La foto del prete che benedice un manifestante a Kiev

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Della guerra e dei morti di Kiev i media sono pieni. Ma che ruolo ha la Chiesa durante la guerra civile? La Chiesa in Ucraina non hamai avuto vita facile soprattutto quando Mosca dominava questa terra. Ma i preti cattolici e ortodossi sono ben diramati sul territorioe in questi ultimi giorni sono apparsi sempre più spesso accanto ai manifestanti. c’è chi dice che si sono trovati tanti morti tra di loro a cui dare l’estrema unzione e c’è chi invece parla di un convincimento profondo che anima questi religiosi a stare vicino a coloro che lottano per la “libertà”. Sono molte le immagini dei sacerdoti accanto a chi soffre per portare aiuto e conforto:

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Deraglia treno merci in Russia, 400 persone evacuate!

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E’ deragliato un treno merci che trasportava gas naturale nei pressi di Kirov in Russia, a circa 900 km da Mosca. L’incidente ha provocato un gigantesco incendio che miracolosamente non ha provocato vittime, ma è stato necessario evacuare 400 persone.    

Lo studente che tiene in ostaggio i suoi compagni e uccide l’insegnante

sparatoria-scuola-mosca-tuttacronacaBlitz armato in una scuola alla periferia di Mosca durante il quale hanno perso la vita un docente di geografia e un poliziotto, mentre un altro agente sarebbe rimasto ferito. Ad aprire il fuoco e a prendere in ostaggio una ventina di studenti sarebbe stato uno degli allievi di quella stessa scuola che quest’anno voleva diplomarsi con il massimo dei voti in tutte le materie, aggiudicandosi così la medaglia d’oro. Secondo alcuni media russi, proprio l’insegnante di geografia non lo avrebbe aiutato a conquistare questo risultato e per questo motivo uno studente dell’undicesima classe avrebbe compiuto il blitz. A convincere il giovane ad arrendersi liberando tutti gli ostaggi è stato il padre.  Lo studente autore del blitz armato in una scuola di Mosca è stato catturato dalla polizia ed ora sotto interrogatorio. Lo riferisce il ministero degli interni. Secondo il sito del Kommersant, si chiama Serghiei Gordieiev, della nona classe (quindi ha 15 o 16 anni, ndr), e avrebbe ucciso, oltre ad un poliziotto, un insegnante di geografia, Nikolai Kirillov, 32 anni.

I tre soli nel cielo di Mosca

tre-soli-mosca-tuttacronacaUscire dalla metropolitana e scoprire “tre soli” in cielo. E’ lo spettacolo che si è offerto ieri, domenica 19 gennaio, a un uomo che a Mosca si è sorpreso vedendo due dischi luminosi alla stessa altezza del sole. Subito la decisione di riprendere lo spettacolo e condividerlo online. Si tratta di un fenomeno noto come parelio o ‘cani solari’, provocato dalla rifrazione della luce solare che avviene nei cristalli di ghiaccio di cui sono costituite le alte nubi (cirri).

Allarme bomba alla stazione ferroviaria di Mosca!

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Evacuata la stazione ferroviaria Kursky di Mosca per un allarme bomba. L’evacuazione è scattata dopo una telefonata anonima, di cui ora la polizia sta verificando l’attendibilità.  La polizia e le unita’ speciali K9 sono sul posto. La notizia è stata riportata dall’agenzia Interfax.

Storia di amore, dedizione e lutto: il clochard e il suo cane

cane-clochard-tuttacronacaUn clochard di origini iraniane, che si faceva chiamare Fia, è stato stroncato da un malore mentre si trovava con il suo fedelissimo amico a quattro zampe, un meticcio di nome Mosca. Fia a Palermo, dove viveva, era molto popolare perché mite, vegano e colto. Parlava correttamente nove lingue, aveva vissuto e lavorato in mezzo mondo, probabilmente come biologo, poiché si mostrava molto esperto nella materia. Quando l’uomo è morto, Mosca ha provato a difenderlo con tutte le sue forze: ha ringhiato e morso chi si avvicinava. Fino a quando non è arrivata Giusy, una volontaria che il cane conosce e che l’ha convinto che il corpo senza vita venisse portato via da un’ambulanza. Ora il cane è finito in canile ed è disperato per la mancanza del padrone. “Speriamo di poterlo fare adottare da una famiglia. Un cane così devoto e intelligente merita di continuare a dare il suo affetto agli umani”, dice Giusy Caldo, la volontaria che si sta occupando del caso. “Chi fosse interessato a lui può contattare me: giusycaldo@gmail.com. Speriamo di sistemarlo presto”.

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Ordigno esplosivo in Russia: perde la vita un poliziotto

poliziotto-mosca-tuttacronacaAncora episodi di violenza in Russia dove oggi un poliziotto è morto e un secondo è rimasto gravemente ferito a seguito della deflagrazione di un ordigno esplosivo in una cittadina non lontana da Mosca. Olga Vradi, portavoce del Comitato investigativo della regione Mosca, ha riferito che la bomba è stata lanciata da una persona mentre gli agenti, a un posto di blocco, stavano controllando i documenti della sua auto.

S’inchioda i testicoli al suolo della Piazza Rossa: accusato di teppismo!

inchiodato-genitali-tuttacronacaPiotr Pavlensky si era inchiodato i testicoli al selciato della Piazza Rossa, in Russia, la scorsa domenica. Il gesto del pittore voleva essere una denuncia contro “l’apatia, l’indifferenza politica e il fatalismo della società russa moderna”. E ora, rivela una fonte delle forze dell’ordine di Mosca all’agenzia Interfax, rischia fino a cinque anni di prigione con l’accusa di “teppismo” aggravato. Nel frattempo si trova agli arresti domiciliari e l’accusa che pende sull’artista è quella che fa riferimento a una parte dell’articolo 213 del codice penale russo: “teppismo motivato da odio politico, ideologico, razziale, etnico o religioso, o odio o inimicizia verso un determinato gruppo sociale”. Lo stesso reato portò ala condanna a due anni le Pussy Riot.

La protesta shock: s’inchioda a terra i testicoli!

Piotr-Pavlenski-tuttacronacaPiotr Pavlenski, pittore russo noto per le sue azioni di protesta, è stato ricoverato questa domenica dopo aver inchiodato, utilizzando un martello, i suoi testicoli al selciato della Piazza Rossa di Mosca in segno di protesta, contro il Cremlino nel giorno in cui si celebra il Giorno della Polizia in Russia. Pavlenski è restato nudo e “fissato al suolo” per oltre un’ora osservando le sue parte intime definendo questa sua protesta, intitolata Fixing, “metafora dell’apatia, dell’indifferenza politica e del fataliamo dell’attuale società russa”. Il manifesto del pittore spiega che “Non è l’arbitrarietà dei potenti a privare la società della sua capacità di agire, ma il restare fermi ad osservere le sconfitte e le perdite che inchioda con sempre maggiore forza il Cremlino alle pietre , trasformando le persone in statue che aspettano rassegnate il loro destino “. Dopo un’ora e mezza dall’inizio della sua protesta, l’artista è stato trasportato in un ospedale della capitale, anche se una fonte delle forze dell’ordine ha già riferito all’agenzia RIA-Nóvosti che, una volta ricevute le cure, verrà preso in custodia dalla polizia. Il poliziotto ha descritto l’azione di Pavlenski come qualcosa “normale per un malato psichico”. Il pittore, a sua volta, crede che “la società, ora che il potere ha convertito il Paese in un grande carcere, permette l’arbitrarietà e, dimenticando la sua superiorità numerica, con il suo non-agire avvicina il trionfo di uno Stato di Polizia”. Non è la prima volta che l’artista di San Pietroburgo agisce sul suo corpo per esprimere la propria protesta contro il governo di Vladimir Putin. Lo scorso 3 maggio era rimasto completamente nudo, avvolto unicamente da filo spinato, di fronte al palazzo dell’Assemblea legislativa di Pietroburgo Assemblea. In quell’occasione “l’opera” si chiamava “Corpo” e simboleggiava “l’esistenza umana in un contesto di repressione legale, quando il minimo movimento provoca una dura reazione del sistema giuridico, che s’inchioda nel corpo dell’individuo”.

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La gita in barca di Snowden a Mosca

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Ogni tanto Snowden riappare e ogni volta che lo fa si riaccendono i riflettori sul Datagate. Soprattutto in questi giorni in cui c’è il forte sospetto che a essere stati spiati non siano stati solo i privati cittadini o alcune associazioni ritenute “pericolose per la sicurezza” ma addirittura sembrerebbe che tra le intercettazioni ci sia anche il cellulare della Merkel e i telefoni del Vaticano, lui, Ed Snowden è in barca a Mosca, senza occhiali,  con una coppola bianca e rilassato. L’avvocato di Snowden ha poi riferito che l’esule avrebbe ormai trovato lavoro “in un importante sito web russo”.

La fiamma olimpica arriva a Mosca e si spegne, gaffe russa.

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Cerimonia a Mosca per l’arrivo della fiamma olimpica che deve inaugurare i Giochi invernali di Sochi 2014. Dopo la cerimonia di accensione nella  Piazza Rossa alla quale ha presenziato anche Vladimir Putin, durante la staffetta per le strade della capitale russa, a pochi passi dal Cremlino, la fiamma si è spenta in mano di Shavarsh Karapetyan, 60enne ex nuotatore sovietico di origini armene. Un addetto dell’organizzazione l’ha prontamente riaccesa con un accendino, ma l’incidente è stato immediatamente criticato sui social network.

Il presidente del comitato organizzatore, Dmitry Chernyshenko, ha detto che si è trattato di un piccolo inconveniente causato dalla valvola non completamente aperta. Chernyshenko ha assicurato che ”tutte le torce sono state sottoposte a numerosi test e rimangono accese qualunque sia il vento”. La fiamma olimpica viaggerà per circa 65 mila chilometri attraverso 83 regioni della Russia: si tratta dell’itinerario più lungo della storia olimpica. Sul percorso si alterneranno oltre 14 mila persone, viaggerà per 123 giorni in auto, treno, in aereo, ma anche slitta trainata da renne, fino alla cerimonia di apertura. Tutto questo per una fiamma riaccesa con l’accendino!

Dopo la condanna Manning vuole diventare donna!

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Si farà chiamare Chelsea e diventerà donna questo è il desiderio di Bradley Manning, condannato a 35 anni di carcere per aver passato documenti segreti a Wikileaks. Lo ha scritto in una dichiarazione inviata al programma Today della Nbc. “Sono Chelsea Manning. Sono una donna. Considerando come mi sento, e come mi sono sentita sin dall’infanzia, voglio iniziare al più presto la terapia ormonale. Spero che mi appoggerete in questo passaggio. Chiedo che a partire da oggi mi chiamiate con il mio nome femminile, Chelsea”.

 Il suo avvocato, David Coombs, ha detto anche che il suo assistito si aspetta la grazia dal presidente Barak Obama.

Durante il processo la difesa di Manning ha messo in evidenza le forti pressioni psicologiche sul ragazzo durante l’era del “don’t ask don’t tell”, la politica in base alla quale nelle forze armate Usa non si chiedeva e non si diceva nulla riguardo agli orientamenti sessuali dei militari.

Manning condannato a 35 anni. Uscirà a 60 anni.

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Bradley Manning, il soldato americano di 25 anni reo confesso di essere la ‘talpa’ di Wikileaks, è stato condannato a 35 anni di carcere. La sentenza è stata emessa dalla Corte Marziale di Fort Meade, che ha ridotto la richiesta del Procuratore di 60 anni. Questo significa che Manning uscirà dal carcere quando avrà ormai 60 anni.

 

E’ ancora lui il razzo umano: Usain Bolt torna re dei 100

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E’ ancora lui il re dei 100 anche sotto la pioggia battente: Usain Bolt. Il razzo umano si riconferma e vola e per gli avversari non c’è spazio ai Mondiali di atletica in corso a Mosca.  Il giamaicano ha concluso con il tempo di 9”77, suo miglior risultato stagionale che gli vale anche la medaglia d’oro. Dietro di lui l’americano Justin Gatlin (9″85) e il giamaicano Nesta Carter 9″95. Bolt si riprende così il titolo sfuggitogli nel 2011, a Daegu, a causa di una falsa partenza.

Il sogno di Valeria si avvera: senza milza, vince una medaglia e non ci crede

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“Non so cosa dire, mi sento un po’ così…anche se adesso sono arrivata. Ho fatto la mia gara, mi sentivo benissimo e ci ho provato, come mi aveva detto la mia allenatrice Beatrice Brossa”. L’azzurraValeria Straneo, argento nella maratona donne, prima gara ad assegnare medaglie dei Mondiali di Mosca, intervistata dalla Rai esprime tutta la propria gioia con un’aria stralunata di chi ancora non ci crede.

”Sì, mi ero detta che avrei fatto la mia gara e poi avrei visto – ripete la 37enne azzurra -. A un certo punto in gara mi sono girata e ho visto che non c’era nessuno. Mi sono detta che non era possibile, però ci ho creduto fino in fondo, anche se negli ultimi due chilometri non avevo più le gambe. La Kiplagat ha allungato, e non sono riuscita a starle dietro”. ”A una medaglia non credevo – aggiunge -, pensavo a un piazzamento tra le prime dieci. Quindi sono felicissima, questa è una medaglia mondiale, è un argento a cui do un grandissimo valore… Tre anni fa, nel 2010 (quando tornò a correre dopo l’asportazione della milza ndr), non avrei mai pensato di poter partecipare a un’Olimpiade o a un Mondiale e adesso sono qui. Il caldo? In gara mi sono bagnata moltissimo, e quindi non l’ho patito più di tanto”.

Valeria Straneo ha realizzato il suo sogno oggi, anche se è lei la prima a non crederc ancorai. Chi avrebbe mai puntato sull’atleta di alessandria che solo tre anni fa era in lotta contro una  sferocitosi, una malattia genetica che determina la modifica dei globuli rossi e una stanchezza pressoché cronica? Eppure oggi a 37 anni, dopo l’asportazione della milza, ha vinto la medaglia d’argentoai mondiali d’atletica di Mosca.

“Non so cosa dire, mi sento un po’ così…anche se adesso sono arrivata. Ho fatto la mia gara, mi sentivo benissimo e ci ho provato, come mi aveva detto la mia allenatrice Beatrice Brossa”. Queste sono state le prime parole a caldo della Straneo intervistata dalla Rai subito dopo la gara. L’atleta ha poi aggiunto:

”Sì, mi ero detta che avrei fatto la mia gara e poi avrei visto. A un certo punto in gara mi sono girata e ho visto che non c’era nessuno. Mi sono detta che non era possibile, però ci ho creduto fino in fondo, anche se negli ultimi due chilometri non avevo più le gambe. La Kiplagat ha allungato, e non sono riuscita a starle dietro. A una medaglia non credevo, pensavo a un piazzamento tra le prime dieci. Quindi sono felicissima, questa è una medaglia mondiale, è un argento a cui do un grandissimo valore… Tre anni fa, nel 2010, non avrei mai pensato di poter partecipare a un’Olimpiade o a un Mondiale e adesso sono qui. Il caldo? In gara mi sono bagnata moltissimo, e quindi non l’ho patito più di tanto”.

e poi ha concluso:

”Adesso ancora non ci credo, devo ancora realizzare ed entrare in questo sogno. Ringrazio tantissimo tutti quelli che sono dietro questo grande risultato, prima fra tutti la mia allenatrice Beatrice Brossa. E poi mio marito Manlio, che fa il ‘mammo’ e tiene i bimbi: per me è un grandissimo aiuto. E ancora la Fidal: ieri il presidente Giommi ha fatto un bellissimo discorso e oggi, mentre correvo, ci pensavo”

Per non fermarsi al posto di blocco… trascina con sè il poliziotto!

-1TuttacronacaRoad-Rage-Driver-Flees-With-Cop-On-BonnetIl trentenne Sergei Siluyanova si trovava alla guida di un veicolo Dodge quando un agente gli ha intimato l’alt a un posto di blocco. Per non fermarsi, il giovane ha “caricato” l’agente sul cruscotto trascinandolo per quasi un chilometro nel traffico di Mosca, fino a quando il tutore dell’ordine non è scivolato dalla vettura. La scena è stata ripresa da una telecamera piazzata sul cruscotto. Lo sfortunato poliziotto, rimasto ferito ma non in maniera grave, è stato ricoverato mentre Siluyanova è stato arrestato nella capitale russa dopo  due giorni di fuga e il tentativo di disfarsi dell’auto.

Manning e Snowden i destini incrociati di due eroi o di due delatori?

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Come da sempre ci insegna la storia occorrono anni prima che si possa poi, quando ormai il tempo fa prendere la giusta distanza dagli eventi e gli interessi economici e politici vanno via via scemando, fare un’analisi oggettiva. Ci sono argomenti, invece, sui quali nonostante passano decenni  un oggettività non si raggiunge mai e gli schieramenti tra sostenitori e contrari restano a dividere l’opinione pubblica. Sarà forse il caso di Snowden e Manning? Probabilmente lo sarà… Nessun europeo riuscirà, nel profondo a capire perchè un crimine di guerra denunciato possa diventare invece un atto di spionaggio. Per assurdo,  nel caso del militare americano, le vittime che hanno subito soprusi sembra quasi che siano diventati i carnefici che hanno costretto Manning al carcere. Eppure c’è chi è pronto a sostenere che Manning non avrebbe mai dovuto rivelare alcune informazioni, neppure se si trattava di 12 civili disarmati uccisi da due Apache americani. Perché? Perché è un problema di fedeltà alla patria, di rispetto per il proprio paese, di lealtà… ma quale paese civile, democratico e leale ucciderebbe su un territorio straniero martoriato da una guerra 12 civili indifesi?  Improvvisamente però, scoppia il caso Snowden, un nuovo delatore che stanco dei soprusi questa volta perpetrati dagli americani, anche contro i propri stessi cittadini, si ribella e fa scoppiare il datagate… dopo mesi di incertezza passati all’aeroporto Sheremetevo di Mosca ottiene finalmente un asilo temporaneo in Russia. Ora Snowden sarebbe diretto «in un luogo sicuro», ma «segreto», che non sarà rivelato.

E’ notizia delle ultime ore che la talpa del Datagate si pronuncerà oggi sul caso del soldato Bradley Manning, giudicato «traditore» da un tribunale Usa per il caso Wikileaks. Lo riferisce il sito web di Julian Assange che pubblica cablogrammi diplomatici segreti.

La storia si ripete, la Russia non si compromette! Snowden è scomodo.

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La storia di ripete e mai come nel caso di Usa e Russia i cicli sono così rapidi. Era l’aprile del 1961 quando si rischiò la guerra mondiale a causa della crisi dei missili di Cuba. Kennedy non indietreggiò neppure di un passo, ma  Chruščëv ebbe il buon senso di non scatenare una guerra che avrebbe avuto risultati devastanti. Dopo anni che non si parlava più di tensioni fra Russia e America ci ha pensato Snowden a riaccendere la miccia e a provocare un nuovo ciclo di guerra fredda. Il copione si ripete, il film è già visto e la teoria di Vico su cicli e ricicli trova conferme. Da una parte c’è Barack Obama, dall’altra Vladimir Putin. Al posto di Cuba questa volta c’è un uomo, Edward Snowden, una talpa dei servizi segreti americani, uno 007 che si è ribellato e che è divenuto una ‘mina vagante’ in cerca di asilo politico. La verità e la possibilità per un mondo migliore, più giusto e più “trasparente” è alla portata di tutti, ma non interessa a nessuno o almeno così sembrerebbe. Putin “scarica” Snowden e privilegia i rapporti bilaterali con gli Usa piuttosto che “beghe sulle attività dei servizi segreti”. Snowden si è immolato per nulla? La verità sembra proprio che nessuno la voglia ascoltare, è troppo scomoda da sentire, come è scomoda la talpa del Datagate. Quando ci sarà qualche politico interessato a un  mondo migliore? Forse quando gli uomini come Snowden non saranno più chiamati talpe, o spie o delatori, ma prenderanno il nome di eroi!
 

Scontro mortale: camion contro pullman, 14 morti e 40 feriti

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L’incidente è avvenuto a Podolsk, nelle vicinanze di Mosca e ha visto coinvolto un pullman che si è scontrato con un camion che trasportava ghiaia. Nello schianto avvenuto ad alta velocità hanno perso la vita 14 persone, 40 sono ferite e 16 si troverebbero in condizioni disperate. Una vera strage che a distanza di ore vede ancora i Vigili del Fuoco impegnati sulla scena dell’incidente.

 

Edward Snowden e l’incontro con i difensori dei diritti umani

snowden-mosca-tuttacronacasnowden ha incontrato i difensori dei diritti umani all’aeroporto di Mosca ed ha chiesto di essere aiutato ad ottenere un asilo temporaneo in Russia. A riferirlo Tatiana Lokshina, dell’Ong Hrw, che ha spiegato che l’ex informatico dell’Nsa “per ora non può andare in America Latina”. La condizione posta dal Cremlino, però, è che cessi “le sue attività contro gli Stati Uniti”. Al riguardo, il deputato putiniano Viaceslav Nikonov ha assicurato che Snowden non intende più danneggiare gli Usa. “Ha detto di essere a conoscenza di questa condizione e ha dichiarato che può accettarla facilmente, dato che è un patriota del suo Paese”. Inoltre, secondo Nikonov, “ha detto di aver già raccontato tutto quello che sapeva. Nel frattempo la tv di Stato Russia 24 ha diffuso le foto della Talpa all’incontro con tredici attivisti, mostrando così la prima immagine di Snowden dopo settimane di fuga. L’avvocato Anatoli Kucerena, che ha spiegato che per completare l’iter della concessione dell’asilo occorreranno tra le e due e le tre settimane, ha annunciato l’intenzione dell’informatico di scrivere una lettera a Obama per raccontare delle violazioni dei diritti umani fondamentali. Il capo dell’ufficio moscovita di Amnesty International, Serghiei Nikitin, ha resi invece noti i progetti futuri della talpa: “Vuole ottenere asilo politico, almeno come protezione temporanea, in Russia. Ma le sue azioni successive non sono chiare. Snowden ha detto che potrebbe andare in un Paese dell’America Latina”.

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Impresa da ragazzi: la scalata al Red Gates building

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In cerca di emozioni forti, forse per sfuggire la noia o per passione per le sfide, dei giovani ragazzi si sono cimentati in un’impresa davvero pericolosa: scalare a mani nude il celebre edificio moscovita Red Gates building. Scavalcate le recinzioni, gli scalatori, arrampicandosi attraverso il tunnel, conquistano la cima… e condividono l’impresa in rete! 

Incendio alla metro di Mosca, terrore nei sotterranei. Video.

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Almeno 45 persone sono rimaste intossicate in seguito all’evacuazione della stazione della metropolitana di Mosca Okhotny Ryad. A prendere fuoco è stato un cavo ad alta tensione che collega due stazioni della metropolitana. Oltre 4.500 persone sono state evacuate.

Nonostante l’incendio sia stato domato, parte della linea interessata dall’incidente, la Sokolniceskaia, è ancora bloccata mentre quattro stazioni del centro sono state chiuse. Gravi disagi alla circolazione nella città.

L’indignazione d’Israele per i missili ad Assad: impediscono le incursioni

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E’ il presidente siriano Bashar Al Assad ad affermare, in una intervista all’emittente tv libanese Al Manar di Hezbollah, che la Siria ha ricevuto la prima consegna dei missili russi anti-aerei S-300. Quindi precisa: “un’altra fornitura arriverà presto”. Era di ieri, invece, la decisione della Ue di non rinnovare l’embargo sulle armi agli insorti siriani, provocando l’ira di Mosca e Damasco. La reazione, in Israele, è stata di rabbia quando ieri il Cremlino ha confermato la decisione di dare corso al contratto, siglato da qualche anno, e di consegnare le temibili armi “difensive” che rischiano di mettere seriamente a rischio le abituali incursioni nello spazio aereo di Siria e Libano che Israele è solito compiere con cadenza quasi quotidiana e che, non di rado, si concludono con bombardamenti. Nonostante la decisione presa dalla Ue, però, questi missili non sarebbero soggetti all’embargo in quanto non possono essere usati nella guerra civile e niente hanno a che fare con la decisione europea di sollevare l’embargo delle armi alla Siria per consentire ai paesi che lo vogliano di rifornire i ribelli. Per Mosca, queste armi non sarebbero dunque altro senon “un deterrente contro le teste calde”, ma questo non è servito a placare gli animi. Netanyahu, al riguardo, non ha perso l’occasione per ricordare come, contro il suo Paese, siano puntati “decine di migliaia di missili”, rivendicando poi il diritto di colpire chi e quando vuole in forza della sua  superiorità militare. MA non è stato l’unico. A The Guardian un altro ufficiale ha infatti dichiarato:

“C’è una grande confusione, alcuni dicono che i missili sono già là, altri che li aspettano da un momento all’altro. Stiamo cercando di capire esattamente la situazione perché al momento non lo sappiamo. Questa mossa cambierà certamente l’intera dinamica (del coinvolgimento d’Israele nel conflitto siriano). Ed è principalmente il risultato della disgraziata decisione europea di togliere l’embargo, non so se la spedizione dei missili è il risutlato di quella decisione, ma ha dato ai russi il pretesto per andare avanti e fare quel che volevano fare fin dall’inizio. Se avevano qualche dubbio sui temi, l’UE glieli ha risolti. Di sicuro, non penso che Israele conti molto per i decisori europei”.

A fuoco un ospedale in Russia: rogo doloso o un corto circuito?

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Rogo in un ospedale psichiatrico alle porte di Mosca, un rogo che spezza la vita a 38 persone. Dopo una prima indagine è emerso che l’incendio sarebbe divampato dal divano della sala ricreativa dell’Istituto. Un paziente tossico dipendente avrebbe continuato a fumare incesantemente nonostante il divieto. Ma come mai nessuno dello staff medico ha impedito che ciò avvenisse?
Spunta anche l’ipotesi di un corto circuito, ma si è aperta un’indagine per capire se invece l’incendio possa avere natura dolosa.
Molti dei pazienti sarebbero morti nei loro letti inalando il fumo e secondo le prime indiscrezioni tra le vittime ci sarebbero anche due medici.
“Tre persone sono sopravvissute: una infermiera ha portato fuori dall’edificio in fiamme due pazienti”, ha spiegato il portavoce del ministero Oleg Salagay.   

Sparatoria in Russia… 5 vittime fra cui una 14enne

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Un uomo ha aperto il fuoco sui passanti, dopo che qualcuno gli aveva graffiato l’auto mentre era in un negozio per comprare un fucile.  A Belgorod, nella Russia meridionale, a circa 700 km da Mosca, le vittime sono state 5 persone, tra cui una ragazzina di 14 anni. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti citando le forze dell’ordine locali.

Il mondo va al buio per un’ora!

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L’Australia ha dato il via all’Earth Hour che oggi in tutto il mondo scandisce l’impegno contro il surriscaldamento globale. Dalle 20:30 alle 21:30 locali, in 150 Paesi più di un miliardo di persone spegnerà la luce per partecipare alla catena di Sant’Antonio mondiale organizzata dal Wwf per combattere il surriscaldamento globale e risparmiare energia. Molte delle attrazioni più visitate al mondo, come l’Empire State Building a New York, il Cremlino a Mosca, la Porta di Brandeburgo a Berlino hanno aderito all’iniziativa. In Italia, tra gli altri, si “spegneranno” la Mole di Torino, La Scala a Milano, il David di Michelangelo a Firenze, piazza San Marco a Venezia e piazza di Spagna a Roma.

I cinesi impazziscono per la loro First Lady

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Famosa cantante e moglie del presidente cinese Xi Jinping, Peng Liyuan, sta conquistandosi i consensi di tutti i cinesi. Sono innumerevoli i commenti favorevoli che approdano in rete e migliaia i ritweet delle sue foto. Anche in occasione della loro prima visita ufficiale a Mosca, il web è stato bombardato dalle foto della First Lady cinese che scendeva la scaletta dell’aereo con il marito. In particolare i cinesi amano il comportamento, molto affettuoso e attento, della donna a tutto ciò che le sta intorno. Sembra proprio che Peng Liyuan prima li abbia abbagliati con la sua voce e ora entra nei loro cuori.

La Ue adesso attende risposte da Cipro, ma c’è la Russia!

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Bruxelles ha deciso di aspettare che Cipro presenti una proposta alternativa dopo la bocciatura di quella europea, mentre Parigi giudica “un errore” il piano di salvataggio presentato da Bruxelles. Da parte sua, Angela Merkel esorta l’Eurozona a trovare una soluzione alla crisi cipriota esprimendo rammarico per la decisione del Parlamento. Intanto, il ministro delle Finanze di Nicosia vola a Mosca per chiedere aiuto alla Russia.

“Ora sta a Cipro presentare un’alternativa rispettando i parametri sul finanziamento e sulla sostenibilità del debito decisi sabato scorso”, hanno detto alla Commissione europea, precisando che nel loro piano era stata preferita una soluzione che salvasse i depositi sotto i 100mila euro, soluzione che però “è stata rigettata dalle autorità cipriote”.Mentre forti critiche sono arrivate da Parigi al piano di salvataggio di Bruxelles, la cancelliera tedesca ha detto: “Cipro è un nostro partner nella zona euro e perciò è nostro dovere trovare una soluzione”.

Intanto, il ministro cipriota delle Finanze Michalis Sarris è arrivato questa mattina a Mosca: spera infatti di ottenere altri soldi in prestito per superare il rischio bancarotta e l’impasse con l’Europa. A Nicosia ci si augura che la Russia conceda al Paese un’estensione del credito da 2,5 miliardi di euro accordato nel 2011, finanziamento che i ciprioti dovranno finire di rimborsare entro il 2016. “Spero che l’accordo si raggiunga già oggi”, ha detto Sarris.

La prima conseguenza della decisione del Parlamento potrebbe essere il blocco dei finanziamenti da parte della Bce. Jeorg Asmussen, del direttorio dell’Eurotower, ha detto infatti che Francoforte che potrebbe interrompere i crediti alle banche di Cipro, se Nicosia non arriverà a un accordo sul pacchetto di aiuti.

Intanto, le banche cipriote prolungano ulteriormente la chiusura. Gli sportelli resteranno chiusi anche nella giornata di domani, come fanno sapere fonti istituzionali dell’Isola secondo quanto scrive Bloomberg.

Caso Filin… spunta il favoritismo verso la fidanzata!

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Hanno confessato le tre persone arrestate per l’attentato con acido contro il direttore artistico del Bolshoi. Lo ha reso noto la polizia di Mosca con un comunicato.

La polizia “ha arrestato il presunto mandante Pavel Dmitritchenko, un ballerino del Bolshoi, e l’aggressore Iuri Zarutski, oltre che l’autista che ha portato quest’ultimo sul luogo del crimine – si legge nella nota -. Tutti e tre si sono detti colpevoli”.

Ci sarebbero delle inimicizie legate al mondo artistico dietro l’aggressione al vetriolo che ha sfigurato il direttore artistico del Bolshoi, Serghei Filin, danneggiandone la vista forse irrimediabilmente. Il famoso ballerino solista Pavel Dmitricenko ha confessato di aver ordinato l’agguato e, secondo alcune fonti, il motivo sarebbe il continuo rifiuto di Filin di affidare qualche parte importante (come quella di Odette nel Lago di cigni) alla fidanzata Angelica Vorontsova, anche lei ballerina del prestigioso teatro moscovita.

Pussy riot occupano lo Sakharov Centre di Mosca e si sotituiscono allo show!

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La polizia russa ha interrotto per un’ora uno spettacolo teatrale in scena al Sakharov Centre di Mosca sul processo al gruppo punk delle Pussy Riot, per avvertire il regista svizzero di non violare le norme sull’immigrazione. L’opera, ”Moscow trials”, tratta di tre recenti processi in Russia, tra cui anche quello alle rockstar, Nadezhda Tolokonnikova, Maria e Ekaterina Alekhina Samoutsevitch, arrestate per aver inscenato una dissacrante ”preghiera punk” contro Putin in cattedrale a Mosca

DITE NO AL GHETTO DEI GAY!

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I gay di San Pietroburgo possono manifestare, ma lontano dalle vie del centro. Più precisamente, in un piccolo villaggio della periferia. È la decisione del sindaco della città russa che per due volte ha negato il permesso alle associazioni omosessuali che avevano chiesto di manifestare lo scorso weekend contro la legge in via di approvazione alla Duma, il parlamento russo, che vuole vietare la “propaganda gay” in pubblico con la scusa di proteggere i bambini dai “comportamenti devianti”.Secondo la giunta di San Pietroburgo, gli attivisti potrebbero utilizzare un’area riservata appositamente per le proteste a Novoselki Vyborg, paesino-satellite raggiungibile soltanto in treno.

Si tratta dell’ennesimo sopruso delle istituzioni russe a danno della comunità lgtbq, mobilitata contro una normativa che dovrebbe entrare in vigore a fine maggio e che consegnerà la Russia all’oscurantismo medievale contro i gay a vent’anni dalla depenalizzazione dell’omosessualità,avvenuta nel 1993. Sarà infatti vietato parlare di omosessualità in pubblico, dunque saranno bandite proteste, articoli di giornale, dibattiti, convegni. Un noto presentatore tv, Anton Krasovski, caporedattore di una emittente del Cremlino, a fine gennaio ha voluto sfidare il governo annunciando pubblicamente di essere gay davanti alle telecamere. È stato licenziato. In una intervista al Los Angeles Times ha però puntato il dito contro le associazioni omosessuali del suo Paese: «Non vedo nessun Harvey Milk russo. La comunità gay è troppo tranquilla, non hanno il coraggio di lottare per i propri diritti in una nazione dove è più appropriato e onorevole essere un ladro che essere gay».

In realtà uno dei leader della minoranza omosessuale, Nikolai Alekseev, nei giorni scorsi ha chiesto l’aiuto del Consiglio d’Europa affinché vigili sull’applicazione delle sentenze della Corte di Strasburgo, che nel 2010 aveva condannato la Russia poiché Mosca non aveva dato il permesso allo svolgimento del Gay pride nel 2006, 2007 e 2009. Molte associazioni si stanno muovendo a livello internazionale per fare pressione sul Cremlino. In Italia i consigli comunali di Venezia e Milano hanno sospeso il gemellaggio e i rapporti con San Pietroburgo per protesta contro la legge omofoba in discussione al Parlamento russo. Equality Italia, associazione in difesa dei diritti umani, ha promosso una petizione al governo italiano perché chieda alla Federazione russa di ritirare la normativa anti-gay. Tra gli altri finora hanno aderito Lucia Annunziata, Natalia Aspesi, Stefano Rodotà, Ritanna Armeni, Alessandro Gassman, Anna Paola Concia, Aldo Nove, Michela Murgia, le associazioni lgbtq e molti esponenti politici locali.

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Anniversario per le Pussy Riot…

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Il primo anniversario della preghiera punk anti Putin da parte delle Pussy Riot e’ stato ricordato oggi solo da due attiviste, Irina Katsuba e Elena Volkova, docenti all’universita’ di Mosca, che hanno indossato la balaclava – il passamontagna colorata della band femminile – e tentato di deporre dei tulipani sull’iconostasi della cattedrale di Cristo Salvatore, vicino al luogo della performance incriminata. Le due donne sono state rilasciate dopo un breve interrogatorio.

Demolizioni!

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Era il simbolo della città di Glazov, negli Urali (a circa 1.000 km da Mosca), ma una mattina gli abitanti si sono svegliati e non l’hanno più trovato. Di cosa stiamo parlando? Del monumento alla vodka: una bottiglia alta tre metri e realizzata in metallo, eretta nel 2000 per celebrare il centenario della fondazione della distilleria locale.

Il monumento era stato distrutto dalle autorità locali durante la notte!
In Russia infatti si sta portando avanti una campagna per combattere l’alcolismo, e lo scorso luglio Putin ha firmato una legge che vieta ogni pubblicità di alcolici.

E’ proprio questo che ha spinto alla rimozione dell’insolito monumento: a fare partire la richiesta di rimozione sono stati proprio i dirigenti della distilleria, nel timore che il monumento potesse essere considerato una pubblicità dei loro prodotti.

SINDROME DA CAVALLO PAZZO!

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Unione Europea approva la raccomandazione di Bruxelles per effettuare test su prodotti a base di carne di manzo al fine di identificare la presenza di Dna equino e tracce di fenilbutazone, un antinfiammatorio usato soprattutto per i cavalli da corsa. L’Italia però non è d’accordo e boccia la proposta. MA un solo no non ferma certo la Ue. Oggi è stata confermata la presenza di carne di cavallo su prodotti che dovevano essere a base di manzo in Norvegia, Danimarca e Austria, mentre Mosca ha chiesto controlli. Intanto scatta tra i consumatori la sindrome da “cavallo pazzo” simile a quella che aveva colpito a macchia d’olio il commercio in carne quando scoppiò lo scandalo “mucca pazza”.

Record per la neve a Mosca: erano 100 anni che non nevicava così!

155 voli in ritardo e code per 3500 Km. Mosca messa ko da 216 cm di neve!

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A MOSCA, A MOSCA, A MOSCA… Con la Bufera!

Aeroporto in tilt e disagi alla circolazione.

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Ospedale per una delle Pussy Riot! Stressata da eccessivo lavoro.

 

Nadezhda Tolokonnikova, 23, una delle tre Pussy Riot condannate a due anni per una preghiera punk anti Putin nella cattedrale di Mosca, e’ stata ricoverata. La causa è l’eccessivo lavoro che svolge in carcere. 2fd4b548b048429720ace0021c068f69

“Maria Full of Grace”, ma il corriere questa volta è un prete

Nel film Maria Full of Grace una ragazza colombiana è costretta a diventare un corriere per il traffico della droga.

Nella realtà un prete colombiano è stato trovato all’aeroporto con 13 preservativi pieni di cocaina nello stomaco ed altri 5 in valigia. Il prete ha dichiarato di essere stato costretto dalla mafia locale.

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Scontri tra con la polizia a Mosca per una legge anti gay!

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Il fuoco di Mosca! Grattacielo in fiamme

 

Aggiornamento 11.00: domato incendio, un  ferito.
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Mosca avverte “è pericoloso attaccare l’Iran”, monito per Ue e Israele

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Rimpatriati 77 russi dalla Siria.

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Russia Vs Usa: irregolarità nelle presidenziali

 

Mosca, attaccata per possibili brogli durante la rielezione di Putin attacca ora gli Usa. Alla vigilia del giuramento del presidente Obama punta il dito verso i risultati elettorali. Chi può credergli?
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