“Affidare ai servizi sociali bimbi islamici”: la proposta shock da Londra

sindaco-londra-tuttacronacaNon potevano certo passare sotto silenzio le dichiarazioni del primo cittadino londinese Boris Johnson riguardo i figli di genitori islamici integralisti. Il sindaco di Londra, che scrive una rubrica settimanale sul Daily Telegraph, ha sostenuto dalle colonne del giornale che “I bambini che crescono in famiglie islamiche integraliste dovrebbe essere affidati ai servizi sociali. Si stima che ci possano essere centinaia di bambini, in particolare quelli che ruotano attorno al gruppo bandito Al-Muhajiroun, ai quali vengono insegnate cose folli: lo stesso tipo di desiderio per l’assassinio e la morte che abbiamo sentito dai killer del soldato Lee Rigby”.

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Il padre lo costringeva a doparsi: 14enne affidato ai servizi sociali

minorenne-doping-tuttacronacaLo scorso ottobre, a Treviso, veniva alla luce una drammatica realtà familiare: un padre costringeva il figlio 14enne, promessa del nuoto, ad allenamenti continui e all’assunzione di integratori proteici, creatina e aminoacidi ramificati solo per eccellere nella sua disciplina. L’amore del genitore, infatti, era strettamente legato ai risultati agonistici. All’epoca furono i familiari e gli amici del giovane a lanciare l’allarme, notando che qualcosa non andava nella vita del giovane. Subito era scattate le indagini e ora sono arrivate le sentenze: il giudice di Treviso ha tolto la patria potestà a entrabi i genitori, con la madre che non è stata ritenuta idonea all’educazione, ma non solo. Nel frattempo la donna ha infatti trascinato  in tribunale il marito per maltrattamenti in famiglia: l’uomo ha patteggiato due anni di reclusione con la sospensione della pena. Il ragazzino, che da tempo accusava malesseri fisici e disturbi psicologici, è stato ora affidato ai servizi sociali. All’epoca, anche Matteo Renzi si era interessato della vicenda dicendosi, in una sua newsletter, “colpito” dalla storia. “Ci penso e ci ripenso. E mi domando cosa possa scattare nella testa di un uomo per arrivare a una simile follia. Distruggere la libertà di un figlio per inseguire un proprio sogno – aveva scritto Renzi – è l’atto di egoismo più grande immaginabile”.

Portano via la figlia a una madre: “non vuole lavorare”. Lei lo fa, in nero

figlia-tolta-a-madre-tuttacronacaSi trovava in un asilo di Rapallo, in provincia di Genova, una bimba di quattro anni quando i servizi sociali e dei poliziotti in borghese l’hanno prelevata, dopo che il tribunale per i minori ha stabilito che la piccola doveva essere affidata temporaneamente a una casa famiglia perchè la madre non vuol lavorare. Il Secolo XIX, che riporta la notizia, spiega che nel provvedimento si legge che la donna “pone grossi limiti alla sua disponibilità lavorativa rimanendo completamente a carico delle associazioni di volontariato territoriali”. La madre, romena   risiede a Santa Margherita Ligure e qui, riceve aiuto dai servizi sociali. .  Ma al di là della motivazione potrebbe esserci un’altra storia, legata al lavoro in nero. Secondo il quotiadino, la 38enne ragazza madre lavora come badante, percepisce 200 euro ufficialmente e altri soldi in nero.  Ma, secondo quanto appreso, anche con i compensi in nero, le sue disponibilità economiche non sarebbero tali da non ricorrere all’aiuto dei servizi sociali.  “A mia figlia mai ho fatto mancare qualcosa”. Dice la madre mentrelLa direttrice della scuola e le maestre della struttura concordemente affermano  che la piccina “era sempre pulita, in ordine. E la madre una persona per bene”.

I Ligresti fuori e Fabrizio Corona resta in carcere!

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Fabrizio Corona resta in carcere. La Cassazione ha respinto il ricorso con il quale il fotografo contestava l’ordinanza con la quale lo scorso 5 febbraio il tribunale di Sorveglianza di Milano aveva revocato l‘affidamento in prova di cui aveva usufruito per alcuni mesi. Corona quindi non potrà finire di scontare la condanna ai servizi sociali. L’ex fotografo dei vip, ex marito di Nina Moric ed ex compagno di Belen Rodriguez, è detenuto nel carcere di Opera, dove deve scontare la condanna per diversi reati a 7 anni, 10 mesi e 17 giorni di reclusione. Corona è stato condannato a 5 anni di reclusione per l‘estorsione al calciatore Trezeguet, a un anno e 5 mesi per tentata estorsione ai calciatori Coco e Adriano, a 1 anno e 6 mesi per detenzione e spaccio di banconote false e ricettazione di una pistola. I Ligresti per Natale invece sono fuori, dal carcere e dagli arresti domiciliari, unica pena l’obbligo di firma. 

Alex Schwazer in casa di riposo: servizi sociali per lui

alex-schwazer-tuttacronacaPrima è stato trovato positivo ai controlli anti doping, poi è stato fermato per guida in stato d’ebrezza. La parabola discendente di Alex Schwazer l’ha portato ora in una casa di riposo di Vipiteno, affidato ai servizi sociali per ottenere la riduzione della sospensione della patente di guida da sei a tre mesi. A spiegarlo è L’Alto Adige, che spiega come la notizia sia trapelata dall’entourage del campione olimpico della 50 Km di marcia a Pechino 2008.

L’istanza presentata dai legali di Alex, lo studio Brandstätter di Bolzano, è al vaglio del Gip che dovrà valutare se accoglierla o respingerla.
Le mansioni saranno definite solo dopo quanto sarà deciso ma potrebbero essere legate all’accompagnamento delle persone bisognevoli.
Nel frattempo emerge che Schwazer è stato trovato con un valore di grammi di alcol nel sangue pari a 1 e quindi il doppio di quanto previsto dall’articolo 186 (e successivi comma) del Codice della Strada (0,5). Gli stessi legali sostengono che attorno a Schwazer c’è ancora “un eccessivo interesse e che il fatto della guida in stato d’ebbrezza non doveva essere reso pubblico perché Alex non è più un personaggio pubblico bensì un cittadino comune”.

In questo periodo l’ex marciatore di Calice di Racines, trovato il 30 luglio del 2012 positivo all’eritropoietina nel corso di un controllo antidoping a sorpresa nella sua abitazione, avrebbe sospeso anche il corso di studi a Innsbruck. Fonti vicine all’atleta affermano che Alex sta praticando “molta attività sportiva”. Ha percorso parecchi chilometri in bicicletta e, considerato che la stagione invernale è avviata, prossimamente svolgerà escursioni sci alpinistiche, altra disciplina praticata dall’ex marciatore azzurro quand’era ragazzo.

In attesa di ulteriori sviluppi dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Bolzano che nel corso dei mesi scorsi ha coinvolto anche molte figure dell’atletica leggera italiana, c’è da sottolineare che Schwazer, sicuramente colpevole di un grave reato sportivo, è stato eccessivamente punito. I tre anni e mezzo di squalifica sono eccessivi considerando che aveva cercato di far luce sul suo intricato caso di doping nel corso della drammatica conferenza stampa dell’8 agosto 2012. A penalizzare Alex, un atleta caduto nella trappola del doping essenzialmente petrchè incapace di reggere il peso delle aspettative riposte in lui, è senza dubbio l’aver mentito su cose ovvie e poi scoperte dagli inquirenti.

Il libro-autobiografia di Alex Schwazer, dal titolo provvisorio ‘Dopo il traguardo’ e che doveva entrare nelle libreria nella primavera scorsa, per il momento è stato bloccato. Il testo è stato ultimato ma sarà in vendita solo quando l’inchiesta sul caso doping sarà definitivamente conclusa. Fonti in stretto contatto con l’ex atleta parlano di un volume “commovente” dove Alex racconta la sua vita sportiva e privata.

Storia shock! Italiana incinta in Gb viene sedata e fatta partorire. Il bebè portato via.

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Una storia incredibile che sta shoccando il web quella dell’italiana incinta in viaggio di lavoro in Inghilterra che i servizi sociali avrebbero sedato, fatto partorire con il cesareo e poi portato via il bambino. L’ordine sarebbe arrivato dal tribunale dell’Essex e nella motivazione ci sarebbe un crollo nervoso che aveva colpito la donna. . Il consiglio ha detto che stava agendo nell’interesse della donna incinta. Secondo il Sunday Telegraph, i servizi sociali si rifiutano di riconsegnare la bambina, che ora ha 15 mesi, alla madre – nonostante la donna abbia recuperato il suo stato psico-fisico ideale. Gli avvocati della donna sostengono che il Consiglio avrebbe dovuto consultare famiglia della donna prima e che il caso avrebbe dovuto essere di competenza dei servizi sociali italiani.

Durante questo periodo ha subito un attacco di panico che la famiglia sostiene dovuto a un errore nell’assunzione dei farmaci per il disturbo bipolare di cui è affetta. Di qui la telefonata alla polizia, che l’ha portata in ospedale. La donna avrebbe poi provato a ritornare al suo albergo ma sarebbe stata trattenuta e qui avrebbe subito il parto forzato. La donna dice che non era a conoscenza di quanto stava accadendo e quando si è risvegliata ha trovato il suo grembo vuoto e il bambino portato via.

1 anno da incubo! Bambina chiusa nel bagagliaio dalla nascita

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Il primo anno di vita di una bimba è stato da incubo. Tra l’orrore e la tragedia, la storia sembrerebbe incredibile, ma purtroppo invece sembra che sia solo allucinante. Nata un anno fa sarebbe stata tenuta dalla madre di nazionalità portoghese, denutrita e e disidratata nel bagagliaio dell’auto,  a Terrasson, nella Francia sudorientale. I genitori entrambi disoccupati sono stati arrestati, con l’accusa di abuso e maltrattamento di minore, dopo che il meccanico, che stava controllando la macchina, ha sentito dei gemiti e ha aperto il bagagliaio trovando la bambina in pessime condizioni igieniche, febbricitante e sofferente. Immediatamente sono scattati i soccorsi e sembrerebbe che la piccola sia stata tenuta nel bagagliaio sin dalla nascita per questo soffrirebbe di disturbi motori e psichici. La donna ha detto alla polizia di averla partorita in segreto e di averla tenuta nascosta a tutti, anche a suo marito. La coppia ha altri tre bambini dai 4 ai 10 anni, che sono tutti stati sottratti loro dai servizi sociali.

Berlusconi e il silenzio stampa per tutti: si parla nei luoghi delegati

berlusconi-silenzio-stampa-tuttacronacaIn questi giorni praticamente tutti gli esponenti del Pdl hanno parlato con i media per rilasciare dichiarazioni, soprattutto dopo il voto di fiducia al governo e la spaccatura interna al partito. Chiunque sente il dovere di esprimere la sua opinione su cosa sia necessario fare per tenere in piedi il partito. Gli ultimi sono stati coloro che hanno seguito l’idea di Fitto, che chiede di rimettere le deleghe in mano al capo. In mezzo al fuoco incrociato di dichiarazioni che si leggono costantemente sulle agenzie stampa, ora Berlusconi ha intimato l’alt. “Sulle agenzie di stampa leggo troppe dichiarazioni di troppi esponenti del Pdl”. Niente aprtura ai media per i suoi dunque. “Invito tutti a non proseguire in questa direzione del tutto improduttiva. Le diverse opinioni si debbono confrontare non sulle agenzie di stampa e sui giornali ma attraverso una serena dialettica all’interno dei luoghi delegati del nostro movimento”. Tornato tra i ranghi, Alfano gli fa eco: “Sono pienamente d’accordo con il Presidente Silvio Berlusconi. Stop alla alluvione di agenzie per addetti ai lavori. Cambiare luoghi e toni della dialettica del nostro movimento”.

Ritorno al passato? Berlusconi presidente di Forza Italia con Alfano vice

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Lungo confronto ieri sera tra Silvio Berlusconi e Angelino Alfano, dopo che durante la giornata l’ex premier si era incontrato con gli eurodeputati del Pdl. Si è parlato di legge di Stabilità e lotta tra le fazioni interna al partito, studiando come superare lo scontro interno tra falchi e colombe dopo la spaccatura sulla fiducia al governo Letta. Stando a fonti interne al partito, l’ipotesi più plausibile  sarebbe quella che vedrebbe Silvio Berlusconi presidente e Angelino Alfano vicepresidente della nuova Forza Italia che prenderebbe a tutti gli effetti il posto del Popolo della libertà. Il Cavaliere del resto ha già ripreso la sua campagna a favore dell’unità del centrodestra: “Leggo sui giornali di stamani una serie di dichiarazioni che mi vengono attribuite in merito al mio movimento e che non ho pronunciato. Al di là del malvezzo giornalistico di riportare sempre più spesso frasi nella migliore delle ipotesi distorte nessuno può far finta di ignorare che sto lavorando proprio per la coesione e per l’unità del movimento”. Questo, assicura, “é il mio unico obiettivo ed é certamente condiviso dai milioni di italiani che ci hanno votato e da tutti gli esponenti del Pdl. Nessuno vuol sentir parlare di contrasti e di frizioni, se non i nostri avversari”. E nel frattempo cambiano anche i sondaggi, che vanno presi con il beneficio del dubbio ma possono rendere un’idea del pensiero degli italiani. E’ di oggi un sondaggio Swg pubblicato dal corriere.it che parla di un sorpasso del partito di Berlusconi sul Partito Democratico. E il quotidiano si chiede se l’effetto crisi sia già finito:

Il Pd cala di oltre 4 punti percentuali, passando dal 31,2 al 27, e la coalizione si attesta – grazie anche a un passo in avanti di Sel al 5,1 – al 32,9. Il centrodestra recupera quasi un punto e mezzo e arriva al 35,4 (era al 34), tornando ai livelli pre-voto, nonostante un Pdl ancora in lieve flessione al 24,6%. Tra gli altri partiti, i Cinque Stelle ritornano ai valori di inizio ottobre, intorno al 20%, mentre i centristi recuperano qualche decimale, arrivando al 6,3% (con Scelta civica al 5,1%).

Berlusconi: “Mi faranno marcire in prigione”

berlusconi_disperato-tuttacronacaOggi Berlusconi, attraverso i suoi legali, ha chiesto l’affidamento in prova ai servizi sociali per scontare la pena definitiva del processo Mediaset. L’istanza è stata depositata presso la procura di Milano. In giornata però, durante l’incontro con gli eurodeputati del Pdl, il leader di Forza Italia avrebbe detto: “I miei avvocati dicono che il mio futuro è infausto. Mi faranno marcire in galera”. E avrebbe ricordato: “Come ci dimostra il caso Timoshenko, dopo molte manifestazioni alla fine anche la ribellione contro queste vicende si placa”. Sempre durante il pranzo a Palazzo Grazioli avrebbe parlato anche della situazioni delle carceri italiane: “Una situazione vergognosa”. Dopo di che l’ex premier avrebbe anche parlato della situazione interna al partito: “Dobbiamo abbassare le armi e tornare al partito. Farò tutto quello che posso per riunire”. Non ha risparmiato inoltre alcune critiche ad Alfano, che ha incontrato in serata, e ai ministri Pdl. Dichiarazioni di biamiso avrebbero colpito anche i “lealisti”, che chiedono il congresso. Ma i giudizi piu’ aspri avrebbero colpito i capifila dell’ala governativa del partito: “i ministri non li ho scelti io, io ho scelto solo Alfano”, ha detto tra l’altro. Non poteva mancare qualche parola sui magistrati: il Cav ritiene infatti che nelle Camere non si faccia una legge se la magistratura non avalla. I parlamentari, è il ragionamento che avrebbe fatto stando a quanto è stato riferito, prestano infatti attenzione perché è la magistratura a proteggere la loro libertà. E in generale sulla riforma della Giustizia il leader del Pdl attacca gli ex alleati: Fini, Casini e Follini si sono sempre opposti a una riforma della giustizia per avere loro uomini all’interno della magistratura, avrebbe detto.

Ovviamente al pensiero di Berlusconi ai servizi sociali il popolo della rete non poteva non “immaginare la scena”:

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Quei servizi sociali che vanno e vengono… Le ipotesi de Il Giornale

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L’affidamento ai servizi sociali richiesto da Silvio Berlusconi potrebbe avere delle incognite lo si apprende, da Il Giornale che afferma:

L’affidamento ai servizi sociali può essere rifiutato se il condannato non dimostra di poter essere recuperato alla società, e di voler risarcire il danno compiuto violando la legge. Il problema è che Berlusconi ritiene di non avere alcun bisogno di essere rieducato, perché sostiene di non avere commesso alcun reato. E il suo dialogo con gli assistenti sociali, che i giudici invieranno a parlare con lui, rischia di diventare un surreale dialogo tra sordi.

La legge sull’ordinamento penitenziario non prevede che per ottenere l’affidamento sia necessario confessare. Ma per capire cosa si aspettino gli assistenti sociali da Berlusconi è sufficiente leggere quanto ieri sera ha dichiarato a Ballarò il capo dell’Ufficio esecuzione penale esterna – ovvero Uepe – di Roma, che si occupa di vagliare le richieste di affidamento presentate nella capitale. In realtà a esaminare la pratica Berlusconi sarà l’Uepe di Milano, la città dove la domanda verrà presentata, ma la linea è unica: «Il soggetto – ha spiegato Antonella Di Spena – deve in qualche modo far prevedere che c’è una voglia di reinserirsi nel migliore dei modi nella società», e per questo andrà valutato anche «l’atteggiamento nei confronti del reato», «l’attività riparativa, la volontà di riparare a quest’azione».

Se non è una richiesta di confessione poco ci manca. Se gli assistenti sociali dovessero dare parere negativo, il tribunale di Sorveglianza avrebbe gioco facile nel respingere la richiesta. A quel punto Berlusconi dovrebbe scontare l’anno di carcere che gli è stato inflitto per frode fiscale agli arresti domiciliari.

Don Mazzi: Berlusconi ai servizi sociali “pulisca i bagni e raccolga i pomodori”

berlusconi-servizisociali-tuttacronacaFranco Coppi, legale di Silvio Berlusconi, aveva rivelato ieri all’Ansa che “Se non ci sono cambi di indirizzo, entro la prossima settimana depositeremo la richiesta per un eventuale affidamento in prova ai servizi sociali per Silvio Berlusconi“. Vista tale richiesta, Don Antonio Mazzi ha presentato il suo “progetto” per l’ex premier, come lui stesso spiega a Repubblica: “Io vorrei tanto averlo fra i miei ragazzi, non come atto di cattiveria, ma per lavorare alla sua redenzione. Vorrei essere io a buttarlo giù dal letto la mattina e a invitarlo a rimettere a posto lenzuola. Vorrei che facesse silenziosi e umili lavori manuali, a partire dalla pulizia del bagno. Come faceva quando aveva 15 anni e non aveva tutto il potere a cui si è abituato ora”. E prosegue parlando dell’atteggiamento che il Cav, a suo parere, dovrebbe assumere: “Deve stare da solo, riflettere, guardarsi dentro. Deve togliersi la crosta dietro la quale si nasconde e grazie alla quale incanta gli italiani, che ancora oggi lo voterebbero”. E continua il sacerdote capo della famosa comunità di tossicodipendenti Exodus: “Lui oggi si sente l’idolo delle masse, però io credo che dentro abbia qualcosa di salvabile. Ma deve affondare le mani nella terra, piantare i pomodori in silenzio, lontano dagli agi e dagli adulatori che lo hanno compiaciuto fino a farlo sentire come un dio”.

Onnipotente ai servizi sociali… Storia di un Cavaliere

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«Se non ci sono cambi di indirizzo, entro la prossima settimana depositeremo la richiesta per un eventuale affidamento in prova ai servizi sociali per Silvio Berlusconi», lo rivela all’Ansa il legale del Cavaliere, Franco Coppi che poi ha anche precisato che l’istanza dovrebbe contenere «indicazioni di massima» per l’eventuale affidamento.

Per quanto riguarda il voto in Giunta al Senato avvenuto nella giornata di ieri lo stesso legale scritto in una nota firmata anche da Piero Longo e Niccolò Ghedini che «La decisione era del tutto prevedibile» nella stessa nota aggiungevano che «Violando i principi del giusto processo e della irretroattività della legge penale si è creato un gravissimo precedente che mina profondamente la storia democratica del Paese e lo stato di diritto».

Crozza e la Concordia che non c’è nel videomessaggio del relitto Berlusconi!

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Crozza e la Concordia che non c’è nel videomessaggio del relitto Berlusconi! Una seconda puntata con la copertina di Crozza che come sempre tocca gli argomenti più importanti della settimana, tra le allegorie e le imitazioni c’è anche il tempo per un contratto in nero con gli italiani!

Torna Ballarò e Crozza ironizza su Berlusconi!

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Nella prima puntata della nuova stagione di Ballarò condotta da Giovanni Floris, Maurizio Crozza torna con le sue copertine e non poteva mancare in una giornata come oggi, con la Giunta riunita in queste ore che sta decidendo sulla decadenza di Silvio Berlusconi una puntata dedicata al Cavaliere:

Prima chiede la grazia e poi lo immagina ai servizi sociali:

 

Stuprarono una 14enne: dopo 6 anni nessuna condanna

violenza-sessuale-minori-tuttacronacaEra il 2007 quando, nella notte tra il 31 marzo e il primo aprile, otto 14enni violentarono una coetanea nella pineta del loro paese, Montalto di Castro, nel Viterbese. Il tribunale dei minori, nonostante ora i ragazzi siano tutti maggiorenni, li ha affidati per la seconda volta ai servizi sociali, senza emettere alcuna condanna. La Cassazione già una prima volta aveva sospeso la “messa in prova” che i giudici di Roma avevano concesso subito dopo lo stupro, come spiega La Repubblica, perché proprio durante quel periodo uno dei ragazzi era stato denunciato dalla fidanzata per stalking. Sono in molti a definire questa situazione una “vergogna”, come la consigliera del consiglio comunale di Viterbo, Daniela Bizarri, e le donne dell’Udi (Unione donne Italia), ma anche la madre della vittima: “Sono più delusa che mai, non credo più nella giustizia italiana. Ogni giorno vengono violentate ragazzine e donne. Tutti gridano denunciate denunciate ma poi per le vittime inizia il calvario mentre gli stupratori rimangono liberi. Dicono: allora erano ragazzi bisogna dargli una opportunità. E mia figlia allora? Non era quasi una bambina anche lei?”, ha affermato la signora Agata. L’avvocato dell’associazione “Differenza donna” ha parlato di uno strano scherzo del destino alla notizia che gli otto presteranno servizi utili in case di riposo per anzini e all’interno di centri per le donne maltrattate: “Stento a credere, che un tribunale abbia pensato di inserire degli stupratori nei nostri centri”. E poi: “L’attenuante della giovinezza non dovrebbe esistere nei casi di violenza”. Per l’avvocato Giulia Bongiorno, ex presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio, la ferita più grave di “molte vicende giudiziarie è la lunghezza dei processi: la messa in prova infatti può apparire plausibile per dei ragazzi, ma che senso ha per i ragazzi diventati adulti, che sono persone completamente diverse da quando hanno commesso il reato?”. E ancora: “Sarebbe importante ripartire dall’educazione, contro il sessismo e gli stereotipi”.

Giochiamo a… Drogati! A 22 mesi la madre dà un bong al figlio. VIDEO!

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Rischia grosso una donna statunitense di 24 anni, originaria di Washington D.C.,  che ha fatto fumare un bong pieno di cannabis al figlio di appena 22 mesi. La giovane, Rachelle Braaten L., è stata arrestata dopo che le forze dell’ordine hanno guardato il video shock registrato su un telefono cellulare. Nel filmato la madre avvicina al bambino il bong e gli chiede di respirare. Il piccolo tossisce e si allontana con una risata in sottofondo.
I poliziotti hanno fatto irruzione in casa la scorsa settimana e hanno trovato 40 piante di marijuana e una pistola.
Il bambino e il fratellino di cinque anni sono stati consegnati ai servizi sociali.

Coltiva marijuana nell’orto, arrestato… è un giudice!

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Un giudice della Virginia coltivava nel proprio orto marijuana. James H. Allamong Jr è stato condannato a 30 giorni di reclusione, e ad una multa di 500 dollari, ma dovrà anche fare 200 ore di servizi sociali e per due anni sarà sotto libertà vigilata. Una sanzione tutto sommato neppure pesantissima, ma che però rischia di comprometterne la credibilità come giudice. E solo per un po’ di “erba” nell’orto!

 

 

Minore affidato ai servizi sociali… la famiglia è mafiosa!

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17 mesi e intossicato da hashish. Bimbo affidato a servizi sociali e genitori marocchini denunciati

 

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