Per Luca Zaia, il primo a lanciare l’allarme è:
“Surreale e devastante per l’economia del Veneto, la prima regione turistica d’Italia e la prima in Europa per l’open air”.
Eppure il decreto del Fare appena approvato dal Parlamento, equiparerebbe roulotte e camper a “interventi di nuova costruzione”, ossia nuovi immobili che hanno bisogno di un apposito “permesso di costruire” per stazionare.
Ma se la Lega tuona, il Pd risponde. Anche Debora Serracchiani presidente del Fiuli Venezia-Giulia gli fa eco:
“Una norma assurda che va prontamente corretta perché gli effetti sull’economia turistica, anche del Friuli Venezia Giulia, sarebbero molto negativi. Roulotte e camper non sono case da assoggettare ad autorizzazioni urbanistiche ed edilizie”.
Solo nella regione guidata dalla governatrice del Pd, tra campeggi e villaggi turistici sono 35 le strutture che accolgono turisti in roulotte e camper (oltre che tende) facendo registrare nel 2012 223.800 arrivi e 1.883.000 presenze.
Il ministero dell’Ambiente è il responsabile dell’articolo, solo ritoccato in modo lieve dal Parlamento: nel rispondere alle critiche, dà una lettura opposta spiegando che la norma nascerebbe con l’esigenza di fare chiarezza rispetto al Testo unico dell’edilizia, una legge approvata nel 2001. Spiega Valentina Conte su Repubblica che
“Laddove all’articolo 3 dice che ‘prefabbricati e strutture di qualsiasi genere, quali roulotte, camper, case mobili, imbarcazioni ” si considerano “interventi di nuova costruzione”, appunto, ma solo se“utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee’.
Ma come viene espresso da più parti non si trova specifica di questa interpretazione che quindi un domani in mano a un giudice “zelante” potrebbe davvero impedire la villeggiatura e diminuire quindi gli introiti derivanti dal turismo. Il caso rimane aperto, mentre si teme anche da parte di Confindustria e i governatori del Nord-Est l’effetto “tassa sulle barche” e la fuga dei turisti in Slovenia e Croazia. Zaia spiega infatti che “l’Italia sarà l’unico Paese in Europa dove si chiederà alle strutture ricettive di dimostrare, camper per camper, roulotte per roulotte, il regime di temporaneità. Già in queste ore si fa concreta la disdetta di unità mobili di pernottamento già commissionate. Il blocco degli investimenti non era proprio l’obiettivo che il decreto Fare voleva evitare?.
cookie5683
/ agosto 11, 2013That is so cool! I would drive that.