Il selfie dei record? La parodia è servita!

selfie-tuttacronaca-parodiaSe ne parla ancora, perchè un selfie da record non cade presto nel dimenticatoio ed ecco allora che quello delle star voluto da Ellen DeGeneres durante l’86esima edizione degli Oscar continua a viaggiare rapido in rete: vanta attualmente più di 3,2 milioni di retweet. Ma tanta attenzione non può “salvarsi” dalla parodia ed ecco che c’ha pensato Matt Groening che, sulla pagina Twitter dei Simpsons, ha pubblicato una divertente vignetta che offre uno sguardo “più ampio” rispetto al selfie originale: appare infatti anche Homer, con Bradley Cooper che cerca di tenerlo alla larga. Ma non è l’unico caso. Sul web spopolano le parodie del selfie da Oscar, con fotomontaggi che includono meme popolari, come Grumpy Cat, e ossessioni della rete, come l’attore Nicolas Cage, da tempo protagonista di un blog (Nicolas Cage as Everyone), nel quale centinaia di personaggi diversi impersonano l’attore.

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Il retroscena della foto più retwittata di tutti i tempi!

ellen degeneres oscar 2014-tuttacronacaIl selfie più retwittato di sempre, che ha girato il mondo in poche ore, è quello che Ellen DeGeneres ha scattato durante la notte degli Oscar 2014. Ma quella foto non è stata casuale, così come molte altre della serata. Non tutti sanno, infatti, che dietro c’è la Samsung, che ha sborsato 20 milioni di dollari di pubblicità. Condizione: il suo nuovo smartphone Galaxy Note 3 doveva essere il protagonista indiscusso dello show. L’idea ha funzionato perfettamente… almeno fino a quando la presentatrice non si è fatta un clamoroso autogol. Se nella foto da record Jared Leto, Jennifer Lawrence, Channing Tatum, Meryl Streep, Julia Roberts, Kevin Spacey, Bradley Cooper, Brad Pitt, Lupita Nyong’o e anche suo fratello Peter N’yongo sono stati tutti testimonial più o meno inconsapevoli di Samsung, la DeGeneres ha postato infatti anche altre foto scattate però con un iPhone. Come dimostra quest’altro selfie:
tweet_oscar_backstage

Il post Oscar… è glam! Il Vanity Fair Party

vanity-fair-party-tuttacronacaSe il red carpet degli Oscar è prestigioso, il Party realizzato ogni anno al termine della cerimonia dalla rivista Vanity Fair lo è anche di più. Le star presenti alla premiazione non sono mancate al dinner e all’appello erano presenti tante altre star, per la gioia di fotografi e paparazzi che hanno potuto continuare a far ballare i flash. Scontato il cambio d’abito per le celebrità, che hanno sfilato come se fossero fresche di trucco e parrucco. Ovviamente, non passano inosservate le belebrity, ma neanche gli stilisti che le hanno vestite. Malin Akerman ha indossato un elaborato abito di J. Mendel a cui ha abbinato un sandalo oro lucido e una clutch Anya Hindmarch, Jennifer Lawrence ha scelto un prezioso mini abito Tom Ford, Penelope Cruz ha optato invece per la moda eco-sostenibile, indossando un abito blu notte di H & M della collezione “Conscious”. Emmy Rossum ha scelto un abito da favola Monique Lhuillier, Rashida Jones un Valentino, Taylor Swift un abito nero lungo e paillettato di Julien Macdonald, Kate Beckinsale ha indossato un abito couture di Elie Saab, Kate Hudson uno di Zuhair Murad Couture. Rosie Huntington-Whiteley ha scelto un abito azzurro pallido di Cushnie et Ochs, Anne Hathaway, uno bianco e nero di Viktor & Rolf senza spalline, Diane Kruger un Valentino, Jaime King uno Couture di Ulyana Sergeenko, Selena Gomez uno oro in tulle ricamato di Emilio Pucci. Elizabeth Banks si è presentata con un abito di Jenny Packham a cui ha abbinato una clutch Jimmy Choo ‘Cloud’ e scarpe Casadei, Kristen Bell ha scelto un abito rosso da famme fatale di Zuhair Murad, Naomie Harris uno Naeem Khan. Evan Rachel Wood ha sbalordito con un abito di Elie Saab Couture, Eve Hewson ha indossato un abito nero senza spalline di Dsquared. Cavalli anche per Jada Pinkett Smith e Sheryl Crow. Bruce Willis e Emma Heming e Jason Bateman e Amanda Anka hanno scelto invece Dolce&Gabbana. Le più scandalose, come sempre, sono state Donatella Versace e Lady Gaga, arrivate in coppia. Insomma, un matrimonio tra spettacolo e moda da togliere il fiato!

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Il selfie degli Oscar…. e quel perfetto sconosciuto tra le star

peter-selfie-oscar-tuttacronacaIl selfie più retwittato della storia del social network: è quello voluto da Ellen De Generes durante la cerimonia degli Oscar e scattato da Bradley Cooper. Ha fatto il giro del mondo lo scatto e con esso una domanda: ma chi è quello sconosciuto ragazzo che appare tra le star? La domanda ha ora una risposta: si tratta del fratello della vincitrice dell’Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista per “12 anni schiavo”, Lupita Nyong’o. Lui si chiama Peter ed è uno studente al primo anno dell’Università Stetson della Florida all’aftershow che si è anche messo in posa con Michael Fassbender, vecchia conoscenza dal momento che ha lavorato sul set con la sorella in “12 anni schiavo”.

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Il selfie agli Oscar infrange ogni record: il più twittato di sempre!

foto-oscar-selfie-record-tuttacronacaL’86esima edizione degli Oscar, che l’Italia ricorderà a lungo visto che ha riportato la pregiata statuetta sul Belpaese, passerà alla storia per il record che ha fatto registrare l’idea lanciata dalla presentatrice della serata, Ellen De Generes: “Facciamo una foto che batta il record dei retweet”. Detto, fatto! Si tratta di un super-selfie delle star hollywoodiane scattato in diretta televisiva dalla stessa conduttrice e che è da oggi il più twittato della storia: ha scalzato dal podio anche una foto di Barack Obama. Del resto difficile passasse inosservata: tra gli altri appaiono anche Brad Pitt, Angelina Jolie, Meryl Streep, Julia Roberts e Kevin Spacey. La foto è stata retwittata oltre 2 milioni di volte facendo il giro del mondo. Il precedente primato era detenuto da Obama con appena – si fa per dire – 800mila retweet per il suo messaggio in cui annunciava la sua rielezione datato 6 novembre 2012.

Smoking per due: Brad Pitt e Angelina Jolie si copiano il look sul red carpet

jolie-pitt-smoking-tuttacronacaIn occasione dei Bafta, i British Academy Film Awards, la coppia più glamour di Hollywood, Angelina Jolie e Brad Pitt, ha optato per condividere il look. Niente abito lungo infatti per l’attrice ma uno smoking coordinato a quello del compagno. Ovviamente la scelta della star non è passata inosservata e ha catalizzato i flash. Unica differenza rispetto a Brad, il papillon slacciato che valorizza la scollatura della camicia.

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Un sorso di… Brangelina!

miraval-brangelina-tuttacronacaHanno trascorso alcuni mesi in Australia per lavoro ma ora Angelina Jolie e Brad Pitt sono tornati a Los Angeles e riprendono contatto con i loro affari tra i quali la loro tenuta di Miraval, in Francia, dove producono vino. La coppia produce, con i viticoltori Perrin, del rosè che l’anno scorso è andato sold out in poche ore ed è stato decretato, da Wine Spectator, il miglior rosè al mondo. Ora i due attori vogliono fare un passo in più e produrre anche vino rosso e bianco.

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Brad e Angelina pronti al “sì”? Matrimonio in 4 tappe

angelina-jolie-brad-pitt_tuttacronacaIl matrimonio è stato rimandato a lungo ma ora sembrerebbe giunto il tempo, per Brad Pitt e Angelina Jolie, di arrivare all’altare. Stando a quanto riportato dal Daily Star, la coppia starebbe progettando quattro feste di nozze con la prima che potrebbe aver luogo il 18 dicembre, giorno del 50° compleanno di Brad, in Australia, dove Angelina sta girando il suo ultimo film, ‘Unbroken’. Qui la Jolie vorrebbe una cerimonia in stile aborigeno al sorgere del sole. Dopo di che, nei primi mesi del 2014, sarebbe prevista una cerimonia intima a Los Angeles o a New York a seguito della quale si dirigeranno nelle Bahamas dove sono state sparse le ceneri della madre di Angelina, Marcheline Bertrand, morta di cancro a 56 anni. Il gran finale, invece, è previsto in Francia, il prossimo maggio, in concomitanza con il festival di Cannes. Brad Pitt e Angelina Jolie stanno assieme dal 2005 e sono fidanzati dal 2012: riusciranno ora a convolare a nozze?

Te lo dico… con un’isola! Il regalo della Jolie a Brad Pitt

petra-island-tuttacronacaIl 18 dicembre la star hollywoodiana Brad Pitt spegnerà le 50 candeline e Angelina Jolie ha deciso di fargli un regalo davvero unico: Petra Island. L’isolotto, che l’attrice acquistera per 15 milioni di euro, ha la forma di un cuore e sorge a 50 miglia a nord di New York, un luogo ideale per una fuga romantica. E’ il Mirrori a rivelare che la Jolie la settimana scorsa si è recata in visita sull’isola, dove si trova anche una pista d’atterraggio per gli elicotteri, ed è rimasta entusiasta nello scoprire che le uniche due case presenti sono opera dell’architetto preferito da Brad, Frank Lloyd Wright. Una fonte ha confidato al tabloid “La casa è perfetta per delle fughe romantiche o per una vacanza in famiglia. E’ privatissima e secondo Angelina il fatto che l’isola sia a forma di cuore è molto importante per lui”.

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Sex symbol, ma anche papà puzzolente… Lui è Brad Pitt!

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Attore di successo, sex symbol e interprete conosciuto in tutto il mondo… ma poi sul personale qualche lacuna sembra che ci sia. A raccontare i motivi per cui la star hollywoodiana abbai smesso di pensare alla sua igiene personale ci pensa la moglie, Angelina Jolie che afferma che il marito ha smesso di utilizzare i saponi a causa della presenza di tossine. “Soprattutto quelli antibatterici, e gli antitraspiranti sono un male per il pianeta – ha spiegato Angelina Jolie a un amico vicino alla coppia – e accelerano anche il processo d’invecchiamento degli esseri umani”. L’attrice ha detto che anche i figli hanno iniziato a chiamarlo ”stinky daddy”, ovvero papà puzzolente.

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La testimonianza dell’Angelina Jolie di Bari e i dettagli intimi a processo

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Era il 30 settembre scorso e a essere convocata nell’ambito del processo a carico di Gianpaolo Tarantini è Graziana Capone , ovvero la cosiddetta Angelina Jolie di Bari. La testimonianza è riportata sulle pagine di Libero

GIUDICE: «Con quante persone? Più o meno ricorda quante persone c’erano?»

CAPONE: «Sì, beh, eravamo parecchie, non so se trenta o quaranta».

G: «Chi sono gli altri?»

C.: «Gli altri erano tutti gli altri invitati. Dei quali io però conoscevo soltanto Tarantini. Siamo rimasti lì fino alle… siamo rimasti tutti insieme fino alle tre e poi dopo via via la gente andava via, fino a che siamo rimasti veramente in pochi, tipo in quattro o cinque. Erano già le quattro e mezza, così. Poi io mi allontano per andare in toilette, quando rientro non c’era più nessuno, neppure Giampaolo, era andato via, tra l’altro senza neppure darmene avviso»

G.: «E quindi chi è rimasto?»

C: «Sono rimasta io e Berlusconi».

G.: «Alle quattro del mattino?»

C.: «Sì».

G.: «E poi fino alle sette del mattino che lei è andata via che cosa è successo?»

C: «Beh, ci siamo… lui mi ha raccontato tante cose, abbiamo, insomma, condiviso un momento, insomma, così, di intimità in camera sua, ma non abbiamo avuto rapporti sessuali. Per intimità intendo, insomma, un… così, un raccontarsi, io naturalmente ho raccontato di me, di quello che mi piaceva fare, ma senza francamente nessuna ambizione. Insomma, non mi aspettavo nulla da quell’incontro. In realtà era più lui a propormi, insomma, cose, ma io ero felice così».

G.: «Cioè lei dice che è stata solo una conversazione?»

C: «Beh, c’è stata una conversazione affettuosa, non so come dire».

G.: «Cioè che cosa intende per affettuosa?»

C: «Beh, nel senso che ci sono state delle carezze, ci sono state… insomma, non so che cosa vuole sapere».

G.: «Cioè non c’era nessun atto sessuale, secondo lei?»

C: «No».

G.: «Niente?»

C.: «No, assolutamente no, non ci sono atti sessuali».

G.: «Diciamo, le ha messo una mano sulla spalla così, amichevolmente?»

C: «Beh, no..».

G.: «Che cosa è successo?»

C.: «Beh, ci sono state delle… insomma, delle effusioni così, un po’ più che la pacca sulla spalla ecco, però, insomma..».

G.: «Vabbè, e lei come le definisce? Diciamo, è una cosa che lei fa normalmente quando le persone le capita…?»

C.: «E’ una cosa che faccio normalmente se un uomo mi piace».

G.: «Ah! Quindi – diciamo – c’era…?»

P.M.: «Giudice, vogliamo chiedere che cosa sono queste effusioni? Perché sennò non riusciamo neanche a capire di che cosa stiamo parlando».

GIUDICE: «C’è un concetto giuridico di queste situazioni ed un concetto materiale diverso. Lei che cosa intende? Così cerchiamo di intenderci prima sul piano materiale, poi vediamo sul piano giuridico».

CAPONE: «Beh, ci sono state delle carezze, non so, però io..».

G.: «Seduti, in piedi, su un divano?»

C.: «Sì, eravamo seduti sul letto».

G.: «Sul letto?»

C.: «Eravamo seduti sul letto, sì».

G.: «Vestiti?»

C.: «Beh, io ammetto che avevo..».

G.: «Eravate vestiti o vi siete alleggeriti?»

C.: «Ci siamo… sì, ci siamo alleggeriti».

G.: «Quanto vi siete alleggeriti?»

C.: «Beh…»

G.: «Si renda conto che la materia del processo è questa purtroppo».

C.: «Sì».

G.: «Siamo a porte chiuse, ma..».

C.: «Beh, ci siamo alleggeriti, ma è durato abbastanza poco, perché… insomma, io non ero particolarmente e propriamente a mio agio, diciamo così, perciò in qualche modo così, ci siamo coccolati».

G.: «Ed a che punto siete arrivati?»

C.: «…»

G.: «Cioè lei era vestita?»

C.: «Ero… ero… no, proprio vestita… si, insomma, avevo degli slip ed avevo un accappatoio…»

Poi la rivelazione GIUDICE: «Quindi lei dal 2008 al 2010 è stata assunta nell’ufficio stampa di Berlusconi? E lo ha frequentato?»

CAPONE: «Assolutamente sì, l’ho frequentato, abbiamo trascorso delle vacanze insieme, siamo stati parecchio tempo insieme. Poi devo ammettere che lui, insomma, desiderava convivere con me ed io devo ammettere invece che mi sono resa conto che era… c’era una differenza di età sensibile per la quale non sarebbe stato possibile provare un sentimento che non fosse quello dell’amicizia o quello della stima, quello della… non so, così. Lui voleva delle cose da me che io non gli potevo dare».

E’ morta la zia di Angelina Jolie: aveva lo stesso gene difettoso della nipote

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E’ stata lungimirante Angelina Jolie, l’attrice che si è sottoposta ad una doppia mastectomia per ridurre i rischi del cancro al seno dopo che, nel 2007, sua madre Marcheline Bertrand è morta per un tumore alle ovaie. E’ stato questo a farle decidere di sottoporsi ad un test gentico ottenendo un responso infausto: nel suo corpo è presente il BRCA1, un gene difettoso che aumenta dell’87% il rischio di un tumore alla mammella o alle ovaie. Da questo, la decisione di sottoporsi all’intervento. Ieri Angelina ha appreso della morte della zia Debbie Martin, di 61 anni, sorella di sua madre, per la stessa malattia dopo che il cancro le era stato diagnosticato nel 2004. Brad Pitt, marito della Jolie, al momento dell’intervento ha mostrato il suo orgoglio affermando “Ha fatto una scelta assolutamente eroica”. Senza dubbio difficile ma anche saggia: i rischi di cancro sono ora scesi al 5%.

I nostri 7 giorni: un saluto alla settimana, pronti ad accogliere la prossima!

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E’ stata una settimana dove ci hanno colpiti gli addi. Sette giorni di saluti e ricordi e la certezza che alcune persone, in realtà, non se ne andranno mai. Ne è esempio Don Gallo, il prete di strada che ci ha insegnato così tanto, anche a cantare O Bella Ciao in chiesa, perchè in fin dei conti non è vero che “tutto è uno”? Ecco allora che vengono annullate le distanze e le differenze, non c’è alto o basso, c’è, forse, solo la bellezza e la sincerità di quegli ultimi che lui tanto amava e che la società non è in grado di vedere con gli stessi suoi occhi. L’abbiamo salutato, pur sapendo che non è un addio: non c’è un “per sempre” quando ti separi da una persona che ha dato e insegnato tanto. Ma prima di lui se n’è andato anche il surfer Andrea La Cava, tra le onde che amava tanto da trasferirsi per poterle solcare ogni volta avessero fatto capolino sul lungomare toscano. Perchè quando hai una passione, un amore vero, fai di tutto per viverlo appieno. Se ci si ascolta, e lo si sa ascoltare, c’è sempre un sogno da seguire e inseguire, un desiderio che ti dà la forza di compiere grandi imprese e superare ogni avversario, ogni difficoltà, la natura stessa con tue sole forze. Ce l’ha dimostrato Vincenzo Nibali con la sua spettacolare conquistta delle Tre Cime di Lavaredo, impresa che resterà impressa a lungo.

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Chi al suo sogno è stato strappato troppo presto, invece, è stato il regista Nicola Rondolino, che oltre ai suoi lavori ci ha regalato anche uno sguardo nuovo sul cinema giapponese, grazie alla sua partecipazione al Torino Film Festival, di cui curava la sezione. Purtroppo le giornate hanno anche la pennellata di nero, con quella cronaca che parla di vite spezzate, di violenza, di mistero. Quello che ci ha colpiti è stata la morte, crudele e barbara, della giovane Fabiana Luzzi, che il suo fidanzato ha bruciato mentre era ancora in vita, con un gesto che denota l’incapacità non solo di amare ma anche di vivere: nessuna gelosia può nè potrà mai giustificare una simile atrocità. Ma altre ferite sono ancora aperte, come la morte di Roberta Ragusa: nuovi testimoni, ma ancora nessuna certezza nè giustizia per lei. Ma tante domande ci sono ancora anche riguardo la morte della piccola Sarah Scazzi, mentre nuovi dettagli del processo che ha portato alla condanna all’ergastolo per Cosima e Sabrina vengono resi noti. Ma la violenza non è un’esclusiva italiana: anche Londra piange i suoi morti, come il soldato Lee Rigby, barbaramente massacrato da Michael Adebolajo. A cosa ci possiamo ancora aggrappare? Alla speranza in un futuro migliore sembra difficile, considerata la riforma delle pensioni che sta arrivando. Ci si distrae un po’ con le vite dei vip, anche quando compiono un gesto di coraggio come quello di Angelina Jolie, alla cui mastectomia è stato dedicato anche un quadro. Oppure ci regaliamo un po’ di gossip, curiosando nelle vite private altrui, come quella di Emma, che ha festeggiato il compleanno con un nuovo amore. A volte è per prendere esempio, altre per imparare a non mollare mai, a continuare a credere e sperare, a capire che quel buio in cui a volte ci sentiamo immersi non è altro che la terra in cui il seme di un magnifico fiore si sta riposando prima di sbocciare per regalarci nuova gioia. Perchè noi alla speranza, nonostante tutto, ci teniamo aggrappati, la teniamo per mano così come fanno i due dolcissimi gemellini neonati.

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!

Angelina nuda e senza seno… ritratto shock!

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Lo ha realizzato l’artista Johan Andersson, famoso per il ritratto postumo di Amy Winehouse «Mia madre ha avuto un aggressivo tumore al seno quando avevo 15 anni», ha detto Andersson al Daily News. «Il pensiero che avesse potuto sottoporsi a una mastectomia mi aveva spaventato, ma è stata abbastanza fortunata a doversi sottoporre solo a un intervento senza una mastectomia. La recente notizia di Angelina mi ha scosso e mi ha spinto a realizzare il ritratto». Ora ritratto  della mastectomia preventiva della Jolie va all’asta e secondo alcune stime si pensa di raggiungere i 22.000 dollari. Il denaro sarà donato all’associazione di beneficenza Falling Whistles.

Angelina Jolie si è sottoposta a una mastectomia preventiva.

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Lo ha voluto rendere pubblico per invitare le altre donne a riflettere e a beneficiare della sua esperienza, anche se la decisione, come ha spiegato la stessa attrice non è stata facile, ma sottoponendosi a una doppia mastectomia preventiva Angelina ha abbassato notevolmente il rischio di restare vittima del tumore al seno. L’attrice spiega al New York Times di aver fatto questa scelta dopo aver appreso di avere un gene difettoso, il BRCA1, che «aumenta in maniera consistente il rischio di sviluppare il cancro al seno e alle ovaie. Il rischio di contrarre un tumore al seno è sceso dall’87% a meno del 5%», la Jolie ha poi aggiunto «posso dire ai miei figli di non avere paura di perdermi a causa di un tumore al seno».

Angelina Jolie al G8

angelina jolie-g8-londra-ambasciatrice

L’attrice americana è arrivata a Londra per partecipare ai lavori del G8 presieduto dal ministro britannico, William Hague, che avrà al centro della discussione gli sviluppi sulla crisi siriana e la tensione innescata dalla Corea del Nord.

I MITI HOLLYWOODIANI CAMBIANO PELLE! Ora il trend è l’Africa!

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Belli, impegnati, intelligenti, soprattutto buoni e generosi. E con la barba, che non è indispensabile ma aiuta, a giudicare dall’affollamento di barbuti che hanno sfilato sul red carpet agli ultimi Oscar. Sono loro i nuovi padroni di Hollywood: in testa Ben Affleck che quella sera si è portato a casa i premi più prestigiosi sbaragliando la concorrenza. E che pochi giorni dopo parlava sul palco del Ted – la grande conferenza dove le migliori intelligenze dell’era Internet si scambiano le conoscenze  –  per promuovere la causa del Congo orientale: “L’altro mio vero scopo nella vita”, come lui stesso la definisce.

E ora il New York Times battezza la tendenza con un marchio di qualità caro al cinema americano: Ben e i suoi amici sono il nuovo “Rat Pack”, che è come aver vinto un’altra statuetta e sedersi accanto ai mostri sacri della Hollywood in bianco e nero. La definizione è di Lauren Bacall. Una mattina, all’alba, vide rientrare il marito Humphrey Bogart e i suoi amici barcollanti, reduci da una notte di festeggiamenti: whisky, sigarette e belle donne. Lei, splendida, si limitò a sibilare: “Sembrate un branco di ratti”. Rat Pack, appunto. Il testimone poi è passato a Frank Sinatra e alla sua banda di “topi swing”, Dean Martin, Sammy Davis junior, Joe Bishop e Peter Lawford. Poi furono gli Anni Ottanta con i “brat pack”: Emilio Estevez e Demi Moore, Rob Lowe, i ragazzi viziati che però sfumarono in fretta come il loro decennio.

Oggi invece si torna a respirare l’aria del mito. Ma rovesciato: dai vizi alle virtù. Dai night club ai campi profughi. La nuova banda non beve, fuma poco, niente droghe e la notte, invece che sballarsi sui divani dello Chateau Marmont, culla la numerosa prole. Ben Affleck ne è il testimonial principe: felicemente sposato, con l’altrettanto seria Jennifer Garner, tre figli, l’impegno sociale come missione, e, smentita ma non troppo, la voglia di correre per il Senato con i Democratici, ovviamente!

Con lui ci sono Matt Damon, Angelina Jolie, Brad Pitt, Leonardo Di Caprio, Don Cheadle e George Clooney. Che in realtà è il nuovo Frank Sinatra, il capo del gruppo. Tutto parte da lui. La barba, ok. Poi il sostegno entusiasta per Obama, con tanto di partite insieme a pallacanestro e cene per la raccolta fondi. La lotta per il Darfur, con arresto incluso. I film d’autore che gli portano due Oscar: la pellicola sugli intrighi della Cia e dell’industria del petrolio  Syriana e Argo, di cui è produttore. Decisivo il set del primo Ocean, il remake di un famoso  –  guarda caso  –  film di Sinatra e soci. E’ in quei giorni di lavoro assieme che si stringono le prime amicizie, che nasce l’idea di finanziare con i dollari del cinema da botteghino quello d’autore.

Sembra anni luce fa quando Ben Affleck girava video musicali hot con l’allora fidanzata Jennifer Lopez: adesso, per tutti loro, il glamour non fa più rima con Rolls Royce, ma con Africa. E qualcuno  –  sui blog – storce il naso, pensa ad una gigantesca operazione decisa a tavolino: “Usano le cause umane come calze sopra l’obiettivo”. Ma sembra un eccesso di cinismo. Come sembra inutile lo sforzo di cercare un nuovo aggettivo di fronte al nome Pack: “Give Back, The Hack”….  Forse, come conclude il New York Times, Clooney, Affleck e gli altri sono solo banalmente diventati adulti. Ed è questa forse la vera rivoluzione che sconvolge Hollywood, il regno degli eterni Peter Pan.

3000 dollari a settimana a 4 anni!

vivienne pitt
Mentre Obama lotta per portare il salario minimo in America da $7,50 a $9 l’ora c’è chi a soli quattro anni ha già in tasca un contratto da 3.000 dollari a settimana. Vivienne, la piccola dei Brangelina, ha infatti avuto il suo ‘battesimo del set’ a fianco di mamma Angelina nel film “Maleficent”, versione cinematografica de “La bella addormentata nel bosco” . Un’interpretazione pagata a peso d’oro: oltre al cachet stellare, la piccola avrà diritto ad un rimborso giornaliero di 60 dollari. Come se non bastasse sembra che la Jolie abbia voluto anche dei ruoli anche per i fratellini Pax e Zahara.
Il film vede per la prima volta dietro la macchina da presa Robert Stromberg, scenografo di “Avatar” e “Alice in Wonderland”, che racconterà la celebre fiaba dal punto di vista della perfida strega Malefica(Angelina Jolie). Nei panni della principessina Aurora di alterneranno la piccola Vivienne (Aurora-bambina) e Elle Fanning (Aurora da grande).

La Jolie regista! Racconterà ‘Unbroken’: biopic su Louis Zamperini, eroe militare

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