Si masturba davanti a collega cieca, condannato

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Un uomo di 60 anni era stato denunciato dalla vittima, una sua collega non vedente che come lui prestava servizio in un ospedale della provincia di Brindisi. I fatti si sono verificati nel luglio dello scorso anno quando l’uomo approfittando del fatto che la sua collega fosse ipovedente si era masturbato davanti a lei. Ora l’uomo ha patteggiato la pena a 1 anno e 2 mesi per violenza sessuale. Decisive  sono state le telecamere di sorveglianza posizionate negli uffici dai carabinieri dopo la denuncia della donna. Il legale della parte offesa aveva chiesto un risarcimento pari a 100 mila euro all’atto della costituzione di parte civile. Proseguirà ora con la rivendicazione della somma in sede civile.

 

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Il 21enne che finisce in manette… grazie al fiuto di un cane!

warren-cane-pastore-tuttacronacaWarren è un pastore tedesco che fino a poco tempo fa viveva con il suo padrone in provincia di Lecce. Dovendosi trasferire e non potendo portare con sè l’animale, l’uomo, che ben conosceva il fiuto del cane, ha pensato di donarlo alla polizia di Stato. Warren si è così trovato a far parte dei nuclei cinofili di Brinidisi e ora ha portato a termine il suo primo arresto ai danni di un 21enne brindisino che nascondeva in casa due chili e mezzo di hashish. Warren ha guidato i poliziotti che, ne corso della perquisizione, hanno rinvenuto la droga in un armadio dell’appartamento di Francesco Intiglietta, che è finito in manette, ma non solo: anche una pistola cal. 6.35, con matricola abrasa, posta sotto il comodino. Il giovane è ora accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, oltre che di detenzione illegale di un’arma da fuoco.

In alto i calici: i prof e il “brindisi contro lo spreco”

brindisi-etilometro-tuttacronacaInusuale protesta al liceo linguistico Regina Margherita di Torino da parte dei professori che hanno manifestato contro il test dell’etilometro disposto per gli stessi docenti da una delibera regionale lo scorso ottobre. La protesta messa in atto è un “brindisi allo spreco” e vuole dire no a una “ridicola e umiliante visita medica”. I sindacali spiegano: “La visita di massa dei prof costerà più di 4mila euro solo al Regina,mentre la scuola cade letteralmente a pezzi”. E ancora: “Potevamo rifiutare l’obbligo di legge della visita, ma abbiamo scelto la strada della feroce ironia”.

Nonno si masturba al ristorante con la nipote di 11 mesi in braccio

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Il nonno di una nipotina di appena 11 mesi è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri di Oria, in provincia di Bari, mentre era al ristorante con i familiari per festeggiare San Valentino. Approffittando della distrazione dei genitori si è appartato con la nipote di 11 mesi e tenendola in braccio ha compiuto atti di autoerotismo cercando di coprirsi con la tovaglia. Il 60enne di Francavilla Fontana, già con precedenti, è stato quindi arrestato fra lo stupore degli altri commensali.

 

Dramma del fuoco: uomo muore nel suo appartamento avvolto dalle fiamme

incendio-ostuni-tuttacronacaDramma nel centro storico di Ostuni, in provincia di Brindisi, dove il 47enne Vito Semeraro è morto avvolto dalle fiamme sviluppatesi nel suo appartamento di largo Cattedrale. L’incendio ha avuto origine da una stufa a gas che si trovava nell’abitazione dove da tempo viveva l’uomo. All’arrivo dei soccorritori la vittima era già priva di vita: i sanitari del 118 e i vigili del fuoco hanno trovato all’interno dell’abitazione il cadavere carbonizzato.

Il dirigente di Provincia che stappa lo spumante… e buca un quadro del 700

palazzo-isimbardi-tuttacronacaUn quadre del Settecento irrimediabilmente danneggiata alla Provincia di Milano. Il fatto risale a poco prima di Natale, in occasione del brindisi organizzato da Alessandro Papini, direttore della comunicazione. Un anonimo dirigente ha stappato una bottiglia di spumante e il tappo è finito proprio contro una preziosa tela a olio 235×405, raffigurante le eroiche gesta di Capellino Isimbardi che acquistò l’immobile. E che ora è stata “aggiustata” con del nastro adesivo per coprire quel buco. E nonostante tutti sul momento abbiano riso, ora sembra nessuno ricordi chi teneva in mano quella bottiglia. Il Fatto Quotidiano ha raggiunto telefonicamente il direttore Papini, il quale ha assicurato che il foro è stato prontamente tamponato “in maniera professionale, con idoneo ma temporaneo sistema di fissaggio adesivo, per evitare l’ampliamento del danno”. E aggiunge:

“Ma guardi che siamo assicurati eh… in fondo è un incidente come un altro. E poi ho subito mandato una mail a chi di dovere per segnalare il problema e attivare le procedure di restauro, guardi ecco… alle 16.10. Se vuole gliela giro”.

Salvo poi rimangiarsi la parola dopo qualche ora:

“Perché nel frattempo ha sentito un altro direttore che gli ha rappresentato “insormontabili problemi di privacy” in caso di invio all’esterno di una comunicazione interna. Per fugare ogni sospetto invita a chiamare il destinatario della mail, il terzo direttore”.

Tale Giorgio Grandesso, responsabile del settore Patrimonio, che sì ha ricevuto l’email e aggiunge: “Del resto il quadro con la smagliatura è collocato in un’area di passaggio non coperta da telecamere…”. E neppure conosce l’esatta entità del danno, riparato alla meno peggio da improvvisati restauratori di cancelleria.

Per Capodanno… un brindisi allo Champagne-bar più lungo d’Europa?

champagne-bar-tuttacronacaSe siete abituati ad essere sempre in viaggio ed amate i treni, ma non volete perdervi un brindisi di Capodanno, perchè non un salto in quello che è il “più lungo champagne bar d’Europa“, oltre novanta metri senza considerare il chiosco centrale. Lo si trova alla stazione di St. Pancras, in centro a Londra, lungo i binari e con una vista a 360° sui treni che arrivano e quelli in partenza. A gestire lo spazio, la catena di ristoranti Searcys, che si occupa di allietare i palati con i più svariati champagne. Per quel che riguarda i calici singoli c’è una scelta tra una dozzina di tipologie ben assortite, tra i brut NV (= non vintage, cioè senza annata), i millesimati, i rosè e anche un demi-sec. Per quel che riguarda le bottiglie, tuttavia, la scelta si fa ardua, con una lista di centoventi referenze per il formato standard più un’altra ventina per le magnum. Se poi si vuole esagerare non mancano neanche i formati extralarge, come “Methusaleh” di Royal Reserve di Philipponnat o “Nebuchadnezzar” di Taittinger N.

Ma se il palato non può che uscirne soddisfatto, non è da meno l’esperienza che si vive sorseggiando un calice protetti dal via vai dei passeggeri. E’ possibile infatti accomodarsi in uno dei salottini aperti con sedili in pelle e illuminazione liberty e consultare la lista seduti a tre metri dai treni protetti da una barriera di vetro oppure scegliere uno sgabello al bar. E mentre gustate del salmone affumicato per accompagnare le bollicine, oppure  del black pudding presentato insieme al foie gras, non scordate di ammirare sopra la vostra testa le altissime volte in metallo della stazione e, ai lati, le lunghe pareti in cotto con finestre pseudogotiche. Il tutto rinchiuso in una cornice che è un trionfo di architettura vittoriana dove la musica dal vivo ammanta tutto di ulteriore fascino. Ma a questo punto viene da chiedersi: e se non si ama lo champagne? La risposta è servita: è possibile infatti scegliere tra un Bellini a base di prosecco o optare per un cappuccino se non per un soft drink come l’Elderflower, ottenuto dalla macerazione dei fiori di sambuco e adatto anche ai più piccoli. Insomma, buon 2014 a tutti e… cin cin!

Incidente mortale al porto di Brindisi: perde la vita un uomo, un altro ferito

incidente-porto-brindisi-tuttacronacaDramma nel porto di Brindisi dov’è morto un autista greco di Tir ha perso la vita durante le operazioni di sbarco di automezzi in un traghetto Sorrento della compagnia Grimaldi, che collega Brindisi con la Grecia, da dove proveniva la motonave. La vittima sarebbe rimasta schiacciata tra il suo autoarticolato e la paratia della nave. Ma il bilancio parla anche di un ferito grave: si tratta di un uomo che era intervenuto in aiuto dell’autista ed è stato soccorso dal 118. Non é ancora chiara la dinamica dell’incidente e vigili del fuoco e Capitaneria di porto sono sul posto, sulle banchine dello scalo brindisino insieme a tre ambulanze giunte per prestare soccorso.

Testaccio è giallorosso, brindisi per Garcia e Pallotta

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Brindisi dopo il successo con la Fiorentina al Macro, il museo di arte contemporanea di Testaccio che questa sera ha ospitato la Roma. Presenti tutti i giocatori: Francesco Totti, Daniele De Rossi, Federico Balzaretti, Bogdan Lobont, Morgan De Sanctis, Lukasz Skorupski, Leandro Castan, Maicon, Mehdi Benatia, Nicolas Burdisso, Tim Jedvaj, Vasilis Torosidis, Kevin Strootman, Rodrigo Taddei, Miralem Pjanic, Marquinho, Dodò, Michael Bradley, Alessandro Florenzi, Mattia Destro, Gervinho Marco Borriello. La dirigenza è stata rappresentata dal dg Mauro Baldissoni, dall’ad Italo Zanzi, dal ds Walter Sabatini e dal presidente James Pallotta. Rudi Garcia in total black, ha brindato con James Pallotta. Domenica 5 gennaio alle 20.45 la squadra infatti sarà impegnata a Torino contro la Juventus.

Il primario in malattia che lavorava in privato

guardia_di_finanza-tuttacronacaEra in malattia da circa sette mesi, almeno stando a quanto risultava all’azienda ospedaliera e al reparto che dirige, ma la Guardia di Finanza ha rilevato che il medico svolgeva la sua attività privatamente, nel suo studio. Lui è un primario dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, e ora è stato denunciato per truffa aggravata ai danni della Asl. Le Fiamme Gialle hanno trovato e sequestrato nel suo studio un centinaio di ricevute sanitarie che aveva emesso e firmato.

La zia abusa del nipote, la madre la denuncia

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La madre di un 15enne ha denunciato la sorella, in quanto avrebbe costretto il minore ad avere rapporti sessuali con lei. La donna, una 36enne di San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, sarebbe stata accusata dal ragazzo che avrebbe dichiarato di essere stato costretto a far sesso con la zia.   Sulla vicenda la procura di Brindisi ha aperto una inchiesta ed è stato disposto anche un incidente probatorio per verificare l’attendibilità del racconto fatto dal ragazzino.

“Zalone-berluscone”, Brunetta tra Forza Italia e Sole a catinelle

sole-catinelle-brunetta-tuttacronacaC’è da chiedersi quanto sia stato apprezzato dai molti fan di Checco Zalone il tweet con il quale oggi Renato Brunetta, capogruppo alla Camera del Pdl (prima) e di Forza Italia (ora), ha paragonato l’ultimo film del comico a rinato partito di Forza Italia, forzando così la similitudine tra il cabarettista e Berlusconi. Recita il cinguettio: “Sole a catinelle. Zalone esprime in pieno la filosofia positiva, generosa, anticomunista, moderata, serena di Berlusconi e di Forza Italia”.

brunetta-tweet-tuttacronacaOvviamente non si è dovuto attendere a lungo per le numerose risposte tra le quali, con molta ironia, “Renatino, prima di recensire un film forse sarebbe il caso che lo guardassi prima!, dice Armando, mentre ‘Mirtilla’ è più tranchant: !Mi sa che Renatino si è perso nel multisala ed è andato a vedere un altro film”. Ma c’è anche chi apprezza, come Corrado Fortuna: “Ti sei guadagnato un follower”. Ma Brunetta non “parla da solo”. Infatti lo stesso concetto era stato espresso nel mattinale, la nota politica redatta dal gruppo Forza Italia alla camera, dove si legge: “Qualcuno l’ha notato? Siamo prudenti nel dirlo, perchè non vorremmo iniziasse un boicottaggio come quello contro i pompelmi degli israeliani. Il film ‘Sole a catinelle’ di Checco Zalone esprime in pieno la filosofia positiva, generosa, anticomunista, moderata, serena di berlusconi e di forza italia. Zalone-berluscone”.

Furto a catinelle. Maxi rapina a Brindisi, svaligiato incasso del film di Zalone

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Nella notte tra domenica e lunedì al cinema multisala Andromeda di Brindisi i ladri sono entrati da  lucernario, hanno disattivato l’impianto di allarme e disattivato le telecamere di videosorveglianza, e infine hanno svuotato la cassaforte, fuggendo probabilmente a bordo di un camion. Così hanno rubato l’intero incasso del weekend, un bottino da oltre 100mila euro. Gran parte dell’incasso era frutto dello sbigliettamento di “Sola a catinelle” di Checco Zalone. . A scoprire il colpo sono stati gli addetti alle pulizie.

 

Carbone sulle foglie di vite, shock in aula a Brindisi

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Immagini shock proiettate oggi in aula,  al tribunale di Brindisi, processo cominciato lo scorso dicembre a carico di 15 persone, 13 dirigenti e tecnici Enel per la dispersione di polveri di carbone dal nastro trasportatore della centrale Enel di Cerano e dal carbonile scoperto. Il carbone infatti è stato  fotografato sulle foglie di vite, sui grappoli d’uva e sulle mani degli agricoltori.

 

L’omofobia che costringe alla fuga… la storia di Gianluca

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Emigrato sì, ma perché gay. Emigrato perché gli hanno bruciato la casa. Emigrato perché Gianluca Calignano, 29enne di Brindisi, ha subito minacce, insulti e intimidazioni. Così due mesi fa ha deciso di trasferirsi all’estero e ha scelto la Germania, dove ha un lavoro part-time con un contratto di pochi mesi e vorrebbe tornare ma : “Ho paura di tornare in Puglia”, racconta all’ANSA.

Nei mesi scorsi erano apparse delle scritte omofobe sui muri della sua abitazione. Gli hanno tagliato ripetutamente gli pneumatici dell’auto, gli hanno intimato di lasciare il paese perché “a Tuturano non c’è spazio per i gay”.

Ora Gianluca chiede aiuto: “A marzo – dice – il sindaco di Brindisi mi aveva promesso che mi avrebbe assegnato un alloggio popolare lontano da Tuturano, ma non ha mai dato seguito all’impegno. Ora vivo fuori, ma dovrò tornare. E ho paura”.

Arrestato il re dei salumi, nella sua azienda morì un operaio

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I macchinari con i dispositivi di sicurezza li aveva comprati tutti, poi però pensando che ostacolassero la produzione li fece rimuovere. Così a dieci giorni dalla morte di Mario Orlando, operaio 53enne che lavorava nel salumificino di Taurisano, è stato arrestato uno dei fratelli proprietari dell’azienda Scarlino, Attilio. L’uomo ora si troca agli arresti domiciliari con l’accusa di morte causata dalla rimozione degli apparati di sicurezza. Indagato anche il fratello Antonio in quanto responsabile della sicurezza e il capo reparto Luigi De Paola a cui vengono contestati i reati di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro e morte come conseguenza di altro reato. Accusato di omicidio colposo anche Mario De Icco l’operaio che inavvertitamente azionò l’impastatrice che uccise Orlando. Inoltre mentre l’azienda era sotto sequestro, inoltre, sono stati violati i sigilli – secondo la Procura su disposizione di Attilio Scarlino per rimontare un cancello di sicurezza su un’insaccatrice. L’obiettivo secondo i magistrati era dimostrare la presenza di misure di sicurezza che secondo quando accertato dagli uomini del commissariato di Taurisano erano invece assenti su molti macchinari.

Incidente shock sul lavoro, cade nell’impastatrice e muore.

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Shock in un azienda alimentare leccese. Nel noto salumificio  “Scarlino” di Taurisano, un operaio di 53 anni, Mario Orlando, è rimasto ucciso dalle lame affilate dell’impastatrice. Il tragico incidente è avvenuto alle 14, mentre l’uomo stava compiendo le abituali operazioni di routine. I colleghi hanno allertato immediatamente i soccorsi, ma all’arrivo del 118 il personale medico ha solo potuto constatare il decesso dell’uomo. Il dramma avviene a neppure 24 h da quello di Francavilla Fontana (in provincia di Brindisi),in cui ha perso la vita il 38enne di Aradeo, Angelo Reschi – impiegato in una ditta che stava eseguendo lavori sulla condotta idrica per conto dell’Acquedotto pugliese – deceduto per asfissia in seguito ad annegamento, a causa di un  violento getto d’acqua improvviso che lo ha colpito mentre stava lavorando.

 

16enne va in coma dopo aver fumato uno spinello

spinello-coma-tuttacronacaAveva preso parte a una festa di compleanno privata organizzata nel giardino di una nota struttura ricettiva di Brindisi un 16enne che, la notte scorsa, è stato ricoverato in ospedale in stato di coma dopo aver fumato uno spinello.  Sembrerebbe che l’adolescente, ora fuori pericolo, non fosse consapevole che si trattasse di uno spinello. Gli agenti della sezione volanti, che hanno avvertito il magistrato competente, stanno indagando. La struttura era stata presa in affitto da privati per organizzare un party.

Enel e le manifestazioni “spontanee” contro Greenpeace

greenpeace-enel-tuttacronacaIl 26 ottobre 2008, a poco più di un mese dall’inizio della Conferenza sui cambiamenti climatici organizzata dall’Onu in Polonia, Greenpeace attacca la Lanterna, simbolo della città di Genova, una nave carboniera e l’impianto termoelettrico dell’Enel, dove scrive “clima killer”. E’ questione di ore e sull’edificio, al posto della scritta, appaiono tre striscioni che recitano: Andate a lavorareBasta ecoballe e Quit Greenpeace. I dipendenti dell’Enel e i giornali parlano di contro-protesta spontanea.Ma le cose sono andate in modo diverso e lo testimoniano le carte del processo che vede imputati a Brindisi dodici dirigenti Enel con l’accusa d’aver imbrattato di carbone campi e abitazioni vicini alla centrale “Federico II”. Come spiega il Fatto quotidiano, “il 9 ottobre 2009 il pm Giuseppe De Nozza ordina la perquisizione del computer di Calogero Sanfilippo, allora responsabile della filiera del carbone. E salta fuori anche questa storia collaterale, che svela un doppio livello nelle legittime azioni di contro-protesta agli attacchi di Greenpeace. Contattata da ilfattoquotidiano.it l’Enel preferisce non commentare. E il responsabile settore elettrico della Filctem Cgil, Giacomo Berni, è categorico: ‘Ho organizzato tante manifestazioni come sindacato, mai per conto terzi’. Fatto sta che gli operai protestano, ma tutto sembra essere deciso nella sede centrale di Roma. Nei minimi dettagli.” Ma le mail che i dirigenti dell’Enel in quei giorni si sono scambiati raccontano una verità diversa. In una di queste, datata 29 ottobre 2008, un uomo dell’ufficio stampa, Alessandro Zerboni, scrive: “È di fondamentale importanza individuare cinque fidatissimi lavoratori per unità a carbone. Eleggere uno o due portavoce. Il personale – suggerisce Zerboni ai responsabili delle relazioni esterne delle macroaree – dovrà essere formato e preparato all’azione. È importante gestire le relazioni sindacali, durante e dopo la protesta in quanto si tratta sempre di AZIONI SPONTANEE dei lavoratori, MAI ORGANIZZATE dall’azienda”. Talmente spontanee che “in caso di azione il capocentrale dovrà informare il proprio superiore, il responsabile di filiera, le relazioni esterne, l’ufficio stampa nazionale”. Quindi arriva la ‘lista della spesa’: serve un “press kit per le centrali a carbone” che comprende: “STRISCIONI: numero 8, lunghezza 8/10 metri – altezza almeno 1,5 metri, formato orizzontale e verticale, font: scritti con pennello (minima larghezza per lettera 10 cm). No spray. Colore: preferibilmente blu scuro/verde scuro su fondo bianco. Scritte: ANDATE A LAVORARE, BASTA ECOBALLE, SIAMO VERDI DI RABBIA, uno o due a piacere in dialetto”. E’ sempre il Fatto quotidiano che ricorda: “Due delle frasi suggerite erano già comparse a Genova. L’en plein, stando a quanto riportano i giornali dell’epoca, si registra nel 2009 durante la contro-protesta inscenata dagli operai dell’impianto di Fusina, alle porte di Marghera, subito dopo l’attacco di Greenpeace alla vigilia del G8 de L’Aquila. Sono le uniche due occasioni accertate nelle quali le proteste degli operai combaciano con le indicazioni prescritte nel press kit, che si chiude con gli accessori da stadio: ‘Due megafoni, dieci fischietti da arbitro e dieci trombe nautiche a bomboletta’.” Il giorno successivo al blitz di Greenpeace a Genova, c’è un fitto scambio di mail tra dirigenti, relazioni esterne e gli uomini al comando delle centrali. Serve prevenire ulteriori attacchi ed essere pronti a reagire e quindi ci si concentra sugli impianti di La Spezia e Piombino, i più vicini e per questo più esposti. Vista la tensio, Sanfilippo dice al direttore della centrale spezzina di farsi prestare gli striscioni usati a Genova, raccomandandosi “per il futuro di realizzarli ad uso esclusivo di La Spezia”. A questo punto sende in campo anche il responsabile Area Business, Roberto Renon, che ricorda a Sanfilippo di concordare in futuro con relazioni esterne le frasi: “in staff meeting non era piaciuto ‘Quit Greenpeace'”, visto a Genova. Per quel che riguarda la centrale di Piombino, è il responsabile delle relazioni esterne per il centro-nord Luciano Martelli, oggi in pensione, a occuparsi della questione. Martelli avvisa Roma dopo esser stato allertato dalla security interna sull’imminente possibilità di un’incursione. Gerardo Orsini, capo ufficio stampa, è categorico e pronto a partire per la Toscana: “Vale la pena che tu vada direttamente sul posto per far sì che siano pronti al più presto gli striscioni, le dichiarazioni da fare, si trovi un portavoce che dichiari ai media. Se non puoi diccelo che andiamo da Roma”. Martelli lo tranquillizza: “In centrale stanno già preparando qualche striscione”. Alla fine, gli attivisti Greenpeace non sono mai arrivati.

Si schianta uno yacht sugli scogli di Brindisi, muore un uomo

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E’ morto in seguito all’urto del suo yacht con gli scogli a largo delle coste di Brindisi, nei pressi della diga di Punta Riso, Alessandro Colangeli 59 anni, originario di Stimigliano di Rieti. Si sono invece salvate le altre due persone che insieme a lui stavano viaggiando sullo yacht. Colangeli è rimasto in acqua più degli altri in attesa di soccorsi ed è stato recuperato solo quando i vigili del fuoco a bordo di una moto d’acqua sono riusciti ad avvicinarsi al luogo dell’incidente. L’uomo era già in stato di incoscienza ed è morto appena giunto in ospedale. Sembrerebbe che Colangeli sia morto per un arresto cardiaco, ma non essendo chiare le cause il corpo è a disposizione del pm di turno che potrebbe anche predisporre a breve l’autopsia.

Continua a tremare l’Italia: terremoto nel Canale di Otranto

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Una forte scossa di terremoto ha colpito il Sud dell’Italia. L’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha infatti registrato un sisma di magnitudo 4.6 stamani alle 10.41 nel distretto sismico del Canale d’Otranto, ad una profondità di 10 chilometri, in territorio albanese. La scossa è stata avvertita anche in alcune zone del Salento, come la Questura di Brindisi. Non si segnalano al momento danni.

Il sindaco a luci rosse?

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Cosimo Mele, deputato ex-Udc, è diventato sindaco di  Carovigno, la sua città natale, in provincia di Brindisi. Forse non molti ricorderanno che proprio Cosimo Mele nel 2007 fu al centro di uno scandalo a sfondo sessuale legato al malore di una prostituta con la quale si trovava in compagnia e di un’altra ragazza all’Hotel Flora di via Veneto a Roma. La prostituta fu ricoverata in ospedale per quel malore causato probabilmente dal consumo di alcol e cocaina. Il parlamentare ha sempre negato l’uso di stupefacenti ed a seguito delle polemiche politiche si dimise dall’Udc senza tuttavia lasciare il suo scranno in Parlamento. Nel 2008 non venne ricandidato. Ancora oggi ci sono aperti due processi uno in cui Mele è imputato per cessione di stupefacenti e l’altro in cui è parte civile in quanto la ragazza che si era sentita male accusò il politico di avergli ceduto la droga e poi avrebbe cercato di estorcere denaro o un contratto televisivo a Mele, in cambio di una ritrattazione.

Ultimo giorno di scuola… cambiano i tempi, ma non le tradizioni!

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Saremo anche nell’era Facebook e Twitter, ma certe tradizioni sono dure a morire e l’ultimo giorno di scuola i social, almeno per qualche minuto, passano in secondo piano: ci sono i saluti e gli abbracci, qualche lacrima e l’in bocca al lupo agli studenti dell’ultimo anno che presto saranno impegnati con la maturità. Ma soprattutto c’è quella festa che è a metà tra “liberazione” dai banchi e benvenuto all’estate. Allora via libera a scherzi, brindisi e gli immancabili gavettoni perchè… estate bagnata, estate fortunata!

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A un anno dall’anniversario per la morte di Melissa, arriva un libro per lei

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Ore 7.42, scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, un anno fa. Un’esplosione, attimi di panico, una ragazza che perde la vita, altre nove persone ferite.

Ore 7.42, scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, oggi. I ministri dell’Istruzione e dei Beni culturali, accompagnati da altre autorità, depongono un fascio di fiori bianchi davanti alla stele che ricorda Melissa Bassi, la studentessa uccisa dall’ordigno azionato dal reo cofesso Giovanni Vantaggiato, per il quale è stato chiesto l’ergastolo.

E’ trascorso un anno da quel tragico evento che colpì tutta l’Italia come un pugno allo stomaco: in questo Paese uno dei tanti modi di morire è andando a scuola, finendo vittime di un assassino che ha posizionato una bomba. Ma un anno è anche un tempo sufficente per provare a ricominciare, ad andare avanti, per tentare di ritrovare quella serenità che è stata strappata in un attimo. A testimonianza di tutto questo arriva “I giorni dopo il tramonto”, li libro-diario scritto dalla 17enne Selena Greco, amica del cuore e compagna di banco di Melissa e anche lei coinvolta nell’attentata in cui riportò ferite gravi insieme ad altre quattro compagne, Veronica, Vanessa, Sabrina e Azzurra. “Il mio libro e’ un messaggio di speranza. Melissa accoglieva ogni giorno che arrivava con il sorriso. Vorrei che questo diario fosse utile a tutte le persone come noi che si sono ritrovate a vivere momenti di sofferenza”. Selena, con la sua opera prima, racconta il dramma per la scomparsa, il dolore delle ferite, la rabbia e la reazione, perchè l’ha imparato a sue spese che il sole torna a splendere, anche se per un po’ ha lasciato il posto all’oscurità. E se “Il passaggio più difficile è stato scrivere la frase che Melissa non c’e più”, “I giorni dopo il tramonto” sono uno spartiacque tra la disperazione e la normalità, intrisi di memoria ma aperti all’idea di ricominciare a vivere, aspettando nuovi sorrisi, attendendo di essere felici, nonostante quelle cicatrici che, da un anno, affliggono il corpo ed il cuore.

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A quasi un anno dalla strage, allarme bomba alla Morvillo-Falcone

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Ieri, nella tarda serata, nel cortile sul lato posteriore della scuola Morvillo-Falcone, l’istituto davanti al quale il 19 maggio 2012 è stato fatto esplodere l’ordigno che ha causato la morte della 16enne Melissa bassi ed il ferimento di altre nove persone, è stata rinvenuta una busta contenente cinque petardi e alcol. Sul posto sono sopraggiunti gli agenti di polizia e gli artificieri, che hanno aperto la busta ed esaminato i petardi, nonchè gli agenti della scientifica, della squadra mobile e della Digos. Riguardo al mini ordigno, composto da una busta di patatine dall’interno della quale, oltre ai petardi, c’era una bottiglietta  d’alcol con uno straccio che fuoriusciva a mò di miccia, si ipotizza, al momento, un gesto goliardico.E’ stato il custode dell’istituto a segnalare la presenza dell’oggetto legato ad un condizionatore d’aria sul retro dell’edificio, nel giardino che si affaccia su via Lanzellotti, a Brindisi, strada da cui si accede anche al palazzo di giustizia. E’ trascorso quasi un anno dalla strage e l’allarme, pur essendo apparso subito infondato, ha comunque mobilitato le forze di polizia. Nella giornata odierna saranno inoltre predisposti servizi di controllo e perlustrazione della zona mentre si cercano i responsabili del gesto.

Operai sul tetto a Brindisi… la crisi e la cig spaventano!

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Hanno trascorso la notte in cima alla torre di un nastro trasportatore della centrale Edipower di Brindisi sette dei 24 operai della ditta Sogesa, che si occupa delle pulizie all’interno dell’impianto, i quali protestano dopo aver ricevuto la comunicazione di avvio della cassa integrazione. Stamani uno dei sette operai sulla torre, Antonio Rollo, ha accusato un malore ed e’ stato trasportato in ospedale per accertamenti. Le condizioni dell’operaio non desterebbero preoccupazioni.

Avvelena la figlia di 3 anni e poi si suicida?

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Una bambina di tre anni è morta in ospedale dopo essere stata trovata in fin di vita nella sua abitazione, in via Monteverdi, a Carovigno, in provincia di Brindisi. La madre della piccola, Francesca Sbano, di 32 anni, è in coma dopo aver tentato il suicidio lanciandosi nel vuoto dal terrazzo dello stesso appartamento, al secondo piano della palazzina. Gli investigatori sospettano che la donna abbia avvelenato la figlia e poi abbia tentato il suicidio.

A quanto si è appreso, Francesca Sbano era separata dal marito. Madre e figlia vivevano da sole nell’appartamento. A dare l’allarme sarebbero stati dei vicini di casa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale del 118. La bambina potrebbe essere stata avvelenata ma, al momento, sono in corso accertamenti.

Il sancta sanctorum dei segreti di Stato al M5S? Possibile!

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Forse è una bella favola, forse è un’utopia, forse è solo una leggenda metropolitana… Ma potremmo davvero mettere le mani sui “segreti di stato”? verrà il giorno in cui potremo dare una risposta a

Portella della Ginestra, alla bomba senza artificieri di Piazza Fontana, alla strage di Brescia, a quella della stazione di Bologna, alla strage dell’Italicus, all’omicidio di Aldo Moro, a quello di Mauro De Mauro, alla morte di Ilaria Alpi e di Mauro Rostagno. A Pier Paolo Pasolini massacrato di botte da mani oscure e all’aereo del presidente dell’Eni Enrico Mattei. E poi a un altro aereo, quello caduto su Ustica senza un perché. All’ombra di Stay Behind dietro la strage di Alcamo Marina, agli apparati, ai servizi e ai boss che confezionano il botto in via d’Amelio, all’agenda rossa di Paolo Borsellino e alla scomparsa di Emanuela Orlandi, alla strage degli innocenti in via dei Georgofili. E poi a quella di Brindisi, alla scomparsa troppo presto dalle pagine dei quotidiani. Dipanare il filo rosso delle stragi irrisolte di questo Paese fa quasi impressione. Fa impressione soprattutto perché i botti senza colpevoli che hanno insanguinato la storia italiana sono molto più diffusi di quelli che hanno poi trovato ricostruzioni credibili nelle aule di tribunale.

Uno dei problemi di questo Paese è che non c’è ad oggi una narrazione condivisa della Storia italiana. A ben pensarci di storie d’Italia ne esistono più di una: una ufficiale, una ufficiosa e presunta, ed un’altra – la più importante – fatta di dubbi, domande e oscuri interrogativi. Tutte questioni alle quali hanno provato a dare una risposta inchieste giornalistiche e storiche. Ma quando si tratta di trovare il bollo di autenticità in un’aula di giustizia quei dubbi rimangono fermi e cristallizzati. Solo per fare un esempio, ci sono voluti 50 anni esatti perché un giudice terzo mettesse nero su bianco che l’aereo di Enrico Mattei non era caduto per un incidente ma era stato sabotato.

Eppure in questo Paese un sancta sanctorum delle verità occultate potrebbe anche esserci. Sono gliarchivi dei servizi, che troppo spesso hanno giocato molteplici e controversi ruoli sullo sfondo delle stragi. La procura di Palermo, indagando sulla scomparsa del giornalista dell’Ora Mauro De Mauro, chiese ai servizi di produrre i fascicoli delle operazioni messe in atto dal Sid (l’allora servizio informativo della difesa) nel periodo della scomparsa del cronista. “Il Servizio informazioni della Difesa ha comunicato di non aver svolto alcuna indagine sulla scomparsa del giornalista Mauro De Mauro” fecero sapere gli 007 su carta intestata del Ministero della Difesa. Eppure più di un testimone aveva raccontato di come l’allora capo del Sid Vito Miceli si fosse precipitato a Palermo nel novembre del 1970 per ordinare di insabbiare le indagini sulla scomparsa di De Mauro. Forse di quelle operazioni non esistono fascicoli o prove scritte. Forse non esistono più. O forse semplicemente non verranno mai fornite ad una procura.

Adesso però si parla di una possibile presidenza del Copasir al Movimento Cinque Stelle. Un’ipotesi che sembra atterrire alcuni commentatori di indubbia autorevolezza. “Ma come? I grillini a guardia della sicurezza della Repubblica?”  Forse in questo modo scopriremo davvero il volto dell’Italia celato dai troppi segreti di stato!

Tommy è morto! Il cane che andava in chiesa, non ce l’ha fatta.

Aveva fatto commuovere l’Italia Tommy, il cane che dopo la morte della sua padrona andava in Chiesa tutti i giorni quasi a volerle portare un saluto. A dare la triste notizia su Facebook è il figlio della donna che si era occupata di Tommy per 13 anni ”Purtroppo devo dare a tutti una triste notizia… Tommy non è più con noi! Si è spento nel sonno alle ore 15:45 a causa di un arresto cardiaco. Riposa in pace caro amico”. Con questo messaggio si pone fine alla vita di un cane che ha dedicato tutto il suo affetto alla sua padrona. CIAO TOMMY!

Santa Maria degli Angeli, a San Donaci

Carico per saziare la “fame chimica”. Rinvenuti 15 kg di eroina

Bloccati a Brindisi alcuni albanesi e un italiano con l’accusa di traffico di stupefacenti. Sul loro peschereccio sono stati rinvenuti, ieri sera, 15 kg di eroina. fame-chimica

Rigettata la richiesta di perizia psichica su Vantaggiato dal Tribunale di Brindisi.

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Intercettato Vantaggiato: “Li prenderò in giro tutti”

Ascoltata in aula intecettazione di Vantaggiato subito dopo l’arresto. All’attentatore di Brindisi è stata così negata la perizia psichiatrica.

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Nessuna telecamera al processo di Brindisi. Vantaggiato non le vuole!

 

Siamo impazziti in Italia? Un terrorista decide che non vuole essere ripreso?

BENVENUTI IN ITALIA!

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Inizio processo Vantaggiato: studenti chiedono giustizia!

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A Brindisi in aula c’è solo il Pm di Lecce. La procura della città resta fuori dal processo

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Una rosa si chiamerà Melissa Bassi

Una nuova varietà di rosa con il nome della vittima dell’attentato alla Morvillo Falcone di Bari.

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Avaria nella notte per il traghetto da Trieste a Patrasso!

Non ha avuto bisogno di soccorso il traghetto della Grimaldi che è poi riuscito ad entrare nel porto di Brindisi autonomamente. I passeggeri sono stati ospitati nella stazione marittima e sono in attesa di un altro traghetto.

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Manca poco ormai… e tu con chi brinderai?

Attentato di Brindisi: al via il 17/1 il processo a Vantaggiato, l’assassino di Melissa

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Brindisi, la centrale ENEL è a carbone: manifesto shock di Greenpeace!

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Brindisi: forse di un giovane migrante, il cadavere sul litorale.

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