Ore di ansia: scompare a Roma studente americano, scatta l’allarme in città

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“Era in una delle aree della movida romana  –  spiega Spence Lockhart, un amico di famiglia  –  e si è trattenuto un po’ di più rispetto ai suoi compagni di corso. Gli altri sono andati a dormire ed è l’ultima volta che l’hanno visto. Siamo preoccupati: il suo cellulare non dà segni di vita e non ha usato la carta di credito da nessuna parte da quella notte. Non sappiamo cosa pensare”.

Così è scomparso, nella notte tra mercoledì e giovedì, John Durkin, ragazzo americano in vacanza-studio nella capitale. Durkin 21enne di Rye Beach, Stato del New Hampshire, è stato visto per l’ultima volta dai suoi amici al pub “Sloppy Sam’s” di Campo dè Fiori. Chi era con lui afferma che il ragazzo era felice e solo un po’ alticcio.

La prima reazione dei parenti è arrivata online: subito la madre, sconvolta dal dolore, ha aperto su Twitter un account per diffondere la notizia e ricevere informazioni sul figlio. Sul profilo @jdurkinmissing e su Facebook si moltiplicano i messaggi degli amici e la notizia sta facendo il giro degli Stati Uniti. “Basta una persona che l’abbia visto. L’area in cui si è perso è popolatissima a qualsiasi ora del giorno e della notte  –  spiega ancora l’amico di famiglia  –  e ci deve essere qualcuno che lo ha notato”.

Polizia e carabinieri, per ora, si dicono ancora fiduciosi. I controlli disposti lungo il Tevere non hanno dato alcun tipo di riscontro e per ora tutte le piste sono aperte.

AGGIORNAMENTO 19,50: E’ finita nel modo più tragica la scomparsa di John Durkin, il cadavere è stato riconosciutod ai genitori e si tratta del corpo rinvenuto due giorni fa dopo lo schianto con un treno. Ora la Procura cercherà di ricostruire l’incidente, probabilmente avvenuto a causa dello stato di alterazione dovuto all’alcol.

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Parla il vulcanologo: “Il Vesuvio esploderà uccidendo forse un milione di persone”

vesuvio-eruzione-tuttacronacaE’ catastrofica la “previsione” del vulcanologo della New York University Flavio Dobran. Secondo lo studioso, che al tema ha dedicato uno studio ed è stato contattato dal Mattino, il Vesuvio si sveglierà improvvisamente e la sua eruzione, in appena 15 minuti, causerà un milione di morti.

“All’improvviso il Vesuvio che sonnecchia dal 1944 esploderà con una potenza mai vista. Una colonna di gas, cenere e lapilli s’innalzerà per duemila metri sopra il cratere. Valanghe di fuoco rotoleranno sui fianchi del vulcano alla velocità di 100 metri al secondo e una temperatura di 1000 gradi centigradi, distruggendo l’intero paesaggio in un raggio di 7 chilometri spazzando via case, bruciando alberi, asfissiando animale, uccidendo forse un milione di esseri umani. Il tutto, in appena 15 minuti”. 

Dobran, di origini napoletane, non è nuovo a previsioni simili per quel che riguarda l’attività del Vesuvio e in genere è liquidato dai colleghi con un “niente di nuovo”. Ma lui non desiste:

Non sarà tra due settimane – ha raccontato l’esperto – però sappiamo con certezza che il momento arriverà. La conferma viene dalla storia: le eruzioni su larga scala arrivano una volta ogni millennio. Quelle su media scala una volta ogni 4-5 secoli. Quelle su piccola scala ogni 30 anni. Ebbene, l’ultima gigantesca eruzione su larga scala è quella descritta da Plinio il Vecchio: quella che il 24 agosto del 79 dopo Cristo distrusse Ercolano e Pompei uccidendo più di duemila persone. La più recente eruzione su media scala è quella del 1631, che rase al suolo Torre del Greco e Torre Annunziata, facendo 4mila morti in poche ore».

Scajola: “Spero che ora la casa diventi di moda”

scajola_claudio_tuttacronacaDopo 45 mesi è arrivata l’assoluzione perchè il fatto no sussite per l’ex-ministro Claudio Scajola che oggi ha parlato a Domenica Live per raccontare quello che lui definisce “un inferno”. “Non ho messo la casa in vendita con il cartello. Sono arrivati diversi acquirenti ma spaventati dalla campagna mediatica non l’hanno voluta. Adesso spero che diventi di moda”. Scajola commenta: “La cosa più triste è stato essere il simbolo del magna magna, un politico trafficone che si compra casa in centro a Roma. La mia tristezza più grande è questa, non certo aver perso la poltrona”.  Sempre nel corso della trasmissione, ha ripercorso le diverse fasi della vicenda giudiziaria e soprattutto del processo mediatico costruito intorno alla frase “a mia insaputa”. Scajola ha raccontato passo passo le fasi di acquisto. “Dal prezziario ho notato che la cifra era congrua – ha ribadito – Gli altri immobili con caratteristiche simili al mio erano magari leggermente più cari, ma non certe a quelle cifre iperboliche scritte sui giornali”. E ancora: “Se sono stati aggiunti altri pagamenti io non ne ero al corrente. Ma secondo lei, se fossi stato a conoscenza di una roba di questo genere, se fossi stato un corrotto, fossi stato un delinquente perché non posso pretendere che mi si creda una persona onesta se una persona non mi conosce visto quello che c’è nel mondo politico, ahimè, mi sarei fatto portare una valigetta coi soldi a casa senza lasciare tutte queste tracce! Non stava in piedi”. E conclude:“La mia soddisfazione di oggi è che quello che dissi allora, quattro anni fa, appena lessi il giornale, è stata la stessa versione uscita da un processo con testimoni, prove e inchiesto che hanno sancito che io avevo detto la verità”.

“Scajola, dai in beneficenza i soldi della casa al Colosseo”: parlano i vescovi

scajola-claudio-tuttacronacaIl Sir, Servizio informazione religiosa, agenzia stampa della Conferenza episcopale italiana, suggerisce a Scajola un gesto di “buona volontà” per placare il clamore sulla sua casa nel cuore della Roma antica: “Caro Scajola perché non dai in beneficenza il milione di euro risparmiati a tua insaputa nell’acquisto della casa al Colosseo?” La proposta è apparsa in un editoriale del Sir, diretto da Domenico Delle Foglie,da titolo ironico: “Una ideuzza per Scajola…”. Vi si puntualizza: “Conclusa con l’assoluzione la vicenda giudiziaria della abitazione vista Colosseo di Claudio Scajola, pagata ‘a sua insaputa’ dall’imprenditore e amico Diego Anemone, ci resta qualche curiosità.  Dalle cronache scopriamo che l’ex ministro ha intenzione di vendere al più presto l’abitazione. Nulla sappiamo delle sue intenzioni finali. Vorrà restituire qualche cosa al suo ‘benefattore’? Noi avremmo una idea migliore. Poiché ha vissuto l’intera vicenda da ‘inconsapevole’, come hanno accertato i magistrati, provi a fare un atto di grande consapevolezza. Considerato che né lui né Anemone navigano in cattive acque, faccia una bella donazione di tutta la plusvalenza rispetto alla somma da lui sborsata (600 mila su un totale di 1 milione e 700 mila euro) al momento dell’acquisto. Donino quel milione di euro in più alla mensa per i poveri gestita dalle suore di Madre Teresa di Calcutta in Vaticano. Come si faceva in tempi lontani: non si potrà guadagnare il Paradiso, ma qualcosa varrà pure… Noi del Sir gli assicuriamo un servizio fotografico e un articolo di racconto. Affare fatto signor Scaiola?”

2014 BW32: l’asteroide che si sta avvicinando alla terra

asteroide-tuttacronacaAlle 16.35 di lunedì 3 febbraio 2014 BW32, un piccolo asteroide che si sta avvicinando alla terra, sarà a poco più di 700mila chilometri da noi. Gianluca Masi, l’astronomo responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma, spiega: “Questo nuovo asteroide si avvicinerà al nostro pianeta ad una distanza di sicurezza che è circa il doppio di quella che separa Terra e Luna, a poco più di 700mila chilometri dalla Terra, circa 1,8 volte la distanza della Luna”. E sottolinea: “Naturalmente non vi è alcun rischio di collisione con la Terra, ma sarà una preziosa occasione per studiare da vicino uno di questi corpi celesti”. L’asteroide che si sta avvicinando ha un diametro di circa 20 metri, “abbastanza grande rispetto agli asteroidi che recentemente si sono avvicinati al nostro pianeta”. ”Sarà ben visibile dall’Italia, anche se è molto debole e passerà velocissimo: per osservarlo sarà necessario un telescopio di buone dimensioni”. 2014 BW32 ”è già visibile nei nostri cieli, e dopo il passaggio ravvicinato diminuirà rapidamente in luminosità”. Il momento migliore per osservarlo sarà tuttavia nella serata del 3 febbraio, visto che la luce diurna impedirebbe di vederlo.

Casa al Colosseo: Claudio Scajola assolto

casa-scajola-tuttacronacaIl giudice ha stabilito che il fatto non costituisce reato e quindi Claudio Scajola, ex minitro dello Sviluppo economico, è stato assolto in merito alla vicenda della compravendita della casa al Colosseo. Alla lettura della sentenza, avvenuta in aula a Roma, l’ex ministro è scoppiato in lacrime. Diego Anemone è stato prosciolto per la prescrizione del reato nell’ambito del processo sulla compravendita. L’imprenditore era accusato di finanziamento illecito. Dopo essere stato assolto, in conversazione telefonica con Berlusconi, Scajola ha detto: “Ho sempre detto la verità. Questo processo non doveva neanche cominciare perché era tutto prescritto: la decisione del giudice di assolvermi assume ancora maggior valore”. In seguito ha commentato: “Tre anni e 9 mesi di sofferenza che nessuno mi restituirà più”. E ancora: “Mi sono dimesso da ministro perché mi sono reso conto che qualsiasi cosa dicessi per difendermi non risultava credibile, anche se era la verità. Ho preferito fermarmi e aspettare perché mi attaccavano da tutte le parti”. “Ho sempre rispettato la magistratura ma, come ho scritto questa mattina in un sms a mia moglie, la verità prima o poi viene sempre fuori”. L’avvocato Giorgio Perroni, difensore di Scajola, ha commentato: “Meglio di così non poteva andare anche perché la prescrizione copriva questa vicenda. Ma l’assoluzione nel merito evidenzia una innocenza che noi abbiamo affermato sempre come evidente”. E ha continuato: “E’ evidente che il nostro assistito sia stato distrutto. Questa sentenza contribuisce ad una riabilitazione agli occhi di tutti”. In sede di discussione il legale aveva sottolineato: “Questa storia ha cancellato Scajola dalla vita politica italiana. Oggi non è più nessuno. In questa storia non c’è nessuna prova diretta della sua colpevolezza”.

Il vostro compagno scorda anniversari e compleanni? Non è colpa sua!

anniversario-tuttacronacaAdesso c’è la conferma della scienza: gli uomini ricordano meno delle donne, in particolare nomi e date. Cosa significa? Se il vostro partner non ricorda anniversari e compleanni, non prendetevela troppo. A dimostrare questa caratteristica maschile c’ha pensato una ricerca dell’università norvegese di Scienza e tecnologia pubblicata sulla rivista Bmc Psychology, curata dal professor Jostein Holmen e il suo team. Lo studio è stato condotto coinvolgendo circa 37mila persone, alle quali è stato sottoposto un questionario con nove domande sulle capacità di ricordare. Ai partecipanti sono state poste domande riguardanti la difficoltà di ricordare le cose, di dire con esattezza cosa stessero facendo un anno fa o se fossero in grado di ricordare in dettaglio alcune conversazioni. I risultati hanno dimostrato, appunto, che gli uomini ricordavano peggio delle donne, in particolare nomi e date. Messi alla prova sui nomi, infatti, dichiaravano di aver difficoltà a ricordare l’86,5% delle donne e l’89,7% degli uomini, mentre per le date la stessa problematica riguardava il 79,4% degli uomini e il 64,7% delle donne.”Si aprla molto del fatto che le donne ricordino più degli uomini, ma non abbiamo ancora capito perché. Questo rimane ancora un mistero irrisolto” ha affermato Holmen.

American Dream? Ora è più l’incubo della realtà…

american-dream-tuttacronacaIn passato si attraversava l’oceano sconfinato per costruirsi un futuro, si conquistava il Far West, si sognavano le sconfinate praterie e le prime rotaie. Da allora gli Stati Uniti hanno sempre rappresentato la possibilità di crescita, di miglioramento, di ricchezza. L’American Dream, fatto di splendore. Non poteva essere diversamente nella terra delle opportunità. Una volta. Perchè da una cinquantina d’anni la mobilità sociale dei cittadini Usa è rimasta al chiodo. E sembra quasi di sentire l’italico ritornello: “di chi sei figlio?” Se una volta nascere povoro non significava un destino di povertà ora invece sembra che non ci sia possibilità di riscatto. A rivelarlo è uno studio condotto da un team di economisti di Harvard, dell’università di California e del ministero del Tesoro, che hanno rastrellato, analizzato e confrontato i dati socio-economici di decine di milioni di cittadini. I ricercatori hanno comparato le entrate fiscali di genitori, figli adulti e figli in età da college arrivando alla conclusione che, dal 1970 ad oggi, non c’è stata alcuna mobilità sociale ed economica. Genitori della middle-class hanno prodotto figli della middle-class, i figli dei poveri sono raramente riusciti ad uscire dalla miseria, e i ricchi sono rimasti felicemente ricchi da una generazione all’altra. Gli economisti hanno inoltre comparato i risultati con precedenti studi risalenti al 1950 e hanno osservato: “Per tutta la seconda metà del ventesimo secolo le misure di mobilità sociale sono rimaste marcatamente stabili ed inalterate”. Osservazioni in linea con il richiamo battuto con forza di recente dallo stesso presidente Barack Obama che ha rilanciato la necessità della “lotta alle diseguaglianze”. Ma da cosa dipende una simile immobilità che impedisce di uscire dalla propria condizione grazie ai propri meriti? La risposta va cercata in una serie di fattori tra cui la perdita di molti impieghi per la classe media, ora superati con il progresso tecnologico. Ma a pesare fortemente e’ anche il divario clamorosamente cresciuto tra ricchi e poveri. Nell’indagine, guidata da Raj Chetti di Harvard, si spiega che la differenza tra i due estremi della scala sociale è aumentata fortemente. Gli stessi economisti si sono sorpresi nel rendersi conto che, nell’ ultimo secolo e ad oggi, à più facile per un bimbo nato in povertà salire nell’empireo dei ricchi in Canada o in Danimarca che negli Stati Uniti d’America.

Non farti deprimere dal Blue Monday

blue-monday-tuttacronaca20 gennaio 2014: il giorno più triste dell’anno. Noto anche come Blue Monday. Quindi in caso di tristezza o scatti d’ira nessun allarme: potreste essere sotto il suo nefasto influsso. A calcolare la data con precisione è stato, nei primi anni 2000, Cliff Arnall, uno psicologo dell’Università di Cardiff, he tramite una complicata equazione (che prende in considerazione meteo, debiti accumulati per i regali di Natale, calo di motivazione e crescente necessità di darsi da fare) è riuscito a stabilire che il terzo lunedì di gennaio è effettivamente il giorno in cui ci sentiamo più tristi. In Italia non viene preso sul serio come accade in Gran Bretagna, ma per sicurezza meglio mettersi al riparo. Anche perchè in UK è stato calcolato che proprio in questa giornata aumenta il numero di astensioni dal lavoro. Rimedi per superarlo indenni? Tra i principali vestirsi di colori brillanti, fare esercizio fisico, mangiare bene, essere socievoli e praticare la mindfullness.

Scajola e la casa “a sua insaputa” che potrebbe costargli 3 anni

scajola-colosseo-tuttacronacaSono stati i pm della procura di Roma a chiedere una condanna a tre anni di reclusione per l’ex ministro Claudio Scajola, accusato di finanziamento illecito in relazione all’acquisto “a sua insaputa” di un appartamento vicino al Colosseo. I pm hanno inoltre chiesto il pagamento di una multa da due milioni di euro per la vicenda, a seguito della quale Scajola si dimise da ministro. Anche per l’imprenditore Diego Anemone sono stati richiesti 3 anni di carcere. Anemone è un personaggio chiave dell’inchiesta nata a Perugia sul G8 e di cui quella sulla casa di Scajola rappresenta un filone giunto per competenza a Roma.

Naso all’insù: c’è lo spettacolo delle Quadrantidi

quarantidi-tuttacronacaOcchi al cielo per gli amanti delle stelle e per tutti coloro che non temono queste notti fredde. Il 2014 sarà ricordato tra quelli più ricchi di asteroidi e comete. In assenza di Ison, che aveva promesso spettacolo ma non è sopravvissuta al passaggio ravvicinato col Sole, non resta che mettersi con il naso all’insù (confidando le nubi sgombrino il cielo) e godersi lo spettacolo delle stelle cadenti. Tra la fine di dicembre e la metà di gennaio vanno in scena infatti le Quadrantidi, uno sciame meteorico meno conosciuto delle Perseidi (metà agosto) o delle Geminidi (inizio dicembre), ma comunque spettacolare. Se il picco di questa pioggia luminosa si è avuto nella notte tra il 3 e e il 4 gennaio, gli esperti dell’Unione astrofili italiani (Uai) hanno spiegato che nelle ore che ci condurranno all’Epifania ci sarà un grande spettacolo. L’assenza della Luna renderà il cielo particolarmente scuro e, quindi, adatto alla visione delle Quadrantidi. Unico limite allo spettacolo potrebbe essere imposto dalle nuvole che copriranno i cieli soprattutto del Nord e del Centro Italia.

Arriva la prima mappa delle emozioni!

mappa-emozioni-tuttacronacaUno studio condotto dallo psicologo Lauri Nummenmaa, della Aalto Univesity, in Finlandia, è stato pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Si tratta del risultato del lavoro di una squadra di scienziati che ha chiesto a 700 volontari quali parti del corpo sentissero coinvolte durante un’emozione. Sono così riusciti a ricavare la prima mappa corporea dei sentimenti: i colori caldi indicano le aree fisiche stimolate, mentre i colori freddi indicano quelle disattivate. Gli intervistati hanno riferito che la felicità e l’amore scatenano attività ovunque, mentre pericolo e paura innescano forti sensazioni nella zona del torace. “Questo è il primo studio del genere”, ha dichiarato Nummenmaa. ”Abbiamo raccolto sensazioni nette e ci siamo concentrati sulla forza statistica dei risultati”

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Appena scoperto, si sbriciola nell’atmosfera: l’asteroide 2014 AA

asteroide-tuttacronacaE’ il Mirror Planet Center a riportare la notizia che un asteroide, scoperto soltanto poche ore prima dell’impatto e designato con la sigla 2014 AA, si è disgregato senza creare alcun danno alle 6:00 (ora italiana) del 2 Gennaio 2014. Con un diametro compreso fra due e quattro metri, è stato distrutto nell’impatto. E’ solo la seconda volta che un oggetto simile viene scoperto poco prima dell’ingresso nell’atmosfera senza essere visto durante l’avvicinamento alla Terra. Nessun frammento avrebbe raggiunto il suolo.

Una donna su 200 è incinta… e non sa come sia successo!

madre-vergine-tuttacronacaQualche giorno fa, il quotidiano britannico Independent ha riportato uno studio condotto dal British Medical Journal che spiega come una madre ogni duecento sostiene di essere rimasta incinta senza avere avuto rapporti sessuali (al netto dei casi in cui si è fatto ricorso a strumenti di fecondazione assistita o in vitro o ci si è avvalsi di pratiche mediche artificiali finalizzate al concepimento). Lo studio è stato condotto dai ricercatori della North Carolina at Chapel Hill University su un campione di 7.870 donne americane di età compresa fra i 15 e i 28 anni. E non si tratta di un richiamo al Natale e alla maternità della Vergine Maria. Come riporta l’Huffington Post:

La ricerca, che prende il nome da uno degli storici successi della pop star Madonna (Like a virgin “mother”), infatti fa notare come vi siano alcune caratteristiche ad accomunare le 45 mamme che non hanno saputo spiegare in termini biologici le motivazioni della gravidanza. Il 31 per cento delle donne intervistate ha fatto voto di castità legato a una promessa di tipo religioso. Fra esse, il 15 per cento, pur non dichiarandosi vergine, assicura di aver mantenuto fede all’impegno dell’astinenza. Indagando un po’ più a fondo, si scopre che la maggior parte delle mamme vergini non ha mai affrontato l’argomento “sesso” in famiglia e conosce poco – e male – i rimedi contraccettivi. Dato provato anche dai risultati dei questionari fatti compilare ai genitori delle neomamme che, nel 28 per cento dei casi, sostengono di non aver dato alcun tipo di indicazione o di educazione sessuale alle proprie figlie. La scienza, come spesso accade, riesce ad arrivare ovunque. Anche dove si ferma l’ignoranza.

XY8, l’asteroide che “sfiorerà” la Terra domani

asteroide-tuttacronaca-2013 XY8Ha un diametro di circa 40 metri l’asteroide 2013 XY8. Relativamente piccolo e appena scoperto, domani avrà il suo massimo avvicinamento alla Terra, alle 12,25. Come spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma: “Passerà a meno di due distanze lunari, vale a dire a circa 720.000 chilometri: nessun problema, quindi perché non c’è alcun rischio che possa costituire una minaccia per la Terra”. Si tratta del secondo asteroide ad avvicinarsi di più alla Terra nel 2013, dopo il 2012 DA14, del 15 febbraio scorso. Questo, tuttavia, era più vicino di circa 25 volte e il suo passaggio è stato a circa 27.700 chilometri dalla Terra. L’asteroide 2013 XY8 “è stato scoperto perché si sta progressivamente avvicinando alla Terra e di conseguenza riusciamo a vederlo sempre più brillante”, spiega Masi. Il suo passaggio rappresenta un’occasione interessante per i ricercatori “perché permette di studiare il gruppo degli asteroidi più piccoli. Se non fosse che di tanto in tanto si avvicinano avremmo seri problemi ad osservarli”.

Restare in forma? Costa 370 euro all’anno

spesa-cibo-tuttacronacaUna metanalisi dell’Harvard School of Public Health, che è stata pubblicata sul British Medical Journal, ha stabilito che una dieta più sana ed equilibrata viene a costare, al giorno, 1.50 dollari in più che non nutrendosi di cibo spazzzatura e simili. In un anno, quindi, una persona che sceglie di mangiare prodotti meno calorici e amici della linea spenderebbe, in più, 550 dollari, pari a 370 euro. La scoperta si basa sull’esame più completo realizzato ad oggi su questo argomento e ha visto confrontare i prezzi dei cibi più sani in commercio e i modelli di dieta abbinati, con ‘gemelli’ meno attenti a calorie e a grassi. Mayuree Rao, autore della ricerca, afferma: “Spesso si dice che i cibi sani sono più costosi e questo fattore limita fortemente lo sviluppo di migliori abitudini alimentari ma, finora, le prove scientifiche di questo ‘problemà, soprattutto per chi ha un reddito basso, non sono state valutate in maniera sistematica”.  I ricercatori hanno condotto la metanalisi di 27 studi effettuati in 10 paesi ad alto reddito, durante i quali hanno valutato le differenze di prezzo per porzione e quelli su un menù base di 2.000 calorie (la quantità media giornaliera raccomandata per gli adulti dal Dipartimento dell’agricoltura americano). Hanno scoperto così che i modelli di diete ‘amiche della linea’, ovvero quelle ricche di frutta, verdura, pesce e noci, costano molto di più dei menù non salutari (quelli che abbondano di prodotti lavorati, carne e cereali raffinati). In media, un giorno intero di dieta più sana costa circa 1,50 dollari in più.

Milly Carlucci vs gli utenti di Internet: si parla ancora della Oxa!

carlucci_oxa_tuttacronacaE’ probabile che l’attuale edizione di Ballando con le Stelle rimarrà impressa per le continue polemiche sul “caso” Anna Oxa. Di fronte alle nuove critiche giunte, Milly Carlucci prende la parola scagliandosi contro gli utenti del web: “Le accuse non mi hanno scossa, anche perché la maggior parte oggi arriva via Internet. Lì si leggono spesso sfoghi di, bile che nulla hanno a che vedere con opinioni legittime”. A ‘Vero’ la presentatrice ha detto: “È partita una polemica legata alle famose scarpe e al fatto che lei ballasse scalza. In realtà, se qualcuno si prendesse la briga di rivedere le puntate, si accorgerebbe che la Oxa ha ballato anche con le scarpe. Inoltre, anche nelle sue coreografie, il suo insegnante Samuel Peron ha inserito passi precisi e tecnica. È stato l’incontro tra un mondo accademico e uno più trasversale. Sono rimasta estasiata dal fatto che ci siamo ritrovati a parlare di arte in una trasmissione del sabato sera. Il mio è un programma orgogliosamente per famiglie, alle quali, però, abbiamo potuto offrire anche riflessioni e considerazioni diverse dal solito”. Il suo desiderio è quindi spegnere le polemiche: “Come accade magari tra fidanzati, a volte per una sciocchezza nasce un battibecco. La polemica con Arma rischiava di prendere una piega che non appartiene a nessuno, per questo ho cercato di farla rientrare. È stata un po’ una commedia degli equivoci, gli animi si sono surriscaldati e c’è stata un’incomprensione dietro l”altra. Poi, fortunatamente, tutto è stato chiarito, Anna è tornata in pista, ma purtroppo si è infortunata”.

Anna Oxa a Ballando con le stelle: parla il suo compagno e maestro Peron

oxa-peron-tuttacronacaNelle ultime settimane la partecipazione di Anna Oxa a “Ballando con le stelle” è costantemente al centro dell’attenzione mediatica e ora è il turno di Samuel Peron, compagno e maestro dell’artista nel talent. “Mi sarebbe dispiaciuto troppo dovere interrompere anzitempo il lavoro con Anna. Senza nulla togliere alle altre, lei è la partner migliore che io abbia mai avuto a Ballando con le Stelle. L’intesa fra noi è stata magica, fin dall’inizio”. Lui stesso racconta che dal loro primo incontro le cose sono andate per il meglio: “Lei imparava all’istante anche i passi più complicati. E, subito dopo averli imparati, li ‘trasformava’, ci lavorava su, suggeriva a getto continuo coreografie che trasformassero i nostri balli in veli spettacoli teatrali in miniatura, ciascuno con una storia da raccontare. Io, ascoltandola, sono rimasto a lungo senza spiccicare una parola. E, appena sono riuscito ad aprire la bocca, le ho detto: ‘Fantastico! Sento che con te mi divertirò moltissimo!’. E così è stato. Anzi, ‘divertirsi’ non rende l’idea. Anna, in un certo senso, mi sta cambiando la vita”. Il loro legame, tuttavia, non resta ritretto tra le pareti della trasmissione: “Con la sua creatività: io ho studiato per tanti anni danza moderna e teatro e ora, con lei al mio fianco, posso finalmente approfondire le mie antiche passioni. Ma non è solo questo, c’è molto di più. Anna e io, quando non balliamo, parliamo tantissimo: lei ha una cultura sconfinata, mi parla di tutto, dalla filosofia all’economia, dalla spiritualità orientale allo stile di vita vegetariano di cui lei è seguace. E i suoi discorsi mi spalancano un mondo nuovo, mi fanno pensare”.

L’accusa di Crespi a Ballando con le stelle: tutto già scritto

Ballando-con-le-stelle-Lorenzo-Crespi-tuttacronacaL’attacco di Lorenzi Crespi arriva direttamente via Twitter: 140 caratteri per esprimere la sua idea riguardo alla caduta di Anna Oxa durante la sua esibizione, a una settimana di distanza dalle critiche della cantante nei confronti della giuria e il suo rifiuto di tornare ad esibirsi. E nonostante l’infortunio e l’uscita di scena con la barella, la trasmissione di Milly Carlucci non è riuscita a battere, a livello di ascolti, la finale di Italia’s got Talent. Fatto che Crespi ha così commentato:

1 Ma se il soprannome “Lady Flop” l’ha coniato domenica mattina, la sera precedente, durante la trasmissione, è tornato a rivangare nel passato: l’ex concorrente di Ballando con le stelle era uscito tra le polemiche e aveva accusato il programma di essere “combinato” e ora è tornato a parlare di uno spettacolo “già scritto”:

2E se Codacons si era scagliato contro la scelta di mandare in onda tutte le fasi dei soccorsi alla Oxa invece che mandare la pubblicità, Crespi fa notare come l’incidente sembra arrivare quasi al momento giusto per permettere l’uscita di scena ad Anna Oxa.

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Anna Oxa cade in diretta: il Codacons si scaglia contro la Carlucci

Caviglia-Anna-Oxa-tuttacronacaEra tornata ad esibirsi sul palco di Ballando con le stelle, nonostante le polemiche della settimana prcedente, Anna Oxa, infortunatasi durante l’esibizione. Caduta a terra, la cantante è stata seguita da vicino dalle telecamere con Milly Carlucci che, in nome delle trasparenza, dirigeva le operazioni d’intervento in diretta fino a quando l’artista non è stata trasportata fuori in barella. In molti hanno pensato che la scelta di conduzione fosse dettata da una necessità di veridicità, ma diverse persone hanno piuttosto riconosciuto in tutto questo una sorte di strategia pro-audience, anche considerando che la trasmissione era in contemporanea alla finale di Italia’s Got Talent. Chi non ha gradito il proseguimento della diretta è stato il Codacons, che ha diramato attraverso il sito ufficiale un breve comunicato stampa:

Come noto ai molti telespettatori che hanno seguito il programma, l’esibizione della concorrente Anna Oxa è stata caratterizzata da uno spiacevole infortunio per la cantante, che a seguito un movimento sbagliato si è accasciata a terra dolorante. Subito è stato chiesto l’intervento del personale medico in studio ma il programma, anziché mandare la pubblicità come generalmente avviene in simili situazioni, ha proseguito la diretta seguendo passo passo le fasi dei soccorsi.

Ha quindi aggiunto:

Così le telecamere hanno indugiato per lunghissimi minuti sulla Oxa a terra e sulle espressioni di dolore della cantante, mostrando ai telespettatori uno spettacolo poco gradevole e decisamente inopportuno. La conduttrice avrebbe dovuto subito interrompere la diretta chiedendo alla regia di mandare in onda la pubblicità, per rispetto della concorrente ma soprattutto degli utenti che da casa seguivano la trasmissione. Al contrario l’insistenza delle telecamere su Anna Oxa a terra e sul suo dolore potrebbe sembrare finalizzata ad aumentare l’audience del programma, sfruttando una situazione di emergenza e di sofferenza di cui la tv italiana avrebbe fatto volentieri a meno.

Caduta sul palco di “Ballando con le stelle”, la Oxa s’infortuna!

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Percorso difficile quello di Anna Oxa a “Ballando con Le Stelle”. Dopo le polemiche dell’ultima puntata, quando la cantante si era rifiutata poi di ballare per la seconda volta dopo la prima esibizione che non era stata apprezzata dai giudici, questa sera arriva una caduta. C’è anche un po’ di sfortuna di mezzo. La Oxa durante l’esibizione della puntata di questa sera si è fatta male a un ginocchio. Incidente in studio e in diretta.

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Anche in questo caso, come nel precedente Milly Carlucci ha saputo far fronte al fuori programma e si è immediatamente preoccupata di assistere l’artista rimasta a terra. L’esibizione è stata sospesa e sono intervenuti i medici. Alla fine la cantante è stata portata fuori dallo studio in barella. La conduttrice Milly Carlucci ha poi ha dichiarato: “Anna Oxa ha una lesione ad un legamento però sta tornando in trasmissione, col tutore, per salutare il pubblico”.

L’aspirina protegge da alcuni tumori?

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Le nuove frontiere della medicina parlano di un nuovo farmaco che potrebbe proteggere dai tumori. La buona vecchia aspirina sarebbe in grado di fare “scudo” almeno per alcune tipologie tumorali e così il l Governo degli Stati Uniti ha deciso di finanziare l’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano, diretto da Umberto Veronesi, con la somma di un miliardo e 100 milioni di dollari per due anni. Saranno almeno 200 soggetti che alla Tac spirale abbiano mostrato noduli polmonari pretumorali a essere sottoposti al trattamento. ” Lo studio sarà randomizzato e in doppio cieco: a una parte di questi pazienti verrà somministrata aspirina, mentre al gruppo di controllo placebo”, così ha spiegato Giulia veronesi che all’Ieo è Direttore dell’Unità Prevenzione e Diagnosi precoce del Tumore del polmone, che poi ha aggiunto ”L’aspirina è stata utilizzata in un grandissimo numero di studi clinici su persone affette da malattie cardiovascolari. Una metanalisi su questi studi, per un totale di oltre 10 mila pazienti, ha messo in luce che in costoro l’incidenza di alcuni tumori, quali quelli al polmone, al colon e all’esofago, si è dimostrata inferiore del 25-30% rispetto al normale”.

 

Golosi di tutto il mondo in festa: il cioccolato non ingrassa!

cioccolato-tuttacronacaTra quello che la scienza si ripropone di fare, c’è anche lo smontare i miti e ora gli scienziati dell’Università di Granada hanno dimostrato che il cioccolato non ingrassa. Lo studio, realizzato con giovani ma i cui risultati indicano che lo stesso processo vale anche per gli adulti, ha mostrato come, nonostante le calorie, il consumo del derivato del cacao si associa a livelli minori di grasso corporeo, inclusi quelli che si concentrano sull’addome. I ricercatori della Facoltà di medicina e della Facoltà di Scienze Motorie hanno confrontato l’assunzione di cioccolato e i livelli di grasso totale e centrale (addominale), determinati tramite l’indice di massa corporea, la percetuale di grasso corporeo e la larghezza della vita. Lo studio è stato condotto su 1458 adolescenti tra i 12 e i 17 anni. Il risultato è stato che, qualsiasi fosse lo stile di vita, l’età o il sesso, maggiore era l’ingestione di cioccolato, minore risultava la grassa massa. Questo dimostra che a far ingrassare non è solo l’apporto calorico. “Le più recenti indagini epidemiologiche stanno concentrando la loro attenzione sullo studio del rapporto tra alcuni alimenti (non solo per il suo contenuto calorico, anche per i suoi componenti) e fattori di rischio per lo sviluppo di malattie croniche, tra cui sovrappeso o l’obesità” affermano gli autori. Il cioccolato è un alimento ricco di flavonoidi, elementi utili per il metabolismo. E ‘ un grande antiossidante , anti-trombotico e anti- infiammatorio, possiede effetti anti-ipertensivi e può aiutare a prevenire le malattia coronariche”, spiega Magdalena Bacino, coautrice dello studio pubblicato su Nutrition. Nello specifico, il cioccolato presenta una grande quantità di catechina, un flavonoide che colpisce la produzione di cortisolo e sensibilità all’insulina, le due sostanze strettamente correlate a sovrappeso e dell’obesità . Gli autori hanno quindi sottolineato che l’impatto biologico del cibo non dev’essere valutato solo dal numero di calorie ma dalle altre funzioni che possono avere tutti i suoi componenti. Sebbene lo studio , che fa parte del HELENA ( Healthy Lifestyle in Europe by Nutrition in Adolescence ) guidato dall’Unione europea, abbia prestato particolare attenzione ai giovani, gli autori sottolineano che negli ultimi anni si stanno accumulando prove che il cioccolato ha la stesso effetto benefico negli adulti. Se ve lo state chiedendo: lo studio è stato finanziato dall’Unione Europea. Una precisazione comunque è stata fatta dai ricercatori: il cioccolato non fa ingrassare… ma non significa che far scorta di cioccolatini abbia un effetto dimagrante!

La scoperta che riscrive la storia dell’evoluzione dell’uomo

evoluzione-uomo-tuttacronacaE’ stato il gruppo coordinato dall’antropologo David Lordkipanidze, del Museo Nazionale Georgiano a Tbilisi a fare una scoperta che riscrive la storia dell’evoluzione umana: l’uomo si è evoluto da un’unica specie. Il team che è giunto a questa conclusione, che si è guadagnata la copertina di Science,  ha condotto la ricerca analizzando i resti di un ominide scoperto a Dmanisi (Georgia) e vissuto 1,8 milioni di anni fa. Stando ai nuovi dati presentati, i primi rappresentati del genere Homo appartenevano alla stessa specie, a differenza di quanto si è sempre ritenuto fino ad oggi. Quello che s’ipotizza, dunque, è che i primi antenati dell’uomo avessero solo un aspetto fisico diverso. Il teschio dell’ominide, che è stato portato alla luce solo nel 2005, è il più completo mai trovato e, a differenza degli altri fossili, i resti hanno messo a disposizione degli studiosi una piccola scatola cranica, faccia lunga e grandi denti: una combinazione di elementi che, in precedenza, non si era mai avuta. Quello che permette di dire che ci sia un unico antenato comune per tutte le specie è il fatto che il fossile di Dmanisi può essere paragonato ad altri: a quelli scoperti in Africa e risalenti a circa 2,4 milioni di anni fa, come ad altri scoperti in Asia e in Europa, datati nel periodo compreso fra 1,8 e 1,2 milioni di anni fa. Per esempio la mascella è come quella dell’Homo habilis, mentre le spesse arcate sopraccigliari sono dell’Homo erectus. Per Christoph Zollikofer, del Museo di Zurigo che ha partecipato al lavoro, la variazione dei tratti scoperta nell’ominide di Dmanisi non è maggiore di quella che si può trovare tra cinque esseri umani moderni o cinque scimpanzè.

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Soldati trasformati in robot grazie a una tuta: Iron Man diventa realtà?

Iron-Man-tuttacronacaSi chiama Talos, Tactical Assault Luce Operator Suit, e si tratta di una tuta che potrebbe essere fluida e diventare quasi d’acciaio grazie a un campo magnetico, rendendo indistruttibili, come Iron Man. I destinatari dell’esoscheletro che s’indossa ed è dotato dei più sofisticati sistemi tecnologici, di questa tuta a strati formata da materiali intelligenti dotati di sensori, saranno i soldati americani. Per quel che riguarda i tempi, dobrebbe diventare realtà tra tre anni. Spiega la Bcc: “L’esercito americano sta lavorando per sviluppare una rivoluzionaria armatura intelligente che possa dare alle sue truppe una orza sovrumana”. Come spiega un articolo su Il Messaggero a firma Laura Bogliolo: “Un Iron Man, un esoscheletro che consenta ai soldati, tra l’altro, di trasportare grandi carichi.  La tuta dovrebbe essere dotata di sensori per monitorare la temperatura corporea, la frequenza cardiaca e i livelli di idratazione. L’ esoscheletro userebbe la forza idraulica per aumentare notevolmente la forza.” Il tenente colonnello Karl Borjes, consulente scientifico dell’esercito americano presso il comando di sviluppo e di ingegneria, ha spiegato: “Il vestito con l’armatura da combattimento dovrebbe essere completo di display per il controllo di potenza, il monitoraggio della salute, e l’integrazione di un’arma”. Aggiungendo: “E’ un’armatura avanzata, integrata con sistemi di comunicazione, con sensori, circuiti in miniatura”. Da quanto si apprende, gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology sarebbero coinvolti nella progettazione mentre l’esercito Usa sembra stia chiedendo di sostenere il progetto a organizzazioni di ricerca e sviluppo privati, laboratori governativi e del mondo accademico. L’armatura futuristica, che un team di scienziati del MIT sta sviluppando, sarebbe liquida, con fluidi che si trasformano in un solido quando viene applicato un campo magnetico o la corrente elettrica.

2047 l’anno del non ritorno! Allerta clima

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Secondo i ricercatori dell’Università delle Hawaii ora possiamo avere una data per il “punto di non ritorno” ovvero un cambiamento climatico irreversibile: l’anno sarebbe il 2047. Lo studio pubblicato su Nature dopo tale data avremmo come norma anni decisamente molto caldi come quelli che si sono registrati negli ultimi 150 anni e che non rappresenterebbero più un’eccezione ma una norma. Sempre secondo i ricercatori la causa di questo surriscaldamento sarebbe dovuta al “global warming“, il progressivo riscaldamento del Pianeta. Le temperature quindi nel 2047 non potranno più tornare alla media che si era mantenuta nell’ultimo secolo e mezzo.

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Ora i ricercatori stanno cercando di richiamare l’attenzione sulle emissioni di gas che se non verranno ridotte drasticamente porteranno appunto a un “punto di non ritorno”. L’Ue si era impegnata a ridurle del 20% entro il 2020, ma chissà se l’impegno assunto verrà mantenuto, anche perché bisogna riconvertire molte fabbriche e linee di produzione e in tempo di crisi non si hanno le risorse per investire nella tutela ambientale. Se si riuscisse a livello globale a ridurre le emissioni in modo efficace il punto di non ritorno sarebbe fissato entro il 2069. Quindi qualora anche si effettuassero misure restrittive per le emissioni, il cambiamento climatico avverrebbe in ogni caso. Anche molti meteorologi affermano che il fenomeno non può essere evitato ma e unicamente frenato.

Sotto attacco saranno in particolare le aree tropicali, dove il clima è più variabile: A Lagos (Nigeria) e Jakarta (Indonesia) il cambiamento avverrà già nel 2029, a Pechino (Cina) nel 2046, a New York (Stati Uniti) nel 2047 e a Londra (Gran Bretagna) nel 2056. L’Italia, secondo le previsioni, dovrà dire addio al suo clima consueto già nel 2044.

Quando in Google… si cercano le proprie tracce! Gli egosurfer

Egosurfing-tuttacronacaIl Pew Research Center ha iniziato nel 2001 a fare indagini per capire quante persone, in Internet, fanno ricerche in Google inserendo il proprio nome. Stando a quanto rilevato dal Pew, nel 2012 l’ha fatto il 56% degli americani, rispetto al 22% di undici anni prima. Sempre secondo l’indagine, gli egosurfer, come vengono definiti in gergo, sarebbero per il 58% sono maschi e bianchi, mentre la percentuale più alta per fasce di età si ritrova tra gli utenti tra i 18 e i 29 anni (con il 64%), seguiti da quelli tra i 30 e i 49 anni (58%). Superati i 50, invece, l’attenzione sembra spostarsi da se stessi, magari per ricercare online figli e nipoti. Inoltre, dalla ricerca emerge che il 24% degli intervistati non utilizza esclusivamente i motori di ricerca per le indagini biografiche, ma anche social network, forum e altri siti. Perchè inserire il proprio nome in Google? Per egocentrismo, narcisismo, curiosità di sapere cosa gli altri pensano/dicono di noi. Ma non solo. L’individualismo narcisista della generazione dell’era di internet, la me generation, non è infatti l’unica motivazione in un’epoca in cui si fa sempre più affidamento sul web non solo per “confidarsi e raccontarsi” ma anche per “controllare”. Mary Madden, autrice dello studio, ha dichiarato: “È diventato sempre più importante verificare le nostre tracce digitali accessibili a tutti. Impiegati, esaminatori, partner: tutti utilizzano i motori di ricerca per scavare nel passato e nel presente delle persone. Per questo motivo la gestione della reputazione online è diventata un affare sociale e professionale per molti nell’era digitale”. In America, l’anno scorso, alcuni studenti si sono visti negare l’accesso al college perché più di 500 funzionari avevano esaminato i loro profili sui social network (ammettendolo poi al Kaplan Test Prep survey), ma ci sono anche lavoratori che ogni giorno vengono «scartati» per post su Facebook o commenti sparsi qua e là nella Rete. Insomma, in un’epoca in cui le persone con cui possiamo entrare in relazione, sia a livello professionale che sentimentale, hanno l’opportunità di capire chi siamo, è importante tenere sotto controllo l’impressione che diamo in rete. Del resto non è sempre un fatto negativo: una buona immagine online può essere un volano per (alcune) carriere scolastiche e professionali. Del resto ormai è anche facile controllare la propria influenza in rete, con servizi e software tipo Klout, che hanno rappresentato la fortuna e la disgrazia di molti manager americani, promossi o licenziati a seconda del loro punteggio.

La discriminazione degli over 40 sul posto di lavoro

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I giovani non trovano lavoro, gli over 40 che lo possiedono (e sono già fortunati rispetto ai loro coetanei) sono discriminati. Lo rivela uno studio della Sda Bocconi. Ma la discriminazione da cosa nasce? Non ha nessuna base scientifica, ma è solo frutto di pregiudizio. Mentre i mass media si occupano di disoccupazione giovanile, di precari, di lavori sottopagati e di esodati, lontano dai riflettori gli over 40 ogni giorno vengono emarginati e discriminati. Secondo lo studio  dell’Osservatorio Diversity Management Lab dell’Università Bocconi citato da  Il Giornale. Le aziende:

“tendono a valorizzare molto po­co i loro dipendenti che hanno superato quella soglia. Anzi, spesso li discriminano. Al netto degli scatti di carriera automatici, per esempio, i balzi in avanti, a parità di inquadra­mento, sono molto più frequen­ti tra chi non supera i 38 anni. I dipendenti fino a quell’età rice­vono anche, in media, valuta­zioni di 14 punti percentuali su­periori rispetto a quelle degli over 45. Superati i 40, invece, la parabola è discendente. L’uffi­cio del personale li considera quasi come un peso, restare co­sì a lungo nella stessa realtà im­prenditoriale, invecchiare den­tro lo stesso ufficio è una nota di demerito. È finita l’epoca in cui si raccontava orgogliosi di aver vissuto«una vita al servizio del­l’azienda »: oggi, complice un mondo del lavoro sempre più flessibile e dinamico, si tende a pensare che chi resta vita natu­ral durante nello stesso posto lo fa perché non ha ricevuto offer­te migliori.

La discriminazione, fa notare lo studio della Sda Bocconi, non si fonda su dati scientifici: non che ci fosse bisogno di un test per capirlo, ma su un cam­pion­e di mille lavoratori non so­no state rilevate significative dif­ferenze di efficienza tra 30enni e 45enni. Non c’è nessun decli­no cognitivo prima dei 60 anni, e in ogni caso questo non si ma­nifesta con forme significative prima dei 74. Tradotto: chi ha qualche capello grigio possie­de energia da vendere, e un ba­gaglio prezioso di esperienza da impiegare – magari trasmet­tendola ai nuovi arrivati”.

Insomma lo studio impietoso della Bocconi dimostra che un dipendente fedele all’azienda a poco a poco non diventa un simbolo, ma solo un peso. Non più una discriminazione sulla razza o sul sesso (che in alcune parti del nostro territorio continuano a esserci) ma soprattutto sull’età in nome di quel “giovanilismo” di cui ci si è fin troppo riempiti la bocca:

“lo confer­ma anche Giuseppe Zaffarano, presidente dell’associazione la­voro over 40: «C’è molta sfidu­cia nei confronti dei datori di la­voro,e delusione per prospetti­ve di carriera non realizzate. La sensazione dominante è la pau­ra per il futuro: in un momento in cui sono tante le aziende che vengono comprate da gruppi esteri, anche chi è assunto te­me delocalizzazioni. E già dai 45 anni in poi gli uffici del perso­nale, specie in questi tempi di magra, guardano al dipenden­te o­ver 45 come a un futuro pre­pensionato, uno da far “scivola­re“ fuori»”.

Tempi duri per la Repubblica basata sul lavoro tra disoccupazione e discriminazione, sembra proprio che il caposaldo della Costituzione italiana stia pian piano cedendo il passo.

Tutti pazzi per il calcio… e possibilmente lontani da mogli e suocere!

calcio-sondaggio-tuttacronacaLa prima mood communication agency italiana, Found!, ha svolto uno studio i cui risultati non dovrebbero sorprendere: il calcio resta lo sport più amato lungo lo Stivale. Sono infatti 78 su 100 gli italiani che continuano a seguirlo assiduamente, mentre si ferma al 62% il numero degli appassionati di F1 e al 55% quello degli amanti della MotoGp. L’indagine è stata condotta su circa 1400 persone, maschi e femmine, tutti di età compresa tra i 18 e i 60 anni. La metodologia adottata è stata la WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate. Scopo: comprendere il rapporto che gli italiani hanno con il calcio. “Abbiamo voluto capire come gli italiani vivono la loro passione per il pallone, cosa apprezzano e cosa criticano, come lo seguono e cosa rappresenta per loro. – afferma Saro Trovato, sociologo, mood maker e fondatore di Found! – A emergere e’ che adesso gli italiani vorrebbero che sia data piu’ spazio per il calcio giocato  grazie anche alla presenza di opinionisti ed esperti preparati e credibili”. Ma che tipo di partite seguono? Quelle della squadra del cuore (33%) ma soprattutto della Nazionale (63%), sono in assoluto le piu’ seguite. Ben il 38% dichiara di seguire il calcio quando e’ in compagnia. Per quel che riguarda gli attributi che vengono dati al calcio, il 62% parla di emozionante e coinvolgente, il 9% lo considera violento, mentre per appena il 3% è noioso e frustrante. Quello che più appassiona sono i dibattiti televisivi e radiofonici (54%), i goal post partita (47%) e le interviste ai protagonisti (45%). A perdere appeal, invece, i gossip sui calciatori (31%), specie quelli legati alla loro vita privata (17%).  E se con mogli e fidanzate (23%) e suocere (26%) non si ha intenzione nè di seguire nè di discutere lo sport più amato, al contrario vengono giudicate compagnie poco gradite e che disturbano più di sms (23%), mail (19%) e notifiche sul telefonino (18%). Quasi un italiano su 3 (29%) segue sempre e assiduamente l’informazione calcistica, mentre il 10% tutti i giorni con regolarità. Appena il 6% si disinteressa totalmente e circa il 14% solo quando c’è qualcosa si suo interesse. La tv resta il media preferito, scelto da ben 6 italiani su 10 (61%), seguita dai quotidiani sportivi (49%), radio (33%) e Internet (21%).  Per quel che riguarda i personaggi più credibili nell’informazione legata al calcio, sbaraglia la concorrenza Fabio Caressa (78%), telecronista di punta di Sky Sport, seguito a ruota da Ivan Zazzaroni (71%), volto noto della Domenica Sportiva e solo terza posizione per Ilaria d’Amico (63%), conduttrice e presentatrice di Sky Calcio Show.

La dipendenza sexy… il porno, come alcool e droga

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Esistono le dipendenze, da alcol, da droga, da cibo… e dalla pornografia. Ci sarebbero quindi alcuni clienti di prodotti pornografici che svilupperebbero una vera e propria dipendenza e questo sarebbe rilevabile attraverso le loro attività cerebrali. Lo studio è stato realizzato dall’Università di Cambridge e i ricercatori avrebbero usato la risonanza magnetica per analizzare l’attività cerebrale su utenti che avevano affermato di aver problemi di una vera e propria dipendenza sexy. Le scansioni cerebrali realizzate con la risonanza magnetica hanno mostrato che è una parte centrale del cervello ad attivarsi, la stessa che viene interessata con la droga o con l’alcol.

 

Non riesci a farti servire al bancone di un bar? Uno studio spiega come fare!

cocktails-tuttacronacaRiuscire a farsi servire in tempi rapidi anche se il bancone del bar è affollato? Dei ricercatori tedeschi hanno scoperto il modo per catturare l’attenzione dei baristi. Lo studio, che è stato pubblicato dalla rivista Frontiers In Psichology, è stato condotto da un’equipe dell’Università di Bielefeld e ha messo in luce come sia il linguaggio corporeo a fare la differenza. Come riporta The Huffington Post, gli autori hanno spiegato: “I risultati hanno rivelato che il personale del bar risponde a due specifici segnali non verbali”. Quello che è importante, dunque, è “In primo luogo, che i clienti si posizionino direttamente al bancone e poi che guardino uno dei camerieri.” Quando questi due gesti compaiono assieme, il barista tiene in maggior considerazione il cliente. “Se uno di questi due segnali era assente, si riteneva che i clienti non avessero poi troppa intenzione di captare l’attenzione dei baristi” ha commentato a The Telegraph il dottor Sebastian Loth. “Questo indica chiaramente che entrambi i segnali son necessari”. Per capire bene le strategie che la gente utilizza per ordinare da bere al bancone, gli studiosi hanno raccolto foto e video di diversi locali sia tedeschi che inglesi. Dopo di che hanno analizzato sia le immagini che tutti i gesti che venivano compiuti, dall’occhiolino al mostrare del denaro. I ricercatori hanno quindi scoperto che la tecnica utilizzata era esattamente quella che era stata classificata come la più efficace: avvicinarsi al bancone e fissare il cameriere. Solo una persona su 15 mostra invece il portafoglio e meno di una ogni 25 gesticola all’indirizzo del cameriere. Dopo aver effettuato queste analisi, i ricercatori hanno provato a utilizzare gli stessi segnali in laboratorio, con l’ausilio di un cameriere-robot chiamato James. Oltre a scoprire quale fosse la maniera migliore per chiedere una bevanda, lo studio è stato finalizzato a promuovere la tecnologia robotica in modo che i modelli possano riconoscere e interpretare il comportamento sociale umano nel modo migliore. Loth ha spiegato che “James si è diretto solo dalle persone la cui postura indicava chiaramente che desideravano chiedere un bicchiere: solo se il sistema era certo che i clienti volevano ordinare, James rispondeva.”

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AAA volontari cercasi alla NASA: 3500 euro per trascorrere 70 giorni stesi

volontari-nasa-tuttacronacaLa NASA alla ricerca di volontari per un esperimento che si svolgerà nel centro di ricerca ‘Faru’ presso l’università del Texas a Galveston. Lo scopo è quello di osservare come il corpo degli astronauti reagisce alle lunghe missioni spaziali in vista dei futuri viaggi interplanetari. Ma cosa dovrebbero fare i volontari, che guadagneranno circa 3.500 euro al mese? Starsene sdraiati con la testa leggermente in giù e i piedi un po’ alzati per 24 ore al giorno per 70 giorni. Questa posizione, infatti, sarebbe un modo valido per imitare le condizioni di una persona che viaggia nello spazio, per lunghe missioni, in assenza di gravità. I volontari saranno sottoposti a test si prima che dopo questo lungo periodo di riposo, al fine di valutare i cambiamenti che avvengono sia nel sistema cardiocircolatorio che nel sistema muscolo-scheletrico, dopo tanto tempo passato in posizione sdraiata.  Tali risultati saranno utili per comprendere quali compiti, tra quelli svolti nel corso di una lunga missione, potrebbero venire influenzati dai cambiamenti che avvengono nell’organismo durante il volo spaziale. Questo permetterà di capire quali contromisure ideare. Lo studio dovrà inoltre valutare l’efficacia di un nuovo programma di esercizio fisico per mantenere la massa e la forza muscolare, nonchè la salute delle ossa e la funzione cardiovascolare durante 70 giorni di riposo a letto che potrà rivelarsi utile che per gli astronauti.

Anfora romana sequestrata a casa dell’ex ministro Scajola

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E’ stata sequestrata un’anfora romana e acquisiti alcuni documenti nella doppia perquisiaizone avvenuta questa mattina nella casa di Imperia dell’ex ministro Claudio Scajola e nel suo studio. L’avvocato di Scaloja, Marco Mangia, ha confermato “Il mio assistito ha fornito spiegazioni e documentazione della Sovrintendenza sulla regolare detenzione di quegli oggetti”.

Lo stesso Scajola, all’uscita dagli uffici della Polizia postale di Imperia, ha chiarito di essere tranquillo e a ricordato  «Negli ultimi tre anni sono stato oggetto di sei avvisi di garanzia e cinque perquisizioni. Siamo vicini al record di Berlusconi».

Ma la storia viene da lontano… da molte leghe sotto i mari. Nel maggio scorso i carabinieri hanno arrestato un ex assessore socialista del savonese che aveva trovato un modo originale di far fruttare la sua passione per le immersioni: armato di bombola e maschera, andava nei fondali dell’Isola di Gallinara (tra Alassio e Albenga) a rubare le anfore romane custodite da due relitti. Una volta messo in manette il sub, l’indagine si è allargata ai potenziali compratori privati delle opere che potrebbero essere finite nelle case di diversi vip liguri, tra cui  Scajola.

Il legale Marco Mangia, ha poi aggiunto: «In occasione della perquisizione l’onorevole ha fornito la documentazione che dimostra come le anfore sono state denunciate regolarmente alla sovrintendenza e come questa avesse autorizzato la moglie dell’ex ministro a custodirle presso la sua abitazione» e ha continuato «Si immagini se una persona dopo aver acquistato illecitamente le anfore le denuncia alla sovrintendenza. Farebbe come fanno molti qui da noi e la terrebbe nascosta in casa. Invece qui è tutto ufficiale e tutto protocollato. Inoltre la signora Scajola è una professoressa che si occupa di beni storici e conosce perfettamente quali sono i doveri inerenti a questo genere di situazioni».

Naso all’insù: nei prossimi giorni arriva l’asteroide 2003 DZ15

asteroide2003dz15-tuttacronacaSi sta avvicinando alla Terra l’asteroide 2003 DZ15, un Neo, ovvero una di quelle rocce spaziali che si avvicinano abbastanza all’orbitra terrestre, del diametro di 153 metri. Ma non serve allarmarsi: l’unico “pericolo” è godersi lo spettacolo del suo passaggio. L’asteroide torna a distanza di 10 anni dal suo ultimo passaggio e passerà a una distanza pari a nove volte la distanza che separa il nostro pianeta dalla Luna. Il transito è previsto nella notte fra lunedì 29 e martedì 30 luglio E’ l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma, a spiegare: “L’asteroide raggiungerà la distanza minima dalla Terra, pari a 3,5 milioni di chilometri, intorno alle 2,30 del mattino del 30 luglio. Ma in quel momento sarà difficile vederlo perchè sarà molto basso sull’orizzonte. Le condizioni ideali per osservarlo ci saranno invece intorno alla mezzanotte del 30 luglio, poco prima del passaggio ravvicinato”. Scoperto dieci anni fa, l’asteroide 2003 DZ15 è stato avvistato nei giorni scorsi dal programma di sorveglianza Pan-Starrs (Panoramic Survey Telescope & Rapid Response System) gestito dall’università della Hawaii. “Aspettavamo il suo ritorno”, ha detto Masi.

Allarme terremoto lanciato dagli scienziati: rapporto diretto con il fracking

fracking-terremoto-tuttacronacaLa conferma ufficiale che esista un rapporto diretto tra le attività di estrazione di gas naturale attraverso la fratturazione idraulica, o fracking, e alcuni terremoti sembra arrivare da tre articoli pubblicati sulla rivista Science. E se tale tecnica sembra essere responsabile di sismi di bassa intensità, fino al 3°, la tecnica di iniezione delle acque reflue nel sottosuolo – associata al fracking o anche a tecniche per la geotermia – potrebbe produrre terremoti anche superiori al 5°. Andrebbe inoltre considerato il fatto che i terreni sottoposti a queste tecniche possono risultare più sensibili alle conseguenze di violenti terremoti in altre parti del mondo, le cui onde sismiche potrebbero produrre contraccolpi disastrosi. Secondo William Ellsworth, sismologo all’US Geological Survey, il terremoto che colpì l’Oklahoma il 6 novembre 2011 fu causato da un vicino impianto di iniezione di acqua ad alta pressione nel sottosuolo. Stando al sismologo, in soli 10 anni sono quasi decuplicati i terremoti superiori alla magnitudo 3: da una media di 21 all’anno nel 2000 a un massimo di 188 nel 2011. Tale cambiamento non può derivare da cause naturali: negli ultimi 10-15 anni gli USA hanno avvitato una vasta campagna di trivellazioni per l’estrazione di shale gas. Il gas di scisto, più comunemente noto come gas naturale, è abbondantissimo negli USA: lo si estrae pompando in profondità enormi quantità di acqua ad altissima pressione in grado di rompere gli strati geologici dov’è intrappolato, così da permetterne poi la rapida risalita in superficie. Oltre al rischio di contaminazione delle falde acquifere, si sostiene che il fracking possa provocare anche terremoti: su un secondo studio pubblicato si legge che almeno la metà dei terremoti, di intensità pari o maggiore ai 4,5°, avvenuti negli USA negli ultimi 10 anni hanno interessato aree limitrofe ai siti di iniezione delle acque. Un terzo studio, a opera di due ricercatori dell’Università della California a Santa Cruz, ha preso in considerazione la sismicità prodotta dagli impianti geotermici. Stando agli studi, la pratica di iniettare acqua in profondità per favorire l’estrazione di energia geotermica produce terremoti i cui numero e intensità si riducono proporzionalmente alla riduzione del volume di fluido iniettato o estratto. In Italia non si utilizza il frackling, ma ci sono centrali geotermiche. E potrebbe insorgere una preoccupazione anche per l’attuale Campi Flegrei Deep Drill Project, che ipotizza in futuro una centrale geotermica. Emily Brodsky, autrice di uno degli studi, ha spiegato: “Dobbiamo riuscire a studiare più a fondo questi fenomeni per essere in grado di informare gli operatori sulla quantità di acqua che è possibile aspirare o iniettare in sicurezza”. Il timore è che l’indebolimento del sottosuolo e la pressione esercitata sulle faglie possano attivare terremoti di intensità maggiore associati con supersismi in altre parti del mondo. I terremoti in Cile del 2010, in Giappone nel 2011 e a Sumatra nel 2012 hanno avuto ripercussioni negli Stati Uniti: le onde sismiche prodotte hanno infatti fatto tremare con maggiore intensità le aree interessate da fracking o da centrali geotermiche. Per il principio di precauzione, stando a simili valutazioni, tali attività potrebbero essere interrotte e la Francia ha approvato già da qualche anno una monatoria sul fracking. Gli Usa, al contrario, puntando all’indipendenza energetica dall’estero, stanno incrementando gli impianti di estrazione.

Aumentano i furti e l’estorsione, tutta colpa della crisi.

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La crisi e la microcriminalità. Una equazione che da sempre ha un risultato sociale allarmante e così anche in Italia non si è immuni dall’incremento di estorsioni e di furti in questo periodo di crisi.  Una riduzione del 10% dell’attività economica a livello locale produce, infatti, un aumento del 6% dei furti e del 10% per le estorsioni. Lo studio, condotto da due economisti, Guido De Blasio e Carlo Menon, è stato effettuato da Banca d’Italia e i dati sono riferiti ai primi sue anni della crisi Italiana: 2008-2009.

Ma dove si sviluppa il maggior numero di furti?

Gli effetti sono più evidenti dell’impatto della crisi sull’aumento dei furti emerge nelle zone nelle quali la forza lavoro è più giovane o dove c’è una prevalenza di piccole imprese, mentre si riducono in maniera significativa nelle aree in cui la criminalità organizzata ha una presenza maggiore e più radicata.

I solari inquinano i mari

solari-inquinano-tuttacronacaSulle spiagge pensiamo a proteggere la pelle dai raggi del sole ma così facendo stiamo modificando l’ecosistema marino. E’ quanto emerso da uno studio condotto sulle spiagge di Mallorca da parte dei ricercatori del CSIC, che hanno analizzato le acque di tre spiagge dell’isola, tra cui Palmira e Santa Ponça, note per il turismo di massa. Il terzo luogo è invece una spiaggia difficilmente raggiungibile e per questo poco frequentata. Per queste sue caratteristiche è stata utilizzata per fare la comparazione. Nelle acque antistanti le prime si sono riscontrate alte concentrazioni di sostante contenute nelle creme solari, come il benzofenone, la metilbenciledina, composti organici, chimici, biossido di titanio e biossido di zinco. Antonio Tovar del CSIC sostiene che la loro presenza danneggi il fitoplancton mettendone in pericolo lo sviluppo. A farne maggiormente le spese sarebbe una microalga, la Chaetoceros gracile, alla base della catena alimentare del mediterraneo: è lei che permette ai pesci piccoli di nutrirsi. Senza, questi non solo morirebbero, ma negherebbero a loro volta il nutrimento per i pesci più grandi, condannandoli alla stessa sorte.

La nuova fine del mondo?

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E’ uno studio della Bbc  che riporta la desertificazione tra due miliardi di anni. Quindi è possibile che la nuova fine del mondo sia solo rinviata, ma non scongiurata. A decretare la scomparsa di ogni forma di vita conosciuta, che verrà rimpiazzata da microbi, sarà l’assenza di anidride carbonica causata dal maggior riscaldamento solare. La stella produce maggior calore man mano che invecchia, così l’acqua evaporerà a ritmi più sostenuti e le reazioni chimiche prodotte ridurranno sembre più l’anidride carbonica. Ma probabilmente per l’epoca avremmo già ampiamente risolto il problema abitando nello spazio… nessun allarmismo!

 

Hollywood e lo studio nello spazio

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Nei prossimi anni si attende il boom del turismo nello spazio e allora perché non aprire uno studio che potrebbe richiamare milioni di turisti oltre che avere la possibilità di girare film “spaziali”? Hollywood è al lavoro per creare lo studio in orbita e avere così in mano una carta vincente in anticipo su altre industrie cinematografiche che altrimenti potrebbero battere sul tempo gli americani. D’altra parte nei prossimi anni il calo di prezzi per volare nello spazio darà la possibilità a tanti di accedere agli hotel in orbita. Ma se Hollywood è pronta a investire in questa avventura, sicuramente ci saranno altre aziende e industrie pronte a seguirla… Buon viaggio a tutti!

Al telegiornale greco… un film hard in diretta

porno_greciaTelegiornale con un video “intruso” in Grecia. Gli spettatori sintonizzati si sono infatti ritrovati a seguire un video quanto meno inusuale: il tg ha infatti mandato in onda, durante la diretta, un film porno. Mentre i conduttori continuava a fare informazione, infatti, sugli schermi alle loro spalle stava andando in onda una scena di sesso. L’emittente ha riferito che ovviamente c’è stato un errore tecnico: sono state trasmesse le immagini che stavano andando in onda, in quel preciso istante, in un altro canale, ma alcune fonti locali hanno invece riderito che non si sarebbe trattato affatto di un errore ma di una burla ad hoc messa in atto da qualche simpaticone: il televisore alle spalle dei giornalisti infatti era sintonizzato su un altro canale della stessa emittente, ET1, che stava mandando in onda un film hard

1998 QE2: l’asteroide in arrivo questa notte

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Alle 22.59 di questa notte, l’asteroide “1998 QE2”, con i suoi 2.7 km di diametro, farà il suo massimo avvicinamento alla Terra, a circa sei milioni di chilometri dalla Terra, oltre 15 volte la distanza dalla Luna. Non c’è nessun rischio di collisione dunque, come ha spiegato anche la NASA. Una vera fortuna, considerate le sue dimensioni, che sarebbero in grado di spazzare via la vita dal nostro Pianeta, qualora ci fosse un’ipotetica collisione. Ma non ci sarà alcun rischio. Gli astronomi, tuttavia, avranno la possibilità di studiare le caratteristiche dell’asteroide grazie a telescopi ad alta risoluzione. Il loro obiettivo è quello di comprendere sia le origini dell’oggetto celeste che di migliorare la precisione dei dati orbitali, numeri indispensabili che permetteranno di comprendere se non ci siano, in futuro, rischi potenziali e prevedere la traiettoria che assumerà il corpo. Certo, rimane un’operazione complicata quella ci comprendere quali siano i corpi celesti che possono rappresentare una minaccia futura. Questo perchè gli asteroidi, a causa della loro bassa capacità di riflessione sono di solito invisibili all’occhio dei telescopi nonchè troppo piccoli per causare effetti gravitazionali osservabili. L’ipotesi di un impatto di un asteroide dalle misure rilevanti, ossia oltre i 45 metri di diametro, resta comunque rara: accade solo tre volte nell’arco di circa ogni mille anni.  Resta comunque fondamentale raccogliere il maggior numero di informazioni possibili, così che sia possibile prevedere i movimenti dei cinque  asteroidi individuati dalla NASA come possibile minaccia, sempre in ambito potenziale, con una probabilità di collisione su un milione. Tornando al passaggio di “1998 QE2”, l’asteroide è stato scoperto  nel 1998 dal Massachusetts Institute of Technology e, per questa notte, la NASA ha previsto una diretta streaming: sarà Charles Bolden, capo dell’agenzia spaziale, a raccontare in diretta il passaggio dell’asteroide.  L’astronomo Lance Benner del Jet Propulsion Laboratory della NASA di Pasadena ha spiegato l’importanza di una simile osservazione: “E’ possibile capire in modo dettagliato la sua dimensione, forma, rotazione, così come le caratteristiche superficiali e la sua origine”. Ma non solo: “Il passaggio di questi oggetti rappresenta un modo per esplorare un’intera classe di corpi del sistema solare”, ha spiegato l’astronomo. Non si conosce ancora quale sia la forma esatta di “1998 Qe2″. Dalla NASA si è invece saputo che l’asteroide ha con sè un satellite, una “luna” che gli ruota attorno ed ha una lunghezza di circa 600 metri, scoperto dagli scienziati del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena guidati da Marina Brozovic. Le concavità osservate sulla sua superficie, secondo la Nasa, potrebbero essere crateri causati da precedenti collisioni: è stato poi stabilito come compia una veloce rotazione su se stesso in meno di quattro ore.

La nuova tassa sul ceto medio (che medio non è più!)?

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Chi è ricco in Italia? Chi percepisce 3000 euro al mese. Questo secondo i grandi politici ed economisti al soldo di questo Governo sempre più inciucio e sempre meno indipendente da chi ha scelto di restarne fuori ma ne controlla i fili… ed ecco quindi che si colpisce il ceto medio… che non lo è più! In arrivo c’è davvero una nuova tassa allo studio per un milione e mezzo di italiani, ovvero per chi guadagna più di tremila euro al mese e per chi percepisce pensioni al di sopra dei sessantamila euro lordi l’anno? Sembrerebbe di sì! Ma chi sono i “ricchi d’Italia”? Spesso chi guadagna più di 3000 euro al mese ha un genitore o un figlio a carico (se non tutti e due), spesso ha il coniuge che non lavora, spesso ancora non ha le detrazioni sui medicinali,  paga rette per asili o università che sono più alte e di solito è costretto a fare straordinari o turni di lavoro massacranti per arrivare a quelle cifre, che non sono da ricchi come i politici vogliono far credere, ma sono cifre con cui un lavoratore o un pensionato deve aiutare parenti, figli, genitori che hanno perso il lavoro, sono disoccupati, o non possono ancora accedere al mondo del lavoro. Sono ricchi? Forse sono solo ammortizzatori sociali… mettendo tasse a loro si rischia di gettarli verso la povertà… altri poveri che dovranno lottare con chi povero è già senza poter più tendere la mano a chi aveva bisogno… Perché non fare un’analisi del reddito familiare? Perché colpire chi da solo ha 3000 euro al mese ma deve mantenere una famiglia e non colpire chi magari fra moglie e marito si ritrova con un reddito di 4500 euro? Ma dove sono i fondi europei che dovrebbero aiutare l’Italia? Non ci sono perché per bloccarsi serve il superamento della procedura d’infrazione europea (stimata in 12 miliardi), quindi siamo lontani da quei soldi che appaiono sempre più come un miraggio e invece si creano altri poveri… la guerra dei poveri è in atto!

Governo al servizio di chi?

 

#italianbelieberslovenewjustinscut! Nuovo taglio, parliamone!

Justin Bieber - nuovo taglio - tuttacronaca

Le fan di Justin ce l’hanno fatta di nuovo: il loro idolo ha cambiato look e subito si è creato un nuovo trend in twitter. Non solo un taglio grazie al quale è ancora più bello… OMG! Ieri indossava anche la felpa grigia! Insomma, è iniziato un nuovo week-end e in twitter già impazza il dibattito: meglio prima o dopo? Per le beliebers non c’è dubbio: bellissimo, amano il taglio alla follia e offendono chi non condivide l’opinione. Qualcuno, nel mezzo, si ricorda di dire che ama anche la sua musica…

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Come avranno reagito le fan che hanno potuto ammirare il look del loro idolo in anteprima alla nuova tappa del tour? Di certo non sono mancati i telefonini per “immortalare il momento”!

Ed ecco il momento più atteso di ogni concerto: la ragazza che incarna il sogno di tutte: la OLLG!

Bieber lancia la maglietta… è il delirio a Francoforte! VIDEO!

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E’ accaduto al concerto di Francoforte, dove il Believe Tour di Justin Bieber ha fatto tappa mercoledì sera. Come ormai in ogni concerto del tour, Justin si è ripresentato sul palco per i bis, cantando Boyfriend e Baby. Proprio nel corso della canzone che gli ha regalato il successo, Justin si è tolto la maglietta e l’ha lanciata sul pubblico.
Nel video qui sotto puoi vedere chiaramente,  il delirio che si è creato nel punto dove è atterrato l’indumento. Tra spinte e sgomitate per poter afferrare un lembo della canottiera sudata di Justin, diverse fan si sono ritrovate a contendersi l’oggetto del desiderio. Si è sfiorata la tragedia?

 

Numero chiuso all’università non viola il diritto allo studio!

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Il numero chiuso per l’accesso a determinate facoltà? Non viola il diritto allo studio. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani nella sentenza emessa oggi nei confronti dell’Italia. Bocciando, di fatto, il ricorso presentato da otto studenti italiani.

Secondo i giudici, che per la prima volta si sono trovati a dover stabilire se il numero chiuso è compatibile con il rispetto al diritto allo studio sancito dalla Convenzione europea dei diritti umani, la soluzione trovata dal legislatore italiano per regolare l’accesso all’università è ragionevole. E hanno rilevato che tale soluzione non eccede l’ampio margine di discrezione che gli Stati hanno in questo ambito.

Chi l’ha detto che i videogiochi sono sempre dannosi?

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La ricerca scientifica afferma che i videogiochi possono aiutare i bambini dislessici a migliorare le loro capacità di lettura. ma prima di gridare al miracolo occorreranno altri studi. Ciò che si è verificato è semplice: un bambino dislessico che si trova a dover di fronte a un gioco che richiede rapidità, abilità percettive, cognitive e motorie, riesce a “trovare” un’interazione.  Confrontando le capacità di lettura prima e dopo una sessione di videogioco (durata 80 minuti) si è visto un netto miglioramento nelle letture che seguivano al gioco.  Probabilmente il videogioco va a influire sulla capacità di attenzione e la stimola al punto che poi tale precisione può essere impiegata anche nella lettura.

Tutte frottole su Cupido!

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Come colpiscono le frecce di Cupido, il piccolo dio dell’amore? Un gruppo di sociologi guidati da Elisabeth McClintock, dell’Università di Notre-Dame, nell’Indiana (Stati Uniti), ha esaminato l’impatto della seduzione fisica sulla selezione dei partner. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Biodemography and Social Biology, ha anche tentato di analizzare il valore di alcuni luoghi comuni, come quello dell’amore a prima vista, o l’affermazione che «conta solo la bellezza interiore», o ancora il vecchio proverbio che «gli opposti si attirano». Lo studio mostra che esistono differenze di genere, ma non solo. Esistono anche delle particolarità che sono alla base del sex appeal di un individuo, e che influiscono sui suoi comportamenti nel cercare l’anima gemella. Ed ecco le scoperte.

Al contrario di quanto si pensa comunemente, le donne che hanno una forte attrattiva fisica non solo non allacciano relazioni basate unicamente sulla sessualità, ma formano più facilmente delle coppie stabili: più sono attraenti, meno partner hanno. Sono anche le meno propense a finire a letto al primo incontro. Gli uomini invece si comportano esattamente al contrario: più sono seducenti, più aumenta il numero delle loro partner.

Darwin è sempre attuale. Le belle donne utilizzano il loro vantaggio per fare una buona pescata nel mercato dei partner, ai quali non resta che essere scelti. Si sceglie in base all’indice di attrazione, ma il discorso diventa più complesso quando si va ad analizzare da che cosa è costituita l’attrazione. La bellezza è importante, ma lo è anche lo status sociale. Uomini e donne delle classi sociali agiate sono più seducenti perché non sono in sovrappeso, portano abiti che li valorizzano, curano la propria pelle, si tengono in forma. Ma il più importante fattore di attrazione è il principio di somiglianza: al di là di tutto, uomini e donne si scelgono quando si riconoscono simili per educazione, cultura, e visione della vita.

L’ultimo studio sull’obesità!

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In America l’obesità è una piaga sociale, tanto da veder coinvolta la First Lady nella lotta per un’alimentazione sana e biologica. Sul problema, negli anni, si è detto di tutto e il contrario di tutto, come spesso avviene quando non esiste una soluzione unica, ma un dover trovare una specifica risposta a diversi tipi di obesità.    Secondo una ricerca effettuata da un gruppo di nutrizionisti dell’Università dell’Alabama (Usa), e pubblicato sul New England Journal of Medicine, in materia di obesità sono in circolazione molte convinzioni infondate. Appoggiandosi su un’analisi della letteratura scientifica, Krista Casazza e i suoi collaboratori hanno identificato miti, credenze e fatti provati.

I falsi miti sono stati individuati soprattutto la vecchia convinzione che valgono di più piccole perdite di peso progressive piuttosto che un dimagrimento rapido e importante. Un altro mito che sta crollando è quello dell’effetto protettore contro l’obesità dato dall’allattamento materno: 6mila bambini sono stati seguiti per 6 anni, e non è emersa nessuna prova. Infine, è miseramente caduto il mito che un atto sessuale permetta di bruciare da 100 a 300 calorie: i ricercatori hanno scoperto che l’energia dispersa è di circa 14 calorie per un atto sessuale, la cui durata media è di solito 6 minuti, e consuma quanto una camminata di uguale durata.

Non è neanche vero che saltare la prima colazione protegge dall’obesità. Mal riposta anche la fiducia che possa aiutare mangiare più frutta e verdura: la situazione rimane invariata se non si cambiano le altre abitudini alimentari. Infondata anche l’idea sui rischi del cosiddetto effetto yo-yo, cioè che dimagrimenti e ingrassamenti alternati aumentino la mortalità. Ugualmente falso che fare continui spuntini favorisca l’obesità, perché essa dipende non dalle tante volte in cui si mangia, ma da ciò che si mangia. Altro mito da sfatare è che l’esercizio fisico non fa necessariamente perdere peso, però mantiene la buona salute, perciò è raccomandabile.

L‘obesità dipende in gran parte dal profilo genetico, però abitudini alimentari di frugalità servono a controllarla. Se delle strategie alimentari hanno dimostrato una certa efficacia, è importante persistere: la perdita di peso viene mantenuta. Per i bambini in sovrappeso, ha una grande efficacia il coinvolgimento della famiglia e dei genitori. Infine, per pazienti obesi scelti con giudizio, la chirurgia dell’obesità permette una perdita di peso a lungo termine e offre una riduzione del rischio di diabete e della mortalità.

Non è che lo studio mira a far guadagnare soldi ai chirurghi a danno di un regime di vita salutare?

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I delfini si chiamano per nome!

Emettono suoni secondo il compagno che devono chiamare quindi il brusio dei delfini non è un verso astratto, ma ha un’utilità. Questi suoni che vengono chiamate   firme vocali, permettono il riconoscimento tra di loro e inoltre la possibilità di chiamare il delfino più lontano. Questo studio è stato pubblicato sulla seria rivista Proceedings of the Royal Society B.

Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori biologo dell’università scozzese di St. Andrews hanno analizzato molte ore di registrazioni, le prime risalgono agli anni Settanta.

Durante la ripresa dei suoni, due delfini sono stati separati. Non potevano vedersi, ma potevano sentirsi.

I risultati dei ricercatori hanno dimostrato che durante il periodo della cattura i delfini imitano la firma vocale dell’altro delfino. Un modo di comunicare particolarmente usato soprattutto quando i due delfini studiati erano una madre e suo figlio o due animali molto legati.

Tuttavia le imitazioni delle caratteristiche vocali non sono totalmente identiche. All’inizio e alla fine delle imitazioni, i delfini modulano il loro suono. Per gli scienziati, si tratta senza dubbio di una maniera di introdurre altre informazioni nell’imitazione, come la propria firma vocale..

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