L’incubo di Trastevere e Roma che sprofonda

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Roma non ce la fa! Proprio ieri c’è stato l’ultimo episodio di violenza con un ragazzo ucciso per futili motivi. La città sta collassando sempre velocemente: immondizia, mezzi pubblici sempre più diradati con persone costrette alle fermate in attesa di un bus anche per più di 30 minuti, Trastevere dove gli ubriachi e il degrado rendono impossibile la vita agli abitanti… intanto si pensa alla pedonalizzazione  sempre più estrema dell’area intorno ai Fori Imperiali. La delibera conferma quanto stabilito dalla determinazione dirigenziale del 25 luglio scorso che ha disciplinato la nuova viabilità con la quale è stato interdetto il traffico privato, con l’eccezione per i veicoli autorizzati e i velocipedi, nel tratto di via dei Fori Imperiali compreso tra Largo Corrado Ricci e piazza del Colosseo. Nel prossimo futuro, secondo i programmi dell’amministrazione, prima della pedonalizzazione integrale di via dei Fori Imperiali saranno ampliati i marciapiedi con la riduzione della carreggiata stradale. Intanto anche Il Messaggero fa notare che la situzione sta veramente raggiungendo un clima esplosivo:

La roulotte dove viveva l’indiano che ha ucciso il giovane di 33 anni è vicina al civico 28 di via Garibaldi, parcheggiata sulle strisce blu da un tempo che nessuno sa dire quanto è lungo. Un telo copre il tetto fissato con il nastro adesivo, a terra una bacinella di plastica, tracce di vita precaria eppure stabile. Poco più avanti c’è un’altra roulotte, sempre sulle strisce: una trapunta appesa a un filo, recipienti uno sull’altro, il cartone sui vetri per riparare il sonno dalla luce. Accanto una Renault verde che è un’altra casa, le gomme a terra e le pietre sul tettuccio per tenere ferma la plastica che dovrebbe isolare. Ai piedi dal Gianicolo, c’è una piccola baraccopoli.

«Abbiamo dovuto aspettare il morto prima che qualcuno si accorgesse che in una strada del cuore di Roma da mesi stazionavano tre roulotte», Simonetta Orsini è residente in via Garibaldi e non si sente al sicuro. «Tutti qui si chiedono chi le abbia autorizzate o chi abbia chiuso un occhio perché rimanessero in questo posto così a lungo. Tra ubriachi, spaccio di droga e senza tetto questa strada ormai è diventata insicura, ho paura a lasciare andare le mie due figlie da sole la sera».

C’è chi evita di parcheggiare in quel tratto di via Garibaldi quando è buio. «È una zona pericolosa di notte, mi inquieta. Preferisco fare qualche metro in più ma lì la macchina non la lascio mai», si lamenta la cameriera di un ristorante di piazza San Cosimato. Fabio è titolare del “Baretto” di via Garibaldi, una tappa d’obbligo della movida trasteverina e non solo, l’unico locale della zona che resta aperto fino alle due (…)

Clochard e non solo, qui la notte girano anche spacciatori. Nella parte bassa di via Garibaldi, verso via della Scala, stazionano i pusher, nigeriani, maghrebini e afghani. E piazza Trilussa è uno dei centri dello spaccio. Trastevere sempre più chiassosa, sguaiata e violenta, adesso c’è quasi da impaurirsi a passare una nottata tra i locali.

E non rassicura di certo il fatto di trovarsi nel centro della Capitale, «adesso anche il centro è insicuro come la periferia», commenta il segretario dell’Ugl Roma, Cristiano Leggeri. «Roulotte o camper che diventano dormitori aumentano il rischio per la sicurezza dei cittadini». Dovrebbero essere tutte rimosse le ruolotte che diventano case, sostiene il consigliere regionale Fabrizio Santori, «sono abusive, come ha stabilito la sentenza del Consiglio di Stato e come ha preso atto l’Avvocatura di Roma Capitale. Prima di sistermarle per strada ci vorrebbe un permesso per costruire». Nessuna roulotte ce l’ha, si chiude un occhio e la Grande bellezza diventa immenso degrado.

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Pedonalizzazione 2.0: proteste alla pineta di Castelfusano

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La tradizione era la domenica ora invece si ripristina e si raddoppia dalle 8 del mattino di sabato ininterrottamente fino alla domenica a mezzanotte la pineta di Castelfusano, ad Ostia, nel litorale romano viene pedonalizzata. Fu la giunta di destra cinque anni fa a cancellare la tradizionale pedalata o passeggiata domenicale, ma ora le buone abitudini sembrano dimenticate. Tante le proteste e le polemiche, ma soprattutto molte le lacune per la carenza di informazioni date ai cittadini e in particolare agli automobilisti che d’improvviso si sono visti bloccare dai vigili urbani. Tanti gli ingorghi, immenso il caos e la piazza di Castelfusano è diventata un groviglio di auto che forse hanno inquinato maggiormente di quando invece la pedonalizzazione non era prevista.

OccupyEsquilino contro la pedonalizzazione dei Fori

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Sono state molte decine di persone tra residenti e commercianti che vivono e lavorano all’Esquilino a scendere su via Merulana per protestare contro la pedonalizzazione dei Fori Imperiali. I manifestanti, armati di fischietti e mascherine, hanno attraversato di continuo le strisce pedonali poste di fronte il teatro Brancaccio, bloccando così il traffico.

«Noi non siamo contro la pedonalizzazione ma contro la gassificazione». Si lamentano dell’aumento del traffico e soprattutto dello smog. «Noi che abitiamo nei quartieri Esquilino, Monti e Celio – spiega Nicola Tripodi, portavoce del comitato Trappola per Fori – non siamo disponibili ad essere avvelenati dall’inquinamento acustico e atmosferico provocato da 3.500 mezzi l’ora dirottati dal Colosseo nella nostra area. Per questo chiediamo al sindaco Marino – aggiunge – un tavolo di confronto con i cittadini e soprattutto che ascolti chi vive qui da oltre 60 anni».
«Questa è la vera pedonalizzazione», commenta un residente che ha aderito alla manifestazione. «Marino: grazie per il traffico», «meno magheggi più parcheggi», «meno velocità più umanità», «No smog», questi alcuni degli striscioni e dei cartelli esibiti dai residenti in protesta. Per agevolare le mamme e le famiglie che volevano partecipare alla manifestazione, è stata ingaggiata un’animatrice che, tra palloncini, filastrocche e giochi, intrattiene i loro figli.

La protesta in via Merulana è durata diverse ore, la strada poi è stata riaperta al traffico verso le 18. «Per oggi è finita, solo per oggi, faremo di via Merulana un’altra piazza Tienanmen», commenta un’anziana signora che si è unita alla protesta dei residenti dell’Esquilino contro la pedonalizzazione dei Fori Imperiali. «Perché devo morire di smog per colpa sua? O mentre attraverso la strada?», dice concitata una donna con il bastone. «Possiamo parlare con cognizione di causa il fallimento del progetto di pedonalizzazione dei Fori – afferma Fabrizio Sequi ex consigliere Municipio Centro Storico e portavoce dell’Associazione Ripa – Se l’amministrazione non farà un passo indietro, i cittadini metteranno in ginocchio la città. Chiederemo al sindaco di aprire un tavolo».

All’arrivo dell’ex sindaco Gianni Alemanno, la folla si è indignata e ha gridato: «Vattene all’Eur», «Questa è una manifestazione di residenti, non dei vecchi sindaci trombati». «Devi andartene, questa non è una protesta politica».

 

Via Merulana muore e gli artigiani chiudono. Roma e la pedonalizzazione

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La coltelleria Zoppo di Roma, era un punto di riferimento per l’intera città. Non solo perché un negozio storico in Via Merulana, ma perché in quelle mura si sono succedute tre generazioni di artigiani della lama e il Signor Sergio Zoppo, titolare di 78 anni, maestro artigiano ha deciso di chiudere la serranda dopo la rivoluzione avvenuta con la pedonalizzazione dei Fori Imperiali voluta dall’attuale sindaco Ignazio Marino. La colpa è dell’aumento del traffico, che sembra aver snaturato uan delle strade alberate più belle della Capitale, sita tra le due Basiliche, San Giovanni e Santa Maria Maggiore. Strada anche famosa per esser diventata lo sfondo di “Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana” che invece ora sembra essere teatro solo di degrado e traffico come lo stesso Sergio Zoppo afferma:

“Mi hanno praticamente rovinato, vendo tutto quello che ho in magazzino e chiudo. Ho 78 anni e i primi ricordi che ho sono in questo laboratorio, dove lavorava già mio nonno. Arroto da una vita i coltelli, oltre a costruire oggetti da collezione. Il guaio è che senza parcheggi davanti alla bottega non posso lavorare. I coltelli che produco, infatti, non possono essere portati sui mezzi pubblici né in strada. Chi viene qui ad acquistare, dunque, deve potersi fermare con l’auto anche solo per ritirare la merce e scappare via”.

#OccupyFori: se la pedonalizzazione non funziona… ci pensano i ciclisti!

#occupyfori-tuttacronacaUn recente sondaggio dell’assessorato alla Mobilità del Campidoglio ha dimostrato che la maggior parte dei cittadini è favorevole alla pedonalizzazione, ma l’aver chiuso l’accesso alle auto in via dei Fori Imperiali sembra essere stata comunque una mossa che ha lasciato, per ora, tanto amaro in bocca. Ad essere maggiormente penalizzati sembrano coloro che, almeno in teoria, avrebbero dovuto maggiormente beneficiare della decisione: ciclisti e pedoni. Come riporta Repubblica, sono tre i problemi principali: “nel tratto non pedonalizzato, da Piazza Venezia a Largo Corrado Ricci, in cui si è attuata una semplice (forse troppo, semplice) moderazione del traffico a mezzo di segnaletica verticale, il limite di velocità a 30 km/h viene bellamente ignorato. Gli autovelox, dopo aver registrato 1600 infrazioni solo nell’arco della prima settimana, sono stati rimossi (evidentemente funzionavano troppo bene). Il secondo problema è che nel tratto ufficialmente pedonalizzato, da Largo Corrado Ricci al Colosseo, transitano irregolarmente veicoli di tutti i tipi: auto blu, NCC, taxi, auto dell’esercito e dell’aeronautica e mezzi pubblici. Il terzo problema è che la pista ciclabile di via Labicana (divenuta a senso unico), promessa dal sindaco per facilitare i ciclisti che altrimenti dovrebbero percorrere vie alternative e più scomode, non è stata realizzata e non se ne sa più nulla.” Quindi non solo la situazione non è cambiata molto per i ciclisti ma, anzi, è diventata più pericolosa: il sopraggiungere dei veicoli nel tratto pedonalizzato non è contemplato e coglie i ciclisti di sorpresa. Marino ha risposto via Twitter alle numerose lamentele dei cittadini spiegando che si tratta solo di una prima fase e che le auto non possono circolare nel tratto pedonalizzato, senza rendersi conto che la regola viene trasgredita puntualmente. A questo punto hanno deciso di mettersi all’opera gli stessi ciclisti. Venerdì 20 settembre, alle ore 17, prenderà il via l’azione dimostrativa #OccupyFori che prevede il presidio della strada e la realizzazione al lato della carreggiata di una “pista macchinabile” destinata ai veicoli a motore. “Noi invece ci prendiamo le strade”, fanno sapere i ciclisti, molti dei quali già attivisti del movimento #salvaiciclisti.

Allarme per gli ingorghi nella Capitale tra riapertura scuole e pedonalizzazione

traffico_roma-scuole-fori-tuttacronacaVia Merulana e via di San Gregorio assediate dal traffico. Via Labicana congestionata. E’ il ritratto di un lunedì a Roma, con la riapertura delle scuole, la pedonalizzazione dei Fori Imperiali e i rientri dalle ferie. E a Milano non si prospetta una situazione diversa. Stando a Tom Tom, la nota azienda di navigatori satellitari, ha comunicato che a settembra il traffico nel capoluogo lombardo aumenta del 270% mentre la previsione per la Capitale è di un aumento del 300% rispetto al mese di agosto. A Il Messaggero alcuni vigili, presenti tra via Merulana e via Labicana, hanno spiegato che la Città Eterna resta bloccata negli ingorghi: “Ovviamente l’avevamo previsto ed effettivamente con la riapertura delle scuole è ripartito un traffico significativo. Siamo sicuri che i romani, dopo aver preso le misure della pedonalizzazione, che per alcuni è stata una vera e propria novità dopo il periodo di vacanze, riusciranno ad abituarsi alla nuova circolazione. O almeno lo speriamo”. I dati di Tom Tom, come riportati su Repubblica da Vincenzo Borgomeo, prevedono “bollino nero” per il traffico in tutta Italia per il 12 settembre: “E si ritorna, come dicevamo, ai temi dell’emergenza perché proprio secondo questa ricerca, Roma (che lo ricordiamo è già una delle 10 città più trafficate d’Europa…) si vedrà aumentare il suo traffico da record in media del 300% rispetto ai 30 giorni precedenti (quando peraltro nella Capitale c’è l’invasione di turisti da tutto il mondo), per poi stabilizzarsi nel resto del mese di settembre con una diminuzione del 17% rispetto al 12 settembre. Sulla capitale pesano le conseguenze della pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali, ma anche la gestione dei parcheggi (sempre pochi) e della riduzione dei posti in superficie”.

Renzi incontra Marino a Roma: per loro una festa, per i giornalisti… protesta!

renzi-marino-roma-tuttacronacaEra atteso da un centinaio tra operatori e giornalisti Matteo Renzi al suo arrivo alla scalinata di Palazzo Senatorio, a Roma, alle 12.30. Già da questo si capiva che la passeggiata ai Fori sarebbe stata parecchio “affollata”: fortunatamente si era già deciso di rinunciare alle biciclette per ragioni di sicurezza. Il sindaco di Firenze, salutati i giornalisti dall’alto, ha avvisato che non avrebbe toccato temi nazionali. Quindi, assieme a Marino e con alcuni vigili urbani intenti a organizzare un poco efficace cordone di sicurezza, si è diretto verso via dei Fori Imperiali. I due primi cittadini hanno potuto avanzare molto lentamente, a causa delle telecamere e tra urla e proteste, come quella di un giornalista che ha lamentato di non poter rivolgere domande. Tra l’assedio di telecamere i microfoni, i sindaci hanno quindi raggiunto i Fori, per una visita dalla quale sono stati esclusi molti tra giornalisti e operatori mentre alcuni sono stati fatti accedere: fatto che ha ulteriormente alimentato il nervosismo. Più tardi, nella sala della Promoteca dove si teneva una conferenza stampa di cinque minuti, una piccola protesta è stata inscenata dai cameramen che se ne sono andati contestando la disorganizzazione. Pronte le scuse del primo cittadino di Roma che ha spiegato che non si aspettava tanti giornalisti. Infine Renzi e Marino si sono allontanati, assiema all’assessore alla Scuola Alessandra Cattoi, si sono recati a pranzo alla Terrazza Caffarelli. Ma la protesta dei giornalisti non è cessata, con una lunga e animata discussione con il capo ufficio stampa del Campidoglio, Marco Girella.

Renzi pedala verso Roma!

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Domani ci sarà la pedalata di Renzi a Roma… un avvicinamento verso la Capitale? Sicuramente Renzi “assaggerà” pedalata dopo pedalata l’asfalto della Città Eterna con al fianco Ignazio Marino. La meta simbolica saranno i Fori Imperiali, frutto del progetto di pedonalizzazione che Marino a spada tratta sta cercando di difendere e che con la riapertura delle scuole e lo sciopero non sarà di certo facile lasciare invariato. L’incontro avverrà alle 12 e poi i due sindaci andranno in bici nel cuore della pedonalizzazione, fianco a fianco dandosi supporto l’un l’altro. Poi dopo tanta fatica li attenderà un pranzo privato sulla   terrazza Caffarelli e li potrebbe anche scattare la richiesta di endorsement.

Vigili in azione su via dei Fori Imperiali: attenti alla velocità!

autovelox-via-dei-fori-imperiali-tuttacroancaE’ di 821 euro la multa più elevata tra quelle fatte fioccare dai vigili urbani che controllano il traffico su via dei Fori Imperiali e via Labicana. Muniti di autovelox mobili, sorvegliano infatti il rispetto del limite di velocità di 30 chilometri orari voluto dal Campidoglio. Le sanzioni previste sono diverse e divise per fasce: non oltre 10km/h la multa è di 41 euro, da 10 a 40km/h sale a 168 euro, oltre 40 e fino a 60km/h arriva a 527 euro con sospensione della patente da 1 a 3 mesi, e infine oltre i 60km/h, la più salata, che prevede 821 euro e sospensione della patente da 6 a 12 mesi. La maggior parte delle multe elevate stamane rientrano nella fascia ‘da 10 a 40km/h’ mentre solo un automobilista su via Labicana è stato ‘pizzicatò ad una velocità superiore a 90km/h: per lui la sanzione più elevata, di 821 euro.

La Notte dei Fori e le proteste contro la discarica: Alemanno in prima linea

-nottefori-alemanno-tuttacronacaLa Notte dei Fori interrotta da chi protesta contro la discarica al Divino Amore e, tra i manifestanti, appare anche Gianni Alemanno, che finisce sotto accusa nelle parore del governatore del Lazio: “E’ lui a fomentare la folla”. Nicola Zingaretti, in una nota, scrive: “Non mi sorprende Alemanno che fa il sabotatore. Non ha mai amato, nè pensato a Roma, ma solo a se stesso. La città l’ha usata e continua oggi con questa aggressione contro la voglia dei romani di riappropriarsi della propria città. Una vicenda penosa”. E sempre nei confronti del predecessore, è duro il commento di Marino: “Non faccio e non farò mai polemica politica, ma apprendere che rappresentanti che provengono legittimamente da una storia culturale che risale al fascismo, come Gianni Alemanno e il senatore Augello, che hanno avuto percorsi di vita ispirati a quelli della dittatura, oggi si comportano con uno stile che dimostra la loro diversità culturale. L’aver capeggiato la protesta credo che sia un fatto positivo ed emblematico perché marca la differenza tra chi ama Roma e quando parla di potere lo usa come un verbo, poter fare e migliorare, e chi lo usa, come loro, come un sostantivo: il sostantivo ‘potere”’. Rispetto ai manifestanti che lo hanno ‘accompagnato’ nella passeggiata in via dei Fori Imperiali, il sindaco ha parlato di ”gruppetti di tre o quattro persone rispetto a una folla di 100-150 mila persone”. A non rimanere è stata il presidente della Camera Laura Boldrini che, dopo aver fatto una passeggiata in via dei Fori Imperiali con il sindaco Ignazio Marino, è andata via, senza fare il previsto intervento per l’inaugurazione. “Mi dispiace, ma vai avanti così” ha detto rivolta al primo cittadino prima di allontanarsi. E se il neo eletto ha assicurato ad alcuni dei manifestanti che li incontrerà lunedì mattina alle 11 in Campidoglio, Donatella Scafati, comandante facente funzione dei vigili urbani di Roma, è rimasta ferita alla testa da uno stendardo agitato da un manifestante. L’urto le avrebbe procurato un’ecchimosi con tumefazione. Scafati non si è recata in pronto soccorso ed è ora a casa dove ha ricevuto una chiamata da parte del sindaco di Roma Marino.

La Notte Bianca di Marino… e le notti in bianco per la discarica

-1fori-nottebianca-discarica-tuttacronacaSono iniziate le celebrazioni per l’inaugurazione della pedonalizzazione di un tratto di via dei Fori Imperiali, a Roma, mentre in città si protesta contro la discarica al Divino Amore. I manifestanti, dopo aver attraversato piazza Venezia, hanno raggiunto l’imbocco dei Fori Imperiali, in piazza Santa Maria di Loreto. Stefano Ambrosini, presidente del comitato organizzatore della protesta, ha dichiarato: “Le nostre notti in bianco per la discarica hanno rovinato la Notte Bianca di Marino”. Il luogo è presidiato dalle forze dell’ordine.

Altro che festa ai Fori Imperiali… per il momento sono solo polemiche

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Erano le 5.30 di sabato 3 agosto quando è scattata la pedonalizzazione dei Fori imperiali che va da Largo Corrado Ricci al Colosseo. Autorizzati solo bus, taxi, ncc e veicoli d’emergenza. L’ultima auto a passare è stata una Smart grigia metalizzata.

Sulla pedonalizzazione Marino ha rilasciato un’intervista alla Bbc “Ho scritto una lettera al primo ministro Letta e al presidente della Repubblica Napolitano in cui ho chiesto loro di utilizzare per le auto blu percorsi alternativi a via dei Fori Imperiali e cosa ne pensassero di quest’idea. Mi hanno risposto che sarà un bel segnale da dare”.

Il sindaco ha poi aggiunto «La questione era di fare una scelta tra una strada trafficata o ridare quest’area archeologica alla storia. Non credo che se in Inghilterra ci fosse stato il Colosseo sarebbe stato usato come una rotatoria per il traffico. Non ci sorprende che tutte le più grandi testate della Terra siano interessate a quello che stiamo facendo perché è chiaro che questo non è il dibattito di un quartiere ma un dibattito relativo all’archeologia che racchiude i valori più importanti dello sviluppo della civiltà occidentale».

Ma la festa dei fori Imperiali e il risalto internazionale della notizia come è stato vissuto a livello locale?

Molti disagi e una pioggia di lamentele e polemiche:
«E’ un casino, non si capisce nulla e manca segnaletica verticale».

«Siamo impazziti! Sono due volte che faccio il girotondo. Arrivando da via degli Annibaldi mi fanno girare solo sulla corsia di sinistra di via Labicana e non su quella di destra per andare a San Giovanni».

«Ci hanno detto che bisogna arrivare fino a via Emanuele Filiberto e poi girare. Ma lì non si può fare! È incredibile qui è un casino. Non si riesce a raggiungere San Giovanni venendo da Colle Oppio».

«Dovevano mettere dei cartelli per dire direzione S.Giovanni- Eur o Esquilino. Attorno al Colosseo è un rebus e non si sa che strada prendere».

Ma Marino si gode il suo sogno:  «Oggi è l’inizio di un sogno. Una grande rivoluzione per la nostra città».

E la discarica? La sicurezza nei quartieri? I disservizi dei mezzi pubblici? Facciamo solo una città museo? I sogni di Marino sono gli incubi dei romani?

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