“A volte, la cosa più urgente …

quiete-tuttacronaca… e importante che si possa fare, è concedersi un completo riposo.”

-Ashleigh Brilliant- (Everyday Greatness, 2006)

Mai di domenica?

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Il sindaco di Olbia Giovanelli riceve l’allerta di avverse condizioni meteo circa alle 16 di domenica, ma poiché giorno di festa, cosa poteva fare? E così convoca la giunta alle ore 9.00 del lunedì successivo. Ma il sindaco sembra non sapere che si può lavorare, soprattutto per la protezione civile, anche di domenica. Ma il sindaco infatti come mai non ha convocato  l’unità di crisi la domenica  stessa? (ammesso che sia stata creata un’unità di crisi) in modo che in pochissimo tempo si potesse dare attuazione al piano d’emergenza che ogni comune dovrebbe avere (ammesso che ce l’abbia!)? Il lunedì mattina doveva essere tempo di completa operatività e non tempo di consultazioni. Ma si è reso conto forse il sindaco che sono passate circa 17 ore dall’allerta meteo all’inizio delle consultazioni della giunta? Il rischio idrogeologico è in genere quello che dovrebbe spaventare di meno perché ha precursori di circa 48 ore prima, tempo in cui si può far evacuare la gente dai territori a rischio, invece si è sentito dire “ma come si fa a interrompere l’attività produttive, le scuole, etc…” Ma chi afferma che non sempre, per ogni allerta, si possono interrompere le attività produttive, non si rende conto che proprio ora quelle attività produttive verranno interrotte in modo di gran lunga più traumatico e per più tempo?  Ci sarà forse  da rifondare tutta la Protezione civile locale?

Ecco chi potrebbe essere l’erede di Buffon tra i pali bianconeri

marc_andre_ter_stegen_juventus-tuttacronacaLa Juventus è nota per essere una squadra che pianifica con largo anticipo e non meraviglia quindi che stia già iniziando a muoversi alla ricerca dell’erede di Buffon, che ha il posto assicurato ancora per qualche tempo ma che negli ultimi mesi ha mostrato che gli anni passano anche per i grandi campioni. Portieri in casa bianconera ce ne sarebbero, ma mancano ancora della necessaria esperienza per sfilare la maglia al numero 1. Tra gli altri, anche Nicola Leali che al momento è allo Spezia. Ma il club un nome in testa già ce l’avrebbe: si tratta di  Marc-Andrè ter Stegen, portiere del Borussia Monchengladbach, estremo difensore giovane ma già con grande esperienza, seguito anche dal Barcellona per il dopo-Valdes.

Come diventare europeo? 650mila e compri il passaporto a Malta

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Diventa più facile diventare europei, basta avere 650 mila euro e si può comprare una residenza a Malta. Il passaporto è europeo e Il Giornale avvisa sui rischi che ciò comporta:

Siete un imprenditore cinese pronto a tutto pur di superare le barriere doganali della Ue? Siete un terrorista internazionale deciso a sfruttare i vantaggi della libera circolazione di Schengen? Siete un narcos alla ricerca di una base d’appoggio europea? Bene, Malta è il posto che fa per voi.

Un brutto film? No, la realtà a cui, grazie a quest’isoletta di 420mila abitanti, dovranno adeguarsi gli altri 27 Paesi della Ue e i loro 733 milioni di cittadini. Certo gli affari son affari e a questo pensava il premier maltese Joseph Muscat quando ha dato il via libera al decreto legge. A sentir lui la svendita della cittadinanza maltese garantirà l’arrivo ogni dodici mesi di circa 300 facoltosi investitori con al seguito capitali per circa 250 milioni di euro annui. Nelle previsioni d’un governo alla disperata ricerca di capitali in grado di rilanciare un’economia vicina al default l’ipotesi di un illecito utilizzo delle opportunità offerte dalla legge non viene, ovviamente, neppure considerata. Anche perché a dar retta ad un Muscat già sommerso dalle critiche dei maltesi, la cittadinanza verrà concesso solo a candidati di «alto valore» e al termine di un attenta «valutazione» preventiva.

Assicurazioni assolutamente soddisfacenti per una Commissione Europea prontissima a spiegarci, attraverso l’inossidabile portavoce Michele Cercone, che «gli Stati membri hanno piena sovranità nel decidere a chi e come garantiscono la loro nazionalità». Sante parole se la sovranità si accompagna anche ad un adeguato senso di responsabilità. Ma non è questo il caso.
Per capirlo basta considerare due elementi. Il primo è l’assenza di qualsiasi vincolo di residenza sul territorio maltese per chi acquisterà la residenza. Basterà un semplice bonifico per garantire a qualsiasi speculatore finanziario, a qualsiasi testa di legno del narcotraffico o a qualsiasi capocellula di un’organizzazione terrorista la creazione di un’insospettabile clone europeo di cui non esisterà alcun indirizzo o presenza fisica sul territorio maltese. Il secondo, non indifferente, neo è la mancanza di qualsiasi controllo di polizia sui candidati. La «severa» valutazione verrà infatti affidata alla multinazionale privata «Henley and Partners» specializzata, spiega il suo stesso sito, nell’individuare «i migliori posti del mondo in termini di tassazione, affari, possibilità di acquisizione della cittadinanza e qualità della vita».

L’identificazione di eventuali malintenzionati viene delegata, insomma, ad un’agenzia d’affari specializzata nel soddisfare non gli interessi della sicurezza o della legalità internazionale, ma quella di privati e facoltosi cittadini alla ricerca di dorati paradisi fiscali. Per la «Henley and Partners» sarà un affare doppiamente vantaggioso, visto che le permetterà d’incassare da una parte le provvigioni dello Stato maltese e dall’altro le ricche parcelle dei propri facoltosi, ma opachi clienti. Per tutti noi disgraziati cittadini della Ue sarà invece un ulteriore salto nell’insicurezza.
I futuri nuovi «europei» made in Malta sfuggiranno infatti a tutte le procedure di sicurezza preventiva garantite dai terminali dell’Interpol, dei servizi di sicurezza e delle forze di polizia competenti per i reati finanziari, come la nostra Guardia di Finanza. La fame di capitali di Malta scava insomma un’altra breccia nella «fortezza Europa» rendendo assai complessa l’individuazione tempestiva di terroristi, delinquenti e speculatori internazionali.

I lunghi tentacoli del riciclaggio: perquisizioni in Germania

'ndrangheta-germania-tuttacronacaPassaggi di denaro tra Italia e Germania attraverso una banca tedesca. E’ su questo che gli inquirenti tedeschi stanno tentando di far luce con 25 perquisizioni a proprietà e imprese in sei diversi Laender . L’indagine sul riciclaggio di denaro sporco coinvolge la cosca di ‘ndrangheta degli Arena e si riferisce al finanziamento della costruzione di un parco eolico a Crotone, sequestrato nel luglio dello scorso anno e che si sospetta sia stato acquistato dalla ‘ndrangheta con i proventi di estorsioni, traffico di droga e altre attività criminali. A riferire dell’inchiesta internazionale sulla ‘ndrangheta per presunto riciclaggio di denaro è stato il procuratore di Osnabrueck, nel nord della Germania, Alexander Retemeyer. Perquisizioni, ha riferito a Reuters, sono state effettuate anche in Austria. Secondo le Nazioni Unite, Cosa Nostra, ‘ndrangheta e camorra investirebbero nell’economia reale 116 miliardi di euro provenienti da attività illegali. Come spiega Reuters, “Oggetto delle perquisizioni sono state anche le filiali di Hsh Nordbank, banca tedesca controllata all’85% dalle regioni di Amburgo e Shleswig-Holstein, che ha finanziato il parco eolico da 225 milioni di euro vicino a Isola di Capo Rizzuto, nel crotonese. La banca e i suoi impiegati non sono sotto inchiesta, ha precisato il magistrato. Gli inquirenti italiani hanno iniziato ad indagare sul parco eolico nel 2008 e il tribunale di Catanzaro ne ha ordinato il sequestro nel 2012 sul sospetto che fosse di proprietà del clan Arena attraverso una complessa serie di prestanome e società. Al momento del sequestro, il parco da 48 turbine era considerato il più grande d’Europa. Il procuratore Retemeyer ha spiegato che il suo ufficio sta indagando su diverse società nella regione di Emsland, sospettate di essere coinvolte nel riciclaggio. Il magistrato ha aggiunto che la sua procura sta collaborando con le autorità italiane.”

Galliani liquidato entro la fine dell’anno

galliani_milan-tuttacronacaE’ Tuttosport a raccontare i passaggi del Milan per rivoluzionare l’establishment societario, a cominciare dalla liquidazione di Adriano Galliani: l’accordo si troverà entro Natale, anche se l’ad continuerà, molto probabilmente, a svolgere il suo ruolo fino a fine campionato. Ma questo dipenderà anche da quando dovrà scendere in campo con la nuova Forza Italia, visto che è lo stesso Berlusconi a volerlo. I legali del club milanese e quelli dell’attuale amministratore delegato sono già al lavoro: bisogna infatti tener conto di una rapporto di lavoro di ben 27 anni e costellato di trofei. Ieri, nel corso del pranzo del lunedì ad Arcore, i figli dell’ex premier hanno ‘votato’ per una risoluzione consensuale e il pagamento di una buonuscita entro Natale, ch permetterà d’inserirla nel bilancio del 2013 e che poi sarà approvato nel corso del cda che si terrà ad aprile prossimo e che sancirà ufficialmente anche il nuovo corso societario targato Barbara Berlusconi. Come ricorda anche Calcioblog, “a tal proposito, continuano i sondaggi e le trattative con i nuovi dirigenti che dovranno costituire il Milan del futuro: mentre giungono conferme del ritorno da dirigente di Paolo Maldini, per il ruolo di direttore sportivo, Barbara Berlusconi continua a corteggiare l’attuale ds della Fiorentina, Daniele Pradè: dopo l’altalenante esperienza con la Roma, Pradè è il principale artefice della rinascita viola e secondo la famiglia Berlusconi sarebbe l’uomo ideale per la ricostruzione del Milan, soprattutto perché il dirigente ha fin qui mostrato grande fiuto per gli affari low cost o addirittura a costo zero. Il contratto di Pradè con la Fiorentina scadrà il prossimo giugno, una tassello in più a favore del club rossonero.”

L’allarme rosso di telefono azzurro!

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Troppi tagli nella finanziaria e Telefono Azzurro lancia l’allarme! La finanziaria taglierà sino al 30% ai fondi e questa manovra potrebbe tradursi in diritti violati e grave mancanza di applicazione dei principi fondamentali previsti dalla Convenzione Onu siglata nel 1989. Lo scenario preoccupa, anche perché in Italia si è sollevato il velo e d è sotto gli occhi di tutti il problema delle baby-squillo o di maltrattamenti perpetrati a danni di minori. Tra abusi e sfruttamento i bambini nel nostro Paese sono a rischio. Per questo Sos Telefono Azzurro, in vista della Giornata Mondiale dei Diritti e dell’Infanzia lancia l’allarme affinché «il Paese si desti da un’indifferenza che potrebbe avere conseguenze sempre più drammatiche» e un appello alla comunità, alle istituzioni e ai media.

L’appello, «a nome dei bambini italiani» in 14 punti, «per tornare ad accompagnare bambini e adolescenti» avanza una serie di richieste. Fra queste: l’istituzione di un dipartimento interno al Consiglio dei Ministri responsabile delle scelte strategiche e politiche che incidono sulla vita dei bambini; la disposizione di maggiori fondi per la loro tutela; la predisposizione di un sistema centrale in grado di coordinare efficacemente la lotta al bullismo; il riconoscimento della cittadinanza a tutti i bambini nati in Italia e la tutela dei minori extracomunitari non accompagnati; la lotta alla spettacolarizzazione di casi relativi a minori da parte dei media.

Governo al servizio dei cittadini quello che taglia i fondi all’infanzia e mantiene in piedi il rimborso ai partiti?

Cecile Kyenge: “Anch’io ho fatto la badante per sei anni”

kyenge-badante-tuttacronacaIn occasione della presentazione del video-reportage “Badami” della regista Mariangela Forcina, che racconta le storie di tre badanti romene, il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge ha raccontato che, nei suoi primissimi anni in Italia, si pagava gli studi facendo la badante: prima ha seguito per un anno una signora novantenne, poi per due anni una donna non autosufficiente e ha anche badato a dei bambini. “In questo modo mi pagavo gli studi”, ha spiegato. “Per un anno, nel weekend, andavo da una signora di 90 anni. Io le dicevo che avevo bisogno di lei per non sentirmi sola. Lei, a 90 anni, era completamente autonoma e cucinava anche per me. Non voleva aiuto ma aveva solo bisogno di parlare. E io mi portavo dietro i miei libri e studiavo”.  Si è soffermata poi sulla sua esperienza con una persona non autosufficiente, precisando che “se c’è un aiuto della tecnologia, si riesce a stabilire un contatto e a uscire dalla medicalizzazione”. Quindi ha riportato lo sguardo al momento attuale spiegando che “oggi bisogna cercare di rafforzare la formazione di queste persone, che spesso hanno bisogno di un grande sostegno psicologico. Per pochi mesi ho assistito dei malati terminali in Oncologia, ho visto le persone che assistevano questi malati e che non si lamentavano mai, lo facevano con amore. Queste persone vanno sostenute”.

Il grattacielo… comunicativo!

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Questo edificio è situato nella città di Kunming, nella provincia dello Yunnan, in Cina. La struttura a forma di cellulare lo sta rendendo celebre. La facciata dell’edificio è coperta dai tasti, mentre lo “schermo” costituisce le finestre del piano superiore.

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Agguato in strada nel Napoletano: ucciso un 48enne

agguato-napoli-tuttacronacaSi è sparato nelle strade di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, attorno alle ore 19. Il 48enne Luigi Belvisio è stato raggiunto da dei colpi di pistola ed è stato trasportato all’ospedale San Leonardo di Castellammare, dov’è poi deceduto. Con lui il figlio, il 20enne Francesco Belviso, a sua volta raggiunto dai proiettili: il giovane è ferito gravemente ed è stato portato nella stessa struttura del padre. Sul posto polizia e carabinieri. La vittima era cugino di Salvatore Belviso, ex braccio destro di Vincenzo D’Alessandro, boss dell’omonimo clan. Salvatore Belviso, che ora è un collaboratore di giustizia, è ritenuto uno dei quattro assassini di Gino Tommasino, il consigliere comunale del Pd di Castellammare ucciso il 3 febbraio del 2009 in un agguato, mentre si trovava in auto insieme con il figlio che rimase illeso.

La storia del piccolo Enrico e del suo papà: morti abbracciati in Sardegna

sardegna-alluvione_tuttacronacaFrancesco Mazzoccu, operaio 35enne di Olbia, lunedì è andato a prendere il suo piccolo Enrico, di tre anni, all’asilo per portarlo a casa, al sicuro, in via Monte a Telti, in località Raica, lungo la strada che da Olbia porta al paese. La lotta era contro la Natura, ma non ce l’ha fatta a vincere: il torrente che costeggiava la strada si è ingrossato a causa del violento nubifragio che ha dilaniato la Sardegna. L’uomo è sceso dall’auto, sommersa, per mettere entrambi al sicuro sopra un muro di recinzione di un terreno, utilizzando il proprio giubbotto come marsupio per proteggere il figlio. Contemporaneamente, alcuni parenti, compreso il padre dell’operaio, al riparo nella zona alta residenziale, hanno lanciato delle corde con l’intento di agganciarli e portarli al sicuro. Nessun tentativo è andato a buon fine e dopo 45 minuti di lotta contro la furia dell’acqua, il muro è crollato. Padre e figlio sono stati trascinati a valle. Francesco è stato recuperato nella tarda serata di lunedì, denudato dalla furia dell’ondata di piena, bloccato da un palo della corrente elettrica. Le ricerche del piccolo Enrico sono invece proseguite fino a questa mattina, quando il suo corpicino è stato rinvenuto cinquanta metri più a valle, all’interno di quello che era un aranceto.

Il Governo nel labirinto tra Pd e Procura rischia di perdere la Cancellieri

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I renziani chiedevano a gran voce al ministro della Giustizia di fare un passo indietro, ora sembra invece che siano loro a tornare proprio sui loro passi. Enrico Letta è infatti pronto “a metterci la faccia” e a garantire per il Guardasigilli. Questa sarebbe la novità dell’ultima ora per cui anche i parlamentari vicini a Matteo Renzi avrebbero deciso di lasciar naufragare l’idea delle dimissioni, a questo punto infatti sarebbe una sfiducia al Premier e ci si inoltrerebbe in un tunnel senza luce. Invece ora è il Governo però a stare ancora nel labirinto e a rischiare di perdere la Cancellieri per mano di Civati o della Procura di Torino. Civati, infatti, non è pronto a piegarsi e chiederà che il gruppo si pronunci sulla sua mozione di sfiducia contro la Cancellieri. “All’assemblea dei parlamentari porterò un testo e chiederò che il gruppo dica la sua su quel testo”, dice Civati ad Huffpost. Insomma una conta. “Perché è normale che un gruppo metta ai voti le decisioni che deve prendere”, spiega ancora il deputato.  A seguire Civati ci sarebbe anche il renziano Ernesto Carbone, il primo a chiedere le dimissioni della Cancellieri quando ancora i renziani erano divisi sull’argomento, garantisce che lui il voto lo vuole eccome. “Anche se sarò da solo – dice ad Huffpost in Transatlantico – alzerò la mano e chiederò che si voti sulla richiesta di dimissioni”. Correndo il rischio che un voto del genere venga etichettato come contestazione ad un premier del Pd. “Non contesto Letta, ma la gestione del caso Cancellieri”, ribatte Carbone.

Ma se tutto questo è poco, arriva anche un’altra indiscrezione:  a Torino si potrebbe aprire un indagine sulla fuga di notizie sul caso Anna Maria Cancellieri.

Intanto Letta blinda la Cancellieri: “Chi sfiducia la Cancellieri, sfiducia il governo” e poi si appella alla responsabilità. Il candidato alle primarie Gianni Cuperlo spiega: «Il ministro Cancellieri ha dichiarato di non aver violato alcuna norma. Ma la mia opinione e che per motivi di opportunità dovrebbe dimettersi prima del voto. Ma se il premier ci chiede un atto di responsabilità politica, dobbiamo essere tutti responsabili».
Più netti i maldipancia dei renziani. Paolo Gentiloni lo dice con chiarezza: «Quando il premier viene qui e ci dice che c’è un voto politico sul governo, io ne prendo atto ma lo faccio con un certo rammarico perché non c’è il merito della discussione».

Contrario, ma allineato anche l’altro candidato Pippo Civati: «Non mi ritrovo nelle riflessioni che si fanno qui ma ne prendo atto con la responsabilità che ci viene chiesta. La mozione M5S non si può ovviamente votare e prendo atto dell’opinione della maggioranza».

Il labirinto  ingoierà la Cancellieri? Riuscirà il Governo a non perdere tra una possibile mozione di sfiducia e un’indagine, qualora si decidesse di aprirla, la Guardasigilli? Tutti resteranno al loro posto dopo questo tortuoso percorso a ostacoli?

Le ossa dei dinosauri ora si studiano grazie alla stampante 3D

stampante3d-dinosauri-tuttacronacaIl gruppo coordinato da Ahi Sema Issever del Charité Campus Mitte a Berlino ha messo a punto una stampante 3D per dinosauri. Come illustrato sulla rivista Radiology, si tratta di una tecnologia in grado di ottenere copie accurate delle ossa fossili dei dinosauri sulla base dei dati forniti dalla tomografia computerizzata. Tale tecnica permette di non dover utilizzare l’osso originale, che viene spesso riposto in custodie di gesso, ed evitare così di danneggiarlo. ”Il vantaggio più importante di questo metodo è che non è distruttivo, e il rischio di danneggiare il fossile è minimo” ha osservato Issever. Per portare a compimento l’esperimento, i ricercatori hanno applicato il metodo a una vertebra fossile. Lo studio è stato utile anche perchè ha fornito anche preziose informazioni su condizioni e integrità del fossile, mostrando per esempio la presenza di fratture multiple. ”L’insieme dei dati digitali e le stampe 3D – osserva Issever – possono essere facilmente condivisi e le strutture di ricerca possono avere accesso a fossili rari, come quelli dei dinosauri, che altrimenti sarebbe limitato”. Proprio come la stampa di Gutenberg ha aperto il mondo dei libri al grande pubblico, per Issever ”i modelli digitali e le stampe 3D permetteranno una condivisione maggiore dei fossili che così potranno essere studiati in modo più ampio, proteggendo il reperto originale”.

Il traffico internazionale di droga che utilizza i corrieri “galline”

galline-droga-tuttacronacaEnormi quantità di stupefacenti raggiungevano il nostro Paese tramite delle “galline”. Erano così chiamate, infatti, delle prostitute dominicane che ingoiavano fino a un chilo a testa di ovuli pieni di droga. Il traffico partiva dalla Repubblica Dominicana per poi attraversare la Spagna e giungere in Italia grazie all’impiego di questi corrieri, reclutati da una donna italiana. La Dda di Firenze e i carabinieri di Poggibonsi, in provincia di Siena, con l’operazione Drug Express hanno potuto ricostruire le tratte del traffico ed eseguire, oggi, 22 misure di custodia cautelare in carcere su 31 ordinanze emesse dal gip, tra cui 4 mandati di arresto europeo. Nel corso di una conferenza stampa, è stato spiegato che proprio il comune Senese sarebbe stato la base per lo smercio in Italia della droga. L’organizzazione, composta da dominicani, italiani e nigeriani, aveva con ramificazioni in Spagna anche in Svizzera mentre la droga veniva smerciata, oltre che in questi stati e nel nostro Paese, anche in Grecia. Per quel che riguarda i corrieri, sarebbero state proprio le prostitute dominicane, età tra i 30 e i 40 anni, nelle intercettazioni definite ”galline” perché ingoiavano gli ovuli. L’operazione ha portato al sequestro di oltre 3 kg di cocaina (300mila euro il valore), altrettanti di marijuana, 415 grammi di hashish, 6.250 euro in contanti e ricevute di money transfer per 200mila euro trovati a Parma nell’abitazione di una italiana di 36 anni che si sarebbe occupata anche di reclutare le prostitute.

Chi è la misteriosa FF, presunta amante di Mentana?

mentana-amante-tuttacronacaQualche giorno fa Michela Rocco di Torrepadula, moglie di Enrico Mentana e madre dei suoi due figli, aveva lanciato l’accusa in Twitter: “Schiena bloccata, Giulio a 48 ore dall’intervento, Vittoria con sbalzi glicemici e mio marito con FF a Venezia #bugieconlegambecorte”. Subito sono iniziate le ipotesi su chi potesse essere FF, la donna che, insinuatasi nella sua famiglia, le avesse rubato il marito. Sembra la donna sia una giornalista di La7 e subito Striscia la Notizia aveva fatto il nome di Flavia Fratello, collega di Mentana, che ha replicato: “Aiuto! Striscia ha appena insinuato che la FF con cui Mentana va a Venezia mentre la moglie lava i piatti sarei io! Che faccio querelo?”. E in effetti c’è un’altra donna che ha postato recentemente su Twitter foto che ritraggono i ponti della città lagunare: Francesca Fagnani. Per ora non sono giunte smentite, chissà…

In Indesit salta tutto e si va in mobilità

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Sembrava raggiunto l’accordo tra  Indesit Company e le parti sociali e invece nonostante  il sacrificio chiesto ai lavoratori  che avrebbero dovuto rinunciare a parte dello stipendio per attivare le misure straordinarie previste, e continuare a lavorare tutti, alla fine invece è saltata anche quest’ultima speranza.

Il braccio di ferro che va avanti dalla scorsa primavera ieri sembrava sulla buona strada: solo la Fiom non aveva sciolto le sue riserve, ma poi nella nottata le posizioni si sono irrigidite, e non è più stato possibile trovare un accordo. Anzi la Indesit ha risposto aprendo la procedura della mobilità, che è l’anticamera dei licenziamenti individuali. “Non ci sono altre soluzioni per chi ha cuore il bene della Indesit – spiega l’amministratore delegato del gruppo di elettrodomestici Marco Milani – ma abbiamo a cuore anche tutte le persone che per l’azienda lavorano, e siccome una soluzione alternativa ai licenziamenti esiste, mi auguro che presto si possa trovare un  accordo con tutte le parti sociali”.

Dalla richiesta della mobilità, passeranno 75 giorni prima che si passi alla fase successiva e ieri anche le parti sociali, tornavano a essere possibiliste. “ Bisogna recuperare il buonsenso e lavorare affinché venga riaperto il confronto su Indesit” ha detto il segretario nazionale della Fim Cisl, Anna Trovò. “Nella trattativa – ha aggiunto – importanti novità sulle quali l’azienda si era resa disponibile a trattare” a partire da missioni produttive esclusive e specializzate sulle produzioni di gamma alta per gli stabilimenti italiani e contratti di solidarietà. Un accordo condiviso che confermi le fabbriche italiane e gli organici mantenendo i livelli occupazionali rimane per la Fim “un obiettivo alla portata delle parti” nonostante l’interruzione del negoziato e l’apertura della procedura di mobilità per 1400 lavoratori da parte della Indesit sia “un atto di rottura unilaterale pesante per il suo significato ed esplosivo per i suoi effetti se dovesse essere portato a termine”.

I piloti degli aerei… non pilotano? “Pigri e fuori allenamento”

pilota-aereo-tuttacronacaIl Wall Street Journal ha anticipato i risultati di uno stodio, che verrà diffuso in settimana, predisposto dalla Faa, la Federal Aviation Administration statunitense, nel quale si spiega come la tecnologia abbia reso i piloti degli aerei pochi reattivi. Ma nelle 277 pagine si scopre anche che i capitani sono dipendenti dai sistemi automatici pur facendo fatica a padroneggiarne i recenti aggiornamenti. Ma ultimamente anche le abilità di guida manuale risente della tecnologia: i piloti impugnano la cloche praticamente solo durante decollo e atterraggio. La Faa si è basata sull’osservazione di oltre 9mila voli commerciali in tutto il mondo, nonchè altri elementi come interviste e osservazioni dirette ed è giunta alla conclusione che i piloti stanno poco alla volta scordando come si conduce un aereo senza l’aiuto della tecnologia. Per esempio, “spesso si affidano troppo ai sistemi automatici e possono essere riluttanti a intervenire” o a disattivarli in circostanze rischiose o eccezionali, evitando di prendere in mano la soluzione. Ma sottolinea anche come alcuni piloti “non abbiano conoscenze sufficienti e approfondite” per tenere sotto controllo la traiettoria degli apparecchi. Il nodo principale è, come fa notare lo studio, i comandanti di volo sono sempre più impegnati a a programmare e monitorare l’andamento di quegli stessi sistemi che hanno contribuito a elevare ai massimi livelli la sicurezza dei cieli. Ma così facendo il volo manuale passa in secondo piano, venendo relegato solo ai minuti iniziali e a quelli finali del viaggio. Tuttavia l’eccessivo affidamento sui computer è stato da anni individuato dalla stessa industria aeronautica come un problema potenziale di portata molto ampia. Come se, spiega il documento, “la definizione delle normali competenze dei piloti fosse cambiata nel tempo”. Ma se i piloti, nella maggioranza dei casi, sono in grado di individuare e correggere le eventuali anomalie riscontrate nei sistemi prima che possano produrre conseguenze più gravi, resta il fatto che sempre più spesso interviene una loro passività: quando serve passare alla guida manuale, infatti, tendono “a osservare quel che capita piuttosto che a essere proattivi” e prendere una decisione. Sempre più pigri dunque, a causa delle tecnologia ma anche, secondo la British Pilots Association, delle troppe ore di volo sulle loro spalle. La Faa ha quindi cercato di correre ai ripari pubblicando 18 nuove indicazioni nel tentativo di far recuperare ai piloti le loro competenze base, come l’invito ad allenarsi di più o alla progettazione di pannelli di controllo, console e cabine di pilotaggio “più comprensibili dal punto di vista dell’equipaggio” fino a esercitazioni più avanzate sulla complessità dei computer di bordo.

13 bambini intossicati dal cloro a Brescia

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Un guasto al depuratore all’interno della piscina comunale di Flero, nel Bresciano, ha provocato l’intossicazione da cloro a 13 bambini. Per precauzione, sono stati tutti portati nei reparti di pediatria degli ospedali della zona, dato che hanno accusato irritazione alla gola, tosse e in alcuni casi anche spasmi respiratori, ma nessuno desta preoccupazione.

“I fondi per la ricostruzione in Sardegna fuori dal patto di stabilità”

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I sindaci chiedono “giustamente l’esclusione dal patto di stabilità di quello che sarà la ricostruzione e sicuramente sarà così”. Lo ha detto il premier Enrico Letta, al termine della riunione operativa a Olbia sull’emergenza maltempo in Sardegna.

Le rocce finte in spiaggia…

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In una spiaggia molto frequentata di turisti, a Porto Rico, sono state costruite delle rocce finte per impedire che le onde dell’oceano travolgano i turisti. L’iniziativa sembra che sia piaciuta, anche se è stato completamente cambiato l’ecosistema. ecco il video che mostre l’insolito stabilimento balneare:

Drammatico crollo in Sudafrica: 1 morto, 26 feriti e 56 persone tra le macerie

centro_commerciale_sudafrica-tuttacronacaNon sono state ancora identificate le cause di un crollo che ha coinvolto un centro commerciale in costruzione a Tongaat a KwaZulu-Natal in Sudafrica. Stando a quanto hanno riferito i media locali, informati dai servizi di emergenza, sarebbero almeno 50 le persone intrappolate sotto le macerie, una ha perso la vita e in ventisei hanno riportato gravi ferite da trauma e sono state immediatamente ricoverate in ospedale.

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Leone sbrana leonessa, shock allo zoo

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Shock allo zoo di Dallas dove un leone si è  lanciato contro la leonessa di cinque anni uccidendola con un morso al collo. In un primo momento i visitatori presenti hanno pensato che si potesse trattare di un gioco, poi si sono resi conto invece che il leone aveva sbranato la sua compagna. Sconvolti bambini e adulti. Sorpreso anche lo staff della struttura che ancora sta cercando una spiegazione al gesto. I due leoni hanno convissuto per anni, tranquillamente. Ora si è deciso che il leone sarà trasferito in un’altra gabbia, ma comunque non sarà abbattuto.

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La donna che gira nuda in metro!

donna-nuda-metro-tuttacronacaHa picchiato un uomo grande e grosso prima di spostarsi nel vagone successivo e obbligare i passeggeri ad abbandonare le carrozze. Solo l’intervento delle forze dell’ordine è riuscito è bloccarla. Lei è una donna completamente nuda che si è presentata sulla Red Line di Chicago al grido di “sono la dea del treno” e ha portato scompiglio oltre a provocare ritardi.

Ultras in sciopero? Allo Juventus Stadium potrebbe scendere il silenzio

curva-chiusa-juve-tuttacronacaCome sarà la sfida Champions tra Juve e Copenaghen? Viene naturale chiederselo perchè, nonostante un probabile sold-out, si rischia il silenzio allo stadio visot che la Curva Sud ha minacciato uno sciopero. Un modo di protestare contro la decisione di chiudere il settore per due gare di campionato dopo i cori contro il Napoli. Gli ultras, inoltre, non hanno ben digerito il fatto che la società non abbia preso posizione. Ma non piace neanche la decisione di riempire le curve vuote contro Udinese e Sassuolo con i bambini delle scuole calcio. La gara, per i bianconeri, sarà decisiva per il passaggio agli ottavi, eppure le previsioni sono di uno stadio in silenzio. Non si tratterebbe comunque di una novità assoluta: l’anno scorso, nella fase a gironi della Champios, mentre gli undici di Conte lottavano in campo contro lo Shaktar, in Curva Sud erano rimasti in silenzio e seduti per tutti e 90 i minuti.

Tutti pazzi per il selfie (che ora ha un posto nel dizionario)

selfie-jfk-tuttacronaca1Lo scorso mese la parola “selfie” ha fatto il suo ingresso nell’Oxford Dictionaries. Si tratta di una “fotografia che uno scatta a sé stesso, in genere con uno smartphone o una webcam e che viene caricata su un social media”. In realtà, anche se il fenomeno è in piena esplosione in questo periodo, la moda dell’autoritratto è nata anni fa. Nel 2005 si parlava di “MySpace pic”, che il New Yorker descrive “un autoritratto amatoriale, con un flash accecante, spesso scattato di fronte allo specchio di un bagno”. Ma all’epoca MySpace era “popolata” da teenagers e queste foto presero una connotazione negativa o almeno adolescenziale. Del selfie, invece, sembra non riesca a farne a meno nessuno, celebrities incluse. E se ci chiediamo se anche i grandi del passato sarebbero caduti nella rete dell’autoscatto, e con che risultati, The Cape News, quotidiano del Sudafrica, prova a mostrare cosa sarebbe accaduto. Ha infatti chiesto a un’agenzia pubblicitaria di “ringiovanire” la propria immagine e per farlo ha utilizzato finti autoscatti delle più celebri fotografie di tutti i tempi. Ecco quindi Jackie Kennedy splendida in tailleur che si scatta una foto in auto con Mr. President oppure Winston Churchill con sigaro in una mano e smartphone nell’ altra.

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Le spose bambine hanno diritto all’accoglienza in Italia

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Corte di Cassazione ha dato ragione a una ragazza nigeriana che il ministero dell’Interno invece avrebbe voluto rimpatriare. Secondo i giudici della Suprema Corte “E’ certo, in diritto, che la costrizione di una donna a un matrimonio forzato costituisce grave violazione della sua dignità”. La giovane nigeriana, fuggita dai parenti che le volevano imporre di sposare un uomo di 72 anni e di lasciare il fidanzato, stava per essere rimpatriata dal ministero dell’Interno perché “avrebbe dovuto denunciare” tutto alla polizia del suo Paese che “con ogni probabilità” avrebbe perseguito i colpevoli. La Corte di Appello di Trieste prima di negare la protezione alla giovane avrebbe dovuto informarsi bene sulla situazione sociale e politica della Nigeria perché l’accoglienza deve essere accordata anche quando la violenza denunciata non proviene dalle autorità statuali ma da soggetti privati, come i familiari, ed inoltre occorre verificare se, in concreto, le istituzioni di quel Paese sono in grado di assistere e proteggere chi si sottrae a un matrimonio sgradito.

 

Come uno di famiglia… il cane a tavola!

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‘Uno di famiglia’, ma stavolta non è solo per modo di dire.  Perché Blake,  il bulldog francese, ha davvero un trattamento speciale e può sedere a tavola con le sue padroncine. L’animale, di 14 mesi, è allergico al cibo per cani e ha bisogno di mangiare pietanze vere e proprie e anche costose.

Nelle immagini del Daily Mail si vede il cane gustare piatti appositamente cucinati per lui. Mangia pollo, patate dolci, salmone e riso ogni giorno a causa della sua intolleranza al cibo per cani ordinario.
La proprietaria Preeti Young, che è una modello professionista, spende all’incirca 1800 sterline all’anno per nutrirlo. “Da quando gli do il mio cibo non ha più problemi. Blake si unisce a Preeti e alla sua sorella gemella Priya a tavola per i pasti.

Sul Casertano piovono palline di ghiaccio!

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Grandine che assomiglia a palle da ping pong. Siamo nel Casertano a San Cipriano d’Aversa dove i cittadini si sono preoccupati per la grandezza di quest’anomala grandinata che oggi ha colpito l’intero paese e le zone limitrofe.  La perturbazione non è ancora terminata anche se la pioggia scende ad intervalli. Momenti di stasi vengono sostituiti da pioggia fittissima che rischia di intasare anche le fognature. Quel che più preoccupa i cittadini sono le dimensioni della grandine, che in alcuni casi raggiungono un diametro considerevole, come dimostra la foto esclusiva de «Il Mattino». La pesantezza e la violenza della grandine caduta hanno provocato danni a diverse automobili.

Borriello e Totti scherzano sui loro infortuni

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«Tieee”!!! Dedicato ai gufi, stiamo tornando», c’è scritto nel post firmato Marco Borriello. La foto è stata scattata nella palestra di Trigoria ed è indirizzata a tutti i gufi: lui insieme con Totti, sorridenti, alle prese con la fisioterapia post infortunio.

La figlia disoccupata maltratta anziano a Udine

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Un pensionato di 61 anni era costretto a dormire sul divano, al freddo e senza luce dalla figlia, 29enne, disoccupata, che ogni giorno lo vessava per il denaro. L’uomo era costretto anche a mangiare cibo per cani per sfamarsi e quotidianamente subiva maltrattamenti spesso legati proprio ai problemi economici della ragazza che viveva insieme al compagno di 45 anni. La coppia, ora, deve rispondere alle accuse di circonvenzione di incapace.

Rilasciato su cauzione Christian D’Alessandro

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Potrà essere scarcerato su cauzione  Christian D’Alessandro, l’attivista italiano di Greenpeace, che era stato arrestato lo scorso 19 settembre nel nord ovest della Russia.

La decisione è stata presa dal tribunale di San Pietroburgo. L’annuncio è stato dato via Twitter da Greenpeace Russia.

Ora il ragazzo napoletano soggiornerà nel consolato russo a San Pietroburgo in attesa del processo: “Siamo felicissimi – spiega il padre Aristide ad Huffpost.- è una grande gioia. Ringraziamo la Farnesina per l’impegno e tutti gli amici, conoscenti che in questi mesi ci sono stati vicini. Ora non vediamo l’ora di riabbracciarlo, andremo a riprendercelo in Russia”.

Il capitano del Milan si sposa, Montolivo pronto per l’altare

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E’ previsto per i primi mesi del 2014 il matrimonio di Riccardo Montolivo  con Cristina de Pin. Il capitano del Milan quindi è deciso, dopo 5 anni di fidanzamento, a sposare la  showgirl, presentatrice e attrice di cinema e di teatro in un castello. I dettagli non sono ancora noti ma sembra proprio che tutto sia già stato preparato per regale alla coppia una cerimonia senza precedenti. A darne la notizia è Vanity Fair che scrive:

Nozze da favola? “La favola siamo noi” ha commentato il giocatore che per l’occasione ha regalato alla bella Cristina un solitario Damiani. 

Mafia nel cuore della Città Eterna, arriva la mappa dei locali

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Giorni fa era stata diffusa la mappa dei quartieri di Roma in mano alle cosche mafiose. Ora arriva invece una mappa dettagliata emanata da Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio che avverte: “Quasi il 70% delle attività di somministrazione, dunque bar e ristoranti nel centro storico sono in mano alla criminalità organizzata”. Alfonsi denuncia, Confcommercio risponde stizzita: “E’ molto grave e può essere fuorviante perché rischia di gettare discredito su un’intera categoria di imprenditori”. Il Messaggero stila l’elenco dei locali confiscati negli ultimi anni: il Dr. Fisch in via dei Serpenti, il Cafè de Paris di via Veneto, il Bar California di via Bissolati, Ristorante George di via Sardegna, Gran Caffè Cellini di piazza Capecelatro, il Federico I in via Colonna Antonina. A investire su Roma c’è tutto l’arco criminale: camorra, cosa nostra, ‘ndrangheta e organizzazioni locali. Il gioco è semplice e redditizio: i clan investono capitale sporco e riciclano il denaro nelle attività legali, in supermercati, bar o ristoranti.

#youtubedown, il black out di YouTube: il mondo s’interroga

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In Italia era notte, ma in altre zone del mondo il disagio si è avvertito eccome. I server di Google che gestiscono il portale Youtube sono andati in blackout, intorno alle 23,10 di lunedì e il problema ha interessato gran parte degli utenti. Se si cercava un video, ci si ritrovava di fronte alla scritta  “500 internal several error”. Da cosa è stato dovuto? Il problema non era tecnico, ma è stato invece un gruppo di hackers, Team Inj3ct0r,  che poi hanno rivendicato l’attacco su twitter. Tra Facebook e Twitter ha iniziato a diffondersi l’hashtag #youtubedown, con segnalazioni, ironia e fiducia sul veloce ripristino di tutte le attività.

Giorno di lutto per la Sardegna, Crozza annulla la copertina

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Giorno di lutto per la Sardegna e Maurizio Crozza decide di annullare la copertina di Ballarò. “Cari tutti, ho deciso che la mia copertina a Ballarò di questa sera non andrà in onda. Di fronte ad una tragedia come quella che ha colpito la Sardegna non si ha tanta voglia di ridere. Almeno, io non ce l’ho. Un abbraccio a tutti gli amici sardi”, questo il messaggio diffuso su Facebook da Crozza. Ma intanto sono molti i programmi televisivi che hanno deciso di rivedere il palinsesto proprio per rispetto delle vittime del maltempo.

La Juve riparte dal treno: nuovo spot bianconero

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La Juventus riparte dal treno. Oggi la società ha pubblicato sul suo canale Youtube, il video della squadra sul treno Frecciarossa per uno spot. I giocatori palleggiano nelle carrozze, Buffon accenna una parata.

NON E’ LUI! Arriva la smentita da Parigi

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Prima la notizia dell’arresto e poi la smentita. E’ sempre Le Parisien, che dopo pochi minuti batte l’errata corrige: “Non è lui l’attentatore”. Continua quindi l’ansia nella capitale francese ed è sempre più stringente la caccia all’uomo.

Dopo lo scandalo levati alcuni poteri al sindaco di Toronto

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Se in Italia gli scandali politici spesso restano solo sulle pagine dei giornali, in Canada, invece, al sindaco, Rob Ford, sorpreso probabilmente a fumare crack, vengono sottratti poteri con un provvedimento che ha trovato una schiacciante maggioranza. Ford infatti si era rifiutato di dimettersi e così è arrivata la mozione approvata con 39 voti a favore e solo 3 contrari di sospendere il potere del sindaco  di nominare e licenziare il vice sindaco e il suo comitato esecutivo, che gestisce la sessione di bilancio. Il sindaco ha promesso che farà ricorso in tribunale.

Panico a Gallipoli: tromba d’aria sull’abitato, vetri infranti e feriti

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Attimi di panico a Gallipoli, quando una tromba d’aria si è abbattuta sull’abitato, sconvolgendo il centralissimo corso Roma. Sono andati in frantumi i vetri delle finestre e sono saltati gli infissi dell’istituto superiore Quinto Ennio, che è stato evacuato. Due persone sono state medicate al Pronto soccorso, dove la tromba d’aria ha fatto saltare la porta d’ingresso. Sono uno studente di 16 anni e un uomo di 45 anni, entrambi con lievi abrasioni.

Il degrado di Roma parte dalle istituzioni: cartello shock!

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La Pubblica Amministrazione dovrebbe dare il buon esempio di etica e di civiltà. Ma a volte, anzi, troppo spesso, non è così.
Tutto accade niente di meno che fuori dall’Ufficio Gestione Verde Urbano, a Roma. Un utente, indignato, ha fotografato un cartello esposto fuori dalla porta e lo ha postato su Facebook. In moltissimi si sono scatenati contro il messaggio contenuto nel cartello, tanto da creare un vero e proprio ‘caso diplomatico’. Ecco cosa c’è scritto: “Il pubblico si riceve nei giorni di martedì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 previo appuntamento telefonico. L’altri giorni (l’errore è del cartello ndr) dobbiamo lavorare. Si prega d non essere insistenti, altrimenti ci vedremo costretti, anche se contrario alla nostra educazione, a prendervi a parolacce ed insulti”.

ARRESTATO! La Francia tira un respiro di sollievo

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L’attentatore di Parigi che ieri aveva sparato nella redazione di Liberation e alla Defense, davanti alla sede di Societe Generale, è stato arrestato. Lo riporta Le Parisien spiegando che l’uomo è stato fermato nel VII arrondissement. L’uomo è anche sospettato di essere l’autore di un attacco all’emittente televisiva BfmTv venerdì scorso. La Francia tira un respiro di sollievo.

Arriva la bomba nel Pd? Renzi inonda e Letta corre ai ripari

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Se la Sardegna è in emergenza, anche Letta e il Pd devono correre ai ripari. Renzi infatti inonda il suo partito e, forte della vittoria nei circoli, attacca il ministro Cancellieri. 

Intanto Matteo Renzi torna ad attaccare, confermando la sua posizione. “Sono per le dimissioni di Cancellieri, indipendentemente dall’avviso di garanzia o meno”. Sono queste le parole dell’ex rottamatore nella sua Enews settimanale. “L’idea che ci siamo fatti dell’intera vicenda Ligresti è che la legge non sia uguale per tutti e che se conosci qualcuno di importante te la cavi meglio. E’ la Repubblica degli amici degli amici: questo atteggiamento è insopportabile”.

“I media – dice ancora Renzi – scrivono che il ministro Cancellieri dovrebbe dimettersi se le arrivasse un avviso di garanzia. Non la penso così e so che adesso non tutti saranno d’accordo con me: le dimissioni non dipendono da un avviso di garanzia. L’avviso di garanzia è un atto di tutela verso l’indagato, non è una sentenza di condanna: vent’anni di giustizialismo soprattutto mediatico hanno trasformato uno strumento a favore della difesa in una condanna preventiva. Un Paese civile, un Paese che cambia verso, è un Paese in cui non basta un’informazione di garanzia per condannare una persona. Se diventerò segretario del Pd su questo tema vorrei combattere una battaglia culturale”.

Il sindaco di Firenze assicura che una sostituzione del ministro della Giustizia non indebolirebbe Letta. “A chi dice – scrive -: Renzi fa questo per indebolire Letta. Bene, sia chiaro: se cambia il ministro della Giustizia il Governo Letta è più forte, non più debole”. “Perché – sottolinea – con questo ministro, qualsiasi intervento sulle carceri, qualsiasi posizione sulla riforma della Giustizia sconterà un giudizio diffidente di larga parte degli italiani”.

“Ma cosa farà il Pd in Parlamento? Se Cancellieri non si dimette – spiega il sindaco fiorentino -, il gruppo del Pd si riunirà. Spero che nel gruppo si voti, in modo palese, con ciascun parlamentare che esprime la sua opinione spiegandola ai colleghi e agli elettori. Abbiamo molti parlamentari capaci: sono certo che non avranno paura delle loro idee”.

Renzi sottolinea che “poi, siccome siamo un partito e non un’accozzaglia di gente, tutto il gruppo vota secondo le indicazioni della maggioranza. Se fossi segretario chiederei di partecipare alla discussione. Non lo sono, almeno per il momento e non sono parlamentare: dunque non ho titolo per esserci”.

Letta, secondo le ultime indiscrezioni, avrebbe quindi deciso di partecipare all’assemblea Pd per la sfiducia della Cancellieri, per cercare di blindare il ministro al suo posto. 

Parla il sindaco di Olbia, tra disperazione e stupore

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“Siamo stati travolti da una bomba d’acqua che nel giro di due ore ha creato voragini, portato via i ponti. In un attimo 50 cabine elettriche hanno smesso di funzionare. Abbiamo visto una concentrazione d’acqua e una violenza senza precedenti. Tre persone sono morte perché all’improvviso si è aperta una voragine nella strada e ha inghiottito le macchine” , così il sindaco di Olbia Gianni Giovanelli.

Una stella della danza del ventre… la grillina fa beneficenza

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Un stella, anzi una pentastellata, Olimpia Adardi, consigliera comunale di Parma, che si esibisce in una danza del ventre per una serata organizzata dalla Onuls Pane e Vita che si occupa dei senzatetto.  “Se non credessi in questa causa, non farei questa pazzia”, ha detto l’esponente dei Cinque Stelle prima dell’esibizione.  Ecco il video dell’esibizione:

Gabrielli si difende: “Dato allarme”

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“Il sistema di allertamento nazionale ha fatto il suo dovere”. Lo ha detto ad Olbia il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli e poi ha aggiunto “Chi ha lanciato false accuse ne risponderà”, ha aggiunto. “Il sindaco di un paese vicino Olbia ha dato l’ordine di lasciare il territorio ma molti cittadini non si sono voluti allontanare dalle loro case, salvo poi richiedere l’aiuto di elicotteri a tarda notte”. Per il capo della Protezione civile “finché non ci sarà la consapevolezza di tutti i soccorsi in situazioni come queste diventano difficili. Come al solito, troppi parlano di cose che non conoscono”. Gabrielli ha risposto a chi ha criticato la macchina dei soccorsi. “Ma chi doveva intervenire nel territorio se non il territorio? Chi doveva esserci la cavalleria?” chiede Gabrielli sottolineando che “la prevenzione senza la pianificazione è poca cosa”. Ed inoltre aggiunge, è fondamentale “l’atteggiamento dei cittadini, che sono i primi attori di protezione civile”. “Questa è una calamita naturale. In 24 ore è sceso un quantitativo di pioggia pari alle precipitazioni di sei mesi, con punte di 450 millimetri nella zona di Orgosolo in 12 ore”, ha aggiunto Gabrielli. Tutta la zona orientale, da Villagrande sino ad Arzachena ha registrato, secondo la Protezione civile, valori fra 250-400 millimetri. “Con questi quantitativi – ha aggiunto Gabrielli – non ci sono territori a riparo”.

Il capo della Protezione Civile è arrivato in Sardegna e ha dichiarato “Siamo solo all’inizio dei soccorsi, ho trovato grande volontà, un pò meno organizzazione”, ha detto dalla centrale di Coordinamento dei soccorsi allestita a Olbia. “Stiamo cercando di organizzarci bene”, ha aggiunto.

6 milioni gli italiani a rischio alluvione

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Arrivano i dati dall’Annuario Ispra e si scopre ( e forse già lo si sapeva, ma pochi lo dicevano), che sono 6 milioni gli italiani esposti a rischio alluvioni, mentre sarebbero almeno 1 milione quelli esposti a rischio frana.  «Ma quello che sta accadendo non è solo per colpa dei cambiamenti climatici», afferma in una nota Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi. Secondo Graziano i geologi hanno il dovere morale di non abbassare la guardia. «Non è solo colpa dei cambiamenti climatici – afferma – perchè ad esempio l’urbanizzazione sfrenata ha eroso dal 1985 ad oggi ben 160 km di litorale».

Non solo: i dati Ispra indicano che ogni 5 mesi viene cementificata una superficie pari a quella del comune di Napoli. Per non parlare degli incendi, il 72% dei quali risulta essere di natura dolosa, il 14% di natura colposa e il restante 14% di natura dubbia. «Da tempo i geologi – conclude – chiedono l’istituzione di una commissione che possa affrontare tali problematiche così come fece la Commissione De Marchi».

Ecco cosa causa il maltempo:

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La Sardegna s’allaga e Briatore offre alloggi gratis

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Arriva l’offerta di Flavio Briatore che dopo l’alluvione che ha colpito nelle ultime ore la Sardegna mette a disposizione 14 alloggi di proprietà della società Billionaire Srl ad Arzachena. «A seguito della tragedia che ha colpito la Sardegna – si legge in una nota della società diffusa su twitter – Flavio Briatore e Billionaire, colpiti e addolorati dai lutti e dai danni provocati da questo evento, in segno di solidarietà verso la popolazione sarda, mettono 14 alloggi a disposizione di famiglie che abbiano necessità di un alloggio d’emergenza». Il personale del Billionaire, prosegue Briatore, «si mette a totale disposizione delle autorità locali che stanno gestendo le operazioni di aiuto».

Allarme tasse, è il Wall Street Journal a puntare il dito contro l’Italia

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Lo dice a chiare note il Wall Street Journal: “Le tasse in Italia distruggono la ripresa” e poi aggiunge ”Con una economia che stenta a ripartire ed una disoccupazione a livelli record, il peso delle tasse in Italia potrebbe distruggere le prospettive di ripresa”. Questo è quanto stamattina ha pubblicato in un editoriale dedicato al modello fiscale italian il Wall Street Journal. Il giornale Usa sottolinea che proprio “l’enorme peso delle tasse” su aziende e lavoratori è una delle principali cause per la scarsa crescita dell’Italia negli ultimi dieci anni, addirittura “la più bassa tra i 34 Paesi dell’area Ocse“.

Il quotidiano a stelle e strisce, spiega poi che “l’esborso per le pensioni di anzianità rappresenta circa il 13% del Pil, ossia un terzo più alto rispetto alla Germania e il doppio rispetto agli Usa, secondo i dati Ocse“. “L’assurdità è che un lavoratore italiano costa più di uno spagnolo, ma ha uno stipendio più basso”, dice al giornale Riccardo Illy. Secondo Paolo Manasse, professore di economia all’università di Bologna, il governo dovrebbe tagliare altri 30 miliardi di euro di tasse sul lavoro per essere in linea con la media Ocse. “L’Italia ha davanti a sé un compito spaventoso”, dice al Wsj Manasse.

Il carico fiscale totale per l’impresa nel nostro Paese si conferma il più alto d’Europa, pari al 65,8% dei profitti commerciali, e l’Italia scende di 7 posizioni rispetto all’anno scorso nella classifica mondiale del carico fiscale, posizionandosi al 138esimo posto, rispetto a 189 economie prese in esame.

Dove sta la ripresa? Con il contagocce?

Da Bologna a Taranto con una pistola in borsa, due ragazze fermate

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Hanno 21 e 17 anni le due ragazze di Massafra che sono state arrestate e poste agli arresti domiciliari dopo che i carabinieri hanno scoperto che tenevano una pistola nella borsetta di una delle due.  I militari avevano appreso da una fonte confidenziale che le due ragazze sarebbero giunte a bordo di un autobus probabilmente con un carico di droga. All’arrivo del pullman, che era partito da Bologna, hanno seguito le due giovani e le hanno fermate per un controllo mentre tentavano frettolosamente di allontanarsi. La maggiorenne, nel momento in cui le è stato richiesto di mostrare il contenuto dei bagagli, ha ammesso di detenere un’arma, che aveva trasportato fino a Massafra, insieme alla cognata minorenne. La giovane ha estratto da uno dei borsoni pieni di indumenti una busta in cellophane, contenente una pistola, perfettamente funzionante,con la matricola cancellata, di calibro 7,65, completa di una scatola con 50 proiettili dello stesso calibro.

Se la Sardegna piange, il sud è in ginocchio

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Dopo la Sardegna il maltempo arriva a flagellare anche la Calabria. Ingenti danni si sono registrati sulla costa ionica ed in particolare il catanzarese, il crotonese e il vibonese. Numerosi gli allagamenti e le strade interrotte a causa del fango. In molti comuni le scuole sono rimaste chiuse. A Crotone, Catanzaro e Vibo Valentia sono centinaia le richieste di soccorso giunte ai vigili del fuoco, alcune per persone rimaste bloccate in auto. A Sellia Marina, nel catanzarese, un villaggio con 150 persone è stato evacuato perché invaso dall’acqua a causa dello straripamento del fiume Uria. L’esondazione ha provocato ingenti danni sia alle abitazioni che al sistema dei trasporti. Sempre nella zona di Sellia Marina c’è preoccupazione per un ponte ferroviario che ora si sta cercando di mettere in sicurezza. Un altro ponte, già da tempo inutilizzato, è crollato.

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Anche a Roma sono stati attivati dodici presidi della Protezione civile anche se la prima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Capitale sembrerebbe al momento meno intensa del previsto, ma resta alto l’allerta per il Tevere.

Come racconta Il Fatto Quotidiano:

Difficoltà si riscontrano anche in Campania, dove un forte vento di scirocco ha flagellato per tutta la notte l’isola di Capri (Napoli), provocando l’interruzione dei collegamenti con le corse veloci. Sono invece regolari i traghetti. Le prime avvisaglie del maltempo si erano viste ieri pomeriggio quando, con i collegamenti già a singhiozzo, le raffiche di vento e il mare che si è alzato all’improvviso, si sono verificati due episodi che hanno impegnato gli uomini della Capitaneria di porto. Che prima hanno salvato un giovane in difficoltà con la sua imbarcazione al largo di Punta Campanella. Poi sono intervenuti per un incidente avvenuto nel porto di Capri con lo Snav Orion che ha urtato una bitta della banchina del molo ed è stato costretto a interrompere le partenze: l’unità veloce è stata fatta ripartire per Napoli senza passeggeri a bordo per le verifiche dei danni. Sospese le corse di aliscafi e catamarani, tra Capri, Sorrento e Napoli. La ripresa delle corse veloci non è prevista neppure per le prossime ore, visto che le condizioni meteo-marine dovrebbero peggiorare.

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In Puglia il violento temporale che si sta abbattendo sulla città di Taranto e nei comuni della provincia sta provocando danni ed enormi disagi alla circolazione stradale. Nel capoluogo diverse auto sono rimaste in panne nei sottovia. Decine le richieste di soccorso pervenute ai vigili del fuoco, che stanno lavorando per liberare negozi e scantinati dall’acqua e verificare l’agibilità di numerosi edifici. In alcune strade si sono create voragini per il cedimento dell’asfalto. Il nubifragio non sta risparmiando i comuni di entrambi i versanti, orientale e occidentale. A Castellaneta la strada provinciale 15 (tra Masseria Gaudella e Laterza) è franata in più punti. Il Comune ha diramato un avviso sottolineando che “è estremamente pericoloso percorrerla”. La situazione è difficile anche a Ginosa e Marina di Ginosa, dove il 7 ottobre scorso sono morte quattro persone a causa di un’alluvione; alcune zone risultano isolate. Il forte vento sta complicando le operazioni di soccorso da parte dei vigili del fuoco.

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