Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso nella strage di via D’Amelio e fondatore del movimento ‘Agende rosse’, ha rivelato di esser stato vittima di un misterioso furto all’interno della sua abitazione milanese. L’uomo, a Palermo, dove è in corso l’udienza del processo per la trattativa Stato-mafia, ha spiegato che tra il 29 dicembre e il 3 gennaio, un periodo nel quale non si trovava a casa, degli sconosciuti sono entati nell’appartamento di Arese, un comune alle porte di Milano, e hanno portato via la cassaforte. “Un fatto strano non certo opera di balordi. Sono stati lasciati oggetti di valore mentre hanno rovistato tra i documenti”. Borsellino ha segnalato anche un’altra circostanza sospetta: l’impianto di allarme, collegato telefonicamente alla caserma dei carabinieridi Arese, non è scattato. “Sto tornando a Milano per integrare la denuncia – ha aggiunto Borsellino – l’allarme ha sempre funzionato. Questa volta le chiamate automatiche ai carabinieri non sono partite. Si dovrà verificare se siano stati utilizzati strumenti che inibiscono gli impianti elettronici, e se, effettivamente, dietro ad un furto possa celarsi altro. Devo anche controllare se il computer è stato manomesso e se sono stati portati via anche documenti”.
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Mistero a Milano: furto a casa Borsellino
Pubblicato da tdy22 in gennaio 9, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/09/mistero-a-milano-furto-a-casa-borsellino/
Borsellino difende Messineo!
La decisione della prima Commissione del Csm di aprire il procedimento per il trasferimento d’ufficio del Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, ha cucito le bocche al palazzo di giustizia. Nessuna dichiarazione dal diretto interessato, ma tacciono anche gli altri magistrati. Questa mattina, alcune voci interne al palazzo, dicevano che girava un documento di solidarietà a Messineo e sul quale c’erano in calce le firme di tutti i sostituti. Si tema una spaccatura? L’unica certezza è che la tensione all’interno sia alta.
Ieri era stato Michele Vietti, il vicepresidente del Csm a smorzare i toni, oggi tocca a Leonardo Agueci, e lo fa con un’intervista all’Adnkronos:
“Non è vero che il Procuratore capo di Palermo Francesco Messineo abbia impedito la cattura del boss latitante Matteo Messina Denaro – dice Agueci – c’è stato invece un problema di coordinamento delle indagini. Insomma un mancato coordinamento. Tutto qui. È una vicenda ingigantita”. ma poi si trova a dover rispondere sulle presunte “faide” interne della Procura di Palermo “…non è una polveriera. È un ufficio unito che continua a lavorare con grande impegno. Certo, non posso negare, e sarebbe ipocrita farlo, che ci sono state delle divergenze di idee. Ma non parlerei di veleni al Palazzo di giustizia di Palermo. Noi non siamo contro Messineo – afferma Agueci – ci auguriamo che la vicenda si risolva al più presto. La situazione è molto delicata ma la fiducia nel Csm deve essere, mai come adesso, il più ampia possibile”.
Ma ecco che anche Salvatore Borsellino, che oggi era nell’aula bunker di Rebibbia a seguire il “Borsellino quater”, collega la decisione del Csm al procedimento sulla trattativa Stato-mafia. E’ proprio Borsellino che ai microfoni di RaiNews24 denuncia: “Da quando il processo è iniziato gli attacchi si sono fatti sempre violenti. In Italia ci sono molte persone che hanno interesse che non venga fuori la verità su via D’Amelio e la trattativa. Io a Ingroia lo avevo detto. Lui mi disse che una volta lasciata l’inchiesta gli attacchi sarebbero diminuiti perché puntavano soprattutto contro di lui. Ma io lo avevo contraddetto. Vedrai che invece aumenteranno. E così è stato. Gli attacchi contro la Procura aumentano sempre nei momenti cruciali di questa inchiesta”.
E intanto proprio ieri il Procuratore generale della Corte di Cassazione ha convocato lo stesso Messineo ed il pm Nino Di Matteo per il prossimo 27 giugno. Al centro dell’audizione il provvedimento disciplinare nei del pm che rappresenta l’accusa nel processo per la trattativa tra Stato e mafia, per avere rilasciato un’intervista al quotidiano La Repubblica nella quale ammetteva l’esistenza delle telefonate tra l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino e il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Di Matteo è accusato di avere “mancato ai doveri di diligenza e riserbo”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/13/borsellino-difende-messineo/
Muore la moglie di Borsellino, il fratello su Fb “Adesso saprà la verità”
Dopo una lunga malattia è morta Agnese Borsellino, moglie del giudice Paolo, ucciso dalla mafia. Il fratello del giudice siciliano, Salvatore, tu Facebook scrive: “E’ morta Agnese. È andata a raggiungere Paolo. Adesso saprà la verità sulla sua morte”. Agnese Piraino Leto in Borsellino era figlia di Angelo Piraino Leto che fu magistrato e presidente del tribunale di Palermo. Si sposò con Paolo l’antivigilia di Natale del 1968 e da lui ha avuto tre figli: Lucia (1969), Manfredi (1972) e Fiammetta (1973).
Ma agli italiani chi racconterà la verità? Devono tutti morire per sperare di saperla? Forse sì, anche perché, si continua a voler insabbiare, si continua a distruggere intercettazioni, si dicono mezze verità che non si ha più voglia di ascoltare… ma gli italiani hanno ancora voglia di sapere oppure ormai sono rassegnati? La nostra rassegnazione è la prima arma su cui punta la mafia… non lasciamogliela usare!
Pubblicato da tdy22 in Maggio 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/05/muore-la-moglie-di-borsellino-il-fratello-su-fb-adesso-sapra-la-verita/
Chi farà “gol” nelle urne? Previsioni e tattiche delle Quirinali!
Tra qualche ora sarà possibile votare online il candidato del M5S. E’ stato indetto infatti per 11 aprile il P-day. Ci saranno 10 candidati nella rosa dei nomi da scegliere come personalità da presentare poi alla votazione ufficiale in Parlamento. I risultati del P-day si sapranno solo il 16 aprile, due giorni prima della votazione alla Camera. Ma quali sono i candidati più probabili? Girando fra forum e meetup si scorgono i nomi di Ferdinando Imposimato e Gino Strada. Nonostante la gaffe fatta al La Zanzara, il medico è ancora in testa ai sondaggi e potrebbe essere proprio lui che i grillini presenteranno il 16 aprile come nome da votare come Capo di Stato. Ma le sorprese potrebbero non mancare anche perchè la top-ten dovrebbe annoverare figure come quella di Milena Gabanelli, Dario Fo, Paolo Becchi, Loretta Napoleoni, Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà e Salvatore Borsellino.
Mentre Pd e Pdl stanno chiusi nei palazzi a trovare convergenze sui nomi da presentare, l’outsider della politica è pronto a dare battaglia con una lista di personalità molto vasta e di sicuro richiamo popolare. Poi il nome sarà portato in aula e lì inizierà il tatticismo e potrebbero essere proprio i voti dell’M5S a fare la differenza.
Per le prime tre votazioni l’M5S voterà il proprio candidato, poi, se ancora non ci fosse il Presidente allora i giochi cambierebbero. Al centrosinistra mancano 9 voti per raggiungere il numero magico, che diventeranno per lo meno una trentina mettendo in conto assenze e franchi tiratori e saranno i grillini a puntare il dito su un candidato o a ritrarlo e fare ostruzionismo.
La partita è aperta… ora si aspetta solo il fischio dell’arbitro e poi vedremo chi farà gol nelle urne.
Pubblicato da tdy22 in aprile 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/10/chi-fara-gol-nelle-urne-previsioni-e-tattiche-delle-quirinali/
Chiamato Napolitano come test al processo Borsellino!
L’avvocato Fabio Repici, legale di Salvatore Borsellino, il fratello del giudice ucciso dalla mafia, ha chiesto la citazione come testimone al nuovo processo che si e’ aperto oggi a Caltanissetta per la strage di Via D’Amelio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Spetta ora alla Corte d’Assise decidere se ammetterlo. Il Capo dello Stato all’ epoca dell’eccidio, era presidente della Camera; proprio per questo suo ruolo e’ legata la richiesta avanzata dal legale.
Pubblicato da tdy22 in marzo 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/22/chiamato-napolitano-come-test-al-processo-borsellino/
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