Voleva dare fuoco alla moglie: incendia la palazzina!

incendio-palazzina-tuttacronacaI carabinieri di Bari hanno arrestato il 61enne Antonio Pelino dopo che ha tentato di uccidere la moglie dandole fuoco in casa. La donna, una 50enne, non è grave ma il marito è accusato di tentato omicidio e incendio doloso. Stando a una prima ricostruzione, Petino è uscito da un appartamento al quartiere Japigia, in via La Pira, per recarsi in caserma e raccontare di aver dato fuoco alla moglie. Forse credeva di averla uccisa ma quando i militari sono giunti sul posto, c’erano già i vigili del fuoco, che stavano spegnendo le fiamme, e il personale del 118. La vittima, infatti, era riuscita a mettersi in salvo uscendo di casa ma altri tre inquilini dell’edificio hanno riportato una lieve intossicazione da fumo. Il gesto dell’uomo sarebbe scaturito da un litigio con la moglie per motivi banali. Petino all’improvviso avrebbe cosparso di liquido infiammabile la coperta del letto su cui era la moglie, appiccando il fuoco e andando via da casa. L’appartamento è andato semidistrutto.

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Offende il cameriere durante una crociera per nudisti: lui si vendica violentandola

caraibi-stupro-tuttacronacaDoveva essere una serena crociera ai Caraibi per nudisti quella che stata vivendo una turista americana 31enne ma si è trasformata in un incubo. La donna, in viaggio su una nava al largo dell’Honduras, ha offeso un cameriere indiano 28enne con un “figlio di p…” . L’uomo, che ha detto di essersi sentito offeso dalla donna quando aveva bussato, la mattina, in camera, ha trascorso tutto il giorno ripensando all’accaduto. La sera si è quindi introdotto nella stanza dell’americana di nascosto, utilizzando un passepartout. Il 28enne ha quindi atteso il ritorno della turista nascosto nel balconcino e quando la sua vittima si è coricata l’ha prima colpita con un laptop e poi l’ha violentata. Al termine della violenza ha quindi tentato di gettarla in mare ma le urla della 31enne hanno richiamato l’attenzione dei vicini. L’uomo è stato arrestato una volta che la nave si è fermata in Florida: l’accusa è di tentato omicidio e violenza sessuale aggravata.

Come Kabobo: algerino aggredisce un passante con la mannaia

aggressione-mannaia-milano-tuttacronacaPaura a Milano, alla stazione Centrale, dove un 31enne  algerino, come dimostrano le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso,   ha aggredito un 39enne tunisino. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polfer che hanno arrestato l’aggressore. La vittima è stata colpita al volto e al braccio con un coltello da macellaio con lama larga circa 5 cm e lunga 30 cm. È grazie alle immagini che l’algerino è stato identificato, catturato e arrestato dalla Polfer martedì sera, l’accusa è di tentato omicidio. L’aggressione del 39enne tunisino sarebbe avvenuta per futili motivi, ancora da chiarire.

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Coltello nella schiena della compagna, tentato omicidio a Molfetta

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E’ stato arrestato l’uomo di 44 anni di Molfetta, in provincia di Bari, che ha sferrato una coltellata alla schiena della compagna di 41 anni, al culmine di una lite scoppiata per futili motivi. L’uomo ha poi telefonato al 118 chiedendo aiuto e ha abbandonato l’appartamento. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno poi intercettato e bloccato il 44enne nella sede della Caritas dove si era rifugiato. La vittima ha riportato una profonda ferita, ma non è in pericolo di vita. L’uomo è accusato di tentato omicidio.

La moglie che tenta di uccidere il marito in ospedale con delle feci nella flebo

rosemary-vogel-tuttacronacaE’ accusata di tentato omicidio e abuso su un adulto vulnerabile la 66enne Rosemary Vogel, che ha tentato di uccidere il marito malato in ospedale in un modo che spicca per la sua originalità: ha infatti iniettato feci nella flebo del paziente. Sono stati i medici del Chandler Regional Medical Centre a Phoenix, in Arizona, a notare un liquido marrone che scorreva nella flebo riuscendo a rimuoverlo in tempo. L’uomo era in condizioni critiche in seguito ad una operazione al cuore.  La polizia ha perquisito la borsa della donna trovando tre siringhe, di cui una contenente le feci.

Bluff d’amore? Così si difende l’ex assessore De Fanis

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Innamorato della segretaria, l’ex assessore regionale Luigi De Fanis ha dichiarato al telefono di aver avvelenato la moglie, ma poi davanti ai giudici ha dichiarato che si trattava solo di “far colpo” su Lucia Zingariello, assunta con tanto di contratto per fare anche sesso.

 “Macché veleno a mia moglie: bluff d’amore”  ha detto l’ex assessore e poi ha aggiunto:

“Sì, è vero, ho detto quelle parole al telefono, con la Zingariello, ma volevo soltanto far colpo su di lei.Erano frasi a effetto per colpire il cuore di una persona di cui ero innamorato”. Né veleni, né tentato omicidio, spiega De Fanis, ma “un gravissimo errore nei confronti della mia famiglia. Ero invaghito di quella donna e volevo dimostrarle che potevo fare tutto per lei”.

E la pm ha deciso di verficare le due versioni interrogando contemporaneamente, per circa mezz’ora, Ziangariello e De Fanis, in un “confronto all’americana”. “De Fanis ha espresso anche in altre occasioni l’idea di uccidere la moglie?”. L’ex assessore nega. La sua segretaria, invece, ricorda un altro episodio, avvenuto dinanzi ad altre persone.

Il commercialista che aggredisce una cliente con un’ascia

ascia-tuttacronacaE’ finito in manette un 53enne italiano, residente a lesmo, in Brianza, accusato di tentato omicidio. L’uomo, un commercialista, avrebbe tentato di uccidere una sua cliente a colpi di ascia a Busto Arsizio, nel Varesotto. La vittima dell’aggressione è una donna di 42 anni domiciliata a Samarate, nel Varesotto, che negli ultimi tempi, per questioni di carattere economico legate alla compravendita di un immobile, avrebbe avuto diversi dissidi con il libero professionista. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo si sarebbe presentato a un appuntamento con la cliente con un’ascia nascosta nella borsa. Al termine di un litigio il commercialista, in preda a un raptus di follia, ha estratto l’arma con la quale ha colpito ripetutamente la donna provocandole lesioni al volto e alle mani. L’aggressore è stato bloccato grazie al tempestivo intervento dei carabinieri, giunti sul luogo assieme agli operatori del 118 che hanno prestato i primi soccorsi alla vittima, poi trasportata all’ospedale di Gallarate. La donna è stata medicata e poi dimessa con una prognosi di dieci giorni mentre il suo aggressore si trova in carcere.

30enne accoltellato a Roma: è in prognosi riservata

accoltellamento-roma-tuttacronacaTentato omicidio ieri sera a Roma, in via Casilina 1874 in borgata Finocchiaro dove un romeno di 30 anni, Costantin Butnaru, è stato aggredito all’uscita da un locale da quattro persone che avevano cenato al tavolo vicino al suo. Soccorso al policlinico Tor Vergata, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico ed è ricoverato in prognosi riservata. Spiega il Messaggero:

Sono gli agenti del commissariato Casilino ad indagare sul tentato omicidio. Da una prima ricostruzione, il romeno sarebbe stato pedinato da quattro individui che sono entrati anche loro nel locale e si sono seduti ad un tavolo vicino a quello della vittima che stava con un’altra persona. Hanno aspettato che pagasse il conto e che uscisse in strada per piantargli la lama in petto. Gli investigatori devono capire se gli aggressori siano italiani oppure anche loro romeni. Sono state interrogate le persone che si trovavano nel locale con la speranza di raccogliere qualche elemento utile per individuare i responsabili.

Nei prossimi giorni, se le sue condizioni miglioreranno e potrà parlare, sarà ascoltata anche la vittima. Occorre capire anche il movente del tentato omicidio. Pochi giorni fa nella stessa zona, la polizia arrestò un italiano di 19 anni, che per un banale litigio con il titolare di un bar, impugnò una pistola e sparò una decina di colpi che distrussero le vetrine del locale e ferirono di striscio tre clienti.

Video shock, la telecamera riprende un tentato omicidio di stampo mafioso

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Un video che non lascia dubbi quello del commerciante che cerca in tutti i modi di opporsi al pizzo. L’uomo per non pagare la mafia arriva anche ad affermare di aver denunciato tutto alla polizia. Naturalmente si trattava di un bluff, ma cercava in tutti i modi di ribellarsi al racket. Il raid punitivo è stato filmato  dalle telecamere di sorveglianza istallate nell’esercizio. Un vero e proprio tentato omicidio avvenuto davanti all’obiettivo di una telecamera. Massimiliano Di Majo, 26 anni, ha colpito il negoziante 13 volte con un mazzuolo, un grosso martello utilizzato dai muratori, lasciandolo per terra con numerose ferite al volto e in testa. Di Majo si è accanito anche contro il genero del commerciante, rimasto due giorni in coma. L’operazione della squadra mobile ha portato all’arresto di otto persone. Tra loro anche anche un «emergente» che gli investigatori indicano come il nuovo capomafia della Noce, Giuseppe Castelluccio, di 37 anni. Con lui sono finiti in carcere anche Carlo Russo, di 53 anni, Giovanni Buscemi, di 45, e Marco Neri, di 39. L’accusa per tutti è di associazione mafiosa.

Alba insanguinata nell’Udinese: un moldavo accoltella il figlio e ferisce la moglie

omicidio-udine-tuttacronacaHa 48 anni  il moldavo,  Andrei Talpis, che alle prime luci dell’alba ha ucciso accoltellandolo il figlio diciannovenne, Ion, e ferito in modo gravissimo la moglie Elisaveta, badante di 48 anni. Il fatto è accaduto a Remanzacco, in provincia di Udine. La donna, che era riuscita a fuggire in strada dove è stata salvata da un vicino, ora si trova ricoverata nel reparto di terapia intensiva, in prognosi riservata.

Tentato omicidio in una disco romana, fermato un 17enne

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Un urto, una spallata probabilmente involontaria in una discoteca super affollata come era il Qube di Portonaccio la notte scorsa ed ecco che si innesca la violenza. Complice forse uno sguardo di troppo, volano le parole e poi i pugni fino ad arrivare alla coltellata sferrata con un coltellino estratto dalla tasca. Un fendente che ha perforato un polmone a un 20enne. Il colpo è stato sferrato invece da un minorenne subito identificato e trovato dalla polizia, mentre stava ripulendo l’arma. Il 17enne è stato arrestato per tentato omicidio, mentre il 20enne è stato operato, ma non sarebbe in pericolo di vita.

 

Sepolto vivo dopo aver commesso uno stupro: interviene la polizia

sepolto-vivo-ipanema-tuttacronacaAveva stuprato una vicina di casa l’uomo che ha rischiato di venire sepolto vivo nella spiaggia di Ipanema, a Rio de Janeiro in Brasile, per opera del fratello della vittima e due suoi amici. I tre giovani, due dei quali minorenni, avevano già scavato una fossa in spiaggia, dentro cui stavano per gettare lo stupratore dopo avergli infilato un sacchetto di plastica in testa, quando sono stati sorpresi dalla polizia. Ora si trovano tutti e quattro in carcere: i ragazzi con l’accusa di tentato omicidio, l’uomo per stupro.

A Biella un pregiudicato accoltella il fratello al culmine della lite

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Sarebbe stato il fratello di 41 anni, già pregiudicato, che al culmine di una violenta lite avrebbe accoltellato il fratello 39enne nel loro appartamento di Biella. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, mentre il fratello ricoverato d’urgenza non sarebbe in pericolo di vita. Il 41enne era già stato denunciato per minacce aggravate tempo fa quando aveva puntato una balestra contro i figli di una vicina di casa che giocavano rumorosamente in cortile.

Romeni picchiano a sangue il datore di lavoro: ora è in coma farmacologico

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Due romeni, di 33 e di 38 anni hanno picchiato a sangue il loro datore di lavoro perché non ritenevano idoneo il compenso ricevuto. La vittima del pestaggio, per cui i due romeni sono stati arrestati dai carabinieri per il tentato omicidio  la scorsa notte a Giaveno (Torino), è un allevatore italiano di 26 anni che ora si trova ricoverato in coma farmacologico al Cto di Torino. Secondo un testimone, i due romeni sarebbero saltati sul capo dell’uomo, mentre questo giaceva esanime a terra per le percosse già ricevute.

Ha provato a strangolare la moglie nel sonno, ma…

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Poteva essere l’ennesimo femminicidio, ma per fortuna la donna si sveglia e lo ferma. Il marito, 56enne con precedenti penali, ha tentato di soffocare la donna da cui si sta separando e quando è intervenuto il 118 e i carabinieri, lui ha raccontato che la moglie era in preda a un attacco d’ansia e non allo shock post-traumatico del tentato omicidio appena subito. I medici non gli hanno creduto e le forze dell’ordine hanno arrestato l’uomo. L’ennesima storia di un abbandono che non si riesce a elaborare e di una storia matrimoniale che finisce, per fortuna l’epilogo questa volta non ha fatto registrare nessuna vittima, ma è impressionante il numero di episodi di violenza domestica nei confronti di fidanzate, compagne e mogli… Cosa sta accadendo all’uomo moderno? Cosa si è sradicato nella famiglia italiana?

Non accetta che il fidanzato la voglia lasciare: lo accoltella

omicidio-fidanzato-tuttacronacaE’ stata arrestata per tentato omicidio a Melzo, nel Milanese, una 26enne che ha colpito con due fendenti al collo e all’addome il fidanzato 37enne che voleva lasciarla e, in quel momento, era intento alla guida. Adriana C. è stata arrestata dopo aver tentato la fuga con i vestiti ancora sporchi di sangue. E’ stato un uomo che si trovava in via Catania a dare l’allarme dopo aver notato la vittima, Aldo T., intento ad arginare l’emorragia al collo tamponandola con la mano. Dopo 10 anni di fidanzamento l’uomo, un informatico, covava da tempo il desiderio di troncare la redazione e ieri sera ci sarebbe stato, a bordo della Fiat Panda dell’informatico, l’ennesimo ocnfronto a cui la donna ha posto fine estraendo il coltello e sferrando i colpi. Aldo T., in condizioni gravi ma non in pericolo di vita, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale San Gerardo.

Tossicodipendente in crisi d’astinenza aggredisce la madre con un piccone

figlio-picconate-madre-tuttacronacaUn 36enne di Regalbuto, in provincia di Enna, ha ridotto in fin di vita la madre colpendola con un piccone. Giuseppe Bonanno, un tossicodipendente disoccupato, era in crisi di astinenza quando ha tentato di uccidere la madre, una casalinga di 61 anni. La donna Francesca Piemonte, è ora ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Cannizzaro di Catania mentre i carabinieri hanno proceduto all’arresto del figlio.

Padre cerca di affogare il figlio di 7 mesi.

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Probabilmente è un italiano di 30 anni quel padre che oggi alla periferia di Milano, in un appartamento in via San Paolino, ha svegliato la sua compagna dicendo di aver fatto “una cosa tremenda”. La donna si è precipitata in bagno dove ha trovato il figlio di appena 7 mesi tutto bagnato: il padre aveva cercato di annegare il piccolo nel lavandino. A quel punto è corso in aiuto della donna venezuelana, l’ospite amico della coppia. Il piccolo è stato portato d’urgenza in ospedale e dovrebbe essere fuori pericolo. Il padre è in Questura a spiegare il suo gesto folle, mentre proseguono gli accertamenti che possono aver portato l’uomo a compiere il tentato omicidio del figlio.

Tentato femminicidio a Erba

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Ai carabinieri la ragazza, una 24enne della provincia di Lecco, aveva preferito tacere il nome del suo aggressore che l’aveva ferita con un coltello e ridotta in prognosi riservata nel vicino ospedale di zona. Ma alle forze dell’ordine non hanno faticato molto per ricostruire la notte della giovane. I carabinieri sono risaliti al fidanzato, un 26enne di Valbrona, nel comasco, e nell’appartamento hanno ritrovato il coltello e il giubbotto della ragazza sporco di sangue. Ora l’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.

 

Derby Juve-Toro: supporters granata arrestati per tentato omicidio

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Lo scorso sabato 1 dicembre, nel tardo pomeriggio, in occasione del derby torinese, erano scoppiati degli incedenti all’arrivo di un corteo di tifosi granata, composto almeno da 700 persone, nell’area parcheggio di corso Allamano in prossimità dello Juventus Stadium. Negli scontri, in cui rimasero feriti e contusi tre agenti delle forze dell’ordine, il 49enne Enrico C. fu picchiato e lasciato a terra privo di coscienza. Gli agenti della Digos hanno condotto l’indagine, coordinata dal pm Rianudo, che ha portato all’arresto di due supporters del Torino, un 25enne ed un 30enne, Francesco Rosato e Domenico Mollica. L’accusa è di tentato omicidio. I due, catturati nelle loro abitazioni, si erano avventati sulla vittima perchè aveva una sciarpa bianconera al collo. L’uomo è stato poi soccorso da altri spettatori e trasportato all’ospedale dove si è dovuto sottoporre a svariati interventi chirurgici per porre rimedio ai danni. In occasione dello stesso incontro, la polizia aveva già fermato due tifosi granata ed uno bianconero per altri tafferugli mentre, durante la partita, un gruppo di ultrà del Torino, alcuni incappucciati e armati di cinture, ha poi raggiunto un settore dello stadio dove erano presenti i tifosi della Juventus. In quell’occasione, oltre ai tre agenti, rimase contuso anche uno stewart bianconero, colpito con un pugno al volto

Stati di fermo nel vibonese

11 persone sono in stato di fermo con l’accusa di omicidio o tentato omicidio nell’ambito della faida che imperversa ne vibonese.

Intanto a Caserta la Squadra Mobile della Questura ha arrestato Antonio Zagaria e Filippo Capaldo, rispettivamente fratello e nipote del boss Michele, ritenuto il capo dei Casalesi.

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