126° anniversario della nascita del fisico matematico austriaco Erwin Schrödinger e Google lo celebra con un Doodle. Schrödinger, insignito del Nobel nel 1933per l’equazione che porta il suo nome, fu anche conosciuto per il “paradosso del gatto” che serve a dimostrare che l’interpretazione “ortodossa” della meccanica quantistica è insufficiente quando descrive sistemi fisici dove il livello subatomico si relazione con il livello macroscopico. Cosa significa? Wikipedia ce lo racconta così:
“Si possono anche costruire casi del tutto burleschi. Si rinchiuda un gatto in una scatola d’acciaio insieme alla seguente macchina infernale (che occorre proteggere dalla possibilità d’essere afferrata direttamente dal gatto): in un contatore Geiger si trova una minuscola porzione di sostanza radioattiva, così poca che nel corso di un’ora forse uno dei suoi atomi si disintegrerà, ma anche, in modo parimenti probabile, nessuno; se l’evento si verifica il contatore lo segnala e aziona un relais di un martelletto che rompe una fiala con del cianuro. Dopo avere lasciato indisturbato questo intero sistema per un’ora, si direbbe che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo si fosse disintegrato, mentre la prima disintegrazione atomica lo avrebbe avvelenato. La funzione \Psi dell’intero sistema porta ad affermare che in essa il gatto vivo e il gatto morto non sono degli stati puri, ma miscelati con uguale peso”.