Scossa di terremoto a Tokyo, magnitudo 5.5

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Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.5 è stata appena registrata in Giappone alle 7.38 locali (23.38 di sabato in Italia), con epicentro poco a nord di Tokyo. La Japan Meteorological Agency non ha lanciato alcun allarme tsunami.

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Caduta sul palco di “Ballando con le stelle”, la Oxa s’infortuna!

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Percorso difficile quello di Anna Oxa a “Ballando con Le Stelle”. Dopo le polemiche dell’ultima puntata, quando la cantante si era rifiutata poi di ballare per la seconda volta dopo la prima esibizione che non era stata apprezzata dai giudici, questa sera arriva una caduta. C’è anche un po’ di sfortuna di mezzo. La Oxa durante l’esibizione della puntata di questa sera si è fatta male a un ginocchio. Incidente in studio e in diretta.

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Anche in questo caso, come nel precedente Milly Carlucci ha saputo far fronte al fuori programma e si è immediatamente preoccupata di assistere l’artista rimasta a terra. L’esibizione è stata sospesa e sono intervenuti i medici. Alla fine la cantante è stata portata fuori dallo studio in barella. La conduttrice Milly Carlucci ha poi ha dichiarato: “Anna Oxa ha una lesione ad un legamento però sta tornando in trasmissione, col tutore, per salutare il pubblico”.

L’attacco di Anonymous alla Calabria… uniti contro la mafia?

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Dopo Mafialeaks, un sito il cui “scopo è quello di raccogliere informazioni riguardanti le attività mafiose direttamente dall’interno delle stesse”, ora gli hacker tornano alla ribalta e annunciano battaglia. Anonymous sostiene di aver violato il pc del  presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti del PDL e di aver trovato del materiale “molto interessante”. In particolare mail indirizzate ad amici e colleghi che potrebbero avere risvolti davvero sorprendenti, o almeno questo è quello che sostengono gli hackers. Lo stesso trattamento avverrà anche per altri presidenti di Regione e sono già avvisati coloro che guidano la Lombardia, Sicilia, Puglia, Toscana e Campania le cui comunicazioni potrebbero diventare pubbliche dalle prossime ore.  La violazione fa parte di quella che gli Anonymous chiamano “Operation Italy”, con circa 1.000 documenti che conterrebbero (il condizionale è d’obbligo) informazioni legate alla mafia, droga e corruzione. L’azione degli hacker ha, secondo quando si apprende dalla pagina Facebook del gruppo,  l’obiettivo di mettere in luce quanto i governatori “non hanno fatto per le proprie regioni”, spesso arrivando a patteggiare con figure criminali del panorama italiano.

Il comunicato ufficiale è stato postato sul sito CyberGuerrilla.org e comprende una gallery di 27 screenshoot della casella email di Scopelliti, oltre all’informazione di un intero archivio di 400 MB contenente, come detto, almeno 1.000 documenti. “Questo è solo l’inizio – si legge nel comunicato – la gente d’Italia ha il diritto di sapere in cosa il governo è coinvolto e, specialmente, come la mafia arriva in Regione”.

Continua la scalata dell’Inter: 2-0 contro il Livorno

inter-livorno-tuttacronacaE’ a quota 12 punti il Livorno di mister Nicola che, a San Siro, cercherà altri punti da aggiungere al suo bottino. Ma nel secondo anticipo della 12a giornata di campionato si trova ad affrontare l’Inter di Mazzarri cerca continuità dopo la bella prova sul campo di Udine. Occasione importante per i nerazzurri che, in caso di vittoria, possono rosicchiare punti preziosi in chiave Champions a Jvuentus e Napoli, impegnate nello scontro diretto domenica sera. I nerazzurri scendono in campo in formazione 3-5-1-1 con Handanović; Ranocchia, Rolando, Samuel; Jonathan, Taïder, Cambiasso, Álvarez, Nagatomo; Guarín; Palacio. Stesso modulo per Nicola che schiera Bardi; Valentini, Emerson, Ceccherini; Schiattarella, Benassi, Luci, Duncan, Mbaye; Siligardi; Paulinho.

inter-livornoI nerazzurri partono con un ritmo basso e il Livorno non concede spazi ma al 6′ arriva la prima azione pericolosa dei nerazzurri: Rolando lancia Nagatomo in area ma il giapponese non riesce a trattenere palla. Dopo i primi 10 minuti la squadra di casa inizia ad alzare il pressing. Al 12′ Si fa male Schiattarella nel Livorno: il giocatore dopo le attenzioni dei medici resta comunque in campo. Poco dopo è Cambiasso a richiedere l’intervento dei sanitari: lamenta giramenti di testa in seguito ad uno scontro avvenuto a inizio gara. Al 20′ buona giocata per l’Inter con un cross dalla destra, Jonathan colpisce di testa, ma la palla termina a lato. Dopo 4 minuti primo cartellino giallo del match: Duncan falloso su Guarin. Al 30′ passano in vantaggio i nerazzurri grazie a un autogol: Jonathan fa partire un cross dal fondo che Bardi manda in rete da solo. 1-0!

Nel giro di due minuti, vengono ammoniti sia Ranocchia che Samuel. Tenta la risposta il Livorno e al 38′ arriva un ottimo spunto dalla destra di Mbaye, la palla finisce a Luci che tira dal limite ma il destro finisce a lato. Al 44′ Palacio in area perde l’attimo e lamenta un calcione reclamando un rigore inesistente. Molto combattuti gli ultimi minuti del primo tempo che termina con i nerazzurri in vantaggio.

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Alla ripresa, sostituzione per Nicola: entra Benassi ed esce Duncan. E’ subito il Livorno a pressare nei primi minuti della ripresa e a reclamare un rigore al 12′: Paulinho crolla a terra dopo che Ranocchia gli ha messo la mano sulla spalla: c’è il tocco ma manca l’intensità. Al minuto successivo Mazzarri opta per la prima sostituzione: esce Alvarez, entra Kovacic. Al 19′ secondo cambio per i toscani, esce Siligardi ed entra Emeghara, mentre poco dopo altra sostituzione tra le fila nerazzurre: esce Guarin ed entra Belfodil. Al 20′ ci pensa Valenti a salvare la sua squadra anticipando Palacio che era lanciato verso la porta. l 29′ è Cambiasso a provarci: dopo una serie di rimpalli entra in area e tira rasoterra di sinistra. Para Bardi. Al minuto successivo ammonizione per Paulinho per fallo di mano volontario. Al 38′ nuova sostituzione per la squadra di casa: in campo Zanetti per Taider. A 3′ dal termine crampi per Jonathan che resta momentaneamente a terra mentre allo scoccare dei 45′ l’Inter raddoppia: azione di Zanetti che passa a Kovacic, la sfera passa a Nagatomo che non esita e insacca: 2-0!

Dopo tre minuti di recupero, l’Inter festeggia la vittoria. Il Livorno ha giocato bene, ma non è riuscito a rendersi realmente pericoloso per mancanza di coordinazione nelle azioni.

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Terrore a Roma, bandito con mannaia

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Terrore a Roma tra l’Appio e il Tuscolano dove un bandito italiano armato di mannaia, di circa 30 anni, con la barba incolta e violento ha fatto irruzione in due negozi dove ha messo a segno due colpi prima di far perdere le tracce. «Sono morta di paura – ha raccontato una commessa alla polizia – Quel tipo è entrato nel locale: con una mano impugnava la mannaia e con l’altra mi ha stretto il collo quasi a soffocarmi». Le auto della polizia gli hanno dato la caccia ma il criminale è riuscito a far perdere le tracce. Ora si teme che possa colpire ancora nei prossimi giorni.

L’Italia che insulta, il triste primato del nostro paese sul web

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Per una volta siamo primi, ma vorremmo essere ultimi in questo caso. Il nostro primato infatti non ci fa onore anzi getta ancora più discredito sul popolo che piano piano stiamo diventando. Infatti siamo primi per ingiurie,insulti e messaggi d’intolleranza sul web. Siamo antisemitisti, come ieri ci ha raccontato il rapporto diffuso a Vienna dall’Agenzia UE per i diritti fondamentali. Secondo i dati pubblicati almeno il 66% degli ebrei si sentirebbe minacciato di razzismo nei loro confronti e lo scontro avverrebbe soprattutto in rete. Qui nascosti dall’anonimato infatti si darebbe sfogo alla propria frustrazione e fragilità, qui le paure diventerebbero violenza e il diverso sarebbe discriminato. Ma se il dato è allarmante, non è ancora il peggiore. Infatti l’aggravante sarebbe che negli ultimi cinque anni gli insulti sarebbero esponenzialmente cresciuti. L’antisemitismo, scrive il rapporto, appare la quarta emergenza più urgente nei paesi coinvolti dall’indagine (Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Lettonia, Svezia, Ungheria) dopo la disoccupazione, lo stato dell’economia e la corruzione. Ma se noi siamo il primo Paese ha detenere il triste primato chi è invece il più tollerante? Sembrerebbe un controsenso e invece è una realtà: la Germania. Proprio nella culla dell’antisemitismo, questo atteggiamento è radicalmente cambiato e oggi, grazie anche al governo Merkel, gli ebrei tedeschi godono di una libertà quasi assoluta.

Emergenza rifiuti a Madrid, sciopero di 5 giorni e tonnellate di immondizia

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Tonnellate di immondizia, un po’ le scene che avevamo già visto a Napoli, ma questa volta avviene in Spagna, a Madrid dove l’emergenza rifiuti è stata dettata dallo sciopero che da 5 giorni operano gli addetti di 3 delle 4 aziende incaricate della raccolta. In molti casi i rifiuti sono stati anche bruciati. Il sindaco ha rassicurato la popolazione che non c’è rischio sanitario.

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Omino di neve? No, regina di ghiaccio! La scultura “d’alta moda”

regina-di-ghiaccio-tuttacronacaSculture di ghiaccio cristallino in mezzo alle quali muoversi per poter ammirare la fantasia dei loro creatori. E’ questo l’One Ice Festival, in scena a Liverpool, in Inghilterra. Ma è una su tutte che ha attirato sguardi e flash: un abito da sera a sirena, che ha richiesto 40 ore di lavoro al suo artista, Philip Armstrong. E che si è ammantato di magia quando è stato “indossato” da una modella, trasformata per l’occasione in regina del ghiaccio.

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Per fare una rapina al bancomat… sventrano un palazzo!

bancomat-rapina-tuttacronacaScordatevi i ladri silenziosi che agiscono con il favore delle tenebre per non farsi notare. A Modugno, nel Barese, una banda di rapinatori ha preso di mira il bancomat del Monte dei Paschi di Siena e si sono mossi con insolita violenza: hanno infatti tentato l’assalto con una pala meccanica. Per intascare il bottino hanno iniziato ad abbattere la parete della banca ma non solo: la pala ha iniziato a colpire anche i balconi del primo piano del palazzo. A quel punto i condomini hanno allertato il 112 che è subito entrato in azione. I banditi, visti i lampeggianti, hanno aperto il fuoco costringendo i militari a rispondere con mitragliette e pistole. A quel punto i malfattori sono fuggiti a bordo di un’Audi.

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Ostaggi dei rom in treno: “Se protesti ti insultano e sputano”

treno-sporco-rom-tuttacronacaSono molti i pendolari che ogni giorno salgono in treno per recarsi al lavoro, così come tanti sono gli studenti che utilizzano questo mezzo per raggiungere la loro scuola. Anche a costo di sacrifici perchè, in un periodo di crisi, per permettersi biglietti e abbonamenti spesso bisogna rinunciare ad altro. Ma ci si aspetta anche che tutti paghino per usufruire del servizio, che i controllori svolgano il proprio dovere e che chi si muove su rotaie conosca le regole basi del rispetto. Ma siamo in Italia e sembra a volte chiedere la normalità sia troppo. E’ Facio Miotti, assessore allo sport e alle politiche giovanili di San Giorgio in Bosco, nel Padovano, a sfogarsi in Facebook con un lungo post. “Prendere il treno a Padova, non trovare posto e quindi sapere di dover stare in piedi per 40 minuti fino a Venezia. Alla stazione di Ponte di Brenta veder salire una famiglia di zingari che entrando sul treno in ciabatte e senza biglietto usa il bagno per lavarsi lasciando disordine ovunque, vedere che il loro cane sporcare e loro che non puliscono, vedere che usano le prese carica cellulare facendo spostare persone che come me pagano più di 600 euro di abbonamento all’anno…fa davvero innervosire. Così sono sceso dal treno e ho preso il successivo”. E incalza: “Sui treni regionali non vengono fatti sufficienti controlli e molte persone approfittano di ciò per viaggiare senza biglietto”. Secondo quanto riferisce l’assessore, questa famiglia di zingari (padre, madre, due ragazzi e un cane al seguito) sale ogni mattina in treno senza biglietto, cerca posto a sedere nelle carrozze centrali e dispensa foglietti ai passeggeri chiedendo l’elemosina. “Tempo fa una ragazza ha chiesto al controllore di far scendere questi zingari senza biglietto, ricevendo però in cambio dai nomadi insulti e sputi. Sono stanco di vedere controllori che chiedono i biglietti agli italiani e non agli stranieri. Se accadrà di nuovo chiederò nome e numero di matricola al controllore e lo segnalerò ai superiori. Il mio non è razzismo verso gli stranieri, è l’atteggiamento dei controllori che denota razzismo nei confronti di noi italiani. Le autorità competenti sanno benissimo dov’è il problema, e quindi possono risolverlo perché gli zingari di cui sto parlando sono sempre gli stessi che salgono a Ponte di Brenta. Dimostratemi che sbaglio e iniziate a verificare anche il loro di biglietto, non solo il nostro!”

Il Catania torna a respirare: Udinese battuta grazie a un rigore

catania-udinese-tuttacronacaAl Massimino è andato in scena il primo anticipo della 12a giornata di Serie A. Il Catania, che si trova in posizione critica in classificia e ha un bisogno assoluto di una vittoria, ospita l’Udinese che ha fin qui dimostrato un rendimento altalentante e arriva una sconfitta pesante contro l’Inter. Gli etnei riescono ad agguantare il vantaggio al 30′, grazie a un rigore realizzato da Maxi Lopez dopo un intervento falloso di Domizzi in area a discapito di Legrottaglie in occasione di un calcio d’angolo. Nei primi 45′ si sono viste diverse occasioni per entrambe le formazioni ma l’Udinese soffre la mancanza di Di Natale e spreca. Il primo tempo termina con la squadra di casa in vantaggio grazie al calcio di rigore. Brivido per il Catania al 22′ della ripresa, quando Pinzi tenta un tiro dalla distanza e la palla si stampa contro il palo. Per il resto, tante palle sprecate dai bianconeri che incassano una nuova sconfitta mentre gli etnei conquistano tre punti per loro fondamentali.

Maestra rimprovera l’alunno in classe: aggredita dal padre del bimbo

picchia-maestra-tuttacronacaSi trovava nell’atrio della scuola una maestra che attendeva i propri alunni per poi accompagnarli in aula al suono della campanella quando il padre di un suo studente le si è avvicinato. Prima l’ha rimproverata verbalmente, quindi è passato alle mani. Addirittura, stando al racconto di alcuni testimoni, l’avrebbe presa a pugni in testa. A intervenire in aiuto dell’insegnante, un brigadiere della locale caserma dei carabinieri,  e la polizia municipale mentre è giunta anche un’ambulanza per accompagnare la docente a un vicino ospedale dov’è stata sottoposta ad accertamenti mentre l’uomo è stato condotto in caserma e la sua posizione è al vaglio degli inquirenti anche se dalla scuola preferiscono non commentare quanto successo: il padre si sarebbe infatti pentito e avrebbe chiesto scusa. Il tutto è avvenuto questa mattina in una scuola di San Vitaliano, nel Napoletano. La “colpa” dell’insegnante è di aver rimproverato il figlio del suo aggressore in classe. Alcuni genitori, scossi dall’accaduto, parlando della maestra hanno riferito:”E’ una brava persona. Può capitare che ci siano divergenze sulla didattica e i metodi educativi ma l’aggressione fatta nei confronti di un’insegnante donna, soprattutto da parte di un uomo, non è giustificabile”.

Facebook si rinnova il look… e toglie il pollice

liked-facebook-tuttacronacaNiente più pollice alto per dire “Mi piace”. E’ questa la rivoluzione in casa Facebook dove, per rinnovare la grafica, si è scelto di sostituire il famosissimo pollice del pulsante “I like” con una “F”. Nuova veste grafica anche per quel che riguarda il tasto “Condividi”. Come spiega Laura Bogliolo sul Messaggero, inoltre, “Sui siti web sarà inoltre possibile posizionare i due pulsanti uno vicino all’altro, per consentire a tutti gli utenti una condivisione dei contenuti più semplice e immediata.” Le modifiche avranno luogo nelle prossime settimane. Il rinnovo della grafica avviene mentre un report di The Future Company, società che si occupa di ricerca e sondaggi, mette in luce il fatto che molti teenager abbandonano il social blu preferendo rivolgersi a piattaforme come Twitter, Instagram e Snapchat. Negli Usa sarebbe YouTube il diretto concorrente del social network di Mark Zuckerberg, soprattutto tra i giovanissimi dai 12 ai 15 anni.

Il telefono tatuato sulla pelle: l’innovazione di Motorola

telefono-tatuato-tuttacronacaSamsung ed Apple hanno portato molte innovazioni in ambito tecnologico, ma se negli ultimi mesi hanno fatto la loro comparsa l’idea dello smartwatch e quella del display con schermo flessibile, i due giganti devono fare i conti con l’azienda di proprietà di Google: Motorola. Se con Project Ara, infatti, proponeva uno smartphone componibile a piacimento, ora è intenzionata a fare un notevole balzo in avanti. Stando a quanto riporta il sito di tecnologia Engadget, infatti, avrebbe depositato un brevetto per un microfono da tatuare sul collo. L’inetenzione è quella di catturare le vibrazioni delle corde vocali direttamente dalla laringe e tale sistema sarebbe in grado di comunicare sia con gli smartphone che con i tablet attraverso il sistema Bluetooth, NFC o altri protocolli wireless.

Rossonero forever: Galliani e la dichiarazione di fedeltà

galliani-milan-tuttacronacaIncontro ad Arcore, oggi, tra il presidente rossonero Silvio Berlusconi e l’ad Adriano Galliani al termine del quale quest’ultimo ha ribadito la sua fedeltà al Milan: “Se mi occuperò ancora di calcio sarà solo con il Milan. Sono legato al presidente Berlusconi per tutta la vita.” Trascorsi cinque giorni dallo scossone generato dalle critiche di Barbara Berlusconi, Galliani non intende mollare. “Solo una parola. Quello che mi sento di dire è che Silvio Berlusconi è sempre il numero uno al mondo lo è stato lo è e lo sarà sempre”. Ma lo è ancora? “Silvio Berlusconi sarà sempre il mio presidente lo era quando ero a Mediaset, lo era quando era a Fininvest, lo è quando sono al Milan. Lui sarà il mio presidente per tutta la vita”.  E ha ribadito una volta di più: “Silvio Berlusconi è il mio presidente da sempre, dal 1979 quando l’ho conosciuto. C’era anche Fedele Confalonieri, vecchio amico da 34 anni. Noi eravamo assieme il 1 novembre ’79 quando ci siamo conosciuti ed è partita la nostra avventura. Un’ avventura per tutta la vita che non è previsto si interrompa”.  Quello che resterebbe in discussione, quindi, dovrebbe essere Allegri, atteso all’appuntamento contro il Chievo: “L’intenzione della società è assolutamente di andare avanti fino al termine della stagione con lui, poi ogni allenatore è sottoposto alla dura legge dei risultati, non c’è alcun tipo di ultimatum per Allegri. Poi magari si perde 22 a 0 e uno ci pensa. Ma a me non piace parlare del futuro”. Da parte sua, Massimo Allegri conferma: “Io e i ragazzi dobbiamo solo pensare agli aspetti tecnici e tattici, a fare risultato, aspettando anche il rientro degli infortunati, soprattutto El Shaarawy che per caratteristiche è un giocatore unico per questa squadra”. E aggiunge: “La partita sarà molto difficile. Il Chievo nonostante la classifica arriva da tre ottime prestazioni. È una squadra che aggredisce molto e dovremo affrontarlo mettendosi a loro pari cercando di portare a casa un risultato positivo che ci permetta di andare alla sosta con maggior serenità”.

Frammenti del satellite GOCE potrebbero piovere sull’Italia del Nord!

goce-tuttacronacaSono gli esperti che stanno monitorando la traiettoria del satellice GOCE, Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer, dell’Agenzia Spaziale Europea, a manifestare la preoccupazione che alcuni suoi frammenti possano precipitare sulle regioni del Nord Italia. L’ultimo aggiornamento fornito dall’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, parla di una finestra temporale ipotizzata per il rientro del satellite che si apre alle 22 di oggi, sabato 9 novembre, e si chiude alle 13 di lunedì 11. Il GOCE sta comunque mantenendo il controllo del suo assetto pur essendo senza carburante e questo fa rimanere alta l’incertezza sia sul suo comportamento che sulla traiettoria che seguirà. La previsione dell’ESA vede il GOCE disintegrarsi, per la maggior parte, nell’atmosfera mentre solo alcune parti (di cui la più pesante non dovrebbe superare i 95 kg) potrebbero resistere fino all’impatto con la superficie terrestre. Al momento non è possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti possano cadere sul suolo italiano. Secondo quanto riporta Adnkronos:

Le finestre di interesse per l’Italia sono, per ora, tre: dalle 8.26 alle 9.06 di domenica, 10 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Centro-Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna); dalle 19.44 alle 20.24 sempre di domenica interessando potenzialmente i territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna; dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre, periodo per il quale non sono ancora disponibili informazioni poiché sono ancora in corso le elaborazioni delle traiettorie possibili da parte di ASI.

Gli italiani non ce la fanno! Il 37% chiede aiuti economici ai genitori

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La famiglia come principale ancora di salvataggio in questa burrasca che è la crisi economica che affligge l’Italia. A rivelarlo è Coldiretti secondo la quale il 37% degli italiani si è visto costretto a rivolgersi ai genitori per un aiuto economico. Il 14% ha preferito chiedere ai parenti mentre l’8% si è fatto aiutare dagli amici. Per quel che riguarda le banche, ha ricevuto richieste dal 14% degli italiani in difficoltà, questo a causa di costi elevati, mancanza di garanzie o per altri ostacoli opposti all’accesso al credito. Sempre secondo l’indagine, se appena il 45% dei nostri concittadini riesce a far fronte appena alle spese, ben il 10% delle famiglie non arriva a fine mese. Un 42% degli italiani, tuttavia, riesce a salvare qualcosa del reddito mensile e ad alimentare il risparmio familiare. Tutto questo porta a un netto calo dei consumi, con il 68% degli italiani che ha ridotto la spesa o rinunciato all’acquisto di nuovi capi d’abbigliamento, il 53% che evita spese per viaggi e vacanze e il 52% per la tecnologia. Anche la vita sociale ne risente, con il 49% che rinuncia a bar, discoteche o ristoranti nel tempo libero. Inoltre il 42% preferisce rinviare la ristrutturazione della casa, il 40% non cambia l’auto o la moto mentre un 37% risparmia sull’arredamento. Tagli anche per quel che riguarda la cultura e lo sport: alle prime attività ha detto addio il 35%, alle seconde il 29%.

Quattro passi tra le stelle per la fiamma olimpica!

torcia-olimpica-tuttacronacaA febbraio, in Russia, si terrà a Sochi, in Russia, la 22esima edizione dei Giochi olimpici invernali e nel frattempo la torcia olimpica continua il suo viaggio. Alla fiamma è stata fatta fare anche una “passeggiata tra le stelle”: dopo aver raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale grazie all’equipaggio della Soyuz TMA-11M, decollato il 7 novembre dalla base russa di Baikonur, è stata portata fuori dalla Iss dal russo Sergei Ryazanskij. Per rivedere la fiamma olimpica sulla Terra bisognerà attendere l’11 novembre, quando tornerà in mano agli organizzatori dei giochi. Nel frattempo, nei quattro giorni di permanenza nello spazio, la torcia compità il giro del nostro pianeta una sessantina di volte circa. Dell’equipaggio della capsula Soyuz che rientrerà a Terra, farà parte anche l’astronauta italiano Luca Parmitano. Si tratta della terza volta che la torcia “decolla”: sia nel 1996 per i giochi olimpici di Atlanta sia nel 2000 per quelli di Sydney, infatti, gli astronauti dello shuttle della Nasa portarono con loro le torce delle rispettive Olimpiadi che però, in quelle occasioni, non furono fatte uscire nello spazio aperto.

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12enne incinta, 5 mesi per fermare il pedofilo

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Lei ha solo 12 anni è stata violentata almeno per 5 mesi da un presunto pedofilo di 38 anni e ha tentato il suicidio. Questa è l’odissea di una ragazzina ghanese, nata in Italia e residente a Castel Volturno, in provincia di Caserta. Ora è ricoverata a Napoli. La polizia basandosi anche sulla denuncia presentata dal patrigno della minore, ha accertato che l’uomo, anch’esso ghanese, avrebbe incontrato la 12enne fuori da un istituto scolastico di Castel Volturno, fingendo di avere 24 anni; l’avrebbe inoltre corteggiata assiduamente riuscendo poi a portarla nella sua abitazione, dove l’avrebbe violentata.

Il Papa di Crozza ha il frigorifero sulle spalle

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Nel suo ‘Paese delle meraviglie’ in onda su La7, il comico si trasforma nel Papa argentino che sta rivoluzionando la Chiesa con la sua spontaneità e le sue idee controcorrente. Ma non tutti sono disposti ad aiutarlo nel sostenere il peso del cambiamento.

Niente primarie per Prodi!

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Non voterà! Romano Prodi ha deciso che non si presenterà alle primarie per esprimere la sua preferenza alle prossime primarie del Partito democratico. Il motivo? Ufficialmente perché si è ritirato a vita privata e ha messo una pietra sopra sulla politica, soprattutto dopo la votazione che lo ha visto tristemente protagonista per la corsa al Colle.

”Non voterò alle primarie: non per polemica, ma ho deciso di ritirarmi dalla vita politica. Non sono un uomo qualunque, se voto alle primarie devo dire per chi, come e in che modo”.

 

Frammenti di Pd!

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Nessun ripensamento e il Pd va in frammenti. “Penso che abbiamo agito correttamente”, così il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, a margine di un’iniziativa politica promossa da Gianni Cuperlo, risponde a distanza a Matteo Renzi sul caso Cancellieri.  E proprio sul sindaco di Firenze agiunge “mi sono dato un costume in questa fase di non entrare in discussione con i candidati”.

Complotto marziano?

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Marte, i complottisti, la Nasa, Curiosity e Photoshop, questo è il menù del video postato su YouTube che riprenderebbe una vecchia teoria nella quale si vorrebbe veicolare il messaggio che la Nasa avrebbe usato dei rettili come esperimenti per gli studi sull’atmosfera sul pianeta rosso. Naturalmente una foto o un video non risolvono il mistero, anzi sollevano dubbi da un sasso a un fotomontaggio, fino chi invece sostiene plausibile l’ipotesi che l’iguana sia stato inviato su Marte. Il video in ogni modo diverte il web e apre il dibattito!

Falcidiate le partite Iva! Dove è l’uscita dal tunnel?

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Dove siamo diretti? Secondo Saccomanni fuori dal tunnel anche se i dati parlano davvero di una realtà diversa. Le partite Iva dal 2008 al giugno 2013, secondo la Cgil, sono crollate di circa 400mila unità. Si sono persi quindi 400mila lavoratori indipendenti. «A differenza dei lavoratori dipendenti – rileva il segretario Cgia Giuseppe Bortolussi – quando un autonomo chiude l’attività non dispone di nessuna misura di sostegno al reddito. Tranne i collaboratori a progetto che possono contare su un indennizzo una tantum, le partite Iva non usufruiscono dell’indennità di disoccupazione, di nessuna forma di cassa integrazione o di mobilità lunga o corta. Spesso si ritrovano soli con molti debiti da pagare e un futuro tutto da inventare».

«In proporzione – prosegue Bortolussi – la crisi ha colpito in maniera più evidente il mondo delle partite Iva rispetto a quello del lavoro dipendente. Se in termini assoluti la platea dei subordinati ha perso ben 583.000 lavoratori, la variazione percentuale, invece, è diminuita solo del 3,3 per cento, mentre l’incidenza percentuale della perdita dei posti di lavoro sul totale della categoria si è fermata al 3,5 per cento. Tassi, questi ultimi, che sono meno della metà di quelli registrati dai lavoratori indipendenti».

Chi penserà a questo nuovo tunnel italiano?

In un lustro è crollato il popolo delle partite Iva: dal 2008 al giugno del 2013, secondo la Cgia, hanno cessato l’attività 400 mila lavoratori indipendenti. In questi cinque anni e mezzo di crisi economica la contrazione è stata del 6,7%. Sempre nello stesso periodo di tempo, ogni 100 lavoratori autonomi, ben 7,2 hanno cessato l’attività. Al 30 giugno di quest’anno il cosiddetto popolo delle partite Iva ammontava a 5.559.000 lavoratori. «A differenza dei lavoratori dipendenti – rileva il segretario Cgia Giuseppe Bortolussi – quando un autonomo chiude l’attività non dispone di nessuna misura di sostegno al reddito. Tranne i collaboratori a progetto che possono contare su un indennizzo una tantum, le partite Iva non usufruiscono dell’indennità di disoccupazione, di nessuna forma di cassa integrazione o di mobilità lunga o corta. Spesso si ritrovano solo con molti debiti da pagare e un futuro tutto da inventare». Una situazione di difficoltà, ricorda la Cgia, che, purtroppo, ha spinto in questi ultimi anni molti piccoli imprenditori a compiere dei gesti estremi dettati dalla disperazione. «In proporzione – prosegue Bortolussi – la crisi ha colpito in maniera più evidente il mondo delle partite Iva rispetto a quello del lavoro dipendente. Se in termini assoluti la platea dei subordinati ha perso ben 583.000 lavoratori, la variazione percentuale, invece, è diminuita solo del 3,3 per cento, mentre l’incidenza percentuale della perdita dei posti di lavoro sul totale della categoria si è fermata al 3,5 per cento. Tassi, questi ultimi, che sono meno della metà di quelli registrati dai lavoratori indipendenti».

La contrazione  in questi ultimi cinque anni e mezzo,è stata del 9,9%. Male anche l’andamento dei coadiuvanti familiari, ovvero i collaboratori familiari: la riduzione è stata di 78.000 unità (-19,4%). Anche i collaboratori occasionali o a progetto hanno subito un deciso ridimensionamento: la riduzione occupazionale è stata di 56.000 unità (-12%). Così pure per gli imprenditori, vale a dire i soggetti a capo di attività strutturate con dipendenti, sono diminuiti di 37.000 unità (-12,9%). Le uniche categorie che hanno registrato risultati positivi sono stati i soci delle cooperative (+ 2.000 unità, pari al +6,2%) e, soprattutto, i liberi professionisti. Il numero degli iscritti agli ordini e ai collegi professionali sono aumentati di 125.000 unità (+10,7%). «Verosimilmente – conclude Bortolussi – la tendenza positiva fatta segnare dai liberi professionisti potrebbe essere riconducibile sia all’aumento del numero di coloro che hanno deciso di mettersi in proprio non avendo nessun’altra alternativa per entrare nel mercato del lavoro, sia all’incremento delle cosiddette false partite Iva. In riferimento a quest’ultimo caso, ci si riferisce, ad esempio, a quei giovani che in questi ultimi anni hanno prestato la propria attività come veri e propri lavoratori subordinati, nonostante fossero a tutti gli effetti dei lavoratori autonomi. Una modalità, quest’ultima, molto praticata soprattutto nel Pubblico impiego». Infine, segnala la Cgia, a livello territoriale è stato il Nordovest ha registrare la caduta occupazione più forte tra gli autonomi (-7,9%), mentre il Centro è stata l’area geografica meno investita dalla crisi, nonostante la contrazione sia stata di tutto rispetto: – 4,1%. (fonte: Ansa)

Clamoroso: Inter chiama Pato!

pato-ft-danbo-tuttacronacaL’aveva promesso: l’arrivo di Thohir all’Inter avrebbe significato top players nella squadra. E la prima notizia che arriva è che l’Inter ha puntato l’ex stella rossonera Alexander “Papero” Pato. Il brasiliano è in rotta con l’attuale club, l’Internacional di Porto Alegre e a contenderselo, oltre ai nerazzurri, ci sono Arsenal e Tottenham. Il Papero sarebbe una scommessa a basso rischio: non solo ha appena 24 anni ma è anche in svendita, visto che a Porto Alegre non è riuscito a convincere sul campo ma ha trovato distrazioni nella movida brasiliana. Serve quindi qualcuno pronto a rimetterlo sui giusti binari e il club del biscione vuole fare un tentativo in questa direzione.

Giorgia fa il pieno, la nuova gioventù a 40 anni?

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La scena è stata solo per lei, tra magliette, dediche, cori , applausi, i fan si sono scatenati quando ieri Giorgia ha superato la soglia della libreria di Via Appia Nuova per presentare il suo nuovo album “Senza paura”. La cantante si è divertita a rispondere alle domande di fuoco di Federica Gentile di Radio2  «Un nuovo percorso? Certamente i quaranta anni cambiano la vita – spiega l’artista – Adesso mi piace osare». Poi tra autografi e foto la fila si è fatta davvero lunga e la cantante sotto assedio ha chiesto «Vi ringrazio del vostro calore e della vostra folta presenza. Ma vi prego, non fatemi fare mezzanotte».

“Ma quale violenza, mia sorella è stata uccisa”, così il fratello di Simona

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Nicola Riso, 35enne, ingegnere che vive e lavora a Roma, non ha dubbi la violenza sessuale è «una notizia priva di fondamento» e il fratello della vittima la esclude «categoricamente». La ragazza di San Calogero morta a Roma il 30 ottobre quindi non avrebbe mai subito una violenza e soprattutto non da persone di cui si fidava. Secondo invece il fratello: «Noi siamo fermamente convinti che mia sorella sia stata uccisa da qualcuno che la conosceva»,e poi parlando dell’orientamento degli inquirenti sulle indagini rispetto a quello sostenuto dai familiari, Nicola Riso ha affermato come «questo è l’orientamento degli organi di stampa e non quello degli inquirenti».

Il sogno di Grillo… reddito di cittadinanza, la politica l’ignorerà?

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Nonostante ci sia ottimismo in casa 5 stelle sembra proprio che l’emendamento del reddito di cittadinanza, fissato a 600 euro e integrazioni per chi non arriva a tale somma, presentato dai pentastellati e discusso sul blog dagli inscritti al portale entro il 30 giugno sia destinato all’oblio. La politica ha già risposto alla proposta del Movimento 5 Stelle con il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, che ha respinto al mittente la proposta con toni particolarmente duri. “Le balle di Grillo sono sempre più grosse. Il nuovo che avanza”.

La proposta però prevedeva anche le coperture necessarie con tagli al ministero della Difesa e alle pensioni d’oro, ma risorse anche dall’Imu sugli immobili che fanno capo alla Chiesa.

L’esponente di governo del Pd si spiega, punto per punto. “Il costo complessivo supera, secondo le valutazioni più prudenti, i 30 miliardi di euro all’anno. La cosiddetta ‘copertura’ – secondo il M5S – arriverebbe dal taglio delle pensioni d’oro, dall’Imu sui beni della Chiesa e dal taglio delle spese militari. La prima voce, anche nell’ipotesi di considerare ‘d’oro’ le pensioni superiori a 3500 euro netti mensili, implica risparmi di alcune centinaia di milioni di euro all’anno”.

“L’eventuale Imu sui beni della Chiesa utilizzati per attività miste – prosegue Fassina – porterebbe un gettito aggiuntivo di alcune decine di milioni di euro all’anno. Infine, l’azzeramento delle spese militari, non soltanto gli F-35 ma tutto, proprio tutto, a parte il ‘dettaglio’ dell’impossibilità di utilizzare risorse in conto capitale per finanziare spesa corrente, libererebbe circa 3,5 miliardi all’anno”.

“In totale, in una generosissima valutazione, si arriverebbe intorno a 4 miliardi disponibili soltanto per alcuni anni. Un decimo di una prudente previsione di spesa”.

“Finalmente ce l’abbiamo fatta – annuncia trionfante il deputato stellato Marco Baldassare, in un video diffuso in rete – dopo mesi di confronto con cittadini, esperti, associazioni”. “Servono parecchi soldi e noi li troviamo – gli fa eco il collega Daniele Pesco – tagliandoli al ministero della Difesa, tagliando le pensioni d’oro, facendo pagare l’Imu alla Chiesa e ottenendo nuove risorse dal gioco d’azzardo”.

Su Twitter, il leader di Sel Nichi Vendola: “Anche M5S dopo Sel presenta proposta per reddito minimo? Bene. Una legge giusta che Parlamento ora può votare, perché una maggioranza è possibile. Il reddito minimo garantito può essere uno strumento contro la solitudine di una generazione prigioniera dell’ergastolo della precarietà e della disoccupazione di massa”.

Marino pedala sempre più solo

marino-solo-tuttacronacaE’ Il Giornale a raccontare dell’attuale sindaco di Roma Ignazio Marino, che si trova a fare i conti con un Pd che sembra voltargli le spalle, stanco del suo atteggiamento, e trova invece appoggio presso Pdl e cinque Stelle. Sembra che neanche Goffredo Bettini, che fin qui l’ha sempre sostenuto, riuscirebbe più a parlargli neanche al telefono, tando da optare per candidare a segretario del Pd romano Lionello Cosentino, amministratore esperto ed ex assessore regionale alla Sanità, affinchè controlli da vicino il Primo Cittadino. “Dobbiamo tenere a bada quel matto”, avrebbe spiegato Bettini ai suoi. Ormai per il suo stesso partito Marino è diventato Forrest Gump e fa impazzire un po’ tutti. Dice la renziana Lorenza Bonaccorsi: “Prima Roma era governata malissimo da Alemanno. Ora però non è proprio governata, e non so cosa sia peggio”. Mentre un dirigente laziale dei democrat aggiunge: “Marino è ingestibile, irascibile, intrattabile, non ha rapporti con la sua maggioranza, diserta le riunioni con i consiglieri comunali, rifiuta quelle con i presidenti di Municipio”. E gli aneddoti non mancano: “Ha tutti i giornali romani contro, all’Atac succede di tutto e lui non ha ancora cambiato un solo dirigente, ha litigato con i Vigili urbani, con la Prefettura, con Caltagirone, con i commercianti, con diversi assessori, e pure con la donna delle pulizie che gli ha spostato una fioriera in ufficio”. Riporta Il Giornale:

Gli aneddoti al veleno, veri o falsi che siano, si sprecano. Quel che è certo è che le recriminazioni e le lamentele di Poteri forti offesi, associazioni di categoria scontente, lobby deluse, consiglieri esasperati si riversano tutte sul Nazareno. E i dirigenti Pd sono impotenti, perché il sindaco non risponde neppure al telefono, e disperati, perché temono che alla prossima occasione il tutto si tradurrà in una potente sberla elettorale. Il presidente del Consiglio comunale Mirko Coratti, Pd, a metà ottobre ha annullato la seduta. Per protesta contro il sindaco: “Ogni seduta costa 6-7mila euro e visto che la Giunta non produce atti e delibere da votare, è inutile buttare soldi”. Dall’insediamento di Marino, ha spiegato, “ce ne sono arrivate tre o quattro. Di grande rilievo, come la chiusura della discarica di Malagrotta e la pedonalizzazione dei Fori, ma non basta. È ora di affrontare i problemi della città”.

In tutto questo, come reagisce Marino? Prosegue pedalando, con il caschetto in testa come a non voler sentire quello che può venir detto attorno a lui mentre qualcuno tra i democratici ancora tenta di spezzare frecce, spuntate, a suo favore: “A Roma il Pd non esiste più, c’è solo un coacervo di piccoli ras ansiosi di nomine e potere: fa bene a ignorarli”.

Veleni nel Pd… tra tessere e attacchi, il partito è al capolinea?

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Il Pd e i suoi scontri interni, il Pd e il tesseramento, il pd che perde la sua base, la riconquista e l’abbandona. Storia di un partito mai nato come afferma Cacciari o peripezie di un partito in cui a dettare la linea forse sono ancora i rottamati che riaffiorano tra le correnti?

Oggi a gettare una ventata di gelido inverno ci ha pensato Massimo D’Alema che da Cominform ha lanciato il suo attacco prima ai giornali e poi a Matteo Renzi: “Certo, potersi iscrivere sino al momento del voto era sbagliato”, ma è “una regola che ci è stata imposta dagli stessi giornali che ora ci accusano” e poi ha aggiunto facendo lo sgambetto ancora una volta al sindaco di Firenze: “Come segretario è una totale incognita, come candidato premier è un aspirante e bisognerà vedere se reggerà gli anni di attesa che potrebbero essere logoranti”.

Il supertifone nelle Filippine: morte e distruzione

tifone-filippine-tuttacronacaE’ tragico il bilancio della Croce Rossa che, dopo aver ricevuto rapporti sulle vittima a Tacloban e nella provincia di Samar, parla di 1200 vittime a seguito del passaggio del supertifone Haiyan, che ha colpito il centro delle Filippine. Il maggior numero di morti asi è registrato nella città di Tacloban, al centro dell’arcipelago. I corpi delle vittime sono distesi delle strade, secondo la testimonianza di un ufficiale dell’aeronautica che ha sorvolato Tacloban. Lo ha reso noto il capitano John Andrews, vice direttore generale dell’Aviazione civile delle Filippine.

L’agenzia nazionale per le emergenze ha riferito che sono state evacuate oltre 900mila famiglie, cioè circa 4 milioni di persone, con solo mezzo milione che ha trovato riparo nei centri appositi. Haiyan ha distrutto case, provocato frane e nubifragi e interrotto elettricità e comunicazioni in numerose isole.

Ora, secondo quanto riportano  i meteorologi cinesi, il tifone si sta spostando verso la provincia insulare di Hainan dopo aver fatto il suo ingresso nelle acque del Mar Cinese Meridionale. Tutte le barche dei pescatori sono state fatte rientrare in porto mentre il livello d’allarme per le onde è passato da giallo ad arancione.

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Gravissimo il bimbo di 4 mesi coinvolto ieri sera nell’incidente di Caselle

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Sono gravissime le condizioni del bambino di 4 mesi coinvolto ieri sera nell’incidente stradale sulla tangenziale per l’aeroporto di Caselle, nel Torinese. Ancora non è chiara la dinamica, ma dai primi rilievi, sembrerebbe che un furgone, per cause ancora imprecisate, sia andato a urtare contro il new jersey, un pezzo di quest’ultimo si sarebbe staccato e avrebbe invaso la corsia opposta nel momento in cui stava passando l’auto con a bordo la famiglia del bambino. I genitori sono rimasti feriti in modo lieve, ma il piccolo, ricoverato al Regina Margherita di Torino sarebbe lottando tra la vita e la morte.

Tracce di sangue ai giardinetti, è giallo nel Napoletano

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A dare l’allarme sono stati alcuni passanti che hanno allertato i carabinieri dopo aver rinvenuto alcune tracce di sangue nei pressi dei giardinetti dell’Emiciclo Capodimonte, a Napoli. Al vaglio degli inquirenti ci sono varie ipotesi, ma prima bisognerà stabilire se si tratta di sangue umano o animale.

Ipotesi sulle pensioni? Tartassare i più ricchi?

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Mercoledì si entrerà nell’Aula del Senato per iniziare a votare gli emendamenti alla Legge di Stabilità. Il gruppo maggiore di emendamenti riguarda le pensioni. In particolare si punta al ripristino dell’indicizzazione per quelle sopra i 1500 euro. ma non è la sola modifica che si vuole effettuare: Come scrive Mario Sensini,

“Tutti puntano ad evitare un’eccessiva penalizzazione su quelle di importo più basso. Il Pdl vorrebbe far scattare il blocco dell’indicizzazione solo per le pensioni oltre 6 volte il minimo, e solo per i pensionati che hanno meno di 68 anni. Anche il Pd chiede di reintrodurre l’indicizzazione piena sulle pensioni più basse, sopra 1.500 euro, ma suggerisce di compensare i costi con un maggior prelievo sulle pensioni d’oro (oltre i 90 mila euro annui)”.

Conferma Salvatore Cannavò sul Fatto:

“l Pd ha deciso di presentare diversi emendamenti alla legge di Stabilità tra cui quelli sulle pensioni: recupero della deindicizzazione del quarto, quinto e sesto scaglione pensionistico (da 2.000 a 3.000 euro), e allargamento della platea degli “esodati” da salvaguardare. A pagare dovrebbero essere le “pensioni d’oro” con la riduzione da 150 a 90mila euro della soglia oltre la quale versare il contributo di solidarietà del 5% e oltre”.

Naturalmente escluse pensioni e vitalizi di parlamentari, consiglieri regionali.

Stravolta la vita degli italiani? Cala la spesa, peggio in Italia che Grecia

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Si parla di vero e proprio stravolgimento nella vita degli italiani che ha ridotto la spesa degli italiani. Oggi l’Italia ha fatto segnare un crollo del -16,8%, peggio anche della Grecia che invece è ferma al -13,8% . A denunciare la situazione sono Adusbef e Federconsumatori, i quali sottolineano che la crisi ci ha fatto passare da valori tra i più alti d’Europa nel 2001 a numeri da brivido. Tredici anni fa la nostra capacità di spesa misurava 119 punti, nel 2012 è scesa a 99. Ma se la situazione è grave, quello che si sottolinea, è che potrebbe anche peggiorare, poiché la Legge di Stabilità andrà ancora a intaccare i redditi, soprattutto quelli di soggetti che avrebbero potuto contribuire a innalzare di nuovo la spesa.

Alex Del Piero per il compleanno… si regala un gol!

delpiero-tuttacronacaSpegne 39 candeline Alex Del Piero e festeggia regalandosi un gol e la vittoria al suo Sidney FC contro il Melbourne Victory  nella quinta giornata della regular season della A-League. E’ stata la sua squadra a portarsi in vantaggio già al 2′ con Richard Garcia. Al 14′ arriva il raddoppio a firma Sebastian Ryall, che sfrutta l’errato disimpegno della difesa del Melbourne e indacca di testa. Solo tre minuti e gli ospiti accorciano le distanze con Archibald Thompson. Al 25′ guai per il Sidney che resta in 10 a seguito dell’espulsione di Warren. Subito dopo, arriva il pareggio grazie alla punizione di James Troisi deviata dalla barriera. Prima dell’intervallo, Del Piero si procura e trasforma il rigore decisivo. Non arrivano altre emozioni nella ripresa e il Sidney ritrova la vittoria dopo tre sconfitte consecutive, portandosi così a 6 punti in classifica.

La guerra alle pensioni di Renzi, ora tocca a quelle di reversibilità

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Dopo la lotta alle pensioni d’oro di Renzi ora, il sindaco di Firenze, sposta la battaglia sulle pensioni di reversibilità. il primo affondo Renzi lo ha fatto negli studi di Michele Santoro a Servizio Pubblico dove aveva già lanciato la sua ascia, ma ora rincara la dose come sottolinea Cannavò su Il Fatto Quotidiano:

“Fedele al ruolo di affabulatore ha voluto porre il tema parlando di sua nonna, Maria Bovoli, tenace vecchina di 93 anni. “Chi l’ammazza! – ha detto il sindaco di Firenze – mia nonna ha avuto la pensione di reversibilità quando aveva sei figli. È stato giusto ma continua a percepirla ancora, 3.000 euro al mese, nonostante i figli siano piuttosto grandi”.

Renzi non ha detto altro, ma l’intenzione di voler intervenire sulle pensioni di reversibilità è chiara. La conferma viene da quello che è considerato l’esperto di Renzi in questioni economiche, Yoram Gutgeld:

“La reversibilità in Italia è molto alta, circa il 30-40% in più del resto d’Europa. Non abbiamo presentato proposte ma ci stiamo lavorando. Ci sono margini per ridurre qualcosa, certo non le pensioni basse”. Il problema è che proprio di pensioni basse stiamo parlando. Nel bilancio dell’Inps, la spesa per pensioni ai superstiti – questo è il termine tecnico della reversibilità – è di 28 miliardi per 3,8 milioni di pensioni erogate. Importo medio: 565 euro. Come sempre, si tratta della “media del pollo”, ci sono assegni più alti e altri più bassi. Ma con quella media è difficile andare a pescare privilegi corposi, non stiamo parlando di pensioni d’oro.

Il Fatto spiega in cosa consista la pensione di reversibilità,

quella percepita in caso di decesso del coniuge: in Italia ci sono milioni di pensionati di questo tipo, in prevalenza donne, una vita di casalinghe alle spalle. La pensione ai superstiti (reversibilità) spetta ai familiari del defunto: coniuge, figli minori e fino al compimento degli studi, fratelli, nipoti e genitori purché a carico. Al coniuge spetta il 60% della pensione, l’80% se ha un figlio, il 100% con due figli. Al figlio senza coniuge va il 70% che sale all’80 e al 100% con più figli. Il 15% a ogni altro familiare, diverso da questi, avente diritto. Se si possiede un altro reddito, la pensione è ridotta del 25% quando si superano i 1.400 euro, del 40% oltre i 1.860 e del 50% oltre i 2.330 euro.

Vivaci sono state subito le reazioni e tutte ostili:

Antonio Pellegrino, tecnico previdenziale dello Spi Cgil, ha detto “Renzi fa i conti con tasche che non sono le sue, fa vergogna perché parliamo di redditi in genere bassi e comunque già regolati”.

Alla morte di un titolare di pensione, questa è dovuta al coniuge, ai suoi figli ma anche ai genitori o ai fratelli. In proporzioni ridotte e con alcuni limiti di reddito oltre i quali scattano le riduzioni “Si tratta di una delle condizioni di vita più difficili e dolorose” aggiunge Pellegrino. Un settore in cui i 3.000 euro della “nonna renziana” costituiscono una chimera. L’idea, però, potrebbe trovare cittadinanza all’interno dell’Inps dove si fa notare che la spesa reale, in realtà, è più alta, 39 miliardi. Alle pensioni erogate a chi non ha altri redditi vanno aggiunte quelle di chi possiede altre entrate. In tal caso la media è più alta, 856 euro al mese: ancora anni luce dalla nonna di Renzi. “Sembra ossessionato dalle pensioni” ha detto Carla Cantone, segretario dello Spi-Cgil, organizzazione di oltre 2,5 milioni di iscritti. segretario dello Spi-Cgil, replica con nettezza, più di quanto fatto finora dalla Cgil nei confronti del futuro segretario Pd: “Matteo Renzi è proprio ossessionato dai pensionati e ancora di più da quelli che liberamente e democraticamente hanno deciso di iscriversi al sindacato. I pensionati non sono mica tutti come sua nonna che prende 3.000 euro al mese”. Cantone dice di comprendere le necessità della “campagna elettorale” ma, aggiunge, “Renzi sbaglia bersaglio e non fa il bene del paese continuando ad aizzare le folle contro chi è andato in pensione dopo una vita di lavoro”.

Era la mamma scomparsa? Non era sola

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C’è un testimone che è sicuro di aver riconosciuto Francesca Tarca, la mamma 22enne valtellinese  scomparsa da più di due settimane da Sondrio. L’avvistamento sarebbe stato fatto nel comasco dove più perone hanno dichiarato di averla vista in un bar di Argegno e in particolare uno dei clienti l’avrebbe riconosciuta:  Fausto Bruni, parrucchiere nel paesino in provincia di Como. L’uomo ha dichiarato: “Ho notato subito che somigliava molto alla giovane scomparsa, di cui avevo visto le foto in televisione e sui giornali. L’ho detto al mio amico, lui mi ha risposto che era difficile che fosse lei, che mi stavo sbagliando”. Convinto di quanto visto, il parrucchiere è tornato a casa per guardare la fotografia di Francesca e poi di nuovo al bar. A quel punto anche la barista e alcune persone presenti hanno confermato la somiglianza. La ragazza avrebbe anche fatto notare alla donna la somiglianza con Francesca Tarca, ma lei avrebbe risposto in modo infastidito. Bruni ha poi telefonato al fratello della persona scomparsa per sapere come fosse vestita l’ultima volta e l’abbigliamento della donna misteriosa corrisponderebbe. La signora, secondo il racconto dei testimoni, sarebbe andata via in auto, sedendosi quasi certamente al posto di guida. Il parrucchiere, che ha sporto denuncia ai carabinieri, sostiene che al posto del passeggero ci fosse un’altra persona.

Fini e Alfano: verso l’alba di una nuova destra?

fini-alfano-tuttacronacaMentre ancora non si conoscono le sorti di Pdl e Forza Italia, con Alfano che non sembra più disposto a seguire Berlusconi nelle sue personali crociate, prende la parola Gianfranco Fini, che in un’intervista all’Unità dichiara: “Se fossi in Parlamento voterei per la decadenza di Berlusconi, ma col voto segreto”. E aggiunge: “Per molti aspetti rifarei quello che ho fatto, anche perchè non me ne sono andato dal Pdl, sono stato cacciato. Anzi, dichiarato ‘incompatibile’. È stata l’unica volta che il Pdl ha votato un documento».  “Non credo di essere acrimonioso – spiega -, con chi mi ha cercato ho parlato, con gli altri no. Sarei felicissimo se rinascesse una destra con degli ancoraggi culturali molto diversi da Forza Italia e dal Pdl: rispetto delle regole, legalità, solidarietà sociale, prestigio nazionale”.  All’ipotesi di creare il nuovo soggetto di destra insieme ad Alfano, Fini risponde che “è interessante il suo riferimento al Ppe”. “Chi si ritrova su certi contenuti è compatibile con la mia idea di centrodestra. Siccome Alfano ha parlato di Ppe, bisogna capire cosa si intende per Ppe italiano”.  E riguardo la decadenza aggiunge: “La vicenda personale di Berlusconi non può essere nell’agenda del governo, ha ragione il premier. Il Cavaliere ha impedito la riforma, pur necessaria, della giustizia e ora vuole un salvacondotto. La rottura definitiva con me avvenne una settimana dopo che lui e Gianni Letta vennero nel mio ufficio a Montecitorio per chiedermi di convincere Giulia Bongiorno sull’opportunità di far camminare un provvedimento per accorciare i termini della prescrizione”.

Zeman alla Samp? Ora è possibile, sviluppi nelle prossime ore

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Zdenek Zeman potrebbe tornare su una panchina di Serie A. L’allenatore boemo potrebbe svincolarsi dal contratto con la Roma per approdare alla Sampdoria. Zeman ha rifiutato la scorsa estate la proposta del Pescara perché non voleva ‘scendere di categoria’. La Sampdoria potrebbe decidere di puntare su di lui ed esonerare Delio Rossi (autore di una partenza di campionato da zona retrocessione). Sono previsti ulteriori sviluppi nelle prossime ore.

Conte diventa full metal jacket… il video è virale!

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Il celebre discorso del sergente Hartman ai suoi soldati è diventato lo spunto per una parodia che sta spopolando sul web. Milioni di visualizzazioni dopo che la voce è stata sostituita con quella di Antonio Conte che ai suoi giocatori-soldati poche ore prima di scendere sul campo di battaglia in Champions League contro il Real Madrid impartisce ordini… e guai a chi non li eseguirà!  Ironia, divertimento e il film di Kubrick hanno reso virale il video.

Suicidio o incidente? Dramma a Fabriano, si spara 13enne

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Il padre è un noto imprenditore di Fabriano e il figlio 13enne non aveva mai mostrato la volontà di suicidarsi. Un ragazzo tranquillo, nessun segno di malessere, nessuna lettera e nessun messaggio. Il ragazzo ieri sera, solo in casa, si è impossessato di una pistola di un parente ed è stato ritrovato morto dalla madre al rientro. Sul caso indagano i carabinieri. Suicidio o incidente?

 

Allarme! Il satellite Goce precipiterà sulla terra entro 48 ore

satellite-goce-tuttacronacaIl conto alla rovescia è iniziato: il satellite dell’Esa, Goce, ha terminato la sua missione e precipiterà a terra entro 48 ore. E se anche per la maggior parte si disintegrerà al contatto con l’atmosfera, potrebbero raggiungere il suolo dei frammenti per un totale di 250 kg. Non si sa però con esattezza dove. Secondo calcoli preliminari, la zona d’impatto sarebbe ampia circa 900 chilometri. L’Inter-Agency Space Debris Coordination Committee, il comitato di coordinamento tra le varie agenzie spaziali, sta cercando di monitorare la caduta del satellite mentre all’interno dell’Esa è lo Space Debris Office a seguirne il comportamento. Goce, costruito con l’apporto di diverse industrie europee ma sotto la guida di Thales Alenia Space Italia e poi integrato a Torino, ha concluso la missione iniziata nel 2009 e ora è in fase di rientro, il primo incontrollato dopo la missione Isee-2.

L’occupazione di Ikea crea disoccupazione!

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Ikea a Milano non la vogliono più. Forse è solo la concorrenza che spara sul mobilificio internazionale, ma forse invece il fenomeno va compreso in ogni sua forma. Secondo alcuni infatti i nuovi posti di lavoro creati dall’Ikea ne avrebbero distrutti molti di più. Basti pensare a tutti i mobilifici che sono costretti a chiudere non essendo competitivi con il colosso svedese. A quanta manodopera spesso specializzata si rinuncia? Quanti artigiani del legno vengono annientati dal fai da te che permette all’azienda di abbassare i costi?
La Confcommercio di Milano è scesa in campo contro il progetto di un nuovo insediamento, nel comune di Rescaldina a 30 chilometri da Milano e a 5 da Legnano:  74 mila metri quadrati di cui 22 mila destinati a ospitare mobili e arredamenti Ikea e altri 52 mila per una galleria commerciale a tutto campo.

È, ha scritto Dario Di Vico sul Corriere della Sera,

“il nuovo format dell’Ikea che ha visto una prima realizzazione a Villesse, in provincia di Gorizia e a ridosso della autostrada A4 e ora sbarca nell’Alto Milanese per poi puntare su Brescia”.

Il rischio, scrive ancora Il Corriere:

“quella che i commercianti denunciano come «un’overdose di centri commerciali» perché sull’asse Rho-Gallarate ne esistono già 13 oltre a un altro centro shopping sempre nel territorio di Rescaldina che occupa 46 mila metri quadri”.

Oltre ai danni che il centro Ikea provocherebbe per i negozi costretti a chiudere i battenti, nel corso di una assemblea di un centinaio di commercianti a Legnano e con la presenza di un paio di sindaci della zona, assessori e consiglieri regionali è stato denunciato

«un consumo di suolo di ulteriori 280 mila metri quadrati sottratti al verde e all’agricoltura in un’area già fortemente urbanizzata».

La Confcommercio aggiunge Dario Di Vico,

“contesta anche i dati sull’occupazione, secondo il suo ufficio studi per 840 nuovi posti di lavoro creati con l’insediamento Ikea se ne distruggerebbero 1.085 nelle piccole imprese della zona e quindi il saldo sarebbe negativo”.

[…]

“L’Ikea per ora non ha intenzione di replicare direttamente, ha affidato all’università di Castellanza uno studio sull’impatto del nuovo insediamento. Si sa che l’investimento sarà di 250 milioni di euro e che gli 840 saranno i soli posti di lavoro diretti ai quali va aggiunto il potenziale indotto. L’operazione non sarà tutte sulle spalle degli svedesi ma sono previsti dei partner immobiliari che si suddivideranno, ad esempio, i costi di realizzazione di nuove infrastrutture di viabilità stimati in 25 milioni”.

Ikea, conclude Di Vico,

“non sembra disposta a esaminare subordinate. O tutto o niente, ma siamo solo alla prima puntata”.

 

Quell’ingiustizia sociale: poker telematico, fattura 50 mld e paga 0,46% di tasse

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Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha messo in risalto una “ingiustizia sociale”. Il problema sollevato da Bonanni è semplice: come mai il poker telematico che fattura 50 miliardi di euro paga solo lo 0,46% di tasse?  Come è possibile che un Governo “al servizio dei cittadini” possa tollerare di alzare le tasse a imprese, industrie, attività agricole senza toccare il gioco d’azzardo? Come si può alzare l’Iva al 22% ma non toccare quella del poker online? Bonanni quindi spiega che “alzando questa tassazione al 22% si potrebbero avere a disposizione più di dieci miliardi di euro in grado, quindi, di risolvere anche il problema dell’Imu. Mi devono spiegare perché queste lobbies fanno quello che vogliono. Serve un dibattito pubblico su queste cose”.

54enne ucciso con un’accetta in provincia di Latina

omicidio-accetta-tuttacronacaUcciso a colpi di accetta dall’affittuario. E’ successo nella zona di Sant’Ilario a Cisterna, in provincia di Latina. L’omicida, un 37enne romano che si era trasferito da nove mesi, probabilmente ha compiuto il delitto al culmine di una lite avvenuta nell’appartamento dove vive. Dopo il gesto, ha chiamato il 113 per costituirsi e gli agenti della squadra mobile e del commissariato di Cisterna, giunti intorno alle 8.30, l’hanno trovato ad attenderli per farsi arrestare.

Chi sale in barca con chi? Alfano e le “mozioni degli affetti”

alfano-fini-tuttacronacaNon è andato come sperava l’incontro con Angelino Alfano e ora Berlusconi lamenta che “Mi sono stufato delle mozioni degli affetti di Angelino. Dice che mi vede come un padre, ma non si comporta come un figlio”. La situazione tra i due è tesa: il leader aveva anche offerto la stabilità del governo anche in caso di decadenza in cambio dell’ingresso in Forza Italia del vicepremier che però chiede garanzie anche per le altre colombe e non si fida più delle parole: vuole dei documenti. Che Berlusconi non ha intenzione di dare. Si parla di un colloquio “teso ed esacerbato” tra il Cavaliere e quello che fino a poco tempo fa era il suo delfino. Sul tavolo, soprattutto, l’atteggiamento del Pdl una volta consumata la decadenza di Berlusconi da senatore. L’ex premier pare deciso ad andare alla rottura: “Non si governa con chi mi uccide”, ha sentenziato il Cavaliere, pronto ad andare all’opposizione anche se i senatori vicini ad Alfano riuscissero a far sopravvivere il governo a palazzo Madama. E minaccia che, in ogni caso, “decaduto o meno, in Senato farò un Vietnam”.

I carabinieri arrestano 5 persone: in 50 assaltano la caserma

furti-rame-tuttacronacaE’ scattata la denuncia per alcune delle persone che hanno tentato di assaltare la caserma dei carabinieri al quartiere Paolo VI di Taranto mentre si svolgevano le operazioni di arresto di cinque giovani pizzicati a rubare rame nel deposito di un vecchio supermercato. Tra la cinquantina di presenti, si sarebbe messo in risalto un uomo che avrebbe tentato di far irruzione nella caserma entrando dal garage, venendo però bloccato. Ad aiutare i militari sono intervenute sia delle pattuglie di Polizia che la Guardia di Finanza. Dopo alcuni momenti di forte tensione, è stata in seguito ripristinata la calma mentre tutti i presenti sono stati identificati.

La protesta di un disabile: aggrappato al treno per 40 minuti

treno-disabile-tuttacronacaE’ dovuta intervenire la polizia ferroviaria, ieri pomeriggio, alla stazione di Calalzo, nel Bellunese, per la protesta di un disabile svedese che, non potendo salire sul treno, si è attaccato alla portiera per non farlo partire ritardandone così la corsa di 40 minuti. L’anziano, C.P.J., voleva salire sul treno in partenza dalla stazione di Calalzo alle 15.10 ma non era possibile in quanto il mezzo non era attrezzato per ospitare viaggiatori disabili. Nonostante il capotreno gli abbia spiegato che il convoglio successivo era attrezzato anche per portatori d’handicap, lo scandinavo non ha sentito ragioni e si è aggrappato alla portiera per protesta.

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