Decidono Vidal e Osvaldo: battuto il Trazbonsport e Juve agli ottavi di finale

juve-europa-tuttacronacaI bianconeri tornano in Turchia dopo la batosta contro il Galatasaray, quando furono eliminati dalla Champions. Ora però l’uomore è diverso anche grazie a Pogba e alla sua rete allo Juventus Stadium al termine di un match particolarmente intenso. Gli uomini di Conte possono gestire il vantaggio mentre per il Trabzonspor la situazione si fa più complicata. I bianconeri passano in vantaggio al 19′ quando Giovinco trova Osvaldo in area che torna a servirlo: il 12 conclude potentemente a rete, Kivrak non trattiene e arriva Vidal che la mette sotto la traversa: 0-1!

La Juve continua a fare la partita e al 34′ arriva il raddoppio: Giovinco crossa in mezzo da sinistra e Osvaldo tutto solo di testa batte KIvrak. 0-2!

Il primo tempo termina con il meritato vantaggio degli 11 di Conte che hanno dominato in questa frazione. La squadra ha tirato 9 volte nello specchio contro le 0 del Trazbonspor nascondendo palla ai turchi ogni volta che ha voluto. Nel secondo tempo non arrivano altre reti ma la Juve è agevolmente qualificata per gli ottavi di finale: troverà i viola di Montella sulla sua strada, che stasera ha eliminato i danesi dell’Esbjerg.

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La Fiorentina centra la qualificazione! 1-1 al Franchi!

fiorentina-esbjerg-tuttacronacaIl match in casa contro i danesi dell’Esbjerg per la Fiorentina non è altro che una formalità dopo la vittoria in trasferta per 3 reti a 1. Al Franchi i viola possono perciò godersi una partita tranquilla, contro degli avversari che già si sono superati arrivando ai sedicesimi e oggi giocheranno soprattutto per mettersi in mostra in una vetrina così importante. Il fatto che le sorti siano già decise influisce però negativamente sul primo tempo dove non si sono registrate molte emozioni, con ritmi di gioco blandi e nessuna occasione da gol. Gli uomini di Montella comunque ci provano i colpi di testa di Compper e Rodriguez e qualche buona iniziativa di Ilicic, Pizarro e Matos. Esbjerg non pervenuto oltre la propria metà campo. Al 2′ della ripresa i viola guadagnano una punizione che s’incarica di battere Ilicic: il suo sinistro dai 20 metri non perdona e lo sloveno, che aveva siglato una rete anche all’andata, porta in vantaggio la squadra: 1-0!

Al 1′ di recupero i danesi riescono a pareggiare: Vestergaard punta Compper, lo supera con un tunnel e batte Rosati con un perfetto diagonale! 1-1! il pareggio non cambia la situazione: i viola volano agli ottavi di finale di Europa League.

La Lazio si ferma al 3-3: non riesce a passare il turno!

ludogorets-lazio-tuttacronacaUna settimana fa la Lazio di Reja soccombeva a Ludogorets allo Stadio Olimpico per una rete a zero: per i biancocelesti, quindi, il riscatto è d’obbligo. E la squadra non perde tempo: già al 1′ arriva una percussione di Keita a sinistra e tocco maligno a battere Stoyanov. 0-1! Quello siglato dallo spagnolo è il secondo gol più veloce della storia dell’Europa League. Il primo tempo termina con i laziali meritatamente in vantaggio, dopo 45 minuti di pressing alto che hanno messo in seria difficoltà gli avversari che appaiono una squadra diversa rispetto a quella di una settimana fa. Al 9′ della ripresa arriva il raddoppio per gli uomini di Reja: Onazi guida il contropiede e serve in profondità a sinistra Perea che aspetta l’uscita del portiere e lo trafigge con un sinistro rasoterra. 0-2! Al 23′ il Ludogorets accorcia le distanze: Bezjak, l’attaccante che aveva siglato la rete al Roma, segna ancora e rimette in bilico la qualificazione. Al 33′ arriva anche il pareggio: tiro da distanza siderale di Zlatinski, Marchetti fa rimbalzare la palla oltre la linea bianca e regala il 2-2 agli avversari. Al 37′ gli 11 di Reja riescono a passare nuovamente in vantaggio: lancio dalla retrovie e Biglia incorna da due passi. Stoyanov respinge e Klose è il più veloce di tutti a ribadire in rete! 2-3! Incredibilmente il Ludogorets riesce a pareggiare al 44′: lancio della disperazione di Moti, sul quale Marchetti e Ciani bucano l’intervento. Juninho la tocca e la manda in rete. 3-3! La Lazio non riesce così a passare il turno e sono invece i bulgari a gioire: ammirevole la concentrazione e il non darsi mai per vinti. La Lazio paga gli errori difensivi stasera ma avrebbe meritato. Partita davvero spettacolare comunque con le due squadre che passavano dall’inferno al paradiso nel giro di pochi minuti, peccato che a godere alla fine sono i bulgari.

Il Napoli ce la fa! Batutto lo Swansea per 3 reti a 1!

napoli-swansea-tuttacronacaDopo lo zero a zero in terra gallese, gli azzurri di Benitez non possono permettersi ulteriori passi falsi e al San Paolo c’è solo un risultato che può essere preso in considerazione: la vittoria. Lo Swansea, da parte sua, è una squadra buona ma non trascendentale, la sfida non è quindi improba, soprattutto considerando a quello che è stato in grado di dimostrare nel recente passato il club partenopeo. Per l’occasione, Benitez sceglie di schierare Reina; Maggio, Henrique, Albiol, Ghoulam; Inler, Behrami; Insigne, Pandev, Callejòn; Higuain. Lo Swansea risponde con Vorm, Tiendalli, Chico Flores, Williams, Davies, Canas, de Guzman, Hernandez, Routledge, Emnes, Bony. Al 16′ il Napoli passa in vantaggio grazie a Insigne ma la gioia del San Paolo dura poco: al 29′ De Guzman trafigge Reina in contropiede: 1-1! Il primo tempo termina su un risultato che rischia seriamente di infrangere i sogni partenopei per quel che riguarda l’Europa. Nella ripresa, al 33′ è Higuain che insacca e porta in vantaggio il Napoli: gol importantissimo che arriva al momento più opportuno per gli uomini di Benitez. Al 48′ ci pensa Inler, servito da Hamsik, a chiudere definitivamente il capitolo: 3-1! Partita non brillantissima ma che permette comunque al Napoli di festeggiare l’accesso agli ottavi di finale!

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E’ emergenza al Napoli: AAA, portiere cercasi!

Rafael-Santos-tuttacronacaSi fa critica la situazione del Napoli, per quel che riguarda la protezione della porta, ora che Rafael è stato vittima di un bruttissimo infortunio. Reina è spesso ai box a causa di acciacchi vari mentre il 38enne Colombo è ormai disabituato a giocare. La soluzione che si prospetta, quindi, è che il ds dei partenopei, Bigon, peschi dal mercato degli svincolati come già successo con Reveillere. Come spiega Calciomercato.it, in tale ottica il più appetibile sembra essere Tim Wiese, estremo difensore tedesco che è stato nel giro delle Nazionale e che è rimasto senza contratto dopo l’esperienza all’Hoffenheim.

Lotito per i tifosi diventa… Peppa Pig!

lotito-peppa-pig-tuttacronacaLa Lazio di Reja ha subito una brutta sconfitta, ieri sera, in occasione dell’andata dei 16esimi di finale di Europa League, e i tifosi biancocelesti non mancano di trarne nuovo spunto per un attacco al patron del club. Quello che viene contestato a Lotito sono i mancati acquisti nella scorsa sessione di mercato. L’ultima trovata dei supporters laziali è stato uno striscione sarcatico: “Lotito Peppa Pig” accompagnato dai cori come “Liberiamo la Lazio da Lotito” o “C’è solo un presidente, noi Lotito non lo vogliamo… Te ne devi annà…”

La trasferta in terra danese… che termina in manette per i tifosi viola

tifosi-viola-arresti-tuttacronacaDopo il tifoso arrestato e liberato ieri mattina dopo un processo e il pagamento di una sanzione pecuniaria, ecco un’altra notizia che parla di supporter viola finiti in manette. La polizia danese ha infatti arrestato tre tifosi italiani rimasti coinvolti in una rissa con gli steward al termine della partita, valida per i 16esimi di finale dell’Europa League, Esbjerg-Fiorentina. Due di loro, che dovranno pagare una multa, sono stati processati per direttissima e poi rilasciati. Il terzo, anche lui rilasciato, sarà processato a marzo. Il personale della Digos di Firenze, presente ad Esbjerg per il match, ha seguito la vicenda dei tre. Stando alle ricostruizioni, al termine dell’incontro, quando i giocatori della Fiorentina hanno gettato le maglie verso gli spalti, i supporter viola si sono sporti per raccoglierle facendo cadere un tabellone pubblicitario, invadendo il campo e innescando la reazione degli steward. Da qui la rissa.

Il Napoli a Swansea non ce la fa: indispensabile vincere al San Paolo!

napoli-europa-tuttacronacaTempo instabile a Swansea, in Galles, dove nel pomeriggio è stato registrato un terremoto di magnitudo superiore a 4. Per gli azzurri si tratta dell’esordio in Europa League, dopo la clamorosa eliminazione dalla Champions. Squalificato Fernandez, Rafa Benitez punta tutto sul brasiliano Henrique. In avanti Higuain sarà la prima punta, supportato da Insigne, Hamsik e Callejon. Al termine del primo tempo il risultato è ancora sullo zero a zero, con due squadre che hanno regalato un bellissimo primo tempo ma senza riuscire a infrangere la porta avversaria. I padroni di casa avrebbero meritato di chiudere in vantaggio la frazione di gioco, ma le grandissime parate di Rafael hanno impedito agli avanti gallesi di gonfiare la rete della porta difesa dal portiere brasiliano. Anche nella ripresa le reti restano inviolate e in Galles il match termina zero a zero. Ora agli uomini di Benitez non resta che vincere al San Paolo per passare il turno. I partenopei non si possono tuttavia lamentare, visto che i gallesi hanno più volte sfiorato la rete, specialmente nei primi quarantacinque minuti.

La Lazio di Reja non ce la fa: il Ludogorets vince per una rete a zero

lazio-europa-tuttacronacaAndata dei sedicesimi di finale all’Olimpico dove la squadra di Reja ospita il Ludogorets. Il tecnico biancoceleste sceglie il modulo 3-4-3, difesa a tre con Radu centrale di sinistra; a centrocampo la coppia centrale è formata da Onazi e Biglia mentre in attacco gioca Klose. 4-2-3-1 invece per i bulgari di Razgrad. La Lazio graziata dagli avversari già a inizio partita, al 9′, quando il Ludogorets sbaglia clamorosamente un calcio di rigore! Al termine del primo tempo la squadra di Reja è in svantaggio per una rete. A realizzare il gol, al 45′, Roman Bezjak: l’attaccante ha condotto il contropiede per poi scagliare una sassata di destro dai 20 metri: Berisha non può fare nulla: 0-1. la Lazio non riesce a dare velocità al proprio gioco mentre il Ludogorets forte di un eccellente palleggio si è resa pericolosa più volte. Al 9′ della ripresa il Ludogorets resta in 10: espulso Dyakov per doppia ammonizione. Restano in 10 anche i biancocelesti al 28′, dopo che Cavanda ha dato un calcio in faccia a Minev anticipandolo praticamente sulla linea di out sinistra a metà campo. Nel finale di gara Candreva avrebbe potuto pareggiare ma Stoyanov gli ha detto no con una grande parata che si è aggiunta a quella sul rigore di Andreson: il Ludogorets vince meritatamente a Roma.

Lo Juventus Stadium esulta: battuto lo Trabzonspor per 2 reti a 0!

juve-europa-tuttacronacaDopo esser stata eliminata dalla Champions League, la squadra di Conte ripiega in Europa League e a questo punto l’obiettivo è giocarsi la finale. Nel match d’andata dei sedicesimi di finale i bianconeri ospitano i turchi del Trabzonspor e per l’occasione Conte schiera un 3-5-2 composto da Buffon; Caceres, Bonucci, Ogbonna; Isla, Pogba, Pirlo, Marchisio, Peluso; Tévez, Osvaldo. Risponde Hami Mandirali mandando in campo un 4-2-3-1 che vede sul rettangolo di gioco Onur Kivrak; Bosingwa, Yumlu, Aykut Demir, Kadir Keles; Zokora, Bourceanu; Olcan Adin, Colmani, Ozer Hurmaci; Emre Gural. Osvaldo festeggia l’esordio in Europa con il suo nuovo club siglando una rete al 16′: lancio di Tevez che diventa un assist per l’ex Roma grazie al tocco involontario di un difensore turco. Il centravanti da solo contro Onur Kivrak non sbaglia. 1-0! Il primo tempo, combattuto, si chiude su questo risultato.

Al 26′ della ripresa un’azione dei turchi che ha del clamoroso: vanno in rete, ma l’arbitro ferma il gioco perché al momento del tocco di Yusuf Erdoğan verso il centro dell’area il pallone aveva superato la linea di fondo campo. Juve ancora in vantaggio ma sempre sotto assedio degli avversari che cercano in tutti i modi di raggiungere il pareggio. Ma i bianconeri non mollano e anche Giovinco, entrato in sostituzione di Marchisio e accolto dagli applausi del pubblico, fa del suo meglio in cerca del raddoppio. Clamorosamente, al 4′ di recupero, i bianconeri centrano il raddoppio: Tevez pesca al centro dell’area avversaria Pogba che di prima col destro non sbaglia. 2-0! Al triplo fischio la Juve festeggia la vittoria: inizia nel migliore dei modi l’avventura in Europa League degli uomini di Conte!

La Fiorentina trionfa in casa dell’Esbjerg: 3-1!

Fiorentina-europa-tuttacronacaAndata dei 16esimi di finale di Europa League in trasferta in terra danese per la sfida contro l’Esbjerg per i viola di Montella, che hanno trovato una sorpresa al loro arrivo. Ad attenderli c’era infatti Martin Jorgensen, alla Fiorentina dal 2004 al 2010, che si è messo alla guida del pullman che appartiene alla sua la ditta di trasporti e ha traghettato la squadra nella sede del ritiro. A soli 9 minuti dal calcio d’avvio è stato Matri a siglare il primo gol della giornata di Coppa, portando la squadra sull’0-1.

Ma la gioia è durata poco: dopo solo un minuto, infatti, Pusic ha firmato il pareggio: 1-1. Ancora una volta, il risultato cambia rapidamente: è il 15′ quando Ilicic riporta i toscani in vantaggio: 1-2! Agli 11 di Montella ancora non basta e al 37′ arriva anche la terza rete, su rigore: la firma Aquilani. 1-3! Su questo risultato le squadre guadagnano gli spogliatoi per l’intervallo.

Nella ripresa non arrivano altre reti, ma gli uomini di Montella hanno di che festeggiare per la splendida vittoria!

La Fiorentina impegnata in Europa: scontri e arresti per i tifosi

Fiorentina-europaleague-tuttacronacaInizia con gli scontri tra i supporters viola e quelli danesi la trasferta per l’Europa League della Fiorentina. Una rissa scoppiata presso un pub di Esbjerg ha portato, la scorsa notte, all’arresto di un tifoso della Fiorentina e di alcuni supporter del club danese. A renderlo noto fonti di polizia a Firenze, che segue le tifoserie delle squadre impegnate nelle partite valide per le coppe internazionali. Il tifoso viola è stato processato questa mattina davanti a un giudice danese che lo ha condannato al pagamento di una sanzione pecuniaria, quindi è tornato in libertà.

Aspettando Swensea-Napoli… ecco i partenopei in Galles!

gallos-napoli-tuttacronacaSi giocano i sedicesimi di Europa League e il Napoli vola in Galles, dove affronterà lo Swansea. Un impegno molto atteso da tutti i tifosi partenopei… e da una famiglia in particolare. Si tratta dei Gallo, napoletani trapiantati proprio a Swansea 24 anni fa. Franco, con la moglie, i figli e i due fratelli, si è trasferito qui nel 1990, riuscendo ad aprire il suo ristorante nel 2004. Pasquale, uno dei figli, ha raccontato al Mattino:

«Qui stiamo bene. Swansea è una città di mare che somiglia molto a Napoli, solo che manca il Vesuvio». A parlare è Pasquale, il primo dei due figli di Franco e Angelina. Trentaquattro anni, una compagna gallese e 3 figli, il ristoratore anglo-napoletano ha belle parole anche per gli abitanti della città che l’ha adottato: «La gente è gentile e cordiale, ma sentiamo la mancanza di Napoli tutti i giorni».

La famiglia Gallo, nel frattempo, è diventata famosa su Youtube grazie al suo canale dove appaiono i filmati girati da una webcam messa sopra il televisore e che i “Gallos” mentre guardano le partite del Napoli. Le esultanze, le imprecazioni, il dialetto napoletano che si mescola all’inglese (o meglio al gallese, accento fortissimo al pari di quello partenopeo): tutto finisce in video. Questa volta, però, niente tv per loro:

«Abbiamo acquistato i biglietti per la tribuna vip a 120 euro l’uno. Un po’ cari, ma non potevamo perderci l’occasione di vedere da vicino il nostro amato Napoli». E non potrà mancare il solito video: «Sarà lunghissimo perché per noi non è una partita come le altre e vogliamo raccontare tutte le emozioni».

Ecco uno dei loro tanti video:

Si complica il percorso del Milan: perde in casa contro l’Atletico Madrid

milan-atletico-tuttacronacaIl Milan, unica squadra italiana ancora in corsa in Champions League, ospita a San Siro l’Atletico Madrid. Per l’occasione Seedorf schiera un 4-3-2-1 con Abbiati; De Sciglio, Bonera, Rami, Emanuelson; Poli, De Jong, Essien; Kakà, Taarabt; Balotelli. Risponde Simeone mancando in campo un 4-4-2 composto da Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Insua; Koke, Gabi, Suarez, Arda Turan; Raul Garcia, Diego Costa. Seedorf debutta come allenatore in Champions, competizione che lo ha fatto passare alla storia grazie alla vittoria della stessa con tre club diversi, anche se è un neofita come allenatore. I primi 45 terminano a reti inviolate anche se il gioco è stato molto gradevole con due squadre che cercano la vittoria con un gioco intraprendente. Il Milan è partito molto contratto ma in seguito ha avuto le occasioni migliori con i due legni presi e un paio di tiri usciti a fil di palo. L’Atletico ha reso evidente di essere in grado di rendersi pericoloso in ogni momento: i rossoneri non possono permettersi di abbassare la guardia.  La situazione si sblocca al 38′, quando l’Atletico passa in vantaggio approfittando di un errore difensivo dei rossoneri che lascia completamente solo Diego Costa. Il corner viene deviato da Abate che alza un campanile sul quale i rossoneri sono immobili inspiegabilmente, Diego Costa non fa altro che mandare in rete di testa. 0-1! Basta un gol, preziosissimo in vista del match di ritorno che giocherà in casa, all’Atletico Madrid per battere i rossoneri che pure hanno dato buona prova di sè. Ma non è bastato. Il debutto di Seedorf in Champions termina con una sconfitta.

Milan-Atletico: le speranze di Galliani

GALLIANI-tuttacronacaMancano poche ore ormai alla sfida di Champions tra il Milan e l’Atletico Madrid e l’ad Adriano Galliani lo ammette: “L’eccitazione sale”. Perchè i rossoneri voglio tornare a sognare in grande e proprio per questo l’ad spera che l’esperienza faccia la differenza: “Negli ultimi 12 anni abbiamo fatto 11 volte la Champions e abbiamo sempre passato il girone, quindi siamo sempre arrivati come minimo agli ottavi di finale. E’ un curriculum che ci pone al vertice europeo. Il peso che ha la maglia del Milan spero che possa fare la differenza.” E per quel che riguarda la visita di ieri di Berlusconi a Milanello: “E’ sempre una festa quando arriva il presidente peccato che i suoi impegni politici lo tengano spesso lontano. Ma sono 28 anni che dà la carica. Seedorf è molto concentrato, da quando ha 18 anni gioca la Coppa dei Campioni. La sua è una storia infinita con la Champions”. Non bisogna però scordare che ci si scontra contro una squadra di valore: “L’Atletico non è che si è ripreso, non è mai andato via. E’ sempre in testa alla classifica, ha vinto il suo girone di Champions e ha raggiunto la semifinale di coppa del Re. Non sta facendo bene, di più. Non so chi sia favorito. Balotelli è un grande campione, e comunque ha tutto per diventarlo. E’ ancora molto giovane e il Milan è la prima squadra in cui gioca titolare. Sta crescendo e ha tutte le possibilità tecniche e fisiche per diventare un top mondiale ma c’è da lavorare molto per diventare come Ibrahimovic: ho visto il gol che ha fatto, è un marchio di fabbrica straordinario”.

Incredibile! I sorteggi per l’Europa League… che sbeffeggiano la Juve!

sorteggi-europa-league-tuttacronacaTerminati i sorteggi per la Champions League, a Nyon si è proceduto con quelli per i sedicesimi di finale di Europa League, ai quali prenderanno parte quattro squadre italiane. Il primo club ad esser stato estratto è stato quello bianconero il cui abbinamento altro non è se non un’ironica coincidenza: dopo la sconfitta di Istanbul in Champions, con il campo impraticabile per neve del Galatasaray, gli uomini di Conte si ritroveranno a sfidare un’altra squadra turca, il Trabzonspor per i sedicesimi di finale. Pavel Nedved, presente a Nyon in rappresentanza della Juventus, ha incassato con stile lo scherzo del destino: “Perché della Turchia ne abbiamo abbastanza – ha commentato – e speriamo non ci sia la neve quando andremo lì…”. Ma le sorprese non sono terminate: il percorso della Vecchia Signora s’intreccia infatti con quello della Fiorentina: in caso di qualificazione, le due squadre infatti si troveranno a sfidarsi. Prima, però, i viola dovranno battere i danesi dell’Esbjerg. L’andata, per i bianconeri, verrà disputata giovedì 20 febbraio 2014 a Torino, mentre il ritorno in Turchia si terrà una settimana dopo. Percorsi più o meno complicati anche per Napoli e Lazio. La squadra di Benitez ripartirà dal Galles contro lo Swansea e in caso di promozione affronterà la vincente di Porto-Eintracht Francoforte. La Lazio, invece, incontra i bulgari del Ludogorets e sulla strada ha un ottavo di finale contro Dinamo Kiev o Valencia. Ecco tutte le sfide:

– Dnipro-Tottenham

– Betis Siviglia-Rubin Kazan

– Swansea-Napoli

Juventus-Trabzonspor

– Maribor-Sivilgia

– Viktoria Plzen-Shakhtar

– Odessa-Lione

Lazio-Ludogorets

– Esbjerg-Fiorentina

– Ajax-Salisburgo

– Maccabi Tel Aviv-Basilea

– Porto-Eintracht Fracoforte

– Anzhi-Genk

– Dianmo Kiev-Valencia

– Paok-Benfica

– Slovan Liberec-Az Alkmaar

Il Milan alla prova Atletico Madrid: i sorteggi Champions

milan-chapions-tuttacronacaSi è svolta a Nyon, piccola città a nord di Ginevra dove ha sede l’UEFA, la cerimonia del sorteggio per gli ottavi di Champions League, fase a cui ha vuto accesso il Milan, arrivato secondo nel girone H alle spalle del Barcellona. Juventus e Napoli sono arrivate terze nei rispettivi gironi, e sono passate in Europa League. Fiorentina e Lazio hanno invece passato la fase a gironi dell’Europa League. Il regolamento della Champios Legue prevede che agli ottavi di finale non possano incontrarsi squadre dello stesso paese e squadre che hanno partecipato allo stesso girone nella fase precedente. L’andata degli ottavi si giocherà fra il 18 e il 26 febbraio 2014, e il ritorno fra l’11 e il 19 marzo. Queste le accoppiate:

Manchester City – Barcellona

Olympiacos – Manchester United

Milan – Altetico Madrid

Bayer Leverkusen – Paris Saint-Germain

Galatasaray – Chelsea

Schalke 04 – Real Madrid

Borussia Dortmund – Zenit San Pietroburgo

Bayern Monaco – Arsenal

L’eliminazione dalla Champions… val bene un Tapiro!

conte_tapiro-tuttacronacaPolemiche per il campo, critiche dalla Federtamburello per aver definito il match contro il Galatasay “una partita a tamburello” ma ci pensa Vincenzo Staffelli a strappare un sorriso ad Antonio Conte, che ha “festeggiato” il suo primo Tapiro d’Oro (qui trovate il video). “Sono molto orgoglioso di riceverlo” ha dichiarato il ct bianconero. “È successo quello che non doveva accadere. Non ci dovevamo ridurre all’ultima giornata per qualificarci in Champions. È stata una lotta in mezzo al fango e gli altri sono stati più fortunati”. E ancora: “Ma ripeto che, purtroppo – aggiunge Conte -, la qualificazione ce la siamo giocata prima con il pareggio in casa contro i turchi”.

Conte resterà alla Juve? In casa bianconera si rischiano addii di lusso…

antonio-conte-tuttacronacaCosa fare ora? E’ quello che ci si chiede in casa bianconera dopo la batosta di Istanbul, quando è tempo di fissare i nuovi obiettivi: vincere lo scudetto, il terzo di fila, e provare ad alzare una coppa europea. L’Europa League è un traguardo da non snobbare quest’anno. Perché la finale si giocherà a Torino e perché bisogna rientrare dalle perdite economiche: dai 63 milioni della passata stagione arrivati dai quarti in Champions ai soli 11 di oggi. Motivo per il quale bisogna ricominciare a crederci e arrivare fino in fondo all’Europa League per limitare i danni a solo 20 milioni. Conte, poi dovrà rivedere tutto quello che riguarda l’organizzazione in campo. Il turnover dovrà infatti essere ancora maggiore perché non sarà più concesso sbagliare, che si tratti di campionato, Europe League o Coppa Italia, un altro traguardo da non sottovalutare visto che varrebbe la “coccarda” del decimo titolo. Oltretutto la possibilità di giocare a lungo, almeno questo si augurano alla Juve, il giovedì, ha già convinto il club a muoversi per chiedere alla Lega di scendere in campo sempre al lunedì in posticipo. Ma dello stesso Conte, che succederà? Il tecnico credeva nella Champions e ora che è sfuggita, con un contratto in scadenza nel 2015, non è detto resti sulla panchina bianconera. I pensieri di addio potrebbero dunque riaffiorare. E’ per questo che se dovessero arrivare proposte concrete dall’estero, Monaco come Arsenal se non addirittura Manchester United, queste potrebbero trovare terreno fertile. Anche perché non mancherebbero gli eventuali sostituti: uno su tutti quel Prandelli che dopo i Mondiali lascerà i colori azzurri. Peggio ancora, questi dubbi potrebbero impossessarsi anche di alcuni big o futuri tali, come Vidal e Pogba, anche loro richiamati dalle sirene di club più vincenti in Europa e da offerte alle quali la Juve non potrebbe rispondere adeguatamente.

Alla Juve non ne va bene una: tutte le grane di Conte e il richiamo di Federtamburello

antonio-conte-tuttacronacaLa Juve fuori dalla Champions si ritrova a disputare l’Europa League e l’obiettivo è la finale che si disputerà proprio allo Stadium. Se l’addio alla maggiore competizione, nonostante la perdita a livello economico, non sarà comunque un salasso perchè se i bianconeri perdono i 3,5 milioni della qualificazione, i soldi per via della sconfitta e il decremento del market pool, andranno aggiunti gli introiti dell’Europa League, due milioni garantiti al netto dei botteghini. Il problema arriva però dal punto di vista sportivo visto che, avendo conquistato appena 6 punti nel girone, la squadra non sarà tra le teste di serie al sorteggio di Nyon. Potrebbe quindi trovarsi ad affrontare una delle dodici vincitrici dei gironi di Europa League o, nella peggiore delle ipotesi, una tra le quattro migliori retrocesse dalla Champions. Un problema da superare assolutamente considerata l’opportunità di giocare la finale nel proprio stadio e anche in virtù del tanto chiacchierato ranking Uefa. Andare avanti in Europa League infatti porterebbe tanti punti quanto la Champions e ridarebbe un po’ di quel sorriso perso a Istanbul. Incredibilmente, Conte si trova poi “richiamato” niente di meno che dalla Federtamburello per la sua dichiarazione post partita: “Oggi non si è giocato a calcio ma a tamburello. Siamo stati penalizzati enormemente”. La Federazione di tamburello, in una nota scritta ha tenuto a precisare: “Il nostro è uno sport tecnico e spettacolare del quale l’Italia è campione del mondo”. Con l’occasione invitano anche l’allenatore bianconero ad “assistere con occhi non velati ad una partita”. Nella nota, il presidente della Fipt (Federazione italiana palla tamburello) Emilio Crosato, oltre ad invitare Conte ha anche ricordato “come per un completo allenamento dell’Inter da parte dell’allenatore Alfredo Foni nel 1953 e 1954, quando vinse gli scudetti, fosse inserita anche l’attività di tamburello”.

 

Il Milan passa agli ottavi di finale. De Boer: “ha vinto l’anti-calcio”

ajax-milan-poulsen-balotelli-tuttacronacaAllegri, nella vigilia, aveva parlato di un Milan che avrebbe combattuto per il passaggio del turno. Quella che si è vista ieri a San Siro, tuttavia, è stata una squadra non bella, chiusa in difesa, impegnata a difendere un pareggio a reti inviolate molto più che a spingere e pressare. E il ct dell’Ajax, Frank De Boer, i cui uomini hanno più volte sfiorato il vantaggio, non ha mancato di far notare la brutta partita disputata, come riporta Sportmediaset: “Avremmo meritato la qualificazione, stasera ha vinto l’anti-calcio. L’espulsione di Montolivo ha cambiato la gara, ma era meritata e ne manca una nel secondo tempo per Balotelli. Guardando le due partite contro il Milan forse avremmo meritato di più del terzo posto. Purtroppo nel calcio non sempre vincono le squadre più belle, ma noi siamo comunque soddisfatti del nostro cammino, non abbiamo paura di nessuno”.

Il campo delle polemiche: i turchi hanno pulito solo la loro zona!

campo-gala-juve-tuttacronacaProbabilmente di quanto accaduto nei giorni scorsi a Istanbul si continuerà a parlare ancora a lungo, perchè per quanto i bianconeri non sarebbero dovuti arrivare a giocarsi il tutto per tutto all’ultima partita dei gironi di Champions, la penalizzazione a causa del maltempo c’è stata. E sicuramente si può dire che, in fin dei conti, il campo era in condizioni pietose anche per i padroni di casa del Galatasaray, usciti vincenti dalla sfida grazie al gol di Sneijder su assist di Drogba. Ma… Davvero le squadre giocavano sullo stesso piano? L’interrogativo sorge dopo aver letto un articolo apparso in CalciomercatoNews dove scrivono: “Ma il campo era in condizioni pietose, peggio di due giorni quando fu interrotta la partita a causa del maltempo. Gli addetti al campo tra l’altro sono stati molto furbi perché hanno pulito bene la zona d’attacco del Galatasaray, mentre la zona d’attacco della Juventus era ingolfata tra neve e fango, in effetti ai bianconeri risultava difficile fare un’azione degna di nota.” Anche la Gazzetta dello Sport ne parla: “A destra il prato era abbastanza verde e la palla scivolava che era quasi un piacere. Dall’altro lato, invece, una palude di fango, oltretutto segnata da linee orizzontali, come piccoli canali. Strano, no?  Il motivo, purtroppo, è simile a quello denunciato invano l’anno scorso dall’allenatore del Cluj, Andone, sempre in Champions: sotto una forte pioggia, nell’intervallo la parte in cui attaccavano i romeni non era stata pulita, mentre l’altra sì. Così il Cluj non era riuscito a sviluppare un’azione che fosse una ed era stato raggiunto sull’1-1. Ieri è successa una cosa simile: dopo il quarto d’ora finale del primo tempo, nell’intervallo sono entrati in gioco gli spalatori, una decina, ben istruiti sui loro compiti, su ordine del direttore generale Lutfi Aribogan. E hanno «trattato» a dovere la zona sinistra, rendendola di fatto impraticabile. In effetti le azioni della Juventus erano come ingolfate da quei canali – innaturali, evidente – nei quali la palla s’incastrava e si fermava spesso. Tutto più scorrevole per i padroni di casa.” Se la cosa fosse vera e avvalorabile con immagini televisive allora sarebbe giusto fare un esposto all’UEFA. Parliamo sempre male dell’Italia ma da noi una cosa così antisportiva non sarebbe mai avvenuta.

Juve fuori dalla Champions… e alla Roma non sanno che pensare!

galatasaray_juventus-tuttacronacaPositivo o negativo? La Juve è uscita dalla Champions e a Trigoria ci sono pensieri opposti al riguardo. Se infatti c’è chi ieri ha fatto il tifo per i giallorossi del Galatasaray, c’era anche chi sosteneva gli uomini di Conte. Perchè le ripercussioni di quella sconfitta sono destinate a sentirsi in campionato, anche se ancora non è chiara la svolta. Fuori dalla competizione europea, i bianconeri possono infatti concentrarsi sul campionato, senza ripercorrere la strada dell’Inter e del suo crollo nella Serie A italiana nell’anno del Triplete che permise la storica (ma inutile) rimonta della Roma di Ranieri, ma c’è anche chi spera in un contraccolpo psicologico per Buffon e compagni. Lo fa ad es esempio Garcia, che alla Juve aveva fatto gli auguri domenica scorsa provocando gli scongiuri degli avversari. Il tecnico francese più che all’uscita della Juve dalla Champions sta pensando però al ritorno in campo di Totti (lunedì a San Siro) senza il quale la Roma ha abbassato di molto la sua pur ottima media punti (da 3 a 2 a partita). I giallorossi, quelli italiani, allo Juventus Stadium arriveranno il 5 gennaio e sarà il momento della verità. Sempre parlando del campionato, sono in vista diversi cambiamenti che potrebbero rivelarsi decisivi per quel che riguarda il calendario. Con la Juve impegnata in Europa League di giovedì saranno infatti frequenti i posticipi dei bianconeri di domenica o lunedì sera con la possibilità quindi di conoscere in anticipo il risultato della Roma. Un po’ quello che accadrà ai giallorossi lunedì prossimo contro il Milan. A San Siro oltre a Pjanic (squalificato) e Balzaretti (pubalgia) non ci sarà nemmeno l’ex Borriello che ieri ha rimediato una nuova distorsione alla caviglia sinistra.

Milan-Ajax: lo 0-0 che vale la qualifica per i rossoneri

milan-ajax-tuttacronacaPubblico delle grandi occasioni a San Siro in vista di una sfida che il Milan non può perdere, anche per dare un po’ di serenità ad Allegri, la cui panchina ora rischia seriamente di saltare. Per ottenere uno dei due risultati validi necessari per passare, i rossoneri scendono in campo con un 4-3-2-1 composto da Abbiati; De Sciglio, Zapata, Bonera, Constant; Montolivo, De Jong, Muntari; Kakà, El Shaarawy; Balotelli. Risponde De Boer con un 4-3-3 che vede in campo Cillessen; Van Rhijn, Moisander, Blind, Denswil; Poulsen, Klaassen, Serero, Fisher, Krkić,  Schöne. Prima dell’inizio, sul campo di gioco si vede un cartello che ricorda Mandela e anche Muntari mostra una maglia numero 95 dedicata al leader sudafricano.

milan-ajaxParte subito in attacco l’Ajax con il Milan che prova a rispondere: al 4′ punizione per i rossoneri battuta da Balotelli poco oltre la metà campo: bassa ma potente, il portiere non ha problemi a parare. Buona occasione per il Faraone al 18′ servito dalla distanza da Balotelli, ma El Shaarawy perde palla. Al minuti successivo parata di Abbiati su un tiro insidioso di Klaassen. Il portiere salva il Milan anche sul conseguente corner e tiro di Krkić. Al 21′ pestone di Montolivo a Poulsen che si fa malissimo: espulso il rossonero e Allegri è costretto a una prima sostituzione: entra Poli ed esce El Shaarawy. I tifosi sono infuriati per la decisione arbitrale: il fallo non sembraba intenzionale e forse poteva bastare un giallo. Al 27′ Balotelli cade e prende un colpo a una caviglia, ma dopo qualche secondo si rialza anche se ha urlato per il dolore al momento dell’impatto. Al 36′ fallo su Balotelli da parte di Poulsen, sempre fischiato dal pubblico, l’arbitro lo richiama. Muntari batte il calcio di punizione, ma la palla va direttamente tra le braccia di Cillessen. Negli ultimi minuti del primo tempo sono i rossoneri a pressare ma devono prestare più attenzione: l’arbitro continua a fischiare il fuorigioco. Al primo di recupero, brutto fallo di Muntari su Fischer, calcio di punizione per l’Ajax battuto troppo alto da Schöne. Il primo tempo termina due minuti dopo: le squadre tornano negli spogliatoi in parità.

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Alla ripresa, l’Ajax cambia Poulsen con Hoeson. Il primo quarto d’ora trascorre tutto nella metà campo rossonera, con il Milan che vuole difendere il pareggio e l’Ajax che, pur tentando il tiro, non riesce a inquadrare la porta. Al 18′ primo giallo dell’incontro: ammonito Blind per un fallo su Balotelli. Quattro minuti e Abbiati con i piedi salva in calcio d’angolo dopo un tiro insidioso di Klaassen. Poi dopo il corner il colpo di testa di Hoesen va direttamente fuori. Tre minuti e giallo anche per Giroud. Al 25′, ammonito Balotelli per fallo da dietro su Blind. Subito dopo, nell’Ajax entra Sigthórsson al posto di Bojan Krkić. E’ sempre l’Ajax in fase offensiva: al 32′ il totale dei tiri è di 16-2 per gli olandesi. Al 34′, esce Kakà ed entra Mexes nel Milan mentre De Boer sostituisce Serero con Van Der Hoorn. Tre minuti ed è giallo per De Jong. Dopo sei minuti, stessa sorte anche per De Sciglio. I rossoneri continuano a subire gli attacchi degli olandesi e non riescono a concretizzare in fase offensiva e non riesce a sfruttare neanche i calci da fermo. Negli ultimi minuti è bravo Abbiati a proteggere la sua porta sotto il fuoco dell’Ajax: fondamentale mantenere il risultato per il passaggio agli ottavi. Al 5′ di recupero, ammonizione per Muntari, che era già diffidato. L’incontro termina due minuti più tardi: 0-0, un risultato valido per il Milan, unica italiana che supera i gironi e si qualifica per gli ottavi di finale!

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Vittoria amara per il Napoli: 2-0 contro l’Arsenal

napoli-arsenal_tuttacronacaUltimo appuntamento con il girone valido per il passaggio agli ottavi di finale per gli uomini di Rafa Benitez che al San Paolo si giocano la loro ultima chance. Obbligo: vincere. Per l’occasione, esordisce in Champions Rafael, che sostituisce Reina. Gli azzurri scendono in campo con un 4-2-3-1 con Maggio, Albiol, Fernandez, Armero; Behrami, Dzemaili; Mertens, Pandev, Callejon; Higuain. Stesso modulo per gli uomini di Wegner, schierati in campo con Szczesny; Jenkinson, Mertesacker, Koscielny, Gibbs; Arteta, Flamini; Rosicky, Ozil, Cazorla; Giroud. Prima dell’inizio, sul campo di gioco si vede un cartello che ricorda Mandela.

napoli-arsenalIl Napoli crede nella possibilità di un miracolo e lo si vede fin dai primi minuti, quando gli uomini di Benitez partono subito all’attacco. Al 13′ gli azzurri reclamano con l’arbitro per un presunto fallo di mano, ma le immagini mostrano chiaramente che il difensore dei Gunners colpisce con la testa. Dopo due minuti fallo da dietro di Rosicky, l’arbitro fischia la punizione ma non estrae il giallo per il ceco. Al 23′ Rafael salva il Napoli sulla conclusione di Giroud. Al 36′ arriva il primo giallo del match: ammonito Mertens per gioco pericoloso su Rosicky. Al 38′ altra occasione per gli uomini di Benitez: Dzemaili lancia in profondità Maggio, l’esterno azzurro prova a beffare il portiere in uscita con un pallonetto, la palla finisce alta. Al 41′ secondo cartellino giallo, colpisce Dzemaili per fallo su Koscielny. Tre minuti e Szczesny combina un pasticcio: il suo rinvio finisce sulla testa di Higuain che non riesce a deviare in porta. E’ l’ultima azione del primo tempo che termina senza minuti di recupero.

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Non ci sono cambi quando le squadre tornano in campo. L’Arsenal tenta subito di passare in attacco ma al 10′ ancora una buona prova per Rafael che è costretto ad uscire fuori dall’area su Giroud, buono il tempismo del portiere che riesce ad allontanare il pericolo. Al 12′ Benitez gioca la carta Insigne, lascia il campo Pandev. Ancora un minuto e occasione per il Napoli. Armero entra in area e si presenta davanti a Szczesny, il tiro è centrale e non crea problemi al portiere. Al 17′ Callejon lanciato in profondità arriva al limite dell’area, rientra sul sinistro e punta la porta, il suo diagonale è largo: altra occasione sprecata per gli azzurri. Al 19′ primo giallo per l’Arsenal: Arteta per un fallo su Behrami. Al 24′ prima sostituzione per Wenger: dentro Ramsey, fuori Cazorla. Al 28′ gli azzurri passano in vantaggio: Higuain scambia con Callejon, poi si gira in area e fulmina Szczesny. Il San Paolo esplode. 1-0!

Due minuti e doppio giallo per Arteta, espulso il giocatore dell’Arsenal. A 6′ dal termine, doppio cartellino giallo: ammoniti Ramsey e Fernandez. Nel frattempo, pessima notizia da Marsiglia: il Borussia è tornato in vantaggio con Grosskreutz. Con questo risultato il Napoli sarebbe fuori dalla Champions League. Gli uomini di Benitez hanno tre minuti di recupero per non uscire dalla Champions. Il secondo gol degli azzurri arriva al secondo minuto di recupero: Insigne lancia Callejon che supera Szczesny con un pallonetto. 2-0!

Al triplo fischio, il Napoli vince ma non supera il turno perché contemporaneamente anche il Borussia Dortmund ha vinto a Marsiglia: è la prima volta che una squadra non entra agli ottavi con 12 punti!

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Napoli in vantaggio! Esulta il San Paolo!

higuain-champions-tuttacronacaEsplosione al San Paolo: i tifosi esultano per la rete segnata al 28′ della ripresa da Gonzalo Higuain: l’argentino scambia con Callejon, poi si gira in area e fulmina Szczesny. E’ l’1-0 e il primo passo verso gli ottavi di finale della Champions League. Per la squadra di Benitez era fondamentale trovare il gol anche perché a Marsiglia il Borussia Dortmund, al termine del primo tempo, era bloccato sull’1-1.

La Juve beffata anche dalle giovanili del Milan!

milan-youth-tuttacronacaA Instanbul la Juve si è vista eliminare dalla Champions per un gol quasi al termine dell’ultimo incontro del girone dal Galatasaray: nonostante le squadre fossero contrarie a giocare a causa delle condizioni del campo, infatti, la Uefa ha imposto la sua volontà: “the show must go on” e il match ha avuto regolare svolgimento. Vista l’importanza della sfida che non ha goduto del rinvio, fa quasi sorridere il fatto che allo stadio “Breda”, al contrario, non si sia giocata la sfida di Youth League tra Milan e Ajax. Questo a causa della squadra olandese che non è voluta scendere in campo per le condizioni del campo. La gara era comunque ininfluente per il discorso qualificazione, dato che i rossoneri avevano già strappato il pass per il prossimo turno mentre i lancieri erano aritmeticamente fuori. Il responsabile del settore giovanile del Milan, Filippo Galli, ha così commentato il fatto: “Rispettiamo la loro scelta, secondo loro non c’erano le condizioni di sicurezza per giocare. Il campo è duro, ma si poteva giocare, tanto che anche gli arbitri c’erano le condizioni per giocare. Con il Brescia nella scorsa partita il terreno di gioco era peggio. Noi comunque rispettiamo la loro decisione”.

Conte non ci sta, attacca la Uefa e il campo

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La brutta esperienza di Istanbul lascia i suoi segni e Conte proprio non digerisce la partita che oggi la Juve ha perso contro il Galatasaray e che ha determinato l’eliminazione dei bianconeri dalla  Champions League a soli cinque minuti dal finale su un campo impraticabile colmo di fango, ghiaccio e neve:

”Siamo stati penalizzati in maniera enorme, è una eliminazione che secondo me non è giusta. Sull’asciutto ce la saremmo giocata. E’ capitato l’impossibile e ne abbiamo pagato le conseguenze”, queste le parole di Conte che poi ha sottolineato  “questo non è calcio” e, soprattutto, anche il Galatasaray avrebbe accettato lo stop. Quindi l’attacco alla Uefa:

“Abbiamo provato a far rimandare la partita. Abbiamo fatto una riunione con il delegato Uefa nella quale spiegavamo la pericolosità della partita, ma non ci sono stati a sentire. L’arbitro ieri ha sospeso la partita perché era pericoloso, e poi oggi non era pericoloso? Questo non è calcio. Drogba mi ha poi detto: è la stessa cosa per tutte e due le squadre”

Conte, però, non nasconde le responsabilità della Juve arrivata a giocarsi tutto in Turchia dopo un girone deludente: “Siamo stati noi però a complicarci la vita giocandoci la qualificazione all’ultima partita”.

Ora per la Juve c’è solo l’Europa League:

”Rituffiamoci prima in campionato, abbiamo due partite e la Coppa Italia – prosegue il tecnico della Juventus – poi penseremo all’Europa League e cerchiamo di fare del nostro meglio. Facciamo tesoro della Champions di quest’anno e anche di quella dell’anno scorso”.

 

Andrea Agnelli lancia la rivoluzione nel calcio: la Superlega

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Ipotesi? Progetto? Pianificazione? Qualsiasi cosa sia e comunque la vogliamo chiamare l’idea di Andrea Agnelli è già una rivoluzione potenziale per il calcio europeo. I big team europei infatti starebbero vagliando la possibilità di costituire una Superlega europea a 20 squadre,  in contrapposizione alla Champions League organizzata dalla Uefa. Ecco le le parole di Andrea Agnelli:

“Se i 20 migliori club si staccassero dalle proprie federazioni e creassero una competizione “chiusa” credo che questo attirerebbe l’interesse di molti spettatori, sponsor e tv. Ma l’Uefa è assolutamente contraria al modello americano e quindi noi restiamo fedeli al sistema attuale, cercando magari di migliorarlo. L’idea di una Superlega rientra per il momento soltanto nel campo delle ipotesi”. Sin qui comunque un’idea che avrebbe uno scheletro ben solido. Ecco il sistema ideato dalle big europee, anticipato stamani da Tuttosport: “La chiave della Superlega sarebbe il numero chiuso delle squadre partecipanti, sullo stile degli sport professionistici americani, il che renderebbe sistematico il guadagno e non legato alla conquista del terzo posto in campionato. Il che non è esattamente un dettaglio, visto per i grandi club (italiani e non) la qualificazione in Champions viene vissuta come un esiziale spartiacque del bilancio, una mannaia che può cadere per un rigore sbagliato o un palla finita sul palo. La Superlega, invece, raccoglierebbe i principali club delle cinque Nazioni che contribuiscono maggiormente ai diritti tv (Inghilterra, Spagna, Germania, Italia e Francia): diciotto club che ogni anno avrebbero la garanzia di partecipare e, soprattutto, incassare, più altri due club che potrebbero essere ammessi a rotazione con un meccanismo di playoff o di wild card. Dal Bayern Monaco alla Juventus, passando per United, City, Barcellona, Real Madrid, Borussia Dortmund, Inter, Milan… Un campionato di soli big match che potrebbe essere organizzato con quattro gironi da 5 squadre, con le prime due che passano ai quarti: un totale di 93 partite, 10 in meno rispetto alle 103 dell’attuale Champions (e con 8 garantite a tutti i partecipanti, due in più rispetto alle 6 di oggi)”.

Rossoneri salvati da un rigore! Ajax-Milan 1-1

milan-ajax-tuttacronacaDopo il successo in casa all’esordio in Champions il Milan vola ad Amsterdam dove Allegri ritrova Balotelli e Montolivo. I rossoneri schierano un 4-3-1-2 con Abbiati; Abate, Zapata, Mexes, Constant; De Jong, Poli, Muntari; Montolivo; Balotelli, Robinho. L’Ajax di De Boer risponde con un 4-3-3 mandando in campo Cillessen; Van Rhijn, Moisander, Blind, Denswil; De Jong, Poulsen, Duarte; De Sa, Sigthórsson, Fischer.

milan-ajaxRitmi molto blandi in avvio di partita con l’Ajax che fa possesso di palla e si fa pericoloso al 9′ con un cross dalla destra che obbliga Abbiati a uscire con i pugni. Con i rossoneri ancora rinchiusi nella loro metà campo, al 18′ ci riprovano gli olandesi con un destro di Fischer dal limite: palla di poco a lato. Al 21′ mezzo pasticcio di Cillessen: il portiere per poco non serve involontariamente Montolivo. Ajax ancora pericoloso al 28′ dopo un disimpegno sbagliato da Zapata: salva Abbiati bloccando il pallone in uscita alta. Altri tre minuti e finalmente si vede il Milan: cross basso di Constant fermato da Cillessen in uscita bassa. Al 35′ punizione da posizione defilata per l’Ajax: l’estremo difensore rossonero devia in angolo. Al 42′ primo cartellino giallo del match: ammonito Constant per un fallo su De Jong. Dopo un minuto di recupero le squadre tornano agli spogliatoi: non si è visto nulla in questi primi 45′, con un Milan semplicemente assente.

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Al 2′ della ripresa Balotelli viene fischiato per fallo in attacco: in realtà l’attaccante rossonero l’aveva subito e non commesso. Al 4′ si fa pericoloso il Milan con un cross basso di Constant dalla sinistra e tiro di prima intenzione di Montolivo: ottimo Cillessen che non si fa sorprendere. Al 16′ ancora Ajax all’attacco con Sigthórsson che prova un colpo di testa: troppo centrale e Abbiati non ha problemi a parare. Al 17′ gran tiro di Balotelli, ammonito due minuti prima per un fallo sciocco a centrocampo, Cillessen devia sulla traversa con una parata fantastica. Al 22′ ancora pericoloso in area SuperMario, ma Blind riesce a chiudere in scivolata. Al 30′ buona opportunità per gli uomini di Allegri, ma Poli sbaglia il tocco in profondità. Ancora avanti i rossonori al 33′ con cross di Abate per Montolivo che però viene anticipato di poco. Allegri, a 10′ dalla fine, decide di mandare in campo Matri: esce Robinho. Al 39′ secondo cambio: fuori Poli e dentro Emanuelson. Ci prova ancora Balo al 40′: Cillessen respinge. Al 43′ va in gol l’Ajax: annullato all’Ajax per un fallo di mano di Schone! Respira di sollievo il Milan ma non dura molto: olandesi in vantaggio al 45′ grazie a Denswil sugli sviluppi di un calcio d’angolo! 1-0!

Al 1′ di recupero fallo di Van der Horn su Balotelli in area di rigore. SuperMario non sbaglia dal dischetto: 1-1!

Si sono giocate tutto negli ultimi minuti le due squadre: il Milan si salva grazie a un fallo in area che Balo non sbaglia!

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Il Milan ad Amsterdam ritrova Balotelli, Montolivo ed El Shaarawy

milan-champions-tuttacronacaVola ad Amsterdam oggi il Milan e finalmente Massimiliano Allegri recupera i suoi giocatori in vista del secondo turno del girone eliminatorio della competizione continentale. Contro l’Ajax, i rossoneri potranno contare su Balotelli, fermo per tre giornate in campionato, Montolivo ed El Shaarawy. L’ex viola ha buone possibilità di partire da titolare, al posto di Poli che comunque in queste settimane si è rivelato un jolly particolarmente utile. Il Faraone, al contrario, potrebbe partire dalla panchina ma è possibile un suo ingresso da titolare nel match contro la Juventus a Torino. E’ la prima volta, in questa stagione, che il tecnico ha quindi la possibilità di scegliere la rosa da schierare: l’infermeria va infatti pian piano svuotandosi. A breve torneranno a disposizione anche De Sciglio e Silvestre, reduci entrambi da un intervento al menisco. Bisogna dunque attendere per vedere chi schiererà Allegri: in attacco Balotelli è un sicuro titolare, con Matri e Robinho a contendersi l’altra maglia, anche se il brasiliano sembra in vantaggio. Alle spalle delle punte Birsa, che nelle ultime prove ha convinto. Battuto il Celtic, i rossoneri mirano alla migliore formazione possibile: fare risultato significherebbe infatti fare un bel passo verso la qualificazione agli ottavi di Champions League.

La vittoria del Milan… nell’esultanza di Crudeli: “Viva Zapata!”

Tiziano_Crudeli-vivazapata-tuttacronacaNon sarebbe una partita del Milan se non ci fosse la telecronaca dell’immancabile Tiziano Crudeli con i suoi siparietti. Ieri, mentre le speranze rossonere stavano scemando scandite dall’orologio dell’arbitro e il timore che il Celtic riuscisse a infrangere la difesa milanista, è stato Zapata (aiutato da una deviazione di Izaguirre) a portare la squadra di Allegri in vantaggio. Crudeli non si è contenuto e ha dato libero spazio alla sua fantasiosa esultanza: la frase del giorno è diventata così un “Viva Zapata!” di… rivoluzionaria memoria. In seguito, il raddoppio di Muntari ha chiuso definitivamente una partita sofferta. Al termine del match Allegri, consapevole delle difficoltà che sta incontrando la sua squadra, ha dimostrato di avere già la testa proiettata sulla prossima gara di campionato: all’appuntamento lo attende il Napoli di Benitez: “Era importante vincere anche se abbiamo sofferto un po’ all’inizio del secondo tempo. Poi ci siamo riorganizzati e ne siamo usciti. È una bella vittoria per un gruppo di ragazzi che è stato più forte delle avversità. I ragazzi come sempre hanno messo in campo cuore e volontà. Abbiamo vinto e sopratutto non abbiamo subito gol. Sarei felice se tutte le partite andassero a finire così, ma bisogna comunque migliorare in certe situazioni e sopratutto nell’uscita col pallone da dietro. Bisogna poi migliorare nella lettura della partita e delle situazioni. Sono contento del gruppo che ho a disposizione, siamo partiti bene in Champions, mentre in campionato siamo un po’ in ritardo, ma ci riprenderemo. Penso che sia importante avere cambi all’altezza e oggi chi è entrato ha dato il suo contributo. Questa vittoria ci dà fiducia per la prossima gara di campionato contro il Napoli, che è una squadra molto forte, guidata da un ottimo tecnico come Benitez. Inoltre recupereremo un paio di pedine importanti. Sarà il primo scontro diretto e vogliamo giocarcela al meglio”.

Dall’emergenza infortuni alla gara con il Celtic: la Champions del Milan

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In questo esordio nei gironi di Champions il Milan, in piena emergenza infortuni e indisponibilità, contro Celtic scende in campo con Abbiati; Costant, Mexes, Zapata, Emanuelson; Nocerino, De Jong, Muntari; Birsa; Matri, Balotelli. Nel mirino di analisti e tifosi ci sarà Birsa che viene da prove non esaltanti con la maglia rossonera e che questa sera avrà la possibilità di esprimere le sue potenzialità giocando alle spalle di Matri e Balotelli. Il celtic risponderà con Forster; Izaguirre, Ambrose, Toshney, Matthews; Mulgrew, Lustig, Brown, Commons; Samaras, Stokes.

Nei primi minuti di gioco ad essere aggressivi sono gli scozzesi che partono subito su un ottimo ritmo, ma già al 4′ Balotelli ci prova su assist di Birsa, ma il portiere è pronto e para.

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Un minuto più tardi ci prova Zaccardo, il portiere è sempre attento e para.  Due minuti più tardi ci prova Birsa. Ma viene chiuso in uscita bassa da Forster. E’ il 14′ quando Lustig  effettua una entrata dura su Balotelli; l’arbitro grazia il nazionale svedese che invece avrebbe meritato il cartellino giallo. Errore in difesa per il Milan tre minuti più tardi, il retropassaggio di Zapata per Abbiati che tocca il pallone con le mani e concede una punizione a due in area per il Celtic. Sugli sviluppi della conclusione c’è una deviata in angolo che salva il Milan. Non si lascia attendere la risposta del Milan con il colpo di testa pericoloso di Matri e la palla deviata in calcio d’angolo da Forster. Tanti errori in fase di impostazione in questi primi 30′ di gioco.  Al 31′ gran tiro di Nocerino, la palla va di poco alta. Il Celtic negli ultimi minuti del primo tempo diventa pericolosissimo con Stokes. Al 45′ grande parata di Forster su un tiro di Balotelli deviato da un difensore scozzese.

Un primo tempo che iniziato con tanta aggressività da parte del Celtic, ha poi ceduto a qualche errore di troppo in fase di impostazioni, poche le occasioni e a volte sfruttate male da entrambe le parti come la punizione in area concessa al Celtic per un brutto errore della difesa rossonera. Da parte del Milan ci sono stati i due tiri di Balotelli, parati splendidamente da Forster, uno a pochi minuti dall’inizio della gara e l’altro sul finale, che hanno aperto e chiuso il primo tempo.

Il secondo tempo si apre con il Celtic all’attacco e il Milan nei primi minuti della ripresa subisce. Al 50′ Samaras mette paura ad Abbiati, bella conclusione, ma la palla sfila oltre il palo. Quattro minuti più tardi reagisce il Milan, Calcio d’angolo e sul cross bello stacco di Zapata, ma il colombiano non trova un buon impatto. Dopo un pesante intervento su Samaras da parte di De Jong, graziato dall’arbitro che non estrae il giallo, e una conclusione deviata con la quale il Celtic guadagna un angolo che non sa sfruttare, arrivano altri pericoli per la porta rossonera. Constant si fa bruciare nell’uno contro uno da Stokes, cross per Samaras che non trova l’impatto con il pallone, Mulgrew prova la rovesciata senza successo. Immediata la risposta del Milan che per poco non trova la rete con Muntari. Buona iniziativa di Commons, al 63′, esce male Abbiati, Samaras calcia praticamente a porta vuota ma trova un uomo sulla traiettoria. Ennesimo errore della difesa rossonera.

Prolungata azione d’attacco rossonera, al 69′, due conclusioni, di Matri e di Zaccardo in profonda proiezione offensiva, nulla di fatto. Poi riprende il controllo del gioco il Celtic e all’80’, colpisce la traversa di Abbiati con Stokes. Un minuto dopo va in gol il Milan con Zapata: tiro del colombiano da fuori area, destinato a spegnersi sul fondo, ma Izaguirre la devia nella propria porta.

Tre minuti più tardi il raddoppio su punizione di Balotelli, Forster para, ma il rossonero è pronto al tap-in.

Non è stata una partita strepitosa da parte del Milan, ma come spesso avviene nel calcio, colpita la traversa dal Celtic, è arrivato il gol dei rossoneri. Poi la punizione di Balotelli ha archiviato una gara che aveva spesso visto gli scozzesi padroni del campo.

Match in casa per la Juve a Villar Perosa. E arriva anche Platini

juve-platini-villaperosa-tuttacronacaPartita in famiglia oggi per la Juve, nel tradizionale incontro a Villar Perosa. E non sono mancate le sorprese, come l’arrivo di Michel Platini, ex stella bianconera e attualmente numero uno dell’Uefa. Con lui,  John Elkann e Andrea Agnelli hanno salutato la squadra di Conte. Platini è però rientrato in Francia prima della partita, ma non ha mancato una visita al cimitero per pregare sulla tomba di Gianni Agnelli. Il club bianconero, sul suo sito, ha riportato: “Il presidente della Uefa non ha voluto perdere l’occasione di passare un po’ di tempo con la Juventus. In un anno, questo 2013, che ha un doppio valore simbolico: i 90 di legame tra gli Agnelli e il club bianconero e i 10 anni dalla scomparsa dell’Avvocato. Una presenza sempre gradita, quella di LeRoi, che ha reso ancora più speciale la tradizionale giornata in famiglia a Villar Perosa”. Ma la squadra ha avuto anche un altro, caloroso, “abbraccio”: quello dei 7mila tifosi presenti. A spiegare i prossimi obiettivi juventini c’ha pensato John Elkann, che ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Obiettivi? La Juve deve far bene, come sempre. E deve riuscire a farlo in Italia, per la terza volta consecutiva: una impresa non semplice. Infine, c’è sempre il sogno Champions. I risultati della tournèe americana non sono indicativi per il resto della stagione. Non dovrebbero preoccuparci”. Anche Marchisio ha preso la parola: “Questo è un giorno di festa per noi , un giorno particolare nel quale i nostri tifosi non mancano mai. La loro presenza è importante. Sono sempre stati vicini a noi giocatori e a tutta la famiglia Agnelli, sia nei momenti felici che in quelli meno buoni. La tournèe americana? Sia con l’Inter che con l’Everton abbiamo disputato buone partite, perdendo solo ai rigori. E’ normale aver pagato la fatica per i diversi carichi di lavoro, che in questo periodo sono intensi. Non siamo preoccupati. Ci stiamo preparando per arrivare in buone condizioni per la gara di Supercoppa. Per quanto riguarda il mercato – ha aggiunto il centrocampista – è sempre così: si parla tanto di me. Ma io sono felice qui, quindi va tutto bene”. Il match in casa è terminato a favore della Juve A, per 4 reti a 1.

La Uefa dice NO al razzismo e inasprisce le sanzioni

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La Uefa ha infine preso posizione contro gli episodi di razzismo che si verificano negli stadi. Sono arrivate quindi le linee guida stilate dal massimo organismo continentale in vista della prossima stagione e mirate a sanzionare gli episodi discriminatori. Sono previste almeno 10 turni di stop per giocatori e allenatori che si macchiano di comportamenti razzisti, mentre per i tifosi si va dalla chiusura parziale dello stadio alla squalifica del campo con multa di 50mila euro. Del resto non è una sorpresa: già il 10 aprile Gianni Infantino, segretario generale della Uefa, aveva svelato all’evento Soccerex di Manchester i piani del governo europeo del calcio per sgominare il razzismo. “C’è bisogno di sanzioni. Quello che proponiamo è che se un giocatore o un dirigente viene ritenuto colpevole, allora sarà sospeso per 10 gare, se i colpevoli sono i tifosi, allora ci sarà una parziale chiusura dello stadio. Ovvero la tribuna da cui sono partiti i cori sarà chiusa. E se i tifosi fossero recidivi, allora ci sarebbe la chiusura dello stadio e un’ammenda di almeno 50 mila euro”. OralL’Esecutivo della Uefa ha votato favorevolmente e le nuove misure dovrebbero entrare in vigore già a luglio. Ma in tema di rispetto, una nuova direttiva riguarda il trattamento riservato agli arbitri: passano da due a tre le giornate di squalifica per insulti ai fischietti e da dieci a quindici i turni di stop per chi aggredisce fisicamente il direttore di gara.

 

JUVE – CELTIC : non c’è storia! E’ 2-0

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La qualificazioneper il Celtic era difficile, per non dire impossibile. Tuttavia gli uomini di Lennon per 20 minuti ci hanno provato e ci hanno creduto. Sono diventati pericolosi con il tiro di Ledley che sfiora l’incrocio dei pali, al 21°, ma poi si sono scoperti troppo in difesa e la Juve non li perdona

Al 24°  Juventus in vantaggio, grazie a un gol di Matri! Quagliarella viene servito da Barzagli in area di rigore: Fosters respinge il tiro dell’attaccante napoletano, ma sulla ribattuta c’è Matri che deposita facilmente in rete, 1-0 per i bianconeri!

Il Celtic non ha più nulla da perdere e si butta in avanti e al 28′ Buffon è costretto a un salvataggio in extremis con una gran parata! Il tiro di Commons viene deviato pericolosamente, ma il portiere juventino riesce a toccare il pallone per evitare che finisca in rete.

Al 35° c’è la grande occasione per il Celtic. Poderosa progressione di Samaras che brucia Bonucci: l’attaccante degli scozzesi calcia un tiro cross in diagonale, non ci arriva per un soffio Hooper.

Si conclude con il Celtic all’attacco il primo tempo.

Nella ripresa la Juve sfiora il raddoppio al 49°.  Combinazione Matri – Quagliarella con quest’ultimo che cerca di piazzare il pallone. Respinge Forster. Sulla continuazione dell’azione Peluso crossa in mezzo, pallone in angolo.

Bisogna aspettare il 66° quando il passaggio illuminante di Pirlo  pesca Vidal in area di rigore: il cileno trova Quagliarella davanti la porta, gol facilissimo del napoletano, 2-0 per i bianconeri!

Dopo il raddoppio il Celtic è stremato sia psicologicamente che fisicamente e la partita perde di significato.

 

 

Il Celtic deve tentare il tutto per tutto a Torino

tuttacronaca - Soccer - UEFA Champions League - Round of Sixteen - Celtic v Juventus - Celtic Park

Un gara che se sulla carta potrebbe apparire scontata, in realtà non lo è affatto nonostante il 3-0 dell’andata con il quale i bianconeri hanno espugnato lo stadio di Glasgow.  Conte, questa sera, darà spazio ai calciatori meno utilizzati in questa stagione e terrà alta la tensione: “Dovremo tenere le antenne dritte perchè la qualificazione non è affatto scontata e si conquista in 180 minuti.
Sarà una prova di maturità per tutti, me compreso: non ci è mai successo di avere in tasca un risultato così pesante e di avere messo una seria ipoteca al passaggio di turno, ma il calcio è pieno di sorprese se non lo affronti con la giusta tensione. Dovremo stare molto attenti alle palle inattive
“.

Queste le probbaili formazioni di stasera:

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Marrone; Isla, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Quagliarella, Matri. A disposizione: Storari, Peluso, Lichtsteiner, Vidal, Giaccherini, Giovinco, Anelka. All.: Conte.

Celtic Glasgow (4-4-2): Forster; Matthews, Ambrose, Wilson, Izaguirre; Ledley, Wanyama, Mulgrew, Forrest; Hooper, Samaras. A disposizione: Zaluska, Brown, Lustig, Watt, Commons, Miku, Lassad. All.: Lennon.

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