Foto shock della bimba di 4 anni con la cocaina

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Ian Watkins, star del gruppo musicale Lostprophets, ha inviato una foto shock alla fidanzata: l’immagine ritrae una bimba di 4 anni con una striscia di cocaina. La fidanzata, Jo Mjadzelics, ha poi confessato che il suo ragazzo gli aveva parlato delle sue perversioni sessuali: in particolare gli aveva detto che mava fare sesso con bambini piccoli, anche con neonati, ma lei non ci aveva creduto fino a quando Ian non le ha inviato la foto e a quel punto la ragazza ha denunciato l’episodio alla polizia. Le forze dell’ordine però per 4 anni non hanno preso alcun provvedimento nei confronti della stella della musica punk… Ian ha quindi, presumibilmente, continuato a molestare i bambini indisturbato. Dalle indagini è emerso anche che molte mamme, fan di Ian, cedessero i propri figli al cantante per compiacerlo.  an è stato arrestato nel 2012 non mostrando alcun pentimento per le sue azioni.

 

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Tiffany Marie Brissette, chi è? Eppure la conosciamo tutti!

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Tiffany Marie Brissette, chi è? Certo il nome forse non lo ricordiamo, ma se diciamo Super Vicky allora la memoria ci riporterà indietro nel tempo al telefilm per teenager e non solo che spopolò negli anni ’80 e ’90 con la bambina robot di un’intelligenza incredibile, programmata per mettere in difficoltà gli adulti! Oggi la sua interprete, Tiffany Marie Brissette, “ha cambiato pelle” e ha abbandonato i set televisivi per diventare infermiera a Boulder, in Colorado… la sua interpretazione però resta indimenticabile!

 

“Cicciona di Napoli” così la Prof a una bambina di 13 anni, dopo 10 giorni sviene in classe

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Un atteggiamento sicuramente grave da parte di chi dovrebbe insegnare l’educazione, oltre che la cultura, da parte di una docente di scuola media che avrebbe spinto una ragazzina a non mangiare per 10 giorni apostrofandola come “cicciona di Napoli”. Se fosse confermata la vicenda che vede protagonista una professoressa della scuola media Donatello di Ancona, allora davvero ci troveremmo davanti all’ennesimo episodio di “malascuola”. Elena (nome di fantasia) si sarebbe infatti sentita chiamare dall’insegnante “cicciona di Napoli” e per questo motivo avrebbe deciso di smettere di mangiare, ma dopo 10 giorni, poco prima che suonasse la campanella è svenuta in classe. La vicenda sarebbe riconducibile ai primi di febbraio quando Elena, parlando con la cugina all’uscita della scuola, viene a sapere che l’insegnante, una supplente, mentre si trovava nella sua classe aveva apostrofato Elena come «quella cicciona di Napoli». Elena sembra che all’inizio non ci abbia creduto e si è rivolta ad altre compagne della cugina le quali le avrebbero confermato la frase della Professoressa. La 13enne così avrebbe deciso di digiunaree avrebbe perso peso in modo din troppo evidente: fino a dieci giorni fa pesava 79 chili e 800 grammi secondo la mamma e ora ne peserebbe 70, per 1,60 di altezza.Nei giorni scorsi aveva deciso di rivelare il suo dramma al vice preside, Marco Domenichelli, insegnante di religione. Il tempo di avviare l’inchiesta interna, che Elena l’altra mattina è crollata sul banco. «Una cosa inaudita – spiega ora il vicepreside – stavamo compiendo accertamenti. Non vorrei che ci trovassimo di fronte a una battuta interpretata male». Intanto Elena è a casa, in riposo assoluto.

 

“Sono certa che Mario sarà un buon padre”: parla Raffaella Fico

raffaella-fico-tuttacronacaRaffaella Fico parla a Diva e Donna e racconta: “Non capisco quali possano essere queste bugie. Ho sempre detto la verità e il mio unico interesse è dare un padre a Pia”. Poi ricorda la loro storia: “L’ultima volta che l’ho visto, al settimo mese di gravidanza: quando è venuto a trovarmi a Napoli e ha fatto quel famoso comunicato stampa in cui diceva di volerei riprovare con me. Poi è sparito; mai più sentito. Ho sofferto molto, perché sono stata accusata di essere bugiarda e approfittatrice, ma ora è il momento di pensare solo a Pia”. Per Raffaella, nulla è ancora perso, perchè Pia “È ancora molto piccola, quindi c’è tutto il tempo per recuperare: ora dipende solo da Mario. Sono certa che metterà in pratica quello che ha scritto. Pia, comunque, è una bambina solare e ride sempre”. La certezza è una:  che Mario sarà un buon papà. “Ho sempre detto che fondamentalmente è una persona buona: ora deve dimostrare anche di essere un buon padre e sono certa che lo sarà. Deve imparare a conoscere piano piano Pia: lo dico principalmente per interesse del papà. Lui potrà passare tutto il tempo che vorrà con la sua bambina; ma l’importante è che ogni cosa si svolga in modo graduale, perché Pia non può subire traumi. Tutto deve avvenire con un percorso che dovremo decidere insieme: mi piacerebbe condividere tutto con Mario, dalla scelta della scuola a un banale raffreddore”. La Fico già immagina come sarà il primo incontro tra l’attaccante rossonero e la figlia: “Per il bene della bimba mi piacerebbe nel suo habitat. E, perché no, nella sua cameretta, fra i suoi giochi e le sue cose. Lì ci sono anche le foto di Mario; le faccio vedere sempre a Pia, gli parlo di lui: ‘Guarda, è il tuo papà’, Non ho mai voluto far sparire la figura paterna”. La showgirl ha chiaro ciò che vuole per la sua piccola: “Che Pia possa vivere come la figlia di un calciatore: crescendo si renderà conto di chi è Mario Balotelli e non deve subire complessi di inferiorità nei confronti di altri figli di calciatori”.

Bimba di 6 anni, lasciata al gelo, senza scarpe e maltrattata, Reggiano sotto shock

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Una bimba di 6 anni è stata lasciata al freddo e al gelo, con la faccia rivolta contro il muro, ma una pattuglia durante un normale giro nella zona assegnata si è accorta di lei. Così gli agentidi Castelnovo Monti, nel Reggiano, hanno raggiunto la bambina che presentava anche dei graffi sul volto ed era febbricitante. La bimba ha dichiarato agli agenti di essere in punizione perchè è una “monella”. I genitori, di 30 e 40 anni, hanno dichiarato ai carabinieri di non credere alle bugie della piccola, ma gli agenti hanno trasportato la bambina in ospedale. I medici hanno rilevato che la piccola al momento del ricovero aveva 38,5 di febbre e i graffi erano guaribili in 7 giorni. I carabinieri hanno anche denunciato i genitori e attivato i servizi sociali.

 

“Pia… dolce bimba mia!!!”: arriva il test del Dna, Balo è papà!

balotelli-fico-dna-tuttacronacaA fine gennaio era trapelata l’indiscrezione che Mario Balotelli si era sottoposto, in gran segreto, al test del Dna per scoprire, una volta per tutte, se la piccola Pia, la figlia di Raffaella Fico, fosse o meno sua figlia. Ora è arrivata la risposta ed è certo: la bimba è geneticamente figlia dell’attaccante rossonero. Lo conferma lui stesso con un tweet, con il quale si prende le sue responsabilità: “Finally the TRUTH :-)…PIA … Sweet child of mine !!! your Dad”. Balotelli_twitter

Ancora shock in India: in fin di vita una bimba di 9 anni stuprata

bimba-violentata-india-tuttacronacaEra il pomeriggio di domenica e una bimba di nove anni, che frequenta la quarta elementare di una scuola governativa a New Delhi, in India, stava giocando in un cortile con un paio di amiche. Un 25enne si è avvicinato interrompendo i giochi e, con un pretesto, ha fatto sì che la bambina lo seguisse in un luogo appartato, dove l’ha stuprata. La piccola è stata trovata solo dopo diverse ore dalla madre ed è immediatamente stata portata all’ospedale dove ora vessa in gravi condizioni per le lesioni interse subite a causa dell’aggressione sessuale. L’aggressore è stato individuato e arrestato. Oltre un anno fa una studentessa di New Delhi era morta dopo essere stata orribilmente stuprata su un autobus da sei ubriachi. La tragedia aveva sollevato un’ondata di proteste e spinto il governo ad adottare misure più severe contro gli stupri, che finora però si sono dimostrate inefficaci.

Violentata e uccisa dalla madre e dal compagno: la tragica fine di una bimba

bimba-violentata-uccisa-tuttacronacaRischiano la pena di morte la 33enne Sara Krueger e il suo fidanzato, Ryan Scott Warner. I due hanno prima violentato e poi picchiato a morte la piccola Kayleigh Slusher, la bimba di appena tre anni della donna. Dopo l’omicidio, i due si sono dati alla fuga ma sono stati intercettati ed arrestati nei pressi della stazione ferroviaria Bay Area Rapid Transit a El Cerrito del Norte a circa 30 miglia a sud della loro casa Napa, California.  Ora si attende l’esito dell’autopsia, fissata per oggi, per determinare con certezza le cause della morte della bimba, il padre biologico della quale, detenuto nella prigione di San Quintino, è venuto a sapere dell’accaduto guardando il telegiornale.  La madre sul suo account Facebook si descrive come: “Una mamma a tempo pieno”, e commenta la sua foto con la piccola, scrivendo: “Sono orgogliosa di mia figlia, lei è speciale mi ha reso una persona migliore”.

Bambina di 5 anni minacciata di morte su Instagram

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Ha solo 5 anni, ma è già una star. Forse è questo che ha attirato l’ira di un folle che ha riversato minacce pesanti sul profilo Instagram della piccola Mia Talerico, la bambina che interpreta Charlie Duncan nella serie tv “Buona fortuna Charlie” che va in onda su Disney Channel. La madre della piccola impressionata da farsi come: «Muori Mia, devi crepare all’inferno. Ucciditi, meriti solo di morire» si è rivolta immediatamente agli agenti della sicurezza della Disney e ora il caso è in mano alla polizia che sta indagando per risalire all’identità dell’utente che ha scritto quelle parole. Sul profilo della piccola star sono state postate anche foto raccapriccianti come quella che mostra Mia con il volto insanguinato. Ecco una gallery con le immagini della piccola star:

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SuperMario si è sottoposto al test del Dna in segreto?

balotelli_raffaella_fico_tuttacronacaE’ Ladyblitz a riportare le ultime voci che girano, e sulle quali ancora non c’è stata alcuna notizia ufficiale: Mario Balotelli si sarebbe sottoposto, in gran segreto, al test del DNA per verificare se Pia Fico sia veramente sua figlia. Se ci fosse una conferma al riguardo, a maggio sarebbe ufficialmente noto se la piccola sia veramente frutto dell’amore tra il calciatore e la showgirl, come la Fico ha sempre sostenuto. Ma sembra che l’ex coppia non sia turbata e prosegua serenamente con la propria vita: SuperMario è assorbito dal Milan mentre Raffaella si gode una vacanza in quel di Parigi con tanto di ampia documentazione di foto su Instagram. Non si sa se la vacanza sia una fuga d’amore con il suo nuovo fidanzato Gianluca Tozzi o semplicemente se la Fico si sia presa una vacanza da sola, fatto sta che appare serena e rilassata, con i soliti occhi da cerbiatta e sfondi della Ville Lumiere.

Bufera sulla bambola che rifiuta il cibo, incita all’anoressia

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Bufera sulla bambola “Nenuco Won’t Eat”. Nata con l’idea di far capire ai bambini quanti sforzi deve compiere un genitore per farli mangiare, ora la bambola invece rischia di essere messa al bando dopo che molti hanno sollevato il dubbio che invece possa portare all’anoressia. La bambina infatti potrebbe copiare il comportamento della bambola senza essere capace di compiere il passo successivo e mangiare quando i genitori gli mettono il piatto davanti. Il sistema di funzionamento del giocattolo, che costa in Inghilterra, l’equivalente di circa 40 euro, è semplice: il cucchiaio in dotazione con la bambola contiene un magnete che attiva un interruttore interno chiudendo la bocca della bambola e facendole ruotare la testolina. La ‘madre’ può farla mangiare girando il cucchiaio e premendo contro le sue labbra.

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Ma le associazioni sostengono con forza l’esistenza di un messaggio subliminale ben più pericoloso, in grado di incoraggiare le ragazzine a rifiutare il cibo. Sul sito italiano dell’azienda produttrice questo modello non risulta nella gamma di quelli disponibili.

«Questa bambola – dice Chris Leaman di YoungMinds al ‘Daily Mail’ on line – invia un messaggio sbagliato ai bambini e li incoraggia a pensare che rifiutare il cibo sia un comportamento normale. Non vogliamo questo genere di influenza negativa e siamo preoccupati anche che in questo modo possano essere promossi atteggiamenti malsani verso l’immagine del corpo e verso il cibo». «La ricerca mostra che i bambini stanno diventando consapevoli della loro immagine corporea in età molto più precoce – dice la charity ‘Beat’, che si batte contro l’anoressia e la bulimia – e una bambola che rifiuta il cibo non è certo un buon esempio per loro». Siobhan Freegard, del sito di genitori ‘Netmums’ aggiunge: «Tutto ciò che incoraggia i bambini a pensare che non mangiare sia normale è profondamente preoccupante». E secondo Anita Worcester dell’associazione contro i disordini alimentari Sweda, si tratta «fondamentalmente di una bambola anoressica, e tutto questo ci sembra molto malsano». Nikki Jeffery, direttore marketing nel Regno Unito dell’azienda che ha creato la bambola Nenuco, Famosa, sostiene che questa rappresenta le reali difficoltà che le madri devono affrontare quando un bambino si rifiuta di mangiare. «Sappiamo che i bambini spesso non mangiano – sottolinea – ma la bambola è progettata per mostrare ai piccoli quanto sia importante alimentarsi correttamente. Si tratta di far fare alle bambine un’esperienza più vicina possibile a quella di essere una vera mamma. Non stiamo incoraggiando i bambini a non mangiare».

Intanto, la British Toy & Hobby Association ha nominato la bambola Nenuco Won’t Eat tra i 37 nuovi giocattoli che si prevede saranno in cima alle classifiche di vendite nel 2014.

Suicido shock! Si toglie la vita a 13 anni per i brutti voti!

ragazzina-suicida-tuttacronacaShock in un Comune del basso mantovano dove una ragazzina di origini indiane di appena 13 anni si è tolta la vita nella sua abitazione. La piccola, sola in casa, ha preso una corda improvvisata, se l’è stretta attorno al collo e, dopo averla legata alla ringhiera di un soppalco, si è impiccata. La ragazzina, che frequentava la seconda media e viveva con la madre separata, ha lasciato un biglietto dove spiegava la sua angoscia per i brutti voti presi ultimamente a scuola. E’ stata la madre a trovare il giovane corpo senza vita.  Inutili i tentativi di rianimazione del personale del 118. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri.

Questo è quello che succede quando una bimba conosce il gemello del papà

bimba-conosce-gemello-del-papà-tuttacronacaCosa succede quando una bimba conosce il fratello gemello del papà? Crede di soffrire di allucinazioni! Ha superato le 24mila visualizzazioni in un giorno un video pubblicato su Youtube che mostra la sorpresa e la confusione di una bambina che incontra per la prima volta lo zio, identico al padre. La piccola guarda prima l’uno poi l’altro e non capisce bene che sta succedendo e perchè, tutti quelli che la cricondano, stiano ridendo a crepapelle!

Torturata e uccisa a 10 anni

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A 10 anni lavorava come domestica per una famiglia che poi l’ha accusata di aver rubato meno di un euro e per questo la bambina è stata torturata e picchiata a morte. La notizia, pubblicata la settimana scorsa dal Pakistan Daily Times, e ha suscitato l’indignazione di molti pachistani secondo cui questo omicidio purtroppo sarebbe solo la punta di un iceberg. La piccola, di nome Irum era la minore di tre figlie di una vedova che aveva pensato di toglierla dalla strada mandandola a servizio tre mesi fa in una casa di «persone per bene» di Lahore, per uno stipendio di 3.000 rupie (poco più di 20 euro) al mese. La polizia, che ha registrato una denuncia per omicidio dopo la morte della bambina in ospedale, ha confermato che la padrona di casa ha confessato candidamente di averla legata e torturata per due giorni in presenza del marito e del figlio di 16 anni, fino a procurarle la morte, per «darle una lezione» riguardo al presunto furto. L’autopsia ha confermato che sul cadavere sono stati rinvenuti ben 23 segni di tortura.

Gli organi della bambina ebrea che salvano la vita alla bimba araba

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Un tragico incidente ha strappato la vita a Yuval Nizri, una bambina israeliana di 11 anni. I genitori hanno però voluto donare gli organi della propria figlia e così quattro persone hanno potuto beneficiare di una nuova vita, tra queste anche una bambina araba di 10 anni, Miran, che ora ha un nuovo cuore e nuovi pomoni.

Il padre della bimba palestinese, dopo il trapianto, ha dichiarato a Ynet: “Un cuore ebreo batte in una bimba araba. Questa è la prova che i due popoli possono vivere insieme. E che la pace è possibile. Vorrei ricambiare questo dono e riportare in vita Yuval se solo fosse possibile. Siamo tristi e siamo in lutto. Porgiamo le nostre condoglianze alla famiglia di Yuval. Per tutta la vita saremo grati ai suoi genitori che hanno salvato nostra figlia”.

In una dichiarazione scritta i genitori di Yuval hanno voluto ricordare la figlia: “Le parole non possono descrivere quanto Yuval fosse speciale e coraggiosa. Era la figlia che ognuno avrebbe voluto. Lei aveva così tanti progetti per il futuro. Ma in un istante sono andati in frantumi per sempre. I pazienti che hanno ricevuto i suoi organi aspettavano da tempo un trapianto. Yuval non ha avuto la possibilità di avere un futuro e di realizzare dei sogni. Spero che questa possibilità sia garantita ai pazienti che ha aiutato”.

Raffaella Fico pronta a deporre le armi: “Basta guerra”

raffaella-fico-tuttacronacaRaffaella Fico, per il bene della piccola Pia, sarebbe intenzionata a deporre le armi con l’ex compagno, Mario Balotelli. Ha infatti fatto sapere a Diva e donna: “Basta, io non faccio guerra. Non le ho mai fatte”. E ancora: ” Lui dice che lo provoco, ma non è così: non ho mai parlato male del padre di mia figlia. E adesso è arrivato il momento di ritrovare un pò di calma e serenità: dobbiamo sempre ricordarci che il bene della nostra bambina è la priorità; viene prima di qualsiasi rancore che lui può avere nei miei confronti. Le tensioni che ci sono fra di noi non devono intralciare la crescita di Pia: i veleni e alle malignità non le fanno bene”. La Fico si è anche detta certa che il test del Dna risolverà tutto: “Ne sono certa, ma spero proprio che lo faccia questo test del Dna. E ribadisco che, quando l’ho fatto chiamare per tre volte non si è presentato”. Per quel che la riguarda, vuole solo “far valere i diritti di mia figlia ed è per questo che mi sono rivolta alla legge. Perchè Mario deve dare il suo cognome a Pia! qualsiasi donna avrebbe fatto lo stesso. La bambina crescendo vorrà sapere chi è suo padre e io le dirò sempre la verità”. Nel frattempo, prosegue la sua love story con il figlio di Umberto Tozzi, Gianluca: “Tutto alla grande: siamo innamorati, e’ una bella storia e sono felice. Lui è l’unico uomo, dopo la delusione con Mario, che mi ha fatto sentire desiderata e al sicuro. Così ora viviamo la nostra storia con serenità”.

Bimba di 6 anni ruba in una gioielleria: 133mila dollari di bottino

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Non restano molti dubbi, dopo che le telecamere di sicurezza hanno inchiodato una bambina di 6 anni, che all’interno di una gioielleria in Arabia Saudita ha effettuato un furto da 133mila  dollari, circa centomila euro. La bimba, accompagnata da due donne che distraevano il gioielliere, non ci ha messo molto a sottrarre la refurtiva. Una ladra davvero insospettabile che solo gli obiettivi delle telecamere sono riusciti a inchiodare.

Natale diventa Halloween… l’attacco dei piranha in Argentina!

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Natale da incubo in Argentina dove 60 persone sono rimaste ferite a Rosario, città  a 300 km a nord da Buenos Aires, a causa degli attacchi dei piranha. Tra i feriti anche una bambina di 7 anni che ha perso un dito. Ha provocare l’attacco probabilmente è stata la temperatura elevata che in questi giorni si è registrata nell’area e che aveva fatto riversare la popolazione sulle spiagge del fiume Paranà. Qui alcuni di loro però hanno trovato ad attenderli i grandi gruppi di piranha, noti localmente come «palometas», che hanno sferrato i loro attacchi contro i bagnanti. «È la prima volta che succede questo tipo di attacco, così aggressivo. Ieri mattina sono cominciate ad arrivare in ospedale persone con morsi su talloni, piedi e mani. Ad alcuni i pesci avevano letteralmente staccato pezzi di carne dal corpo», ha raccontato un medico locale, Gustavo Centurion, al quotidiano La Capital.

Lo sfogo di Balo

mario-balotelli-tuttacronacaLa vicenda sulla paternità della piccola Pia Fico è arrivata in tribunale a Brescia e ora per la prima volta Mario Balotelli ne parla alla Gazzetta dello Sport. “È una storia che mi ha fatto stare male. Ho vissuto mesi difficili e anche in campo il mio rendimento ne ha risentito. Ci sono rimasto malissimo perché avevo creduto che lei mi volesse bene. Invece aveva fatto solo un progetto su di me. Ho imparato una lezione e spero che non ci vada di mezzo la bambina”. Al riguardo della piccola Pia, spiega: “Ho ancora dei dubbi sul fatto che possa essermi figlia, certo. Altrimenti non avrei chiesto più volte di verificare. Per un anno intero coi miei avvocati ho cercato un accordo con la Fico su dove, e come, fare il test del Dna. Poi ad aprile è cominciata la causa in Tribunale”. Prosegue quindi Balo, spiegando com’è venuto a conoscenza della gravidanza: “Ho saputo della gravidanza durante l’Europeo, ma la stranezza è che qualche giorno prima avevo saputo da amici comuni che lei aveva già rilasciato un’intervista, rivelando lo scoop. E il settimanale era già in stampa quando ricevetti la telefonata…”. Se la bimba, che ha appena compiuto un anno, fosse realmente sua figlia, “spero solo che i giudici non mi diranno soltanto di dare dei soldi alla Fico, perché vorrei anche poter fare il padre stando attento che nessuno danneggi la bambina per smania di notorietà”. E parlando dell’assegno mensile eventualmente da allungare a Raffaella per il mantenimento: “Non dico la cifra, perché spero che Pia crescendo non lo sappia mai. Dico solo che hanno sbagliato persona, forse mi hanno scambiato per un emiro o un petroliere”. SuperMario non manca neanche di parlare del calendario sexy della Fico: “Non sono scandalizzato, sono preoccupato. Lei è libera di fare ciò che vuole, io però sono libero di avere un’altra idea dell’immagine che i genitori devono dare ai loro figli. Ha fatto il calendario perché le servono soldi per mantenere Pia? Ma dài, lo sanno tutti che alla Fico i soldi non mancano”.

Balo: “Pronto a fare il mio dovere di padre se Pia dovesse essere figlia mia”

fico-balotelli-tuttacronacaPrima udienza in Tribunale a Brescia per stabilire la paternità di Pia, la bambina di Raffaella Fico. Balotelli, tramite i suoi legali Cristian Azzolini, Vittorio Rigo e Alessandra Capuano, fa sapere di esser pronto ad assumersi le sue responsabilità di padre, se gli esami del Dna verificheranno che la piccola è sua figlia.“Se Pia dovesse essere mia figlia, sarò pronto a fare il mio dovere”. La vicenda Balo-Fico, quindi, è approdata in Tribunale e ora, dopo accuse reciproche e dichiarazioni forti, spetterà a un giudice mettere la parole fine alla questione e stabilire se Pia è figlia di SuperMario o no. Entrambi i protagonisti sono stati rappresentati dai loro avvocati e non sono comparsi a Brescia. Nei giorni scorsi, la showgirlo aveva raccontato a Pomeriggio Cinque: “Anche se il test del dna non c’è ancora stato, lui è il padre di mia figlia. Può dire tutto quello che vuole ma la verità è questa. Io sto subendo tante cose cattive da parte del padre di mia figlia. Se lui la vuole conoscere, io sono pronta anche a venire su a Milano, se lui non trova il tempo…” La prossima udienza è prevista per il 2014 ma intanto, proprio oggi, la piccola Pia ha compiuto un anno.

Atrocità in Cina: bimba di 10 anni uccide il fratello di 2 in ascensore

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Le atrocità in Cina che poi fanno il giro del mondo. La tragedia che lascia scioccati per la brutalità e attoniti per la crudeltà mostrata da una bambina di 10 anni nei confronti del fratellino di 18 mesi. Forse un gesto folle compiuto per gelosia, forse solo la rabbia del momento che sfocia in dramma in un ascensore che si apre al venticinquesimo piano di un palazzo della città cinese di Chongqingre, esce una  donna, con una biciclettina per bambini. I figli restano dentro mentre l’ascensore si richiude. A quel punto la bambina prende in braccio il fratellino e lo scaraventa a terra, poi lo calpesta. Alla fine lo getta dal venticinquesimo piano. La scena è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza del palazzo. Trasmessa sulle tv nazionali, ha sconvolto il Paese.

+++ FILMATO NON ADATTO AD UN PUBBLICO SENSIBILE +++

Sospetta meningite a Olbia: muore una bimba di 3 anni

meningite-bimba-tuttacronacaPoco prima delle 2 di notte, all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, al pronto soccorso del quale era giunta con la febbre alta, una bimba di appena tre anni è morta. Si sospetta si trattasse di meningite. La bambina frequentava il primo anno di una scuola d’infanzia privata della città. La Asl ha provveduto ad attivare l’indagine epidemiologica e la sorveglianza sanitaria delle persone che sono state a stretto contatto con la piccola.

Giornalista querelata per diffamazione: ha postato un commento in Fb

Marina-Morpurgo-tuttacronacaSe qualche giorno fa si era scoperto che un’utente di TripAdvisor dovrà rispondere di diffamazione per aver parlato di “vino avariato” con riferimento a una nota osteria di Bologna, ora si viene a sapere che una giornalista in pensione, Marina Morpurgo, è stata querelata a causa di un post pubblicato in Facebook nel quale criticava la pubblicità di un salone di Bellezza di Foggia. Il manifesto in questione raffigurata una bambina di circa 6 anni che si mette il rossetto. La giornalista, sul suo profilo, aveva citato i fumetti di Paperino, commentando in modo ironico la foto. Poche parole che le sono valse un avviso di garanzia per diffamazione alla quale non riusciva a credere: “Non mi era mai successo nel corso della mia lunga carriera – ha raccontato – e mi chiedo perché sono stata scelta proprio io tra tanti che hanno commentato anche in modo ben più duro”. “Io avevo solo detto che l’ideatore del manifesto andava impeciato e impiumato, come nelle strisce di Paperino – ha continuato la Morpurgo – e avevo citato la frase, una citazione dai Caroselli mi pare dell’amarena Fabbri, ‘Lo possiamo torturare?’, ma scambiare queste battute e citazioni fumettistiche per non so cosa è davvero assurdo.” Quello che la Morpurgo invoca ora è l’articolo 21 della Costituzione, che garantisce la libertà d’espressione, mentre nega un intento diffamatorio: “Spero si vada verso l’archiviazione perché altrimenti sarebbe veramente grottesco. Oltretutto mi chiederei se un magistrato di un territorio difficile come Foggia, che non è certo un paesino sperduto della Svizzera, non ha altro da fare che perseguire me a Milano per un post su Fb”.

Pane gratis! Ripulisce il forno e offre pagnotte agli alluvionati

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Davide Nughes, panettiere  di Olbia di 39 anni, con una bambina di due, aveva aperto il panificio proprio un anno fa per assicurare un domani un lavoro anche a sua figlia. Un’attività che subito si era rivelata redditizia come racconta lo stesso Nughes “Siamo partiti il 20 ottobre di un anno fa – racconta – e posso dire con orgoglio che già in estate avevo finito di pagare tutte le attrezzature arrivando al primo anno di attività con oltre un milione di fatturato”. Poi l’alluvione. Ma il panettiere non si dà per vinto, lui e i 17 operai iniziano a ripulire il negozio dal fango, rimettono in funzione il forno e fanno il pane. Lo offrono gratis a tutti i loro concittadini. Una bella storia per riportare un po’ si speranza tra gli alluvionati messi in ginocchio da Cleopatra.

La figlia perde una gara di nuoto. La madre minaccia di morte l’istruttore

gara-nuoto-tuttacronacaImperdonabile il fatto che una bimba di otto anni arrivi ultima o comunque nelle ultime posizioni in una gara di nuoto. E per un simile affronto la madre della piccola ha subito trovato i colpevoli: l’istruttore e gli organizzatori, rei di aver fatto fare una brutta figura alla nuotatrice. Così si è avventata contro di loro aggredendoli con graffi, insulti e un “vi ammazzo”. La donna, al termine del processo, ha dovuto pagare un’ammenda di 300 euro. A raccontare la vicenda accaduta a Roma è stato il Messaggero:

Ha vissuto la sconfitta della figlia in una gara di nuoto come un vero e proprio affronto: quando ha visto la bambina classificarsi tra le ultime posizioni, è andata su tutte le furie, si è alzata in piedi e dagli spalti del Freetime Sporting Club di Monteverde ha iniziato a gridare come un’ossessa. Gli insulti e le minacce di quella madre ferita nell’orgoglio erano rivolti ai due istruttori che avevano affiancato la bimba, di otto anni, nelle fasi di allenamento e che avevano organizzato la giornata di competizione. A detta della donna, i maestri erano colpevoli di aver fatto fare alla giovane allieva una brutta figura. Finita a processo con l’accusa di ingiurie, ieri la signora è stata condannata a 300 euro di multa.
(…) Quando ha visto la bambina classificarsi tra le ultime posizioni, ha letteralmente perso la testa. A suo dire, la colpa della sconfitta subita dalla figlia era degli insegnanti e degli organizzatori. «Buffoni! Per colpa vostra ha fatto una figura pessima! L’organizzazione delle gare fa schifo…io vi ammazzo!», avrebbe gridato la donna prima di afferrare la bimba per mano e andarsene. Inizialmente, l’imputata era accusata anche di lesioni, per aver graffiato uno degli allenatori lasciandosi trascinare da un impeto di rabbia. Ma il giudice ha deciso di condannarla solo per il reato di ingiuria.

La vendetta dei “brutti anatroccoli”: la storia di Zoe

modella1_bulli-tuttacronacaE’ la favola del Brutto anatroccolo che c’insegna che nella vita si può sempre sbocciare, che ci si trasforma. E la 19enne Zoe Blenkinsop ne è l’esempio. Certo, il passaggio non è indolore, ma una volta che si arriva alla meta, la soddisfazione è totale. E così la ragazza, che da bambina era stata vittima di bullismo a scuola a causa di un nodulo che le sporgeva dalla schiena, ha lottato ma ha raggiunto il suo obiettivo: diventare una modella. A soli 11 anni a Zoe era stata diagnosticata una scoliosi, ma i medici le spiegarono che prima dei 18 non sarebbero potuti intervenire. 7 anni di attesa trasformatisi in un vero incubo a scuola a causa dei bulli. Al Daily Mail, la ragazza ha raccontato: “Quando sono stata operata è stato il giorno più bello della mia vita. Potevo finalmente realizzare il mio sogno di diventare una modella”. E’ stato necessario un anno di terapie prima che potesse rimettersi in piedi, 365 giorni molto dolorosi e faticosi, non potendo utilizare stampelle nè rimanere troppo tempo in piedi, ma la giovane ha desiderato subito tornate a scuola per dimostrare a chi l’aveva derisa per tanto tempo che era come tutti gli altri ragazzi. Ora sta lottando per far realizzare il sogno di essere una modella e già ha fatto alcune sfilate e diversi servizi fotografici, ma i problemi nel camminare in parte rimangono. Con la fisioterapia sarà in grado di recuperare completamente la motilità e poter più concretamente lavorare al suo sogno.modella_bulli-tuttacronaca

La bimba che ritrova la serenità grazie all’affidamento a una coppia lesbica

affido-coppialesbica-tuttacronacaNei giorni scorsi ha fatto discutere la decisione di un giudice di Bologna di affidare, su parere favorevole dei Servizi Sociali, a due uomini di mezza età, conviventi, con un buon reddito, una bimba di tre anni, che li ha sempre visti come “zii”. Eppure in Italia già in passato una simile decisione si è rivelata felice. Come dimostra una storia ripresa da Repubblica e che narra le vicende di una bambina che vive serenamente ormai da cinque anni con una coppia lesbica. Sono trascorsi quasi sei anni da quando la piccola è stata affidata a una vicina che lei considerava anche una sorta di baby-sitter, pronta a prendersi cura di lei “quando la mamma era incapace di seguirla, persa dietro ai suoi fantasmi. Così i giudici, quando hanno dovuto trovarle una famiglia, non hanno avuto dubbi. Il tribunale dei Minori di Genova e gli assistenti sociali nel cercare una famiglia o una persona cui affidare Marta – è un nome di fantasia così come quello di Paola – hanno pensato alla vicina. Ma il giorno in cui è stata convocata per la pratica di affido, Paola ha voluto chiarire una circostanza che riteneva importante: ‘Voglio che sappiate che io ho una relazione con una donna con la quale convivo da tempo’.”

Non fu un’informazione insignificante per i giudici e gli psicologi, perché nel momento in cui un bambino viene trasferito ad un’altra famiglia devono essere analizzati tutti i fattori potenzialmente traumatici, quelli che rappresentano un cambiamento significativo rispetto alla situazione originaria. Quindi una città diversa, consuetudini mutate, altri bambini presenti nel nuovo nucleo, e anche le abitudini, il carattere e lo stile di vita del genitore affidatario.

Marta ora ha 10 anni e in questi anni si è costruita un’ottima intesa affettiva con la coppia lesbica con cui vive. Paola e la compagna ne hanno l’affidamento reversibile, il che significa che qualora la madre naturale dovesse ritrovare il suo equilibrio, nonché una minima indipendenza economica, potrebbe riprendersi la figlia. Erano stati gli assistenti sociali a segnalare al Tribunale dei Minori il caso della bambina nel 2007. I genitori, con il padre quasi sempre assente, soffrono di gravi problemi di disagio e non sono in grado di occuparsi della figlia. Questo ha spinto Paola, che si era già occupata più volte della bimba, ad offrirsi per l’affido e il Tribunale, dopo aver istruito la pratica, decide che non ci sono ostacoli. La bimba incontra la madre periodicamente, alla presenza di una psicologa. Da parte sua, la donna non ha mai sollevato obiezioni nè mostrato conflittualità nei confronti della coppia che si sta prendendo cura della bimba. In questi anni, grazie alle periodiche verifiche cui vengono sottoposti tutti gli affidamenti. è emerso che non solo non sussistono problemi, ma anche che la piccola è molto affezionata a Paola e alla compagna: due genitori dello stesso sesso che sono stati in grado di offrire a Marta quella serenità che non poteva trovare con i genitori naturali.

La bimba che scopre il ghiaccio

bimba-ghiaccio-tuttacronacaPolina, questo il nome dell’adorabile bimba, scopre per la prima volta il ghiaccio… e l’incontro avviene davvero in maniera ravvicinata. Lei è talmente piccola che non si regge ancora bene in piedi e sicuramente non le è d’aiuto essere infagottata in una tutina invernale. Ma questo non frena la sua curiosità e ancora meno la voglia di giocare. Una scena semplice e tenerissima: 15 secondi imperdibili!

Bimba affidata a una coppia gay, “benessere e serenità”

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In Italia l’adozione ai gay non è possibile, mentre l’affido è ammesso, anche se il caso di Bologna in cui il giudice, su parere favorevole dei Servizi sociali, è destinato a fare storia. Lei è una bambina di tre anni, loro due uomini di mezza età che convivono da tempo, serenamente, e hanno entrambi un buon reddito. La bimba è molto affezionata a loro e li chiama “zii” anche se non c’è nessun grado di parentela, ma un affetto sincero e profondo, così il giudice ha deciso di affidargli la bambina. Ora però la strada non è semplice perché la Procura emiliana, ha invece dato parere negativo all’affido ritenendo che i due non fossero all’altezza del compito. Il provvedimento quindi potrebbe anche essere impugnato. Ma la coppia è pronta a dare battaglia del resto, a gennaio, era stata addirittura la Cassazione a sancire il diritto di una coppia gay a ottenere in affido un minore, in quanto “sostenere che sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale è un mero pregiudizio”.

Tra le macerie, una nuova vita. La bimba nata nelle Filippine

bimba-filippine-tuttacronacaIl bilancio delle vittime del supertifone Haiyan, che con la sua potenza ha devastato le Filippine centrali, è stimato in 10mila persone. E i sopravvissuti non sanno come affrontare la situazione: non si trovano cibo, acqua nè medicine e si teme che i soccorsi siano insufficienti. Intanto le Nazioni Unite affermano che solo a Tacloban, sono stati seppelliti in una fossa comune dai 300 ai 500 corpi mentre l’ente filippino per l’aviazione civile ha reso noto che è stato parzialmente riaperto l’aeroporto di Tacloban per permettere un arrivo più rapido di aiuti umanitari che ad ora sono giunti in minima parte data la necessità di utilizzare solo elicotteri militari o le strade di accesso in gran parte ancora inagibili. Ma in questo panorama desolante e carico di disperazione, ecco che la vita è comunque riuscita a fare capolino. Una donna ha infatti dato alla luce la piccola Bea Joy, in onore della nonna Beatriz che ha perso la vita nel disastro. “E’ il mio miracolo. Ho pensato che sarei morta”, ha raccontato la madre Emily Sagalis, 21 anni, dopo la nascita avvenuta in una sala dell’aeroporto semi-distrutto di Tacloban, adibita a sala parto di emergenza.

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1 anno da incubo! Bambina chiusa nel bagagliaio dalla nascita

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Il primo anno di vita di una bimba è stato da incubo. Tra l’orrore e la tragedia, la storia sembrerebbe incredibile, ma purtroppo invece sembra che sia solo allucinante. Nata un anno fa sarebbe stata tenuta dalla madre di nazionalità portoghese, denutrita e e disidratata nel bagagliaio dell’auto,  a Terrasson, nella Francia sudorientale. I genitori entrambi disoccupati sono stati arrestati, con l’accusa di abuso e maltrattamento di minore, dopo che il meccanico, che stava controllando la macchina, ha sentito dei gemiti e ha aperto il bagagliaio trovando la bambina in pessime condizioni igieniche, febbricitante e sofferente. Immediatamente sono scattati i soccorsi e sembrerebbe che la piccola sia stata tenuta nel bagagliaio sin dalla nascita per questo soffrirebbe di disturbi motori e psichici. La donna ha detto alla polizia di averla partorita in segreto e di averla tenuta nascosta a tutti, anche a suo marito. La coppia ha altri tre bambini dai 4 ai 10 anni, che sono tutti stati sottratti loro dai servizi sociali.

Se la tua vita non ti permette di giocare, ballare, vivere ogni giorno… cambia vita!

balliamo-tuttacronaca“Se la tua vita non ti permette di giocare, ballare, vivere ogni giorno… cambia vita”. Termina con questo consiglio un video che sta spopolando in rete, con quasi un milione di visite in 20 giorni Dailymotion. Il cortometraggio, ¿Bailamos?, vuole ricordarci di prestar sempre attenzione ai bimbi, i veri grandi saggi di casa: sono loro a ricordarci di godere di ogni momento, facendo quello che ci piace e senza troppe preoccupazioni. Il video s’incentra su un dialogo tra la piccola Malena, che sogna un futuro da ballerina, e suo padre, che le consiglia di studiare materie come l’inglese e l’informatica, di modo da iniziare fin da subito a costruirsi un futuro. L’uomo spiega alla piccola che è importante arrivare un giorno ad avere una carriera che dia sicurezza, soddisfazione e assicuri il futuro, permettendo, una volta anziani, di arrivare anche alla pensione. Ovviamente, visto il momento che stiamo vivendo sia in Italia che all’estero, appena il padre parla di “trovar lavoro”, “avere una sicurezza economica” e “assicurarsi una pensione”, arriva il contrappunto di risate. “Il proposito di questo video è di ricordare ai genitori immersi in una dinamica culturale di lavoro e consumo, che i bambini son bambini e che devono giocare e godere la loro infanzia e dovere degli adulti è di appoggiarli nelle loro mete e nei loro sogni e… giocare con loro. L’ossessione di assicurare loro il meglio, ci può rendere ciechi e farci dimenticare le cose che danno un senso alla nostra vita. Un atteggiamento che trasferiamo poi su di loro”, spiega la descrizione del video di JAF Producciones. Nel preseguo del video, dopo che il padre ha convinto la piccola a mettere da parte il suo sogno di diventare ballerina a favore di una carriera solida, è Malena a porre però delle domande al padre, del tenore: sei soddisfatto, sei contento, stai bene vivendo in questo modo, mettendo da parte i tuoi sogni? Il genitore risponde con dei sì forzati… salvo poi “ravvedersi”… e invitare la figlia a ballare!

Il neonato annegato è scivolato nel fiume durante lite dei genitori

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Sono stati fermati i genitori di quel bambino, di appena una settimana, il cui corpo ad agosto venne ritrovato annegato in un fiume nella contea cinese di Ruyang. Da una prima ricostruzione il piccolo sarebbe scivolato accidentalmente in acqua durante una lite animata dei genitori. I vigili del fuoco, primi ad arrivare sul posto, non poterono far altro che appurarne la morte.

Orrore nella favela, cadavere di bimba strangolata e abusata

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Rio de Janeiro e la favela Rochina che diventa teatro di un agghiacciante abuso e omicidio ai danni di una bimba di soli 9 anni. Ieri pomeriggio, la bambina era uscita dicendo di andare a una festa, ma non aveva più fatto ritorno a casa. Il cadavere è stato rinvenuto in un terreno ai margini della favela, questa mattina. Attualmente, 700 agenti dell’Unità di polizia pacificatrice (Upp) garantiscono l’ordine nella favela, dove sono state installate anche 80 videocamere di sicurezza, che non sono bastate a salvare la vita alla bambina.

 

La passeggiata in bici si trasforma in incubo per una bimba di 10 anni

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Una passeggiata in bicicletta a Bologna che si è trasformata in un incubo per una bambina di 10 anni che ha perso il controllo del suo veicolo e cadendo è andata a sbattere contro un auto danneggiando il lunotto posteriore. Il proprietario vede tutta la scena e chiede le generalità del padre ritenendolo responsabile dei danni procurati dalla figlia: circa 400 euro. Inoltre è arrivata anche la contravvenzione di 44 euro se pagate immediatamente altrimenti di 52 euro. Il padre sconvolto ha raccontato sconvolto quanto gli è accaduto e le somme che dovrà versare per riparare i danni.

 

Le siringhe maledette: bimba si punge nel giardino dell’asilo

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Un bambina di 3 anni, si è punta con una siringa nei pressi della scuola d’infanzia di Via Carrafo a Castel di Lama, in provincia di Ascoli Piceno. I prelievi eseguiti alla bambina sono stati inviati a un laboratorio di analisi, ora si attendono i risultati. Già prima della fine dell’anno scolastico erano state rinvenute in quella zona alcune siringhe. L’asilo infatti è sito in una strada priva di illuminazione pubblica e la recinzione del giardino è bassa per cui qualsiasi persona può facilmente gettarvi dentro qualsiasi oggetto.

Il Tirreno riporta la notizia di una bimba di 5 anni che stava giocando nei pressi dell’asilo Sorgenti, in via Donnini, a Livorno. Qui la bambina ha trovato una siringa e incuriosita si è avvicinata, pungendosi il dito.  La bimba è stata subito portata in pronto soccorso, dove è stata sottoposta  a un prelievo per accertare che il test dell’Hiv fosse negativo. Il test è negativo come lo è l’altro esame a cui è stata sottoposta a Pisa, ma nel sangue della siringa è stato riscontrata l’epatite B, sono quindi ore di ansia e di apprensione per la famiglia che teme che la figlia possa contrarre la malattia.

 

Bimba di due anni ingerisce pinzetta, salvata dalla Polstrada

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Un compito che esula dal normale servizio quello che nel weekend appena trascorso è toccato a degli agenti della Polstrada che avevano notato un’auto fermarsi d’improvviso sulla Fi-Pi-Li. Gli agenti si sono avvicinati alla vettura per capire cosa avesse spinto il conducente a quella repentina fermata a lato della carreggiata. La madre della piccola si era fermata di colpo quando aveva visto la figlia di due anni ingoiare una pinza per i capelli e rischiare di rimanere soffocata. Gli agenti, hanno immediatamente soccorso la piccola, ormai cianotica e le hanno liberato la gola con manovre di primo soccorso. La bimba poi ha ripreso a respirare normalmente.

Lite finisce in dramma nel Biellese: 82enne uccisa dalla figlia

uccide-madre-ronco-biellese-tuttacronacaIn un’abitazione di via Eugenio Regis, a Ronco Biellese, in Piemonte, i carabinieri si sono imbattuti in una scena che fa pensare a un’omicidio. L’82enne Bianca Busato, ex operaia tessile e vedova, era a terra, senza vita. In casa c’era la figlia, la 53enne Antonella Orlando, ferita alla testa e grondante di sangue. A chiamare i militari il panettiere e un tecnico comunale. Il primo era preoccupato perchè non aveva visto l’anziana andare a fare la spesa ed è così andato a controllare a casa, per accertarsi stesse bene. Non ha ricevuto risposta dopo aver suonato, salvo che, poco dopo, dalla casa è uscita la figlia. A quel punto, si trovava a passare in zona anche il tecnico comunale e i due uomini hanno chiamato i soccorsi. La 53enne soffre da anni di crisi nervose e, stnado alcuni conoscenti, a volte la donna è fuori di sè. Si pensa ci possa essere stato un brutto litigio tra le due donne, conclusosi in tragedia. Il fratello della vittima ha raccontato ai giornalisti: “Ci aspettavamo che un giorno sarebbe successo qualcosa di brutto”. La Orlando è al momento ricoverato in ospedale mentre la Procura indaga a fondo per capire che cosa sia accaduto nella casa, per ora senza formulare ipotesi e senza parlare esplicitamente di omicidio, e disporrà l’autopsia sul corpo della vittima.

Prende la figlia di 8 anni a frustate: non lo lascia dormire

frusta-figlia-tuttacronacaLa cintura come arma per frustare la figlia di 8 anni perchè non lo lasciava dormire. Non solo, avrebbe anche picchiato la piccola con un vaso rompendoglielo in testa. Con quest’accusa il 44enne disoccupato Salvatore Tiano, di Casabona, in provincia di Crotone, è stato arrestato dai carabinieri. L’uomo è inoltre accusato di aver picchiato la moglie che, in un’occasione, sarebbe stata colpita con il manico di una scopa. E’ stata la donna a presentare la denuncia che ha portato all’arresto. La bambina, a causa delle frustate ricevute, ha subito lesioni giudicate guaribili in venti giorni. In un’informativa di reato presentata alla Procura della Repubblica dai carabinieri della Compagnia di Crotone i militari hanno sottolineato “le ripetute e costanti violenze perpetrate da Tiano nei confronti dei familiari, costringendoli a vivere in una clima di insicurezza e paura”.

Pisa: sono stati i bimbi del corso di nuoto a lanciare l’allarme per Rachele

bimba-morta-piscina-pisa-tuttacronacaSono sconcertati gli sviluppi delle indagini della procura di Pisa sulla morte della piccola Rachele, la bimba morta in una piscina comunale della città lo scorso mercoledì. Se già si era a conoscenza che le due istruttrici sono state indagate dalla procura per omicidio colposo, ora emerge dal video delle telecamere di sorveglianza che non solo una delle due donne non era in campo ma anche che la piccola è rimasta sott’acqua senza essere soccorsa almeno 4-5 minuti. Inoltre, nessuna delle due, che sono state indagate dalla procura per omicidio colposo, si è accorta di quanto stava accadendo: è stato un altro bambino del corso a lanciare l’allarme. L’istruttrice che non appare nella ripresa  era ai bordi piscina, come da regolamento, mercoledì mattina all’ora della tragedia? E per quali motivo né lei né la collega si sono accorte che la piccola stava annegando? Per ora si possono faresolo ipotesi perchè, come spiegano gli investigatori, le risposte arriveranno solo dopo indagini approfondite e un’analisi più dettagliata del filmato. Al momento della tragedia le due istruttrici hanno raccontato ai carabinieri  di aver visto la bambina affondare quasi in verticale. Si sono quindi tuffate e, afferratala, hanno praticato respirazione bocca a bocca e massaggio cardiaco, poi ripetuto dal medico del 118. “E’ stato un malore”, avevano detto. Ma anche tale ipotesi è messa in discussione dall’autopsia effettuata. I risultati ufficiali si avranno soltanto tra un mese, ma secondo Carlo Porcaro D’Ambrosio, medico legale della famiglia della piccola, l’esame non avrebbe “rivelato evidenze macroscopiche di patologie pregresse” e dunque la piccola al momento della sciagura pare fosse in perfetta salute. Pierpaolo Medda, padre della piccola e medico psichiatra all’ospedale di Pisa, era accorso in bicicletta dopo essere stato avvertito dell’incidente, ma ha trovato la figlia già morta. Dopo aver accusato un malore, è stato lui stesso ad avvertire la moglie Cristiana Manzi, anche lei psichiatra.

Rachele non sapeva nuotare, forse le è sfuggito il tubo

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Una bambina di 5 anni che muore perché forse, anche se le indagini sono ancora in corso, gli potrebbe essere sfuggito il tubo con il quale si aiutava a restare a galla. Rachele non sapeva nuotare e sembrerebbe che al momento dell’annegamento si trovasse nell’acqua alta, cioè nella parte della piscina dove non poteva toccare, con un fondale più profondo rispetto ai 50 cm, cioè quella zona in cui dovrebbero stare i bambini che stanno imparando a nuotare. Oggi è stata anche la giornata del funerale di Rachele Medda e la popolazione si è voluta stringere intorno alla famiglia, ben 500 persone hanno preso parte alle esequie.

Bimba morta a Pisa: un minuto sott’acqua prima dell’intervento dell’istruttrice

bimba-annegata-piscina-pisa-tuttacronacaE’ morta tre giorni fa la piccola Rachele Medda, la bimba di appena 5 anni che ha accusato un malore mentre si trovava al corso di nuoto presso la piscina comunale di Pisa. Ora le telecamere di videosorveglianza hanno ricostruito gli ultimi istanti di vita della piccola mostrando come sia rimasta per un minuto sott’acqua, senza che nessuno si accorgesse del dramma che si stava svolgendo. Ma il filmato ha rilevato anche come non sembra eserci traccia di una delle due istruttrici che si sarebbe dovuta trovare sul posto. Mentre si attendono ulteriori accertamenti sulla dinamica dei fatti le due assistenti sono state iscritte nel registro degli indagati. Le ipotesi avanzate dagli inquirenti sono di annegamento e omicidio colposo.

L’innocenza di Nicole Minetti

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Le ultime foto postate da Nicole Minetti sul social network Instagram la ritraevano ad Ibiza, intenta a divertirsi tra un mojto e una discoteca. Questo accadeva il 23 luglio, data della sua ultima apparizione. Poi c’è stato un lungo silenzio… forse dettato anche dal clima che si è creato dopo la sentenza Mediaset che aveva acceso i toni nel governo delle larghe intese e che a tutt’oggi lascia l’incognita sulla tenuta dell’esecutivo. Forse la Minetti ha voluto “togliere il disturbo” e godersi un po’ di privacy, oggi però è tornata a postare una foto, ma non attuale, quasi un ritorno alle origini… una foto che la ritrae nell'”età dell’innocenza”! E’ forse un messaggio?

Una bimba di 5 anni muore al corso di nuoto

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E’ morta questo pomeriggio alla piscina comunale di Pisa, Rachele Medda, bimba di 5 anni, che aveva accusato un malore in acqua durante un corso di nuoto. La piccola è stata soccorsa da un’ambulanza del 118 quando si trovava già in condizioni disperate.

Bimba di 11 anni violentata e uccisa da 22enne.

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La violenza contro le donne in India sembra inarrestabile. Stavolta a pagare con la vita è stata una bimba di appena 11 anni violentata e uccisa da un ragazzo di 22. L’episodio è accaduto giovedì nel villaggio di Galandewadi, a 100 km da Pune. La ragazzina, che aveva compiuto gli anni il 15 agosto, stava rientrando a casa da scuola quando il violentatore l’ha aggredita e trascinata in un campo. Dopo averla violentata, l’ha strangolata con una corda. Il cadavere della giovane vittima è stato ritrovato giovedì notte. La polizia sta dando la caccia all’assassino.

 

13enne con i ladri in casa chiama il 113, gli dicono di richiamare

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Riprova sarai più fortunata! Si potrebbe riassumere così la vicenda una ragazzina di 13 anni originaria di Sant’Agata di Benevento che, accortasi dei ladri che erano penetrati nel piano basso dell’abitazione ha avuto il sangue freddo di chiamare il 113, ma dall’altra parte la risposta è stata agghiacciante: «Per errore abbiamo risposto da Caserta, richiama e ti risponderanno poliziotti più vicini a te».

La banda, composta da tre individui con accento straniero, col volto coperto e vestiti interamente di nero, di cui uno armato di fucile e due di pistola, ha preso di mira, appena passate le 22,15, un’abitazione in contrada Sant’Anna, senza alcuna recinzione. Non è la prima volta che la banda mette a segno dei colpi in quella zona, negli ultimi due mesi sono stati già tre i furti denunciati. Quella sera a casa di Concetta Libardi, casalinga 45enne, c’erano anche alcuni ospiti, così la porta dell’abitazione era rimasta aperta per permettere ai suoi amici e parenti di uscire per andare a fumare una sigaretta, ma è stata anche una facile via d’accesso per i ladri. La ragazzina che si trovava al piano superiore con altri due bambini più piccoli, ha immediatamente capito cosa stava accadendo e ha chiamato il 113 per allertare la polizia. Qui il tragico errore, vedendo il prefisso telefonico 0823, ha risposto il 113 di Caserta, rispondendole però che la competenza era di Benevento.
La ragazzina ha poi provveduto ad informare il 113 di Benevento. Il suono dell’allarme ha messo in fuga la banda. Allertati dalla Polizia, sul posto sono intervenuti i Carabinieri. Ora si sono avviate le indagini.

Il vicino-pedofilo libero di tornare a vivere nei pressi della sua vittima

pedofilo-libero-tuttacronacaIn attesa della cassazione, può tornare a vivere vicino alla tredicenne che ha violentato per tre anni, dal 2005 al 2008, un militare in pensione che nel 2011 era stato condannato per pedofilia. Questo perchè la Corte d’Appello della Capitale ha revocato il divieto di dimora che pendeva su di lui. Repubblica ricostruisce la vicenza, iniziata nel 2005, quando la madre lasciava spesso la bambina, che all’epoca aveva cinque anni, ai vicini di casa. La piccola inizia a soffrire di tachicardia parossistica ma bisognerà attendere il 2010 perchè la vittima racconti quanto accade. La denuncia scatta nel 2010 e l’uomo viene processato con rito abbreviato e condannato a tre anni di reclusione. E’ colpito anche da un divieto di dimora che comprende il palazzo e le vie vicine a dove vive la bambina: l’ex militare viola però la disposizione giudiziaria e il provvedimento viene così esteso in tutto il Lazio. La condanna è stata poi confermata nel maggio di quest’anno in secondo grado ma a luglio la Corte di appello revoca il “divieto di dimora” per la caduta delle esigenze cautelari, dato “il tempo trascorso dall’adozione della misura” che “l’età avanzata dell’imputato”. E permette di fatto all’uomo di tornare a vivere accanto alla sua vittima.

Far west in Spagna, morta una bimba

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E’ stata uccisa nella sua abitazione di Siviglia la bimba di 7 anni raggiunta da un proiettile vagante in Spagna. La sparatoria aveva avuto origine fra due clan rom collegati al traffico di droga, nel quartiere Los Amarillos. Almeno una ventina di colpi avevano raggiunto le persiane della sua abitazione. Feriti in maniera lieve anche i suoi genitori.

Shock in India, bimba scivola dalle spalle del papà e annega

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La tragedia si è consumata in pochi minuti. La bimba di appena 18 mesi del medico britannico, Reddy Megha, di origini indiane, è annegata nel fiume Musi. Il padre, un anestesista specializzato in ostetrica presso l’Università di Coventry e Warwickshire Hospitals, sembra, secondo alcune versioni, che l’avesse sulla schiena e si stava apprestando a fare le foto ai fratelli della piccola Manvi, quando lei è caduta nel fiume, scomparendo in pochi secondi. Secondo un’altra versione il padre la teneva in braccio mentre cercava di fare una foto e Manvi si sarebbe mossa e scivolata dalle braccia del padre direttamente nelle acque  del fiume Musi, che si trovava in piena per le abbondanti piogge che in questo periodo caratterizzano al stagione dei monsoni. Nonostante i tempestivi soccorsi per la piccola non c’è stato nulla da fare.

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Neonato annegato nel fiume… la Cina si scandalizza e si mobilita

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La Cina non vuole più vedere queste immagini, la Cina non vuole più la violenza sui minori, soprattutto sui neonati incolpevoli. E’ il Daily Mail a proporre l’ennesima immagine raccapricciante, di un bambino/a abbandonato in un fiume della Cina, nella zona a sud est del Paese. Sono scandalizzati gli utenti cinesi per la fotografia del bambino morto annegato, lasciato “galleggiare” per giorni. Probabilmente la morte è legata alla politica del figlio unico, in vigore in Cina dal 1979 e che obbliga ogni famiglia ad avere un solo bambino. E se questo nasce femmina, spesso viene abbandonata al proprio destino perché non può dare una mano nei campi, oppure i problemi sono legati ad altre esigenze, ma nessuno ha più voglia di tollerare questi atti criminali. Ora si sta cercando di risalire all’identità del neonato e dei suoi genitori.

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