E’ morta l’icona dei film soprannominati “peplum”, sottogenere cinematografico dei film storici in costume, ambientati in contesti biblici o greco-romani, che spesso univano elementi mitologici, con il fantastico e l’azione. Il cinema è in lutto per Rossa Podestà, classe 1934, era nata a Tripoli e divenne protagonista del cinema italiano soprattutto per il ruolo di Giorgia in “Sette uomini d’oro” diretta da Marco Vicario che fu anche suo marito. L’anno successivo, il 1966, Vicario produsse e diresse il sequel, Il grande colpo dei 7 uomini d’oro (1966), ancora con la Podestà nel cast. Ma l’attrice non fu solo la femme fatale, ma divenne in breve tempo anche una delle protagoniste del “Neorealismo rosa” girando film come Guardie e ladri di Steno e Mario Monicelli (1951), Gli angeli del quartiere di Carlo Borghesio (1952), Le ragazze di San Frediano di Valerio Zurlini (1954). A metà degli anni ’80 decise di ritirarsi dalle scene per passare la sua vita con il compagno, Walter Bonatti, alpinista e giornalista, deceduto nel 2011.