La crisi ha svuotato molti palazzi nella Capitale greca. La popolazione, disoccupata, ha lasciato il centro città. Tra coloro che hanno preferito emigrare e coloro che si sono invece visti costretti a riunire più persone nella stessa casa per limitare i costi, molti palazzi appaiono abbandonati o quasi, e sembra anche cambiare l’architettura stessa di quegli edifici che a poco a poco vengono invasi dalla vegetazione e si sgretolano. Le foto scattate dall’agenzia di stampa Reuters mostrano il degrado e l’abbandono di questa città, ma anche un lato misterioso e malinconico di una grande Capitale ormai in caduta libera:
Tutti gli articoli con tag case
I palazzi fantasma ad Atene
Pubblicato da tdy22 in febbraio 3, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/03/i-palazzi-fantasma-ad-atene/
La frana con massi di 400 metri cubi e la famiglia che ne esce illesa
Lo scorso 21 gennaio una violentissima frana era partita dalla motagna che sovrasta il paese di Termeno (BZ), nome tedesco Tramin, conosciuto in tutto il mondo per la produzione dei vini Traminer. Una famiglia che abita nella zona, quella del signor Herbert Trebo, è ancora incredula per il fatto di essersi salvata dopo che un enorme masso di 400 metri cubi si è staccato dalla montagna lì vicino e, seguito da altri massi più piccoli ma pur sempre di notevoli dimensioni, ha fermato la sua corsa a circa un metro dall’edificio. La casa principale è stata risparmiata ma sono stati distrutti diversi ettari di vigneto, attrezzi, veicoli da lavoro, le automobili parcheggiate e una parte della fattoria. Il tutto per milioni di euro di danni. La famiglia al momento non può tornare a casa, considerato che persiste il rischio frane, e su Facebook è stata aperta una pagina di solidarietà nei confronti dei Trebo, attraverso la quale si può effettuare una donazione per aiutarla a risollevarsi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/29/la-frana-con-massi-di-400-metri-cubi-e-la-famiglia-che-ne-esce-illesa/
Le foto dell’incredibile frana in Alto Adige: massi grandi come case
Hanno dimensione tra i 3mila e i 4mila metri cubi gli enormi massi precipitati su Ronchi di Termeno, frazione in provincia di Bolzano. Mentre è ancora in atto l’evacuazione del maso Freisinger, Arnold Schuler, assessore provinciale alla Protezione civile ha effettuato un sopralluogo. Nel frattempo, i geologi provinciali con amministratori e vigili del fuoco valutano la situazione. Quello che s’ipotizza è che possa trattarsi di una detonazione della rimanente torre rocciosa. Come fa presente David Tonidandl, geologo della Provincia, “una torre rocciosa si è staccata e una roccia residua è ancora instabile, visto che la sua base è notevolmente sradicata e da un’impressione di instabilità. Sono presenti anche altri blocchi di roccia staccatesi. La linea elettrica ad alta tensione è ancora intatta, un blocco di roccia si è fermato poco prima. È una fortuna che attualmente il clima è mite e umido, altrimenti i blocchi sarebbero rotolati molto di più”. A questo punto, la priorità è cercare di garantire la sicurezza dei cittadini e per questo si soppesa la possibilità di una detonazione della rimanente torre rocciosa. Si stanno inoltre studiando le traiettorie delle caduta per verificare la stabilità di parti rocciose. La torre rocciosa residua è alta circa 15 – 20 metri. L’entità della caduta massi viene stimata in 3000 a 4000 metri cubi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 22, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/22/le-foto-dellincredibile-frana-in-alto-adige-massi-grandi-come-case/
Brad Pitt nell’occhio del ciclone: marciscono le case che ha donato
E’ finito nell’occhio del ciclone Brad Pitt a causa della fondazione no profit Make it Right da lui creata per aiutare la popolazione colpita nel 2005 dall’uragano Katrina, a New Orleans. La stampa locale riporta infatti che buona parte delle case di legno realizzate con i fondi raccolti, infatti, starebbe gia’ marcendo – o quasi – a causa dell’umidità. Si tratterebbe di almeno 30 delle 100 abitazioni costruite e che ora hanno bisogno di lavori di ristrutturazione all’esterno e all’interno, per una spesa pari ad almeno 150.000 dollari. I responsabili dell’associazione avrebbero così deciso di far chiarezza sull’accaduto e si punta il dito contro la società che ha fornito il particolare legno voluto dagli architetti assoldati da Pitt. L’obiettivo della star hollywoodiana non era solo di costruire case confortevoli, ma anche ecologiche. Il caso sembra quindi destinato ad avere degli sviluppi legali.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 4, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/04/brad-pitt-nellocchio-del-ciclone-marciscono-le-case-che-ha-donato/
Brunetta vs Gabanelli: questioni di case, citazioni e querele
Questa sera la trasmissione Report proporrà un servizio sulle case del capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta che ha già annunciato “citazioni e querele” contro Milena Gabanelli e i vertici della Rai, il presidente Tarantola e il direttore generale Gubitosi. Per il politico si tratterebbe delle “stesse, del tutto false e diffamanti, ‘notizie’ che il settimanale l’Espresso ha pubblicato nel novembre del 2008 e per le quali ho avviato una causa per essere risarcito di lesioni così gravi della mia persona”. In una nota Brunetta rende noto: “Apprendiamo dall’anteprima di Report, inviata alle agenzie e pubblicata sul sito del programma, che domani sera il settimanale condotto da Milena Gabanelli manderà in onda un servizio sulle mie case. Un vero scoop… con cinque anni di ritardo!”. E ancora: “Sono, infatti, le stesse, del tutto false e diffamanti, ‘notizie’ che il settimanale l’Espresso ha pubblicato nel novembre del 2008 e per le quali ho avviato una causa per essere risarcito di lesioni così gravi della mia persona. Purtroppo i tempi della giustizia italiana sono tali da non consentirmi di dire che sono già stati condannati gli autori di quel servizio, ma attendo fiducioso che il procedimento si concluda”. La nota quindi prosegue: “Che dire… copiare dal compagno di banco è da somari e da disonesti, ma, almeno, si abbia l’accortezza di non copiare da un altro somaro. Report, appunto, copia da chi è già sotto giudizio della magistratura per diffamazione. Di questi segugi senza fiuto, di questi giustizieri rispettosi del (proprio) padrone, faremo una bella comitiva. Ma senza sconti, anzi con richieste di più dure condanne. A questo punto seguiranno citazioni e querele anche nei confronti di Report, della responsabile della trasmissione Milena Gabanelli, del giornalista autore del servizio Giuliano Marrucci, degli operatori che hanno registrato le immagini, del presidente della Rai Anna Maria Tarantola e del direttore generale Luigi Gubitosi, per questa insensata, pervicace e fors’anche concordata iniziativa. Se queste stesse persone lo avessero voluto, solo informandosi con appena decente professionalità, avrebbero evitato di nuotare in un acquitrinio di menzogne e di schizzare fango”. E ancora attacca: “E’ questo il servizio pubblico? È questa la tivù di Stato per la quale paghiamo il canone? Filmare di nascosto, raccogliere dichiarazioni di cittadini anonimi, non inquadrati, sulla base di domande provocatorie, faziose e indegne della professione giornalistica, per poi montarle ad arte per ricostruire la vicenda come la si vuole raccontare. Che tristezza… che vergogna! I miei legali sono stati incaricati di procedere in ogni sede per venire risarcito ed ottenere giustizia e rispetto. E di tutto questo e di altro chiederò conto in commissione parlamentare di Vigilanza Rai alla presidente Tarantola e al direttore Gubitosi”. Pronta la risposta della conduttrice della trasmissione, Milena Gabanelli: “Sono due settimane che l’on. Brunetta diffonde intimidazioni preventive a mio carico. Sul servizio che andrà in onda domani sera gli è stata chiesta un’intervista, non si è nemmeno degnato di rispondere. Se vuole querelare, è un suo diritto; della mia ‘indegnità’ risponderò volentieri nelle sedi preposte”. E conclude: “Comunque la puntata di lunedì è dedicata all’Ilva e ai soldi dei Riva, il servizio che riguarda le case di Brunetta è solo un’appendice di costume italico”. Brunetta ha quindi voluto replicare a questa risposta: “Dolcemente spudorata la dottoressa Gabanelli, e probabilmente con una lunghissima coda di paglia. Manda le sue troupe e i suoi giornalisti in giro per l’Italia, a caccia delle mie presunte malefatte, e poi alle mie più che giustificabili reazioni fa l’intimidita”. E continua ancora: “La richiesta di intervista della quale parla riguardava il Festival di Ravello ed in relazione all’argomento ho fornito alla redazione di Report tutta la documentazione a mia disposizione. Ma a questo punto, evidentemente, il Festival di Ravello era solo un pretesto, solo una trappola per parlare di tutt’altro”. “Guardando l’anteprima del servizio che andrà in onda domani, inoltre, si evidenzia anche una possibile violazione di domicilio – aggiunge Brunetta – con le immagini accuratamente tagliate e montate ad arte per tentare goffamente di camuffare la cose. Anche di questo, naturalmente, dovrà rispondere la dottoressa Gabanelli, e anche di questo chiederò conto alla presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, e al direttore generale, Luigi Gubitosi. Ne vedremo delle belle. Altro che intimidazione, intimidazioni sono le sue…”
Pubblicato da tdy22 in novembre 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/18/brunetta-vs-gabanelli-questioni-di-case-citazioni-e-querele/
Divampano le fiamme in Australia: un morto e centinaia di evacuati
E’ giunta prima del solito, in Australia, la stagione degli incendi, che si sta rivelando molto più distruttiva rispetto alla sua solita furia. Questo a causa di alte temperature, siccità e forti venti: le fiamme si propagano rapidamente e, stando alle prime stime, sarebbero 500 i km quadrati di territorio già divorati dal fuoco. Negli ultimi giorni le fiamme si sono propagate su ampie porzioni di territorio nel New South Wales, lo stato a sud-est con capitale Sydney, distruggendo numerose case e causando la morte di una persona. Per le autorità locali, sarebbe la peggiore serie di incendi degli ultimi dieci anni. Si stima che saranno necessarie intere giornate prima che i roghi siano messi sotto cotrollo. Nel frattempo sono centinaia le persone che hanno dovuto evacuare le loro abitazioni mentre in alcune zone le fiamme hanno raggiunto i 30 metri di altezza, come hanno spiegato alcuni pompieri.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/18/divampano-le-fiamme-in-australia-un-morto-e-centinaia-di-evacuati/
L’immobiliare è in crisi, ma arriva la stangata per le case sfitte!
La seconda casa, o una casa da affittare per integrare la pensione o anche un reddito per il figlio disoccupato diventerà il nuovo mirino del fisco italiano. La Trise infatti, la tassa rifiuti e servizi che farà il suo esordio il prossimo anno, si abbatterà sul mercato immobiliare già fortemente in crisi. Levata l’Imu ora, il testo entrato al Consiglio dei ministri porterà con sé anche una stangata sulle seconde case sfitte, che torneranno a fare reddito ai fini Irpef anche se in misura dimezzata rispetto ai tempi dell’Ici. Mentre la componente rifiuti, Tari nel nuovo vocabolario fiscale, sarà più o meno uguale a quest’anno.
Come scrive La Stampa:
Ma, novità dell’ultim’ora, la quota Tasi sui servizi come strade, illuminazione e sicurezza è destinata ad aumentare ulteriormente, visto che per compensare ai comuni l’abrogazione dell’Imu nel 2014 il Governo sembra aver messo sul piatto la metà di quanto promesso, ossia un solo miliardo anziché due. I sindaci avranno ampio potere di spingere su aliquote e tariffe: c’è da scommette che finiranno per premere il piede sull’acceleratore. Infine, il 2014 rischia di trasformarsi in un groviglio fiscale. Basti pensare che in alcune città, come Palermo, nel 2014 si pagheranno le rate della Tares sui rifiuti per il 2013 mentre si sovrapporrà la quota della Tari, anch’essa sui rifiuti, ma quelli del 2014. Alla faccia della semplificazione fiscale.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/16/limmobiliare-e-in-crisi-ma-arriva-la-stangata-per-le-case-sfitte/
Svelati i misteri di Mps? Arriva la mail sul contratto Alexandria
C’è una mail di 32 righe che spiega come fu scoperto il contratto dell’operazione “Alexandria”, nascosto “in cassaforte”, con la banca giapponese Nomura per far risultare in attivo il bilancio 2009 della banca senese.
La email con il “mandate agreement” venne spedita il 30 ottobre del 2012 da Valentino Fanti, segretario di presidente e amministratore delegato, a Fabrizio Leandri, responsabile dei controlli interni.
In base a quelle poche righe, scrive Il Corriere della Sera, il contratto nascosto nella cassaforte dell’ex direttore generale Mps, Antonio Vigni, sarebbe stato scoperto il 20 settembre 2012.
In mandate aggreement collegava due operazioni finanziarie del 2009 formalmente distinte: la ristrutturazione del derivato “Alexandria” e un acquisto di 3 miliardi di Btp trentennali finanziati da Nomura.
Sulla base di quel contratto, scrive Corsera, Mps ha riscritto a febbraio 2013 i bilanci con una perdita ulteriore di 700 milioni.
Il Corriere della Sera riporta alcuni brani di quella email:
Scrive Fanti: “In data 20 settembre (così mi sembra di ricordare, giorno più giorno meno) il dir. Mingrone (Bernardo, direttore finanziario, ndr ) mi ha chiesto di verificare se presso la mia struttura risultassero atti e/o contratti con Nomura”. Le prime verifiche nella segreteria di presidenza furono negative. Allora invitò una collaboratrice a ricercare nel «protocollo». E in quello dell’ex segreteria di direzione, sempre quel giorno, venne scoperto: “Foglio con indicato in alto “signatories” (pag.1); mandate agreement 31/7/2009 Nomura International plc and Banca Monte Paschi di Siena, (pag. 49); due mail (pag. 2)” tra Baldassarri e altri funzionari della banca e Francesco Cuccovillo di Nomura“; l’annotazione «conservato in cassaforte». “Detto materiale è stato stampato e subito dopo consegnato brevi manu al dottor Alessandro Ierardi della segreteria del cfo dir. Mingrone. Nel consegnare tale documentazione notai che il foglio informazioni sul documento protocollato … riportava nelle note “documento conservato in cassaforte”. Ritenni pertanto opportuno avvertire il dir. Leandri affinché lo stesso, come responsabile dell’area revisione interna, effettuasse una verifica presso detta cassaforte”. Per l’occultamento del contratto alla Banca d’Italia sono sotto processo per ostacolo alla vigilanza l’ex presidente Giuseppe Mussari, Vigni e l’ex capo dell’area Finanza, Gianluca Baldassarri, in uno stralcio dell’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta.
Quel contratto firmato venne trovato in cassaforte il 10 ottobre del 2012, secondo l’esposto dell’amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola. Da quell’esposto partì l’inchiesta che chiarì le operazioni che servirono per far chiudere il bilancio 2009 in utile. Ma secondo Nomura quel mandate non collegava i due contratti: il collegamento, come sostiene anche Bankitalia, era già chiaro prima del ritrovamento del contratto dai riferimenti negli ordini di acquisto dei Btp.
Scrive Massaro:
A chiarire i vari aspetti del ritrovamento del mandate potrà essere lo stesso Viola, al processo a Siena: tra questi, l’indagine interna su chi in banca sapesse del mandate. Una mail del 13 dicembre 2012 di Mingrone a Viola individua sei funzionari, tra i quali Gianni Contena, manager dell’area Finanza: «Sembra che almeno questi lo avessero».
Pubblicato da tdy22 in ottobre 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/15/svelati-i-misteri-di-mps-arriva-la-mail-sul-contratto-alexandria/
Gli inquilini che chiedono il pizzo al proprietario…
Hanno affittato tre abitazioni al Vomero, a Napoli, e poi hanno minacciato il proprietario di consegnare loro 50 mila euro se non voleva aver distrutti (e quindi inservibili) gli appartamenti. Così tre persone dello stesso nucleo famigliare sono finite ai domiciliari. La polizia ha dovuto recuperare il denaro e ha posto ai domiciliari: F. M., 56 anni, R.P. di 46 e N. M., di 24 anni.
Pubblicato da tdy22 in settembre 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/28/gli-inquilini-che-chiedono-il-pizzo-al-proprietario/
Cadono pietre a Sorrento, panico tra i turisti, dramma sfiorato.
Dramma sfiorato a Sorrento in provincia di Napoli, dove si è verificato il crollo di calcinacci e di un pezzo di cornicione di un palazzo storico in via Luigi De Maio. Si è subito scatenato il panico tra i cittadini e i turisti che in quel momento stavano percorrendo la strada che conduce al porto. Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno transennato la zona e stanno lavorando per rimuovere altri cornicioni pericolanti. La strada dovrebbe essere riaperta in serata, al termine di verifiche e accertamenti sulla stabilità del palazzo.
Pubblicato da tdy22 in settembre 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/01/cadono-pietre-a-sorrento-panico-tra-i-turisti-dramma-sfiorato/
Incendio sulle colline di Genova, paura al “Biscione”
Da questa mattina le squadre dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale e dei servizi anti-incendio, coadiuvandosi con un elicottero, sono a lavoro per spegnere l’incendio che è scoppiato sulle colline di Genova sopra il quartiere del Biscione. Le fiamme stanno lambendo anche alcune abitazioni, anche se gli operatori sperano di riuscirlo a domare senza disporre lo sgombero delle famiglie. Le cause dell’incendio sono da accertare.
Pubblicato da tdy22 in agosto 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/19/incendio-sulle-colline-di-genova-paura-al-biscione/
#secadeilgoverno… la rete si scatena!
Ieri Enrico Letta, in conferenza stampa a Baku, capitale dell’Azerbaigian, ha spiegato che “Per riformare l’Imu, come per le altre questioni fiscali, serve un governo e un Parlamento. Se non ci fossero l’Italia pagherà le rate di settembre e dicembre”. Oltre a invitare “tutti a rileggersi gli impegni che ho preso nel mio discorso in Parlamento”. Alfano ha interpretato la dichiarazione a favore del Pdl e al Tg1 ha sottolineato: “Letta ha detto parole chiare: è evidente che se il governo va avanti l’Imu non si pagherà”. Ma anche il popolo di Twitter non ha tardato a reagire… dando una sua personale versione dell’affermazione. In poco tempo, nelle tendenze è infatti apparso l’hashtag #secadeilgoverno. Tra gli utenti c’è chi ha cinguettato “#secadeilgoverno niente più apericena in zona Duomo” (Luca Alagna), “#secadeilgoverno Napolitano presenta Sanremo” (Pinuccio), “#secadeilgoverno come la neve, non fa rumore” (Enrico Veronese) e ancora “#secadeilgoverno rimbalza. #napolitanolovuole” (Nerina Gatti). Ma c’è chi invece si pone delle domande: “Grandi domande di agosto: #secadeilgoverno si può esprimere un desiderio?” (Dio).
Pubblicato da tdy22 in agosto 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/12/secadeilgoverno-la-rete-si-scatena/
Il camper e la roulotte equiparate a case? Scoppia la polemica!
Per Luca Zaia, il primo a lanciare l’allarme è:
“Surreale e devastante per l’economia del Veneto, la prima regione turistica d’Italia e la prima in Europa per l’open air”.
Eppure il decreto del Fare appena approvato dal Parlamento, equiparerebbe roulotte e camper a “interventi di nuova costruzione”, ossia nuovi immobili che hanno bisogno di un apposito “permesso di costruire” per stazionare.
Ma se la Lega tuona, il Pd risponde. Anche Debora Serracchiani presidente del Fiuli Venezia-Giulia gli fa eco:
“Una norma assurda che va prontamente corretta perché gli effetti sull’economia turistica, anche del Friuli Venezia Giulia, sarebbero molto negativi. Roulotte e camper non sono case da assoggettare ad autorizzazioni urbanistiche ed edilizie”.
Solo nella regione guidata dalla governatrice del Pd, tra campeggi e villaggi turistici sono 35 le strutture che accolgono turisti in roulotte e camper (oltre che tende) facendo registrare nel 2012 223.800 arrivi e 1.883.000 presenze.
Il ministero dell’Ambiente è il responsabile dell’articolo, solo ritoccato in modo lieve dal Parlamento: nel rispondere alle critiche, dà una lettura opposta spiegando che la norma nascerebbe con l’esigenza di fare chiarezza rispetto al Testo unico dell’edilizia, una legge approvata nel 2001. Spiega Valentina Conte su Repubblica che
“Laddove all’articolo 3 dice che ‘prefabbricati e strutture di qualsiasi genere, quali roulotte, camper, case mobili, imbarcazioni ” si considerano “interventi di nuova costruzione”, appunto, ma solo se“utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee’.
Ma come viene espresso da più parti non si trova specifica di questa interpretazione che quindi un domani in mano a un giudice “zelante” potrebbe davvero impedire la villeggiatura e diminuire quindi gli introiti derivanti dal turismo. Il caso rimane aperto, mentre si teme anche da parte di Confindustria e i governatori del Nord-Est l’effetto “tassa sulle barche” e la fuga dei turisti in Slovenia e Croazia. Zaia spiega infatti che “l’Italia sarà l’unico Paese in Europa dove si chiederà alle strutture ricettive di dimostrare, camper per camper, roulotte per roulotte, il regime di temporaneità. Già in queste ore si fa concreta la disdetta di unità mobili di pernottamento già commissionate. Il blocco degli investimenti non era proprio l’obiettivo che il decreto Fare voleva evitare?.
Pubblicato da tdy22 in agosto 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/11/il-camper-e-la-roulotte-equiparate-a-case-scoppia-la-polemica/
Cade un aereo su una casa: pilota e due bambini dispersi. Tragedia in Usa
Due bambini di 1 e 13 anni sono scomparsi dopo che un aereo a turboelica si è schiantato, questa mattina (in Italia durante il pomeriggio), sulla loro casa a East Haven, comune di oltre 28 mila abitanti situato nella Contea di New Haven nel Connecticut. Il sindaco della città Joseph Maturo Jr ha dichiarato «E’ una devastazione totale nel retro della casa». Sopravvissuta invece la madre che si trovava anch’essa all’interno dell’abitazione al momento dello schianto. Secondo la Federal Aviation Administration, il velivolo Rockwell International Turbo Commander 690B è precipitato mentre era in procinto di raggiungere l’aeroporto Tweed New Haven alle 11.25 di mattina. Le fiamme hanno incendiato anche una casa nelle vicinanze.
Pubblicato da tdy22 in agosto 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/09/cade-un-aereo-su-una-casa-pilota-e-due-bambini-dispersi-tragedia-in-usa/
Divampano le fiamme nel sud della California
Sono giorni che la California meridionale, sta bruciando, ma ora le fiamme stanno minacciando un migliaio di case nonostante ci siano a lavoro 2100 vigili del fuoco che tentano con ogni mezzo di scongiurare il disastro.
Al momento già si contano 100 chilometri di vegetazione devastati e 6 case fortemente danneggiate, ma saranno le prossime ore decisive per capire se gli uomini vinceranno il fuoco o se la forza delle fiamme sarà incontenibile.
Pubblicato da tdy22 in giugno 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/02/divampano-le-fiamme-nel-sud-della-california/
Dormire tra le fronde: primo via libera al ddl per costruire case sugli alberi!
Le case sugli alberi una cosa da bambini? A Trento non più! La Terza Commissione della Provincia ha infatti dato il via libera al ddl proposto da Mauro Delladio (Pdl) che introduce la possibilità di realizzare questo tipo di costruzioni. La tipologia abitativa è però consentita “solo in presenza di immobili che offrano servizi centralizzati” e all’interno di strutture turistiche già esistenti, come villaggi e campeggi. Ma è solo un primo passo, ora la palla rimbalza al consiglio della Provincia autonoma di Trento che dovrebbe avvenire intorno a metà giugno. Pur non conoscendo ancora gli aspetti specifici (dalle metrature alle altezze fino alle modalità costruttive e alla distribuzione dei locali), per i quali si devono ancora attendere i dettagli della giunta provinciale, è già certo che le queste case in “stile Tarzan” non potranno aver né bagno né cucina. Alla fine, quindi, potrebbe sbarcare anche in Italia la possibilità di dormire immersi nel verde, così come già capita all’estero.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/28/dormire-tra-le-fronde-primo-via-libera-al-ddl-per-costruire-case-sugli-alberi/
La Rocca si sgretola inesorabilmente! Salviamo la Storia!
L’Italia si sgretola e la natura la segue. La Rocca di Monselice, in provincia di Padova, ne è un esempio. Gli episodi franosi che da circa due settimane interessano ripetutamente il colle, ultima propaggine dei Colli Euganei, hanno fatto dichiarare l’allarme per la sua stabilità. Mentre è stata modificata l’ordinanza allo sgombero di villa Piacentini (la casa è abitabile ma resta vietato l’accesso al giardino), continuano ad arrivare segnalazioni da via San Martino, dove un residente ha notato delle crepe su un muro di contenimento della propria abitazione. Restano tuttavia fuori dalle proprie abitazioni cinque famiglie, per un totale di diciannove persone. L’amministrazione comunale non può infatti assumersi la responsabilità di un eventuale rientro delle famiglie finchè il colle continua a sgretolarsi, complici anche le precipitazioni abbondanti. Mentre nel pomeriggio si è tenuta una manifestazione dei comitati ambientalisti, i lavori per la messa in sicurezza della Rocca sono a un punto morto. Solo quelli di via San Martino sono stati completati e il sindaco Lunghi ha disposto la revoca dell’ordinanza di sgombero per sei famiglie, rimaste fuori dalle proprie case per un paio di giorni. L’altro intervento eseguito è stato effettuato in corrispondenza della frana avvenuta nel cortile sul retro della scuola Sacro Cuore. Nonostante questo, le due famiglie di via Santo Stefano, le prime ad essere sfollate proprio in seguito al crollo del muro del cortile della scuola, non hanno ancora potuto far ritorno alle proprie abitazioni. Per il centro operativo comunale, tuttavia, l’intervento eseguito non garantisce l’assenza di rischi per le case sottostanti. Tanto che anche vicolo Scaloncino continua a rimanere interdetto al pubblico passaggio. La Regione ha garantito la possibilità di attingere dal fondo regionale previsto per le emergenze gestite dalla protezione civile e i primi 180 mila euro sono già stati stanziati, ma il condigliere delegato alla protezione civile, Rognon afferma che “a questo punto il nostro obiettivo è l’interessamento del Governo. Per gli interventi definitivi, che si prospettano tutt’altra cosa rispetto ai primi lavori ‘tampone’ effettuati in emergenza per la messa in sicurezza, servirebbero infatti milioni e milioni di euro. È necessario quindi che l’Italia intera si accorga di noi. Non è giusto che le tragedie venete passino sempre in secondo piano e non vengano tenute nella giusta considerazione. Abbiamo bisogno di aiuto, esattamente come tutti quelli che si sono trovati a subire le conseguenze di una simile emergenza. La situazione del resto è talmente critica che non ci sono nemmeno le condizioni necessarie per permettere agli operai di lavorare in sicurezza”.
Da parte sua il sindaco Francesco Lunghi, che non vuole vedere la sua cittadina «ridotta come Pompei, dove ogni mese si perde un pezzo di storia, e lo si perde per sempre», ha lanciato un appello cercando degli sponsor che si aiutino a preservare questo patrimonio. Gli smottamenti infatti, tra Pasqua e Lunedì dell’Angelo, sono arrivati a ridosso della cinta muraria, ora a serio rischio di crollo. Perchè La Rocca non è un semplice colle, è la “casa” del forte che dal 1239, da quando l’imperatore Federico II ha incaricato il suo rappresentante Ezzelino da Romano di costruirlo, governa Monselice e i terreni nel cuore della Bassa Padovana. Per renderlo inespugnabile l’Hohenstaufen aveva progettato quattro cinta di solide mura arrivate fino ai giorni nostri e che ora rischiano di sparire per sempre. Riguardo alla ricerca di Sponsor, come del resto si è fatto per il ponte di Rialto a Venezia, il sindaco ci tiene a puntualizzare: “Non sto pensando alla situazione di adesso, la Regione Veneto ha sbloccato i fondi per l’emergenza, voglio far sì che un pezzo di storia d’Italia non vada perso. Non sta franando un semplice colle. Sta franando un luogo le cui pendici raccontano secoli e secoli di storia. Qui è sorto il primo borgo medievale della zona: è ancora abitato e non c’è manutenzione”.
Cosa resterebbe della storia di Monselice se venisse a mancare il suo simbolo più famoso? Forse solo i fantasmi che abitano questa zona e sono parte integrante della sua storia e che si troverebbero, una volta per tutte, privati della loro ragione di esistere.
Pubblicato da tdy22 in aprile 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/05/la-rocca-si-sgretola-inesorabilmente-salviamo-la-storia/
INCIDENTE AEREO IN AMERICA!
E’ di almeno due i morti e tre feriti, di cui uno grave, il bilancio di un incidente aereo che si è verificato domenica sera nei pressi dell’aeroporto privato di South Bend, in Indiana. Secondo i media locali, un piccolo bimotore è precipitato su alcune case mentre stava cercando di atterrare: un grave guasto all’impianto elettrico ha provocato lo stallo del velivolo e la successiva tragedia.
Pubblicato da tdy22 in marzo 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/18/incidente-aereo-in-america/
IL MONTE DELLA TRUFFA… PERQUISITE CASE COMPONENTI CDA
Un nuovo filone di inchiesta sarebbe partito da una fuga di notizie avvenute nei giorni scorsi relative a decisioni prese dal Cda della banca e diffuse – indebitamente, secondo l’accusa – anche attraverso la stampa. L’indagine per insider trading è sempre condotta dai magistrati senesi Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso, titolari dell’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta da parte del Monte dei Paschi. Al momento, per questo secondo fascicolo nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati.
Militari del nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza stanno eseguendo perquisizioni domiciliari a carico di due componenti del Consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi di Siena, nell’ambito di un nuovo filone d’inchiesta per insider trading. Le perquisizioni, disposte dai pm senesi a Torino, Lecce e Milano, riguardano Michele Briamonte e Lorenzo Gorgoni. I due consiglieri non sono indagati.
Intanto, nell’ inchiesta per associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni di Mps i finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di Finanza hanno sequestrati somme e titoli per circa sei milioni di euro. La cifra era a diposizione dell’ex capo dell’area finanza di Mps, Gian Luca Baldassarri (finito agli arresti), del suo vice, Alessandro Toccafondi, e di altre due persone coinvolte nell’inchiesta, David Ionni e Antonio Pantalena. Il denaro è stato trovato dopo segnalazioni di operazioni sospette dall’attività antiriciclaggio.
Pubblicato da tdy22 in marzo 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/05/il-monte-della-truffa-perquisite-case-componenti-cda/
CUBIC HOUSES
Il Cubic Houses è un complesso di case situate a Rotterdam, in Olanda, progettato dall’architetto Piet Blom. Camminarci all’interno da una strana sensazione di vuoto, perchè le case sembrano stiano lì per cadere. Il vantaggio di tale costruzione è che occupa meno spazio a terra rispetto ad una tradizione costruzione regolare.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/28/cubic-houses/
10 morti! Esplosione a Ho Chi Min in Vietnam!
Almeno una decina di persone sono morte in due esplosioni in una zona residenziale di Ho Chi Min (ex Saigon) in Vietnam. Lo riferisce la polizia spiegando che sono in corso verifiche sul numero delle vittime dell’incidente le cui cause sono ancora ignote anche se le autorita’ ipotizzando la pista dell’incidente. Tra le vittime – secondo la stampa locale – vi sarebbe anche un’intera famiglia di sette perone e diversi dispersi intrappolati tra le macerie e incendi in almeno tre case coinvolte.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 24, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/24/10-morti-esplosione-a-ho-chi-min-in-vietnam/
Le case africane: obice di terra cruda in Camerun
La prima esigenza delle case africane è quella di mantenere il fresco, di dare una sensazione di sollievo dal caldo torrido. Prima che “l’uomo occidentale” costruisse anche in africa grattacieli svettanti (in cui è possibile vivere solo con l’aria condizionata e consumando così energia elettrica e surriscaldando la terra con le emissioni da essa prodotte), l’Africa, affidandosi alla tradizione e all’esperienza atavica, si costruiva delle case “naturalmente refrigerate”.
La terra cruda è un materiale straordinario. Costituisce uno dei primi e più diffusi materiali da costruzione nella storia dell’umanità eppure è di certo destinato ad essere utilizzato nel futuro. Rappresenta una valida alternativa al cemento senza procurare emissioni di carbonio nell’atmosfera e può essere utilizzato, dovutamente “aggiustato”, praticamente a qualsiasi latitudine, con fogge, stili e risultati caratterizzati dalla più strabiliante varietà. La terra è di gran lunga il materiale da costruzione maggiormente utilizzato nel continente africano. Il gruppo etnico dei Musgum, nell’estremo Nord del Camerun, ad esempio, costruisce le caratteristiche case ad obice con il fango compresso ed essiccato allo spietato sole dell’Africa. Con le loro curve sagomate con le mani, queste abitazioni dalla forma fortemente evocativa imitano strutture organiche simili a conchiglie, ma un’osservazione attenta rivela dettagli davvero sorprendenti. Ogni scelta formale è qui giustificata da ragioni di natura fisica. I muri di queste case sono molto più spessi alla base che in cima per migliorarne la stabilità (stesso principio utilizzato per la costruzione del Pantheon di Roma), conferendogli la forma allungata. Inoltre la loro superficie esterna presenta dei gradoni che potrebbero essere scambiati per semplici decorazioni, ma in realtà servono per due motivi: raggiungere la cima dell’edificio durante la sua manutenzione e canalizzare le acque piovane. La forma di queste case, oltre a richiamare la forma di un proiettile, è molto simile all’arco catenario, la forma ideale in geometria per sopportare il maggior carico col minimo materiale, tra l’altro questa forma riduce l’effetto della compressione dato dall’impatto delle gocce d’acqua sui muri, che durante la stagione delle piogge può essere anche piuttosto violento.
Inoltre la straordinaria altezza di queste case (raggiungono i nove metri!) consente di mantenerle fresche nei giorni estivi. La sommità è occupata da un’apertura rotonda, che permette all’aria di circolare contribuendo alla sensazione di fresco.
Oggi queste case sono diventate in qualche modo obsolete, infatti solo una piccola minoranza ancora le costruisce, tramandandosi tecniche e saperi da generazione in generazione. Purtroppo molti africani, non potendosi neppure permettere una casa, sono costretti a vivere in baraccopoli con i tetti di lamiera che s’infuocano nelle ore più calde del giorno rendendo inabitabile per molte ore l’abitazione… In queste case non ci vivono i derelitti o le frange più povere della popolazione come spesso si crede, ma ci vivono anche persone del ceto medio: impiegati, commessi, il personale di alberghi, etc… Persone che non vivendo nel lusso non possono permettersi un’abitazione nei grattacieli refrigerati dall’aria condizionata e non hanno più nè la cultura, nè la possibilità di recuperare i metodi classici di costruzione che rispettavano l’ambiente e che permettevano condizioni di vita migliori.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/22/musgum-clay-house/
Quando si dice… una casa di legno!
Dalla cucina alla caffettiera, dalle posate alle tovaglie. Tutto in questa casa è in legno. Pezzi unici intagliati dall’artista Livio De Marchi per la sua casa di vacanza a Belluno. Lo scultore veneziano 69enne ha passato tutta la vita a creare oggetti utilizzando solo martello, scalpello e i suoi tipi di legno preferiti. Così ha arredato e decorato la sua residenza delle ferie con centinaia di libri sempre nello stesso materiale, allineati sugli scaffali, con giacche che stanno appese al muro come pronte ad essere indossate. La stessa sala da pranzo è perfettamente funzionante con vasellame e posate sempre ricavato dai tronchi degli alberi. Sul tavolo troneggia persino una pagnotta che verrebbe voglia di addentare.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/19/quando-si-dice-una-casa-di-legno/
Conversione… architettonica. Una chiesa per…
Chiese sconsacrate in giro per il mondo, riutilizzate e ristrutturate per diventare qualcosa di diverso… estremamente diverso. Ebbene sì, questa è l’ultima sfida della “riconversione” architettonica. Una chiesa è uno spazio architettonico ampio che permette di essere sfruttato in vari modi, o con suddividendo gli spazi o lasciando l’open space… Ecco così sorgere pub, ristoranti, case, biblioteche, nightclub… insomma scatenate la fantasia e gli occhi, queste immagini vi stupiranno davvero!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/17/conversione-architettonica-una-chiesa-per/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
Two sides of God (dog)
Mexico and beyond
..a lifestyle blog filled with recipes, photography, poems, and DIY
NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'
A fantastic photo site
Just another WordPress.com site
Photographer
Niente che ti possa interessare.....
Legendary Whining and Dining World Tour.
Just another WordPress.com site
Serial killers and true crime
"Solo quando amiamo, siamo vivi"
*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*
The Adventures of Danda and Yaya