“Il sistema di allertamento nazionale ha fatto il suo dovere”. Lo ha detto ad Olbia il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli e poi ha aggiunto “Chi ha lanciato false accuse ne risponderà”, ha aggiunto. “Il sindaco di un paese vicino Olbia ha dato l’ordine di lasciare il territorio ma molti cittadini non si sono voluti allontanare dalle loro case, salvo poi richiedere l’aiuto di elicotteri a tarda notte”. Per il capo della Protezione civile “finché non ci sarà la consapevolezza di tutti i soccorsi in situazioni come queste diventano difficili. Come al solito, troppi parlano di cose che non conoscono”. Gabrielli ha risposto a chi ha criticato la macchina dei soccorsi. “Ma chi doveva intervenire nel territorio se non il territorio? Chi doveva esserci la cavalleria?” chiede Gabrielli sottolineando che “la prevenzione senza la pianificazione è poca cosa”. Ed inoltre aggiunge, è fondamentale “l’atteggiamento dei cittadini, che sono i primi attori di protezione civile”. “Questa è una calamita naturale. In 24 ore è sceso un quantitativo di pioggia pari alle precipitazioni di sei mesi, con punte di 450 millimetri nella zona di Orgosolo in 12 ore”, ha aggiunto Gabrielli. Tutta la zona orientale, da Villagrande sino ad Arzachena ha registrato, secondo la Protezione civile, valori fra 250-400 millimetri. “Con questi quantitativi – ha aggiunto Gabrielli – non ci sono territori a riparo”.
Il capo della Protezione Civile è arrivato in Sardegna e ha dichiarato “Siamo solo all’inizio dei soccorsi, ho trovato grande volontà, un pò meno organizzazione”, ha detto dalla centrale di Coordinamento dei soccorsi allestita a Olbia. “Stiamo cercando di organizzarci bene”, ha aggiunto.