I grandi colpi del calciomercato!

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Eliminata dalla Coppa Italia l’Inter si tuffa sul mercato. Sicuramente nella sconfitta con l’Udinese è pesato anche qualche errore arbitrale, ma indiscutibilmente sono emersi anche i limiti della squadra e quindi ora si corre ai ripari con Thohir che tenta di ristrutturare la società e di decidere anche sul futuro di Mazzarri. Sembra che non voglia fare investimenti impegnativi a gennaio il nuovo proprietario dell’Inter, ma certamente c’è bisogno di qualche novità anche perché Belfodil è ormai a pochi passi dal West Ham. Intanto Milito ha recuperato, anche se il giocatore non sembra al top della condizione fisica, mentre Icardi è di nuovo fermo, quindi l’unica certezza è Palacio, troppo poco per sperare in una seconda parte di campionato al top! Ma a chi punta l’Inter?

Sono tre i nomi: Osvaldo, Lamela e Borriello. L’italo-argentino piace molto e, secondo la stampa inglese, i nerazzurri sarebbero disposti a proporre al Southampton Guarin come contropartita, pur di arrivare all’ex Roma. Da vincere le resistenze del tecnico Pochettino che non vorrebbe privarsi di Osvaldo. Gradito a Mazzarri e alla società è anche Erik Lamela e la giovane età dell’argentino è un motivo in più per provare a portarlo in nerazzurro. Il Tottenham, però, ha investito molto su di lui in estate ed appare restio ad una cessione in prestito con diritto di riscatto. Su Lamela, del resto, c’è anche l’interesse della Juve in vista di giugno, quando il club bianconero potrebbe presentare l’offerta giusta per accontentare gli Spurs. Più praticabile la pista Borriello. La Roma, pur di alleggerire il monte ingaggi sarebbe anche disposta ad un prestito fino al termine della stagione. Sulle corsie esterne, invece, prosegue la trattativa con il Torino per D’Ambrosio, ma non c’è ancora accordo sulla contropartita tecnica. L’Inter, che nei prossimi giorni cederà Alvaro Pereira al Marsiglia, aveva proposto Botta, ma i granata preferirebbero uno tra Duncan e Benassi del Livorno.

Su Borriello ci sarebbe però la lunga mano della Fiorentina ancora indecisa tra Gomez e il romanista. Ma anche la Juve sta dandosi da fare e dopo il rinnovo a Pirlo ora l’Arsenal sembra essere interessata per Giovinco, anche perché il giocatore nella gestione Conte sta trovando sempre meno spazio.

Ma se c’è chi pensa all’attacco c’è anche chi invece è preoccupato dal centro campo come Il Milan e il Napoli. I rossoneri inseguono Fernando del Porto, ma è sempre più probabile che l’operazione possa concludersi a giugno, quando il brasiliano si svincolerà a parametro zero. Anche il Porto, però, sta trattando il rinnovo con Fernando. Galliani, così, pensa di chiedere al Chelsea il prestito di Essien, visto che il ghanese è poco impiegato da Mourinho. In attacco Matri potrebbe partire, ma non è semplice trovare club disposti ad accollarsi l’elevato ingaggio dell’ex Cagliari. In casa Napoli il nome nuovo è quello di M’Vila, 23 enne francese del Rubin Kazan, ma restano attuali le piste Jorginho del Verona e Banega del Valencia. I partenopei stanno subendo anche il pressing del Borussia Dortmund per Inler, ma è estremamente difficile che Benitez sia disposto a privarsi dello svizzero, visti anche i problemi fisici di Behrami.

La Roma, intanto, pensa al futuro e sta per mettere a segno un colpo che in prospettiva potrebbe rivelarsi davvero interessante. Il club giallorosso è a un passo da Valmir Berisha, attaccante svedese classe 1996, capocannoniere del Mondiale Under 17. Berisha viene considerato in Svezia il nuovo Ibrahimovic e l’affare dovrebbe essere chiuso per una cifra di poco superiore ai 300mila euro. Dall’Inghilterra, intanto, sono pronti a giurare che in estate Mourinho tornerà all’assalto di Rooney, considerato il rinforzo ideale per l’attacco del Chelsea. Scatenato il Toronto che, oltre a Bradley della Roma, ha chiuso con il Tottenham per Jermain Defoe, 31enne bomber inglese autore di 142 reti con la maglia degli Spurs.

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Boriello arrivederci al 2014!

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Nemmeno il tempo di sorridere per il ritorno al gol di Destro e il rientro di Totti, che Garcia è nuovamente alle prese con qualche problema in infermeria. Oggi Borriello ha interrotto in anticipo la seduta di allenamento per un trauma distorsivo alla caviglia destra (la stessa di due settimane fa). L’arto non si è gonfiato molto ma avendo ricevuto il colpo sullo stesso punto della scorsa volta, il calciatore dovrà rimanere a riposo per qualche giorno. Pressoché certa la sua assenza a San Siro contro il Milan.

Borriello e Totti scherzano sui loro infortuni

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«Tieee”!!! Dedicato ai gufi, stiamo tornando», c’è scritto nel post firmato Marco Borriello. La foto è stata scattata nella palestra di Trigoria ed è indirizzata a tutti i gufi: lui insieme con Totti, sorridenti, alle prese con la fisioterapia post infortunio.

La Cremaschi e la foto per festeggiare la Roma

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L’ennesima provocazione? L’ennesima mercificazione del corpo femminile? L’ennesima foto che Laura Cremaschi ha postato sul web per cercare di attirare l’attenzione dopo che la Roma è riuscita ad aggiudicarsi la vetta della classifica. Così, per festeggiare il momento, la Cremaschi si annoda una sciarpa intorno ai glutei e l’effetto voluto è presto realizzato. Forse sarebbe il caso di festeggiare con un messaggio meno esplicito… ormai il fondo schiena della Cremaschi lo si conosce senza bisogno di sottolinearlo ogni volta.

Il gestaccio di De Rossi dopo l’annullamento del gol durante il derby

derossi-gestaccio-tuttacronacaOmbra sulla festa della Roma dopo la vittoria nel derby. Spunta in rete il gestaccio di De Rossi al 94′, rivolto alla curva laziale, subito dopo l’annullamento del gol appena siglato da Klose. Il giallorosso, a una giornata di distanza dal fattaccio, parla ai microfoni di TeleRadioStereo e ci tiene a presentare le sue scuse: “Per me non è mai normale l’avvicinamento al derby. Io mi rendo conto di viverla in maniera particolare – ha spiegato De Rossi – e a 30 anni ho solo un pizzico di lucidità in più in campo”.

Il derby giocato sul campo e sulle panchine, strategie e analisi di Roma-Lazio

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Una domenica assolata, una capitale militarizzata e un Olimpico preso d’assalto da  50mila spettatori. Rispetto all’ultimo derby, quello che si è giocato  il 26 maggio scorso, la squadra giallorossa ha cambiato molto l’assetto. Di quella formazione oggi giocheranno solo quattro giocatori, molto meno rimaneggiata invece la squadra biancoceleste con 8 giocatori in campi rispetto all’ultima sfida contro la Lupa. A godersi lo scontro anche il presidente americano della Roma, Pallotta, che come twitta la società è presente sugli spalti.

A sorpresa nella formazione giallorossa gioca Gervinho al posto di  Ljacic. Nell’attesa, le telecamere entrano nello spogliatoio della Roma:

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e poi in quelli della Lazio:

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Negli spalti c’è anche da sottolineare la presenza di Prandelli, forse alla ricerca di giocatori da inserire… forse anche un occhio particolare a Francesco Totti, che fresco di un nuovo contratto, ritrovata la forma atletica e godendo della fiducia di Garcia, potrebbe davvero essere inserito, nonostante i suoi 37 anni, nella nazionale per il mondiale del Brasile.

Ma in curva invece si dà il via alla coreografia della Roma. I tifosi, vista anche la vetta della classifica che i giallorossi dopo tre giornate sono riusciti a raggiungere, hanno voluto ringraziare i propri giocatori con striscioni e colori degni da finale di campionato.

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Prima però di dare il calcio d’inizio, l’arbitro, Gianluca Rocchi, che ha già diretto altre volte il derby capitolino, insieme ai giocatori delle due squadre ha fatto rispettare un minuto di silenzio per la morte del pilota di motonautica Zantelli.

L’inizio della gara non è dei migliori per i giallorossi che faticano a uscire e sono succubi, nei primi minuti, di una Lazio molto aggressiva. Molti gli errori da parte di entrambe le squadre nei primi minuti di gioco. Sia la Roma che la Lazio faticano a trovare i giusti equilibri in campo. Lanci lunghi, palloni persi e cross sbagliati. Al 13′ viene fischiato anche un fallo di mano a Totti e arriva, forse involontariamente, un colpo da Hernanes. Subito dopo è proprio il capitano giallorosso a entusiasmare gli spalti con un gran colpo di tacco peccato che i suoi compagni perdono la palla e regalano la rimessa dal fondo alla Lazio.

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Dopo i primi 20′ minuti giocati su ritmi elevati da parte della Lazio, arriva il calo dei biancocelesti.

Intanto in rete continuano gli sfottò tra romanisti e laziali, se ne era accorta anche ieri Selvaggia Lucarelli che aveva postato:

Davvero finita l’estate, sono tornati i post dei tifosi

Una buona occasione per Lazio arriva al 25′ per fallo di De Rossi su Candreva che fa scaturire una punizione da buona posizione, ma sugli sviluppi è lo stesso Candreva a battere sulla barriera e l’occasione si trasforma presto in delusione per i tifosi laziali e in un sospiro di sollievo per i romanisti.

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La Roma tenta una risposta, ma la squadra è visibilmente sotto pressione, più che da parte degli avversari sembra che a tagliare le gambe dei giallorossi siano le pressioni psicologiche e le aspettative che la dirigenza, l’allenatore e i tifosi si attendono. Quelle conferme che davvero possono oggi aprire la strada a un campionato fatto di risultati e speranze.

Così tra la tensione del gioco ci scappa anche il fallo di Strootman su Klose, e di nuovo la Lazio può usufruire di una punizione. Peccato che  Gonzalez che riceve la palla e decide di tirare da fuori area, ma non inquadra bene la porta. Ancora nessun serio pericolo per la Roma.

Al 30′ la vera occasione gol della partita capita a Gervinho. L’ivoriano schiaccia di testa su un cross perfetto di Totti generato da calcio di punizione, ma sbaglia nonostante fosse in perfetta posizione. Forse tentare in questo caso il tiro non si è rivelata la scelta migliore, nei pressi vi erano diversi compagni che avrebbero potuto agevolmente infilare la palla in rete. Alla Roma però questa occasione serve per ritrovare la grinta e il coraggio per presentarsi sotto la porta avversaria.

Al 35′ arriva l’ammonizione per De Rossi, cinque minuti dopo anche Florenzi prende il cartellino giallo. La tensione nella squadra romanista è altissima e sembra che questo primo tempo sia davvero solo sofferenza per i giallorossi, incapaci di arginare ansia e preoccupazione.

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Il primo tempo finisce quindi sullo 0 a 0. Ora la Roma avrà l’intervallo per cercare di riordinare le idee e la Lazio può archiviare i primi 45′ in cui ha fatto prevalere il suo gioco, non si è risparmiata ed è sempre stata attenta in difesa. Le occasioni sicuramente potevano essere di più da parte di entrambe le squadre, ma è pur sempre un derby, con i giallorossi in fuga per la vetta della classifica. Ora sarà Garcia che dovrà cercare di riportare le teste dei giocatori sul terreno dell’Olimpico e strapparle agli incubi di cui sono stati vittima nella prima parte di gara. Dall’altra parte il compito di Petkovic non è meno difficile: dovrà spronare i biancocelesti a giocare 45′ alla ricerca di una vittoria con una Roma che sicuramente cambierà volto nella ripresa.

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Riprende la ripresa allo stadio Olimpico, ma ancora è la paura che domina in campo.

Al 46′ un brutto fallo su Totti costa l’ammonizione a Lulic. Sul calcio di punizione battuto dal capitano giallorosso,  il colpo di testa di Pjanic non è certo pericoloso ed è facile preda per Marchetti. Il derby non decolla e Garcia sostituisce Florenzi con Ljajic. Subito si cambia passo e il derby cambia volto. Si fa insistente il pressing della Roma sotto la porta dei biancocelesti e al 56′ sul corner per la Roma battuto da Totti, la palla arriva a Pjanic che ottiene un altro calcio d’angolo. Due minuti dopo continua la serie dei calci d’angolo per la Roma, sintomo che la squadra sta ritrovando lo slancio che l’aveva caratterizzata nelle ultime gare. E questa volta è Hernanes che salva la porta mettendo in angolo un pericoloso tiro di Maicon. Sullo sviluppo, Cana si è aiuta un po’ troppo con le mani per fermare De Rossi, ma l’arbitro non vede nulla. La Roma alza il ritmo e per la Lazio iniziano i problemi.

E arriva immancabilmente, al 62′,  il gol di BALZARETTI. E’ 1 a 0 per la Roma!

Un azione da vedere e rivedere. Sull’azione precedente al gol infatti aveva già tentato lo stesso Balzaretti su un cross di Totti da calcio d’angolo la rete, ma poi sulla ribattuta Ljacic non aveva insaccato per un pelo. Ne è scaturito un altro calcio d’angolo battuto da Totti e questa volta Balzaretti al volo di sinistro ha segnato.

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Al 67′ c’è la ricerca del raddoppio con Ljajic che tira in porta con un destro a incrociare, ma nessun pericolo in questo caso per Marchetti.  La Lazio perde la testa, il tecnico corre ai ripari e sostituisce Cavanda con  Floccari.  ma la Roma ormai ha cambiato passo e spaventa i biancocelesti, così che  Cana è costretto al  fallo su Gervinho in accelerazione e viene ammonito.

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Al 72′ premono ancora i giallorossi con De Rossi che ci prova di testa su calcio di punizione battuto da Totti per il fallo su Gervinho. Marchetti è bravo a salvare la situazione. Grande azione di Gervinho in contropiede, al ’76, peccato che poi sbaglia clamorosamente la conclusione. Intanto nello stadio i cori dei romanisti sono alti ormai al cielo. Ancora cambi per Petkovic che tenta il tutto per tutto. Costretto prima a mandare in campo Dias per Ciani e poi sceglie Hernanes al posto di Ederson.

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La timida reazione della Lazio è al 79′ quando Klose prova a girare per Floccari in area giallorossa, ma De Sanctis arriva sul pallone. Ormai per la Roma sembra tutto facile, deve solo far passare il tempo e stare attenta alla propria rete. All’81’ c’è anche l’espulsione per Dias, che era appena entrato. Rocchi ha interpretato come interruzione di una chiara azione da gol il fallo commesso su Totti. Tra le polemiche e le proteste il finale del derby. Sul calcio di punizione scaturito dal fallo da esplusione, Ljajic tira benissimo, ma Marchetti c’è e salva in corner. Buona azione di Maicon, ottimo in questa gara, che al 87′, serve in area Gervinho che non se la sente di tirare e passa a De Rossi, alla fine i giallorossi trovano solo un calcio d’angolo. Affanno su affanno per la Lazio che colleziona falli su falli stavolta è ancora Cana su Maicon, con un abbraccioche di affettuoso non ha nulla a essere ripreso dall’arbitro. Al 90′ entra Borriello per Totti che riceve l’ovazione del pubblico. E al 92′ in pieno recupero ancora un miracolo di Marchetti su Borriello di testa.

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Rigore per la Roma, ben oltre il tempo regolamentare, per un fallo di Ledesma su Ljajic. E’ lo stesso LJAJIC che mette in rete la realizzazione del penalty.

Sul finale, al 94′, di rabbia Klose insacca, ma il gol è annullato per evidente fuorigioco.

Il fischio finale arriva per salvare i biancocelesti dal terzo gol!

Un secondo tempo, in cui la Roma si è lasciata alle spalle l’ansia e la paura. Sicuramente nello spogliatoio Garcia ha trovato le giuste parole per far entrare una squadra che neppure lontanamente era riconoscibile da quella che aveva giocato i primi 45′. Così i giallorossi hanno costruito azione dopo azione contro una Lazio che ha fatto più che dignitosamente la sua partita, peccato che non abbia trovato la rete. Per i tifosi romanisti oggi è il giorno per sognare e sperare davvero che questo campionato li veda protagonisti come non avviene da qualche anno.

Lo sport e mercificazione del corpo femminile? Il pronostico del derby

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Lo sport, di solito più seguito da un pubblico maschile che femminile, ha spesso mercificato il corpo femminile. Basta pensare alla ragazza che saliva sul ring al termine di ogni round, o delle donne che spesso indossano la maglia della nazionale per sponsorizzarne la vendita, le cheerleaders del Napoli che intrattengono i tifosi e chi più ne ha ne metta. C’è poi chi posta in rete anche il pronostico del derby disegnandoselo su un gluteo. Forse, tra le tante foto che girano per la rete, l’immagine è anche ingenua, ma la domanda comunque sorge: perché incrementare e piegarsi al cattivo gusto dilagante in rete, invece di provare a uscire dal coro? L’immagine di per sé potrebbe anche essere ironica, ma data in pasto al pubblico del web sicuramente assumerà i tratti di quella “speculazione” mediatica a cui siamo abituati da troppi anni. Perché dunque Laura Cremaschi, la regina del #momentopronostico sui social network si è esposta ancora una volta a questa provocazione? Lei lo ha spiegato così “E’ un anno esatto che mi diverto a fare pronostici. Speriamo di festeggiare alla grande”.

Noi forse per festeggiare dobbiamo attendere che il pubblico sappia ritrovare l’ironia e non si lasci andare alla volgarità più banale!

Formazioni per Roma-Lazio

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A poche ore dal 139esimo derby della Capitale c’è il toto formazioni per Roma e Lazio, mentre a Roma la tensione aumenta, i cori nelle strade aumentano e le forze dell’ordine sono impegnate a evitare gli scontri. Ecco le formazioni più probabili che oggi scenderanno in campo:

Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi,Totti, Ljajic

A disp.: Lobont, Skorupski, Burdisso, Romagnoli, Jedvay, Dodo, Torosidis, Taddei, Marquinho, Caprari, Gervinho, Borriello

All: Garcia

Indisponibili: Destro, Bradley
Lazio (4-4-1-1): Marchetti; Konko, Ciani, Cana, Cavanda; Gonzalez, Ledesma, Hernanes, Lulic; Candreva; Klose

A disp.: Berisha, Strakosha, Novaretti, Vinicius, Dias, Crecco, Onazi, Floccari, Keita, Ederson, Tounkara.

All.: Petkovic

Indisponibili: Radu, Biava, Biglia

 

NUOVO CONTRATTO PER TOTTI! A fine mese arriva il rinnovo.

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Sembra proprio che non sia l’ultima maglia per il capitano!!! Il calciomercato ha serrato le porte e ora è tempo di pensare ai rinnovi in casa della Roma dove al momento alcuni giocatori sono in scadenza. Uno tra tutti è il capitano Francesco Totti. Secondo il Corriere dello Sport, la firma per il “Pupone” sarebbe però alle porte. La squadra sta pensando a un contratto biennale con il giocatore 37enne e l’annuncio potrebbe arrivare proprio per il suo compleanno a fine mese. L’ingaggio si ridurrebbe però a 3,5 milioni a stagione. Quindi Totti resterebbe a vestire la maglia giallorossa fino al 2016 per poi diventare un futuro dirigente della squadra.

Ma in casa Roma c’è anche Pjanic che ha la scadenza contrattuale al 2015 e che è molto appetito sul mercato estero. Bisogna quindi pensare a un rinnovo in tempi brevi se non si vuol vedere volar via uno dei fulcri di gioco della squadra. L’altro poi su cui la Roma tenta di rimettere le mani è Borriello. Secondo la Gazzetta dello sport,  in un colloquio col ds Sabatini, l’attaccante si è detto disponibile a prolungare il contratto per spalmare l’ingaggio da quasi 4 milioni netti a stagione.

 

Marco Borriello e la maglia numero 88: da polemica a gossip

borriello-88-tuttacronacaIeri sono stati resi noti i numeri scelti dai giocatori della Roma e subito ha preso l’avvio la polemica per la scelta di Marco Borriello: l’88. Solo un numero? No, perchè l’ottava lettera dell’alfabeto è la H e le due cifre sono interpretate come acronimo di Heil Hitler. 88 come numero caro ai neonazisti dunque e che ha spinto molti esponenti della comunità ebraica romana a chiedersi che motivazione potesse avere quella scelta. Del resto in Italia non è la prima volta che una simile scelta fa discutere. Anche Gianluigi Buffo, all’inizio della stagione 2000-2001, quando militava nel Parma, aveva puntato sull’88, spiegando che quei numeri simboleggiavano quattro palle, simbolo della rinascita dopo l’infortunio che gli aveva impedito di partecipare all’Europeo 2000. Ma all’epoca diverse associazioni protestarono, in particolare l’allora responsabile Sport della comunità ebraica di Roma Vittorio Pavoncello e alla fine il giocatore, pur avendo detto di non conoscere il presunto significato del numero, finì con l’optare per il 77. Ora la emplice ipotesi che Borriello si possa essere ispirato al dittatore nazista ha suscitato diversi rumors. Ma tante sono state le possibili interpretazioni che gli utenti di Twitter hanno dato. Ad esempio Luca Prestigioso ha scritto: “Sono andato su Wikipedia. Ho contato i gol tra club e nazionali e sono 88”. “Speriamo”, la risposta di Giorgio P. Ma vari esponenti della comunità ebraica romana vogliono risposte: “Dovrebbe chiarire il perché di quella scelta”, scrive qualcuno. Altri sono più netti: “Perché ha scelto l’88, che ha un chiaro significato nazista?”. C’è anche chi chiama un causa lo stesso Pavoncello, memore della vicenda Buffon: “Perché non sollecita la Roma a fornire una spiegazione?”. La squadra, che nel frattempo di trovava a Toronto, in Canada, a prepararsi per un’amichevole, viene raggiunta da quest’ondata d’irritazione e, verso la mezzanotte ora italiana, sul suo profilo Twitter fa comparire una dichiarazione di Borriello: “Il mio numero di maglia preferito è il 22, ma essendo occupato ho scelto l’88: data di nascita di una persona a me cara”. Nessun significato politico, dunque. Non si sa se questo basterà a placare le polemiche ma di certo ha sollevato un’altra questione: qual è la persona cara alla quale il bomber napoletano ha voluto dedicare la sua maglia?

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Daniele De Rossi parla di “risurrezione” della Roma. Intanto Borriello resta?

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“La Roma deve risorgere dalle ultime stagione negative”. Parola di Daniele De Rossi da Kansas City. “La squadra è sempre stata forte anche in questi anni in cui le cose non sono andate benissimo – ha detto De Rossi al termine dell’allenamento del mattino – ma qualcosa evidentemente manca, altrimenti avremmo fatto meglio. Forse manca un po’ di entusiasmo, magari vincere qualche gara di fila e darsi lo slancio per fare una stagione importante”.

De Rossi ammette che non sempre tutto ha filato liscio nella Roma, alti e bassi, poca continuità e una squadra che ha sempre cercato di emergere, ma forse non ha trovato forza ed entusiasmo per farlo.

E’ un po’ la storia anche del “tira e molla” che si è generato con la tentata cessione di Borriello che invece sembra sempre più prossimo a raggiungere i suoi compagni giallorossi negli States. La trattativa con il Genoa, a meno di una sorpresa dell’ultimo minuto, sembrerebbe fallita dopo che l’accordo non è stato  raggiunto. La Roma era anche pronta a cedere il giocatore al Malaga e  non sarebbe stato difficile, ma questa volta è arrivato secco il “no” di Borriello. Niente Spagna, niente Genoa, forse Usa… la stagione calda di Borriello sembra infuocarsi in queste ultime ore.

Genoa – Pescara 4-1 nella parte bassa della classifica

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Il Pescara è già retrocesso e non ha nulla da perdere, può solo giocare per abbandonare con dignità la massima serie, mentre il Genoa è sulla via della salvezza quindi lotta per scongiurare ogni pericolo.

Già al 2′ si ha il primo tiro del match, ci prova Balzano, palla ampiamente fuori. Al 6′ dal calcio d’angolo, Borriello prova la rovesciata: palla fuori non di molto. La partita si accende già nei primi minuti. Girata di Bertolacci dal limite,  al 12′, ma la palla viene deviata in angolo. Arriva il goal di Floro Flores, al 19′, che sfrutta una torre di Manfredini e infila perin di testa. Esplode il Ferraris. Il Pescara, nei minuti successivi al gol, non sembra in grado di reagire, il Genoa controlla. Al 30′ il raddoppio del Genoa. Borriello riceve un lancio di Rigoni, si gira e dal limite dell”area lascia partire un sinistro che si infila sotto l’incrocio. Due minuti più tardi Floro Flores vicino al terzo goal, si salva il Pescara.  Al 35′ Sculli accorcia le distanza segna su cross di Zanon e chiede scusa al suo vecchio pubblico. Finisce così la prima frazione dove le due squadre si sono affrontate a viso aperto per tutto il primo tempo e sul finale il Pescara è stato capace di riorganizzarsi, di essere pericoloso e trovare il gol così da riaprire la partita. Al 55′ arriva il 3-1. Borriello di sinistro trafigge Perin con una botta micidiale sotto la traversa. A venti minuti dalla fine arriva il 4-1. Bertolacci insacca dalla distanza raccogliendo una respinta di Perin.

Il Genoa batte il Pescara che ha provato a lungo a reagire, ma con scarsa possibilità tecnica. Alla fine il 4-1 premia il Genoa che ha saputo interpretare al meglio questa gara.

Il Torino è la prossima squadra che dovrà incontrare il Genoa mentre sull’orizzonte del Pescara c’è il Milan.

Partita “olimpica”… Dai rigori a Romagnoli e in finale Perrotta.

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Roma-Genoa 3-1!

4 giocatori che possono fare la storia della partita. La Roma con Totti-Lamela-Osvaldo, il Genoa con Borriello e Bertolacci. Una prtita in cui la Roma si gioca l’Europa.

Al 15° De Rossi viene steso a terra, l’arbitro non ha dubbi e concede il calcio di rigore. Dal dischetto Totti non sbaglia e insacca la palla senza problemi. Con questo gol Totti è sempre più vicino alla storia, agganciato  a Nordahl a 225 gol.

Dal 19° la Roma è sempre all’attacco e cerca insistentemente il raddoppio che non viene. Spende molto, forse troppo la squadra giallorossa e al 42° Burdisso stende Borriello in aria di rigore che era diretto verso la porta. Anche qui l’arbitro non ha dubbi e concede il rigore al Genoa. Borriello dal dischetto insacca senza problemi, ma non esulta.

Dopo la pausa la Roma sembra aver ripreso fiato e attacca insistentemente, sono pochi gli spazi lasciati al Genoa. Al 60° Romagnoli segna il suo primo gol in serie A con uno splendido colpo di testa in anticipo sull’uscita di Frey.

L’arbitro sul finale non concede un rigore alla Roma dopo un contrasto al limite si Portanova su Osvaldo. A questo punto il direttore di gara perde il controllo della gara ed espelle Ballardinic eh giustamente era entrato in campo per urlare ai suoi di mandare la palla fuori per soccorrere Osvaldo che era rimasto a terra. Vengono ammoniti anche Totti  e Kucka, quest’ultimo costretto ad abbandonare il campo dopo la doppia ammonizione. I rossoblù restano in 10 nel finale. Esce Osvaldo dopo lo scontro e al suo posto entra Perrotta. La Roma in superiorità numerica prende il pieno controllo della gara.

Al 90° su assist di Totti, Perrotta trova la rete del 3 a 1!

Una partita entusiasmante per la Roma in cui hanno segnato il capitano Totti e il più giovane, Romagnoli, una buona speranza per il futuro. E per finire, la ciliegina sulla torta di Perrotta per concludere una partita entusiasmante.

La Roma nella prossima giornata si troverà di fronte l’Udinese mentre Genoa si scontrerà con il Milan.

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