Una veterinaria di Holt, nel nord della Germania, Stephanie Arndt, durante una forte tempesta che ha distrutto la stalla, ha deciso di dar riparo in casa a un cavallo arabo di tre anni, Nasar. Da allora l’animale ha scoperto di preferire l’abitazione della donna ad altri luoghi e per questo vive più spesso dentro casa che fuori, all’interno deo suo box adibito a stalla.
Già due giorni fa la LAV (Lega Antivivisezione) attraverso un gruppo nato su Facebook, “Presidio di Asti”, aveva promosso per oggi una manifestazione pacifica di protesta contro gli eventi che hanno come protagonisti gli animali costretti a esibirsi su percorsi, che secondo molti, non sarebbero idonei. Oggi poi la tragedia si è consumata sul campo. Un cavallo poco prima che la gara avesse inizio è morto. Il sindaco, Fabrizio Brignolo, sia per questo, sia per le condizioni della pista, resa pesante dalla pioggia, ha deciso che fosse meglio sospendere il palio. Così il Palio d’Asti è stato sospeso a data da definirsi.
Un tragico incidente e una morte avvenuta sotto gli occhi degli spettatori rimasti increduli e shoccati dall’impossibilità anche di salvare l’animale, rimasto a terra durante la mossa: il cavallo, inciampato nel canapo, è caduto battendo la testa e disarcionando il fantino.
La Lega Anti Vivisezione sporgerà denuncia per la morte di un cavallo avvenuta oggi al Palio di Asti. Lo ha reso noto la responsabile del Settore Equidi, Nadia Zurlo, con una nota diffusa da Roma. «La Lav – afferma – sporgerà denuncia affinchè siano accertate le responsabilità di questa nuova e assurda morte. Sono solo i cavalli a pagare con la vita per spettacoli anacronistici e violenti, che devono essere aboliti, e quanto prima». Secondo la Lav, «gli ultimi cavalli morti in diverse manifestazioni dimostrano l’inefficacia di qualsiasi disposizione di sicurezza, è ora di fermare queste mattanze a cielo aperto».