Antonio Conte miglior allenatore italiano: seconda Panchina d’Oro per lui

panchina-oro-tuttacronacaAntonio Conte si aggiudica per il secondo anno consecutivo la Panchina d’Oro, riconoscimento FIGC assegnato al miglior allenatore del campionato italiano che viene votato dai colleghi di tutte e quattro le serie professionistiche del calcio tricolore. Al secondo posto, con 23 punti contro i 27 del bianconero, Vincenzo Montella. Al terzo, Walter Mazzarri, per il lavoro fatto al Napoli. La Panchina d’Argento, che premia gli allenatori di Serie B, è andata a Eusebio Di Francesco, l’allenatore che ha portato il Sassuolo in A e che ora, dopo l’esonero di Malesani, torna a guidare. Alle sue spalle: Mandorlini (Verona) e Nicola (Livorno). Questo quanto detto da Conte al momento della premiazione:

“Prendo in prestito una battuta del presidente federale Abete: è più facile vincere che farsi votare… Sono molto contento di aver ricevuto questo premio da parte dei miei colleghi, anche perché segue quello che ho ricevuto poco tempo fa dall’AIC, ossia dai calciatori: questo significa che il movimento calcistico capisce e apprezza il nostro straordinario lavoro, quello che c’è dietro ai nostri successi. Perché dietro alle vittorie ci sono tanta fatica, lavoro e tempo dedicato al calcio e sottratto alla famiglia. Per questo voglio dedicare il premio alla famiglia, perché mi sopporta e mi supporta, poi ai miei calciatori, collaboratori e società”.

Il rinnovo di Conte non è scontato… pesa la polemica con Capello!

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Incontro chiarificatore tra Andrea Agnelli e Antonio Conte, che secondo quanto riporta Sportmediaset si sarebbero trovati ieri per firmare una sorta di pace. Conte e quelle parole al vetriolo contro Capello non erano state digerite bene dal presidente bianconero. Capello non può essere messo in discussione in casa Juve dove sarà sempre e comunque ricordato come l’allenatore che ha fatto vincere due scudetti anche se poi revocati per le note vicende di Calciopoli. Ora sul cammino di Conte c’è solo l’Europa League e il Trabzonspor da batterre… ma resta un nodo: il contratto da rinnovare per il ct bianconero e potrebbe non essere poi così scontato, anche se si suppone che data la classifica in Campionato e gli ottimi rendimenti della Juve sia tutto un atto formale… ma è ancora sotto gli occhi dei tifosi quel rinnovo mancato con Del Piero. Nessuno è insostituibile? Neppure Conte?

“Bagni di umiltà per tutti” così i tifosi contro Conte

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Uno striscione nella Curva Sud è apparso a inizio partita allo Stadium durante Juventus-Chievo: “Bagni di umiltà per tutti: giocatori, dirigenti, tifosi e società”. Il riferimento è alla frase di Antonio Conte al termine di Verona-Juventus, quando aveva detto che la Juventus avrebbe fatto meglio a fare un bel bagno di umiltà.

Ecco come si nutriva il “calcioscommesse”

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Ha confessato Antonio Bellavista, 33 anni, ex capitano del Bari che agli inquirenti ha raccontato come: “c’era la volontà di corrompere i giocatori, ma non ci sono mai riuscito” e poi ha aggiunto: “nulla è mai andato a buon fine, come risulta dalle intercettazioni” per precisare anche che “ero uno scommettitore  e da scommettitore ho il rammarico, purtroppo, di non avere scommesso su Brescia-Lecce e Palermo-Napoli, manipolate, ma non da me. Ho scommesso e vinto su 25 gare, sulle quali circolavano voci. Fra queste Siena-Sassuolo. Dissi a un giornalista di chiamare Conte, allenatore del Siena, perché Erodiani aveva la disponibilità del Sassuolo a perdere”.

Quanto costava comprare e vendere le partite?

“250/300mila euro per le partite di Serie A – racconta Bellavista -, 150/200mila euro per le partite di Serie B e 50/60mila euro per le partite di Serie C”.

L’imitazione di Conte fatta da Pirlo e Pepe

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Andrea Pirlo e Simone Pepe, seduti in panchina durante Cagliari-Juventus, hanno imitato il loro allenatore, Antonio Conte. Il video naturalmente è esilarante con i giocatori che sembrano davvero diventare due attori capaci di cogliere ogni minima espressione del loro ct. 

 

Il bianco(nero) Natale della Juve: focus sul mercato

natale-juve-tuttacronacaTempo di Natale, tempo di regali… anche per i tifosi bianconeri. A farli ci pensa Agnelli che blinda Conte, Pirlo e Pogba: “L’anno scorso abbiamo raggiunto 283 milioni di euro di fatturato, di cui 60 derivati dalla Champions – esordisce il presidente juventino ai microfoni di ‘Tuttosport’ –  L’obiettivo è quota 300 milioni al netto della Champions. Così si raggiunge l’autofinanziamento, senza rischio sportivo e con capacità di fuoco. Poi bisogna saper spendere. Ben venga la politica di Tevez e Llorente. Non è detto che se non costa non è buono. Bisogna ottimizzare gli investimenti. Oggi possiamo cominciare ad ipotizzare operazioni di taglio superiore, poi però deve valerne la pena”. Con un bilancio che gode di buona salute è permesso trattenere i gioielli della squadra: “A Pirlo ho detto che qui è di casa. Gli piace la Juventus e gli si addice. Con Marotta si sono dati appuntamento a febbraio-marzo per definire e restare con noi ancora un po’. Conte? Sono molto contento di lui e lui è contento di me e della Juventus. Non vedo la Juventus senza Conte. Pogba? A Londra parlavo di calcio italiano in generale, non solo della Juventus. Noi non abbiamo le risorse per andare oltre certe cifre. Ditemi: in Italia chi paga più di cinque o sei milioni di ingaggio? Io ho preferito citare uno dei miei piuttosto che uno degli altri, non mi sembrava carino. Il prolungamento ci può stare, non credo esistano problemi a questo giro di boa. Ma visto che Pogba è considerato il prossimo miglior centrocampista del mondo credo sarà difficile trattenerlo”. Per quel che riguarda il mercato invernale: “Il mercato si fa a giugno, quello di gennaio è il mercato di riparazione e non mi sembra ci sia nulla da riparare. Se Vucinic chiedesse di andar via? Chiedete a Marotta”.

Pausa natalizia per i bianconeri… con l’incognita Conte

antonio-conte_tuttacronacaCapitolo 2013 chiuso. I bianconeri hanno iniziato le meritate ferie natalizie dopo le sofferenze in Champions e i successi in campionato. E forse proprio il “tempo libero” permette di fare una riflessione. La Juve non riesce a “spaccare” in Europa. Ma è indubbio che sia la bestia nera delle avversarie italiane e sta veleggiando verso il terzo titolo nazionale consecutivo. Impresa che non centra da un’ottantina d’anni. Merito di chi dirige sapientemente la squadra e che, con questo obiettivo, potrebbe entrare nella storia. Ma… dopo? Vinto il terzo scudetto, cosa tratterrà l’allenatore che da sempre sogna l’Europa e si sta rendendo conto che è estremamente arduo conquistarla stando in Italia? Nel 2015 scadrà il contratto e al momento non si sta discutendo l’aggiornamento. Non bastasse, in Italia non sembra sentirsi a suo agio: è spesso nervoso, sovente offeso, si sente sempre al centro di attacchi e macchinazioni, perpetra il silenzio stampa, riscuote moltissima stima ma non altrettanta ammirazione e magari potrebbe anche inalberarsi se sapesse che, in un sondaggio realizzato dall’agenzia Italpress, tutti i suoi colleghi hanno vaticinato che la Juve vincerà lo scudetto. Ma resta anche che i numeri sono dalla sua parte:  da tre anni la Juve arriva alla pausa natalizia in testa alla classifica, ma se nel 2011 doveva condividere il primato con il Milan e la media-punti era di 2,12 a partita, nel 2012 (44 punti in 18 giornate) è salita a 2,44 e quest’anno ha toccato l’impressionante quota di 2,70. Fino ad ora, solo l’Inter e la Fiorentina sono riusciti a rallentare la folle corsa. Al momento l’unica squadra in grado di mantener viva la tensione è la Roma, che però è già stata distanziata di 5 punti e, nella peggiore delle ipotesi per quel che riguarda casa bianconera, se vincesse la sfida diretta che si giocherà al rientro dalla pausa natalizia, il 5 gennaio, resterebbe sempre alle spalle della squadra di Conte.

Nessun fallimento… più o meno! Conte e la conferenza stampa

Antonio-Conte_tuttacronacaVigilia della gara contro il Sassuolo e Antonio Conte si presenta alla tradizionale conferenza stampa, durante la quale non accetta che si parli di fallimento della Juve dopo l’eliminazione inattesa in Champions League. La sua risposta? L’ironia:

Fallimento? Fallimento di cosa? Che non abbiamo vinto la Champions? Se quello era l’obiettivo stagionale, allora è un fallimento. In effetti l’avevo messo come obiettivo principale la vittoria della Champions, avevo parlato di triplete…

Il ct bianconero ha comunque ammesso che “potevamo sicuramente fare un percorso più lungo” anche se ha ricordato che “abbiamo fatto un miracolo a tornare protagonisti in Italia dopo due settimi posti” e che “l’anno scorso siamo arrivati ai quarti in Champions, eliminati dal Bayern”. Parlando delle sei gare disputate in Europa quest’anno:

Quest’anno il cammino è stato all’inizio non buono e ci ha pregiudicato. Ma ci vuole tempo, chi pensa che le vittorie nascono dall’oggi al domani significa che non ha mai vinto in vita sua. C’è un percorso da seguire, fatto di lavoro, di cadute. Per me vedere una squadra italiana in finale di Champions da qui a tanti anni a venire sarà molto dura.

La fiducia non ha comunque abbandonato l’allenatore che crede nella capacità dei suoi uomini di voltare pagina anche perché “non è la prima volta che siamo caduti sul campo, quest’anno anzi abbiamo incassato due sconfitte di fila per la prima volta nella mia gestione”. Necessario però sarà lasciar perdere le “fesserie” tipo l’eventuale finale di Europa League a Torino e concentrarsi sul presente. Ma il presente è il Sassuolo e al solito non si è sbilanciato. Non ha mancato però di sottolineare che non saranno disponibili Vucinic, Pirlo e Marchisio. Difficile anche il rientro di Giovinco. Quello che è possibile, piuttosto, è che decida di spostare al centro Asamoah.

La Juve riparte dallo stadio amico… e dai bambini! I nuovi obiettivi

Bambini-Juventus-Stadium-tuttacronacaLa Juve ci riprova e, dopo la multa di 5mila euro per i cori ingiuriosi durante il match contro l’Udinese, riapre le porte a novemila bambini per la seconda puntata dell’iniziativa “Gioca con me…tifa con me”. In occasione della sfida con il Sassuolo, solo un  settore sarà a completa disposizione dei ragazzi delle scuole elementari e medie e delle scuole calcio, alcuni dei quali provenienti dall’Emilia. Al pensiero dello stadio amico, con un terreno di gioco perfetto, impossibile non tornare con la mente a quanto accaduto a Istanbul. Andrea Barzagli commenta: “Era impraticabile ed ora c’è grande amarezza e dispiacere per come è maturata questa esclusione. Però il calcio dà altre opportunità e noi dobbiamo pensare al futuro, a partire dal Sassuolo”. Fondamentale, ora, fissare i nuovi obiettivi stagionali. “La finale di Europa League è a Torino e aumenta il fascino. Ma l’obiettivo, comunque sia, sarebbe stato lo stesso e noi cercheremo di arrivare in fondo a tutte le competizioni”.

L’eliminazione dalla Champions… val bene un Tapiro!

conte_tapiro-tuttacronacaPolemiche per il campo, critiche dalla Federtamburello per aver definito il match contro il Galatasay “una partita a tamburello” ma ci pensa Vincenzo Staffelli a strappare un sorriso ad Antonio Conte, che ha “festeggiato” il suo primo Tapiro d’Oro (qui trovate il video). “Sono molto orgoglioso di riceverlo” ha dichiarato il ct bianconero. “È successo quello che non doveva accadere. Non ci dovevamo ridurre all’ultima giornata per qualificarci in Champions. È stata una lotta in mezzo al fango e gli altri sono stati più fortunati”. E ancora: “Ma ripeto che, purtroppo – aggiunge Conte -, la qualificazione ce la siamo giocata prima con il pareggio in casa contro i turchi”.

Conte resterà alla Juve? In casa bianconera si rischiano addii di lusso…

antonio-conte-tuttacronacaCosa fare ora? E’ quello che ci si chiede in casa bianconera dopo la batosta di Istanbul, quando è tempo di fissare i nuovi obiettivi: vincere lo scudetto, il terzo di fila, e provare ad alzare una coppa europea. L’Europa League è un traguardo da non snobbare quest’anno. Perché la finale si giocherà a Torino e perché bisogna rientrare dalle perdite economiche: dai 63 milioni della passata stagione arrivati dai quarti in Champions ai soli 11 di oggi. Motivo per il quale bisogna ricominciare a crederci e arrivare fino in fondo all’Europa League per limitare i danni a solo 20 milioni. Conte, poi dovrà rivedere tutto quello che riguarda l’organizzazione in campo. Il turnover dovrà infatti essere ancora maggiore perché non sarà più concesso sbagliare, che si tratti di campionato, Europe League o Coppa Italia, un altro traguardo da non sottovalutare visto che varrebbe la “coccarda” del decimo titolo. Oltretutto la possibilità di giocare a lungo, almeno questo si augurano alla Juve, il giovedì, ha già convinto il club a muoversi per chiedere alla Lega di scendere in campo sempre al lunedì in posticipo. Ma dello stesso Conte, che succederà? Il tecnico credeva nella Champions e ora che è sfuggita, con un contratto in scadenza nel 2015, non è detto resti sulla panchina bianconera. I pensieri di addio potrebbero dunque riaffiorare. E’ per questo che se dovessero arrivare proposte concrete dall’estero, Monaco come Arsenal se non addirittura Manchester United, queste potrebbero trovare terreno fertile. Anche perché non mancherebbero gli eventuali sostituti: uno su tutti quel Prandelli che dopo i Mondiali lascerà i colori azzurri. Peggio ancora, questi dubbi potrebbero impossessarsi anche di alcuni big o futuri tali, come Vidal e Pogba, anche loro richiamati dalle sirene di club più vincenti in Europa e da offerte alle quali la Juve non potrebbe rispondere adeguatamente.

Alla Juve non ne va bene una: tutte le grane di Conte e il richiamo di Federtamburello

antonio-conte-tuttacronacaLa Juve fuori dalla Champions si ritrova a disputare l’Europa League e l’obiettivo è la finale che si disputerà proprio allo Stadium. Se l’addio alla maggiore competizione, nonostante la perdita a livello economico, non sarà comunque un salasso perchè se i bianconeri perdono i 3,5 milioni della qualificazione, i soldi per via della sconfitta e il decremento del market pool, andranno aggiunti gli introiti dell’Europa League, due milioni garantiti al netto dei botteghini. Il problema arriva però dal punto di vista sportivo visto che, avendo conquistato appena 6 punti nel girone, la squadra non sarà tra le teste di serie al sorteggio di Nyon. Potrebbe quindi trovarsi ad affrontare una delle dodici vincitrici dei gironi di Europa League o, nella peggiore delle ipotesi, una tra le quattro migliori retrocesse dalla Champions. Un problema da superare assolutamente considerata l’opportunità di giocare la finale nel proprio stadio e anche in virtù del tanto chiacchierato ranking Uefa. Andare avanti in Europa League infatti porterebbe tanti punti quanto la Champions e ridarebbe un po’ di quel sorriso perso a Istanbul. Incredibilmente, Conte si trova poi “richiamato” niente di meno che dalla Federtamburello per la sua dichiarazione post partita: “Oggi non si è giocato a calcio ma a tamburello. Siamo stati penalizzati enormemente”. La Federazione di tamburello, in una nota scritta ha tenuto a precisare: “Il nostro è uno sport tecnico e spettacolare del quale l’Italia è campione del mondo”. Con l’occasione invitano anche l’allenatore bianconero ad “assistere con occhi non velati ad una partita”. Nella nota, il presidente della Fipt (Federazione italiana palla tamburello) Emilio Crosato, oltre ad invitare Conte ha anche ricordato “come per un completo allenamento dell’Inter da parte dell’allenatore Alfredo Foni nel 1953 e 1954, quando vinse gli scudetti, fosse inserita anche l’attività di tamburello”.

 

Il campo delle polemiche: i turchi hanno pulito solo la loro zona!

campo-gala-juve-tuttacronacaProbabilmente di quanto accaduto nei giorni scorsi a Istanbul si continuerà a parlare ancora a lungo, perchè per quanto i bianconeri non sarebbero dovuti arrivare a giocarsi il tutto per tutto all’ultima partita dei gironi di Champions, la penalizzazione a causa del maltempo c’è stata. E sicuramente si può dire che, in fin dei conti, il campo era in condizioni pietose anche per i padroni di casa del Galatasaray, usciti vincenti dalla sfida grazie al gol di Sneijder su assist di Drogba. Ma… Davvero le squadre giocavano sullo stesso piano? L’interrogativo sorge dopo aver letto un articolo apparso in CalciomercatoNews dove scrivono: “Ma il campo era in condizioni pietose, peggio di due giorni quando fu interrotta la partita a causa del maltempo. Gli addetti al campo tra l’altro sono stati molto furbi perché hanno pulito bene la zona d’attacco del Galatasaray, mentre la zona d’attacco della Juventus era ingolfata tra neve e fango, in effetti ai bianconeri risultava difficile fare un’azione degna di nota.” Anche la Gazzetta dello Sport ne parla: “A destra il prato era abbastanza verde e la palla scivolava che era quasi un piacere. Dall’altro lato, invece, una palude di fango, oltretutto segnata da linee orizzontali, come piccoli canali. Strano, no?  Il motivo, purtroppo, è simile a quello denunciato invano l’anno scorso dall’allenatore del Cluj, Andone, sempre in Champions: sotto una forte pioggia, nell’intervallo la parte in cui attaccavano i romeni non era stata pulita, mentre l’altra sì. Così il Cluj non era riuscito a sviluppare un’azione che fosse una ed era stato raggiunto sull’1-1. Ieri è successa una cosa simile: dopo il quarto d’ora finale del primo tempo, nell’intervallo sono entrati in gioco gli spalatori, una decina, ben istruiti sui loro compiti, su ordine del direttore generale Lutfi Aribogan. E hanno «trattato» a dovere la zona sinistra, rendendola di fatto impraticabile. In effetti le azioni della Juventus erano come ingolfate da quei canali – innaturali, evidente – nei quali la palla s’incastrava e si fermava spesso. Tutto più scorrevole per i padroni di casa.” Se la cosa fosse vera e avvalorabile con immagini televisive allora sarebbe giusto fare un esposto all’UEFA. Parliamo sempre male dell’Italia ma da noi una cosa così antisportiva non sarebbe mai avvenuta.

Juve fuori dalla Champions… e alla Roma non sanno che pensare!

galatasaray_juventus-tuttacronacaPositivo o negativo? La Juve è uscita dalla Champions e a Trigoria ci sono pensieri opposti al riguardo. Se infatti c’è chi ieri ha fatto il tifo per i giallorossi del Galatasaray, c’era anche chi sosteneva gli uomini di Conte. Perchè le ripercussioni di quella sconfitta sono destinate a sentirsi in campionato, anche se ancora non è chiara la svolta. Fuori dalla competizione europea, i bianconeri possono infatti concentrarsi sul campionato, senza ripercorrere la strada dell’Inter e del suo crollo nella Serie A italiana nell’anno del Triplete che permise la storica (ma inutile) rimonta della Roma di Ranieri, ma c’è anche chi spera in un contraccolpo psicologico per Buffon e compagni. Lo fa ad es esempio Garcia, che alla Juve aveva fatto gli auguri domenica scorsa provocando gli scongiuri degli avversari. Il tecnico francese più che all’uscita della Juve dalla Champions sta pensando però al ritorno in campo di Totti (lunedì a San Siro) senza il quale la Roma ha abbassato di molto la sua pur ottima media punti (da 3 a 2 a partita). I giallorossi, quelli italiani, allo Juventus Stadium arriveranno il 5 gennaio e sarà il momento della verità. Sempre parlando del campionato, sono in vista diversi cambiamenti che potrebbero rivelarsi decisivi per quel che riguarda il calendario. Con la Juve impegnata in Europa League di giovedì saranno infatti frequenti i posticipi dei bianconeri di domenica o lunedì sera con la possibilità quindi di conoscere in anticipo il risultato della Roma. Un po’ quello che accadrà ai giallorossi lunedì prossimo contro il Milan. A San Siro oltre a Pjanic (squalificato) e Balzaretti (pubalgia) non ci sarà nemmeno l’ex Borriello che ieri ha rimediato una nuova distorsione alla caviglia sinistra.

Vittoria amara per il Napoli: 2-0 contro l’Arsenal

napoli-arsenal_tuttacronacaUltimo appuntamento con il girone valido per il passaggio agli ottavi di finale per gli uomini di Rafa Benitez che al San Paolo si giocano la loro ultima chance. Obbligo: vincere. Per l’occasione, esordisce in Champions Rafael, che sostituisce Reina. Gli azzurri scendono in campo con un 4-2-3-1 con Maggio, Albiol, Fernandez, Armero; Behrami, Dzemaili; Mertens, Pandev, Callejon; Higuain. Stesso modulo per gli uomini di Wegner, schierati in campo con Szczesny; Jenkinson, Mertesacker, Koscielny, Gibbs; Arteta, Flamini; Rosicky, Ozil, Cazorla; Giroud. Prima dell’inizio, sul campo di gioco si vede un cartello che ricorda Mandela.

napoli-arsenalIl Napoli crede nella possibilità di un miracolo e lo si vede fin dai primi minuti, quando gli uomini di Benitez partono subito all’attacco. Al 13′ gli azzurri reclamano con l’arbitro per un presunto fallo di mano, ma le immagini mostrano chiaramente che il difensore dei Gunners colpisce con la testa. Dopo due minuti fallo da dietro di Rosicky, l’arbitro fischia la punizione ma non estrae il giallo per il ceco. Al 23′ Rafael salva il Napoli sulla conclusione di Giroud. Al 36′ arriva il primo giallo del match: ammonito Mertens per gioco pericoloso su Rosicky. Al 38′ altra occasione per gli uomini di Benitez: Dzemaili lancia in profondità Maggio, l’esterno azzurro prova a beffare il portiere in uscita con un pallonetto, la palla finisce alta. Al 41′ secondo cartellino giallo, colpisce Dzemaili per fallo su Koscielny. Tre minuti e Szczesny combina un pasticcio: il suo rinvio finisce sulla testa di Higuain che non riesce a deviare in porta. E’ l’ultima azione del primo tempo che termina senza minuti di recupero.

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Non ci sono cambi quando le squadre tornano in campo. L’Arsenal tenta subito di passare in attacco ma al 10′ ancora una buona prova per Rafael che è costretto ad uscire fuori dall’area su Giroud, buono il tempismo del portiere che riesce ad allontanare il pericolo. Al 12′ Benitez gioca la carta Insigne, lascia il campo Pandev. Ancora un minuto e occasione per il Napoli. Armero entra in area e si presenta davanti a Szczesny, il tiro è centrale e non crea problemi al portiere. Al 17′ Callejon lanciato in profondità arriva al limite dell’area, rientra sul sinistro e punta la porta, il suo diagonale è largo: altra occasione sprecata per gli azzurri. Al 19′ primo giallo per l’Arsenal: Arteta per un fallo su Behrami. Al 24′ prima sostituzione per Wenger: dentro Ramsey, fuori Cazorla. Al 28′ gli azzurri passano in vantaggio: Higuain scambia con Callejon, poi si gira in area e fulmina Szczesny. Il San Paolo esplode. 1-0!

Due minuti e doppio giallo per Arteta, espulso il giocatore dell’Arsenal. A 6′ dal termine, doppio cartellino giallo: ammoniti Ramsey e Fernandez. Nel frattempo, pessima notizia da Marsiglia: il Borussia è tornato in vantaggio con Grosskreutz. Con questo risultato il Napoli sarebbe fuori dalla Champions League. Gli uomini di Benitez hanno tre minuti di recupero per non uscire dalla Champions. Il secondo gol degli azzurri arriva al secondo minuto di recupero: Insigne lancia Callejon che supera Szczesny con un pallonetto. 2-0!

Al triplo fischio, il Napoli vince ma non supera il turno perché contemporaneamente anche il Borussia Dortmund ha vinto a Marsiglia: è la prima volta che una squadra non entra agli ottavi con 12 punti!

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La Juve beffata anche dalle giovanili del Milan!

milan-youth-tuttacronacaA Instanbul la Juve si è vista eliminare dalla Champions per un gol quasi al termine dell’ultimo incontro del girone dal Galatasaray: nonostante le squadre fossero contrarie a giocare a causa delle condizioni del campo, infatti, la Uefa ha imposto la sua volontà: “the show must go on” e il match ha avuto regolare svolgimento. Vista l’importanza della sfida che non ha goduto del rinvio, fa quasi sorridere il fatto che allo stadio “Breda”, al contrario, non si sia giocata la sfida di Youth League tra Milan e Ajax. Questo a causa della squadra olandese che non è voluta scendere in campo per le condizioni del campo. La gara era comunque ininfluente per il discorso qualificazione, dato che i rossoneri avevano già strappato il pass per il prossimo turno mentre i lancieri erano aritmeticamente fuori. Il responsabile del settore giovanile del Milan, Filippo Galli, ha così commentato il fatto: “Rispettiamo la loro scelta, secondo loro non c’erano le condizioni di sicurezza per giocare. Il campo è duro, ma si poteva giocare, tanto che anche gli arbitri c’erano le condizioni per giocare. Con il Brescia nella scorsa partita il terreno di gioco era peggio. Noi comunque rispettiamo la loro decisione”.

Conte non ci sta, attacca la Uefa e il campo

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La brutta esperienza di Istanbul lascia i suoi segni e Conte proprio non digerisce la partita che oggi la Juve ha perso contro il Galatasaray e che ha determinato l’eliminazione dei bianconeri dalla  Champions League a soli cinque minuti dal finale su un campo impraticabile colmo di fango, ghiaccio e neve:

”Siamo stati penalizzati in maniera enorme, è una eliminazione che secondo me non è giusta. Sull’asciutto ce la saremmo giocata. E’ capitato l’impossibile e ne abbiamo pagato le conseguenze”, queste le parole di Conte che poi ha sottolineato  “questo non è calcio” e, soprattutto, anche il Galatasaray avrebbe accettato lo stop. Quindi l’attacco alla Uefa:

“Abbiamo provato a far rimandare la partita. Abbiamo fatto una riunione con il delegato Uefa nella quale spiegavamo la pericolosità della partita, ma non ci sono stati a sentire. L’arbitro ieri ha sospeso la partita perché era pericoloso, e poi oggi non era pericoloso? Questo non è calcio. Drogba mi ha poi detto: è la stessa cosa per tutte e due le squadre”

Conte, però, non nasconde le responsabilità della Juve arrivata a giocarsi tutto in Turchia dopo un girone deludente: “Siamo stati noi però a complicarci la vita giocandoci la qualificazione all’ultima partita”.

Ora per la Juve c’è solo l’Europa League:

”Rituffiamoci prima in campionato, abbiamo due partite e la Coppa Italia – prosegue il tecnico della Juventus – poi penseremo all’Europa League e cerchiamo di fare del nostro meglio. Facciamo tesoro della Champions di quest’anno e anche di quella dell’anno scorso”.

 

Tottenham, la squadra che potrebbe sottrarre alla Juve uno dei suoi campioni…

Andrea-Pirlo-tuttacronacaAndrea Pirlo ha le idee chiare: per restare in bianconero vuole un rinnovo triennale. Troppo per il club juventino, che ragiona su un biennale. Ma ora all’orizzonte è apparso un concorrente temibile: il Tottenham. Che potrebbe rappresentare una vera sirena per il centrocampista bresciano. Il club inglese, infatti, è pronto a offrire un triennale da 7 milioni di euro a stagione al calciatore italiano per farlo approdare in Premier League a partire dalla prossima stagione. L’offerta è di quelle che non passano inosservate e potrebbe far propendere Pirlo per un’avventura all’estero.

Buone notizie in casa Juve!

claudio-marchisio-tuttacronacaClaudio Marchisio era rimasto a terra, ieri, durante la partita della Juve contro il Bologna. L’infortunio era arrivato poco dopo il gol realizzato da Chiellini quasi allo scadere del tempo. Un brutto colpo per il pubblico bianconero vederlo a terra, soprattutto pensando alla sfida che attende gli uomini di Conte il prossimo martedì sera a Instanbul. Ma è stato lo stesso centrocampista a rassicurare i tifosi via Twitter: “La caviglia sta bene…ci sono due bei segni, ma passerà in fretta”. Il “Principino” sarà quindi disponibile per la decisiva partita in casa del Galatasaray. Resta da accertare l’entità del colpo al ginocchio sinistro patito da Mirko Vucinic.marchisio-tweet

La Juve continua a volare in classifica: grazie a Vidal e Chiellini batte il Bologna

bologna-juve-tuttacronacaAnticipo del venerdì al Dall’Ara di Bologna dove i padroni di casa ospitano gli uomini di Antonio Conte, determinati alla fuga in classifica. I felsinei sono reduci dal pareggio di Parma,  mentre i bianconeri arrivano dalla vittoria firmata Llorente, ai danni dell’Udinese, nell’ultimo turno. Per la Juve si tratta dell’ultimo impegno prima del confronto decisivo in Champions League, contro il Galatasaray, che deciderà quale delle due formazioni approderà agli ottavi di finale. Pioli schiera un 3-4-2-1 con Curci; Antonsson, Natali, Mantovani; Garics, Perez, Khrin, Morleo; Kone, Diamanti; Bianchi. Risponde Conte con un 3-5-2 che vede in campo Buffon; Barzagli, Ogbonna, Chiellini; Isla, Vidal, Pogba, Marchisio, Peluso; Vucinic, Quagliarella.
bologna-juveI primi minuti della partita vedono la Juve costantemente in attacco e gli uomini di Conte riescono a portarsi in vantaggio al 12′. Azione insistita dei bianconeri con Marchisio che va vicino al gol, poi il pallone arriva sui piedi di Peluso che finta il tiro e serve Vidal in area di rigore che non sbaglia e insacca alle spalle di Curci. 1-0!  I bianconeri continuano a pressare ma al 23′ arriva il primo giallo del match: ammonito Peluso per un fallo a centrocampo su Diamanti. Due minuti dopo grande punizione calciata da Diamanti, risponde Buffon respingendo in angolo! Il Bologna inizia a tenere le redini del gioco e al 32′ seconda ammonizione: Mantovani per fallo da dietro su Vidal. Al minuto successivo azione pericolosa del Bologna! Bianchi raccoglie il pallone in area di rigore e scarica su Diamanti che da fuori area lascia partire un bolide, Buffon devia in angolo. Al 33′ i rossoblù chiedono rigore per un presunto fallo di mano di Vucinic. Al 4′ il giallo colpisce Isla, per un fallo di mano sulla fascia destra di attacco del Bologna, che in questo frangente è molto cresciuto. Al 44′ ammonito Chiellini per un fallo su Diamanti. Dopo alcuni tentativi dei padroni di casa, è la Juve a cercare il raddoppio, ma senza esito. Dopo due minuti di recupero, Mazzoleni manda le squadre agli spogliatoi. uventus che si trova meritatamente in vantaggio al Dall’Ara grazie al gol del solito Vidal. Bologna che dopo aver regalato metà tempo ai bianconeri ha provato ad affacciarsi dalle parti di Buffon con un paio di conclusioni di Diamanti.

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La ripresa inizia con una sostituzione tra le fila del Bologna: Pioli fa entrare in campo Diego Laxalt al posto di Perez. In questa fase è Quagliarella il giocatore più attivo ma che non riesce a trovare la conclusione in porta. La squadra di casa però non demorde, anche se non riesce a scardinare la difesa bianconera. Al 18′ è Llorente che impegna Curci che devia in angolo. Al 20′ cambio offensivo per il Bologna: esce Garics ed entra Cristaldo mentre al minuto successivo esce Peluso ed entra Asamoah per la Juve. L’ex atalantino sostituito da Conte perché ha rischiato di farsi espellere dopo un fallo su Diamanti. Al 23′ Asamoah fermato per posizione irregolare, inutile il suo gol. Altri due minuti e Tevez prende il posto di Quagliarella sul rettangolo di gioco. Al 27′ Llorente scatta sul filo del fuorigioco, ma Curci è bravissimo a respingere con i piedi fuori area. Sulla metà campo opposta, diagonale di Cristaldo che esce di un soffio. Subito dopo azione insistita di Tevez e Vidal. Al 34′ è Marchisio ad andare vicino al raddoppio, ma il tiro viene deviato in angolo. Tre minuti ed è la squadra di casa a rendersi pericolosa: cross al bacio di Diamanti e colpo di testa di Morleo, palla fuori. Al 39′ giallo per Marchisio: era diffidato e salterà la partita contro il Sassuolo. Al 41′ Llorente fallisce il raddoppio davanti a Curci sparando addosso al portiere. Frenetici gli ultimi minuti con il Bologna che cerca il pareggio e la Juve che mira al raddoppio. Al 45′ altro cambio per gli uomini di Pioli: entra Alibec, esce Bianchi. Subito dopo arriva il tanto cercato raddoppio bianconero: dal corner, colpo di testa sul primo palo di Chiellini che dopo aver bruciato in velocità Natali sul taglio all’esterno mette alle spalle di Curci. 0-2!

Al minuto successivo, resta a terra Marchisio, gioco fermo. Quando riprende, un ultimo tentativo per il Bologna prima del triplo fischio: continua la sua corsa la Juve!

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Al via la 15a giornata di Campionato: le probabili formazione di Bologna-Juve

bologna-juve-tuttacronacaAnticipo del venerdì questa sera al Dall’Ara di Bologna dove arriva la Juve capolista. Il Bologna non batte in casa la Juventus dal 29 novembre 1998, 3-0 in serie A con reti di Paramatti, Signori e Fontolan: da allora in Emilia sono stati giocati 13 incontri ufficiali, con bilancio di 4 pareggi e 9 successi bianconeri. Per quel che riguarda la Vecchia Signora, segna da 27 partite ufficiali consecutive: 52 le marcature totali, con ultimo digiuno il 10 aprile scorso in Champions League, Juventus-Bayern Monaco 0-2. La Juventus, tra vecchia e nuova stagione, segna in campionato da 27 giornate, per un totale di 50 marcature. Nel frattempo, i bianconeri hanno superato la Roma in campionato portandosi in vetta alla classifica. Riguardo alla sfida di questa sera, queste le parole di Conte: “A Bologna sarà una partita difficile, loro sono in buonissima salute. Ci attende una gara dura, tosta e noi dovremo giocarcela con la testa sgombra. Del resto, abbiamo sempre ragionato in questo modo”. Alle porte c’è anche la trasferta di Istanbul, decisiva per il cammino in Champions League e il tecnico bianconero spiega: “Turnover? Cercherò di mettere in campo la formazione più adatta e giusta per questo momento. Non sono qui per dirvi la formazione, ma sono sicuro della grande risposta di chi andrà in campo”. Una parola l’ha spesa anche per la multa da 5mila euro rimediata dal club per i cori dei bambini allo Juventus Stadium, che ha definito “accanimento”. “Bisogna sempre fare un distinguo – rileva l’allenatore -: ci sono delle regole da rispettare e poi c’è l’accanimento. Quello che è stato fatto è accanimento; è facile fare demagogia e retorica quando si parla di bambini”.

Queste le probabili formazioni:

Bologna (3-4-2-1): Curci; Antonsson, Natali, Mantovani; Garics, Khrin, Perez, Morleo; Kone, Diamanti; Bianchi. All. Pioli.

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Ogbonna, Chiellini; Padoin, Vidal, Pogba, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Quagliarella. All.: Conte.

 

 

Piccoli tifosi… fanno prendere una multa da 5mila euro alla Juve

juventus_udinese_tuttacronacaLa Juventus riempie le curve di bambini… e i ragazzini le fanno guadagnare una multa da 5mila euro. Il club dovrà sborsare la cifra, come ha deciso il giudice sportivo, “per avere suoi (giovanissimi…) sostenitori rivolto ripetutamente ad un calciatore della squadra avversaria (Brkic dell’Udinese, ndr) un coro ingiurioso”.  Circa 12.500 bambini hanno riempito le curve dello Juventus Stadium squalificate per discriminazione territoriale nei confronti dei napoletani. Punite con multe dai 15.000 ai 2.000 euro anche Roma, Atalanta, Parma, Lazio, Cagliari, Verona e Inter. Uscito invece indenne il giocatore del Catania Spolli, che avrebbe rivolto un insulto razzista a Mario Balotelli (‘negro di m…’): il giudice sportivo non si è infatti pronunciato sul caso. Nessuna prova televisiva per il difensore, in quanto le immagini non chiariscono se Spolli abbia realmente pronunciato la frase che poteva costargli fino a 10 giornate di squalifica. Il labiale, infatti, non è leggibile.

I guai di casa Juve: lesione al legamento per Pirlo

infortunio_pirlo_juveudinese-tuttacronacaDuro colpo per la Juve di Conte: in seguito all’infortunio riportato durante l’incontro contro l’Udinese di domenica sera, a seguito di uno scontro con Lazzari, Andrea Pirlo è stato sottoposto ad accertamenti al ginocchio destro presso la clinica La Fornaca di Torino. Gli esiti non sono incoraggianti: il bianconero che durante il match aveva dovuto abbandonare il rettangolo di gioco ha infatti riportato una lesione di 2° grado al legamento collaterale mediale. Per il recupero si va dalle cinque alle sette settimane. Salterà dunque la delicata sfida in Champions con il Galatasaray e rientrerà con l’anno nuovo. Il 2013 è dunque finito in anticipo per il giocatore e le previsioni più rosee parlano di 30-35 giorni di stop – cosa che significherebbe rivedere in campo il regista bianconero già contro la Roma a inizio gennaio – ma il tipo di infortunio e i precedenti inducono a maggior cautela, proiettando il rientro oltre la metà del prossimo mese.

Il Napoli torna a vincere in campionato! 2-4 contro la Lazio

lazio-napoli-tuttacronacaPosticipo di Serie A che chiude la 14a giornata quello che si gioca all’Olimpico e che vede contrapposte Lazio e Napoli. I padroni di casa hanno bisogno di una vittoria per uscire dal tunnel della mediocrità nel quale sembrano sprofondati: nelle ultime 4 partite hanno collezionato solo 3 punti, frutto di altrettanti pareggi, e non vincono in campionato dal 27 ottobre scorso. Non è un periodo positivo neanche per gli azzurri di Benitez che in campionato hanno perso le ultime due partite contro Juventus e Parma, sconfitte a cui si somma quella incassata in Champions League contro il Burussia Dortmund nonostante bastasse un solo punto per chiudere il discorso qualificazione a proprio favore. Per l’occasione Petkovic schiera Marchetti; Konko, Ciani, Cana, Radu; Biglia; Candreva, Gonzalez, Hernanes, Lulic; Perea. Risponde Benitez con Reina; Maggio, Albiol, Britos, Armero; Inler, Behrami; Insigne, Pandev, Callejòn; Higuain.

lazio-napoliDopo due fuorigioco di Higuain, la prima palla gol arriva al 6′, quando Candreva aggancia bene in area, supera Cana ma calcia a lato con il sinistro. Callejon ci prova al 9′, con un destro a giro che supera la traversa. Otto minuti e arriva l’occasione per la Lazio: Hernanes, liberato al tiro da un passaggio di Perea, impegna Reina con un tiro dal limite dell’area. Dopo un tiro di Candreva che spara tra le braccia del portiere, al 19′ tiro di Konko che finisce di poco a lato. Il Napoli passa in vantaggio al 23′ con una grande percussione centrale di Higuain che resiste al ritorno di Ciani battendo Marchetti in uscita: 0-1!

Appena un minuto di gioco e i biancocelesti pareggiano e devono ringraziare l’autogol di Behrami: Candreva crossa al centro dalla destra, il centrocampista azzurro tocca sfortunatamente il pallone beffando Reina. 1-1!

Il Napoli riparte subito e al 37′ Higuain si vede annullare un gol per fuorigioco. Candreva tenta un ultimo tiro al 45′ dopo di che, al termine di un minuto di recupero, l’arbitro Bergonzi manda le squadre agli spogliatoi su un parziale di 1-1.

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Nella ripresa, dopo cinque minuti di gioco, il Napoli torna a portarsi in vantaggio grazie a un’ottima girata in area di rigore di Pandev su una sponda di testa di Maggio. 1-2!

Dopo nove minuti occasione ancora per gli uomini di Benitez con Higuan che arriva sul fondo, crossa al centro ma nessuno riesce nella deviazione in porta. Al 16′ sostituzione nella Lazio, fuori Gonzalez e dentro Floccari. Al 22′ splendida occasione per  Radu che tenta il tiro da fuori: palla che non entra per un soffio. Due minuti e Petkovic opta per il secondo cambio per rendere la squadra più offensiva: fuori Lulic e dentro Keita. Al 27′ arriva la seconda rete di Higuain su percussione centrale: 1-3!

Al 29′ cambio anche per Benitez: fuori Pandev e dentro Dzemaili. A 9 dal temine, ultimo cambio per la squadra di casa: fuori Biglia e dentro Onazi. Dopo quattro minuto, esce anche l’autore di due reti azzurre: fuori Higuain e dentro Mertens. Al 43′ accorcia le distanze la Lazio: Keita elude l’intervento di 4 difensori prima di concludere a rete: 2-3!

Potrebbe riaprirsi la partita ma Callejon, al primo di recupero, servito da Mertens mette la parola fine al match: 2-4!

All’ultimo minuto di gioco, Bariti sostituisce l’autore dell’ultimo gol, dopo di che, il triplo fischio. Il Napoli conquista tre punti meritati e festeggia un ritrovato Higuain!

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Fiorentina-Hellas Verona: la partita al cardiopalma

fiorentina-verona-tuttacronacaVa in scena alle 19 il match di serie A che vede, all’Artemio Franchi, contrapporsi Due scquadre in cerca di riscatto dopo la sconfitta in occasione della 13a giornata: Fiorentina ed Hellas Verona. I club sono molto vicini in classifica con soli due punti di differenza a favore dei toscani. I ragazzi di Montella dopo la partita di giovedi in Europa League si ributtano in campionato e puntano decisamente al quarto posto in caso di successo oggi e disconfitta dell’Inter; mentre l’Hellas vorrà subito voltar pagina dopo il derby. Due ospiti d’eccezione assistono all’incontro dalla tribuna: Gabriel Batistuta, il Batigol che in questo stadio ha segnato valanghe di gol fra il 1991 e il 2000 e il Commissario Tecnico della Nazionale Cesare Prandelli. Bastano appena cinque minuti ai viola per passare in vantaggio: Borja Valero supera in slalom Jorginho e con il sinistro da fuori area batte Rafael, che si tuffa con colpevole ritardo: 1-0!

Immediata la risposa del Verona: sinistro da fuori di Iturbe respinto da Neto, sulla ribattuta arriva Romulo che con il piatto destro insacca: 1-1! Si rimescolano le carte nei minuti successivi e al 13′ sono gli uomini di Mandorlini passano in vantaggio: ancora una volta grazie anche al ritardo dell’estremo difensore. Bolide fa fuori area di Iturbe, Neto si tuffa con leggero ritardo e la palla s’infila in porta vicino all’angolino alla sinistra del portiere: 1-2!

Il copione rovesciato si ripete: la Fiorentina pareggia dopo appena 60 secondi: destro da fuori di Borja Valero, deviazione di Maietta che beffa Rafael: 2-2 e doppietta per il viola!

I padroni di casa tornano in vantaggio al 43′ grazie a un sinistro di Vargas dal vertice sinistro dell’area. Rafael è nuovamente in ritardo e il pallone si infila sul secondo palo: 3-2!

Lo spettacolare primo tempo termina allo scadere del 45′ minuto. Al 7′ della ripresa espulso Jankovic che da terra ha fermato nettamente il pallone con la mano: rigore per la Fiorentina che Rossi realizza: 4-2!

Al 27′ torna ad accorciare le distanze l’Hellas: Neto respinge con il piede un destro di Toni, sulla ribattuta Jorginho recupera palla e con una destro da fuori insacca: 4-3!

Al 32′ clamorosa opportunità persa per Matos: dopo una respinta di Rafael su tiro da fuori, si ritrova con il pallone tra i piedi a pochi metri dalla porta ma al volo scaraventa sopra la traversa. Sei minuti e Tomovic parte in velocità, fa fuori tre avversari e con il destro da fuori impegna Rafael, bravo a deviare in calcio d’angolo. Termina con il trionfo della Fiorentina l’incontro: i viola ricominciano la loro corsa in campionato.

2 squadre, 90 minuti, un unico obiettivo: Lazio e Napoli vogliono 3 punti

lazio-napoli-tuttacronacaLa 14a giornata di Serie A si concluderà questa sera all’Olimpico dove si affronteranno Lazio e Napoli, due squadre con assoluto bisogno di portare a casa tre punti. La Lazio per dare un po’ di respiro alla squadra, il Napoli per rimettersi in corsa, all’inseguimento della Roma e, soprattutto, della Juve che ha spiccato il volo ieri. Per quel che riguarda i padroni di casa, è stato confermato il 4-3-3 con la linea difensiva composta da Konko, Ciani, Cana e Radu. A centrocampo Biglia è favorito su Ledesma, al suo fianco Onazi ed Hernanes. In attacco Candreva e Lulic sosterranno il giovane Perea. Anche Floccari insegue la maglia da titolare ma le riserve saranno sciolte da Petkovic all’ultimo momento. Benitez, da parte sua, cambia le carte in tavola rispetto alla squadra che ha perso contro il Borussia. Arriva quindi Maggio a destra, Britos sostituirà Fernandez al centro dove giocherà in coppia con Raul Albiol; a sinistra probabile l’esordio dell’ex Lione Reveillere. A centrocampo il tandem Behrami-Inler, che prende il posto di Dzemaili. Per i tre trequartisti, a sinistra dovrebbe agire Insigne, a destra Callejon, mentre ci dovrebbe essere Pandev visto che Hamsik è ancora infortunato anche se non è da escludere di vedere in campo Mertens. A guidare l’attacco. Higuain. Queste quindi le probabili formazioni:

LAZIO (4-3-3): Marchetti; Konko, Ciani, Cana, Radu; Onazi, Biglia, Hernanes; Candreva, Perea, Lulic. A disp.: Berisha, Strakosha, Dias, Novaretti, Cavanda, Pereirinha, Gonzalez, Ledesma, Ederson, Keita, Felipe Anderson, Floccari. All.: Petkovic

NAPOLI (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Britos, Reveillere; Inler, Behrami; Callejon, Pandev, Insigne; Higuain. A disp.: Rafael, Colombo, Armero, Cannavaro, Uvini, Fernandez, Bariti, Dzemaili, Radosevic, Zapata, Mertens. All.: Benitez

Questo è il futuro degli ultras? I cori stonati dei bambini in curva

juventus-bimbi-curva-tuttacronacaJuventus Stadium riempito da bambini, per colmare il vuoto del settore chiuso per gli epiteti razzisti nei confronti dei rivali. E’ ammirevole l’iniziativa del club bianconero che, nell’ambito dell’iniziativa “Gioca con me… tifa con me” ha accolto circa 12.500 piccoli tifosi, tutti sotto i 13 anni. Per i 90 minuti del sofferto match tra Juventus e Udinese i piccoli non hanno mai smesso d’incitare i loro beniamini, iniziando ad applaudirli anche in fase di riscaldamento, come hanno fatto prima che Pogba sostituisse Pirlo, rimasto infortunato già al 5′. E se i ragazzini erano emozionati, lo stesso dicasi dei giocatori, almeno a sentir Angelo Ogbonna: “Per noi è un’emozione particolare, siamo consapevoli di dover noi per primi dare un messaggio a questi ragazzi. Spero che gli stadi possano riempirsi sempre più di bambini, e non soltanto di tifosi normali”. Tutto bene quindi. Peccato per quel “qualcosa” fuori luogo: prima del gol della vittoria, siglato da Llorente al 91′, ci son stati cori costantemente rivolti a Brkic, portiere dell’Udinese che non aveva nessuna intenzione di concedere una rete ai padroni di casa. Un “oooh… me**a!” veniva infatti intonato ogniqualvolta che il n. 1 serbo si apprestava al rinvio dal fondo. Certo, un coro che si sente in tutti gli stadi, ma in bocca a ragazzini di 13 anni appare come la classica nota stonata all’interno di una piacevole serata.

Llorente regala tre punti alla Juve!

juve-udinese-tuttacronacaDavanti a oltre 12mila bambini che riempiranno le tribune dello Juventus Stadium, la capolista affronta l’Udinese nel posticipo ‘anticipato’ della 14esima giornata di serie A. Per permettere ai bambini delle scuole calcio del Piemonte di assistere alla partita, infatti, il match previsto per le 20.45 inizia alle 18.30. Conte contro l’Udinese schiera Marchisio a centrocampo al posto di Pogba, confermando la coppia d’attacco composta da Tevez e Llorente. Guidolin si affida al solito Di Natale. Con il pareggio della Roma, i bianconeri possono allungare in classifica provando una fuga. Per l’Udinese non è una sfida facile, i friulani sanno benissimo che per loro oggi sarà molto dura, ma arrivano con un’iniezione di fiducia dopo la vittoria contro la Fiorentina e il capitano Di Natale ha detto che la sua squadra è in ripresa.

juve-udineseParte subito in attacco la squadra di Conte che non lascia spazio all’Udinese per avanzare. Al 5′, Pirlo si rialza dopo esser rimasto un po’ a terra: dovrebbe aver preso un colpo al ginocchio. All’8′, assist di Marchisio per Tevez che tira fortissimo ma centrale ed è bravo Brkic a parare. Pur non riuscendo ad avanzare, gli uomini di Guidolin sono attenti in difesa e riescono a gestire gli assalti avversari. Al 14′, prima sostituzione tra le fila juventine: esce Pirlo, a causa della botta rimediata nei primi minuti, ed entra Pogba. Dopo un paio di corner conquistati dalla Juve, al 22′ incursione dell’Udinese: cross di Allan sul secondo palo per cercare G. Silva che viene anticipato da Chiellini. Al 28′ viene fischiato all’Udinese un fuorigioco dubbio, poi Bonucci pretende di battere la punizione dieci metri più avanti da dove dovrebbe. I padroni di casa continuano a proporre azioni molto intense in attacco, ma l’Udinese si difende in maniera molto ordinata. Al 42′ cartellino giallo per Heurtaux per fallo su Tevez mentre al primo di recupero viene ammonito Llorente per fallo su Heurtaux che resta a terra per un minuto e mezzo. Quando l’arbitro fischia il termine del primo tempo, le reti sono ancora inviolate. Il primo tempo è stato altalenante giocato comunque meglio dalla Juve che meriterebbe il vantaggio. L’Udinese ha contenuto i padroni di casa ordinatamente ed ha anche avuto una grande occasione con Di Natale ma la squadra di Conte sta facendo la partita e si è resa spesso pericolosa.

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All’inizio della ripresa, è subito la Juve a ripartire in attacco. Al 7′ è capitano Di Natale ad avere un’occasionissima, ma Buffon è pronto e salva la situazione. Al 13′, nella Juventus entra Lichtsteiner al posto di Padoin. Altri tre minuti e sostituzione anche nell’Udinese, fuori Bruno Fernandes, dentro Badu. Al minuto successivo, bellissima azione dell’Udinese con Di Natale che fa un sombrero di tacco, poi passa a Lazzari che arriva al tiro, ma Buffon compie di nuovo il miracolo. Al 31′ entra Quagliarella al posto di De Ceglie: solo un minuto e viene raggiunto da un cartellino giallo perchè la prima palla che tocca, la tocca con la mano. I tiri in porta sono svariati in questo secondo parziale, ma o imprecisi o deboli e Bricks e Buffon non hanno troppi problemi a gestirli. A sette minuti dalla fine, la Juve guadagna un calcio di punizione per un brutto fallo di Gabriel Silva su Vidal: Tevez manda alto sopra la traversa. Al 43′, nuova sostituzione nell’Udinese: esce Pereyra ed entra Maicosuel. Al minuto successivo, salvataggio di Allan sulla linea. Gli ultimi minuti di gioco vedono ancora gli uomini di Conte assediare l’area avversaria, ma l’Udinese si salva ancora una volta. Llorente mette la classica ciliegina sulla torta dell’ottima partita che ha giocato siglando il gol del vantaggio juventino al primo minuto di recupero! Lo spagnolo ha deviato in rete un tiro di Lichtsteiner. 1-0!

Non un gol spettacolare, ma decisamente importante: la squadra di Conte conquista tre punti e prende il largo in classifica dopo il pareggio pomeridiano della Roma!

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Ecco come scenderà in campo la nuova capolista! Juventus-Udinese

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Alle 18,30 scenderà in campo la Juventus che ospiterà l’Udinese per la 14esima giornata di campionato. La squadra di Conte neo capolista del campionato e reduce dal successo contro il Copenhagen si presenta sul campo con 15 punti conquistati nelle ultime cinque gare di campionato per sfidare l’Udinese che è riuscita a interrompere la serie vincente della Fiorentina.  Rispetto alla gara contro il Livorno Antonio Conte recupererà in difesa sia Bonucci che Barzagli. Arturo Vidal tornerà a centrocampo, così come dovrebbe tornare dal 1′ Claudio Marchisio che prenderà il posto di Paul Pogba. Emergenza sulle fasce viste le contemporanee assenze di Isla e Asamoah. Con Lichtsteiner non ancora al meglio della condizione partiranno dal 1′ Padoin (in vantaggio su Caceres) e De Ceglie, mentre in avanti Conte dovrebbe confermare Llorente al fianco di Tevez.  In casa Udinese invece con Luis Muriel out per infortunio Francesco Guidolin punterà sul 4-2-3-1 che ha sorpreso positivamente nell’ultimo turno di campionato. Usciti per infortunio durante l’ultima partita, Heurtaux e Pinzi dovrebbero essere normalmente a disposizione per la sfida di domenica. In avanti confermatissimo il capitano Antonio Di Natale con Basta, Pereyra e Bruno Fernandes alle sue spalle.

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Caceres, Pogba, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Tevez, Llorente.
A disp.: Storari, Rubinho, Motta, Peluso, Padoin, Lichtsteiner, Ogbonna, Vidal, Vucinic, Quagliarella. All.: Conte
Squalificati: Asamoah (1)
Indisponibili: Pepe, Isla, Giovinco

Udinese (4-3-2-1): Brkic; Heurtaux, Danilo, Domizzi, Gabriel Silva; Basta, Allan, Lazzari; Pereyra, Bruno Fernandes; Di Natale.
A disp.: Kelava, Scuffet, Bubnjic, Badu, Mlinar, Naldo, Douglas, Jadson, Widmer, Pinzi, Maicosuel, Zielinski, Lopez. All.: Guidolin.
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Ranegie, Luis Muriel.

Conte diventa full metal jacket… il video è virale!

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Il celebre discorso del sergente Hartman ai suoi soldati è diventato lo spunto per una parodia che sta spopolando sul web. Milioni di visualizzazioni dopo che la voce è stata sostituita con quella di Antonio Conte che ai suoi giocatori-soldati poche ore prima di scendere sul campo di battaglia in Champions League contro il Real Madrid impartisce ordini… e guai a chi non li eseguirà!  Ironia, divertimento e il film di Kubrick hanno reso virale il video.

Silenzio stampa, Conte non parla e la Juve è muta e concentrata!

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A poche ore dalla nuova giornata di Campionato la Juventus e il suo allenatore Antonio Conte restano in silenzio. E’ stato infatti comunicato che per oggi non è stata fissata nessuna conferenza stampa come, invece, sempre avviene alla vigilia della gara.  La decisione non è di oggi, era già stata annunciata subito dopo la vittoria di domenica contro il Genoa, ma tutti pensavano a un ripensamento di Conte che invece sarà impegnato nel pomeriggio con i bianconeri che si alleneranno a Vinovo. Perchè questa decisione? Si taglia corto e si afferma “Troppo vicine le due gare”, quasi a far intendere che ogni istante è prezioso per la preparazione. Contro i siciliani Conte si affiderà a un turn over e probabilmente a centrocampo rientrerà Marchisio, che permetterà così di riposare a uno tra Pogba e Vidal. Possibili avvicendamenti anche sugli esterni e in difesa, con Ogbonna che potrebbe sostituire uno dei tre centrali titolari domenica scorsa.

La Juventus si tingerà d’arancione sulla fascia? In arrivo l’olandese?

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Si tingerà d’arancione la fascia della Juventus? E’ probabile visto che Conte ha richiesto dei rinforzi proprio tra i terzini e così Marotta è già al lavoro dopo che Isla sembra proprio avviato a lasciare il club a gennaio. Chi arriverà? Nel mirino della Juve c’è Daryl Janmaat, terzino destro olandese in forza al Feyenoord. I bianconeri avevano già richiesto informazioni nei mesi precedenti e ora sembra che la voce si sia fatta ancora più insistente. Classe 1989, Janmaat  veste la casacca del club di Rotterdam dal 2012, stesso anno del suo debutto con la maglia della Nazionale Oranje. Gli emissari della società bianconera sono stati avvistati più volte a Rotterdam in questi ultimi giorni e tutto lascia intendere che si trovino lì per definire l’operazione che porterebbe Janmaat in Italia. Le cifre dell’affare ballano tra i 7 e gli 8 milioni di euro: l’accordo con il  giocatore già c’è, adesso resta da trovare l’accordo tra le due società.

Pirlo scoppia la bomba: dopo la sostituzione va sotto la doccia!

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Scoppia la bomba in casa Juve su Pirlo: il calciatore, sostituito da Conte contro il Verona, non è rimasto in panchina a seguire la partita con i compagni, come scritto nel regolamento interno juventino, ma è andato a farsi la doccia. 34 anni e una stagione con l’obiettivo di poter volare in Brasile per il Mondiale. Intanto ci sono le due sostituzioni subite  (tante quante quelle dell’intero scorso campionato) che pesano notevolmente sulle spalle del giocatore.

A giugno poi scade il contratto e nche se la Juve minimizza e parla di intesa per un prolungamento simile a quella di Buffon, quasi una formalità, c’è anche qualche nome che spunta: Xabi Alonso per la Juve potrebbe anche essere un interessante nome da tentare di acquisire appena si riaprirà il calciomercato. Certo la trattativa non è facile, ma tentar non nuoce.

Intanto Prandelli tra strategie e diplomazia cerca di buttare acqua sul fuoco:

”Pirlo va gestito? Avremo un occhio di riguardo per i giocatori più utilizzati, visto che siamo già qualificati”: lo ha detto Cesare Prandelli, a margine della decima edizione della ‘Vialli e Mauro Golf Cup’.

”Però – ha aggiunto – se loro vogliono esserci per me è un onore, sono i giocatori che devono dare un segnale in questo senso. Avremo l’opportunità di provare chi ha giocato meno. Il vice Pirlo? Lodi ha disputato campionati straordinari, ma per un discorso di prospettiva abbiamo preferito puntare su Verratti”.

La Juve e gli ultimi due colpi da sferrare sul mercato: ecco a chi si mira!

nuovi-acquisti-juve-tuttacronacaUltime ore concitate di calciomercato e in casa bianconera Marotta tenta di realizzare il suo piano: regalare a Conte Nainggolan e Gilardino. Il centrocampista belga del Cagliari è a Milano, scortato dal suo agente. Ai microfoni di Sky Sport ha però tagliato corto: “Io alla Juve? Sono qui, aspetto, vediamo che succede”. Ma il ds rossoblù Salerno a TuttoJuve.com nega: “Per Radja sono solo voci. Non c’è nulla in corso. Resta con noi”. Fatto sta che dopo la partita con il Milan il giocatore è rimasto in città. Si tratterebbe di un’operazione difficile quindi, ma non impossibile. E in caso non andasse a buon fine, per riempire la casella liberata da Giaccherini, c’è sempre il brasiliano della Roma Marquinho. Su di lui, però, sembrerebbe essere in vantaggio l’Inter. Ma in casa bianconera potrebbe approdare anche Gilardino, attaccante in forza al Genoa che, in caso, arriverebbe in prestito. Ma solo in caso di partenza a titolo definitivo di Quagliarella: su di lui Roma, Lazio e West Bromwich. L’arrivo di Gilardino è appoggiato da Conte, che vorrebbe inserire un centravanti d’area in un reparto avanzato dove ci sono principalmente seconde punte: il Gila sostituirebbe a livello tecnico l’attaccante lombardo più che quello campano.

Un Conte deluso confessa la sua frustrazione per la cessione di Matri

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Mancano meno di 24 ore a Juve Lazio, ma Conte ha ancora un boccone amaro da digerire e lo confessa: “Quella di Matri è una rinuncia dolorosa. La sua uscita non era prevista, così come quella di Giaccherini. Perdiamo due elementi importanti: il nostro miglior attaccante degli ultimi due anni e un emergente giocatore della Nazionale. Sono convinto che Matri andrà davvero a rinforzare il Milan. La Juve si è indebolita. Chi dice che il divario fra noi e le avversarie è aumentato mi lascia perplesso. Accetto questa situazione, anche se non l’ho avallata: semmai ho subìto alcune decisioni”.

Oltre la delusione c’è anche la rabbia e il contradditorio con la società in particolare con Marotta che nei giorni scorsi aveva detto che spendere non porta sempre al successo e che la Juve è una squadra che può giocare alla pari con il Real Madrid. “Mi piacerebbe per una volta agire dall’altra parte, e potere spendere 100 milioni per un giocatore – ha detto Conte -.  Quelle di Marotta sono state parole di circostanza, è inutile prenderci in giro: loro hanno un carrarmato, noi un’automobile”.

Prossimo arrivo alla Juve: Marquinho!

Marquinho-juve-tuttacronacaE’ La Gazzetta Sportiva a dar la notizia che Marquinho sarà alla Juve la settimana prossima, anche se il club bianconero dovesse riuscire a far arrivare a Torino Zuniga. Stando a quanto ipotizza il giornale, potrebbero essere due le strade per vedere il giocatore con la maglia dei campioni d’Italia: uno scambio che porterebbe Matri alla Roma oppure un prestito secco. “Questa seconda opzione si concretizzerebbe se Antonio Conte avesse prima della fine del mercato anche l’esterno sudamericano del Napoli.” Possibilità però che sembra perdere consistenza in queste ore, visto che si parla di un possibile rinnovo di Zuniga con i partenopei. In attesa di conoscere le decisioni del club di De Laurentiis, vediamo come s’inserirebbero i giocatori nella scacchiera di Conte. Marquinhoandrebbe a prendere il posto lasciato libero da Giaccherini, ora al Sunderland. Zuniga, invece, coprirebbe il delicato ruolo di esterno per dare fiato ai titolari. Ma prima di fare i conti con gli arrivi, bisognerà fare i conti con le cessioni, come ha sottolineato anche ieri Marotta: “Qualche attaccante può partire”. Viene naturale pensare che i saluti possano essere per Alessandro Matri e Fabio Quagliarella, sempre più vicino alla Premier League, con la maglia del West Ham.

La juve si blinda, ha paura delle spie!

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La Juve ha paura e si blinda in vista della Supercoppa di domenica contro la Lazio. Un allenamento  a prova di spia quello che la Juventus di Conte ha tenuto questa mattina nella Capitale. Dopo aver bocciato ieri il campo della Borghesiana, Antonio Conte ha portato i suoi giocatori ad allenarsi nel centro sportivo Principale/Agonistico Nazionale della Marina Militare ‘Paolo Cavoli’ di Tor di Quinto.

L’unico dubbio per problemi fisici è quello legato al difensore Andrea Barzagli, alle prese con una tendinopatia che lo ha costretto a rinuciare all’amichevole Italia-Argentina. La sua disponibilità sarà valutata nelle prossime ore, ma dovrebbe riuscire a scendere in campo accanto a Bonucci e Chiellini. A centrocampo, con Pirlo che non ha giocato con la Nazionale mercoledì sera all’Olimpico contro l’Albiceleste, sembra Pogba a dover partire dalla panchina. Così come Llorente: Conte, infatti, avrebbe deciso di schierare in attacco Tevez e Vucinic.

Matri e le riflessioni di Ferragosto: dirà sì al Napoli?

matri-napoli-tuttacronacaAlessandro Matri dovrà riflettere in questo Ferragosto, visto che si trova tra la sua voltontà di giocare le proprie carte alla Juventus e l’impossibilità di convincere Conte e Marotta a dargli una nuova chance: ibianconeri hanno infatti trovato l’accordo con il Napoli. Il club partenopeo darebbe 12 milioni alla Juve e 3 per cinque anni al giocatore che si è preso qualche giorno per riflettere. Sembra però che la soluzione azzurra sia la meno complicata e quindi il sì potrebbe essere vicino. Ma la questione non è solo tecnica, c’è anche il lato economico, che riguarda anche gli evenutali bonus. Lo scoglio è sempre lo stesso quando ci si trova a che fare con De Laurentiis: i diritti d’immagine. La risposta, comunque, potrebbe arrivare dopo la Supercoppa italiana.

Clamoroso! Pirlo al Real Madrid al posto di…

pirlo-realmadrid-tuttacronacaAndrea Pirlo non avrebbe intenzione di rinnovare il suo contratto con la Juventus? E’ questa la voce che sta circolando con sempre maggior insistenza in questi giorni. Ma cosa potrebbe dunque esserci nel futuro del centrocampista bianconero e Nazionale? Le voci vogliono che si possa aprire un’ipotesi Real Madrid. La possibilità sarebbe quella di un clamoroso scambio con i galacticos: se Pirlo indossasse la maglia dei blancos, infatti, al suo posto potrebbe arrivare Xabi Alonso, a sua volta con un contratto in scadenza.

Match in casa per la Juve a Villar Perosa. E arriva anche Platini

juve-platini-villaperosa-tuttacronacaPartita in famiglia oggi per la Juve, nel tradizionale incontro a Villar Perosa. E non sono mancate le sorprese, come l’arrivo di Michel Platini, ex stella bianconera e attualmente numero uno dell’Uefa. Con lui,  John Elkann e Andrea Agnelli hanno salutato la squadra di Conte. Platini è però rientrato in Francia prima della partita, ma non ha mancato una visita al cimitero per pregare sulla tomba di Gianni Agnelli. Il club bianconero, sul suo sito, ha riportato: “Il presidente della Uefa non ha voluto perdere l’occasione di passare un po’ di tempo con la Juventus. In un anno, questo 2013, che ha un doppio valore simbolico: i 90 di legame tra gli Agnelli e il club bianconero e i 10 anni dalla scomparsa dell’Avvocato. Una presenza sempre gradita, quella di LeRoi, che ha reso ancora più speciale la tradizionale giornata in famiglia a Villar Perosa”. Ma la squadra ha avuto anche un altro, caloroso, “abbraccio”: quello dei 7mila tifosi presenti. A spiegare i prossimi obiettivi juventini c’ha pensato John Elkann, che ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Obiettivi? La Juve deve far bene, come sempre. E deve riuscire a farlo in Italia, per la terza volta consecutiva: una impresa non semplice. Infine, c’è sempre il sogno Champions. I risultati della tournèe americana non sono indicativi per il resto della stagione. Non dovrebbero preoccuparci”. Anche Marchisio ha preso la parola: “Questo è un giorno di festa per noi , un giorno particolare nel quale i nostri tifosi non mancano mai. La loro presenza è importante. Sono sempre stati vicini a noi giocatori e a tutta la famiglia Agnelli, sia nei momenti felici che in quelli meno buoni. La tournèe americana? Sia con l’Inter che con l’Everton abbiamo disputato buone partite, perdendo solo ai rigori. E’ normale aver pagato la fatica per i diversi carichi di lavoro, che in questo periodo sono intensi. Non siamo preoccupati. Ci stiamo preparando per arrivare in buone condizioni per la gara di Supercoppa. Per quanto riguarda il mercato – ha aggiunto il centrocampista – è sempre così: si parla tanto di me. Ma io sono felice qui, quindi va tutto bene”. Il match in casa è terminato a favore della Juve A, per 4 reti a 1.

Juve e Lazio verso la Supercoppa… ma c’è l’incognita dei Nazionali

-supercoppa-juventus-lazio-tuttacronacaE’ in ritiro a Fiuggi fino a venerdì la Lazio, che il 10 agosto sfiderà a Londra il Crystal Palace, squadra neopromossa in Premier League, allo stadio Selhurst Park alle ore 15 locali, le 16 in Italia. E gli avversari ne danno l’annuncio in rete:  “Verrà festeggiato l’inizio della Premier League in grande stile con l’arrivo in città della Lazio, vincitrice della Coppa Italia, per un’amichevole allo stadio Selhurst Park che si preannuncia affascinante”. Il club invita poi tutti i sostenitori ad acquistare il biglietto, promettendo “una giornata memorabile, una settimana prima dell’inizio della Premier League”. Per quel che riguarda la Juventus, che questa notte, alle 00.30 italiane, sfiderà l’Inter a Miami, domenica 11 giocherà a Villar Perosa per la classica amichevole in famiglia nella tenuta degli Agnelli. Sono questi gli ultimi due impegni delle squadre che il 18 agosto scenderanno in campo per contendersi la Supercoppa all’Olimpico. Ma la preoccupazione per gli allenatori sono gli impegni delle nazionali. Petkovic vedrà partire Marchetti, Cana, Biglia, Onazi, Gonzalez, Lulic, Candreva, Hernanes, Klose e forse Kozak e Cavanda. A permettere un respiro di sollievo è il fatto che proprio a Roma si giocherà l’amichevole Italia-Argentina, quindi alcuni giocatori non dovranno risentire anche del viaggio. E’ il caso del portiere, dell’esterno destro e del regista argentino per i biancoazzurri, menre la convocazione degli uomini di Conte riguarda Buffon, Chiellini, Barzagli, Bonucci, Ogbonna, Marchisio, Pirlo e Giovinco. Ma per gli altri si tratta di viaggi in gran parte lontani e dispendiosi in termini di energie fisiche e mentali. E anche di ritorni nell’immediata vigilia della partita come Gonzalez e Caceres che faranno il giro del mondo (Giappone-Uruguay e ritorno). Ma ci sono anche voli in Germania, Albania, Svizzera (Hernanes contro Lichtsteiner), Sudafrica per la Nigeria di Onazi e la partita in onore di Nelson Mandela, Serbia per la Bosnia di Lulic contro gli Usa.

Juve-Inter: una partita estiva che non avrà niente di “amichevole”

-Inter-Juventus-tuttacronacaFinale per il settimo e l’ottavo posto della Guinness Champions Cup a Miami con una partita che ha già il profumo delle grandi sfide di campionato. Sul campo scenderanno infatti Inter e Juve, in cerca di conferme dopo un percorso americano tutt’altro che positivo. La squadra di Mazzarri è stata battuta sia dal Chelsea (2-0) che dal Valencia (4-0) mentre gli uomini di Conte sono stati sconfitti ai rigori dall’Everton e per 3-1 dai Los Angeles Galaxy. I due tecnici ora voglio segnali positivi, perchè le prime perplessità sono già nell’aria e non c’è stanchezza post-ritiro che regga. Niente sperimentazioni quindi per quel che riguarda le formazioni: va difeso anche l’orgoglio, dopo i punzecchiamenti a distanza tra i due tecnici. Per quel che riguarda l’Inter, Mazzarri prosegue con il “suo” 3-5-2 inserendo Icardi e Palacio in attacco dal primo minuto. Proprio l’ex Genoa mette nel mirino gli eterni rivali. “E’ sempre importante giocare una partita contro la Juventus e speriamo di fare bene. Entrambe non abbiamo fatto bene nelle ultime amichevoli. Segno che è difficile conciliare tanto lavoro e buoni risultati subito. Abbiamo lavorato molto, le gambe sono pesanti, ma dobbiamo continuare lavorando cosi. Tre partite in cinque giorni? Sono tante, ma dobbiamo stare tranquilli, continuare a lavorare come stiamo facendo”. Il ct bianconero punta invece sul rientro dei nazionali e sul duo Llorente-Vucinic in attacco, in attesa che la schiena di Tevez smetta di fare i capricci. “Bisogna aumentare la concentrazione. Da quando abbiamo cominciato non abbiamo mai vinto una partita. E’ ora di cambiare musica. E’ una questione di furore agonistico. In passato lo abbiamo avuto e abbiamo vinto. Ora, se vogliamo tornare a vincere, dobbiamo ritrovarlo”.

Sconfitta pesante per Juve: 3-1 contro i Los Angeles Galaxy

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Il dramma per la Juve si è consumato al Dodger Stadium dove i bianconeri hanno fatto il primo passo falso perdendo contro i i Los Angeles Galaxy per 3 a 1 in una partita che non li ha mai visti davvero protagonisti. I detentori del titolo americano surclassano la squadra di Conte soprattutto sul piano atletico, correndo e coprendo su tutti i palloni.  Un pressing asfissiante che non fa quasi mai ragionare il centrocampo dei campioni d’Italia in evidente difficoltà… problema legato proprio alla preparazione (che per la nuova Juve è iniziata da poco) che quindi non dovrebbe rappresentare un ostacolo tra qualche settimana quando il campionato riprenderà. Errori anche difensivi, forse di distrazione, forse di rodaggio di una squadra che deve trovare nuovi equilibri. A sbagliare in difesa sono stati Vidal e Pirlo che hanno regalato agli avversari palle davvero importanti. Seconda sconfitta consecutiva per la squadra di Conte dopo quello scivolone ai rigori contro l’Everton. E’ anche vero che l’allenatore aveva deciso di far riposare la coppia di neoacquisti Tevez e Llorente, al loro posto Conte schiera Matri e Quagliarella proprio per cercare di studiare schemi diversi per la prossima stagione. In porta è tornato anche Buffon, ma nulla ha potuto contro quelle tre reti che ora fanno riflettere nonostante le giustificazioni di una preparazione che è ancora molto indietro.

Il nuovo sogno di Marotta… si chiama Geoffrey Kondogbia

kondogbia-juventus-tuttacronacaE’ entrato nel radar di Beppe Marotta il centrocampista Geoffrey Kondogbia, talento del Siviglia classe 1993 e neo campione del Mondo Under 20 con la Francia, dove ha giocato accanto all’amico Paul Pogba. Una sfida che il club bianconero lancia al Real Madrid, che da tempo gioca di pressing sul calciatore. Ma gli spagnoli hanno allentato la presa, sia perchè distratti dalla trattativa dei record per Bale sia perchè 30 milioni sono stati spesi per la clausola rescissoria per Illaramendi, arrivato dalla Real Sociedad. Il Siviglia per Kondogbia chiede 20 milioni e a inizio luglio ha rifiutato i 12 milioni offerti dal club di Florentino Perez. E’ in questo scenario che sta cercando di farsi spazio la Juve, con una proposta di 1,5 milioni per il prestito con “obbligo” di riscatto in caso di qualificazione in Champions a una cifra da stabilire col club andaluso.

Juve e Milan finiscono ko contro Everton e Manchester

ko-juve-milan-tuttacronacaHa perso ai calci di rigore contro l’Everton la Juve, al suo esordio nella tournèe americana. Dopo i 90 regolamentari, le due squadre eano in parità per 1 rete a 1, firmate da Mirallas al 61′ per gli inglesi (incursione solitaria e conclusione di sinistro sul primo palo) e Asamoah all’80’ (gran botta di sinistro da fuori). Fatali dal dischetto un tiro fuori di Pirlo e un penality di Peluso che si fa parare. I ragazzi di Conte non hanno ancora assorbito i carichi di lavoro della preparazione ma note positive si hanno avute da Vidal e Ogbonna. Bene anche Storari che è riuscito a parare un rigore, anche se non è stato sufficiente. La squadra comunque non è per nulla allarmata dal risultato anzi, ha avuto anche modo di godersi i rigori soprattutto quando un fan si è precipitato in campo per tentare il tiro: alla panchina bianconera non è rimasto che divertirsi per l’inaspettato show.

Cinque sono le reti che il Manchester City ha infilato al Milan nel primo tempo della partita del torneo Audi Cup. Allegri è comunque sereno: “Con così tante assenze, questi incidenti possono capitare. Ma evitiamo inutili allarmismi. Nella prima mezz’ora abbiamo fatto male: molti dei ragazzi non avevano mai giocato in uno stadio così, forse è subentrato un po’ di timore. Ma poi c’è stata la reazione e sono contento. Bisogna arrivare pronti per la Champions”. Riguardo ha come ha giocato la squadra: “Non abbiamo fatto un contrasto, li abbiamo lasciati giocare troppo. Bisogna fare meglio sotto l’aspetto caratteriale. Certo, non è facile venire qui e giocare contro una delle quadre più forti d’Europa. Senza nazionali e con gli infortunati rimasti a Milanello si poteva rischiare in questo senso. Ma poi c’è stata una reazione e siamo tornati vivi”. Non sono mancate le occasioni per rientrare in partita: “Già alla fine del primo tempo potevamo essere 5-4, ma anche in avvio di ripresa abbiamo avuto tre palle limpide per segnare-. Alla fine è stato un buon test, non potevamo pensare di dominare il City: De Jong sta crescendo, come Muntari. Anche El Shaarawy e Petagna hanno fatto bene”. Ma il ct ha in mente le partite che contano: “E’ fondamentale farci trovare pronti per il primi impegno ufficiale in Champions. La tournée in America ci farà ritrovare giocatori importanti come Balotelli e Montolivo. Di fronte a partite come quelle di stasera non bisogna allarmarsi, né ci si deve entusiasmare quando si vince a Valencia. Abbiamo intrapreso un percorso e va portato avanti con serenità. Abbiamo bisogno di lavorare tutti insieme”.

Antonio Conte, il compleanno e le dichiarazioni su Mazzarri e Guardiola

conte-juventus-tuttacronacaFesteggia il suo 44° compleanno Antonio Conte parlando con Tuttosport, La Stampa e la Gazzetta dello Sport e facendo un bilancio del momento presente nonchè guardando al futuro. Riguardo al suo contratto, l’allenatore bianconero spiega che “Non ne voglio uno nuovo. Io qui mi sento a casa e finché avrò entusiasmo, passione e stimoli andrò avanti con la Juve”. E riguardo la prossima stagione, occhi puntati sui nuovi arrivi Tevez e Llorente: “Carlos è straordinario, Una grande professionista, una persone splendida e disponibile. Fernando è un atleta modello e ha la mentalità giusta”. Ma con l’inizio del campionato alle porte, non si può non fare i conti con le altre squadre, soprattutto con i club che si sono rinforzati: “Stanno cambiando i valori. Sarà un campionato molto aperto. Inter e Milan per tradizione devono provare a vincere. Il Napoli ha speso 75-80 milioni e si è rinforzato con Benitez. La Fiorentina ha legittime ambizioni di primato e la Lazio ha ampliato l’organico ed è forte”. Ma Conte si concede anche alcune feroci stoccate, a partire dall’Inter e Mazzarri “che mette le mani avanti per coprire i fallimenti”. Mentre alle parole di Guardiola, che aveva definito la Vecchia Signora ricca, replica: “E’ rimasto ai tempi del Brescia. In effetti è andato in un club con pochi soldi. Meglio guardare in casa propria”.

Marotta e la mancata tutela da parte della Lega… De Laurentiis soddisfatto

calendario-juve-tuttacronacaE’ stato sorteggiato ieri il calendario del massimo campionato di calcio italiano e già ci sono le prime rimostranze. Il malumore del club bianconero trapela dalle parole di Marotta: la Juventus non si ritiene tutelata. Non solo per l’inizio decisamente in salita (si parte fuoricasa con la Sampdoria mentre al turno successivo ospiterà la Lazio), ma soprattutto per quel che riguarda ai match a cavallo degli impegni in Champions League. A Sky Sport l’amministratore delegato ha dichiarato: “E’ il peggior calendario degli ultimi anni. Ci sono molte partite di Coppa vicine a impegni importanti di campionato, come scontri diretti o partite tradizionalmente insidiose. La Lega dovrebbe tutelare maggiormente chi rappresenta l’Italia in Europa, magari inserendo dei vincoli nel computer. Mi rendo conto che è difficile, in alcuni casi forse impossibile, ma ne trarrebbe vantaggio tutto il movimento”. Chi è soddisfatto è invece il patron del Napoli De Laurentiis: “Il calendario va benissimo. E’ stato stilato con intelligenza per non avere problemi in Champions League”. Insomma, pareri diamentralmente opposti, del resto in casa Juve non possono non aver in mente, fra le altre concomitanze, soprattutto la serie di partite nella settimana di fine settembre-inizio ottobre, quando la Juventus dovrà affrontare il derby col Torino domenica 29, poi sarà impegnata in Champions un paio di giorni dopo e quindi la domenica successiva è chiamata al big-match contro il Milan.

Già integrati i nuovi acquisti della Juve: si punta alla Supercoppa

juve-america-tuttacronacaE’ in ritiro a Stanford la squadra di Antonio Conte, pronta per entrare nel vivo della tournèe americana con amichevoli di lusso. Ma, dalle parole di Chiellini si capisce che gli obbiettivi sono altri e che queste non sono che partite adatte per compattare la squadra. ”Le prossime partite serviranno a ritrovare la condizione e a oliare quei meccanismi che, dopo un mese di stop, è normale aver perso. E poi le gare internazionali fanno aumentare la consapevolezza, anche se le condizioni fisiche non potranno essere ancora brillanti. Vogliamo la Supercoppa”. Primo obiettivo quindi la coppa che i bianconeri si contenderanno con il Napoli il 18 agosto.

E parlando del ritiro americano spiega ancora il difensore: ”Ci sono delle strutture incredibili specie considerando che si tratta di un’università. Inoltre il clima è ideale per lavorare sodo. Lo faremo e, del resto, dopo le vacanze avevamo voglia di unirci al gruppo e ricominciare”. Del resto tutti desiderano vedere la nuova squadra al completo, ma sembra non ci siano problemi di sorta in spogliatoio, con un gruppo già armonizzato: ”Ogbonna è nuovo nella Juventus, ma ci eravamo già conosciuti sia in Nazionale che a Torino, quindi non avrà certo problemi di adattamento. Lo stesso vale per Llorente e Tevez, che già parlano la lingua, sono allineati con quanto chiede loro il mister e hanno tanto entusiasmo e volontà, ingredienti fondamentali per la nuova stagione”.

Lunedì giorno chiave per la Juve: si sblocca la trattativa per Zuniga

zuniga-juve-tuttacronacaPrevisto per lunedì, a Milano, il consiglio di Lega unito al sorteggio dei calendari di A. Per l’occasione, i dirigenti bianconeri potrebbero incontrare quelli del Napoli e sbloccare la trattativa per Camilo Zuniga: sembra infatti ormai convinto De Laurentiis alla cessione dell’esterno, avendo anche individuato in Alessandro Matri la possibile alternativa a Jackson Martinez. Cambiano dunque le indicazioni, visto che in un primo momento sia il patron che Benitez avevano dichiarato che il giocatore sarebbe rimasto nella città partenopea. Zuniga ha un contratto in scadenza e avrebbe già scelto Torino come sua prossima destinazione. Il passaggio potrebbe essere facilitato da Matri, che costa meno ed è più raggiungibile rispetto a Martinez, anche a livello di costi. “L’innesto potrebbe essere Martinez o potrebbero essere molti altri, lo deciderà Benitez”, ha scritto su Twitter De Laurentiis. Se l’attaccante dovesse partire, al suo posto la Juve potrebbe avere sia Zuniga che una cifra che si aggirerebbe tra i 5 e i 6 mln di euro, in caso contrario si ritroverebbe a pagare il giocatore 6 milioni. Del resto ci sono da considerare anche altre offerte: dell’Everton per Matri e per del Norwich per Quagliarella. Senza dimenticare che finchè Isla resta in bianconero la necesssità di un esterno non è tra le priorità.  

Juve-Milan pronte al confronto: le probabili formazioni

tim-cup-tuttacronacaS’inizia a giocare sul serio, a un mese dall’inizio del campionato. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia si gioca, a partire dalle 20.45, il Trofeo Tim. Si comincia con Juve-Milan: sfida di 45′, con la perdente che affronterà subito il Sassuolo. E’ la notte in cui si testano i nuovi acquisti anche se è lunga la lista degli assenti. Per quel che riguarda i rossoneri Allegri, tra i giocatori impegnati in estate in Nazionale e quelli acciaccati, deve fare a meno di Abate, De Sciglio, Montolivo, Balotelli, El Shaarawy, Muntari, Pazzini, Saponara e Vergara. I due incontri saranno comunque per vedere all’opera il nuovo acquisto Poli, i giovani Petagna e Cristante, il recuperato De Jong ma anche Boateng, Robinho e Niang. In campo quindi il 4-3-1-2: davanti ad Abbiati la coppia centrale formata da Mexes e Zapata con Costant e Bonera terzini. In mezzo al campo ci saranno Poli, De Jong e Nocerino, mentre Boateng è favorito su Saponara per partire da trequartista. In attacco giocheranno Robinho e Niang.Sullla panchina bianconera mancano invece i reduci da Confederations e Mondiale Under 20: Buffon, Caceres, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Pirlo, Marchisio, Giovinco e Pogba. La Juventus dovrebbe quindi giocare con il suo classico 3-5-2 con una difesa inedita con Storari dietro a Ogbonna, Motta e Peluso, mentre a centrocampo in fascia potrebbe esserci Lichstainer da una parte e De Ceglie dall’altra. In mezzo al campo Fausto Rossi sarà aiutato da Vidal e Asamoah, provato ancora una volta come interno. Attacco formato dai nuovi Tevez e Llorente.

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