Environmental Research Letters, ha pubblicato oggi uno studio nel quale viene spiegato come l’innalzamento dei mari causato dal riscaldamento terrestre potrebbe far scomparire un quinto dei 720 siti Unesco tra i quali la Statua della Libertà, la Torre di Londra, il Teatro dell’Opera di Sydney, ma anche la torre di Pisa, Venezia e Napoli. Ben Marzion, principale autore dello studio, dell’università di Innsbruck, in Austria, ha detto al Guardian: “Possiamo dire che vedremo i primi effetti su questi siti nel XXI secolo. Solitamente quando le persone parlano di cambiamenti del clima affrontano le conseguenze economiche o ambientali, i costi. Noi abbiamo voluto valutare le implicazioni culturali”. In Europa tra i siti più vulnerabili figurano la Torre di Pisa, sebbene non sia sulla costa, Venezia, anche se “in un certo senso si può dire che stia già risentendo ora” dei cambiamenti climatici, così come le città della lega anseatica, tra cui Amburgo, Lubecca e Brema, in Germania. Altri siti colpiti sono i centri di Bruges, in Belgio, di Napoli, in Italia, e di San Pietroburgo, in Russia. Come ricorda l’HuffPost, stando al rapporto diffuso lo scorso settembre dal panel intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici dell’Onu (Ipcc), il livello del mare dovrebbe subire un innalzamento tra i 26 e gli 82 centimetri entro il 2100, sebbene altre ricerche riferiscano di un aumento tra 0,7 e 1,2 metro entro il 2100 e tra i due e i tre metri entro il 2300. “I nostri risultati dimostrano che a fronte di un aumento della temperatura di 3° c nei prossimi 2000 anni, scenario ormai non più ritenuto come estremo, l’impatto sui siti mondiali sarà grave”, ha concluso Marzeion.
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I siti Unesco rischiano di scomparire: addio Torre di Pisa e Statua della Libertà?
Pubblicato da tdy22 in marzo 5, 2014
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Sabrina Ferilli non avrà l’Oscar… ma si è guadagnata un Tapiro!
Sabrina Ferilli, in un’intervista al settimanale Chi, si era tolta il famoso sassolino dalla scarpa lamentandosi del fatto di non esser stata invitata a solcare il tappeto rosso alla cerimonia degli Oscar, quando il film in cui ha recitato, La Grande Bellezza, ha vinto la statuetta per il miglior film straniero. Le sue dichiarazione le sono in compenso valse un Tapiro d’oro, consegnato da Valerio Staffelli nel corso della trasmissione Striscia la Notizia. L’attrice ha detto: “Dovevate darlo alla produzione, non a me!” La Ferilli, che non figura neppure nella lista dei ringraziamenti fatti dal regista napoletano al termine della premiazione, ha commentato ironicamente: “Però ha ringraziato Maradona!”. Infine, alla domanda se rifarà o meno un film con Sorrentino, ha risposto: “Forse è lui che non farà un film con me!”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2014
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La Ferilli e quel sassolino nella scarpa: “Non c’ero io…”

Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2014
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I Boy Scouts boicottati dalla Disney: “Sono omofobi”

Il danno per gli scout è di quelli che fanno male: gli impiegati della Disney, nel solo 2010, hanno raccolto 4,8 milioni dollari con 548.000 ore di volontariato. Canta vittoria Deena Fidas, direttore del settore uguaglianza della Human Right Campaign. “La decisione della Disney – osserva – è molto importante per il mondo dei ragazzi. Il fatto che si sia dissociata agli scout amplifica il messaggio che intende mandare alle giovani generazioni”.
In un recente rapporto, la Human Right Campaign fa sapere che la maggior parte delle prime 500 aziende americane, nella classifica di Fortune, di recente ha adottato politiche di protezione e tutela dei propri impiegati sulla base del loro orientamento sessuale.
Ma gli Scout non hanno perso solo i finanziamenti della Disney. La stessa decisione è stata presa anche da colossi economici come la Lockheed Martin, la Caterpillar, la Major League Soccer che è la lega del calcio americano, la Intel e l’Ups. E altre aziende stanno decidendo in tal senso, tra cui giganti come Alcoa e AT&T. Difficile non pensare a quanto detto da Obama durante il discorso di insediamento per la rielezione: “Il nostro viaggio non sarà finito fino a che i nostri fratelli e sorelle gay non saranno trattati come tutti gli altri per legge”. Il presidente aggiunse quindi: “Se siamo davvero creati uguali allora anche l’amore che noi promettiamo ad un’altra persona deve essere uguale”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2014
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La gaffe dell’Academy: confonde Penèlope Cruz con Salma Hayek!
Tutto stava scorrendo liscio al gala degli Oscar 2014. Forse anche troppo. Una gaffe doveva prima o poi occorrere. Nell’era 2.0, se non avviene in diretta probabilmente arriva via Twitter, e anche la notte delle star non ha fatto eccezione. Quando la serata stava per terminare, senza essere incappata in alcun inghippo, l’Academy ha fatto il suo scivolone, via Istagram. Pubblicando una foto dal backstage, nella quale appare De Niro che si prepara ad assegnare i due premi per la sceneggiatura (non originale a “12 anni schiavo” e originale a “Her”), l’Academy si confonde e scrive: “Hayek e De Niro si preparano nel backstage #oscars”. Peccato solo che non si trattasse della messica Salma, ma della spagnolissima Penèlope Cruz!
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2014
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La notte degli Oscar… riassunta in gif animate!
In Italia ogni Tg e, in generale, ogni media, sta parlando della vittoria del film di Sorrentino “La grande bellezza”, ma molti sono stati i momenti che verranno ricordati dell’86esima edizione degli Oscar e l’Huffington Post ha pensato di ricapitolarla tramite gif animate. Tre ore di cerimonia riassunte in poche immagini particolarmente significative: pronti al ripasso?
Iniziamo allora con la sensazione di vincere un Oscar come miglior film: viene immediatamente voglia di saltare!
E che dire delle attrici che si godono la serata… improvvisando un ballo? Tra di loro l’intramontabile Meryl Streep:
e non è da meno l’attrice Lupita Nyong’o…
… nè Amy Adams.
Jennifer Lawrence ci ricasca, letteralmente. Se riesce a inciampare anche l’anno prossimo possiamo dire per certo che è nata una nuova tradizione!
Emma Watson y Joseph Gordon-Levitt: lezione di eleganza dai due giovani attori.
Ellen De Generes, la conduttrice della serata, ha avuto un’idea geniale: riempire la pancia a tutti! Come? Solo una parola: pizza!
Brad Pitt, da bravo padre di famiglia, si è incaricato di distribuire i piatti…
Ma era scontato che qualcuno dovesse “sganciare”: è stato il produttore Harvey Weinstein a scucire 200 dollari di mancia al fattorino:
Jared Leto ha sovvertito i ruoli: è lui che si occupa di “sfamare” la madre:
Lupita Nyong’o ha vinto l’Oscar e Liza Minnelli ha voluto festeggiare con lei:
Ma uno dei momenti clou della serata è stato indubbiamente il selfie che Ellen DeGeneres ha voluto scattare con alcuni attori: è subito diventata la foto più retwittata!
Già che c’era, ha provato anche a spaventare Leonardo DiCaprio e Sandra Bullock…
… ma non c’è serata degli Oscar se non c’è anche moda… e sicuramente ha dato una lezione di stile… fatato!
Cate Blanchett, favoritissima, ha fatto finta di sorprendersi per il suo Oscar
Il momento più romantico della sarata? Sicuramente il bacio tra Matthew McConaughey y Camila Alves
Non resta che darsi appuntamento all’anno prossimo!
Buon cinema a tutti!
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2014
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Steve McQueen sbaraglia tutti: l’Oscar è per il suo “12 anni schiavo”

Ma il vero asso pigliatutto della serata è stato “Gravity”, arrivato con ben dieci nominations. Il thriller fantascientifico di Alfonso Cuaron ha portato a casa sette statuette: molte ‘tecniche’ (effetti speciali, sonoro e montaggio sonoro, fotografia, montaggio, colonna sonora) e una fondamentale, la miglior regia per il cineasta messicano al suo primo Oscar, che ha definito gli anni di lavoro sulla pellicola della “un’esperienza di trasformazione”. Cuaron ha quindi ringraziato le persone coinvolte nel progetto, in particolare il figlio Jonas, co-sceneggiatore, la sua protagonista Sandra Bullock – “Sandy, sei tu Gravity, sei tu l’anima e il cuore, la persona migliore con cui potevo collaborare e una delle persone più belle con cui ho lavorato” – e ancora George Clooney “per la tua fiducia”. Ha infine dedicato il premio alla madre: “Se sono qui è per te e questo è per te”.
Pluripremiato anche “12 anni schiavo”, che ha vinto l’Oscar anche per la migliore sceneggiatura non originale e quello per la migliore attrice non protagonista assegnato a Lupita Nyong’o. L’attrice messicana naturalizzata keniota, che appena sabato ha spento 31 candeline, ha commentato: “Non ho pensato neppure per un momento che tutta questa gioia potesse essere legata al dolore di qualcun altro per cui voglio rendere omaggio allo spirito di Patsey (la schiava che interpreta nella pellicola di Steve McQueen, ndr) e voglio ringraziare Solomon per aver raccontato la storia di lei e di lui e Steve McQueen. Tu carichi tutto quello che fai con un soffio del tuo spirito. Grazie di avermi fatto arrivare qui, questa è la gioia della mia vita. Sono certa che tutti quei morti sono lì che ti guardano e ti sono grati, così come lo sono io”.
Anche “Dallas Buyers Club” di Jean-Marc Vallée ha conquistato tre statuette: trucco e parrucco ma, soprattutto, miglior attore protagonista (Matthew McConaughey) e non protagonista (Jared Leto). “Ci sono tre cose di cui ho bisogno – ha detto – qualcosa a cui guardare, qualcuno a cui tendere e qualcuno da inseguire”. Poi l’attore ha ringraziato il padre scomparso, la madre in sala, la moglie Camila e i loro figli, “Le quattro persone che voglio siano sempre fiere di me”.
Miglior attrice protagonista è invece risultata Cate Blanchett, grazie alla sua interpretazione in “Blue Jasmine”, unico riconoscimento per il film di Woody Allen. “Questo premio è casuale e soggettivo, ma per me significa tanto in anni di interpretazioni straordinarie da parte di donne” ha detto l’attrice australiana, che si è poi complimentata con le altre attrici candidate nella categoria: Amy Adams, Sandra Bullock, Julia Roberts e Judy Dench. “Sono qui a ritirare il premio grazie alla sceneggiatura straordinaria di Woody Allen” ha detto. “Grazie agli spettatori che sono andati a vederlo – ha aggiunto – e grazie a quelli che in questo settore scioccamente ancora credono che i film con le donne al loro centro siano dei film di nicchia. Non lo sono, gli spettatori vanno a vederli e fanno guadagnare. Il mondo è rotondo, gente”.
La miglior sceneggiatura originale si è rivelata “Her”, scritta dal regista e sceneggiatore Spike Jonze: “Sono qui con tutta la mia famiglia che mi ha sostenuto – ha detto dal palco del Dolby Theatre – tutte le persone che amo e che mi hanno aiutato a scrivere questa sceneggiatura sull’amicizia e su questa esperienza unica”. “Frozen”, lungometraggio animato della Disney, ha superato tutti i contendenti della categoria ottenendo inoltre il riconoscimento per la migliore canzone, “Let it go”. Ancora, “Il grande Gatsby” di Baz Lurhmann ha ottenuto due premi per i migliori costumi e la migliore scenografia. Delusione invece per “American Hustle – L’apparenza inganna” di David O. Russell: dieci nominations ma nessuna statuetta per lui.
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2014
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Aspettando l’Oscar: una dritta per gli attori per aver maggiori possibilità…
Poco più di 24 ore e prenderà il via la notte degli Oscar. Candidati alla statuetta come miglior attore protagonista quest’anno troviamo Bruce Dern, Chiwetel Ejiofor, Matthew McConaughey, Leonardo Dicaprio o Christian Bale. Non è mai facile indovinare i sentimenti dell’Accademy e avere la certezza assoluta del vincitore ma, mentre in Italia si tengono le dita incrociate sperando che l’Oscar al migliore film stranero venga assegnato a La grande bellezza, è possibile provare ad azzardare delle previsioni per quel che riguarda proprio la categoria del miglior attore. A fare “l’esperimento” è stato l’Huffington Post Usa, che ha proposto un’infografica che tiene conto degli ultimi 85 anni di Oscar, distinguendo i tipi di ruoli a cui è andato di volta in volta il premio. Stando al risultato, ad avere le maggiori chance sarebbero Ejiofor, McConaughey e DiCaprio, i tre candidati per interpretazioni storiche. I dati, infatti, indicano che i ruoli storici sono quelli premiati più spesso, con una percentuale che supera il 25%.
Ovviamente un ragionamento simile è possibile farlo anche le cinque candidate femminili, Cate Blanchett, Sandra Bullock, Judi Dench, Meryl Streep e Amy Adams. A giudicare dal risultato, come si nota nell’infografica, le probabilità più alte sono quelle della Blanchett e della Adam, che farebbero bene a iniziare a preparare i loro discorsi. Di seguito tutte le vincitrici delle edizioni passate raggruppate per ruolo. Nella maggior parte dei casi – il 30,2% – le vincitrici interpretavano ruoli di mogli, madri, sorelle, figlie o fidanzate. Alto anche il dato delle eroine storiche (20,9%); meno numerose le “cattive” (3,5%) e le vincitrici di premi per la carriera.
Pubblicato da tdy22 in marzo 1, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/03/01/aspettando-loscar-una-dritta-per-gli-attori-per-aver-maggiori-possibilita/
La morte di Philip Seymour Hoffman: l’autopsia conferma l’overdose
Lo scorso 2 febbraio moriva l’attore premio Oscar Philip Seymour Hoffman, il cui cadavere fu trovato nel suo appartamento newyorkese, a Manhattan. Ora l’autopsia ha confermato la morte per overdose: Hoffman aveva assunto eroina, cocaina, benzodiazepine e anfetamine. Gli esami hanno evidenziato la presenza di droghe e sonniferi e secondo i medici si sarebbe trattato di una overdose accidentale.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 28, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/28/la-morte-di-philip-seymour-hoffman-lautopsia-conferma-loverdose/
La rete in subbuglio: “Arisa ha plagiato Micol Barsanti”
Il Festival di Sanremo è terminato decretando Arisa vincitrice della 64esima edizione ma ancora se ne parla.
A lanciare la bomba è l’esperto di musica Red Ronnie, storico conduttore della trasmissione Roxy Bar, la canzone proposta dall’artista, “Controvento”, sarebbe un plagio. Ronnie ha lanciato l’accusa su Twitter, da dove si è rapidamente diffusa: secondo l’esperto, il brano sarebbe in parte copiato da “Entra nel cuore” di Micol Barsanti. Anche la stessa Barsanti sostiene di essere stata plagiata e nel frattempo la Rete si scatena in commenti che accusano e difendono Arisa.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 24, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/24/la-rete-in-subbuglio-arisa-ha-plagiato-micol-barsanti/
I nostri 7 giorni: pulizie in casa Italia
Una settimana di grandi pulizie in casa Italia, dove davvero sembra che tutto debba essere riordinato dal nuovo governo che arriva e poi è sempre tutto da ripulire appena un governo cade. Passaggio di testimone gelido, con campanella che ha suonato a lutto, tra Letta e Renzi che si sono avvicendati nella Premiership di questo Paese che ormai sembra essere l’ombra indipendente di uomini politici che cercano invece una luce mediatica. Si è deciso anche di dare un colpo di spugna agli Esteri, ma i marò restano in India. Per L’istruzione però sono in vista molte rivoluzioni, altro che pulizia e già si parla di colpire le pensioni per rimettere in sesto la scuola pubblica, lotta generazionale? Su questo nodo le proposte son tante, da Delrio che minaccia la tassa sui Bot a Renzi che preme l’acceleratore per andare a colpire coloro che dovrebbero godere solo i frutti di un meritato riposo. Ci si dovrà armare di stracci e detersivi anche a Sanremo, dove il flop non è mancato e neppure le polemiche. Per fortuna che poi cala il sipario con Mengoni che omaggia Tenco, così come si spegne anche la fiamma olimpica e rimane l’amarezza per quell’Italia che non ha certo brillato.
Pulizie ne hanno fatte i ladri a casa di Cicciolina ripulendo il suo archivio di video hard, facendo scattare la denuncia. Coloro che ancora non sono denunciati, ma rischiano di esserlo a breve sono i giovani che hanno rapito il futuro sposo per portarlo all’addio al celibato. Ma se il rapimento è falso sembra invece che Balotelli, la scorsa notte, sia incappato in una rissa vera. Un fotografo insistente e Supermario che perde le staffe… salvo poi smentire e far piazza pulita! Un po’ come Alfano, che in questa confusione politica, non si accorge di usare lo slogan di Sel: #lastradagiusta. Chi invece la strada sembrerebbe averla persa sono i due giocatori scomparsi oggi a Roma, speriamo che facciano attenzione ai passi falsi. Basta poco a volte per esagerare e sollevare polemiche, lo sa bene il Trio della Gialappa’s al centro della bufera dopo i commenti feroci su Rocco Hunt e la Terra dei Fuochi. Di carne al fuoco questa settimana non ne è mancata e come al solito noi di Tuttacronaca vi abbiamo raccontato frammenti di vita che si susseguono velocemente, tra ribaltoni della politica e gossip sportivo, tra il totoministri e l’attesa di Renzi chiuso per ore nello studio del Presidente della Repubblica, tra chi arriva e chi va, tra la voglia di tornare e la voglia di scappare… ma non dimenticatevi un Escape!
GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 24, 2014
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Gialappa’s invitata nella Terra dei Fuochi…
E’ stato il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio che intervenendo nella polemica sollevata dall’ “ironia” della Gialappa’s sulla canzone di Rocco Hunt ha ufficialmente invitato il Trio a visitare la Terra dei Fuochi: “Penso che l’euforia sanremese – ha proseguito il primo cittadino – abbia lasciato spazio ad un bicchiere di troppo e la battutaccia è scappata colpendo nel vivo centinaia di persone; ma condanno allo stesso tempo l’eccessiva reazione di chi oggi minaccia questi professionisti addirittura di morte”.
Il sindaco ha poi continuato dicendo: “Spiace che la satira sempre gradita della Gialappa’s sia caduta nell’errore, o meglio orrore, di ironizzare su terre martoriate e vite dilaniate da mali incurabili”. Da Del Gaudio parte quindi “l’invito ufficiale al Trio Gialappa’s, che ha segnato una svolta nella televisione italiana, a venire nella nostra città per affrontare insieme temi più o meno seri”. “Sono convinto che se loro regalassero una risata ai miei cittadini la questione sarebbe risolta”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 23, 2014
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La città dei fiori incorona Arisa: è lei la vincitrice di Sanremo
Era primo nella classifica provvisoria Francesco Renga, ma non ce l’ha fatta neanche a salire sul podio. I magnifici tre della 64esima edizione del Festival di Sanremo sono infatti Arisa, vincitrice con la sua Controvento, e gli altri due finalisti Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots con “Liberi o no” e Rubino con “Ora”. La vincitrice ha commentato: “Tutto ok, sono contenta, sono veramente felice”.
Nel corso della serata sul palco anche Luciano Ligabue che, dopo aver commentato: “Popolare è l’aggettivo migliore che si possa mettere vicino alla parola canzone”, ha cantato “Certe notti”, “Il giorno di dolore che uno ha”, “Il sale della terra” e “Per sempre”. Alla fine, tutti in piedi a urlare “Luciano! Luciano!”
A sorpresa, anche l’esilarante classifica personale di Luciana: Premio frangia a Noemi, Il premio antifurto alla Ruggiero, il premio Mercalli ai Perturbazione. Il Rebibbia a Gualazzi. Famiglia più numerosa in platea a Rocco Hunt, a Renga il premio “non c’è mutanda che tenga” e Pa**e d’acciaio all’orchestra. Cristiano De Andrè con la canzone ‘Invisibili’ è il vincitore del Premio della Critica Mia Martini, nella sezione Campioni.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 23, 2014
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“Fighissimo me”! Crozza-show all’Ariston
La serata finale del Festival vede un ospite d’eccezione: Maurizio Crozza. Memore delle contestazioni dell’anno scorso, Fabio Fazio avverte il pubblico: “Mi raccomando. Non facciamoci riconoscere!” Lo stesso comico, da dietro le quinte, rispondendo all’invito del conduttore ad entrare afferma: “C’ho paura. Faccio un monologo fuori campo”. Indine, alla sua apparizione sul palco, si nasconde dietro uno scudo con la scritta ‘pace. Dopo di che… è Crozza-show, battute sui politici Bossi, Giovanardi e Razzi e l’inno alla grande bellezza e agli enormi disastri dell’Italia.
Durante il suo monologo, Crozza ha parlato anche di John Elkann e della “più grande caz****a dell’universo”. Il punto di partenza è stato i giovani e il lavoro. Crozza ha detto “Enzo Ferrari nel 1939 ha inventato la macchina più bella del mondo, nel 2014 John Elkann ha sparato la ca****a più grande dell’universo: i giovani non hanno lavoro perchè gli piace stare a casa. Bisogna modificare la struttura sintattica: i giovani stanno a casa perchè non trovano lavoro, ma soprattutto perchè non hanno ereditato la Fiat da tuo nonno come te”: ovviamente in sala non mancano gli applausi. Ma ovviamente non può mancare una battuta sul nuovo premier, che imita: “La Disney sta facendo un film su di me, Fighissimo me 1, 2”. Parlando delle promesse del nuovo premier: “Il successo non mi ha cambiato, sono io che ho cambiato il successo: cambierò il Paese, abbasserò il Pil, aumenterò il pilates, meno tute blu, più bluetooth”. E sempre restando in politica: “Abbiamo ceduto la Corsica ai francesi e Napoleone c’è nato poco dopo. Per poco non è nato genovese. A Genova c’è già nato Beppe Grillo, ci mancava un altro pazzo che voleva dichiarare guerra all’Europa. Te la immagini Waterloo in diretta streaming?”
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2014
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Don Matteo sposa Fazio e la Littizzetto
Ci vogliono i colpi di scena a Sanremo ed ecco che arriva il matrimonio a sorpresa: Fabio Fazio e Luciana Littizzetto si sposano all’Ariston e per celebrare le nozze arriva il prete più famoso della televisione: Don Matteo. Terence Hill entra in scena sulla sua bicicletta e dichiara “Sono qui per sposare due ragazzi”, poi entrano i due conduttori vestiti da sposi. Il siparietto purtroppo somiglia molto al colpo di scena di una soap latino americana e forse, l’effetto shock, soprattutto a livello di share non c’è stato… neppure quando Fabio fazio e Lucianina dopo la celebrazione hanno cantato “E non ci lasceremo mai”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2014
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La pesante “ironia” della Gialappa’s su Rocco The Hunt
L’ironia è un arma a doppio taglio e se non usata sapientemente rischia davvero di avere un effetto boomerang. Stavolta il pubblico ha preso di mira la Gialappa’s e i suoi commenti,a dire di molti, fuori luogo e banali, fatte ai microfoni di Rtl 102.5, nei confronti del rapper salernitano di 19 anni, Rocco The Hunt, che ieri con il brano “Nu juorno buono” ha vinto la sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo. Quando il giovane cantante salernitano ha detto dal palco dell’Ariston al pubblico in sala: “Voglio vedere le mani su”, i tre comici milanesi hanno replicato “Sì e così passa un tuo compare e ci ciula il portafogli, vecchio trucco….”. Ma a far indignare gli utenti è stata la frase seguente della Gialappa’s: “Sì nu juorn buon. Stà Terra dei fuochi, ma chi se ne fotte”. Ovviamente tutto in napoletano stroppiato. E poi ancora: “Sì, nu mandulino, na mozzarella”. Il trio satirico però si è difeso dalle accuse su Facebook e Twitter: “In questo video c’è la prima parte del nostro intervento riguardo l’esibizione del vincitore Rocco Hunt, che tante polemiche ha scatenato. Lasciamo a voi il giudizio, ricordando che in trent’anni di carriera ci hanno accusato di tante cose, ma mai di razzismo”.
Giudicate voi!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/22/la-pesante-ironia-della-gialappas-su-rocco-the-hunt/
Il Festival proposto a Fiorello, lui ribatte “Renzi dice che è meglio aspettare”.
Raiuno e Giancarlo Leone servono su un piatto d’argento il Festival a Fiorello, naturalmente mettendo le mani avanti e dicendo che per il 2015 “si ripartirà da Fazio” e, nel caso in cui il conduttore non abbia “un progetto nuovo”, “il primo della lista è Carlo Conti”. Ma ammette che “c’è una sola eccezione: Fiorello. Se arriva passa davanti a tutti”. “Un attimo, ci penso e ve lo dico… Devo prima parlare con Renzi”: Fiorello gioca sull’ipotesi lanciata da Leone, per aggiungere: “Renzi dice che è meglio aspettare”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/22/il-festival-proposto-a-fiorello-lui-ribatte-renzi-dice-che-e-meglio-aspettare/
Fazio rottamato? Il direttore di Rai 1 parla di Conti
“Meglio pochi, ma buoni” affermava Fabio Fazio qualche giorno fa quando gli ascolti erano in calo e Sanremo sembrava davvero in declino. Poi la serata di ieri tra duetti, l’omaggio ai cantautori, Enrico Brignano che ha omaggiato il grande Aldo Fabrizi, sono riusciti a risollevare le sorti di un Festival canoro che sembrava ormai rottamato da XFactor.
«Sicuramente Carlo Conti farà il Festival molto presto. Per il prossimo anno la mia scelta è ancora Fazio, se ha un progetto da proporre e beninteso se ne ha voglia. Laddove Fazio declinasse, in pole position c’è Conti. Perchè i casi sono due. O hai il fuoriclasse assoluto, diciamo Fiorello o Benigni, e allora il Festival si identifica con lui, oppure scegli un grande professionista e un uomo tranquillo come Conti, e gli costruisci intorno una squadra. Altri non vedo». Questa è stata l’affermazione di Giancarlo Leone, direttore di Raiuno, in un’intervista a La Stampa. A essere rottamato quindi non sarà il Festival, ma Fazio? Leone ha anche affermato «credo che manchi l’effetto sorpresa. Per bissare i fasti del ’13 bisognava forse inventarsi qualcosa di più nuovo». Tuttavia, per il direttore di Raiuno «il Festival è coerente con l’idea di tivù di Fazio. Basta glamour, scandali, effetti speciali. Nulla è più eccezionale della normalità. E io sono d’accordo. L’anno scorso – prosegue – ci furono Crozza e Benigni. Quest’anno, finora, nulla del genere. Ma Crozza arriva e il Festival non è finito». In merito all’attacco di Beppe Grillo, «la Rai non è esente da critiche, ma le accuse di Grillo sono talmente disinformate e superficiali da diventare paradossali», commenta Leone. «Non puoi dire che perde 400 milioni se sono 20 e in ogni caso il bilancio chiude in pareggio»
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/22/fazio-rottamato-il-direttore-di-rai-1-parla-di-conti/
Tra i giovani vince “Nu Juorno Buono” di Rocco The Hunt… la rivalsa sociale
Lo aveva dichairato e “Nu Juorno Buono” è arrivato per Rocco The Hunt, il 19enne rapper, che viene dalla terra dei fuochi e che cerca di infondere un messaggio positivo nonostante i mali della sua terra. Una terra che ama profondamente anche se non si nasconde i mali che la divorano, ma ci può sempre stare “Nu Juorno Buono” per continuare a sperare, così come ha dichiarato che se avesse vinto si sarebbe trattato di una rivalsa sociale. In Campania, subito dopo l’annuncio ci sono stati fuochi d’artificio e caroselli di auto per festeggiare la vittoria del giovane rapper. E domani tocca ai big.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/22/tra-i-giovani-vince-nu-juorno-buono-di-rocco-the-hunt-la-rivalsa-sociale/
Il Festival visto con gli occhi di Mengoni
Pubblicato da tdy22 in febbraio 21, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/21/il-fetsival-visto-con-gli-occhi-di-mengoni/
Littizzetto palpeggiata? Fazio s’infuria?
Sembrerebbe che durante la diretta di ieri, almeno a quanto riporta il quotidiano Libero, Luciana Littizzetto sia rimasta vittima di una “mano morta” da parte di Frankie hi-nrg. Il “fattaccio”, sfuggito ai più, è stato notato da un attento Fabio Fazio che tra tra il serio e l’ironico ha minacciato il cantante con un secco: “Ti aspetto fuori”. La ‘vittima’ dell’accaduto, non si era accorta di niente e ha affermato di averlo appreso dietro le quinte dallo staff della kermesse canora. Pronta la replica Frankie hi-nrg che con un’aria fiera ha esclamato: “Non se ne è accorta perché ho il tocco delicato!”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 21, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/21/littizzetto-palpeggiata-fazio-sinfuria/
Il “caso” di Sanremo 2014: Sinigallia e quella canzone non nuova
S’intitola “Prima di andare via” il brano di Riccardo Sinigallia che ha fatto finire il cantante nel centro della bufera. Da regolamento, la canzone che viene proposta a Sanremo non può essere mai stata presentata né cantata prima che l’artista salga sul palco dell’Ariston. Ma la rete punta il dito proprio contro Sinigallia e accusa che, al contrario, il brano fosse già stato interpretato. Il quotidiano online La Provincia di Cremona.it ha anche pubblicato il video in cui il cantante si esibisce in questo brano a Cremona, durante una delle giornate del Festival Le Corde dell’Anima. Il video è stato rimosso, ma molti utenti giurano di averlo visto e confermano così i rumors. Nel frattempo Leone, direttore di Rai1, ha fatto sapere: “Nel pomeriggio si riunirà la direzione musicale e artistica per verificare se sia vero che la canzone di Riccardo Sinigallia sia già stata eseguita in pubblico. E poi prenderemo tutte le decisioni del caso”. Per il cantante si profila l’esclusione dalla gara.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 21, 2014
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A Sanremo arriva il ballerino con le stampelle
Prima il monologo di Luciana Littizzetto sulla diversità e la bellezza al naturale poi arriva Dergin Tokmak, ballerino e acrobata tedesco, affetto da poliomelite dall’età di un anno che si esibisce nella sua performance con le stampelle che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Dal 2004 Tokmak è l’unico artista tedesco del Cirque du Soleil.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 20, 2014
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“Fuoco amico” in casa Rai: a La vita in diretta massacrano Sanremo
Gli ospiti del talk show pomeridiano di RaiUno condotto da Paola Perego, La vita in diretta, sparano a zero contro il Festival di Sanremo, in onda sulla stessa rete. Quello che non va giù sono le scelte di conduzione mentre vengono pesantemente criticati i cantanti e gli artisti e non mancano neanche giudizi maliziosi. TvBlog ne segue le mosse e spiega che le prime avvisaglie c’erano state lunedì, con la Casta colpevole di non essersi fermata ai microfoni de “La vita in diretta” per rilasciare qualche dichiarazione. Prima è partito Luca Giurato (“Questa se la tira”), poi è arrivato il turno della Marchesa d’Aragona (“Se uno vuole avere una vita pubblica è giusto che si fermi coi giornalisti”). Infine Marino Bartoletti, che con Fazio ha condiviso molti anni di “Quelli che il calcio”, ha sentenziato sulla modella francese: “Lei è una cafona. Non ci si comporta così”. Mercoledì, giorno successivo alla serata d’apertura, la dose viene rincarata. Lo stilista Enzo Miccio le dà dell’”imbalsamatuccia”, mentre Paola Perego critica con ironia: “Comunque Laetitia non ci ha salutato l’altro giorno perché impegnata nelle prove del difficile pezzo”. Poi affonda: “Ora che è partita per la Francia lo devo dire. Non fanno che scriverlo su Twitter. Perché non si è fatta uno sbiancamento? I denti non erano belli. Fisico straordinario, faccia stupenda…”. Ma non bisogna pensare che la modella francese sia l’unico bersaglio. Alba Parietti definisce Arisa “schizofrenica e dal look sadomaso” mentre Dario Salvatori, volto Rai da “Quelli della notte” in poi, va duro sulla Littizzetto: “Perché per alcuni è proibita la parolaccia? Lei ha un solo registro, quello della ces.. arrapata che dice parolacce”. Non ci va leggero neanche Cesare Lanza: “A me la Littizzetto non piace. Se improvvisassimo qui quattro o cinque battutacce faremmo meglio”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 20, 2014
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Lutto nel mondo della cultura: addio a Gianni Borgna
Lutto nel mondo della cultura per la morte, a Roma, del critico musicale, saggista e politico Gianni Borgna, ucciso da un male incurabile. Nato nel 1947, Borgna aveva studiato prima al liceo classico Mamiani per poi studiare filosofia all’università La Sapienza. Nello stesso ateneo ha in seguito insegnato storia e critica del film. È stato inoltre titolare della cattedra di sociologia della musica presso la facoltà di lettere dell’università di Tor Vergata. Borgna ha avuto anche un’intensa vita politica: dal 1975 al 1985 è stato consigliere regionale del lazio, dal 1983 presidente della commissione Cultura della regione Lazio. Ancora, dal 1988 al 1992 ha ricoperto il ruolo di consigliere della biennale di Venezia. Dal 1993 al 2006 ha avuto la carica di assessore alla Cultura del comune di Roma, prima con Francesco Rutelli sindaco e poi con Walter Veltroni. Il 27 dicembre 2006 era stato nominato presidente della fondazione musica per Roma succedendo a Goffredo Bettini. In ambito musicale Gianni Borgna si è occupato prevalentemente di musica leggera, di storia della canzone italiana e di sociologia della musica.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 20, 2014
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E’ tornata la pelliccia: dopo anni di lotte degli animalisti, eccola in passerella
Se star come Rihanna, Kim Kardashian, Lady Gaga e Justin Bieber si mostrano tranquillamente con addosso una pelliccia, la moda si adegua e alla New York Fashion Week, come sottolineano molti osservatori, proprio questo capo è tornatoprepotentemente nelle collezioni degli stilisti: non soltanto con i tradizionali visoni, volpi e cincillà ma anche pelli di gorilla, volpe e cane (in questo ultimo caso illegale). Un’incredibile svolta quindi, visto che dagli anni ’90 le numerose campagne degli animalisti avevano convinto i produttori di abbigliamento a rimuovere quasi completamente il tessuto dalle passerelle. Come ricorda l’Huffington Post, una delle prime a compiere la svolta anti-pelliccia era stata Stella McCartney, che aveva inviato ai colleghi designer un video per mostrare le agghiaccianti condizioni degli allevamenti per animali destinati a diventare cappotti e copricapi.
Del resto gli stessi testimonial della Peta, l’organizzazione animalista americana, sembrano aver fatto marcia indietro, a partire da Naomi Campbell che era apparsa nuda in un manifesto dove campeggiava la scritta: “Preferisco rimanere nuda piuttosto che indossare una pelliccia”: la top model è apparsa recentemente in pelliccia per la collezione Dennis Basso, imitata da numerose attrici, cantanti e artisti. Fur Insider, che registra il ritorno della pelliccia nella moda, ha rilevato che la vendita di capi che includono questo materiale è salita del 44% nell’ultima decade ed è presente nel 70% delle collezioni 2013-2014.
“Una frenesia per la pelliccia”, annota con addolorato stupore lo stilista John Bartlett in un commento per il magazine animalista americano The Dodo. Bartlett, contrario da lungo tempo alla presenza delle pellicce alle sfilate, racconta di avere recentemente chiesto spiegazioni ai colleghi stilisti. Soltanto uno, Ralph Rucci, ha affermato: “Uso questo materiale perché è bello”. Secondo Bartlett esiste invece un motivo più commerciale e meno artistico, esplorato anche da una inchiesta del New York Times: l’azienda Saga, che rappresenta gli allevatori scandinavi di animali da pelliccia, regala generosi viaggi a Copenaghen agli stilisti che vogliano imparare nuove tecniche sartoriali per arricchire il vestiario con inserti in pelliccia, fornendo gratuitamente quintali di materiale: “Purtroppo il mondo della moda – così all’avanguardia in molti aspetti – è ancora arretrato per quanto riguarda un dialogo più compassionevole e aperto sugli animali. E potrete averne una prova alla New York Fashion Week”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 10, 2014
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La gaffe di Valentino: la borsa di Amy Adams e i funerali di Hoffman
L’attrice Amy Adams con una borsa da 2.500 dollari creata dalla maison Valentino. E’ quello che appare in due foto promozionali che la casa di alta moda ha allegato a una mail inviata alla stampa. Peccato solo che le foto in questione siano state scattata al funerale dell’attore Philip Seymour Hoffman, che con la Adams aveva recitato in “The Master”. Grande lo sdegno dei tabloid americani e non solo, che hanno dedicato al fatto titoli cubitali. La maison Valentino si è affrettata a scusarsi dicendo di non sapere dove fossero state scattate le foto.”Siamo profondamente dispiaciuti per aver diffuso le foto ai media segnalando la borsa Valentino. Non sapevamo che erano state scattate alla veglia e il nostro è stato un errore innocente”. Il New York Post aveva pubblicato la foto della Adams sulla sua prima pagina di oggi con la didascalia a caratteri cubitali “Dead Carpet”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 9, 2014
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Anche Paperino prende in giro il complotto delle scie chimiche
Ormai lo sappiamo: appena qualcosa cattura l’attenzione, presto diventa popolare in rete e rimbalza ovunque. Ora è il turno di una striscia di fumetti della Walt Disney dove appare un gruppo di pennuti che, alle spalle di un perplesso Paperino, parlano del “complotto degli sciami chimici”:
“Sappiate che nel prossimo numero di Pan Zan si parla del complotto degli sciami chimici”.
“E che cosa sono?”.
“Api telecomandate inviate dai servizi segreti per intontirci con del miele radioattivo”.
“Questa sembra una bufala perfino a me che credo a tutto”.
“Il fatto stesso che tu creda che sia una bufala dimostra che è vera! Anche tu sei stato condizionato!”.
L’immagine sembra, come sottolinea l’Huffington Post, prendere bonariamente in giro le tesi complottiste che parlano delle scie chimiche degli aeroplani come agenti di un cambiamento climatico indotto dai poteri forti a livello mondiale. Una tesi rilanciata da molti degli attivisti del Movimento 5 stelle.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 8, 2014
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Addio Philip: i funerali dell’attore di Capote
Si sono celebrati ieri, in forma privata, come richiesto dalla famiglia, i funerali dell’attore premio oscar Philip Seymour Hoffman, morto la scorsa domenica a causa di un’overdose fatale. L’ultimo saluto è stato dato, da parenti e amici, nella Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola. Tra i presenti anche diversi protagonisti dello star system: da Meryl Streep a Cate Blanchett, da Ethan Hawke a Spike Lee, a Joaquin Phoenix. A congedarsi da Hoffman anche il drammaturgo David Bar Katz, che trovò il corpo dell’attore il giorno della sua morte.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 8, 2014
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Italia1 censura la serie tv: “addolcita” la battuta su Berlusconi!
Le serie tv americane prendono spesso di mira la politica italiana, facendone un ritratto non certo positivo che tocca, tra gli altri temi, il bunga bunga, il parlamento corrotto, i senatori in bikini e premier che vanno con minorenni. Cosa succede, però, quando le stesse serie approdano in Italia? La risposta ce la offre Mediaset, che ieri ha mandato in onda la puntata giornaliera di “How I Met Your Mother”. Dell’episodio dal titolo “Qualcosa di vecchio”, in onda su Italia1 e del quale si era già parlato quando era stato trasmesso negli Usa, si è pensato infatti di addolcire la pillola. In un dialogo Marshall, rivolgendosi a Lily e Ted parlando di una poltrona vecchia da portare in un ipotetico trasloco a Roma, dice: “L’Italia non ha bisogno di qualcosa di grinzoso, rosso ed incapace a contenersi, che puzza di alcol e droghe varie. Hanno già l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi”.
Mediaset ha però pensato di doppiare la frase restando molto più sul generico proponendo un innocuo: “L’Italia già ha abbastanza problemi con chi governa il Paese” anziché far riferimento al leader di Forza Italia. Ovviamente il fatto è stato notato dai telespettatori che l’hanno a loro volta segnalato via Twitter:
Pubblicato da tdy22 in febbraio 7, 2014
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Patriottico Dylan! Nello spot per il Super Bowl diventa testimonial Chrysler
Il Super Bowl non è solo un evento sportivo ma anche una sfida tra spot, con pubblicità stellari che vengono proiettate durante la finalissima di foodtball americano. Quest’anno, tra i testimonial è apparso anche Bob Dylan. Il cantautore, nello spot di due minuti per la nuova Chrysler 200 afferma: “Lasciate che i tedeschi facciano la vostra birra, che gli svizzeri facciano i vostri orologi e che in Asia vengano assemblati i vostri telefoni: noi costruiremo le vostre auto” mentre cammina per le strade della Motor City celebrando la città che “ha creato l’auto” e l’”America’s Import”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 3, 2014
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Puppy Love: lo spot di Budweiser che vi commuoverà
Sembrava un’impresa quasi impossibile, ma forse quest’anno la Budweiser è riuscita perfino a superarsi. Stiamo parlando degli spot per il Super Bowl. L’anno scorso il noto marchio di birra americana si era aggiudicata il primo posto nella classifica degli spot più belli rilasciati in occasione dell’evento sportivo. Per chi non lo ricordasse, ecco il video dello spot:
Sicuramente il Clydesdale che a distanza di tre anni rincorre il suo vecchio amico riesce a commuovere, ma che dire dello spot che verrà lanciato il prossimo due febbraio in occasione del 48esimo Super Bowl? S’intitola Puppy Love e racconta la storia di un’amicizia tra un cucciolo di cane e un cavallo. Separati dalle vicissitudini, riescono a superare ogni ostacolo pur di ricongiungersi. Per il momento il video ha già superato i 13 milioni di visualizzazioni. Scommettiamo che vi commuoverà?
Pubblicato da tdy22 in gennaio 30, 2014
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“Sono gay ma il coming out dovrebbero farlo i ladri”. Parla Amelio
Gianni Amelio è alla Berlinale con il film “Felice chi è diverso” e a Repubblica parla dell’omosessualità sua e di tanti “uomini che sono stati giovani quando gli omosessuali non esistevano, se non in una vita clandestina temuta, perseguitata, irrisa”. Il regista denuncia: “Alla mia età sarebbe un po’ tardivo, forse ridicolo. Altri dovrebbero essere i coming out davvero importanti, di chi froda il fisco per esempio, di chi usa la politica per arricchirsi”. E aggiunge: “Credo che chi ha una vita visibile abbia il dovere della sincerità: e allora sì, lo dico per tutti gli omosessuali, felici o no, io sono omosessuale”. Ma la società non è poi cambiata tanto e oggi come ieri fatica ad accettare l’omosessualità. “L’omofobia è ancora imperante, capita ancora che ragazzi si uccidano perché froci o ritenuti tali”, racconta ancora Amelio nell’intervista, “Scherniti, isolati, picchiati. Insomma la battaglia non è vinta”. Ma la sua ultima pellicola vuole lanciare un messaggio positivo, come spiega Natalia Aspesi: “E’ un film molto bello, che comunica felicità carnale e la bellezza di una giovinezza difficile e nascosta, e la serenità raggiunta negli anni nell’accettazione di sé e del proprio posto nel mondo”. Il regista aveva 15 anni quando un suo professore gli disse, “un omosessuale o guarisce o si suicida”. Oppure diventa vecchio e felice come i tanti protagonisti del film.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2014
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L’incredibile scoperta: l’opera inedita di Lope de Vega
Alejandro García Reidy, ricercatore spagnolo della Syracuse University, negli Stati Uniti, legato al gruppo ProLope dell’Universidad Autónoma de Barcelona (UAB), ha scoperto un’opera inedita di Lope de Vega della quale si erano perse le tracce 400 anni fa, stando a quanto riferito dalla UAB e dalla Biblioteca Nacional, che hanno provveduto a diffondere un comunicato per rendere nota la scoperta. Si tratta dell’opera scritta dall’autore tra il 1613 e il 1614, Mujeres y criados, ed è stata trovata nell’estate del 2010 presso la Biblioteca Nacional, in una versione trascritta manualmente nel 1631 da Pedro de Valdés, un autore di commedie contemporaneo di Lope.Il comunicato diffuso riferisce inoltre che l’opera sarebbe arrivata alla Biblioteca Nacional nel 1886.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 22, 2014
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Quando il tetto… è un vinile!
L‘Inglewood Forum, che è stato appena ristrutturato, dona una visuale incredibile a chi, in questi giorni, atterra a Los Angeles. Il suo tetto, infatti, è un vero e proprio 33 giri.
Si tratta di un enorme “vinile” che vuole omaggiare lo storico album degli Eagles del 1976, Hotel California. Il tetto-disco ha un diametro di 122 metri e gira sul serio a una velocità di circa 27 km/h. Quello che manca, in poche parola, è la musica. Ma niente paura: risuonerà presto all’interno del forum, rimesso a nuovo grazie a un investimento di 100 milioni di dollari che l’ha reso la più grande arena indoor della California.
E con un simile omaggio sul tetto, chi altri avrebbe potuto inaugurare la seconda vita dell’Inglewood se non gli Eagles? La band terrà infatti sei concerti tra il 15 e il 25 gennaio prossimi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 11, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/11/quando-il-tetto-e-un-vinile/
In 99, tra predatori e prede, a un’unica pozza: la metafora della vita
Si chiama Heritage ed è esposta alla Queensland Gallery of Modern Art di Brisbane, in Australia, l’istallazione dell’artista cinese Cai Quo-Qiang che, con le sue 99 repliche di animali selvaggi, predatori e prede, ha voluto creare una potente metafora. Le sue creature, infatti, si dissetano pacificamente nello stesso specchio d’acqua, come se fosse l’ultimo rimasto a disposizione sulla Terra e tutti sono concentrati sulla sopravvivenza piuttosto che sull’eliminazione l’uno dell’altro. E dovrebbe essere questo, secondo l’artista, anche lo scopo degli uomini: restare uniti per prendersi cura del pianeta. “Preferisco esprimere le mie idee attraverso gli animali. Quest’ultimi sono molto più poetici degli esseri umani”. Un’altra stupefacente installazione di Cai Quo-Qiang ha il titolo Head On e ha per protagonista un branco di 99 lupi che va a “sbattere” contro una lastra di vetro, completa la mostra permanente di Brisbane dedicata a Quo-Qiang e chiamata “Falling Back to Earth”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 10, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/10/in-99-tra-predatori-e-prede-a-ununica-pozza-la-metafora-della-vita/
I Simpson… a misura di mattoncino! Arrivano in formato Lego
Il progetto Cuuso permette ai fan dei Lego di proporre le proprie creazioni con i mattoncini: se i progetti piacciono ad almeno 10mila persone, inoltre, viene presa in considerazione l’idea di metterle in commercio. In questo modo l’azienda danese propone sempre nuovi set, a volte basati sulle serie Tv. Il primo dei quali, che dovrebbe essere disponibile a partire dal 1° febbraio al prezzo di 199.99 dollari, è quello dei Simpson. Presenti anche i sei protagonisti, Homer, Marge, Bart, Lisa, Maggie e Ned Flanders.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 9, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/09/i-simpson-a-misura-di-mattoncino-arrivano-in-formato-lego/
La scala verso cielo… per chi non soffre di vertigini!
Per raggiungere il Paradiso… c’è un’apposita scala. O almeno è quello che appare se ci si reca in Cina, ai piedi della montagna Huashan, nella provincia cinese dello Shaanxi, dove iniza una serie di scalini che i più coraggiosi possono percorrere per arrivare in cima, costeggiando la montagna seguendo tutti i suoi avvallamenti. Un climbing estremo, non tanto per l’altitudine (in vetta si raggiungono i 2160 metri), quanto per il precipizio. Si tratta di un sito religioso importante già dal II secolo, dove fu fondato un tempio taoista mentre, nell’antichità, la valle era abitata esclusivamente da pellegrini e monaci.
Una rete di sentieri estremamente ripidi e pericolosi unisce tra loro cinque cime sacre che racchiudono la valle, ciascuna delle quali ospita una ”casa del tè” sulla sua sommità meridionale. Cinque punti di sosta sospesi nel vuoto a formare i petali di un fiore, cui rimanda il nome ”Huashan” (trad. ”Fiore di montagna”). Le vette, tuttavia, rappresentano una meta rischiosa e vanta il triste primato di scalatori morti: pur in assenza di statistiche ufficiali, sembra che la media delle persone mai tornate si avvicini al centinaio ogni anno. Ad un certo punto del percorso, però, i più coraggiosi possono decidere di prendere lo “Sky tram”. Vere e proprie cabine sospese nel cielo consentono ai viaggiatori di arrivare in un punto ancora più alto della montagna. Qui il percorso continua percorrendo alcune assi di legno inchiodate alla montagna. Il sistema montuoso sovrasta una zona altrettanto affascinante, nei pressi della città di Huayin, considerata la culla della millenaria cultura cinese, nonché il luogo d’origine dei famosi Guerrieri di Terracotta.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2014
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