Salvo Sottile ha lasciato Mediaset a favore di La7 ma il suo si è rivelato un passo falso. Il suo programma Linea Gialla, infatti, ha faticato a decollare. Non solo: ha subito anche diversi cambiamenti durante la programmazione, passando dalla cronaca nera all’attualità, a causa degli ascolti non in linea con la rete. Nonostante le mutazioni, tuttavia, nulla è riuscito a risollevarne le sorti e così la trasmissione è stata sospesa dal palinsesto di La7. “Linea gialla” registrava in media ascolti inferiori al 3%, mentre ha toccato il 2,3% durante l’ultima puntata del 25 febbraio, con ospite Raffaele Sollecito.
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Il flop di Salvo Sottile: sospesa Linea Gialla
Pubblicato da tdy22 in febbraio 27, 2014
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Vittorio Feltri e le domande a Sollecito: “Volevi far sesso con Meredith?”
Accusa e difesa. Durante la trasmissione Linea Gialla, in onda su La7, Raffaele Sollecito, recentemente condannato a 25 anni per l’omicidio dell’inglese Meredith Kercher, ha risposto a chi si schiera contro e chi con lui. A prendere le sue parti Vittorio Feltri, che nel corso della trasmissione ha detto: “Per quale motivo Raffaele ha ucciso? La volevi scopare? Non era neanche una ragazza eccezionale”. Il linguaggio del giornalista è stato considerato offensivo verso la memoria della ragazza assassinata ma Feltri è andato oltre, rincarando la dose: “Potevi restare a Santo Domingo invece che tornare in Italia che è una schifezza. Io non ho apprezzato il fatto che è tornato perché in Italia se vogliono fott***i, ti fot***o. Nel dubbio mi tolgo dalle pa**e”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 26, 2014
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Quando in diretta va in onda… il litigio tra le giornaliste Rai
Mentre si svolgeva l’incontro tra Renzi e Napolitano, prima che il nuovo premier ufficializzasse la nuova squadra di governo, su La7 andava in onda la diretta con la giornalista Alessandra Sardoni che commentava, con Claudio Cerasa de Il foglio, le prime indiscrezioni sulla lista. Alle loro spalle, nel frattempo, aveva luogo un inaspettato siparietto: due giornaliste Rai, probabilmente del Tg1 e del Tg3, stavano infatti discutendo animatamente. Il video è stato rilanciato dalla stessa La7 su YouTube con il titolo “due giornaliste si accapigliano dietro Alessandra Sardoni”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 24, 2014
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Il Papa di Crozza ha il frigorifero sulle spalle
Nel suo ‘Paese delle meraviglie’ in onda su La7, il comico si trasforma nel Papa argentino che sta rivoluzionando la Chiesa con la sua spontaneità e le sue idee controcorrente. Ma non tutti sono disposti ad aiutarlo nel sostenere il peso del cambiamento.
Pubblicato da tdy22 in novembre 9, 2013
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“Berlusconi vada fuori dai cogl***i”. Lite in tv tra Busi e la Gelmini
Stava andando in onda la trasmissione Piazza Pulita su La7, ieri sera, con ospiti in studio Aldo Busi e Maria Stella Gelmini quando, mentre si trattava del problema giustizia e del caso Berlusconi, si sono rapidamente innalzati i toni. Lo scrittore non perdona all’ex ministro di aver difeso l’ex premier parlando dell’articolo 3 della Costituzione. La Gelmini dà fuoco alle micce: “…Vuol dire che non ce la caviamo con ‘La legge è uguale per tutti’ perché poi vediamo che non è così”. Busi non approva: “L’articolo 3 è fondamentale, lei non può dire queste cose. E’ condannato con sentenza definitiva? Se ne vada fuori dai cogl***i. Al più presto. Via. Lei non può remare contro la Costituzione”. L’ex ministro rincara: “Lei non ha neanche compreso cosa ho detto” scatenando lo scrittore: “Non le permetto. L’ho già ascoltata abbastanza stasera. Basta”. E quando la Gelmini lo paragona a Sgarbi, Busi va su tutte le furie: “Sono Aldo Busi e ho un pensiero, non guardi me. Pensi a come si è laureata lei”. Gelmini: “A Brescia mi sono laureata con 100 su 110, lavorando”. Di nuovo Busi: “Lei è quella dei neurini nel Gran Sasso! Ministro della Cultura, vada a lavorare che è meglio!”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 5, 2013
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Aldo Busi in “Scontenti tutti” a Piazzapulita
La personalità esuberante di Aldo Busi ieri sera a Piazzapulita, in onda sulla La7, ha travolto gli spettatori. Una trasmissione che s’incentrava sulla Legge di Stabilità, sulla manifestazione a Roma, sui problemi sociali, in pratica su quel tema che poi è stato anche il titolo della trasmissione “Scontenti tutti”. Busi, portando al paradosso la sinistra italiana, l’ha definita di destra. Secondo infatti lo scrittore appena ci si trova al governo si diventa destra. Il Pd, secondo Busi, non è altro che l’ala di sinistra berlusconiana. Naturalmente non è passata inosservata questa affermazione a Pippo Civati, presente anche lui a Piazzapulita, che ha dovuto convenire, che pur non riconoscendosi nel ritratto dell’uomo politico di sinistra affermato dallo scrittore, sicuramente almeno 5 milioni di italiani, cioè coloro che hanno votato M5S, sicuramente hanno visto nel Pd il Pdl. Nella trasmissione è intervenuto anche il giornalista Battista che prontamente ha puntualizzato che Civati è comunque un parlamentare del Pd e non può chiamarsi fuori dalla rappresentazione del Pd e da quell’allontanamento che l’elettorato di sinistra ha operato a danno del proprio partito nelle ultime elezioni. E’ necessaria un’analisi, è necessaria una critica che vada oltre alle correnti e alle colpe dei singoli e che venga poi sostenuta con i fatti. Il Pd ha bisogno di un cambio di direzione come quello che serve all’Italia per uscire dalla crisi.
A Piazzapulita si parla anche di startup e in particolare di Talent Garden, uno spazio aperto 24 ore su 24 per dare voce ai giovani talenti. In pratica ogni ragazzo paga 250 euro al mese per lavorare nella sede di Talent Garden a contatto con altri professionisti, creando così nuove realtà imprenditoriali. I giovani e l’imprenditorialità sicuramente è un tema caldo della puntata, dell’aiuto dello stato per finanziare l’imprenditorialità, ma anche dell’impegno che occorre affinchè questi sforzi dello stato non siano fini a se stessi.
L’equilibrio è difficile e le tensioni sociali esistono e sono evidenti, ma a Piazzapulita c’è anche chi, come una ragazza del movimento studentesco, che ha preso parte alla manifestazione di sabato a Roma, ha sottolineato che la stampa ha amplificato gli scontri che in realtà provenivano da frange estreme, distanti dal movimento che invece ha sfilato “tranquillamente” nelle strade della Capitale. La loro protesta era incentrata sui soldi che lo stato dà alle scuole private. La scuola in Italia d’altra parte è entrata dentro il ciclone dopo i dati emanati dall’Ocse.
Altro problema che insieme all’istruzione è uno dei cardini delle tensioni in Italia è sicuramente il problema della casa. Civati ricorda infatti che l’ultimo a fare qualcosa per l’edilizia popolare è stato Padoa Schioppa.
Ad attirare l’attenzione è il caso specifico della signora Alessandra, a cui, gli occupanti di un palazzo, hanno sottratto la proprietà, anche se ora si dicono disponibili a restituire l’abitazione alla signora.
A Roma, a Ponte di Nona infatti la situazione è esplosiva. Vi sono alcune case occupate e la convivenza tra occupanti e coinquilini è difficile. Quella ritratta a Piazzapulita è la classica guerra tra poveri. Il problema è sotto gli occhi di tutt,i tra i proprietari che vedono sottrarsi una casa di cui devono continuare a pagare l’Imu e da ora in poi anche la Trise, a quelli condannati a vivere come occupanti, privati della libertà anche di uscire per paura che qualcuno possa cambiare la serratura o ritrovarsi a sera senza un tetto sulla testa. Una situazione inumana che va avanti da anni e che non riesce a essere risolta dai diversi governi che si susseguono in Italia.
Si innesca così una polemica tra Busi e Gasparri. Perché se il primo consiglia la signora di non tornare nella sua abitazione in quanto sarebbe il capro espiatorio e verrebbe vessata 24 ore al giorno, Gasparri attacca il giornalista dicendo che non tutti hanno la possibilità di rinunciare a una proprietà. La discussione si accende e quando Gasparri attacca Busi dicendogli se può dare lui un altra casa alla signora Alessandra, alla quale lui consiglia di abbandonare l’appartamento, anche dopo che questo fosse liberato, Busi lo attacca fortemente affermando di aver dato, in tempi passati, e per lungo tempo,casa a coloro che ne avevano bisogno.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 22, 2013
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Il nuovo contratto di Crozza a La7.
Maurizio Crozza e La7 il matrimonio è fatto e lo ha annunciato Urbano Cairo in una conferenza stampa che si è tenuta a MIlano. Dopo le polemiche che hanno interrotto la trattativa con la Rai ora il comico ha rinnovato con l’emittente di Cairo un contratto di durata triennale «in esclusiva totale», fatti salvi però gli impegni che già il comico ha: quindi Crozza può continuare ad intervenire alla trasmissione“Ballarò” della Rai.
Il cachet del comico e imitatore per il nuovo contratto al momento non viene reso noto e, dopo le otto-nove puntate dello show, già previsto sulla rete di Cairo in autunno, Crozza inizierà un programma, sempre su La Sette, a partire dalla prossima primavera.
Beppe Caschetto, l’agente del comico-imitatore, ha riferito che «Crozza nell’ipotesi di un programma in Rai avrebbe percepito 110 mila euro a puntata: le cifre enormi che sono state dette non attengono alla realtà» e ha aggiunge che «per ogni intervento a Ballarò riceve un compenso modesto: 2.500 euro a puntata».
«C’è stata una trattativa con tutte le piattaforme generaliste italiane, l’offerta di Mediaset è stata importantissima – aggiunge Caschetto durante la conferenza stampa a Milano nella quale è stata annunciata la conferma di Crozza per La7 – ma Urbano Cairo è quello che lo ha voluto davvero, gli altri lo volevano ma…».
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Le aspiranti miss e la contestazione alla Boldrini: libertà di apparire zitte e svestite!
La polemica sul ruolo delle miss in tv non si placa e oggi le 186 aspiranti miss hanno posato per contestare la presidente della Camera Laura Boldrini che, dopo la scelta della Rai di non mandare in onda il concorso di bellezza, aveva commentato: ”Una scelta moderna e civile. Solo il 2% delle donne in tv parla, il resto è muto e svestito”. Il messaggio delle ragazze, arrivate ieri a Jesolo e che hanno indossato delle t-shirt con la scritta “Nè nude nè mute”, è semplice: “Fra i diritti delle donne ci deve essere anche la libertà di apparire in televisione poco vestite e partecipare ad una gara il cui metro di giudizio principale è il proprio aspetto fisico”. Il sindaco della località veneta Valerio Zoggia, che ospiterà il concorso anche per i prossimi tre anni, ha sottolineato che l’obiettivo è di garantire un giusto rapporto tra costi e benefici. La patron Patrizia Mirigliani ha osservato: “Il sindaco ha fatto un grande atto, un atto d’amore: ha voluto Miss Italia quando ancora non avevamo chiuso accordi con nessuna ‘casa televisiva’. Siamo ad Ottobre, abbiamo avuto numerose difficoltà ma ci tengo a dire che questa edizione entrerà nella storia del Concorso perché ci permette di metterci in gioco e di fare nuove scommesse. Jesolo è nel cuore della famiglia Mirigliani” ha aggiunto ricordando che Jesolo ha, nel passato, Miss Italia nel Mondo. “E ora, finalmente, abbiamo portato qui anche Miss Italia. Sarà un’edizione che rispecchia come non mai la crisi attraversata dal Paese, per i disagi incontrati dagli imprenditori che vogliono investire in questo momento. Noi siamo qui grazie alle aziende sponsor del Concorso, che sono la benzina senza la quale non potremmo sostenere il nostro progetto. Il loro ruolo è fondamentale”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 15, 2013
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Crozza alla Rai e salirebbero i milioni, sarebbero 20!
Il Fatto Quotidiano riporta la notizia che Maurizio Crozza sta sempre più traslocando in Rai, ma nel frattempo i 5 milioni iniziali di cui si era parlato tempo fa ora sarebbero divenuti più di 20.
A procurare al comico genovese questo contratto da record, scrive sempre Il Fatto Quotidiano, l’agente Giuseppe Caschetto, già al servizio di star della tv nostrana come Fabio Fazio, Daria Bignardi e Luciana Littizzetto.
Gli oltre 20 milioni stanno alzando polemiche e dando scandalo anche perché sono ben più del tetto limite Rai per l’intrattenimento fissato a 5-600mila euro per 2 ore. Lo stesso Crozza a La7 prendeva 450mila euro per 60 minuti di show.
Caschetto avrebbe imposto a Viale Mazzini condizioni dure, avocando a sé il 100% della produzione, senza calcolare i recenti patti di sindacato che prevedono ristrutturazione e commesse esterne limitate e valorizzazione degli stipendiati Rai.
Avrebbe anche convinto il direttore generale Luigi Gubitosi ad abdicare anche al controllo editoriale, togliendogli ogni possibilità di cambiare le scalette e gli argomenti trattati.
Un contratto dettagliatissimo, scrive Pagani. A cui manca solo la firma.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 3, 2013
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“In Italia c’è rimasto soltanto Balotelli, ecco perchè è così inc*****o”
Telecom è l’argomento del giorno, Telecom è la radiografia dell’Italia reale che non è il sogno utopico di ripresa e di speranza che molti vorrebbero farci credere. Maurizio Crozza apre quindi la sua copertina del talk show Ballarò chiedendosi: “Ma Ballarò è ancora italiano o romeno?” prima di elencare tutte le aziende italiane passate all’estero. Ed è davvero la domanda che molti italiani si stanno facendo: ma cosa ci sta rimanendo in Italia? La disoccupazione? Il femminicidio? Il finanziamento pubblico ai partiti? Una cosa ce l’abbiamo: “In Italia c’è rimasto soltanto Balotelli, ecco perchè è così incaz***o”.
Poi il comico passa all’aumento dell’Iva: “Aumentare i prezzi per risolvere la crisi è come curare la depressione con una foto di Alfano”. Ma ce ne è anche per Renzi e Papa Francesco.
Pubblicato da tdy22 in settembre 24, 2013
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I pediatri contro SOS TATA: è diseducativo… arriverà SOS BIMBI?
I bambini sempre più confusi: programmi tv che dovrebbero educare e alcune volte non lo fanno, immagini violente e sesso reperibile ovunque, dalla pubblicità fino alla rete. Oggi però a finire nella lente di sorveglianza dei pediatri è il programma “SOS TATA”. I pediatri lo hanno infatti definito diseducativo e soprattutto hanno puntato il dito contro la puntata andata in onda il 14 settembre su La7, dove un bimbo di 12 mesi veniva lasciato a piangere nel suo lettino. In particolare si fa notare che è necessario fermare “l’esposizione di bambini nei reality show a situazioni umilianti e diseducative”.
Nella lettera aperta inviata al Garante, l’Associazione culturale dei pediatri scrive:
“In questa trasmissione, un bimbo di appena 12 mesi veniva lasciato piangere solo nel suo lettino, chiuso in camera, perché si addormentasse. Il bimbo aggrappato alle sbarre del letto gridava, sudato, disperato, terrorizzato, con la telecamera puntata su di lui per vari minuti. Nel frattempo la mamma veniva intrattenuta in cucina dalla Tata rassicurante, mentre il fratellino maggiore si tappava le orecchie. Finalmente alla mamma è stato permesso di andare dal bimbo, mettergli il ciuccio e adagiarlo sotto le coperte. Il bimbo a questo punto rallentava il pianto, guardava la mamma, tenendole le braccia in cerca di conforto, ma la madre, secondo le indicazioni della tata, se ne andava via, rilasciandolo solo. Il bimbo, deluso, ripiombava in un pianto ancora più straziante. Dopo altri interminabili minuti, il bimbo sfinito non piangeva più e si addormentava: esprimiamo ancora una volta il nostro dissenso per i metodi per educare i bambini piccoli a dormire che si basano sull’estinzione graduale del pianto”.
La lettera in particolare condanna i “metodi sbagliati” usati dalle tate del programma:
“Sappiamo ormai dalla ricerca scientifica, se non bastasse il buon senso, che la fisiologia dell’essere umano prevede che riceva delle cure di tipo prossimale da parte della madre e degli adulti che se ne prendono cura, e che la pretesa che un bambino piccolo si addormenti da solo e dorma per tutta la notte senza richiedere la presenza e il contatto dell’adulto, oltre ad essere anti-fisiologica ed irrealistica, può provocare confusione nei genitori e grande stress nei bambini.
Questi metodi possono minare fin dalla primissima infanzia la fiducia negli adulti e quindi in se stessi e interferire con lo stabilirsi di una sana relazione genitori-figli, oltre ad interferire (se il bambino è piccolo) con l’allattamento al seno. Riteniamo che sia pericoloso e fuorviante promuovere in tv il ricorso a questi sistemi, senza che ai genitori vengano date informazioni complete e coerenti, affinché possano compiere decisioni informate. Chiediamo quindi -prosegue l’Associazione Culturale Pediatri- che le redazioni televisive si facciano carico di questa responsabilità. Soprattutto, poi, pensiamo che puntare la telecamera su di un bambino piccolo, solo, stravolto, terrorizzato, e trasmetterlo indiscriminatamente a milioni di telespettatori, sia una violazione della dignità e dei diritti del bambino, compreso quello dei bambini che magari stavano guardando la tv a casa”
Pubblicato da tdy22 in settembre 24, 2013
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Crozza alla Rai: tra smentite e conferme, si tratta per 5 mln in 2 anni
Non ci sono certezze, ma solo indiscrezioni. Contatti invece ce ne sono stati, ma probabilmente quella firma di Crozza sul contratto Rai ancora non è arrivata, nonostante Dagospia non abbia dubbi e abbia già annunciato il passaggio del comico sulla tv pubblica a partire dal 2014. Maurizio Crozza alla Rai? L’indiscrezione, nell’aria da qualche tempo, è data per certa da Dagospia.
E’ stato Giancarlo Leone, direttore di Rai1, ha twittare una frenata:
«Tv. Se fosse vera la notizia del passaggio di Crozza alla Rai lo avremmo annunciato noi. Tra il dire e il fare…».
Ma sembra che le strategie per un possibile passaggio ci siano tutte. Nel contratto di Crozza a La7 infatti ci sarebbe una clausola che svincolerebbe il comico qualora la rete televisiva cambiasse linea editoriale e visto che dal nuovo anno sono previsti diversi cambiamenti è probabile che Crozza sia disponibile a liberarsi per firmare un nuovo contratto con la Rai. Come scrive Renato Franco sul Corriere della Sera:
La speranza, dalle parti di viale Mazzini, è quella di avere il comico su Rai1 dopo Sanremo. Intanto però c’è ancora La7, che non commenta l’indiscrezione ma si limita a confermare che in autunno il comico genovese sarà regolarmente in onda ogni venerdì con il suo Crozza nel Paese delle meraviglie a partire dalla metà di ottobre. Di sicuro dunque Crozza su La7 fino a dicembre.
Per quanto riguarda il compenso, Franco scrive che:
Si sussurra di un contratto da quattro/cinque milioni di euro per due anni.
Pubblicato da tdy22 in settembre 17, 2013
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Brunetta denuncia una giornalista di La7: violazione di domicilio
Il capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta ha denunciato una giornalista di La7 per violazione della proprietà privata. L’inviata era entrata nel compensorio, dal quale è stata cacciata, per porre alcune domande all’ex ministro che ricostruisce così i fatti. “Nel secondo pomeriggio odierno, intorno alle 17.15, ho subito una violazione di domicilio da parte di una sedicente giornalista, presentatasi come inviata de La7, e da parte del suo operatore tv. Entrambi si sono intrufolati nel comprensorio dove si trova la mia abitazione, in una proprietà privata, senza alcun permesso e senza aver preventivamente chiesto a me alcun appuntamento”. Brunetta continua: “Quando mi sono accorto della loro presenza essendo stato chiamato, ho chiesto quale fosse il motivo della ‘visita a sorpresa’. La giovane giornalista mi ha risposto chiedendo la mia disponibilità a rilasciarle un’intervista. Al mio rifiuto la stessa continuava ad incalzarmi con affermazioni e domande provocatorie, invadendo la mia privacy e come già detto la proprietà privata. Ho manifestato loro l’intenzione di chiamare i carabinieri e sono rientrato in casa. Uscito dopo pochi minuti li ho visti scappare su un motorino”. Il politico ha quindi concluso: “Ho già provveduto ad informare del grave accaduto Paolo Ruffini, direttore de La7, Urbano Cairo, editore della stessa tivù, ed Enrico Mentana, direttore del Tg La7. Tutti mi hanno espresso la loro solidarietà e hanno condannato con decisione l’episodio. Allo stesso tempo ho dato mandato ai miei avvocati per le conseguenti azioni legali. Nel raccontare la mia amarezza per la violenza subita, desidero condannare un modo di fare giornalismo e informazione, se così possiamo ancora chiamarla. Lo scoop da buco della serratura, la ricerca perversa della notizia, l’origliare e lo spiare l’altrui vita come fosse un dettame professionale è assolutamente inaccettabile. Non mi stancherò mai di dirlo. E spero che gli amici Ruffini, Cairo e Mentana non debbano mai subire altrettante simili violenze”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 13, 2013
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Miss Italia trasloca su La7, pre-finali e finali a Jesolo.
Forse anche Miss Italia ha trovato casa! Sembra che ormai sia stato trovato un accordo di tre anni con il Comune di Jesolo, pre-finali a fine settembre con 180 ragazze, l’elezione della più bella, scelta tra 80 finaliste, ad inizio ottobre e una nuova rete televisiva potrebbe essere La7. Queste le novità per Miss Italia che sembra essere stata adottata dall’editore Urbano Cairo, dopo che la Rai si è resa indisponibile a mandare in onda il discusso programma che aveva sollevato notevoli polemiche.
Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, esulta. «Grazie all’uscita della Rai, che chiedeva ai comuni cifre altissime ed insostenibili, stiamo per concludere un affare con un investimento minimo, a prescindere dalla rete televisiva che manderà in onda l’evento», spiega. «Avremo una grandissima visibilità mediatica impegnandoci a fornire 2.500 pernottamenti, al costo medio di 50 euro a notte in bassa stagione, più il service e l’allestimento tecnico nel Palasport. Conteremo sul supporto dell’Associazione albergatori e di alcune aziende venete come sponsor, allungando così la stagione turistica e recuperando l’avvio, non esaltante, di maggio e giugno».
Cauto ottimismo dall’organizzatrice del concorso, Patrizia Mirigliani: «Dopo mesi difficili, ma anche pieni di soddisfazioni e importanti attestati di stima, pare che si vada finalmente verso una soluzione positiva. Miss Italia è per la gente e fra la gente. Le piazze stracolme delle località turistiche si sono strette intorno a noi. Nonostante le grandi difficoltà economiche, tutti si sono schierati con il concorso che ogni anno conferma anche la sua grande capacità di promozione turistica capillare sul territorio italiano, dal Nord al Sud».
Pubblicato da tdy22 in agosto 22, 2013
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Sarà l’apocalisse domani a Modena? Renzi rompe il silenzio
Sarà davvero l’apocalisse domani a Modena? Matteo Renzi dopo quasi tre settimane di silenzio dall’intervista rilasciata a Enrico Mentana per ‘Bersaglio mobile’ su La7, sembra pronto a rompere il silenzio. C’è chi già afferma che dopo, il discorso di domani a Modena, alla festa del Pd di Castelfranco Emilia, sarà la fine di un’era. Nulla a che vedere con il governo Letta, nessuna richiesta di voto anticipato, ma già si vocifera che il sindaco parlerà del Congresso. Vuole una data certa, lancerà il suo aut aut. Dopo Castelfranco, Renzi, sempre nella giornata di domani, andrà a Villalunga di Casalgrande e giovedì sarà presente alla direzione nazionale del Pd con Enrico Letta. Un percorso con molte tappe, molte possibilità di esprimere le proprie opinioni e il coraggio di sempre di spinge sull’acceleratore quando la politica italiana sembra invece deviare strada e cercare la “via più lunga e sicura” per il traghettamento di un Paese in costante pericolo di caduta.
Su cosa verteranno le riflessioni del sindaco di Firenze sul Congresso? Essenzialmente sulla parola fine ai rinvii, stop alle regole prima dettate e poi smentite e basta anche sulle indecisioni. La paura è che si possa arrivare ad elezioni senza una premiership dettata dalle primarie e questo sembra essere il grande incubo dei renziani.
Forse non sarà l’apocalisse, ma suonerà la campana dentro il Pd.
Pubblicato da tdy22 in agosto 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/07/sara-lapocalisse-domani-a-modena-renzi-rompe-il-silenzio/
Gad Lerner lascia La7 e completa la fila degli “esodati”
Addio a La7 anche per Gad Lerner. Anche lui aderisce al nucleo in esodo composta da: Luca Telese, Nicola Porro, Gianluigi Nuzzi, le sorelle Parodi, Maurizio Crozza. A questo punto per il direttore Enrico Mentana si tratta solo di dover accettare che davvero qualcosa è cambiato e che molti hanno deciso di abbandonare la rete. Lerner poi era un fedelissimo de La7, ci ha trascorso gli ultimi 12 anni. Eppure non ha esitato e ha scritto sul suo blog: ”Con tutto l’affetto e la riconoscenza, pur mantenendo un rapporto di amicizia con il nuovo azionista Urbano Cairo – scrive – lo confesso: non mi ci ritrovo più”.
”Tutto ha un termine, e nel mio caso – sottolinea Lerner nel post pubblicato sul blog – si tratta solo di un lieve anticipo sulla tabella di marcia che mi ero prefissato. A 12 anni dalla sua fondazione, cui mi onoro di aver partecipato, lascio La7. Con tutto l’affetto e la riconoscenza, pur mantenendo un rapporto di amicizia con il nuovo azionista Urbano Cairo, lo confesso: non mi ci ritrovo più”.
”A scanso di equivoci sgradevoli – difendere il lavoro compiuto dalle malelingue resta un dovere – in tutti questi 12 anni, fino all’ultimo, il rapporto costi/ricavi/ascolti delle mie trasmissioni – precisa il giornalista – è stato eccellente. Lo sanno i vari manager che si sono succeduti. Se ora interrompo la collaborazione che Cairo mi offriva di proseguire è perché bisogna saper riconoscere il tempo che passa, anche il logoramento, le mutate condizioni ambientali, le nuove scelte editoriali legittime ma distanti dalla mia visione”.
”Ringrazio tutti, a cominciare dai miei meravigliosi collaboratori. Sono stati 12 anni belli. Ma non trovo saggio invecchiare – conclude Lerner – davanti a una telecamera. Conto di avere ancora qualcosa da dirvi e da darvi”.
Pubblicato da tdy22 in luglio 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/09/gad-lerner-lascia-la7-e-completa-la-fila-degli-esodati/
Il trasloco di Benedetta Parodi: da La7 a Real Time
Ad annunciare il trasferimento di Benedetta Parodi c’ha pensato una nota diffusa da Discovery Italia che ha spiegato che la conduttrice sta per approdare a Real Time (canale 31 digitale terrestre, SKY canale 124,125 e in HD e TivùSat canale 31) dove “sarà protagonista di uno show previsto per l’autunno”. La nota conclude spiegando che “Real Time a giugno ha sfiorato il 2% di share attestandosi come 8° canale nazionale e 5° canale sul proprio target (donne 20-49 anni)”.
Pubblicato da tdy22 in luglio 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/09/il-trasloco-di-benedetta-parodi-da-la7-a-real-time/
“Il peggior errore di Bersani? Sinistra usato sicuro” così Walter Veltroni
Walter Veltroni candida il suo rottamatore. Uscito dal partito, torna a far sentire la sua voce intervenendo a “In Onda” su La7 e lo fa per lanciare il suo appoggio a Matteo Renzi. “Se farà un documento pasticciato per mettere d’accordo tutto e il contrario di tutto, non lo sosterrò. Ma da quello che ho capito in questi anni non credo. Se lui lavorerà per un partito del riformismo italiano, io lo sosterrò”, ha detto ex segretario Pd.
Veltroni ha poi ribadito: “Non basta conquistare i voti in uscita dal centrodestra, ma bisogna motivare anche chi da sempre e’ di centrosinistra”.
Ma che Pd vuole Veltroni? “Io vorrei che il Pd tornasse ad essere un partito aperto nel quale centinaia di migliaia di persone si trovano. In questi anni si è chiuso, non si perdono tre milioni e mezzo di voti se non ci si chiude. Il Pd deve decidere cosa vuole essere: il partito che è stato in questi anni o vuole tornare il partito che cerca il consenso della maggioranza riformista del Paese”.
Quindi secondo Walter Veltroni “bisogna che questo governo vada avanti, la situazione è tale che non possiamo permetterci incertezza”. L’esecutivo, spiega sempre l’ex parlamentare del pd, “deve fare le due cose su cui e’ stato chiamato: le riforme, a cominciare dalla legge elettorale, e il rilancio dell’economia, Poi si tornerà al bipolarismo”. Anche se il dibattito precongressuale rischa di essere stancante: “Le regole sono importanti, sono parte della democrazia. Ma se si mette a confronto i discorsi della giornata… qual è il discorso che ha acceso la speranza, la passione? Ho citato Draghi e Bergoglio per dire che la sinistra sembra parlare spesso piu’ regole che di questi temi…” “Le primarie sono fatte cosi’: chi non dovrebbe votare sono quelli che non hanno votato Prodi al Quirinale… Il contesto delle primarie e’ il contesto di un’elezione aperta. Se invece si fa solo un’elezione tra gli iscritti si fa un’ altra cosa”, ha aggiunto.
Quale è stato il peggior errore di Bersani?
“Bersani durante la campagna elettorale ha usato la parola ‘usato sicuro’ per definire la sinistra, forse il suo errore peggiore”, ha concluso così Walter Veltroni
Pubblicato da tdy22 in luglio 9, 2013
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Sì ai diritti, no ai ricatti. Al 1° maggio di Taranto, c’è anche Germano
Nei momenti di crisi ci sono pochi autori che riescono a parlare anche a chi è, a volte, comprensibilmente, obnubilato, dalla rabbia che scaturisce da un’ingiustizia sociale da troppo tempo reiterata a causa di una classe politica inetta e corrotta. Uno di questi autori è Gramsci:
“Quando discuti con un avversario, prova a metterti nei suoi panni. Lo comprenderai meglio e forse finirai con l’accorgerti che ha un po’, o molto, di ragione. Ho seguito per qualche tempo questo consiglio dei saggi. Ma i panni dei miei avversari erano così sudici che ho concluso: è meglio essere ingiusto qualche volta che provare di nuovo questo schifo che fa svenire”.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 1, 2013
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SOGNIAMO per disarticolare il potere criminale… ROBERTO SAVIANO!
Saviano: “Educare alla felicità è la più grande arma per disarticolare il potere criminale”.
L’allegria sta arrivando. Mutuando il film “No” di Pablo Larrain, Saviano parla dei nostri giorni facendo un parallelismo con il regime di Pinochet. Un grande dittatore a cui serve la legittimazione democratica ed è convinto di poterla avere ribattendo colpo su colpo i suoi avversari politici. Un regime che aveva fatto i crimini più nefasti e che godeva però di un consenso largo anche grazie a una popolazione che non poteva immaginare un mondo diverso da quello in cui stava vivendo, ma poi arrivò il cambiamento e passò attraverso la speranza e la voglia di un mondo migliore… Si prospettò davanti non una lotta, ma una vita diversa… Pinochet fu battuto da un’idea nuova di mondo, di vita, di progetto esistenziale che andava oltre al condannare gli atti criminali del dittatore e si poneva su un piano di prospettiva diversa… Si iniziò a far sognare il mondo!
Pubblicato da tdy22 in aprile 25, 2013
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Travaglio e le lodi ai nostri Premier
“Ci risiamo. Sono 20 anni che passiamo da un salvatore della patria all’altro”, ma invece avere dei buoni politici?
“Prima tutti innamorati di Senatore Monti e Fornero. Ora non escono più di casa.” Ma come farà il cane di Monti se non lo fa uscire?
“Da noi è meglio della monarchia: il potere si trasmette per partenogenesi: da zio a nipote, come Paperopoli”, fra un po’ possiamo anche fare le elezioni con le tessere di monopoly?
“Parlano di 3a Repubblica ma sono gli stessi della 1a e della 2a”, ma perché non abbiamo rieletto Andreotti?
“Lo chiamano governo temporaneo ma non provvisorio. Come dire nano ma non basso o pirla ma non fesso”
“Lo Zimbabwe temeva di restare l’unico paese con un Presidente di 88 anni, invece no: ci siamo a che noi”
“Tutti vogliono bandire la parola ‘piazza’: un postaccio antidemocratico, con buona pace degli ateniesi”, ma in fondo la Grecia non sta molto bene!
“Il PD non avrebbe mai candidato Rodotà: è di sinistra”
“Napolitano 2 settimane fa: ‘Non mi convinceranno a restare, mia rielezione sarebbe ai limiti del ridicolo'”
Il problema è che dopo l’intervento di Travaglio c’è la risposta di Fassina… perchè politici che non sanno più neppure arrampicarsi sugli specchi? Rodotà, secondo Fassina, non aveva i numeri… ma invece Prodi e Marini sono andati alla grande? Uno in più o in meno?
Pubblicato da tdy22 in aprile 25, 2013
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Fassina si scontra con Travaglio: lei deve studiare la costituzione
Fassina a Travaglio: lei deve studiare la costituzione e se poi dobbiamo accontentare la platea allora diciamolo.
Ma come si può parlare così da uomo di sinistra del Pd… Ma siamo sicuri che Fassina non sia del Pdl?
Ma Fassina ha sempre e comunque la sua aria di supponenza o qualche volta riesce anche a levarsi la maschera e diventare l’uomo fragile, una barca alla deriva senza più il suo timoniere?
E piovono gli insulti su Twitter:
“Ogni volta che parla Fassina una tessera del PD si incendia per autocombustione”.
“Fassina uno dei responsabili del tracollo Pd, dovrebbe prenderne atto, come altri. Politicamente impresentabile”.
Pubblicato da tdy22 in aprile 25, 2013
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Nessuno ci voleva credere ma ora c’è il video… La Russa scappa in ambulanza
Nessuno ci credeva quando fu data la notizia che dopo l’elezione del Presidente della Repubblica, con il rinnovo dell’incarico a Giorgio Napolitano e durante le contestazioni di Piazza con gli italiani che si indignavano per la mancata elezione di Rodotà, La Russa fosse uscito dal Palazzo in ambulanza… Purtroppo è vero! Ecco il video.
Pubblicato da tdy22 in aprile 25, 2013
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Il 25 aprile a Servizio Pubblico
Democrazia il governo di un popolo intero!
Dalle Vallette di Torino, dove ancora c’erano i partigiani con il sogno di una repubblica demcratica basata sul lavoro a una repubblica presidenziale? Cosa non è successo in Italia e cosa sta succedendo? Dalla piazza al re… ci si arriverà attraverso l’alleanza Pd e Pdl? Ha altre alternative Letta, dopo il disastro di Bersani?
Pubblicato da tdy22 in aprile 25, 2013
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Servizio Pubblico con Travaglio e Saviano festeggia il 25 aprile
Il 25 aprile da Santoro sarà festeggiato con Roberto Saviano che interverrà a Servizio Pubblico nella puntata che avrà come titolo “O la piazza o il re”. Il titolo non lascia dubbi, la tensione che si è vissuta a Roma in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica è stato un chiaro segnale di insofferenza tragica di una popolazione sull’orlo del baratro. Ora Letta e l’impresa fantascientifica di formare il governo… tra un Pdl che chiede non solo la torta ma anche le candeline e un Pd che la torta la fa collassare ogni volta… intanto si cerca di annettere qualche ingrediente in più… e si spera che se non subito prima o poi qualche “stellina” cadrà…
Pubblicato da tdy22 in aprile 25, 2013
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Piazza Pulita… della politica obsoleta! Incomprensibili votazioni!
Al termine di un’intervista a Della Valle, a Piazza Pulita la parola passa agli ospiti in studio, tra cui la neo eletta Serracchiani che commenta la vittoria in Friuli: “Le persone votano ancora le persone. Il livello locale è riuscito a distinguersi da quello che accadeva a Roma. E’ stata dura. Ieri dicevo che mi avrebbe salvato solo un miracolo.” Per quel che riguarda il governo, per Bianca Berlinguer ci troviamo in un sistema quasi presidenzialistico, ma non per colpa di Napolitano, mentre, parlando di toto-ministri, Sallusti considera il governo già fatto, nel senso che Napolitano ha blindato al 90% la lista dei ministri. E il ruolo dei diversi partiti? Per Orfini un governo di larghe intese deve includere le prime 3 forze politiche. “Se così non fosse il Pd deve giocare all’attacco e rivendicare per sè la possibilità di fare una cosa. Chiedendo a Renzi se se la sente di ricevere l’incarico di governo”. Ma il problema di fondo è che manca la comunicazione tra “la base del Pd e coloro che dovrebbero rappresentarlo” mentre, secondo Scanzi Berlusconi è il vincitore di questi giorni… grazie ai passi falsi del centrosinistra! Al riguardo interviene la Serracchiani che ancora si pone una domanda della quale nessuno si è ancora liberato: “Voglio sapere a chi è venuto in mente Marini, senza spiegarlo nei territori. Mi devono spiegare perché no a Rodotà e perché sì Napolitano”. Secondo la Berlinguer, che ricorda il corteggiamento di Bersani nei confronti del M5S fino all’umiliazione, il tutto era da giocarsi negli accordi preventivi: se ci fossero stati, la candidatura di Rodotà sarebbe stata accolta ma, allo stato dei fatti, “Sarebbe stata una resa per il Pd, che si sarebbe consegnato nella mani del M5S.” Del resto, se, come propone Serracchiani, se l’avessero votato in terzo scrutinio, avrebbero almeno dimostrato che non c’erano abbastanza voti e si sarebbe evitato un atteggiamento infantile del partito. In cambio di un PD obsoleto, però, è pronto a scendere in campo un battaglione di giovani, gli stessi che, dopo gli imperdonabili errori della dirigenza del partito, hanno deciso di occupare le sedi. Sono i giovani che non sono stati ascoltati: “Noi siamo il Pd buono, l’altra faccia del Pd. Noi non bruceremo la tessera del Pd, pensiamo di poterlo rappresentare”. La loro soluzione ideale? Un governo di scopo a tempo con il Pd che dovrebbe dare un appoggio esterno, ossia quello che Napolitano non ha chiesto, lui che, come ricorda Sallusti, “si fida solo di Amato”. Del resto, nota un rappresentante GD, c’è differenza tra un Presidente condiviso e uno che diventa garante di un patto di governo col Pdl. Ma se in Italia la gente non è contenta, forse un motivo c’è. Infatti, nota la giornalista Reuscher di Die Welt, “in Italia negli ultimi 20 anni nessuno dei partiti ha lavorato”. E’ pessimista anche per quello che riguarda le eventuali grandi intese, per le quali prevede grandi difficoltà nel ricercare grandi intese, che comunque sono destinate, in breve, ad una nuova rottura. Ferragina supporta la tesi: né Berlusconi né Bersani, secondo il docente di Oxford, possono offrire un contributo all’Italia.
La morale? C’è un Presidente, per eleggere il quale si è definitivamente disintegrato il governo che, molto teoricamente, avrebbe dovuto formare il governo, per il resto, l’idea di creare una grande intesa con un PdL che potrebbe tranquillamente chiamarsi Partito di Berlusconi mentre quello democratico cerca di capire che ne sarà di lui e il MoVimento 5 Stelle deve fare i conti con la sonora bastonata presa in Friuli. Rinnovamento o ritorno al (tragico) passato? Certo che se qualcuno si augura che il Pd sia in grado di cambiare, magari grazie ad una scissione che lasci “libera espressione” anche a volti nuovi, ci pensa Barca ad uccidere la speranza, affermando che tale separazione sarebbe, semplicemente, una “sciagura” per il partito. Del resto si definisce anche troppo impegnato a riflettere sulla media-lunga distanza per rispondere ad una domanda in merito alla candidatura di Renzi. Un bell’esempio di trasparenza politica!
Pubblicato da tdy22 in aprile 22, 2013
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Della Valle dice NO al governo politico
A Piazza Pulita stasera si è parlato della storica rielezione di Giorgio Napolitano e la domanda che aleggiava era: il cambiamento di cui tanto si è parlato, è finito prima ancora di cominciare? S’inizia con il riassunto degli ultimi giorni, con le votazioni ma anche con le contestazioni e la puntualizzazione, da parte di Della Valle, che dovrebbe essere ascoltata, più che quella in piazza, la contestazione silenziosa delle famiglie: “E’ vero che ci vuole un appello sacrosanto alla riflessione, al rispetto delle istituzioni. Però oggi bisogna fare il punto. Il Paese in modo civile sta dicendo a molti politici che non vogliono più vederli”. Dopo aver fatto notare che è sacrosanto il discorso di Napolitano sulla necessità di una riforma elettorale, l’industriale ricorda che la cooperazione non deve riguardare solo i politici ma, sul piano del lavoro, “Dobbiamo stare uniti, anche con i sindacati bisogna pensare in maniera più cooperativa”. Per lui Renzi può rappresentare una risorsa per l’Italia mentre dubita dell’efficacia delle larghe intese: “Non bisogna fare un governo politico perché è la gente che deve sceglierselo. Serve un governo tecnico che risolve alcune questioni; e poi di corsa a votare”. Della Valle auspica inoltre un coinvolgimento degli imprenditori e presenta le sue priorità: “Garantire la cassa integrazione, migliorare le pensioni, fare la legge elettorale e cercare di mettere nella macchina dello Stato liquidità”.
Pubblicato da tdy22 in aprile 22, 2013
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Renzi tifa Letta… non ci sono dubbi!
Ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, Matteo Renzi non ha dubbi… il Premier deve essere Enrico Letta. Il sindaco di Firenze si auspica per il Pd un entrata in governo da protagonisti, poi ammette, «Abbiamo perso le elezioni. Così ci tocca governare con gli altri. E non è un inciucio. Non è che propongo io un governo ampio con il Pdl. Ormai è un dato di fatto. C’erano tre alternative dopo il voto: o si tornava a votare, o si faceva un accordo con Grillo o con il Pdl. Invece per due mesi ci siamo bloccati solo su alcune possibilità. Bersani ha fatto bene a sperare di convincere il M5S. Ma loro hanno ribadito il ‘no’. E Bersani ne ha preso atto. La sua strategia lo ha portato a dimettersi e gli va riconosciuta grande serietà.»
Quanto a Franco Marini, Renzi non si nasconde: «Dice che ho un’ambizione smodata? È vero. Io ho l’ambizione di cambiare l’Italia. Ho grande rispetto per Marini e mi è dispiaciuto aver fatto una battaglia con lui. Ma io quello che pensavo gliel’ho detto in faccia come quando disse che ci voleva un cattolico sul Colle. Io ho giurato sulla Costituzione non sul Vangelo. La religione non può essere un titolo per rivendicare un posto in politica. Essere ambiziosi è una cosa bella, di cui non vergognarsi diverso è essere arroganti. Penso che questa politica mediocre e meschina abbia ridotto la dimensione dei nostri sogni, preferisco dei giovani ambiziosi a dei giovani bamboccioni».
Matteo Renzi commenta anche il discorso di Napolitano «Un gesto straordinario accettare la candidatura. La politica aveva fallito. Le tre minoranze del Parlamento non riuscivano a trovare accordo. Il suo è stato un gesto straordinario che gli è costato molto. Le ha cantate chiare ai partiti anche se ho visto che lo applaudivano»
Poi si prende una rivincita meritatissima. Renzi fa notare come anche il Capo di Stato abbia accusato i partiti di aver perso tempo, esattamente come aveva affermato qualche giorno fa lo stesso sindaco di Firenze suscitando poi polemiche e accuse da parte del suo partito.
Pubblicato da tdy22 in aprile 22, 2013
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Lady Gaga & Gianni Alemanno presentano “Ma siete matti?”
Prima ci fu il terribile sfogo di Alemanno contro la conduttrice Myrta Merlino durante la trasmissione, andata in onda su La7, «L’aria che tira». Poi il deejay di Rds, Claudio Cannizzaro, ha scomodato la popstar Lady Gaga per ritmare le parole del sindaco nell’ormai triste e famoso attacco contro la conduttrice. Così viene fuori «Dovete smetterla di dire balle su Roma»
Ma Claudio Cannizzaro non è stato l’unico a fare ironia sul sindaco Alemanno. Anche i «Marxisti tendenza Groucho» prendono spunto dalla stessa sfuriata per un altro esilarante tormentone stavolta puntato sulla sfida con il candidato del centrosinistra Ignazio Marino.
Al di là dei video divertenti c’è da riflettere su come la politica sia sempre più violenza verbale finalizzata solo a fare show invece che aprire un dialogo che possa portare il cittadini a prendere una posizione per un politico o per l’altro. Ormai, c’è il vizio diffuso, di parlare per stilemi: “a mia insaputa”, “colpa del mio predecessore”, “ma siete matti?”
Sì, siamo matti ad ascoltarvi ancora!
Pubblicato da tdy22 in aprile 13, 2013
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La confessione inconfessabile, l’agente di Noemi Letizia.
Francesco Soprani Chiesa: l’ho conosciuta perchè avevo l’ufficio in via monza 16. Io ho portato a Emilio Fede “le meteorine”. Il direttore mi disse che: ” la Sicula (Ruby) l’aveva conosciuta a un concorso di bellezza e sta qui per divertimento”. Le dico queste cose perché ci sono state tante situazioni che mi hanno stancato. Se io volevo essere pagato trovavo qualcuno che mi pagava per stare zitto. Quando ho visto Ruby davanti al tribunale non ce l’ho più fatta.
Dal 2007 io ho preso le distanze da vallettopoli perché ero inquisito. Con Maristel ho un rapporto di amicizia così stretto che me lo ha detto. Mi hanno detto che facevano il Bunga Bunga e avevano rapporti sessuali con Berlusconi.
Ero l’agente di Noemi Letizia e lei mi ha detto che ha avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi da minorenne. Il padre mi disse che non aveva bisogno di guadagnare perché già ci aveva pensato Silvio Berlusconi. Io sto tradendo la fiducia di una persona che mi ha raccontato un segreto… Questo segreto non fa male a Noemi, ma agli italiani… Berlusconi non era amico del padre.
Pubblicato da tdy22 in aprile 11, 2013
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I Corazzieri con le tette!
Marco Travaglio: Se Berlusconi va al Quirinale abbiamo finito con il problema delle donne al Colle, lui ci porta i corazzieri con le tette! Poi si può dare anche la grazia da solo e rendere disoccupato Ghedini!
Pubblicato da tdy22 in aprile 11, 2013
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Ma chi è Zazà?
Come ha comprato Berlusconi il silenzio Ruby e Noemi?
Ghedini dice che Chiesa Soprani è stato querelato, ma a Servizio Pubblico non risulta, soprattutto non risulta la condanna per diffamazione e come diritto di cronaca, l’intervista sarà mandata in onda!
C’è chi su Twitter accusa la trasmissione di non occuparsi della crisi economica, delle fabbriche chiudono, della gente che si ammazza. Ma da dove è partita la crisi italiana, forse non è causa anche delle “distrazioni del Bunga Bunga”?
Pubblicato da tdy22 in aprile 11, 2013
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Alemanno non accetta critiche!
«La dovete smettere di dire balle su Roma. Non me ne vado giusto per il rispetto dei telespettatori. L’aumento dell’Imu è dipesa dal governo, per pagare i debiti delle amministrazioni di centrosinistra – sbraita il sindaco ospite a L’aria che tira su La7 – l’Imu è l’imposta statale unica, perché i proventi vanno allo Stato, oppure a ripristinare i fondi che sono stati tagliati per la spending review. Dovete smetterla di dire balle su Roma».
Ma Alemanno allora si schiera contro il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli che rispondendo alla domanda della Lega se vi fossero iniziative a escludere la prima casa dall’applicazione dell’Imu aveva risposto che spetta ai Comuni e che è possibile l’eliminazione subito? La questione era proprio nelle mani dei Sindaci come lo era la decisione sull’aliquota da applicare.
Il Sindaco non vuole critiche. A poche settimane dalle elezioni comunali e a un giorno dalle primarie del centrosinistra che ha visto trionfare Ignazio Marino, Gianni Alemanno sembra cedere alla tensione e mostrare il suo lato più insofferente. Anche quando la conduttrice, Myrta Merlino, cerca di ricondurlo alla ragione parlando non di critica ma di cronaca, il sindaco di Roma, sembra continuare nel suo atteggiamento iroso nei confronti di quello che è solo il diritto d’informazione… poi finalmente arriva la pubblicità.
I fatti però sono sotto l’occhio di tutti i romani (e non solo). La criminalità è in aumento, la sporcizia sta sotterrando le opere d’arte e i siti archeologici e il vandalismo è in costante ascesa. L’ultima statua a essere danneggiata è stata la fontana della Dea Roma che si trova in piazza del Popolo. Da questa mattina manca il timone in mano alla statua del Tevere. Solo tre giorni fa ignoti avevano rubato la testa della statua “parlante” dell’Abate Luigi in piazza Vidoni.
Pubblicato da tdy22 in aprile 8, 2013
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Scoppia il caso… Caselli vs Grasso e il procuratore di Torino scrive al CSM!
Dal presidente del Senato, Pietro Grasso, sono arrivate ‘accuse e allusioni suggestive’ che hanno presentato ‘in maniera distorta vari fatti e circostanze afferenti la mia attivita’ di magistrato’. E’ quanto scrive Gian Carlo Caselli, procuratore a Torino, in una lettera in cui chiede al Csm di ‘essere adeguatamente tutelato’. Caselli si riferisce all’intervento di Grasso alla trasmissione tv Piazza Pulita. Caselli lamenta un ‘comportamento lesivo dei miei diritti e della mia immagine’.
Pubblicato da tdy22 in marzo 26, 2013
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Di cosa è fatto Grasso?
«Questa era un’occasione unica, non come quella di due Papi che pregano insieme, ma insomma… Ho fatto il colpo di testa di chiedere un confronto Tv ma nella mia carica istituzionale non è che si possa andare tutti i giorni ad inseguire i talk show», dice Grasso. «Io ho bisogno di poter avere la fiducia di cittadini e senatori per questo ho voluto spiegare. Non ho segreti. So già che giovedì mi crocifiggeranno faranno del killeraggio in video».
Insomma per Grasso l’incontro con Travaglio sarebbe stato un incontro storico quasi come quello dei due Papi vicini che pregano? Lo possiamo tacciare almeno di eresia, se non di sindrome di protagonismo acuto? E’ un colpo di testa andare in tv a parlare al popolo che ti ha eletto e spiegare che le accuse rivolte (e che accuse) sono frutto magari di una campagna denigratoria (cosa che non ha potuto per altro spiegare)? Non è compito di ciascun parlamentare fugare i dubbi? Grasso si sente già un’intoccabile? Ha così bisogno della fiducia dei cittadini che ha perso di vista il concetto base “la fiducia la si deve saper conquistare” . Sicuramente non la conquista con l’intervista farsa di questa sera, che ha fugato ogni dubbio su fatto che le accuse di Travaglio fossero fondate! Non c’è bisogno del killeraggio video… Grasso si è suicidato da solo!
Pubblicato da tdy22 in marzo 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/25/di-cosa-e-fatto-grasso/
Grasso a Piazzapulita… il monologo del potere!
«Una persona che ha la coscienza pulita, a cosa può andare incontro? Io nell’insediarmi al Senato ho parlato di casa trasparente, e la mia nuova funzione istituzionale veniva sporcata, opacizzata da queste parole che è difficile contrastare nella loro genericità». Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, a Piazzapulita su quanto detto da Marco Travaglio giovedì scorso a Servizio Pubblico.
«Sentendo le parole di Travaglio ho capito che quello era l’inizio di qualcosa che sarebbe continuato. Venivano strumentalizzate cose passate della mia carriera per attaccare il presidente del Senato, utilizzando tutto quello che da una vita mi sono sentito contestare», ha aggiunto.
«Io non ho mai reagito perchè ho sempre voluto tenere unita la magistratura. Per me era quasi doveroso sopportare tutto senza reagire, non ho mai minacciato una querela, ma una cosa è la libertà di critica, un’altra è una comunicazione che non informa e sporca soltanto», ha concluso il presidente del Senato.
Pubblicato da tdy22 in marzo 25, 2013
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Se Grasso è il rinnovamento… siamo messi male!
Continua il ping pong tra Travaglio e Grasso, al centro Formigli, direttore de La7, che si sarebbe piegato alla volontà politica.
Con un nuovo editoriale sul Fatto, Travaglio torna sull’argomento: «Continuo a sperare che il confronto con Grasso si faccia in un luogo concordato da entrambi», scrive confermando il suo no all’invito di Formigli per un faccia a faccia nella sua trasmissione, Piazzapulita. Sostenendo che il direttore de La7, Paolo Ruffini, «si è accordato alle mie spalle con Formigli e con Grasso per bypassare Servizio pubblico», Travaglio incalza il presidente del Senato: «La sua fretta di chiarire tutto non si spiega se non con la speranza di diventare premier» e per questo «i suoi rapporti con Berlusconi e il Pdl vanno chiariti fino in fondo». Però, aggiunge, «se invece il presidente del Senato continua a fare giochetti con i suoi compagnucci di partito viene il sospetto che abbia optato un’altra volta per la fuga, insomma come con Caselli gli piace vincere facile».
A stretto giro, su Facebook, è arrivata la replica di Formigli: «La ricostruzione di Travaglio sul confronto con Piero Grasso a Piazza Pulita è falsa», scrive il giornalista smontando la ricostruzione dei fatti del collega: «È vero che ho inviato a Travaglio un sms per invitarlo a Piazzapulita. L’ho fatto dopo averlo chiamato al cellulare inutilmente per due volte, e per due volte lui ha chiuso la comunicazione. E dopo che lui stesso mi ha chiesto, con un messaggino, di comunicare per sms». Formigli pubblica l’sms di risposta di Travaglio: «Dice così: No grazie. Lo faccio da Michele oppure sulla web tv del Fatto e di Servizio Pubblico». E difende Ruffini: «L’idea che il direttore di La7 Paolo Ruffini si sia accordato “alle sue spalle” con me e Grasso è semplicemente ridicola».
Pubblicato da tdy22 in marzo 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/25/se-grasso-e-il-rinnovamento-siamo-messi-male/
Travaglio travolge Grasso e il giudice lo “cita” in un confronto tv!
Se pensate di essere stati diffamati dal vostro capo, dalla vostra ex-migliore amica, da un vicino di casa… ebbene chiedete un confronto tv! Questa sembra essere la tattica di un grande giudice antimafia come Pietro Grasso. Se un magistrato si rivolge alla tv per dirimere una questione giuridica, sicuramente dovremmo anche noi seguire il suo consiglio. Una mente illuminata come quella di Grasso sicuramente avrà vagliato molte ipotesi… ma invece di approdare in un tribunale (forse conosce bene che nelle aule non viene fatta giustizia alcuna) avrà preferito recarsi in uno studio televisivo.
Ed ecco che scatta l’invito a un confronto con Marco Travaglio: lunedì a Piazza Pulita (La7), la trasmissione condotta da Corrado Formigli. «Gentile Corrado, accetto volentieri il suo invito in trasmissione per il confronto», scrive Grasso su Twitter. Perchè la tattica è semplice dopo la telefonata in diretta, si va per social network.
Prendiamo esempio!
Pubblicato da tdy22 in marzo 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/22/ti-senti-diffamato-fai-un-confronto-tv/
Grasso non ci sta e sfida Travaglio!
“Accuse infamanti nei miei confronti, sfido a un confronto tv Marco Travaglio”. Così il neo presidente del Senato Pietro Grasso interviene a sorpresa telefonando in diretta a Servizio Pubblico, pochi minuti dopo il monologo del vicedirettore del Fatto Quotidiano, che era partito proprio dall’elezione dell’ex procuratore antimafia e del confronto con Renato Schifani. A infastidire Grasso, secondo quanto lui stesso ha riferito durante la telefonata, le ricostruzioni di Travaglio sulla sua nomina a procuratore antimafia. “Può venire in trasmissione quando vuole”, ha detto Santoro. “Non posso aspettare una settimana, devo mettere fine a queste accuse il più presto possibile”, ha risposto Grasso.
Già due giorni fa Travaglio aveva lanciato in rete un tweet che aveva sconcertato l’opinione pubblica. Aveva infatti sostenuto che Pietro Grasso, neo Presidente del Senato ed ex capo nazionale dell’antimafia, sarebbe il “cocco del PDL”.
Travaglio, a sostegno di questa pesantissima affermazione, parla di quando Pietro Grasso fu nominato Procuratore di Palermo nel 2000 e, a dire di Travaglio, si trovò ad affrontare la spinosa questione di Renato Schifani, suo avversario nei giorni scorsi nella disputa per la Presidenza del Senato, riuscendo, sempre a dire di Travaglio, a far archiviare la posizione di Schifani.
Pubblicato da tdy22 in marzo 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/21/grasso-non-ci-sta-e-sfida-travaglio/
Cardinale shock!!
«Che cosa è la molestia? Una carezza sulla testa o a mezza schiena o a fondo schiena? È un pizzicotto che fa godere?». Sono queste le parole choc di un cardinale anonimo intervistato sulla La7.
Il prelato, che parteciperà al prossimo Conclave, considera la pedofilia come un fenomeno fisiologico: «Altrimenti mettiamoci dentro una campana di vetro e siamo tutelati». L’uomo conclude dicendo che in fondo chi cerca il contatto fisico sono gli stessi ragazzi: «D’altra parte, oggi la situazione di fragilità dei giovani porta anche i ragazzini a cercare l’affettività carnale. Un ragazzo sente il bisogno di una carezza o di un bacio perchè non li ha più in casa e quindi li cerca. E la persona che li dà può sbagliare».
QUANDO SI INIZIERA’ AD ALZARE LA CUPOLA DI SAN PIETRO?
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/12/cardinale-shock/
Nessuna libertà di stampa in Vaticano!
Divieto di accredito. Il Vaticano ha negato al giornalista Gianluigi Nuzzi, autore del libro “Sua Santità” con i documenti riservati di Benedetto XVI al centro della vicenda Vatileaks, l’accredito stampa per seguire il Conclave. Lo riferisce lo stesso giornalista su Twitter commentando: “Scelta oscurantista, altro che trasparenza libertà di stampa”. Nuzzi, che aveva ricevuto dal maggiordomo Paolo Gabriele i documenti fotocopiati nella segreteria particolare del Papa, pubblicati poi in “Sua Santità”, ha avanzato la settimana scorsa una richiesta di accredito, tramite la prevista procedura online, per poter seguire il Conclave per la rete tv La7. Stamane, però, è arrivata la risposta negativa, della quale peraltro – a una telefonata fatta dalla segreteria del network televisivo – non sono stati precisati i motivi. Un documentario realizzato da Nuzzi, “La scelta del Papa”, andrà in onda in prima serata su La7 il prossimo 23 marzo.
Pubblicato da tdy22 in marzo 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/11/nessuna-liberta-di-stampa-in-vaticano/
La7 a Cairo è ufficiale!
Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia Media ha dato il via libera alla cessione di La7 a Urbano Cairo. Lo confermano fonti finanziarie. Qualche minuto prima il conduttore Gad Lerner aveva twittato l’accordo raggiunto: «È fatta. Telecom cede La7 a Urbano Cairo». Al termine del board, la consigliera Irene Bignardi ha parlato di «clima sereno» in consiglio.
Urbano Cairo ai microfoni di Radio 24 ha confermato con una battuta l’acquisizione «La 7? Ho preso una bella patata bollente»
Pubblicato da tdy22 in marzo 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/04/la7-a-cairo-e-ufficiale/
LA 7 ORA L’OFFERTA E’ DI CLESSIDRA!!!
Sembra ci sia poco spazio, riferiscono in ambienti vicini al dossier, per altre offerte ma, nonostante questo il fondo e l’imprenditore marchigiano sono pronti a giocarsi le loro carte.
La trattativa con Cairo sarebbe in stato molto avanzato e intorno al tavolo, secondo quanto trapela, il clima è sereno, un compromesso è a portata di mano e ad allungare i tempi per arrivare alla firma sarebbero soltanto tecnicalità legate al fatto che il contratto è complesso. C’è fiducia che la vendita della tv all’imprenditore possa andare in porto anche se è probabile che si continuerà a trattare fino a ridosso del cda di Ti Media, convocato per lunedì 4 marzo.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/28/la-7-ora-lofferta-e-di-clessidra/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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