
Da oltre 2000 anni il Panax ginseng viene utilizzato come rimedio naturale dall’uomo. Che sia una radice che ha “del miracoloso” lo dice il nome stesso: il termine “Panax” deriva dal greco pan (tutto) e akèia (cura) mentre “Ginseng” trae origine dal termine cinese rènshen (pianta dell’Uomo) e mette in risalto la sua forma, che ricorda una figura umana.
Mentre in Occidente ci siamo abituati ad assumere farmaci di ogni tipo, la medicina cinese considera il ginseng un elisir di giovinezza: possiede tutte le virtù terapeutiche, preventive, curative ed energetiche immaginabili!
La pianta ha proprietà toniche e adattagone (favorisce la capacità dell’organismo di adattarsi allo stress rafforzando il sistema immunitario, endocrino e nervoso e migliorando le capacità fisiche e mentali). Diversi studi evidenziano inoltre la sua capacità di ridurre la concentrazione ematica di glucosio, in caso di diabete mellito. Grazie alla sua proprietà stimolante, anche chi studia o pratica un’intensa attività sportiva può trarre beneficio dalla sua assunzione. Inoltre è da sempre considerato un potente afrodisiaco, soprattutto maschile.
Il ginseng è inoltre particolarmente indicato per la stagione fredda: sotto forma di tisana, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, aiuta a combattere influenza e affezioni alle vie respiratorie.
Come si prepara allora la tisana al ginseng?
Da una radice fresca si tagliano alcune fette sottili, da 3 a 5 per una tazza. Si porta dell’acqua ad ebollizione e la si versa sul ginseng, lasciando in infusione per almeno 5 minuti.
Nella cultura africana si usa invece lasciar sobbollire alcune fette di ginseng per alcuni minuti.
L’infuso può essere dolcificato a piacere con del miele.
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