Il 13 febbraio Giorgio Zanardi, uno dei titolari dell’azienda padovana “Zanardi Editore”, strangolata dai debiti, si toglieva la vita. E mentre i dipendenti ancora soffrono per il lutto, ci pensano i ladri ad assestare un pesantissimo colpo: hanno strappato la “dorsale di fabbrica” della legatoria, ovvero l’impianto elettrico di 45-50 quintali di cavi di rame che alimentava tutto il reparto produzione. Mario Grillo, amministratore unico dell’azienda, ha commentato: “È come fossimo stati accoltellati alla schiena. Il morale è molto basso ma ci rimboccheremo le maniche per le 100 persone che lavorano qui e le loro famiglie”. L’azienda si sta ora riorganizzando con qualche generatore esterno per non perdere le commesse ma in molti temono che questo possa essere il colpo di grazia per un’azienda già da tempo in difficoltà.
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Prima il suicidio del titolare, ora il maxi furto: le difficoltà della Zanardi Editore
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/03/03/prima-il-suicidio-del-titolare-ora-il-maxi-furto-le-difficolta-della-zanardi-editore/
Problemi economici e di salute: un imprenditore si toglie la vita
Drammatica scoperta per gli operai di un’azienda tipografica-editoriale che questa mattina hanno trovato il cadavere di Giorgio Zanardi, uno dei titolati della Zanardi editoriale di via Venezuela a Padova, azienda prestigiosa nel mondo dell’editoria, che stampava per diversi editori. L’imprenditore 73enne si è tolto la vita per impiccagione: ha scelto il suo ufficio nella zona industriale di Padova per compiere il gesto estremo. Sembra che l’uomo abbia lasciato alcuni scritti nei quali fa ricondurre la sua decisione di suicidarsi a motivi finanziari e di salute. Si legge sul Mattino di Padova:
«Una montagna di debiti»: così Mario Grillo, amministratore unico, inquadra la situazione finanziaria dell’azienda tipografica-editoriale di Padova, il cui titolare e fondatore, assieme ai fratelli, si è ucciso stamani. L’uomo, Giorgio Zanardi, è stato trovato con una corda legata al collo, dentro la sua azienda, poco lontano dal suo ufficio. Sul tavolo un biglietto che parlava di ragioni economico-finanziarie all’ordine del suo gesto.
L’azienda in pochi anni era passata da 300 a 110 dipendenti (la stragrande maggioranza dei quali oggi in cassa integrazione) e proprio pochi giorni fa, il 9 gennaio, aveva presentato richiesta di concordato. L’imprenditore lascia una moglie e due figlie, entrambe dipendenti dell’azienda di famiglia ed entrambe in cassa integrazione. Lascia anche i due fratelli co-titolari dell’azienda: Antonio e Rodolfo. A trovare l’uomo privo di vita è stato questa mattina il capo reparto.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 13, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/13/problemi-economici-e-di-salute-un-imprenditore-si-toglie-la-vita/
Imprenditore suicida: biglietto di scuse alla figlie e di accuse alle banche
Mentre un gruppo di avvocati sparsi in tutta Italia ha dato il via a una class-action contro Monti e Letta, con l’accusa di “istigazione al suicidio”, arriva la notizia di una nuova vittima della crisi. Questa volta si tratta di un 55enne imprenditore edile di Fiesole, in provincia di Firenze, che questa sera ha chiamato il 113 annunciando le sue intenzioni suicide all’operatore, per poi spararsi con un fucile. Il gesto estremo sarebbe collegato a problemi economici dell’azienda. Il 113 ha allertato i carabinieri che, intorno alle 18, sono giunti all’abitazione trovando il corpo ormai senza vita dell’uomo. Accanto al fucile, un biglietto con le scuse per i familiari. L’uomo era sposato e aveva una figlia di 10 anni. Poco dopo l’arrivo dei militari, sono rientrate a casa anche la moglie e la bimba che hanno scoperto così quanto era successo. Stando a quanto si è appreso, l’uomo era titolare di una ditta dichiarata fallita pochi anni fa. Da quel momento lavorava solo saltuariamente. L’imprenditore ha però lasciato anche un secondo biglietto nel quale, secondo quanto si apprende, lancia accuse nei confronti di alcuni personaggi che avrebbero “portato” al fallimento la sua ditta, parla di crediti e debiti, e di alcune banche con cui l’impresa lavorava.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 18, 2014
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