Attendevano che il bus arrivasse alla fermata e, localizzata la vittima, le sottraevano dalle mani il cellurare per poi fuggire via scendendo dal mezzo. Era questa la tecnica, che si vede nel video girato dalle telecamere di sorveglianza di un bus, utilizzata da tre marocchini minorenni che operavano a bordo di bus a tram a Torino, nella tratta tra piazza della Repubblica e corso Giulio Cesare a Torino. La polizia del capoluogo torinese li ha arrestati.
Tutti gli articoli con tag smartphone
I baby scippatori di Torino: rubavano cellulari sugli autobus
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/26/i-baby-scippatori-di-torino-rubavano-cellulari-sugli-autobus/
Francesco parla ai fedeli dallo smartphone
Non ne ha mai fatto mistero Francesco di essere un Ponteficere aperto alle nuove tecnologie e ai social network e così oggi per mandare il suo messaggioal mondo per l’unità dei cristiani ha scelto un video realizzato con uno smartphone. E’ stato un suo amico, un vescovo non cattolico ha realizzare il video. “Ho scelto la lingua del cuore”. Comincia così Papa Francesco il suo messaggio al mondo. Parte in inglese ma ammette le sue difficoltà e prosegue in italiano. “E’ una lingua semplice e autentica”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 21, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/21/francesco-parla-ai-fedeli-dallo-smartphone/
Arriva l’ennesima tassa! Metterà in ginocchio hi tech?
Se ci sono settori che non conoscono ancora la crisi in Italia sono gli smartphone, tablet, computer portatili o fissi, ma ben presto anche l’hi tech potrebbe risentire della nuova tassa che sta per abbattersi sui dispositivi eletronici. Come se in Italia non ci fossero già abbastanza tributi da pagare allo Stato, ora arriva anche quello della Siae che sostiene che che bisogna pagare “in cambio della possibilità di effettuare una copia personale di registrazioni, tutelate dal diritto d’autore”. Dunque per fare una copia di contenuti audio-video di cui siamo già legittimi proprietari. Per esempio per portare la compilation di Cd e Dvd su un secondo dispositivo personale come un lettore Mp3, smartphone o tablet. Naturalmente vale anche per un programma Tv, un cartone animato e un filmato (anche di YouTube) che riversiamo su un hard disk esterno. I più colpiti saranno i giovani che sono la fascia che maggiormente utilizza tali dispositivi e non sarà per nulla leggera: 5,20 euro per i nuovi smartphone e tablet che acquisteremo in futuro, fino a toccare 40 euro per i decoder con memoria interna da 400 GB. Se l’imposta voluta dalla Siae per ottenere un ‘equo compenso’ entrasse in vigore gli introiti arriverebbero a 200 milioni di euro, considerati gli utenti dei device e le stime d’acquisto per il 2014. Una cifra esorbitante che tuttavia andrebbe a penalizzare mettendoli fuori mercato molti apparecchi.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 4, 2014
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“Rinuncio al sesso… ma non allo smartphone!”
La società MSL Group, in collaborazione con Randi Zuckerberg, sorella di Mark, il fondatore di Facebook, ha condotto una ricerca nella quale si rileva che il 45% delle donne cinesi, seguite dal 39% delle americane eil 38% delle europee sarebbero pronte a rinunciare anche al sesso per trenta giorni pur di non doversi dividere dall’amato smartphone. Per stilare il rapporto sono state intervistate oltre 3600 donne di diversi Paesi e proprio le cinesi sono risultate essere le più legate ai loro dispositivi cellulari. Il 45%, infatti, ha ammesso che rinuncerebbe a trenta giorni di sesso pur di non separarsi dal suo smartphone. Le più restie le brasiliane, solo 28% preferisce il cellulare all’amore. Ma non solo l’ossessione per l’oggetto è quasi riuscita a scalzare la passione: la sua lontananza, stanto a quanto documentato dall’Istituto per lo studio di psicoterapie, può scatenare ansia, depressione, nause, crampi e crisi. Stessi sintomi dei tossicodipendenti.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 12, 2014
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iSalvini: il leghista a portata di un’app
La politica ora sbarca sugli smartphone e lo fa tramite un’app. L’idea è del leghista Matteo Salvini che ha lanciato iSalvini per far propaganda e permettere a chi lo desidera di rimanere aggiornato su quello che fa il candidato leader. Ed è un’occasione per rilanciare i suoi cavalli di battaglia, immigrazione ed euro. Tra le foto in posa, s’intuisce il progetto di una candidatura a sindaco di Milano: “Dal 1993 al 2013 è stato consigliere comunale a Milano – si legge nella biografia – incarico che si è ripromesso vuole tornare a fare, magari puntando più in alto”
Pubblicato da tdy22 in novembre 16, 2013
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“Ragazze doccia”: quando la prostituzione frequenta la scuola
Prostituirsi a scuola, a soli 14, 16 anni, per avere in cambio dei regali. E’ lo scandalo che è scoppiato a Milano, dove si parla del fenomeno scolastico delle “ragazze doccia”. Il nome, come spiega il Corriere della Sera, deriva da un semplice accostamento: come una doccia al giorno loro fanno sesso tutti i giorni. I fatti avvengono nei bagni delle scuole in cambio di oggetti e sono stati scoperti da un equipe di professori guidata dal prof. Luca Bernardo, diretto del reparto di pediatria del Farebenefratelli del capoluogo lombardo. Non si tratta di reale necessità, è piuttosto una ricerca di divertimento da parte di ragazzine di buona famiglia gran parte delle quali iscritte a scuole private. Anche in questo caso, come in quello delle baby squillo del Parioli, la tecnologia è uno dei punti focali: il tutto nasce in classe, grazie agli smartphone utilizzati anche per inviare i “menù” delle prestazioni che le adolescenti offrono. Poi gli orari e quindi l’incontro nel bagno. Il compagno avventura viene scelto in base a quello che si desidera ottenere in cambio. Il prof Bernando spiega: “Ad oggi abbiamo individuato otto ragazze, ma ci risulta che il fenomeno sia molto più esteso”. Inoltre, non si tratterebbe di un unico incontro giornaliero: le ragazze si vendono anche a più persone nell’ambito di una giornata. Il professore ha inoltre spiegato che non è facile ottenere confessioni dalle “ragazze doccia”, mentre il timore è che il fenomeno non resti circoscritto alle scuole: “Non posso pensare che in questi ambienti non girino anche soldi – dice – Inoltre sembra che ora ci siano dei ragazzi, dai diciassette anni in su che fanno da procacciatori di clienti e il timore è che nel giro, già molto preoccupante, stiano entrando anche dei clienti adulti”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/07/ragazze-doccia-quando-la-prostituzione-frequenta-la-scuola/
Effetti collaterali degli smartphone: miopia sempre più diffusa tra i giovani
E’ stato il direttore del Fatebenefratelli di Milano a diffondere le statistiche seconde le quali starebbero aumentando i casi di miopia. Questo dipende, oltre alla predisposizione genetica, anche dalla diffusione sempre più massiccia di smartphone tra gli adolescenti e i ragazzi: il continuo sforzo a cui sottopongono gli occhi per mettere a fuoco da vicino porta a una diminuzione nel focalizzare da lontano. L’allarme arriva anche dagli esperti intervenuti a Milano al recente Congresso internazionale di chirurgia refrattiva e della cataratta.”Oggi i giovani tendono a passare sempre più ore attaccati agli schermi di tablet e telefonini e questo comporta un continuo sforzo di messa a fuoco per vedere da vicino con la conseguenza che la capacità di mettere a fuoco da lontano rischia di diminuire – fa notare Antonio Scialdone, direttore dell’Ospedale Oftalmico Fatebenefratelli di Milano -. Passare molto tempo di fronte a uno schermo induce, inoltre, ad ammiccare di meno, alterando così in modo cronico il film lacrimale. Non solo, anche la luce blu diffusa da alcuni televisori e dai led di smartphone e tablet può alla lunga aggravare la situazione, sfocando la visione e diminuendo il contrasto”. Passare più ore in compagnia delle nuove tecnologie vuol spesso dire anche fare meno vita all’aria aperta e anche questo fattore può avere ricadute negative sulla vista. Per quel che riguarda i consigli per combattere l’insorgere del problema, oltre a un uso più morigerato delle tecnologie, possono giovare alcuni semplici accorgimenti: utilizzare televisori dagli schermi più grandi, che permettono di guardarli anche da una distanza maggiore; sbattere spesso le palpebre per inumidire con maggiore frequenza gli occhi mentre si usa uno pc o un tablet; seguire la regola del 20/20/20 che consiste nel fare pause ogni 20 minuti, guardando a 20 metri di distanza per 20 secondi. Non bisogna inoltre scordare di sottoporsi a controlli periodici.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/27/effetti-collaterali-degli-smartphone-miopia-sempre-piu-diffusa-tra-i-giovani/
Tempo di crisi e tornano i “pacchi” napoletani
Una vecchia truffa, ma purtroppo i turisti che non hanno visto tutti i film di Totò o di Nanni Loy e non tutti hanno letto i fiumi di cronaca sui pacchi napoletani, così sono ancora molti coloro che “abboccano” nel tranello.
Che cosa è un “pacco”?
Un oggetto che è perfettamente uguale all’originale all’esterno, ma che non è mai funzionante o commestibile. Ad esempio un pacco classico solo le bottiglie di liquore esclusivo vendute con la scusa di un guasto al camion o di un imprevisto dell’ultimo momento. In realtà tali bottiglie contengono acqua, nel migliore dei casi. Oppure si tratta di televisori, computer, radio per l’auto, alimenti ricercati, la cui confezione è perfetta nei dettagli, ma non contengono ciò che promettono. Un pacco per l’appunto!
Nell’epoca 2.0 naturalmente il “pacco” si fa tecnologico e diventa uno smartphone di ultima generazione, il prezzo è ottimo e i due turisti lo acquistano. Consegnano quindi i soldi all’uomo che se ne va in moto. Il filmato pubblicato da “Il Mattino” mostra appunto il pacco a un turista a Napoli.
Come tutelarsi?
Il peso quasi sempre corrisponde, perché di solito viene inserita una pietra o un peso che lo renda “credibile”, ma di solito il campanello d’allarme dovrebbe arrivare dal prezzo… se troppo basso quasi sicuramente si tratta di un pacco.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 8, 2013
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Il giornalista vuole porre una domanda… Zanonato gli prende il cellulare
Il primo ottobre è scattato l’aumento dell’Iva, passata dal 21 al 22% e così ieri un giornalista del Fatto Quotidiano voleva porre una domanda al ministro Flavio Zanonato che però ha risposto strappandogli lo smartphone dalla mani. Solo dopo qualche secondo gliel’ha restituito e, alla richiesta di spiegazioni, ha risposto dicendo che è un maleducato. La scena è stata ripresa in un video subito caricato online.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/02/il-giornalista-vuole-porre-una-domanda-zanonato-gli-prende-il-cellulare/
E se lo smartphone andasse… a fulmini? L’esperimento della Nokia
E se uno smartphone si ricaricasse grazie all’energia elettrica dei fulminu? Il progetto è di Nokia, realizzato in merito a consumi e risparmi energetici. Un originale esperimento è stato condotto sul nuovo Lumia dallo scienziato Neil Palmer del Tony Davies High Voltage Laboratory della britannica Università di Southampton che spiega “abbiamo inviato oltre 200.000 V attraverso uno spinterometro di 300 mm, generando calore e luce simili a quelli di un fulmine. Il segnale è stato poi trasferito a un secondo trasformatore di controllo, permettendoci di ricaricare il dispositivo”. Nel corso dell’esperimento “riuscito”, stando a quanto ha detto il professor Palmer, il circuito Nokia ha risposto al segnale ed è riuscito a stabilizzarlo. Ovviamente al momento è solo un progetto e la strada che conduce alla sua realizzazione è lunga, ma potrebbe rivelarsi rivoluzionario qualora si riuscisse a mettere a punto.
Pubblicato da tdy22 in settembre 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/28/e-se-lo-smartphone-andasse-a-fulmini-lesperimento-della-nokia/
Addio al papà di Super Mario
Era riuscito a trasformare la Nintendo una delle più grandi aziende leader mondiali sul mercato dei videogiochi, ma oggi nulla ha potuto contro la polmonite. Muore Hiroshi Yamauchi, un guru della ludologia. Yamauchi divenne capo della nintendo a soli 22 anni, nel 1949 quando l’azienda produceva carte da gioco. Grazie al suo intuito la Nintendo produsse Game Boy e Wii diventando il colosso mondiale per l’intrattenimento virtuale. La svolta arriva nel 1983 quando la Nintendo mette in produzione il suo primo “family computer” a 8 bit. Nintendo sopravvive anche all’inevitabile crisi del settore dei videogames grazie a “Super Mario”, titolo che ha segnato un epoca. E’ stato anche l’uomo più ricco del Giappone. Oggi Nintendo soffre la concorrenza di tablet e smartphone, mercati dove ha deciso di non operare. Perché, diceva Hiroshi Yamauchi, “essere diversi è un valore”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 19, 2013
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L’Italia è il paese più infettato da web in Europa
Una vera e propria epidemia è in corso in Italia. Una mail ogni 177 contiene un virus e questi numeri ci hanno fatto balzare in testa alla classifica di Paese più infettato dal web in Europa. Un primato che sicuramente non ci fa onore, ma il rapporto Symantec 2013 non lascia dubbi. Oltre ai virus che viaggiano nelle nostre mail è presente anche il phishing, cioè furto di identità digitale, con una media di un tentativo ogni 406 mail. Da cosa deriva questa nostra esposizione ai rischi del web? Sicuramente in una scarsa informazione e cultura informatica, oltre agli elevati costi che non consentono alle imprese piccole e medie di investire nella sicurezza del web.
Dietro a questo primato ci sarebbe la “pigrizia” degli italiani nell’aggiornare il proprio antivirus, la poca sicurezza della navigazione da smartphone e tablet e le Pmi, sempre secondo il rapporto Symantec:
“A livello mondiale un attacco ogni tre è rivolto contro aziende con meno di 250 dipendenti: le grandi società hanno maggiori budget per la sicurezza. Concludiamo sempre con le classifiche. I Paesi più infettati al mondo considerando tutti i problemi di natura informatica sono Usa e India. In Europa siamo terzi, dopo Germania e Olanda. Almeno che si facciano tutti i nomi degli untori.”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/09/litalia-e-il-paese-piu-infettato-da-web-in-europa/
“Età dell’innocenza” e sexting: sempre più giovani inviano materiale hard
L’innovazione tecnologica ha semplificato l’invio di materiale fotografico e di video in ogni momento della giornata e da qualsiasi luogo e accade che un bambino di 9 anni invii a una compagna di classe una foto di se stesso mentre fa la doccia. L’idea la copia da un suo amico, che ha ricevuto la foto di una ragazzina in costume. E’ l’inizio di una catena con toni che si fanno via via più espliciti. Il fenomeno si chiama sexting e prende vita tramite cellulari e computer. I problemi arrivano quando la situazione degenera: un ragazzino che si toglie la vita perchè minacciato o deriso in Facebook, un uomo arrestato con l’accusa di produzione e divulgazine di materiale pedopornografico, diffamazione e minaccia dopo aver pubblicato le foto hard della fidanzata. E sono solo alcuni casi. Gli psicologi Andrea Marino e Roberta Bucci dell’Istituto di Terapia Cognitivo-Interpersonale di Roma hanno raccolto dei dati allarmanti al riguardo: sono anche ragazzi molto giovani, con un’età media che tocca anche bambini di 8-9 anni, a inviare questo materiale. Un’indagine del 2009 di Associated Press e MTV ha intervistato 1.247 giovani tra i 14 e i 24 anni: il 13% delle donne e il 9% dei maschi hanno dichiarato di aver inviato una foto o un video di se stessi nudi o semi-nudi. Nel 2012, un’indagine conoscitiva di Telefono Azzurro ed Eurispes ha evidenziato che un ragazzo su 5 ha trovato proprie foto imbarazzanti in Rete: un anno prima la percentuale era solo di uno su 10. Il 12,3% dice di aver inviato materiale a sfondo sessuale e comunque nel 41,9% dei casi i giovani dicono di non veder nulla di male nel sexting.
Emiliano Lambiase, psicologo all’Istituto di Terapia Cognitivo-Interpersonale, si occupa del rapporto tra i problemi sessuali e la tecnologia e spiega: “In generale i ragazzi non si preoccupano: è quasi normale inviare e ricevere foto o video pornografici, anche perché molto spesso sono così giovani da non cogliere la pericolosità della loro azione”. “I bambini arrivano da noi quando i genitori si accorgono che qualcosa non va. I ragazzi più grandi quando si rendono conto di avere problemi sessuali a causa di una dipendenza da videochat e sesso “virtuale”. Il percorso per uscirne è lungo”. Il problema è che “Nella testa delle persone più fragili si crea una specie di cortocircuito” tra linguaggio reale e linguaggio virtuale “che fa perdere l’equilibrio, c’è un sovraccarico. Così siamo più distratti, abbiamo meno memoria e meno capacità di avere un rapporto emotivo con gli altri. La perdita di un punto fisso definisce la realtà virtuale come unica: è una dipendenza.” In un simile circolo, cambia anche il rapporto con il sesso: “La dipendenza da cybersesso brucia le tappe. Se prima un dipendente sessuale ci metteva più tempo ad essere totalmente assuefatto, ora i tempi sono immediati.” Per quel che riguarda i giovani, il rischio è che venga a mancare “una sana crescita sessuale.” Se internet permette di superare l’ansia da rifiuto, infatti, i problemi poi sorgono quando arriva il momento dell’approccio reale. “Il cybersesso e il sexting hanno conseguenze pericolose: i ragazzi non riescono più a lavorare, studiare e sono colti da depressione.” Ma il sexting, vissuto inizialmente come qualcosa in cui non si ravvisa nulla di male, può avere serie ripercussioni, come spiega sempre lo psicologo al Corriere della Sera. “Tra 16 e 18 anni almeno un ragazzo su 10 si è trovato in pericolo dopo avare messo online foto si se stesso nudo. Spesso le immagini vengono spedite a gente di cui ci si fida. Ma non si è al corrente della fine che poi faranno e soprattutto i messaggi vengono inviati senza il consenso dell’altro. Poi girano in rete e l’utilizzo da parte di altri può essere pericoloso. Si può entrare nella sfera della pedofilia, ma anche del cyberbullismo che fa leva su meccanismi psicologici davvero delicati. Il suicidio è l’ultima tappa, ma bisogna tenere conto che le persone che finiscono in questi vortici sono sempre le più deboli e fragili.”
Pubblicato da tdy22 in settembre 9, 2013
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Quanto in alto riesci a lanciare il tuo smartphone? L’app S.M.T.H. te lo dice!
L’idea è di quelle stravaganti e che fanno presa sul pubblico: Send Me To Heaven è un’app creata per misurare quanto in alto si è in grado di lanciare il proprio smartphone. E se anche qualcuno pensa che si tratti di uno scherzo… è tutto vero! L’app sfrutta la tecnologia del giroscopio per misurare l’altezza massima raggiunta in aria dal cellulare. Un gioco pericoloso però, soprattutto per il dispositivo che, cadendo a terra, potrebbe danneggiarsi quando non rompersi fragorosamente. Motivo per il quale Apple ha rimosso l’app dal proprio store. Ma i più coraggiosi potranno sfidarsi ed entrare in classifica provandola gratuitamente su Google Play.
Pubblicato da tdy22 in agosto 13, 2013
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Quist, l’applicazione americana per gay e lesbo, sceglie Capezzone
Quist, un’applicazione per smartphone che vuole costruire una vera e propria community per gli omosessuali, raccogliendo anche gli eventi e le notizie legate al mondo LGBT e ai suoi protagonisti, ha scelto per la propria homepage di mettere come esempio del “coming out” italiano daniele Capezzone, attuale portavoce del Pdl ed ex radicale, che secondo Quist, sarebbe il primo membro dichiaratamente bisessuale del Parlamento italiano e il secondo a ricoprire un incarico pubblico. La scelta sorprende perchè Quist ha scelto Daniele Capezzone, ma non ha neppure pensato a Paola Concia (attivista per i diritti LGBT e membro della Camera dei deputati), Nichi Vendola (Presidente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà e attuale presidente della Regione Puglia) o Ivan Scalfarotto ( politico e attivista italiano, impegnato per i diritti LGBT e vicepresidente del Partito Democratico). Quist ha scelto Daniele Capezzone che fra l’altro il 12 febbraio 2010 è stato condannato, in via definitiva dalla Corte Suprema di Cassazione per il reato di diffamazione a mezzo stampa. Come si può leggere su Wikipedia infatti la Suprema Corte ha respinto il ricorso di Capezzone per una vicenda risalente al novembre 2002, quando ricopriva la carica di segretario dei Radicali Italiani. Attraverso una dichiarazione stampa, questi si era rivolto a Carlo La Speranza, Pubblico ministero nel processo sull’omicidio della studentessa romana Marta Russo, parlando di «comportamenti letteralmente teppistici di alcuni magistrati»
Fra l’altro Capezzone solo in un occasione, sempre seguendo la biografia di Wikipedia, avrebbe affermato, nel 2006, in un’intervista ad Eva 3000 ripresa dal Corriere della Sera, di essere bisessuale. Lo stesso politico, in una successiva intervista a Libero, ha definito «una tempesta in un bicchier d’acqua», aggiungendo che «le mie relazioni sono affar mio». Tale posizione è stata ribadita nel 2010 in un’ulteriore polemica sulla sua presunta bisessualità, in cui ha riaffermato che questi argomenti «sono questioni private». Quindi perché Quist non sceglie un vero attivista italiano dei diritti LGBT, ma preferisce avere in homepage un politico che fa riferimento a una sua presunta bisessualità come “una questione privata”?
Pubblicato da tdy22 in agosto 5, 2013
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Napoli: incidente mortale nel weekend dell’esodo
Al km 22 della strada statale 7 bis ‘di Terra di Lavoro’ in direzione nord, nel territorio di Melito di Napoli, questa mattina si è verificato un incidente mortale. Lo ha comunicato l’Anas, raccomandando agli automobilisti la massima prudenza in questo fine settimana da bollino nero. L’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione ‘Vai Anas Plus’.
Pubblicato da tdy22 in agosto 3, 2013
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Esplode la batteria di un Samsung Galaxy S4: casa in fiamme
Un sito cinese, Xianguo.com, riporta la storia del signor Du, residente a Hong Kong. L’uomo stava seguendo la televisione quando la batteria del suo Samsung Galaxy S4 è esplosa. “Stavo guardando un programma, la batteria è esplosa, istintivamente l’ho presa e lanciata sul divano, il divano ha preso fuoco e poi sono scappato.” Da quel momento, le fiamme sono divampate incendiando l’abitazione. Ma non è il primo incidente causato dalle batterie di questi cellulari. Una ragazza svizzera, il cui Galaxy S3 le era esploso in tasca, ha riportato ustioni di terzo grado, mentre l’anno scorso un uomo di Dublino ha dichiarato che il suo Galaxy S3 aveva preso fuoco mentre era appoggiato sul cruscotto della sua auto. Secondo Samsung, la colpa è da imputare all’utilizzo di prodotti non ufficiali ma il signor Du ha dichiarato che il suo cellulare il caricabatterie e la batteria erano tutti autentici. Non è solo questa marca, però, ad essere vittima di incidenti: nel mese scorso una donna cinese è stata uccisa da una scarica elettrica partita dal suo iPhone 5.
Pubblicato da tdy22 in agosto 1, 2013
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Le rubano il cellulare, lei apre un blog con le foto del ladro
Una turista tedesca ha scoperto che le avevano rubato il cellulare durante lei si godeva un bagno di mezzanotte. Ma l’autore del furto non si è reso conto che la proprietaria dello smartphone aveva installato l’app Dropbox sul telefono. L’incauto ragazzo, volato a Dubai, ha quindi iniziato ad utilizzare il suo “bottino” per scattare delle foto, ignorando il fatto che tutte vengono scaricate sulla casella della sua vittima. La giovane tedesca ha così deciso di aprire un blog, “Vita di uno sconosciuto che ha rubato il mio telefono”, dove posta ogni giorno gli scatti del ladruncolo.
Pubblicato da tdy22 in agosto 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/01/le-rubano-il-cellulare-lei-apre-un-blog-con-le-foto-del-ladro/
La bimba che a 14 mesi si aggiudica un’auto su eBay
Lei si chiama Sorella Stoute e il mese scorso si è aggiudicata per 200 dollari, poco più di 150 euro, una Austin Healey del 1962 partecipando a un’asta su eBay. Nulla di strano… se non si trattasse di una bimba di 14 mesi che, nonostante sia ancora insicura quando cammina, gioca con disinvoltura con il cellulare del papà. La piccola, che abita con la famiglia a Portland, nell’Oregon, toccando inavvertitamente l’icona dell’applicazione mobile di eBay sullo smartphone del padre, ha fatto sì che una vecchia auto sportiva britannica, non in ottime condizioni, fosse recapitata a casa sua. I genitori hanno scoperto il fatto solo dopo aver ricevuto da eBay la mail di congratulazioni per l’affare concluso. A quel punto non è restato altro che trovare un modo per risolvere la situazione, innanzitutto racimolare i soldi per pagare il fortuito acquisto. Paul, il padre, ha aperto una pagina su un sito di fundraising per farsi aiutare online, ha raccontato la storia alla stampa, si è fatto intervistare con Sorella e ha poi portato l’auto nel giardino di casa dei nonni, a Milwaukee. Ora alla piccola non resta altro che godersi l’infanzia sapendo che allo scoccare dei 16 anni la sua auto l’aspetta. Ma per evitare altre spese pazze, il padre ha cambiato la password di eBay e attivato il riconoscimento facciale per accedere alle transazioni.
Pubblicato da tdy22 in luglio 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/12/la-bimba-che-a-14-mesi-si-aggiudica-unauto-su-ebay/
Il terremoto ora lo traccia l’app
L’uomo ha spesso bisogno di sapere di essere in grado di monitorare le catastrofi naturali e i terremoti e ora la tecnologia gli corre in aiuto. Grazie a un’app e ad uno smartphone dotato di accelerometro si possono infatti monitorare i terremoti. All’esperimento, che dura ormai da tre anni, sta lavorando un team di ricercatori del California Institute of Technology (Caltech). Il gruppo ha elaborato un sistema di rilevazione delle scosse sismiche attraverso un’applicazione che impiega l’accelerometro come fosse un sismografo. L’accelerometro è un dispositivo inserito negli smartphone, che viene già utilizzato nei giochi, che fa capire al cellulare in che posizione si trova.
Pubblicato da tdy22 in luglio 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/11/il-terremoto-ora-lo-traccia-lapp/
X-peria: smartphone… o smartwatch?
La prossima settimana, in occasione del Mobile Asia Expo di Shanghai, la Sony presenterà il nuovo smartphone X-peria. Ma guardando l’immagine scelta dall’azienda giapponese per presentare su Twitter l’evento che si terrà martedì, viene il sospetto si tratti in realtà di uno smartwatch. L’immagine infatti rappresenta un omino con un orologio da polso con la frase: “un terzo degli utenti smartphone vogliono indossare un cinturino intelligente”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/21/x-peria-smartphone-o-smartwatch/
Lapsus in casa Samsung? Presentato in rete il Galaxy S4 mini
Errore o no? La Samsung ha caricato sul sito che raccoglie le app due immagini del suo nuovo prodotto, il Galaxy S4 mini, presentandolo prima di quanto fosse stabilito, ossia nell’evento a lui dedicato che si svolgerà a Londra il prossimo 20 giugno. Ad accorgersi della pubblicazione è stato il blog TgSpot, ma la notizia ha subito iniziato a circolare in rete, permettendo così agli utenti di controllare il sito dov’è possibile scegliere e scaricare applicazioni compatibili con il proprio dispositivo con una suddivisione per telefoni. C’è anche la possibilità che Samsung presenti la nuova linea di tablet Galaxy e Ativ, ovvero i prodotti equipaggiati con Windows 8. A una prima analisi, sembrerebbe che il “mini” abbia un display di 4.3 pollici, che salgono a 5 nella versione grande.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/27/lapsus-in-casa-samsung-presentato-in-rete-il-galaxy-s4-mini/
Kama Xcitra vi svela il Kamasutra in 3D
In fondo siamo nell’era 2.0 anche il buon vecchio Kamasutra si deve aggiornare ed ecco che arriva Kama Xcitra l’applicazione che permette di studiare le mosse del Kama Sutra con le rappresentazioni in 3D.
È sufficiente un tablet o uno smartphone per navigare tra le varie posizioni, osservandole da diverse angolazioni.
La lettura è totalmente personalizzabile: si può aggiungere una colonna sonora e addirittura cambiare il colore della pelle dei due modelli.
«Alcune posizioni sono piuttosto impegnative e lasciano spesso i lettori perplessi», ha dichiarato l’ideatrice al Sun, «Ora per le coppie sarà più facile esplorare nuovi aspetti della loro sessualità».
Pubblicato da tdy22 in aprile 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/15/kama-xcitra-vi-svela-il-kamasutra-in-3d/
Si filmano mentre rubano… naturalmente arrestati!
Se volevano stupire in rete ci sono riusciti, peccato che per farlo abbiano commesso un reato! Immortalare le proprie gesta criminali con uno smartphone è costato caro a tre giovani siracusani. Si erano filmati durante un furto con scasso in un appartamento e il video li ha inchiodati alle proprie responsabilità. La Questura di Siracusa, come riporta Siracusa News che ha pubblicato il video, ha arrestato Alessio e Claudio Ietta e Antonello Garofalo con l’accusa di tentato furto aggravato.
Pubblicato da tdy22 in marzo 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/20/si-filmano-mentre-rubano-naturalmente-arrestati/
Cell 2.0? No, Alcatel punta al mobile da 1 euro!
Gli smartphone hanno ormai invaso il mercato dei telefoni ed è molto raro imbattersi in qualcuno che non abbia acquistato uno degli ultimi gioiellini tecnologici, nonostante la grande quantità di funzioni non utilizzate. La casa produttrice Alcatel però ha trovato la soluzione con la vendita di “Alcatel one touch 232,” il telefono cellulare più economico del mondo. L’apparecchio dal costo di poco più di un euro, e’ un cellulare senza “fronzoli”, per chi ha bisogno solo di un dispositivo in grado di fare telefonate ed inviare sms, senza tutte quegli optional dei cellulari di ultima generazione.
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/12/alcatel-one-touch-232/
Hacker al Conclave?
Quando la stufa posizionata nella Cappella Sistina emetterà fumo bianco, indice della scelta del nuovo Papa, migliaia di persone riceveranno messaggi di testo, email e notifiche dalle app sullo smartphone. Amici, parenti e testate di tutto il mondo saranno pronte a comunicare con i loro lettori e a svelare il nome del nuovo Pontefice. Per gli appassionati di tecnologia e telefonia mobile è stato lanciato anche un sito http://www.popealarm.com, non connesso al Vaticano, che promette ai suoi iscritti di “sapere cosa sta succedendo quando si vedrà del fumo” dal comignolo al centro di Roma.
Al di là di ogni possibile previsione sui nomi “papabili”, quella che comincia oggi è la prima vera e propria elezione di un Papa social, capace di monopolizzare l’interesse di cattolici e non: «Mi piace l’idea che i media contemporanei possano dare alle persone l’accesso al conclave in nuovi modi» – ha detto Matthew Bunson, editore dell’Almanacco Cattolico . Quello che, secondo Bunson, è un aspetto positivo dei media moderni, in realtà può rivelarsi un boomerang. In una società come la nostra, abituata a voler sapere tutto e subito, è plausibile che si svolga un evento come il Conclave senza che nulla possa trapelare all’esterno?
Come ha fatto sapere la Santa Sede, nella Cappella Sistina sono stati installati diversi sistemi per isolare il Conclave e renderlo una temporanea “zona d’ombra”. Alcuni dispositivi di disturbo eviteranno la possibile intercettazione di segnali dall’esterno, al fine di assicurare la massima riservatezza ai cardinali presenti nella struttura. Si tratta di una serie di apparecchiature chiamate Jammers che riescono a “disturbare” le frequenze ed il funzionamento delle reti GSM, impedendo di fatto le comunicazioni radio e telefoniche; tutto all’interno di quella che è conosciuta come la “gabbia di Faraday ”, già utilizzate per proteggere e isolare le strutture edili.
Questo vuol dire assoluto divieto di portare con sé smartphone, tablet e computer portatili e, per le eminenze attive su Twitter, l’impossibilità di postare qualsiasi commento dall’inizio alla fine delle votazioni.
Secondo l’italiana Decisyon, agenzia che analizza il contenuto dei social media, gli account Twitter e Facebook del Cardinale di New York Timothy Dolan, di quello di Manila Luis Tagle e dell’italiano Gianfranco Ravasi, raccolgono più dell’85% dell’utilizzo di piattaforme social da parte dei cardinali; un qualsiasi messaggio da parte loro durante il Conclave potrebbe destabilizzare l’equilibrio auspicato dal Vaticano.
Nonostante le enormi misure di sicurezza previste, il Collegio dei cardinali ha avuto un inizio traballante lo scorso 4 marzo. Come ha riferito USA Today, lunedì scorso agenti della Guardia Svizzera hanno fermato un falso cardinale e il suo entourage al seguito, mentre cercava di intrufolarsi tra coloro che avrebbero partecipato al Conclave. «Un uomo ha cercato di entrare tra il gruppo di cardinali cattolici in procinto di riunirsi – si legge sul sito – indossando un improvvisato vestito da vescovo, è arrivato in Vaticano posando con un vero cardinale, eccolo nella foto con il Cardinale Sergio Sebastiana. L’impostore è riuscito perfino a superare un livello di sicurezza prima vi essere fermato fuori dalla Cappella Sistina».
Un’agenzia di stampa italiana ha riferito che l’uomo è stato identificato come Ralph Napiersky, un tedesco che aveva detto di far parte di un inesistente istituto cattolico chiamato Corpus Dei, in un gioco di parole il vero gruppo Opus Dei. Il suo tentativo di infiltrazione avrebbe quindi spinto il Vaticano a intensificare le misure di sicurezza attorno alla zona del Conclave. Napiersky è stato fermato dalla sicurezza poco prima di entrare nella sala che ospita le riunioni, senza sapere le sue reali intenzioni. «La chiesa è molto gerarchica – ha sottolineato Robert Mickens, corrispondente del britannico The Tablet – ed è quindi molto imbarazzante per la sicurezza chiedere pass e distintivi di autenticità a tutti i cardinali». Padre Federico Lombardi, portavoce italiano del Vaticano dopo la vicenda ha tranquillizzato tutti: «Quello che posso dire è che tutti coloro che siedono nella congregazione sono cardinali veri».
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/12/hacker-al-conclave/
RIOT, quando il gioco si fa duro!
Se non vi siete trovati nel “posto giusto” al “momento giusto” nessuna paura arriva Riot. Potrete prendere parte agli scontri in piazza Tahrir, in Egitto, o al violento degenerare della manifestazione degli “indignati”, che mise a ferro e fuoco Roma nell’ottobre 2011. Scontri e ancora scontri attendono solo voi! Una start-up italiana, infatti, è al lavoro su un videogame per smartphone, chiamato Riot (“Rivolta”), che permetterà agli utenti di vestire i panni dei protestanti o delle forze dell’ordine in accese guerriglie urbane che si ispirano ai fatti realmente avvenuti in Egitto e nel nostro paese.
Capo del progetto un 26enne regista di Firenze, Leonard Menchiari, che ha ideato il gioco non solo a scopo ludico, ma come strumento per provare a capire che cosa si provi nelle condizioni critiche determinate da tali scontri: “In Riot igiocatori sperimenteranno i due lati di una battaglia che non ha vinti nè vincitori”. Il denaro raccolto attraverso il videogame, inoltre, servirà per viaggiare in Europa ed Egitto per documentare in tempo reale i futuri scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.
Per realizzare il progetto Menchiari si è affidato a una piattaforma di crowdfunding, IndieGoGo, attraverso cui ha già raccolto (e superato) la somma prefissata: 15mila dollari. Ai “donatori” che hanno versato almeno 5$ andrà una copia del gioco per iOS o Android. “Vivendo in un paese che sta affondando per il debito e la corruzione – si legge sulla pagina web dedicata al gioco – è praticamente impossibile trovare fondi in Italia per dare vita al gioco, e quindi vi chiediamo aiuto”.
Il gioco sicuramente avrà successo, ma possiamo anche pensare se è etico prima di mandarlo in comemrcio e istigare alla violenza? Poi piangeremo qualche morto, nella vita reale a causa di una realtà virtuale troppo aggressiva? Ma il comemrcio si sa, è senza scrupoli! Meglio piangere poi, che prevenire ora!
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/04/riot-quando-il-gioco-si-fa-duro/
Quanto mi dai? Arriva Lulu l’app per votare il tuo uomo!
L’inglese Alexandra Chong ha pensato di trasformare le chiacchiere che le ragazze scambiano tra di loro su fidanzati e mariti in una database di servizio pubblico. Si chiama “Lulu” l’app creata dalla Chong per smartphone Android (per ora è disponibile per il mercato americano e inglese).
E per mettersi al riparo dalle accuse di discriminare gli uomini e di violare la loro privacy e il loro “diritto all’oblio”, la Chong è corsa ai ripari. Ha messo a punto anche una contro-applicazione che permette ai ragazzi di dare spiegazioni sui giudizi espressi nei loro confronti. I due database, quello maschile e quello femminile, andranno quindi a collaborare tra loro senza intralciarsi. Agli uomini citati da Lulu non sarà possibile cambiare in maniera diretta i voti ricevuti, anche se ingiusti.
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/03/lulu-app-uomo/
RUZZLEMANIA DIVENTA UN CAMPIONATO!
E’ un’epidemia, solo poche le persone che almeno una volta non hanno provato l’ebbrezza di Ruzzle. Denominato anche Paroliere 2.0 è diventato una vera e propria follia collettiva. 2 minuti e 16 lettere… Via alla fantasia! Creare parole, lottare contro il tempo e sentire l’adrenalina che sale. Ruzzle è tutto questo, ma c’è anche la voglia di confrontarsi con il proprio vocabolario, con la propria prontezza di riflessi, con il proprio know-how. A volte la frustrazione ha il sopravvinto, altre invece è la soddisfazione a vincere e tentare sfide sempre più estreme. Ecco dunque che la Media Company WebHub apre il Campionato. Per partecipare è necessario iscriversi su http://www.ruzzoliamo.it (già 10 mila sono gli iscritti) e a questo punto si avranno a disposizione 8 vite. dall’11 marzo al 7 aprile gli scontri saranno all’ultima lettera... e vinca il miglior ruzzolatore!
Pubblicato da tdy22 in marzo 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/02/ruzzlemania-diventa-un-campionato/
Infanzia violata!
Sempre più giovani, sempre più atroci i crimini perpetrati all’infanzia. Una bambina di 12 anni ha realizzato con il cellulare un filmato hard e il video, dopo essere stato girato sugli smartphone dei suoi compagni di scuola, e’ finito sul web. Il video era frutto di un ricatto di un suo coetaneo con il quale la ragazzina aveva un rapporto.
Per ottenere il suo silenzio, il ragazzino le avrebbe chiesto di mettersi nuda, filmando il tutto. Sulla vicenda indaga ora la polizia postale.
Pubblicato da tdy22 in marzo 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/01/infanzia-violata/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'
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The Adventures of Danda and Yaya
Tutto quello che Facebook può fare dal tuo smartphone… a tua insaputa!
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Pubblicato da tdy22 in agosto 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/21/tutto-quello-che-facebook-puo-fare-dal-tuo-smartphone-a-tua-insaputa/