmitano, che immagina chiederà quand’è possibile ripartire, per poi confessare che sabato scorso, appreso della possibilità di caduta sulla Terra di un satellite, ha pensato che “se cade mette anche un po’ d’ordine”. Dopo di che ha parlato dell’emendamento che suggerisce di sostituire alla Trise, la Tuc: a questo punto ha consigliato di associare a ogni tassa uno sponsor, visto che a una si dà il nome di un cracker. Non poteva mancare la cementificazione delle spiagge italiane e la perdita del senso della bellezza: “le nostre spiagge sono diventate come… Meg Ryan”: a furia di ritocchi, “vien voglia di baciar Harry”.

Crozza e il “lato umano” della politica. La copertina di Ballarò

crozza-tuttacronacaE’ il tema più caldo di questi giorni, quello della telefonata tra il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri e la famiglia Ligresti, e nella copertina di Ballarò Maurizio Crozza non poteva certo ignorarlo. Ecco allora che, parrucca in testa, esordisce con “Io sono umana. I Ligresti sono amici miei e io li saluto”. Il comico ha ironizzato sul “lato umano” e ha ricordato il “contate pure su di me”, prima di mostrare come sa essere compassionevole la ministra. E dopo uno scambio di battute con Gasparri, ospite in studio, ha parlato di decadenza e delle primarie del Pdl con tanto di rivisitazione de Alla fiera dell’Est.

La Marina Berlusconi di Crozza… e il Gran Rifiuto ovvero “oltre le gambe c’è Dudù”

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Maurizio Crozza imita Marina Berlusconi: “Siamo donne, oltre le gambe c’è Dudù”.  Crozza ironizza sul “Gran Rifiuto” della figlia di Berlusconi a scendere in campo e a sostituire il padre in politica.

 

Voto segreto o palese? Sia come sia, ci spiano tutti! Crozza a Ballarò

crozza-ballarò-tuttacronaca“La giunta che deve decidere come decidere sulla decadenza di Berlusconi ha deciso di non decidere!” E’ iniziata così la copertina di Ballarò di questo 29 ottobre, con Maurizio Crozza che tratta di questa telenovela infinita che è la decadenza del Cavaliere. E in verità non è una battuta, ma la tragica realtà! “Ma i senatori non dovrebbero votare secondo coscienza? Ah vabbeh, se avessero avuto una coscienza non saremmo qui. Comunque, se tu vuoi salvare Berlusconi sei padronissimo, anche se vuol dire che Berlusconi è padronissimo di te, ma perché vuoi che sia segreto?” Dopo una serie di esempi per far capire la differenza tra palese e segreto, il comico si è rivolto a Quagliarello, ospite in studio: “Ma quanto durerà questa storia? Definitivamente e immediatamente sono avverbi che non lasciano spazio ad interpretazioni. Se la prof mi cacciava dalla classe ‘immediatamente’ non uscivo dopo sei mesi!”. E dopo aver elencato tutte le cose per cui bisognerà votare chiosa: “Il giorno del giudizio universale, anche Dio rimanderà la sua sentenza!” Ma in questi giorni in cui Datagate è una tra le parole più pronunciate, non manca di chiedere: “Ma poi, quali segreti, che siamo spiati da tutti?” per poi scherzare sui regali di Putin e sul fatto che “tu sei capo di stato e accetti i regali di uno che era a capo del Kgb?” E infine: “Chissà cosa avrà registrato per tutti questi anni il lettone di Putin!”

Quando la cronaca si fa seria… serve un tuffo nella satira!

cozza-tuttacronacaMa ciao e tanti auguri ai miei amichetti “cronacosi”! Io sono l’ultima arrivata qui: mi han pescata nella rete e visto che era abbastanza comoda come amaca ho deciso di starmene un po’ qui! Io son Cozza e sono una vera appassionata del vostro mondo: qui sott’acqua lo chiamiamo “mondo bipede” e lo guardiamo in modo tutto strano. In genere io l’osservo attraverso guscio (quando non ho ciuffo davanti agli occhi, in quel caso mi distraggo e inizio a far le trecce! Che ci volete fare, sott’acqua siam un po’ ondivaghi anche per quel che riguarda l’attenzione!) e così un giorno, mentre spiegavo a Scoglio che l’unica differenza fra me e Crozza è una “r” (ma mica mi sento da meno: lo vorrebbe lui un ciuffo come il mio!), questi simpaticoni del mondo emerso mi han ancorato davanti agli occhi un amo a cui non ho potuto resistere: basculare in un blog tutto mio! E da allora scrivo su Cozza News. Ammetto che a volte non capisco perchè si rotolino dal ridere peggio di me quando perdo l’equilibrio in cima a una duna ma che vi posso dire: meglio così! Un’ondata di sana allegria ogni tanto ci vuole quindi… tuffiamoci tutti e avanti così! (Anche perchè mica son gambero che ingrano la retro!)

“La politica italiana è come i crackers rotti nello zaino: inutili”

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La nuova copertina di Crozza e la similitudine dei crackers rotti nello zaino ha aperto l’ennesima puntata di Ballarò. Il comico ligure, attraverso i crackers ha cercato di sottolineare la fragilità della politica italiana, ma anche di veicolare il tema dell’inutilità. Nel mirino è caduto il Pdl, poi Mario Monti e infine Formigoni…

I nostri 7 giorni: a volte ci vorrebbe un po’ di zucchero…

7giorni-tuttacronacaLa verità è che ogni tanto ci vorrebbe un po’ di zucchero. Come cantava Mary Poppins. Per mandare giù la pillola. Perchè di amare ce ne sono state molte questa settimana. Tra quelle che hanno più colpito, la deriva razzista in Facebook, con gli insulti alla Kyenge. Perchè se è vero (e giusto) che ognuno abbia una propria opinione e se gli italiani che si vedono ogni giorno più messi alle strette e strozzati da crisi, tasse e aumento dell’Iva hanno il giusto diritto di chiedere che i politici pensino a loro, è anche vero che a volte, semplicemente, rabbia e frustrazione fanno sbagliare la scelta dei vocaboli. E’ così sottile il confine tra ragione e torto… Del resto non tutti hanno la possibilità di fare come Crozza e mandare le risposte agli attacchi via Rai. Il fatto è che a volte le cose si possono dire anche pacatamente, come ha dimostrato Michelle Bonev ospite di Santoro: in fin dei conti quando cade una bomba non fa molto rumore, la detonazione arriva dopo. E infatti la reazione è stata quella di generare panico e attacchi. Sicuramente, ha fatto molto discutere. Anche se il più discusso della settimana, non c’è dubbio, è stato SuperMario. Non il suo periodo migliore, prima l’infortunio, poi l’influenza, quindi quel prendersela con i giornalisti e rispondere per le rime a chi lo chiama “simbolo anticamorra”. Non c’è uscito bene con la sua irruenza e forse non è neanche più possibile cercare una giustificazione nell’età: perchè a 23 anni non sei un bambino e la vita ti dovrebbe già aver insegnato tante cose. E quello che non si prova sulla propria pelle lo si conosce tramite i media. Ma la palla gira. E Balo resta sempre nel cuore dei tifosi. Che gli perdonano tutto. In cambio di un gol. Chi non trova perdono è Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine: ora sembra si sia trovato un posto per la sua salma, ma quante discussioni si sono succedute in questa settimana, con tanto di assalto al feretro. Perchè 335 vite sono molte, sono troppe. E tuttavia sono solo il culmine: perchè in fin dei conti se l’ex generale si era macchiato di un crimine che definire orribile è poco, in lui si vedeva anche il sistema in cui era immesso. E soprattutto questa settimana, con il 70° anniversario del rastrellamento degli ebrei di Roma, la memoria fa ancora urlare di dolore. Quelle ferite, quei numeri sulle braccia, non andranno via. C’è da sperare che non tornino. Che il domani sia un po’ più dolce, appunto. E che ci sia sempre un fiore per non dimenticare.

7giorniFiori in vista però sembra non ce ne siano per il popolo italiano: arriva la nuova Legge di Stabilità e sono le spine quelle che saltano all’occhio, con troppe domande inevase. E ovviamente, nuovi scontri, recriminazioni, critiche. Potranno aver da poco votato la fiducia, ma quello che è sempre più palese è che ormai è il popolo a non averne più. Monti si è dimesso da presidente di Scelta Civica (e ha dato il via libera agli attacchi e ai giudizi negativi), Fassina ha minacciato a sua volta di lasciare la sua poltrona. Chi davvero si è alzato è stato sono stati gli italiani, scesi a Roma per manifestare contro quello che non va. Si è riusciti ad evitare il peggio, ma il livello di pericolo era alto. Del resto, quando basta connettersi in un social network per rendersi conto di quanta furia respiriamo ogni giorno, non ci si può attendere molto di diverso. Quello che è difficilmente comprensibile è perchè si voglia distruggere anche quello che resta di positivo: come lo skatepark di Ostia. Sembra quasi che non si voglia più nulla di bello. Meglio poter prendersela con qualcosa o qualcuno. Fosse anche una squadra di calcio che fallisce l’ennesimo obbiettivo: giocatori della Lazio a piedi e la testa di Petkovic che cade. Siamo davvero diventati così cinici? In fin dei conti no. Tant’è che ancora ci appassioniamo, ci preoccupiamo, abbiamo abbastanza buonumore per pensare anche ad Halloween e a far fotomontaggi che strappano sorrisi. Questa settimana ci siamo preoccupati per la salute di Battistuta (forse per nulla, ma significa che la memoria l’abbiamo anche per i nostri campioni) e abbiamo dato il bentornato a Maradona. Ma ci siamo concessi anche un po’ di svago con il gossip: perchè ogni tanto la nostra mente dev’essere come una casa in grado di prendere il volo. E portarci ovunque vogliamo. Magari in un luogo dove, tra le altre cose, ci sia anche un po’ di dolcezza…

GOOD NIGH, AND GOOD LUCK!

“Sono stupito che Crozza smentisca se stesso”, così il giornalista del Mesaggero

 

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“Sono stupito che Maurizio Crozza smentisca se stesso e le cose che analogamente ha detto davanti a una platea di tre milioni e mezzo di persone come quella di Ballarò”. Così Alberto Guarnieri, giornalista de Il Messaggero che reagisce dopo la smentita del comico avvenuta a mezzo Facebook  nella quale Crozza, tra le altre cose, affermava: “Mi stupisco molto nel leggere un’intervista totalmente inventata e valuterò l’opportunità di adire le vie legali”. Sempre Guarnieri afferma  “Vorrei anche precisare che non si tratta di un’intervista, come ho scritto, ma di un colloquio”.

Sulla frase “che ha tanto colpito Crozza – dice Guarnieri -, ovvero Vedo che nel mirino finiscono solo artisti considerati di sinistra devo ammettere che non mi è stata riferita direttamente da lui, ma da una persona a lui molto vicina dopo un colloquio con Crozza stesso. E si poteva comunque evincere anche dalla battuta del comico durante Ballarò, quando rivolgendosi al conduttore Giovanni Floris dice Giova, la prossima volta tocca a te. Tutti gli altri virgolettati invece li ho registrati”.

E Guarnieri sottolinea anche: “Non ho fatto nessuno scoop dato che tutto quello che ho riportato era già stato detto da Crozza durante la copertina di Ballarò. Quasi le stesse identiche parole”.

Il nuovo contratto di Crozza a La7.

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Maurizio Crozza e La7 il matrimonio è fatto e lo ha annunciato Urbano Cairo in una conferenza stampa che si è tenuta a MIlano. Dopo le polemiche che hanno interrotto la trattativa con la Rai ora il comico ha rinnovato con l’emittente di Cairo un contratto di durata triennale «in esclusiva totale», fatti salvi però gli impegni che già il comico ha: quindi Crozza può continuare ad intervenire alla trasmissione“Ballarò” della Rai.

Il cachet del comico e imitatore per il nuovo contratto al momento non viene reso noto e, dopo le otto-nove puntate dello show, già previsto sulla rete di Cairo in autunno, Crozza inizierà un programma, sempre su La Sette, a partire dalla prossima primavera.

Beppe Caschetto, l’agente del comico-imitatore, ha riferito che «Crozza nell’ipotesi di un programma in Rai avrebbe percepito 110 mila euro a puntata: le cifre enormi che sono state dette non attengono alla realtà» e ha aggiunge che «per ogni intervento a Ballarò riceve un compenso modesto: 2.500 euro a puntata».

«C’è stata una trattativa con tutte le piattaforme generaliste italiane, l’offerta di Mediaset è stata importantissima – aggiunge Caschetto durante la conferenza stampa a Milano nella quale è stata annunciata la conferma di Crozza per La7 – ma Urbano Cairo è quello che lo ha voluto davvero, gli altri lo volevano ma…».

Arriva la smentita di Crozza all’articolo de Il Messaggero!

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Arriva la smentita di Maurizio Crozza all’articolo de Il Messaggero. Il comico su Facebook dichiara di non aver mai rilasciato alcuna intervista al quotidiano romano. Secondo il comico quindi le dichiarazioni riportate nell’articolo di  Alberto Guarnieri, non corrisponderebbero alle sue parole.

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Quelle polemiche di Crozza e gli artisti di sinistra

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Il contratto è saltato, ma le polemiche  sembrano appena sbocciate! Ora a parlare è il diretto interessato: Maurizio Crozza. Il comico ligure si è sfogato sulle pagine de Il Messaggero:

“Vedo che nel mirino finiscono solo artisti considerati di sinistra…”

Secondo il comico, dunque, gli attacchi di Renato Brunetta, erano rivolti a colpire gli artisti e gli intellettuali di sinistra… Può essere una giusta ricostruzione, ma chi altro avrebbe dovuto attaccare Brunetta visto che la cultura di destra, almeno televisiva, è così difficile da trovare?  Brunetta quindi deve aver preso di mira gli intellettuali di sinistra perché  ha trovato solo quelli, perché forse sono davvero gli unici che esistono in Italia… Ora, tornando a Crozza è corretto e ragionevole che tutti abbiano la giusta  ricompensa… A ciascuno secondo i suoi meriti… Ma é  principio base  anche quello che un’azienda non può stare in perdita perché altrimenti fallisce… E poi c’è un Italia in crisi… E senza voler fare i moralisti suona male, come dire…  sembra  brutto, che proprio i campioni, i cavalieri –  che nell’immaginario collettivo vanno ancora  lancia in resta a denunciare le ingiustizie  e a portare avanti i  diritti dei deboli – finiscano poi per avere retribuzioni così elevate, così da ricchi…  Ma seguitiamo a leggere Crozza su Il Messaggero…

“C’è l’intento di colpire artisti e intellettuali di sinistra, lui dice, il tutto senza tenere conto dei benefici, in termini di audience, che l’accordo avrebbe potuto portare alla televisione pubblica”.

E  a questo proposito, sempre sulle pagine del quotidiano romano, il comico ritorna sulla “parabola del maiale”

“Per l’azienda – spiega – potevo essere come il maiale per il macellaio: un investimento redditizio”.

E poiché l’intesa Rai-Crozza prevedeva, nei prossimi tre anni, 22 puntate in prima serata al costo ‘chiavi in mano’ di 450 mila euro ognuna, al comico genovese sarebbero andati complessivamente 5 milioni di euro. E,  a questo proposito lui prosegue:

“È giusto controllare i costi della Rai. Ma io controllerei anche i ricavi. Perché, se un salumiere spende dei soldi per comprarsi un maiale, poi se lo tiene perché si affeziona? No. Il maiale è un investimento. Sul maiale il macellaio ha un progetto: ci fa i salami. Li vende e ci guadagna. Io, forse forse, avrei potuto essere il maiale di Raiuno. Da me – aggiunge riferendosi alle varie possibilità di lavoro vagliate con viale Mazzini – potevano tirar fuori anche due coppe e un pregiato culatello”. Ma “forse sbaglio”, aggiunge ironico. “D’altra parte io non sono un Nobel mancato come Brunetta, sono solo un Raiuno mancato. E infatti, nel dubbio, ho preferito farmi da parte”.

Quello che dice Crozza è pienamente condivisibile, ma allora facciamoli questi conti e facciamoli bene e prima di stipulare i contratti, senza  limitarci a enunciarli. Se poi i conti sono già stati fatti, fateli conoscere a noi e al Prof. Brunetta… Perché ci sono modelli economici che consentono di valutare esattamente i costi e i benefici, ma non prendendo genericamente in esame solo  l’audience, che si sa, porta pubblicità, ma  comunque  è uno solo dei molti parametri che si possono prendere in considerazione.   Se poi il beneficio  per la Rai – e quindi per i cittadini –  è superiore al compenso di Crozza  può diventare giustissimo darglielo, rendendo  estremamente facile ricacciare indietro tutte le accuse di Brunetta.

Tutto il resto é chiacchiera ed anche, perdonateci, noia.

Aggiornamento 17 ottobre 2013 ore 14.18:

Maurizio Crozza con un messaggio postato su Facebook smentisce categoricamente l’articolo de Il Mesaggero.

“Quanto costa, quanto costa?” Crozza tra Brunetta e il paragone suino

crozza-ballarò-tuttacronacaHa approfittato della tradizionale copertina di Ballarò Maurizio Crozza per lanciare il suo attacco a Renato Brunetta. Il comico infatti si è lanciato in un’imitazione del capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati caricaturando il suo intervento a Che tempo che fa dove il politico aveva preso di mira lo stipendio di Fazio. L’incipit dell’intervento è stato quindi un, palesato, discorso sul suo mancato passaggio in Rai. Via libera quindi al ritornello “quanto costa” per poi parlare di “Nobel mancato” e chiudere con l’annuncio di aver fatto un passo indietro dopo le polemiche e passando al paragoine suino: “Io controllerei anche i ricavi di un programma, perché se il salumiere spende i soldi per comprarsi un maiale poi se lo tiene perché si affeziona. Fa un investimento, ci fa i salami e lo vende e ci guadagna. Ecco, io sarei potuto essere il salame di Rai1.” Smessi i panni del politico il comico ha quindi illustrato la Legge di Stabilità sottolineando che non verranno effettuati tagli alla sanità:”Se ci ammaliamo e poi moriamo, le tasse chi le paga?”. Non potevano poi mancare le battute sulle nuove sigle che si stanno profilando in questi giorni: Tari, Tasi e Trise.

I numeri due: Letta e Alfano, diventano Robin e Robin

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Il ventennio berlusconiano che torna, così Maurizio Crozza apre Ballarò con la sua consueta copertina. Che ventennio sarà il prossimo?

“E’ finito un ventennio! Lo dicono tutti! Di già! Proprio vero che quando ti diverti il tempo vola! Ora il problema è il prossimo ventennio! Con Letta e Alfano? Un duo di numeri due! I Robin e i Robin! I Watson e Watson”

Sulla stabilità, nuovo mito delle genti, Crozza a Ballarò dice: “Siamo così stabili che siamo morti”. E su Pd e Pdl: “Sono uguali, solo che nel Pdl sai chi comanda, nel Pd non si è mai saputo”.

Sul congresso del Pd: “Sono congressomani, si parla solo di congresso, è come l’antipatia per Libero, se non ci fosse, chi gli andrebbe appresso? E nel Pdl? Un congresso non c’è mai stato, lo han fatto per cacciare Fini: Che fai mi cacci? Sì. Fine congresso, fine Fini”. E suggerisce alla Serracchiani: “Pd e Pdl si uniscano in un’aula bunker e facciano un maxi congresso”.

Crozza passa poi a Berlusconi: “Dovrebbe trovarsi un’associazione di gente che aiuta persone con seri problemi comportamentali. Non potrebbe continuare nel Pdl?”

Renzini, le praline dell’ovvio: Crozza e lo spot… da scartare!

crozza-renzini-tuttacronacaVenerdì 18 ottobre, su La7, prenderà il via la nuova stagione di Crozza nel Paese delle Meraviglie e il comico non ha mancato d’iniziare a far satira già dallo spot. Nel video trasmesso dall’emittente, infatti, appare travestito da Matteo Renzi e sponsorizza la nuova specialità (politica): i Renzini, ossia, le praline dell’ovvio. La critica al sindaco di Firenze, presentato a suon di espressioni a tutti i costi “giovani”, è chiara nella “composizione” dei cioccolati: “40% di niente, 30% di Baricco, un velo di sinistra e un cuore morbido di cioccolata”. Se è vero come dice Forrest Gump che la vita è come una scatola di cioccolatini… vista la confezione, a che “gusto” sarà la trasmissione?

Crozza e l’Alfango di Quentin Tarantini

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“Letta domani chiederà la fiducia in Parlamento. Farà vedere una foto di Renzi e dirà: Paura eh?!”. Così esordisce Crozza a Ballarò.

Ma l’argomento di oggi non poteva essere altro che Berlusconi: “Cicchitto lo ha sfidato! Per la prima volta in vent’anni! Ha alzato la voce e ha detto: Posso andare in bagno?”. Poi tra tante battute c’è anche: “Dai! Quando avevano promesso di andare via ho pensato ‘ce l’hanno fatta! Hanno dimezzato la metà dei parlamentari! Ed era anche la metà buona!”.

Ma ce n’è anche per il Pd: “Faranno la gara col Pd, io mi dimetto, io mi dimezzo lo stipendio, io mi trovo un lavoro! Seeeeh!”. E su Giovanardi: “Ti dà la stessa gioia di uno strappo sui pantaloni a un matrimonio. E’ elettrizzante come una caviglia in un tombino”. E per Marina Berlusconi: “Hanno raddoppiato anche i Berlusconi”. E sfotte Sallusti: “Come titolate domani? Il box del cognato di Cicchitto? Cicchitto ha fatto le scuole da Al Qaeda?”. Sallusti resta impassibile con lo sguardo serio. Sul finale c’è anche l’imitazione di Napolitano: “E’ con viva e vibrante indignazione che denuncio il falso! Io avrei fatto una telefonata per 200 milioni? Ma almeno 400, 500, mille!” Ma il finale è forse la parte meno divertente, visto il momento di crisi e di difficoltà, i cittadini sono infatti stretti intorno al Presidente che rappresenta l’ultimo baluardo di unità del Paese.

Trionfo della Merkel, ma manca la maggioranza

merkel-vittoria-tuttacronacaHanno decretato la vittoria di Angela Merkel i tedeschi, recatisi ieri alle urne. I risultati ufficiali provvisori hanno confermato il trionfo della cancelliera, che però si ritrova senza la maggioranza assoluta: al Cdu-Csu è andato il 41,5% dei suffragi. L’ex alleato liberale Fdp si ferma al 4,8%. Mentre sono stati distanziati nettamente i socialdemocratici della Spd, con il 27,5%. Restano fuori dal Parlamento anche gli euroscettici dell’Afp 4,7% contro la quota minima del 5% necessaria per varcare la porta del Bundestag. La Merkel, al suo terzo cancellierato, dovrà quindi mettere insieme una nuova “Grande coalizione” dialogando con il partito socialdemocratico, il secondo più votato del Paese. I Verdi, sempre secondo i risultati finali provvisori, hanno subito un sensibile arretramento, attestandosi all’ 8,3%. Die Linke, la sinistra radicale, ha perso 3,3 punti, ottenendo l’8,6% dei voti.

Angela Merkel pronta a brindare: ma ci sarà la maggioranza?

angela-merkel-vittoria-tuttacronacaStando agli exit poll della seconda rete pubblica tedescal, la Zdf, Angela Merkel avrebbe trionfato alle elezioni legislative, conquistando la maggioranza assoluta in seggi al Bundestag: 304 su 606 totali, secondo calcoli della tv con Cdu-Csu al 42,5% (+8,7% sul 2009). Secondo gli stessi exit poll, lo sfidante Peer Steinbrueck, alla guida del partito socialdemocratico (Spd) ha ottenuto il 26.5% mentre gli alleati della cancelliera, restano fuori dal parlamento con il 4,5%. Il partito anti-euro Alternative fuer Duetschland ha raggiunto un risultato vicinissimo al 5% che gli garantirebbe l’ingresso nel Bundestag. Il partito dei Verdi avrebbe ottenuto l’8% delle preferenze, la sinistra radicale della Linke l’8,5%. Sommati ai voti della Spd, il centrosinistra complessivamente otterrebbe il 43%. Erano quindi pronti a brindare i sostenitori della Merkel, ma poco dopo al stessa emittente ha modificato i risultati: gli ultimi aggiornamenti vorrebbero che fossero solo 302 i seggi conquistati. Non resta che attendere il termine dello spoglio, anche se la cancelliera tedesca può già brindare a un indubbio successo: il terzo mandato consecutivo.

“È un risultato super” ha detto, raggiante, Angela Merkel. “Non è stato un periodo facile” e “voglio anche ringraziare mio marito che è stato al mio fianco. Faremo di tutto per fare dei prossimi quattro anni, quattro anni di successi, come i precedenti”. Da parte sua il rivale Steinbruek ha detto: “Non abbiamo ottenuto il risultato che volevamo, anche se è chiaramente migliore di quello del 2009”. E ha aggiunto: “Ora la palla è nel campo di Angela Merkel, lei deve trovarsi una maggioranza”.

Germania al voto: Merkel favorita, ma si rischia una nuova Grande Coalizione

German-election-candidate-tuttacronacaSono circa 62 milioni i tedeschi che sono chiamati a esprimere, fino alle 18 di oggi, il voto per le elezioni legislative. Stando ai sondaggi, la riconferma dell’attuale cancelliera Merkel sembra scontata, anche se non c’è certezza sul tipo di coalizione a cui le votazioni potranno dare vita. Potrebbe essere una riedizione di quella attuale fra cristiano democratici (Cdu-Csu) e liberali (Fdp), oppure una grande coalizione con i socialdemocratici (Spd). Sono 34 i partiti che concorrono per il rinnovo del Parlamento, per un totale di circa 4.500 candidati. Il 18/mo Bundestag avrà almeno 598 seggi e dovrà riunirsi per la prima volta al più tardi il 22 ottobre. Fino ad allora resterà in carica l’attuale governo cristiano liberale. Fino ad ora, i sondaggi hanno mostrato un testa a testa fra gli schieramenti con due incognite. La prima è se il partito liberale (Fdp) riuscirà a superare lo sbarramento del 5% e rimanere al Bundestag: dalla sua performance dipende se la cancelliera potrà o meno proseguire l’attuale coalizione come dice di preferire. Ma bisognerà anche aspettare di scoprire se il neonato partito anti-euro Alternative fuer Deutschland (Afd) riuscirà o meno a raggiungere il 5%: un suo ingresso in Parlamento cambierebbe gli equilibri soprattutto in ambito conservatore dal momento che andrebbe a erodere voti soprattutto dall’Unione Cdu-Csu. Se invece venissero a mancare i numeri, per quel che riguarda la Merkel l’alternativa più probabile è una grande coalizione con i socialdemocratici (Spd), con i quali aveva già governato nel suo primo mandato (2005-2009). I commentatori danno comunque per scontata, indipendentemente dalla coalizione, una riconferma della cancelliera per un terzo mandato (entrerebbe nel suo nono anno). Nel 2009 sia la Cdu-Csu che la Spd subirono una batosta: l’Unione arrivò al 33,8% (-1,4%, il suo secondo peggior risultato) e la Spd al 23 (-11,2% il suo peggiore in assoluto). I liberali (Fdp) balzarono al 14,6% (+4,7%), i Verdi arrivarono al 10,7% (+2,6%), e la Linke (Sinistra) arrivò al 11,9% (3,2%). L’affluenza elettorale fu del 70,78%, la più bassa mai registrata.

I tedeschi pronti per recarsi alle urne… ma con ironia!

angela-merkel-tuttacronacaDomenica i tedeschi si recheranno alle urne e in quest’ultimo periodo hanno avuto a che fare con delle campagne elettorali che non li hanno entusiasmati. Stando a un sondaggio pubblicato questa settimana, due terzi della popolazione ha assicurato di essere stata delusa dalle campagne presentate. In questo studio, realizzato dall’istituto Forsa, il 67% degli elettori ammette di essere deluso e il 47% ritiene che le campagne siano “poco attraenti”. Il 20% le qualifica anche come “niente di interessante”. Per non parlare del 46% che pensa che i partiti non sono più interessati alle preoccupazioni dei cittadini. Però bisogna dire che qualcuno è riuscito a “colpire”: la cancelliera Angela Merkel e il suo rivale socialdemocratico Peer Steinbrück. Sono loro che hanno catturato l’attenzione, non tanto per i loro discorsi quanto per alcuni dettagli che non potevano certo passare inosservati. Peer Steinbrück è apparso in una foto in cui mostrava il dito medio, mentre le mani della Merkel sono apparse in un gigantesco cartellone di 70 metri per 20 nel centro di Berlino, accompagnate dal motto: “Il futuro della Germani in buone mani”. Due immagini simili non potevano certo non catturare l’attenzione degli internauti, che infatti si sono sbizzarriti creando fotomontaggi da condividere in Twitter. Ecco alcuni esempi:

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Berlusconi sosia di Mao: l’ironia in rete dopo il videomessaggio

ironia-messaggio-berlusconiPrima il videomessaggio alla nazione di Silvio Berlusconi… poi l’ironia sul web. Il popolo della rete non ha esitato a scatenarsi in commenti focalizzandosi soprattutto su un aspetto della registrazione: la capigliatura del leader del Pdl, “gonfia sulle tempie” che a più di qualcuno ha fatto venire in mente quella di Mao Tse Tung, storico dittatore cinese comunista. Su Twitter l’hashtag #videomessaggio ha subito preso piede e gli utenti hanno ironizzato a suon di foto modificate.

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Ora però ci aspettiamo un ulteriore passaggio: a quando le battute sul passaggio “missionari di Forza Italia”?

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Le “Olimpiadi radiattive”, scoppia il caso dopo le vignette

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La rivista satirica francese Le Canard-Enchainé, ha pubblicato alcune vignette satiriche sull’assegnazione delle Olimpiadi a Tokio e in particolare un paio di queste riguardavano il disastro ambientale causato dall’incidente avvenuto nella centrale nucleare di Fukushima. Immediata la reazione del governo giapponese che non ha trovato satiriche le vignette e che ha sollevato un caso internazionale.

In particolare hanno generato l’indignazione nipponica una vignetta che rappresentava  due lottatori di Sumo spaventosamente magri e deformi, con gli arbitri protetti dalle tute anti-radiazioni, le rovine fumanti della centrale sullo sfondo e un presentatore che annuncia “Meraviglioso! Grazie a Fukushima la lotta del Sumo è diventata disciplina olimpica”. La seconda vignetta che ha sollevato polemiche è stata quella che ritraeva due tizi ricoperti dagli stessi scafandri e un detector per le radiazioni a bordo di una vasca: «Giochi olimpici del 2020 in Giappone, la piscina olimpica è già stata costruita a Fukushima».

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Il capo di gabinetto Yoshihide Suga ha annunciato che il governo rivolgerà un reclamo ufficiale alla rivista: «Questo tipo d’immagini satiriche ferisce le vittime del disastro. Questo tipo di giornalismo dà l’impressione sbagliata sulla questione delle acque da smaltire», ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa.

Naufragio all’italiana: Berlusconi veste i panni di Schettino

berlusconi-schettino-liberation-tuttacronacaLa notizia della condanna di Berlusconi ha fatto il giro del mondo apparendo sulle prime pagine di molti quotidiani. Tra questi anche il francese Liberation che ha intitolato il pezzo: “Naufrage à l’italienne”, con tanto di foto dell’ex-premier in versione comandante, un chiaro riferimento a Schettino che, dopo il naufragio della Costa Concordia, secondo alcuni stranieri e non, sarebbe diventato il simbolo internazionale dei disastri made in Italy. Del resto la Francia se ne intende a sua volta di “mala-navigazione” e, per questa volta, il quotidiano di sinistra ha volto lo sguardo al nostro Paese invece di ricordare gli scandali che hanno riguardato la gestione Sarkozy, il caso di Jerome Cahuzac, ministro delle Finanze del Governo socialista di Francois Hollande che si è dimesso per aver espatriato capitali all’estero sottraendoli al fisco nazionale.

Benigni torna in piazza a Firenze e non risparmia nessuno!

benigni-firenze-tuttacronacaRimarrà in scena fino al 6 agosto lo spettacolo Tutto Dante presentato da Roberto Benigni a Firenze. Riprende quindi, e verrà conclusa, la lettura dell’Inferno di Dante ma, prima di immergersi nell’opera, il comico toscano ieri ha dedicato del tempo anche all’attualità. Eccolo quindi sul palco a passare in rassegna i politici i cui nomi gravitano intorno ai principali fatti di cronaca. Solo in seguito si è dedicato alla lettura del XXIII canto, quello che parla degli ipocriti. La serata è stata dedicata a due amici recentemente scomparsi, Vincenzo Cerami e Carlo Mommi: “A loro dedico questa sera”. Sul palco l’attore ha presentato anche la sua canzone, il cui testo è stato arricchito da persone e accadimenti nuovi: dal Kazakistan, a Silvio Berlusconi, da Renzi, al caso Calderoli.

Per quel che riguarda la rassegna politica, Benigni non ha risparmiato nessuno, a partire proprio dal primo cittadino della città che lo ospita. “Renzi è un uomo di tanti primati: il presidente della provincia più giovane, il sindaco più amato d’Italia, l’unico a perdere contro Bersani”, ha detto Benigni. “A Firenze, alle primarie, il 100% ha votato Renzi; quando hanno saputo che se vinceva andava via, andava a Roma, l’hanno votato tutti”. Ma Firenze in questo periodo è stato al centro della cronaca anche per il giro di escort, alcune telefonate sarebbero partite anche da Palazzo Vecchio: “quando l’ho saputo ho detto: bada Renzi si esercita per fare il presidente del Consiglio”. E’ stato poi il turno di Calderoli: “In Italia ci sono anche persone sensibili, dolci: Calderoli… io gli voglio bene come se fosse normale. Il vicepresidente del Senato Calderoli ha detto che il ministro Kyenge gli fa venire in mente un orango. la cosa più terribile di questa frase è ‘Calderoli vice presidente del Senato’. Lui ha chiarito: l’ho detto in senso estetico, magari temeva che i leghisti che lo stavano a sentire pensassero l’avesse detto in senso filosofico kantiano”. Ma non poteva mancare un pensiero per Alfano: “Alfano ha detto che sul Kazakistan non sapeva niente: guardando Alfano, si capisce che non sa niente”, ha spiegato: “gli hanno detto guarda che c’è la moglie di un dissidente e perseguitato, credeva fosse Veronica Lario”. Poi a proposito dell’amicizia tra Nazarbajev e Berlusconi ha aggiunto, “si conoscono. Certo che se si conoscono i dittatori ci si espone alle critiche, ma Nazarbajev ha detto che non gliene frega niente di questa cosa”. “E il Pd – ha concluso – cosa fa? Si divide anche su questo. Non hanno chiesto le dimissioni del ministro degli Interni: l’unica che si è dimessa è la Idem, del Pd, l’unica che in quel partito aveva vinto qualcosa”. E’ stato quindi il turno di Letta: “Letta? doveva venire qui stasera: l’hanno fermato a Scandicci i carabinieri ma Berlusconi ha telefonato: ‘lasciatelo andare, è il nipote di Gianni Letta. Non si scompone mai, pur di non far cadere il governo. Torna a casa e trova Renzi a letto con la moglie: non si scompone e dice ero al corrente della cosa”.

La Ryanair… vola con la satira! Questa volta tocca ad Alfano

ryanair-alfano-tuttacronacaLa nota compagnia aerea low cost Ryanair promuove online la sua nuova tratta Roma Ciampino-Comiso. Lo fa affiancando un’immagine caricaturale del vicepremier, Angelino Alfano, e un claim che recita: “Una cosa la so! Presto andrò a casa con Ryanair”. Il riferimento è alle origini siciliane del politico ma anche al caso Shalabayeva.

Il nuovo tormentone dell’estate… “alla fiera del Pd”?

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Tra i tagli nelle bollette e il “decreto del fare… quello che si può fare senza avere un euro”, anche questa settimana Maurizio Crozza ha riassunto gli eventi più salienti degli ultimi giorni, compreso l’Esercito di Silvio che “fa il car al Billionaire” ma del resto il Cav “si è fatto indagare in Irlanda pur di essere al G8”. Ma c’è anche il M5S, che è di parola: “aveva detto tutti a casa… e sta dando il buon esempio”. Conclusione con una versione PD della canzone “Alla fiera dell’Est”: imperdibile!

L’ironia di Crozza colpisce i saggi!

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Maurizio Crozza “in versione capo dello Stato” durante una riunione dei saggi al Quirinale. E’ questo lo sketch che apre lo spettacolo del comico “Paese delle meraviglie”. Dalla stanza dove i saggi sono riuniti per favorire la nascita del futuro governo arrivano palloni da calcio e da basket. E per rispondere alle polemiche sull’assenza di donne nel gruppo ecco arrivare il colpo di scena: un gruppo di “sagge” invitate dai saggi per un “festino”.

LA RETE NON PERDONA… SATIRA SUI POLITICI!

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Studi, tavoli, riunioni, telefon… i politici si sentono, si confrontano e cercano alleanze… La rete si muove, striscia la satira tra facebook, instagram, twitter, poi qualche foto diventa virale e dilaga l’ironia. Nessuno viene risparmiato dai “trombati” ai “vincitori” dai ” primi” agli “ultimi”. Chi vincerà l’elezione della satira?

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Il “Piccolo Diavolo” Benigni in tv… Ed è subito SHOW!

Appena salito sul palco… un grazie a Berlusconi: ora i comici sanno di cosa parlare!

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