Non passa certo inosservato l’edificio in via di completamento a Wuxi, in Cina, nella provincia costiera orientale di Jiangsu, circa 150 km a Ovest-Nord ovest da Shanghai. Dall’aspetto di una teiera sezionata, la costruzione, appena ultimata, ospiterà mostre ed eventi di natura culturale. Quello di Wuxi non è l’unico palazzo-teiera esistente: ne esistono – seppur meno sofisticati e curati nel design, nella stessa Cina e anche in America.
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A Milano entro il 2016 ci saranno quattro nuove scuole in legno
A Milano, le future scuole che verrano realizzato saranno ecomcompatibili, antisismiche, sostenibili, rapide da costruire ed economiche. Sono tutte caratteristiche presenti nelle strutture in legno realizzate a Finale Emilia. Il Comune del capoluogo lombardo ha infatti firmato un accordo con FederLegno per dare il via al progetto che porterà i primi risultati entro la primavera del 2016, con la demolizione di quattro istituti a fine vita e la loro ricostruzione in legno. A firmare l’intesa, che prevede il supporto tecnico della federazione della filiera del legno ai tecnici e progettisti dell’ente comunale, è stata firmata dal sindaco Giuliano Pisapia; dall’assessore ai Lavori pubblici, Carmela Rozza; dal direttore generale di FederlegnoArredo, Giovanni De Ponti, e da Emanuele Orsini, presidente di Assolegno.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 27, 2014
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La casa… che nasconde una sorpresa!
Sembra una casa prefabbrica, con un aspetto gradevole. Misura 27 metri quadri, un camera da letto, una cucina, un portico e altri architettonici. Una casetta da campagna o come si possono trovare in montagna. Ma… c’è il trucco! Come spiega l’Huffington Post nell’edizione francese, è molto di più. L’architetto Kelly Davis, infatti, in collaborazione con il Wisconsin’s Canoe Bay, l’ha voluta costruire come una casa mobile: può infatti essere collegata con un veicolo ed essere trasportata. L’abitazione si chiama ESCAPE e costa circa 58mila euro.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 23, 2014
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Il rifugio ideale per una fuga dal mondo
Una fuga dal mondo ad alta quota. E’ quanto offre il Solvay Hut, il rifugio che si trova a 4003 metri d’altezza sul Cervino, tra Italia e Svizzera. Aggrappato sulla cresta Nordest della montagna (Hörnligrat), il rifugio venne costruito nel 1915 con l’ausilio di animali per il trasporto dei materiali. Lo spettacolo che offre è quello del Monte Rosa, panorama che possono godere gli alpinisti in transito, visto che è un punto di sosta pensato appositamente per loro. Il Solvay Hut è di proprietà del Club Alpino Svizzero, con un telefono installato nel 1966 per chiamare i soccorsi.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
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Colore e modernità: l’archistar presenta il Biomuseo di Panama
Ha aperto le porte al pubblico, dopo dieci anni di lavoro, il Biomuseo di Panama. Firmato dall’archistar Frank Gehry, non passa certo inosservato per i suoi colori e le sue forme, tanto originali quanto contemporanei e che rappresentano il valore aggiunto della struttura. Scopo del Biomuseo è quello di ripercorrere gli eventi geologici che hanno portato alla creazione dell’Istmo di Panama e diffondere l’importanza delle biodiversità. Ad arricchire ulteriormente il complesso ci sarà inoltre un giardino botanico all’esterno mentre, all’interno, 4.000 metri quadrati verranno dedicati alla scienza e all’arte e ospiteranno otto gallerie permanenti progettate assieme agli scienziati dell’istituto di ricerca Smithsonian.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 18, 2014
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La casa Vittoriana… che cela una sorpresa “futuristica”

Pubblicato da tdy22 in febbraio 16, 2014
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Archiset: quando il cinema incontra l’architettura
L’architetto e illustratore Federico Babina presenta il suo progetto Archiset, composto da 17 poster che traggono ispirazione da celebri film. Babina ha infatti trasformato i set di diciassette pellicole in sezioni illustrate che ricordano un po’ le case delle bambole, all’interno delle quali è possibile giocare con l’immaginazione. “In questi film ogni stanza ha uno stile e una personalità definita e contiene sorprese e dettagli inattesi – spiega sono come grandi scatole magiche piene di storie e personaggi, capaci di farci sognare.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 11, 2014
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Spazi urbani abbandonati? A Parigi potrebbero avere una seconda vita
Undici stazioni fantasma dimenticate lungo la rete della metropolitana di Parigi. Cosa fare di questi spazi costruiti e poi chiusi per mancanza di utenti, abbandonati o mai entrati in servizio? A donare loro una seconda vita è la candidata di Centrodestra a sindaco di Parigi, Nathalie Kosciusko-Morizet, che ha presentato un progetto per il recupero degli spazi urbani abbandonati. Le stazioni abbandonate diventeranno luoghi conviviali: caffè, ristoranti, teatri e piscine. Se sarà eletta nelle prossime elezioni municipali di marzo, la neo sindaco valuterà le proposte di riqualificazione raccolte attraverso la rete. In questa galleria, i primi progetti selezionati da Kosciusko-Morizet.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 6, 2014
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Da ambasciata italiana a condominio di lusso: la seconda vita del “Palazzo”
E’ stato costruito nel 1925 e si trova sulla 16th street nel quartiere di Adams Morgan “Il Palazzo”, com’è stato ribattezzato dagli americani. Sede dell’ambasciata italiana fino agli anni ’70, si sta per trasformare in un edifico di lusso con 130 appartamenti a prezzi da capogiro, di cui solo una manciata a costi contenuti come vuole la legge americana, e una residenza-attico per ‘vip’. La magione neo-rinascimentale, che fu la residenza dell’ambasciatore Giacomo de Martino dal 1925 al 1932, è iscritta nel registro dei luoghi ‘storici’ della capitale Usa. L’edificio è opera di Whitney Warren e Charles D.Wetmore, architetti-autori del famoso ‘Grand Central Terminal’ di New York ma, stando a quanto rivela il Washington Post, ora l’azienda edile Potomac ha ottenuto l’autorizzazione a rinnovare la costruzione e sarebbe pronta ad avviare l’attesa trasformazione della villa in condominio di alto livello. Gli architetti che lavorano al progetto, intendono conciliare le caratteristiche più antiche dell’edificio con gli standard più moderni. All’edificio neorinascimentale, di cui si vuole salvare la facciata, saranno annessi altri otto piani di stabile.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 6, 2014
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La moda irrompe a San Pietroburgo, Prada apre nel cuore dello shopping
Moda e architettura si fondono insieme a San Pietroburgo dove il noto marchio Prada ha aperto il suo negozio all’interno di uno storico edificio su Bolshaya Konyushennaya Street, nel cuore dello shopping cittadino. Il negozio, progettato dall’architetto Roberto Baciocchi, occupa una superficie di circa 400 metri quadrati che ospitano tutte le collezioni maschili e femminili del marchio. La facciata è composta da un ingresso centrale e da due vetrine laterali, incorniciate da profili in acciaio lucido borchiato. Lo spazio interno è suddiviso in due grandi ambienti.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 4, 2014
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I palazzi fantasma ad Atene
La crisi ha svuotato molti palazzi nella Capitale greca. La popolazione, disoccupata, ha lasciato il centro città. Tra coloro che hanno preferito emigrare e coloro che si sono invece visti costretti a riunire più persone nella stessa casa per limitare i costi, molti palazzi appaiono abbandonati o quasi, e sembra anche cambiare l’architettura stessa di quegli edifici che a poco a poco vengono invasi dalla vegetazione e si sgretolano. Le foto scattate dall’agenzia di stampa Reuters mostrano il degrado e l’abbandono di questa città, ma anche un lato misterioso e malinconico di una grande Capitale ormai in caduta libera:
Pubblicato da tdy22 in febbraio 3, 2014
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Costruire una casa… con 180 euro!
Penserete che sia impossibile: costruire una casa spendendo circa 180 euro? Eppure Michael Buck, 59enne inglese, ha vinto la sfida e ha eretto un’abitazione spendendo appena 150 sterline. L’uomo ha utilizzato esclusivamente materiali naturali o cose buttate nella spazzatura arrivando a costruire una ‘cob house’ nel suo giardino nella campagna dell’Oxfordshire. Manca l’elettricità ma null’altro: si trovano acqua corrente che arriva da una sorgente vicina, una cucina e zona pranzo, un letto a castello e una stufa a legna per riscaldare il tutto. All’esterno, una dependance ospita i servizi igienici. L’abitazione è perfettamente funzionale, tanto che Buck ha dato in affitto la proprietà a un operaio di una vicina fattoria. Come si fa pagare? Con il latte!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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New York cambierà volto! Rivoluzione a Times Square
Times Square non sarà più come la conosciamo. Entro la fine del 2015, infatti, andrà in porto lo studio di Snøhetta, cheaffronterà un compito a dir poco arduo: dovrà rendere praticabile ai pedoni un’area di 13mila metri quadrati di spazio pubblico con un’alta densità di traffico, e ammodernare le infrastrutture deteriorate, comprese la rete idrica e di drenaggio.Il progetto ha un costo complessivo di 55 milioni di dollari e una prima parte dell’intervento, che riguarda l’area compresa tra la 42esima e la 43esima strada, è già stata portata a termine. Al termine dei lavori, e con una visuale dall’alto, la piazza dovrebbe assumere la forma di un “nodo a farfalla della cravatta”. Si tratta di un progetto su cui ha spinto molto l’amministrazione Bloomberg, e che adesso vedrà il suo compimento sotto quella di Bill De Blasio. Come spiega il Sole 24 Ore:
Elementi principali del progetto sono la pavimentazione e le sedute. Dieci panchine in granito orientate verso Broadway serviranno a definire e inquadrare le piazze pubbliche della zona. Agiranno come una calamita per i visitatori, creando una spina dorsale infrastrutturale per gli eventi e fornendo un orientamento chiaro per i turisti e la gente del posto. Nuove finiture personalizzate bicolore, integrate con dischi in acciaio al nichel, cattureranno dei neon e della segnaletica circostante, disperdendone la luminosità giocosamente su tutta la superficie di pavimentazione.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2014
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Tsunami House: l’edificio che sfida la forza della natura
E’ stata studiata per resistere alla forza della natura la Tsunami House, con la sua struttura in acciaio e in grado di far defluire l’acqua attraverso le numerose porte e finestre scorrevoli presenti. Progettata dall’architetto Dan Nelson, dello studio Design Northwest Architects, nella Camano Island (Washington, Usa), l’edificio è in grado di sopportare l’impatto di un’onda alta come un muro e con la forza di un terremoto. Alta circa nove metri, al piano terra ospita “the flood room”, la stanza delle alluvioni, un ambiente unico, ècon porte scorrevoli pronte a frantumarsi, pensato evitando ostacoli che ne potrebbero minare la stabilità.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2014
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Scordatevi il classico campeggio: ora le tende sono a 5 stelle
E’ stata la nascente casa di design sudcoreana Archiworkshop a progettare delle tende da campeggio a 5 stelle che sono contemporaneamente a basso impatto ambientale e glamour. Si tratta di tende realizzate con materiali ecologici, impermeabili e ignifughi, che, grazie alle loro forme a “vermicello” e a “nocciolina” si adattano a tutti i tipi di terreno e a tutte le stagioni. Ancora, è possibile allungarle e restringerle a piacimento senza alterare gli interni. A questi ultimi è stata dedicata una particolare attenzione, che li rende curati e ricercati quanto quelli una vera e propria casa di lusso. Un prodotto per una tendenza, quella del “campeggio glamour”, che sta prendendo piede in tutto il mondo.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2014
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Da scuolabus a casa su ruote: la tesi di un architetto
Hank Butitta, studente di architettura dell’Università del Minnesota ha presentato una tesi di laurea intitolata “Hank Bought A Bus” dove racconta il suo acquisto di uno scuolabus che ha poi trasformato in un ambiente dove vivere. Il ragazzo ha comprato il veicolo per 3 mila dollari e ne ha spesi altri 6 mila per riadattarlo, impiegandoci 15 settimane di lavoro e curando ogni singolo dettaglio, dalle finestre oscuranti per la privacy al materiale delle pareti, dall’illuminazione a led al riscaldamento. Il vecchio veicolo è stato diviso in quattro unità, che comprendono bagno, cucina, salotto e zona letto, con ingresso dalla parte posteriore. E non mancano le sorprese: i sedili nascondono vani portaoggetti e le panche si possono modificare, creando lungo il corridoio nuovi posti letto o un tavolo per mangiare. Se poi ci si vuole godere il viaggio da un punto di vista diverso, è possibile affacciarsi dalla finestra sul soffitto. Ma la sua “tesi” ha anche permesso ad Hank di vivere un’avventura on the road: nell’agosto 2013, con degli amici, è partito dal Minnesota e ha viaggiato per l’America con il suo autobus-camper. Dopo un mese e 8 mila chilometri percorsi è tornato a casa.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 27, 2014
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Come i Giochi Olimpici modificano il territorio: architettura a Sochi
Il 6 febbraio prenderanno il via i Giochi Olimpici Invernali di Sochi, in Russia, e grazie alle immagini satellitari siamo in grado di osservare come, dal momento dell’assegnazione dei Giochi Olimpici, nel 2007, a oggi l’area abbia subito importanti cambiamenti che ne hanno pressoché sconvolto le sembianze. E’ stato Google, in collaborazione con Digital Globe, a diffondere la gif animata che ci mostra tale evoluzione che ha visto via via scomparire i campi che hanno lasciato il posto agli impianti sportivi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 26, 2014
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Un autobus? No, un hotel su ruote
Dà l’impressione di libertà il Big Green Bus, l’hotel su quattro ruote pensato dal carpentiere Adam Collier-Woods che ha acquistato un autobus a due piani per 4.500 su eBay per poi, con una spesa di 10.ooo sterline, trasformarlo completamente. Il veicolo ha viaggiato per 30 anni tra Coventry, Birmingham e Hull, in Inghilterra. Una volta in pensione il suo destino ha però incrociato quello di Collier-Woods che gli ha donato una seconda vita rendendo il veicolo vintage in un curioso hotel attrezzato con due stanze da letto, una cucina e può ospitare fino a sei persone.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 24, 2014
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Clooney, Calatrava e un film che li unisce
In Italia quello di Santiago Calatrava è un nome noto. Non solo perchè alcune opere dell’architetto sono presenti nel nostro Paese ma anche per il fatto che, le stesse, fanno molto discutere per i problemi che creano. Come la stazione Mediopiana o il ponte a Venezia. Ma lo spagnolo ha lasciato traccia del suo passaggio anche in Spagna. Ad esempio a Valencia si trova il complesso futuristico Ciudad de las Artes y las Ciencias. E se una volta di più un’opera dell’architetto mostra diversi problemi, resta il fatto che sembra di trovarsi in un film di fantascienza. E anche il mondo del cinema deve averlo pensato, visto che proprio questo luogo è stato scelto dalla Disney per ambientarvi alcune scene del film Tomorrowland. E qui ha fatto la sua apparizione George Clooney, star della nuova pellicola assieme a Hugh “Dr. House” Laurie.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 22, 2014
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Casa piccola? Tutte le idee per “salvare spazio”
E’ del sito Buzzfeed l’idea di raccogliere una serie di creazioni, tutte proposte da artigiani e creativi, per arredare appartamenti molto piccoli e al tempo stesso riuscire a “stiparci” dentro tutto quello che ci occorre. Ecco allora che fanno la loro apparizione anche quadri-armadietto e i puff all’interno dei quali naascondere le scarpe. Ecco qualche esempio di questa fantasia all’opera:
Pubblicato da tdy22 in gennaio 20, 2014
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Quando l’architettura… s’ispira al film! La nuova sede della Lucasfilm
Non poteva che essere “spaziale” il nuovo quartier generale della Lucasfilm per l’Asia, a Singapore, a metà tra quartier generale di una multinazionale e parco giochi, modellato sulla strutture che nella saga venivano impiegate come miniere mobili nel pianeta Tatooine, il Sandcrawler. All’interno si trovano, tra le altre sorprese,una fontana yoda, una sala cinema-teatrale da 100 posti e tutto quanto occorre ad una produzione cinematografica digitale. Repubblica ha pubblicato le immagini della cerimonia inaugurale, cui erano presenti circa 150 figuranti con i costumi della saga. C’era, naturalmente, George Lucas (che ha ceduto la Lucasfim alla Disney nel 2012, per concentrarsi su produzioni minori) assieme al premier singaporegno Hsien Loong.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 16, 2014
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Quando la casa è a misura di micio
Come trasformare la propria casa in un paradiso per gli amici gatti? Ad aiutarci ci pensa l‘azienda tedesca Goldtatze.de che crea accessori per mici che permettono loro di passeggiare lungo le pareti e sul soffitto. Non solo, si integrano con lo stile della casa e diventano essi stessi complementi d’arredo. Ad aver avuto l’idea è stato il designer Stefan Hofman, che ne ha approfittato anche per creare degli spazi appositi per il suo gattino Mowgli. Ha così modificato la sua casa con passerelle, rampe, ponti e ceste sospese e l’utilità finale è stata doppia: arredamento originale e innovativo e massimo comfort per gli amici felini.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/14/quando-la-casa-e-a-misura-di-micio/
Quando il museo è in sè un’opera d’arte
Bianco e nero. Sono questi i colori scelti per il Nanjing Sifang Art Museum, primo museo cinese costruito con l’idea di rendere omaggio all’architettura moderna. L’edificio, progettato dagli architetti Steven Holl e Lu Hu, rientra nel piano urbanistico Cipea (China International Practical Exhibition of Architecture), che coinvolge sia architetti cinesi che figure di spicco dell’architettura internazionale. Nella pittura tradizionale cinese sia la profondità che la tridimensionalità vengono create non tanto dalla prospettiva quanto dalla sovrapposizione dei piani: proprio da questo concetto sono partiti gli architetti per creare un’opera che sempre composto da un “campo” di piani prospettici paralleli. L’edificio, inoltre, si integra con l’ambiente e, oltre a ospitare dipinti, permette di ammirare la città di Nanjing: la galleria sospesa nel vuoto subisce infatti una rotazione che permette ai visitatori di godere di una splendida vista panoramica.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 12, 2014
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Poco più di 4 milioni per vivere come Jimi: la casa di Hendrix in vendita
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Pubblicato da tdy22 in gennaio 10, 2014
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L’hotel più alto del Nord America… in un minuto!
E’ l’hotel più alto del Nord America e viene costruito… in appena 60 secondi. Ovviamente si tratta di un video in time-lapse e racconta la costruzione del nuovo grattacielo della catena alberghiera Marriot, che sorve a pochi passi da Times Square, a Manhattan.
Il nuovo edificio della Grande Mela, sulla 54ma strada, conta 68 piani ed è alto 231.6 metri. Inaugurato il 29 dicembre, è l’hotel più alto dell’America del Nord e conta 68 piani, con 378 stanze e 261 suite.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 10, 2014
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Vivere in 10 metri quadri: la casa per gli studenti è mini
Sono eco-friendly e sembra avranno anche un prezzo accessibile le Smart Student Units. Progettate dallo studio di architetti Tengbom, in collaborazione con l’Università di Lund, nel sud della Svezia, proprio qui faranno la loro comparizione, nel corso di quest’anno, le 22 unità abitative destinate agli studenti universitari. E anche se misurano appena 10 metri quadrati, sono perfettamente attrezzate per accogliere gli inquilini. Ecocompatibili, sono completamente in legno e dotate di angolo cottura con mensole, bagno, tavolo, sedie, zona notte soppalcata e anche un piccolo giardinetto. Tutto con un design ricercato e raffinato che privilegia la luce naturale.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 9, 2014
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Parigi in una stanza… di ghiaccio!
Andare in Svezia… e dormire a Parigi! E’ quello che accade se ci si reca a Jukkasjärvi, a 200 km dal circolo polare artico, e si soggiorna nella suite dell’hotel di ghiaccio che qui sorge. La camera è stata “arredata” dai designer francesi dell’Ateliers de Germaine che hanno voluto riprodurre degli scorci della capitale francese, facendosi ispirare in particolare la collina di Montmartre.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 8, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/08/parigi-in-una-stanza-di-ghiaccio/
La scala verso cielo… per chi non soffre di vertigini!
Per raggiungere il Paradiso… c’è un’apposita scala. O almeno è quello che appare se ci si reca in Cina, ai piedi della montagna Huashan, nella provincia cinese dello Shaanxi, dove iniza una serie di scalini che i più coraggiosi possono percorrere per arrivare in cima, costeggiando la montagna seguendo tutti i suoi avvallamenti. Un climbing estremo, non tanto per l’altitudine (in vetta si raggiungono i 2160 metri), quanto per il precipizio. Si tratta di un sito religioso importante già dal II secolo, dove fu fondato un tempio taoista mentre, nell’antichità, la valle era abitata esclusivamente da pellegrini e monaci.
Una rete di sentieri estremamente ripidi e pericolosi unisce tra loro cinque cime sacre che racchiudono la valle, ciascuna delle quali ospita una ”casa del tè” sulla sua sommità meridionale. Cinque punti di sosta sospesi nel vuoto a formare i petali di un fiore, cui rimanda il nome ”Huashan” (trad. ”Fiore di montagna”). Le vette, tuttavia, rappresentano una meta rischiosa e vanta il triste primato di scalatori morti: pur in assenza di statistiche ufficiali, sembra che la media delle persone mai tornate si avvicini al centinaio ogni anno. Ad un certo punto del percorso, però, i più coraggiosi possono decidere di prendere lo “Sky tram”. Vere e proprie cabine sospese nel cielo consentono ai viaggiatori di arrivare in un punto ancora più alto della montagna. Qui il percorso continua percorrendo alcune assi di legno inchiodate alla montagna. Il sistema montuoso sovrasta una zona altrettanto affascinante, nei pressi della città di Huayin, considerata la culla della millenaria cultura cinese, nonché il luogo d’origine dei famosi Guerrieri di Terracotta.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/07/la-scala-verso-cielo-per-chi-non-soffre-di-vertigini/
Ferra: quando il condominio diventa oggetto del desiderio

Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/07/ferra-quando-il-condominio-diventa-oggetto-del-desiderio/
Il campus è di corallo
L’edificio progettato dall’Atelier Fernandez e Serres per ospitare il Centro internazionale di alloggi per l’Osservatorio oceanologico di Banyuls-sur-Mer, in Francia, è caratterizzato da particolari ‘maglie’ di calcestruzzo colorato che simulano la forma del corallo. Le “maglie” fanno filtrare la luce e, allo stesso tempo, conservano l’intimità di chi è all’interno dell’edificio. La struttura di sei piani, composta da 74 stanze, è stata costruita per ospitare scienziati e studenti provenienti da tutto il mondo durante le missioni di ricerca. Oltre ai laboratori, c’è anche un ristorante al secondo piano con vista sul mare. L’edificio era uno dei 14 progetti finalisti per gli “AR+D Awards for Emerging Architecture 2013”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 6, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/06/il-campus-e-di-corallo/
Vivere in mezzo al ghiaccio: l’Igloo Village
Sorge sulle alture di Oberstdorf, nelle Alpi Bavaresi, in Germania, ed è fatto esclusivamente di ghiaccio il recente Igloo Village, uno dei tanti nati nel mondo sulla scia dei primi, l’albergo di ghiaccio di Jukkasjarvi, Lapponia Svedese, e costruzioni simili che hanno fatto la loro apparizione nel Quebec. Sarà possibile soggiornare all’Igloo Village fino ad aprile, ammesso che il riscaldamento globale lo permetta. Il villaggio è costituito da 11 igloo, uno dei quali adibito a bar, un altro ancora a sala da pranzo-cena e una piscina scoperta con acqua a 40 gradi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 5, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/05/vivere-in-mezzo-al-ghiaccio-ligloo-village/
Quando il ghiaccio diventa arte
Erano state sufficienti alcune immagini del castello di ghiaccio all’ingresso per far capire che l’edizione del 2014 dell’Ice and Snow Sculpture Festival che si tiene ad Harbin, in Cina, avrebbe conquistato il mondo. E così sta avvenendo. Del resto come non farsi sorprendere dalla riproduzione gelata del Colosseo o non provare un brivido immaginando di scendere per degli scivoli di ghiaccio? Ecco alcuni scatti direttamente dal festival di neve e ghiaccio:
Pubblicato da tdy22 in gennaio 4, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/04/quando-il-ghiaccio-diventa-arte/
La pista ciclabile… per pedalare tra le nuvole
Exterior Architecture, Fosters and Partners e Space Syntax hanno impiegato due anni per sviluppare un progetto partito da un’idea di uno studente di architettura, Oli Clark, che ha lavorato presso Exterior Architecture insieme a Sam Martin. Si tratta di una pista ciclabile sopraelevata, della lunghezza di circa 220 km, che dovrebbe venire realizzata al di sopra della rete ferroviaria suburbana di Londra. La pista, che prevede 200 punti di ingresso, ospiterebbe 12mila ciclisti ogni ora e sostiene di poter migliorare i tempi di percorrenza fino a 29 minuti. Il finanziamento resta al momento un interrogativo senza risposta.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 4, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/04/la-pista-ciclabile-per-pedalare-tra-le-nuvole/
Il ponte secolare che torna alla luce grazie al prosciugamento del lago
In Cina, nella provincia di Jiangxi, il lago Poyang, che copre una superficie di 4.500 km quadrati, ha visto abbassarsi il livello dell’acqua negli ultimi anni a causa delle scarse precipitazioni e dell’impatto ambientale causa dalla faraonica diga delle Tre Gole. E proprio tale abbassamento ha permesso a un ponte storico, costruito al tempo degli imperatori Ming e caduto nel dimenticatoio, di tornare alla luce. I resti del ponte di 2.930 metri di lunghezza si sono rivelati su una delle sponde del lago Poyang. Interamente in granito, secondo gli esperti il ponte sarebbe stato costruito oltre 400 anni fa della dinastia Ming (1368-1644).
Pubblicato da tdy22 in gennaio 3, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/03/il-ponte-secolare-che-torna-alla-luce-grazie-al-prosciugamento-del-lago/
Come ti ricreo un set… con cartoni e oggetti da buttare
Cosa farne delle scatole accumulate a seguito di un trasloco dalla Nuova Zelanda all’Australia? Lilly e Leon, genitori del piccolo Orson, hanno trovato un modo per dare nuova vita tanto ai cartoni che a oggetti domestici inutili e destinati a finire nella spazzatura. E quello che inizialmente era un hobby ora si è trasformato in un vero e proprio progetto che è diventato virale sul web. I tre ricostruiscono infatti i set cinematografici preferiti, da “Alien” a “Cast Away”, da “Jurassic Park” al “Cavaliere oscuro”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/27/come-ti-ricreo-un-set-con-cartoni-e-oggetti-da-buttare/
Una casa da hobbit? Eccola!
E’ in perfetto stile hobbit quella creata nel 2004 dall’architetto Peter Archer in Pennsylvania, negli Stati Uniti. L’ispirazione, non è difficile capirlo, l’ha presa dalle opere di J.R.R. Tolkien e la casa serve proprio per riporvi tutte gli oggetti legati ai volumi dell’autore collezionati nel corso di 30 anni. “Quando ho cominciato il progetto avevo letto Lo Hobbit e guardato il Signore degli anelli ma soprattutto mi ero studiato gli scritti di Tolkien, compresi alcuni disegni incredibili che aveva fatto per illustrare il suo lavoro”, ha raccontato Archer. “Volevamo che fosse senza tempo. E’ stata costruita nel 2004 ma a guardarla si potrebbe pensare che sia del 1904 o addirittura del 1604”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 26, 2013
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Quando la casa di lusso… è un bunker
E’ una mega casa di 400 metri quadrati, fornita di tutti i confort, e sorge nella contea di Montezuma, nello stato americano del Colorado. Sembrerebbe una lussuosa villa ma in realtà è un vero e proprio bunker. Niente più “panic room” quindi, ma una vera e propria “panic house” raggiungibile anche con un elicottero, visto che è dotata di una pista d’atterraggio, oltre che di una mega antenna radio. E’ utilizzabile in caso di qualsiasi tipo di catastrofe.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/23/quando-la-casa-di-lusso-e-un-bunker/
Quando l’architettura si concentra su spazi… mini!
Se pensate che il futuro sia open space e con ampie zone da condividere, forse le foto che seguono vi faranno cambiare idea. Si tratta di cubicoli raccolti dal sito del magazine Inc., bozzoli tecnologici che crrano ambienti di lavoro intimi e riservati che si fanno notare per le loro forme particolari e che possono venire immersi senza problemi nella natura, fosse anche quella di un giardino di casa. Non sono neanche eccessivamente costosi se si considera che si va dalla sfera rivestita in legno della ArchiPod con gli oblò al posto delle finestre che costa circa 15.000 euro ai più economici container-ufficio immaginati dallo studio Pallotta Teamworks: ognuno cosa circa 2.500 euro.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 14, 2013
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In architettura… tutto è possibile?
Victor Enrich riesce a dare qualsiasi forma a un hotel. E’ quello che appare dalle sue visualizzazioni in 3D che prendono come soggetto un albergo della catena NH che si trova a Monaco, in Germania. Il 38enne, che ha una laurea in architettura conseguita a Barcellona, ha creato delle immagini distorcendo la struttura originaria ben 88 volte e creando così progetti alternativi che non possono non stupire. Il tocco in più? Danno l’impressione di essere tutti tecnicamente possibili, anche quando l’albergo assume la forma di un palloncino o si spacca a metà.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 13, 2013
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Freedom-Ship: la città galleggiante sempre in movimento
Sembra aver ritrovato vitalità il progetto per la città galleggiante Freedom-Ship. Si tratta di una nave lunga 1.6 km che viaggerà perennemente intorno al mondo e che sarà in grado di ospitare 50mila persone, perlopiù miliardari residenti. Il progetto della città mobile, che era nato nei primi anni 2000 salvo poi essere abbandonato alla fine della scorsa decade, ha lo scopo di rivoluzionare il concetto di viaggiare per lavoro o di lavorare viaggiando. In questi giorni è stato ripresentato, in una nuova versione. Spiega il nuovo mentore, Roger Gooch, che l’intento è di trovare “50 mila persone interessate in un bacino di utenza di 3 miliardi”, anche se si dice fiducioso di riuscire a trovarne almeno il triplo. Costo dell’operazione, 10 miliardi di dollari (7-8 miliardi di euro).
Pubblicato da tdy22 in dicembre 10, 2013
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30 anni d’attesa ed è finalmente pronta la Rieti-Terni
Liti,progetti stracciati,cantieri aperti e chiusi, altri sequestrati e sigillati, ma dopo 30 anni, domani mattina l’incubo della Rieti Terni finirà grazie all’apertura del ponte ad arco sopra Papigno e della galleria Valnerina. Opera che permetteranno di raggiungere il capoluogo umbra senza più attraversare l’abitato di Marmore e il quartiere di Campomicciolo.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 9, 2013
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40enne italiano trovato morto in Francia: infarto
Si trovava a Chamonix, in Francia, dove lavorava in questo periodo il 40enne Alan Pini, originario di Jesolo, quando lo scorso venerdì è stato colpito da un infarto: in seguito, è stato trovato esanime nella sua camera. Non ci sono dubbi sulle cause naturali del suo decesso. La tragica notizia si è diffusa sabato a Jesolo, dove ancora vivono la madre e i due fratelli. Pini, grazie alle sue conoscenze in campo enologo, era molto conosciuto nell’ambiente dei locali notturni ed era famoso tanto in Italia quanto in Francia. Affermato project manager, si occupava di progettazione per hotel di alto livello: assieme al suo staff aveva contribuito alla realizzazione di alcuni tra i migliori hotel a Parigi, Dubai e in Giappone.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/09/40enne-italiano-trovato-morto-in-francia-infarto/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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