Due donne morte e cinque feriti, due dei quali in condizioni gravi. E’ questo il bilancio dei momenti di follia di un 48enne che ha impugnato una pistola. Stando alla ricostruizione degli inquirenti, il killer, spinto da una contesa legale in cui era implicato, ha fatto irruzione in uno studio legale di Düsseldorf, in Germania, sparando contro una donna, rimasta uccisa, e contro due uomini, uno ferito in maniera grave e l’altro solo lievemente. Ha quindi fatto perdere le sue tracce beffando la polizia, accorsa sul posto con una squadra speciale. Trascorse appena poche ore, dalla vicina città di Erkrath sono giunte notizie di un episodio simile. Talmente tanto che i due eventi sono stati subito collegati. Anche nel secondo caso, infatti, è avvenuto un blitz analogo, con un’altra donna uccisa e una terza persona ferita. La polizia ha collegato i due episodi, mentre la tensione è salita tra i cittadini della zona, dove si è diffuso l’allarme. Ma dopo qualche ora il fuggitivo è stato intercettato e fermato nella pizzeria di un conoscente nel piccolo centro di Goch, a un’ora d’auto di distanza da Erkrath. Prima che riuscissero a bloccarlo, pero, l’uomo, che portava con sè diversi coltelli e due pistole, è riuscito a ferire altre due donne.
Tutti gli articoli con tag avvocati
“Odio gli avvocati”… e ne uccide due! Ordinaria follia in Germania
Pubblicato da tdy22 in febbraio 28, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/28/odio-gli-avvocati-e-ne-uccide-due-ordinaria-follia-in-germania/
“Ora tocca a voi”: busta con proiettili indirizzata ai legali di Berlusconi
Quattro pallottole calibro 9 all’interno di una busta indirizzata allo studio legale Longo & Ghedini di Padova. All’interno, anche due foto che ritraggono Piero Longo e niccolò Ghedini, legali di Silvio Berlusconi e parlamentari di Forza Italia. E un avvertimento esplicito: “Ci siamo. Ora tocca a voi”. Era giovedì quando, al Centro meccanografico di smistamento delle Poste di Tessera, la lettera è stata intercettata. E il Gazzettino ricorda che era accaduto sempre giovedì per un’altra missiva molto simile nello stile e indirizzata a Gianfranco Bettin, assessore all’Ambiente e ai Giovani del Comune di Venezia, e lunedì per quella destinata a Sandro Simionato, vice sindaco di Venezia.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 1, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/01/ora-tocca-a-voi-busta-con-proiettili-indirizzata-ai-legali-di-berlusconi/
Imprenditore suicida: biglietto di scuse alla figlie e di accuse alle banche
Mentre un gruppo di avvocati sparsi in tutta Italia ha dato il via a una class-action contro Monti e Letta, con l’accusa di “istigazione al suicidio”, arriva la notizia di una nuova vittima della crisi. Questa volta si tratta di un 55enne imprenditore edile di Fiesole, in provincia di Firenze, che questa sera ha chiamato il 113 annunciando le sue intenzioni suicide all’operatore, per poi spararsi con un fucile. Il gesto estremo sarebbe collegato a problemi economici dell’azienda. Il 113 ha allertato i carabinieri che, intorno alle 18, sono giunti all’abitazione trovando il corpo ormai senza vita dell’uomo. Accanto al fucile, un biglietto con le scuse per i familiari. L’uomo era sposato e aveva una figlia di 10 anni. Poco dopo l’arrivo dei militari, sono rientrate a casa anche la moglie e la bimba che hanno scoperto così quanto era successo. Stando a quanto si è appreso, l’uomo era titolare di una ditta dichiarata fallita pochi anni fa. Da quel momento lavorava solo saltuariamente. L’imprenditore ha però lasciato anche un secondo biglietto nel quale, secondo quanto si apprende, lancia accuse nei confronti di alcuni personaggi che avrebbero “portato” al fallimento la sua ditta, parla di crediti e debiti, e di alcune banche con cui l’impresa lavorava.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 18, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/18/imprenditore-suicida-biglietto-di-scuse-alla-figlie-e-di-accuse-alle-banche/
Italiani vs Monti e Letta: la class-action per “istigazione al suicidio”
Qualche giorno fa un gruppo di avvocati, sparsi in tutta Italia, ha lanciato una class-action contro il governo per “istigazione al suicidio”. E gli italiani hanno subito risposto: in soli 4 giorni sono arrivate oltre 6mila denunce. Uno dei promotori della class-action Giuseppe Iudici, ha spiegato ad Affaritaliani.it che sarebbero “6000 le denunce stimate ad oggi. Incredibilmente semplici cittadini stremati riescono ad unire le forze e iniziare una lotta legale contro il Governo e pare che non finisca qua considerando che si riservano altre iniziative”. Negli ultimi anni il numero dei suicidi è aumentato, a partire da quando al governo c’era Monti. E non accenna a calare neanche ora con Letta. Così ora c’è chi chiede il conto all’esecutivo. Secondo quanto racconta Affaritaliani.it i cittadini, dopo il coordinamento del 9 dicembre che, nonostante la sua spaccatura ai vertici, continua con i presidi , affilano ora le armi con un “maxi esposto-querela” di massa. Come ricorda Libero:
L’iniziativa era partita da una pagina evento sui social network e dai 200.000 invitati in pochi giorni piu’ di 10.000 partecipano. Insomma gli italiani cominciano a ribellarsi alle sprangate fiscali che piegano famiglie e aziende e provano a chiedere anche con le azioni legali un cambio di passo da parte del governo. L’accusa è verso le istituzioni è chiara: “Istigazione al suicidio” in riferimento all’articolo codice penale 580. Secondo i legali che puntano il dito contro il Palazzo, il governo è colpevole di non aver fatto il possibile per i cittadini, non aver istituito numeri e istituzioni locali in grado di aiutare le famiglie in crisi. I legali che si stanno muovendo per la class action sono determinati e hanno già preparato un modulo per la denuncia. Bisognerà accertare se l’azione legale dal punto di vista giuridico possa avere delle conseguenze. Ma di certo sotto il profilo simbolico fa già discutere.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 18, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/18/italiani-vs-monti-e-letta-la-class-action-per-istigazione-al-suicidio/
“Risponde solo al Quirinale” così gli avvocati contro la Cancellieri
Il pretesto per attaccare la Guardasigilli è arrivato dalla sua mancata partecipazione alla Conferenza nazionale dell’avvocatura organizzata dall’Organismo unitario dell’avvocatura (Oua) a Napoli. Un incontro diviso su tre giorni che raccoglie la magistratura che conta, i grossi nomi del consiglio nazionale forense e dell’avvocatura, l’unione camere penali, politici e delegati di associazioni e istituzioni come l’Anci. Ma lei, annunciata in apertura alle 16, non ci sarà. Sarà a 2.300 km di distanza, in Russia, a discutere di criminalità internazionale. C’è chi dice anche che la Guardasigilli abbia voluto mettere una bella distanza tra la Conferenza nazionale e la sua persona perché l’evento era sponsorizzato indovinate da chi? Dalla Sai della famiglia Ligresti!
Così, come anticipa il Fatto Quotidiano online gli avvocati avrebbero deciso di scrivere una nota in cui si fa presente “La sua assenza è il segno tangibile del disinteresse che manifesta verso gli avvocati italiani”. Ma c’è anche come il presidente Nicola Marino che l’attacca a viso aperto: “Inadeguata al ruolo” e poi aggiunge “La Cancellieri ormai ritiene di dover rispondere solo ai richiami del Quirinale e non al Parlamento e men che mai alle sollecitazioni della società. Il nostro dovere è cercare il confronto, per questa ragione nonostante gli innumerevoli provvedimenti negativi del Governo di questi mesi, abbiamo invitato il ministro, ma il Guardasigilli anche questa volta ha perso un’occasione decidendo di assentarsi dalla Conferenza Nazionale”.
Come si legge ancora su Il Fatto Quotidiano:
Lo scontro vero, però, verte su ben altro. L’organismo dell’avvocatura denuncia da tempo “i continui interventi di questo governo contro i diritti dei cittadini: aumenti dei costi, impoverimento del sistema giustizia, chiusura di tribunali, ostacoli nell’accesso, limitazione del ruolo della difesa, regali ad assicurazioni e banche”. Nel mirino tutte le misure varate dal governo o in predicato di essere approvate: la riforma della geografia giudiziaria, il ddl delega per l’efficienza del processo civile, al decreto Svuota-carceri, il recente decreto Destinazione Italia con le misure sulla RcAuto, gli aumentati costi della giustizia previsti dalla legge di stabilità, gli “attacchi” agli istituti come il gratuito patrocinio. L’ultimo fronte è appunto il progetto governativo sul processo civile che prevede una corresponsabilità dei legali sulle cosiddette “liti temerarie”. Che letta con le lenti degli avvocati suona come una misura punitiva e restrittiva della libertà di perseguire la propria funzione sociale a danno delle crescenti domande di giustizia della collettività. “Ci vogliono mettere ilbavaglio minacciando la condanna solidale del professionista: con questa norma non avremo più avvocati che potranno difendere i cittadini nelle grandi battaglie contro gli abusi bancari(anatocismo). Gli adeguamenti del diritto positivo alle nuove domande di giustizia che emergono nel Paese sono spesso frutto di scelte appunto “temerarie” (per esempio il caso Englaro o quello contro il Porcellum) contro il pensiero dominante: decisioni che hanno cambiato e cambiano lenostre leggi e le dinamiche stesse della nostra società moderna”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/14/risponde-solo-al-quirinale-cosi-gli-avvocati-contro-la-cancellieri/
Accusato di frode fiscale, viene assolto: “non è colpa sua”
Un imprenditore di Oderzo, che è anche delegato di un’azienda elettronici di Marcon, nel Veneziano, è stato assolto dall’accusa di frode fiscale con una sentenza che potrà avere effetti dirompenti. La motivazione, in sintesi, spiega che “Non voleva frodare il Fisco, ma non poteva pagare perché non aveva il denaro. Il motivo? I Comuni, Magistrato delle acque e due colossi della telefonia mobile per i quali lavorava non gli saldavano le fatture”. L’imprenditore non avrebbe infatti pagato 135mila euro di Iva, che ora sta versando a rate, non perchè fosse un evasore, ma a causa della crisi di liquidità dovuta al fatto che i principali clienti, tra cui anche enti e amministrazioni pubbliche, avevano spostato il saldo delle fatture di oltre un anno. A causa della mancanza di liquidità l’imprenditore non aveva potuto versare l’Iva, ritrovandosi così iscritto sul registro degli indagati per frode fiscale e finendo a processo. L’avvocato difensore Franco Miotto ha presentato però delle argomentazioni per il quale il giudice di Venezia gli ha riconosciuto la buona fede e l’ha assolto. La ditta di Marcon fattura oltre 3 milioni di euro e dà lavoro a 25 dipendenti ma per l’amministrare delegato l’incubo era iniziato due anni fa con l’accusa di non aver versato all’Erario oltre 135mila euro di Iva. Al processo, però, è riuscito a dimostrare la propria correttezza: il mancato pagamento dipendeva, come dimostrano le perizie contabili e i testimoni, dal fatto che gli Enti pubblici per i quali lavorava non lo liquidavano. Spiega l’avvocato Miotto: “La crisi di liquidità era fisiologica per l’azienda di Marcon sia per tipologia dei clienti (Comuni), termini dei pagamenti e sistema fiscale. A causa della crisi, la mancanza di liquidità si era aggravata e, pur aumentando il fatturato, il cliente non riusciva a incassare quanto gli spettava”. Una volta che i Comuni sono tornati a pagare, il manager ha onorato i suoi debiti con l’Erario. “Quando le fatture sono state pagate – precisa il legale – il cliente ha chiesto e ottenuto la rateizzazione dell’Iva”. Per il giudice è insussistente l’elemento soggettivo del reato: da qui l’assoluzione. “Al contrario – conclude l’avvocato – il cliente andrebbe premiato perché, nonostante crisi e mancanza di liquidità, ha mantenuto in vita l’azienda e salvato 25 posti di lavoro. Spero che questa sentenza faccia scuola. Per la prima volta un giudice recepisce la grave situazione finanziaria delle nostre aziende alle prese, tra l’altro, con un sistema fiscale ormai inadeguato”.
Pubblicato da tdy22 in settembre 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/29/accusato-di-frode-fiscale-viene-assolto-non-e-colpa-sua/
L’Ordine degli avvocati fa guerra a Ingroia
L’Ordine degli avvocati di Roma e di Palermo sono risoluti a fare guerra a Ingroia e così hanno aperto un procedimento disciplinare per esercizio abusivo della professione, a carico dell’ex pm Antonio Ingroia passato ora tra le fila degli avvocati. Cosa viene contestato all’ex pm? Il Giornale di Sicilia spiegherebbe che giovedì scorso Ingroia, senza prima prestare giuramento, avrebbe assunto la difesa dell’associazione dei familiari delle vittime della strage dei Georgofili, nel processo sulla trattativa Stato-mafia.
Ingroia si era iscritto all’Ordine della Capitale mercoledì e giovedì la sua istanza era stata accolta, ma l’atto non darebbe diritto all’esercizio immediato. «Nell’udienza di giovedì – ha replicato l’ex pm che ha annunciato che giurerà la prossima settimana- non ho preso la parola. È stato solo preannunciato che il 10 ottobre sarei stato sostituto processuale per l’associazione».
Pubblicato da tdy22 in settembre 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/29/lordine-degli-avvocati-fa-guerra-a-ingroia/
Scacco matto al Guardasigilli? Gli avvocati fanno saltare l’incontro con la Cancellieri
“Ci ha umiliati e offesi, non è possibile per il momento proseguire una collaborazione”, ha detto il presidente del Consiglio forense Guido Alpa. Gli avvocati non andranno all’incontro programmato per questo pomeriggio con il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri. Il Guardasigilli aveva definito gli avvocati una lobby che si oppone alle riforme.
Pubblicato da tdy22 in luglio 3, 2013
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Da lite nasce lite? “Caso” Muccino Bros: ora si azzuffano anche gli estranei
Dopo che Gabriele Muccino si è ritirato dalla stessa ‘arena’ che aveva creato e nella quale il fratello Silvio ha fatto solo una rapida incursione per rispondere e difendere la sua posizione, il dibattito si è innescato tra il giornalista Gabriele Parpiglia e l’agente dei Vip Lucio Presta. Il primo ha dichiarato infatti: “Bravi tutti i giornalisti che ora riprendono la vicenda Muccino vs Muccino. Chissà perché io l’ho rivelato mesi fa su http://parpiglia.com .” Presta ha quindi ribattuto: “@GParpiglia forse era il caso di tacere, dietro una notizia ci sono le vite delle persone. Non dimenticartelo”. Certo, se la vita propria e altrui – come ha fatto Gabriele M. – viene raccontata sui social, sotto gli occhi di tutti, forse poi è un po’ difficile difendere la propria privacy. Comunque la replica del giornalista è arrivata a tempo di record: “@PrestaLucio Io mi sono chiesto che fine avesse fatto Silvio, da fan. Poi da giornalista sono andato a fondo. Il buco c’era a prescindere da me”. Noi di Tuttacronaca avevamo parlato ancora, tempo fa dei progetti di Silvio, ma forse per Parpiglia che a comando si mette la veste del Fan, sembra sia stato più interessante scavare nella vita personale di Silvio. Che poi perché dire fan riducendoli ad a gente di gossip, quando, spesso, proprio i fan sono quelli che più si appassionano alla professione dei divi?e? Basta gossip, meglio il cinema!
Pubblicato da tdy22 in giugno 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/30/da-lite-nasce-lite-caso-muccino-bros-ora-si-azzuffano-anche-gli-estranei/
Il botta-risposta tra i Muccino Bros. giunto al capolinea?
Chi ha sfoderato per primo il coltello ha deciso di riporre le armi? Così sembrerebbe visto che Gabriele Muccino, la cui pagina Twitter ha goduto di fama in questi ultimi giorni per i suoi feroci attacchi alla sceneggiatrice Carla Vangelista che hanno coinvolto il fratello minore del regista ex “L’ultimo bacio” nonchè reduce dal flop (ma non chiamatelo così, visto che lui stesso ha dichiarato che ”Si può parlare di flop quando un film che è costato 120 milioni di dollari ne incassa poi solo 20, ma non è il caso nostro” aggiungendo che “’Quello che so sull’amore’ ha avuto dei costi molto più bassi, 20 milioni di dollari”. Certo, se consideriamo il sito Movieplayer i costi si aggirerebbero attorno ai 35 mln e difficilmente si potrebbe parlare di gran successo visti gli incassi…) “Quello che so sull’amore” ha cinguettato oggi: “Ragazzi mi cancello da twitter” spiegando che “Quest’arena non è il mio posto! Non serve a nulla è superficiale e sto meglio senza. Buon proseguimento”. C’è forse un problema di fondo in Italia? C’è chi cerca pubblicità anche strumentalizzando i sentimenti? C’è forse chi preferisce l’arena virtuale sperando che arrivino gli spettatori, pronti ad applaudire, quando il gladiatore di turno ucciderà la vittima designata? Peccato che in rete il combattimento non finisce sempre come ci si sarebbe aspettato… Ma quel che può rassicurare Muccino Sr è l’attenzione che hanno rivolto nei suoi confronti. C’è anche chi ‘preoccupato’ ha lanciato un ironico appello che recita: “Un minuto di silenzio per @GabrieleMuccino. Anche lui ha preso la #mentanite”.
Perché dunque lasciare Twitter ora che c’era tanta attenzione sui social? Perché Ma cosa ha portato a questo dietrofront proprio in chi fino a qualche giorno fa si era messo in luce grazie ai social, che ovviamente, trattandosi di un regista, raccolgono innumerevoli seguaci e le cui dichiarazioni, è certo, non cadranno nel nulla? Gabriele ha iniziato lamentando il silenzio del fratello con cui non parla da anni dopo un periodo idilliaco trascorso assieme sui set. Poi è passato all’attacco della collaboratice del fratello, la Vangelista, “rea”, secondo Gabriele, di averlo plagiato e, imperdonabile, di essersi spinta a denunciarlo per diffamazione. A questo punto, dopo qualche giorno di silenzio, la risposta di Muccino Jr: “Gabriele conosce benissimo i motivi del mio allontanamento, e sa che riguardano gravi episodi vissuti nella mia infanzia all’interno del nucleo familiare. Episodi di cui non parlo per decoro e per non nuocere alla mia famiglia” che ne ha approfittato anche per rinfrescare la memoria al fratello maggiore: “Pochi anni fu proprio lui (Gabriele) a tagliare i ponti con la mia famiglia, per costruirsi una vita serena con la moglie di allora. Fu proprio lui a dirmi che sarei dovuto ‘scappare da quella famiglia’. Ora sembra aver dimenticato. O forse preferisce non ricordare, perché quando il suo matrimonio naufragò, rinnegò tutto e mi comunicò che era stato ‘plagiato’ dalla ex moglie”. Ovviamente il “protettivo fratello maggiore” che tanto amore ha sbandierato verso il più giovane ha ribattuto con un laconico: “Non replicherò alle infamità deliranti nei confronti dei nostri anziani genitori rilasciate ad agenzia stampa da parte di mio fratello. Pena”. Ora forse siamo giunti alla fine con un ultimo saluto di Gabriele, a cui restano gli amici che si schierano con lui come Veronesi che gli ha dimostrato la sua solidarietà: “io ti capisco e sono con te. E’ una brutta storia questa e tu stai difendendo i tuoi sentimenti. Spero che Silvio si ravveda”. Forse il ravvedimento c’è stato… da parte di Gabriele?
Pubblicato da tdy22 in giugno 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/29/il-botta-risposta-tra-i-muccino-bros-giunto-al-capolinea/
Silvio, torna al passato e risponde a Gabriele: “gravi episodi di famiglia”
Silvio Muccino rompe il silenzio e risponde al fratello che qualche giorno fa su Facebook aveva scritto una lettera aperta dai contenuti “sprezzanti” nei confronti di Carla Vangelista, la sceneggiatrice con cui Silvio collabora da diversi anni.
«Dopo 5 anni di assoluto silenzio – dice l’attore, scrittore e regista – stanco e disgustato dalle sempre più gravi dichiarazioni pubbliche di mio fratello che riguardano la mia vita, sono costretto a parlare del mio privato sperando che questo metta fine al suo delirante soliloquio che da anni intasa siti internet e giornali».
E poi aggiunge:
«A spingermi sono le parole, basse e infamanti, secondo le quali sarei stato “plagiato” e “sequestrato”: io, un uomo di 31 anni, e da chi? da Carla Vangelista, un’amica, una scrittrice più che stimata, che collabora con me da anni, ingiustamente offesa dalle deliranti accuse di Gabriele. Non riesco a leggere niente di costruttivo nel cuore di quelle dichiarazioni. Non vedo l’artista, che mai mi sarei aspettato di veder cadere così in basso al punto da trascinarmi per anni nel fango del pettegolezzo più bieco e non vedo neppure il fratello, perché Gabriele conosce benissimo i motivi del mio allontanamento e sa che riguardano gravi episodi vissuti nella mia infanzia all’interno del nucleo familiare. Episodi di cui non parlo per decoro e per non nuocere alla mia famiglia. Gabriele sa. E se la memoria lo tradisce può sempre rileggere tutte le mail che gli ho inviato»
E precisa:
«Pochi anni fa fu proprio lui a tagliare i ponti con la mia famiglia, per costruirsi una vita serena con la moglie di allora. Fu proprio lui a dirmi che sarei dovuto ”scappare da quella famiglia”. Ora sembra aver dimenticato. O forse preferisce non ricordare, perché quando il suo matrimonio naufragò, rinnegò tutto quello che aveva detto fino a quel momento a me e ai nostri genitori e mi comunicò che era stato ”plagiato” dalla ex moglie. Mi dispiace che un uomo come Gabriele abbia una così bassa stima di sé, ma questo non lo autorizza a proiettare su di me le sue paure. Questa del plagio è una vecchia storia a casa Muccino e ora si sta ripetendo. Per il semplice motivo che è il modo più facile e veloce di spazzare sotto il tappeto le vere cause di scelte tanto radicali e dolorose come quelle che portano un figlio ad allontanarsi».
E conclude:
«Anni fa questo scempio si compiva ai danni di un’altra donna, l’ex moglie di Gabriele. Io allora, in nome della mia famiglia, non la difesi abbastanza. Non me lo sono mai perdonato. Oggi le chiedo scusa. Oggi che il logoro e deresponsabilizzante copione familiare del “plagio” è messo in scena ai danni di Carla Vangelista, rivivo tutte le dinamiche di perversi meccanismi familiari. Nelle parole volgari di Gabriele intravedo il tumulto di un uomo insensato e rabbioso, che si riversa nell’etere mediatico senza sapere che con questo atteggiamento sta facendo a pezzi il suo stesso nome. Le dichiarazioni di Gabriele segnano uno spartiacque nella mia esistenza e mi dimostrano che allontanarmi da tanta violenza era l’unica scelta possibile per costruirmi una vita equilibrata, serena e consapevole. Non sono più disposto a sopportare questo ridicolo teatrino fatto di sentimenti esibiti e di uno sbandierato amore fraterno nel quale non scorgo alcuna traccia di rispetto per me e le mie scelte, che siccome non condivise, si dichiarano frutto di plagio. Sarò pronto ad ostacolare ogni iniziativa di Gabriele che possa nuocere a me ed alle persone che mi sono vicine e forse, così facendo, lo aiuterò anche a salvarsi dallo spirito autodistruttivo che sembra ormai possederlo»
Pubblicato da tdy22 in giugno 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/27/silvio-torna-al-passato-e-risponde-a-gabriele-gravi-episodi-di-famiglia/
Il silenzio è d’oro…
A volte è il tempo, che passando, può lenire il dolore. A volte il ghiaccio si scioglie, ma l’acqua straripa. A volte il silenzio è d’oro, ma c’è chi ha bisogno di far rumore ( o rumors?)
Gabriele Muccino seguita ad attaccare Carla Vangelista e indirettamente suo fratello:
“In pochissimi sanno di chi stia (Sic!) per andare a parlare. Ma poco importa. Si tratta di una ex adattatrice dialoghi, improvvisata scrittrice di discutibile talento che ha sequestrato e rovinato il talento e (opinione personale) la vita di un promettentissimo ragazzo e attore…
… lei e il giovane ragazzo, che l’ha seguita immolandosi per lei come un kamikaze, si sono fatti, (ignoro le dinamiche specifiche che anzi mi spaventano o forse inorridiscono), letteralmente terra bruciata intorno…”
In un’altra parte del suo “messaggio” (?) Gabriele afferma, poi, che in tal modo vuole proteggere suo fratello. Anche se, il modo sorprende… Si protegge un fratello creando un gossip? Cui prodest?
Quello che tuttavia sembra apparire è una forte impotenza da parte di Gabriele che sfocia nell’ “esuberanza” delle parole… alla continua ricerca di un fratello che dignitosamente resta in silenzio, senza alcuna reazione.
Il silenzio è d’oro!
Anche Carla Vangelista tace… ha affidato tutto ai suoi legali! Con chi potrà ancora parlare Gabriele?
Pubblicato da tdy22 in giugno 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/23/il-silenzio-e-doro/
Anche gli immortali tremano… Berlusconi ha paura della croce!
L’idea di mettere a ferro e fuoco il Palazzo di Giustizia di Milano era stata bocciata, o almeno così pareva, dallo stesso Silvio Berlusconi, consigliato dal vicino Gianni Letta. I pidiellini della prima ora, spinti dalle ex ministre Gelmini e Bernini, però non hanno obbedito. “A tutto c’è un limite”, hanno spiegato. La guerra alla magistratura non doveva essere la strada da intraprendere di fronte all’attuale quadro politico e non avrebbe giovato all’incontro programmato con Giorgio Napolitano.
Lo stato maggiore del Pdl, il segretario Alfano e i capigruppo uscenti Cicchitto e Gasparri, infatti, oggi vedranno il capo dello Stato per denunciare «la persecuzione giudiziaria» nei confronti di Berlusconi. I piani moderati dei fedelissimi del Cavaliere, tuttavia, sono saltati a causa del no al legittimo impedimento, della seconda visita fiscale a Berlusconi e dell’annuncio di processo immediato a Napoli per compravendita di parlamentari.
In realtà Berlusconi non avrebbe bocciato affatto l’iniziativa dei suoi parlamentari, tutt’altro. Secondo il quotidiano di via Solferino, infatti, l’ex premier si sarebbe lasciato andare a uno sfogo che di pacato non aveva più nulla, dopo la doppia visita fiscale in ospedale: «Ma basta con questi moderatismi, non ne posso più di queste cautele! Vogliono arrestarmi, farmi fuori, dovete reagire! Vi voglio tutti a palazzo di Giustizia, vogliono crocifiggermi!». Il Cavaliere ha paura di morire? Ma non era uno degli immortali?
Nel Pdl si attende di capire quale sarà oggi l’atteggiamento di Giorgio Napolitano. Ci si attende «un interessamento del presidente», dice scegliendo bene le parole la Gelmini. Qualcosa di concreto anche se di riservato, un’attenzione, un intervento da «presidente del Csm» come aggiunge Cicchitto, perché spiega Quagliariello «pretendiamo che quello che chiediamo merita una risposta: Berlusconi deve essere trattato come un imputato normale. Basta con l’accanimento, con decisioni assurde e minacciose come quella dei pm di Napoli». Il Pdl ripone fiducia nell’attuale capo dello Stato ed è per questo che auspica una sua rielezione al Quirinale.
Pubblicato da tdy22 in marzo 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/12/anche-gli-immortali-tremano-berlusconi-ha-paura-della-croce/
Il CAV INDAGATO? TUTTI IN STRADA… VS LA MAGISTRATURA!
Angelino Alfano, coordinatore del partito chiama alla mobilitazione : “in piazza a difesa della democrazia”.
“Non sono ancora esauriti i commenti sui giornali dei successi elettorali e già ricomincia l’aggressione della magistratura nei confronti di Silvio Berlusconi”, attacca Alfano. “Tutto ciò – prosegue – mentre il Paese vive una delicatissima fase di transizione istituzionale nella quale il presidente Berlusconi sarà chiamato ad esercitare grandissima influenza come leader del Pdl”. “Questa circostanza rende chiara l’azione politica della magistratura e noi – anticipa – renderemo chiara ed evidente la difesa della sovranità popolare e ci batteremo con tutte le nostre forze perche questa sovranità venga rispettata”. Di qui, appunto l’annuncio fin da ora di “una grande manifestazione di piazza a difesa della sovranità del Popolo della Liberta e della democrazia italiana”.
Il 5 marzo Silvio Berlusconi è atteso a Napoli!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/28/il-cav-indagato-tutti-in-strada-vs-la-magistratura/
Fascicoli processi manipolati, 26 ordinanze per avvocati, cancellieri e poliziotto
Pubblicato da tdy22 in gennaio 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/15/fascicoli-dei-processi-manipolati-a-napoli-26-ordinanze-per-avvocati-cancellieri-e-poliziotto/
I più psicopatici? Sono gli amministratori delegati delle aziende!
Seguono gli avvocati e gli impiegati che lavorano nei media. In buona posizione i venditori e i chirurghi!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/10/le-professioni-piu-psicopatich/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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