L’amore di Paola per Fabio: pronta a vendere un rene per salvarlo

“Vendo un rene per salvare Fabio”: annuncio choc di Paola Volpe
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vende_rene_per_salvare_fidanzato-tuttacronacaEra il 7 settembre quando il poliziotto 32enne Fabio Graziano veniva investito da un furgone che procedeva contromano in Riviera di Chiaia, a Napoli. L’uomo, che era in sella al suo scooter al momento dell’incidente, da allora non si è più risvegliato dal coma e ora la compagna, Paola Volpe, ha lanciato un appello per raccogliere i 97mila euro necessari per farlo curare in un centro specializzato di Innsbruck. Sulla sua pagina Facebook si legge: “Giuro che farò di tutto per portarlo ad Innsbruck, sono pronta a vendere pezzi del mio corpo, lui non esiterebbe per me senza un rene si vive ma senza aria no e Fabio è la mia aria”. La maratona per mettere insieme i soldi necessari per il ricovero di almeno 6 mesi nel centro neuroriabilitativo migliore d’Europa è diventata un tam tam sul social blu, dove Paola ha anche condiviso questo video:

Intimano l’alt a uno scooter: poliziotti coinvolti in una sparatoria

polizia-feriti-tuttacronacaConflitto a fuoco nella notte, a Napoli, con due poliziotti che sono rimasti feriti in una sparatoria. Gli agenti del commissariato di Poggioreale avevano intimato l’alta a tre persone che viaggiavano a bordo di uno scooter Yamaha. In un primo momento sembrava che i tre si fermassero per un controllo ma hanno invece estratto le armi dando il via a un conflitto a fuoco nel quale uno dei poliziotti è rimasto ferito di striscio a un braccio mentre il suo collega è stato raggiunto al torace da un proiettile che è stato rimosso durante un intervento chirurgico. La prognosi è riservata, ma il poliziotto è cosciente e ha ricevuto la visita del questore di Napoli, Guido Maria Marino, all’ospedale Loreto Mare. Lo scooter è stato trovato poco lontano dal luogo della sparatoria. Sono in corso le ricerche delle tre persone coinvolte.

Rapina agli uffici postali di Napoli, bottino da 140mila euro

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Una rapina a mano armata avvenuta pochi minuti prima dell’apertura degli uffici postali  in Vico Sempreviva a Loreto nei pressi dell’ospedale Loreto Mare, a Napoli. Gli utenti erano in attesa di poter accedere agli sportelli quando tre uomini armati hanno minacciato due guardie giurate che stavano trasferendo le banconote all’interno dei locali della Posta. Uno dei criminali, puntando la pistola alla testa di una delle guardie giurate, ha costretto l’uomo a consegnare le banconote. L’altra guardia giurata ha provato a reagire e il criminale ha sparato un colpo che si è conficcato nella carrozzeria di un’automobile. La guardia giurata ha poi risposto al fuoco, ma in poco tempo i criminali con un bottino da 140mila euro  su sono dileguati.

Fabio e Paola, dopo l’incidente lei chiede aiuto a Ligabue, appello su Facebook

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Fabio, è un poliziotto di 32 anni, travolto da un furgone che spunta contromano, mentre il giovane si trova alla guida del suo scooter in Riviera di Chiaia, a Napoli. Lo schianto è inevitabile. Nonostante il casco Fabio riporta degli edemi più gravi di quelli che in un primo momento erano sembrati operabili e così con il passare delle ore il poliziotto peggiora e i medici comunicano alla sua compagna Paola che c’è la probabilità che Fabio non si risvegli più dal coma farmacologico. Paola non si rassegna e inizia lanciare un messaggio virale su Facebook in modo che possa arrivare a Ligabue, di cui Fabio è un grandissimo fan, per farlo arrivare al capezzale del poliziotto nel tentativo di riportare il giovane alla “vita”. Sembra che il messaggio sia già arrivato a Ligabue e il cantante, impegnato a Verona per 6 serate abbia deciso di registrare un messaggio rivolgendosi a Fabio per incitarlo a lottare contro la malattia. Poi Ligabue sembra essere intenzionato anche a fare di più appena il tour gli consentirà una pausa.

In questo momento così difficile, noi di Tuttacronaca ci uniamo a Paola e al suo appello a Ligabue.

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Tragico incidente a Napoli: furgone contromano travolge poliziotto

incidente-napoli-tuttacronacaSi trovava in sella al suo scooter MBK 50 l’agente di polizia 32enne che è stato travolto da un furgone Fiat Daily, con a bordo due persone di nazionalità ucraina, che procedeva contromano in centro a Napoli in Riviera di Chiaia, angolo piazza San Pasquale. Il poliziotto, che indossava il casco, ha riportato un grave trauma cranico e si trova ora all’ospedale Loreto Mare in coma farmacologico. La prognosi è riservata, con condizioni gravi ma non sarebbe attualmente in pericolo di vita. Stando a una prima valutazione medica, avrebbe riportato due edemi al cervello e non si esclude la possibilità che venga sottoposto ad un intervento chirurgico. L’uomo alla guida del furgone, che effettua consegne di pacchi a connazionali per conto di un’impresa ucraina, è stato denunciato per lesioni gravissime. Il guidatore, che mancava da circa un anno dalla città, avrebbe riferito agli agenti di non essere stato al corrente dell’inversione del senso di marcia alla Riviera di Chiaia, disposto dopo la riapertura parziale della strada in seguito al crollo di Palazzo Guevara il 4 marzo scorso. L’uomo ha imboccato contromano la Riviera di Chiaia da piazza Vittoria, e non ha visto l’unico cartello di divieto di accesso, che è collocato, però, sul lato sinistro della carreggiata e non su quello destro. La polizia municipale, che ha sequestrato entrambi i mezzi, sta svolgendo accertamenti anche sulla segnaletica collocata nella zona.

Per leggere l’appello della compagna di Fabio, Paola, al cantante Ligabue clicca qui. 

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Agguato nel centro storico di Napoli: muore un uomo.

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Napoli macchiata del sangue dell’ennesima vittima. In pieno centro storico un uomo, di cui ancora non sono state rese note le generalità, è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco ed è morto poco dopo il suo trasporto all’ospedale Loreto Mare di Napoli. A scoprire il corpo, che giaceva in una pozza di sangue, su un ballatoio di un appartamento, al quarto piano, in via dei Tribunali, sarebbero stati i medici del servizio di emergenza del 118 allertati da una telefonata.

Conflitto a fuoco a Napoli: 2 feriti

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Agghiacciante conflitto a fuoco a Piazza Mercato a Napoli. Nell’ agguato Vincenzo Papi, 30 anni, è rimasto a terra e versa ora in gravissime condizioni. Anche Giuseppe Persico, 32 anni, invece è rimasto ferito a un braccio. I due erano già noti alle forze dell’ordine.

Giochi pericolosi. 13enne salta da un muretto di 10m: grave

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E’ saltato da un muretto alto 10 metri per gioco, precipitando, un tredicenne che ora si trova in prognosi riservata all’ospedale Loreto Mare. E’ accaduto ieri sera, nella zona adibita allo scarico delle merci, nell’area parcheggio circostante il centro commerciale “Le Ginestre” di Volla, in provincia di Napoli. Il ragazzino, che compirà 14 anni il prossimo novembre e vive nel quartiere Ponticelli del capoluogo partenopeo, si trova ora in prognosi riservata ed i medici gli hanno riscontrato un trauma toracico e cranico. I carabinieri stanno svolgendo indagini per accertare la responsabilità di quanto accaduto

Rissa tra ambulanti sul lungomare di Napoli

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Un giovane venditore ambulante di palloncini di nazionalita’ cingalese e’ stato ferito alla testa in una zuffa con un collega italiano, scoppiata stamani sul lungomare di Napoli, nella zona di via Partenope. Il giovane e’ stato portato all’ospedale Loreto Mare dove gli e’ stato riscontrato un trauma cranico guaribile in 15 giorni. La Polizia municipale ha bloccato l’italiano che e’ stato portato negli uffici dei vigili urbani. Guerra tra poveri, liti che scoppiano tra emarginati di una società che non riesce a provvedere ai più bisognosi. Un’Italia allo sbando, con la disoccupazione schizzata a livelli record, che continua ad accogliere migranti a cui offrire solo violenza, espedienti e povertà.

IL CROLLO DELLA SANITA’ IN CASO DI SISMA! Tutti giù per terra.

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Quando i luoghi di cura diventano trappole mortali, spesso tombe dei pazienti con limitata capacità deambulatoria! Dopo il crollo del palazzo a Riviera di Chiaia a Napoli è tornato d’attualità (come se ci fosse bisogno di pubblicità) la sicurezza statica degli edifici ospedalieri (degli altri ormai non ci facciamo più carico, salvo poi condannare gli scienziati e non gli amministratori nel caso dell’Aquila).

Stando infatti a una denuncia del Sindacato medici italiani (Smi) che cita l’ultima inchiesta parlamentare sull’efficienza del servizio sanitario nazionale, da un’indagine a campione su 200 ospedali è emerso che, in caso di scossa di terremoto, il 75% addirittura si sbriciolerebbe.
A Napoli il più esposto a questo rischio è lo storico ospedale Annunziata. «È un fatto gravissimo – dicono il presidente nazionale e il segretario organizzativo regionale dello Smi, Giuseppe Del Barone e Mario Iovane – L’ospedale dovrebbe essere il luogo più sicuro, dovrebbe garantire il massimo della tranquillità ai pazienti e ai professionisti che vi operano. E invece ci troviamo ancora di fronte a situazioni di profondo degrado che addirittura mettono a rischio la vita delle persone. Non si possono non avere negli occhi le immagini strazianti di quanto successo a L’Aquila, la storia dovrebbe insegnare».
Secondo lo studio a campione citato dallo Smi, il 75% dei 200 edifici ospedalieri presi in esame mostra gravi carenze e si sbriciolerebbe nel caso di un sisma di 6,2 o 6,3 gradi Richter. Altrettanto alto il numero di ospedali che da una scossa ne uscirebbe fortemente lesionati e inagibili. Le strutture più esposte a questo rischio, secondo lo studio, sono distribuite lungo l’arco appenninico, nella zona dell’Italia centrale e soprattutto meridionale, in particolare in Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia.
A Napoli 2 corpi dello storico ospedale Annunziata che risalgono al 1889 sono nella black list delle strutture più pericolose. «La cosa più grave – dicono Del Barone e Iovane – è che non è mai stata fatta una ricognizione organica sulla sicurezza statica di tutte le strutture ospedaliere d’Italia e della Campania. Conosciamo l’attenzione del presidente Caldoro per queste tematiche e a lui facciamo appello affinchè si prepari un rapporto preciso e dettagliato sulle negatività degli ospedali campani e si proceda con un piano di interventi per metterli in sicurezza».
Ma di sicurezza in ospedali e guardie mediche si parla anche da un altro punto di vista. Secondo lo Smi, in particolare a Napoli e provincia, ci sono presidi che per affluenza, condizioni di lavoro e soprattutto per episodi di violenza e aggressioni, espongono a gravi rischi medici e pazienti. Si tratta in particolare del Cardarelli, del San Giovanni Bosco, del Loreto Mare delle guardie mediche di San Giorgio a Cremano e Scampia e degli ospedali di Boscotrecase e Castellammare di Stabia. «Sono anni che si fanno denunce su questo problema – dicono il vicesegretario nazionale e quello regionale Luigi De Lucia e Salvatore Marotta – e sono anni che vengono avanzate proposte di vario genere. Ma una prima soluzione è semplicissima: istallare subito telecamere a circuito chiuso».

Ma naturalmente Monti ha tagliato i finanziamenti agli ospedali per impinguare le banche… quindi in caso di aggressione, la violenza è assicurata, in caso di sima… tutti giù per terra!

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