Carolina incanta Sochi: secondo posto nel programma corto a squadre

carolina-tuttacronacaE’ scesa sulla pista di Sochi, sabato 8 febbraio, Carolina Kostner, per il programma corto della gara a squadre di pattinaggio di figura. Dopo aver incantanto i presenti, l’azzurra ha chiuso in seconda posizione staccata di 2,06 punti dalla russa Lipnitskaya. Con 70,84 la Kostner, che nell’occasione ha anche festeggiato il suo 27° compleanno, ha realizzato il nuovo primato personale nel programma corto pattinato sulle note dell’Ave Maria di Schubert.  Domenica tornerà a Oberstdorf per preparare al meglio la gara individuale.

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La fantascienza diventa realtà: la mano bionica di Dennis firmata Italia

lifehand2-tuttacronacaSi chiama “LifeHand2” la sperimentazione che ha reso possibile donare il senso del tatto a un arto artificiale. Un progresso unico al mondo raggiunto grazie al genio italiano. Si tratta di una mano bionica in grado di sentire la consistenza e la forma degli oggetti che impugna. Al progetto internazionale, come spiega Manuela Perrone su Il sole 24 ore, hanno  lavorato medici e bioingegneri  di quattro strutture italiane: l’Università Cattolica-Policlinico Agostino Gemelli, il Campus Bio-Medico e l’Irccs San Raffaele, tutte a Roma, e la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Assieme al gruppo di ricerca hanno partecipato  anche l’Ecole Polytechnique Federale di Losanna e l’Istituto Imtek dell’Università di Friburgo. La mano bionica sensibile è stata sperimentata per otto giorni da Dennis Aabo Sorensen, un danese che nel Capodanno del 2004 subì l’amputazione della mano sinistra a causa dello scoppio di un petardo. A Dennis, scelto dopo una serie di test psicologici,  sono stati impiantati nei nervi mediano e ulnare del braccio quattro elettrodi intraneurali, delle dimensioni di un capello. Il delicatissimo intervento è stato effettuato il 26 gennaio dell’anno scorso al Policlinico Gemelli di Roma dal neurochirurgo Eduardo Marcos Fernandez. Dopo tre settimane trascorse con i ricercatori a fare esercizi per imparare a riconoscere i diversi impulsi finalmente il risultato è stato raggiunto: una protesi biomeccatronica che attraverso gli elettrodi si collega  al sistema nervoso centrale grazie ad una serie di algoritmi  in grado di trasformare in un linguaggio comprensibile al cervello di Dennis le informazioni provenienti dalla protesi. Il tutto è stato messo a  punto dal gruppo coordinato da Silvestro Micera, docente di biorobotica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e a Losanna.

Le Olimpiadi di Sochi si tingono di gossip?

carolina-tomas-tuttacronacaE’ la pattinatrice artistica su ghiaccio Carolina Kostner, giunta a Sochi per prendere parte alle gare a squadre e dove tornerà per le competizioni individuali, ad aver pubblicato su Facebook una foto con il compagno di allenamenti e collega Tomas Verner.E già c’è chi vocifera di una love story dell’azzurra, nonostante la campionessa non si sia mai lasciata con il compagno Alex Schwazer, colpito dalla bufera del doping. Ad accompagnare la foto, la didascalia:

“Eccomi con il mio compagno di allenamenti Tomas… il tempo vola e siamo quasi in partenza per Sochi! La prima gara sarà il Team Event, in cui l’Italia si è qualificata come una delle migliori 10 nazioni al mondo nel pattinaggio di figura. Solo le prime 5 squadre classificate dopo il corto prenderanno parte al programma libero, quindi mi raccomando fate il tifo per la squadra italiana e incrociate le dita per tutti noi! Carolina” 

Alex Schwazer in casa di riposo: servizi sociali per lui

alex-schwazer-tuttacronacaPrima è stato trovato positivo ai controlli anti doping, poi è stato fermato per guida in stato d’ebrezza. La parabola discendente di Alex Schwazer l’ha portato ora in una casa di riposo di Vipiteno, affidato ai servizi sociali per ottenere la riduzione della sospensione della patente di guida da sei a tre mesi. A spiegarlo è L’Alto Adige, che spiega come la notizia sia trapelata dall’entourage del campione olimpico della 50 Km di marcia a Pechino 2008.

L’istanza presentata dai legali di Alex, lo studio Brandstätter di Bolzano, è al vaglio del Gip che dovrà valutare se accoglierla o respingerla.
Le mansioni saranno definite solo dopo quanto sarà deciso ma potrebbero essere legate all’accompagnamento delle persone bisognevoli.
Nel frattempo emerge che Schwazer è stato trovato con un valore di grammi di alcol nel sangue pari a 1 e quindi il doppio di quanto previsto dall’articolo 186 (e successivi comma) del Codice della Strada (0,5). Gli stessi legali sostengono che attorno a Schwazer c’è ancora “un eccessivo interesse e che il fatto della guida in stato d’ebbrezza non doveva essere reso pubblico perché Alex non è più un personaggio pubblico bensì un cittadino comune”.

In questo periodo l’ex marciatore di Calice di Racines, trovato il 30 luglio del 2012 positivo all’eritropoietina nel corso di un controllo antidoping a sorpresa nella sua abitazione, avrebbe sospeso anche il corso di studi a Innsbruck. Fonti vicine all’atleta affermano che Alex sta praticando “molta attività sportiva”. Ha percorso parecchi chilometri in bicicletta e, considerato che la stagione invernale è avviata, prossimamente svolgerà escursioni sci alpinistiche, altra disciplina praticata dall’ex marciatore azzurro quand’era ragazzo.

In attesa di ulteriori sviluppi dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Bolzano che nel corso dei mesi scorsi ha coinvolto anche molte figure dell’atletica leggera italiana, c’è da sottolineare che Schwazer, sicuramente colpevole di un grave reato sportivo, è stato eccessivamente punito. I tre anni e mezzo di squalifica sono eccessivi considerando che aveva cercato di far luce sul suo intricato caso di doping nel corso della drammatica conferenza stampa dell’8 agosto 2012. A penalizzare Alex, un atleta caduto nella trappola del doping essenzialmente petrchè incapace di reggere il peso delle aspettative riposte in lui, è senza dubbio l’aver mentito su cose ovvie e poi scoperte dagli inquirenti.

Il libro-autobiografia di Alex Schwazer, dal titolo provvisorio ‘Dopo il traguardo’ e che doveva entrare nelle libreria nella primavera scorsa, per il momento è stato bloccato. Il testo è stato ultimato ma sarà in vendita solo quando l’inchiesta sul caso doping sarà definitivamente conclusa. Fonti in stretto contatto con l’ex atleta parlano di un volume “commovente” dove Alex racconta la sua vita sportiva e privata.

Guai infiniti per Alex Schwazer, ritirata la patente

schwazer-tuttacronaca

Sembrano non finire i guai di Alex Schwazer, ex atleta, campione olimpico di marcia alle Olimpiadi di Pechino, trovato positivo all’Epo il 30 luglio 2012 in occasione di un esame antidoping, e ora trovato positivo all’alcol test! Schwazer guidava infatti con  valori molto elevati, circa il doppio del consentito e la pattuglia che lo ha fermato ha ritirato la patente, ma non ha posto sotto sequestro la vettura.

 

Alex Schwazer: atleta scorretto e un po’ “razzista”…

Alex-Schwazer

Ha giurato e spergiurato di non usare sostanze illecite Alex Schwazer, nel tentativo di evitare i controlli antidoping. E mentre i Ros di Trento conducono da mesi, con i Nas di Firenze e Trento, le indagini per capire quando abbia iniziato a doparsi, emergono particolari interessanti che gettano nuove ombre sull’atleta. E’ così che è stata trovata una mail che il marciatore ha inviato il 28 giugno 2012 al medico della Fidal, la Federazione italiana di atletica leggera, Pierluigi Fiorella, dove si legge: “Posso giurare che non ho fatto niente di proibito… ti ho dato la mia parola e non ti deluderò. Sono altoatesino, non sono napoletano”. Un’affermazione che per molti è stata indigesta. Tra questi, il campione olimpionico di boxe Patrizio Oliva, napoletano, ripreso dall’Ansa, ha risposto per le rime: “Ma come si permette? Penso che Schwazer dopo quello che ha fatto dovrebbe chiudersi in casa e non uscire piu’ per la vergogna. E invece dimostra non solo di essere uno sportivo scorretto ma anche un razzista. I napoletani vincono le medaglie d’oro con le proprie forze, senza doping. Gente come i fratelli Porzio, Massimiliano Rosolino, Diego Occhiuzzi, Pino Maddaloni e il sottoscritto, si sono fatti il mazzo tanto per vincere una medaglia e sono campioni autentici, non come lui che non lo e’ mai stato. Noi -conclude il pugile medaglia d’oro a Mosca- siamo campioni veri, non accettiamo lezioni da lui, noi non abbiamo mai alterato le nostre prestazioni pur di vincere. Lui, invece, per dirla alla Eduardo De Filippo, ha dimostrato di essere la schifezza degli atleti”. Intanto, nel decreto di perquisizione della Procura di Bolzano, si legge:

“I dati testimoniano come l’atleta dai primi anni di attività, cioè dall’agosto 2005 fino al settembre 2007, manifestasse valori ematici molto più bassi rispetto a quelli che verranno riscontrati negli anni successivi […] La polizia giudiziaria giunge pertanto a ritenere che non possa escludersi che Schwazer Alex, già durante la preparazione per i Giochi Olimpici di Pechino 2008 (e forse ancor prima), sia stato sottoposto a trattamenti farmacologici o a manipolazioni fisiologichecapaci di innalzare considerevolmente i suoi valori ematici”

Come dire, negli anni Schwazer si sarebbe costruito il suo profilo ematologico facendosi testare in maniera autonoma. Ma continuando a scorre le mail emergerebbe che, già a marzo del 2012, aveva assunto sostanze proibite. A  Pierluigi Fiorella ha scritto infatti: “Le cazzate le ho fatte a marzo, ma… ho imparato la lezione”.

3 anni e 6 mesi di squalifica a Schwazer!

Alex-Schwazer_tuttacronaca

E’ di 3 anni e 6 mesi la squalifica inflitta ad Alex Schwazer dal Tribunale Nazionale Antidoping per la positività riscontrata nell’atleta alla eritropoietina,  il 30 luglio scorso. Escluso dai giochi olimpici di Londra, sembra che la carriera per Schwazer si sia fermata troppo presto. C’è chi si auspica che comunque il 30 gennaio 2016 l’atleta possa riprendere le sue gare, ma lo stesso Schwazer ha escluso un suo ritorno all’agonismo

 “Vedendo come è venuta questa sentenza ho un po’ la sensazione che il mio caso è diventato molto importante per delle persone che debbono far vedere che l’antidoping esiste ed è severo. Il mio caso e’ stato molto noto a livello mediatico e seguito. Sono stato attaccato parecchio: tanti ci tenevano a fare un giudizio severo. Tutte le persone dovrebbero avere diritto ad essere giudicate senza guardare se uno è famoso o no. Non mi sono stati fatti sconti. Un mio rientro? Non devo tornare per forza, non si torna avendo dentro rabbia, ma solo se sei felice e con l’appoggio delle istituzioni”, queste sono state le parole di Schwazer dopo la sentenza.

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