Continuano i problemi inerenti al processo a Oscar Pistorius, dopo l’interruzione di ieri quando la Corte ha saputo che la foto di una testimone era stata mostrata da una tv, Charl Johnson, vicino di casa dell’atleta accusato dell’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, ha affermato di aver subito minacce telefoniche poco prima di deporre in aula, quando già era in tribunale per essere ascoltato. “Questa persona mi ha detto che il mio numero di telefono era stato dato nel corso dell’udienza. Gli ho risposto che non ero consapevole di questo fatto e che non avevo (ancora) testimoniato”, ha spiegato il testimone. L’uomo ha inoltre detto di aver scoperto solo allora che c’erano diverse chiamate senza risposta e un messaggio vocale registrato dall’estero. “Perchè mentire in tribunale, sappiamo che Oscar non ha ucciso Reeva”, queste le parole indirizzate “con tono minatorio” a Johnson nel messaggio. Ma l’accusa ha sferrato anche un altro colpo, facendo emergere un nuovo evento. Qualche settimana prima della morte di Reeva, infatti, Pistorius avrebbe maneggiato male un’arma da cui partì accidentalmente un colpo, e poi chiese a un amico compiacente di assumersene la colpa. Il fatto sarebbe avvenuto a gennaio 2013, in un ristorante alla moda della città dove la coppia risiedeva. Johannesburg. A passare la pistola all’alteta fu Darren Fresco, che lo avvertì che “c’era un colpo in canna”. Ma quando l’arma arrivò nelle mani dell’atleta, inspiegabilmente partì un colpo. Il pugile di professione Kevin Lerena, presente quella sera allo stesso tavolo, ha raccontato: “Ci fu un immediato silenzio”. E ancora: “Guardai a terra e proprio lì dove puntai lo sguardo, dove c’era il mio piede, c’era un foro sul pavimento. Avevo una sbucciatura sul dito, ma non ero ferito”. Pistorius chiese scusa accertandosi che non fossero feriti. Ma poi, voltatosi verso uno di loro, gli chiese di addossarsi la responsabilità dell’accaduto. “Per favore, dì che sei stato tu. C’è troppa attenzione dei media su di me”, ha raccontato Lerena, riportando le parole di Pistorius. “E quando arrivarono i proprietari del ristorante, Darren disse che era stato lui”.
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Processo Pistorius: il testimone dell’accusa minacciato e quel colpo partito…
Pubblicato da tdy22 in marzo 5, 2014
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La tv che fa sospendere il processo a Pistorius: la foto della testimone
Il giudice Thokozile Masipa ha sospeso per alcuni minuti il processo per omicidio a carico di Oscar Pistorius dopo aver scoperto che una tv sudafricana aveva mostrato una foto della prima testimone dell’accusa, contravvenendo alla regola imposte per le riprese del processo. Il giudice ha spiegato: “Prendo questa cosa molto sul serio”. Al momento della sospensione, l’udienza era iniziata da poco. La corte era stata avvertita che una foto della testimone, Michelle Burger, una economista dell’Università di Pretoria che abita a meno di 200 metri dalla casa dell’atleta e che aveva chiesto di non essere ripresa, era stata mostrata da una tv. La testimone ieri, nel primo giorno di processo, aveva raccontato di aver udito le urla di terrore di una donna che chiedeva aiuto prima dei colpi di arma da fuoco sparati da Pistorius. A trasmettere la foto della donna, trovata sul sito dell’università dove insegna, è stata la catena televisiva eNCA. “È abbastanza inquietante. I media erano stati avvertiti. Se non si comportano correttamente non li tratteremo con i guanti di velluto”, ha detto il giudice.
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2014
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“Mi dichiaro non colpevole”: Pistorius in tribunale
Al via oggi il processo a Oscar Pistorius per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp. Le prime parole dell’atleta, accusato di aver ucciso la modella a colpi di pistola il giorno di San Valentino dell’anno scorso, sono state: “Mi dichiaro non colpevole. Ho ucciso per errore”. Nella prima udienza davanti alla Corte di Pretoria è stata ascoltata la testimonianza di una vicina, Michelle Burger, che ha raccontato di aver sentito quella notte “urla raccapriccianti”, seguite da quattro spari. La testimonianza della donna è stata però contestata dall’avvocato Barry Roux, a partire dal numero degli spari: “Ha ragione suo marito quando dice di averne sentiti cinque o sei?”, ha chiesto il legale nel corso della deposizione. “Sono certa di averne sentiti quattro, non parlo a nome di mio marito”, ha replicato la donna. “Come fa a sapere che suo marito sia stato onesto?”, ha incalzato l’avvocato. “Stiamo insieme da 20 anni e so che è una persona onesta”, ha risposto la testimone. Roux ha chiesto più volte alla donna se fosse convinta che Pistorius stesse mentendo. “Non capisco perché non abbia sentito le urla”, ha replicato la testimone, accusata più volte dall’avvocato di aver cambiato versione: “Lei non è sicura e che cosa fa, lei sta facendo speculazioni, sta cercando di colmare tutte le lacune” nella sua testimonianza.
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2014
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Tutto pronto in Sudafrica per “il processo del secolo”: Pistorius in Tribunale
Era il 14 febbraio 2013 e la modella Reeva Steenkamp, fidanzata di Oscar Pistorius, veniva uccisa. A impugnare l’arma, proprio l’atleta sudafricano. Oggi inizia, a Pretoria, quello che in molti definiscono “il processo del secolo”, durante il quale Pistorius rischia 25 anni. In aula è presente anche la madre di Reeva, che ha detto: “Qualsiasi cosa deciderà la corte sono pronta a perdonarlo prima però voglio obbligarlo a guardarmi, e vedere il dolore e l’angoscia che mi ha inflitto”. Intanto, il Sudafrica è diviso tra innocentisti e colpevolisti in un caso che ha una portata mediatica con pochi precedenti. E proprio ai media parla ancora June, la madre della modella: “Molte persone nella mia posizione vorrebbero vederlo morto o punito in modo esemplare. Ma credo nella fede e nella giustizia e non c’è odio o voglia di vendetta nel mio cuore”. Nella lunga intervista la donna ha ricordato di aver minacciato una volta Pistorius, quando Reeva le telefonò per dirle che lui stava guidando a velocità troppo alta: “Prenditi cura di mia figlia o ti distruggo”, aveva tuonato la madre. I media britannici ritengono che il processo avrà una durata di circa tre settimane mentre Sky News ritiene che saranno cruciali i rilevamenti fatti dalla polizia scientifica dopo la tragica notte in cui lui aprì il fuoco con la sua pistola da 9mm contro la ragazza attraverso la porta del bagno. Pistorius ha ammesso di aver sparato, ma per errore, pensando che nel bagno si nascondesse un ladro, entrato di soppiatto in casa in piena notte. Secondo l’accusa si trattò invece di omicidio volontario, avvenuto in seguito a un violento litigio. Pistorius è in libertà vigilata, ma se sarà giudicato colpevole di omicidio premeditato rischia il carcere a vita. La perizia balistica mostrerebbe che la mira fu precisa e i colpi non vennero sparati a caso, come quando si sentono rumori di un intruso o di un potenziale ladro. Secondo gli esperti, inoltre, le tracce di sangue lasciate dalla vittima potranno essere determinanti per far piena luce sulla vicenda. “Anche la traiettoria dei proiettili attraverso la porta del bagno fornirà una chiara indicazione di quello che è successo”, ha detto l’esperto di balistica J.C. de Klerk. Tutto questo servirà per capire se si è trattato di un tragico incidente o di un assassinio a sangue freddo.
Pubblicato da tdy22 in marzo 3, 2014
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A tre giorni dal processo spunta Leah, la nuova fidanzata di Pistorius
Prenderà il via lunedì prossimo, il 3 marzo, il processo che vede al banco degli imputati Oscar Pistorius, accusato di omicidio premeditato per la morte della fidanzata Reeva Steenkamp. Ora, quando mancano tre giorni al ritorno dell’atleta in tribunale, il Sun pubblica la foto della nuova fiamma e rivela: “Oscar e Leah (questo il nome della donna, ndr) sembrano davvero molto presi e lei lo sta aiutando tanto per cercare di superare questo difficile momento. Un mese fa gli ha anche presentato la sua famiglia, che vive in una fattoria vicino Potchefstroom, a due ore da Johannesburg, e tutti l’hanno accolto benissimo”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 28, 2014
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Donna poliziotto diventa uomo: si pensa di togliergli la pistola
Rischia di “perdere” la pistola una donna poliziotto che, in Grecia, si è sottoposta a un intervento per cambiare sesso diventando uomo. Il suo caso, tuttavia, è sotto osservazione dei vertici della polizia: l’agente è stato confermato in servizio ma ora s’interrogano se sia il caso che continui a disporre di una pistola d’ordinanza calibro 9. Stando a quanto riportano alcuni giornali, l’agente, in forze al reparto della polizia stradale, è attualmente in malattia. Inizialmente si era discusso sull’opportunità di allontanarlo dal corpo di polizia a seguito del cambio di sesso ma il timore di reazioni negative a una simile decisione ha fatto sì che si soprassedesse. Ma ora c’è chi, per asseriti “motivi psicologici”, ha avanzato dubbi sull’opportunità che il poliziotto continui a disporre di una pistola d’ordinanza. Diversi psicologi privati che hanno esaminato l’ex poliziotta sostengono di non aver notato alcun problema nel corso dei test effettuati ma i vertici della polizia hanno comunque assegnato a una squadra di specialisti il compito di esprimersi sulla questione.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 25, 2014
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Video shock! L’esecuzione di 14 prigionieri in Siria
E’ stata la Cnn a mostrare il filmato che ritrae l’esecuzione, in Siria e per mano dell’Isis, di 14 uomini in Siria. Vi si vedono i prigionieri, bendati, legati e portati sul bordo di un pozzo, mentre l’assassino, pistola puntata contro le loro nuche, li uccide in successione. L’emittente televisiva ha ricevuto il video dagli attivisti che tentano di mostrare al mondo le atrocità commesse in Iraq e Siria dall’Isis, il gruppo terroristico islamico che all’inizio combatteva sia il Presidente Bashar Al-Assad sia altre forze ribelli e L’Esercito Siriano Libero.
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Pubblicato da tdy22 in febbraio 18, 2014
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“Il dolore e la tristezza mi consumano”: Pistorius parla per la prima volta
Un anno fa, il 14 febbraio 2013, moriva la modela Reeva Steenkamp, fidanzata del campione paralimpico Oscar Pistorius. La donna è morta proprio per mano dell’uomo con cui avrebbe dovuto festeggiare il giorno degli innamorati che ora attende il 3 marzo, giorno in cui si aprirà il processo che lo vede accusato di omicidio premeditato. Il 27enne, che rischia da 25 anni di carcere all’ergastolo, ha rotto oggi il muro del silenzio. “Il dolore e la tristezza mi consumano”, scrive, parlando della sofferenza dei genitori, della famiglia e degli amici della modella. Quella notte, nella sua abitazione a Pretoria, Pistorius sparò contro la porta del bagno in cui la 29enne si era chiusa, uccidendola. Ha sostenuto di aver agito nella convinzione di avere a che fare con un intruso, ma l’accusa afferma che la violenza sia stata conseguenza di una lite. I media di tutto il mondo seguiranno l’evoluzione del caso. “Nessuna parola è in grado di rappresentare adeguatamente i miei sentimenti sul devastante incidente che ha causato così tanta sofferenza a tutti quanti amavano veramente, e continuano ad amare, Reeva”, ha scritto Pistorius. “La perdita di Reeva – ha proseguito – e il totale trauma di quel giorno, li porterò con me per il resto della vita”. Si tratta della prima dichiarazione di Oscar sulla morte della fidanzata. E’ la prima volta che lo sportivo rilascia una dichiarazione sulla morte della fidanzata, perché in precedenza ha sempre affidato i suoi pensieri allo zio Arnold. La madre di Reeva, June, ha annunciato che intende essere presente al processo a Pretoria. Sinora nessuno dei membri della famiglia Steenkamp ha mai partecipato alle udienze in tribunale, mentre i parenti dell’atleta sono sempre stati al suo fianco. Pistorius affronta anche accuse legate al possesso di armi, mentre mercoledì i suoi legali hanno trovato un accordo con la donna che gli imputava una presunta aggressione. Cinque anni fa venne arrestato perché Cassidy Taylor-Memmory lo denunciò per averla ferita a una festa, sbattendo una porta.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 14, 2014
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Omicidio shock a Tor Vergata: 22enne atteso sotto casa
Era appena uscito di casa il 22enne romano Edoardo Di Ruzza, quando due persone a bordo di una moto lo hanno freddato con diversi colpi di pistola dopo averlo atteso in strada. Erano circa le 20.40 e i due si sono subito dati alla fuga. Il giovane era già stato inquisito in passato per reati legati alla droga ed era stato arrestato 3 anni fa dai carabinieri anche per porto abusivo di armi. La dinamica dell’omicidio, che ha avuto luogo in via Torresina a Tor Vergata, Roma, fa pensare a un’esecuzione e ora la polizia sta indagando. Gli spari hanno allertato tutti i residenti. Ma al momento non vi è traccia dei killer. Venti giorni fa, a pochi chilometri di distanza dal luogo di questo omicidio, fu ucciso un diciassettenne con due colpi di pistola in faccia. Quell’omicidio, è ancora insoluto.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 6, 2014
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Si dimentica la pistola in tasca e si spara in faccia per errore
William Rood, è un uomo distratto e sfortunato. Domenica scorsa mentre stava levandosi i pantaloni si è dimenticato di avere la pistola nella tasca anteriore e così, per errore, si è sparato in faccia o meglio al collo. Rood infatti si è ritrovato con la pallottola conficcata poco sotto il mento in un lago di sangue. Immediato il trasporto con eliambulanza al vicino City Medical Center di Carter County, nel Tennessee, dove l’uomo ora si trova in terapia intensiva.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 16, 2014
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Napoletano shock: suicidio al telefono
Orazio Caso aveva 48 anni ed era titolare di un’agenzia di scommesse. E ora si sta indagando sulla sua morte: sono infatti in corso accertamenti per raccogliere elementi sulla esatta dinamica dei fatti e capire quale motivo possa aver indotto l’uomo a compiere il gesto estremo. Il 48enne di Poggiomarino, in provincia di Napoli, si sarebbe infatti suicidato con un colpo di pistola davanti agli occhi della sua compagna, mentre parlava al telefono con un amico, per annunciargli l’intenzione di togliersi la vita.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 10, 2014
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Soffre nel vedere la moglie malata: la uccide e si toglie la vita
Un ex gioielliere ora in pensione si era recato in visita alla moglie nella residenza sanitaria Bernardelli, dove la moglie era ricoverata da due mesi a seguito di un’ischemia cerebrale e qui ha ucciso la donna prima di togliersi a sua volta la vita. Il fatto è accaduto a Paderno Dugnano, nel Milanese, dove l’anziano è giunto attorno alle 11.30. Stando alle prime informazioni, l’uomo era da tempo molto prostrato per le gravi condizioni della moglie, a cui era molto legato. Giunto nella sua stanza della donna, il marito ha estratto la pistola, una ’38 special’ regolarmente detenuta, e ha sparato due colpi al petto della moglie. Subito dopo ha rivolto l’arma verso se stesso, facendo fuoco una terza volta, alla tempia. Durante le feste natalizie l’anziano avrebbe manifestato ai due figli il suo malessere per la malattia della consorte.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 2, 2014
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Si spara al gluteo per errore, cercava il portafoglio!
E’ accaduto in un negozio di Brighton, in Michigan, dove un 32enne si è recato alla cassa per pagare il conto, ma ha confuso la pistola con il portafoglio e inavvertitamente si è sparato a un gluteo. Secondo l’Huffighton Post l’uomo non ha commesso reato in quanto aveva il permesso di portare armi. Le ferite riportate non sono gravi, l’uomo è stato curato in un ospedale locale e dimesso.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 1, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/01/si-spara-al-gluteo-per-errore-cercava-il-portafoglio/
Giallo a pochi passi dalla Capitale, ucciso un uomo
Il cadavere di un 51enne romano incensurato è stato trovato in strada intorno alle 7 a Rocca Priora, nei pressi della Capitale. L’uomo sarebbe stato ucciso con due colpi di pistola alla testa; sulla vicenda indagano i carabinieri di Frascati, che sono alla ricerca di elementi per risalire al movente.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 4, 2013
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Creduto morto, respira ancora all’arrivo del medico legale
Un 79enne di San Vito, frazione di Rimini, si è sparato un colpo alla testa nella sua abitazione. L’uomo è stato creduto morto ma, all’arrivo del medico legale, era ancora vivo e il dottore ha richiamato l’ambulanza. A quel punto, però, per l’anziano era troppo tardi: è deceduto prima del trasporto in ospedale. Ora sarà un’inchiesta dell’Asl della città romagnola a fare luce sull’accaduto, aperta per accertare il rispetto delle procedure da parte del personale sanitario. Il medico del 118 aveva accertato gravi lesioni cerebrali, irreversibili, e il decesso del paziente, chiamando quindi il medico legale, il quale però ha constatato che l’uomo respirava ancora.
Pubblicato da tdy22 in novembre 29, 2013
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L’assessore che porta la pistola in Regione Veneto: “non si sa mai”
Dopo gli scontri non solo verbali, ma anche fisici avvenuti in Aula Giulio Cesare a Roma e nel Consiglio Regionale a Torino, ora emerge che c’è chi arriva in Consiglio con tanto di pistola. l’assessore Servizi sociali in Veneto passato al gruppo della rinata Forza Italia, Remo Sernagiotto, ha affermato:
“Porto la pistola in Regione Veneto e non ho mai sparato. E’ solo per difesa, qui non si sa mai”.
L’assessore ha poi precisato che lui non ha la scorta o l’auto blu: “Mi muovo con la mia mini per evitare di incidere sulle spese della Regione e l’arma la porto con me per difendermi dai malintenzionati”.
Sernagiotto ha un regolare porto d’armi da 30 anni e comprò la pistola per difendersi da alcune minacce. Oggi la porta perché si muove spesso, da solo e fino a notte fonda, per partecipare ad incontri e riunioni: “Che ho la pistola lo sanno tutti, così come tutti sanno che non l’ho mai usata. Non vado al poligono e mica sono un pistolero. Sono un uomo pacifico, ogni tanto sparo qualche colpo nel bosco per evitare che si arrugginisca”.
L’assessore spiega: “Quando mi muovo vado sempre da solo con la mia Mini rossa per evitare di incidere sulle spese della Regione e l’arma la porto con me per difendermi dai malintenzionati. Non sarei mai in grado di sparare ad una persona, ma se fosse necessario magari con due colpi in aria eviterei il peggio. La pistola l’ho comprata non quando facevo politica ma da imprenditore su consiglio degli stessi carabinieri dopo che avevo subito una serie di furti”.
Lucio Tiozzo, capogruppo Pd nel consiglio regionale del Veneto, ha dichiarato: “Non è ammissibile entrare in Consiglio regionale con armi. Ci appelliamo al Presidente Clodovaldo Ruffato perchè faccia rispettare questo. Se dovesse servire, anche con l’installazione di metal detector”.
Tiozzo ha poi aggiunto: “Siamo contro i cittadini ‘fai da te’, devono essere le forze dell’ordine a difenderli. Nel caso, poi, siamo davanti ad un assessore ai Servizi sociali, che dovrebbe essere un segnale per una società più serena e più coesa”.
E proprio Ruffato si è detto “esterrefatto” per la vicenda: “Sono rimasto stupito, esterefatto. Non deve più succedere. Darò disposizioni perché nessuno possa più entrare con qualsiasi tipo di armi in Consiglio Regionale. Confido nel buon senso e nella maturità dei consiglieri – ed ha aggiunto scherzando -. In giunta non so se ha bisogno di protezione, qui in Consiglio sicuramente no”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 27, 2013
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Da Bologna a Taranto con una pistola in borsa, due ragazze fermate
Hanno 21 e 17 anni le due ragazze di Massafra che sono state arrestate e poste agli arresti domiciliari dopo che i carabinieri hanno scoperto che tenevano una pistola nella borsetta di una delle due. I militari avevano appreso da una fonte confidenziale che le due ragazze sarebbero giunte a bordo di un autobus probabilmente con un carico di droga. All’arrivo del pullman, che era partito da Bologna, hanno seguito le due giovani e le hanno fermate per un controllo mentre tentavano frettolosamente di allontanarsi. La maggiorenne, nel momento in cui le è stato richiesto di mostrare il contenuto dei bagagli, ha ammesso di detenere un’arma, che aveva trasportato fino a Massafra, insieme alla cognata minorenne. La giovane ha estratto da uno dei borsoni pieni di indumenti una busta in cellophane, contenente una pistola, perfettamente funzionante,con la matricola cancellata, di calibro 7,65, completa di una scatola con 50 proiettili dello stesso calibro.
Pubblicato da tdy22 in novembre 19, 2013
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Italiano ucciso ad Acapulco: stava cenando al ristorante
Almeno 9 spari. Tanti sono stati i colpi scaricati addosso al 60enne Moreno Gallo mentre si trovava a cena in un locale chiamato Forza Italia. L’italiano, che viveva da oltre un anno in Messico, è stato ucciso da un uomo vestito di nero che è entrato nel ristorante e, senza alcun preavviso, ha aperto il fuoco. Gli altri clienti del ristorante sono fuggiti in preda al panico, ma nessun è rimasto ferito nel corso della sparatoria. L’accaduto, avvenuto intorno alle 21.20 locali, le 4.20 in Italia, è stato reso noto dalla procura locale.
Pubblicato da tdy22 in novembre 11, 2013
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Suicidio o incidente? Dramma a Fabriano, si spara 13enne
Il padre è un noto imprenditore di Fabriano e il figlio 13enne non aveva mai mostrato la volontà di suicidarsi. Un ragazzo tranquillo, nessun segno di malessere, nessuna lettera e nessun messaggio. Il ragazzo ieri sera, solo in casa, si è impossessato di una pistola di un parente ed è stato ritrovato morto dalla madre al rientro. Sul caso indagano i carabinieri. Suicidio o incidente?
Pubblicato da tdy22 in novembre 9, 2013
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Il boss Tatone trova la morte: ucciso a Milano
Emanuele Tatone, ex boss di quartiere, era stato ucciso domenica scorsa nel quartiere Quarto Oggiaro, a Milano, in un campo al confine con Novate Milanese assieme al suo autista Paolo Simone. Oggi la stessa sorte, secondo quanto riferito dalla polizia, è toccata al fratello, il boss Pasquale Tatone. L’uomo ha trovato la morte nello stesso quartiere, anche lui a colpi di arma da fuoco.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 30, 2013
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20enne ubriaco gioca alla roulette russa e si spara, è grave!
Una serata brava che finisce in tragedia quella di due ragazzi 20enni che dopo aver bevuto pesantemente, avrebbero preso una pistola – ancora da chiarire come ne fossero entrati in possesso, anche perché l’arma risulta rubata tre anni fa in un’abitazione fiorentina – e avrebbero iniziato a giocare alla roulette russa. Uno dei due avrebbe trovato il colpo in canna e si sarebbe sparato alla testa ferendosi gravemente. Il fatto sarebbe accaduto a Firenze, in via degli Alfani. Il giovane, di nazionalità albanese, si trova ricoverato in coma all’ospedale fiorentino di Careggi. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto hanno trovato il giovane riverso a terra, in stato di semi incoscienza. L’amico del ragazzo, suo connazionale, è stato rintracciato e sentito dai militari. Secondo il suo racconto, il ventenne avrebbe preso la pistola da un cassetto puntandogliela alla coscia e sparando un colpo a vuoto, poi se la sarebbe puntata alla tempia premendo il grilletto: questa volta la pistola avrebbe esploso un colpo, l’unico presente nel tamburo. Ora il giovane si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Careggi in gravi condizioni. I militari che indagano sul caso lo hanno arrestato con l’accusa di detenzione illecita di arma da fuoco e ricettazione. Quando è stato esploso il colpo, nell’abitazione era presente anche una terza persona, una ragazza albanese che ha avvisato 118 e carabinieri ma che poi si è resa irreperibile.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 29, 2013
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Chi sapeva non poteva parlare: arsenale in cimitero
Probabilmente i defunti che riposano al cimitero di Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli, sapevano che lì tra le tombe, le lapidi e i loculi c’era nascosto un vero e proprio arsenale, ma di sicuro non avrebbero parlato. Sono stati invece i carabinieri di zona a rinvenire un fucile a pompa calibro 12, pistola mitragliatrice calibro 45, pistola mitragliatrice calibro 7,62, pistola mitragliatrice calibro 9, tutte con matricola abrasa, e mille cartucce di vario calibro. Ora i militari stanno vedendo se le armi sono state usate in eventuali agguati di camorra.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/29/chi-sapeva-non-poteva-parlare-arsenale-in-cimitero/
Giallo a Milano, 2 uomini uccisi da colpi di pistola
Trovati due cadaveri a nord di Milano, a Quarto Oggiaro, in un’area al limitare della strada dove si trovano alcuni orti. Sul posto è giunta la polizia che sta effettuando i rilievi. Entrambi i corpi mostrano i segni di proiettili sul corpo. Una delle vittime sarebbe Emanuele Tatone, ex boss del quartiere. Tatone nei mesi scorsi aveva organizzato una protesta per prendere le distanze dal suo passato, rivendicando di aver pagato tutti i debiti con la giustizia.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/27/giallo-a-milano-2-cadaveri-uccisi-da-colpi-di-pistola/
Bimbo prende la pistola della babysitter e si uccide, shock negli Usa
Ha preso la pistola della babysitter e si è sparato accidentalmente il bambino di cinque anni che è stato trovato morto dalla dalla polizia di Vidor, nella parte occidentale di Orange County, Texas. Melissa Ann Ringhardt, 19 anni, è stata arrestata e ha dichiarato di avere la pistola in quanto aveva paura di rimanere sola in una casa con due bambini: John, aveva cinque anni e il fratellino appena 6 mesi. John ha preso la pistola che era stata lasciata su un tavolino nella casa, mentre la babysitter si era addormentata, ed ha esploso il colpo fatale. La ragazza è accusata di aver abbandonato il minore e di averlo messo in pericolo: due reati federali. Erano circa le 14.45 del pomeriggio di lunedì, quando il colpo è rimbombato tra mura dell’appartamento. Non essendoci un telefono in casa e avendo poco credito sul cellulare, la babysitter ha preso il corpo senza vita del bimbo e lo ha portato in braccio fino alla casa dei nonni, distante un solo isolato. Il bimbo di sei mesi è rimasto illeso.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/23/bimbo-prende-la-pistola-della-babysitter-e-si-uccide-shock-negli-usa/
Si è tolto la vita Gabriele Scalfarotto, presidente di AGedO e padre di Ivan
Aveva sempre mostrato di essere un combattente Gabriele Scalfarotto, padre dell’onorevole del Pd Ivan Scalfarotto, fondatore dell’AGEDO (Associazione genitori, parenti e amici di omosessuali) e, in precedenza, presidente provinciale dell’AVIS. L’uomo, come riporta il Mattino di Foggia, si è tolto la vita nella sua abitazione, tra Zapponeta e Manfredonia, in Puglia. Non si conoscono le ragioni del gesto, anche se sembra che soffrisse di crisi depressive. Sul letto, accanto al suo corpo, è stato rinvenuto un biglietto con un messaggio ai figli. Stando alle prime notizie sembra che si sia tolto la vita sparandosi un colpo di pistola alla testa nella sua villa tra Zapponeta e Mandredonia.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/08/si-e-tolto-la-vita-gabriele-scalfarotto-presidente-di-agedo-e-padre-di-ivan/
Ferito un 26 enne a colpi d’arma da fuoco a Napoli
Un 26enne è stato ferito a Piazza del Mercato a Napoli da due colpi esplosi da una pistola. Il ragazzo è stato raggiunto alla caviglia e alla gamba. Il soccorso è arrivato immediatamente e il giovane è stato portato in ospedale a Loreto Mare, le sue condizioni non destano preoccupazione. Sulla vicenda indagano i carabinieri, non è chiara la dinamica e il contesto nel quale si è consumato il ferimento.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/05/ferito-un-26-enne-a-colpi-darma-da-fuoco-a-napoli/
Slittano due date dello spettacolo di Giulio Cavalli: nuove minacce per lui
Nuove minacce per l’attore antimafia Giulio Cavalli: nel giardino della sua abitazione romana ieri è stata rinvenuta una pistola carica e il 36enne oggi è stato trasferito in una località protetta. Da tempo sotto scorta, l’attore doveva andare in scena oggi al Nuovo Teatro Sanità di Napoli con lo spettacolo “L’innocenza di Giulio – Andreotti non è stato assolto”, rappresentazione in programma anche domani a Caserta. Cavalli, vista la situazione, ha chiesto e ottenuto dal teatro partenopeo di procrastinare le date dei due spettacoli.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 5, 2013
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Ucciso in strada il fratello dell’ex presidente dell’Atalanta
Omicidio che sembra un’esecuzione questa mattina, alle 9, a Castelli Calepio, nella Bergamasca. Vittima della sparatoria il 44enne Gian Mario Ruggeri, 44 anni, fratello dell’ex presidente dell’Atalanta Ivan, stesso padre, ma nato dalla seconda moglie, è stato freddato con un colpo di pistola. L’uomo è stato uccisio ucciso a colpi di pistola mentre entrava nella palestra Castel Gym Club, che frequentava da circa un anno e dove era molto conosciuto. Stando alle prime informazioni, due uomini in moto, con i volti coperti dal casco, l’avrebbero raggiunto sparando da distanza ravvicinata. Ruggeri è morto sul posto: inutili i soccorsi. La vittima, in passato, aveva avuto qualche guaio con la giustizia, coinvolto con altri 14 imprenditori in un presunto giro di false fatturazioni, nel 2000 era agli arresti domiciliari. Sulla presunta maxi evasione fiscale nel settore della plastica, indagava la procura di Vicenza. I carabinieri della zona indagano ora sull’omicidio.
Pubblicato da tdy22 in settembre 28, 2013
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Quella foto che fa inorridire il mondo: donna con pistola contro neonato
Sta facendo il giro del web quella foto di pessimo gusto postata su Facebook circa un mese fa. Una madre punta la pistola contro il figlio ( o almeno contro un neonato) e intanto sorride nell’obiettivo. Non si sà chi ha postato la foto e sinceramente è shoccante anche solo il gesto. Se poi c’è chi l'”assolve” parlando di uno scherzo sicuramente è uno di quegli scherzi che non vorremmo mai vedere anche perché non fanno ridere, ma solo inorridire.
No Longer Victims, un’organizzazione umanitaria contro le violenze verso i minori, ha scritto un post di denuncia, per cercare di risalire all’autrice della fotografia: “Un bambino può rimanere traumatizzato per questo.”
Pubblicato da tdy22 in settembre 11, 2013
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Lite in famiglia: il padre uccide il figlio, violenza nel Napoletano.
Marco Cancello, commerciante incensurato di 37 anni è stato ammazzato con cinque colpi di pistola dal padre Giovanni oggi intorno alle 13.30,in via Caserta Bravo, in un cortile di un complesso edilizio nel quartiere di San Pietro a Patierno. La sparatoria avrebbe avuto luogo al culmine di una lite sorta per motivi banali e in particolare sembrerebbe che il padre di 79 anni avesse rimproverato al figlio di aver spostato alcune tavole per i ponteggi, alla risposta alterata del figlio, l’uomo avrebbe fatto fuoco. Ora Giovanni Cancello, dopo aver accusato dei dolori al petto è stato portato all’ospedale “Fatebenefratelli” di Benevento, dove è piantonato in stato di arresto.
Pubblicato da tdy22 in settembre 10, 2013
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Gira nel museo con finta pistola e proiettili a forma di pene. Pestato
Un uomo di 73 anni, Bengt Andersson, durante una mostra d’arte che si è svolta presso a galleria Rönnquist e Rönnquist di Malmö, in Svezia, girava per l’esposizione con una una finta pistola i cui proiettili sono a forma di pene. In quelle sale c’era anche il famoso vignettista Lars Vilks, colui che nel 2007 divenne una “star del fumetto” raffigurando il profeta Maometto in maniera considerata offensiva dai musulmani. Le guardie del corpo che dovevano proteggere l’uomo hanno pensato a un attentato e si sono avventati contro Andersson. L’uomo è stato pestato e sono occorsi 5 ore di ospedale per curare il 73enne dalle lesioni procurategli dalla lotta con la scorta di sicurezza di Lars Vilks. Andersson ha spiegato:
Non avevo idea che Vilks era lì. Come facevo a saperlo? Volevo solo mostrare la mia arte.
La sua pistola doveva quindi essere solo un oggetto artistico e non un’arma. Un funzionario di polizia si è giustificato così:
Gli agenti, quando vedono un arma devono intervenire per proteggere Vilks che rischia la vita
Andersson ha presentato una denuncia per violenza eccessiva contro le guardie che lo hanno arrestato.
Pubblicato da tdy22 in settembre 10, 2013
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Uccide la moglie “per scherzo”… un folle femminicidio a Roma
Un anziano di 73 anni, ieri sera a Roma, ha puntato la pistola, un revolver calibro 45, regolarmente detenuto, contro la moglie e ha fatto fuoco, poi alla polizia ha dichiarato:
«Stavo scherzando e pensavo che l’arma fosse scarica. Sono rimasto sorpreso vedendo invece partire un colpo».
L’uomo era stato sorpreso dalla donna mentre in salone stava armeggiando con la pistola e la moglie preoccupata avrebbe chiesto all’uomo se aveva intenzione di suicidarsi a quel punto l’anziano avrebbe affermato “scherzando”: «No avrei intenzione di sparare a te», poi avrebbe fatto fuoco colpendo il fianco della moglie che dalla paura, sanguinando si è rifugiata in bagno.
Il marito a quel punto, in evidente stato confusionale si sarebbe rivolto a una vicina, la quale immediatamente ha avvisato il 113. La moglie è stata trasportata al San Camillo, dove è morta intorno all’una di notte. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo, ma continuano le indagini per verificare i dettagli della vicenda.
Pubblicato da tdy22 in settembre 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/04/uccide-la-moglie-per-scherzo-un-folle-femminicidio-a-roma/
Uccidono un uomo che faceva jogging perchè “annoiati”
Christopher Lane, 22enne giocatore di baseball australiano, lo scorso venerdì sera si trovava a Duncan, vicino a Oklahoma-City, per una visita alla fidanzata. Il giovane, originario di Melbourne, stava facendo jogging per strada quando tre ragazzini lo hanno ucciso, con un colpo di pistola alla schiena. Il giovane è morto perchè il trio non aveva nulla di meglio da fare. La confessione è stata fatta dal maggiore dei tre, un 17enne (con lui un 15enne e un 16enne) che ha raccontato di aver ucciso a caso. I teenager hanno raccontato agli inquirenti di aver sparato solo perché erano “annoiati”, “non avevano nulla da fare” e “per divertimento”. Il capo della polizia locale, Danny Ford, ha riferito martedì che i tre adolescenti “hanno visto passare Christopher e uno di loro ha sentenziato: ‘quello è il nostro obiettivo’. Il ragazzo che ha confessato ci ha detto: ‘eravamo annoiati e non avevamo nulla da fare per questo abbiamo deciso di uccidere qualcuno’…solo per il divertimento di farl”. Chris Lane è semplicemente passato al momento sbagliato davanti a tre ragazzini che si annoiavano durante un giorno d’estate. Sarah Harper, fidanzata della vittima, ha raccontato ai media australiani di essere sconvolta per quanto accaduto: “E’ davvero straziante che la scelta casuale di questi ragazzi abbia distrutto la vita di tante persone”. Il padre della vittima, Peter Lane, non ha saputo trovare una spiegazione: “E’ una cosa spietata. Che non possiamo nemmeno tentare di capire per non impazzire”.
Pubblicato da tdy22 in agosto 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/21/uccidono-un-uomo-che-faceva-jogging-perche-annoiati/
Omicidio? Ritrovato un corpo alla periferia di Roma, indagini in corso
Il corpo di un uomo è stato ritrovato nella periferia della capitale in via Carmelo Bene all’altezza del civico 481, zona Fidene, all’interno di un’area verde, Parco delle Sabine, sulla via che collega il Raccordo con i quartieri periferici di Casale Nei e Porta di Roma. Il cadavere, che dalle prime indiscrezioni potrebbe essere quello di un 70enne sottoufficiale dell’esercito in pensione, risulta avere alcune ferite alla testa. Gli inquirenti che stanno svolgendo le indagini non escludono che possa trattarsi di un omicidio, ma si lasciano aperte altre ipotesi, anche perché sul posto sarebbe stata rinvenuta una pistola., ora al vaglio delle forze dell’ordine.
Si è anche raccolta una testimonianza di un residente in zona “Sono passato proprio da qui questa mattina, intorno alle otto e un quarto, e non ho visto assolutamente niente”.
Pubblicato da tdy22 in luglio 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/30/omicidio-ritrovato-un-corpo-alla-periferia-di-roma-indagini-in-corso/
Colpo alla testa: ragazza si toglie la vita nel Leccese
Stando ai primi accertamenti, si sarebbe tolta la vita con un colpo di pistola alla testa la donna di 29 anni il cui corpo è stato rinvenuto questa mattina. Il macabro ritrovamento è avvenuto nel Leccese poco dopo le 7, in un’auto parcheggiata in una piazzola di sosta sulla statale che collega Gallipoli a Santa Maria di Leuca, nei pressi della masseria Li Sauli. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia.
Pubblicato da tdy22 in luglio 30, 2013
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Omicidio-suicidio in provincia di Caltanissetta
Si è consumato un omicidio-suicidio nelle campagne di Gela, in provincia di Caltanissetta. Un pregiudicato e sorvegliato speciale, il 51enne Salvatore Greco, ha ucciso una donna e, dopo aver avvisato i carabinieri, si è tolto a sua volta la vita. La vittima dell’uomo era una 46enne che lavorava in una pizzeria e con la quale aveva una relazione. I militari li hanno trovati nei pressi di un casolare di campagna.
Pubblicato da tdy22 in luglio 21, 2013
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Droga nascosta fra le dune sul litorale romano.
Le dune di Capocotta erano diventate un nascondiglio sicuro per i sacchetti di droga che venivano celati tra la vegetazione o sotto la sabbia. Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Pomezia a coordinare l’operazione antidroga che ha portato all’insolita scoperta che ha poi portato a 26 misure cautelari e più di 50 perquisizioni.
I pusher venivano riforniti più volte al giorno da persone che conservavano nella macchia mediterranea gli stupefacenti. Tra la vegetazione “crescevano” pacchetti di diverse tipologie di droghe: dall’hashish alla marijuana, dalla cocaina all’eroina. Tra i ritrovamenti anche una pistola con la matricola abrasa e denaro proveniente dall’attività di spaccio.
Il traffico contava oltre centocinquanta clienti che sono stati identificati e segnalati come assuntori.
Pubblicato da tdy22 in luglio 8, 2013
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Donna si suicida nel bagno di un treno alla stazione termini di Roma
Ancora non si conosce l’identità della donna che si è suicidata sparandosi alla testa con una pistola di piccolo calibro nel bagno di un treno regionale alla stazione Termini di Roma. Il convoglio, fermo sul binario quando è avvenuto il fatto, era diretto a Minturno, in provincia di Latina. Sul posto è intervenuta la polizia ferroviaria del dipartimento del Lazio.
Pubblicato da tdy22 in giugno 30, 2013
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Roma violenta: sparatoria nei pressi della Caffarella. Grave Toffolo
Le strade di Roma si tingono di sangue. Nei pressi di San Giovanni, vicino al parco della Caffarella, è avvenuta una sparatoria ad opera di due persone a bordo di uno scooter. Due uomini sono stati trovati gravemente feriti e il 118 li ha condotti all’ospedale. Sarebbero stati sparati almeno quattro colpi di pistola e sul luogo è accorso il personale dei Commissariati Appio e San Giovanni, della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica per i rilievi. Uno dei due feriti è stato colpito in un’officina in cui aveva cercato rifugio mentre l’altra vittima, il 33enne Danilo C., era in strada, dopo esser stato colpito in via Villani. Una delle due vittime è il 48enne Fabrizio Toffolo, storico capo degli Irriducibili della Lazio. Sarebbe stato colpito all’altezza dell’inguine e l’hanno trasportato in codice rosso al pronto soccorso del San Giovanni.
Pubblicato da tdy22 in giugno 22, 2013
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Dolore a Civitanova: una 26enne si suicida con la pistola del padre
Si è consumata una tragedia lunedì pomeriggio, in un’abitazione di corso Garibaldi, a Civitanova. Una ragazza di 26 anni, Diletta Marinelli, si è tolta la vita puntandosi alla tempia destra il revolver del padre che, secondo le indagini dei carabinieri, era riposto sopra l’armadio nella sua camera da letto. E’ un amico di famiglia che riferisce che di solito la “pistola era gelosamente custodita in una cassetta, sempre rigorosamente sigillata”. Ma chi non si dà pace è il padre della ragazza, l’ex An Giancarlo Marinelli che in casa aveva anche un fucile da caccia, detenuto legalmente così come la pistola e ora parimenti sequestrato: “Se n’è andato un pezzo di me. Non troverò mai pace, mi sento in colpa per quello che è accaduto, non potevo prevederlo”. Non era la prima volta che la giovane pensava alla morte, già in passato avrebbe tentato il suicidio e da tempo era seguita dalla Asl per problemi legati alla depressione. Viene descritta come introversa, magra, all’apparenza dark e vicina alla musica metal, ma anche dolce e sensibile. “L’impegno era alla base del suo modo di lavorare”, spiega Cristian Lanari, titolare della gelateria Pistacchio Curioso dove la ragazza, che tempo fa aveva lasciato gli studi nonostante l’ottimo profitto, ha lavorato fino a settembre. Poi “ha dovuto interrompere per motivi di salute – continua Lanari – ma sarebbe tornata presto. Eravamo sempre in contatto, c’era un rapporto di fiducia tra noi, lei mi raccontava dei suoi progetti, era autoironica, le piaceva l’arte e voleva seguire un corso di disegno”. Figlia unica, gli amici la ricordano come “Deliziosa, attenta all’abbigliamento e riservata”. Il funerale avrà luogo venerdi alle ore 17 nella chiesa di San Pietro di Civitanova.
Pubblicato da tdy22 in giugno 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/19/dolore-a-civitanova-una-26enne-si-suicida-con-la-pistola-del-padre/
Rapina nel Bergamasco: l’ostaggio era un complice
Pubblicato da tdy22 in giugno 19, 2013
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Prima rapina una farmacia, poi prende un ostaggio: è caccia all’uomo
Ha rapinato una farmacia di Treviglio, in provincia di Bergamo, attorno alle 17.30 e poi un cittadino straniero di colore, molto alto, è fuggito sequestrando un automobilista fermo in sosta e la sua auto. Sulle tracce dell’uomo sequestrato ci sono ora i carabinieri, la polizia e un elicottero. Stando ai testimoni, il malvivente aveva il volto coperto da un fazzoletto e brandiva una pistola. Dopo aver preso l’incasso è fuggito a piedi, inseguito da alcuni clienti e da altri negozianti. E’ stato allora che ha fermato l’automobilista, è salito nella vettura e l’ha costretto, minacciandolo con l’arma, ad allontanarsi.
Pubblicato da tdy22 in giugno 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/18/prima-rapina-una-farmacia-poi-prende-un-ostaggio-e-caccia-alluomo/
Sparatoria nella notte ad Alessandria
E’ piantonato in ospedale un ragazzo 20enne italiano, di origini colombiane e affetto da qualche disturbo di salute mentale che questa notte ha sottratto una pistola a una guardia giurata dopo averla aggredita con un punteruolo. Il giovane, allontanatosi, ha poi iniziato a sparare contro i passanti che ha incontrato per strada. I feriti sono tre, dei quali il più grave un marocchino, colpito all’addome, che ha riportato una grave lesione a un polmone. L’autore del gesto, avvenuto ad Alessandria, è stato bloccato dalla polizia a seguito di un intervento particolarmente impegnativo. La pistola, stando alle prime informazioni, era caricata con quindici colpi. Almeno sette, in base ai bossoli recuperati, sarebbero quelli sparati dal giovane.
Pubblicato da tdy22 in giugno 16, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/16/sparatoria-nella-notte-ad-alessandria/
Studenti fanno irruzione in aula: “Fermi tutti, questa è una rapina!”
Due studenti hanno fatto irruzione, con una capriola, in aula brandendo una pistola giocattolo e intimando “Fermi tutti, questa è una rapina!”, spaventando a morte l’insegnante. E’ accaduto in aula, in un istituto superiore di Ancona, durante l’orario di lezione e i giovani hanno anche pensato bene di filmare l’impresa caricando il video su Facebook. Il filmato ha fatto il giro della rete raggiungendo anche i carabinieri di Collemarino, che hanno denunciato i due 17enni per concorso in interruzione di un ufficio o servizio pubblico.
Pubblicato da tdy22 in giugno 10, 2013
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Poesie e racconti: i colori della fantasia
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