Un “assaggio” della cara, vecchia Scozia: l’Old Salty’s

old-saltys-tuttacronacaNonostante a Gloasgow, in Scozia, sia facile imbattersi in locali etnici, come ristoranti indiani e cinesi anche se non mancano infinite scelte per quel che riguarda la pizza, per chi desidera immergersi nella cultura della Gran Bretagna ci sono ugualmente diverse possibilità. Una di queste, tra le più caratteristiche, è l’Old Salty’s, nella vivace zona del West End. E non fatevi ingannare da una facciata prosaicamente invecchiata: all’interno non mancano infatti i più diversi stili decorativi. A cominciare dalla parete coperta da nomi di scrittori, passando a vecchi dipinti che si dividono la parete con più recenti murales per giungere alle opere in legno, abbinate alle pesanti sedie, il tutto inserito in un ambiente che vuole ricordare l’arte vittoriana e, con le sue vetrate, strizza l’occhio allo stile liberty. Senza dimenticare i condotti aperti e il muro a vista. In poche parole: un bignami della storia della “cara vecchia Gran Bretagna”, che va dalle correnti artistiche alla rivoluzione industriale. Questo locale dal clima informale copre il doppio ruolo di caffetteria e “chippy”, friggitoria, dov’è possibile assaggiare il famoso fish&chips. Ma se si vuole qualcosa meno “street food” e più ricercato, l’offerta non manca: è possibile gustarsi una ricca colazione, provare il pesce e, se non si teme il colesterolo alto, tuffarsi in un ricco haggis!

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Con questo freddo avete voglia di un’isola esotica? Provate il Tiki Bar!

tiki-bar-tuttacronacaIl nome già dice tutto: Tiki Bar & Kitsch Inn. Infatti non si fa mancar nulla di quello che può esser thai e… kitsch! Come mai abbiamo scelto un simile locale? La risposta è semplice: mentre la morsa di gelo ci avvolge e ci prepariamo alle nevicate che ci attendono nei prossimi giorni, se non possiamo raggiungere l’altro capo del mondo… almeno viaggiamo con la testa verso altri lidi. Del resto proprio il tema del viaggio è quello scelto dal suo proprietario. Se glielo chiederete, vi spiegherà che ha preso spunto per il nome dal Kon-Tiki, la zattera usata dall’esploratore e scrittore norvegese Thor Heyerdahl il quale, nel 1947, organizzò una spedizione che lo portò ad attraversare l’Oceano Pacifico: partito dal Sud America, giunse alle isole della Polinesia. Il Tiki Bar è un locale che sorge al centro di Glasgow, in Scozia, disposto su due piani: al piano terra un bar dove gustare birra, cocktails e snack, e al primo piano una sala ristorante dove chi ama il cibo speziato può sbizzarrirsi. E non lasciatevi ingannare dall’esterno: appena entrerete (fosse anche per ripararvi dalla pioggia copiosa di questo periodo) vi sembrerà di essere in un’isola esotica… ricostruita ad arte e in maniera chiassosa. Se poi avete l’impressione di essere osservati, non meravigliatevene: non sono i pesci dell’aquario, loro sguazzano pacifici, ma le molte maschere di diverse misure sistemate un po’ ovunque. Un consiglio se doveste capitare da quelle parti: assaggiate la zuppa di pollo e il curry rosso con gamberoni e riso e non dimenticatevi la banana fritta… o che razza di pasto thai sarebbe?

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Rissa al pub per il “transformer” Shia LaBeouf

shia-labeouf-tuttacronacaLa star del film Transformer, l’attore Shia LaBeouf, presto al cinema con la discussa pellicola Nymphomaniac di Lars Von Trier, è stato coinvolto in una rissa in un pub di Londra, come testimoniano due filmati inediti pubblicati da Tmz. Nel primo appare l’attore con un berretto in testa, mentre ingaggia un ‘corpo a corpo’ con un altro cliente del pub, che avrebbe offeso la ragazza che accompagnava LaBeouf.

In un video che mostra il proseguimento della vicenda, si notano invece i due che confabulano mentre la situazione sembra tornata sotto controllo.

L’elicottero precipitato a Glasgow: il bilancio delle vittime sale a 8

glasgow-elicottero-tuttacronacaIeri sera, alle 22.25, un elicottero della polizia è precipitato sul tetto di un pub di Galsgow, in Scozia. Si ritiene che a quel momento vi fossero circa 120 persone nel locale sulla riva del fiume Clyde, dove stava suonando un gruppo musicale. Diversi degli avventori sono riusciti a mettersi in salvo. C’era molta folla perchè era venerdì sera e la vigilia di sant’Andrea, patrono della Scozia. A bordo dell’elicottero, un EC-135, c’erano due poliziotti e un pilota civile. La Bbc online ha reso noto in Twitter, citando fonti della polizia, che è di almeno otto morti il bilancio provvisorio dell’incidente. Sono 32 i feriti ricoverati. Sempre la Bbc rivela che la tragedia ha scosso anche la Regina Elisabetta: “I suoi pensieri e le sue preghiere sono per le vittime”. Al momento, spiega Sir Stephen House, chief constable di Glasgow, non sono chiare le cause dell’incidente. “Siamo ancora nella fase delle indagini e dei soccorsi”, ha aggiunto. Le dichiarazioni della polizia sono giunte mentre continuano i soccorsi, resi difficili dal pericolo di crolli. Un testimone, il 34enne Fraser Gibson, ha raccontato alla Bbc, che si trovava nel pub al momento dello schianto. In quel momento stava suonando una band di loro amici, gli Esperanza: “a metà della loro esibizione c’è stata una fortissima esplosione. Parte della stanza si è coperta di polvere. Siamo rimasti come congelati per un secondo poi c’è stato il panico e la gente ha cercato di uscire”. Altri testimoni hanno riferito che, prima dell’arrivo dei soccorsi, la gente ha formato una catena umana per aiutare le persone ad uscire dal pub. Adnkronos, in precedenza, aveva parlato con Alfredo Lazzurri, originario della provincia di Lucca, a Glasgow da 41 anni. Ha un pub italiano, ‘Alfredos’, al 146 West Nile Street, un km di distanza dal locale ‘The Clutha’. L’uomo ha spiegato: “Stiamo seguendo sulle news, per ora la tv scozzese dà 6 morti. La Polizia sta coprendo il pub con dei teli”. Quindi ha spiegato: “Lì non ci si avvicina a 300 metri dal pub la polizia ha chiuso tutto. La città è sconvolta da questa tragedia: l’elicottero della polizia, mi hanno raccontato, è arrivato sul pub e poi è cascato d’un colpo dritto. Ieri sera il pub era pieno, c’era musica, gente che si divertiva…”. E ancora: “Conosco il proprietario, Brendaan, 60 anni circa, spesso ci ho giocato a golf… Non so come stia, non hanno reso noti i nomi dei morti”. Quindi conclude: “La comunità italiana è colpita da questa vicenda. Faremo tutto il possibile per aiutare chi ha bisogno”. Sul luogo dell’incidente sono ancora in corso le operazioni di soccorso, “per essere certi di aver recuperato tutti”.

L’elicottero della polizia che precipita sopra un pub

elicottero-pub-scozia-tuttacronacaNon è ancora stata chiarita la dinamica della caduta di un elicottero della polizia venerdì sera nel centro di Glasgow, in Scozia, anche anche se sono numerose le testimonianze di chi ha visto chiaramente il velivolo precipitare e ha descritto la situazione sul posto come “orribile”. Il velivolo si è schiantato su un pub, The Clutha, sfondandone il tetto. Al momento dello schianto, nel locale stava suonando una band: i componenti del gruppo musicale, attraverso la loro pagina Facebook, hanno fatto sapere di essere illesi ma alcuni testimoni hanno comunque riferito che ci sarebbero diversi feriti. Sul luogo, sono arrivati 15 mezzi dei vigili del fuoco, oltre alle ambulanze e ai mezzi della polizia. Jim Murphy, parlamentare laburista e portavoce della Difesa, si trovava in zona proprio al momento dell’incidente ed ha spiegato che stava guidando nel quartiere “proprio qualche secondo dopo aver visto quella che sembrava la caduta di un elicottero su un pub”. I servizi di emergenza hanno reso in seguito noto che diverse persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie del pub mentre diversi feriti sono già stati soccorsi. Un vigile del fuoco ha spiegato che i soccorritori “hanno avuto contatti con le persone intrappolate che si trovavano all’interno del bar Clutha”. Non ha saputo quantificare per ora i feriti.

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“Ti trovo in forma”: e lei lo accoltella allo stomaco

marie_watton-tuttacronacaUna 25enne di Telford, in Inghilterra, Marie Watton, ha accoltellato allo stomaco un ragazzo con il quale stava chiacchierando  in un pub perchè lui le aveva detto che la trovava ‘in forma’.   Ora la donna è stata messa in custodia cautelare e sarà condannata il prossimo sei gennaio. La Watton, che ha ammesso di aver utilizzato un coltello da cucina, preso a casa di un amico, per accoltellare il 27enne Jonathan Barras, ora si aspetta una pena molto dura. La condanna, infatti, sarà aggravata dal gesto di premeditazione. Anche se il coltello con il quale ha lacerato fegato, reni e intestino alla sua vittima non è mai stato trovato, è stata scoperta una giacca di pelle macchiata di sangue indossata da Watton la notte in questione. Prima dell’aggressione, avvenuta alcuni mesi fa e che non ha comportato gravi conseguenze, visto che il ragazzo ha già recuperato, nel locale era scoppiata una vera e propria rissa tra gli amici di entrambi.

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Il pub distrutto a Londra: i tifosi napoletani organizzano una colletta

napoli-arsenal-pub-tuttacronacaE’ Canale Napoli a tornare sulla vicenda del pub londinese, il Pierbury Corner, sfasciato dai tifosi del Napoli in occasione dell’incontro contro l’Arsenal. Prima la notizia ha fatto il giro del mondo, poi sono arrivate le minacce dei tifosi inglesi, ora, così sembra, il “lieto” epilogo. Mentre proseguo le indagini delle autorità inglesi, il proprietario si trova però a fare i conti con i danni riportati dal suo locale. E i napoletani si sono distinti: una piccola cerchia di tifosi ha infatti organizzato una colletta per ripagarlo. Il proprietario avrebbe dichiarato: “Accettiamo le scuse dei tifosi del Napoli, sappiamo che quei trenta che hanno fatto irruzione qui non c’entrano niente con i veri fan del Napoli.“

I tifosi dell’Arsenal minacciano i napoletani: “Vi uccideremo”

piebury-corner-arsenal-napoli-tuttacronacaI tifosi azzurri hanno lasciato il segno a Londra, nei pressi dello Stadio Emirates, in occasione del match Arsenal-Napoli, distruggendo il pub Piebury Corner. E ora i tifosi inglesi, o presunti tali, minacciano ritorsioni in vista della gara di ritorno, che si giocherà al San Paolo l’11 dicembre e chiuderà il girone di Champions League. Online circola infatti il messaggio “Vi uccideremo”, frase che lascia presagire che la partita potrebbe trasformarsi in “guerra” lungo le strade del capoluogo campano. Le immagini del pub inglese devastato ha fatto il giro del mondo: certo non una buona pubblicità per l’Italia.

Tifosi napoletani distruggono pub a Londra

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Lo hanno devastato prima della partita. Erano quasi un centinaio i tifosi napoletani che hanno distrutto “Piebury Corner“, su Holloway Road, non lontano dallo stadio dove si giocava la partita contro l’Arsenal.

Il racconto di Tim Garwood, manager del pub, è il seguente:

“Abbiamo visto questi novanta o cento tifosi del Napoli arrivare da Liverpool Road. Stavano cantando, quando d’improvviso uno di loro si è avvicinato di corsa e ha preso a pugni una persona che sostava davanti al negozio accanto al nostro ristorante”.

Lo stesso Garwood racconta di essere stato colpito alla testa con una spranga. Poi è partita la distruzione: locale devastato e avventori minacciati.

 

Pazza estate: un orso entra in un bar e passeggia tra i tavoli

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Afa, caldo ed estate torrida tanto che i gestori del Lonigan’s Bar avevano lasciato le porte aperte del loro locale… un orso bruno, alla ricerca di cibo e refrigerio, verso le 9 di sera ha deciso di farsi un tour notturno nel noto locale  vicino al Rocky Mountain National Park nello stato del Colorado. A notarlo, oltre alle telecamere a circuito chiuso anche un uomo che lavora in un negozio poco distante. D’altra parte 140 kg di “morbidezza” non potevano passare inosservati.

Sparatoria in strada nel mantovano

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Attimi di paura a Castel Goffredo, nel mantovano, dove si è verificata una sparatoria che ha visto coinvolte quattro persone, tutte straniere, che hanno dato luogo a un litigio scoppiato all’interno di un pub-ristorante a seguito di apprezzamenti volgari nei confronti di una ragazza. La lite scoppiata nel locale poi si è amplificata in strada, quando l’autore degli apprezzamenti pesanti  è scappato, ma è stato raggiunto e  picchiato a un circa un chilometro e mezzo di distanza, quando la sua auto è finita fuori strada nei pressi di un distributore di benzina. Qui sarebbero stati sparati anche alcuni colpi da arma da fuoco.

Due dei feriti sono stati trasportate in codice giallo rispettivamente all’ospedale di Cremona e di Mantova, un’altra invece è stata trasferita all’ospedale di Castiglione delle Stiviere. Infine un quarto ferito risulta anch’egli ricoverato: è grave ma non in pericolo di vita.

Il caso Don Panino non si ferma più!

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Ormai il caso di Don Panino è diventato internazionale. Anche se il locale di Vienna, ora è chiuso, il sito è stato messo offline dopo le polemiche, il tam tam invece continua e  grazie all’intervento di Sonia Alfano, ora è  sotto la lente del Parlamento europeo. ” Nessuno può fare affari offendendo le vittime della mafia. Ho ricevuto tantissime comunicazione di indignazione contro il locale di Vienna. E’ un’iniziativa scandalosa, che io ripugno” così ha argomentato l’Alfano, figlia di una vittima di mafia. Anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando si è mobilitato, così come la sorella di Giovanni Falcone e il fratello di Peppino Impastato, che ha minacciato una querela da 1 milione di euro.

 L’esperto di marketing, di origini italiane ma olandese di nazionalità, ora vivrebbe in Puglia, e ha preferito non rivelare il suo vero nome. “Non volevo offendere nessuno. Un cliente mi ha chiesto di lanciare un prodotto attrattivo, ed ho ideato la campagna di Don Panino seguendo questa indicazione. Non è colpa mia se all’estero si associa all’Italia solo la mafia, la pasta, la pizza e Berlusconi. A Vienna c’è una catena di parrucchieri che si chiama capelli mafia”. L’uomo ha poi contattato i proprietari del negozio di Don Panino, chiedendogli di rimuovere i nomi degli eroi dell’antimafia, Giovanni Falcone e Peppino Impastato, dalla lista del menu. “Non volevamo offendere nessuna di queste personalità, in alcun modo”.

Bisogna ricominciare forse a insegnare il senso civico sin dalle scuole elementari se non si trova offensivo usare il nome di Giovanni Falcone per un panino che sarà: “grigliato come un wurst” o Impastato definito “Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue”.

I media pugliesi indicano infatti come probabili proprietari di Don Panino Julia e Marco Marchetta, due fratelli  tornati a vivere in Italia dopo essere nati in Austria,  che ora hanno deciso di vivere nella cittadina di San Donaci. I due smentiscono di essere i proprietari, ma la società è registrata proprio nel piccolo comune salentino. Il negozio Don Panino è stato chiuso, e mentre fino alla fine di settimana scorsa era possibile ordinare i panini dello scandalo via internet, ora invece anche il sito è finito offline. Resta aperta solo una pagina Facebook, più che altro per l’indignazione di chi vuole commentare una tale vicenda.

Alcuni italiani si devono sempre far riconoscere per la mancanza di stile in giro per il mondo? Così permetteremo sempre di farci irridere all’estero come popolo, perché siamo noi i primi a “mancare di rispetto” verso gli eroi del nostro paese e a rinnegare le nostre origini irridendole. Che vergogna!

Un altro locale nel mondo che celebra la malavita: Arte de Mafia

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Non bastavano le polemiche sul locale viennese “Don Panino”, dove il menu prevede piatti come Don Falcone e Don Peppino, oltre a una varietà di ricette ispirate ai boss mafiosi, in Argentina, a Palermo, c’è un locale dov’è possibile assaggiare “gli squisiti sapori della mafia”. Il posto è “Arte de Mafia”, ristorante italiano a Buenos Aires.

Il brand mafioso serve quindi per attirare clienti, celebrando i peggiori boss della storia, con piatti dedicati ai capi di Cosa Nostra (Provenzano, tra gli altri), ‘Ndrangheta e Camorra. Diversamente da “Don Panino”, qui i simboli dell’antimafia non vengono accomunati, nel menu, ai boss della malvita, ma è identica la spettacolarizzazione del fascino criminale. Un lettore de LiveSicilia pone al riguardo un interessante interrogativo: “Siamo certi che l’Argentina non protesterebbe con l’Italia se da noi un locale celebrasse, per dire, il dittatore Videla?”.

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Quello schifo di panino viennese fatto sulle vittime della mafia

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Si chiama “Don Panino” ed è un pub di Vienna che utilizza i nomi dei boss di Cosa Nostra, ma soprattutto delle vittime della lotta alla mafia per dare il nome ai suoi panini. Alcuni parlano di “cattivo gusto”, ma il fenomeno è molto più grave. Accanto al Don Corleone troviamo anche Don Falcone e Don Peppino (Impastato). Naturalmente il piatto che spopola poi è “pasta mafia”, ancora una volta per denigrare una delle grandi eccellenze alimentari italiane in ambito internazionale? Avvicinando la parola mafia alla pasta, gli austriaci hanno calpestato i grandi imprenditori italiani, coloro che grazie alla qualità dei nostri grani e all’esperienza di una tradizione alle spalle portano questo prodotto in tutto il mondo.

Ma il razzismo e l’offesa dei viennesi contro chi ha dato la vita per la lotta alla mafia non si ferma al nome, ma continua nella descrizione di ogni Panino. Così Don Peppino pesto, olive e pollo da 4 euro e 50 è descritto come  “Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue”. La descrizione più agghiacciante è quella che descrive Don Falcone “Si è guadagnato il titolo di più grande rivale della mafia di Palermo, ma purtroppo sarà grigliato come un wurst”.

Molti cittadini italiani a Vienna hanno chiesto all’ambasciata di intervenire e stanno raccogliendo firme sulla piattaforma Causes per boicottare il pub, ma per il momento il “menù dell’orrore” è ancora disponibile presso il locale.

Qualcosa di agghiacciante su cui l’Europa dovrebbe intervenire immediatamente. E’ inconcepibile che si possa tollerare un affronto del genere agli uomini che hanno dato la vita per lottare contro la mafia e ora si ritrovano in un menù tra boss mafiosi e descrizioni oscene. E in attesa dell’Europa che cosa fa il nostro ministro degli esteri di fronte a un fatto di tale gravità e di così tanta volgarità? E il nostro presidente del Consiglio? Si dovrà muovere il Presidente Napolitano, presidente del Consiglio Superiore della Magistratura per togliere questo affronto a Falcone e Impastato? Come si permette l’ignoranza dei trogloditi a infangare gli italiani senza che alcuna voce si sia ancora mossa?

Lo chiede anche Michele Anzaldi del Pd “Chiedo al ministro degli Esteri Emma Bonino, di convocare al più presto l’ambasciatore austriaco affinché dia chiarimenti sulla vicenda del pub di Vienna pubblicata oggi su alcuni organi di stampa, che dileggia e offende oltre ogni limite la memoria delle vittime della mafia.  Nella lista figurano addirittura personalità della statura di Giovanni Falcone e storie di gioventù spezzata come quella di Peppino Impastato, commemorato proprio pochi giorni fa nell’aula di Montecitorio, in occasione dell’anniversario della sua barbara uccisione. Scherzare e offendere per fini commerciali la memoria di pagine drammatiche del nostro Paese, tuttora purtroppo ancora vive, non è cosa che ci si sarebbe aspettati da un paese civile come l’Austria. Si tratta di un grave incidente e  l’Italia deve pretendere scuse ufficiali e il ritiro immediato di qualunque scritta che possa offendere L’Italia e i familiari delle vittime”.

Nel menù compaiono anche:

Don Costello: il possente Calabrese amava ai suoi tempi gustose specialità come la porchetta

Don Greco: nato a Roma dopo la sua aderenza al Cosa nostra, sviluppò una predilezione per le melanzane grigliate (in realtà Michele Greco nacque  Croceverde-Giardina una frazione di Palermo, morì poi a Roma. Non sanno neppure mettere il luogo di data esatto?)

Don Buscetta: l’uomo che diede una gloria ambigua a Palermo, aveva una predilezione per le verdure grigliate vegetariane, ma fatte ad arte secondo lo stile siciliano.

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La nuova moda: metti il cavallo a tavola!

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Dalla rottura di un tabu’ a una nuova ‘tendenza’ il passo e’ stato breve. Nonostante lo scandalo della carne di cavallo venduta come ‘di manzo’ non si sia ancora placato, a Londra spuntano alcuni pub che servono i cosiddetti ‘horseburger’, hamburger ‘equini’ al 100%. E i britannici sembrano gradire. Un pub della capitale ha detto che sta vendendo piu’ di 100 ‘horseburger’ alla settimana e molti clienti arrivano anche da lontano proprio per chiedere quella che e’ ancora una rara specialita’

Esco con un prete!

Francescani Gerusalemme

I Frati Francescani di Santa Maria degli Angeli di Assisi andranno in pub e discoteche per stare vicino ai giovani. E’ l’idea della Curia che ha dedicato loro l’Anno della Fede: ”Vivono una condizione di una drammaticita’ senza precedenti, sono stati derubati del loro futuro e del diritto di sperare”, l’allarme lanciato dal card.Carlo Caffarra. sono previsti incontri anche con clochard, prostitute, carcerati.

Chi ha detto che gli hobbit non esistono?

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Ecco le case, i pub e i luoghi in cui vivono gli Hobbit e che hanno ispirato Tolkien.

Il Pub degli Hobbit esiste sul serio e si trova in Nuova Zelanda. Qui è possibile bere una birra  di moltissimi fans della saga e divertirsi ad esplorare un luogo tutto da scoprire! Qui potete riposare anche i vostri piedi pelosi e sentirvi davvero immersi nell’atmosfera da signore degli anelli!

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Perl’albergo, o meglio resort di lusso,  dobbiamo, invece, spostarci in Montana, Usa. Qui infatti c’è chi vi affitterà una casa in perfetto stile Hobbit!

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Considerate anche le case ecologiche del futuro le Turf House che si trovano in Islanda sono sicuramente quelle che possono aver più influenzato Tolkien. Qui si incontrano case immerse completamente nel verde. Dalle più economiche a quelle più sofisticate, la scelta è sicuramente ampia e per dì più in piena armonia con l’ambiente!

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Un “pub artificiale” per studiare il comportamento degli avventori

I ricercatori hanno installato sistemi di ripresa audio/video per seguire 5 gruppi di 5 uomini che s’incontrano in un bar. Tra le “scoperte” il fatto che il consumo di alcolici è più intenso agli inizi e si diluisce nel tempo e che le persone, dopo aver bevuto, socializzano più facilmente.

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