E’ solo un bilancio provvisorio, ma già si contano le prime vittime della tempesta San Giuda, che si è abbattuta in Gran Bretagna meridionale e in Francia settentrionale e che ora si sta estendendo progressivamente anche in Olanda e proprio qui già si contano due dispersi e due vittime. Tre si sono registrate nel Regno Unito e uno in Francia. Una donna è morta ad Amsterdam, dopo che un albero le è caduto addosso. Successivamente alla periferia della stessa città ha perso la vita, in circostanze analoghe, un uomo, sulla cui auto si è abbattuto un enorme tronco. Da segnalare anche che, oltre alle vittime confermate ci sono anche un ragazzo di 17 anni britannico ed una donna francese di 50, che si considerano dispersi in mare.
Gravi disagi anche nei trasporti, con l’aeroporto londinese di Heathrow che ha cancellato circa 130 voli mentre sono previste inturruzioni nei trasporti ferroviari e la chiusura di ponti e strade così come dei porti della Manica. .Il Met Office, l’agenzia meteorologica nazionale in Gran Bretagna aveva previsto la caduta degli alberi, fatto verificatosi, che hanno causato danni agli edifici oltre a provocare l’interruzione dell’elettricità. Oltre alle migliaia di famiglie rimaste senza luce, c’è da segnalre che due reattori nucleari da 550 megawatt della centrale di Dungeness sono stati disattivati per precauzione. Ma la caduta degli alberi ha provocato anche la morte di due persone in Inghilterra: uno si è abbattuto sull’abitazione in cui dormiva una ragazza di 17 anni mentre un cinquantenne è stato centrato mentre era alla guida di un’auto. Successivamente la polizia del Sussex ha annunciato la morte per annegamento di un 14enne disperso dopo essere stato trascinato in mare mentre giocava in spiaggia a Newhaven.
L’allerta che già ha colpito milioni di persone ora è stata diramata anche in Svezia dove l’Istituto meteorologico ha segnalato un “grave pericolo per il pubblico”. L’allerta riguarda le coste ovest e sud della Svezia: qui San Jude dovrebbe giungere in serata e si è già provveduto a tirare in secco i traghetti. Sono previsti disagi anche in Danimarca: potrebbe venir chiuso il ponte Storebaelt che collega le due isole danesi Zelanda (in cui e’ ricompresa la capitale della Copenaghen) e Fionia.
Anche il premier del regno Unito David Cameron ha intervenuto riguardo la terribile tempesta, dichiarando imperturbabile che “È davvero deplorevole perdere la vita a causa della tempesta San Giuda. Dobbiamo assicurare che i servizi di emergenza possano agire il più velocemente possibile per aiutare le persone”. Da segnalare che, a poca distanza da Downing Street, residenza ufficiale del premier, una grossa gru si è piegata ed è caduta a causa del vento portato dalla tempesta.
Era stato previsto ed è arrivato. “San Giuda”, la “tempesta perfetta”, sta, pochi giorni prima di Halloween, devastando Francia e Gran Bretagna. Sono oltre 75mila le case che sono rimaste senza elettricità nel sud del Regno Unito.
I trasporti sono andati in tilt e l’aeroporto londinese di Heathrow ha cancellato un volo su cinque. Soppressi anche molti treni, per le ferrovie interrotte da alberi caduti. Nel Sussex un ragazzino di 14 anni che si era avventurato in spiaggia è stato portato via dalle onde. E’ la peggior tempesta dal 1987, con venti fortissimi dall’Oceano Atlantico e piogge torrenziali.
Il Met Office, aveva già dato l’allerta sul rischio di alberi, danni agli edifici e interruzioni di elettricità.
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A Londra pare che il peggio sia passato almeno secondo alcuni residenti che hanno affermato che era andata meglio del previsto: “solo qualche piccolo ramo spezzato e qualche cassonetto rovesciato stamane alle 5,15, forte vento dalle 04,10 con rovesci abbondanti fino alle 08,10″.
Ha ricevuto dalle mani di Ignazio Marino, in Campidoglio, la cittadinanza romana il premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, che ha spiegato ai presenti che “Roma mi ha dato la forza di lottare”, aggiungendo che “Diventare cittadini di Roma è diventare cittadini del mondo”. E ancora: “Sono felice e vi sono grata per avermi scelta come cittadina”. Nell’aula Giulio Cesare, dove si è svolta la cerimonia, presenti anche il ministro degli Esteri Emma Bonino, gli ex sindaci della capitale Francesco Rutelli e Walter Veltroni e l’ex calciatore della Nazionale Roberto Baggio che nel 2007 ritirò, in sua rappresentanza, il premio Roma per la Pace. Oggi, i due si sono potuti incontrare, come ha sottolineato il giocatore: “Finalmente siamo fianco a fianco e ci guardiamo negli occhi”. L’onorificenza le era stata assegnata ancora nel 1994, dalla giunta Rutelli, perchè “impegnata sul terreno dei diritti umani e civili e dei diritti delle donne, già privata nella sua libertà personale e in grave pericolo di vita”. Ma la politica birmana fu tenuta agli arresti domiciliari dalla giunta militare nel periodo dal 1989 al 2010, motivo per il quale non potè recarsi in Italia. Nel 2007, la giunta guidata da Walter Veltroni le ha assegnato il premio Roma per la Pace. Aung San Suu Kyi ha scritto in inglese, sul Libro d’Oro di Roma Capitale, dove vengono raccolte le testimonianze di personalità illustre che si recano al Campidoglio: “La mia seconda visita a Roma dopo oltre quarant’anni. Memorabile”.
Era conosciuto come “il burlone” il 40enne Jason Calvert, grande supporter della squadra locale, lo Stockport Country Forball Club. Jason voleva dare il suo ultimo saluto al mondo in un modo tutto suo: sulla sua bara, in bella vista, dovevano esserci sia la bandiera che la sciarpa della sua squadra. E non potevano mancare gli scarponi che era solito indossare. E sia i suoi compagni di tifo che i giocatori della squadra si sono attivati per realizzare le sue ultime volontà, raccogliendo 3500 sterline per il suo funerale, dove ha fatto la sua apparizione la bara con le scarpe.
Ieri la protesta delle donne in Arabia Saudita per il diritto di prendere la patente, con un piccolo gruppo che si è messo al volante nel primo giorno della campagna “26 ottobre”, chiamata così per la sua data di inizio e che proseguirà finchè non sarà riconosciuto loro il diritto di guidare. Le fonti della polizia hanno riferito che sono state almeno 15 le donne multate per il loro gesto. Il colonnello Fawaz Al-Miman, portavoce aggiunto della polizia nella capitale saudita, ha spiegato che “Sei donne sono state fermate a Riad dalla polizia e poi multate di 300 riyal (circa 58 euro)”, aggiungendo che ogni donna, con il rispettivo tutore maschile (padre, fratello, marito o un altro membro della famiglia), ha dovuto “firmare un impegno scritto a rispettare le regole vigenti nel regno”. Sempre secondo il portavoce, la polizia ha fatto contravvenzioni anche a due donne a Gedda. Mentre la stampa ha riferito che sei donne sono state inoltre interrogate nella provincia orientale e almeno altre due in diverse regioni del regno.
I media e i tifosi (rossoneri e non) gli stanno sempre addosso? E SuperMario cambia vita! Dopo le polemiche per le ultime balotellate, come il litigio con l’arbitro che gli è costato una squalifica di tre giornate e il tweet infelice dove negava di essere un simbolo anticamorra, senza contare le lamentele per il volo in ritardo dopo la partita della Nazionale e la manata alla telecamera all’arrivo in stazione a Napoli, dopo un vertice a Milanello con Galliani e il suo procuratore Raiola, l’attaccante ha deciso di dare una svolta alla sua vita. E visto che tagliare i capelli è visto come un simbolo di cambiamento… ha detto addio alla sua cresta. Non solo, si è tolto gli orecchini di brillanti, rinuncerà alla sua Ferrari e anche alla lussuosa villa di Limido Comasco, optando per un più sobrio appartamento a Milano. Via quindi a tutti i simboli che l’hanno caratterizzato, il tutto sotto consiglio di Raiola, per stare più vicino ai compagni di squadra. Il “nuovo Mario” non sarà neppure affincato da un tutor, come s’ipotizzava negli ultimi giorni. Da domani si ricomincia. Tra gli obiettivi, anche dimenticare la sconfitta di oggi contro il Parma.
Ultima replica della Traviata di Giuseppe Verdi diretta da Donato Renzetti oggi al Teatro Regio di Torino dove gli spettatori hanno assistito a un fuori programma che ha visto coinvolti il tenore Massimo Giordani e un uomo in sala, insoddisfatto della rappresentazione. Il protagonista dell’opera, nei panni d’Alfredo, all’ennesima contestazione del ‘solito ignoto’ lo ha affrontato di petto: “Adesso basta, fatti vedere, vieni fuori” mentre il resto del pubblico applaudiva a scena aperta. Stando a quanto raccontato dal tenore, il melomane lo avrebbe già preso di mira con i suoi ‘buuu’ durante le precedenti rappresentazioni in città. E’ stato necessario l’intervento di del soprano russo Irina Lungu, nell’opera Violetta, che ha fatto un’uscita diplomatica sul palco, per riportare la calma in sala.
Compito della Lazio, in questo posticipo della 9a giornata di campionato, è di riscattarsi dalla brutta sconfitta contro il Cagliari, che ha portato addirittura a vociferare sulle dimissioni di Petkovic. Ma il Cagliari di Lopez è un avversario in grado di combattere: lo dimostra l’ottimo avvio di stagione culminato col successo sul Catania. Il tecnico dei biancocelesti spariglia le carte e lascia in panchina Hernanes, Klose, Gonzalez, Ledesma e Floccari. In campo vanno Marchetti in porta; in difesa Pereirinha, Novaretti, Cana e Radu; Biglia e Onazi a centrocampo; Candreva, Ederson e Anderson alle spalle del centravanti Perea. Anche tra le fila dei sardi c’è una sorpresa, con Cossu che resta in panchina mentre scende in campo Cabrera alle spalle di Ibarbo e Sau, con Pinilla che resta fuori. Completano l’undici Agazzi in porta; in difesa Perico a destra, Murru a sinistra, Rossettini e Astori centrali; a centrocampo Dessena, Conti e Nainggolan.
La partita inizia al piccolo trotto con i laziali che sembrano trarre giovamento dai cambiamenti voluti da Petkovic. Il Cagliari nei primi minuti resta sulla sua metà campo ma già dopo i primi dieci minuti inizia ad avanzare creando delle azioni pericolose sulle quali, però, vigila sempre Marchetti. Al 27′ pericolosissimi i sardi che partono in contropiede, il pallone schizza in profondità per Ibarbo che entra in area tutto solo ma si allunga troppo il pallone, Novaretti con un gran recupero torna sull’avversario e in scivolata intercetta il suo tiro, deviando in calcio d’angolo. Al 43′ finisce a terra Perico per un problema al ginocchio: lo sostituisce Pisano. Il primo tempo termina a reti inviolate, dopo 45′ di gioco che non ha regalato spettacolo. Le occasioni da rete sono state poche, con molte azioni della Lazio a fare da trampolino di lancio per il contropiede del Cagliari che non è stato in grado di giungere a conclusione.
Nella ripresa Petkovic torna a cambiare la formazione: escono Novaretti ed Ederson ed entrano Ciani e Klose. E’ proprio quest’ultimo a cambiare le sorti dell’incontro: al 7′ cross di Candreva sporcato da Murru, il pallone arriva a centro area al centravanti che di testa infila Agazzi: 1-0!
Due minuti dopo Pisano in scivolata atterra Klose in area e l’arbitro concede il rigore: Candreva realizza da dischetto. 2-0!
Al 14′ arriva la seconda sostituzione anche per il Cagliari: Pinilla cede il posto a Sau. Al 21′ sfiorano il terzo gol i padroni di casa: cross di Anderson, Perea tutto solo colpisce di testa e centra il palo, sulla ribattuta arriva Klose che con il sinistro spara a lato da distanza ravvicinata. A 3 minuti dal termine dell’incontro arriva il terzo e ultimo cambio per i laziali: Cavanda sostituisce Anderson. Al primo minuto di recupero il Cagliari sfiora il gol con un corner di Cossu e un colpo di testa di Conti: di poco sul fondo. Un altro minuto e arriva il triplo fischio: la Lazio festeggia la vittoria ritrovata.
Le prove nel laboratorio Srmd Caltrans di San Diego, una struttura della Università di California, hanno mandato in pezzi l’illusione di tranquillità che animava i cittadini che abitano la new town dell’Aquila. Durante le prove infatti si sarebbe spezzato un isolatore antisismico che avrebbe invece dovuto proteggere agli abitanti. Scusanti? Nessuna solo che le leggi in vigore in Italia e in Europa non prevedono i controlli più sofisticati che invece avvengono negli Usa. Soprattutto in California, dove il terremoto è davvero di casa, vengono simulate scosse in tre direzioni contemporanee, arresti frequenti e cambi di direzione. Secondo Alessandro De Stefano e di Bernardino Chiaia, i periti del Gip Marco Billi i simulatori, almeno 200 dispositivi uguali a quello che si è rotto, sarebbero “non del tutto idonei allo scopo” . Come riporta l’Huffington:
Nei giorni scorsi il giudice del Tribunale dell’Aquila Giuseppe Romano Gargarella ha condannato a un anno con rito abbreviato Mauro Dolce, responsabile del progetto C.a.s.e., i 4500 alloggi nuovi teoricamente a prova di sisma che Berlusconi inaugurò con grande copertura mediatica. Lo stesso magistrato ha disposto il rinvio a giudizio con rito ordinario di altri due indagati, Gian Michele Calvi, direttore dei lavori, e Agostino Marioni, all’epoca dirigente dell’Alga spa., l’impresa che aveva costruito i meccanismi antisismici oggetto dell’inchiesta.
De Stefano e Chiaia avevano suggerito che si cercassero tutti i dispositivi “anomali” dei quali non avevano una mappa. Dopo aver capito dove erano stati collocati si sarebbe dovuto decidere se era il caso di sostituirli immediatamente o se era più opportuno sottoporli a “una approfondita campagna di prove”. I duecento apparecchi che dovrebbero neutralizzare le scosse del terremoto erano per loro un angosciante punto interrogativo. Non si sapeva dove fossero. La ditta fornitrice, l’Alga di Milano, non aveva comunicato che erano stati utilizzati «fino all’evidenza dei fatti».
La perizia è stata commissionata nell’ambito di un processo per «turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture» aperto dalla Procura della città colpita dal terremoto il 6 aprile 2009. L’appalto sottoposto ad accertamenti era quello di 7300 isolatori sismici costati 7 milioni e 124 mila euro. La fornitura era stata assegnata per un terzo alla Fip di Padova e per gli altri due terzi all’Alga di Milano. Nove apparecchi sono stati prelevati e messi a disposizione dei giudici. Quattro dell’Alga e due della Fip sono stati mandati a San Diego. A differenza di quello dell’Alga, il materiale della Fip si è dimostrato «perfettamente idoneo allo scopo».
Una ragazza si trovava in compagnia di alcuni amici in un locale di Pescara quando un giovane di Castel di Sangro, in provincia de L’Aquila, l’ha palpeggiata e infastidita mentre gli amici della sua vittima erano distratti. Lei ha reagito aggredendo e schiaffeggiando il suo molestatore, dopo di che si è allontanata dal locale. Più tardi, circa alle 5.45, il gruppo di giovani, tutti di Melfi (Potenza), hanno rintracciato il palpeggiatore in strada e l’hanno aggredito, procrandogli lesioni guaribili in 7 giorni. Alcuni testimoni hanno provveduto ad allertare la sala operativa del 113: le forze dell’ordine hanno raggiunto il luogo della rissa e provveduto a bloccare i cinque che sono stati portati in Questura per ricostruire i fatti. In seguito sono scattate le denunce a piede libero: per la ragazza e i tre amici per lesioni aggravate dolose, per il molestatore per violenza sessuale, in quanto trascorsa la flagranza di reato.
Una storia incredibile. Un adolescente canadese di soli 12 anni è stato accusato di aver attaccato i siti della polizia di Montreal e quello della Sanità pubblica del Quebec nella primavera del 2012. Lo avrebbe fatto per conto del collettivo di hacker di Anonymous, in cambio di un videogames. Il ragazzo si sarebbe presentato davanti al giudice con l’uniforme della scuola, la Notre-Dame-de-Grace, accompagnato dal padre e dal legale che ha dichiarato: «Ha 12 anni e non è stato mosso da motivazioni politiche». La polizia stima che abbia causato un danno pari a 60mila dollari.
E’ stata la madre di Lucia Annibali, l’avvocatessa 36enne sfregiata con l’acido da due sicari ingaggiati dall’ex compagno, Luca Varani, il 16 aprile scorso a Pesaro, a ritirare a nome della figlia il premio Tartufo d’Oro. Il riconoscimento è stato attribuito alla donna dall’amministrazione comunale di Sant’Agenlo in Vado e dalla Commissione Pari Opportunità delle Marche. Lei è rimasta a casa, a Urbino dopo lunghi mesi trascorsi in ospedale a Parma mentre Varrani attende l’11 dicembre, giorno in cui avrà luogo il processo per direttissima per tentato omicidio e lesioni personali gravissime. La rabbia dell’uomo era scaturita dall’abbandono: Lucia aveva infatti posto fine alla relazione dopo aver scoperto che era fidanzato da anni con un’altra ragazza e stava per diventare padre di una bambina, nata da poco. Dopo di che l’aggressione e il lungo calvario fatto di dolore e interventi chirurgici. E costellato dal coraggio e dalla forza. In un messaggio di ringraziamento per chi ha pensato a lei per il premio, Lucia ha scritto: “Fin dai primi istanti dopo l’aggressione ho scelto la vita, ho deciso che sarei dovuta guarire e ho impiegato tutta la forza che avevo dentro di me per questo. E’ stata molto dura, lo è tuttora. In questi mesi ho conosciuto il dolore, ne ho provato tanto e ho dovuto imparare a conviverci, ma sono stata comunque sempre speranzosa, anche nei momenti più difficili, perchè ho coltivato la parte buona di quanto mi è accaduto”. E ancora: “Non so se il mio sia coraggio. Ho sperimentato che quando è vissuto nella gratitudine e nell’amore per la vita, il dolore diventa cura dell’anima. Per questo sarò felice se questa mia testimonianza sarà d’aiuto a chi soffre, perchè vorrà dire che il sacrificio a cui sono stata chiamata non sarà stato inutile”. L’avvocatessa ha voluto condividere il premio con i familiari, “i miei genitori, il mio tenerissimo fratello Giacomo”, “le mie meravigliose amiche e tutti gli amici che in questi mesi non mi hanno mai lasciata sola né fatta sentire diversa e che vivono con me, ogni giorno, la gioia e l’entusiasmo per i miei progressi”. Un grazie particolare l’ha rivolto “alle forze dell’ordine e a tutti coloro che in questi mesi hanno lavorato con grande impegno al mio caso per far emergere la verità”. E poi l’ultimo pensiero, “non certo per importanza, per i miei medici, le infermiere e infermieri del Centro grandi ustionati di Parma che quella notte di sei mesi fa mi hanno accolta e poi accudita curando, giorno dopo giorno, con le loro mani gentili ed i loro cuori affettuosi, le mie ferite esterne ed interne. A loro non sarò mai grata abbastanza per quello che hanno fatto e che faranno per me. Ringrazio tutti per la solidarietà e l’affetto, che alleggeriscono il peso di tanto male”.
Tutto si è svolto nell’arco di pochi secondi, ma per fortuna che quegli attimi non sono diventati mortali per un 16enne che spintonato da alcuni ragazzi che stavano fuggendo dalla Polfer dopo essere stati trovati senza biglietto. Proprio nell’attimo in cui il ragazzo è scivolato dai binari, alla stazione di Brescia, il treno stava transitando. La vittima, giocatore delle giovanili del Lumezzane, fortunatamente è riuscito a rannicchiarsi evitando di essere travolto. il giovane per precauzione è stato trasportato in ospedale, ma le sue condizioni non sarebbero gravi.
E’ Marco Borriello a scrivere su Twitter, poche ore dopo la fine del match contro l’Udinese, dove la Roma ha portato a casa la nona vittoria consecutiva. Un twitter quasi liberatorio dopo una gara difficile, risolta all’ultimo.
«Con Capitan Bradley si vola! #novesunove», così Marco Borriello che condivide anche la foto della squadra in posa sull’aereo per far ritorno a Roma. Intanto Totti era stato eloquente: «Abbiamo dimostrato di avere le pa**e».
Nel mirino del Datagate c’è sempre lei, la donna più influente al mondo: Angela Merkel. Anche oggi non si placano le polemiche e tra smentite e conferme, l’unica verità che sembra ogni attimo apparire sempre più reale è che gli Usa abbiano davvero intercettato le conversazioni della Cancelliera.
Il direttore della Nsa, Keith Alexander avrebbe affermato che “non ha discusso con il presidente Obama nel 2010 un’operazione di presunta raccolta dati d’intelligence straniera che abbia coinvolto Angela Merkel, né ha mai discusso presunte operazioni che coinvolgano il Cancelliere. Notizie che sostengono il contrario non sono vere”. A renderlo noto è la portavoce della Nsa, Vanee Vines.
Subito la risposta dalla Germania: “Lo spionaggio è un reato e chi lo pratica deve risponderne davanti alla giustizia”: lo ha detto il ministro dell’Interno tedesco, Hans-Peter Friedrich, riferendosi al Datagate, secondo quanto riporta il settimanale Bild am Sonntag.
Riaprono i calzolai e stavolta non tornano solo a riparare le scarpe, ma a dare anche un’alternativa ai negozi: scarpe su misura a prezzi abbordabili. I grandi marchi sono diventati proibitivi, soprattutto in tempo di crisi e così si torna a farsi fare le scarpe su misura, ma quello che prima era un lusso ora è solo un’esigenza e il prezzo cala. Tra i nuovi laboratori di questo tipo, da marzo scorso, in via Ruggero Settimo a Palermo c’è Rizzo Manufacture Studio, nato dall’idea di Bizio Rizzo, che segue le fasi di creazione e produzione, e Marilena Sardina, designer delle collezioni.
«Nei primi mesi di apertura – spiega Rizzo – abbiamo avuto un riscontro positivo da parte dei clienti. Sono sia uomini sia donne, a scegliere un paio di scarpe su misura, hanno dai 20 ai 50 anni e sono molto attenti alla qualità dell’oggetto. Con una forte personalità e una spiccata voglia di distinguersi. I nostri modelli sono tutti ispirati a musicisti».
Un bambino di 6 anni è stato ricoverato in condizioni disperate dopo essere stato travolto da una panchina. Il bambino era nel giardino della sua abitazione a Cassino quando, per cause ancora da stabilire, parte di una panchina di legno gli è caduta addosso. Il bimbo, soccorso dal personale del 118, è stato trasferito in eliambulanza al Policlinico Gemelli di Roma, dove è in prognosi riservata.
Musica elettronica ed effeti sonori ad accompagnare i movimenti di tre ballerini. E’ tutto quello che appare in un video che in pochi giorni è già stato visualizzato da più di un milione e 800mila persone. Perchè è semplicemente imperdibile? I ballerini in questione, i Robotboys, che nel 2008 hanno vinto il concorso di “Got Talent” nella versione danese, si muovono come fossero dei robot e solo pochissimi dettagli lasciano intuire che si tratta di persone in carne e ossa. Non ci credete? Giudicate voi…
Una porta aperta e le papere che entrano a far spese! Questo è quanto è successo in un supermercato degli Stati Uniti. Un gruppo di papere approfittando delle porte aperte si sono introdotte nei locali, lasciando di stucco i clienti. Per “accompagnarle” fuori, è dovuta intervenire una commessa.
E’ intervenuto all’inaugurazione di una nuova scuola elementare a Badoere di Morgano, nel Trevigiano, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia che, nel suo discorso, ha fatto notare come “Una volta si aveva paura anche del vigile urbano, adesso i bambini non hanno più paura di niente. Per forza, se anche le maestre si lasciano dare del tu”. Per il presidente, è una questione di rispetto dei ruoli: “Non è un ‘amarcord’, io sono per la modernità, ma vorrei porre la questione. Nella lingua inglese dare del ‘tu’ alla regina è una cosa normale, in italiano usare il ‘tu’ o il ‘lei’ è un segnale di rispetto dei ruoli. Fossi un formatore mi chiederei se sia più corretto nella formazione primaria dei bambini far dare del ‘tu’ a un insegnante, che rappresenta prima di tutto un’istituzione importante, oppure del lei. Forse varrebbe la pena di approfondire”.
Lou Reed è stato uno dei più grandi rocker degli ultimi cinquantanni colui che dato per finito più volte ha saputo sempre e comunque risorgere a livello musicale. Selvaggio, ignoto diventato il manifesto di una generazione di “Walk on the Wild Side”. L’eroe maudit dei Velvet Underground aveva subito un trapianto al fegato nel maggio scorso. Guido Harari fotografo dei rocker lo ricorda così: «Ci siamo conosciuti nel 1975. Lou era venuto a suonare a Milano e gli autonomi interruppero il concerto dopo una canzone. Era stupefatto». Nelle interviste Reed parlava così di Harari: «Sono sempre felice di farmi fotografare da Guido. So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e di sentimento. Le cose che Guido cattura nei suoi ritratti vengono generalmente ignorate dagli altri fotografi. Lo considero un amico, non un semplice fotografo»
Poteva essere proprio una giornata storta quella del 24enne Niklaus Knecht, al quale hanno rubato il telefono durante un viaggio in treno. Ma la fortuna ha arriso allo studente: la ladra altri non era che un’avvenente ragazza che aveva iniziato a farsi foto con lo smartphone, scatti che venivano immediatamente trasmessi al pc del giovane. Nel giro di poco, Niklaus si è invaghito della bella ladruncola. Ora il 24enne sta facendo di tutto per riuscire a incontrare la giovane marocchina: “Sono sicuro che lei non c’entra nulla con il furto originale, sembra una brava ragazza”. Per non lasciare nulla intentato, Niklaus ha anche aperto una pagina Facebook per rintracciarla e ha lanciato un messaggio ironico: “Puoi tenere il telefono se esci con me”.
Battuta infelice della Bbc ai danni del principe Harry. Durante il programma satirico Have I Got News For You, la conduttrice Jo Brand, analizzando le notizie della settimana con ospiti in studio, ha fatto una battuta sul nome di uno dei padrini al battesimo del principe George e affermato che il secondogenito di Carlo e Diana ‘tira’. Le affermazioni non sono certo passate inosservate e hanno anzi scatenato le proteste di politici e militari. A finire sul banco degli imputati tutta l’emittente televisiva e non solo il conduttore: lo show, infatti, viene registrato e controllato per poi andare in onda il venerdì sera. Anna Soubry, un sottosegretario alla Difesa conservatore, ha chiesto le scuse immediate dell’emittente per questa “battuta infelice”, mentre in difesa del principe è intervenuto anche Lord Dannatt, ex comandante dell’esercito di Sua Maestà che si trovava in Afghanistan durante la prima missione al fronte di Harry.
Il suo era uno dei tanti forni sequestrati la scorsa domenica, ed era la seconda volta che incappava in una simile misura, ma V.G., 50 anni, di Casandrino, nel Napoletano, ha riaperto il suo esercizio e si è rimesso al lavoro. I carabinieri, accortisi di quanto accaduto, sono intervenuti in via Annunziata, in pieno centro storico, ed hanno provveduto a chiudere nuovamente il forno e sequestrato 120 kg di pane già sfornato, oltre a una cinquantina di chili d’impasto. I militari hanno riscontrato le stesse pessime condizioni igienico-sanitarie della volta precedente, con tante pedane di legno, impregnate di vernice e altre sostanze oleose. Questa volta per titolare è scattata la denuncia oltre che per panificazione abusiva, anche per violazione di sigilli e, in quanto custode giudiziario, anche per violazione degli obblighi della custodia.
In Italia si parla in questi giorni dell’Inghilterra per la morte del 19enne Joele Leotta, massacrato di botte una settimana fa a Maidstone, in Kent. Ma sono molti i giovani italiani che decidono di trasferirsi sul suolo inglese per costruirsi un futuro. Molti ci riescono, partendo da lavori umili e crescendo giorno per giorno. Arrivano nelle banche della City, negli hedge fund, negli studi legali, nelle università. E’ il Gazzettino a raccontare le storia del 43een padovano Marco Liviero da Padova. Appena diventato padre, è finito a Eton, una delle scuole più prestigiose del mondo, la fabbriche di re e primi ministri. Diciannove premier hanno studiato sui banchi dell’austero istituto fondato nel 1440 da re Enrico VI. E innumerevoli esponenti dell’aristocrazia britannica, tra i quali anche i principi William e Harry. Qui l’uomo insegna letteratura inglese. Così racconta la sua storia e la “sua” Inghilterra, e ci tiene a sottolineare che le opinioni sono personali e che non parla a nome della scuola. “Io ero come Joele, un ragazzo normale – insiste -. Sono arrivato qui 20 anni fa, per tre ho lavorato in un piccolo supermercato. Ho studiato all’università di Padova, ho fatto l’Erasmus in Irlanda e ho vinto una borsa di studio all’università di Birmingham. Ho avuto la fortuna di fare qualche supplenza a Cheltenham e poi ho ottenuto la cattedra a Eton. Non ho nulla di speciale, ho solo sfruttato le opportunità che ti regala questo Paese”, spiega. Liviero, dopo quanto accaduto a Joele, si sente di rassicurare tutti: “Quello che è successo a Maidstone è scioccante, un evento che deve far riflettere tutta la Gran Bretagna. Ma spero non dia un’impressione sbagliata di questa nazione che è aperta e tollerante. Gli italiani che vengono qui hanno sicuramente qualcosa da imparare. Ci sono ottime occasioni di lavoro per chi ha voglia di rimboccarsi le maniche. Qui vige la meritocrazia. Proprio come a Eton. I ragazzi per entrare sostengono un esame. E non ci sono solo privilegiati. Perché uno su cinque viene finanziato da una borsa di studio. Tutti lavorano sodo. Non ci sono pregiudizi e la mentalità è molto liberal”. Ma è quindi solo l’Italia la patria del nepotismo? “Non la metterei così. Non esistono solo gli inciuci e le spintarelle. E non è vero che a Londra non esista il nepotismo. C’è anche qui, solo che gli inglesi, a differenza degli italiani, non si rassegnano, non girano la testa dall’altra parte e lo combattono perché non è insito nella loro cultura”. Lati positivi, il Belpaese li ha: “L’istruzione universitaria è eccellente, il nostro è un Paese meraviglioso ma frustrante. Non incoraggia i giovani a fare esperienze all’estero. Mi era stato offerto un lavoro in università, ma prima io avrei voluto trascorrere un periodo in Gran Bretagna. Mi è stato fatto chiaramente intendere che se me ne fossi andato il posto non sarebbe più stato mio in futuro. Quindi capisco la fuga dei cervelli, oggi più che mai perché il lavoro manca. Se fossi rimasto in Italia magari avrei avuto una buona carriera, chi lo sa. Ma sarebbe stato più difficile. Alcuni miei colleghi molto in gamba stanno facendo ancora supplenze alle medie”. Infine, un consiglio ai giovani che sognano l’Inghilterra: “Bisogna essere adattabili e tenere presente che anche se si inizia come pizzaioli non significa rimanere piazzaioli a vita. Qui non ci sono percorsi professionali già segnati. Chi studia latino e greco finisce spesso nella City e per essere un avvocato non serve neppure avere una laurea in Legge». Ritornerà mai in Italia? «Non credo, ormai il mio mondo è questo, mio figlio è nato qui, sarà inglese e italiano”.
120mila nuovi casi nell’ultima settimana. Questi i numeri dei malati in Italia colti da virus simili a quelli influenzali, ma meno potenti. I dati sono stati forniti dal ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco, che sottolinea come al momento, tuttavia, il vero virus dell’influenza stagionale ancora non sia stato isolato.
”I virus dell’influenza stagionale – ha affermato Pregliasco – arriveranno con l’abbassamento delle temperature, quando il freddo diventerà più intenso e prolungato. Attualmente, però, sono in aumento le sindromi para-influenzali, che costringono a letto con febbri e dolori”.
Va in scena la 9a giornata di campionato in un pomeriggio in cui scendono in campo tre grandi del campionato: Juve, Milan e la capolista Roma. Sfida importante anche per la Fiorentina che in caso di vittoria affiancherebbe l’Inter in quarta posizione.
Bologna-Livorno: indispensabile la vittoria al Dall’Ara per i padroni di casa che arrivano dalla sconfitta nel derby a Sassuolo. Gli uomini di Poli stazionano in fondo alla classifica e non hanno ancora conquistato una vittoria in questa stagione. Non molto meglio il Livorno reduce da tre sconfitte e che ha assoluto bisogno di fare punti per trovare un po’ di serenità. L’ultimo volta che le due formazioni di sono scontrate inca campionato fu nella stagione 2009/2010: terminò 2-0 per i padroni di casa. Al 3′ rompe gli indugi il Bologna che va in gol con Crespo: cross di Cech dalla sinistra e il numero 75 in mezzo a due difensori trova la deviazione vincente. Non ci sono altre grandi emozioni nel primo tempo, con un Bologna determinato e un Livorno che stenta a reagire. Nella ripresa nessun gol ma diversi tiri in porta da parte di entrambe le squadre, con il Livorno che è apparso più propositivo ma non è riuscito a realizzare. Tirano un sospiro di sollievo i padroni di casa che agguantano i tre punti grazie a un 1-0.
Catania-Sassuolo: è la prima volta di De Canio sulla panchina del Catania oggi al Massimino. Non è facile il compito del nuovo allenatore con una squadra che non mostra più la brillantezza della scorsa stagione e ancora fatica a staccarsi dalla parte bassa della classifica. Da parte sua il Sassuolo, dopo la pesantissima sconfitta contro l’Inter si è tolto di dosso il ruolo di Cenerentola del campionato grazie alla prima storica vittoria nel derby contro il Bologna della settimana scorsa. Nei primi 45′ il Catania risulta essere molto più propositivo e aggressivo anche se non riesce a concretizzare. Da parte sua il Sassuolo appare talmente demotivato da non riuscire a creare nulla. Brivido al 41′ della ripresa per gli uomini di Di Canio: filtrante di Missiroli per Zaza sul filo del fuorigioco, l’attaccante salta Andujar poi conclude col sinistro senza riuscire a inquadrare lo specchio. L’azione sarebbe potuta costare un rigore contro il Catania che invece si “salva” portando a casa un punto.
Chievo-Fiorentina: l’obiettivo per i viola al Marc’Antonio Bentegodi è quello di aggiudicarsi i tre punti che lo porterebbe in quarta posizione in classifica a parimerito con l’Inter (potrebbe essere la terza posizione in caso di vittoria della Juve che affiancherebbe il Napoli al secondo posto). Diamentralmente all’opposto il Chievo con sei sconfitte in otto gare e in piena zona retrocessione. Molto dipenderà da quanto i toscani hanno recuperato dopo le fatiche europee. Sono i padroni di casa a portarsi in vantaggio al 13′ sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra, Drame a trovare l’inserimento di testa di Cesar che senza sforzo batte Neto: 1-0!
Bisogna attendere il 45′ perchè la Fiorentina raggiunga il pareggio con uno scatto sulla sinitra di Cuadraro che poi rientra sul destro saltando secco Estigarribia fino a fulminare in diagonale Puggioni.
Termina sull’1-1 un primo tempo vivace ed equilibrato con un Chievo bello da vedere in questa prima frazione. Non si può dire lo stesso dei viola con un Cuadraro che è entrato in partita praticamente solo quando il tempo stava per scadere ma si è comunque rivelato fondamentale. Nella ripresa, al 19′ Cuadraro mette a segno la sua personale doppietta e porta i viola in pareggio: Drame rilancia il pallone ma colpisce Rossi che serve involontariamente il colombiano che batte puggioni in uscita. 1-2!
Juventus-Genoa: bisogna tornare al 1991 per trovare una vittoria del Grifone a casa della Juventus, quando Skuhravy firmò il decisivo 1-0 per i liguri, squadra che ha guadagnato quattro punti in sole due giornate con Gasperini in panchina. Gli uomini di Conte devono trovare la spinta necessaria per reagire dopo la batosta contro la Fiorentina e la partita da dimenticare, per l’arbitraggio, contro il Real Madrid. I bianconeri sono a -5 rispetto alla Roma e non possono permettersi altri stop per raggiungere il traguardo del terzo scudetto consecutivo. I bianconeri giocano in attacco ma la situazione si sblocca solo al 22′ quando Biondini tocca Asamoah in area palla al piede: Doveri concede il rigore che Vidal realizza. 1-0!
Al 37′ grande giocata di Tevez su passaggio di Asamoah dalla sinistra. L’argentino finta il tiro di destro, si ritaglia lo spazio in mezzo a due difensori e batte in porta di sinistro: Perin non può far altro che vedere la sfera superarlo. 2-0!
Primo tempo glorioso per i bianconeri con Tevez e Llorente in stato di grazia. Gli uomini di Gasperini, semplicemente, nei primi 45′ non riescono a raggiungere l’area di Buffon. Nel secondo tempo continua la grande attività di Perin che riesce a fermare l’inarrestabile duo Tevez Llorente. Verso la metà del parziale il ritmo cala, con il Genoa che non riesce a reagire e i bianconeri che, con tutta probabilità, già pensano alla sfida contro il Catania ora che sono tornati vincenti.
Parma-Milan: all’Ennio Tardini ai rossoneri è indispensabile una vittoria per poter correre in classifica verso la zona Europa ma davanti a loro si trovano gli uomini di Donadoni carichi di desiderio di riscatto dopo la partita a Verona. Classico 3-5-2 per il Parma di Donadoni, con Cassani, Lucarelli e Felipe a difendere Mirante tra i pali. In mezzo al campo Marchionni, Gargano e Parolo, sulle fasce Biabiany e Gobbi a supporto della coppia d’attacco Cassano-Amauri. Allegri risponde con una formazione rimaneggiata, riproponendo Gabriel in porta e la difesa a 4 composta da Abate, Silvestre, Zapata e Constant. A centrocampo Poli, De Jong e Montolivo in regia; davanti Birsa dietro alle due punte, Balotelli e Robinho. Al 12′ arriva una prima occasione gol e il Parma non se la lascia sfuggire: Biabiany supera in velocità Constant e crossa nel mezzo. Sulla sfera arriva Gobbi ma la sua conclusione viene respinta. La palla finisce tra i piedi di Parolo che senza pensarci tira di prima battendo Gabriel.
Raddoppiano i padroni di casa al 46′ con Biabiany sulla destra che brucia Silvestre, crossa e trova Parolo sulla sinistra che appoggia all’indietro per Cassano. 2-0! I rossoneri hanno mantenuto il possesso di palla, ma non si sono mai resi pericolosi. Al 17′ della ripresa il Milan approfitta di una traversa colpita da Gargano per far ripartire il gioco: grazie ad un rimpallo la sfera arriva a Matri che entra in area e calcia ad incrociare alla destra di Mirante. 2-1!
Dopo solo 2′ Kakà guadagna un corner battuto da Birsa, Zapata stacca di testa e colpisce la traversa; dopo una serie di rimpalli ci pensa Silvestre di testa a mandare in rete: 2-2!
Incredibile il Parma che al 49′ riesce a riportarsi in vantaggio quando l’incontro sembrava terminato: Parolo batte la punizione concessa dopo che Zapata, ammonito, ha steso Sansone: mira direttamente alla porta, la barriera si apre e la sfera rimbalza davanti a Gabriel sbaglia clamorosamente permettendo al pallone di trafiggerlo: 3-2!
Termina con un colpo di scena l’incontro!
Udinese-Roma: giocano fuori casa gli uomini di Garcia momentaneamente orfani del loro capitano e di Gervinho ma con il desiderio di mantenere un vantaggio netto sulle squadre che seguono in classifica generale, Napoli e Juve. Allo Stadio Friuli ci si aspetta un incontro vivace anche se non si tratta più di una sfida-spareggio tra squadre con ambizioni europee, com’era stato nelle ultime stagioni. Quest’anno i friulani stentano a trovare il passo giusto mentre la Roma vuole continuare la sua inanellata di vittorie consecutive. Non accade nulla nel primo tempo anche se, in un certo senso, quello che si vede è l’inaspettato: domina l’Udinese mentre i giallorossi appaiono in difficoltà. Ai Friulani solo il palo e Castan hanno impedito di passare in vantaggio. Bisogna attendere il 37′ del secondo tempo perché una rete venga violata: ci pensa Bradley, servito in corsa da Strootman al centro: di piatto destro da fuori area fulmina Kelava e porta la Roma in vantaggio. 0-1! La squadra di Garcia continua nella sua marci vittoriosa anche se l’Udinese avrebbe meritato di più.
Prima la confessione lasciata in una lettera in cui un 21enne di dichiarava gay e poi il lancio nella notte dalla Pantanella, l’ex fabbrica di pasta di via Casilina a Roma. Sul posto gli uomini del commissariato San Lorenzo che stanno comunque effettuando i rilievi. Non ci sarebbero dubbi che si tratta di un suicidio.
Elisabetta Canalis interpreta Wonder Woman ma solo per la notte di Halloween. La ex velina si è mascherata da super donna per una festa in costume e ha reso i suoi fan partecipi del party postando le foto su Instagram. Ironica la stessa Canalis che sul social network si dice in grado di salvare il mondo!
“Penso ci sarà un ricambio dei gruppi dirigenti in parte già avvenuto in modo fisiologico, non traumatico, l’importante è che chi è chiamato a guidare il Pd abbia il sostegno di tutti, basta non commettere più gli errori del passato”. Lo ha detto Dario Franceschini a margine della convention organizzata dal sindaco di Firenze. Sul governo ha aggiunto: “L’esecutivo dura, c’è il tempo per fare le riforme come ci ha chiesto il Capo dello Stato”.
“O Letta e il Pd cambiano profondamente la legge di stabilità ed evitano la decadenza di Berlusconi, o le larghe intese sono finite, e si va a votare”, queste le parole di Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, in un’intervista al “Corriere della Sera”. Nella quale dribbla il discorso dei falchi e delle colombe e afferma “Basta con questa storia. Io sto con gli italiani, che non vogliono pagare i 30 miliardi dell’Imu di Letta, 6 in più di quella di Monti, e non vogliono la violenza dell’espulsione dalla politica del leader di uno dei due partiti di maggioranza relativa. Basti vedere la reazione entusiasta della Rete alla nostra decisione di tornare a Forza Italia”.
Su Marina Berlusconi, Brunetta sostiene: “Non ci sono subordinate a Silvio Berlusconi” e secondo il capogruppo del Pdl sarà proprio Matteo Renzi a provocare le elezioni. Per Brunetta il sindaco di Firenze è “superficiale e ondivago, ma non sciocco, e sa che per reggere quella gabbia di matti che è diventato il Pd, per tenere insieme Civati e D’Alema, Cuperlo e la Puppato, l’unico modo è andare a votare subito”.
Sono stati i carabinieri di San Giuliano Milanese a giungere sul posto dopo aver ricevuto l’allarme del ritrovamento di un cadavere nei pressi del fiume Lambro. Il corpo era in avanzato stato di decomposizione e non è stato possibile stabilire se si trattasse di un uomo o di una donna. Ora è stata disposta l’autopsia per cercare di risalire all’identità.
Trovati due cadaveri a nord di Milano, a Quarto Oggiaro, in un’area al limitare della strada dove si trovano alcuni orti. Sul posto è giunta la polizia che sta effettuando i rilievi. Entrambi i corpi mostrano i segni di proiettili sul corpo. Una delle vittime sarebbe Emanuele Tatone, ex boss del quartiere. Tatone nei mesi scorsi aveva organizzato una protesta per prendere le distanze dal suo passato, rivendicando di aver pagato tutti i debiti con la giustizia.
Almeno 18 persone che stavano andando ad un matrimonio sono rimaste uccise in un attentato avvenuto nella provincia afghana di Ghazni. Lo riferiscono le autorità locali. Secondo la Bbc “le vittime sono quasi tutte donne e bambini: su 23 passeggeri solo 5 sono sopravvissuti”.
Da ammirare, da stupire e da collezionare per gli appassionati di selfies, la nuova moda che spopola in rete, ma non certo da imitare! Mashable ha raccolto i più spericolati selfies di Instagram e ne ha fatta una collezione che sfiora la fantascienza. Scatti divertenti e spesso deliranti, di chi tenta un’impresa davvero memorabile!
Secondo una sensitiva A.G. 50 anni, di Empoli, Roberta Ragusa sarebbe sepolta in un loculo del cimitero di Orzignano, in provincia di Pisa. Come scrive la nazione:
Una signora di Vasto ed io – dice A.G, – abbiamo cominciato ad occuparci di Roberta Ragusa dallo scorso aprile. Circa un mese fa ho contattato la Procura di Pisa, ho parlato direttamente con chi si occupa del caso, che ha annotato tutto e ha preso il mio numero di telefono. Ho conosciuto la sensitiva di Vasto dopo che ho partecipato al gruppo ‘Per Roberta’, e incredibilmente mi ha manifestato che anche lei era arrivata ad esiti analoghi ai miei. Dopo esserci confrontate abbiamo deciso di contattare la Protezione Civile e il procuratore capo Ugo Adinolfi.
Continua La Nazione:
Invece si presentò questa entità, che mi disse: «‘Sono Roberta…». Rimasi meravigliata, e a richiesta (noi parliamo direttamente a voce con le entità), mi specificò essere Roberta Ragusa. Mi disse che era nella bara di un’altra donna nel cimitero di Orzignano. Questa donna non avrebbe più parenti. Siamo andati, con alcune persone che sono in contatto con la Protezione Civile, al camposanto di Orzignano, seguendo le indicazioni dell’entità: c’è in effetti un loculo chiuso con del cemento, di più sfumature di colore, con vagamente inciso un nome. L’entità mi ha detto che dentro la tomba c’è dell’oro, che la sua scomparsa sarebbe dovuta a una lite degenerata, e che ci sarebbe stato un tentativo di rianimazione da parte di chi l’aveva colpita».
Cosa si può realizzare con la pasta? Non solo le penne all’arrabbiata o gli spaghetti al ragù, ma anche vera e propria arte, anzi scultura. Per la Grande Giornata Mondiale della Pasta che si celebra ogni anno, fin dal 1995, il 26 ottobre, chef e scultori si sono impegnati in sculture estreme realizzate proprio grazie alle diverse forme della pasta… ed ecco quindi che nascono moto ed elicotteri, oltre naturalmente a sculture astratte. Buon appetito artistico a tutti!
Impazza la polemica in rete per un palazzo che sorge nella città di Qingdao, in Cina, che non passa inosservato per il suo particolare “elemento decorativo”: se osservandolo in lontananza si notano numerose fila di finestre infatti, avvicinandosi ci si rende conto che per la maggior parte sono dipinte. I cittadini in Internet accusano il Governo di risparmiare a danno degli inquilini mentre gli ufficiali locali affermano che la scelta è stata fatta per ragioni estetiche e non per imbrogliare potenziali acquirenti.
Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, un gruppo composto da circa 15 persone ubriache, di nazionalità indiana, ha avvicinato un gruppo di ragazzi in via Siotto Pintor a Gorlago, nel Bergamasco, e ha dato il via a un vero e proprio pestaggio. Un 17enne italiano è rimasto colpito dalle cinghiate al volto e al corpo, trasportato all’ospedale di Seriate, gli è stato diagnosticato un trauma cranico: 15 i giorni di prognosi.
L’anticipo domenicale della 9a giornata di campionato vede affrontarsi al San Paolo il Napoli di Rafa Benitez, uscito sconfitto la settimana scorsa in campionato contro la Roma ma forte del successo in Champions di martedì contro il Marsiglia, e il Torino di Ventura, che arriva da due pareggi consecutivi contro Sampdoria e Inter ed è intenzionato a dimostrare per l’ennesima volta di essere tra le squadre che giocano il miglior calcio in questa stagione.
Per quel che riguarda le formazioni, gli azzurri scendono in campo con un 4-2-3-1 con Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Armero; Inler, Dzemaili; Mertens, Hamsik, Insigne; Higuain. Rispondono i granata con un 3-5-2 composto da Padelli; Darmian, Glik, Moretti; D’Ambrosio, Gazzi, Vives, Bellomo, Masiello; Cerci, Barreto.
Parte subito il Napoli ma dopo soli due minuti di gioco l’arbitro ferma il tempo per un brutto scontro aereo tra Gazzi e Hamsik sugli sviluppi di un angolo. Continuano a pressare gli azzurri che non permettono ai granata di uscire dai loro 16 metri e all’8′ arriva un brutto fallo di Vives su Inler: punizione dal limite per il Napoli. Al 13′ gli uomini di Benitez guadagnano un rigore: Mertens atterrato in area. Dal dischetto Higuain non sbaglia: 1-0!
Mentre gli uomini di Ventura non riescono a reagire, al 22′ Higuain sfiora il raddoppio con una rasoiata dal limite: la palla finisce fuori di poco. Quattro minuti e Gazzi viene coinvolto per la seconda volta in uno scontro aereo. Torna in campo dopo delle rapide cure. Al 28′ ancora Higuain vicino al gol, questa volta ci pensa Padelli a salvare il suo specchio. Ma nulla può due minuti dopo quando l’arbitro concede un secondo rigore, questa volta discusso: Glick colpisce con il gomito attaccato al corpo. Ancora una volta Higuain non sbaglia: 2-0!
Mentre Ventura è furioso per un rigore che non c’era, al 35′ Mertens falloso su Vives: intervento pericoloso, ma niente giallo per il giocatore. Due minuti e ancora una volta gli azzurri sfiorano il gol. Questa volta è Insigne che s’invola e tenta il pallonetto su una goffa uscita di Padelli. Ci pensa D’Ambrosio a sventare in angolo. Bisogna attendere il 43′ per il primo tentativo granata: Glik tira ma non centra la porta. Al 45′ prima ammonizione del match: colpisce Fernandez, autore di un brutto fallo su Bellomo.
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Le squadre tornano in campo e c’è un doppio cambio per i granata: fuori Cerci e Gazzi e dentro Meggiorini e Basha. All’inizio della ripresa si porta in avanti il Toro che subito guadagna una punizione: Bellomo mette in area ma la difesa azzurra respinge. Al 4′ è Glik che perde malamente palla e Hamsik spreca l’occasione per il tre a zero strozzando il tiro. Più rilassato il Napoli nei primi minuti di questo secondo parziale ma al 9′ Mertens non resiste alla tentazione di tuffarsi in area e chiedere il rigore: l’arbitro non gli dà retta visto che il contatto è spalla contro spalla. Al 14′ contropiede degli uomini di Benitez con Insigne, che a pochi metri da Padelli non conclude. Ventura decise per il terzo cambio: entra Maksimovic, esce D’Ambrosio. Al 17′ guizzo granata: Vives ci prova da lontanissimo e non ha problemi Reina a intercettare la palla. Ci prova già al minuto successivo Barreto ma la conclusione finisce fuori alla destra dell’estremo difensore azzurro. Al 22′ esce Higuain tra gli applausi ed entra Callejon. Al ‘minuto successivo spreca Insigne: ignora i compagni e termina con il far schizzare la sfera alle stelle. Sei minuti ed è Padelli a salvare lo specchio da un tiro insidioso di Mertens che dopo qualche istante cede il posto in campo a Pandev. Al 33′ sinistro di Meggiorini parato da Reina. A 10 minuti dal termine arriva l’ultima sostituzione anche per il Napoli: esce Hamsik, entra Zapata. Tre minuti più tardi ancora punizione per i granata: Bellomo mette in area ma il colpo di testa di Maksimovic è alto. Tre minuti dal termine e cartellino rosso per Basha: ha fermato Pandev con le cattive. Non sembrava essere l’ultimo uomo ma l’arbitro decide per l’espulsione. Entrambe le squadre provano a sfruttare gli ultimi minuti ma sia il tiro di Meggiorini che quello di Inler non cambiano il risultato. Dopo due minuti di recupero termina una partita bella e ben giocata che lascia un po’ d’amaro in bocca per il secondo rigore concesso.
E’ morto il grande narratore di Roma, di quella Città Eterna vista nell’epopea risorgimentale da In nome del Papa Re realizzato nel 1977 fino ad Arrivano i bersaglieri del 1980. Il regista che strinse il sodalizio artistico con Nino Manfredi e che per oltre 30 anni realizzarono opere cinematografiche che segnarono il cinema italiano profondamente.
Magni, nato a Roma il 21 marzo 1928 iniziò la sua carriera come sceneggiatore. All’inizio lavorò per Mastrocinque, Bianchi, Lizzani, Lattuada, Monicelli e altri ancora. Nel 1968 passa dietro la macchina da presa dirigendo Vonetta McGee, Enzo Cerusico e Renzo Montagnani nella commedia Faustina. Lavorò anche con Monica Vitti ne La Tosca (1973).
L’ultima fatica cinematografica nel 2000, con La Carbonara, sempre con l’amico Nino Manfredi, Lucrezia Lante della Rovere e Valerio Mastandrea. I funerali si svolgeranno martedì 29 ottobre nella chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo.
Il servizio meteo inglese ha annunciato la peggiore tempesta degli ultimi 30 anni quella che nelle prossime ore si abbatterà sull’Inghilterra e il Galles nelle prossime ore.
E’ stata annoverata tra gli uragani come San Giuda, il patrono delle cause perse. Il Met Office ha così diramato una allerta meteo che riguarda milioni di persone, per prepararsi a venti da 120 chilometri orari e piogge torrenziali, nella notte fra domenica e lunedì. Si temono allagamenti, danni alle strade e agli edifici e forti disagi ai trasporti.
Secondo la Bild am Sontag, che citerebbe fonti dei servizi Usa, Barack Obama sapeva fin dal 2010 che la Nsa stava ascoltando le telefonate della cancelliera tedesca Angela Merkel. Il giornale, basandosi sulle fonti citate, afferma che Keith Alexander, capo della National Security,
aveva informato il presidente dell’operazione di ascolto delle comunicazioni di Angela Merkel nel 2010. Documenti della Nsa pubblicati sabato dallo Spiegel indicavano che la cancelliera sarebbe stata spiata sin dal 2002 e fino a metà 2013. “Obama non ha messo fine a questa operazione e ha anzi lasciato che proseguisse”, ha indicato un alto responsabile della Nsa al quotidiano.
Continuano le ricerche di Gianluigi Russo, 25 anni di Torelli di Mercogliano (Avellino), scomparso ormai da nove giorni dalla sua abitazione. La sua auto, una Hyundai di colore grigio, è stata ritrovata in una zona del Monte Partenio, nei pressi della ex base Nato di Montevergine. Finora sono stati perlustrati oltre cento ettari di montagna e sentieri. La madre, Anna Iandolo, invita chi davvero sa qualcosa che può aiutare a ritrovare suo figlio, a farsi avanti anche in maniera anonima.
Niente spogliarello, ma dizione corretta, buone maniere, presenza scenica, canto e comportamenti da vero gentleman questi requisiti per del boylesque: «Siamo la sezione maschile del burlesque – ha spiegato Alberto Ronchi, architetto di 31 anni, al Secolo XIX – In pratica il comparto di uomini che supportano le performance delle ragazze, che restano le vere protagoniste» e poi aggiunge «Le movenze, la postura – ha chiarito ancora Alberto con un sorriso – ma anche un modo di colloquiare corretto, sono le doti che rendono un uomo davvero sexy insieme con la capacità di sorridere di se stesso. Non dimentichiamoci che le donne amano i veri gentleman di altri tempi».
Quanto a levarsi i vestiti gli uomini sul palco fanno solo da “contorno” alle esibizioni, e l’arte della seduzione spogliandosi resta al femminile o si preferisce è sempre e solo la donna a doversi denudare.
Vincenzo Figliolia, primo cittadino di Pozzuoli, nel Napoletano, ha inviato una lettera al presidente del consiglio comunale per denunciare il comportamento non esageratamente decoroso di alcuni consiglieri che scambiano per aree relax le stanze riservate ai gruppi consiliari, permettono un viavai continuo di “non addetti ai lavori” e utilizzano le scrivanie come poggiapiedi. E’ il Mattino a riportare il testo della missiva: “Ho avuto modo di constatare che, nonostante le vigenti disposizioni, la sede comunale resta aperta al pubblico tutti i giorni della settimana e per le intere giornate. Ho, altresì, verificato personalmente che le sedi dei gruppi consiliari sono scambiate per aree relax dove ognuno crede di essere a casa propria offrendo un’immagine indecorosa e distorta di quella che dovrebbe essere solo la sede ufficiale dove poter svolgere il ruolo istituzionale attribuito ai consiglieri comunali”. Il sindaco non manca di puntare inoltre il dito contro chi non si comporta in modo adeguato alla carica: “Invito, altresì, le Signorie Loro a non lasciarsi andare a comportamenti inadeguati, come ad esempio utilizzare la scrivania come poggiapiedi, che ci espongono a giudizi severi e che dimostrano la scarsa considerazione del ruolo ricoperto”.
La Direzione di Gara ha deciso lo stop del Gran premio del Giappone Moto2 dopo un brutto incidente innescato da Esteve Rabat (Kalex), il quale, dopo aver perso il controllo della sua moto, ha provocato la caduta di di Scott Redding (Kalex) e Dominique Aegerter (Suter). Dei tre solo Rabat si è alzato ed è tornato al box, Redding, invece è stato portato via con l’ambulanza, mentre il personale medico sta ancora trattando Aegerter sul luogo della caduta. Nessuno dei tre però avrebbe accusato gravi conseguenze e il ricovero è stato effettuato in via precauzionale.
Alcuni giorni fa si era parlato di tesseramenti sospetti in casa Pd e ora le federazioni hanno ricevuto una circolare che ha lo scopo di mettere un freno all’inflazione di iscrizioni. La Commissione nazionale per il congresso ha infatti organizzato un sistema di “quote” superate le quali scatta un’ispezione da parte delle commissioni provinciali. Nella circolare si legge che “Al di sopra delle quote qui sopra descritte la Commissione provinciale predispone verifiche e ispezioni sul tesseramento, assumendo opportune azioni atte e rimuovere le cause di eventuali disfunzioni, la cui esistenza deve essere segnalata comunque alla Commissione regionale e nazionale per il Congresso”. Ecco le quote ammesse: “Per consentire una precisa applicazione dei principi di rigore e trasparenza nelle adesioni al partito” la commissione considera “compatibile l’aumento delle tessere per l’anno 2013 fino ad un massimo del 30% se gli iscritti 2012 sono stati inferiori al 15% dei voti ottenuti dal PD alle elezioni politiche 2013″. Si considera “compatibile l’aumento delle tessere per l’anno 2013 fino ad un massimo del 20% se gli iscritti 2012 sono stati compresi tra il 15 e il 20% dei voti ottenuti dal PD alle elezioni politiche 2013″ e risulta “compatibile l’aumento delle tessere per l’anno 2013 fino ad un massimo del 10% se gli iscritti 2012 sono stati superiori al 20% dei voti ottenuti dal Pd alle elezioni politiche 2013. La circolare stabilisce che la Commissione Nazionale per il congresso nella sua funzione di vigilanza del corretto svolgimento delle fasi congressuali possa disporre con moto autonomo verifiche sul tesseramento”.
Ora lo spettro che rischia davvero di riportare in Europa nuovi squilibri è rappresentato dalla Francia e dall’avanzata inesorabile del partito di estrema destra, antieuropeista, guidato da Marie Le Pen. La prossima primavera potrebbe non solo portare solo fiori e rinnovamento, ma una vera e propria rivoluzione, tanto che l’Eurozona trema e spera che i sondaggi francesi riescano nei prossimi mesi a invertire rotta. Ma quali sono i motivi che spingono i francesi a propendere per il partito della Le Pen?
Molto ha inciso la figura di Hollande, giudicata davvero troppo “modesta” e forse, giudicato da alcuni, inadatto a evitare il tracollo dell’economia francese che è ormai arrivata alla resa dei conti. Il debito è ormai al 100% del prodotto lordo e soprattutto, i cugini francesi, hanno un disavanzo fuori controllo. La Ue le ha concesso tre anni, ma tutti sanno che non saranno sufficienti. Il paradosso è che Parigi sarà corretta a ingoiare la pillola dell’austerità mentre tutti gli altri l’hanno digerita.
L’industria è debole e troppe fragilità sono state messe sotto il tappeto e ora rischiano di arrivare colpendo come un boomerang in pieno viso i francesi.Come il gruppo automobilistico Peugeot-Citroen che dopo il mancato accordo con General Motors ora si vede costretta a vendere probabilmente ai cinesi di Donfeng nuovo colosso dell’economia automobilistica mondiale.
Altro aspetto esplosivo sono le tensioni con gli immigrati, le rivolte nelle banlieu, le guerre sul velo delle ragazze islamiche, i giri di vite periodici che riguardano sia la destra sia la sinistra, fino alle ultime tensioni per l’espulsione di Leonarda, la ragazza rom, mostrano che la Francia non è affatto un’eccezione neppure su questo piano. Poi c’è lo sciopero indetto dai calciatori, i ricchi che temono di essere tartassati dal fisco francese che vorrebbe porre la mannaia proprio su di loro.
Marie insedierà La Marianne? La Francia affonderà? L’Europa che conseguenze avrà?
*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*