I due fucilieri della Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, parlano da New Delhi e professano la loro innocenza riguardo la morte di due pescatori indiani il 15 febbraio 2012. “Ci dispiace per la perdita di due vite umane, ma non ci sentiamo assolutamente responsabili”, ha dichiarato Girone, che ha aggiunto: “E’ un dispiacere umano, ma siamo innocenti”. Durante un incontro con i giornalisti, nella capitale indiana, è stata quindi la volta di Massimiliano Latorre, che ha detto grazie al presidente Giorgio Napolitano e all’Italia per il sostegno. “Un appoggio che c’è stato fin dall’inizio, ma che ora è incontenibile. Quando vogliamo sappiamo essere uniti”. Parlando dell’accusa contro di loro e alla possibile applicazione della legge anti-terrorismo: “E’ un’accusa che ci fa molto male non solo come militari, ma anche come genitori e uomini. Come militare professionista italiano che combatte la pirateria, questo mi rammarica molto”. Emma Bonino, ministro degli Esteri, ha voluto ribadire il suo no all’ipotesi che i due marò vengano processati in India in base alla legge anti terrorismo Sua Act, pur privata della pena di morte: “I marò non sono terroristi né pirati”.
Tutti gli articoli con tag Giulio Terzi di Sant’Agata
“E’ un dispiacere umano, ma siamo innocenti”: parlano i marò
Pubblicato da tdy22 in febbraio 6, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/06/e-un-dispiacere-umano-ma-siamo-innocenti-parlano-i-maro/
Marò: nuovo rinvio dell’udienza
Nuovo rinvio per l’udienza della Corte suprema di Nuova Delhi per l’esame del ricorso dell’Italia sulla vicenda dei due marò: si svolgerà lunedì prossimo, il 10 febbraio. La decisione è stata presa dal presidente della Corte dopo aver ascoltato le ragioni del ricorso italiano. In aula, per la prima volta, erano presenti anche l’inviato del governo, Staffan de Mistura, e l’ambasciatore italiano, Daniele Mancini. Il giudice Bs Chauhan, rinviando l’udienza ha posto alla pubblica accusa un limite non estendibile di una settimana per presentare una soluzione sulle modalità di incriminazione dei marò: “Vi concedo ancora una settimana – ha insistito – ma non sono disposto ad attendere oltre”. L’inviato Staffan De Mistura ha spiegato che l’Italia, da parte sua, ha “chiesto alla Corte che, di fronte all’indecisione della pubblica accusa, i marò siano autorizzati a tornare in Italia. E questa richiesta la ripeteremo con forza anche lunedì prossimo indipendentemente dall’esito dell’udienza”. L’inviato del governo ha avuto un colloquio “schietto e franco” con il procuratore generale prima dell’udienza e ha criticato la pubblica accusa: “Non può più giocare con i tempi. Abbiamo ricordato tramite il nostro avvocato che ci sono stati 25 rinvii giudiziari senza un pezzo di carta”. “Prima l’unica linea rossa era il non utilizzo del Sua Act – ha aggiunto citando la legge contro il terrorismo marittimo che prevede, in caso di omicidio, anche la pena di morte -. Ora anche lo sono diventati anche i ritardi”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 3, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/03/maro-nuovo-rinvio-delludienza/
L’Unione Europea al fianco dell’Italia per il caso marò
Elmar Brok, presidente della commissione Esteri del Parlamento europeo, ha affermato da monaco che il caso dei marò “riguarda tutta l’Europa”. Brok ha quindi aggiunto: “Dobbiamo essere attivi perché la loro sorte non venga dimenticata: io personalmente ho chiesto informazioni e chiarimenti all’ambasciatore indiano” presso la Ue.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 2, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/02/lunione-europea-al-fianco-dellitalia-per-il-caso-maro/
Emma Bonino: assurdo che manchino ancora le accuse contro i marò
Lunedì si riunirà la Corte Suprema indiana e aspettando quel giorno il ministro degli Esteri, Emma Bonino, sottolinea: “E’ sconcertante che dopo due anni non ci siano ancora i capi di imputazione nei confronti dei marò italiani”. Si augura quindi che la prossima settimana “escano almeno i capi d’accusa”. “I nostri marò erano in servizio – ha sottolineato la titolare della Farnesina – . Quindi non si può applicare la legge antiterrorismo”, che prevede la pena di morte.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 1, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/01/emma-bonino-assurdo-che-manchino-ancora-le-accuse-contro-i-maro/
Carfagna e “l’intollerabile viaggio in India di 16 parlamentari per un pranzo”
L’ex ministro e attuale portavoce di Forza Italia alla Camera è indignata per la missione in India, per i due marò, di sedici parlamentari che sono rientrati in Italia senza aver incontrato nessuno perché in quei giorni il Parlamento indiano era chiuso.
“E’ oggettivamente incomprensibile – scrive Carfagna – quanto accaduto alla nostra delegazione parlamentare in India. Il Ministero degli Esteri italiano dovrebbe chiarire, fino in fondo, i motivi per i quali nessuno è stato in grado di garantire ai deputati e senatori degli incontri con gli esponenti delle istituzioni indiane per discutere della vicenda che riguarda i marò”.
Spreco di soldi, uomini e mezzi, il tutto per un pranzo e poco più. L’ex ministro questo non puà proprio digerirlo:
“E’ intollerabile – prosegue – che il viaggio della delegazione italiana, composta dalle più alte cariche delle commissioni parlamentari competenti, sia servito solamente per un pranzo conviviale con i due fucilieri di marina. Forse, sarebbe più opportuno che i presidenti delle commissioni chiedano e ottengano un incontro con i massimi vertici della Ue e dell’Onu – continua -, per far valere il peso di una nazione che contribuisce con oltre 115 milioni di dollari all’anno al bilancio del Palazzo di Vetro e 4 miliardi di euro a quello della Commissione europea. La Farnesina e il governo diano immediate spiegazioni sull’ennesimo, increscioso e sgradevole fatto che riguarda la vicenda dei marò”.
A Carfagna replica stizzito uno dei 16 che in India c’è stato, Riccardo Nencini del Nuovo Psi. Replica dicendo che la missione è stata seria, che gli incontri ci sono stati e che non c’è stato spreco:
“La Carfagna o è in mala fede o è disinformata. Abbiamo incontrato, come da programma, gli ambasciatori dell’Unione europea e quello degli Stati Uniti. Poi l’onorevole Carfagna può chiedere ai nostri due Marò come è stata accolta la iniziativa parlamentare”
Come sottolinea Blitz Quotidiano, tuttavia, è comprensibile la rabbia della Carfagna: si sono mossi in 16 per non incontrare rappresentanti indiani, senza una vera e propria agenda e soprattutto senza portare a casa nessun risultato concreto.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 30, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/30/carfagna-e-lintollerabile-viaggio-in-india-di-16-parlamentari-per-un-pranzo/
Il governo indiano e le pressioni per rivedere l’accusa contro i marò
Stando alle ultime notizie, il governo indiano starebbe facendo pressioni sul ministero della Giustizia in modo da portare a un riesame della strategia di accusa nella vicenda dei marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. In praticolare, di fronte alle crescenti pressioni contrarie all’applicazione della legge per la repressione della pirateria, la Sua Act, sarebbe stato chiesto “di rivedere la sua opinione che in questo caso tale legge potrebbe essere applicata”. Nel frattempo, da Bruxelles, ieri il premier Letta ha auspicato che partner e istituzioni europei siano solidali con l’Italia per quel che riguarda la vicenda marò. Il loro appoggio, dice, è importantissimo “per la soluzione positiva del caso, che vogliamo possa arrivare il prima possibile”. “Pensiamo che la situazione possa finalmente trovare una via d’uscita”, ha aggiunto il premier.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 30, 2014
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Il marò che invita i cronisti a “scrivere la verità”
Una delegazione di parlamentari italiani si trova in missione a New Delhi e ad accompagnarli ci sono dei giornalisti che hanno incontrato i due marò italiani incarcerati in India in attesa di processo. Uno dei due fucilieri della marina, Massimiliano Latorre, si è appellato proprio ai cronisti mentre si trovavano all’ambasciata: “Scrivete la verità, perché altrimenti è un male. Ci sono due inchieste aperte. Non posso essere io a chiarire le cose”. Il marò ha quindi invitato, per avere un quadro più chiaro sulla loro complicata vicenda, “a riascoltare l’intervista al comandante in seconda della petroliera Enrica Lexie Noviello”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2014
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La Russa show alla Giornata Nazionale dell’India: “Assassini! Vergogna!”
Giornata nazionale della Repubblica dell’India oggi con ricevimento, banchetto e autorità presenti. E mentre all’interno si festeggiava, all’esterno un centinaio di contestatori chiedevano l’immediato rilascio dei due maròSalvatore Girone e Massimiliano LaTorre, da due anni in carcere in India accusati di aver ucciso un pescatore. Tra questi, anche l’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa che, a un certo punto, ha preso l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza ed è entrato, seguito da un fotografo, nella sala dove si svolgeva il ricevimento. Inizialmente ha annunciato di essere contrario a quel festeggiamento, dopo di che ha dato vita al suo show gridando “Vergogna! Assassini!”. La Russa ha quindi spiegato che si riferiva non tanto agli indiani quanto agli imprenditori presenti, molti vicini al centrodestra, solo per motivi di affari. La tesi dei due contestatori è che tali affari “non valgono la vita di due persone”. E’ Fidanza a raccontare quello che è accaduto una volta entrati:
Siamo stati ricevuti cortesemente proprio nel salone dove stavano banchettando. Noi abbiamo espresso al console la nostra contrarietà all’idea di organizzare una festa per l’India a Milano, proprio mentre due nostri connazionali sono detenuti illegalmente.
Uscendo dalla sala La Russa e Fidanza hanno cominciato a urlare Assassini!Vergogna!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 24, 2014
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Marò: la decisione dell’India entro il 3 febbraio
Il ministro degli Esteri Emma Bonino ha reso noto che il governo indiano annuncerà entro il 3 febbraio la propria decisione sul futuro di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò italiani detenuti per l’omicidio di due pescatori scambiati per pirati. “I ministri delle Finanze e del Commercio di New Delhi hanno assicurato il loro impegno a rispettare la scadenza imposta dalla Corte suprema indiana”, ha spiegato la titolare della Farnesina.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 24, 2014
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Mauro: “Plausibile che i marò tornino a casa”
E’ il ministro della Difesa Mario Mauro a dire: “A dispetto di così tanto tempo senza la formulazione di accuse, è del tutto plausibile che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone tornino a casa”. Parlando del caso dei due marò ancora detenuti in India in attesa del processo il ministro ha quindi sottolineato che “E’ l’unica soluzione che può preservare New Delhi dall’accusa di violazione dei diritti umani”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 21, 2014
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15 giorni per trovare una soluzione al caso marò: lo chiede la Corte
I giudici della Corte suprema indiana hanno chiesto al governo di trovare una soluzione entro due settimane allo stallo che sta ritardando il processo ai due marò e di “riconciliare il conflitto di opinione all’interno dell’amministrazione”. L’udienza è stata intanto rinviata al 3 febbraio. L’avvocato Mukul Rohatgi, alla guida del team legale dei marò, illustrando il ricordo ha denunciato il grave ritardo del caso. “Lo scorso gennaio – ha detto – la Corte Suprema aveva ordinato la costituzione di un tribunale speciale che doveva riunirsi su base quotidiana, ma dopo un anno non sono stati neppure presentati i capi di imputazione”. Il legale ha inoltre ricordato che sono trascorsi quasi due anni dall’arresto dei due marò e che la polizia speciale Nia si è rivolta a un tribunale diverso da quello che era stato stabilito lo scorso anno per trattare il caso. Goolam E. Vahanvati, l’Attorney General (rappresentante legale del governo), ha ammesso che “esiste un conflitto di opinione all’interno dell’amministrazione” riferendosi alle divergenze emerse tra ministero degli Esteri e quello degli Interni sull’applicazione della legge antiterrorismo ‘Sua Act’ da parte della polizia Nia incaricata di condurre le indagini. Ha quindi aggiunto di “avere bisogno di più tempo per conciliare le posizioni”. Il giudice B.S. Chauhan, che presiedeva la sezione insieme al collega J. Chelameswar, ha accolto l’obiezione e ha chiesto al governo di ripresentarsi il 3 febbraio con una soluzione. “Ce la farete entro questo tempo?” ha domandato Chauhan sorridendo. “Faremo del nostro meglio” ha risposto Vahanvati. Alla seduta erano presenti l’ambasciatore italiano Daniele Mancini e l’addetto militare, contrammiraglio Franco Favre.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 20, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/20/15-giorni-per-trovare-una-soluzione-al-caso-maro-lo-chiede-la-corte/
Vertice a Palazzo Chigi per i marò: “pronti a bloccare accordi Ue-India”
Vertice ad hoc a Palazzo Chigi, presieduto dal premier Letta, per trattare la questione dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso dalla petroliera Enrica Lexie, su cui erano in servizio antipirateria, due pescatori indiani. Presenti al vertice, oltre al ministro Bonino anche il titolare della Difesa, Mario Mauro. La titolare della Farnesina, ribadisce che “tutte le opzioni sono sul tavolo”. Sul piano diplomatico, spiega, la questione “è già internazionalizzata. E altre strade possono essere esplorate, oltre a quella di arrestare i colloqui di liberalizzazione commerciale tra Ue e India: strade più politiche”. Come riporta l’HuffPost, tra le opzioni non escluse, anche un’offensiva per allontanare l’ipotesi che New Delhi ottenga un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. “Ci sono questioni internazionali che non si muovono molto: le possiamo raffreddare di più”. Quanto alla delegazione parlamentare che dovrebbe partire per l’India, per la titolare della Farnesina “se vanno come squadra, guidati dai presidenti delle commissioni Esteri e Difesa è positivo. Non lo è se torniamo alla modalità delle prime donne”. Steffan De Mistura, inviato del governo per il caso dei marò, dopo la riunione ha detto: “In attesa di sviluppi, chiederemo alla Corte suprema indiana di far rientrare in Italia i due fucilieri”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 17, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/17/vertice-a-palazzo-chigi-per-i-maro-pronti-a-bloccare-accordi-ue-india/
L’Italia presenta ricorso sul caso marò: “Senza accuse vanno mandati a casa”
L’Italia ha presentato ricorso alla Corte suprema indiana sulla vicenda dei marò e chiede che “si presentino subito i capi d’accusa senza l’utilizzazione della legge antiterrorismo (SUA Act)”, già esclusa dall’Alta Corte del Kerala, o in alternativa che “si autorizzino i marò a rientrare in Italia per attendere il processo”. Viene inoltre sottolineato che “nel comportamento indiano è configurabile una figura di offesa al massimo tribunale”, perché per un anno non è stato fatto nulla. Le indagini non si sono concluse, dice una fonte giudiziaria indiana, il processo non è cominciato, e potrebbe essere applicata una legge antiterrorismo che non è fra quelle indicate dalla Corte Suprema. La decisione di presentare ricorso è stata presa dopo il rinvio del governo indiano della presentazione dei capi di accusa contro Latorre e Girone e punta a scongiurare l’uso di una legge antiterrorismo, la Sua Act, che prevede la pena capitale. Quello che s’intende sollecitare à una posizione della Corte Suprema che ricordi a investigatori e governo indiano che la Legge per reprimere la pirateria marittima non rientra tra gli strumenti indicati dal massimo tribunale nelle sentenze emesse il 18 giugno e il 26 aprile 2013 per condurre l’inchiesta e processare i due Fucilieri di Marina italiani. L’eventuale introduzione di questa legge “cambierebbe radicalmente lo scenario del processo, perché si tratta di uno strumento antiterrorismo”, inapplicabile a personale militare italiano imbarcato in funzioni di lotta alla pirateria.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 15, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/15/litalia-presenta-ricorso-sul-caso-maro-senza-accuse-vanno-mandati-a-casa/
I Marò sono in pericolo di vita? Le amare dichiarazioni di Terzi
La confessione sui Marò di Giulio Terzi di Sant’Agata, ambasciatore, ex ministro degli Esteri è amara e preoccupata: «non dovevano essere rimandati in India» e, se questo è stato fatto, è anche per le «pressioni di gruppi economici». Ora occorre un grande impegno internazionale in tutte le sedi perché «le speranze riposte in un atteggiamento diplomatico di basso profilo», hanno ben poche speranze. Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, i nostri Salvatore Girone e Massimiliano Latorre rischiano la pena di morte? «Ho visto le notizie di stampa, non smentite dal governo indiano, sulla possibilità dell’applicazione della pena di morte per Girone e Latorre: è chiaro che è inconcepibile pensare a due militari italiani impegnati in un’operazione antipirateria che vengono giustiziati, ma tutto dipende dal tipo di legislazione applicata. Il governo indiano ha affidato le indagini all’agenzia governativa che si occupa di antiterrorismo. E questa agisce nell’ambito di una legge che prevede la pena di morte e può essere applicata anche al di fuori del territorio nazionale indiano. I nostri marò hanno agito in acque internazionali, perciò fuori dal territorio indiano e per questo, per agire, il governo ha ventilato di applicare le norme antiterrorismo». Come è nata la vicenda? «Tutti hanno detto che quella legislazione non era applicabile, che non dovevamo preoccuparci, ma il fatto è che queste assicurazioni non si sono concretizzate. Ho sostenuto sin dall’inizio che un impegno formale sulla non applicazione di questa legislazione antiterrorismo ai nostri marò era il presupposto per la loro riconsegna. Mi sono espresso contro il rinvio dei marò e mi sono appellato al Presidente del Consiglio»
Questa l’intervista rilasciata a Il Tempo:
In molti avevano capito che questo impegno era stato preso.
«Avevano capito male. A meno di prendere per buone due righe di un incaricato di affari indiano».
Dietro questa vicenda c’è l’ombra degli interessi commerciali?
«Nell’insieme dei rapporti di un paese gli interessi commerciali pesano sempre molto. Posso dire che in quei giorni drammatici ci sono state forti pressioni di gruppi economici sul governo, che in quel momento stava trattenendo Girone e Latorre in Italia, perché rivedesse le sue posizioni. Non mi spingo a dire che qualcuno abbia detto: ridateglieli. Ma ci fu un forte invito al governo perché rivedesse la sua posizione».
E ora cosa è possibile fare?
«Vedo affacciarsi la via dell’arbitrato obbligatorio, che può sussistere in parallelo al corso della procedura indiana. È un’istanza giurisdizionale presso l’Onu, perché ora serve un’azione energica, visibile, presso la Segreteria Generale e il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. E si deve seguire anche la strada del Consiglio Atlantico, perché Girone e Latorre sono soldati di un paese aderente al Patto Atlantico che hanno agito in una missione di sicurezza in acque internazionali».
E l’iniziativa del vicepresidente dell’Ue, Tajani?
«Sicuramente positiva, perché è necessario portare questa vicenda in tutte le più alte istanze internazionali e servono una grande sensibilità politica e dell’opinione pubblica. Si può pensare anche un intervento all’Nsg, l’ente che si occupa delle energie nucleari e dove è necessario il consenso italiano. Un atteggiamento di basso profilo, affidandosi alla cortesia diplomatica, non può ottenere risultati, serve una forte visibilità internazionale. Mi auguro che subito il governo indiano dica che non verrà adottata la legge antiterrorismo ».
In questo momento molte parti politiche, come il MoVimento Cinque Stelle, si stanno mobilitando andando anche in India. È positivo?
«Sono iniziative che possono essere utili, a patto di non fare confusione. L’Italia deve essere determina e ben organizzata, con il parlamento e i media. Senza farsi strumentalizzare da forze locali».
Pubblicato da tdy22 in gennaio 13, 2014
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