I tedeschi furiosi per i ministri che dormono in ufficio: “Si prendano una casa”

Angela-Merkel-tuttacronacaPotrebbe sembrare un’iniziativa lodevole quella di dormire in ufficio al solo scopo di essere più efficienti e sempre pronti al lavoro. Eppure in Germania i ministri della Merkel che lo fanno vengono duramente criticati mentre la popolazione s’indigna. Ad essere al centro delle polemiche sono i ministri della Difesa Ursula von der Leyen, già alla Famiglia nel precedente esecutivo Merkel; la nuova ministra alla Famiglia, la socialdemocratica Manuela Schwesig; la ministra al Lavoro, anche lei della Spd, Andrea Nahles; e Heiko Maas, ministro della Giustizia, sempre Spd. La prima ad avere l’idea fu la ministra conservatrice e madre di sette figli Leyen, che dal 2005 al 2009 utilizzò un piccolo appartamento all’interno del ministero della Famiglia per trascorrervi i giorni lavorativi, e poi, il venerdì, spostarsi per il week-end nella sua villa alla periferia di Hannover. Ora, al secondo incarico, si è fatta portare un letto nel un corridoio, imitata da Manuela Schwesig, che vive nello stesso appartamento del palazzo di Glinkastrasse, a Mitte. Ancora, Andrea Nahles ha scelto di dormire, dal lunedì al venerdì, in una camera di dodici metri quadrati a fianco del suo ufficio al dicastero del Lavoro. Heiko Maas ha una stanza con bagno privato di nemmeno 16 metri quadrati. Perchè il popolo tedesco s’indigna? I ministri non pagano per la loro sistemazione e dichiarano al fisco una somma di extra di soli 221 euro. Ma le case costano molto di più e i ministri, con il loro stipendio di 14.000 euro, può ben permettersi di pagarle a prezzo pieno.

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Trema la Merkel per lo scandalo pedofilia di un deputato Spd

Angela-Merkel-tuttacronaca

Una brutta grana per Angela Merkel e la sua Grosse Koalition dopo che la procura di Hannover ha aperto un indagine sul deputato dimissionario dell’Spd Sebastian Edathy, finito in un‘inchiesta internazionale sulla pedofilia partita dal Canada. Da ieri il governo e soprattutto alcuni ministri del govverno Merkel sono sospettati di aver messo in guardia il deputato prima che la giustizia facesse il suo corso.  Secondo quanto si è appreso, già l’anno scorso, a ottobre, fu informato l’allora ministro degli Interni Hans-Peter Friedrich (Csu), il quale ritenne di dover avvertire esponenti dell’Spd tra cui Friedrich, oggi ministro dell’Agricoltura, Sigmar Gabriel presidente del partito e l’attuale ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier. Il comportamento del ministro Friedrich ha provocato un’ondata di critiche e proteste, soprattutto da parte degli investigatori della Bassa Sassonia, secondo cui il materiale incriminato è quasi completamente sparito dai computer sequestrati e dai locali perquisiti che facevano capo a Edathy.Stando a diversi media, gli investigatori concordano sul fatto che gli hard-disk di Edathy siano stati manipolati o cancellati prima del sequestro. ”Si sente puzza fino in cielo: si è preparato perfettamente alle perquisizioni”, ha detto un investigatore al tabloid Bild.

Sul caso la procura di Berlino ha aperto una pre-inchiesta per violazione del segreto d’ufficio nei confronti di Friedrich. E il ministro degli Interni del Land dello Schleswig-Holstein, Andreas Breitner, ha invocato le dimissioni del collega.

Scomoda anche la posizione del vicecancelliere e ministro dell’Economia Sigmar Gabriel, che è sospettato di aver fatto arrivare l’informazione riservata al diretto interessato. Secondo quanto riferito da un portavoce, la cancelliera Angela Merkel avrebbe invece appreso della vicenda solo martedì, dopo che il caso era diventato pubblico per le rivelazioni della stampa.

Intanto il diretto interessato, Edathy, che dopo 15 anni da deputato per la Spd si era dimesso lo scorso fine settimana, finora continua a dichiararsi innocente, almeno dal punto di vista penale. Secondo il politico non ci sarebbero elementi che possano portare a una sua incriminazione.

E’ morto il senatore di Scelta Civica Giorgio Stracquadanio

Giorgio-Stracquadanio-tuttacronacaIl senatore di Scelta Civica ed ex parlamentare del Pdl Giorgio Stracquadanio è morto a Milano all’età di 54 anni. Era ricoverato per un tumore ai polmoni. Già deputato e senatore nelle fila di Forza Italia e Pdl, nonostante fosse considerato un “falco” del Cavaliere, nel luglio del 2012 aveva preso le distanze da Berlusconi e aderito al progetto politico voluto da Monti.  Dagli esordi con i radicali negli anni ottanta non aveva mai abbandonato l’impegno in politica. Editorialista del quotidiano Il Tempo e di Libero, ha ricoperto al Senato le cariche di segretario della Commissione Bilancio, membro della Giunta per le Elezioni e del Comitato Parlamentare per i procedimenti d’accusa .Stracquadanio si è distinto per il grande attivismo politico e opinionistico, spesso presente nei talk show, che più di una volta lo ha portato anche a essere oggetto di polemiche. Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, esprime “grande dolore per la scomparsa dell’amico Giorgio Stracquadanio”. Brunetta lo ricorda come “politico appassionato e uomo dalla rara intelligenza e sensibilità”. “La notizia della morte dell’amico Giorgio Stracquadanio coglie tutti noi di Forza Italia impreparati e sconvolti”, afferma invece una nota del partito di Silvio Berlusconi. “Se anche in quest’ultimo periodo le strade politiche – prosegue la nota – ci hanno visti lontani, tutti ricordiamo lo straordinario entusiasmo, la grande preparazione e la passione che ha sempre animato Giorgio, persona che proprio per il suo carattere si è sempre fatta amare e che adesso piangiamo. Forza Italia esprime un sentito cordoglio alla moglie e a tutti i suoi familiari”.

Il deputato di Sel che si fuma una canna a Montecitorio

farina-canna-montecitorio-tuttacronacaDaniele Farina, deputato di Sel, in occasione di un’intervista rilasciata a La zanzara, ha fumato uno spinello all’interno dei locali della Camera dei Deputati come gesto dimostrativo per dar forza alla proposta della legalizzazione della cannabis: “Dalla legalizzazione della cannabis possono arrivare otto miliardi di euro per lo Stato. Ma l’assegno è in carta da canapa e il governo non lo vuole”. Il parlamentare poi si difende con ironia sostenendo di aver acceso lo spinello nella zona fumatori, “nel rispetto della legge”.

Deputato regionale grillino picchiato e derubato

giorgio-ciaccio-tuttacronacaE’ stato denunciato oggi alla polizia quanto accaduto ieri sera al deputato regionale del M5S Giorgio Ciaccio, aggredito da due ragazzi a Palermo, nella zona di piazza Borsa. I parlamentari cinquestelle chiedono di “potenziare la vigilanza nelle ore serali e notturne”. Non solo una collutazione durante la quale il deputato ha riportato alcune ferite al volto, ma anche il furto del cellulare. Afferma Ciaccio: “L’aumento delle aggressioni e degli episodi di criminalità  è sotto gli occhi di tutti e mi è stato confermato dagli agenti ai quali ho sporto denuncia, oltre che dalle notizie che quasi quotidianamente leggiamo sui media. E’ inaccettabile che si debba avere il timore di girare liberamente per la propria città senza la paura di imboscate ed aggressioni”. “Le forze dell’ordine, cui va tutta la nostra stima, devono aumentare i controlli, ma per farlo – aggiunge – devono essere messe nelle condizioni di farlo. E ora non lo sono, visto che le somme a loro destinate vengono sistematicamente ridotte, depotenziandole e mortificandole”. “Non vorrei, comunque – aggiunge Ciaccio – che dietro l’aggressione ci fosse anche qualcos’altro, oltre alla ricerca di un facile bottino”. Il riferimento di Ciaccio è alla propria attività parlamentare, per la quale spesso assume posizioni impopolari. Appena il 19 dicembre, giorno dell’aggressione, aveva denunciato “oscure manovre” attorno al personale di Sicilia e-Servizi, la compartecipata della Regione “che – aveva detto il deputato – potrebbe essere utilizzata come testa d’ariete per assunzioni alla Regione”.

Quando la politica si mette, letteralmente, a nudo

deputato-nudo-tuttacronacaNon sarà servito al fine della votazione, ma lo striptease in aula di Antonio Garcia Conejo, membro del Partito della rivoluzione democratica in Messico, non passa certo inosservato. Lo spogliarello è avvenuto durante un dibattito e voleva essere un gesto di protesta contro un provvedimento che, a suo dire, sarebbe un “saccheggio della nazione”. Il voto che ne è seguito è storico per il Congresso messicano, che ha aperto agli investitori esteri l’industria petrolifera statale e permetterà al governo di cedere contratti e licenze di trivellazione a società estere, una scelta che non avveniva da 70 anni.

Campagna elettorale: deputato produce un porno con la fidanzata

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Cosa non si farebbe per vincere le elezioni? Ogni colpo, anche molto basso è consentito… così Olivier Sauty, esponente del Mouvement Citoyen Genevois, una Lega Nord in versione svizzera per le prossime lezioni cantonali del 6 ottobre ha prodotto un film porno dal titolo “Sesso e scandali in Parlamento”.

Il protagonista maschile assomiglia moltissimo al politico a caccia di voti, mentre la prima donna è niente meno che la fidanzata dello stesso Sauty, Caroline Tosca. Forse però i suoi colleghi di partito probabilmente non hanno gradito molto la sua discesa in campo nei film a luci rosse, anche perché il Mouvement Citoyen Genevois,  oltre a patriottismo e lotta all’immigrazione ha tra i suoi valori il lavoro, l’ordine e la famiglia. Molte le critiche piovute addosso a Sauvy alla presentazione del porno, ma lui si è difeso così: “So perfettamente che dei 300mila elettori di Ginevra 285mila mi considerano un pervertito. Io, però, confido nel sostegno di quei 15mila che mi hanno già votato 4 anni fa”. Ma chi lo ha votato 4 anni fa?

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Il deputato di Fratelli d’Italia Cirielli indagato

edmondo-cirielli-tuttacronacaLa Procura della Repubblica di Salerno indaga sull’ex presidente della Provincia di Salerno, ora deputato di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli. Il politico è indagato per corruzione aggravata e abuso d’ufficio aggravato. Cirielli, in passato, ha anche ricoperto la carica di presidente della commissione Difesa della Camera.

“Grillo non comanda un c***o in Parlamento”: parola di Cecconi

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Andrea Cecconi, deputato del Movimento 5 Stelle, è intervenuto ieri al programma di Radio2 Un Giorno da Pecora e, con un linguaggio colorito, afferma che “Grillo è una figura importantissima per noi, però non comanda un c***o all’interno del Parlamento, questa è la verità”. E prosegue: “Grillo e’ molto importante per noi deputati ma non comanda, non puo’ venire a dirci a noi deputati ‘devi fare cosi”. Tutte le decisioni prese non sono mai cadute dall’alto”. Alla domanda “E’ più importante Grillo per voi o Berlusconi per il Pdl?” il deputato ribatte sicuro che “Più importante Grillo per noi”. L’intervista quindi prosegue: “E comanda più Berlusconi sul Pdl o Grillo su di voi?”. Cecconi ha concluso: “Berlusconi sul Pdl”.

Vendola si dimette da deputato!

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Vendola si dimette da deputato.

“Mi sto recando a Montecitorio per formalizzare un atto che gia’ esiste: gia’ in campagna elettorale avevo detto che intendevo restare governatore e vado a formalizzare questo atto”. Lo ha detto il leader di Sel Nichi Vendola lasciando la sede del Pd dopo un incontro di oltre un’ora con Pier Luigi Bersani. Vendola critica il Fatto Quotidiano che oggi è uscito con un articolo che condannava chi avesse un doppio incarico sommando così stipendi e potere.

 

Morto Scapagnini, fu medico anche di Berlusconi!

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E’ morto in ospedale a Roma l’ex deputato del Partito delle libertà Umberto Scapagnini, che è stato per due mandati sindaco di Catania e medico personale di Silvio Berlusconi. Era grave da tempo. Sarà tumulato nella tomba di famiglia a Napoli.  Fu indagato per buchi al bilancio comunale, abuso d’ufficio e violazione della legge elettorale per la vicenda dei contributi previdenziali concessi ai dipendenti del Comune per i danni subiti a causa della cenere dell’Etna

Dalla politica al carcere: la caduta di Cosentino!

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L’ex sottosegretario all’Economia del Pdl, Nicola Cosentino, è entrato nel carcere di Secondigliano, Napoli, in esecuzione dei provvedimenti di arresto emessi a suo carico nel 2009 e nel 2011 per i reati di concorso esterno in associazione camorristica, reimpiego di capitali illeciti e corruzione.  L’ex coordinatore del Pdl in Campania si è consegnato spontaneamente alla casa circondariale napoletana accompagnato dal suo difensore di fiducia, Stefano Montone. I pm della Dda di Napoli, Antonello Ardituro e Alessandro Milita, hanno delegato per l’esecuzione del provvedimento di arresto alla Dia e ai carabinieri di Caserta.

Cosentino prima del week-end sarà in carcere!

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Nicola Cosentino dovrebbe costituirsi in carcere venerdì, quando saranno terminate le procedure di insediamento del nuovo Parlamento. Lo ha affermato il suo difensore, Stefano Montone, che ha precisato che al momento non si sa a quale struttura il deputato Pdl dovrebbe presentarsi. Tra le ipotesi, oltre a una delle case di reclusione campane, vi è anche quella di un penitenziario fuori regione, per esempio Rebibbia, a Roma.

“La decisione definitiva sulla struttura in cui verranno scontati gli arresti – ha concluso Montone – spetta all’autorità giudiziaria e sotto il profilo amministrativo al Dap”.

Su Cosentino pendono due ordinanza di arresto – Nei riguardi di Cosentino, parlamentare uscente non ricandidato, ci sono due ordinanze di custodia cautelare in carcere per le quali la Camera ha rifiutato l’autorizzazione all’arresto, ma che sono state confermate nei giorni scorsi dal Tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere. Le ordinanze sono state emesse nell’ambito di procedimenti nei quali Cosentino è accusato di corruzione, in uno, e di concorso esterno in associazione camorristica, in un altro.

Pranzo, loggia, Cia… e Prodi così sia!

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Un pranzo organizzato da Sergio De Gregorio con il capocentro della Cia a Roma, per parlare di come far cadere il governo Prodi. Presente l’allora ministro della giustizia Clemente Mastella, che mesi dopo abbandonerà il governo di centrosinistra dichiarando di essere vittima di accanimento giudiziario.
Stando al racconto dell’ex senatore idv che ha ammesso di aver ricevuto 3 milioni di euro per far cadere il governo, sarebbe stato in quella occasione, nell’estate 2007, che il capocentro della Cia avrebbe espresso chiaramente al ministro della giustizia che l’amministrazione americana avrebbe gradito che l’«esperienza» del governo Prodi terminasse.

Che Sergio De Gregorio avesse parlato delle pressioni da parte dell’amministrazione era un fatto noto. Nella richiesta di custodia cautelare che lo riguarda, resa nota nei giorni scorsi, diceva esplicitamente che quando l’estate scorsa incontrò il senatore Marcello Dell’Utri gli raccontò «dell’intervento con gli americani per mandare a casa Prodi».

Ora che gli atti allegati alla richiesta sono stati messi a disposizione dei membri delle vecchie giunte di Camera e Senato, però, quel verbale omissato comincia a circolare. E il racconto fatto ai pm di Napoli che lo accusano di corruzione in concorso con Silvio Berlusconi è molto preciso: «Nell’estate del 2007 organizzammo un pranzo tra me, De Chiara, Mastella e Gorelick (capocentro della Cia a Roma dal 2003 al 2007) – spiega – Gorelick disse chiaramente a Mastella che l’amministrazione americana avrebbe mostrato riconoscenza a chi avesse messo fine ad un’esperienza del genere», sottinteso, ma il passaggio è esplicito, il governo Prodi.

Davanti a quelle richieste, Mastella avrebbe detto di non essere interessato per poi lasciare la tavola. Ma è un fatto che alcuni mesi dopo a gennaio del 2008 annuncerà le sue dimissioni dalla carica, motivate dalla “mancata solidarietà politica” da parte del centro-sinistra rispetto alla vicenda che lo vedeva indagato portando così alla fine del governo Prodi.
Il racconto di De Gregorioi, tira fuori dagli archivi un nome dimenticato: Enzo De Chiara italoamericano nato ad Aversa, rappresentante in Italia del partito repubblicano, che negli anni novanta vantava un’amicizia personale con Bill Clinton. L’inchiesta della procura di Aosta che lo tirava in bsllo, chiamata Phoney money, ipotizzava l’esistenza di una “nuova P2” che avrebbe riunito boiardi di Stato, alti gradi di polizia e Guardia di Finanza, faccendieri, uomini della Cia, con la copertura di ambienti della massoneria. De Chiara, definito allora «amico dell’amministrazione americana» ne avrebbe fatto parte anche come rappresentante in Usa dell’allora società telefonica Stet.
Ma Mastella cosa ne pensa?
Mastella dice di ricordare quel pranzo: «Era una colazione, rimasi solo pochi minuti. Non avevo capito che l’americano presente fosse il capocentro Cia (c’è chi dice a sua insaputa, c’è chi non capisce… questi i politici italiani), ma in ogni caso gli dissi di essere soddisfatto del mio incarico al governo». E aggiunge: «Mi stupì il rapporto tra De Gregorio e gli altri presenti». «Questa dichiarazione è una cosa enorme», commenta il deputato radicale Maurizio Turco che tra pochi giorni lascerà l’incarico: «Credo ancor più interessante dal punto di vista della sicurezza dello stato di qualsiasi altra affermazione del senatore De Gregorio».

Cosentino può essere arrestato!

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Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha respinto l’istanza di revoca dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Nicola Cosentino, nel procedimento in cui il parlamentare e’ accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per presunti rapporti con il clan dei Casalesi.

Cosentino, se l’ordinanza non venisse revocata successivamente dal Riesame, potrebbe essere arrestato pertanto nel momento in cui decade dalla carica di deputato, ovvero quando si insedia il nuovo Parlamento.

Deputato cinese arriva in ritardo e rompe tutto in aeroporto!

Perde l’aereo e sfascia tutto. E’ successo all’aeroporto di Kunming, vicino Changshui in Cina, protagonista il deputato cinese Yan Linkun. Arrivato in ritardo, quanto l’assistente di volo lo ha informato che il gate era chiuso e non poteva più salire sull’aereo in partenza, ha dato di matto. Il video è tra i più visti del web.

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