Era il 15 aprile 2013 e a Boston, durante la tradizionale maratona, tre persone perdevano la vita mentre altre 264 restavano ferite a causa di un terribile attentato organizzato da due fratelli ceceni. Ora, mentre si lavora all’organizzazione della corsa di quest’anno, gli organizzatori hanno reso noto che sono state intensificate le misure di sicurezza in vista della gara. E’ stata la Boston Athletic Association ad annunciare che il prossimo 21 aprile, in occasione della corsa, gli atleti non potranno portare con sè borse o zaini, ma potranno sistemare i propri effetti personali in sacchetti trasparenti forniti dagli organizzatori. Per quel che riguarda i due attentatori, Tamerlan Tsarnaev è morto in uno scontro a fuoco con la polizia mentre il fratello Dzokhar, se verrà riconosciuto colpevole, potrebbe essere condannato alla pena capitale.
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Verso la Boston Marathon: s’intensificano le misure di sicurezza
Pubblicato da tdy22 in febbraio 28, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/28/verso-la-boston-marathon-sintensificano-le-misure-di-sicurezza/
Fazio rottamato? Il direttore di Rai 1 parla di Conti
“Meglio pochi, ma buoni” affermava Fabio Fazio qualche giorno fa quando gli ascolti erano in calo e Sanremo sembrava davvero in declino. Poi la serata di ieri tra duetti, l’omaggio ai cantautori, Enrico Brignano che ha omaggiato il grande Aldo Fabrizi, sono riusciti a risollevare le sorti di un Festival canoro che sembrava ormai rottamato da XFactor.
«Sicuramente Carlo Conti farà il Festival molto presto. Per il prossimo anno la mia scelta è ancora Fazio, se ha un progetto da proporre e beninteso se ne ha voglia. Laddove Fazio declinasse, in pole position c’è Conti. Perchè i casi sono due. O hai il fuoriclasse assoluto, diciamo Fiorello o Benigni, e allora il Festival si identifica con lui, oppure scegli un grande professionista e un uomo tranquillo come Conti, e gli costruisci intorno una squadra. Altri non vedo». Questa è stata l’affermazione di Giancarlo Leone, direttore di Raiuno, in un’intervista a La Stampa. A essere rottamato quindi non sarà il Festival, ma Fazio? Leone ha anche affermato «credo che manchi l’effetto sorpresa. Per bissare i fasti del ’13 bisognava forse inventarsi qualcosa di più nuovo». Tuttavia, per il direttore di Raiuno «il Festival è coerente con l’idea di tivù di Fazio. Basta glamour, scandali, effetti speciali. Nulla è più eccezionale della normalità. E io sono d’accordo. L’anno scorso – prosegue – ci furono Crozza e Benigni. Quest’anno, finora, nulla del genere. Ma Crozza arriva e il Festival non è finito». In merito all’attacco di Beppe Grillo, «la Rai non è esente da critiche, ma le accuse di Grillo sono talmente disinformate e superficiali da diventare paradossali», commenta Leone. «Non puoi dire che perde 400 milioni se sono 20 e in ogni caso il bilancio chiude in pareggio»
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/22/fazio-rottamato-il-direttore-di-rai-1-parla-di-conti/
Rapina in banca: sequestrano tre dipendenti e intascano 50mila euro
Presa di mira una banca in provincia di Padova, questo pomeriggio, da due malviventi che poi si sono dati alla fuga con un bottino da 50mila euro. L’assalto è avvenuto a Battaglia Terme, alla filiale della Banca Popolare Friuladria, in via Maggiore. Come spiega PadovaOggi: “I due ladri sono penetrati in banca facendo un foro in una parete. Hanno aspettato che l’istituto chiudesse e poi con una spallata hanno buttato giù quel che rimaneva della parete, quindi hanno bloccato i tre dipendenti chiudendoli in uno stanzino e hanno aspettato l’apertura della temporizzazione della cassaforte per arraffare i soldi. Il bottino è di 50mila euro. Il direttore e i due impiegati non sono stati legati e nemmeno chiusi a chiave, si sono attenuti alle prescrizioni dei rapinatori: chiamare i carabinieri solo dopo 15 minuti. Così hanno fatto, sul posto per i rilievi sono intervenuti i militari dell’arma.”
Pubblicato da tdy22 in dicembre 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/16/rapina-in-banca-sequestrano-tre-dipendenti-e-intascano-50mila-euro/
Padellaro e Travaglio rinviati a giudizio per diffamazione
Marco Travaglio e Antonio Padellaro, vicedirettore e direttore del Fatto Quotidiano, hanno depositato questa mattina durante l’udienza per diffamazione, avviata dall’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini, ora senatore Pdl – per un articolo del 3 giugno del 2011 dal titolo Mutatis Mutandis – una memoria difensiva in cui veniva chiaramente ribadito il «Diritto di satira». Non ci sarebbe quindi diffamazione, ma solo ironia in “Mutatis Mutandis” secondo Travaglio e Padellaro. Di diverso avviso invece l’avvocato del senatore del Popolo della Libertà Minzolin, Fabrizio Siggia il quale ha dichiarato «Non sapevo che il Fatto fosse diventato il Vernacoliere»
Quale è il passaggio incriminato?
Come si legge in Mutatis Mutandis: «Più sotto si celebra un altro eroe dei nostri tempi: Minzolingua, a cui “la spectre della par condicio” (l’Agcom) avrebbe financo “vietato di intervistare il premier”: ecco, il Direttorissimo marcia ogni giorno su Palazzo Grazioli per strapazzare B. con le sue domande scomode, ma ogni volta trova sull’uscio l’Agcom a sbarrargli la strada. Ora la Spectre, non contenta di averlo privato della carta di credito aziendale costringendolo addirittura a pagarsi le ferie di tasca sua, lo perseguita perché “culturalmente di minoranza nel servizio pubblico” (nel senso che anche l’ultimo usciere Rai è più colto di lui) e vorrebbe mettergli gli “schiavettoni” per un “reato di opinione”. Se dovesse accadere, ci batteremmo come un sol uomo per impedirlo. Ma i mutandieri si rassicurino. Nel caso di specie, quello di opinione si configura come reato impossibile: se mai Minzolingua ha avuto un’opinione, non era la sua»
Pubblicato da tdy22 in ottobre 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/15/padellaro-e-travaglio-rinviati-a-giudizio-per-diffamazione/
Tentata rapina con una cintura “esplosiva” di involucri di cioccolatini
Una storia davvero originale quella di Vito Leonardo Surico, 41enne con precedenti, che ha tentato sabato di svaligiare prima l’ufficio postale di via Carducci, dove alla direttrice ha intimato “Dammi i soldi o saltiamo tutti in aria” e poi si è sollevato la maglietta per mostrare una cintura “esplosiva”. La donna nel panico non è riuscita a muoversi e l’uomo in breve è scappato via. Poco dopo ha tentato un altro colpo dall’altra parte della città, alle poste di via Andrea Doria. Stessa scena, stessa minaccia, ma stavolta il 57enne direttore ha avuto prontezza: “Vado a prendere i soldi”, ed è uscito dall’ufficio per chiamare il 113. Gli agenti hanno evacuato i trenta clienti terrorizzati da un uscita secondaria, poi sono entrati e hanno intimato a Surico di arrendersi. L’uomo si è seduto, alzando le braccia, e ha detto che era tutto finto: infatti, dentro le due scatoline di plastica nere da cui uscivano i fili, c’erano solo 26 involucri di m&m’s, vuoti e appallottolati.
Pubblicato da tdy22 in agosto 11, 2013
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Chi era il bimbo di 8 anni morto alla maratona di Boston?
Si chiamava Martin Richard, aveva 8 anni ed è rimasto ucciso nell’attentato alla maratona di Boston perché voleva attendere il papà, William Richard, al traguardo e abbracciarlo subito dopo la corsa. Nell’esplosione sono rimaste gravemente ferite anche la madre e la sorella, la quale purtroppo ha subito l’amputazione di una gamba. I Richard avevano anche una terza figlia, che sarebbe illesa. La famiglia viveva a Dorchester, un quartiere periferico di Boston, dove William “Bill” Richard era un uomo molto conosciuto e stimato all’interno della comunità. Quando finiremo di massacrarci, quando diremo basta alla violenza, quando deporremo le armi in tutto il mondo? BASTA CON LE STRAGI DI INNOCENTI! A chi servono? Al potere per rafforzarsi e negarci altri diritti? Quando potremo espletare il diritto fondamentale di ogni essere umano sulla terra? A quando il diritto alla vita?
Pubblicato da tdy22 in aprile 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/16/chi-era-il-bimbo-di-8-anni-morto-alla-maratona-di-boston/
Erano 5 le bombe che dovevano esplodere a Boston
Erano cinque le bombe predisposte in modo coordinato per mettere in ginocchio la città di Boston, fortunatamente solo due sono esplose mentre tre ordigni sono stati disinnescati mentre la polizia per ora esclude che vi fosse un collegamento tra le esplosioni alla maratona e quella che ha provocato un incendio alla Kennedy Library. Obama ancora non ha parlato di terrorismo, ma dalla Casa Bianca si avvisa che l’attacco, condotto con “molteplici ordigni”, che sembra siano stati azionati a distanza col cellulare secondo quanto riportato da Abc, appare “chiaramemente un atto di terrore” e come tale sarà trattato. tuttavia non è ancora chiaro se possa venire attribuito ad un gruppo terroristico organizzato se sia di matrice straniera piuttosto che interna agli Stati Uniti. Le fonti ospedaliere della Cnn, nel frattempo, hanno reso noto che ci sono almeno 8 bambini tra i feriti. Ma davvero non c’era alcun sospetto che potesse accaere qualcosa del genere? Un testimone, allenatore di atletica all’Università di Mobile, in Alabama, alla tv locale Local 15 ha raccontato che: “Sembrava ci fosse qualche tipo di minaccia, ma continuavano a dirci che era un’esercitazione”. Per tutta la maratona, infatti, alla partenza e al traguardo si trovavano unità cinofile della polizia con cani fiuta-bombe impegnati, secondo quanto affermavano, in un’esercitazione antiterrorismo.
Pubblicato da tdy22 in aprile 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/15/erano-5-le-bombe-che-dovevano-esplodere-a-boston/
Boston unico obbiettivo? La minaccia jihadista!
La Cnn riferisce ceh la polizia di Boston ha smentito che ci sarebbe una persona fermata ma intanto sopraggiungono notizie inquietanti: le organizzazioni di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web, Jihad Watch, ha reso noto che su un sito jihadista si afferma che: I “prossimi attacchi di al Qaida saranno potenti e scioccanti” e si verificheranno “negli Usa, in Francia e in Europa”.
E se il sindaco della città, Thomas Menino, afferma che quanto è successo “E’ una tragedia”, la bresciana Maria Vittoria Togni, arrivata al traguardo prima dell’esplosione, non vede l’ora di andarsene dalla città: “Sono arrivata in 3 ore 45 minuti, dunque prima delle bombe, ho raccattato le mie cose e me ne sono andata. Non ho visto nulla, ma una mia amica stava facendo il suo miglior tempo ed è arrivata a 500 metri dalla fine quando la polizia l’ha bloccata, e lei implorava, fatemi passare. Non glielo hanno permesso ma ora si sente una miracolata”. Al momento, tutti i maratoneti giunti da fuori Boston sono barricati all’interno degli hotel: “Non possiamo neanche uscire a comprare da mangiare”.
Pubblicato da tdy22 in aprile 15, 2013
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A Boston cresce il numero dei feriti: oltre 100
Il Boston Globe, il principale giornale della città, ha appena aggiornato il numero dei feriti che sarebbero oltre 100. E’ stata data anche una prima stima degli italiani che hanno partecipato alla maratona: sarebbero 227 atleti. Uno di loro, Paolo Rossi, un 48enne pistoiese, si stava avvicinando al traguardo al momento dell’esplosione: “Ho sentito un rumore enorme, la festa si è trasformata in terrore e non ho più pensato a finire la gara. Ma della corsa ovviamente non m’importa, sono ore che piango”.
Pubblicato da tdy22 in aprile 15, 2013
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Gli aggiornamenti da Boston: fermato un sospetto
La Cnn ha resto noto che gli ordigni ritrovati nei pressi del luogo delle esplosioni sarebbero piuttosto artigianali, simili agli Ied usati dai terroristi contro i soldati Nato in Iraq e in Afghanistan mentre fonti del governo fanno sapere che le esplosioni sono il frutto di un evento “ben coordinato e pianificato”. Nel frattempo, dovo aver avuto un colloquoi con il presidente Obama, il governatore del Massachusetts, Deval Patrick, ha commentato l’accaduto affermando che si tratta di un giorno orribile nella storia di Boston. Mentre il bilancio provvisorio, secondo il New York Post è di 12 morti e circa 50 feriti, Google ha creato un “cercapersona” per mettere in contatto maratoneti e pubblico della gara con i loro cari che non hanno notizie mentre la polizia di Boston ha bloccato le comunicazioni dei telefoni cellulari allo scopo di prevenire il rischio che un telefonino possa provocare esplosioni a distanza. Intanto sarebbe stato fermato un sospetto di nazionalità saudita: ferito, al momento si troverebbe sotto sorveglianza in un ospedale della città.
Pubblicato da tdy22 in aprile 15, 2013
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Conferenza Stampa sulle esplosioni di Boston: 3/a esplosione J.F.K Library
Ancora ignoti i motivi dell’atto che al momento sembra delinearsi come attentato terroristico anche se non vi è stata conferma dalle fonti ufficiali. Anche alla Library J.FK. vi è stata un’esplosione, la terza esplosione, dopo le due della maratona. Al momento vi è un incendio che sta attanagliando l’edificio della libreria. Le bombe erano collocate nei cestini dei rifiuti.
Pubblicato da tdy22 in aprile 15, 2013
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Due esplosioni alla Maratona di Boston! Decine di feriti
Due esplosioni alla linea di traguardo della Maratona di Boston, a pochi secondi di distanza l’una dall’altra avrebbero provocato, stando ai media americani, “decine di feriti” alcuni dei quali “in modo grave”. Fox News parla di tre morti, mentre il Boston Globe riporta che ci sono “macchie di sangue sui marciapiedi di Boylston Street”. Si parla anche di un possibile terzo ordigno, davanti al Mandarin Hotel. Molte persone sono state trasferite negli ospedali mentre altre hanno trovato ricovero nelle tende mediche adibite alla cura dei corridori. Ancora non sono arrivate delucidazioni sulla natura della deflagrazione da parte della polizia. Le immagini televisive hanno mostrato come, al momento della detonazione, vari atleti ed i fotografi presenti al traguardo sono caduti a terra, mentre si è subito provveduto a far evacuare il palco e parte delle tribune è stata distrutta. Terrore e panico si sono diffusi tra il pubblico mentre molti corpi restavano a terra e diverse sono state le vittime travolte dalla folla fuggito per lo spavento. Jackie Bruno, reporter di una tv locale del New Englad, che ha visto una delle vittime perdere entrambe le gambe, ha così commentato: “Ero così vicina, è stato spaventoso. Ho sentito la forza dell’esplosione. La gente scappava. Ho visto vittime proiettate dappertutto”. Le esplosioni sono avvenute dopo circa tre ore dal momento in cui il vincitore aveva tagliato il traguardo.
Apprensione anche in Italia: tra i maratoneti era presente il direttore di Repubblica Parma, Antonio Mascolo. L’uomo ha così narrato l’accaduto:
“A 12 km dall’arrivo i primi segnali di interruzione della gara, ci stanno facendo segno di interrompere perché siamo in una zona collinare. Ora ci avvicineremo al traguardo per capire cosa succede”
Nel frattempo è stato chiuso lo spazio aereo sopra la città ora sigillata mentre gli artificeri hanno detonato il terzo ordigno.
Mentre in America si dovrebbe festeggiare il Patriot Day, per sicurezza viene chiusa la Casa Bianca e sigillata la strada antistante.
La Farnesina sta verificando la presenza di altri italiani.
Pubblicato da tdy22 in aprile 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/15/due-esplosioni-alla-maratona-di-boston-decine-di-feriti/
Joseph Romano è stato graziato…
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha concesso la grazia a uno dei cittadini statunitensi condannati per il rapimento dell’imam egiziano Abu Omar. In un comunicato, il Quirinale ha annunciato che il capo dello Stato ha graziato il colonnello Joseph L. Romano III, dopo la domanda avanzata dal suo avvocato, a cui comunque la procura di Milano si era opposta. La decisione è arrivata nel giorno in cui il tribunale di appello di Milano ha reso noto le motivazioni della sentenza per il processo. Secondo i giudici l’ex direttore del Sismi, Nicolò Pollari, ha consentito agli uomini della Cia “che venisse concretizzata una grave violazione della sovranità nazionale dell’Italia, fornendo appoggio al sequestro di Abu Omar”.
Ciò è stato possibile anche grazie all’elezione di Barack Obama, che ha impresso nella politica estera, un sostanziale cambiamento in materia di pratiche ritenute dall’Italia e dall’Europa non compatibili con i principi di uno stato di diritto.
Il Quirinale aggiunge però, citando le motivazioni della Cassazione che aveva condannato gli imputati il 19 settembre dello scorso anno, che va ricordato “il dramma dell’abbattimento delle torri gemelle a New York e il clima di paura e preoccupazione che rapidamente si diffuse in tutto il mondo”. E anche “‘la consapevolezza che ben presto maturò di reagire energicamente a quanto accaduto e di individuare gli strumenti più idonei per debellare il terrorismo internazionale e quello di matrice islamica in particolare’, consapevolezza alla quale conseguì l’adozione da parte degli Stati Uniti di ‘drastici’ provvedimenti”.
Infine, Napolitano ha ricordato che dal marzo scorso un decreto consente al ministero della Giustizia di rinunciare alla giurisdizione italiana sui reati commessi da militari Nato, e che negli Usa l’operazione di “rendition” era considerata legittima sulla base dei provvedimenti adottati dopo gli attacchi dell’11 settembre 2011.
Pubblicato da tdy22 in aprile 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/05/joseph-romano-e-stato-graziato/
L’ex direttore del Sismi ha violato la sovranità dell’Italia!
L’ex direttore del Sismi permise alla Cia, con il sequestro di Abu Omar sul territorio italiano, la violazione della sovranità dell’Italia. Lo scrivono i giudici della corte d’appello di Milano per motivare la condanna a 10 anni di reclusione per l’ex direttore del Sismi Nicolò Pollari, a 9 anni per il funzionario dello stesso servizio Marco Mancini, a 6 per altri tre 007, tutti riconosciuti colpevoli di aver parteciato insieme agli agenti della Cia al sequestro dell’imam Abu Omar.
“La collaborazione al sequestro da parte di soggetti stranieri nel territorio del nostro Stato ha di fatti permesso che venisse concretizzata una grave violazione della sovranità nazionale. Ed è particolarmente riprovevole la partecipazione al reato di persone che avrebbero dovuto per il ruolo rivestito tutelare la sovranità del nostro paese”, è la motivazione della sentenza.
Abu Omar venne rapito il 17 febbraio del 2003 e trasferito in Egitto dove benne torturato e sodomizzato. Al momento del sequestro l’imam della moschea di via Quaranta era indagato dai pm di Milano per terrorismo internazionale.
Pubblicato da tdy22 in aprile 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/05/lex-direttore-del-sismi-ha-violato-la-sovranita-dellitalia/
“Non siete uomini, ma… ” L’ARROGANZA BANCARIA CONTRO I GAY!
“Non siete uomini, ma froci”. Così una bancaria ha apostrofato oggi una coppia di medici gay che si era recata in una banca di Palermo. A raccontare l’accaduto è uno dei due medici, Giovanni M. di 34 anni, pediatra, ancora visibilmente sotto choc. “Quello che è accaduto è gravissimo – dice – io e il mio compagno Augusto, che è un ginecologo, questa mattina siamo andati in banca per un disguido che si era verificato su un assegno. La bancaria che poi ci ha offesi, già al telefono ha usato un tono arrogante e poco consono alla sua professione”. “Così con Augusto siamo andati in banca per chiarire il disguido – racconta ancora il giovane pediatra – Qui ho incontrato il direttore della filiale che è stato con me molto gentile e così abbiamo risolto subito il problema che si era verificato per un banale disguido”. Ed ecco l’arrivo della dipendente bancaria con la quale di mattina c’è stato il colloquio telefonico.
“Mentre uscivamo dalla filiale – racconta ancora Giovanni – nell’area che separa le casse dall’uscita, senza alcun motivo siamo stati aggrediti verbalmente e pubblicamente con ingiurie, in presenza degli impiegati e dei clienti dalla bancaria. Ci ha detto: ‘Mi auguro di non avere mai a che fare con due medici come voi, pezzenti, non siete uomini, froci!”
A questo punto Giovanni M. e Augusto A., hanno lasciato la banca scossi da quanto accaduto. “Non sapevamo come reagire a queste offese – racconta ancora il pediatra – cosi’ dopo essermi consultato con il mio avvocato, abbiamo deciso di presentare una denuncia nei confronti della dipendente bancaria. La citerò in giudizio, sia penalmente che civilmente. In caso di risarcimento devolverò il ricavato all’Arcigay e alle associazioni che si battono per la causa degli omosessuali. Non è pensabile che nel 2013 ci sia ancora una omofobia così estesa. A volte succede di ricevere delle occhiate, ma finora nessuno ci aveva mai offesi in questo modo. La nostra dignità di persone è stata calpestata da una omofoba. Siamo due medici stimati da tutti e svolgiamo il nostro lavoro con grande professionalità. La nostra omosessualità non c’entra niente. Siamo stati offesi, per questo abbiamo deciso di denunciare la bancaria. Adesso basta prendersela con persone per bene, solo perchè sono gay e non eterosessuali”. Lo scorso anno una coppia di gay venne picchiata e offesa a Palermo.
Proprio sabato prossimo verrà presentato, a Palermo, il Gay Pride nazionale che quest’anno ha scelto come città proprio il capoluogo siciliano. Alla presentazione ci sarà anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che è un gay dichiarato.
Pubblicato da tdy22 in marzo 14, 2013
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Le “ossa” nell’armadio di De Gregorio!
“Perché mi abbiano dato due milioni in nero me lo sono chiesto anch’io. L’ho confessato, ho commesso un reato”. Lo ha detto Sergio De Gregorio ai pm romani, parlando del suo coinvolgimento nell’inchiesta della procura di Napoli sulla presunta compravendita di senatori per far cadere il governo Prodi nel 2008. De Gregorio ha inoltre spiegato di “non aver dato nulla” in cambio dei soldi ricevuti.
La Procura di Napoli chiede il giudizio immediato – La Procura di Napoli questa mattina aveva chiesto il giudizio immediato nei confronti di Silvio Berlusconi nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta compravendita di senatori. Analoga richiesta è stata formulata per il senatore Sergio De Gregorio e l’ex direttore dell’Avanti, Valter Lavitola. Il reato ipotizzato è quello di corruzione.
Pubblicato da tdy22 in marzo 11, 2013
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Trucchi sicuri… animali salvaguardati!
Nuove regole in arrivo per l’industria cosmetica. A partire dall’11 marzo scatterà il divieto assoluto di vendere o importare prodotti o ingredienti testati sugli animali. E dall’11 di luglio saranno obbligatorie nuove etichette per garantire la sicurezza dei consumatori e saranno eretti nuovi paletti contro gli spot pubblicitari ingannevoli.
L’ha deciso l’Unione Europea con un Regolamento che vieta i test sugli animali ma ammette una deroga per alcuni esperimenti che scade, appunto, fra meno di due mesi. «Si tratta dei test di tossicità a uso ripetuto, riproduttiva e tossicocinetica che si effettuano nei casi di nuovi ingredienti la cui sicurezza nel lungo termine non è ancora nota.
La deroga era stata decisa perché non erano stati individuati metodi alternativi all’uso di animali dal Centro europeo per la convalida di metodi alternativi», ha spiegato Stefano Dorato, Direttore relazioni scientifiche e normative Unipro, l’associazione italiana delle industrie cosmetiche.
Ma non basta perché a partire dall’11 luglio la presenza di nanomateriali, ingredienti di dimensioni inferiori a 100 nm usati in pigmenti, emulsioni e prodotti solari, dovrà essere chiaramente indicata nella lista degli ingredienti riportata sulle etichette con affianco la dicitura.
Pubblicato da tdy22 in marzo 10, 2013
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Caso Filin… spunta il favoritismo verso la fidanzata!
Hanno confessato le tre persone arrestate per l’attentato con acido contro il direttore artistico del Bolshoi. Lo ha reso noto la polizia di Mosca con un comunicato.
La polizia “ha arrestato il presunto mandante Pavel Dmitritchenko, un ballerino del Bolshoi, e l’aggressore Iuri Zarutski, oltre che l’autista che ha portato quest’ultimo sul luogo del crimine – si legge nella nota -. Tutti e tre si sono detti colpevoli”.
Ci sarebbero delle inimicizie legate al mondo artistico dietro l’aggressione al vetriolo che ha sfigurato il direttore artistico del Bolshoi, Serghei Filin, danneggiandone la vista forse irrimediabilmente. Il famoso ballerino solista Pavel Dmitricenko ha confessato di aver ordinato l’agguato e, secondo alcune fonti, il motivo sarebbe il continuo rifiuto di Filin di affidare qualche parte importante (come quella di Odette nel Lago di cigni) alla fidanzata Angelica Vorontsova, anche lei ballerina del prestigioso teatro moscovita.
Pubblicato da tdy22 in marzo 6, 2013
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Scandali Rai, spuntano nuove lettere anonime!
Tornano le lettere anonime a viale Mazzini a Roma, dove sono presenti i vertici della Rai. Due missive senza firma hanno raggiunto due mesi fa il presidente Anna Maria Tarantola e il direttore generale Luigi Gubitosi. Una terza è stata spedita alla Procura della Repubblica di Roma sotto forma di esposto ma con un testo in tutto simile alle due lettere Rai.
Sembrerebbe che alcuni redattori del tg1 abbiano ricevuto pagamenti per turni notturni, per giornate festive o per orari straordinari in realtà mai svolti. Eseendo la Rai un’azienda pubblica qualunque “uscita” malversata di denaro si tradurrebbe in reato contro l’amministrazione pubblica.
Secondo alcune ricostruzioni informali interne alla Rai le indagini interne che sono partite in Rai avrebbero dimostrato diverse irregolarità ma non si tratta di cifre esose.
Impossibile conoscere i nomi dei giornalisti coinvolti: la Rai ritiene ancora aperto l’iter dell’audit interno e giudica assolutamente prematuro immaginare qualsiasi provvedimento disciplinare.
Un’altro elemento che stupisce è che i giornalisti Rai non hanno l’obbligo di timbrare cartellini e gli orari di ingresso e uscita o permessi sono registrati su un foglio scritto a penna.
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/04/scandali-rai-spuntano-nuove-lettere-anonime/
Rapine al supermercato? Arrestato il direttore!
Una storia incredibile eppure vera! Il direttore di un supermercato, l’Unes di Dorzano, piccolo Comune biellese, era l’autore insieme a due complici delle rapine. In 4 mesi i colpi messi a segno erano stati 5 scatenando il panico tra i clienti e il personale. Gli uomini a mano armata portavano via, ogni volta, ingenti somme di denaro.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/15/rapine-al-supermercato-arrestato-il-direttore/
SAN VALENTINO IN TRIBUNALE! Assolto Minzolini, ex direttore Rai1
L’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini è stato assolto dall’accusa di peculato per il presunto utilizzo improprio delle carte di credito aziendali quando era a capo del telegiornale di Raiuno. Il pm aveva chiesto per Minzolini una condanna a 2 anni di reclusione.
“Il fatto non costituisce reato”. E’ stato assolto Augisto Minzolini, ex direttore del Tg1, accusato di peculato. Il pm della Procura di Roma Mario Dovinola aveva chiesto due anni di reclusione contro l’ex direttore e ora capolista del Pdl per il Senato in Liguria. Minzolini imputato per l’uso illecito della carta di credito assegnatagli dalla Rai durante il suo mandato alla guida del telegiornale ammiraglio, dal 2009 al 2011. Se il tribunale lo avesse condannato Minzolini sarebbe entrato in Senato da condannato, dato che la posizione di capolista rende certa la sua elezione. Minzolini era stato rinviato a giudizio nel 2011 con l’accusa di avere sforato, in 14 mesi, il budget a sua disposizione per circa 65 mila euro. Il giornalista ha poi restituito la somma alla tv pubblica.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/14/san-valentino-in-tribunale-assolto-minzolini-ex-direttore-rai1/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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