Doodle, Google, il gatto, il paradosso e il nobel: Erwin Schrödinger

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126° anniversario della nascita del fisico matematico austriaco Erwin Schrödinger e Google lo celebra con un Doodle.  Schrödinger, insignito del Nobel nel 1933per l’equazione che porta il suo nome, fu anche conosciuto per il “paradosso del gatto”  che serve a dimostrare che l’interpretazione “ortodossa” della meccanica quantistica è insufficiente quando descrive sistemi fisici dove il livello subatomico si relazione con il livello macroscopico. Cosa significa? Wikipedia ce lo racconta così:

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“Si possono anche costruire casi del tutto burleschi. Si rinchiuda un gatto in una scatola d’acciaio insieme alla seguente macchina infernale (che occorre proteggere dalla possibilità d’essere afferrata direttamente dal gatto): in un contatore Geiger si trova una minuscola porzione di sostanza radioattiva, così poca che nel corso di un’ora forse uno dei suoi atomi si disintegrerà, ma anche, in modo parimenti probabile, nessuno; se l’evento si verifica il contatore lo segnala e aziona un relais di un martelletto che rompe una fiala con del cianuro. Dopo avere lasciato indisturbato questo intero sistema per un’ora, si direbbe che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo si fosse disintegrato, mentre la prima disintegrazione atomica lo avrebbe avvelenato. La funzione \Psi dell’intero sistema porta ad affermare che in essa il gatto vivo e il gatto morto non sono degli stati puri, ma miscelati con uguale peso”.

Romeni picchiano a sangue il datore di lavoro: ora è in coma farmacologico

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Due romeni, di 33 e di 38 anni hanno picchiato a sangue il loro datore di lavoro perché non ritenevano idoneo il compenso ricevuto. La vittima del pestaggio, per cui i due romeni sono stati arrestati dai carabinieri per il tentato omicidio  la scorsa notte a Giaveno (Torino), è un allevatore italiano di 26 anni che ora si trova ricoverato in coma farmacologico al Cto di Torino. Secondo un testimone, i due romeni sarebbero saltati sul capo dell’uomo, mentre questo giaceva esanime a terra per le percosse già ricevute.

Muore nel supermercato, tra musica e pubblicità, i clienti continuano a far spesa

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Piero Bianchi, 77 anni, è stato stroncato da un infarto mentre era al supermercato Esselunga di Nembro (Bergamo). Un cliente, ignaro come tutti gli altri di quanto stava avvenendo, si è imbattuto nel corpo dell’uomo. La testimonianza del cliente è tra le più agghiaccianti:  «Girando tra gli scaffali mi sono improvvisamente imbattuto, senza che vi fosse alcun segnale, in un uomo morente. Il poveretto giaceva a terra soccorso dai soli volontari del 118. La cosa che più mi ha impressionato è che la vita nel supermercato continuava come se niente fosse, con musichetta di sottofondo e pubblicità varie».

L’ufficio stampa di Esselunga, citato dal quotidiano, precisa che «uno dei primi a intervenire è stato un dipendente del supermercato che è volontario di pronto soccorso. Abbiamo fatto il possibile: in un momento di concitazione e di panico come quello, l’ultima cosa che ci è venuta in mente è di abbassare la musica».

 

Match in casa per la Juve a Villar Perosa. E arriva anche Platini

juve-platini-villaperosa-tuttacronacaPartita in famiglia oggi per la Juve, nel tradizionale incontro a Villar Perosa. E non sono mancate le sorprese, come l’arrivo di Michel Platini, ex stella bianconera e attualmente numero uno dell’Uefa. Con lui,  John Elkann e Andrea Agnelli hanno salutato la squadra di Conte. Platini è però rientrato in Francia prima della partita, ma non ha mancato una visita al cimitero per pregare sulla tomba di Gianni Agnelli. Il club bianconero, sul suo sito, ha riportato: “Il presidente della Uefa non ha voluto perdere l’occasione di passare un po’ di tempo con la Juventus. In un anno, questo 2013, che ha un doppio valore simbolico: i 90 di legame tra gli Agnelli e il club bianconero e i 10 anni dalla scomparsa dell’Avvocato. Una presenza sempre gradita, quella di LeRoi, che ha reso ancora più speciale la tradizionale giornata in famiglia a Villar Perosa”. Ma la squadra ha avuto anche un altro, caloroso, “abbraccio”: quello dei 7mila tifosi presenti. A spiegare i prossimi obiettivi juventini c’ha pensato John Elkann, che ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Obiettivi? La Juve deve far bene, come sempre. E deve riuscire a farlo in Italia, per la terza volta consecutiva: una impresa non semplice. Infine, c’è sempre il sogno Champions. I risultati della tournèe americana non sono indicativi per il resto della stagione. Non dovrebbero preoccuparci”. Anche Marchisio ha preso la parola: “Questo è un giorno di festa per noi , un giorno particolare nel quale i nostri tifosi non mancano mai. La loro presenza è importante. Sono sempre stati vicini a noi giocatori e a tutta la famiglia Agnelli, sia nei momenti felici che in quelli meno buoni. La tournèe americana? Sia con l’Inter che con l’Everton abbiamo disputato buone partite, perdendo solo ai rigori. E’ normale aver pagato la fatica per i diversi carichi di lavoro, che in questo periodo sono intensi. Non siamo preoccupati. Ci stiamo preparando per arrivare in buone condizioni per la gara di Supercoppa. Per quanto riguarda il mercato – ha aggiunto il centrocampista – è sempre così: si parla tanto di me. Ma io sono felice qui, quindi va tutto bene”. Il match in casa è terminato a favore della Juve A, per 4 reti a 1.

Addio a Eydie Gormé, indimenticabile per “Blame it on the Bossa Nova”

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In Italia non molti la ricorderanno Eydie Gormé, ma sicuramente ascoltando le note di “Blame it on the Bossa Nova” ritornerà alla mente la ragazza nata nel Bronx, nel 1928, da una famiglia di origine spagnola che si diplomò nella stessa scuola, la Taft High School, frequentata negli stessi anni da  Stanley Kubrick.

Gormé era già una cantante di band di successo, che sapeva anche intrattenere il pubblico nei nightclub quando, nel 1953, fu stata invitata a far parte nel cast dello show televisivo di Steve Allen.

Un anno più tardi, nel 1954,  la rete televisiva NBC la ingaggia nella prima edizione del Tonight Show. Qui ha  l’opportunità di conoscere e  lavorare con Steve Lawrence. Fra i due nasce un’intesa artistica e sentimentale, che nel 1957 sfocia nel matrimonio. Steve & Eydie, come si faranno chiamare, sarà la prima coppia canora creata e lanciata dalla televisione americana.

Eydie è morta sabato  al Sunrise Hospital di Las Vegas.

“Eydie è stata la partner in scena e nella vita per più di 55 anni”, Lawrence ha detto in un comunicato. “Mi sono innamorato di lei il momento che l’ho vista e ancora di più la prima volta che l’ho sentita cantare.  La mia perdita personale è inimmaginabile, così come il mondo ha perso una delle più grandi cantanti pop di tutti i tempi.”

E’ ancora lui il razzo umano: Usain Bolt torna re dei 100

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E’ ancora lui il re dei 100 anche sotto la pioggia battente: Usain Bolt. Il razzo umano si riconferma e vola e per gli avversari non c’è spazio ai Mondiali di atletica in corso a Mosca.  Il giamaicano ha concluso con il tempo di 9”77, suo miglior risultato stagionale che gli vale anche la medaglia d’oro. Dietro di lui l’americano Justin Gatlin (9″85) e il giamaicano Nesta Carter 9″95. Bolt si riprende così il titolo sfuggitogli nel 2011, a Daegu, a causa di una falsa partenza.

Scena “machista e denigrante”: Burger King ritira la pubblicità dal reality

noemi-merino-cioccolato-tuttacronacaDurante il reality spagnolo Campamento de verano una dei concorrenti, Noemì Merino, ha ricevuto un castigo sotto forma di bagno di cioccolato. La donna si arrabbia, grida di essere allergica e che, oltre tutto, non vuole passare per “la chica porno” del programma. Pronto il commento del presentatore del programma, Joaquìn Prat: “Noi volevamo solo addorcire un po’ la notte di Noemì. In effetti, avevamo pensato che anche i suoi compagni avrebbero potuto godere della sorpresa aiutandola a togliersi il cioccolato leccandolo”. La scena è passata in diretta lo scorso lunedì e le conseguenze non si sono fatte attendere. La catena Burger King, infatti, venerdì ha annunciato in Facebook che aveva ritirato il suo patrocinio al programma. “Non vogliamo essere relazionati con nessun format che presenti attitudini machiste, denigratorie o che possano ferire la sensibilità delgi spettatori”. Il ritiro sarà un sintomo isolato o realmente le grandi aziende iniziano a dare più importanza alla responsabilità sociale piuttosto che il profitto? E allo stesso tempo, la scena a cui gli spettatori hanno assistito, è davvero attribuibile a semplice intrattenimento o piuttosto rientra nella sfera del sessimo? Ángeles Álvarez, deputata del PSOE e membro della commissione per l’Uguaglianza del Congresso, ha dichiarato: “Questi reality sono pornografia pure. Se si fosse trattato di una pubblicità, sarebbe stato qualificato come pubblicità illecita”. E ha spiegato come il ruolo dei pubblicitari, molto discusso da quando è stato coniato il termine “TV spazzatura” è “fondamentale”: “dobbiamo sostenere  chi si ritira da programmi di questo tipo e condannare coloro che non lo fanno”. Alvarez osserva quindi che “Il pubblico ha bisogno di vedere al di là del morboso, che sappia cosa questi programmi significano per la donna”. E mette in guardia: “Quello che non si può fare è mantenere un discorso ipocrita contro la violenza pur consentendo programmi che la favoriscono.” Contattato da The Huffington Post, Telecinco dà le sue opinioni: “Non commentiamo su questioni di inserzionisti.” A proposito del bagno al cioccolato, la sua posizione ufficiale è stata la stessa.

Ritorna Forza Italia, i nuovi manifesti a Milano. E’ già campagna elettorale?

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E’ un segnale di crisi? E’ l’inizio della campagna elettorale? E’ già campagna tesseramento? In ogni caso è la fine di un era: il Popolo della Libertà è morto e ora è tempo di Forza Italia.

Si è scelto un cartellone in cui il simbolo del movimento politico campeggia sovrapposto ad una gigantografia con Silvio Berlusconi al comizio di domenica scorsa davanti a Palazzo Grazioli. Si è scelta un’immagine post sentenza per mostrare la forza del leader anche dopo la condanna. I militanti sotto al palco che agitano le bandiere e ancora una volta sono pronti a combattere al fianco del Cavaliere.

I cartelloni sono lì ad attendere i milanesi dal ritorno dalle ferie. Sono lì, in una Milano che trasuda calore, dall’asfalto infuocato e polveroso, che toglie il fiato. Le polemiche degli ultimi giorni, la bufera sul giudice Esposito, la tensione sull’Imu, e l’icona di un Silvio Berlusconi che resiste anche dopo la sentenza di Cassazione. Il guerriero che reagisce e che si prepara alla campagna… elettorale? La tecnica è consolidata:battere gli altri sul tempo, arrivare per primi, bussare alle porte degli italiani mentre la sinistra sta litigando su leadership e premiership. Dare un segnale! Questa volta la partita si giocherà anche sul “martire” che nonostante la ferita inferta resta saldo sul suo cavallo… proprio come un Cavaliere.

Dal 16 agosto in poi, i cartelloni si moltiplicheranno, invaderanno l’Italia, tutto è già pronto, come in una perfetta macchina da guerra. Il 6×3 con il simbolo di Forza Italia dilagherà nelle strade, nelle piazze e anche nei vicoli. E poi via Il tour estivo nelle località di vacanza, le interviste tv e i gazebo per raccogliere firme per i referendum dei radicali. Insomma il film già visto che si rivede… sempre lo stesso, solo un po’ più usurato dalle tante messe in onda… forse è il momento anche di un restauro o di un restyling… ma non aspettiamoci un volto nuovo!

Oliveira all’Atalanta? Un acquisto a costo zero!

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Ruben Oliveira non vestirà più la maglia viola. Il giocatore infatti non rientra nei piani del ct Montella. Così i bergamaschi dell’Atalanta si sono fatti avanti e hanno sondato il terreno, ma fino a oggi non c’è nulla di concreto, solo molte parole, rapporti e trattative. L’ultima indiscrezione però potrebbe essere il tassello mancante che davvero porterebbe Oliveira a trasferirsi da Firenze a Bergamo. Sembra infatti che il giocatore potrebbe essere girato  gratuitamente al gruppo di Colantuono. Perché questa decisione e quale sarebbe il vantaggio? Un risparmio di oltre un milione e mezzo lordo sul monte ingaggi.

 

Bimbo di 3 anni mette la mano nel tritacarne: è grave!

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E’ grave il bambino, di origini indiane, di 3 anni che oggi nel retrobottega del negozio dei genitori che confezionano e vendono kebab ha infilato il braccio nel tritacarne. L’incidente è avvenuto a Lutago, in provincia di Bolzano. E’ stato il padre a precipitarsi in soccorso del figlio, ma ben presto l’uomo si è reso conto che la situazione non era gestibile, così ha chiamato immediatamente la Croce bianca della Valle Aurina.  La Croce bianca ha rintracciato il medico d’urgenza e ha mobilitato anche i vigili del fuoco di Lutago. Valutando la situazione, hanno deciso di smontare per quanto fosse possibile il macchinario. Alcuni pezzi però non è stato possibile rimuoverli e si è preferito chiamare un elicottero per far salire a bordo il piccolo con il braccio ancora prigioniero del tritacarne. L’elisoccorso è diretto a  Innsbruck, alla Clinica universitaria specializzata in interventi di chirurgia degli arti. Insieme al bambino è andata la madre e si spera di salvare l’arto o comunque di riuscire a limitare i danni.

 

Il super baywatch: salva in 4 ore 10 bagnanti

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Una giornata davvero particolare per Enrico carta, 26 anni di Villa Cidro, bagnino dell’associazione Salvataggio Cagliari Onlus che, sotto il coordinamento della Protezione Civile del Medio Campidano effettua, su affidamento della Provincia, il servizio di salvamento a mare nelle sei principali località balneari della costa di Arbus. Nella giornata di oggi, con le condizioni proibitive del mare e la presenza  lungo la spiaggia delle doppie bandierine rosse di balneazione pericolosa, il giovane si è trovato a dover prestare soccorso a 10 persone. Il primo intervento alle 11, quando Enrico Carta si è accorto, dalla sua postazione di controllo, che la corrente del mare agitato stava portando al largo due bagnanti, ormai incapaci di tornare da soli a riva. Il bagnino si è gettato subito in acqua e con l’aiuto di un altro bagnante su una tavola da surf hanno raggiunto e messo in salvo le persone in pericolo. Sono una coppia di cittadini spagnoli, lui di origini sarde: Francesco Schirru, 35 anni, e Maria Elisa Chacon Hernandez, residenti a Barcellona. Mentre i due venivano assistiti in spiaggia è scattato nuovamente l’allarme nello stesso specchio d’acqua per altri due bagnanti. Il bagnino si è rigettato in acqua assieme ad alcuni surfisti. Una delle due persone in difficoltà, Francesca Matta, 28 anni, di Assemini, è riuscita a riguadagnare la riva da sola, mentre l’altro bagnante, Elia Soddu, 30 anni di Nuoro, trascinato a una trentina di metri dal bagnasciuga è stato raggiunto dal bagnino e portato a riva con un surf. Neppure il tempo di riprendersi dalla fatica e alle 12.15 altro salvataggio: Elia Vacca, 51 anni di Bosa Suni, e un ragazzino 13enne, sono stati travolti da un’onda e risucchiati dalla corrente. Entrambi sono stati riportati in spiaggia da Enrico Carta. Poco prima delle 15, quando il bagnino esausto attendeva di essere sostituito da un collega, altra emergenza per quattro bagnanti in pericolo: due ragazzini svizzeri di 16 e 13 anni, un loro zio di Berna e la persona che li ospita in Sardegna.

 

Il camper e la roulotte equiparate a case? Scoppia la polemica!

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Per Luca Zaia, il primo a lanciare l’allarme è:

“Surreale e devastante per l’economia del Veneto, la prima regione turistica d’Italia e la prima in Europa per l’open air”.

Eppure il decreto del Fare  appena approvato dal Parlamento, equiparerebbe roulotte e camper a “interventi di nuova costruzione”, ossia nuovi immobili che hanno bisogno di un apposito “permesso di costruire” per stazionare.

Ma se la Lega tuona, il Pd risponde. Anche Debora  Serracchiani presidente del Fiuli Venezia-Giulia gli fa eco:

“Una norma assurda che va prontamente corretta perché gli effetti sull’economia turistica, anche del Friuli Venezia Giulia, sarebbero molto negativi. Roulotte e camper non sono case da assoggettare ad autorizzazioni urbanistiche ed edilizie”.

Solo nella regione guidata dalla governatrice del Pd, tra campeggi e villaggi turistici sono 35 le strutture che accolgono turisti in roulotte e camper (oltre che tende) facendo registrare nel 2012 223.800 arrivi e 1.883.000 presenze.

Il ministero dell’Ambiente è il responsabile dell’articolo, solo ritoccato in modo lieve dal Parlamento: nel rispondere alle critiche, dà una lettura opposta spiegando che la norma nascerebbe con l’esigenza di fare chiarezza rispetto al Testo unico dell’edilizia, una  legge approvata nel 2001. Spiega Valentina Conte su Repubblica che

“Laddove all’articolo 3 dice che ‘prefabbricati e strutture di qualsiasi genere, quali roulotte, camper, case mobili, imbarcazioni ” si considerano “interventi di nuova costruzione”, appunto, ma solo se“utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee’.

Ma come viene espresso da più parti non si trova specifica di questa interpretazione che quindi un domani in mano a un giudice “zelante” potrebbe davvero impedire la villeggiatura e diminuire quindi gli introiti derivanti dal turismo. Il caso rimane aperto, mentre si teme anche da parte di Confindustria e i governatori del Nord-Est l’effetto “tassa sulle barche” e la fuga dei turisti in Slovenia e Croazia.  Zaia spiega infatti che “l’Italia sarà l’unico Paese in Europa dove si chiederà alle strutture ricettive di dimostrare, camper per camper, roulotte per roulotte, il regime di temporaneità. Già in queste ore si fa concreta la disdetta di unità mobili di pernottamento già commissionate. Il blocco degli investimenti non era proprio l’obiettivo che il decreto Fare voleva evitare?.

Renzi bis: Mi ricandido sindaco di Firenze

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Matteo Renzi considera “molto probabile” la sua ricandidatura a sindaco di Firenze ed è pronto a scommetterci “anche 50 euro”. “Credo che la partita di Firenze non si aprirà”, afferma in un forum con la redazione fiorentina de La Repubblica. “Do per molto probabile la mia ricandidatura. Se dovessi scommettere 10 euro li scommetterei. Anche 50. Anche perché è evidente che per completare il percorso servono due giri”. Poi aggiunge: “In questo anno mi sono convinto che fare il sindaco e il leader nazionale è assolutamente compatibile. Tanto più a giudicare dal crescente consenso verso la nostra amministrazione”. Il primo cittadino di Firenze annuncia anche impegni su alcune battaglie non ancora concluse, come quella della ricerca del perduto affresco di Leonardo sulla Battaglia di Anghiari. Oppure la fondazione che nascerà il primo gennaio 2014 e “sarà il player unico della cultura in città”, che gestirà in rete tutti gli spazi del Comune.

Tentata rapina con una cintura “esplosiva” di involucri di cioccolatini

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Una storia davvero originale quella di Vito Leonardo Surico, 41enne con precedenti, che ha tentato sabato di svaligiare prima l’ufficio postale di via Carducci, dove alla direttrice ha intimato “Dammi i soldi o saltiamo tutti in aria” e poi si è sollevato la maglietta per mostrare una cintura “esplosiva”. La donna nel panico non è riuscita a muoversi e l’uomo in breve è scappato via. Poco dopo ha tentato un altro colpo dall’altra parte della città, alle poste di via Andrea Doria. Stessa scena, stessa minaccia, ma stavolta il 57enne direttore ha avuto prontezza: “Vado a prendere i soldi”, ed è uscito dall’ufficio per chiamare il 113. Gli agenti hanno evacuato i trenta clienti terrorizzati da un uscita secondaria, poi sono entrati e hanno intimato a Surico di arrendersi. L’uomo si è seduto, alzando le braccia, e ha detto che era tutto finto: infatti, dentro le due scatoline di plastica nere da cui uscivano i fili, c’erano solo 26 involucri di m&m’s, vuoti e appallottolati.

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Cadavere nel Savonese, omicidio o suicidio? E’ ancora mistero

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Un mistero che forse si svelerà nelle prossime ore quello di un cadavere di un uomo di circa 30 o 40 anni rinvenuto nudo a Balestrino, un borgo antico del Savonese. A fare la scoperta sono stati due ragazzi del luogo che hanno poi allertato la polizia. L’identità della vittima non è stata accertata perché sul luogo del ritrovamento non vi erano documenti. I carabinieri al momento non escludono nessuna ipotesi né quella di un omicidio né quella di un suicidio. Il corpo era in strada in uno dei vicoli della parte abbandonata del paese, un’area che per il rischio di frane è disabitata da tempo.  I carabinieri della Compagnia di Albenga hanno ricostruito gli ultimi istanti di vita della persona deceduta: l’uomo è precipitato da una finestra al terzo piano di una casa abbandonata, ormai un rudere, dove c’è una stanza in cui sono stati trovati un paio di pantaloni e una maglietta che sarebbero quasi sicuramente suoi. Nella stanza c’era anche un grosso coltello da cucina compatibile con le ferite trovate sul cadavere: un profondo taglio all’addome, che dovrebbe avere provocato la morte, e alcuni tagli più lievi al collo. Non ci sono tracce di giacigli o fuochi nella stanza da fare pensare che l’uomo vivesse lì, né tracce di presenze di altre persone.

 

Notte di sesso focosa e la moglie manda all’ospedale il marito

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La notte di sesso focosa per un turista tedesco di 50 anni, in ferie con la moglie a Rimini, è finita davvero in tragedia. L’uomo infatti si è dovuto rivolgere a un medico per la “sospetta rottura” dei corpi cavernosi del pene. Presentandosi infatti con i genitali sanguinanti, il tedesco, ha riferito al medico che la rottura probabilmente se l’era  procurata durante un rapporto sessuale con la moglie. Probabilmente la causa è stato un movimento brusco da parte della donna che era sopra di lui.

 

Terrore sulla ruota, muoiono 2 persone altre 10 sono ferite

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Tragedia a Rosario in Argentina, dopo che il 6 agosto un palazzo residenziale era crollato in seguito a un’esplosione, ora si registra un nuovo incidente in città. Il dramma stavolta si è consumato al parco divertimenti dove almeno due bambine sono morte e altre dieci persone sono rimaste ferite a causa del crollo della cabina della ruota panoramica. Sembrerebbe che a rompersi sia stato  il fissaggio di una cabina che stava in alto, dopodiché la cabina è precipitata.

 

Giallo a Grosseto, trovato un cadavere di un 30enne

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Un uomo dall’apparente età di circa 30 anni, probabilmente straniero, è stato trovato morto a Grosseto, ucciso con una decina di coltellate. Il cadavere è stato trovato verso le sei di oggi dai carabinieri lungo una strada alla periferia nord del capoluogo maremmano in seguito ad una segnalazione. La morte sarebbe avvenuta per dissanguamento. Sull’accaduto i militari stanno ascoltando in caserma 5 persone, una delle quali si è fatto medicare in ospedale ferite da taglio.

Tremano i nudisti, arrivano i Pacu!

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Il Pacu in Europa fino a poco fa non si sapeva neppure cosa fosse, ora però l’allarme è stato lanciato e sono arrivate le prime raccomandazioni proprio dall’Università di Copenhagen dopo che, nei scorsi, un esemplare di Pacu è stato pescato nello stretto che separa la Svezia dalla Danimarca.

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Che cosa è un Pacu?

Un pesce simile al Piranha ma dalla dentatura differente e con una predisposizione che fa paura ai bagnanti: morde i testicoli dell’uomo. Come ha spiegato  Henrik Carl, biologo marino al Museo di Storia Naturale danese  «Mordono perché sono affamati e i testicoli si adattano alla loro bocca». Solitamente si trova nelle acque del fiume Orinoco, in Amazzonia, ma è stato avvistato anche in Nuova Guinea e Texas. L’esemplare pescato misurava 21,5 centimetri, ma possono arrivare ai 90 per un peso di 45 kg.

Quali sono le raccomandazioni?

Naturalmente di fare il bagno con il costume…

Storace contro la Kyenge: “scrive Italia con la ‘i’ minuscola”

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”Mi colpisce il fatto che nella ‘bio’ della Kyenge sul suo profilo Twitter il nome del suo ministero, integrazione, sia scritto con la ‘i’ maiuscola. Il nome dell’Italia è invece scritto con la ‘i’ minuscola. Li chiamano nuovi italiani. Me lo hanno segnalato su twitter. Anzi su Twitter. Se cerchi su Repubblica, anzi repubblica, non ne trovi notizia”. Così Francesco Storace, sulla sua pagina Facebook.

 

I Partigiani 2.0? “Mettiamoci in gioco”, così Renzi. VIDEO!

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I Neopartigiani o meglio i partigiani 2.0. Matteo Renzi riparte dai partigiani e ne attualizza la straordinaria forza di una generazione che ha saputo tirarsi “su le maniche” e rottamare “la parola purtroppo”. Così il sindaco di Firenze fa strike con l’ala più “estremista” del suo partito. Chi ha detto che Renzi non poteva dialogare con la “sinistra a sinistra” a sbagliato e veramente grosso.

“I partigiani ebbero la forza di mettersi in gioco”, pensando a quel periodo “l’idea di fondo che mi è rimasta è che quella generazione là, quando ha avuto bisogno di mettersi in gioco, si è tirata su le maniche e ha mandato in pensione, ha rottamato la parola purtroppo”. Lo ha detto il sindaco di Firenze nell’anniversario della liberazione della città. “A noi viene detto – ha aggiunto – ‘non si può fare’, il contrario di “Yes, we can”. La crisi c’è ma serve la forza della proposizione”.

Poi Renzi risponde anche a chi lo bolla sempre come uomo di destra, pronto ad accettare operazione d’intelligenza col nemico. “Rispetto umano e pietas per tutti i morti, ma c’è chi è morto dalla parte giusta e chi è morto dalla parte sbagliata. Ogni tentativo di revisionismo va respinto al mittente”, ha detto durante il suo intervento in Palazzo Vecchio. Il sindaco ha poi ricordato la proposta di legge in cui “si afferma il dovere di dire che viene equiparato al patrimonio culturale ogni bene che sia stato oggetto della Resistenza. Questo significa che la resistenza sta nel Dna come elemento costitutivo di questa comunità”.

I giovani americani costretti a casa con i genitori per la crisi

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Non sono più solo gli italiani, anche gli americani sono costretti a vivere con i genitori per la crisi che negli ultimi anni si è abbattuta sull’American Dream. Lo rivela un sondaggio di Pew Research Center, secondo cui 21,6 milioni di ragazzi tra i 18 e i 31 anni vivono con i genitori. Una cifra record, la più elevata degli ultimi 40 anni. E’ il 36% che è ormai costretto a vivere con mamma e papà. A volte si esce di casa per andare all’università, ma poi si torna a casa, i costi per vivere da soli sono troppo elevati e gli stipendi sono troppo bassi.

“La maggior parte dei miei amici, una volta laureati tornano a vivere a casa perché anche se hanno un lavoro non possono permettersi di pagare l’affitto e di rimborsare i prestiti allo stesso tempo”, spiega Stephanie Levonne, 20 anni, studentessa di New York.

La quota dei ragazzi che vivevano con i genitori nel 2007 era pari al 32%, e nel 2009 al 34%.

Carrozza si schianta contro un’auto

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Una carrozza, che effettua corse turistiche per le trafficate strade di Swanage, Dorset, in Inghilterra, guidata da un ventenne è andata a schiantarsi contro un auto dopo che il cavallo si era imbizzarrito forse per la troppa folla che affollava la località. Il cocchiere è stato lanciato a più di 9 metri, ma ne è uscito indenne, così come la ragazza al volante dell’auto.

Ci sono voluti invece otto vigili del fuoco per risollevare la carrozza antica, risalente a circa 110 anni fa,  che era appena stata restaurata dal suo proprietario. Il cavallo imbizzarrito è stato domato dai passanti.

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Si lancia nel vuoto incatenato in una scatola, si libera e atterra! VIDEO!

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Quando la realtà supera l’immaginazione ci si trova di fronte a un’impresa davvero eccezionale e sicuramente quella compiuta dal 47enne Anthony Martin sarà ricordata proprio per la sua straordinarietà. Il paracadutista si è infatti lanciato nel vuoto da un aeroplano, incatenato all’interno di una scatola di legno. Durante il volo, l’uomo si è liberato, ha aperto il paracadute ed è atterrato in un campo di Serena, ad 70 miglia da Chicago, in Illinois.

Le testate nel calcio colpiscono ancora: ne fa le spese il naso di Comotto

comotto-testata-tuttacronacaL’ex esterno di Torino e Fiorentina Gianluca Comotto, ora in forza in Prima Divisione al Perugia, è stato colpito ieri da una testata inflittagli da Alex Gibbs, attaccante del Castel del Piano. Il gesto era la reazione a un precedente fallo ed ha sortito come effetto il naso rotto di Camotto che, a cusa della frattura scomposta del setto nasale dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico, con uno stop di almeno un mese. Il carattere di Gibbs, d’altronde, è noto: quando, due stagioni fa, giocava con la Sambenedettese prima ricevette una multa per non aver risposto a una convocazione per partecipare al matrimonio del fratello, poi a novembre la risoluzione del contratto per divergenze col tecnico e lo spogliatoio. Roberto Tromby, presidente del Castel del Piano, formazione umbra di eccellenza, ha presentato le scuse: “Siamo dispiaciuti per quanto successo e mi sono subito scusato con il Perugia. A Gianluca Comotto va tutta la nostra solidarietà”. E ancora: “Spero di poter incontrare presto Comotto per potermi scusare con lui come ho già fatto con il presidente del Perugia direttamente al campo”. Per Gibbs, acquistato quest’anno e convocato oggi in sede per parlare dell’episodio, non vengono esclusi provvedimenti disciplinari. “Prima di prendere qualsiasi decisione vogliamo anche leggere il referto arbitrale per avere un quadro il più possibile preciso della vicenda. Gibbs e Comotto sono stati tra l’altro entrambi espulsi dall’arbitro. Ciò non toglie che quello del nostro giocatore è stato un comportamento grave”. Mario Lucarini, direttore generale del Perugia, ripoerta che Comotto “Sta molto meglio rispetto a ieri. Per il recupero i tempi clinici previsti sono di 30-40 giorni ma poi molto dipenderà dal giocatore”.

L’altra verità sul caso Oprah, parla la commessa italiana!

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E’ indignata Adriana N., commessa del negozio di Zurigo in cui Oprah è entrata per acquistare una borsa. Secondo la commessa italiana quella frase riportata da tutti i media internazionali non è stata mai pronunciata.

“Ma quale razzismo! Non è vero che mi sono rifiutata di mostrare una borsa a Oprah Winfrey: le ho solo detto che quella era molto più cara”. Dopo le polemiche sulla borsa “sconsigliata” alla nota conduttrice americana, parla Adriana N., la commessa italiana al centro del caso. In un’intervista pubblicata oggi dal “SonntagsBlick”Adriana racconta la sua verità: “Non sono razzista e non è vero che mi sono rifiutata di mostrarle la borsa”.

“Ero insicura su cosa dovessi presentarle. Sono andata verso una vetrina e le ho mostrato le borse alla Jennifer Aniston, che sono molto in voga. Le ho spiegato che sono disponibili in varie grandezze e materiale, come faccio sempre. Lei ha guardato su uno scaffale più in alto. Lì era in mostra la borsa di coccodrillo da 35.000 franchi. Le ho detto che era la stessa borsa di quella che avevo in mano, solo molto più cara e che potevo mostrarle anche altre borse”. Perché voler mostrare altro quando un cliente ha espresso la sua preferenza?

Secondo la conduttrice americana la venditrice avrebbe detto alla cliente che la borsa era “troppo cara per lei”.

“Non è vero”, reagisce Adriana N. “È assurdo. Non direi mai una cosa del genere a un cliente. Veramente mai! La buona educazione e la gentilezza sono la base di questa attività”. La commessa aggiunge di non capire perché Winfrey abbia parlato in quel modo della vicenda nella ormai famosa intervista nel programma di Larry King sulla rete americana CBS. “Se i fatti si sono svolti come dice lei, perché non si è lamentata all’indomani con la mia principale, Trudie Goetz, che pure era invitata alle nozze di Tina Turner?”. Forse perché alle nozze non si parla di questioni così delicate davanti a molti invitati, suscitando un caso in una festa che dovrebbe vedere come protagonisti gli sposi?

La venditrice – come peraltro in precedenza la stessa Trudie Goetz – ritiene che tutto sia nato da un semplice malinteso. “Ho parlato inglese con la signora Winfrey. Il mio inglese è okay, ma non eccellente. Purtroppo”, spiega Adriana N., che lavora per Goetz da cinque anni. In precedenza era impiegata in una boutique in Italia. Si è trattato di un errore linguistico? Probabilmente la commessa voleva dire che il prezzo della borsa, vista da Oprah, era più elevato di quella invece che le stava mostrando… Ma un errore in inglese può davvero stravolgere la vita! Nell’intervista, la prima frase di Oprah è infatti “No, too more expensive” ma la stessa Oprah non dice “No, too more expensive for her!”. Probabilmente la commessa voleva solo avvisarla che quella borsa aveva un prezzo molto più alto rispetto a quella mostrata e come viene spesso detto in italiano “no, costa di più”, intendendo solo quella borsa costa di più, ergo quel “no” che viene usato è per fare una comparazione fra due prezzi. In inglese però è facile interpretare “No, costa troppo!”, quindi quel “no” iniziale prende il significato di “no, non gliela mostro perché costa troppo”.

La commessa poi torna a sottolineare di essere italiana. “Perché dovrei discriminare qualcuno per la sua origine? Non ha senso!”  e aggiunge “Non dormo da giorni, mi sento al centro di un ciclone (…)”.

Adriana non ha intenzione di lasciare il lavoro, né tanto meno sarà licenziata. “Ho chiesto a Trudie Goetz se desidera che io mi licenzi. Ha detto di no ed è stata molto comprensiva. È bello avere un principale che ti difende”.

Forse è stato solo un malinteso, forse è stato un problema linguistico, forse non bisognerebbe pronunciare la parola “too more expensive” prima di mostrare una borsa. Non sarebbe meglio prima mostrare l’oggetto richiesto, far capire le caratteristiche diverse e poi spiegare che proprio in virtù di queste caratteristiche la borsa ha un costo più elevato rispetto alle altre?  A volte a fare la differenza sono i dettagli!

Tragedia a Palinuro: si tuffa per aiutare dei bagnanti, annega

morto-palinuro-tuttacronacaNon è ancora stata resa nota l’identità di un turista 45enne di Sala Consilina che, in località Saline di Palinuro, si è gettato in mare per aiutare dei bagnanti che si trovavano in difficoltà a causa delle acque agitate. Il 45enne è stato prima soccorso da un medico che era presente in spiaggia, poi dal team del 118 che è giunto sul luogo con l’eliambulanza. Ma tutto è stato inutile: riportato sulla battigia, è morto poco dopo. La spiaggia era particolarmente affollata anche per la presenza di un gazebo di un network radiofonico.

Appuntamento con rapina: lei adesca sui social, lui svaligia.

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Un piano quasi perfetto e una tecnica collaudata. Una coppia del Tuscolano, quartiere semi-periferico di Roma, aveva messo a punto un piano che lasciava davvero poche incognite, studiato nei particolari, e di sicuro successo. Lei, adescava gli uomini in rete, una chiacchierata e poi un appuntamento nel quale la donna si faceva consegnare o riusciva a sottrarre le chiavi di casa. Fatta una copia, il gioco era quasi fatto. Scattava un appuntamento durante il quale la donna, il fidanzato entrava in azione e svaligiava la casa del malcapitato. Così al ritorno dall’appuntamento romantico ci si trovava rapinati. Come collegare la donna alla rapina? L’uomo, appena rientrato a casa e scoperta la rapina, prova a contattare “Kikka”, anche solo per avere una parola di conforto, per la necessità di condividere il dramma che sta vivendo… ma il telefono risulta disattivato. Questo insospettisce l’uomo che si rivolge alle forze dell’ordine e confessa quella conoscenza occasionale. Gli agenti dopo un indagine sui cellulari e in rete riescono a rintracciare «Bonnie & Clyde» e a recuperare la refurtiva. Per ora i due ladri sono stati denunciati a piede libero, ma sarebbero i responsabili di una serie di furti progettati con il trucco della chat. La donna, così come è stato accertato, cambiava molto spesso schede telefoniche in modo da sparire facilmente dalla circolazione.

La verità di Massimo Di Cataldo: c’è stata una lite, ma non l’ho picchiata

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Una nuova verità emergerebbe dal caso Di Cataldo. Dopo che l’ex compagna Anna Laura, ha deciso di postare alcune foto con il viso tumefatto e mostrare quello che sarebbe un feto morto di un aborto causato, secondo la ex, dalle percosse ricevute dal compagno, ora a parlare è il cantante.

“E’ vero, abbiamo avuto una lite, ma non l’ho mai picchiata. Sono stufo di essere etichettato come un mostro. Anna Laura ha tentato di distruggermi, come uomo e come artista, ma ho fiducia nella magistratura e so che la verità verrà a galla”. E’ lo sfogo, in un’intervista all’Ansa, di Massimo Di Cataldo, il cantante indagato per procurato aborto in seguito alle foto choc pubblicate su Facebook da parte dell’ex compagna.

“Troppo spesso vengo preso come esempio negativo quando si parla di violenza sulle donne – dice Di Cataldo- o addirittura di femminicidio, come accaduto durante una trasmissione tv. Questa è diffamazione, sono cose che mi feriscono molto”.

Di Cataldo non nasconde che quella mattina di giugno lui e la sua compagna ebbero una discussione, anche piuttosto accesa. “Alla fine lei è andata su tutte le furie – ricorda – e mi ha sbattuto fuori di casa. Il suo viso era perfetto, non aveva alcun segno”. “Appena ho visto le foto – continua – sono rimasto senza parole. Io non ho fatto niente per ridurla in quel modo. Probabilmente ci siamo anche un po’ spintonati. Magari l’ho fermata mentre andava su tutte le furie, ma non l’ho mai picchiata”.

“Ora l’indagine dovrà stabilire come sono andate le cose. Se è vero che ha avuto un aborto, e se questo e’ derivato da questo choc o meno -spiega- Io non sapevo che lei fosse incinta e neanche lei a quanto pare. Ci sono tanti altri fattori che potrebbero aver causato l’aborto, come la sua vita sregolata insieme a personaggi che ritengo discutibili”.

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In Cina si muore per le scorie chimiche, ma le autorità negano

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In Cina si muore per le scorie chimiche anche a distanza di anni. Per l’esattezza sono 4 anni che l’impianto chimico Xianghe nella cittadina agricola di Zhentou nella provincia cinese dell’Hunan ha chiuso, ma le persone continuano a morire di cancro causato da esposizione a metalli pesanti. Troppe morti e se i giovani cercano di fuggire altrove chi rimane davanti a se a poche speranze di rimanere in vita. Gli agricoltori hanno smesso di vendere i loro prodotti, che in quella zona della Cina, sono l’unica risorsa per vivere da quando l’impianto ha chiuso e molti sono stati licenziati. Quel terreno è inquinato e la pioggia è veleno, come si può vivere a contatto con un inquinamento così massiccio? Naturalmente le autorità locali negano, anzi ribattono che hanno speso 16 milioni di yuan per la pulizia del suolo e hanno fatto sapere che ora la terra è stata bonificata e può essere coltivata di nuovo. Ma la gente non ci crede. Lo scorso anno alcuni abitanti hanno sottoposto un campione di terreno ad una analisi presso un laboratorio privato. I test hanno rivelato un livello di cadmio di 93,8 milligrammi per chilogrammo laddove in base alle norme nazionali i terreni agricoli dovrebbero contenere non più di 0,3-0,6 milligrammi di cadmio per chilogrammo.

Ma i funzionari locali sostengono che tutte le prove addotte sono prive di scientificità. Il governo locale ha offerto un unico risarcimento di 3.800 yuan (circa 400 euro) per tutti i residenti che vivono in un raggio di 500 metri del sito incriminato indipendentemente dal loro stato di salute oltre ad un pagamento una tantum di 1.200 yuan per ogni pezzo da 667 metri quadrati di terreni agricoli di proprietà di abitanti del villaggio. Ma per ottenere tali somme i residenti hanno dovuto firmare un accordo promettendo di non aderire ad eventuali petizioni o proteste.

Pagati per rimanere in silenzio? Morire nell’assoluta indifferenza?

Per capire la gravità del fenomeno basta analizzare la popolazione presente in uno dei tre villaggi quando nel 2004, prima dell’apertura dell’impianto chimico destinato a produrre indio, un metallo utilizzato nei pannelli solari e negli schermi a cristalli liquidi, la popolazione raggiungeva circa le 1000 unità, oggi ne sono rimaste circa 300.

Si iniziò una dura lotta tra le autorità e la popolazione locale, tanto che la notizia non poté essere passata sotto silenzio ed ebbe rilievo nazionale. Nel 2009 l’impianto fu chiuso e allora le autorità furono costrette ad ammettere che alcune persone erano morte di cancro per esposizione a metalli pesanti ma da sempre gli abitanti della zona sostengono che il numero reale delle persone colpite è due o tre volte superiore al numero ufficiale. Ora gli abitanti hanno iniziato a compilare delle proprie liste: ogni volta che muore una persona viene appurata se la morte è stata causata dal cancro e a quel punto viene inserita nella lista.

La Cina naturalmente non vuole ammettere che probabilmente la bonifica che è stata fatta non è stata sufficiente e che i danni dell’impianto si propagano anche a distanza di tempo. Servirebbero davvero interventi risolutivi, ma naturalmente i prezzi potrebbero essere molto elevati e soprattutto far nascere il sospetto che l’industrializzazione cinese è stata pagata soprattutto in termini di vite umane da molti agricoltori che vivevano a ridosso di fabbriche inquinanti. Anche se la Cina ha iniziato un processo di disinquinamento quanti anni occorreranno per bonificare i terreni inquinati? Quante persone moriranno nell’indifferenza? Quanti si cercheranno di far tacere dando un magro contributo e chiedendo in cambio l’assoluta connivenza con questo disastro ambientale?

Jemal Kedija: la baby-sitter scomparsa sulle colline di Lucca

babysitter-scomparsa-tuttacronacaE’ scomparsa venerdì nei boschi di Mutigliano, sulle colline di Lucca, la 32enne etiope Jemal Kedija. Le ricerche continuano da allora. La donna si trova in Italia al seguito di una famiglia inglese, per la quale lavora come babysitter. Era solita uscire ogni giorno per una passeggiata, senza documenti nè cellulare, ma l’altro giorno non è più tornata. Alle ricerche partecipano anche gruppi cinofili e un elicottero dei carabinieri. La famiglia per la quale lavora è quella del professore inglese Paul Horwich, famoso filosofo e docente alla New York University che da 25 anni anni assieme alla moglie, funzionario Onu a Beirut, trascorre l’estate sulle colline toscane. Stefano Fedele, colonnello dei carabinieri di Lucca, ha spiegato che la scomparsa potrebbe essere legata a un incidente, come una caduta, un morso di vipera o anche l’attacco di un cinghiale. “L’ipotesi al momento più probabile è che la donna sia stata vittima di un incidente”. Ma non vengono comunque escluse altre piste, come quella dell’aggressione, visto che Jemal viene descritta come molta bella: qualcuno potrebbe averla seguita e aggredita nel bosco. Sembrerebbe invece difficile si possa trattare di allontanamento spontaneo: la 32enne non ha portato con sé né soldi né documenti ed era anche libera di allontanarsi o andarsene in qualsiasi momento.

E’ FINALE! LUNA ROSSA continua a far sognare gli italiani

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Ha vinto ancora Luna Rossa alla Luis Vuitton Cup e si è aggiudicata la finale. Il team di Prada ha battuto gli svedesi di Artemis Racing con un vantaggio di 2’11”, aggiudicandosi la serie 4-0 e sfruttando le tre penalità inflitte alla barca scandinava. Ora l’Italia tornerà in acqua dal 17 al 30 contro il il fortissimo team di New Zealand e si potrà davvero sognare di vincere. Sicuramente la barca neozelandese è data per favorita, ma nelle ultime gare Luna Rossa ha saputo davvero gestire le gare con un sicurezza e una tecnica che davvero fanno ben sperare.

”Sono molto orgoglioso di questo risultato. Voglio ringraziare l’equipaggio e lo shore team per quello che ha fatto in questi giorni, per lo sviluppo della barca – le parole dello skipper Max Sirena -. Abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo era arrivare alla finale della Vuitton Cup e ci siamo arrivati. Contro un team che è andato in acqua un anno e mezzo prima di noi e che ha potuto fare un lungo sviluppo tecnologico della barca. Ora faremo il massimo per farci trovare pronti contro Team New Zealand, in questa terza finale della Vuitton Cup per Luna Rossa”.

Riuscirà il dream team italiano a vincendo la Luis Vuitton, e conquistarsi il posto di sfidante nell’America’s Cup? Intanto rivediamoci le immagini della vittoria di Luna Rossa contro Artemis!

 

Nomadi in fuga dai carabienieri: 7 feriti, tra cui una famiglia e un autista

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Guardie e ladri, ma purtroppo stavolta sono stati coinvolti nell’inseguimento, avvenuto nella Capitale, anche una famiglia e un autista di furgone. Da una prima ricostruzione risulterebbe che un auto di malviventi, tutti nomadi, stava fuggendo dalle forze dell’ordine quando in in via Castel di Guido ha travolto un furgone e un’auto. L’auto dei nomadi si è poi schiantata contro un albero e si è incendiata. Il 118, intervenuto sul posto con cinque ambulanze e un elicottero hanno portato i 7 feriti in diversi ospedali della città. I più gravi dovrebbero essere i tre nomadi a bordo della vettura che si è incendiata.

Bergamasco invaso dai serpenti?

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Cosa succede nel Bergamasco? Sicuramente qualcosa di strano se per la sesta volta da ottobre gli abitanti in provincia di Bergamo si trovano faccia a faccia con pitoni o boa. Cinque giorni fa era successo a una signora di Seriate che aveva trovato un boa constrictor sul terrazzo di casa, ora è toccato a una donna di Bonate Sopra che nella lavanderia di casa di è trovata faccia a faccia con un pitone reale. La signora è stata costretta a chiamare in aiuto due amiche e con la pala il grosso serpente è stato messo in una scatola e poi consegnato ai Vigili del Fuoco. La Forestale sospetta che questi animali siano stati acquistati da piccoli, per fare un regalo ai figli, e poi l’animale cresce e l’estate arriva e questi elementi sono spesso alla base dell’abbandono del rettile. In fondo siamo tutti pronti a commuoverci di fronte a un cagnolino o a un gattino abbandonato, ma chi adotterebbe un pitone o un boa costrictor adulto?

Spettacolo d’aria: Bristol e lo show delle mongolfiere

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Festa d’aria a Bristol estremo sudovest dell’Inghilterra, dove è in corso l’International Festival, evento annuale che attira appassionati da tutto il mondo ed è il più importante appuntamento del suo genere in Europa. Le mongolfiere che vengono presentate in questi giorni nella località inglese attraggono circa 100.000 persone.

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Come non svegliarsi all’alba per poter assistere all’Ascensione in Massa e vedere nel cielo 100 oggetti volanti molto strani e meravigliosi decollare tutti insieme? O come non fare notte fonda per assistere al Nightglow, un volo notturno di mongolfiere illuminate che si muovono a tempo di musica?

Vigili in azione su via dei Fori Imperiali: attenti alla velocità!

autovelox-via-dei-fori-imperiali-tuttacroancaE’ di 821 euro la multa più elevata tra quelle fatte fioccare dai vigili urbani che controllano il traffico su via dei Fori Imperiali e via Labicana. Muniti di autovelox mobili, sorvegliano infatti il rispetto del limite di velocità di 30 chilometri orari voluto dal Campidoglio. Le sanzioni previste sono diverse e divise per fasce: non oltre 10km/h la multa è di 41 euro, da 10 a 40km/h sale a 168 euro, oltre 40 e fino a 60km/h arriva a 527 euro con sospensione della patente da 1 a 3 mesi, e infine oltre i 60km/h, la più salata, che prevede 821 euro e sospensione della patente da 6 a 12 mesi. La maggior parte delle multe elevate stamane rientrano nella fascia ‘da 10 a 40km/h’ mentre solo un automobilista su via Labicana è stato ‘pizzicatò ad una velocità superiore a 90km/h: per lui la sanzione più elevata, di 821 euro.

Il giudice Esposito querela Il Giornale?

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Come viene riportato da Il Giornale, il giudice Antonio Esposito, al centro della bufera dopo l’intervista rilasciata a Il Mattino avrebbe querelato il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti. In un articolo a firma di Massimo Malpica e di Patricia Tagliaferri si legge tra l’altro:

Esposito promette querela. L’annuncio non lo fa di persona, ma si nasconde dietro l’associazione Antonino Caponnetto di cui è presidente onorario (e che sulla pagina Facebook «si stringe intorno al suo presidente e ai suoi familiari vittime di una campagna vergognosa e diffamatoria dopo la sentenza di condanna emessa a carico di Berlusconi»). In pratica tira in ballo una colonna della lotta alla mafia per ribadire quello che il Giornale in realtà non ha mai nascosto, e cioè che la sezione disciplinare del Csm lo ha sempre ritenuto estraneo a tutte le accuse. O meglio, a quasi tutte, visto che il 7 aprile del ’94 il plenum del Csm approvava a maggioranza la proposta di trasferimento d’ufficio dell’allora pretore di Sala Consilina, che venne destinato alla Corte d’Appello di Napoli nonostante lui avesse fatto presente che l’adozione del provvedimento gli avrebbe causato danni incalcolabili, ledendo irreversibilmente il suo onore e il suo prestigio professionale e denunciando che la relativa procedura sarebbe stata condotta con spirito persecutorio e diffamatorio nei suoi confronti, in esecuzione di un disegno comune ai convenuti».

I suoi colleghi, insomma, conoscevano l’intreccio di interessi tra il pretore e la vita sociale ed economica di Sapri. E per questo lo hanno trasferito. Nell’ultima seduta del Csm i consiglieri ne hanno parlato a lungo, anche scontrandosi sulle diverse interpretazione di certi episodi. Ma alla fine sono stati d’accordo sul fatto che «la presenza ultraventennale di Esposito nella pretura di Sala Consilina e il suo coinvolgimento nella gestione dell’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) hanno determinato una situazione particolare che ha accresciuto il suo potere fino a dar luogo a qualcosa di diverso e di incompatibile con la funzione di pretore dirigente». 

Sulla scuola di formazione i consiglieri si soffermano a lungo, ipotizzando che il particolare tenore di vita del magistrato che risultava «proprietario di un villino a Roma, di una Jaguar e di un motoscafo avallassero l’ipotesi che l’Ispi avesse consentito la realizzazione di guadagni nell’ordine di centinaia di milioni, come sembrerebbe potersi evincere dai costi di iscrizione e dalle rette di frequenza». Alla fine è stata proprio la gestione dell’Ispi a determinare il trasferimento. «Dovrebbe essere provato – si legge nel provvedimento – che Esposito svolga attività ulteriori rispetto a quella dell’insegnamento per il quale è stato autorizzato dal Csm». E come emerge dagli accertamenti del capitano dei carabinieri Ferdinando Fedi. «Esposito – scrivono i consiglieri – poteva essere reperito sistematicamente presso i locali della scuola e i collegamenti con l’Ispi venivano tenuti anche in pretura. Pure i carabinieri a volte dovevano attendere perché nello studio del pretore erano a colloquio delle studentesse della scuola stessa».

Il Giornale chiede quindi di far chiarezza sui nastri dell’intervista, mentre il giudice, sentendosi diffamato, querela il quotidiano. In un clima di tensione i meccanismi fra media e giustizia sembrano arrivati a un punto di rottura… al centro ancora una volta c’è Silvio Berlusconi e la politica italiana, anche se questa volta in gioco sembra esserci il futuro del nostro Paese. Se il governo Letta non riuscirà ad avere i numeri per portare avanti le riforme, l’autunno, ma soprattutto l’inverno potrebbero rappresentare un punto di non ritorno per l’economia e per la società italiana.

 

Si rovescia bus in Francia: 2 morti e 30 feriti

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Schianto in autostrada, nel dipartimento dell’Aude, in Francia, per un bus della società Eurolines partito da Marsiglia e diretto a Murcia in Spagna. Sul pullman viaggiavano 44 passeggeri e secondo le prime testimonianze il guidatore avrebbe riferito che uno dei passeggeri del bus avrebbe dato un colpo sul volante per costringere l’autista a fermare il mezzo. Altri passeggeri avrebbero però smentito questa versione. Al momento continuano le indagini per chiarire le cause dell’incidente che ha avuto un bilancio di 2 vittime e 30 feriti di cui 2 in gravi condizioni. Nella stessa zona meno di 12 ore prima vi era stato un altro incidente mortale in cui avevano perso la vita 5 giovani.

Tre bengalesi accoltellano un ragazzo 17enne a Roma

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Ha 17 anni il ragazzo che è stato accoltellato la notte scorsa nella Capitale da tre bengalesi  in via Bagnera nel quartiere San Paolo. La vittima è stata trasportata in codice rosso dal 118 all’ospedale San Camillo e operato nella notte. Il giovane presentava ferite di arma da taglio ai fianchi, a una gamba e a un braccio. Il giovane non è in pericolo di vita. Gli autori del gesto sono fuggiti subito dopo l’aggressione e le forze dell’ordine sono a lavoro per rintracciarli.

 

E’ omosessuale. Si toglie la vita a 14 anni

14enne-suicida-tuttacronacaA novembre, un ragazzo di 15 anni si era impiccato nel bagno della casa dei nonni. A maggio, un sedicenne aveva tentato di togliersi la vita lanciandosi durante la ricreazione dalla finestra dell’istituto romano che frequentava. Sempre a Roma, ora si è tolto la vita un 14enne che si è lanciato dal terrazzo condominiale. Prima di compiere il gesto estremo, ha lasciato un biglietto spiegando il perchè: “Sono omosessuale, nessuno capisce il mio dramma e non so come farlo accettare alla mia famiglia”. Nella lettera, ha spiegato che la sua decisione è scaturita da numerose angherie e prese in giro da parte dei coetanei, culminate con l’esclusione dalla compagnia.

A Washington vince il Chelsea ma la Roma convince. 2-1

roma-chelsea-tuttacronacaEra un’amichevole quella di ieri sera (nella notte secondo l’ora italiana) al Robert Kennedy Stadium di Washington, ma Roma e Chelsea non si sono certo risparmiate, soprattutto per quel che riguarda il Chelsea che, nonostante sia andata in svantaggio nel primo tempo, poi ha portato a casa l’incontro per 2-1. All’ultimo impegno della tournèe americana, entrambe le formazioni hanno dato spettacolo mostrando i risultati della preparazione. I giallorossi hanno tenuti impegnati i blu di Mourinho che, alla fine, hanno vinto meritatamente. Il gol siglato Lamela, un tap-in al 21′ del primo tempo, è stato un regalo dei giocatori inglesi, un passaggio indietro di un difensore smorzato male dal portiere Schwarzer, un australiano arrivato quest’anno al Chelsea dal Fulham, che l’ha mandato a sbattere sul palo. La palla è poi scivolata lungo la linea di porta dove Lamela, arrivando in scivolata, l’ha messa dentro. Nella ripresa il Chelsea è venuto fuori segnando prima il pareggio con un diagonale preciso di Lampard (61′), quindi il vantaggio allo scadere con Lukaku servito in area di rigore, a due passi dall’incolpevole De Sanctis. Una buona prova per i giallorossi, con una difesa ben registrata e con Benatia puntuale in ogni intervento. La Roma e con Gervinho che finalmente incontra i compagni sul campo. Il terzino brasiliano è rimasto in campo 77 minuti, senza mai una pausa. Un po’ per la panchina «corta», un po’ per cominciare a tastare la tenuta della squadra, Garcia nel secondo tempo ha schierato gli stessi 11 uomini, mentre Mourinho ne ha cambiati quattro.

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