Allen accusato dalla figliastra: “Abusò di me quando avevo 7 anni”

woody-allen-tuttacronacaLettera aperta shock pubblicata sul sito del New York Times. A scrivere è Dylan Farrow, figlia dell’attrice Mia, ora 27enne. La giovane racconta di aver subito un abuso sessuale da parte del suo patrigno, il 73enne attore e regista Woody Allen. “Quando avevo 7 anni il mio patrigno, Woody Allen, mi prese per mano, mi portò in un stanza, mi disse di stendermi e di giocare con il trenino di mio fratello. Poi abusò sessualmente di me, sussurandomi che ero una brava ragazza, che era il nostro segreto, promettendomi che sarei andata con lui a Parigi e sarei stata una star nei suoi film”. E ancora: “Allen è la prova vivente del modo in cui la nostra società non riesce a difendere le vittime della violenza sessuale”. Non si tratta della prima accusa rivolta al regista newyorkese. In occasione della vittoria di Allen del Golden Globe alla carriera, infatti, il fratello di Dylan, Ronan, aveva scritto su Twitter: “Mi sono perso il tributo a Woody Allen: hanno messo prima o dopo Annie Hall la parte in cui una donna ha pubblicamente confermato che l’ha molestata quando aveva sette anni?” Già nel 1992 la ragazza aveva accusato il patrigno, che ha sempre respinto la denuncia, di stupro. La stessa denuncia, del resto, finì al centro della battaglia legale tra Allen e Mia Farrow dopo che lui l’aveva lasciata per mettersi assieme alla figlia adottiva, Soon Yi Previn. La stessa Mia, sempre in occasione della cerimonia dei Golden Globes, twittava: “E’ arrivata l’ora di prendere il gelato dal frigo e cambiare canale”. Questo mentre Diane Keaton, ex musa ed ex amante del regista, saliva sul palco per ritirare il premio.

L’incredibile video: il paracadutista sviene in volo, gli amici lo salvano

paracadutista-sviene-tuttacronacaIncredibile disavventura per il 25enne James Lee, paracadutista esperto con oltre mille lanci all’attivo. Dopo essersi lanciato con il paracadute da circa 3750 metri di altezza, infatti, è stato urtato da dietro da un altro skydiver e ha perso i sensi. James si è quindi ritrovato in caduta libera, con la telecamera fissata sul suo casco che riprendeva ogni terribile attimo. Fortunatamente i compagni di lancio si sono accorti di quanto stava accadendo e sono accorsi in suo aiuto: prima gli si sono radunati attorno, poi gli hanno azionato il paracadute salvandogli così la vita. Mentre scendeva a terra, ripresa conoscenza, è riuscito infine ad atterrare senza rischi. Per lui solo un lieve indolenzimento al collo e nessun ricordo dell’accaduto, a parte il filmato:

Un “assaggio” della cara, vecchia Scozia: l’Old Salty’s

old-saltys-tuttacronacaNonostante a Gloasgow, in Scozia, sia facile imbattersi in locali etnici, come ristoranti indiani e cinesi anche se non mancano infinite scelte per quel che riguarda la pizza, per chi desidera immergersi nella cultura della Gran Bretagna ci sono ugualmente diverse possibilità. Una di queste, tra le più caratteristiche, è l’Old Salty’s, nella vivace zona del West End. E non fatevi ingannare da una facciata prosaicamente invecchiata: all’interno non mancano infatti i più diversi stili decorativi. A cominciare dalla parete coperta da nomi di scrittori, passando a vecchi dipinti che si dividono la parete con più recenti murales per giungere alle opere in legno, abbinate alle pesanti sedie, il tutto inserito in un ambiente che vuole ricordare l’arte vittoriana e, con le sue vetrate, strizza l’occhio allo stile liberty. Senza dimenticare i condotti aperti e il muro a vista. In poche parole: un bignami della storia della “cara vecchia Gran Bretagna”, che va dalle correnti artistiche alla rivoluzione industriale. Questo locale dal clima informale copre il doppio ruolo di caffetteria e “chippy”, friggitoria, dov’è possibile assaggiare il famoso fish&chips. Ma se si vuole qualcosa meno “street food” e più ricercato, l’offerta non manca: è possibile gustarsi una ricca colazione, provare il pesce e, se non si teme il colesterolo alto, tuffarsi in un ricco haggis!

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A San Siro un match divertente che termina in pareggio: Milan-Torino 1-1

milan-torino-tuttacronacaA inizio stagione nessuno lo avrebbe detto, ma per questa sfida tra due storici club il Torino arriva a San Siro forte di un vantaggio di 4 punti in classifica. A questo anticipo della 22a giornata di campionato, tuttavia, i rossoneri arrivano carichi, forti di due vittorie consecutive anche se devono fare i conti con la squalifica di Balotelli. Da parte loro, quella dei granata è una stagione storica e per questo l’attesa per il match, che promette spettacolo, è alta. Al 17′ gli uomini di Ventura, dopo essersi già resi pericolosi in precedenza, si portano in vantaggio: Immobile si presenta da solo davanti ad Abbiati e insacca. Bonera, che poco prima aveva difeso l’area, pensava fosse in fuorigioco. 0-1! Il primo tempo, caratterizzato da un buon ritmo ma ocn il milan troppo prevedibile in attacco, termina su questo risultato che vede in vantaggio i granata.

Al 5′ della ripresa arriva la risposta dei rossoneri con un tiro di Rami dal limite. Il centrale francese controlla palla portandosela sul destro e poi lascia partire un missile che viene deviato finendo alle spalle di Padelli sul secondo palo. 1-1!

Il terzo anticipo della 22a giornata di campionato termina con un pareggio dopo 90 minuti godibili con i rossoneri che hanno fatto molto possesso palla, spesso evanescente e i ragazzi di Ventura che si sono resi pericolosi in contropiede coi due talentuosi Cerci e Immobile.

I bimbi che insegnano la solidarietà: la classe che si rasa a zero

bimbi-rasati-tuttacronacaUna misteriosa malattia ha colpito il piccolo Mahan Amiri, bimbo iraniano che si è trovato a perdere tutti i capelli. Per non farlo sentire diverso, il suo maestro e i suoi compagni di classe non si sono persi d’animo e hanno deciso di radersi tutti a zero per solidarietà verso l’amico e compagno di classe.

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“La Collina” quasi uno spin off di “Parlami d’amore”?

lacollina-parlamidamore-tuttacronacaDue storie che prendono spunto da una comunità di recupero,  ma che forse hanno solo questo come punto di contatto oltre a  un personaggio emblematico.  La Collina, il primo romanzo di Andrea Delogu e Andrea Cedrola, edito da Fandango, che lo ha portato in libreria il 30 gennaio, racconta l’esperienza della Delogu, che ha vissuto fino a 10 anni nella comunità di recupero dalla droga di San Patrignano. Sul sito della Delogu si legge:

La Collina è un romanzo epico, la storia di una famiglia che si unisce a quella di tanti uomini e donne che hanno abitato quel mondo sperando di tornare alla luce. È il racconto incalzante e appassionato di una voce candida che cuce insieme i fili di tanti destini, i salvati e i sommersi che in nome della guerra alla droga hanno finito spesso per sacrificare se stessi.

Se invece facciamo un passo indietro, troviamo,   nel 2006  Silvio Muccino che pubblicava il romanzo, scritto a quattro mani con Carla Vangelista, Parlami d’amore. Nel febbraio 2008, il giorno di San Valentino, usciva invece la trasposizione cinematografica del libro, film che voltava pagina rispetto al personaggio che fino ad allora aveva “intrappolato” lo stesso Muccino nell’adolescente  imbranato e con la zeppola. Quel film, che parlava della  vita del protagonista fuori dalla comunità di recupero, di fatto strappava Silvio Muccino da quelle produzioni e da quei registi che, pur portandolo al successo, lo avevano “limitato” dentro a ruoli “facili”, “leggeri” e “ripetitivi”, mentre allo stesso tempo  ne sanciva il debutto alla regia. “Parlami d’amore”, come alcuni ricorderanno, racconta la storia di Sasha, ragazzo nato in una comunità di recupero, dalla quale, una volta adulto, si allontana per crearsi il suo avvenire e scoprire il significato della parola amore. Per la prima volta Sasha è libero di riprendersi la sua vita, dopo che per tanti anni, il direttore della comunità, Riccardo lo aveva guidato nelle sue scelte. Ora quella figura si è allontanata e lui, tra ingenuità, sbagli e voglia di scoperta, si riappropria della sua identità.

Difficile non fare un confronto immediato, seppur ad anni di distanza. Praticamente impossibile non creare un ponte tra le due opere a partire dal fatto che sono scritte a quattro mani da un uomo e una donna e che anche per  lo stile che è simile, come si nota dall’incipit de La Collina… Ma soprattutto perché traggono spunto dallo stesso luogo, una comunità di recupero  dalla quale alcuni scelgono di scappare mentre altri vi rimangono. E per quelli che se ne vanno il bivio è se restare legato al mondo della droga o “emanciparsi”. Se si trattasse di una serie, potremmo dire che  La  Collina è uno spin-off. Se si trattasse dello stesso romanzo potremmo paragonarlo a quelle porte scorrevoli di Sliding Doors: cosa sarebbe accaduto se… Ma sono due opere diverse, scritte da persone diverse. Le storie di San Patrignano d’altra parte si somigliano, come punto di partenza,  ma poi è la sensibilità di chi racconta a fare la differenza.

Nell’incipit de La Collina si legge:

Su in mansarda c’è solo una porta. Riccardo apre senza bussare. Un abat-jour si accende sul comodino di fianco al letto a una piazza e mezza. Dal piumone sbuca una ragazza poco più che ventenne, la pelle olivastra, capelli lunghi, lisci, neri. Una canottiera bianca. S’intravedono i capezzoli larghi, scuri. Si chiama Sabrina e ha i lineamenti di un’indiana d’America. Lo guarda, Che succede? Riccardo le fa cenno di andare, Abbiamo un problema in macelleria. Sabrina annuisce, Dieci minuti.

Una descrizione di quello che è un ambiente, un calarsi nel passato con meticolosa precisione per portare il lettore a immergersi in quella mansarda, laddove dorme una ragazza ventenne e in cui irrompe la figura emblematica di Riccardo.

Resta il fatto che la Delogu dieci anni ci ha vissuto in quella comunità. E  in quella comunità, in quel passato ci si immerge,  rivangandolo anche nei suoi aspetti più ripugnanti e dolorosi, con descrizioni crude, quasi livide, sempre  alla ricerca della sua liberazione e della sua catarsi…

Cosa accade invece nelle descrizioni del libro Parlami d’Amore di Silvio Muccino e Carla Vangelista? Non esistono! Non c’è spazio per la descrizione e c’è pochissimo spazio per il passato, perché prende vita il vortice emozionale del presente che rade al suolo, nella maggior parte dei   casi, il contesto in cui  si svolge. Questa è solo una delle frasi che si possono trovare nel libro e che raccontano quel riscatto attraverso il corpo, prima  ancora che la mente lo possa elaborare:

Hai presente quando semplicemente pensare a una persona ti toglie il fiato? Ti fa sentire caldo allo stomaco e poi freddo in tutto il corpo perché lei non c’è?

oppure:

Tanto se non vai tu a trovare la vita è la vita che viene a trovare te.

Parlami d´amore narra  quindi l’emozione di chi per la prima volta si trova a vivere al di là della “collina”, non con la lucidità di chi ha fatto un percorso, ma di chi sta compiendo un’evoluzione. Non un processo a posteriori come può essere la trascrizione della Delogu, ma una storia  che  di quel passato non sa quasi più che farsene, raccontata  come è sulle emozioni del presente e da un personaggio che parla al lettore senza intermediari né di spazio, né di tempo.  La differenza è quindi tra un diario di memorie e un vissuto di emozioni. Ma se vogliamo andare ancora più a fondo nella vicenda possiamo anche capire le due diverse forme stilistiche partendo proprio dall’editore.

La Fandango, oltre che essere casa editrice, è anche la casa di produzione con la quale ha sempre collaborato Gabriele Muccino, a partire dal suo esordio Ecco Fatto del 1998, passando per Come te nessuno mai, dell’anno successivo e nel quale il regista ha diretto proprio il fratello minore Silvio, fino al “ritorno in Italia” dopo la parentesi americana con Baciami ancora (2010), che è il seguito del più noto L’ultimo bacio. La Fandango è quindi la casa di produzione che ha sempre portato avanti una linea stilistica precisa, un percorso di film che racchiude l’essenza stessa del cinema italiano d’autore. Quando però Silvio Muccino ha voluto rompere gli schemi, è andato altrove. Ha trovato una produzione, Cattleya, che gli potesse dare il giusto margine di autonomia proprio per distaccarsi da quello stile, che probabilmente non avrebbe potuto sostenere un film che ha per protagonista un ragazzo vissuto in una comunità che si innamora di una donna con molti anni più di lui, capace però di donargli quella serenità innocente che le coetanee sembrano negargli.

Ma ritornando al nostro primo interrogativo,  se “La Collina” è quasi uno spin off di “Parlami d’amore”, dobbiamo constatare che le differenze che abbiamo messo in evidenza ci parlano di due storie diverse, concepite e “vissute” con sensibilità diverse e trasposte con stili diversi tanto da farne storie distanti che non potranno mai comunicare tra loro. E a chi poi punterà il dito verso una o l’altra storia potremmo rispondere con una frase che si trova in Parlami d’Amore:

La debolezza del carnefice è quella di non poter fare a meno della sua vittima.

Napolitano bocciato da Berlusconi: “Non lo rivoterei”

berlusconi-napolitano-tuttacronacaPrimo comizio del 2014 oggi, alla Fiera di Cagliari, per Silvio Berlusconi che, nell’occasione, racconta di essersi pentito di aver votato Giorgio Napolitano come presidente della Repubblica lo scorso aprile. Rispondendo al direttore del telegiornale di Videolina, ha spiegato che “francamente no”, non darebbe nuovamente il suo voto.

“La storia giudicherà quella che è stata la parte del presidente della Repubblica in questo colpo di Stato del 2011, che è stato lungamente preparato a partire dal 2010 e anche per quanto riguarda l’ultimo, altrettanto negativo colpo di Stato, quello di condannare ingiustamente con una sentenza lontana dal vero e scandalosa, il leader del centrodestra”.

“Un leader a cui il centrodestra dà fiducia con milioni e milioni di voti e poi partendo da una sentenza così fatta si è dato corso a una procedura di decadenza che ha scombinato tutta la regolarità delle cose. Primo: in tutte le decadenze passate, il tempo era di 14 mesi. Con me il tempo si è ridotto a poco più di due mesi. Due: quando una norma nazionale contrasta con una norma europea sovraordinata, c’è l’obbligo per il giudice di rivolgersi per, diciamo così, l’interpretazione autentica della norma alla Corte di Strasburgo”.

“Tre, gravissimo, si è applicata retroattivamente una legge, la legge Severino condannandomi alla decadenza e alla ineleggibilità e incandidabilità per sei anni, violando, calpestando, il principio primo di ogni ordinamento giuridico, che è la non retroattività della legge”.

Renzusconi: la rete ironizza a suon di vignette su Renzi+Berlusconi

renzusconi-tuttacronacaRenzi + Berlusconi= Renzusconi. In molti cittadini, delusi dalle larghe intese ma anche da quelle più strette, non gradiscono la sintonia che sembra esserci tra il segretario dem e il leader di Forza Italia. E se c’è chi dimostra insofferenza con lanci di uova, come quello avvenuto in occasione della visita di Berlusconi al Nazareno, c’è anche chi invece dà prova di inventiva con immagini che poi condivide in rete. Vignette, disegni e fotomontaggi che ritraggono la coppia Silvio-Matteo spopolano sul web. Eccone alcuni esempi:

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Dolori per la Roma: referto pesante dall’infermeria

DodoRoma2013-tuttacronacaGarcia non si dovrebbe preoccupare eccessivamente delle ultime novità, visto che Torosidis a sinistra sta dando buona prova di sè e ora è arrivato anche Bastos. Ma se la piazza crede molto in questi due giocatori, resta il fatto che un pesante referto è arrivato oggi per i giallorossi dall’infermeria. Dodò starà fuori fino a marzo, così come Federico Balzaretti. Gli esami hanno evidenziato una lesione di secondo grado al bicipite femorale.

Due ragazzini di 11 e 12 anni in coma etilico: sono gravi

coma-etilico-tutttacronacaIl personale del 118 ha soccorso due ragazzini, di 11 e 12 anni, privi di conoscenza e in coma etilico, in un bosco di Ischia di Castro, a nord di Viterbo. L’eliambulanza ha lasciato sul posto il medico e un infermiere, poi è dovuta ripartire perché è sopraggiunto il buio. A quel punto sono sopraggiunte due ambulanze con le quali i sanitari hanno trasportato i due bambini all’ospedale Belcolle di Viterbo, dove sono stati ricoverati con codice rosso.

Pinilla ferma la Fiorentina: vittoria importante per il Cagliari

cagliari-fiorentina-tuttacronacaAl Sant’Elia di Cagliari la Fiorentina sono tenuti a dimenticare il deludente pareggio interno con il Genoa per riprendere la corsa al terzo posto. Tre punti significherebbe infatti agganciare e mettere pressione al Napoli, impegnato nella difficile trasferta di Bergamo. Dal canto suo la squadra di Lopez è distanziata di 20 punti e, nonostante sembrasse uscita dalla lotta salvezza, le ultime tra sconfitte consecutive l’hanno rigettata a un passo dalla zona retrocessione che ora dista solo 4 punti. Proprio i padroni di casa riescono a portarsi in vantaggio al 38′: movimento di Sau a rientrare con Roncaglia ingenuo che lo tocca sul piede. Mazzoleni concede il rigore e Pinilla non esita a insaccare. Si tratta di una delle poche emozioni dei primi 45′, con una Fiorentina che non è riuscita a mettere in difficoltà la difesa avversaria. Mancano le emozioni anche nella ripresa e il Cagliari, grazie al rigore realizzato, agguanta una vittoria importante. La Fiorentina risente invece del peso delle assenze importanti davanti e si è notato.

L’Udinese gela il Bologna: 0-2 al Dall’Ara

bologna-udinese-tuttacronacaIn 21 giornate, la squadra di Guidolin ha racimolato appena 20 punti mentre, nelle ultime 4 partite, ha incassato solo sconfitte. La Coppa Italia è ormai l’unica finestra sull’Europa per i bianconeri, che devono però prima riuscire a reagire a questa situazione. L’anticipo al Dall’Ara rappresenta una vera sfida salvezza, contro i felsinei che hanno accolto con gioia i due punti raccolti per i capelli nei finali delle partite contro Napoli e Sampdoria. La gara interna va vinta ma è l’Udinese la prima squadra a portarsi in vantaggio: al 14′ Pazienza travolge Pereyra appena dentro l’area e Calvarese non esita a concedere il rigore che Di Natale realizza: 0-1! Su questo risultato termina un primo tempo dominato dai friulani con un Bologna che riesce ad entrare in partita solo sul finire della frazione. Il raddoppio arriva al secondo minuto di recupero della ripresa: contropiede due contro uno: Maicosuel vola indisturbato sulla destra, attira su di sè l’unico difwensore, appoggia a Lopez libero in area, che controlla e depone agevolmente in fondo al sacco. 0-2! I bianconeri gelano il Bologna in casa: l’Udinese reagisce, per i padroni di casa l’orizzonte si tinge sempre più di fosche nubi.

L’inchiesta choc di BBC: Gheddafi stuprava le minorenni

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L’inchiesta choc di BBC arriva a poco più di due anni dalla morte del dittatore libico Gheddafi e se l’incipit è deplorevole, i dettagli sono ancora più raccapriccianti. Secondo la Bbc che manderà in onda il documentario dove saranno mostrate le stanze segrete di Gheddafi, il 3 febbraio, sarebbero centinaia, forse migliaia gli adolescenti rapiti e trasformati in schiavi sessuali per il piacere fisico del Rais. Ragazzi e ragazze sottratti alle proprie famiglie che si ritrovavano a vivere esperienze allucinanti, dalle torture allo stupro. Gheddafi non era l’unico a poter usufruire di questi “schiavi” che venivano offerti sia ai figli del Rais sia agli affiliati del regime. Non c’era nessuna prospettiva di futuro per questi ragazzi e ragazze, perché sempre secondo l’emittente inglese, anche coloro che riuscivano a sfuggire e tornare a casa, sarebbero stati disonorati. Secondo poi l’esclusiva del Daily Mail le ragazze sarebbero state anche costrette a veere film porno “per imparare” e svolgere bene il loro compito nelle vasche da bagno jacuzzi, luoghi preferiti dal Rais e dagli uomini a lui vicini. Accanto alle stanze segrete che saranno mostrate nel video della BBC ci sarebbero anche  sale ginecologiche annesse per controllare se qualcuno avesse malattie trasmissibili o per praticare aborti all’occorrenza. sempre citando il Daily Mail, Gheddafi avrebbe invitato spesso dei giovani ad alcuni eventi per “studiarli” e scegliere coloro che riteneva più idonei a diventare schiavi sessuali. La psicologa di Bengasi Seham Sergewa – che si sta occupando del caso per il tribunale penale internazionale e che ha quindi parlato con alcune delle vittime – spiega che era sempre il dittatore ad abusare prima dei ragazzi, per poi passarli ai figli o ai sottoposti una volta che si riteneva soddisfatto. Nel documentario che andrà in onda nei prossimi giorni si farà anche chiaro riferimento alla vita privata del dittatore nella quale sarebbero stati presenti anche fiumi di alcol, droghe e viagra. Ma non erano solo questi i “vizi” dell’uomo, la sua “follia” lo avrebbe spesso portato a far arrivare  chirurghi direttamente dal Brasile per fare operazioni estetiche (come una liposuzione o alcuni ritocchi al viso), ma sempre senza anestesia generale, per paura di essere avvelenato o ucciso mentre era incosciente. Altre voci raccontano della follia del Rais, che avrebbe fatto congelare i corpi degli oppositori che faceva fucilare per poterli esporre come trofei.

In attesa della messa in onda su BBC, è possibile trovare in rete il servizio di Tv9 Karnataka che mostra alcune foto delle stanze segrete  di Gheddafi:

L’ultimo profilo truffa di Facebook? Il falso cardinal Scola

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Di falsi profili Facebook ne è piena, ma quello contraffatto del cardinale Angelo Scola è una vera truffa. Chi ha rubato l’identità all’arcivescovo sta operando una vera e propria truffa chiedendo di inviare denaro su un conto per aiutare i bambini africani. A segnalare il falso profilo è stato proprio il portavoce del cardinale, don Davide Milani che, dalla sua pagina personale Facebook e su quella del finto arcivescovo (‘Angelo Cardinal Scola’) assicura che è un falso e invita tutti a non rispondere alle richieste – scritte, tra l’altro, in un italiano approssimativo – di inviare denaro. Purtroppo le vittime sono già molte.

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La compagna di Putin sarà l’ultima tedofora a Sochi

teodoforo-tuttacronacaSarà la compagna del presidente russo Valdimir Putin, da cui avrebbe perfino due figli, l’ultima tedofora alle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014. La 30enne Alina Kabaeva, campionessa olimpica di ginnastica ritmica a Sydney 2000 e Atene 2004, accenderà il braciere olimpico nella cerimonia d’apertura dei Giochi.

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La maledizione della Concordia? Sub muore sotto il relitto

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Un sommozzatore spagnolo di 30 anni è morto oggi mentre stava lavorando sotto il relitto della Costa Concordia all’Isola del Giglio. L’incidente è avvenuto questo pomeriggio nell’area del cantiere. Secondo una ricostruzione pare che il sub sia rimasto incastrato tra le lamiere mentre era impegnato in un’immersione dedicata a operazioni preliminari all’installazione dei cassoni sul lato di dritta della nave che dovranno riportare la Concordia in galleggiamento. Il subacqueo è stato immediatamente soccorso dallo staff medico e paramedico del cantiere e successivamente dal personale del 118, ma la situazione è apparsa subito grave. Un elicottero del 118 ha recuperato la salma, poi trasferita in un ospedale.

Ama talmente la sua Harley… che si fa tumulare con lei

sepolto-harley-tuttacronacaBill Stanley, un uomo dell’Ohio, amava talmente tanto la sua Harley Davidson che ha voluto condividere con lei anche “l’eterno riposo”. L’uomo, infatti, ha organizzato la sua sepoltura in modo che il suo corpo giungesse al cimitero in sella alla sua moto del 1967. Una volta giunti al camposanto la bizzarra bara, coperta da una struttura in plexiglass, è stata tumulata così come Bill aveva concordato con i figli.

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Muore il premio Oscar Schell, padrino anche della Jolie

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Aveva 83 anni Maximilian Schell, attore austriaco che nel 1962 vinse l’Oscar per la sua interpretazione in “Vincitori e vinti”, che è deceduto in una clinica di Innsbruck. Schell, nato a Vienna, aveva esordito nel 1958 nel film  “I giovani leoni” e da lì la sua carriera non si era più fermata. Il suo curriculum vanta circa un’ottantina di film tra cinema e tv, spesso di ambientazione storica o polizieschi come “Topkapi”, “Chiamata per il morto”, “Candidato all’obitorio”, “La croce di ferro”, “Deep impact”.

E’ morto in una clinica di Innsbruck all’età di 83 anni Maximilian Schell, l’attore austriaco che nel 1962 conquistò l’Oscar per “Vincitori e vinti”. Lo ha riferito la sua agente, Patricia Baumbauer.  Schell, divorziato dalla moglie Natalja Andrejchenko nel 2005, l’anno scorso aveva sposato la cantante Iva Mihanovic. Schell fu sempre vicino al mondo di Hollywood tanto da esser stato anche il padrino di Angelina Jolie.

 

Allerta a Roma: il Tevere sorvegliato speciale

tevere_piena_tuttacronacaLa pioggia ha placato la sua forza ma a Roma il Tevere continua a restare sotto osservazione e due sono le zone dove c’è una maggiore allerta: Ponte Milvio e Magliana. La Protezione civile del Campidogio spiega che il livello del fiume è salito durante la notte, passando dagli 11,57 metri di ieri ai 12,55 metri di stamani alle ore 5 alla stazione di rilevamento di Ripetta, dove si trova un presidio fisso vista la vicinanza al fiume dell’ospedale Fatebenefratelli, nel centro storico. Si resta lontani dal livello d’allarme, viene precisato, che è fissato intorno a 14-15 metri. A Ponte Milvio il fiume ha invaso la banchina e la pista ciclabile mentre a Ponte Marconi ha inondato alcuni campi sportivi e un maneggio posti sotto il livello stradale.

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Dopo la sessione di calciomercato… cadranno teste in casa Inter?

ghigliottina-tuttacronacaSembra proprio che ci sia una testa destinata a cadere in casa nerazzurra: Marco Branca, attuale direttore dell’area tecnica nerazzurra, verrà infatti rimosso con ogni probabilità dal suo incarico al termine della stagione in corso. E’ Tuttosport a spiegare che al presidente Thohir non andrebbero a genio alcune sue mosse ‘individualistiche’ (ad esempio, per citare l’ultima, quella sua Nani), il fatto di gestire le trattative con un ristretto numero di procuratori e le sue difficoltà nel cedere bene i giocatori in uscita.

Berlusconi: “Ho chiesto alle ragazze di Forza Silvio di mettermi le mani addosso”

Berlusconi-le-foto-sul-Sunday-Times-senza-cerone-tuttacronacaPrimo comizio del 2014 a Cagliari per Silvio Berlusconi che davanti al governatore Ugo Cappellacci ha detto: “Ho chiesto alle ragazze di Forza Silvio di venirmi a mettere le mani addosso, sulla mia faccia, perché ho chiesto a un signore di fotografarmi e di rappresentarmi come sarò a 90 anni, e invece hanno pubblicato quelle foto come se fossero di oggi. Qualche ruga c’è, ma i miei 80 anni li porto bene…”. Il riferimento è a un servizio apparso sul Sunday Times dal titolo “Dopo la caduta” e che mostra l’ex premier con il volto rugoso. Riguardo quegli stessi scatti Paul Stuart, il fotografo, intervistato da Repubblica, alla domanda: “In Italia queste immagini hanno fatto impressione perché ne viene fuori un Berlusconi differente, più anziano, con le rughe in evidenza. E’ stato lei a cercare di tirare fuori l’uomo da dietro la maschera, il vero Berlusconi invece di quello più artificioso di altre foto del passato?” aveva risposto:

“Non sono partito con questo intento. Sono uno specialista di ritratti, faccio solo questi, e lavoro con il materiale che mi viene presentato. Quello che ho fotografato è il Berlusconi che ho visto, che lui voleva trasmettere e far vedere”

Burger King e il video degli indigeni. Sfruttamento?

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Una campagna pubblicitaria promossa dal grande competitor di MacDonald’s, Burger King, che questa volta però sembra aver superato i limiti e il web s’indigna per lo spot che ritrae gli indigeni del mondo che assaggiano gli hamburger ed esprimono il loro parere.  Campagna pubblicitaria offensiva e scandalosa”, fanno sapere le organizzazioni umanitarie, che definiscono lo spot un altro esempio dello sfruttamento grossolano dei popoli indigeni del mondo. La domanda quindi non è più Whopper o Big Mac, ma piuttosto dignità o sfruttamento?

Provvidenza Grassi: s’infittisce il mistero della sua morte

autoprovvidenzagrassi-tuttacronacaIl corpo senza vita di Provvidenza Grassi era stato trovato il 23 gennaio scorso all’interno della sua auto sotto il viadotto dell’autostrada Messina-Catania, che percorreva la notte del 10 luglio, giorno della sua scomparsa, per tornare a casa. I familiari tuttavia non sanno ancora se la giovane sia rimasta vittima di un incidente o se qualcuno possa aver spinto l’auto giù dal viadotto. Ora il mistero s’infittisce a seguito della testimonianza del fidanzato di Provvidenza, Fabio Lo Schiavo, attualmente ai domiciliari per droga. Stando a quanto fa trapelare La Gazzetta del Sud, il ragazzo avrebbe raccontato agli inquirenti di aver ricevuto una telefonata il 20 luglio dalla sua fidanzata, nella quale si sarebbe limitata a piangere, senza aggiungere nulla. La telefonata sarebbe avvenuta dieci giorni dopo la data presunta dell’incidente, che secondo gli investigatori è stato proprio la notte della sua scomparsa tra il 9 e il 10 luglio. A questa incongruenza si sommerebbe a una precedente testimonianza di una donna che avrebbe affermato di aver visto la ragazza ad agosto a Villapiana Lido, in provincia di Cosenza. La testimone ha riferito di aver chiamato alcune ore dopo al telefono della Grassi e di aver interloquito con una certa “Giada” che, piangendo, le avrebbe detto che a Provvidenza stavano somministrando una flebo e che si trovavano a Sala Consilina, segregate e schiavizzate, da due uomini di Catanzaro che avrebbero ucciso anche un uomo travolgendolo con l’auto. Ci sarebbe inoltre un’altra telefonata sempre di Provvidenza, a casa, risalente all’11 luglio. Ma quando la madre ha risposto Provvidenza non avrebbe parlato.

La burocrazia blocca Hernanes: niente sfida con la Juve per lui!

hernanes-inter-tuttacronacaIl Profeta è arrivato a Milano ma Mazzarri non potrà impiegarlo nella sfida di domenica sera contro i bianconeri di Conte. Il brasiliano è infatti costretto a saltare il match di Torino perché manca ancora parte della documentazione necessaria, garanzie bancarie, per renderlo a tutti gli effetti un giocatore impiegabile. L’ex laziale si è comunque presentato alla Pinetina per conoscere i suoi nuovi compagni: “Sono molto carico e felice” ha detto in esclusiva a Sportmediaset. “Sono stati giorni molto intensi ed emozionanti”.

“Scajola, dai in beneficenza i soldi della casa al Colosseo”: parlano i vescovi

scajola-claudio-tuttacronacaIl Sir, Servizio informazione religiosa, agenzia stampa della Conferenza episcopale italiana, suggerisce a Scajola un gesto di “buona volontà” per placare il clamore sulla sua casa nel cuore della Roma antica: “Caro Scajola perché non dai in beneficenza il milione di euro risparmiati a tua insaputa nell’acquisto della casa al Colosseo?” La proposta è apparsa in un editoriale del Sir, diretto da Domenico Delle Foglie,da titolo ironico: “Una ideuzza per Scajola…”. Vi si puntualizza: “Conclusa con l’assoluzione la vicenda giudiziaria della abitazione vista Colosseo di Claudio Scajola, pagata ‘a sua insaputa’ dall’imprenditore e amico Diego Anemone, ci resta qualche curiosità.  Dalle cronache scopriamo che l’ex ministro ha intenzione di vendere al più presto l’abitazione. Nulla sappiamo delle sue intenzioni finali. Vorrà restituire qualche cosa al suo ‘benefattore’? Noi avremmo una idea migliore. Poiché ha vissuto l’intera vicenda da ‘inconsapevole’, come hanno accertato i magistrati, provi a fare un atto di grande consapevolezza. Considerato che né lui né Anemone navigano in cattive acque, faccia una bella donazione di tutta la plusvalenza rispetto alla somma da lui sborsata (600 mila su un totale di 1 milione e 700 mila euro) al momento dell’acquisto. Donino quel milione di euro in più alla mensa per i poveri gestita dalle suore di Madre Teresa di Calcutta in Vaticano. Come si faceva in tempi lontani: non si potrà guadagnare il Paradiso, ma qualcosa varrà pure… Noi del Sir gli assicuriamo un servizio fotografico e un articolo di racconto. Affare fatto signor Scaiola?”

Don Bosco viaggia in tram! Arriva così in duomo il “Santo dei ragazzi”

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Si è scelto il tram, in particolare il modello  ‘carrelli Milano 1928’ per trasportare l’urna di cristallo con la statua di don Bosco e recante la reliquia del Santo dei ragazzi, per le strade di Milano. Dopo la partenza dal deposito Atm di via Leoncavallo, la statua con la reliquia è arrivata in piazza Fontana  percorrendo varie tappe nella città meneghina: da Turati a Mazzini e da Repubblica fino a piazza Fontana dove i ragazzi degli oratori l’hanno poi portata in processione fino al sagrato del Duomo.

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E’ ufficiale, Cellino compra il Leeds, ma viene bloccato allo stadio

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Il Leeds United, club che milita nella serie B inglese, è nelle mani della famiglia Cellino. E’ stata la stessa società inglese a renderlo noto sul suo sito che ha confermato il passaggio dalla GFH, vecchia proprietaria del club alla Eleonora Sport Ltd, società del patron del Cagliari. La speranza è che ora il Leeds possa riconquistare la Premier League e riacquistare lo stadio Elland Road.  Nel frattempo la gestione Cellino ha immediatamente fatto cambiare rotta al club con una decisione lampo: l’esonero dell’allenatore Brian McDermott. I tifosi non hanno gradito , si sono radunati attorno a Elland Road e hanno chiesto in modo acceso un confronto col nuovo patron, impedendone di fatto l’uscita   dallo stadio. Così  Cellino per abbandonare la struttura sportiva ha dovuto far ricorso alla polizia locale. Cellino, per il Leeds, che naviga a metà classifica in Championships, avrebbe già scelto il nuovo allenatore, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. si tratta di un tecnico italiano, Gianluca Festa, che ha giocato per Cellino con la maglia del Cagliari.

Brucia vive la moglie e la figlia: voleva un maschietto

uccide-moglie-indiana-tuttacronacaUna giovane moglie indiana stava allattando la sua piccola quando il marito, che voleva un maschietto, ha gettato addosso loro della benzina per poi bruciarle vive. La notizia della morte della 22enne Annu Devi e della sua bimba ha rapidamente fatto il giro del mondo. Nel frattempo il marito, Gunjan Masat, è stato arrestato con l’accusa di omicidio. La coppia era felicemente sposata da un anno, ma la nascita della piccola ha incrinato il rapporto. I familiari della vittima spiegano: “Volevano un figlio,ma non si è reso conto che non è stata colpa di Devi quella di aver dato alla luce una bambina”.  Prima dell’atto criminale erano già iniziate le prime violenze. “Ha cominciato a molestarla e a torturarla finché le cose non ha deciso di porre fine alla sua vita”.

Paura in Val Padana, lo dice la Nasa e scatta il panico, ma…

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Foto della Pianura Padana scattata dalla Nasa il 2005

C’erano già stati i risultati del progetto Upupa  (Ultrafine Particles in Urban Piacenza Area) del Laboratorio Energia e ambiente Piacenza  centro di ricerche del Politecnico di Milano – presentati il 22 gennaio e incentrati sul particolato delle polveri sottili a evidenziare come le polveri ultrafini peggiorano ulteriormente la salute della pianura padana, ma oggi la notizia ritorna d’attualità dopo che alcuni media hanno riproposto una vecchia foto del 17 marzo 2005 ripresa dallo spettroradiometro Modis a bordo del satellite Terra che mostra  la pianura padana in inverno coperta da una cappa di particolato. L’immagine scattata dalla Nasa non è direttamente collegata alla ricerca ma mostra la cappa che esiste su questa parte di territorio italiano.

Secondo i dati dell’ultimo rapporto dell’Agenzia comunitaria, la Pianura Padana sarebbe la zona più inquinata d’Europa. Con una presenza di polveri sottili così fuori controllo che, lo scorso dicembre, è riuscita a fare da volano a un inedito accordo tra governo, regioni e provincie autonome del bacino padano per riuscire a contrastarne, su vasta scala, la presenza nell’aria. Si è previsto anche il monitoraggio e azioni condivise tra Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Trento e Bolzano con i ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo economico, dei Trasporti, delle Politiche agricole e della Salute per arginare il fenomeno.

Ora scatta l’allarme dopo che i ricercatori hanno pubblicato i loro studi, resi possibili dopo una lunga campagna di campionamento dell’aria. Tale ricerca non è stata condotta solo con le postazioni fisse in diverse luoghi di città e provincia, ma abbinata anche a rilevamenti in movimento – effettuati con sofisticati macchinari che i ricercatori portavano in uno zainetto – fatti lungo i percorsi cittadini. Confrontando l’esposizione umana alle polveri ultrafini, a seconda del mezzo di trasporto (piedi, bici, autobus e macchina) utilizzato. Dati che ora, nel clima già di ripensamento urbano del territorio, potrebbero rivelarsi una valida chiave di partenza.

«Grazie alle nanotecnologia», spiega Michele Giugliano, direttore delle ricerche e docente d’inquinamento atmosferico del Politecnico di Milano, «ora abbiamo a disposizione dei dati anche sulle componenti nanoparticellari delle polveri e sulla loro concentrazione nei vari ambienti». Quantità, infatti, che cambia parecchio non solo a seconda del contesto, ma anche da una stagione all’altra. Come, per esempio, in inverno. «Si tratta», prosegue Giugliano, «della stagione peggiore, non solo per il traffico, le emissioni industriali e l’inquinamento ulteriore prodotto dai sistemi di riscaldamento, ma anche perché le polveri ultrafini non sono immesse da nessuna fonte esterna ma si trasformano nell’atmosfera. Ad esempio, con la condensa» . Tutte condizioni che creano un ambiente perfetto per il moltiplicarsi delle polveri ultrafini. Per cui, visto la dimensione, si fa più evidente la loro connessione con le patologie polmonari e cardiovascolari. «Queste particelle piccolissime», osserva il professore, «potrebbero, ad esempio, riuscire a bypassare anche il sistema di protezione degli alveoli, avendo più possibilità di penetrare rispetto a quelle sottili»..

Paura quindi per gli abitanti della Pianura Padana dopo che alcuni media hanno associato la foto della Nasa ai valori elevati delle nanoparticelle. Tuttavia la foto risale al 2005 e non ritrae la condizione delle ultime ore. Certo la situazione dell’inquinamento in quella particolare area italiana è sicuramente da tenere sotto controllo anche perché le  nanoparticelle sono una forma di inquinamento molto fine, più piccolo delle polveri sottili. Esse fanno male alla salute proprio per la loro dimensione. Sono composte da solfato, nitrato di ammonio e tracce di metalli. Monitoraggio, ma non panico!

Come si finanzia la scalata di Matteo Renzi?

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Se lo sono chiesti in molti, ma le risposte sono state spesso insufficienti a chiarire da dove siano arrivati i finanziamenti per sostenere l’ascesa di Matteo Renzi. I più critici hanno ipotizzato anche fondi non trasparenti, ma nessuno ha poi avuto prova di tali voci, atte più a gettare fango sulla figura dell’astro nascente del Pd piuttosto che a evidenziare presunti illeciti. E’ Davide Vecchi su il Fatto Quotidiano a disegnare una mappa dei finanziamenti di Renzi, anche se lo stesso Vecchi asserisce di aver incontrato non poche difficoltà quando ha cercato di approfondire l’argomento:

“I misteri del tesoro di Matteo Renzi. Quattro milioni e associazioni opache […]

La ricostruzione fatta da Davide Vecchi parte dal 2009, ” quando Renzi era portaborse di Lapo Pistelli, attuale vice ministro agli Esteri” , e arriva a oggi  quando “il sindaco di Firenze è ormai segretario del Pd…  In cinque anni, scrive Davide Vecchi, Matteo Renzi è riuscito a sostenere quattro campagne elettorali. Due nel 2009 (primarie e amministrative a Firenze), una nel 2012 e un’altra nel 2013, entrambe per la segreteria del Pd. Il tutto senza sostegno economico da parte del partito, rimborsi elettorali né fondi pubblici.

“Come ha finanziato la sua attività politica? Attraverso quali canali è riuscito a creare un tale consenso in appena cinque anni? Qualcuno lo ha aiutato a costruire il suo bacino elettorale? E come?”.

La ricerca di Davide Vecchi è risalita fino al 2007, individuando due personaggi chiave: Marco Carrai e Alberto Bianchi, la cui contiguità a Matteo Renzi risale rispettivamente al 2007 e al 2009:

“Complessivamente hanno messo assieme oltre quattro milioni di euro per coprire le spese della corsa alla guida del Paese del loro amico Matteo Renzi. Bianchi e Carrai oggi fanno parte del consiglio direttivo della Fondazione Open, cioè l’evoluzione della Fondazione Big Bang a cui lo scorso novembre è stato cambiato nome e composizione: Renzi ha azzerato il vecchio consiglio, confermando solo Bianchi e Carrai, inserendo Luca Lotti e Maria Elena Boschi, nominando quest’ultima segretario generale”.

Nella ricostruzione di Davide Vecchi compare  Maria Elena Boschi, sempre accanto a Matteo Renzi, che nella segreteria del Pd l’ha incaricata delle riforme .

“Nel 2013 la fondazione ha raccolto 980 mila euro di donazioni, 300 mila euro in più rispetto all’anno precedente. Nel 2012 aveva chiuso il bilancio con una perdita di 535 mila euro dovuta a debiti ancora da estinguere e, stando ai resoconti che il Fatto ha potuto leggere, nel corso del 2013 la perdita si è assottigliata a poco più di 300 mila euro e le entrate sono aumentate del 30 per cento”.

[…]

“Negli anni precedenti l’attività politica di Renzi passa attraverso due associazioni: Link e Festina Lente,   che non hanno mai avuto siti internet né rendicontazione pubblica.

“Praticamente sconosciuta in particolare la Festina Lente. Anche qui figurano Carrai e Bianchi. Fondata nel giugno 2010 cessa le sue attività di fund raising nel maggio 2012. L’ultimo evento che organizza è una cena di raccolta fondi per Renzi nel gennaio 2012 al Principe di Savoia di Milano. Raccoglie 120 mila euro e ha ancora all’attivo circa 40 mila euro. Questa associazione è citata solamente una volta: nel resoconto delle spese elettorali sostenute da Renzi per le amministrative del 2009. Il comitato dell’allora candidato sindaco dichiara di aver speso 209 mila euro, 137 raccolti tra i sostenitori e gli altri 72 mila euro che mancano all’appello coperti da un mutuo acceso e poi garantito dalla Festina Lente.”

“Mutuo concesso dalla banca di credito cooperativo di Cambiano (presieduta dal potente sostenitore Paolo Regini e usata anche per le ultime primarie) con a garanzia una fidejussione firmata da Bianchi. È il maggio 2009 e la Festina Lente nasce solo l’anno successivo. Si fa carico del mutuo e lo estingue immediatamente accendendone però un altro (oggi in via di rimborso) per avviare le attività di fund raising. Complessivamente però questa associazione organizza solamente due eventi, oltre alla cena milanese, in due anni”.

Da dove sono arrivati i 750 mila euro di Link? si chiede a questo punto Davide Vecchi che si risponde così:

“La Link nasce nel 2007, quando Renzi era presidente della Provincia di Firenze. Con il solito Carrai, nell’atto costitutivo figurano buona parte di quelli che ancora oggi sono al fianco del rottamatore:

“Lucia De Siervo, direttore della cultura ed ex capo segreteria di Renzi, figlia di Ugo, presidente della Corte Costituzionale [per cinque mesi fra il 2010 e il 2011], e moglie di Filippo Vannoni, presidente di Publiacqua.

“Vincenzo Cavalleri, ora direttore servizi sociali di Palazzo Vecchio.

“Andrea Bacci, oggi presidente della Silvi (società pubblica partecipata dal Comune). Fu intercettato nel dicembre 2008 al telefono con Riccardo Fusi (ex patron del gruppo Btp condannato a due anni in primo grado per i lavori alla Scuola marescialli e imputato per il crac del Credito cooperativo fiorentino di Denis Verdini e indagato per bancarotta fraudolenta) per organizzare un viaggio in elicottero a Milano per Renzi. Poi però saltato. Per ben due volte.

“Infine, a firmare l’atto costitutivo della Link, ci sono anche Simona Bonafè, ex assessore oggi onorevole e Marco Seracini, il presidente” .

[…]

“Nel 2009, anno delle primarie e delle amministrative, Link spende 330 mila euro e chiude con una perdita di 154 mila. Che viene in parte appianata nel 2010 attraverso erogazioni liberali ricevute per 156.350 euro e in parte nel 2011, ultimo anno di vita dell’associazione Link che termina la sua esistenza con una perdita di 3.500 euro.

“Complessivamente questa associazione raccoglie e investe nell’attività politica di Renzi circa 750 mila euro.

“Da dove arrivano queste “erogazioni liberali”? Abbiamo cercato per giorni inutilmente il presidente Marco Seracini sia nel suo studio, dove venne registrata l’associazione, sia al cellulare. Ci siamo rivolti a Carrai che pur rispondendo molto gentilmente al telefono e rendendosi inizialmente disponibile a incontrarci, ha poi preferito non rispondere né in merito alla Link né ad altro.

“Cavalleri, infine, ha risposto. Al telefono, non alle domande sui donatori dei quali, ha detto, “non so niente”. Però ci ha spiegato che “l’associazione è una delle scatole a cui ho partecipato, non ho molte informazioni, non ho mai neanche partecipato agli incontri che organizzava”.

“Che tipo di incontri? “Raccolta fondi ma non solo, non faceva attività politica però, erano incontri sociali diciamo”.

“Sociali? “Sì, eventi promozionali per diciamo sviluppare le idee di cui Renzi era portatore”.

“E cene elettorali? “Non ricordo”.

“Nel 2009, dopo aver vinto le primarie, Renzi partecipò ad alcune iniziative organizzate anche da Denis Verdini, all’epoca coordinatore regionale di Forza Italia e oggi colui che deve scegliere il candidato sindaco da contrapporre a Renzi per le prossime amministrative di maggio.

“Nel 2009 l’allora rottamatore sedette al tavolo d’onore insieme a Verdini e consorte alla festa de Il Giornale della Toscana. Presenti tutti i parlamentari forzisti dell’epoca: Mazzoni, Parisi, Bonciani, Amato e altri.

“E mesi dopo partecipò a un evento organizzato dalla signora Verdini, Maria Simonetti Fossombroni. Molti del Pdl ricordano inoltre che la scelta di candidare sindaco nel 2009 l’ex calciatore Giovanni Galli fu considerato un “regalino” al giovane prodigio Renzi. Che lo asfaltò. Verdini non ha mai negato la propria simpatia per il rottamatore.

“Gentile e disponibile quanto Carrai si dimostra anche Alberto Bianchi, che come Carrai alla domanda non risponde. Da dove arrivano i fondi e come ha coperto il mutuo Festina Lente? E come è riuscito ad appianare il debito della Fondazione e a raccogliere il 30 per cento in più l’anno successivo? Neanche a queste domande riceviamo risposte. Una cosa è certa: l’imprenditore e l’avvocato fanno benissimo il loro lavoro di fund raiser. Sempre dall’ombra, mai in prima fila.

“Meno si parla di loro meglio è. Per dire: la cena di finanziamento di Renzi a Milano nell’ottobre 2012 che passò come un evento organizzato da Davide Serra in realtà è stata opera esclusiva di Carrai. L’amico di Renzi mal sopporta la pubblicità, i suoi interessi sono nel privato. Ha affiancato Renzi nel 2009 solamente per tre mesi. Oggi è, fra l’altro, presidente di Aeroporto Firenze, della C&T Crossmedia, della Cambridge Management Consulting e della D&C, mentre giovedì ha lasciato la carica di amministratore delegato della Yourfuture srl. Inoltre è socio dell’impresa edile di famiglia Car.im, società che ha realizzato la trasformazione della storica libreria fiorentina Martelli in un negozio Eataly, proprio davanti alla sede della Fondazione Open.

“Ma certo, sono affari privati”.

Scrivere… con i mici! L’alfabeto felino

alfabeto-felino-tuttacronacaIl giapponese Masaki Onishi ha progettato un generatore automatico di lettere a forma di gatto. Lo si trova sul sito Neko Font, che permette agli utenti di trascrivere qualsiasi parola utilizzando l’alfabeto felino. In poche parole: gatti al posto delle lettere. Il creativo si è ispirato ai suoi due mici, Raizo e Mondo. Le fotografie delle loro posizioni più bizzarre, durante il sonno o durante il gioco, hanno fatto da spunto per la trasformazione dei felini in lettere.

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La mail di Wanda Nara a Maxi Lopez: mi hai tradito 7 volte

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Altro che la vita dorata delle mogli dei calciatori, quella raccontata da Wanda Nara in una mail indirizzata a Maxi Lopez e resa pubblica dai media sudamericani sembra più un inferno. All’interno della mail infatti la showgirl argentina ripercorre i tradimenti che aveva subito dall’ex marito e parla di almeno 7 “scappatelle” usando un linguaggio molto duro e colorito:

“Come quando ci hai lasciato a me e i tuoi figli in un hotel di Barcellona per scappare con un’altra donna. Come quando ho dovuto parlare con quell’italiana che mi raccontò di due anni fa e di quando ci sei andato a letto. Hai smesso solo quando è nato nostro figlio ma poi hai continuato a cercarla (ho le prove di questo)”. E ancora e ancora altre scappatelle rinfacciate in maniera aspra e la Nara ricorda che prima di mettersi con Icardi: “L’unica cosa che ho fatto è stata accudire i miei bambini, piangere, soffrire e provare a salvare la mia famiglia. Adesso è tutto finito”.

Vulcano Sinabung, 11 morti a Sumatra

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Sono già 11 i morti, tra cui alcuni studenti che dopo la violenta eruzione del vulcano Sinabung, a nord di Sumatra, in Indonesia sono stati rinvenuti. A riferirlo è la Bbc online che tra le vittime annovera anche un giornalista e un insegnante.

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Al momento la Bbc commentando i dati dell’agenzia per la gestione dei disastri riferisce che è in corso l’eruzione con ceneri roventi che colano lungo la collina. Questo il video dell’eruzione:

L’addio al sogno centrista di Casini

pier_ferdinando_casini_tuttacronacaIl leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini dice addio al sogno centrista e lo fa in occasione di un’intervista rilasciata a Repubblica. “Io per costruire il centro ho rischiato, ho rotto con Berlusconi e sono passato all’opposizione. Poi ho combattuto accanto a Monti, mettendoci la faccia da solo, mentre Berlusconi e Bersani, che pure governavano con noi, si sono defilati. Ma la sera delle elezioni ci siamo accorti che il nostro terzo polo era evaporato. Anzi, l’aveva fatto Beppe Grillo”. E spiega: “A noi moderati spetta il compito di lavorare sullo schema del Ppe” con Ncd e Fi. Ancora: “Aveva senso pensare a un terzo polo di centro, e dunque dare battaglia contro uno sbarramento così drastico, quando ancora si poteva immaginare uno schema tedesco, con socialisti, democristiani e liberali. Oggi tuttavia la partita che stiamo giocando è un’altra, quella contro un populismo anti-europeo e anti-istituzionale, che mette a soqquadro il Parlamento e attacca in maniera dissennata il capo dello Stato”, dice Casini, secondo cui “le forze responsabili – centrodestra e centrosinistra – sono chiamate a serrare le file”. Casini afferma inoltre: “Non servono a niente le battaglie di retroguardia. Al punto in cui siamo l’unico antidoto allo sfascismo è l’accordo fra Renzi e Berlusconi per fare la riforma elettorale, quella del Senato e del Titolo V”. “Io voterò un emendamento sulle preferenze, penso che ci sia ancora spazio per migliorare la legge elettorale, ma vada come vada: meglio l’Italicum che continuare così”. Su Renzi, “Può sembrare uno smargiassone e io stesso non gli ho risparmiato critiche, ma non voglio mettergli i bastoni tra le ruote”. Per concludere, la costruzione del Ppe italiano sarà “con Alfano ovviamente. Ma da Toti a Fitto, insieme a slogan del passato, ho sentito anche cose sensate”, dichiara Casini. Quanto a Berlusconi, “le divaricazioni drammatiche che ci sono state non possono essere ricomposte con una battuta ma con un dibattito politico serio”.

Scultura shock, bimba crocifissa esposta a Valdarno

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Shock a Montevarchi, nel Valdarno superiore, in provincia di Arezzo dove da domani saranno esposte al Cassero le opere di Fatima Messana per la prima di tre personali di giovani scultori del progetto “Sculpture relay-al Cassero”. Tra le opere dell’artista ventottenne russa d’adozione siciliana anche “Innocence”, una scultura che raffigura una bambina crocifissa realizzata in vetroresina e con capelli veri. Le opere di Fatima Messana sono in gran parte dedicate alla condizione dell’infanzia e del mondo femminile.

Mastrapasqua si dimette dalla presidenza dell’Inps

mastrapasqua-dimissioni-tuttacronacaIn una nota si legge che il ministro del lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini ha ricevuto questa mattina Mastrapasqua, presidente dell’Inps, il quale, “anche alla luce delle decisioni assunte ieri dal Consiglio dei Ministri, ha manifestato la sua volontà di rassegnare le dimissioni dall’incarico di Presidente dell’Inps”. Ieri, il governo aveva deciso di accelerare il processo di ridisegno della governance dell’Inps e dell’Inail, approvando inoltre un disegno di legge per disciplinare l’incompatibilità per tutte le posizioni di vertice degli enti pubblici nazionali, prevedendo, per quelli di particolare rilevanza, un regime di esclusività volta a prevenire situazioni di conflitto d’interesse.

La moglie che tenta di uccidere il marito in ospedale con delle feci nella flebo

rosemary-vogel-tuttacronacaE’ accusata di tentato omicidio e abuso su un adulto vulnerabile la 66enne Rosemary Vogel, che ha tentato di uccidere il marito malato in ospedale in un modo che spicca per la sua originalità: ha infatti iniettato feci nella flebo del paziente. Sono stati i medici del Chandler Regional Medical Centre a Phoenix, in Arizona, a notare un liquido marrone che scorreva nella flebo riuscendo a rimuoverlo in tempo. L’uomo era in condizioni critiche in seguito ad una operazione al cuore.  La polizia ha perquisito la borsa della donna trovando tre siringhe, di cui una contenente le feci.

“Ora tocca a voi”: busta con proiettili indirizzata ai legali di Berlusconi

longo-ghedini-tuttacronacaQuattro pallottole calibro 9 all’interno di una busta indirizzata allo studio legale Longo & Ghedini di Padova. All’interno, anche due foto che ritraggono Piero Longo e niccolò Ghedini, legali di Silvio Berlusconi e parlamentari di Forza Italia. E un avvertimento esplicito: “Ci siamo. Ora tocca a voi”. Era giovedì quando, al Centro meccanografico di smistamento delle Poste di Tessera, la lettera è stata intercettata. E il Gazzettino ricorda che era accaduto sempre giovedì per un’altra missiva molto simile nello stile e indirizzata a Gianfranco Bettin, assessore all’Ambiente e ai Giovani del Comune di Venezia, e lunedì per quella destinata a Sandro Simionato, vice sindaco di Venezia.

Emma Bonino: assurdo che manchino ancora le accuse contro i marò

emma_bonino-tuttacronacaLunedì si riunirà la Corte Suprema indiana e aspettando quel giorno il ministro degli Esteri, Emma Bonino, sottolinea: “E’ sconcertante che dopo due anni non ci siano ancora i capi di imputazione nei confronti dei marò italiani”. Si augura quindi che la prossima settimana “escano almeno i capi d’accusa”. “I nostri marò erano in servizio – ha sottolineato la titolare della Farnesina – . Quindi non si può applicare la legge antiterrorismo”, che prevede la pena di morte.

Miley Cyrus dà consigli a Bieber e svela perchè mostra la lingua

miley-cyrus-tuttacronacaL’ex stellina Disney più trasgressiva dà consigli alla popstar canadese che migliaia di americani chiedono venga espulsa dagli Usa. Ospite al programma di Jay Leno, Miley Cyrus ha offerto i suoi consigli a Justin Bieber, che la settimana scorsa è stato schedato dalla polizia e tra breve sarà sottoposto a giudizio. “Quello che gli direi è ‘festeggia dentro casa tua! Comprati una casa, e costruiscici un club privato dentro'”. E ancora: “Hai tanti soldi, paga qualcuno che ti assicuri che non avrai alcun problema”.  Dopo di che, una confessione che spiega anche il perchè del gesto che la caratterizza: “Tiro fuori spesso la lingua perchè, davvero, non so cosa fare”. La cantante ventunenne ha spiegato che si tratta di un gesto riflesso dovuto al nervoso, quando i fotografi non smettono di gridare sul red carpet. Allo stesso tempo, ha raccontato, si tratta di un modo di fare detestato dalla madre.

Gli italiani, la crisi economica e i cibi scaduti

cibi-scaduti-tuttacronacaLa Coldiretti, dopo aver condotto un sondaggio online tramite il suo sito, ha affermato che il 59% degli italiani, ossia sei italiani su dieci, ha consumato, nell’ultimo anno, cibi scaduti.  Il 34% degli interpellati ha portato in tavola alimenti fino a sette giorni dopo la data di scadenza; il 15% addirittura oltre un mese. Ancora, l’8%, sono andati persino oltre tale limite. Senza contare che, come sottolinea ancora Coldiretti, il 2% degli italiani non controlla mai la data di scadenza. Il consumo di prodotti alimentari oltre la data di scadenza puo’ esporre a rischi rilevanti per la salute o nel migliore dei casi significa portare in tavola alimenti che hanno perso le proprie caratteristiche di gusto o aroma, ma anche nutrizionali. Secondo l’organizzazione, ”Si tratta di una tendenza preoccupante che conferma gli effetti negativi della crisi sulla qualità dell’alimentazione degli italiani che hanno dovuto tagliare la spesa, ridurre gli acquisti di alimenti indispensabili per la dieta e rivolgersi a prodotti low cost che non sempre offrono le stesse garanzie qualitative”. Affermazione confermata dai dati, con gli acquisti di frutta e verdura che nel 2013 sono scesi al minimo da inizio secolo con le famiglie che hanno messo nel carrello appena 320 chili di ortofrutta nel corso del 2013, oltre 100 chili in meno rispetto al 2000 mentre il 16,8 per cento degli italiani non possono permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni. L’organizzazione agricola sottolinea ancora che ad aumentare sono solo le vendite di prodotti alimentari low cost nei discount, le uniche strutture di vendita a segnare un aumento nel corso del 2013 (+1,7 per cento) mentre le gli acquisti alimentari degli italiani scendono complessivamente del 3,9 per cento.

Guerra ai cigni a New York

cigni-tuttacronacaSarà un San Valentino di sangue, quello che si festeggerà quest’anno a New York. Proprio in quella data, infatti, compiuto un massacro ai danni dei cigni, i delicati ma feroci animali introdotti dall’Europa alla fine dell’Ottocento in virtù del loro “appeal” estetico sono diventati una minaccia per l’ambiente e per questo le autorità hanno deciso che verranno sterminati. I cigni, che sono bellissimi, distruggono l’habitat naturale per anatre e oche indigene del Nuovo Mondo, attaccano la gente, pongono un rischio per i voli di linea.  Il New York State Department of Environmental Conservation ha per questi motivi dichiarato i cigni “specie invasiva proibita” e li ha condannati tutti a morte. Come riporta il Secolo XIX:

Ce ne sono circa 2.200, soprattutto a Long Island ma anche nei laghetti dei parchi di Manhattan, anche se la maggiore espansione degli ultimi tempi è stata verso nord, nelle acque del Lago Ontario: l’obiettivo è di eliminarli tutti entro il 2025 con buona pace degli amici degli animali di Brooklyn che hanno dato a ciascun cigno di Prospect Park un nome e sono in grado di distinguerli uno dall’altro.  Lo stato non comincerà solo a sparare gli uccelli in acque demaniali: chiederà anche il permesso a privati e governi locali di fare altrettanto sui loro terreni. La proposta di estirpare radicalmente la popolazione di cigni era passata inosservata fino a quando oggi non ne ha dato notizia il New York Times.  C’è chi, esprimendo sconcerto, ha paragonato l’esperienza dei cigni negli Usa a quella del melting pot di New York: «Se sono nati qui dovrebbero esser considerati specie locali», ha detto Michael Vangi di Bayside Queens il cui papà è emigrato dall’Italia.  Ma il piano, pur incontrando proteste, ha ricevuto l’imprimatur di una ventina di associazioni ornitologiche che fanno capo alla Audubon Society: «Siamo sempre per i mezzi non letali, ma in questo caso è necessario usare le maniere forti», ha detto Mike Burger, direttore di Audubon New York.  Per i biologi in realtà non c’è scelta: a loro avviso il fatto che alla gente piace dar da magiare ai cigni ha provocato un aumento incontrollato della popolazione che negli ultimi anni è triplicata. Un piano del 1993 di ridurne il numero non aveva avuto successo: si basava soltanto sul coprire di grasso le uova e rimuovere gli uccelli solo dai parchi naturali.

Si risveglia il Vigile del Fuoco in coma dopo il volo della Befana

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Salvatore Alfano, il vigile del fuoco che impersonava la Befana a Caserta e che era rimasto in coma dopo essere andato a sbattere contro il capanile del Duomo, nel caratteristico volo che si compie ogni anno nella città campana, si è risvegliato. La buona notizia è stata postata dal sindaco della città Pio Del Gaudio su Facebook «Sono con Salvatore il Vigile. Non ce la faccio a non dirvi tutto.Mi stringe la mano.Mi ha sorriso. Con Anna, la moglie, gli parliamo di tutti Voi di Caserta e di quanto gli volete bene. Mamma mia che emozione . E’ pazzesco, mi ha autorizzato Lui, adesso , con un accenno ed un sorriso a dirvi che sta bene».

La truffa shock dei rom: gettano i cani contro le auto per il risarcimento

rom-truffa-cani-randagi-tuttacronacaE’ sconvolgente la tecnica adottata dai nomadi che vivono nel campo sorto ad Acilia, nel Lazio, sotto il cavalcavia nei pressi del deposito dell’Ama. Come denuncia un comitato di abitanti della zona, che si è già rivolto alle forze dell’ordine, i rom prenderebbero uno dei tanti cani randagi che vivono nei loro insediamenti per poi scaraventarlo tra le ruote della prima auto che arriva, magari a velocità più sostenuta. Dopo di che fingono di essere sconvolti per l’accaduto e incolpano gli automobilisti di aver investito l’animale, chiedendo un immediato risarcimento in denaro. Imolaoggi, che riporta la notizia, spiega che il comitato ha lanciato anche l’Sos agli animalisti per mettere al sicuro almeno gli altri cani del campo rom. 

Allarme per il Superbowl: buste con polvere bianca recapitate in New Jersey

Super-Bowl-2014-tuttacronacaDomenica notte, Metlife Stadium di East Rutherford nel New Jersey, vicino a New York, si disputerà il Super Bowl e già è allarme: in cinque alberghi che sorgono attorno all’impianto sportivo, infatti, sono state trovate delle buste contenenti polvere bianca. Uno dei plichi era invece indirizzato all’ex sindaco Rudolph Giuliani. Sul posto sono arrivate con grande concitazione le squadre degli artificieri e quelle specializzate nelle armi chimiche mentre l’allerta resta molto alta. I vigili del fuoco, a seguito degli esami del caso effettuati dagli agenti della scientifica, hanno riferito che  in una delle buste era contenuto amido di mais. 

Bellunese in ginocchio causa neve: altro blackout e Zaia insorge

neve-bellunese-tuttacronacaMentre al Centro e al Sud ci si trova a lottare contro la pioggia e gli allagamenti, nel Bellunese il “nemico” è la neve. Dopo il blackout di Santo Stefano, che lasciò al buio e al freddo 50mila utenti, torna l’incubo per gli abitanti della zona. Ad Agordino, Cadore, Zoldo e Comelico si calcolano 30mila utenze interrotte, che potrebbe significare anche 80-100mila persone. E se innumerevoli sono state le chiamate alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco, è da notare che non tutti hanno avuto la possibilità di telefonare, visto che l’interruzione di energia ha messo fuori uso anche parte della rete di telefonia mobile. Nelle maglie del blackout è finita anche Luxottica che ieri ha dovuto fermare la produzione lasciando a casa i 3000 dipendenti. E il governatore Luca Zaia alza nuovamente la voce: “Un’altra pagina squallida di un paese che non è civile. Il Governo, se c’è, se esiste ancora, batta un colpo e convochi Terna ed Enel. Il problema resta quello di una infrastrutturazione obsoleta. È il tema irrisolto della manutenzione, perché se un territorio che dovrebbe vivere di nevicate va così in crisi davanti alla neve, qualcosa non funziona”. E ancora: “Da tre giorni avevamo mandato comunicati stampa, lettere e avvisi che annunciavano due-tre metri di neve, cosa che puntualmente si è verificata. Siamo di fronte – ha osservato – ad un evento calamitoso da allarme rosso, una situazione quasi fotocopia di quella di Natale, anche se Cortina si è salvata perchè ha i generatori”.

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Spari in Michigan: due studenti feriti

sparatoria-usa-tuttacronacaE’ la Cnn a riferire che la polizia di East Lansing, nello stato del Michigan, è alla caccia di un uomo sospettato di aver sparato a due studenti nei pressi del campus della Michigan University. I media locali riportano inoltre che uno dei due studenti, entrambi rimasti feriti, sarebbe in gravi condizioni.

Terra dei Fuochi: “Scavate anche al Nord”. Parla ancora Schiavone

terra-dei-fuochi-tuttacronacaCarmine Schiavone, il pentito ex Casalesi, parla al Secolo XIX raccontando nuove, scioccanti rivelazioni sull’intreccio indissolubile tra Stato, servizi segreti, poteri economici e mafie. “Scavate anche in Liguria, a Genova, o in altri siti del nord dove ci sono discariche”. Dopo le drammatiche verità sulla Terra dei Fuochi, il collaboratore di giustizia prosegue con le sue scottanti verità e domanda: “Tutti i rifiuti che hanno prodotto al nord dove li hanno smaltiti?” La risposta è che un po’ “li hanno sotterrati sotto le Alpi, ma poi gli altri rifiuti? Quelli in Lombardia o in Piemonte o nella zona industriale di Genova o a La Spezia?”. Per Schiavone si trovano tutte “nelle discariche”, ma “non solo al sud anche al nord”. Schiavone dichiara: “Io lavoravo nella mia zona e posso dire con certezza dove sono interrati i rifiuti campani”. Ma lungo la filiera dell’illegalità si intrecciano e si propagano anche altre relazioni tra Stato e malavita. “E’  da 60 anni che le mafie stanno al Nord, come a Milano così a Genova. Controllate Genova”. Il pentito parla anche dell’esistenza di mafie istituzionalizzate: le istituzioni e i servizi dell’epoca ad esempio permettevano di scaricare i rifiuti tossici ma non solo, “smistavano anche armi, smistavano all’estero attraverso navi nei vari porti”. Ancora Schiavone racconta: “Noi lavoravamo con Eurocem a Napoli, Salerno e Gaeta, dei traffici in quei luoghi ne sono sicuro… ma sapevo che stavano anche ai porti del nord e all’estero attraverso navi”. Ripercorrendo la sua storia, spiega di aver detto tutto alla giustizia “per raccontare la verità”. Il primo verbale di “Spartacus”, suo nome da pentito, è stato nel ’93, “e l’ho fatto per far fermare sto sfacelo, perché la gente moriva, anche con l’acqua minerale”. Fin quando infatti “abbiamo dovuto combattere le nostre guerre interne, mi stava anche bene, però non abbiamo mai ammazzato nessun bambino, nessun innocente”. Prima, spiega, “era un caso di legittima difesa”. L’attacco principale è per le istituzioni corrotte. “Nella zona nostra, ad esempio, mio cugino guadagnava 1,2 mld ma lui era il braccio”. Le menti vere erano l’avvocato Cipriano Chianese, Gaetano Cerci e il piduista Licio Gelli, che aveva amicizie importanti”. “L’Arpa invece era in mano alla mafia” per questo non hanno mai denunciato e omettevano. I veri “nemici dello stato poi sono all’interno della Dda”, che se vogliono fanno mancare anche i cancellieri o addirittura la carta igienica ai magistrati. Ancora, le istituzioni fingevano di non vedere i traffici di droga mentre “dentro le palme dal Sud America c’erano quintali di cocaina”. Per il pentito la triste verità è che “nessuno la vuole”, il popolo la vuole, “ma le istituzioni no”. “Siamo così arrabbiati di fronte a questo Stato che non fa niente, che lascerà morire la propria gente come pecore”, aggiunge. “Stanno mangiando solo soldi, a livelli di perizie ad esempio”. Mentre fra 15 anni quando le falde acquifere saranno tutte inquinate e la gente morirà quella verità non servirà più a nessuno. “Io ho una responsabilità quella di essere stato un mafioso – ribadisce -, ma la colpa è dei padri che hanno chiuso gli occhi mentre mangiavano soldi”.

Omicidio Mez: “Amanda e Raffaele non avevano nulla da fare”

Amanda-Knox-tuttacronacaAlessandro Nencini, presidente della Corte d’Assise d’Appello di Firenze che ha condannato Knox e Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher, riferisce: “Quella sera Amanda e Raffaele non avevano nulla da fare. L’omicidio nasce da lì”. E ancora: “Fino alle 8 e 15 Amanda doveva andare a lavorare da Lumumba, Raffaele alla stazione per un’amica. Poi la situazione è cambiata”. Il giudice parla anche di “giurati bombardati dalla tv” e “di condanna sofferta, anche io ho dei figli”. E ancora: “Se quel giorno la Knox fosse andata al lavoro, probabilmente Meredith sarebbe ancora viva”. Quanto al movente, il giudice afferma che “abbiamo sviluppato un ragionamento. Sono consapevole che sarà la parte più discutibile”. Dodici ore di camera di consiglio, “necessarie perché i giudici popolari prendessero cognizione degli atti, che sono moltissimi”, afferma Nencini, che non si sbilancia sull definizione di delitto a sfondo sessuale. “Non pare esserci un momente prevalente, – precisa – il crimine è nato e maturato all’interno di una serata tra ragazzi”. “Cosa sia successo esattamente dopo le otto e un quarto di quella sera nessuno lo sa”. E conclude con un cenno sulla decisione unanime: “Ho parlato di decisione condivisa. Posso dire che in tutti questi mesi e in particolare al momento dell’ultima riunione abbiamo avvertito la gravità di una sentenza che coinvolge ragazzi persone giovani e intere famiglie. Questa è una vicenda che ha stravolto molte vite”.

35 anni passati a fotografare bus!

bus-tuttacronacaSteve Buckley, 49 anni, ha passato i suoi ultimi 35 anni a fotografare oltre 250mila bus britannici. L’uomo ha una collezione sul suo hard disk quasi infinita e non solo di immagini ma anche di video girati in pellicola. Questa è solo una gallery di alcuni suoi scatti:

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