Crolla un pavimento a Lecce, un morto e un disperso

crollo-pavimento-tuttacronacaUn’abitazione fatiscente utilizzata da due clochard, un uomo e una donna, come riparo. Una pavimentazione che improvvisamente cede. I due occupanti di una casa a Lecce sarebbero così precipitati in una cisterna. La coppia in un primo momento risultava dispersa ma gli ultimi aggiornamenti parlano di un corpo riaffiorato dall’acqua della cisterna.

L’uomo che stacca il naso a morsi al vigile

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Prima una lite con un 20enne di Poggiardo, nel Leccese, e poi il morso a uno dei vigili che si era recato nell’abitazione per chiarire cosa fosse accaduto, questo è il “curriculum” di Davide Mauro, 30enne, originario di Ortelle, con alle spalle già episodi di violenza, che ora dovrà anche rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni gravi nei confronti di un agente della Polizia municipale. Questa la dinamica dei fatti come è stata in seguito ricostruita dagli agenti: dopo aver bussato all’abitazione dell’uomo e avendolo trovato in evidente stato di agitazione e conoscendo i problemi psicologici del 30enne, i vigili hanno deciso di chiamare il 118.  Non essendoci campo all’interno dell’abitazione, l’agente è uscito per telefonare col cellulare. A quel punto Mauro ha prima sferrato un pugno alla nuca del vigile rimasto in casa, lo ha stordito e si è avventato mordendolo e staccandogli il naso. È stato poi bloccato dai carabinieri. Il vigile, Giorgio Picci, è stato ricoverato in ospedale dove si valuterà se e quando sottoporlo ad un intervento chirurgico ricostruttivo.

 

Ecco come si nutriva il “calcioscommesse”

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Ha confessato Antonio Bellavista, 33 anni, ex capitano del Bari che agli inquirenti ha raccontato come: “c’era la volontà di corrompere i giocatori, ma non ci sono mai riuscito” e poi ha aggiunto: “nulla è mai andato a buon fine, come risulta dalle intercettazioni” per precisare anche che “ero uno scommettitore  e da scommettitore ho il rammarico, purtroppo, di non avere scommesso su Brescia-Lecce e Palermo-Napoli, manipolate, ma non da me. Ho scommesso e vinto su 25 gare, sulle quali circolavano voci. Fra queste Siena-Sassuolo. Dissi a un giornalista di chiamare Conte, allenatore del Siena, perché Erodiani aveva la disponibilità del Sassuolo a perdere”.

Quanto costava comprare e vendere le partite?

“250/300mila euro per le partite di Serie A – racconta Bellavista -, 150/200mila euro per le partite di Serie B e 50/60mila euro per le partite di Serie C”.

Gerard Depardieu infastidito dalle persone festanti: acqua dalla finestra!

Gerard-Depardieu-tuttacronacaSo trova nel borgo antico di Legge Gerard Depardieu e sembra proprio non gradire il rumore della movida che prosegue fino a tarda notte. I quotidiani locali ripostano che la questione è stata oggetto di polemica e di uno scambio di esposti tra l’attore francese, che qui ha comprato casa, e il giovane gestore di un locale notturno che si trova sotto la sua abitazione.  Il gestore del locale, Nando Carrozzo, dopo essere stato oggetto di un esposto da parte di Depardieu per la musica troppo alta nelle ore notturne, ha risposto con una denuncia. Sembra infatti che, una notte, dalla finestra della casa che si trova sopra il locale e che lui ritiene essere quella del francese, è stata gettata acqua suoi suoi clienti.  La polemica sarebbe esplosa il giorno di Natale, quando Carrozzo ha trovato l’auto di Depardieu parcheggiata per strada davanti al suo locale, dove abitualmente vengono collocati i tavolini. Il gestore si è recato a casa dell’attore per chiedergli di spostare la vettura. Alla lite che ne è scaturita ha fatto seguito  lo scambio di denunce.

“Torno a Pasqua”: il Bambinello scompare dal Presepe

presepe-pasqua-tuttacronacaE’ sparito il Bambinello dal Presepe dell’Anfiteatro romano di piazza Sant’Oronzo a Lecce. al suo posto, i ladri hanno lasciato un cartello con la scritta “Tranquilli, torno a Pasqua” accompagnata da uno smile. Ora le autorità locali hanno fatto partire le indagini per ritrovarlo. Ma non si tratta di una novità: è il quarto anno consecutivo che la statuetta scompare nel nulla. L’assessore al Turismo di Lecce, Luigi Coclite, ha condannato l’episodio: “non è una goliardata – afferma – ma una offesa alla religione”. I Vigili Urbani di Lecce stanno visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona.Il Comune ha disposto che venisse posta una nuova statua del Bambin Gesù, per non privare l’allestimento della Natività, del suo simbolo più rappresentativo.  Lo showman Gianni Ippoliti, che da anni vive nel Salento, aveva indetto nelle scorse settimane le “primari”» per dotare il presepe – oggetto appunto di furti negli anni passati – di un guardiano, che è stato eletto il 24 dicembre scorso ma che di fatto è stato presente nell’Anfiteatro solo la sera dell’inaugurazione della iniziativa.

Ecco perché il canone Rai è illegittimo, ma non è stato abolito

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E’ stata la Corte Europea dei diritti dell’uomo ad accogliere il ricorso di un cittadino italiano di Maglie (Lecce) che contestava il pagamento dell’odioso balzello per foraggiare il servizio pubblico. Secondo l’Alta Corte infatti il canone Rai sarebbe illegittimo “in quanto non attiene alla materia fiscale” e in quanto “l’obbligo all’abbonamento del canone come tassa sul possesso di uno o più apparecchi atti o adattabili a ricevere trasmissioni compromette la libertà di informazione”, secondo quanto riporta Libero. Quindi in base a questa sentenza che ricalca quella già emessa dal tribunale tributario del Lazio (597/2013) che aveva annullato una cartella esattoriale per la riscossione del canone tv. Ora sarà il Parlamento a dover prendere atto delle due sentenze e dare la possibilità agli italiani di scegliere cosa pagare e cosa vedere in tv. Il canone Rai comunque non è stato abolito dovrà solo essere presa una decisione dal Parlamento per giustificare un’imposta che la Corte Europea ha bocciato. In realtà però la Corte Europea ha sottolineato:

che l’intervento della polizia tributaria a danno del cittadino, aveva determinato la violazione del diritto a ricevere notizie e informazioni di carattere pubblico. I giudici dell’ Alta Corte Europea hanno sostenuto che le Autorità Italiane hanno perseguito uno scopo illegittimo, obbligando i cittadini all’abbonamento del canone, compromettendo la libertà di informazione.

Una versione quindi molto diversa da quella riportata da alcuni organi di stampa e che il tam tam del web ha fatto diffondere in pochi istanti.

 

ALLARME ULIVI, a rischio l’Europa intera

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“Una malattia molto seria, che mette a rischio l’intera Europa”. Il problema dell’epidemia di “xylella fastidiosa” era emerso già tempo, fa quando il contagio si temeva per tutta l’Italia, ora il fenomeno sta prendendo dimensioni più rilevanti e potrebbe riguardare l’intera Europa. Gli alberi di ulivo sono minacciati da questa malattia che ne causa il “disseccamento rapido”. Così in Puglia è stato chiamato un ricercatore americano, Rodrigo Almeida, professore di Berkeley, uno  dei massimi conoscitori della malattia delle piante che potrebbe propagarsi anche ad altre specie e varcare i confini, per cercare insieme una soluzione e salvare le piante centenarie.

“E’ rimasto molto sorpreso della gravità della situazione, senza precedenti. Non ha mai visto nulla di simile. È sorpreso per la rapidità con cui la malattia si espande e per i sintomi che provoca. Sintomi che vanno al di là delle sue stesse conoscenze”. Lo hanno raccontato gli esperti che lo hanno accompagnato ‘sul campo’. Lo studioso Usa ha dichiarato “stanno facendo di tutto per cercare di affrontarla e hanno con i loro lavoro di monitoraggio permesso di scoprire l’epidemia”. La situazione è seria.

Sul fronte dei controlli è stato disposto il blocco della movimentazione delle piante e dei materiali dei vivai in tutta la provincia di Lecce, ad esclusione di quelli viticoli. Si tornerà ad analizzare tutto quello che è stato commercializzato negli ultimi sei mesi per capire se eventuale materiale infetto ha varcato i confini regionali. Sorte segnata per gli ulivi in completo disseccamento: saranno estirpati e bruciati in loco. A rischio però è anche la produzione di olio: “Le piante che sono state colpite sono condannate anche se – ha spiegato il fitopatologo e professore emerito dell’Università di Bari, Giovanni Martelli – alcune hanno ancora prodotto quest’anno, il prossimo non produrranno. E se l’epidemia si diffonde altre piante si ammaleranno e quindi la produzione dell’olio calerà”.

“Abbiamo a che fare con una malattia molto seria – ha detto il professor Almeida – causata dalla compartecipazione di patogeni come la Xylella fastidiosa, funghi (di specie Phaeoacremonium) ed insetti (rodilegno). Oggi – secondo l’esperto entomologo americano – la ricerca può dare solo le prime indicazioni sulla gestione della malattia. L’impressione è che non ci sia molto da fare per le piante già colpite e che non ci sia differenza nell’attacco tra oliveti abbandonati o condotti bene. Il completamento della caratterizzazione genetica dirà molto e su queste basi potremo formulare ipotesi e validarle”.

Quel che è certo è che ci si trova davanti a una malattia nuova con un ceppo patogeno senza precedenti in Europa che sta facendo danni ingenti nelle campagne salentine: dei circa 6mila gli alberi d’olivo a rischio sradicamento, molti sono ulivi secolari, disseminati su oltre 8mila ettari di superficie agricola provinciale.   

“Allacciate le cinture”: Ferzan Ozpetek presenta i suoi protagoni

allacciate-le-cinture-tuttacronacaE’ il regista Ferzan Ozpetek a condividere, su Twitter, il primo scatto del suo nuovo film, la cui uscita è prevista nel febbraio 2014. “Ecco la prima foto ufficiale del film. Allacciate le Cinture!” ha spiegato ai suoi follower, presentando così la nuova opera, girata in Puglia tra Lecce e l’Oasi di Torre Guaceto e che vede come protagonisti Kasia Smutniak e Francesco Arca. Tra gli altri interpreti, Carolina Crescentini, Elena Sofia Ricci, Luisa Ranieri, Paola Minaccioni, Carla Signoris, Giulia Michelini, Francesco Scianna e Filippo Scicchitano.

La strage di ulivi in Salento… si teme il contagio in Italia

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C’è in corso una strage in Puglia ed è quella degli ulivi. Gli alberi secolari, capaci di produrre un’eccellenza alimentare come l’olio extravergine ora sono a rischio. Muoiono uno dopo l’altro in Salento, questi alberi autoctoni e ogni radice che viene sradicata è un colpo tremendo non solo all’ambiente ma anche all’economia di questa terra che da millenni produce un olio autoctono e legato a questo territorio capace di essere apprezzato anche in ambito internazionale. Antonio Guario, capo dell’Osservatorio fitosanitario regionale, afferma:

“Non abbiamo mai visto niente di simile in tutta la storia dell’agricoltura italiana”.

L’ulivo è la pianta simbolo di questa terra, ma purtroppo ora il simbolo è stato sostituito dal batterio killer che sta colpendo pianta dopo pianta con una velocità vertiginosa. L’allarme è anche per il resto d’Italia e anche in Europa, tanto che è stato deciso di comune accordo,tra Regione e ministero delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali, di adottare misure rigidissime per non propagare il “virus”.

La scorsa primavera forse il problema è stato sottovalutato, poi d’improvviso, quando migliaia di alberi hanno cominciato a seccare. Cosa avviene? Ingiallimento delle foglie, imbrunimenti interni del legno, foglie accartocciate come fossero sigarette. Ma se all’inizio si pensava a un fungo ora invece si è capito che il male è molto più profondo: “Xylella fastidiosa”. Come spiega Il Fatto Quotidiano:

un batterio finora mai riscontrato in Europa e mai su questa specie vegetale. Di più. E’di tipo patogeno, inserito nell’elenco A1 della Eppo, l’Organizzazione intergovernativa responsabile della cooperazione europea per la salute delle piante. Tradotto, significa che rientra nella lista nera dei batteri da quarantena, necessariamente da isolare, a causa della sua portata infettiva.

Non si conosce come questo batterio sia arrivato nel nostro Paese, ma la prima città del Vecchio Continente a essere colpita è stata Gallipoli. Da lì, si è propagato a macchia d’olio, veicolato da insetti della famiglia dei Cicadellidi. “Sono state queste piccole cicale – spiega Guario – a pungere i vasi xilematici, assorbire la linfa e ritrasmettere il batterio su altri fusti”.

Come spiega ancora Il Fatto Quotidiano:

“Non si conosce ancora di preciso il numero degli ulivi da abbattere. Attendiamo il database dell’Agea per calcolarlo. Intanto, organizziamo i monitoraggi a tappeto. A metà mese, arriveranno anche due ricercatori dell’Università di Berkeley (Usa)”. A parlare è Angelo Delle Donne, al timone del Coordinamento degli ispettori fitosanitari dell’Ufficio provinciale agricoltura di Lecce. Nessuno può e vuole spingersi a ipotizzare la cifra del disastro ambientale ed economico. Un’idea, tuttavia, ce la si può fare: il Salento è terra che ospita una densità media di 80 ulivi ad ettaro. A rischio sradicamento, solo nell’areale già compromesso, sono, dunque, circa 600mila alberi. “Si sta valutando se espiantarli tutti”, ha confessato Guario. Su quelli stroncati a metà, si procederà, nel frattempo, con drastiche potature e con pesanti trattamenti fitosanitari sulle erbe infestanti intorno. Nessuna possibilità, invece, di interventi chimici diretti.

E’ un patrimonio inestimabile quello che sta andando in fumo. Nella speranza che il parassita non faccia altri scherzi e stermini altre coltivazioni. E’ la matassa che stanno provando a sbrogliare il Cnr e l’Università di Bari. Laddove Xylella fastidiosa è di casa, in California, ha fatto incetta di vitigni. Il ceppo presente in Puglia pare, comunque, di tipo ipovirulento, non in grado di massacrare viti e agrumi. Ha la forza di attaccare, però, anche oleandri, mandorli e soprattutto le querce, un altro degli alberi più diffusi nel Leccese. E’ per questo che ai vivai della zona è stato sospeso il passaporto di queste piante e imposto il divieto di commercializzarle. Una autentica mazzata, dopo quella delle palme colpite dal punteruolo rosso.

“Nessuno, né in Italia né in Europa, sta comprendendo la gravità della questione. Il ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo, ci ha promesso un intervento, ma aspettiamo che lo concretizzi in atti e risorse. Non abbiamo tanto tempo”. L’assessore regionale all’Agricoltura, Fabrizio Nardoni, sa che almeno per tamponare l’emergenza servono “decine di milioni di euro” e che i quaranta esperti inviati da Roma per censire gli ulivi sono un minuscolo palliativo. In cassa ci sono solo pochi spiccioli. E l’intero Fondo di solidarietà nazionale, pari a 18 milioni di euro, non basterebbe a fronteggiare la sola urgenza. Senza contare che il deserto paesaggistico e ambientale che si sta prospettando è anche economico.

Mamma a 11 anni: succede nel Leccese

baby-mamme-tuttacronacaSua madre ebbe il primo figlio a 13 anni e ora lei, a soli 11 anni, è al quinto mese di gravidanza. La ragazzina, che frequenta la prima media, vive nell’hinterland Leccese e la notizia del suo stato interessante ha stravolto un paesino del Salento. Il futuro papà ha invece 17 anni. La giovane avrebbe cercato di nasconderlo a tutti, ma la madre, che c’è passata prima di lei, si è accorta della reale situazione, anche perchè sia lei che il padre della futura mamma hanno avuto i primi sospetti vedendo la figlia mettere su chili e arrotondarsi sempre di più. Una visita dal ginecologo ha poi sciolto i dubbi. Ora la futura nonna si è rivolta alla dirigente scolastica per cercare di far ridurre il clamore della vicenda.

Svaligiato il van dei Negrita, il concerto di domani a Lecce è a rischio

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Giovedì si erano esibiti a Cagliari e domani, sabato 2 novembre, sarebbero dovuti salire sul palco di Lecce, ma durante il trasferimento degli sconosciuti hanno saccheggiato il furgone usato per il trasporto delle valige con gli effetti personali e degli hard disc con le basi musicali. L’episodio occorso ai Negrita è stato denunciato nel pomeriggio di oggi al commissariato di polizia di Ostia. Il tecnico incaricato del trasporto che aveva ritirato le valigie all’aeroporto di Fiumicino, ha dichiarato di essersi assentato pochi minuti all’ora di pranzo intorno alle ore 13,00 mentre il van era parcheggiato sul lungomare della Salute. Al suo ritorno, l’uomo ha trovato il portellone del van scassinato e le valigie che erano state portate via. Ora i componenti della band, sperano di riuscire in ogni modo a fare il concerto domani a Lecce, al Teatro Politeama Greco, e a portare a termine quella che ora sta diventando una corsa contro il tempo per recuperare le basi.

Quel matrimonio in dialetto salentino che fa il giro del web

donNandoCapone-matrimonio-tuttacronacaLui si chiama don Nando Capone, è il parroco di Surbo, in provincia di Lecce, e sta diventando rapidamente famoso tra il popolo della rete dopo che EmotionsPhoto ha postato un video sul suo profilo Facebook. Di cosa si tratta? Il religioso sta ufficiando un matrimonio durante il quale ha un divertente scambio di battute con i due sposi in dialetto salentino. Il tutto prende l’avvio da una domanda circa l’inizio della loro relazione, alla quale lo sposo risponde che, quando ha conosciuto quella che sta per diventare sua moglie, le ha chiesto “Vo te metti co me?”. A questo punto parte un divertente scambio in dialetto ma, in una sorta di “alfabeto farfallino”, le consonanti vengono cambiate in “t”.

Svelati i misteri di Mps? Arriva la mail sul contratto Alexandria

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C’è una mail di 32 righe che spiega come fu scoperto il contratto dell’operazione “Alexandria”, nascosto “in cassaforte”, con la banca giapponese Nomura per far risultare in attivo il bilancio 2009 della banca senese.

La email con il “mandate agreement” venne spedita il 30 ottobre del 2012 da Valentino Fanti, segretario di presidente e amministratore delegato, a Fabrizio Leandri, responsabile dei controlli interni.

In base a quelle poche righe, scrive Il Corriere della Sera, il contratto nascosto nella cassaforte dell’ex direttore generale Mps, Antonio Vigni, sarebbe stato scoperto il 20 settembre 2012.

In mandate aggreement collegava due operazioni finanziarie del 2009 formalmente distinte: la ristrutturazione del derivato “Alexandria” e un acquisto di 3 miliardi di Btp trentennali finanziati da Nomura.

Sulla base di quel contratto, scrive Corsera, Mps ha riscritto a febbraio 2013 i bilanci con una perdita ulteriore di 700 milioni.

Il Corriere della Sera riporta alcuni brani di quella email:

Scrive Fanti: “In data 20 settembre (così mi sembra di ricordare, giorno più giorno meno) il dir. Mingrone (Bernardo, direttore finanziario, ndr ) mi ha chiesto di verificare se presso la mia struttura risultassero atti e/o contratti con Nomura”. Le prime verifiche nella segreteria di presidenza furono negative. Allora invitò una collaboratrice a ricercare nel «protocollo». E in quello dell’ex segreteria di direzione, sempre quel giorno, venne scoperto: “Foglio con indicato in alto “signatories” (pag.1); mandate agreement 31/7/2009 Nomura International plc and Banca Monte Paschi di Siena, (pag. 49); due mail (pag. 2)” tra Baldassarri e altri funzionari della banca e Francesco Cuccovillo di Nomura“; l’annotazione «conservato in cassaforte». “Detto materiale è stato stampato e subito dopo consegnato brevi manu al dottor Alessandro Ierardi della segreteria del cfo dir. Mingrone. Nel consegnare tale documentazione notai che il foglio informazioni sul documento protocollato … riportava nelle note “documento conservato in cassaforte”. Ritenni pertanto opportuno avvertire il dir. Leandri affinché lo stesso, come responsabile dell’area revisione interna, effettuasse una verifica presso detta cassaforte”. Per l’occultamento del contratto alla Banca d’Italia sono sotto processo per ostacolo alla vigilanza l’ex presidente Giuseppe Mussari, Vigni e l’ex capo dell’area Finanza, Gianluca Baldassarri, in uno stralcio dell’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta.

Quel contratto firmato venne trovato in cassaforte il 10 ottobre del 2012, secondo l’esposto dell’amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola. Da quell’esposto partì l’inchiesta che chiarì le operazioni che servirono per far chiudere il bilancio 2009 in utile. Ma secondo Nomura quel mandate non collegava i due contratti: il collegamento, come sostiene anche Bankitalia, era già chiaro prima del ritrovamento del contratto dai riferimenti negli ordini di acquisto dei Btp.

Scrive Massaro:

A chiarire i vari aspetti del ritrovamento del mandate potrà essere lo stesso Viola, al processo a Siena: tra questi, l’indagine interna su chi in banca sapesse del mandate. Una mail del 13 dicembre 2012 di Mingrone a Viola individua sei funzionari, tra i quali Gianni Contena, manager dell’area Finanza: «Sembra che almeno questi lo avessero».

In coma dopo un rave party, 22enne in rianimazione

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Gli incidenti nei rave party sono sempre più frequenti. A settembre un ragazzo era stato investito nell’indifferenza più assoluta nel parcheggio di un rave, complice forse, anche la musica ad alto volume che aveva impedito alle persone di sentire il grido di dolore del giovane. Oggi invece è stata una ragazza di 22 anni di  Cerfignano, frazione di Santa Cesarea Terme, a essere ricoverata in coma nel reparto di Rianimazione dell’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce. La causa del malore della giovane presumibilmente può essere attribuito a un mix di alcol e anfetamine assunto durante un rave, non autorizzato, che si è tenuto la notte scorsa in una masseria abbandonata, in località Pozzo Antico, sulla strada che collega Lecce alla marina di Torre Chianca.

Arrestato il re dei salumi, nella sua azienda morì un operaio

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I macchinari con i dispositivi di sicurezza li aveva comprati tutti, poi però pensando che ostacolassero la produzione li fece rimuovere. Così a dieci giorni dalla morte di Mario Orlando, operaio 53enne che lavorava nel salumificino di Taurisano, è stato arrestato uno dei fratelli proprietari dell’azienda Scarlino, Attilio. L’uomo ora si troca agli arresti domiciliari con l’accusa di morte causata dalla rimozione degli apparati di sicurezza. Indagato anche il fratello Antonio in quanto responsabile della sicurezza e il capo reparto Luigi De Paola a cui vengono contestati i reati di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro e morte come conseguenza di altro reato. Accusato di omicidio colposo anche Mario De Icco l’operaio che inavvertitamente azionò l’impastatrice che uccise Orlando. Inoltre mentre l’azienda era sotto sequestro, inoltre, sono stati violati i sigilli – secondo la Procura su disposizione di Attilio Scarlino per rimontare un cancello di sicurezza su un’insaccatrice. L’obiettivo secondo i magistrati era dimostrare la presenza di misure di sicurezza che secondo quando accertato dagli uomini del commissariato di Taurisano erano invece assenti su molti macchinari.

Addio foto segnaletiche ormai c’è Facebook!

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Gennaro Hajdari, 30 anni, di Lecce, è stato arrestato dopo che le vittime che aveva derubato lo avevano riconosciuto grazie alle foto che l’uomo aveva su Facebook. Hajdari secondo le accuse sarebbe stato a capo di una banda specializzata in furti in casa, ma sarebbe stato l’ultimo colpo, messo a segno i un appartamento di Trepuzzi, a condannare l’uomo che si era imbattuto nei proprietari.

Incidente shock sul lavoro, cade nell’impastatrice e muore.

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Shock in un azienda alimentare leccese. Nel noto salumificio  “Scarlino” di Taurisano, un operaio di 53 anni, Mario Orlando, è rimasto ucciso dalle lame affilate dell’impastatrice. Il tragico incidente è avvenuto alle 14, mentre l’uomo stava compiendo le abituali operazioni di routine. I colleghi hanno allertato immediatamente i soccorsi, ma all’arrivo del 118 il personale medico ha solo potuto constatare il decesso dell’uomo. Il dramma avviene a neppure 24 h da quello di Francavilla Fontana (in provincia di Brindisi),in cui ha perso la vita il 38enne di Aradeo, Angelo Reschi – impiegato in una ditta che stava eseguendo lavori sulla condotta idrica per conto dell’Acquedotto pugliese – deceduto per asfissia in seguito ad annegamento, a causa di un  violento getto d’acqua improvviso che lo ha colpito mentre stava lavorando.

 

L’auto che finisce in vetrina… in un negozio di mobili per ufficio

auto-in-vetrina-tuttacronacaSpavento e qualche danno. E’ questo il bilancio di un incidente avvenuto a Castromediano, frazione di Cavallino, alla periferia di Lecce, dove una Renault ha “parcheggiato” all’interno di un rivenditore di mobili per ufficio. L’auto ha tagliato un marciapiede sempre molto trafficato, lungo il quale si trovano anche un bar e una farmacia, dopo che il conducente 45enne aveva sterzato per evitare l’auto di una donna anziana che stava uscendo dal parcheggio al lato della strada. Ma l’uomo non è stato in grado di gestire la manovra e la Renaul ha infranto la vetrata del negozio scontrandosi contro le scrivanie dei dipendenti, dove sono soliti accomodarsi i clienti. Fortunatamente, in quegli istanti, la strada era vuota, così come il marciapiede e le sedie.

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Video shock: fa jogging e lancia i cani oltre il muro di una villa

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Un operaio,  residente in una frazione di Vernole, di 55 anni appassionato di jogging, ma sicuramente molto meno amante degli animali, infastidito da tre cuccioli che lo seguivano durante il suo percorso podistico, ha pensato bene di lanciarli al di là del muro di recinzione di una villa che affaccia sulla strada, ignaro del sistema di sorveglianza. L’uomo ha afferrato i cuccioli, mentre si trovava su una stradina tra le campagne leccesi di Vernole e Melendugno, in località Trescorpi, e uno a uno e li ha scagliati con violenza nella villa. Gli animali hanno riportato traumi come ha spiegato  il proprietario della villa, che una volta ritrovati gli animali nella sua proprietà ha deciso di tenerli con sé. Grazie al filmato delle telecamere, l’uomo è ora ricercato, dopo denuncia per abbandono e maltrattamenti di animali, dai carabinieri di Melendugno.

Accoltella la ex moglie, pensionato arrestato!

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Ennesima violenza contro le donne, ennesima lite che poteva sfociare in tragedia, ma fortunatamente si è conclusa con una prognosi di 8 giorni per la donna, vittima della violenza dell’ex marito. Lui, pensionato 62enne,  originario della provincia di Lecce e residente a Toano (RE), separato dalla moglie da circa un mese, ha perso la testa durante una lite in strada a  Casalgrande, nel Reggiano. Poi improvvisamente è arrivata  la coltellata alla gamba della ex moglie con un coltello serramanico. L’uomo è stato condotto in caserma e la donna medicata.

 

Droga-party: 16enne rischia la vita, 8 minori coinvolti

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Una bravata che poteva diventare tragedia per una giovanissima leccese di appena 16 anni che, in stato di shock, è stata ricoverata all’ospedale di Pieve di Cadore (Belluno) per una presunta intossicazione da stupefacenti dopo un droga-party. Durante l’indagine investigativa sono stati ascoltati dai carabinieri anche otto minori, amici della giovane, tutti ospiti di un campeggio in zona, dove si sarebbe improvvisata la notte brava. Le forze dell’ordine vogliono accertare chi abbia approvvigionato il gruppo di ragazzi per risalire alla fonte.  La ragazza, fortunatamente, non sarebbe in pericolo di vita, ma è  stata segnalata alla Prefettura come assuntrice di stupefacenti e affidata ai genitori, anch’essi presenti in zona per trascorrere le ferie, ma ignari degli eccessi della figlia.

Cantante swing, Antonio Sorgentone, tira sgabello durante concerto: 1 ferito

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Antonio Sorgentone, cantante swing, mentre stava terminando lo spettacolo al Parco Gondar, a Gallipoli (Lecce) ha tirato uno sgabello sul pubblico e ha centrato in pieno uno studente bresciano 22enne. Sul posto sono immediatamente intervenuti una volante del Commissariato di polizia di Gallipoli ed i sanitari del 118, che hanno provveduto a trasportare in ambulanza lo sfortunato turista sanguinante al pronto soccorso dell’ospedale gallipolino dove gli è stata medicata la ferita al sopracciglio con sei punti di sutura. Il leader della band marchigiana presunto responsabile di quanto occorso, è stato denunciato per lesioni personali colpose. Dopo il gesto dell’artista, il gestore del locale ha immediatamente interrotto l’esibizione.

Colpo alla testa: ragazza si toglie la vita nel Leccese

gallipoli-suicidio-tuttacronacaStando ai primi accertamenti, si sarebbe tolta la vita con un colpo di pistola alla testa la donna di 29 anni il cui corpo è stato rinvenuto questa mattina. Il macabro ritrovamento è avvenuto nel Leccese poco dopo le 7, in un’auto parcheggiata in una piazzola di sosta sulla statale che collega Gallipoli a Santa Maria di Leuca, nei pressi della masseria Li Sauli. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia.

Non sopporta la separazione: spara alla moglie e poi si toglie la vita

lecce-omicidio-suicidio-tuttacronacaNon sono note le generalità dell’uomo che a Taurisano, nel Salento, ha ucciso l’ex moglie con colpi di arma da fuoco per poi togliersi a sua volta la vita. Da quanto emerso, sembrerebbe che l’uomo non abbia mai accettato la separazione della donna tanto da arrivare al gesto estremo che ha avuto luogo nell’appartamento dove viveva la donna con i tre figli, in via 4 Novembre.

L'”Ufo” che attraversa il cielo di Lecce

ufo-salerno-ozpetek-tuttacronacaUn oggetto volante non identificato attraversa il cielo di Lecce? Nessun mistero. Chi “osserva” dall’alto non è altro che un drone munito di telecamera usato da Ferzan Ozpetek per effettuare le riprese del suo nuovo film, ambientato in città. E’ stato infatti il regista a lanciare in volo nella zona di Porta Rudiae una macchina da presa montata su quattro eliche illuminate. La tecnica di ripresa ha un effetto identico a quello delle sequenze aeree, ma i costi vengono notevolmente tagliati. Il cinema continua a compiere magie!

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A Lecce ulivi, vite e lecci per il Royal Baby e la Casa Reale ringrazia

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L’iniziativa è stata di un gruppo di studenti leccesi dell’Istituto Galilei – Costa che hanno voluto festeggiare l’imminente nascita del Royal Baby piantando in suo onore, giovani piante di ulivo, vite e leccio nei giardini pubblici della città. La notizia poi è stata fatta pervenire alla Casa Reale inglese attraverso l’ambasciata britannica di Roma. I reali inglesi hanno così voluto ringraziare gli studenti inviando una nota per  informarli che “..la Casa Reale accoglie con molta gratitudine il vostro gesto e vi ringrazia”.

Il nido-hotel e l’uovo-albergo sono l’ultima frontiera dell’ecosostenibilità

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Si parla di ecosostenibilità in ogni campo, soprattutto nel settore turistico ed è ecco quindi che arriva un hotel che si propone di diventare un “nido” e un uovo che si propone di essere albergo. Un originalissimo albergo diffuso,  completamente biodegradabile, che sarà costruito a partire 20 luglio nel Parco dei Paduli: 5500  ettari di ulivi secolari, pajare, masserie, dolmen menhir tra Lecce, Leuca, Otranto e Gallipoli.

2 progetti, 2 idee e un’unica grande visione di offrire ospitalità rispettando il territorio e valorizzandolo.

Attraverso un bando a cui hanno partecipato 38 progetti ne sono poi stati scelti due da realizzare con l’aiuto di alcuni volontari che dalla prossima settimana si metteranno a lavoro per portare a termine i due rifugi. Il primo classificato è “Lovo”, presentato da un gruppo di architetti under 29 attivi tra Parma e Brindisi. Lovo come suggerisce il nome, rimanda alla circolarità di un uovo: uno spazio luminoso, con tende fatte di rafia naturale, canapa e reti da raccolta delle olive intessute di nylon, una specie di membrane per proteggere dalle zanzare. Il tutto con effetto magico illuminato da lanterne a olio.

Il secondo progetto è “Nido dei Paduli” presentato da un gruppo di studenti dell’Università di Firenze. Anche in questo caso, il rifugio abbraccia l’albero, ma con una struttura più solida fatta di canne, rami potativi e paglia.

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La bufera estiva del Calcioscomesse: deferite Lazio, Genoa e Lecce

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Il procuratore Figc Stefano Palazzi ha chiuso l’inchiesta sul filone cremonese del Calcioscommesse riguardante le partite Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 e Lecce-Lazio del 22 maggio 2011.Formalizzati i deferimenti, che riguardano Lazio, Genoa e Lecce, accusati di responsabilità oggettiva, e otto tesserati, accusati di illecito sportivo. Tra di loro compaiono anche Stefano Mauri e Omar Milanetto.

Nel dettaglio Palazzi ha deferito alla Disciplianare Stefano Mauri, Omar Milanetto, Mario Cassano, Carlo Gervasoni, Alessandro Zamperini, Massimiliano Benassi, Stefano Ferrario e Antonio Rosati. A Mauri e Zamperini la Procura contesta anche la violazione dell’art.1, comma 1 (violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità) e dell’art. 6, comma 1 (divieto di effettuare scommesse) del codice di Giustizia Sportiva.
Questa è l’ennesima bufera che si abbatte sulle società di calcio coinvolte nel Calcioscomesse e che potrà pesare anche sul prossimo campionato. Nel mirino ci sono nomi eccellenti come Stefano Mauri e Omar Milanetto.

Pubblicità sexy davanti alla Chiesa. E’ bufera a Lecce!

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Quante volte siamo passati davanti a una pubblicità di costumi da bagno con la solita modella bionda dalle curve prorompenti bene in mostra? Nessuno scandalo quindi, se non fosse invece che il cartellone è stato posto sulla facciata della chiesa di Sant’Irene, sulla strada più importante della città. In fondo anche Tiziano ha dipinto l’amor sacro e profano.  Non dovrebbe essere quindi un grande scandalo, eppure i cittadini leccesi non hanno gradito.

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Domenica mattina violenta… uomo ucciso in piazza nel leccese

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Domenica mattina violenta nella piazza principale di San Cesareo a Lecce, dove Gianfranco Zuccaro, 37enne allenatore di pugilato e addetto alla sicurezza in diversi locali è stato ucciso, a colpi di arma da fuoco, intorno alle 9,15. Il paese stava iniziando allora a popolarsi quando ha udito i colpi che hanno freddato l’uomo. Secondo una prima ricostruzione della vicenda, sembrerebbe che  Zuccaro fosse arrivato in macchina, come di solito, a  piazza Garibaldi. Qui avrebbe fatto colazione nel bar “Natale”, poi sarebbe uscito per andare via. Qualcuno, probabilmente, lo attendeva fuori dal bar/pasticceria e gli si è parato davanti con una pistola. Qui Zuccaro è stato ferito e ha tentato la fuga per via Manno, dove, invece, è stato raggiunto da altri colpi di pistola che lo hanno ucciso.

Prestava aiuto sulla Lecce-Gallipoli: travolto carabiniere

carabiniere-travoltoViaggiava verso Gallipoli, intorno alle 16.30, il vice brigadiere in forza al Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Gallipoli Maurizio De Giovanni, 50enne di Collepasso, quando si è fermato per prestare soccorso a un camionista il cui mezzo era bloccato sulla corsia. Dopo aver accostato l’auto, su cui si trovava con un collega, De Giovanni ha iniziato a svolgere servizio di viabilità quando, all’improvviso, una Bmw 320 che arrivava dalla direzione di Lecce, si è schiantata contro l’auto dei militari. Da qui un contraccolpo, e quest’ultimo mezzo, in una vera e propria carambola, ha finito per investire a sua volta il 50enne. L’incidente, particolarmente violento, è avvenuto nella carreggiata che volge in direzione della cittadina ionica, lungo la Statale 101 Lecce-Gallipoli, all’altezza dello svincolo per Galatone. Un’ambulanza del 118 ha immediatamente soccorso il carabiniere, che è stato trasportato presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, con codice rosso. Il conducente della Bmw, Maurizio Blandini, 42enne di Seclì, non avrebbe riportato lesioni particolarmente gravi e sarà sottoposto a tutti gli accertamenti per verificare l’eventuale assunzione di stupefacenti o alcolici. L’uomo, già noto e al momento sotto processo per un’altra vicenda, ha nominato come suo difensore l’avvocato Raffaele Distaso. L’altro carabiniere presente, l’appuntato scelto Giuseppe Bove, 50enne di Nardò, è rimasto quasi illeso, ma è stato condotto presso il nosocomio “San Giuseppe” di Copertino in stato di shock mentre il vice brigadiere De Giovanni è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico: l’uomo ha riportato una frattura scomposta ad una gamba ed un’altra ad un gionocchio e la prognosi è riservata anche se non dovrebbero esservi lesioni interne.

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Il Lecce manca la promozione: i tifosi reagiscono con violenza

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Il ritorno della finale play off di Lega Pro tra Lecce e Carpi è terminata in un pareggio, 1-1, e questo per la squadra di casa ha un unico significato: niente promozione in B. Alcune centinaia di tifosi però non l’hanno presa bene: al termine dell’incontro hanno invaso il campo nel tentativo di raggiungere gli spogliatoi. Nella loro marcia punitiva, hanno picchiato con calci e pugni gli steward che erano davanti alla scaletta e rotto un vetro. Nella baraonda, i calciatori di entrambe le formazioni sono riusciti a mettersi in salvo. Gli scontri sono quindi continuati all’esterno dello stadio: al momento il bilancio è di un fuoristrada della polizia incendiato, diverse bombe carta lanciate e due poliziotti contusi.

Dramè, giocatore del Lecce, ruba la borsa a una prostituta!

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Un furto a una prostituta che diventa una notizia di prima pagina perché a compierlo è Ousmane Dramè, 21 anni, calciatore francese del Lecce. E’ stato un transessuale che lavora in zona di Porta Rudiae  a inseguirlo e a farlo bloccare dagli agenti. A quanto si è potuto ricostruire il giocatore, dopo una prestazione non pagata, ha deciso anche di rubare la borsa alla prostituta e di scappare via. Gli accordi a quanto pare però dovevano essere diversi. Il giocatore non avendo con sè del denaro, le aveva offerto in cambio il suo telefono cellulare modello I-Phone del valore commerciale di 700 euro ma, prima della fine della prestazione, si è ripreso il telefonino ed è fuggito in bicicletta. Il transessuale ha chiesto un passaggio a un signore che era di passaggio e lo hanno inseguito, poi è avvenuta la colluttazione nella quale il transessuale è caduto a terra e si è procurato contusioni e graffi alla gamba destra ed al braccio destro. Così ora su Dramè  grava anche l’accusa di lesioni, oltre che quella di rapina.

 

Investita una donna sulla Lecce-Bari… Suicidio?

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Una persona è morta dopo essere stata investita da un treno a sud di Bari. La circolazione sulla linea Adriatica da Lecce-Bari  è bloccata. L’investimento – per cause sulle quali sono in corso accertamenti della Polizia ferroviaria – è avvenuto tra Polignano e Mola di Bari, nel barese, ed è ha riguardato il treno Intercity Lecce-Bologna n.608.
A morire, probabilmente suicida, sarebbe stata una donna. I viaggiatori dell’Intercity 608 non possono essere trasbordati perchè il treno è fermo lungo la linea. Per Ferrovie dello Stato il traffico ferroviario subirà rallentamenti nelle prossime ore.

Uova corrotte!

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I carabinieri dei Nas di Lecce hanno sequestrato 5,5 tonnellate di cioccolato in polvere, destinato alla produzione di uova pasquali, detenuto in pessimo stato di conservazione. L’operazione del Nas si colloca nell’ambito dei controlli nel settore alimentare intensificati in prossimità delle feste pasquali, con particolare riferimento al settore dolciario. In particolare, nel corso di un’ispezione presso un’azienda cioccolatiera, i militari del Nucleo salentino hanno accertato che all’interno di 3 magazzini, annessi alla ditta, abusivi ed in pessimo stato igienico sanitario, erano stoccati numerosi sacchi da 25 kg di ‘cioccolato in polverè in evidente cattivo stato di conservazione. I locali, dove le materie prime erano tenute in promiscuità con materiale non alimentare, si presentavano notevolmente sporchi, con diffuse muffe ed infiltrazioni di acqua, dove le evidenti spaccature dei muri, della pavimentazione e della soffittatura avevano causato il percolamento di acqua piovana direttamente sui sacchi di cacao, numerosi dei quali scaduti anche da 3 anni. L’operazione ha consentito ai carabinieri del Nas di sequestrare oltre 5 tonnellate e mezza di cioccolato, destinato alla produzione delle tradizionali uova pasquali da distribuire ad esercizi commerciali delle provincie di Lecce e Brindisi, e in collaborazione con personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale disporre l’immediata chiusura dei locali non autorizzati e non idonei alla conservazione degli alimenti. Il titolare ed il gestore dell’azienda dolciaria sono stati denunciati per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione.

Castello di soldi… sequestrato a un usuraio!

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La Dia ha sequestrato al presunto usuraio Santo Paglialunga, di 65 anni, di Aradeo, nel Leccese, 19 immobili, tra cui “castello Lazzari”e un kartodromo, una società finanziaria, tre aziende immobiliari e 37 terreni. Il valore dei beni è di 8 milioni. Le indagini hanno evidenziato la sproporzione tra i redditi dichiarati dall’uomo e il suo patrimonio. Paglialunga sarebbe stato anche presidente di una finanziaria.

IL MONTE DELLA TRUFFA… PERQUISITE CASE COMPONENTI CDA

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Un nuovo filone di inchiesta sarebbe partito da una fuga di notizie avvenute nei giorni scorsi relative a decisioni prese dal Cda della banca e diffuse – indebitamente, secondo l’accusa – anche attraverso la stampa. L’indagine per insider trading è sempre condotta dai magistrati senesi Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso, titolari dell’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta da parte del Monte dei Paschi. Al momento, per questo secondo fascicolo nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati.

Militari del nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza stanno eseguendo perquisizioni domiciliari a carico di due componenti del Consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi di Siena, nell’ambito di un nuovo filone d’inchiesta per insider trading. Le perquisizioni, disposte dai pm senesi a Torino, Lecce e Milano, riguardano Michele Briamonte e Lorenzo Gorgoni. I due consiglieri non sono indagati.

Intanto, nell’ inchiesta per associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di Mps i finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di Finanza hanno sequestrati somme e titoli per circa sei milioni di euro. La cifra era a diposizione dell’ex capo dell’area finanza di Mps, Gian Luca Baldassarri (finito agli arresti), del suo vice, Alessandro Toccafondi, e di altre due persone coinvolte nell’inchiesta, David Ionni e Antonio Pantalena. Il denaro è stato trovato dopo segnalazioni di operazioni sospette dall’attività antiriciclaggio.

Alunno insulta compagna, maestro lo schiaffeggia. Indagato!

schiaffo maestro

Violenza folle: SALTA sopra la convivente! La donna ha una prognosi di 40 gg

Commando con kalashnikov assalta portavalori in Puglia: illese guardie

Strade bloccate con auto in fiamme, come in un film d’azione. La prontezza di una guardia giurata che ha preso uno svincolo contromano per arrivare a una caserma dei carabinieri ha messo in fuga i rapinatori.

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