Una nuova verità emergerebbe dal caso Di Cataldo. Dopo che l’ex compagna Anna Laura, ha deciso di postare alcune foto con il viso tumefatto e mostrare quello che sarebbe un feto morto di un aborto causato, secondo la ex, dalle percosse ricevute dal compagno, ora a parlare è il cantante.
“E’ vero, abbiamo avuto una lite, ma non l’ho mai picchiata. Sono stufo di essere etichettato come un mostro. Anna Laura ha tentato di distruggermi, come uomo e come artista, ma ho fiducia nella magistratura e so che la verità verrà a galla”. E’ lo sfogo, in un’intervista all’Ansa, di Massimo Di Cataldo, il cantante indagato per procurato aborto in seguito alle foto choc pubblicate su Facebook da parte dell’ex compagna.
“Troppo spesso vengo preso come esempio negativo quando si parla di violenza sulle donne – dice Di Cataldo- o addirittura di femminicidio, come accaduto durante una trasmissione tv. Questa è diffamazione, sono cose che mi feriscono molto”.
Di Cataldo non nasconde che quella mattina di giugno lui e la sua compagna ebbero una discussione, anche piuttosto accesa. “Alla fine lei è andata su tutte le furie – ricorda – e mi ha sbattuto fuori di casa. Il suo viso era perfetto, non aveva alcun segno”. “Appena ho visto le foto – continua – sono rimasto senza parole. Io non ho fatto niente per ridurla in quel modo. Probabilmente ci siamo anche un po’ spintonati. Magari l’ho fermata mentre andava su tutte le furie, ma non l’ho mai picchiata”.
“Ora l’indagine dovrà stabilire come sono andate le cose. Se è vero che ha avuto un aborto, e se questo e’ derivato da questo choc o meno -spiega- Io non sapevo che lei fosse incinta e neanche lei a quanto pare. Ci sono tanti altri fattori che potrebbero aver causato l’aborto, come la sua vita sregolata insieme a personaggi che ritengo discutibili”.