Non passa certo inosservato l’edificio in via di completamento a Wuxi, in Cina, nella provincia costiera orientale di Jiangsu, circa 150 km a Ovest-Nord ovest da Shanghai. Dall’aspetto di una teiera sezionata, la costruzione, appena ultimata, ospiterà mostre ed eventi di natura culturale. Quello di Wuxi non è l’unico palazzo-teiera esistente: ne esistono – seppur meno sofisticati e curati nel design, nella stessa Cina e anche in America.
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A Milano entro il 2016 ci saranno quattro nuove scuole in legno
A Milano, le future scuole che verrano realizzato saranno ecomcompatibili, antisismiche, sostenibili, rapide da costruire ed economiche. Sono tutte caratteristiche presenti nelle strutture in legno realizzate a Finale Emilia. Il Comune del capoluogo lombardo ha infatti firmato un accordo con FederLegno per dare il via al progetto che porterà i primi risultati entro la primavera del 2016, con la demolizione di quattro istituti a fine vita e la loro ricostruzione in legno. A firmare l’intesa, che prevede il supporto tecnico della federazione della filiera del legno ai tecnici e progettisti dell’ente comunale, è stata firmata dal sindaco Giuliano Pisapia; dall’assessore ai Lavori pubblici, Carmela Rozza; dal direttore generale di FederlegnoArredo, Giovanni De Ponti, e da Emanuele Orsini, presidente di Assolegno.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 27, 2014
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Il rifugio ideale per una fuga dal mondo
Una fuga dal mondo ad alta quota. E’ quanto offre il Solvay Hut, il rifugio che si trova a 4003 metri d’altezza sul Cervino, tra Italia e Svizzera. Aggrappato sulla cresta Nordest della montagna (Hörnligrat), il rifugio venne costruito nel 1915 con l’ausilio di animali per il trasporto dei materiali. Lo spettacolo che offre è quello del Monte Rosa, panorama che possono godere gli alpinisti in transito, visto che è un punto di sosta pensato appositamente per loro. Il Solvay Hut è di proprietà del Club Alpino Svizzero, con un telefono installato nel 1966 per chiamare i soccorsi.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2014
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Colore e modernità: l’archistar presenta il Biomuseo di Panama
Ha aperto le porte al pubblico, dopo dieci anni di lavoro, il Biomuseo di Panama. Firmato dall’archistar Frank Gehry, non passa certo inosservato per i suoi colori e le sue forme, tanto originali quanto contemporanei e che rappresentano il valore aggiunto della struttura. Scopo del Biomuseo è quello di ripercorrere gli eventi geologici che hanno portato alla creazione dell’Istmo di Panama e diffondere l’importanza delle biodiversità. Ad arricchire ulteriormente il complesso ci sarà inoltre un giardino botanico all’esterno mentre, all’interno, 4.000 metri quadrati verranno dedicati alla scienza e all’arte e ospiteranno otto gallerie permanenti progettate assieme agli scienziati dell’istituto di ricerca Smithsonian.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 18, 2014
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La casa Vittoriana… che cela una sorpresa “futuristica”

Pubblicato da tdy22 in febbraio 16, 2014
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“Vaffa a Moretti e Fs”: il pendolare si sfoga su Fb e finisce in tribunale
Ha 41 anni un pendolare, architetto di Bergamo, che aveva creato su Facebook la pagina: “Un caro vaffa… a Mauro Moretti, amministratore di Fs: in centomila per mandarlo a casa a calci in c…”. l’idea era di offrire agli utenti delle ferrovie un luogo dove sfogare le frustrazioni dei continui disservizi di Trenitalia. Ma se Beppe Grillo a furia di “vaffa” ha portato i suoi al Parlamento, un normale cittadino che non sopporta più di pagre costosi biglietti per servizi che lasciano a desiderare è finito direttamente in tribunale. Ferrovie dello Stato infatti ha denunciato la pagina Facebook alla polizia postale e ora il pendolare e un altro utente sono stati denunciati per diffamazione aggravata e istigazione a delinquere. E’ L’Eco di Bergamo che racconta l’accaduto:
“Indubbiamente volgare (e purtroppo in linea col lessico da blog), qualcosa che poteva essere confinato nella sfera della maleducazione generata dalla perdita di pazienza (sacrosanta, quest’ultima, visti i disagi a cui vengono sottoposti i viaggiatori di certe tratte). Invece, secondo l’ad delle Ferrovie, quel titolo-incitamento conterrebbe due reati: diffamazione aggravata e istigazione a delinquere. Per questo motivo Moretti nell’aprile 2010 aveva denunciato alla polizia postale di Roma l’autore della pagina – un architetto di 41 anni, residente a Bergamo – che aveva raccolto centinaia di adesioni e di commenti”.
La pagina ha portato in tribunale a Roma il fondatore architetto e un uomo di Genova di 30:
“Ora, a distanza di quasi cinque anni, il professionista bergamasco è finito a processo nella capitale, insieme a un trentenne genovese (quest’ultimo per un’altra frase ritenuta diffamatoria). Per il difensore «si tratta di espressioni forti, ma non di accusa gratuite: sono critiche strutturate, non a casaccio»”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 11, 2014
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Archiset: quando il cinema incontra l’architettura
L’architetto e illustratore Federico Babina presenta il suo progetto Archiset, composto da 17 poster che traggono ispirazione da celebri film. Babina ha infatti trasformato i set di diciassette pellicole in sezioni illustrate che ricordano un po’ le case delle bambole, all’interno delle quali è possibile giocare con l’immaginazione. “In questi film ogni stanza ha uno stile e una personalità definita e contiene sorprese e dettagli inattesi – spiega sono come grandi scatole magiche piene di storie e personaggi, capaci di farci sognare.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 11, 2014
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Spazi urbani abbandonati? A Parigi potrebbero avere una seconda vita
Undici stazioni fantasma dimenticate lungo la rete della metropolitana di Parigi. Cosa fare di questi spazi costruiti e poi chiusi per mancanza di utenti, abbandonati o mai entrati in servizio? A donare loro una seconda vita è la candidata di Centrodestra a sindaco di Parigi, Nathalie Kosciusko-Morizet, che ha presentato un progetto per il recupero degli spazi urbani abbandonati. Le stazioni abbandonate diventeranno luoghi conviviali: caffè, ristoranti, teatri e piscine. Se sarà eletta nelle prossime elezioni municipali di marzo, la neo sindaco valuterà le proposte di riqualificazione raccolte attraverso la rete. In questa galleria, i primi progetti selezionati da Kosciusko-Morizet.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 6, 2014
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Da ambasciata italiana a condominio di lusso: la seconda vita del “Palazzo”
E’ stato costruito nel 1925 e si trova sulla 16th street nel quartiere di Adams Morgan “Il Palazzo”, com’è stato ribattezzato dagli americani. Sede dell’ambasciata italiana fino agli anni ’70, si sta per trasformare in un edifico di lusso con 130 appartamenti a prezzi da capogiro, di cui solo una manciata a costi contenuti come vuole la legge americana, e una residenza-attico per ‘vip’. La magione neo-rinascimentale, che fu la residenza dell’ambasciatore Giacomo de Martino dal 1925 al 1932, è iscritta nel registro dei luoghi ‘storici’ della capitale Usa. L’edificio è opera di Whitney Warren e Charles D.Wetmore, architetti-autori del famoso ‘Grand Central Terminal’ di New York ma, stando a quanto rivela il Washington Post, ora l’azienda edile Potomac ha ottenuto l’autorizzazione a rinnovare la costruzione e sarebbe pronta ad avviare l’attesa trasformazione della villa in condominio di alto livello. Gli architetti che lavorano al progetto, intendono conciliare le caratteristiche più antiche dell’edificio con gli standard più moderni. All’edificio neorinascimentale, di cui si vuole salvare la facciata, saranno annessi altri otto piani di stabile.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 6, 2014
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Costruire una casa… con 180 euro!
Penserete che sia impossibile: costruire una casa spendendo circa 180 euro? Eppure Michael Buck, 59enne inglese, ha vinto la sfida e ha eretto un’abitazione spendendo appena 150 sterline. L’uomo ha utilizzato esclusivamente materiali naturali o cose buttate nella spazzatura arrivando a costruire una ‘cob house’ nel suo giardino nella campagna dell’Oxfordshire. Manca l’elettricità ma null’altro: si trovano acqua corrente che arriva da una sorgente vicina, una cucina e zona pranzo, un letto a castello e una stufa a legna per riscaldare il tutto. All’esterno, una dependance ospita i servizi igienici. L’abitazione è perfettamente funzionale, tanto che Buck ha dato in affitto la proprietà a un operaio di una vicina fattoria. Come si fa pagare? Con il latte!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2014
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New York cambierà volto! Rivoluzione a Times Square
Times Square non sarà più come la conosciamo. Entro la fine del 2015, infatti, andrà in porto lo studio di Snøhetta, cheaffronterà un compito a dir poco arduo: dovrà rendere praticabile ai pedoni un’area di 13mila metri quadrati di spazio pubblico con un’alta densità di traffico, e ammodernare le infrastrutture deteriorate, comprese la rete idrica e di drenaggio.Il progetto ha un costo complessivo di 55 milioni di dollari e una prima parte dell’intervento, che riguarda l’area compresa tra la 42esima e la 43esima strada, è già stata portata a termine. Al termine dei lavori, e con una visuale dall’alto, la piazza dovrebbe assumere la forma di un “nodo a farfalla della cravatta”. Si tratta di un progetto su cui ha spinto molto l’amministrazione Bloomberg, e che adesso vedrà il suo compimento sotto quella di Bill De Blasio. Come spiega il Sole 24 Ore:
Elementi principali del progetto sono la pavimentazione e le sedute. Dieci panchine in granito orientate verso Broadway serviranno a definire e inquadrare le piazze pubbliche della zona. Agiranno come una calamita per i visitatori, creando una spina dorsale infrastrutturale per gli eventi e fornendo un orientamento chiaro per i turisti e la gente del posto. Nuove finiture personalizzate bicolore, integrate con dischi in acciaio al nichel, cattureranno dei neon e della segnaletica circostante, disperdendone la luminosità giocosamente su tutta la superficie di pavimentazione.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2014
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Tsunami House: l’edificio che sfida la forza della natura
E’ stata studiata per resistere alla forza della natura la Tsunami House, con la sua struttura in acciaio e in grado di far defluire l’acqua attraverso le numerose porte e finestre scorrevoli presenti. Progettata dall’architetto Dan Nelson, dello studio Design Northwest Architects, nella Camano Island (Washington, Usa), l’edificio è in grado di sopportare l’impatto di un’onda alta come un muro e con la forza di un terremoto. Alta circa nove metri, al piano terra ospita “the flood room”, la stanza delle alluvioni, un ambiente unico, ècon porte scorrevoli pronte a frantumarsi, pensato evitando ostacoli che ne potrebbero minare la stabilità.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2014
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Scordatevi il classico campeggio: ora le tende sono a 5 stelle
E’ stata la nascente casa di design sudcoreana Archiworkshop a progettare delle tende da campeggio a 5 stelle che sono contemporaneamente a basso impatto ambientale e glamour. Si tratta di tende realizzate con materiali ecologici, impermeabili e ignifughi, che, grazie alle loro forme a “vermicello” e a “nocciolina” si adattano a tutti i tipi di terreno e a tutte le stagioni. Ancora, è possibile allungarle e restringerle a piacimento senza alterare gli interni. A questi ultimi è stata dedicata una particolare attenzione, che li rende curati e ricercati quanto quelli una vera e propria casa di lusso. Un prodotto per una tendenza, quella del “campeggio glamour”, che sta prendendo piede in tutto il mondo.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2014
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Da scuolabus a casa su ruote: la tesi di un architetto
Hank Butitta, studente di architettura dell’Università del Minnesota ha presentato una tesi di laurea intitolata “Hank Bought A Bus” dove racconta il suo acquisto di uno scuolabus che ha poi trasformato in un ambiente dove vivere. Il ragazzo ha comprato il veicolo per 3 mila dollari e ne ha spesi altri 6 mila per riadattarlo, impiegandoci 15 settimane di lavoro e curando ogni singolo dettaglio, dalle finestre oscuranti per la privacy al materiale delle pareti, dall’illuminazione a led al riscaldamento. Il vecchio veicolo è stato diviso in quattro unità, che comprendono bagno, cucina, salotto e zona letto, con ingresso dalla parte posteriore. E non mancano le sorprese: i sedili nascondono vani portaoggetti e le panche si possono modificare, creando lungo il corridoio nuovi posti letto o un tavolo per mangiare. Se poi ci si vuole godere il viaggio da un punto di vista diverso, è possibile affacciarsi dalla finestra sul soffitto. Ma la sua “tesi” ha anche permesso ad Hank di vivere un’avventura on the road: nell’agosto 2013, con degli amici, è partito dal Minnesota e ha viaggiato per l’America con il suo autobus-camper. Dopo un mese e 8 mila chilometri percorsi è tornato a casa.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 27, 2014
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Come i Giochi Olimpici modificano il territorio: architettura a Sochi
Il 6 febbraio prenderanno il via i Giochi Olimpici Invernali di Sochi, in Russia, e grazie alle immagini satellitari siamo in grado di osservare come, dal momento dell’assegnazione dei Giochi Olimpici, nel 2007, a oggi l’area abbia subito importanti cambiamenti che ne hanno pressoché sconvolto le sembianze. E’ stato Google, in collaborazione con Digital Globe, a diffondere la gif animata che ci mostra tale evoluzione che ha visto via via scomparire i campi che hanno lasciato il posto agli impianti sportivi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 26, 2014
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Clooney, Calatrava e un film che li unisce
In Italia quello di Santiago Calatrava è un nome noto. Non solo perchè alcune opere dell’architetto sono presenti nel nostro Paese ma anche per il fatto che, le stesse, fanno molto discutere per i problemi che creano. Come la stazione Mediopiana o il ponte a Venezia. Ma lo spagnolo ha lasciato traccia del suo passaggio anche in Spagna. Ad esempio a Valencia si trova il complesso futuristico Ciudad de las Artes y las Ciencias. E se una volta di più un’opera dell’architetto mostra diversi problemi, resta il fatto che sembra di trovarsi in un film di fantascienza. E anche il mondo del cinema deve averlo pensato, visto che proprio questo luogo è stato scelto dalla Disney per ambientarvi alcune scene del film Tomorrowland. E qui ha fatto la sua apparizione George Clooney, star della nuova pellicola assieme a Hugh “Dr. House” Laurie.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 22, 2014
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Casa piccola? Tutte le idee per “salvare spazio”
E’ del sito Buzzfeed l’idea di raccogliere una serie di creazioni, tutte proposte da artigiani e creativi, per arredare appartamenti molto piccoli e al tempo stesso riuscire a “stiparci” dentro tutto quello che ci occorre. Ecco allora che fanno la loro apparizione anche quadri-armadietto e i puff all’interno dei quali naascondere le scarpe. Ecco qualche esempio di questa fantasia all’opera:
Pubblicato da tdy22 in gennaio 20, 2014
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Quando l’architettura… s’ispira al film! La nuova sede della Lucasfilm
Non poteva che essere “spaziale” il nuovo quartier generale della Lucasfilm per l’Asia, a Singapore, a metà tra quartier generale di una multinazionale e parco giochi, modellato sulla strutture che nella saga venivano impiegate come miniere mobili nel pianeta Tatooine, il Sandcrawler. All’interno si trovano, tra le altre sorprese,una fontana yoda, una sala cinema-teatrale da 100 posti e tutto quanto occorre ad una produzione cinematografica digitale. Repubblica ha pubblicato le immagini della cerimonia inaugurale, cui erano presenti circa 150 figuranti con i costumi della saga. C’era, naturalmente, George Lucas (che ha ceduto la Lucasfim alla Disney nel 2012, per concentrarsi su produzioni minori) assieme al premier singaporegno Hsien Loong.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 16, 2014
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Quando la casa è a misura di micio
Come trasformare la propria casa in un paradiso per gli amici gatti? Ad aiutarci ci pensa l‘azienda tedesca Goldtatze.de che crea accessori per mici che permettono loro di passeggiare lungo le pareti e sul soffitto. Non solo, si integrano con lo stile della casa e diventano essi stessi complementi d’arredo. Ad aver avuto l’idea è stato il designer Stefan Hofman, che ne ha approfittato anche per creare degli spazi appositi per il suo gattino Mowgli. Ha così modificato la sua casa con passerelle, rampe, ponti e ceste sospese e l’utilità finale è stata doppia: arredamento originale e innovativo e massimo comfort per gli amici felini.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
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Quando il museo è in sè un’opera d’arte
Bianco e nero. Sono questi i colori scelti per il Nanjing Sifang Art Museum, primo museo cinese costruito con l’idea di rendere omaggio all’architettura moderna. L’edificio, progettato dagli architetti Steven Holl e Lu Hu, rientra nel piano urbanistico Cipea (China International Practical Exhibition of Architecture), che coinvolge sia architetti cinesi che figure di spicco dell’architettura internazionale. Nella pittura tradizionale cinese sia la profondità che la tridimensionalità vengono create non tanto dalla prospettiva quanto dalla sovrapposizione dei piani: proprio da questo concetto sono partiti gli architetti per creare un’opera che sempre composto da un “campo” di piani prospettici paralleli. L’edificio, inoltre, si integra con l’ambiente e, oltre a ospitare dipinti, permette di ammirare la città di Nanjing: la galleria sospesa nel vuoto subisce infatti una rotazione che permette ai visitatori di godere di una splendida vista panoramica.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 12, 2014
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L’hotel più alto del Nord America… in un minuto!
E’ l’hotel più alto del Nord America e viene costruito… in appena 60 secondi. Ovviamente si tratta di un video in time-lapse e racconta la costruzione del nuovo grattacielo della catena alberghiera Marriot, che sorve a pochi passi da Times Square, a Manhattan.
Il nuovo edificio della Grande Mela, sulla 54ma strada, conta 68 piani ed è alto 231.6 metri. Inaugurato il 29 dicembre, è l’hotel più alto dell’America del Nord e conta 68 piani, con 378 stanze e 261 suite.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 10, 2014
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Parigi in una stanza… di ghiaccio!
Andare in Svezia… e dormire a Parigi! E’ quello che accade se ci si reca a Jukkasjärvi, a 200 km dal circolo polare artico, e si soggiorna nella suite dell’hotel di ghiaccio che qui sorge. La camera è stata “arredata” dai designer francesi dell’Ateliers de Germaine che hanno voluto riprodurre degli scorci della capitale francese, facendosi ispirare in particolare la collina di Montmartre.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 8, 2014
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Ferra: quando il condominio diventa oggetto del desiderio

Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2014
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Vivere in mezzo al ghiaccio: l’Igloo Village
Sorge sulle alture di Oberstdorf, nelle Alpi Bavaresi, in Germania, ed è fatto esclusivamente di ghiaccio il recente Igloo Village, uno dei tanti nati nel mondo sulla scia dei primi, l’albergo di ghiaccio di Jukkasjarvi, Lapponia Svedese, e costruzioni simili che hanno fatto la loro apparizione nel Quebec. Sarà possibile soggiornare all’Igloo Village fino ad aprile, ammesso che il riscaldamento globale lo permetta. Il villaggio è costituito da 11 igloo, uno dei quali adibito a bar, un altro ancora a sala da pranzo-cena e una piscina scoperta con acqua a 40 gradi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 5, 2014
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Una casa da hobbit? Eccola!
E’ in perfetto stile hobbit quella creata nel 2004 dall’architetto Peter Archer in Pennsylvania, negli Stati Uniti. L’ispirazione, non è difficile capirlo, l’ha presa dalle opere di J.R.R. Tolkien e la casa serve proprio per riporvi tutte gli oggetti legati ai volumi dell’autore collezionati nel corso di 30 anni. “Quando ho cominciato il progetto avevo letto Lo Hobbit e guardato il Signore degli anelli ma soprattutto mi ero studiato gli scritti di Tolkien, compresi alcuni disegni incredibili che aveva fatto per illustrare il suo lavoro”, ha raccontato Archer. “Volevamo che fosse senza tempo. E’ stata costruita nel 2004 ma a guardarla si potrebbe pensare che sia del 1904 o addirittura del 1604”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/26/una-casa-da-hobbit-eccola/
Quando la casa di lusso… è un bunker
E’ una mega casa di 400 metri quadrati, fornita di tutti i confort, e sorge nella contea di Montezuma, nello stato americano del Colorado. Sembrerebbe una lussuosa villa ma in realtà è un vero e proprio bunker. Niente più “panic room” quindi, ma una vera e propria “panic house” raggiungibile anche con un elicottero, visto che è dotata di una pista d’atterraggio, oltre che di una mega antenna radio. E’ utilizzabile in caso di qualsiasi tipo di catastrofe.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/23/quando-la-casa-di-lusso-e-un-bunker/
Quando l’architettura si concentra su spazi… mini!
Se pensate che il futuro sia open space e con ampie zone da condividere, forse le foto che seguono vi faranno cambiare idea. Si tratta di cubicoli raccolti dal sito del magazine Inc., bozzoli tecnologici che crrano ambienti di lavoro intimi e riservati che si fanno notare per le loro forme particolari e che possono venire immersi senza problemi nella natura, fosse anche quella di un giardino di casa. Non sono neanche eccessivamente costosi se si considera che si va dalla sfera rivestita in legno della ArchiPod con gli oblò al posto delle finestre che costa circa 15.000 euro ai più economici container-ufficio immaginati dallo studio Pallotta Teamworks: ognuno cosa circa 2.500 euro.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/14/quando-larchitettura-si-concentra-su-spazi-mini/
In architettura… tutto è possibile?
Victor Enrich riesce a dare qualsiasi forma a un hotel. E’ quello che appare dalle sue visualizzazioni in 3D che prendono come soggetto un albergo della catena NH che si trova a Monaco, in Germania. Il 38enne, che ha una laurea in architettura conseguita a Barcellona, ha creato delle immagini distorcendo la struttura originaria ben 88 volte e creando così progetti alternativi che non possono non stupire. Il tocco in più? Danno l’impressione di essere tutti tecnicamente possibili, anche quando l’albergo assume la forma di un palloncino o si spacca a metà.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/13/in-architettura-tutto-e-possibile/
40enne italiano trovato morto in Francia: infarto
Si trovava a Chamonix, in Francia, dove lavorava in questo periodo il 40enne Alan Pini, originario di Jesolo, quando lo scorso venerdì è stato colpito da un infarto: in seguito, è stato trovato esanime nella sua camera. Non ci sono dubbi sulle cause naturali del suo decesso. La tragica notizia si è diffusa sabato a Jesolo, dove ancora vivono la madre e i due fratelli. Pini, grazie alle sue conoscenze in campo enologo, era molto conosciuto nell’ambiente dei locali notturni ed era famoso tanto in Italia quanto in Francia. Affermato project manager, si occupava di progettazione per hotel di alto livello: assieme al suo staff aveva contribuito alla realizzazione di alcuni tra i migliori hotel a Parigi, Dubai e in Giappone.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/09/40enne-italiano-trovato-morto-in-francia-infarto/
Metti un passaggio segreto in casa
Stanze segrete. E’ questo uno dei nuovi business che, negli Stati Uniti, sta registrando una forte crescita, con sempre più persone che desiderano avere delle panic room per difendersi da malintenzionati che possono penetrare in casa. E in questo filone si è inserito con successo un ex ingegnere di Gilbert,in Arizona, è passato dal progettare Boeing a creare la Creative Home Engineering, società specializzata in passaggi segreti.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/03/metti-un-passaggio-segreto-in-casa/
E in mezzo al deserto… la casa trasparente!
L’ultimo progetto di Philip K Smith III, fotografo e artista, non può non stupire. Così come viene naturale chiedersi: è una casa trasparente o si tratta di un effetto ottico? Lucid Stead, questo il nome del progetto, sorge nel deserto del parco reso celebre da un album degli U2: Joshua Tree. Proprio qui l’artista, che possiede un pezzo di terreno, ha deciso di creare un’installazione di pannelli solari a specchio che trasformano una capanna di legno in un incredibile effetto ottico, riflettendo i colori di sole e sabbia.
Pubblicato da tdy22 in novembre 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/29/e-in-mezzo-al-deserto-la-casa-trasparente/
Lo sguardo al futuro: il progetto di Temor per il ponte della Libertà
Porta la firma di Mor Temor, architetto 39enne nato in Terra Santa, nell’Alta Gallilea (Israele) e laureato al Politecnico di Milano, il futuristico progetto per il ponte della Libertà, a Venezia, città a cui s’ispira per gli elementi architettonici decorativi. Il rendering del ponte, con cinque piazze sopraelevate e una pista ciclabile, potrebbe venir presentato alla città dallo stesso architetto, disposto a illustrarlo e a valutarne la fattibilità. Spiega Temor: “Ho ricevuto l’invito di progettare una pista ciclabile da un amico veneziano che lavorava nella comunità europea e aveva visto anni fa il mio progetto per lo Stretto di Messina. Sono venuto in città per due giorni, ho visitato il ponte della Libertà. E ho fatto il giro per Venezia cercando di mettere i pezzi del progetto, cercando gli elementi della tradizionale e della vita quotidiana”. Ma ci potrebbe essere un ostacolo alla realizzazione: i piloni di sostegno del tram. “Quando sono stato a Venezia ho notato che stanno lavorando per il tram, per questo ho preso nel progetto tale esigenza. Secondo me devono subito fermare la posa dei piloni che sostengono i cavi elettrici che sono di troppo, ho pensato ad una soluzione più intelligente che potrei presentare assieme al progetto”. Il ponte della Libertà, con i suoi elementi strutturali plasmati attraverso l’uso dell’acciaio, sarebbe anche una ode a Venezia: “Attraversando il percorso ci sembrerà di intravedere la gondola, il remo della gondola, le briccole ed infine il campanile di San Marco, tutti segni rubati alla singolare quotidianità veneziana e sapientemente trasformati in strutture. Unica nel suo genere in quanto sarà la passerella pedonale sospesa più lunga del mondo”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/22/lo-sguardo-al-futuro-il-progetto-di-temor-per-il-ponte-della-liberta/
L’hotel dove godersi una piccola siesta!
Schiacciare un pisolino in pieno giorno? Era possibile in Giappone e ora i canadesi hanno “copiato” l’idea. A Montreal, davanti alla cattedrale della città, hanno così fatto sorgere un albergo a capsule: turisti e cittadini possono così godersi una pennichella prima di rigettarsi nella loro giornata.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 15, 2013
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Sgarbi dà del ladro all’architetto Fuksas: rinvio a giudizio per il critico
Vittorio Sgarbi rinviato a giudizio. A disporlo il Gup di Roma Gaspare Sturzo. Il critico dovrà comparire dinanzi il Tribunale di Roma dove risponderà di diffamanzione aggravata ai danni di Massimiliano Fuksas, architetto. Come ricorda una nota dello studio di architettura, “Nella trasmissione televisiva ‘L’Ultima Parola’, andata in onda su Rai2 nel 2010, Sgarbi aveva dato del ‘ladro’ all’architetto Fuksas, accusandolo di aver chiesto una parcella eccessiva rispetto al valore della progettazione. Di queste diffamatorie dichiarazioni, corredate da una ulteriore serie di insulti, Sgarbi dovrà ora rispondere dinanzi alla Prima Sezione Penale del Tribunale di Roma”. Argomento al centro del dibattito era il progetto della Torre per il nuovo Centro Direzionale della Regione Piemonte, a Torino.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 13, 2013
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Voglia di vivere in immersione? Arriva Sub-emisphere 2
Voglia di “fuga dalla terra”? Potrebbe diventare realtà grazie a “Sub-hemisphere 2“, il progetto di Phil Pauley. L’idea è quella di andare incontro alle necessità di turisti dei fondali e scienziati della fauna acquatica ma anche creare uno spazio per persone, piante e animali che ci possano vivere per un arco di tempo limitato, senza aver bisogno di aiuti esterni. Si tratta di un mondo sommerso dove necessità come energia, aria, cibo e acqua sono integrate nel funzionamento di questo habitat. Il prgetto prevede 8 sfere connesse tra loro da tunnel e con, al centro, una sfera più grande che serve per ricaricare e monitorare il resto della struttura. Per quel che riguarda le dimensioni si parla di 340 metri, con 120 che affiorano dall’acqua quando non è in immersione. Il progetto prevede anche delle barche per il collegamento con la terraferma. La piattaforma non è “fissa”: un ascensore di metallo le permette infatti il movimento verticale.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 12, 2013
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Quando la facciata di un edificio… scivola giù!
Un muro dalla proprietà elastiche? La facciata di un palazzo che scivola dolcemente verso il basso incurvandosi e lasciando scoperto l’ultimo piano? Nessun “miracolo” di struttura. La parete curva, infatti, altro non è se non l’installazione di un designer inglese, Alex Chinneck. Il nome dell’opera è “From the Knees of my Nose to the Belly of my Toes” (“Dalle ginocchia del mio naso alla pancia dei piedi“), per creare la quale il consiglio comunale ha permesso al 28enne di utilizzare una proprietà vacante da 11 anni.L’installazione ha richiesto quasi un anno tra realizzazione e ricerca di imprese che donassero i materiali necessari. Si tratta però di un’opera “a tempo”: l’edificio, che si trova nella località balneare inglese di Margate, resterà così per 12 mesi. Dopo, la demolizione. Spiega il designer: ”Ho voluto utilizzare semplici piaceri dell’umorismo, illusione e teatro per creare un’opera d’arte che può essere compresa e apprezzata da qualsiasi spettatore“.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 5, 2013
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L’ostello… fatto a camper!
L’idea è venuta al 44enne Michael Schloesser, un albergatore che ha trasformato in ostello quello che un tempo era un camping a caravan. E’ stato lui stesso a selezionare personalmente dei mezzi vintage, 15 in tutto tra camper, minivan, pullman e roulotte, e trasformarli in stanze per il suo BaseCamp.
Niente terrazze nè ascensori: tutti gli ospiti hanno una propria “piazzola” fiorita mentre negli spazi comuni possono rilassarsi su sedie, tavolini e sedili imbottiti come divani. E come tutti i campeggi che si rispettino, le toilettes sono in comune. Lo spazio adibito a “camping al chiuso”, che si trova a Bonn, è un ex parcheggio di 1600 metri quadri e i 120 posti letto costano da 22 a 69 euro a notte.
Pubblicato da tdy22 in settembre 26, 2013
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Terremoto in Pakistan: l’isola che non c’era… per quanto resterà?
E’ lungo un centinaio di metri e ha le linee frastagliate l’isolotto apparso davanti alla costa di Gwadar dopo il violento terremoto di magnitudo 7.7 che ha scosso il Pakistan. In molti si sono recati in visita alla “montagna del sisma”, com’è stato battezzato. Geologi compresi, interessati a studiare la nuova formazione rocciosa. Sono proprio loro, adesso, a mettere in guardia i pescatori e invitarli a non avvicinarsi eccessivamente all’isola: potrebbe scomparire altrettanto velocemente come è apparsa. Si tratta di una formazione estremamente instabile che, come ha spiegato a GEO TV Mohammed Danish, geologo della Marina del Pakistan, “è fatta di pietre e fango”. Lo scienziato ha anche sottolineato che il terreno della nuova isola continua a esalare gas in quantità tale da provocare notevoli fiammate ogni volta che qualcuno si accende una sigaretta. L’isola potrebbe cambiare forma senza preavviso o, addirittura, collassare completamente sotto la superficie marina. Il geologo americano Bill Barnhart spiega: “È un fenomeno piuttosto comune dopo i terremoti che si scatenano in questa parte del mondo. Scompaiono perché non sono altro che cumuli di fango che spuntano dal fondale e si innalzano oltre il livello del mare. Le tempeste, semplicemente, le spazzano via abbastanza in fretta. Visto che nemmeno questa è fatta di roccia solida, ci aspettiamo che scompaia entro un paio di mesi”. Gli esperti hanno anche spiegato che il meccanismo di formazione non è molto differente da un’eruzione vulcanica sottomarina: invece di lava incandescente, dal fondale marino emerge il fango, spinto in alto dalla pressione dei gas. Per i geologi “la montagna del sisma” non sembra essere nulla di speciale, ma raccomandano comunque di evitare di camminarcisi sopra: le sacche di gas intrappolate nel fango potrebbero esplodere senza preavviso.
Pubblicato da tdy22 in settembre 26, 2013
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Ecco “La montagna del sisma”: l’isola sorta dopo il terremoto
Il terremoto che ha sconvolto il Pakistan provocando olte 320 vittime, ha fatto sorgere anche un’isolotto di fango e sassi nel mare Arabico, a poca distanza dalle coste del Baluchistan. Alto circa 20 metri e lungo una settantina, ha fatto la sua comparsa, davanti agli occhi esterefatti dei pescatori e dei residenti di Gwadar, a 400 chilometri di distanza dall’epicentro del sisma. Il sismologo Gianluca Valensise, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha spiegato che a far emergere l’isolotto, da una profondità di soli 6-7 metri, sarebbe stato “un effetto indiretto del terremoto”: la scossa potrebbe avere generato pressioni elevate che avrebbero causato la liquefazione dei sedimenti sottomarini, emersi in superficie attraverso una frattura.
Ai media locali, gli esperti dell’Istituto nazionale di Oceanografica del Pakistan hanno riferito che la zona è ricca di gas: “Il nostro team ha trovato bolle che risalgono dalla superficie dell’isola e che hanno preso fuoco con un fiammifero. Si tratta di gas metano”, ha detto a Geo tv Mohammad Danish, un biologo marino dell’Istituto. La montagna del sisma, come i locali hanno battezzato l’isolotto, ha attratto subito molti curiosi, alcuni dei quali non solo vi si sono avvicinati con le barche, ma vi sono anche sbarcati. I più anziani ricordano ancora il terremoto nella zona di Makran nel 1945: in quell’occasione apparvero quattro nuovi isolotti, poi spariti nel giro di un anno. Anche in Italia si era verificato un fenomeno simile: era il giugno 1831 quando un vulcano sottomarino, tra Sciacca e Pantelleria, eruttò emergendo dalle acque del Canale di Sicilia. L’Isola Ferdinandea ebbe però breve vita, scomparendo lentamente fino a inabissarsi per sempre nel gennaio 1832.
Pubblicato da tdy22 in settembre 25, 2013
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Quando la sala da concerti… è un pallone gonfiabile!
Lo scultore britannico Anish Kapoor e l’architetto giapponese Arata Isozaki hanno unito la loro inventiva per creare Ark Nova, un’immensa palla gonfiabile che verrà utilizzata come sala concerti nelle regioni nord-orientali del Giappone, le stesse devastate dal terremoto del 2011. La struttura antisismica, interamente rivestita da poliestere, può essere facilmente sgonfiata, trasportata e rigonfiata. Nel futuro di Ark Nova c’è il progetto di ospitare concerti, eventi e conferenze, in diverse località del Paese.
Pubblicato da tdy22 in settembre 25, 2013
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Poesie e racconti: i colori della fantasia
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